LE FUNZIONI ECONOMICHE - mariogargiulo.xoom.itmariogargiulo.xoom.it/download/Le funzioni...
Transcript of LE FUNZIONI ECONOMICHE - mariogargiulo.xoom.itmariogargiulo.xoom.it/download/Le funzioni...
-
M A R I O G A R G I U L O
L E F U N Z I O N I
E C O N O M I C H E A P P L I C A Z I O N E
D E L L A N A L I S I M A T E M A T I C A
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
2
FUNZIONI ECONOMICHE
Leconomia lo studio di come impiegare, con maggior convenienza, il denaro di cui si di-
spone per raggiungere determinati fini.
Per descrivere ci si fa ricorso alle leggi economiche, basate sulle funzioni economiche.
Lo scopo ultimo, quindi, osservabile fondamentalmente sotto due aspetti:
o t t e n e r e i l m a s s i m o u t i l e a p a r i t d i c o s t i ;
s o s t e n e r e i l m i n i m o c o s t o a p a r i t d i u t i l e .
Le principali funzioni economiche sono:
l a f u n z i o n e d i d o m a n d a ;
l a f u n z i o n e d i v e n d i t a ;
l a f u n z i o n e d i r i c a v o ;
l a f u n z i o n e d i c o s t o .
Dobbiamo sempre distinguere, poi, tra due tipi di mercato:
c o n c o r r e n z a p e r f e t t a : caratterizzato dalla presenza di molti operatori, che
singolarmente, con il loro operare, non riescono ad influenzare il prezzo di mer-
cato e/o la quantit di equilibrio;
m o n o p o l i o p e r f e t t o : caratterizzato dalla presenza di un solo operatore che de-
cide ed impone il prezzo di mercato e la quantit di equilibrio.
Esistono, poi, numerosi tipi di mercati intermedi a quelli indicati, che si spostano su unasse
immaginario tra la concorrenza perfetta ed il monopolio perfetto, come la concorrenza
monopolistica e loligopolio.
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
3
FUNZIONE DI DOMANDA
La domanda latto con cui un individuo fa richiesta di un bene dietro corresponsione di
un corrispettivo in denaro.
Le variabili che influenzano la domanda sono:
i l p r e z z o d e l b e n e ;
i l r e d d i t o d i s p o n i b i l e ;
i p r e z z i d e g l i a l t r i b e n i ;
i f a t t o r i p s i c o l o g i c i c h e i n f l u e n z a n o l a s c e l t a .
La funzione di domanda una funzione matematica che ci spiega come, al variare del prez-
zo p, varia la quantit q domandata del bene.
Quindi, diremo che q = f (p).
Le funzioni pi comuni sono:
f u n z i o n e l i n e a r e :
espressa da q = a bp dove a e b sono due
variabili positive.
f u n z i o n e q u a d r a t i c a :
espressa da q = a bp dove a e b sono due
variabili positive.
f u n z i o n e i p e r b o l i c a :
espressa da bcp
aq +
= dove a, b e c sono tre
variabili positive.
q
p
a
a/b
q
p
a
(a/b)
q
p
a/c -b
a/b -c
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
4
f u n z i o n e e s p o n e n z i a l e :
espressa da q = a e-bp dove a e b sono due
variabili positive.
Si pu facilmente verificare , comunque, che la quantit domandata di un bene funzione
inversa del prezzo dello stesso bene, quindi la funzione di domanda decrescente.
q
p
a
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
5
FUNZIONE DI VENDITA
La funzione di vendita indica il prezzo in funzione della quantit.
Sono due i tipi principali di funzione di domanda:
f u n z i o n e l i n e a r e :
espressa da p = a bq dove a e b sono due
variabili positive.
f u n z i o n e i p e r b o l e :
espressa da qap = dove a una variabile
positiva.
La pi importante e nota la funzione lineare, comunemente nota come curva di domanda.
p
q
a
a/b
q
p
a
a/b
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
6
FUNZIONE DI RICAVO
Il ricavo totale di unimpresa la somma del prodotto tra il prezzo e la quantit venduta di
ogni bene. Per facilit di calcolo e di rappresentazione grafica, standardizziamo il modello
economico ad unimpresa che produce e vende un solo bene. Ci troviamo di fronte ad una
funzione rappresentabile su di un diagramma cartesiano, diversa a seconda che il mercato :
c o n c o r r e n z a p e r f e t t a :
espressa da R = pq.
m o n o p o l i o :
espressa dalla stessa funzione della concorrenza
perfetta, dove per p = a bp dove a e b sono due
variabili positive.
