LE MACCHINE SCAVALLATRICI PER LARACCOLTADELLE OLIVE L’ · raccolta delle olive. Lo svi-luppo...

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68 MMW n. 1/2009 L L attuale panorama olivicolo italiano non consente il raggiungi- mento di livelli produttivi co- stanti in termini quantitativi e qualitativi. Tale fenomeno è da attribuire ad una coltura che in massima parte si pre- senta con piante obsolete e cultivar non rispondenti alle moderne tecniche colturali. Tutto ciò si riflette negativa- mente sui costi di produzio- ne, ed in particolare sul costo della raccolta delle drupe. È opportuno quindi, al fine di rilanciare l’olivicoltura come settore cardine dell’agricoltu- ra, puntare sull’aumento di competitività rispetto agli altri Paesi per mezzo di una inevi- tabile riconversione dell’inte- ro comparto olivicolo.All’in- terno di uno scenario simile è determinante sostenere un processo di modernizzazione che comporti il passaggio dai classici sistemi di allevamen- to verso altri caratterizzati da un sempre più elevato livello di meccanizzazione,il che po- ne come obiettivo principale quello di creare impianti mo- derni e sistemi di coltivazione ad elevata efficienza in termi- MECCANIZZAZIONE DELL’OLIVICOLTURA • OLIVE GROVE EQUIPMENT TECHNOLOGY di Gennaro Giametta e Bruno Bernardi Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria ECNICA T STRADDLING TREES: MECHANISED OLIVE HARVESTS by Gennaro Giametta and Bruno Bernardi University of Mediterranean Studies at Reggio Calabria I I talian olive harvesting yields remain variable in quantity and quality, for the most part be- cause the olive groves are laid out in old-fashioned ways with trees maladapted for modern cultivation techniques. This is reflected in high production costs, especially at the harvest. If olive cultivation is to be re-launched as a key agri- cultural sector, the stress must be laid on increased competitive- ness over other countries through an inevitable conversion of the whole olive growing sector. Deci- sive in a scenario of this kind is the shift from classical planting methods to methods calculated for greater mechanisation, the main aim being to create modern planting and cultivation systems in which high efficiency would mean increased yields and re- duced costs. The greatest prospects for devel- opment lie in mechanising the harvest, provided some of the limitations in the sector are ratio- nalised, not least by fitting the trees to the machines, and not simply the machines to the trees, LE MACCHINE SCAVALLATRICI PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE Le macchine scavallatrici, utilizzate da tempo e con ottimi risultati nella raccolta dell’uva, dopo essere state sottoposte alle opportune modifiche, fanno il loro ingresso negli oliveti. Per raccogliere un ettaro bastano tre ore di lavoro e in un unico passaggio si realizza il distacco della quasi totalità delle drupe ma è richiesto un sistema di coltivazione superintensivo Row straddling machines have long been used with excellent results in the grape harvest, and modified versions are now making their appearance in olive groves, harvesting almost all the olives at a rate of three hours a hectare, but they can only work in ‘super-intensive’ olive groves LE MACCHINE SCAVALLATRICI PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE New Holland Braud VX 680 in fase di raccolta. La macchina procede a cavallo del filare realizzando con continuità il distacco delle drupe dalle piante permettendo, nel contempo, l’intercettazione e il trasporto del prodotto/New Holland Braud VX 680 proceeds down each row picking the olives continuously as it goes, it also intercepts the fruit and shifts it to storage hopper

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  • 68 – MMW n. 1/2009

    LL’’attuale panoramaolivicolo italiano nonconsente il raggiungi-

    mento di livelli produttivi co-stanti in termini quantitativi equalitativi. Tale fenomeno èda attribuire ad una colturache in massima parte si pre-senta con piante obsolete ecultivar non rispondenti allemoderne tecniche colturali.Tutto ciò si riflette negativa-mente sui costi di produzio-ne, ed in particolare sul costodella raccolta delle drupe. Èopportuno quindi, al fine dirilanciare l’olivicoltura comesettore cardine dell’agricoltu-ra, puntare sull’aumento dicompetitività rispetto agli altriPaesi per mezzo di una inevi-tabile riconversione dell’inte-ro comparto olivicolo.All’in-terno di uno scenario simile èdeterminante sostenere unprocesso di modernizzazioneche comporti il passaggio daiclassici sistemi di allevamen-to verso altri caratterizzati daun sempre più elevato livellodi meccanizzazione, il che po-ne come obiettivo principale

    quello di creare impianti mo-derni e sistemi di coltivazionead elevata efficienza in termi-

