LE FOTO DI CLASSE E LA VITA DI ISTITUTO · 2016. 12. 14. · Giornale di Fisica”, ... lano il 20...

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LE FOTO DI CLASSE ELA VITA DI ISTITUTO

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Prefazione del Dirigente scolastico

Il nostro Annuario è sempre l’occasione di un bilancio sui progressi e i problemi della nostra scuola.Partiremo come al solito dall’esterno, dalle strutture edilizie, che costituiscono da lungo tempo l’elemento più cri-tico della nostra come di molte scuole e quello su cui meno possiamo incidere, per arrivare poi alle attività specifi-camente didattiche, che sono il frutto del nostro lavoro e nostro punto di orgoglio.Nonostante il passaggio dalla Provincia (abolita) alla Città Metropolitana dati ormai da un anno e mezzo, non si riescono ancora a risolvere difficoltà organizzative e finanziare e a realizzare un rapporto soddisfacente tra ente locale e scuole. Le carenze sul piano della manutenzione ordinaria e straordinaria si fanno sentire, e, nonostante tutti i lavori per la messa a norma dell’edificio, non è ancora giunta a termine la procedura per l’acquisizione del-la certificazione antincendio. Per fortuna, con l’inizio dell’anno scolastico, abbiamo finalmente potuto inaugurare la nuova facciata di Corso Cavour, restituita agli antichi splendori, con un tocco cromatico nuovo. Quest’anno, gra-zie allo sblocco di fondi CIPE, dovrebbero esser fatti anche diversi lavori interni, finalizzati a risanare alcune aree e migliorare la qualità delle strutture.Nel campo delle infrastrutture tecnologiche, superati i gap del passato e portatici all’avanguardia sotto molti profi-li (avanzati laboratori di ogni tipo, per docenti e studenti; rete in fibra ottica ad altissima velocità; potenti server e strumentazioni per una piattaforma didattica che consente l’attivazione di corsi a distanza, di classi virtuali, di uti-lizzazione di materiali didattici digitali e virtualizzazione di computer; tablet ai docenti in comodato gratuito), ab-biamo quest’anno avviato la sperimentazioni di una classe 3.0, ambiente in cui gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con un uso intensivo delle tecnologie didattiche (tablet, ebook, LIM, classi virtuali, cloud, ecc.). Pre-sto, sempre grazie alla donazione della Auriga SpA, avremo una seconda aula 3.0 e, con i fondi PON, altri ambien-ti digitali, nonché l’estensione e la messa in efficienza della rete wireless d’istituto. In questo settore, che diventa sempre più complesso e pervasivo, un ruolo decisivo ricopre la nuova figura dell’animatore digitale, istituita dal Piano Nazionale della Scuola Digitale (PNSD), nella nostra scuola brillantemente svolta dal prof. Michele Gaeta.Passando alla didattica, è da rilevare che sono proseguite con successo le sperimentazioni delle opzioni di Bilin-guismo e Diritto ed Economia e ci avviamo per il prossimo verso altre due importanti novità: l’attivazione di al-cune sezioni con potenziamento scientifico laboratoriale (due ore in più di scienze e di fisica in laboratorio nel-le classi del biennio) e di una sezione Cambridge, dopo che sono terminate con successo le procedure di accredi-tamento (grazie soprattutto all’impegno della prof.ssa Gabriella Cardinali) e la nostra scuola è entrata a far parte della rete internazionale delle scuole Cambridge. E’, questo, il risultato naturale di un’attenzione parti-

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colare che abbiamo sempre avuto al campo della formazione linguistica, effettuata (oltre che nella sezione di bilingui-smo) attraverso l’organizzazione di molti corsi finalizzati alla certificazione Cambridge di vario livello, che ha guada-gnato alla scuola l’indicazione come uno dei migliori centri italiani di preparazione. Ma non solo inglese: corsi per la certificazione sono stati organizzati anche per il francese e per lo spagnolo. E, al di là della certificazione, hanno ri-scontrato il consueto successo anche i corsi base di lingua e cultura cinese. Un ringraziamente particolare va a tutto il Dipartimento di Lingue del Liceo, che si attiva senza risparmio per garantire sempre i risultati migliori.E con questo siamo entrati nel campo dell’ampia e qualificata offerta formativa aggiuntiva, prevista dal POF (referen-te la prof.ssa Bianca Fanti) e realizzata grazie al contributo delle famiglie e a finanziamenti europei, ministeriali e privati, che è articolata in una pluralità molto ricca di progetti, con la partecipazione a iniziative in partnership con altri enti, con la realizzazione di attività e progetti dei docenti, degli studenti e dei genitori, con la partecipazione a inizia-tive in partnership con altri enti, con la realizzazione di attività e progetti dei docenti, degli studenti e dei genitori. Ne richiamiamo rapidamente i principali, di cui peraltro troverete resoconti puntuali in questo annuario.L’intensa attività di docenti e studenti impegnati nel progetto EEE (Extreme Energy Events), che da un decennio ormai caratterizza il nostro istituto, ha portato quest’anno ad un ulteriore passo avanti: grazie al finanziamento mi-nisteriale del nostro progetto “Sulle tracce dell’Infinito/Cosmic scouts”, ideato dalle prof.sse Bianca Fanti e Mari-na Muscarella, è stato possibile non solo incrementare la dotazione tecnologica del laboratorio scientifico multime-diale, ma metter su la Cosmic Ray Station, il primo portale scolastico che consente il monitoraggio della “rate” di acquisizione di raggi cosmici di alta energia rivelati mediante una stazione di rivelatori a gas del tipo “Multigap Re-sistive Plate Chamber”, ubicata presso il Liceo Scacchi. Tutto ciò comporta una complessa formazione di docenti e studenti, la raccolta dati, il rapporto con l’università e i centri di ricerca nostri partner, il tutto dispiegato anche attra-verso l’intenso uso della pagina Facebook del progetto. Questo intenso lavoro di ricerca ha avuto anche un riconosci-mento scientifico di prestigio con la pubblicazione, il 26 ottobre scorso, sulla rivista della Società Italiana di Fisica “Il Giornale di Fisica”, di un articolo che raccoglie tutto il lavoro svolto dai nostri docenti e studenti nell’ambito del pro-getto EEE, con particolare riguardo alle analisi dati presentate ai Congressi SIF del 2013 e 2014. Connessi a questo progetto, tutta una serie di attività complementari: la visita annuale degli studenti al CERN di Ginevra, la partecipa-zione a Congressi Società Italiana di Fisica, la partecipazione alla Conferenza del Centro Fermi, ad Erice, la visita ai laboratori di Frascati dell’INFN. Questo impegnativo lavoro di formazione ha il suo riscon-tro anche attraverso i risultati di gare e competizioni. Ales-sandro Foligno (V G), dopo che già lo scorso anno si era qualificato per le finali nazionali delle Olimpiadi di Fisica, quest’anno ha ripetuto l’impresa e si è superato, vincen-do la medaglia d’oro e qualificandosi anche come uno dei cinque studenti che formeranno la squadra italiana per le prossime Olimpiadi mondiali di Zurigo. Ma questo è stato l’anno dell’esplosione dello Scacchi nel-le più varie competizioni: Alessandro Recchia (IV I), ha superato la gara interre-gionale – categoria senior – delle Olimpiadi di Astrono-mia e ha partecipato alla finale nazionale, tenutasi a Mi-lano il 20 aprile.Francesco Di Liso (V B), classificatosi al secondo posto nella selezione regionale delle Olimpiadi di Filosofia, ha partecipato alla Gara Nazionale che si è svolta a Roma 13-15 aprile.

Prefazione del Dirigente scolastico

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Al Forum della Filosofia, la squadra del Liceo Scacchi, formata da Francesco Di Lorenzo e Simona Summo (IV F), Giuseppe Costantino e Andrea Favia (VF), Michele Cesario (VG) e Martina Giustino (IV M), e coordina-ta dalla prof. Francesca Sfrecola, ha superato la preselezione del centro-sud, qualificandosi alla finale naziona-le di Faenza.Per il secondo anno consecutivo il Liceo Scacchi si è classificato al primo posto nella gara regionale delle Olim-piadi di Problem Solving e quattro studenti, Luca Girardi (II C), Gabriele Marino (I D), Andrea Papandrea (II H), Alessandro Romano (I E), hanno partecipato alla finalissima nazionale che si è svolta a Cesena il 22 apri-le scorso. conquistando il sesto posto tra le 21 squadre di scuola secondaria di II grado. Gli studenti finalisti hanno seguito uno specifico percorso formativo nel corso dell’intero anno scolastico progettato dalle studentesse Simona Summo (4F), Virginia Di Marzo (4F) e Giorgia Scaramuzzi (3E) e supervisionato dalla prof.ssa Rosaria Fiore.Alle Olimpiadi della Cultura e del Talento, alle quali la nostra scuola si presentava quest’anno per la prima vol-ta, 7 squadre del liceo Scacchi, coordinate dalla prof.ssa Cinzia Fazio, hanno partecipato alle semifinali di Civita-vecchia il 17-19 marzo, con risultati lusinghieri e 4 di queste si sono classificate per le finali nazionali, tenutesi il 22-23-24 aprile a Tolfa (RM), dove una di esse, On the Shoulders of the Giants, formata dagli alunni della IV I Annalisa Hajdari, capitano della squadra, Laura Prudenzano, Alessandro Tubito, Alessandro Recchia, Riccar-do Martina, e da Alessandro Foligno, di V G, ha conquistato il 7° posto sulle 38 migliori scuole d’Italia. Una menzione speciale è andata alla nostra alunna Arcangela Lorè (IV L), che si è distinta nella performance artisti-ca di danza, nella quale è arrivata terza tra tutte le partecipanti femminili.Infine, l’associazione Alboscuole (Associazione Nazionale Giornalismo Scolastico), nel corso del Meeting per l’as-segnazione del Premio Nazionale Giornalista per un giorno 2016, tenutosi a Chianciano Terme il 27 e 28 apri-le, ha premiato il nostro giornalino studentesco Skakki Nostri, diretto dall’alunna Simona Summo (IV F), per la sezione “Giornale on line”.Per premiare alunni con spiccata vocazione agli studi scientifici, e ricordare nel contempo un nostro docente di scienze, tragicamente scomparso, che dedicò grandi energie proprio al Planetario, è stata istituita la Borsa di stu-dio “Prof. Vito Cosimo Luisi”, che quest’anno, alla sesta edizione, è stata aggiudicata allo studente Alessan-dro Foligno (V G), distintosi brillantemente negli studi scientifici per voti, ricerche, pubblicazioni e partecipazio-ne a competizioni. Come sempre, un grande sforzo è dedicato alla preparazione degli studenti ad affrontare le facoltà scientifiche, a cominciare dal superamento della barriera dei test. A tal fine organizziamo ogni anno corsi per la preparazione ai test universitari nelle facoltà scientifiche a numero chiuso. Con il coordinamento del prof. Franco Pisanò e la collaborazione dei rappresentanti degli studenti riusciamo a soddisfare tutte le richieste dell’utenza, organizzando più di una decina di corsi, tra logica formale, chimica e biologia, con esiti molto soddisfacenti.Particolarmente ampio e variegato il progetto di Educazione alla salute, coordinato dalla prof.ssa Ester Fran-co, con un vasto ventaglio di iniziative e partnership prestigiose: sicurezza sul lavoro (con Regione Puglia e INAIL), primo soccorso cardiologico (con l’ANMCO), formazione volontariato a favore dei malati di sclerosi multipla (con l’AISM), educazione alimentare (con MIUR, Expo e Dogane), prevenzione delle malattia dermatologiche, dona-zione organi e midollo osseo (AIDO e ADMO). Vanno ancora segnalate: la partecipazione alle Olimpiadi di Matematica; la partecipazione al Progetto Lauree Scientifiche, in collaborazione col dipartimento di Chimica e Fisica dell’Università di Bari; le varie iniziative sull’A-stronomia, coordinate dalla prof.ssa Cinzia Manodoro, con i corsi sulla didattica dell’astronomia, in partnership con la sezione pugliese della Società Astronomica Italiana, la formazione che si realizza nel Planetario, anima-ta degli studenti seniores del “gruppo del Planetario”; progetti di educazione ambientale, progetti di scienze in la-boratorio, ecc..Dato l’indirizzo del nostro Liceo, come si vede, le tematiche scientifiche hanno ampio spazio ed elevata qualità.Ma la formazione che fornisce lo Scacchi è completa, armonica e critica. La qualità delle iniziative nei settori di-

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versi da quelli scientifici è attestata da una serie di progetti consolidati, che suscitano sempre un grande succes-so. Ne citiamo alcuni.Ancora una volta, un gruppo di nostri ragazzi ha partecipato all’esperienza proposta dall’Associazione Diploma-tici “Change the World Model United Nations”, che consente, dopo un intenso stage formativo con personale qualificato, di simulare una sessione delle Nazioni Unite in lingua inglese direttamente nella sede dell’ONU di New York. A questa, si è aggiunta quest’anno una nuova esperienza: quella, prevista dal progetto Democracy, sempre curato dall’Associazione Diplomatici, di simulazione dei lavori del nostro Parlamento, cimentandosi col tentativo di redigere un disegno di legge e di trovare la maggioranza dei voti per approvarlo, dopo una vivace discussione con i vari gruppi parlamentari (ossia delegazioni di studenti provenienti da varie città italiane, da Brindisi a Milano).Oltre a queste, varie e interessanti sono state le possibilità offerte ai nostri ragazzi dal rapporto con vari enti ester-ni, curato dalla prof.ssa Francesca Brancaleone, a cominciare da quelle della Fondazione Petruzzelli e dalle rap-presentazioni teatrali tenutesi anche presso la nostra scuola, a cura di prestigiose compagnie.Intensa è stata l’attività di Orientamento, in entrata e in uscita. Nel primo caso, un folto gruppo di docenti e stu-denti, coordinati dalla prof.ssa Gelsi Tamburiello, ha dato vita agli affollatissimi open days, nel corso dei quali sono stati mostrati ambienti e illustrata l’offerta formativa del Liceo. Molte sono state le visite dirette alle scuole medie del territorio con finalità di orientamento. Il risultato è stato quello di una grande crescita di iscrizioni per il prossimo anno (quasi 350 iscritti a fronte di una media di 300). Ancora più intensa l’attività di orientamento in uscita, coordinata dalla prof.ssa Ilaria Iusco, che ha visto una larga partecipazione ai molti corsi di orientamento consapevole, attivati dall’Università e dal Politecnico di Bari e vari incontri informativi sulle più prestigiose Univer-sità italiane (Scuola Normale Superiore e Sant’Anna di Pisa, Bocconi, LUISS)Quest’anno ha visto il battesimo di un’attività per noi senza precedenti, resa obbligatoria dalla nuova legge di ri-forma 107/2015: l’alternanza scuola-lavoro. Questa novità, forse imprudentemente introdotta nei licei obbli-gatoriamente per tutti gli studenti del triennio, a partire dalle classi terze, ci ha costretti alla ricerca affannosa di strutture ed enti che avessero i requisiti di qualità per un’offerta formativa coerente con il nostro indirizzo di stu-di e in grado di far acquisire ai nostri ragazzi competenze significative. Nonostante tutti i limiti della prima volta e della ristrettezza di tempo, al termine dell’anno scolastico possiamo dire che i partner scelti (strutture universi-tarie, strutture sanitarie, ordini professionali, spin-off, studi professionali, teatri, cooperative, beni culturali, pale-stre, ecc.) si sono dimostrati all’altezza del compito e l’esperienza ha trovato in generale un riscontro di grande soddisfazione tra gli studenti.Il Dipartimento di Lettere ha curato alcuni significativi progetti: l’incontro con l’Autore, coordinato dalla prof.ssa Regina Sassanelli, quest’anno particolarmente ricco e prestigioso (tra gli altri, sono intervenuti gli scrittori Pao-la Mastrocola, Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo); la maratona di lettura “Libriamoci”, nell’ambito di un’iniziativa di respiro nazionale; un progetto di lettura delle opere cinematografiche, quest’anno focalizza-to sul conflitto generazionale.Il Dipartimento di Storia e Filosofia, oltre alle già citate iniziative delle Olimpiadi (referente il prof. Andrea Bel-lomo) e del Forum (referenti le prof.sse Enrica Tulli e Francesca Sfrecola), ha dato vita ad un’interessante ini-ziativa formativa: il progetto Philosophia (referenti le prof.sse Lilly Lindo e Francesca Sfrecola), in partner-ship con l’associazione Circoli Virtuosi, l’Officina degli esordi e la casa editrice Laterza, che ha visto il filosofo Er-manno Bencivenga, della University of California, tenere quattro intensi seminari su Platone, Aristotele, Kant ed Hegel. Infine, un gruppo di nostri studenti, coordinato dalla prof.ssa Enrica Tulli, ha partecipato con un proprio intervento al Convegno internazionale “l’Inattuale. Da Nietzsche a noi”, tenutosi a maggio all’Università di Bari.Il Dipartimento di Disegno e storia dell’arte ha dato vita nuovamente a un interessante laboratorio di restauro e ha replicato l’adesione progetto nazionale “Le pietre e i cittadini”. Ma la nostra scuola non si preoccupa solo dell’eccellenza. Un grande sforzo viene indirizzato al recupero e al so-stegno degli alunni più deboli, con attività quali corsi, sportelli, tutoraggi tra pari. Tuttavia le risorse ministeriali per

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Commiato del Presidente del Consiglio d’Istituto

tali attività sono divenute nel tempo sempre più scarse. E’ per questo che da quattro anni, grazie a finanziamenti regionali, proponiamo un altro grande investimento aderendo al progetto “Diritti a scuola”, per il recupero delle competenze di base di italiano (e latino) e matematica (e fisica) nel biennio.Un grande significato hanno i progetti ideati e gestiti direttamente dagli studenti, caratteristica specifica del nostro istituto, così ricco di creatività giovanile: il giornalino studentesco Skakki Nostri, l’aula e le attività auto-gestite, il cineforum, i tornei sportivi, la Giornata dell’arte, con il contorno di concorso fotografico, writers, esi-bizione del Coro Skakki Soul Voices e delle band musicali, che trovano poi il loro naturale completamento nell’e-vento Rec’n’Play, il Contest, con il laboratorio di videoclip, curato dall’Associazione Zerottanta, giunto alla se-sta edizione.L’insieme di tutte le attività curricolari ed extracurricolari del nostro Liceo contribuisce a fornire un servizio formati-vo di prim’ordine, come continua ad essere attestato anche dai risultati delle rilevazioni degli organismi nazio-nali e internazionali, a cui quest’anno si è aggiunto un nuovo elemento di rilevazione indipendente: la Fondazio-ne Agnelli, che ha varato il Progetto Eduscopio, con lo scopo di valutare uno degli esiti successivi della formazio-ne secondaria – i risultati universitari degli studenti – per trarne un’indicazione di qualità sull’offerta formati-va delle scuole da cui essi provengono. I risultati dell’edizione 2015 hanno attestato che il Liceo Scacchi è il pri-mo dei licei scientifici baresi.I risultati sinora conseguiti sono dovuti in primo luogo alla grande professionalità dei nostri docenti, che non cessa-no di studiare e aggiornarsi, spendendo tempo ed energie a migliorare la loro preparazione, seguendo intense at-tività formative locali, nazionali e internazionali, coerenti con le esigenze scaturite dal RAV (Rapporto di Autova-lutazione) e dal conseguente Piano di Miglioramento, risultato di un complesso processo di valutazione del ser-vizio scolastico del nostro Liceo, coordinato dalla prof.ssa Rosaria Fiore. Con questo spirito siamo impegnati ad ascoltare tutte le voci, a sondare tutte le opinioni della nostra comunità scolastica, al solo fine di migliorare sempre più nel fornire uno dei più importanti servizi di una società avanzata: l’istruzione e l’educazione.La direzione del nostro grande Liceo è un’impresa che comporta grandi soddisfazioni, ma anche una fatica immen-sa, che è possibile solo con una sinergia di forze e la collaborazione di tutti: docenti, staff di presidenza (il vicario prof. Nicola Carofiglio e i proff. Rossella Fede, Rosaria Fiore e Vincenzo Rizzi), personale amministrativo (a partire dal DSGA Nicola Mazzone), tecnico e ausiliario, rappresentanti di tutte le componenti della scuola. A tut-ti va il mio sentito ringraziamento. E un ringraziamento speciale va alla prof.ssa Lia D’Arpa, che, benché in pen-sione da ormai due anni, ha dato come sempre, e del tutto gratuitamente, un contributo fondamentale al lavoro redazionale per la realizzazione del presente Annuario.

Giovanni Magistrale

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Commiato del Presidente del Consiglio d’Istituto

“Chi studia è sempre un ribelle.Uno che si mette da un’altra parte rispetto almondo e, a suo modo, ne contrasta la corsa.”

da La passione ribelle – Paola Mastrocola

“…ne contrasta la corsa.”, mi permetto di aggiungere un aggettivo, l’affannosa (!) corsa.Ormai siamo diventati abitanti di un mondo liquido; una società liquida (Zigmunt Bauman) in un mondo sem-pre di corsa.Anche io andavo di corsa quando ero solita passare davanti il Liceo Scacchi la mattina presto per recarmi al lavo-ro: vedevo sì un Liceo, ma ero oggettivamente convinta che quel portone si sarebbe aperto di lì a poco per poi richiudersi all’ora di pranzo. Mai convinzione più pregiudizievole e assolutamente non fondata! Dietro quel por-tone, ho trovato un mondo. Un mondo che ho scoperto grazie all’esperienza edificante di far parte del Consiglio d’Istituto.Un mondo che definirei come “una macchina formata da esseri umani”. Sì, un ossimoro: tanti esseri umani, con i loro vissuti e le loro speranze che lo popolano ogni giorno e che riescono quotidianamente a farlo girare grazie ad una macchina non intesa come una cosa fredda, ma come un insieme di ingranaggi che si muovono per met-tere in moto un grande mondo.E il portone? No, il portone non si chiude all’ora di pranzo dopo il suono dell’ultima campanella, ma continua a ri-manere aperto per dar spazio a progetti, corsi e mille rivoli del sapere che confluiscono nei nostri ragazzi, nei no-stri figli.L’esperienza nel Consiglio d’Istituto, iniziata come uno dei Rappresentanti dei Genitori e quest’anno come Presi-dente, mi ha arricchito come persona, come genitore, come cittadino.Come persona mi ha fatto affinare la capacità di ascoltare: l’uomo contemporaneo oramai ascolta per….rispon-dere. Ho imparato ad ascoltare i Docenti con le loro legittime speranze e contemporaneamente con i loro dubbi per evoluzioni troppo frenetiche di una scuola che (a volte!) corre peggio della società. Come genitore, – a meravigliarmi piacevolmente nell’assistere alla dialettica fra le varie componenti del Consiglio e nel vedere

accolte le richieste didattico/formative di Docenti, Studenti e Famiglie, cogliendo in questo il lavoro per“far maturare atteggiamenti di ascolto reciproco” che ho visto mettere in atto dal mio predecessore Vito Angiulli al fianco del Preside Giovanni Magistrale;

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– ad aver saputo “accettare” che un Liceo di grande tradizione, desse spazio alla lungimiranza organizzando aule con una didattica innovativa grazie alle nuove tecnologie;

– ad aver apprezzato il lungo elenco di convenzioni con partners prestigiosi per cogliere la sfida dell’avvio dell’al-ternanza scuola/lavoro che ha recentemente coinvolto anche i licei;

– ed infine, a vedere i ragazzi al di là degli stereotipi con cui noi adulti a volte li etichettiamo…a torto: convin-zione che ho maturato ascoltandoli nei loro interventi che mi hanno – piacevolmente – stupito per i contenu-ti, la sana e garbata veemenza e la proprietà di linguaggio con cui li hanno introdotti.