R
q
R
q
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
7
FUNZIONE DI COSTO
La teoria economica classifica i costi in costi di breve periodo e costi di lungo periodo. La
classificazione basata sulla possibilit di variare tutti i fattori della produzione, ed abbiamo
i costi di lungo periodo, o meno, ed abbiamo i costi di breve periodo.
Esistono altre tipologie di costi, cio:
c o s t i f i s s i : costi che non variano al variare delloutput;
c o s t i v a r i a b i l i : costi che variano al variare delloutput;
c o s t o m e d i o f i s s o : costi fissi per unit di output;
c o s t o m e d i o v a r i a b i l e : costi variabili per unit di output;
c o s t o t o t a l e : somma dei costi fissi e dei costi variabili;
c o s t o m e d i o t o t a l e : somma dei costi medi fissi e dei costi medi variabili.
Dato C il costo totale, abbiamo i seguenti altri costi:
Cmf Cmv Cm
qCf
qqCv )( CmvCmf
qqCv
qCf
qqCvCf
qC
+=+=+
=)()(
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
8
LA TEORIA DEI COSTI NEL BREVE PERIODO
Nel breve periodo troviamo tutte le configurazioni di costo analizzate sopra, con le seguen-
ti caratteristiche:
c o s t i f i s s i :
costanti rispetto alla produzione.
c o s t i v a r i a b i l i :
variano al variare della produzione.
c o s t o m e d i o v a r i a b i l e :
rappresenta linclinazione della funzione di costo variabile.
c o s t i m e d i o f i s s o :
c o s t i m e d i o t o t a l e :
Il punto di minimo della funzione dei costi totali medi rappresenta il punto in cui la produ-
zione ottimale, ci indica cio la quantit da produrre al minor costo sostenibile, dati i vin-
coli ed i costi di produzione.
C
q C
q
C
q C
q
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
9
IL COSTO MARGINALE
Il costo marginale il costo da sostenere per la produzione di ununit aggiuntiva di output.
La funzione del costo marginale ci aiuta a quantificare le variazioni del costo marginale al
variare delloutput.
Il costo marginale, in termini matematici, la derivata prima della funzione di costo totale,
quindi:
dqqdCqC )()(' =
da cui deriva:
)(')()()()(' qvCdqqdCv
dqqdCv
dqdCf
dqqdCqC ==+==
Il costo marginale dunque la derivata prima del costo variabile.
Graficamente la funzione di costo marginale rappresentata da:
Nel punto di intersezione della funzione del costo marginale con la funzione del costo me-
dio, si ha il punto di minimo della curva del costo medio, cio le coordinate ottimali di pro-
duzione quantit e costi.
C
q
C C
q
C Cm
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
10
RICAVO MARGINALE E RICAVO MEDIO
Il ricavo totale dato dal prodotto tra la quantit venduta ed il prezzo di vendita. Abbiamo
visto che la formula del ricavo R = pq.
Il ricavo medio il ricavo per unit di output venduto, che, in base al tipo di mercato in cui
limpresa opera, corrisponde:
concorrenza perfetta monopolio
pqpq
qqR
==)( bqaqp
qqqp
qqR
=== )()()(
Come si vede il ricavo medio uguale al prezzo di vendita, sia nel mercato in concorrenza
perfetta che nel mercato monopolistico.
Il ricavo marginale il ricavo ottenuto dalla vendita di ununit addizionale di output.
In concorrenza perfetta abbiamo:
pdqdpq
dqqdRqR === )()('
Il ricavo marginale, in concorrenza perfetta, uguale al ricavo medio.
In un mercato monopolistico abbiamo:
bqadqbqdaq
dqqbqad
dqqdRqR 2)()()('
2
=
=
==
che corrisponde al ricavo medio in monopolio, ma con inclinazione doppia.
Graficamente:
C
q
concorrenza
Rm = R
C
q
monopolio
Rm R
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
11
MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO
La massimizzazione del profitto impone due alternative per il calcolo prima del profitto e
successivamente, in termini matematici o grafici, il calcolo del punto in cui il profitto il
massimo.