    MECCANIZZAZIONE DELL’OLIVICOLTURA • OLIVE GROVE EQUIPMENT TECHNOLOGY •

    di Gennaro Giamettae Bruno BernardiUniversità degli StudiMediterranea di Reggio Calabria

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    NIC

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    STRADDLING TREES:MECHANISED OLIVE HARVESTS

    by Gennaro Giametta and Bruno BernardiUniversity of Mediterranean Studies at Reggio Calabria

    IItalian olive harvesting yieldsremain variable in quantity andquality, for the most part be-

    cause the olive groves are laid outin old-fashioned ways with treesmaladapted for modern cultivationtechniques. This is reflected inhigh production costs, especiallyat the harvest. If olive cultivationis to be re-launched as a key agri-cultural sector, the stress must belaid on increased competitive-ness over other countries throughan inevitable conversion of thewhole olive growing sector. Deci-sive in a scenario of this kind isthe shift from classical plantingmethods to methods calculatedfor greater mechanisation, themain aim being to create modernplanting and cultivation systemsin which high efficiency wouldmean increased yields and re-duced costs.The greatest prospects for devel-opment lie in mechanising theharvest, provided some of thelimitations in the sector are ratio-nalised, not least by fitting thetrees to the machines, and notsimply the machines to the trees,

    LE MACCHINE SCAVALLATRICI PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE

    Le macchine scavallatrici,utilizzate da tempo e conottimi risultati nellaraccolta dell’uva, dopoessere state sottoposte alleopportune modifiche,fanno il loro ingresso neglioliveti. Per raccogliere unettaro bastano tre ore dilavoro e in un unicopassaggio si realizza ildistacco della quasi totalitàdelle drupe ma è richiestoun sistema di coltivazionesuperintensivo

    Row straddling machineshave long been used withexcellent results in thegrape harvest, andmodified versions are nowmaking their appearance inolive groves, harvestingalmost all the olives at arate of three hours ahectare, but they can onlywork in ‘super-intensive’olive groves

    LE MACCHINE SCAVALLATRICI PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE

    New Holland Braud VX 680 in fase diraccolta. La macchina procede a cavallo delfilare realizzando con continuità il distaccodelle drupe dalle piante permettendo, nelcontempo, l’intercettazione e il trasporto delprodotto/New Holland Braud VX 680proceeds down each row picking the olivescontinuously as it goes, it also interceptsthe fruit and shifts it to storage hopper

  • ni di aumenti di resa e di ridu-zione dei costi.Le maggiori prospettive disviluppo si individuano nel-l’ambito della meccanizzazio-ne delle operazioni di raccol-ta,a condizione di razionaliz-zare alcuni vincoli esistentisulla filiera, anche in un’otti-ca di adeguamento dellepiante alla macchina e nonsolo della macchina alla pian-ta, come finora fatto. La nuo-va scommessa su cui oggi sibasa l’innovazione è incen-trata su un sistema di coltiva-zione denominato superin-tensivo (con densità fino a2.000 ed oltre piante/ha), ca-ratterizzato da piante con unasse centrale di poco superio-re ai due metri che già al terzoanno chiudono gli spazi tra lepiante sulla fila, assumendoin tal modo l’aspetto di unasiepe continua.Il vantaggio principale di ta-le modello consiste nell’ele-vata efficienza della raccoltameccanica, realizzata in con-tinuo, mediante l’impiego dimacchine scavallatrici, utiliz-zate da tempo e con eccel-lenti risultati nella raccolta