Come cittadino ho imparato ad avere più rispetto per i ruoli nell’Amministrazione Pubblica, perché realtà così gran-di, con una lunga e ricca storia temporale e di successi, con tanti progetti non improvvisati o approssimativi, non si fa “girare” ogni giorno in maniera facile e scontata, soprattutto quando si deve lottare con fondi sempre più “se-tacciati”, ma con la sicurezza di gente laboriosa, con competenze e senso di appartenenza.Sinceramente, non lasciamo ai nostri figli un mondo migliore sotto certi aspetti, e mi rammarico per loro pensan-do a quante volte ascoltano intorno affermare “Che paese è questo?!”. Bene! Io vorrei invitarli a guardare il no-stro paese come Viola nella “Dodicesima notte” di W. Shakespeare (Atto I – Scena II), vide l’isola dov’era appe-na naufragata, e sulla riva del mare disse: “What Country (Friends) Is This?”. Guardare il nostro paese con occhi colmi di meraviglia, e ripartire ogni giorno alla scoperta di un mondo nuovo (come l’isola di Illyria era per Viola).Ormai siete grandi, comprendete da soli che sono tempi non facili, ma credeteci! Credeteci sempre! Siete parte integrante del futuro e in Voi – noi adulti lagnoni – nutriamo grandi speranze.Anzi, mi vien da urlarvi che VOI dovete nutrire in VOI stessi grandi speranze! E concludo con una frase:

“La notte era ormai buia come sarebbe rimasta fino al mattino,

e quel po’ di luce che c’era sembrava provenire dal fiume piuttosto che dal cielo, quando i remi, immergendosi,

colpivano qualche stella riflessa.”da Grandi Speranze – Charles Dickens

A voi Studenti, Docenti, Genitori, al Liceo Scacchi TUTTO auguro di credere sempre che la notte buia culmina sem-pre nel mattino e a Voi Giovani in particolare auguro di risplenderci in quella luce, sempre, pienamente, …come risplendono tutti quei premi riposti all’interno della credenza in quello sfavillante angolo del Vostro Liceo “Arcan-gelo Scacchi”.

Maria Verna

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Il nostro undicesimo

Il commiato di uno studente

Ad un paio di settimane dall’attesissima fine delle lezioni mi ritrovo davanti al computer per cercare di riassumere in qualche modo le esperienze vissute durante cinque lunghi e allo stesso tempo brevissimi anni. Per quanto pro-vi a mettere insieme i concetti senza sfociare nel patetico, la mia mente continua ad essere annebbiata da ricordi felicissimi e allo stesso tempo spietati, flashback che dipingono rosei persino i momenti più noiosi e faticosi, per non dire angoscianti, dei passati quarantacinque mesi. Quando metti per la prima volta piede nella scuola superiore, vi entri letteralmente e metaforicamente da neona-to, lasci il grembo materno delle elementari e delle medie, e sei, senza soluzione di continuità, un tutt’uno con una realtà molto più eterogenea e numerosa, e per questo accattivante - ma anche, almeno agli inizi, spaventosa. Con il passare del primo anno riesci già quasi completamente a definire i confini del tuo habitat, stabilisci i tuoi “punti di controllo”, hai un gruppo di amici, e assisti a quel perverso meccanismo per il quale progressivamen-te i ragazzi più grandi lasciano il liceo, e tu procedi ogni anno sempre più in avanti, stupendoti puntualmente di quanto il tempo sia passato in fretta, o forgiandoti del privilegio di essere tu, questa volta, il temibile gigante del-la classe accanto ai “primini”. Ogni anno ha comunque un sapore diverso: se durante il secondo puoi vivere anco-ra di rendita rispetto al lavoro fatto in primo, in terzo affronti una mole di lavoro fino ad allora impensabile e resti inevitabilmente stupito dalla scoperta di una nuova materia, la filosofia; in quarto vivi la tua lotta per la sopravvi-venza pregando Dio (nel quale, tra l’altro, avevi appena smesso di credere) di essere promosso senza debiti l’ul-timo anno in cui avere insufficienze a Giungo conta, perché tanto, si sa, in quinto non ti possono mica bocciare per qualche cinque! Ed infine il quinto anno, in cui inizi finalmente a studiare con sincera passione certe materie, mentre altre, non vedendo il motivo di cominciarle a studiare proprio allora, le lasci alle giornate pre-terza prova, di recupero di mesi e mesi di arretrati. E ancora, l’ansia degli esami, i riti delle “ultime volte che”, e poi il pani-co dell’università. E poi ci sono quegli episodi che riguardano grosso modo la totalità dei cinque anni, come le en-trate alla seconda ora, gli addii degli amici che cambiano classe, la processione di Gesù bambino, i cortei, i com-piti in classe, le gite, eccetera.Ciò che posso dire senza temere di sbagliarmi è che questi non sono affatto degli anni semplici come sostengo-no gli universitari e gli adulti che, a loro dire, se solo potessero, li ripeterebbero all’infinito. Ci penserei bene pri-ma di trarre tali conclusioni! Ciononostante io continuo a nutrire un amore sincero nei confronti di questa scuola, o, quanto meno, della sua parte migliore.Amo i professori che hanno insegnato con passione la loro materia. Amo i compagni onesti, che mi hanno criticato e odiato restando leali, e con i quali ho trascorso momenti che non potrò mai dimenticare. Amo i bidelli che hanno lavorato faticosamente senza mai perdere il buon umore, o, quanto meno, la pazienza. Amo chi ha saputo anda-re oltre il “minimo sindacale” (per citare un’espressione tanto cara alla mia prof di matematica). Buon cammino a chi resta e a chi se ne va, con il consiglio di fare tesoro degli anni trascorsi in questa scuola.

Andrea Guida

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1A 1 Daniele Ranieri 2 Davide D’Aloisio 3 Altin Qosja 4 Ferdinando Vimercati 5 Dario Sidella 6 Giancarlo Anglana 7 Luigi Belviso 8 Robert Kudrou 9 Prof.ssa Vittoria Frega

10 Giuseppe Scalioti11 Giuseppe Barbone12 Domenico Carbone13 Gianvito Lo Re14 Francesco Gatta15 I laria Rosamilia16 Marika De Carne17 Chiara scintilla18 Martina Polieri19 Roberta Mele20 Sara Cippone21 Giovanna Giangualano22 Caterina Ranieri23 Gaia Loiudice24 Carlotta Ciccarone25 Silvia Milella

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2A 22 Francesca Zampetti 23 Daniela Violante 24 Sabrina Gambacorta 25 Ashkhen Timurian 26 Enrica De Santis 27 Valeria Pellerano

1 Francesca Carretta 2 Florinda Mazzone 3 Gaia Caricola 4 Rashiel Kharolyne Avila 5 Manuela Boloyan 6 Sarah Velluto 7 Prof.ssa Vittoria Frega 8 Gabriella Antonicelli 9 Drishtee Kowlessur 10 Francesca Bitetto 11 Enrica Moccia 12 Gianluca Pantaleo 13 Nicolò Francesco Quivelli 14 Alessio Fanelli 15 Michele Lorusso 16 Roberta Antonella Introna 17 Gianluigi Losurdo 18 Katia Cipolla 19 Gabriella Dalla Serra 20 Fabiola Ferrieri 21 Giovanna Ranieri

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3A 1 Nicola Daddario 2 Domenico Memeo 3 Gabriele Romanazzi 4 Gabriele Ialacqua 5 Fabrizio Cisternino 6 Andrea Iusco 7 Enrico Moretti 8 Alessio Ruben Cogo 9 Camilla Papandrea

10 Valeria Damiani 11 Ludovica Lella 12 Marianicole Fanelli 13 Mirko Negro 14 Federico Falcone 15 Alberto Di Chiara 16 Carlo Aiello 17 Prof.ssa Maria Antonietta

Buonamico 18 Alberto Grimaldi 19 Elisa Appio 20 Roberta Antonacci 21 Camilla Dentamaro 22 Saveriana De Santis 23 Rossella Barbara De Luca 24 Giuseppina Lavalle 25 Rebecca Danese 26 Maria Alessia Pierno

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4A 22 Giuseppe D’Aloia 23 Dario Dellino

1 Ashna Kanniah 2 Meri Arvil Manalo 3 Martina Bragazzi 4 Alessandra Rochira 5 Eleonora Modugno 6 Rebecca Colavitti 7 Marco Perrino 8 Davide Sbabi Donno 9 Prof. D’Angelo 10 Angela Maria Carretta 11 Lara Coriglione 12 Ilaria Dituri 13 Daniele Stama 14 Nicolò Li Volsi 15 Prof. Lombardi 16 Giordano De giosa 17 Luca Chimenti 18 Giorgio Manzari 19 Giuseppe Romano 20 Fabrizio De Filippis 21 Andrea Notaro

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5A 1 Marco Tripoli 2 Chiara Tafuni 3 Prof. Sergio Muciaccia 4 Francesca Fumarulo 5 Carolina Concina 6 Gaetano Donato Arnese 7 Claudio Di Dio 8 Claudio Buonamassa 9 Raul Pierno

10 Carmela Devito 11 Martina Milella 12 Carolina Giudice 13 Angela Fontana 14 Lucia Anna Faccitondo 15 Andrea Altini 16 Giovanni Lanzilotta 17 Mattia Mastrandrea 18 Enrico Badolati 19 Fabrizio Castaldo 20 Francesco Papapicco 21 Salvatore Bolognese 22 Vittorio Vendemia 23 Massimiliano Velluto

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Fisica

WE DID IT!Giovanni Losurdo e le onde gravitazionali

GRANDI OSPITI

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We did it!”, “L’abbiamo fatto!”Con queste parole lo scor-so 11 febbraio 2016, in una conferenza stampa congiunta Washington- Ca-scina, è stata annunciata al mondo la rivelazione del primo segnale attribuibile ad onde gravitazionali.

I fisici impegnati in tutto il mondo nel network di rilevatori di onde gravitazionali, hanno avuto un fremito: creduta per molto tempo solo un’idea, una speculazione matema-tica, un sogno, la previsione einsteniana prendeva forma.Il rivelatore di onde gravitazionali italiano si chiama AD-VANCED VIRGO. È un colossale interferometro che dispie-ga 3 km di bracci in mezzo ai campi, nelle campagne di Cascina. Giovanni Losurdo, primo ricercatore della sezione INFN di Firenze, ne è il responsabile, dopo averne visto pratica-mente la nascita da giovane laureando ed aver partecipato a tutte le fasi della costruzione. Ben conosce la cura ma-

niacale dei dettagli che ha preparato la strada alla scoperta del secolo!Il resto è storia e, probabilmente, Nobel. Il 14 settembre 2015, a un secolo di distanza dalla teo-rizzazione che Einstein ne aveva fatto, la collaborazione LIGO- VIRGO capta l’eco dell’apocalittico abbraccio fra due buchi neri avvenuto quasi un miliardo e mezzo di anni fa.Il dottor Losurdo, lo scorso 19 aprile fa giungere questa eco sin nell’Aula Magna del nostro Liceo. Fisica di altissi-mo livello trasformata in narrazione, una felice narrazione che i nostri studenti e i nostri docenti hanno seguito con attenzione e passione.La chiarezza della spiegazione che solo la padronanza

profonda dell’argomento può consentire, ha saputo condurre i ragazzi alle fron-tiere della fisica, suscitando curiosità e ammirazione. Alla fine, dopo un lungo applauso, tutti ci siamo sentiti di condi-videre le parole di Francesco Morosi, filologo della Scuola Normale Superiore di Pisa: “Questa scoperta ci sembra così importante perché è fatta bene. Questa scoperta impressiona perché abbiamo, come genere umano, spinto le nostre conoscenze oltre il limite... E questo è un atto di pura bellezza, una vetta della creatività umana”.

prof.ssa Marina Muscarella

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1B 1 Luciano Paolo Vurro 2 Nicola Leccese 3 Adele Franco 4 Giorgio Cassano 5 Francesco Novembrino 6 Federica Spadavecchia 7 Martina Brescia 8 Rita De Giosa 9 Rocco Franchino

10 Sig. Giuseppe Moschetti 11 Martina Venturato 12 Maddalena Raguseo 13 Nadia Fanelli 14 Mariapaola Patrono 15 Giovanni Nicastri 16 Enrico Baldassarre 17 Marco Carbonara 18 Diego D’abbicco 19 Giulio Berardi 20 Gabriele Loguercio Polosa 21 Prof.ssa Domenica Scarola 22 Alessia Antonicelli 23 Alessia Clemente 24 Marco Favia 25 Luana Miacola 26 Martina Colagrande 27 Filippo Albergo 28 Giorgio Terrevoli 29 Paolo Lanzilotta 30 Marco De Pascale 31 Giuseppe Spagnolo 32 Gianmarco Marzulli

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2B 21 Caterina D’Alessio 22 Aurelia Divittorio 23 Aurora Grandolfo 24 Cecilia Catacchio 25 Lucrezia Pacucci 26 Alessandra Diretto 27 Sarah R. Hedhli 28 Vito Fortunato

1 Fabrizio Capriati 2 Gaetano Cherubino 3 Gianluca Zotti 4 Pasquale Sarnataro 5 Francesco Pellecchia 6 Brandon Cortigiano 7 Mattia V. Morleo 8 Valerio Sisto 9 Lorenzo Strippoli 10 Andrea Sassanelli 11 Antongiulio Palmieri 12 Francesco Bruno 13 Fabio Laforgia 14 Prof.ssa Domenica Scarola 15 Maddalena Barone 16 Claudia Bernardi 17 Marco Perrini 18 Alessio Michetti 19 Gabriele Castillo 20 Michele Genchi

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3B 1 Davide Venerando 2 Matteo Micunco 3 Marco Giannuzzi 4 Rocco Luca Catalluddo 5 Daniele Chiapperino 6 Michele Lorusso 7 Andrea Ladisa 8 Juseppe D’Agosto 9 Daniele Arsale

10 Francesco Calabrese 11 Luigi Marroccoli 12 Gianmarco Daddario 13 Ylenia Musto 14 Vanessa Cacace 15 Teresa Maggio 16 Andrea Nono Dachille 17 Alessia Terrevoli 18 Adriana Favia 19 Roberta Baglivo 20 Francesca Forte 21 Rachele Fumai 22 Alessia De Benedictis 23 Alessia Malvezzi 24 Alexandra Virvara

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4B 1 Roberto Capruzzi 2 Alessandro Calò 3 Davide Deceglie 4 Giovanni De Tullio 5 Marco Scaramuzzi 6 Prof.ssa Anna Pellicoro 7 Alessandro Iacovuzzi 8 Fabio Aufieri 9 Giuseppe Colaianni 10 Vittorio Piazzolla 11 Donato Carretta 12 Mariantonietta Ferrante 13 Elezia Vitale 14 Claudia Chiarantoni 15 Blanca Cassano 16 Ilaria Introna 17 Alessandra Milillo

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5B 1 Francesco Di Liso 2 Prof.ssa Anna Pellicoro 3 Clara Cogliandro 4 Margherita Scuteri 5 Roberta Genova 6 Donatella Gonnella 7 Michele Troccoli 8 Prof.ssa Francesca Logrieco 9 Francesco Gagliardi

10 Sara Mangiacasale 11 Alessia Russo 12 Rosa Rita Viatore 13 Laura Ambrosi 14 Fabiana Quadrelli 15 Roberta Ruggiero 16 Carla Camilleri 17 Michele Loiodice 18 Giovanni Sammartano 19 Fabio Ferrarese 20 Giuseppe Del Frassino 21 Giorgio Grandolfo 22 Luca Di Gioia 23 Giovanni Ruggieri

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Eccellenze

OLIMPIADI DI MATEMATICA E DI FISICAA UN NOSTRO STUDENTE L’ORO PER LA FISICA

A Louis: è stato bello conoscerti. (MG)

Il motto del barone de Coubertin, fondatore dei Moderni Giochi Olimpici, era: l’importante non è vincere ma par-tecipare.Che vuol dire partecipare ad un’Olimpiade?Io non lo so, ma posso immaginarlo.Quando calpestavo i campi di basket, a livelli infimi, c’era il piacere della competizione.Superare un avversario era eccitante, se poi l’avversario ti guardava in testa senza doversi alzare in punta di piedi allora si raggiungeva l’estasi.Ricordo ancora un assist fatto ad Ottavio in una partita a Bisceglie: dalla lunetta lanciai la palla alle mie spalle certo che lui fosse lì, e lui era proprio lì. Alle spalle di tutti, pronto per andare a canestro. Immagino che le competizio-ni scolastiche diano la stessa scarica di adrenalina. L’unica differenza è che in questo caso si gareggia contro il peggiore degli avversari: se stessi.Spesso mi è capitato di tene-re corsi per allenare giovani menti alle Olimpiadi della Matematica e della Fisica, dalla scuola primaria fino alle superiori, ma il piacere è sempre lo stesso: vedere ragaz-ze e ragazzi dotati mettersi in gioco e apprendere nuove tecniche di ragionamento, è sempre molto interessante.Vederli trovare soluzioni a problemi che fino a dieci minuti prima non avrebbero saputo risolvere è bello. Quando poi c’è qualcuno che trova un percorso diverso da quello a cui avevi pensato tu, allora è il massimo!

Ogni volta si deve mettere in conto la partecipazione di chi fa perdere tempo perché interviene solo per perdere un’ora di lezione e si riduce a copiare le soluzioni rubando il passaggio alla fase successiva a chi lo merita veramente.I ragazzi dello Scacchi hanno partecipato a diverse compe-tizioni con risultati sempre eccellenti. Citerò solo le Olim-piadi della Matematica e della Fisica e i Giochi di Anacleto (fisica per il biennio), poiché sono le competizioni che ho gestito direttamente. La partecipazione è stata massiccia: oltre 160 i partecipanti alle Olimpiadi della Matematica ed altrettanti per quelle della Fisica ed i Giochi di Anacleto. Considerando che i quesiti hanno trattato argomenti dei programmi dei cinque anni per cui alunni delle prime classi si sono trovati in seria difficoltà nel dove rispondere su argomenti non ancora affrontati, il fatto che la percentuale di ragazzi che hanno conseguito un punteggio ben al di so-

pra della metà del punteggio massimo vada oltre il 50% dei partecipanti, fa conclude-re che senza dubbio si sono raggiunti buoni risultati.Otto ragazzi si sono qualifi-cati per la fase provinciale della matematica mentre, dei cinque che hanno parteci-pato alla seconda fase delle gare di fisica, uno studente

non solo è passato alla fase nazionale, ma le ha anche vinte qualificandosi per le internazionali: una splendida medaglia d’oro ad Alessandro Foligno, della 5 G.Questo è un risultato esaltante solo per Alessandro e per la sua professoressa Marisa De Bellis? Certo che no: un campione fa parte di una squadra e quando vince lui tutta la squadra esulta. Lo Scacchi oggi sta esultando!

prof. Michele Gaeta

COMPETIZIONIE GARE

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1C 1 Massimo De Bellis Vitti 2 Alessio Chiechi 3 Davide Battista 4 Marco Bellomo 5 Alessandro Albergo 6 Federico Evangelista 7 Mariano Accettura 8 Eduardo Guadagnuolo 9 Mauro Vigilante

10 Clelio Visceglia 11 Roberto Ghiottone 12 Nicoló Damiano Bozzi 13 Mina Shishkova Tzvetanova 14 Matteo Tocci 15 Alessandro Puzzovio 16 Davide De Leonardis 17 Francesco Neglia 18 Giulia Dusi 19 Viviana Lacalaprice 20 Antonella Abbaticchio 21 Elettra Colonna 22 Giulia Maria Cianci 23 Debora Binetti 24 Federica Schirone 25 Letizia Cassano 26 Martina Losito

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2C 22 Riccardo Imbò 23 Jessica Radhakeesoon 24 Jacopo Alessio 25 Martina Ladisa

1 Francesco Paccione 2 Paola Cea 3 Francesco Addante 4 Luca Girardi 5 Francesca Nagni 6 Miriana Adesso 7 Federica Cramarossa 8 Alessia Spadavecchia 9 Giuseppe Leone 10 Alessandro Pennisi 11 Tirouven Chinapiel 12 Hardin Kevin 13 Domenico Inversi 14 Giorgio Moretti 15 Francesco Ferrigni 16 Angela Schino 17 Francesco Dinardo 18 Alessandro Derosa 19 Alessandra Corniola 20 Sara Amoroso 21 Ilaria Iside Sabbà

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3C 1 Stefano Spinelli 2 Stefano Chimenti 3 Mariagrazia Giannelli 4 Giada Lacalamita 5 Brunella De Cosmo 6 Chiara Ditonno 7 Michela Pompilio 8 Marialessia Fanelli 9 Prof. Cosmo

10 Luigi Notarnicola 11 Antonio Facchini 12 Vito Coscia 13 Gabriele Galeota 14 Marina Evangelista 15 Anna Calabrese 16 Dario Romita 17 Biagio Strisciuglio 18 Prof. Pisanò 19 Vincenzo Antonelli 20 Francesco Giuseppe Clarizio 21 Daniela Moretti 22 Felicia Baldassarre 23 Ilaria Magazzino 24 Roberta Ficarella 25 Roberta Lorusso 26 Lucia d’Amato

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4C 22 Elena Valerio 23 Ilaria Deperte 24 Alessandro Pappolla 25 Davide Zaza 26 Gianluca Zema

1 Zewei Xu 2 Prof.ssa Nunzia Leporino 3 Michele Saracino 4 Bruno Conte 5 Massimiliano Fiore 6 Stefano Graziadei 7 Nicola Alborè 8 Edoardo Curcio 9 Francesco Errico 10 Roberta Cavanenghi 11 Martina Masotti 12 Vincenzo Altieri 13 Gaia Boffoli 14 Anna Mongelli 15 Francesca Mongelli 16 Noemi Parato 17 Nicola Giardino 18 Prof. Franco Pisanò 19 Claudia Lestingi 20 Monica Menditto 21 Azzurra Abatematteo

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5C 1 Prof.ssa Cecilia Viterbo 2 Gaia Strisciuglio 3 Marco Frascaro 4 Biagio Ricci 5 Alessandro Frascaro 6 Martina Favia 7 Stefano Stella 8 Prof. Silvano Cosmo 9 Giuseppe Piccininni

10 Martina Caiati 11 Flavia Facente 12 Fabrizia Sarcina 13 Marco Pascali 14 Francesco Lorusso 15 Prof.ssa Nunzia Leporino 16 Clelia Iacobone 17 Prof. Franco Pisanò 18 Francesca Mastrapasqua 19 Stefano Petruzzelli 20 Vladimir Maiorano 21 Francesca Ceglie 22 Walter Matarrese

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Eccellenze

OLIMPIADI DELLA CULTURA E DEL TALENTO 2016

Amore per il sapere, passione per il palcoscenico e tanta vo-glia di mettersi in gioco. Questi i soli prerequisiti per partecipare alle Olimpiadi della Cultura e del Talento, oramai giunte alla VII edizione. Formata la propria squadra e scelto il nome più adatto per rappresentarla, il gio-

co può avere inizio! La prima fase si svolge, ogni anno, nella propria scuola di provenienza e consiste nel rispon-dere in trenta minuti a cinquanta quesiti, il cui argomento può spaziare tra i più svariati campi della conoscenza: letteratura italiana e straniera, scienze, storia dell’arte, matematica, logica, sport, musica, cinema. Si passa alla fase successiva: la semifinale, che, ormai, per tradizione, si svolge a Civitavecchia, presso il Teatro Traiano. Sei prove di discipline diverse. Un unico obiettivo: mettercela tutta e fare del proprio meglio per la squadra. Se si è riusciti, anche in questa occasione, a totalizzare un buon punteggio, si ha la possibilità di partecipare alla fase conclusiva di questo evento: la finale. Bari, 22 aprile 2016. I ragazzi di quattro squadre del nostro liceo intraprendono – emozionati e impazienti di arrivare a de-stinazione - un lungo viaggio verso Tolfa, per partecipare alla finale nazionale delle Olimpiadi. Appena arrivati, ha avvio la ce-rimonia di apertura delle gare e lo Scacchi issa la sua bandiera per il corteo olimpico. Il primo giorno si svolge subito la prima prova, la “Prova SMS”. “E’ più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.” (A. Einstein); questo il tema su cui scrivere un messag-gio di testo. Nei giorni successivi si svolgono altre due prove: la “Prova Talento” e il colloquio “Parlateci di…”. Durante la prima, ciascuna squadra deve mostrare il pro-prio talento e le proprie capacità artistiche: recitazione, canto, ballo, strumento e quanto di più originale e creativo venga in mente. Una prova, questa, in cui numerosi sono

stati i ragazzi selezionati per partecipare ad una competi-zione separata per talenti individuali. Fra loro, terza classi-ficata nella competizione per il miglior talento femminile, Arcangela Lorè, ballerina che frequenta la classe 4ªL del nostro Liceo. La prova “Parlateci di…”, invece, richiede che i membri di ciascuna squadra descrivano e parlino – creando collegamenti multidisciplinari e argomentando adeguatamente – di un’immagine che, in maniera casua-le, compare loro davanti. Quarta prova è quella chiamata “CortOlimpiadi”: nei giorni precedenti l’inizio delle Olim-piadi, bisogna aver realizzato un cortometraggio. Tema di quest’anno è stato: “Non è vero, ma ci credo… Parodia di miti, tradizioni e credenze della città”.Insomma, sfide tutte molto impegnative, che hanno però permesso a noi ragazzi di vivere esperienze indimenticabili e formative sotto ogni aspetto. Impegnandoci al massimo, abbiamo affrontato tutte le prove con determinazione, ma anche con tanto entusiasmo, e alla fine la nostra squadra, “On the shoulders of the giants” (costituita da: Alessan-

dro Foligno 5ª G, Annalisa Hajdari 4ª I, Riccardo Martina 4ª I, Laura Lidia Prudenzano 4ª I, Alessandro Recchia 4ª I, Alberto Tubito 4ª I) è rientrata, con nostra grande soddisfazione, nella “top 10”, classificandosi in settima posizione su trentanove squadre partecipanti. Alla fine, la più grande vittoria, è stata provare l’emozione di salire su un palco per la prima volta; recitare, suonare, cantare di fronte a centinaia di spettatori che ci osservavano e a giudici pronti ad

assegnarci un punteggio; lavorare in squadra e finire per affezionarsi così tanto ad essa da considerarla una piccola famiglia; cimentarsi nella realizzazione di un piccolo cor-tometraggio e vivere una giornata da registi alle prime armi; conoscere nuovi ragazzi, provenienti da parti diverse dell’Italia, ascoltare i loro dialetti e assaporare la bellezza delle tradizioni e delle differenti culture del nostro Paese, la Bella Italia.