Il profitto si determina come differenza tra il ricavo totale ed il costo totale. Graficamente
abbiamo due metodi:
d i f f e r e n z a t r a i l r i c a v o t o t a l e e d i l c o s t o t o t a l e ;
p u n t o d i i n t e r s e z i o n e t r a l a c u r v a d e l r i c a v o m a r g i n a l e e l a c u r -
v a d e l c o s t o m a r g i n a l e .
In concorrenza perfetta, analiticamente, per massimizzare la differenza tra il ricavo totale
ed il costo totale bisogna determinare il punto di massimo della funzione del profitto, cio
la derivata prima della funzione di profitto = R C, e porlo uguale a 0:
0''' == CR e quindi pCR == ''
Per massimizzare il profitto la produzione deve essere tale
che il costo marginale sia uguale al prezzo. Questo passaggio
ci riporta al secondo punto, cio lintersezione tra la curva del
ricavo marginale, il prezzo, e la curva del costo marginale.
Anche in regime di monopolio abbiamo luguaglianza tra costo marginale e ricavo margina-
le, ma in questo caso dobbiamo tener presente delle due funzioni di costo. Abbiamo quindi
il sistema formato da R = aq bq e da C = c + dq. La soluzione sar:
dbqaCR == 2''' da cui deriva che = 0 se bdaq
2
= .
C
q
C Cm
R=p
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
12
ELASTICIT DELLA DOMANDA
Lelasticit di una funzione f in un punto x la quantit:
yx
dxdy
yxy == '
ed esprime il limite degli incrementi di y e della variabile x.
Lelasticit, nella teoria economica, ci aiuta a determinare lelasticit del mercato in base al
prezzo.
Tale valore ci guida su come varia la quantit venduta al variare del prezzo.
Lelasticit della domanda sar, quindi:
pdpqdq
qp
dpdq
//
==
che per valori assoluti assume i seguenti significati:
|| < 1 || = 1 || > 1
domanda inelastica domanda unitaria domanda elastica
La domanda elastica se ad una variazione del prezzo segue una variazione dello stesso se-
gno della quantit domandata.
La domanda inelastica, invece, caratterizzata da un comportamento del mercato in senso
opposto alla variazione del prezzo.
La domanda unitaria se la variazione del prezzo e della quantit hanno lo stesso segno e
lo stesso rapporto costante.
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
13
DOMANDA, OFFERTA ED EQUILIBRIO
Lofferta la quantit di merce posta sul mercato dai produttori. Essa
funzione crescente del prezzo, nel senso che allaumentare del prez-
zo aumenta la quantit di output posto sul mercato.
La domanda la quantit di merce richiesta dal mercato dai consuma-
tori. Essa funzione decrescente, nel senso che allaumentare del
prezzo diminuisce la quantit di merce richiesta dai consumatori.
Dallequilibrio tra i due mercati abbiamo il punto di equilibrio, che
definisce la quantit ed il prezzo di equilibrio tra domanda ed offerta.
Allaumentare del prezzo i produttori tenderanno a offrire pi output
ed i consumatori a domandare pi merce. I produttori allora tende-
ranno ad offrire quantit decrescenti di output fino a trovare la quantit domandata dai
consumatori. In questo punto dincrocio si torna al punto dequilibrio.
Analiticamente la quantit domandata q = a bp e la quantit offerta s = - c + dp. Il punto
di equilibrio sar il punto in cui q = s, cio dpcbpa += da cui deriva capdb += )(
e da cui si ottiene il prezzo e la quantit di equilibrio:
dbcap
+
= e bpaq =
q
p q
p q
p
-
APPLICAZIONE DELLANALISI MATEMATICA ALLE FUNZIONI ECONOMICHE
14
INDICE
FUNZIONI ECONOMICHE ..................................................................................................................2
FUNZIONE DI DOMANDA..............................................................................................................3
FUNZIONE DI VENDITA ................................................................................................................5
FUNZIONE DI RICAVO...................................................................................................................6
FUNZIONE DI COSTO.....................................................................................................................7
LA TEORIA DEI COSTI NEL BREVE PERIODO...................................................................................8
IL COSTO MARGINALE........................................................................................................................9
RICAVO MARGINALE E RICAVO MEDIO .........................................................................................10
MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO................................................................................................11
ELASTICIT DELLA DOMANDA .......................................................................................................12
DOMANDA, OFFERTA ED EQUILIBRIO...........................................................................................13
INDICE ...............................................................................................................................................14