Le mappe dei quartieri viventi – studiare Genova con i social media

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Marna Parodi Le mappe dei quartieri viventi – studiare Genova con i social media PechaKucha Night Genova Vol. 5 19 aprile 2013 @ La Claque

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Propongo di applicare a Genova “Livehoods”, un progetto di urban computing avviato nel 2012 dalla Carnegie Mellon University. Livehoods analizza i dati generati su dispositivi mobili da Foursquare, un social network basato sulla geolocalizzazione. Foursquare permette di effettuare un check-in in una “venue”, come un negozio, un teatro, una piscina. I dati si raccolgono poi in cluster che riflettono i modelli di attività delle persone in una certa zona. Le mappe di Livehoods colgono aspetti dell’habitat urbano che sono ben percepiti dalle persone, ma solitamente poco o per niente rappresentati nelle cartine tradizionali. A Genova lo studio si potrebbe applicare alla Fiumara e alle zone limitrofe, analizzando il rapporto fra i confini formali dell’area, anche in relazione al piano di riqualificazione urbana originario, e quelli dinamici che si ottengono con Livehoods.

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Marna ParodiLe mappe dei quartieri viventi – studiare Genova con i

social media

PechaKucha Night Genova Vol. 519 aprile 2013@ La Claque

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L’autriceNon sono una studiosa di urbanistica, né un’esperta di social media, semplicemente un’utente di entrambe le cose.

Un giorno, camminando in città, leggevo il mio Twitter feed: così ho scoperto Livehoods.

Stasera sono qui a PechaKucha per mostrarvi quello che ha attirato la mia attenzione

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La proposta• Esportare a Genova “Livehoods”, un

progetto di ricerca di urban computing avviato nel 2012 dalla Carnegie Mellon University

• Livehoods analizza i dati generati dai residenti delle città per mezzo di smartphone (tramite Foursquare) e crea mappe tematiche che non sempre coincidono con i confini organizzativi istituzionali, ma che spesso corrispondono meglio alle percezioni che le persone hanno del loro ambiente

chec

k-in

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Il progetto Livehoods

“Il “carattere” di un’area urbana non è soltanto definito dai tipi di luoghi che vi si trovano, ma anche dalle persone che fanno di quell’area una parte

delle loro abitudini quotidiane” (*)(*) J. Cranshaw, R. Schwartz, J. Hong, N. Sadeh, “The Livehoods Project: Utilizing Social Media to Understand the Dynamics of a City”, in Proc. of the 6th International AAAI Conference on Weblogs and Social Media (ICWSM-12), Dublin, Ireland, June 2012.

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Livehoods e FoursquareUna delle mie abitudini quotidiane è fare check-in con Foursquare, come ho fatto stasera, proprio in questo teatro

Foursquare permette agli utenti di fare un check-in mobile in una venue già esistente o di

crearne una nuova scegliendola da una lista di categorie

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Livehoods e FoursquareSpesso fate sapere ai vostri amici dove vi trovate e potreste anche voler incontrare altre persone che condividono le vostre abitudini

E potete anche gareggiare con voi stessi o altri, per

vincere cariche di sindaco e dei badge (gamification)

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Livehoods e FoursquarePotete usare

Foursquare per sviluppare il vostro

business

Potete usare e sviluppare applicazioni

per fare analytics

A volte i due scopi sono collegati fra loro

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Il progetto LivehoodsQuesti dispositivi stanno “cambiando il modo in cui interagiamo fra noi e con l’ambiente, la

città. D’altronde usando questi dispositivi e le loro applicazioni stiamo creando dati che ci

aiutano a capire meglio la città” (Cranshaw, 2012)

Le città sono densamente popolate e sono differenziate nello spazio sotto un profilo socioculturale, hanno dei quartieri

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Il progetto Livehoods

Le città sono complesse e i quartieri fanno in un certo modo ordine nel caos della città, creano

confini e legami

Danno un senso del territorio

Sono centri di commercio e sviluppo economico

Danno identità culturale alle persone che ci vivono

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Il progetto LivehoodsI quartieri si sviluppano in modo naturale ma sono anche plasmati da agenti ed organizzazioni di natura

politica ed amministrativa

Un approccio strutturato e a volte statico serve alle autorità locali per avere un punto di riferimento o un obiettivo futuro