Annalisa Hajdari e Alessandro Recchia IV I

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COMPETIZIONIE GARE

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1D 1 Gianluca Grasso 2 Marco Augusto Gadaleta 3 Dario Pio Triggiani 4 Roberto Sallustro 5 Alessandro Iannuzziello 6 Fabio Piscitelli 7 Pierluigi Morgese 8 Gabriele Marino 9 Prof.ssa Filomena Paradiso

10 Federica Biancofiore 11 Massimo Spinelli 12 Chang Wu 13 Francesco Ventafridda 14 Domenico Martucci 15 Marco Salerno 16 Alessandro Giannetti 17 Giorgia Lacalamita 18 Marco Esposito Vingiani 19 Gennaro Di Mario 20 Anastasia Petruzzelli 21 Francesca Loreti 22 Maria Fatima Diana 23 Michela De Benedictis 24 Lucrezia Pia De Florio 25 Valeria Sifanno 26 Grazia Romito 27 Roberta Hajdari 28 Carlotta Zippo

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2D 22 Matteo Di Tommaso 23 Domenico Natale

1 Francesco Cimino 2 Pasquale Basile 3 Jacklyn Suaria 4 Alisia Tenace 5 Alberta Colucci 6 Angelo Prospero 7 Prof.ssa Fiore 8 Simone Petruzzelli 9 Alessio Ilaghi 10 Alessandro Stano 11 Andrea De Sario 12 Claudia Epifania 13 Serena Turi 14 Angela Ferrara 15 Valerio Lisco 16 Francesco Poliseno 17 Luigi Emiliano 18 Gabriele Ragnini 19 Francesco Leccese 20 Andrea Ninni 21 Cesare Saponaro

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3D 1 Fabrizio Scianatico 2 Matteo de Cillis 3 Francesco Labarile 4 Giulio Favia 5 Gabriele De Renzo 6 Francesco Daddario 7 Prof. Silvano Cosmo 8 Giuseppe Coppolecchia 9 Fabrizio Caringella

10 Antonella Novielli 11 Vanessa Peluso 12 Francesco Peschechera 13 Vincenzo Grillo 14 Carola Simone 15 Noemi Novembre 16 Giada Sapone 17 Giulia Cammarelle 18 Francesca Carlucci 19 Simona Nacci 20 Elisa Corti 21 Emma Police

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4D 1 Prof. Franco Pisanò 2 Raffaele Castiello 3 Davide De Marco 4 Martina Valerio 5 Marica Colella 6 Vincenzo Rafaschieri 7 Lorenzo Divittorio 8 Gianvito Marzullo 9 Michele Perrelli 10 Paolo Lorusso 11 Dario Ferrandino 12 Davide Attolico 13 Allegra Paparesta 14 Roberto Terlizzese 15 Prof.ssa Stella Longobardi 16 Alessandro Perna 17 Aleazere Gebeyue Gezahegn 18 Giorgia Macchia 19 Sofia Pollio 20 Adriana Trione 21 Giulia Lapomarda 22 Camilla Summa

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5D 1 Simonetta Novielli 2 Giovanna Vitagliano 3 Paola Palazzo 4 Ilaria Abbinante 5 Ugo Nuzzi 6 Ettore Dammicco 7 Prof.ssa Filomena Paradiso 8 Prof. Silvano Cosmo 9 Michele Verde

10 Prof.ssa Stella Longobardi 11 Francesco Tricarico 12 Martina Bigucci 13 Luca Alfonso 14 Giorgio Pennacchio 15 Giovanni Casciaro 16 Prof.ssa Lucia Sbrizzai 17 Vincenzo Scardigno 18 Michela De Tullio 19 Giulia Montrone 20 Mario Mariani 21 Alfredo Barra 22 Luca De Santis 23 Gianluca De Ninno 24 Edoardo Vellante

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Eccellenze

OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING

L’intuito, la logica e la genialità sono tre capacità non sempre valutate in modo esaustivo in ambito strettamente scolastico.Questo è sicuramente uno dei motivi per cui da due anni a questa parte il Liceo Scientifico Scacchi si impegna nella partecipazione alle Olimpiadi di Informatica e pensiero algoritmico, meglio note come Olimpiadi di Problem Sol-ving, riservate agli studenti del primo biennio. L’iniziativa, dopo un primo anno di rodaggio, è diventato un vero e proprio progetto autogestito da tre studentesse che avevano già conseguito ottimi risultati nel corso del livello scolastico secondario inferiore: Virginia Di Marzo (4F), Simona Summo (4F) e Giorgia Scaramuzzi (3E) sono i nomi delle tre tutor che ogni venerdì pomeriggio, per due ore a settimana, hanno portato avanti questo pro-getto con ottimi risultati! Il corso era aperto a chiunque avesse voluto parteciparvi, con assiduità ovviamente, e non richiedeva la conoscenza di nozioni matematiche o informatiche sopra la media. L’adesione, per essere un corso non sponsorizzato da al-cun docente, è stata notevole, in quanto nelle classi del biennio hanno aderito in ben 30.Le Olimpiadi, però, sono pur sempre una gara a squadre e da buona gara che si rispetti, va scelta la formazione titolare; il tutto è stato fatto tramite 3 selezioni ufficiali, tenutesi a scuola, assistite dalla prof.ssa Rosaria Fiore e svolte direttamente online da un profilo privato per ogni studente. Tramite questo meccanismo si è potuto evitare una qualche, seppur improbabile, manomissione seguente alla consegna delle prove.Alla gara regionale hanno partecipato i 4 studenti che avevano superato tut-

ti gli altri nelle precedenti gare eliminatorie, ovvero Luca Girardi (2C), Andrea Papandrea (2H), Ga-briele Marino (1D) ed Alessandro Romano (1E). Grazie a questo quartetto, la nostra scuola è riuscita a qualificarsi prima in tutta la regione e a strappare una qualificazione per le nazionali che si sarebbero svolte a Cesena in Aprile.E così, scortati dalla Prof.ssa Fiore, il giorno prima della gara, la squadra si è diretta in Emilia Romagna per la pro-va nazionale.Come ogni anno, prima della consegna delle schede con gli esercizi, c’è stato il saluto alle personalità in vista dell’Informatica italiana, le quali, oltre a elogiare i ragaz-zi per essere già fra le 20 squadre finaliste (su 3.000 squadre partecipanti!) ed aver raggiunto quel traguardo, li hanno spronati a non prendere troppo sul serio un’even-tuale non vittoria.

Lo Scacchi ha fatto la sua degna figura ri-uscendosi a qualificare in sesta posizione.Molto probabilmente questo progetto proseguirà ancora altri anni e tu, sei pronto a metterti in gioco?

Andrea Papandrea 2ª H

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COMPETIZIONIE GARE

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1E 1 Sciacovelli Antonella 2 De Santis Aurora 3 De Benedictis Natasha Rita 4 Paldera Alessandra 5 Mastrototaro Giuseppe 6 Capri Davide 7 Pastore Bovio Alessandro 8 Prof.ssa Ranieri Clotilde 9 Grassi Federica

10 Simeone Vanessa 11 Santacroce Furio Antonio 12 Losacco Andrea 13 Conese Andrea 14 Sifanno Gabriella Gaia 15 Lippolis Francesco 16 Ninni Leonardo 17 Ravelli Alessandro 18 Neglia Chiara 19 Vurro Martina Angela 20 Dos Santos Lopes Vieira Zita 21 Giangregorio Luca 22 Romano Alessandro 23 Di Ciaula Leonardo Angelo 24 Lombardi Dario Gaetano 25 Germanà Alessandro 26 Moccia Carlo

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2E 22 Gaia Liberti 23 Sabrina Pietrogiovanni 24 Pasquale Sblendorio 25 Emanuele Colaianni 26 Giuseppe Tarulli 27 Maria Pia Candeliere

1 Luca Liberti 2 Andrea Marcolin 3 Dayan Gayaram 4 Michele Valerio 5 Giovanni Dituri 6 Nicola Biancofiore 7 Ruben Scaramuzzi 8 Dario Gjergo 9 Nicola Lavermicocca 10 Giorgio Nocerino 11 Prof.ssa Lucrezia Difino 12 Prof.ssa Maria Filomena Muscarella 13 Annarita Damiani 14 Silvia Schirone 15 Nitish Dhatwal 16 Oronzo Alessandro De Santis 17 Francesca Vendola 18 Sabrina Ranieri 19 Adriana Partipilo 20 Francesca Romagnoli 21 Liliana Iacovelli

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3E 1 Michele Palattella 2 Gianmarco Rutigliano 3 Enrico Muci 4 Davide Marino 5 Gianluca Costanza 6 Elena Giuliani 7 Chiara Vomero 8 Mattia Magaletti 9 Lorenzo Georgantellos

10 Anoush Rambaran 11 Giulia Pasculli 12 Giuliana Tritta 13 Giorgia Mastromauro 14 Marina Introna 15 Roberta Melechì 16 Giorgia Scaramuzzi 17 Prof.ssa Marina Salerni 18 Vito Lapesara 19 Aldo Concina 20 Gianmarco Sidella 21 Nicola Zonno 22 Edgardo Pascazio 23 Giuseppe Ferrara 24 Marco Catanese 25 Giacomo Albergo 26 Francesco Scelsi

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4E 22 Federica Delli Santi 23 Chiara De Pascalis 24 Luca Creatore 25 Rocco Florio 26 Davide Misceo

1 Brigitta Angela Lippo 2 Asija Tatiana Inciardi 3 Biagio Lombardi 4 Giorgia Ferrandino 5 Simona Boffoli 6 Fabrizio Angione 7 Carlo Tarricone 8 Renato Michele Ricciardi 9 Prof.ssa Patrizia De Silva 10 Prof.ssa Giuseppina Salerni 11 Claudia Campobasso 12 Davide Cerini 13 Sig. Ignazio Nicassio 14 Michele Murolo 15 Vito Cavone 16 Domenico Saracino 17 Prof.ssa Filomena Paradiso 18 Maryam Boloyan 19 Carlotta Cisario 20 Costanza Altamura 21 Marco Saverio Candela

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5E 1 Prof.ssa Marina Salerni 2 Prof.ssa Eleonora Storelli 3 Antonia Rosa Daddario 4 Camilla Fiorese 5 Federica Petruzzelli 6 Chiara Ciriello 7 Prof.ssa Gelsomina Tamburiello 8 Monica Manginello 9 Andrea Savi Scarponi

10 Eduardo Magarelli 11 Giuseppe Calabrese 12 Omar Accogli 13 Giancarlo Troccoli 14 Francesco Maurelli 15 Giuseppe Scarangelli 16 Roberto Liberti 17 Onofrio Fusco 18 Antonio Lorusso 19 Guido Liguori 20 Gennaro Romagnoli 21 Eva Marucci 22 Marica Denitti 23 Giovanni Conte 24 Giulio Cembalaio

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Eccellenze

OLIMPIADI DI FILOSOFIA 2016

È stato un privilegio per me poter partecipare da concorren-te alla Gara Nazionale delle “Olimpiadi di Filosofia”, che si è svolta dal 13 al 15 aprile 2016. Oltre ottanta ragazzi provenienti da tutta Italia e dalle Scuole italiane all’Estero, divisi un due gruppi (canale A, per le gare in lingua italiana, canale B, per le gare in lingua inglese) si sono cimentati con alcune que-stioni filosofiche di grande attuali-tà e di forte impatto. La prova nazionale, tenutasi il 14 mattina, prevedeva la tratta-zione di una delle quattro tracce proposte, suddivise per branche filosofiche (ontologia, epistemologia, etica e politica ed estetica), ciascuna delle quali poneva un quesito di diversa natura concettuale, connesso alla branca di appartenenza. La mia scelta si è concentrata sulla traccia di argomen-to etico-politico concernente il tema della tolleranza, da sviluppare sulla base di una riflessione di Popper su un problema di rilevanza attuale, quello del “fondamenta-lismo” dottrinale e pratico, da sempre un “tafano” che “punge” e destabilizza le strutture sociali democratiche. Mi è sembrata, inoltre, di grande interesse la traccia di ontologia, che offriva diversi spunti di riflessione sul con-cetto di limite, peraltro estrapolata da un recente saggio del filosofo Remo Bodei. La traccia da me scelta mi ha fornito l’occasione per ri-

prendere e approfondire l’argomento etico-politico, già affrontato in precedenza nella selezione regionale delle olimpiadi. Qui ho avuto modo di riflettere sul tema della pace partendo da una considerazione di Kant e sviluppan-do il discorso sul problema della dialettica guerra-pace, con opportuni riferimenti a filosofi che hanno contribuito a mantenere viva la questione. La mattina del 15 aprile, presso la sede del Miur, nella cornice dello storico palazzo di Viale Trastevere, alla pre-senza di tutti i concorrenti e degli organizzatori si è tenuta la lectio magistralis di Bodei incentrata sui paradossi del tempo; una lezione suggestiva, per quanto intellettual-mente impegnativa, a cui è seguita la premiazione dei pri-

mi tre classificati di ciasun canale nazionale (A e B). Per quanto riguarda noi, il gruppo pugliese, costituito da me e da altri tre ragaz-zi (Benedetta, Michele e Isabella), accompagnati dal referente regionale prof. Valerio Bernardi, docente del Liceo “Orazio

Flacco”, sebbene non siamo stati gratificati da alcun ri-conoscimento, possiamo ritenerci in qualche modo “pre-miati”, in quanto ciascuno di noi si è potuto arricchire dell’esperienza vissuta, dei rapporti umani intessuti e delle conoscenze acquisite sia nella fase di preparazione della gara sia in occasione della tre giorni romana.A conclusione di questa breve cronaca, vorrei ringraziare la scuola e il Dirigente Scolastico per aver sostenuto questa mia opportunità, il prof. Andrea Bellomo per avermi incoraggiato e, insieme a lui, tutti i docenti della mia classe, la V B, per la formazione completa scientifica e umanistica che ci hanno garantito in questi anni, e che mi ha permesso di raggiungere la fase finale di una competizione scolastica nazionale.

Francesco Di Liso, classe V B

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COMPETIZIONIE GARE

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1F 1 Ivan Accogli 2 Giuseppe Grimaldi 3 Alessio Gjore 4 Alessandro Barbarossa 5 Nicola Piscopo Mossa 6 Giuseppe Martino 7 Davide Corvaglia 8 Prof.ssa Patrizia De Silva 9 Daniele Antonio Proscia

10 Pietro Valecce 11 Vittorio Di Marzo 12 Marco Scippa 13 Riccardo Valentini 14 Claudio Saponaro 15 Gianpiero Quaranta 16 Carlo Saponaro 17 Carlo Bux 18 Sabrina Rosa Salminci 19 Paolo Parisi 20 Giorgio Scarnera 21 Ilaria Cantacessi 22 Roberta Simone 23 Manuela Pesola 24 Federica Marano 25 Isabella Palmiotta 26 Aurora Ceglie 27 Martina Tamma 28 Giada Nunzia Carbone 29 Barbara Bison 30 Federica Rita Abrescia

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2F 22 Dario Pagliaro 23 Roberto Lonigro 24 Alessandro Gismondi 25 Gianluca Grossi 26 Nicolas Mallardi 27 Marco Fanelli 28 Davide Viggiano

1 Davide Centola 2 Giorgia Lacidogna 3 Prof.ssa Gelsomina Tamburiello 4 Vincenzo Rubino 5 Davide Dentamaro 6 Giuseppe Prudente 7 Francesca Milano 8 Martina Moschini 9 Maria Eduarda Machado 10 Prof.ssa Maddalena Ariola 11 Marco Casa 12 Andrea Petrosino 13 Edoardo Guarnieri 14 Adriano Valentini 15 Simone De Fiore 16 Gaia Giammaria 17 Viviana Loconte 18 Nicole Chiapperini 19 Claudio Luigi Carrino 20 Claudio Grieco 21 Pio Domenico De Simone

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3F 1 Laura Melfi 2 Luca Romanazzi 3 Francesco Di Pippo 4 Prof.ssa Gelsomina Tamburiello 5 Ivano Ivona 6 Enrico Rosa 7 Vittorio Colitta 8 Angelica Gissi 9 Giorgia Frisone

10 Rosalba Vacca 11 Prof.ssa Enrica Tulli 12 Iris Abiuso 13 Claudia Tomasicchio 14 Rebecca Vitale 15 Federica Barbarossa 16 Mariateresa Fraschini 17 Andrea Perrugini 18 Giuseppe Amoruso 19 Antonio Di Sisto 20 Carlo Lamboni 21 Nicola Rossi 22 Christian Marzano 23 Sabrina Fiore 24 Fabio Iaquinta 25 Sofia Denicolò

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4F 1 Nicolò Giammaria 2 Marco Garofoli 3 Nicola Annoscia 4 Matteo Bellomo 5 Stefano Guglielmi 6 Francesco Pio Schino 7 Prof.ssa Vincenza Bottalico 8 Simona Summo 9 Dimitra Desillas 10 Andrea Montemurro 11 Francesco Di Lorenzo 12 Enrico Roberti 13 Pierpaolo Martino 14 Roberto Bux 15 Angela Piccinni 16 Deborah Roncone 17 Aurora Vasile 18 Virginia Bargelloni 19 Giorgia Potente 20 Virginia Di Marzo 21 Domenico Ventola

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5F 1 Annamaria Buia 2 Giulia Barbarossa 3 Sonia Amendolara Spartano 4 Federica Caiazzo 5 Sarah Caradonna 6 Erika Monno 7 Prof.ssa Marina Salerni 8 Giuseppe Costantino 9 Domenico Carnimeo

10 Edoardo Bellipario 11 Fabio Glorioso 12 Mario Terrone 13 Andrea Favia 14 Pierluigi Tucci 15 Daniele Oreste d’Atri 16 Giovanni Groccia 17 Roberto Michele Lollino 18 Piergiorgio Andrea Perrelli 19 Pierluigi Abrescia 20 Prof. Sergio Piludu 21 Luigia Armenise 22 Rossella Pacilli 23 Delia Girardi

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Orientamento

ORIENTARE IL NOSTRO FUTURO...

“Ricominciare e poi…”. Come ogni anno, il no-stro liceo si ripropone, si riqualifica, si completa, si rinnova. Anche quest’anno, il percorso d’orientamento ci ha visti tutti noi pro-tagonisti, puntuali nei tre appuntamenti (due domenicali e uno sera-

le), entusiasti come sempre, sorridenti nella canonica divisa bianca e nera, ma con una luce negli occhi che sprizzava colori di ogni tipo. È così che, soprattutto dai nostri ragazzi, sono state accol-te le numerose famiglie, come sempre, curiose e entusia-ste di vedere aperti quegli orizzonti che “forse” vedrà, il prossimo anno, protagonisti i loro figli. È lo “SCACCHI”, è la nostra scuola, la nostra immagine, il nostro cuore. Il prossimo anno scolastico vedrà, tra l’altro, grosse novità: oltre alle opzioni già attivate da due anni (Diritto ed Eco-nomia, Bilinguismo), e quelle attivata quest’anno (classe 3.0), sono previste due importanti novità: la classe Cam-bridge (a seguito della positiva conclusione delle procedure di affiliazione del Liceo Scacchi alla rete internazionale alle scuole Cambridge), e alcune sezioni di potenziamento la-boratoriale scientifico (a seguito di un progetto dei diparti-menti di scienze e fisica, che prevede due ore aggiuntive di laboratorio, nel biennio, delle due discipline).Tutto questo, oltre all’ampia gamma della nostra offerta formativa aggiuntiva (progetti, corsi, certificazioni, gare, attività di ogni tipo) è stato il nostro biglietto da visita, presentato nei su citati open days, ed esposto nelle va-rie scuole del territorio, in cui è stata richiesta la nostra partecipazione; alunni e docenti si sono ancora una volta prodigati con passione e professionalità affinché il nostro nome ottenesse il riscontro sperato.

prof.ssa Gelsomina Tamburiello

Protagonisti dello Scacchi

Come ogni anno nel mese di gennaio si sono tenuti nel no-stro Liceo, gli open days, giornate in cui i ragazzi prossimi alle scuole superiori hanno potuto, insieme ai loro genitori, visitare la struttura e prendere visione delle diverse possi-bilità che la nostra scuola offre. Guidate dal prof. Pisanò, insieme ad altri ragazzi, abbiamo mostrato il laboratorio di chimica e, utilizzandone le attrez-zature, abbiamo eseguito alcuni degli esperimenti che spes-so facciamo nel nostro percorso scolastico. Sono stati tre giorni intensi poiché l’attività richiedeva una preparazione sia a casa che a scuola e un intenso sforzo personale (come svegliarsi presto anche la domenica), ma ogni nostro sacrifi-cio è stato ripagato con i complimenti ricevuti per il perfetto svolgimento delle attività. Le giornate sono trascorse tutte piacevolmente, ma quella che abbiamo preferito maggior-mente è l’open-night, durante il quale il nostro unico obietti-vo era quello di “uscire sani e salvi dal buffet organizzato per l’occasione da docenti e studenti”…ma… non ci siamo neanche arrivate!!! Per fortuna qualche anima buona ci ha portato un po’ di vettovaglie in laboratorio! Tutti noi abbiamo vissuto l’esperienza degli open days da “ospiti”, da “insegnanti”, ed è stata un’occasione per comprendere quanto impegnativo sia il compito del docente che si dedica con abnegazione al proprio lavoro. E’ stato formativo e, nello stesso tempo, piacevole occu-parsi del laboratorio di chimica, e rapportarsi con i numero-si ragazzi in visita. L’esperienza si è rivelata entusiasman-te: da consigliare a tutti gli studenti per gli anni a venire

Sofia Pollio e Giorgia Macchia IV D

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SCACCHIAPERTO

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1G 1 Francesca Vischi 2 Greta Barletta 3 Noemi Zaffanella 4 Claudia Cippone 5 Fabio Pasquale Crugliano 6 Francesco Cardone 7 Costantino Di Venere 8 Corrado Vacca 9 Francesco Paolillo