    dell’uva, modificate al finedi renderle adatte anche allaraccolta delle olive. Lo svi-luppo delle scavallatrici nelcampo della viticoltura è ini-ziato negli anni successivi al-la fine della seconda guerramondiale. Prima di raggiun-gere la configurazione attua-le esse hanno visto succeder-si numerose soluzioni, alcu-ne di difficile applicazione,

    ma tutte con il pregio di averspronato i costruttori a ricer-care soluzioni sempre piùvalide e razionali, tanto dariuscire ad estenderne l’uti-lizzo anche al campo dell’o-livicoltura, un traguardo,questo, impensabile fino apochi anni addietro.Le macchine scavallatricipiù usate per i lavori di rac-colta negli oliveti superin-tensivi sono quelle semo-venti a scuotimento oriz-zontale. Le differenze prin-cipali che si riscontrano ri-spetto ad una stessa mac-china impiegata in viticoltu-ra, consistono nell’aumentodel numero degli elementiscuotitori per meglio adat-tarli alla fascia produttivadell’oliveto; nell’eventualeaggiunta di un convogliato-re nella parte anteriore deltunnel di raccolta per facili-tare l’ingresso del filare nelgruppo raccoglitore; nellapossibilità di regolazionedella larghezza del tunnelstesso, operazione necessa-ria giacché, col tempo, si haun aumento della larghezzadel “siepone”.

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    L’apparato di distacco delle drupe ècostituito da bracci, collocati nel lato internodella macchina e muniti di aste vibranti/Theolive harvesting device consists of armsmounted on the inside near the machineand fitted with vibrating rods

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    Le macchine scavallatrici più usate per ilavori di raccolta negli oliveti

    superintensivi sono quelle semoventi ascuotimento orizzontale. Nella foto la

    Grégoire G120 SW/The row-straddlersmost used in harvesting super-intensive

    olive groves are self-propelled and shakethe trees horizontally. In the photo the

    Grégoire G120 SW

    as has been done to date. Thenew challenge for innovation isso-called ‘super-intensive’ culti-vation with a density of up to2,000 trees per hectare, with thetrees on a central axis little overtwo meters high which, as earlyas the third year from planting,would close the gaps in the rowto form a continuous hedge. The main advantage is the effi-ciency that can be achieved withmechanical harvesting usingrow-straddling machines longused with excellent results ingrape harvesting, but modified tohandle olives. Development ofthis family of grape harvestersbegan soon after WWII, but be-fore they reached their presentconfiguration, a whole series ofapproaches was tried, some diffi-cult to put into effect, but all withthe merit of goading manufactur-ers on to find increasingly effec-tive and rational solutions. Thesehave now found another role inolive groves, which would havebeen unthinkable only a fewyears ago.The row-straddlers most used inharvesting super-intensive olivegroves are self-propelled andshake the trees horizontally. Themain differences from grape har-vesters include more shakers so

  • La Grégoire G120 SW e laNew Holland Braud VX 680

    Tra i modelli che finora han-no avuto maggiore impiegonel settore olivicolo si anno-verano la Grégoire G120 SWe la New Holland Braud VX680. Entrambe le macchinesono costituite da un telaioportante a quattro ruote mo-trici e dai motori per il loroazionamento. È possibilecontrollare la trazione dellequattro ruote garantendo unraggio di sterzata pratica-mente di 90°,azione che con-sente loro di fare inversionesu se stesse bloccando unaruota posteriore sulla qualefare perno. Un’interessantesoluzione deriva dall’applica-zione di un cilindro idraulicoin corrispondenza di ognunadelle quattro ruote:questi ci-lindri permettono alle mac-chine di lavorare con pen-