Ma i quartieri possono evolvere in fretta:“gli elementi mobili di una città, in particolare le persone e le loro attività, sono altrettanto importanti delle sue parti fisiche stabili.” (Kevin Lynch, L’immagine della città, 1960)

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Il progetto LivehoodsI quartieri vengono definiti interiormente in mappe

mentali dai loro residenti:

“siamo sempre occupati nel tentativo di

organizzare ciò che ci circonda, di dare ad esso

struttura ed identità.” (Kevin Lynch, L’immagine

della città, 1960).

Livehoods può aiutare “a trovare metodi automatici per la scoperta di questo patrimonio

di conoscenze culturali locali e per riuscire a costruire con questi dati delle mappe

cognitive.” (Cranshaw, 2012)

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Il progetto LivehoodsLivehoods svela come le persone e i luoghi di una città vanno a formare il carattere dinamico ed individuale delle aree

urbane locali

Gli schemi assunti dai check-in delle persone determinano le forme delle livehood.

Se molte persone simili fanno dei check-in in due luoghi vicini, questi luoghi probabilmente faranno

parte della stessa livehood

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Parentele fra le livehood

Una volta che i dati saranno stati aggregati in cluster, si possono anche misurare le relazioni fra ciascuna livehood

È interessante cercare nelle mappe parentele fra le livehood e trovare i comportamenti che hanno generato questo legame

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Livehoods - valutazione

3 possibilità, confrontate con le percezioni dei residenti :- un quartiere urbano è

suddiviso in più di una livehood

- una livehood sconfina su più di un quartiere urbano

- quartiere urbano e livehood corrispondono

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Livehoods - valutazioneSchemi suddivisi dimostrano spesso variazioni demografiche o la compresenza di diverse funzioni operanti in una stessa zonaSchemi di sconfinamento: sono tipici per aree in transizione, o per limiti che stanno fluttuandoSchemi corrispondenti indicano la grande influenza che confini organizzativi ed elementi geografici hanno sulle interazioni sociali locali

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Sarebbe interessante vedere una mappa Livehoods dell’area di Fiumara e dei dintorni, 15 anni dopo l’avvio del progetto di riqualificazione

urbana

Livehoods a Genova: Fiumara

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Livehoods a Genova: Fiumara

Il progetto è stato uno dei più importanti interventi di riconversione urbanistica degli ultimi anni:

polo direzionale, palazzo dello sport, parco pubblico, parcheggi, cinema e centro divertimenti, centro

commerciale, costruzioni residenziali

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Alcuni esempi di “venue” in Fiumara

Livehoods a Genova: Fiumara

Un tasso inferiore di penetrazione di smartphone e abitudini meno “tecnofile” possono costituire un limite grave per questo progetto.

D’altronde è possibile ottenere la mobilitazione sociale utilizzando degli incentivi, dando al gioco un senso (remunerazioni, divertimento, riconoscimento sociale)

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la Fiumara dei progettisti

la Fiumara delle persone (simulazione)

• sono la stessa cosa?• che cosa ci si va a fare?• chi la frequenta?• quali sono i suoi veri

confini?

Livehoods a Genoa: Fiumara

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• Confini geografici?

• Demografia (età, censo)?

• Sviluppo e risorse (investimenti, attività produttive)

Livehoods a Genova: Fiumara

Quali fattori possono dare forma alla(e) livehood dell’area Fiumara e dei dintorni?

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Genoa prima città europea con Livehoods?

Ad oggi (aprile 2013) solo 8 città hanno una

mappa Livehoods e sono tutte in Nord

America.Votiamo per Genova nel

sondaggio Facebook (*) di Livehoods e

facciamo partire un progetto!

(*) Sondaggio Facebook su Facebook:http://www.facebook.com/questions/249090495209410/