10 Daniele Violante 11 Daniele Maniscalchi 12 Biagio Molinese 13 Thomas Bungaro 14 Mattia Giuramento 15 Stefano Milano 16 Giuseppe Liantonio 17 Giovanni Mastropasqua 18 Vittorio Marzi 19 Prof.ssa Regina Sassanelli 20 Pamela Fanelli 21 Marica Ardito 22 Sara Galanti 23 Erika Scarimbolo 24 Giorgia Genchi 25 Annamaria Viggiani 26 Teresa Armenise 27 Martina Losito 28 Pasquale Monniello

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2G 22 Vito De Benedictis 23 Michela Rubino 24 Giorgia Catalano 25 Felisia Buia

1 Bonifacio De Nuccio 2 Matteo Angarano 3 Alessandro Epifani 4 Alessandra Tenace 5 Davide Stella 6 Claudio Barba 7 Dario Marchese 8 Prof.ssa Marisa De Bellis 9 Davide Buttiglione 10 Ivan Di Tommaso 11 Eleonora Dammacco 12 Daniele Milella 13 Gianmarco d’Addario 14 Sade Michelucci 15 Fabio Gramegna 16 Francesco Saverio Cacciapuoti 17 Prof. Nunzio Lagonigro 18 Michele Vino 19 Alice Mastromarini 20 Giovanni Barile 21 Erica Bellomo

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3G 1 Ivan Antonio Modugno 2 Davide Cianciola 3 Giorgio Cascelli 4 Fabrizio Carlucci 5 Daniele Onofrio Terrevoli 6 Kevin Cfarku 7 Alessandro Nobile 8 Nicola Costantino 9 Paola Ricco

10 Davide Ancona 11 Leonardo Laguardia 12 Valeria Alfonsi 13 Maddalena Buonamico 14 Alessia Murgolo 16 Susanna Fortunato 17 Tiziana Pantaleo 18 Martina Mannarini 19 Martina Sapone 20 Federica Tommasi 21 Claudia Forgione 22 Roberta Cipolla 23 Giuseppe Greco 24 Francesco Carillo

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4G 1 Kohinorkya Abdul 2 Miriam Saponaro 3 Giulio Chironi 4 Prof. Angelo Lagonigro 5 Vincenzo Scardigno 6 Prof.ssa Cinzia Penco 7 Prof.ssa Marisa De Bellis 8 Angela, Alessia Barresi 9 Gaia Loconsole 10 Maria Cacciapuoti 11 Giulia De Franceschi 12 Chiara Bungaro 13 Francesca Tenace 14 Luca Balbino 15 Luca Troccoli 16 Marco Servadio 17 Matteo Loiodice 18 Francesco Loconte 19 Claudia Magazzino 20 Pierfrancesco Antonicelli 21 Sveva Savino

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5G 1 Federica Bellomo 2 Deborah Gramegna 3 Stefano Locosole 4 Ilaria Nitti 5 Prof.ssa Elisabetta

Casamassima 6 Riccardo Romanelli 7 Prof.ssa Alessandra Bolognese 8 Gianluigi Novielli

9 Fabio Farella 10 Bruno Finizio 11 Andrea Guida 12 Sjria Macellaio 13 Alessandro Foligno 14 Paolo Chieco 15 Giuseppe Falagario 16 Walter Pacelli 17 Marco Micunco 18 Giulia Saponieri 19 Gaetano Tamma 20 Davide Cassano 21 Michele Cesario

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LO SPORTELLO PSICOLOGICO PER ADOLESCENTI

Da molti anni in questo Liceo è attiva la collaborazione con i Servizi Sanitari Distrettuali presenti sul territorio ed in particolare con il Consultorio Familiare che ha assicurato, attraverso la presenza costante della psicologa, la realizza-zione di uno “Sportello Psicologico” di cui gli adolescenti alunni della scuola possono avvalersi.La funzione di questo spazio di ascolto, cui gli alunni acce-dono nell’orario scolastico previa autorizzazione delle fa-miglia ed in riservatezza, è quella di dare voce e parola a tutto ciò che nella esistenza di un adolescente può essere soggettivamente percepito come motivo di malessere e sofferenza, non importa se grande o piccola. Attraverso un breve ciclo di consultazione, l’incontro con-sente in molti casi di prendere una diversa consapevolezza di Sé, del proprio mondo interiore con le sue naturali con-traddizioni, dei propri modelli educativi e di come su se stessi possa aver avuto peso la propria storia familiare, con le sue vicissitudini ed eventi. La possibilità di leggere il proprio vissuto alla luce di tali nuove riflessioni e correlazioni, consente di dare ad esso un senso personale, di collocarlo in una storia narrabile della quale l’adolescente può appropriarsi non sentendosi più estraneo ed incomprensibile a se stesso. Questa nuo-va possibilità di creare “links” nelle proprie vicende, tra propri modi di essere e percepire il mondo, tra i propri comportamenti e i propri pensieri meno consapevoli, ha l’effetto di detendere l’ansietà, di sentirsi più integrati e tolleranti verso se stessi e gli altri, di offrire un modello di autoriflessione introspettiva che permette di riattivare pro-gressivamente vecchie risorse bloccate e generarne nuove.Talvolta le problematiche degli adolescenti si delineano come più complesse dall’essere un naturale ciclo di cam-biamento evolutivo di riassestamento ed integrazione tra vecchio e nuovo. Il passaggio adolescenziale diviene una fase nella quale si incistano il senso di confusione e diso-rientamento rispetto a se stessi e l’esperienza.

In tali situazioni l’ascolto evidenzia situazioni sintomatiche e di malessere che richiedono d’essere “viste” anche dalla fa-miglia ed accompagnate in modo più costante da un percorso specialistico successivo, esterno alla scuola e più approfondito.In queste circostanze è elevato il rischio che l’adolescente, lasciato a se stesso, amplifichi in silenzio la sua sofferenza o, al contrario, la neghi, ritirandosi da un vitale scambio con gli altri ed il mondo, o la canalizzi in forme comporta-mentali e in modelli di pensiero disfunzionali. In tal senso, il breve ciclo di colloqui svolto con la psicologa offre un’op-portunità per focalizzare tali processi “per tempo”. Questo consente alla scuola di guidare la famiglia a guardare quanto accade con più attenzione, potendo così mettere i genitori nella posizione di pre-occuparsene avviando un percorso di aiuto, fuori dalla scuola, che possa prevenire crolli psicologici più importanti e successivi. Ai ragazzi è stata data la possibilità di accedere ad una consultazione, da uno a tre colloqui, ad orientamento psicodinamico. E’ stato necessario garantire una presen-za qualche volta settimanale per esaudire il gran numero di richieste pervenute. Ciò nonostante, in alcuni casi non è sempre stato possibile effettuare ulteriori colloqui. Gli studenti e i genitori interessati si sono rivolti alla Prof.ssa Bottalico per fissare gli incontri.La presenza dello sportello psicologico si pone come una mano tesa, una possibilità concreta di aiuto per i giovani in un luogo a loro famigliare nel quale trascorrono molte ore della loro giornata.Le modalità organizzative hanno garantito la privacy e l’autonomia delle richieste ma anche il coinvolgimento della responsabilità parentale attraverso la sottoscrizione del consenso informato.

Dr.ssa Marina ProvenzanoPsicologa-Psicoterapeuta

Consultorio Familiare ASL “Murat – S.Nicola – Madonnella”

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Sportello psicologico SERVIZI SCOLASTICI

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1H 1 Michele Latrofa 2 Andrea Cavallo 3 Vittorio Palpati 4 Tershana Genti 5 Mounir Fathi 6 Gabriele Grossi 7 Vittorio Panaro 8 Alessio Costanzo 9 Prof. Nicola Carofiglio

10 Vaniden Ramalingum 11 Mattia De Nittis 12 Nicola Dellino 13 Dario Virgilio 14 Mario Mininni 15 Niccolò Demarco 16 Marco Giustino Modeo 17 Francesco Castellucci 18 Ilaria Bellini 19 Gaia Franco 20 Roberta Romano 21 Maria Laura Caputo 22 Daria Latrofa 23 Barbara Fusco 24 Alessandra Abrescia 25 Francesca Rana 26 Federica Colaianni 27 Giuliana Tironi

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2H 22 Sonia Mencaroni 23 Gabriella Catapano 24 Francesca Soriano 25 Alessia Battista 26 Valerio Altini

1 Prof. Nicola Carofiglio 2 Dario Pierdavide Abbrescia 3 Riccardo Natale 4 Andrea Papandrea 5 Francesco Cianciotta 6 Marco Garufi 7 Alberto Ariola 8 Prof. Danilo Insabato 9 Nicolò Ventola 10 Giammarco Graziani 11 Donato Martellotta 12 Luciano Simoni 13 Cristian Devito 14 Francesco Pinto 15 Antonio Muciaccia 16 Prof. Nunzio Lagonigro 17 Nicolò Sasso 18 Chiara Caldarola 19 Giorgia Pellecchia 20 Martina Catapano 21 Gaia Buonsanto

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3H 1 Matteo D’Abbicco 2 Sara Tisci 3 Eleonora Cataldo 4 Giulia Pepe 5 Maria Bruno 6 Annalisa Maselli 7 Prof.ssa Savina 8 Dario Colella 9 Barbara Simone

10 Alfonso Borromeo 11 Martina Caldarola 12 Gianluigi Lacriola 13 Martina Lattanzi 14 Vittoria Chiaia 15 Silvia Liliana Salerno 16 Francesco Lucente 17 Marco Falotico 18 Enrico Rivieccio 19 Michele D’Alessandro 20 Luca Introna 21 Andrea Colella 22 Simone Cusato 23 Andrea D’Addabbo

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4H 21 Rossana Ferrante 22 Martina Toscano

1 Leonardo Valerio 2 Michael Lasala 3 Lorenzo Mizzi 4 Luca Tamma 5 Prof.ssa Lucia Cicinelli 6 Sergio Pratelli 7 Antonio Zagaria 8 Luigi Pesce 9 Michael Pio Basile 10 Giuseppe Pastore Bovio 11 Andrea Cianci 12 Francesco Saverio Bagalà 13 Michele Vinci 14 Claudio Catenuto 15 Prof. Danilo Insabato 16 Giulia Palumbo 17 Carmen Trotti 18 Vittorio Riccardi 19 Rosabel Brunetti 20 Rossella Novielli

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5H 1 Giuseppina Corsini 2 Simona Signorile 3 Michele Vasanelli 4 Enrico Carbone 5 Stefano Maurogiovanni 6 Luca Michele Gemmato

Mollichella 7 Domenico Siracusa 8 Fabio Guerrieri

9 Prof.ssa Cinzia Penco 10 Mirko Signorile 11 Raffaele Geronimo 12 Manuela Caputo 13 Silvana Liguori 14 Anna Violi 15 Donata Sasso 16 Claudia Romanelli 17 Prof.ssa Alessandra Bolognese 18 Prof.ssa Elisabetta Casamassima 19 Annarita Morisco 20 Marco Pacifico 21 Massimiliano Carbonara 22 Olga Clemente 23 Carolina Vogliacco 24 Domenico Scarongella 25 Nicola Somma 26 Rosangela Losurdo 27 Michele Biscotti 28 Alberto Loconte

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Come ogni anno il Dipartimento di Scienze ha program-mato iniziative di educazione alla salute affidandosi a professionisti del settore al fine di sensibilizzare i ragazzi alle tematiche della prevenzione. Sono stati avviati numerosi progetti:– in collaborazione con l’Assessorato alla Salute della Re-

gione Puglia e con l’INAIL le classi quarte hanno parte-cipato al progetto “Prevenzione degli infortuni sul lavoro. Dal palcoscenico alla realtà”;

– in collaborazione con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), un gruppo di ragazzi maggiorenni è stato formato per l’attività di volontariato in favore dei malati di sclerosi multipla;

– in collaborazione con l’equipe di cardiologi dell’Ospedale Di Venere (ANMCO), le classi quinte hanno partecipato ad attività di formazione sul-la prevenzione delle malattie cardiovascolari e primo soccorso cardiologico.

Nell’ambito dell’Educazione alla Alimentazione, in collabora-zione con i chimici del laboratorio della Dogana di Bari, le classi quarte hanno partecipato al progetto “Olio Extravergi-ne di Oliva: Oro di Puglia”. Dal 1 aprile al 30 maggio 2016, presso il Laboratorio di Chimica del nostro liceo, si è tenuto un ciclo di 11 incontri sull’olio extravergine di oliva tenuto dal

dott. Adriano Francescangeli chimico dell’Agenzia della Do-gana di Bari. Gli incontri, che hanno coinvolto tutte le quarte per un totale di 275 studenti, svolti con i gruppi classe durante le ore di Chimica, hanno avuto lo scopo di studiare le proprietà dell’olio extravergine di oliva sotto un profilo chimico, storico, artistico, ma anche sensoriale attraverso l’analisi sensoriale “Panel test”. Tali lezioni teorico-pratiche sono state pensate e realizzate su misura per gli studenti con un preciso schema

didattico-divulgativo e hanno permesso di presentare il ruolo dell’Agenzia delle Dogane, dei suoi Laboratori Chimici per definire la qualità delle diverse catego-rie merceologiche, del suo ruolo strate-gico nel contrasto alle frodi.Gli studenti di seconda hanno parte-cipato anche al progetto “Oltre il se-

gno”, per la prevenzione delle malattie legate alla pratica dei tatuaggi e dei piercing tenuto da medici specialisti in dermatologia del Policlinico di Bari.Molto seguiti sono stati anche i seguenti incontri:– conferenze sul tema della donazione degli organi e del

midollo osseo (AIDO e ADMO);– conferenze sul tema “Arte e Scienza” (Specialisti in

Microbiologia)– giornata della donazione del Sangue (FIDAS).

prof.ssa Ester Franco

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Educazione alla salute PARTNERSHIP

PREVENZIONE, CURA, SOLIDARIETÀ

“CAMBIO STILE”

“Cambio Stile” è un progetto del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca che ha come obiettivo quello di educare gli studenti delle scuole italiane alla pratica della corretta alimentazione e dell’attività fisica. Il progetto si è svolto durante la Settimana dell’Alimentazione (dal 12 al 17 ottobre 2015), ed è stato promosso dall’Expo.Tutte le istituzioni scolastiche sono state chiamate a discute-re dell’alimentazione, attraverso l’analisi degli alimenti dal punto di vista scientifico, prestando particolare attenzione ai rischi che comportano le cattive abitudini alimentari ed i di-sturbi dell’alimentazione più diffusi fra gli adolescenti, quali anoressia e bulimia. Servendosi dell’app ufficiale dedicata al

progetto, realizzata da un team di medici, nutrizionisti, pe-dagogisti ed esperti della comunicazione, i docenti di chimica della nostra scuola hanno tenuto in tutte le classi lezioni su tale tema, approfondendo, inoltre, la controversa questione della maggiore o minore pericolosità dell’assunzione delle proteine animali, contenute nel latte e nella carne rossa, e dello zucchero bianco, sviluppando così una nuova piramide alimentare e realizzando persino una dieta. L’iniziativa, molto interessante e formativa, ha riscontrato grande successo tra gli studenti, che hanno seguito con curiosità ogni fase del progetto.

Sabrina Fiore III F

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1I 1 Enrica Ermini 2 Daria De Luca 3 Sarah Palattella 4 Martina Biallo 5 Giorgia Tedesco 6 Matteo Basile 7 Bruno Renna 8 Vito Domenico Iasparro 9 Marco Leccese

10 Prof. Giordano 11 Tommaso Valenzano 12 Luca Bellino 13 Luca Iodice 14 Francesco Campanelli 15 Davide Moraglia 16 Alessandro Vessia 17 Giovanni Laterza 18 Noemi Ruggiero 19 Graziana Bux 20 Cinzia Scarangella 21 Annalisa Occhiogrosso 22 Marco Pasculli 23 Angela Denitti 24 Francesco Accettura 25 Andrea Mancino 26 Vincenzo Filograno 27 Andrea Balenzano

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2I 22 Marianna Cuccovillo 23 Erica Laricchia 24 Francesca Biallo 25 Cherubina Troccoli

1 Antonio Arciuli 2 Giulio Laterza 3 Giorgio Lanzilotta 4 Alessandro De Cesare 5 Giorgio Montedoro 6 Fabrizio Salatino 7 Riccardo Fusco 8 Alessandro Perna 9 Andrea Crapis 10 Davide Carannante 11 Pietro De Panizza 12 Alessandro Armenise 13 Prof.ssa Caldarola 14 Claudia Cane 15 Antonio De Candia 16 Andrea Cavallo 17 Marco Marzulli 18 Maurizio Gianfranco Moretti 19 Letizia Giannoccaro 20 Monica Margiotta 21 Elena Dentico

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3I 1 Davide Villani 2 Luigi Antonacci 3 Francesco Lorusso 4 Moreno Fumarola 5 Jonathan Josue Hercules Alas 6 Michele d’Angelo 7 Lorenzo Leccese 8 Ilaria Di Terlizzi 9 Silvia Sasanelli

10 Mattia Sabato 11 Nicola Girone 12 Andrea Cuccovillo 13 Marco Maselli 14 Silvio Picci 15 Marco Macculi 16 Prof. Giovanni Pipoli 17 Alessandra Signorile 18 Sara Clemente 19 Annamaria Pace 20 Simona Leccese 21 Giulia Del Vecchio 22 Marco Berardi 23 Fabrizia Romito 24 Giulia Vacca 25 Annamaria Cagnetti

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4I 22 Raffaella Germinario 23 Andrea Piscopo 24 Giorgia Limongelli 25 Annalisa Hajdari 26 Valentina Stella 27 Claudia Albergo 28 Giorgio Grimaldi 29 Pierpaolo Cucurachi

1 Manuela Minardi 2 Junio Valerio Clementi 3 Davide Magdalone 4 Vito Rocco Macchia 5 Riccardo Martina 6 Laura Lidia Prudenzano 7 Prof.ssa Antonella Moretti 8 Paola Rana 9 Prof. Francesco Giordano 10 Prof.ssa Vincenza Manodoro 11 Andrea Guarnieri 12 Gabriele Nitti 13 Giuseppe Enrico Sabatelli 14 Antonio Romito 15 Giulia Buonsante 16 Andi Stermasi 17 Alberto Tubito 18 Francesco Veronico 19 Angela Vitale 20 Claudia Rubino 21 Alessandro Recchia

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5I 1 Luigi Russo 2 Scipione Scorcia 3 Pierpaolo Chimenti 4 Giorgia Altieri 5 Silvia Cafagna 6 Enrica Novielli 7 Giuseppe Morsillo 8 Prof. Giordano 9 Gabriele Perna

10 Alessandro Lanfrancotti 11 Roberto Giordano 12 Antonella Antonino 13 Stefania Cucumazzo 14 Annalisa Venturato 15 Roberta Coronelli 16 Gianluca Marsano 17 Alessandro Russi 18 Antonio Macina 19 Andrea Marchini 20 Margherita Marzi 21 Marco Sebastiano 22 Dario Lassandro 23 Mauro Ferrara

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Anche quest’anno il nostro liceo, in oc-casione della manifestazione Libriamoci promossa dal MIUR, ha realizzato una maratona di lettura attraverso tre incontri ed approfondimenti svolti in Aula Magna, in biblioteca, nella palestra femminile, co-ordinati dall’attrice Paola Martelli, dalla professoressa Giorgia Antonelli e da Fran-cesco Loconsole, ex alunno dello Scacchi, mentre in tutte le classi si procedeva a let-ture ad alta voce di testi proposti dai diversi docenti, ma anche dagli stessi studenti.La prof.ssa Antonelli, che ha tenuto una lezione sull’Edi-toria, ci ha illustrato il lungo e complesso processo edito-riale (editing), passandone in rassegna le varie fasi: la correzione di bozze, l’impaginazione, il progetto grafico, la distribuzione e la promozione. È difficile che uno scrittore riesca a pubblicare un libro sen-za alcun aiuto. Basti pensare a quanto accade a noi stu-denti: a chi non è mai capitato di consegnare un compito considerato perfetto per poi vederlo restituito con luccicanti correzioni rosse? Allo stesso modo un autore ha bisogno di un estraneo (l’editor) che legga la sua opera, ne riconosca pregi e difetti e valuti le modifiche da apportare al testo, sempre con il consenso dell’autore stesso, perché il lavoro

La giornata di Libriamoci ci ha regalato un momento di intensa emozione con la lettura, sapientemente calibra-ta dell’attrice Paola Martelli, di alcune suggestive pagine de Le lezioni americane di I. Calvino, il quale, a sua volta, sull’onda della “leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità”, ha fatto “librare” gli studenti in territori, per loro, inesplorati. Ed ecco che dalle pagine e dalle parole di Calvino, come da un incontenibile vaso di Pandora, sono emerse altre pagine strabilianti della let-teratura di tutti i tempi, che gli studenti hanno letto, a loro volta, con intensità, passione, consapevolezza mista a stupore. E così, si sono mescolate le parole dolci e incisive di Cavalcanti con quelle ironiche e sferzanti di Boccaccio e, ancora, con quelle rapide ed efficaci di Ariosto, che si sono ingarbugliate con quelle complesse di Gadda, e che

dell’editor finisce dove inizia la singolarità dello scrittore. Altrettanto interessante è stato l’incontro con Francesco Loconsole che, dopo averci parla-to della nascita della Repubblica, ha letto e illustrato alcuni degli articoli fondamentali della nostra Costituzione. Si è soffermato in-nanzitutto sul primo: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle for-me e nei limiti della Costituzione. Illustrando

questo articolo, ne ha richiamato un altro, l’art. 138, che riguarda le modalità di intervento qualora si debba modifi-care la legge costituzionale. Il relatore ci ha fatto comprendere il valore della nostra Costituzione che, grazie al lavoro dei Padri costituenti, ha saputo mettere insieme le tre anime del nostro Paese, quella cattolica, quella marxista, quella liberale, e ha dato basi solide alla nostra democrazia. Durante l’incontro alcuni studenti hanno letto ad alta voce alcuni passi letterari, attinenti al tema: la lettura di un bra-no di Guerra e pace di Tolstoj e di un altro, tratto da L’idiota di Dostoevskij, ha dato il via ad un dibattito sulla pena di morte e sull’art. 27 che la vieta.