    denze laterali fino al30%.Il circuito idraulicodi trasmissione èazionato da un mo-tore diesel e si sviluppa apartire da un gruppo dipompe, a portata variabilecon pistoni rotanti, collegateper mezzo di un sistema ditubazioni e dispositivi ausi-liari ai motori idraulici ac-coppiati agli utilizzatori. Latestata di raccolta è incer-nierata al telaio portante inmodo che possa pendolareed essere autoallineante,cioè completamente liberanei movimenti.L’apparato di distacco delledrupe è costituito da bracci,collocati nel lato internodella macchina e muniti diaste vibranti, che esercitanoun’azione di pettinamento evibrazione sulla parte ester-na della chioma. La fre-

    quenza di oscillazione puòvariare tra i 450 e 480 batti-ti per minuto. Il sistema discuotimento della Grégoire,costituito da 28 battitori ri-curvi a corpo unico, è quelload aste frenate (ARC) incui entrambe le estremitàdel battitore sono incernie-rate. Quello della New Hol-land Braud, caratterizzatodal sistema di raccolta a di-namismo controllato (SDC),è concettualmente simile aquello adottato sulla Grégoi-

    re,ma risulta co-stituito da 24 aste,

    che permettono diagire su ogni singola

    pianta con intensità variabilea seconda della zona di con-tatto con la testata di raccol-ta, con un’azione di scuoti-mento molto più controllatae progressiva.

    Sistemi di intercettazione,trasporto e stoccaggio delprodotto

    Le macchine procedono acavallo del filare realizzandocon continuità il distaccodelle drupe dalle piante per-mettendo, nel contempo,l’intercettazione e il traspor-to del prodotto. Nella Gré-goire il gruppo intercettatoreè costituito da due serie di

    they can deal better with themost productive parts of thetrees; the option of adding aguide to the front of the harvest-ing tunnel to aid the row’s entryinto the harvesting device; andthe possibility of calibrating thetunnel’s width to take account ofthe widening of the ‘hedge’ ofolive trees by natural growth.

    The Gregoire G120 SW and theNew Holland Braud VX 680

    The most widely used olive har-vesters are Grégoire G120 SWand the New Holland Braud VX680. Both have a frame with 4WDand engines to work the fourwheels, traction on them beingcontrollable to guarantee a wheellock of practically 90° so that themachine can return on its owntracks using a blocked backwheel as a pivot. Another interest-ing application is a hydraulic cylin-der fitted to each wheel to permitworking on slopes of up to 30°.The hydraulic transmission cir-cuit, worked by a diesel enginepower, is composed of a set ofvariable flow, rotating pistonpumps linked by pipes and auxil-

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    La New Holland Braud adotta il sistema diraccolta a dinamismo controllato (SDC),costituito da 24 aste che permettono diagire su ogni singola pianta con intensitàvariabile a seconda della zona di contattocon la testata di raccolta/The NewHolland Braud with its unique SDCshaker is fitted with 24 rods to work oneach individual plant with variableintensity according to the harvestinghead’s area of contact

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  • scaglie in materiale plastico,leggermente inclinate versoi trasportatori laterali, che siaprono al passaggio dellapianta. Quello di trasporto,posizionato ai lati esternidelle scaglie, è invece costi-tuito da tappeti in gommadotati di palette trasversali.Nel sistema a panieri, adot-tato dalla Braud, il gruppo diintercettazione e di traspor-to formano un blocco unico,costituito da due norie, for-mate ciascuna da una catenadi panieri morbidi e defor-mabili in poliuretano di qua-lità alimentare. Le due cate-

    ne sono sfalsate l’una rispet-to all’altra, in modo da otte-nere un perfetto incastro re-ciproco,assicurando così unaperfetta tenuta.Per lo stoccaggio del prodot-to si ricorre all’uso di serba-toi; la tecnica del braccio discarico viene impiegata solonel caso di oliveti caratteriz-zati da filari molto lunghi,peri quali la quantità di raccoltopuò eccedere la capacità distoccaggio delle macchine. Iserbatoi, a ribaltamento po-steriore, hanno capacità dicarico fino a 3.200 kg.Appe-na sotto il livello massimo dicapienza dei serbatoi sonoposizionate delle coclee, che