Manuela Boloyan - Enrica Moccia II A

hanno creato quell’atmosfera di magica consapevolezza, che la letteratura ci regala quando ci pone in contatto con opere, che, come afferma Calvino, ci consentono “di uscire dalla prospettiva limitata d’un io individuale, non solo per entrare in altri io simili al nostro, ma per far parlare ciò che non ha parola, l’uccello, che si posa sulla grondaia, l’albero in primavera e l’albero in autunno, la pietra, il cemento, la plastica” …la vita che pulsa dentro e fuori di noi. Libriamoci ci ha regalato tutto questo, insieme al ricordo incancellabile della collega Rossana Damasco, a cui la manifestazione è stata dedicata: dal suo ultimo romanzo, Il piccione Bernardo va in Paradiso, sono stati tratti passi, riflessioni, pensieri, stati d’animo, che hanno catturato l’attenzione del giovane ed emozionato uditorio.

prof.ssa Anna Pellicoro

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Libri e lettori PROGETTINAZIONALI

LIBRIAMOCI

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1L 1 Ciro Paolo D’Alessio 2 Luca De Vivo 3 Luca Diana 4 Lara Huijbers 5 Francesca Pisculli 6 Arianna Aprico 7 Angelinda Amoruso 8 Cristiana Annamaria Pacucci 9 Mariapia Mazzone

10 Marseo Toshkollari 11 Alessandro Mocci 12 Rocco Scolletta 13 Davide Monte 14 Dario Tamma 15 Vincenzo Bozzi 16 Mattia Gabellone 17 Dario Facchini 18 Davide Cascione 19 Angelo Chiarelli 20 Prof. Michele Gaeta 21 Raffaele Grazioso 22 Claudio Nigro 23 Adriano Bux 24 Samy Antresini 25 Marco Marinelli 26 Francesco Ranieri 27 Davide Trentadue 28 Agostino Scaranello 29 Erich Ambrosio 30 Luca Dalessandro

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2L 22 Marco Mantelli 23 Gianluca Pantaleo 24 Edlir Osma 25 Donato Triggiano 26 Giovanni Boccia 27 Francesco Citarella 28 Michele Lanave

1 Nicola Longo 2 Giuseppe Scaramuzzi 3 Antonio Santamaria 4 Giovanni Siro Brigiani 5 Marco Pellegrini 6 Marco Parisi 7 Antonio Lella 8 Bartolomeo Vincenzo Mastrorosa 9 Zenia Iurlo 10 Marina Borino 11 Anita Baruzzi 12 Laura Pesce 13 Alessia Sacco 14 Francesca Itta 15 Laura Alessia Pesce 16 Giorgia Sivo 17 Francesca Coletto 18 Serena Stea 19 Prof. Michele Gaeta 20 Pasquale Teofilo 21 Andrea D’alessandro

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3L 1 Davide Giordano 2 Giovanni De Muro 3 Michele Ginevrino 4 Davide Caramia 5 Beatrice Spagnesi 6 Federica Lozito 7 Luigi Caroppo 8 Paolo Siciliani 9 Vito Cimmarrusti

10 Alessandro Martino 11 Vito Donato Bruno 12 Michele Sasanelli 13 Daniele Petroni 14 Luca Liberio 15 Vito Luce 16 Fabio Triggiani 17 Francesca De Fano 18 Francesca De Carlo 19 Marianna Florio 20 Cristina Lo Buono 21 Fabiana Lattanzi 22 Alessia Lacasella 23 Hemsikka Paryag

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4L 1 Luigi Riccio 2 Federico Pantaleo 3 Giuseppe Catacchio 4 Donato Delli Santi 5 Antonio Romagnuolo 6 Umberto Tari 7 Antonio Itta 8 Gianmatteo Cavone 9 Alessandro Congedo 10 Marco Magnifico 11 Mattia Schepisi 12 Saverio Achille 13 Davide Poggiolini 14 Angela Lore’ 15 Viviana Fornelli 16 Mara Nigro 17 Manuela Ancona 18 Rosa Maria Cristino 19 Stefania Stea 20 Alessandra Giacomino 21 Carla Santacroce

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5L 1 Sveva Belluscio 2 Myriam Molinari 3 Laura Gismondi 4 George Watkins 5 Giuseppe De Giosa 6 Dario Daniele 7 Prof. Michele Gaeta 8 Prof.ssa Eleonora Storelli 9 Eleonora Romano

10 Carlo Casalini 11 Prof.ssa Margherita Sinibaldi 12 Sergio De Cesare 13 Simona De Tullio 14 Antonella Losacco 15 Angela Benedetto 16 Roberta Minervino 17 Carlotta Griesi 18 Rossella Loconsole 19 Giorgia Taiano 20 Angela Lupelli 21 Alessandra Calvio

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Il nostro Liceo è da sem-pre impegnato in progetti di apprendimento delle Lingue finalizzati alla conoscenza delle stesse

con l’acquisizione di certificazioni a vari livelli. Anche quest’anno un cospicuo numero di studenti meritevoli si è impegnato in corsi di preparazione linguistica per accedere infine agli esami relativi nell’ambito dei progetti POF della scuola.1) Per la certificazione Cambridge di Lingua Inglese, sono stati istituiti e svolti i seguenti corsi:– 2 corsi PET da 25 ore con 25 alunni ognuno. Esperti:

Maria Rammou e Richard Lusardi. Docenti Tutor: rispettivamente prof.sse Russo e Bottalico.

– 2 corsi FCE da 30 ore e 25 alunni ognuno. Esperti: Maria Rammou e Richard Lusardi. Docenti Tutor: prof.sse Storelli e Ranieri.

– 1 corso CAE da 50 ore e 20 alunni. Esperti Joe Lang. Docenti Tutor: prof.sse Cardinali e Penco.

2) Per la certificazione DELF di Lingua Francese:

– 1 corso B1 da 25 ore – 1 corso B2 da 30 ore. sperto: Marylène Salido e do-

cente tutor Alessandra Lopez.3) Per la certificazione DELE di Lingua Spagnola:– n. 1 corso di 30 ore suddiviso in 25 ore per l’A2 ed un

approfondimento di ulteriori 5 ore per il B1. Esperto: Gladys Champi Apaza. Docente Tutor prof.ssa Fazio.

Con nostra grande soddisfazione il Cambridge English Exams Centre, ha nominato quest’anno il Liceo Scacchi fra i migliori in Italia per la categoria delle Scuole Seconda-rie di Secondo Grado, come riconoscimento per l’impegno dalla nostra Scuola e dai nostri studenti dimostrato nella preparazione agli esami Cambridge.Consapevoli che lo studio delle lingue straniere costituisca una risorsa fondamentale nella crescita culturale dell’in-dividuo, siamo certi che queste iniziative possano dare al nostro Liceo quello che oggi le famiglie e la società in genere richiede: la possibilità concreta di acquisire co-noscenze, abilità e competenze che siano per i giovani uno strumento utile per entrare a far parte del mondo del lavoro e diventare cittadini del mondo.

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Lingue straniere CERTIFICAZIONI

I GIOVANI E LE LINGUE STRANIERE

LA CINA E’ …SEMPRE PIU’ VICINA!

Il nostro Liceo conferma l’interesse per lo studio delle lingue con il proseguimento di una esperienza cominciata l’anno scorso: un corso di lingua cinese (mandarino) per l’appren-dimento delle nozioni di base della lingua, insieme a cenni su usi, costumi e cultura della Cina. Oltre ad elementi di fonologia e tratti degli ideogrammi, sono state presentate funzioni comunicative di base quali salutare, ringraziare, chiedere scusa, presentarsi, esprimere i propri desideri.Un vero e proprio laboratorio culturale diviso in due corsi da 20 ore ciascuno, tenuti da una lettrice madrelingua, signora Ge Jia Bi che, con dolcezza e professionalità, ha avvicinato i nostri studenti ad un mondo così lontano eppure sempre più vicino a noi. Tutor del corso è stata la prof. Fazio.Ma è dalla viva voce dei ragazzi fruitori del corso che capiamo quali siano stati l’interesse e la partecipazione: “Inizialmente ci siamo iscritti a questo corso per conoscere

una nuova lingua, ma non potevamo sapere che ci sareb-be piaciuto così tanto e, sebbene le ore a disposizione fossero poche, abbiamo appreso tantissime nozioni, tra cui i saluti e i diversi tipi di accento, divertendoci”, afferma Francesco Novembrino. “Una cosa che ci ha affascinato particolarmente sono stati gli ideogrammi, che ricordano vagamente delle pitture. Abbiamo inoltre imparato anche elementi del galateo cine-se, persino l’uso delle bacchette”, ricorda un altro studen-te, Giuseppe Spagnolo. Ed entrambi affermano infine: “Nell’attesa di una eventua-le riproposta del corso, noi ci eserciteremo nell’utilizzo dei vocaboli cinesi per divertirci!”Quale migliore risposta ad un progetto didattico? Ancora una volta il nostro Liceo si è aperto al mondo con successo!

prof.ssa Cinzia Fazio

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1M 1 Prof.ssa Rosaria Fiore 2 Nicolò Carofiglio Francese 3 Felice Renato Manfredi 4 Marco Del Console 5 Ferdinando Conte 6 Michele Cardinale 7 Domenico Pinto 8 Mattia Olivieri 9 Donato Gonnella

10 Giuseppe Spartano 11 Martina Sveva Schino 12 Sharon Rubino 13 Raffaele Martino 14 Simone Stufano 15 Nicola Verni 16 Marco Mocci 17 Raffaele Francesco Barile 18 Mauro Bellomo 19 Cristina Dema 20 Vittoria Leo 21 Marialessia Calò 22 Barbara Cutrone 23 Alice Iaquinta 24 Claudia Iacovuzzi 25 Maria Francesca Bellino 26 Alessia Fiore

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3M 22 Aurora Andriola 23 Camilla Colella 24 Carla Gentile

1 Elenantonia Di Bartolomeo 2 Luca Giorgio 3 Caterina Foggetti 4 Nicolas Mondelli 5 Simone Garofalo 6 Andrea Settanni 7 Fabrizio Lanubile 8 Prof.ssa Valentina Guida 9 Eduardo Gelormini 10 Enrico Saracino 11 Domenico Ferri 12 Giuseppe Vasile 13 Filiberto Modesti 14 Andrea Massari 15 Carmine De Rosa 16 Enrico Iacobellis 17 Giovanni Pesola 18 Angelica Scamarcia 19 Adriana De Cosmo 20 Alessandra Coletto 21 Greta Loseto

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4M 1 Raffaele Cirillo 2 Paolo Sigliuzzo 3 Angela Abdi Farah 4 Maddalena Forziati 5 Angelo Dragone 6 Marco Tricarico 7 Prof.ssa Luciana Cicinelli 8 Santo Nigro 9 Tommaso Cuccovillo

10 Elio Pansini 11 Francesco Lorusso 12 Vincenzo Pio Costanzo 13 Michele Savino 14 Antonella De Caro 15 Vittoria Nitti 16 Carla Saponaro 17 Martina Dabbicco 18 Veronica Conte 19 Maurizio Sfilio 20 Martina Ricci

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Astronomia OLIMPIADI

È stato questo il tema fissato per la fase di preselezione della XIV edizione delle Olimpiadi d’Astronomia 2016, ufficial-mente iniziate a Novembre cui, come di consueto, il nostro Istituto ha partecipato e che mi ha visto coinvolto per la ca-tegoria Junior fino all’ammissione alla Gara Interregionale. L’argomento è stato particolarmente interessante e l’idea che pianeti diversi dalla Terra potessero ospitare la VITA, ha attira-to la mia curiosità e mi ha spronato nella ricerca.La mia attenzione si è soffermata, in particolare, sui pianeti MARTE e VENERE, probabilmente perché presentano alcune analogie con la nostra Terra, basti pensare al grande Mons Olympus di Marte, il più grande vulcano del Sistema Solare.Negli ultimi decenni numerose missioni spaziali, Spirit e Op-portunity, Rosetta, Cassin-Huygens, ci hanno mostrato che è possibile pensare a probabili forme di vita su altri corpi del Sistema Solare.Perché si parli di abitabilità di un pianeta, sono necessarie tre fondamentali condizioni: sorgente di energia abbinata a ma-teria mobilizzabile; somiglianza geofisica-geochimica-astrofi-sica con la Terra; acqua allo stato liquido, come elemento indispensabile ad un ecosi-stema vivente. Dall’analisi di alcune rocce raccolte nei pressi del cratere “Gale” su Marte, sono state avanzate ipotesi che un tempo ci fosse un lago contenente micror-ganismi, detti chemio-lito-autotrofi. La NASA ha annunciato di avere delle prove circa la presenza di acqua salata allo stato liquido, sotto forma di piccoli ruscelli presente nelle nubi sotto forma di ghiaccio, mentre il più

vecchio tra i meteoriti marziani contie-ne globuli di carbonati all’interno dei quali esistono strutture simili a fossili di batteri. Pensate un po’! Si può par-lare dei segni di acqua su Marte e… dove c’è acqua, c’è vita!La sonda europea Exo-Mars dell’ESA (European Space Agency) avrà la mis-sione di cercare su Marte tracce di ele-menti organici correlati alla vita. A tale scopo sono previsti due lanci, nel 2016 e nel 2018: l’intento sarà quello di pre-

levare campioni per mezzo di una trivella in grado di bucare fino a 2 m. di profondità; nel sottosuolo marziano potrebbero esserci calore e acqua allo stato liquido. Lo scopo di Exo-Mars, infatti, è proprio quello di arrivare dove le radiazioni cosmiche non hanno sterilizzato il suolo. E che dire del pianeta Venere?Anch’esso, per diverse analogie con la Terra, dimensione, massa e posizione nel Sistema Solare, è stato considerato un ambiente potenzialmente adatto ad ospitare organismi viventi. Risulta significativo, inoltre, il fatto che sia ricoperto densamente da nubi composte da vapore acqueo. La sua atmosfera è densissima e opaca! Le sonde spaziali “Vene-re” e “Pioneer Venus 1” hanno rilevato la presenza di acido solfidrico, la cui continua produzione potrebbe essere causata da microrganismi. Per entrambi i pianeti appare evidente che non si tratta di cercare forme evolute di vita, ma solo di forme di vita molto semplici come i batteri: comunque una forma di vita non solo possibile… ma molto probabile!

Davide Moraglia 1ª I

ALLA SCOPERTA DI FORME DI VITA SUI PIANETI

Figura 1 - Il Mons Olympus di Marte, il più grande vulcano del Sistema Solare

Figura 2 - La sonda “Curiosity” in esplorazione su Marte. Non è utopia!

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CRONACA DI UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE

I soci del “Gun Club”, artiglieri americani, protagonisti del celebre romanzo fantascientifico “Dalla Luna alla Terra”, di Jules Verne, costruiscono un cannone per spa-

rare un proiettile dalla superficie della Terra a quella della Luna. Ma con quale velocità minima deve essere sparato il proiettile affinché l’invenzione possa ritenersi riuscita? Di questo genere era una delle sfide che i quarantuno ragaz-zi, finalisti della XVI edizione delle Olimpiadi Italiane di Astronomia, hanno dovuto affrontare durante la prova che si è svolta mercoledì 20 aprile presso l’I.I.S. “L. Cremona” di Milano. Molti altri sono stati i quesiti proposti: studiare la lumi-nosità di una stella nel visibile e confrontarla con quella di una lampadina, calcolare l’influenza che la forza gravi-tazionale della Luna compie sul peso dei corpi posti sulla superficie della Terra. Fra i problemi, non poteva, poi, mancare un riferimento alle onde gravitazionali, rivoluzionaria conferma dell’anno alle teorie di Einstein. Insomma, quesiti molto impegnativi – di carattere sia teorico che pratico – che, sin da subito, hanno catturato l’interesse di noi ragazzi. Passione per l’astronomia, entusiasmo e una gran voglia di mettersi in gioco: questi i sentimenti che hanno animato l’avvincente competizione. Alle nove in punto, prende il via la gara! Tutti molto con-centrati, iniziamo a scrivere formule matematiche, pigia-

mo, senza sosta, i pulsantini delle nostre calcolatrici e, con tratto deciso, disegniamo la situazione proposta dai problemi. Allo scadere delle tre ore e mezza, durata della prima prova, ha inizio una breve pausa pranzo. Pausa che non solo dà la possibilità a tutti i partecipanti di sfamarsi in vista della seconda fase, ma anche di conversare tran-quillamente riguardo le più svariate tematiche. Si cerca, al contempo, di conoscersi meglio e non manca la possibilità di ripetere in gruppo alcuni dei possibili argomenti, ogget-to della prova pratica. Finita la pausa pranzo, siamo tutti pronti per ritornare in aula e fare del nostro meglio. La seconda prova ha una durata di due ore, al termine delle quali non c’è modo migliore per rilassarsi che fare una visita della stupenda città di Milano.

Tutti a bordo di una “taxi bike” e il tour ha inizio! Duomo, Castello Sforzesco, Palazzo dell’Arte Bernocchi, Arco della Pace, Parco Sempione, Teatro alla Scala.Questi alcuni dei monumenti ammirati, ai quali non si può dimenticare di aggiungere il Palazzo di Brera, visitato dal gruppo il giorno successivo. Dei numerosi ambienti presen-ti nel palazzo, di particolare attinenza con la materia delle Olimpiadi è l’Osservatorio astronomico. Esso, fondato nel 1764 fra le mura di un antico collegio gesuita, accolse il grande Giovanni Schiaparelli e ne sostenne gli studi. Sebbene non sia più attivo a livello osservativo, a causa del forte inquinamento luminoso di Milano, l’Osservatorio Astronomico ospita ancora – imponenti - le due cupole uti-lizzate dall’astronomo piemontese per lo studio di nume-rosissime stelle doppie e dei celeberrimi “canali di Marte”. Grandissima l’emozione di toccare con mano quei pol-

Astronomia

FINALE NAZIONALE DELLE OLIMPIADI ITALIANE DI ASTRONOMIA 2016

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OLIMPIADI

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verosi volumi che hanno preso vita grazie alla penna di Schiaparelli, leggerli, assaporarne i contenuti e sentirne il profumo. Affascinante entrare in contatto con strumenti tanto antichi quanto complessi, ammirarli, palparli, capirne il funziona-mento. Unica la possibilità di accomodarsi sulla confor-tevole poltrona del famoso astronomo e sentirsi, anche solo per qualche secondo, speciali. Ancora incantati dalla stupenda galleria degli strumenti settecenteschi, ci spostiamo negli ambienti de-dicati alla Pinacoteca di Brera, dove siamo travolti dalla bellezza delle tele di artisti del calibro di Piero della Francesca, Mantegna, Bellini, Bra-mante, Perugino, Raffaello. Insomma, il Palazzo di Brera è davvero – come affermò Napoleone – il “palazzo delle scienze e delle arti” e, grazie all’immensa quantità di sa-pere che custodisce, ha contribuito a rendere ancora più affascinante l’esperienza delle Olimpiadi di Astronomia. Altra istituzione, che è d’obbligo menzionare, è il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, che ha ospitato le cerimonie di apertura e chiusura

dell’evento e, con una straordinaria esposizione sullo spa-zio, ha mostrato ai quarantuno ragazzi interessantissimi pezzi da collezione. Un pendolo di Foucault novecentesco, un frammento di roccia della superficie lunare, unico in

Italia, il prototipo della sonda Italiana San Marco, alcune tute spaziali sovietiche e ame-ricane, l’endoreattore di un razzo, numerose riproduzioni dei telescopi galileiani e l’o-riginale modello progettuale dell’Osservatorio astronomico di Brera. Come si è potuto capire, quella di Milano non è stata solo una gara ma anche una

grande opportunità di arricchimento per ciascuno di noi. Un’opportunità che ci ha permesso di vivere momenti unici ed indimenticabili. Tappe impegnative, sfide. Esperienze formative, lezioni stimolanti. Occasioni di svago, situazioni divertenti. Momenti di pura passione. A questo punto è doveroso ringraziare il Dirigente Scolasti-co Prof. Giovanni Magistrale e la Prof.ssa Cinzia Manodoro per avermi fortemente supportato lungo tutto il corso di questa fantastica ed indimenticabile avventura.

Alessandro Recchia IV I

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Astronomia OLIMPIADI

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Ormai l’anno si è concluso e anche il nostro progetto è terminato, ma non nascondo che, specialmente per quel-li di noi che quest’anno lasceranno la scuola, la voglia di cominciare tutto da capo non manca. Ormai il nostro gruppo, “il gruppo del planetario”, è compatto e anche quest’anno che siamo passati “dalla parte opposta della cattedra” è stata una nuova ed emozionante esperienza, anche perché il rapporto creatosi con i ragazzi che hanno seguito costantemente le nostre lezioni, è un rapporto di amicizia e di reciproco rispetto che ci ha permesso di co-noscerli meglio.Il nostro gruppo nasce quando eravamo ancora seduti tra i banchi, tra PON precedenti sempre inerenti l’astronomia o quando partecipavamo al progetto autogestito tenuto da quelli che, ormai, potrei chiamare “nostri predecessori”. Abbiamo effettuato lezioni per molte classi interne all’isti-tuto, in prevalenza prime, ma spesso anche per i ragazzi di terza media che si recavano nel nostro istituto per vi-sitarlo e ammirare il planetario, ormai un vanto per noi. La nostra maggiore preoccupazione era quella di un even-tuale abbandono del progetto planetario una volta che noi avessimo lasciato il liceo, per cui scopo principale del nostro corso è stato quello di preparare altri studenti che potessero subentrare, prendere le redini del corso, gestirlo

e mantenere costante l’utilizzo della struttura. In verità non avevamo previsto le difficoltà che abbiamo incontrato per sostenere un progetto: essere spesso in segreteria per eventuali questioni burocratiche, disguidi, incomprensioni, giri per le classi della scuola con la speranza di raccogliere adesioni. Nonostante ciò, abbiamo continuato, senza sco-raggiarci, e con entusiasmo abbiamo mantenuto un corso durato ben oltre la stima prevista: i ragazzi partecipanti, giunti alle ultime lezioni, hanno preteso che se ne facesse-ro altre, appassionati dagli argomenti trattati e un po’ tristi per la fine delle lezioni. Molti dei partecipanti hanno colto questa occasione: più di dodici ragazzi hanno inviato il loro testo per partecipare alle Olimpiadi di Astronomia e ben sei sono passati alla fase interregionale; di questi, il nostro Alessandro Recchia (IV I) ha raggiunto anche la fase nazionale che si è svolta a Milano dal 19 al 21 Aprile.Ringraziamo la prof.ssa Manodoro che si è resa dispo-nibile come referente del progetto ed ha contribuito ad arricchire l’insegnamento di questa affascinante discipli-na organizzando varie conferenze inerenti l’astronomia. Vorremmo ringraziare, inoltre, tutti coloro che si sono iscritti al nostro corso e con dedizione si sono impegnati fino in fondo per comprendere concetti spesso complessi, ma non impossibili; è grazie al loro entusiasmo e alla

voglia di apprendere che le lezioni si sono svolte in un clima di serenità e partecipazione che ha reso noi “pro-fessori” orgogliosi di loro e del lavoro svolto. Siamo certi che, nei prossimi anni, questo piacevole “fardello” del progetto del Planetario passerà nelle mani di altri che contribuiranno a ren-derlo migliore.

I Ragazzi del Planetario: Gabriele Perna 5 I; Davide Iacuitti 5 F; Mauro Ferrara 5 I; Alessandro Recchia 4 I; Francesco Paolo Nerini 4 L; Davide Poggiolini 4 L; Francesco Calabrese 3 F)

Astronomia

IL GRUPPO DEL PLANETARIO: UN PROGETTO “STELLATO”

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PLANETARIO

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Fra le tante esperienze che resteranno per sempre impresse nella mia memoria e che conserverò gelosamente, non posso non aggiungere quella che ho vissuto con i miei compagni di classe in occasione di una passeggiata in bicicletta nel parco dell’Alta Murgia: mi piace citarla perché essa, non solo  ha consentito a noi alunni di III C di esplorare un territorio così bello e appartenente alla nostra Puglia, ma anche perché un’iniziativa del genere mi ha dato la possibilità di vivere in maniera nuova e veramente piacevole il rapporto fra noi membri di uno stesso gruppo classe, in compagnia del prof. Pisanò. Come abbiamo avuto modo di discutere, in seguito, questa uscita, ci ha permesso di conoscerci meglio sotto molteplici aspetti, di dare prova della nostra maturità e capacità di autoregolamentazione e di dimostrare che siamo capaci di divertirci in maniera “sana”: cosa difficile da realizzare totalmente all’interno di un’aula.Non starò qui a raccontare ogni piccolo particolare della nostra breve gita, ma vorrei solo condividere con voi, descrivendole, alcune immagini impresse nella mia

mente, quelle che costituiscono il mio “rullino fotografico mentale”: l’attesa impaziente prima di salire sul bus, quando ancora si aspetta l’ultimo ritardatario, quella collinetta verdeggiante che si intravede dal finestrino, il sorriso complice di chi ti conosce bene e sa quanto fa piacere quel biscotto al cioccolato durante il viaggio. E ancora: il fascicolo di esercizi di Inglese perché, insomma, non tutti hanno la fortuna di avere una compagna di classe madrelingua per h24, il gazebo per il noleggio delle bici, fornito di tutte le tipologie e colori, (ce ne sarà una al caso mio?), la pedalata sicura delle guide, quella più titubante di noi avventurieri sedicenni, il cielo sereno di una splendida mattinata di sole che sovrasta quel verde attraverso cui sono tracciati i sentieri che seguiamo. L’abbraccio dopo la salita, il “Chi me l’ha fatto fare oggi a

me?!” per poi ricredersi), la splendida visuale del lago Arvo, dove l’acqua si fonde con il cielo, il rosa del tramonto, la palla sgonfia di una partita infinita a “Cinque si schiaccia”... Sono piccole cose ma, tutte insieme, costituiscono la parte più importante di giornate come queste. Che si possano ripetere esperienze così belle e formative!

Licia Baldassarre III C

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Scienza e ambiente PROGETTID’ISTITUTO

“...MA QUANTO È BELLO ANDARE IN GIROCON LE ALI SOTTO AI PIEDI…”

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Grazie all’Associazione Diplomatici, ogni anno numerosi ragazzi italiani prendono parte al pro-getto CWMUN. Il nostro Liceo, sede onoraria dell’associazione nell’a-rea barese, ha ospitato il corso di preparazione per i 30 “giovani ambascia-tori” che hanno approfondito temi di geopolitica in vista dell’appuntamento al palazzo di vetro di New York nella terza settimana dello scorso marzo. Durante la fase di preparazione siamo stati suddivisi in piccoli gruppi e ci è stato affidato uno Stato da rappre-sentare (non il proprio, come da regolamento), arrivando a calarci totalmente nella parte dei delegati di tali Stati. Il “topic” che ha contraddistinto quest’anno e pertanto il nostro percorso è stato: “Il diritto della privacy nell’era dei social media”. Dopo un lungo ma confortevole viaggio, siamo giunti in una piovosa New York dove ci attendeva il nostro me-raviglioso hotel il “Grand Hyatt”, a due passi da Times Square. Abbiamo trascorso i primi due giorni tra brevi brie-fing iniziali e le vie di New York per ambientarci un po’, recuperando il “jet lag”. Finalmente è arrivato il momento di recarci al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite: eravamo tutti carichi e con l’obiettivo di difendere a spada tratta le nostre posizioni, rispettando al tempo stesso le opinioni altrui, i tempi, le regole e le modalità contestuali.

Oltre al confronto fra varie culture e la full immersion nella lingua inglese, sono stati dav-vero emozionanti i due incontri, tenuti nella sala dell’Assemblea Genera-le, con alcuni esponenti italiani conosciuti nel mondo per i più svariati

meriti: dall’ambasciatore italiano all’ONU al famoso cal-ciatore Andrea Pirlo. Poco dopo il nostro ritorno in Italia, è stata ufficializzata la notizia che l’Associazione che ci ha permesso questa esperienza indimenticabile, è stata insignita dello status consultivo speciale all’interno del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.Bello e meritato riconoscimento!

Stefano G. Patrono III F; Pierfrancesco Antonicelli IV G; Stefano Guglielmi IV F

Diplomatici

GIOVANI AMBASCIATORI PER RENDERE IL MONDO MIGLIORECWMUN NYC 2016

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SIMULAZIONI

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“Democracy: simula-zione del Parlamento italiano” è un progetto promosso dall’Associa-zione Diplomatici e dalla Future Leader Society, volto al riavvicinamento dei giovani al mondo della politica, perseguito con gli strumenti di partecipazione democratica.“Non sempre la nostra classe politica ha dato, negli anni, la migliore prova di sé, ma questa consapevolezza non può, e non deve, generare disillusione né qualunquistiche pulsioni di rigetto. La critica alla “politica” non deve diven-tare attacco acritico al sistema, che genererebbe solo una profonda distanza fra cittadini e gestione della cosa pubbli-ca, cioè proprio la migliore condizione affinché nulla cambi e tutto rimanga com’è”, afferma C. Corbino, presidente di Associazione Diplomatici. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, per la prima volta ha visto partecipe anche una delegazione del nostro liceo, composta da Paolo Sigliuzzo, Anoush Rambaran, Davide Marino, Rosabel Brunetti, Allegra Paparesta e Giulia La-pomarda: il gruppo, insieme ad altri ragazzi baresi, ha costituito il gruppo parlamentare “Larga Intesa”.Il progetto è stato strutturato in 4 giornate, caratterizza-te da ritmi frenetici e da esperienze indimenticabili: dalla conferenza con il dottor Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes, all’entrata a Montecitorio con succes-siva simulazione dei lavori parlamentari!

Il tema dei lavori quest’ anno si è incentrato sul fu-turo delle città italiane, fra “smart cities ed e-demo-cracy”, riguardo al quale ogni gruppo parlamenta-re ha presentato un ddl studiato alla perfezione, coperture finanziare com-

prese. L’obiettivo della simulazione è stato quello di trovare e approvare con la maggioranza dei voti il ddl più condiviso dai vari gruppi parlamentari (ossia delegazioni di circa 10 studenti da varie città italiane, da Brindisi a Milano). Ogni gruppo ha dato del proprio meglio, apportando caratteristiche specifiche nel proprio progetto, anche in base all’esperienza della propria città… Non è stato facile raggiungere un’intesa che accontentasse le richieste di un numero di “onorevoli col-leghi” in grado di raggiungere la maggioranza (50%+1 dei voti, i parlamentari erano 130), ma, dopo una nottata passa-ta a mettersi d’accordo, la coalizione formata originariamente dai gruppi di Bari, Brindisi e Lecce è riuscita a raggiungere ben 80 voti con i quali il ddl è stato approvato in 3 letture!!!Democracy è davvero uno degli strumenti migliori per riavvicinare i giovani alla politica: bellissimo assistere al confronto fra ragazzi di convinzioni e ideologie completa-mente diverse (chi per il nucleare, chi per il fotovoltaico… chi liberale, chi socialista) ma con lo stesso sogno: un Pa-ese migliore, più tecnologico e democratico.

Davide Marino III E

Parlamentari

“DEMOCRACY”I GIOVANI INCONTRANO… LA POLITICA

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SIMULAZIONI

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“Portare la scienza nel cuore dei gio-vani” (Antonino Zichichi)

È questo il meravi-glioso obiettivo che il progetto “Extreme Energy Events”, con-dotto nel nostro liceo sotto la guida del

Centro Fermi e con la collaborazione della sezione INFN di Bari, si propone di realizzare. Ricordiamo che la nostra scuola dispone da anni di un rivelatore di raggi cosmici ad alta energia che permette a noi studenti di avvicinarci allo studio della fisica moderna con le modalità tipiche del mondo della ricerca. Da Senior del progetto, dopo due anni di studio, analisi, dati, esperienze di lavoro di squadra e anche tanto divertimento, posso finalmente affermare con sicurezza che il progetto non è stato una mera attività extrascolastica, ma una vera e propria esperienza di vita che mi ha permesso di crescere, di fare nuove e bellissime amicizie e soprattutto di entrare in quel mondo, oserei dire magico, che è quello scientifico. Quest’anno, in particolare, in aggiunta ai regolari turni di mo-nitoraggio del nostro telescopio MRPC (Multigap Resistive Plate Chamber), noi Senior, ossia gli studenti afferenti al progetto già dallo scorso anno, abbia-mo potuto vivere particolari emozionanti esperienze: siamo stati protagonisti di uno stage al CERN, il laboratorio di fisica più importante al mondo, ab-biamo dato vita ad una rivista scientifica scolastica chiamata

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Fisica

IL PROGETTO “EXTREME ENERGY EVENTS”

PROGETTOE.E.E.

“Extreme Editorial Esperience” e siamo stati testimoni del primo clic per l’accensione del portale del liceo deno-minato Cosmic Scouts, un network con dati ed istogrammi relativi al nostro rivelatore, disponibili per tutti gli istituti di ricerca che vorranno farne uso. Lo Scacchi, infatti, è stato il primo liceo in Italia a caricare dati, schemi, andamento del flusso dei raggi cosmici ad alta energia, rilevati dal telescopio MRPC, su un portale web dedicato, che fornisce informazioni in tempo reale, curato con il prof. Nicola De Filippis, docente di Fisica al Politecnico di Bari. La conferenza per la presentazione del portale ed il primo clic si è tenuta il 22 marzo 2016 nell’Aula Magna del nostro liceo. Dopo un’introduzione del nostro Preside, prof. Magistrale, la parola è passata ai relatori: il prof. Nicola De Filippis, che ci ha spiegato la realizzazione ed il funzionamento del portale, le prof.sse Fanti e Muscarella che hanno curato dalla sua genesi il progetto EEE e il prof. Marcello Abbre-scia. In seguito è stato proiettato un video prodotto da noi ragazzi che mostrava gli esperimenti presenti al Cern e tutti i momenti più belli, entusiasmanti e divertenti della nostra esperienza.

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Dopo esserci seduti sui gradini del palco dell’Aula Ma-gna, alcuni di noi hanno raccontato dello stage, di come lo abbiano vissuto personalmente, ma anche di come ci siamo davvero sentiti parte di qualcosa di più grande. In-fine alcuni ragazzi sono stati intervistati per il quotidiano “La Repubblica”, ed hanno avuto occasione di mostrare il laboratorio EEE della nostra scuola. Lo stage al CERN, organizzato dal prof. Marcello Abbrescia e dal prof. Vito Manzari, della sezione INFN di Bari, si è svolto nel mese di febbraio, in un’atmosfera particolare offerta dalla città di Ginevra ammantata di neve. Durante quattro giorni, accompagnati dalle prof. sse Bianca Fanti e Marina Muscarella, abbiamo visitato gli esperimenti CMS, ALICE e AMS, abbiamo assistito a conferenze e lezioni di approfondimento e la fortuna ha voluto che l’ormai storico

annuncio della prima ricezione delle onde gravitazionali dell’11 febbraio 2016 ci vedesse seduti nel Main Audito-rium insieme ai fisici di levatura internazionale che popo-lano il CERN. L’anno di attività di EEE si era aperto con la partecipazione del gruppo della scuola alla Notte della Ricerca. Il poster premiato alla Conferenza dei Progetti del Centro Fermi ha trovato posto tra i lavori scientifici esposti sulla muraglia ed ex alunni dello Scacchi, formatisi nel laborato-rio EEE della nostra scuola ed ora studenti di Fisica all’Uni-versità, si sono esibiti in un concerto insieme ai loro nuovi docenti universitari. Le attività annuali del gruppo EEE si chiudono con la visita degli Junior ai Laboratori Nazionali di Frascati, in occasione dell’Open Day del 14 maggio. Ciò che colpisce è la continuità tra ex alunni, Senior e Junior, tra i quali viene passato il testimone a conferma del fatto che “Cosmic Scouts” si è per sempre.

Ilaria Dituri IV A

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Fisica PROGETTOE.E.E.

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Ancora una volta, come dopo ogni edizione del “Forum della Filosofia”, dal lontano 2001, si rimane colpiti dalla passione e dall’impegno con cui gli studenti in gara parte-cipano alle diverse fasi di questo concorso nazionale, che nasce dalla collaborazione del liceo scientifico “Scacchi” di Bari con il liceo classico “Torricelli” di Faenza e il liceo classico “Gioia” di Piacenza, le tre scuole-polo che organiz-zano l’iniziativa nella sua complessa articolazione. Forse, questa forte motivazione, che non sembra scemare nel tempo, nasce dal bisogno di “fare esperienza di filosofia” attraverso il confronto critico e costruttivo intorno a tema-tiche filosofiche che si collegano alla cultura e alla società di oggi. L’ambito filosofico si è, infatti, dilatato in ogni direzione e si è aperta la possibilità di sconfinare in altri campi e linguaggi; la scoperta delle molteplici interazioni che la filosofia può stabilire ha lasciato campo aperto a quanti volessero trasferire in solide esperienze formative le conoscenze approfondite di specifici temi o direzioni del pensiero filosofico. In tale prospettiva, l’ideazione di un’at-tività didattica, come il Forum della Filosofia, calibrata su livelli d’eccellenza, divergente nella struttura dell’impianto organizzativo dalla consueta prassi scolastica ha offerto l’opportunità di innovare, contestualmente, l’insegna-mento della filosofia e l’offerta formativa in generale. La pluralità dei linguaggi e delle forme di comunicazione del pensiero implicate e l’attualità dei temi scelti nelle varie edizioni del Forum hanno costituito un valore aggiunto. Le questioni aperte dalla filosofia, riflesse nei temi discussi nelle diverse edizioni del Forum, sono presenti ovunque, nella indagine personale interiore come nei talk-show, perché richiamano questioni che investono la sfera indi-viduale come quella collettiva. Già dalle prime edizioni, quando non era stata ancora individuata una scuola-polo per i gruppi provenienti dall’Italia centro-meridionale, si è avuto sentore del forte richiamo che i temi proposti su-scitavano tra gli studenti, i professori, la cittadinanza. I temi finora scelti, pescando tra argomenti di particolare attualità, hanno riguardato aspetti politico- sociali, come la questione della giustizia mondiale ai tempi della glo-balizzazione, la costruzione della dimensione europea, la democrazia, il valore della storia, accanto a questioni pret-

tamente filosofiche come il tema dell’amore, il nichilismo, il rapporto, di per sé difficile, tra le mirabili conquiste della scienza e della tecnologia e ciò che configuriamo come l’inviolabile patrimonio della vita, e così via fino alle ultime edizioni. “Empatia e comprensione dell’altro”, un tema che ha suscitato un intenso dibattito, discusso attraverso il riferimento a numerosi autori, tra i quali Jeremy Rifkin, dalla cui opera alcuni studenti hanno tratto ispirazione per dare avvio ad un’esperienza empatica vissuta nell’ambito di un’attività didattica e trasformata in un racconto dal titolo emblematico, “Senti il tuo prossimo. Ecco te stes-so”. Anche il tema “Uomo e Natura dopo Darwin. Una rivoluzione in corso” ha motivato i gruppi in gara ad ar-gomentare intorno alla validità e al significato dell’evolu-zione darwiniana, alla consistenza delle obiezioni che nel tempo ne hanno marcato le criticità, ad evidenziarne le complesse problematiche relative al vivente, anche nelle loro implicazioni bioetiche. Non è mancata, per altro, nel corso delle svariate edizioni del Forum, una consapevole attenzione alle problematiche filosofico-politiche, come si evince dalla scelta del tema relativo alla complessa e problematica prospettiva dell’unificazione europea e del connesso problema dell’identità culturale della nuova formazione politica e istituzionale. In questo quadro si ponevano ai gruppi partecipanti domande cogenti a cui dare risposte filosoficamente fondate. “Che cosa deve intendersi per identità culturale? E’ possibile un’identità culturale europea? Quali possono essere i suoi elementi costitutivi? Oppure quali conflitti di culture e di visioni la rendono impossibile? E’ possibile, e quale può essere, un ruolo significativo della tradizione filosofica europea nella definizione di questa identità? Quale ruolo può svolgere l’Europa, così come è stata caratterizzata, nel contesto mondiale?”Ogni anno, nel corso dell’intero arco di tempo in cui si compie il Forum della Filosofia, gli studenti ricercano e progettano, costruiscono gradualmente la scenografia e la trama del filosofare intorno al tema proposto, interagisco-no con l’insegnante-guida nell’agile e mobile condizione del laboratorio del pensiero, in cui nascono le idee, si delineano i sentieri da esplorare, in cui è difficile trovare

Filosofia

IL FORUM DELLA FILOSOFIA

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COMPETIZIONIE GARE

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e misurare subito con esattezza la dimensione della consi-stenza, ma è possibile cogliere la mirabile semplicità della scoperta. Di qui allo svolgimento di un dibattito sul tema assegnato, il percorso è lungo tutto l’anno scolastico, ma, quando, disposte a semicerchio nell’Aula Magna di una istituzione scolastica o universitaria, le squadre si confron-tano “a colpi di filosofia” , la tensione cresce, gli interventi si fanno appassionati e serrati e ogni gruppo lotta fino a dare fondo a tutte le proprie risorse. La Commissione degli esperti ha il difficile compito di valutare e scegliere, consentendo ai due migliori di accedere alle finali nazionali che si svolgono a Faenza, secondo la medesima modalità. Quest’anno il tema del Forum ha costretto la Filosofia a presentarsi di fronte al “tribunale stesso della Filoso-fia” per trovare una possibile legittimazione, a fronte di una fine non più ventilata, come è accaduto tante volte in passato, ma decretata in giudizio in via definitiva. Si chiedeva, infatti, ai partecipanti di rendere esplicite, sul-la base delle loro esperienze, le aspettative nei confronti della filosofia e si proponeva, in particolare, di riflettere sul significato della filosofia nell’era digitale, sul suo valore conoscitivo e pratico, sulle sue possibili relazioni con i molteplici settori della cultura, nonché di porre domande sull’insegnamento della filosofia stessa nella scuola. L’esito di tale “smisurata” provocazione è stato un corale richiamo alla pervasività della Filosofia, nella dimensione spazio-temporale delle sue applicazioni oggi amplificata

all’Infosfera, come nella diversificazione delle funzioni che ne estendono il domandare. Che la Filosofia si ponga come collettore delle nuove culture, per dirla con R. Rorty, più volte citato dai gruppi degli studenti, o come strumento per costruire ponti anziché barriere, noi “piccoli uomini”, assaliti dall’assenza, dalla mancanza, siamo spinti alla co-noscenza del mondo reale e/o virtuale. Come potremmo rinunciare alla Filosofia, al “movimento di qualcosa che va verso ciò che gli manca”, come suggerisce Lyotard? In questo villaggio globale, multicentrico, polivalente, multiforme, simile ad una rete, abbiamo bisogno di svi-luppare una coscienza critica su questioni di senso che ci impedisca di cadere nella tentazione delle semplificazioni, come Deleuze e Habermas, tra i più citati, non mancano di ricordare. La Filosofia, dunque, ci offre la possibilità di rimanere vigili in una realtà omologata e omologante, dandoci il coraggio di dissentire, di seguire l’esempio di Hanna Arendt che “non disse ciò che gli altri si aspettavano dicesse, ma disse ciò che pensava fosse giusto dire”, come hanno sostenuto Francesco Di Lorenzo e Simona Summo di IV F, Giusep-pe Costantino e Andrea Favia di VF, Michele Cesario di VG, Martina Giustino di IV M, il gruppo di studenti che ha ben rappresentato il Liceo Scacchi, selezionato per la finalissima di Faenza, con il Liceo classico “O. Flacco” di Bari.

Prof.ssa Enrica Tulli

Filosofia

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COMPETIZIONIE GARE

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Quest’anno il nostro Liceo si è fatto promotore di una nuova iniziativa che si è tradotta in una straordi-naria esperienza sia per i nostri studenti sia per la cit-tadinanza e il territorio. Si tratta del progetto “Philo-sophia”, ideato dalle prof.sse Lindo e Sfrecola e so-stenuto dal Dirigente Scolastico Prof. Magistrale. Un pro-getto animato dall’idea di fondo di portare la filosofia fuori dalle Accademie, dalle Università e dai luoghi canonici/tradizionali in cui si esercita, perché essa è dappertutto!Gli obiettivi condivisi e dichiarati di “Philosophia” sono:• sollecitare la consapevolezza e la crescita della persona

per migliorare il rapporto con se stessa e la comunità;• favorire il pensiero libero e il dialogo tra culture diffe-

renti;• sostenere ed incoraggiare la contaminazione tra lin-

guaggi e discipline differenti per confrontarsi su temati-che di significativa ricaduta sull’attualità;

• aprire uno spazio di conoscenza, approfondimento e riflessione tra persone di tutte le età e di ogni cultura.

Dall’incontro del Liceo “Scacchi” con l’associazione Circoli Virtuosi, l’Officina degli Esordi, la libreria Laterza, il Club Imprese della Cultura di Confindustria, che ne hanno con-diviso l’intento, è nata “Un filosofo in officina”, iniziativa, interna a “Philosophia”, articolata in quattro conversazioni con il filosofo Ermanno Bencivenga dell’Università della California-Irvine, che ha anche avuto la valenza di corso di aggiornamento per i docenti. La struttura delle conversazioni non è stata organizzata come la classica lezione cattedratica, ma come laboratorio di discussione aperto a tutti, per fare pratica filosofi-ca dentro un’officina in cui poter attin-gere gli strumenti per interpretare la

molteplicità e la complessi-tà della realtà. Il program-ma delle conversazioni si è articolato intorno a quattro domande, corrispondenti ad altrettante importanti tematiche del pensiero di quattro grandi filosofi:– «Ideologie: se ne può fare a meno?» (31 marzo

su “Le idee di Platone”);– «Che cosa fa di un gruppo di persone una comunità?»

(1 Aprile su “Le virtù di Aristotele”);– «Che cosa rende morale un’azione?» (4 Aprile su

“L’imperativo categorico di Kant”);– «Come si risolvono i conflitti?» (5 Aprile su “La logica

dialettica di Hegel”).A questi incontri si è aggiunto quello di sabato 2 Aprile tra Ermanno Bencivenga e gli studenti delle quinte classi del nostro Liceo. Il confronto tra il filosofo e i ragazzi ha avuto per oggetto il tema della “Decrescita”, fortemente sentito e voluto dagli stessi studenti che ne hanno fatto diretta richiesta. Il Preside Magistrale ha presentato il nostro illustre ospite che ha trattato l’argomento parten-do dal suo testo Manifesto per un futuro senza lavoro e spaziando ampiamente tra contenuti di elevata valenza filosofica e formativa. Le questioni trattate sempre con parole chiare, sono state trasmesse e analizzate con semplicità nonostante fossero di natura complessa. Ne è risultato un dibattito, moderato dalle prof.sse Lindo e Sfrecola, acceso, ricco, articolato ed entusiasmante, prova del grande coinvolgimento dell’uditorio. Questa esperienza, sicuramente accattivante per gli studenti, risponde alla necessità di addentrarsi su contenuti e

problemi che esulano dalla program-mazione curricolare, ma hanno una ricaduta sulla vita di tutti.

prof.ssa Francesca Sfrecola

Filosofia

“UN FILOSOFO IN OFFICINA” ERMANNO BENCIVENGA

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PARTNERSHIP

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Abbiamo partecipato alla giornata dedicata alle scuole nell’ambito del Convegno internazionale: “L’inattuale. Da Nietzsche a noi”, che si è tenuto dal 16 al 18 Maggio presso il salone degli affreschi dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. La valenza culturale dell’iniziativa infatti non era limitata agli aspetti teorici, ma si estendeva anche a quelli didattici, riservando un’intera mattinata ai lavori delle scuole. Al fine di rendere significativo il lavoro del gruppo, formato da otto studenti di classi diverse, si era proceduto nei mesi precedenti alla stesura di un di un testo redatto dalla docente referente, inviato alla redazione di Logoi.ph che ha curato l’organizzazione del Con-vegno. Il testo ha costituito la base del percorso seguito dal gruppo degli studenti per elaborare e presentare il loro intervento nella sezione riservata alle scuole, illustrando, con l’ausilio di immagini, un percorso di ricerca in cui il concetto di “inattualità” viene a configurarsi come filo conduttore di un confronto critico su questioni filo-sofiche di estrema attualità. Sollecitati dalle parole di Nietzsche, nella seconda delle “Considerazioni inattuali”, intrecciate con l’osservazione dell’atteggiamento insieme disincantato e rassegnato con il quale spesso giova-ni e adulti affrontano la vita, privi di quell’entusiasmo che fa da lievito alla crescita di un progetto personale scelto con determinazione, disancorato dalla logica conformista di un pensiero unico, si è analizzata la tendenza dei nostri tempi alla omologazione al consumismo che si accompagnano ai concomitanti partner: l’identità dell’esule, il dinamismo dell’homo “social”, la spettacolarità guidata dalle leggi del mercato. “Osserva il gregge che ti pascola innanzi: esso non sa cosa sia ieri, cosa oggi, salta intorno, mangia, riposa, di-

gerisce, torna a saltare, e così dall’alba al tramonto e di giorno in giorno, legato brevemente con il suo piacere e dolore, attaccato al paiolo dell’istante, e perciò né triste né tediato…”( F.Nietzsche, Sull’utilità e il danno della storia per la vita, in Opere, a cura di G. colli e M. Montinari, vol.III, tomoI, Adelphi, Milano 973) - scrive Nietzsche. Quel gregge non siamo forse noi? Non siamo diventati animali capaci soltanto di oblio, immersi nell’oblio, tutti posti sul-la soglia dell’attimo? Non abbiamo realizzato il duplice risultato: rimanere enciclopedie ambulanti piene di dati,

serpenti con il ventre gonfio di cibo sovrabbondante non metabolizzato, e nello stesso tempo uomini senza storia? Dov’è il futuro, il passato, il progetto, la ricerca che dà senso alla vita? Dov’è il pericolo? Dov’è l’enig-ma che spinge i marinai a sfidare i mari? Di qui l’analisi si è articolata con riferimenti ampi e complessi, mediati dalla filosofia. Non si è voluto con questo delineare una visione catastrofista e neppu-re rifiutare in blocco la condizione dell’uomo contemporaneo, frutto di uno sviluppo scientifico e tecnologico che non può essere arrestato da fan-

tomatici “muri del pensiero”. “Noi senza patria”, come ci siamo definiti riecheggiando Nietzsche, siamo i viandanti che non temono, anzi vogliono lo sradicamento da un presente gravato dal peso di un’assoluta mancanza di spessore sto-rico-critico. Noi vogliamo aprire un ventaglio di significati e di prospettive e lungo questo cammino non ci attendiamo di incontrare, genericamente, amici, ma compagni di strada.