    hanno il compito di livellare ilprodotto all’interno del con-tenitore ed agevolare losvuotamento dei serbatoi.Per evitare qualsiasi possibi-lità accidentale, anche remo-ta, di inquinamento del pro-dotto con olio minerale,que-ste coclee sono azionate damotori elettrici e non idrauli-ci. La qualità del prodotto fi-

    iary devices to the tools. The har-vesting head is set into the frameso that it is hanging free and canseek its own alignment as re-quired.The olive harvesting device assuch consists of arms mountedon the inside near the machineand fitted with vibrating rods tocomb and shake the outside ofthe foliage at between 450-480strokes a minute. The Grégoireshaking system has 28 curvedbeaters in a single block, and thenew generation ARC harvestingsystem is equipped with guaran-teed unbreakable, untwistable,moulded picking rods. The NewHolland Braud with its uniqueSDC shaker system uses muchthe same concept as the Gré-goire, but is fitted with 24 rods towork on each individual plant withvariable intensity according to theharvesting head’s area of contact,using a much more controlledand gradual shaking action.

    From interception to storage

    As the machines proceed downeach row picking the olives con-tinuously as they go, they also in-tercept the fruit and shift it to stor-age hoppers. In the Grégoire, thepicked olives finish on two sets ofplastic scales slightly titled to-wards the external conveyors,which open up as the tree goesby. The conveyor con-sists is rubber withcrosswise palettes.The Braud, on theother hand, collectsthe picked olives insoft, food qualitypolyurethane basketsfitted to two conveyorbelts. The conveyors areslightly out of synchwith each other so thatthere is a perfect mu-tual fit, and the sys-tem runs at a rate inversely pro-portional to the machine’s travelspeed so that the baskets remainstationary in relation to theground surface. Perfect pick upwithout any spilling is ensured. Hoppers store the picked olives,and the crop is only offloadeddirectly onto a truck or trailerwhen the rows are very long andthe on-board hopper space in-sufficient. The back tilting hop-pers can hold up to 3,500 kg.Just below the top, there are au-gurs to keep the hopper’s loadlevel and make emptying easier.To avoid the most remote risk ofpollution by mineral oil, the au-gurs are powered by electricmotors. Crop quality is addition-ally defended by two upper andtwo lower fans on the conveyorsto clean out leaves.

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    La Grégoire G120 SW si avvale di un sistema discuotimento ad aste frenate (ARC), costituito da28 battitori ricurvi a corpo unico, in cui entrambele estremità del battitore sono incernierate/TheGrégoire G120 SW shaking system has 28 curvedbeaters in a single block, and the newgeneration ARC harvesting system is equippedwith guaranteed unbreakable, untwistable,moulded picking rods

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  • nale viene inoltre garantitadalla presenza di ventilatoridisposti sui gruppi di tra-sporto: si contano quattroaspiratori,due inferiori e duesuperiori.

    La produttività

    L’impiego di queste macchi-ne, dal punto di vista dellaproduttività del lavoro, ga-rantisce la raccolta di un et-taro in circa 3 ore di lavoro,per una velocità media diavanzamento di circa 1,5km/h. In un unico passaggiosi realizza il distacco dellaquasi totalità delle drupe (ol-tre il 90%), indipendente-mente dalla loro dimensione,posizione sulla chioma e gra-do di maturazione. È da sot-tolineare inoltre come i dan-neggiamenti delle drupe rac-colte e quelli arrecati allepiante (ferite, lacerazioni erottura dei rami) siano mini-mi e, in genere, limitati ai ra-

    mi più vigorosi e sporgentinell’interfilare: inconvenien-te, questo, che una correttagestione della potatura po-trebbe ridurre al minimo.Unincremento significativo dellaloro efficienza può essere ot-tenuto, progettando gli im-pianti nell’ottica di predi-sporli al meglio all’azione del

    sistema di raccolta integrale,aumentando ad esempio lalunghezza dei filari e limitan-do problemi di natura logisti-ca (capezzagne strette, viabi-lità insufficiente, pendenzeelevate).