Prof.ssa Enrica TulliAndrea Altini, Carolina Giudice, Claudio Di Dio (V A);

Rossella Pacilli, Daniele Oreste d’Atri (V F); Francesco Schino (IV F)

Filosofia

INTERNATIONAL CONFERENCETHE “UNTIMELY”. FROM NIETZSCHE TO US L’INATTUALE. DA NIETZSCHE A NOI

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PARTNERSHIP

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Il progetto “Incontro con l’autore” ha visto quest’anno alternarsi sulla cattedra della nostra Aula Magna alcune prestigiose firme del panorama editoriale italiano. La sta-gione si è aperta  il 31 ottobre in occasione dell’incontro con Giancarlo De Cataldo, autore del best seller “Suburra”, proprio in quel mese ritornato in auge per l’uscita nelle sale della riduzione ci-nematografica del regista Stefano Sollima, noto agli appassionati del genere noir. Abbiamo poi incontrato l’emergen-te Franco Arba, autore di “Dicono che domani ci sarà la guerra”. E, a proposito di guerra, una testimonianza diretta ce l’ha portata la scrittrice e giornalista freelance Francesca Borri, ex studente del nostro Liceo, che il 13 gennaio ha incontrato gli studenti dello Scacchi per parlare della sua esperienza sui teatri di guerra più caldi (Siria, Iraq, Palestina, Israele), raccontata anche nel suo libro La guerra dentro, Bompiani. Sempre a gennaio Paola Mastrocola ci ha dedicato un’in-tera giornata di incontri, presentando “L’esercito delle cose inutili” ai ragazzi del biennio e “La passione ribel-le” ai ragazzi del triennio. Interessante incontro quello con il barese Gianrico Caro-

figlio che ha dialogato con gli studenti del triennio sul suo ultimo saggio relativo all’importanza del linguaggio nella convivenza civile, intitolato “Con parole precise”. I ragazzi del biennio hanno potuto conoscere in due in-

contri pomeridiani Francesco D’A-damo, autore del racconto lungo sul tema dello sfruttamento del la-voro dei clandestini in Italia “Mille pezzi al giorno” e Fabio Geda e Marco Magnone, autori del primo volume di quella che si prospetta essere un’appassionante saga fan-

tasy, “Berlin”. Infine ha concluso la stagione il nostro con-terraneo Martino Sgobba, autore dei racconti contenuti nel prezioso volumetto intitolato “Destini”.Il progetto si è rivelato ancora una volta soddisfacente, soprattutto per il risultato di aver coinvolto oltre trenta classi dell’istituto, alcune anche per più di un incontro, consentendo ai ragazzi di toccare con mano la realtà della scrittura al di là della magia creata dalla lettura.Si ringraziano tutti i colleghi che hanno generosamente contribuito alla buona riuscita degli incontri e in particolare il professor Rizzi che in tre occasioni si è alternato con la coordinatrice del progetto nel dialogare con gli autori.

prof.ssa Regina Sassanelli

Incontri con l’autore

GLI INCONTRI CON L’AUTORE AL LICEO SCACCHI

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GRANDIOSPITI

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Suburra s’intitola il libro scritto da Giancarlo De Cataldo in collaborazione con Carlo Bovini. Suburra era il quartiere malfamato della Roma antica, ed è una metafora che an-ticipa la trama del romanzo.La storia, ambientata nella Roma contemporanea, ruota intorno alla figura di due uomini: il Samurai, ultimo ere-de della banda della Magliana, ex fascista convinto che sacrifica il proprio ideale per il denaro, uomo che ammi-nistra Roma gestendo, come un perfet-to burattinaio, tutti gli organi, e Marco Malatesta, vecchio aspirante erede del Samurai che, dopo essersi pentito, entra nell’Arma con la speranza di un mondo migliore.Intorno a costoro ruotano tutti gli altri personaggi, dal piccolo delinquente ai membri delle famiglie mafiose, dallo spacciatore alla meretrice, dall’appunta-to che crede nella giustizia al generale corrotto, al politico rigorosamente cor-rotto, dal commissario che lotta per la giustizia con professionalità e nel rispetto dei protocolli e delle leggi, alla giovane rivoluzionaria che lotta per un futuro migliore.Le tematiche trattate sono varie e complesse e si posso-no evincere dal titolo stesso: così come la Suburra era il sobborgo, la sub-urbe romana, il quartiere in cui c’era la corruzione, la prostituzione e la delinquenza, così il roman-zo tratta degli stessi argomenti, visti in chiave moderna, mettendo soprattutto in luce il rapporto tra mafia, Stato e Chiesa.Dalla lettura del libro emerge soprattutto l’imprescindibi-le connubio tra la malavita borghese e proletaria, tra la micro-delinquenza e l’alta società (il mafioso oramai non cerca più di elevarsi poiché il borghese è lui stesso).Nonostante la presenza di un gran numero di personaggi,

tutto il romanzo è governato da un equilibrio che, facendo da filo conduttore, permette una lettura scorrevole senza creare confusione tra i vari protagonisti e i fatti che li coin-volgono. Il libro si apre con un episodio, il rapporto del politico Mal-gradi con due prostitute e l’assunzione di sostanze stupe-facenti da parte dello stesso. Tale avvenimento, benché dia avvio all’intera vicenda, sembra quasi scollegato dalla

storia ma è, in realtà, il vero e proprio elemento di raccordo poiché tutte le vi-cende vengono risolte proprio grazie a questo episodio a cui Malatesta giunge alla fine della sua indagine ripercorrendo a ritroso tutta la storia.In questa narrazione fa da sfondo, o per meglio dire sta in primo piano, l’azione del Samurai che, per costruire un pro-getto edilizio mirato all’arricchimento di esponenti di vari clan, di politici e persino di cardinali, media perfettamente tra i di-versi interessati, gestendo e coordinando le richieste di tutti.

Di qui si nota come il fenomeno malavitoso, che dovrebbe essere combattuto dallo Stato e dalla Chiesa per il bene di tutti, in realtà è proprio sostenuto da questi, protetto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura la quale o è corrotta internamente o non è libera di indagare poiché contrastata da poliziotti o politici corrotti.La lettura del romanzo è scorrevole, così come avvincente si rivela la storia tanto da coinvolgere il lettore che si sente parte integrante del racconto stesso per l’attualità dei temi trattati: è portato, infatti, a riflettere sulla propria realtà, ad interrogarsi su eventuali proprie possibili responsabilità e a sforzarsi di trovare un rimedio.

Alessia Anelli IV H

Incontri con l’autore

“SUBURRA”

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GRANDIOSPITI

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Non si può preparare un buon piatto se non si dispone di buoni ingredienti, non si può dipingere un bel quadro sen-za buoni colori, allo stesso modo “non è possibile pensare con chiarezza, se non si è capaci di parlare e scrivere con chiarezza.” In che modo? Ce lo ha spiegato impeccabilmente il magistra-to, politico e scrittore Gianrico Carofi-glio, autore di “Con Parole Precise”, con cui abbiamo avuto la possibilità di interloquire il 19 febbraio u.s., in un significativo mo-mento di educazione alla lettura, alla scrittura e alla vita da cittadini, incontro tenutosi nell’Aula Magna del nostro Istituto“Con Parole Precise”, che l’autore stesso definisce “breviario di scrittura civile”, è un testo divulgativo, denso di concetti, agile, ma allo stesso tempo mai banale.Questa lettura ha come fine principale quello di stimolare una riflessione sul potere della parola e sulle responsabilità che comporta un uso improprio del linguaggio. Dopo aver illustrato con esempi significativi l’importanza di una scrittura limpida, rispettosa delle parole e delle idee, il breve ma-nuale si sofferma sulla lingua delle istituzioni, una lingua importante proprio perché agisce sulla vita di ognuno di noi, motivo per cui dovrebbe servirsi più che mai di “parole precise”. Ciò che purtroppo

emerge, però, è una lingua giuridica astratta, compiaciuta e spesso opaca, che sembra aver perso l’autenticità e il fine di una comunicazione onesta e leale.Questo ci fa riflettere anche su quan-to sia fondamentale l’attenzione alla parola quando, soprattutto noi giovani, leggiamo e ascoltiamo. La parola può diventare un’arma pericolosa se usata per manipolare o confonder: “parlare

oscuro ognuno lo sa fare, chiaro pochissimi”, afferma l’autore! Perciò è dovere civile, ma prima di tutto impegno etico, prestare attenzione. A volte, tuttavia, la sola attenzione non basta e per vincere l’oscurità della parola è proprio necessaria un’educazione al linguaggio attraverso l’esercizio della scrittura. L’au-tore lo ribadisce inserendo istruzioni e consigli utili ad esemplificare, asciugare e rendere concreta la lin-gua, consigli che si rivelano utili anche nella pratica didattica.L’incontro si è concluso con le nostre domande rela-tive al libro e più in generale al mestiere di scrittore, spunto interessante per coloro che trovano piacere nella scrittura. Si è rivelata, nel complesso, un’esperienza davvero costruttiva! Un ringraziamento alla nostra scuola per averci offerto questa preziosa opportunità.

Laura Lidia Prudenzano, IV I

Incontri con l’autore

“CON PAROLE PRECISE”BREVIARIO DI SCRITTURA CIVILE

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GRANDIOSPITI

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Accostandosi al romanzo di Paola Mastrocola, la “La passione ribelle”, la prima cosa che non si può evitare di notare è la profonda passione dell’autrice stessa nei confronti dello studio, tanto da non poterne fare a meno, così come non può fare a meno di interrogarsi sulle cause della sua scomparsa nella nostra società e di ricercare i rimedi per salvare questa passione che definisce “ribelle”, poiché osteggiata dai moderni stili di vita. Ma la sua è una voce nel deserto! Per la scrittrice lo studio è un’attività su-periore a tutte le altre: esso è puro, disin-teressato, richiede lungo tempo e capacità di estraniarsi da ogni distrazione. Se non ci sono queste caratteristiche, non si può parlare di studio. Si tratta di un amore idealizzato che si scontra con la nostra frenetica realtà e le sue esigenze, con una società che è cam-biata: non c’è tempo per studiare come si dovrebbe, per riflettere, per pensare a se stessi!Lo studio, o almeno l’ideale di studio della scrittrice, è morto. Come correre ai ripari? Problema di non facile solu-zione. La stessa suggerisce che si dovrebbe rivedere il con-cetto di morale e di valori, ma soprattutto sensibilizzare. Spesso gli studenti, come afferma l’autrice, si mostrano svogliati a scuola perché la loro giornata è costellata da numerosi impegni, ma in realtà, nel tentativo di fare tutto, non si impegnano seriamente in nulla. Una tesi, la sua, tutta da dimostrare! La scuola è ovviamente importante, ma non è tutto. Per-ché non permettere a chi è poco interessato allo studio di impegnarsi in un’attività che per lui si rivela più accatti-vante e, perché no, formativa anche se può sembrare fine a se stessa come l’arte o la musica o lo sport? Queste attività non richiedono necessariamente quel tipo di studio

che la Mastrocola intende, eppure anche queste attività oltre a sviluppare coscienza di sé, piacciono e formano. Lo studio non è solo quello dei libri, ma la scrittrice sembra tralasciare questo aspetto. Lo stesso dicasi del rapporto che l’autrice instaura tra tec-nologia e studio. A seconda delle occasioni, smartphone, tablet e computer sono visti come divulgatori di una cono-

scenza illusoria ed effimera, perché basata solo su veloci e approssimative ricerche, se non addirittura disturbatori della dolce quiete dello studio per il loro invito ad af-facciarsi al mondo che è al di fuori delle quattro mura di una stanza. Non ci sono alternative: la scrittrice ripudia le moderne innovazioni, come Platone ripudiava la scrittura. Non condivide alcuni aspetti posi-tivi di Internet, come la possibilità dell’uti-lizzo delle risorse rese disponibili dalla rete che permettono anche l’approfondimento

di qualunque informazione. Forse bisognerebbe insegnare ai ragazzi a saper utilizzare questi strumenti in modo intel-ligente e sicuro, anche nello studio!L’autrice sembra, purtroppo, completamente ripudiare i mezzi di comunicazione della società moderna. Nella sua analisi sullo studio non prova mai a conciliare i suoi ideali con le nuove esigenze. Non può trovarci d’accordo!La Mastrocola non instaura un dialogo costruttivo: il suo è un monologo che, seppur fatto con le migliori intenzioni, propone una versione che ricorda la scuola degli anni pre-cedenti il 68: molta acqua è passata sotto i ponti e non si può vivere di rimpianti per qualcosa che non ha più modo di essere. Si troverà sempre uno spazio da dedicare alla sana lettura di un libro!

Francesco Paolo Nerini - IV L

Incontri con l’autore

“LA PASSIONE RIBELLE”

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GRANDIOSPITI

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Terrore senza precedenti a Parigi: 129 persone morte e 328 i feriti in seguito a sei at-tacchi simultanei fra sparatorie e esplosioni messi a segno nel cuore della città. Una carnefi-cina rivendicata dall’Isis come “l’11 settembre francese”. La paura è cominciata allo Stade de France, alla periferia di Parigi, dove era in corso l’amichevole Francia-Germania: il bilancio ufficiale dell’at-tacco allo stadio è di 40 vittime. Diversi anche i feriti. Il bilancio più cruento, però, è quello del Bataclan, una sala concerto dove i terroristi hanno tenuto in ostaggio centinaia di persone, per poi giustiziarle fino al momento del blitz. Un concerto rock in una fresca serata parigina si è trasformato in un incubo. Nello stesso momento vengo-no colpiti bar, ristoranti e centri commerciali: a terra, per strada, decine di corpi. Parigi in preda al terrore si chiude in casa. Immagini di profilo tricolori, torri illuminate, la nostalgia di una Parigi simbolo dell’amore, dell’uguaglianza, della fratellanza e della libertà. Tutti noi, soprattutto attraverso i social, mostriamo il nostro sconforto. Ha un senso tut-to ciò? E’ il dubbio di molti. Tutto questo accade perché “libertà”, “uguaglianza” e “fraternità”, in questo mondo diviso da stupide convinzioni e convenzioni, sono solo parole. Nella constatazione della piega internazionale che col tem-po ha assunto la guerra civile siriana, è doveroso, senza scivolare in analisi superficiali e cieche nei riguardi delle colpe storiche dei principali paesi mondiali e delle loro po-litiche neocolonialiste di sfruttamento sulla maggior parte delle regioni del Medioriente, considerare la dimensione culturale del conflitto.Le battaglie anti-occidentali portate avanti dalle frange ter-roristiche sotto il nome di guerra di religione e guerra tra popoli, sono capitoli di una guerra che consiste nell’attacco

ai costumi e agli ordinamenti di quegli stati che usiamo definire occidentali. Negli attentati di Parigi, come in tutte le mosse adottate dal sedicente stato islamico, ricorre costantemente la stessa vittima, la Libertà in tutte le sue manifestazioni.

Tale valore, germogliato proprio in seno al vecchio con-tinente, tende adesso ad annullarsi laddove è sopraffatto dalla paura; il timore che nasce dal terrore, rinchiude l’uo-mo in una condizione di immobilità e lo priva delle sue principali conquiste, prima fra tutte la libertà di stampa. Emblematico è l’esempio dell’attacco nel gennaio 2015 alla redazione del periodico francese “Charlie Ebdo”, un attacco ad un’intera tradizione antica di due secoli, nata proprio in Francia, quella delle vignette satiriche. Nel XIX secolo, artisti come Honoré Daumier dedicarono la loro vita alla nobile causa della libertà, sopportando le censure e le condanne di governi oppressori e anti demo-cratici, per denunciare l’ipocrisia delle classi politiche e so-ciali del tempo attraverso rappresentazioni spietatamente e scandalosamente archetipiche dei soggetti.Ci piace immaginare che Daumier si sia battuto anche af-finché un giorno, dei vignettisti parigini potessero denunciare la follia fondamentalista o, perché no, degli studenti potessero esprimere liberamente le proprie opi-nioni sulle pagine di un giornalino scolastico.Si è detto davvero tantissimo “sull’11 settembre euro-peo” e una delle espressioni più frequenti che dovrebbe far rabbrividire è: “Non sono umani”. Come definirla? Una giustificazione, come quando le opinioni dei bambini non vengono ascoltate perché sono troppo piccoli ed essi, ma-gari dicono le peggiori nefandezze. Così si rischia di discol-pare questa gente classificandola “bestie”. Ci si comporta così come per sentirsi più al sicuro con se stessi, perché convinti di essere diversi. Ed invece non è così perché, con

La strage di Parigi

PRAYFORPARIS

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TERRORISMO

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un giusto indottrinamento si rischia di diventare autori di simili atti contro l’umanità! Guardando il video della rivendicazione dell’attentato, non si può non ricordare Hannah Arendt con “La Banalità del Male”. La scrittrice definiva i nazisti uomini mediocri, incapaci di pensare, in grado solo di eseguire degli ordini. Dal video emerge l’esatto contrario. La scelta di far parlare due pedine, due soldati, è emblematica, sovverte comple-tamente il discorso della Arendt: far parlare due soldati implica che, se pur strumentalizzata, vi è un’ideologia a partire dal califfo fino al soldato semplice. Sconfiggere l’Isis non sarà facile. Davvero era così imprevedibile?Pensavamo di cavarcela con una passeggiata di un milio-ne di persone sui boulevard di Parigi, nel gennaio scorso, dopo la carneficina del «Charlie Hebdo». Tutti insieme, tutti «Je suis Charlie» e dopo ritornare alla normalità, di-menticare, rimuovere. Poi è successo a Copenaghen, quando un convegno sulla libertà d’espressione è stato attaccato da un commando armato, e abbiamo fatto finta di niente. Avevamo fatto finta di niente anche in Canada, quando ad essere assediato è stato il Par-lamento. Ma il Canada era lonta-no, anche l’Australia era lontana. Anche l’Isissembrava lontanissimo. E in Italia, cosa poteva accadere? Che un ebreo sarebbe stato accoltellato a Milano all’uscita di un ristorante kosher? Kosher come il supermer-cato dove, subito dopo la strage del settimanale che aveva osato pubblicare le vignette su Maomet-to, un altro massacro ha colpito gli ebrei francesi. Ci siamo spaventati a morte per le bandiere nere del

califfato che sventolano nella Libia oramai frantumata, a un tratto di mare di distanza dalle nostre coste. Abbiamo sperato che la distanza fisica ci tenesse al sicuro. Ma una volta compreso che l’esercito dei combattenti fondamen-talisti e integralisti ha ormai fatto dell’Europa un bersaglio, abbiamo cominciato a temere il peggio e a sentirci tutti solidali. Ma perché questa solidarietà non è emersa per le stragi in Siria, in Iraq o in Afghanistan? Perché le bandiere di quei luoghi non sono mai state proiettate su niente? Perché Facebook non ha creato un filtro con la bandiera Palestinese?Eppure in quelle terre muoiono centinaia di persone ogni mese. La verità è che noi abbiamo sempre fatto finta di non vedere e ci preoccupiamo dell’incendio solo quando il fuoco scoppia vicino casa nostra. E ora ci chiediamo come spegnerlo, magari nel panico, magari accecati dalla rabbia. Sabato 14 novembre, al termine della seconda ora, su invito del ministro Giannini e del nostro Preside, la mag-gior parte delle classi ha osservato un minuto di silenzio per commemorare i 130 morti della strage di Parigi. Un

minuto di silenzio non è sufficiente per capire a fondo un fenomeno così grande; è importante, invece, studiare la storia per comprendere gli avvenimenti principali che da sempre caratterizzano il DNA uma-no, per capire che da sempre, alla base dei conflitti e delle diversità, c’è la nostra incapacità di sentirci simili, il nostro egoismo che non ci consente di capire l’altro. Se ascoltassimo di più e uscissimo dal nostro guscio, forse le cose cambierebbero… O forse no, ma a noi ragazzi piace sognare…

(La redazione di Skakki Nostri, da: Edizione speciale on line)

La strage di Parigi

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TERRORISMO

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L’incontro con gli autori Fabio Geda e Marco Magnone, svoltosi il 17 febbraio 2016, è stato originale e diverso dal solito: siamo stati noi ragazzi, infatti, i veri protagonisti.Il libro proposto, fresco di stampa e primo di una saga che conta ben sette romanzi, si intitola Berlin: avventura, fantascienza e colpi di scena hanno coinvolto e affascinato ogni lettore. La storia è ambientata a Berlino Ovest, nell’aprile del 1978: la città, colpita da un terribile e misterioso virus che ha decimato la popolazione, è dominata adesso dall’in-curia e dal silenzio. Gli adulti non ci sono più, e ragazzi e ragazze superstiti si organizzano in cinque gruppi per sopravvivere. Le regole sono da ridefinire, non c’è l’elet-tricità, manca l’acqua corrente, niente più vestiti nuovi e cibo preconfezionato e lavorato. Si vive alla giornata, tra nostalgia del passato e apprensione per il futuro.Noi studenti siamo stati chiamati a immaginare come ci comporteremmo in una situazione simile.Sotto la supervisione degli insegnanti, divisi in cinque gruppi, uno per ogni classe che ha partecipato, abbiamo preparato un lavoro - presentato sotto forma di slide - che mostrasse ai compagni e agli autori le nostre eventuali capacità di sopravvivenza. Una volta scelto il nome, creato il simbolo e stabilito il luogo da trasformare nel proprio

rifugio, ogni classe ha defi-nito quelle qualità etiche e morali in cui si riconosceva, caratteristiche che avrebbero distinto il gruppo. Ciascuno ha inoltre eletto il proprio leader e pensato a oggetti indispensabili in circostanze di sopravvivenza.Dopo i brevi saluti di rito, i rappresentanti dei diversi gruppi hanno presentato a

turno il proprio Power Point, avendo a disposizione circa dieci minuti di tempo per lasciare spazio ai commenti e alle domande degli autori e degli altri compagni. Al termi-ne dell’attività, ogni alunno ha avuto l’occasione di soddi-sfare curiosità riguardanti la saga e di farsi autografare il romanzo dagli autori.Abbiamo tutti accolto con calore e vivace interesse gli auto-ri ai quali siamo grati di averci guidato a riflettere sul fatto che raramente ci rendiamo conto di quello che abbiamo, quando invece dovremmo imparare a cogliere la bellezza della semplicità e a far tesoro delle piccole cose.Gli scrittori hanno apprezzato l’impegno con cui abbia-mo partecipato all’incontro e sono rimasti affascinati dalle nostre idee al punto da promettere di prenderne in considerazione qualcuna nei prossimi romanzi che saran-no pubblicati uno ogni sette mesi, fino al completamento della saga.

Gaia Caricola - Florinda Mazzone II A

BERLIN: I PROTAGONISTI SIAMO NOI!