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    New Holland Braud VX 680, serbatoio aribaltamento posteriore/Back tiltinghopper

    Productivity

    The two machines reviewed herecan harvest a hectare of olives inabout 3 hours at a forward speedof about 1.5 km/h. A sole passshould pick over 90% of theolives irrespective of their size,position or ripeness. It also needsstressing that damage to thepicked fruit or the trees (wounds,laceration and branch breakage)is minimum and generally limitedto the most vigorous growthsticking out furthest between therows. This is a problem that cor-rect pruning could reduce to aminimum. Planning the plantingconfiguration with a view to thebest use of full harvesting sys-tems, a significant increase in ef-ficiency can be obtained by in-creasing row length and limitingproblems such as limited turningspace at the row ends, steepslopes and roads insufficient forthe machinery used, which arealso being improved continuallyin terms of layout and technology.Seeking a greater fit to the spe-cific case of olive harvesting, thenew models are trying to in-crease the length of the pickingfront and alternation betweenshakers of different shapes.

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  • Va ricordato come nel tem-po queste macchine miglio-rino continuamente nelloschema costruttivo e tecno-logico. Nei nuovi modellielaborati dalle case costrut-trici, si ricerca anche unamaggiore specificità per l’o-livo, determinata, ad esem-pio, dall’aumento della lun-ghezza della fascia di rac-colta delle drupe e dall’al-ternanza di battitori di for-ma diversa.In Argentina ed Australia, asottolineare ulteriormentela fiducia riposta nel model-lo di raccolta integrale im-perniato sulle scavallatrici,si sperimentano inoltre mo-delli di macchine dalle di-mensioni più rilevanti (“Co-lossus”), adatte persino perle piantagioni intensive si-tuate in zone pianeggianti edi grande superficie, chepossono scavallare piante diolivo strutturate a vaso.Tuttavia,per poter esprimereun giudizio definitivo su talemodello dovranno condursiancora diverse indagini spe-rimentali volte a stabilire di-versi parametri fondamenta-

    li, fra cui le varietà e le den-sità ottimali, la durata econo-mica (oltre che “biologica”)degli impianti e la miglioreforma di gestione del “siepo-ne” nelle varie fasi del suosviluppo. Rimane da valuta-re infine la possibilità di in-trodurre questo sistema inItalia soprattutto in relazionealla scelta della cultivar daimpiegare, ai problemi di na-tura logistica collegati all’o-rografia del territorio e, nonmeno importante, alla possi-bilità di adattamento a talemodello della filiera di lavo-razione (frantoi, confeziona-mento), dovendosi soppor-tare un carico di lavoro con-centrato in soli 30-40 giornie non più nei tradizionali 3-4 mesi.

    Gennaro Giametta Bruno Bernardi

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    MECCANIZZAZIONE DELL’OLIVICOLTURA • OLIVE

    I danneggiamenti delle drupe raccolte equelli arrecati alle piante sono minimi e,

    in genere, limitati ai rami più vigorosi esporgenti nell’interfilare: inconveniente,questo, che una corretta gestione della

    potatura potrebbe ridurre al minimoDamage to the picked fruit or the trees is

    minimum and generally limited to themost vigorous growth sticking out

    furthest between the rows. This is aproblem that correct pruning could

    reduce to a minimum

    In Australia and Argentina, in an-other sign of growing confi-dence in row-straddling har-vesters, larger models (such asthe Colossus) have been tried,for intensive plantations on flatland with a large surface areaon which the olive trees aretrained in the vase or gobelet(goblet) configuration. Yet, for final judgement on themachines, various tests areneeded to establish fundamentalparameters such as optimal va-rieties and densities, the naturaland economic life of the planta-tions, and the best way of man-

    aging the various phases of theolive trees’ growth.It remains to be seen how farthis system could be introducedto Italy, especially as regards thetype of tree to be planted, thelogistical problems raised by lo-cal topography, and, no lessimportant, the extent to whichthe whole production line, frompressing through packaging,can be adapted to a harvestconcentrated in only 30-40 daysthan the more traditional 3-4months.

    Gennaro Giametta Bruno Bernardi