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Incontri con l’autorePROGETTID’ISTITUTO

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Destini è il titolo di un libro di Martino Sgob-ba, scrittore pugliese vincitore di molti premi letterari.L’opera si presenta come una collezione di racconti non connessi tra loro, poiché i per-sonaggi, l’ambientazione e i temi sono diffe-renti. ma le cui storie sono tutte accomunate da un dettaglio: ogni soggetto è vittima o artefice del proprio destino, questo destino che domina le vite altrui o si lascia dominare dai caratteri più forti. La struttura del libro ricorda quella di un’opera di un al-tro autore contemporaneo italiano, Stefano Benni con Il bar sotto il mare, ma la particolarità di queste storie è il finale aperto; al termine di ogni racconto, infatti, si ha la sensazione che la continuazione della storia è affidata a colui che legge, il quale, dopo aver compreso la vicenda, cerca di capire ed indovinare cosa il destino riserverà al personaggio.I destini gestiscono l’incontro tra Matteo ed Ismail in posti distanti nel tempo e nello spazio; Guglielmo che, nono-stante la sua statura, era riuscito ad ottenere prestigio sociale; la vita di Crucifero detto Crux, il quale era riusci-to a farsi apprezzare da tutti grazie alle sue doti e a far sentire la sua mancanza, durante la sua assenza, poiché, come lui stesso dice: “Ho imparato l’arte senza l’inutile e il superfluo… sono interessato esclusivamente ai giochi di prestigio delle parole… questa tua lanterna magica è un pozzo smisurato che può trattenerle nel fondo buio e, nella giusta occasione, combinarle per sedurre e salvare il raggio di sole stremato dalla sete”. Proprio in questa affer-

mazione è presente l’intento vero e proprio dell’autore: variare lo stile e il linguaggio, creando così continui ed affascinanti giochi linguistici. Il linguaggio inoltre risulta essere elaborato ma scorrevole e ricco di riferimenti filosofici e letterari. Altri destini riguardano l’attrice Flavia che con grande coraggio utilizza la sua arte per cercare di salvare i suoi cari; l’affetto che Carla prova per il suo Marco, anche dopo

quindici anni di reclusione per essere stato un terrorista; la signora Anna affascinata dal misterioso Wolfgang, l’artista di strada con un’infanzia tormentata e, infine, il signor Bicchiere che è testimone dei rapporti e degli affetti che avvengono nel salotto della famiglia in cui si trova.Analizzando attentamente i racconti, due sembrano avere un punto di contatto: sia Crucifero che Wolfgang hanno avuto un’infanzia poco felice e sono scappati di casa alla scoperta del mondo. Il primo, Crucifero, nato dall’unione di due religiosi e cresciuto in convento per essere protetto dalla società esterna, raggiunta l’età della maturità, deci-de di fuggire per provare un senso di libertà. Il secondo, Wolfgang, figlio di un emigrato italiano e di una musicista tedesca, aveva iniziato a girare il mondo con il suo violino alla ricerca di nuove esperienze.Qui, dunque, si può notare come ognuno è artefice del proprio destino poiché c’è chi lo asseconda, chi lo af-fronta, chi lo costruisce scappando dal proprio passato e chi, infine, si abbandona totalmente all’imponente forza di questo Fato.

Anelli Alessia IV H

“DESTINI”

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Incontri con l’autore PROGETTID’ISTITUTO

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La chimica, la biologia e le scienze della Terra, in quanto scienze sperimentali, non possono prescindere da una didattica laboratoriale. Queste discipline non si possono spiegare, infatti, solo attraverso lezioni frontali o con la proiezione di video. E’ nel laboratorio, attraverso l’esecuzione di semplici esperimenti, che gli studenti comprendono ed interiorizzano contenuti teorici complessi e trovano una forte motivazione per lo studio degli stessi. Poiché il nostro Liceo è dotato di un laboratorio di scienze ben attrezzato ed essendo stato nominato un docente di scienze su cattedra di potenziamento, quest’anno è

stato realizzato un progetto per potenziare l’attività di laboratorio. Il prof. Francesco De Santis, affiancato dal responsabile del laboratorio prof. Franco Pisanò, ha collaudato nuovissimi strumenti in dotazione (autoclave, spettrofotometro, stufa ecc.) e si è occupato della richiesta di materiali e strumenti a seconda delle esperienze concordate con tutti i docenti di scienze. In base alle esigenze didattiche, il prof. De Santis ha preparato gli esperimenti richiesti dai docenti ed

ha collaborato all’esecuzione delle esperienze. Il docente ha anche raccolto e catalogato, in base alle classi, tutti i protocolli degli esperimenti svolti. Questo progetto ha consentito l’uso proficuo del laboratorio anche agli alunni delle prime classi che, anche se numerose, hanno potuto usare il laboratorio in modo ordinato, perché divise in gruppi seguiti dal docente curriculare e dal prof. De Santis. Il progetto ha avuto un riscontro positivo e ha sollecitato l’interesse e la partecipazione attiva e costruttiva degli alunni.

Prof.ssa Anna Caldarola

Scienze

LE SCIENZE IN LABORATORIO

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PROGETTID’ISTITUTO

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Sono molte le preoccupazioni che affliggono lo studente medio: interrogazioni, debiti, esami… e per coloro che si avviano verso la conclusione del proprio percorso scolastico, spiccano, tra questi fardelli, i test di ammissione universitari. Per nostra fortuna il Liceo Scacchi fornisce un aiuto con-siderevole nella preparazione in vista di queste temutissi-me prove. Come di consueto, infatti, la nostra scuola ha offerto agli alunni di quarto e quinto anno la possibilità di prendere parte a dei corsi il cui obiettivo è appunto la formazione mirata al superamento dei suddetti test, ed in particolare, ovviamente, di quelli relativi alle facoltà scientifiche.Le lezioni, strutturate in maniera da bilanciare la parte teorica e lo svolgimento di esercizi analoghi a quelli co-munemente incontrati nei test, sono state tenute dalle docenti universitari, prof.sse di chimica Fini e Cosma che, pur trovandosi in un contesto diverso poiché non eravamo

in un’aula universitaria, si sono ben adattate mostrandosi affa-bili e disponibili. Il clima molto positivo ha favo-rito la cooperazione di studenti provenienti da sezioni diverse e, nel contempo, le nozioni appre-se durante il corso hanno avuto

una buona ricaduta anche sul nostro rendimento scolastico in Chimica e Biologia: il che, diciamolo, non fa mai male!Il tutto si è svolto sotto la diligente guida dell’onnipresente prof. Franco Pisanò, coordinatore del progetto, che ringra-ziamo per la sua cortesia e preparazione.Da ricordare che l’intero progetto è parte del piano dell’of-ferta formativa del Liceo Scacchi, quindi… gratuito! In quanto studente di quarto anno, senza dubbio il pros-simo anno ripeterò questa esperienza frequentando corsi analoghi incentrati su Logica e Biologia… E anche l’Università, così, farà un po’ meno paura!

Francesco Errico IV C

Verso l’Università

TEST DI AMMISSIONE? NIENTE PAURA!

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PROGETTID’ISTITUTO

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Campioni

CAMPIONI ANCHE NELLO SPORT!

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SPORT

Anche quest’anno il medagliere degli studenti del Liceo Scacchi è assai nutrito. Senza pretesa di completezza, e scusandoci con gli studenti di cui non abbiamo avuto notizia per tempo, riportiamo di seguito i nomi, raggruppati per disciplina sportiva.

NUOTOCus Bari: Record regionale e nazionale specialità Rana Barbara Bison 1ª F - Cus Bari - Campionati nazionali: 200 stile libero Andrea Sassanelli 2ª B -

PALLANUOTO Torneo Nazionale under 17 e promozione serie B:G.P. Modugno pallanuoto; Matteo Basile 1ª I; Luca Belli-no 1ª I; Nicolò De Marco 1ª H; Ivan Di Tommaso 2ª G; Aldo Concina 3ª E; Edoardo Pascazio 3ª E

GINNASTICA RITMICA 4ª classificata regionali per nazio-nali specialità fune/nastro/singo-lo; 3ª classificata regionali per na-zionali specialità cerchio/clavette/coppie Alessandra Diretto 2ª B:

DANZA CONTEMPORANEA E JAZZ1° posto Concorso San Nicola; 1° posto “Talenti di Brindisi”;2° posto Concorso internazionale Domenico Modugno danza classica e contem-poranea; Angela Barresi 4ª G:

2° posto Concorso internazionale Domenico Modugno – solista e passo a due Chiara Bungaro 4ª G: I° posto V accademico danza classica hip hop moderna Giada Carbone 1ª F Iª classificata al V Concorso internazionale di danza con-temporanea Cecilia Catacchio 2ª B:

BASKET Campionato Rimini - Società Cus Bari Giampiero Quaran-ta 1ª F:

CANOTTAGGIO1° posto Campionato nazionale canottaggio Ungheria; 2° posto Campionati italiani del mare Palermo; 2° posto Memorial D’Alosa, Piedilugo Davide Jacuitti 5ª C - Circolo Canottieri BarionGrande riconoscimento, premio per assiduità ed impegno - Circolo Canottieri Barion- Sez. Canoa (2014/15/16) Enrica Moccia 2ª A: 4° posto K2 nazionali; 2° posto K4 regionali Monica Ser-vadio 2ª A: Cus Bari, sez. CanoaCampionato Nazionale sez. Canoa - CUS Bari ASD An-tonio Arciuli 2ª ICampionato Nazionale Vela Erica Susca 2ª I 1° posto Campionato Nazionale di Maratona-Firenze; 1° posto Selezione nazionale velocità 200 m - 2° posto 500 m Castel Gandolfo; 1° posto Campionato italiano fondo 5000 m; 1° posto Campionato regionale 1000 m - Ta-ranto Ilaria Nitti 5ª G;

CALCIOFBC Puglia Sport Bari - Giovanissimi Regionali Alessandro De Cesare 2ª I:Waterpolo Bari - Campionati Interregionali Riccardo Fusco 2ª A:

KARATECampione d’Italia senior karate Kata aics-fijlkam Vincenzo Scardi-gno 4ª G:

JUDOTrofei regionali e nazionali; cintura marrone Società An-giulli Ivan Accolti 1ª F:

SALTO CON L’ASTA3° posto finale nazionale B; 10°posto campionati italiani indor Elania Di Bartolomeo III M.

prof.ssa Francesca Logrieco

Vincenzo Scardigno

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Quest’anno, dopo tante incertezze e con un’organizza-zione concretizzatasi velocemente, sono riuscito a partire a Sappada con le splendide quarte classi C, D ed F, per un progetto fortemente sostenuto dal mio Dipartimento di Scienze Motorie, anche in funzione delle indicazioni mini-steriali sulla validità di attività sportive svolte in ambiente naturale, per una miglior crescita e maturità dell’adole-scente. Ancora un’esperienza meravigliosa! E’ la terza volta nella mia carriera scolastica che mi vede impegnato a Sappada e, se la memoria non mi inganna, quest’anno è stato rag-giunto il migliore risultato in assoluto: tutti i ragazzi sono riusciti nell’intento del progetto: in soli quattro giorni i prin-cipianti hanno imparato a sciare, gli avanzati ad affinare la loro sciata ed i più abili ad incrementare ulteriormente la loro tecnica, già ottima in partenza.E’ stato possibile, inoltre, mettere in atto un’altra finalità importante del progetto e cioè il tutoraggio degli esperti nei confronti dei coetanei principianti. Questo gruppo di “esperti”, dopo le due ore di lezione con i maestri di sci, si è impegnato con dedizione, pazienza e buona volontà, propinando continui, utili consigli, suggerimenti e incorag-giamenti, in attività di affiancamento affinché i compagni stessi potessero superare quelle difficoltà oggettive tipiche della disciplina. Grazie a questi momenti di condivisione col “tutor” molti ragazzi sono riusciti a superare la paura della velocità, dell’altezza quando si sale in seggiovia, l’e-sitazione nell’affrontare una discesa che presenta sempre maggiori livelli di difficoltà e a superare l’impatto legato alle cadute (cosa abbastanza frequente per i principianti) con accorgimenti utili per rialzarsi da soli.Tutte queste situazioni sono quei “blocchi” che, limitan-do fortemente il giovane affacciatosi per la prima volta

allo sci, determinano l’abbandono della disciplina stessa; cosa abbastanza frequente anche nella vita di tutti i giorni quando, ormai, con troppa facilità l’adolescente preferisce “gettare la spugna” di fronte alle prime difficoltà, lascian-do talvolta incompiuti progetti importanti.L’esperienza giornaliera condivisa sulle piste con i ragazzi, ha confermato la valenza di questo progetto che proietta le sue finalità non solo al potenziamento del carattere del giovane adolescente, ma anche al miglioramento dei rapporti con i coetanei: meraviglioso ed immediato si è rivelato, infatti, l’adattamento a regole di vita di condivi-sione col gruppo.Credo sia importante che il nostro Istituto continui a so-stenere e sponsorizzare questo tipo di esperienze perché, così facendo, l’adolescente potrà ricevere dallo Scacchi una formazione completa in tutti i sensi.Un doveroso ringraziamento ai colleghi proff. Piludu e Mucciaccia, che hanno condiviso con me e con le loro classi questa splendida esperienza, riuscendo a formare un unico gruppo coeso e rispettoso delle regole imposte dalla civile convivenza. Per il docente, grande è la soddisfazione del lavoro svolto quando, alla fine del viaggio, anche un solo alunno, pur di altra sezione, con un sorriso ringrazierà per l’aiuto ricevuto nel superare le difficoltà incontrate! Nella carriera di ogni docente basilare è un’esperienza si-mile, da vivere con le proprie classi, al di fuori delle mura dell’istituto e delle ore ordinarie di lezione, perché così facendo si conoscono tante sfaccettature del carattere dei ragazzi, specialmente di quelli più timidi o poco parteci-pativi alla vita scolastica: è questa la validità dei viaggi di istruzione in genere.

prof. Matteo Lorusso

Sport e montagna

SAPPADAATTIVITÀ MOTORIA SUI CAMPI DA SCI

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VIAGGID’ISTRUZIONE

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Con grande entusiasmo ho accettato di arricchire la for-mazione base dei percorsi scolastici con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Mio obiettivo è stato quello di orientare i giovani a valoriz-zare le vocazioni personali, gli interessi. Non è stato faci-le collegare l’Istituzione sco-lastica con il mondo del lavoro ai fini di una partecipazione attiva dei soggetti “alunni” nei percorsi formativi. Il nostro Liceo, in collaborazione con la società sportiva “Angiulli”, ha finalizzato una quota consistente della sua progettualità puntando sullo studio della organizzazione e marketing di un evento sportivo sostenibile; l’iniziativa ha avuto come sfondo integratore le molteplici attività educative che hanno spaziato dall’ambito scientifico a quello motorio. L’organizzazione dell’evento sportivo di domenica 15 maggio 2016, infatti, è stato considerato uno degli strumenti di marketing e comunicazione più utili a disposizione della società sportiva stessa. La sua crescente importanza è legata all’evoluzione stes-sa del concetto di marketing il cui principale obiettivo è quello di rendere efficace la transazione verso il mercato, concetto che si va progressivamente sostituendo ad un modello di marketing relazionale, focalizzato sull’obietti-vo di accrescere e qualificare le relazioni con il cliente, allo scopo di fidelizzarlo.Oltre ad essere un innovativo metodo di promozione ver-so l’esterno, l’evento è diventato anche uno strumento di motivazione delle risorse interne: esso ha contribuito a migliorare il clima sportivo con una ricaduta positiva sulla qualità del lavoro e sulla motivazione degli stessi ragazzi. L’evento, ideato, pianificato e realizzato in collaborazione con il direttore sportivo Antonello Masciullo, ha lascia-to un’eredità positiva alla comunità che lo ha ospitato e realizzato e ha visto i nostri allievi protagonisti dell’even-to stesso. Una prima selezione degli alunni partecipanti ha tenuto conto delle disponibilità e delle competenze; successivamente è stato effettuato un monitoraggio pe-

dagogico che ha evidenziato le loro aspettative e i loro livelli di presa di coscienza della proposta. Le attività di orientamento sono state indi-rizzate a chiarificare gli aspet-ti attraverso una loro prima interazione con il mondo del lavoro. La positiva interdipendenza degli alunni del gruppo ha

favorito la collaborazione per raggiungere gli obiettivi. La difficoltà riscontrata da un elemento del gruppo, di-veniva difficoltà per tutto il gruppo, per cui ci si sentiva responsabili sia del proprio personale apprendimento, che dell’apprendimento degli altri membri: si era legati ad un destino comune.La responsabilità individuale ha fatto sì che tutti dovessero rendere conto del proprio compito e di quanto appreso. Ciò ha rafforzato la capacità degli studenti di “insegnarsi a vicenda” con l’uso appropriato e condiviso delle abilità: gli alunni sono stati incoraggiati e aiutati a sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, a migliorare la comunicazio-ne, a prendere delle decisioni opportunamente motivate, a gestire i conflitti nei rapporti interpersonali.La valutazione del lavoro da parte degli alunni, periodi-camente verificata e la sua efficacia nel funzionamento del gruppo, (sempre con il sostegno dei docenti) ha con-tribuito a migliorare i risultati, così come il clima sereno instaurato ha aiutato tutti a socializzare.

prof.ssa Francesca Logrieco

Alternanza scuola lavoro

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO: UN’ESPERIENZA SPORTIVA

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PARTNERSHIP

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In data 12 Aprile si è tenuto presso l’auditorium del Liceo A. Scacchi, l’evento “Art&Science: quando la scienza di-venta arte”.Dalle riniti allergiche alle micosi nasali, dagli eosinofili fino a gruppi di batteri organizzati in biofilm: oggi la citolo-gia nasale diventa arte attraverso immagini realizzate al microscopio ottico dal Prof. Matteo Gelardi, responsabile della Unità Operativa Semplice di Rinologia” presso la Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università degli Studi di Bari e Presidente fondatore della Accademia Italiana di Citologia Nasale (Aicna).Le immagini microscopiche sono state dapprima commen-tate sul piano “artistico” dalla Prof.ssa Antonella Marino, docente dell’Accademia delle Belle Arti, e, successivamen-te spiegate dal punto di vista medico-scientifico. L’incontro, dunque, è stato un’occasione per parlare di Arte, di Medicina, degli aspetti sociali ad essa correlati e dei programmi di ricerca attualmente in corso. Insomma, un trionfo dell’arte accompagnato dal successo della scienza e della medicina!Come sottolinea Gelardi: “La citologia nasale è morfolo-gia e cromatismo. Da qui il passo è breve perché tutto si trasformi in arte. Il microscopio è l’artefice di tutto ciò, trasformando l’invisibile in visibile, regalandoci immagini di infinita bellezza”.

(Prof.ssa Marina Salerni)

26 settembre 2015, fe-sta nazionale dei lettori. “Parole sacre”, il tema proposto. Il nostro liceo scientifico anche quest’anno ha aderito all’iniziativa: ha scelto di celebrare il lettore più consapevole, attento e creativo che impari a scoprire i lega-mi profondi tra musica

e matematica sino a meravigliarsi. Ecco quindi le parole “sacre” proposte ai nostri cento ragazzi: matematica e musica, parole da cui partire per scoprire verità solo talvolta intuite, ma mai sino ad ora analizzate.I ragazzi delle classi quarte e quinte hanno assistito alla lezione del Maestro Stefania Gianfrancesco, fondatrice del Presidio del libro “Il circolo di Beethoven”. “Radice quadrata di do” è stato il titolo intrigante dell’incontro. La discussione ha preso le mosse dal libro del poliedrico Piergiorgio Odifred-di “Penna, pennello e bacchetta” (ed. Laterza). In un’atmosfera coinvolgente e stimolante i nostri lettori hanno scoperto che Bach e Beethoven moltiplicavano voci e moduli ritmici, che Debussy, Bartók e altri componevano servendosi della serie di Fibonacci, che Kandinsky dipin-geva la musica e che i temi potevano essere messi allo specchio come si divertiva a fare Webern; hanno dovuto imparare che durante i regimi totalitari anche la composi-zione musicale, che è libertà creativa, è stata regolata da una ferrea disciplina che prevedeva gerarchia tra le note fino all’esplosione delle composizioni rock; hanno riflettuto entusiasmandosi su parole ormai costanti della loro forma-zione scientifica, e non solo scientifica, quali proporzione, simmetria, sezione aurea e operazioni numeriche; hanno imparato le relazioni tra arte visiva e musica osservando immagini e ascoltando gli esempi di ritmi eseguiti al nostro instancabile pianoforte dalla stessa relatrice. Si è trattato di una lezione intensa dai contenuti inaspet-tati che ha visto i giovani studenti del liceo sinceramente interessati a letture inconsuete come questa e sicuramente stimolati ad essere non solo lettori sempre più consapevoli e critici, ma anche interpreti curiosi della realtà.

prof.ssa Lucrezia Difino

Arte e scienza

ART&SCIENCEQuando la scienza diventa arte

RADICE QUADRATA DI “DO”

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INCONTRI CONL’AUTORE

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Anche per l’anno scolastico 2015-16, accogliendo le linee guida dell’associa-zione Italia Nostra, il corso ha propo-sto il tema “Le pietre e i cittadini”, come ambito di attenzione della pro-posta educativa “Scuola, Cittadinanza, Sostenibilità”, ovvero un diverso mo-dello di sviluppo umano fondato sulla tutela e la valorizzazione del patrimo-nio culturale materiale ed immateriale, sulla sostenibilità nel rapporto uomo natura, sulla cittadinanza attiva e re-sponsabile, sulla memoria della storia come fondamento del futuro, sulla conoscenza e sul rispetto delle diverse identità culturali. La scelta del tema “Bari Vecchia”, come ambito di costru-zione della competenza chiave di cittadinanza secondo il procedimento di ricerca-azione, contestualizzato nel tessu-to geografico e socio-economico del nostro Istituto scolasti-co, si è basato sulle seguenti considerazioni:

– le città antiche sono i primi luoghi di nascita della cittadinanza, della civiltà democratica, della coesione sociale;

– i loro monumenti, le chiese, le case, i palazzi, le vie, le piazze, gli usi, i tempi e i modi di vivere, richiedono indagini storiche, culturali e civili;

– il nostro patrimonio è una risorsa che ci aiuta a crescere come citta- dini, è un patrimonio collegato ai diritti fondamentali della persona

umana.Il corso proposto ha rappresentato, quindi, l’occasione per sviluppare un percorso educativo che, muovendosi dalla Conoscenza e dalla Consapevolezza, solleciti alla Creativi-tà ed alla Competenza.Positivo si è rivelato l’interesse degli studenti, così come proficua è stata la collaborazione.

prof.ssa Eliana Garofalo

Patrimonio culturale

LE PIETRE E I CITTADINI

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PROGETTINAZIONALI

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L’avventura continua. Il nostro Liceo, sempre in collaborazione con l’associazione culturale Zerottanta e con il sostegno di Music Academy Bari , ha organizzato la quinta edizione del Rec’n’Play Contest, concorso per band musicali emergenti composte prevalentemente da studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle Province di Bari e BAT. Il progetto, vincitore del Leone d’Argento per la Creati-vità 2013 sez. Scuole Superiori alla Biennale di Vene-zia, svolto in collaborazione con L’Acqua in Testa Music Festival e Castellaneta Film Festival, è cofinanziato dal Comune di Bari – Assessorato alle Politiche Giovanili.I gruppi partecipanti si sono esibiti nel corso dei live or-ganizzati nel periodo di svolgimento del concorso (mag-gio-giugno 2015) e valutati da apposita giuria di qualità che, nella serata del 28 giugno u.s., presso l’Officina degli Esordi, ha individuato i vincitori dei premi in palio: la realizzazione di un videoclip realizzato da Zerottanta in collaborazione con i ragazzi del laboratorio di cinema contestualmente avviato presso il nostro Liceo, la parte-cipazione all’edizione 2015 de L’Acqua in Testa Music Festival; un buono studio per uno dei musicisti partecipan-ti al contest, per la frequenza del primo anno del percorso National Diploma o Higher National Diploma presso Bari Music Academy (scuola di musica riconosciuta a livello internazionale, in partnership con Middlesex University London – UK, Edexcel – UK, Trinity College London – UK, University of West London – UK , Musician Institute – Los Angeles, USA, PopAkademie – Mannheim, GERMANY); la partecipazione al Castella-neta Film Fest 2015 in qualità di band ospite. Si è aggiudicato il primo premio Supramonte (Liceo Scien-tifico “Nuzzi”, Andria) con il brano “Affinità Elettive”. Sabato 24 ottobre u.s., presso l’Officina degli Esordi, all’interno dei programmi Premedimex promossi dal Laboratorio Urbano barese, in occasione dell’evento Rec’n’Play on Air, con cui Rec’n’Play ha raccontato la sua storia attraverso la musica dei suoi protagonisti, è stato presentato al pubblico il videoclip ufficiale, video realizzato

all’interno del percorso produttivo e formativo del progetto Rec’n’Play che lo scorso anno ha portato alla realizzazione di “Sono qui” di Nabel, primo videoclip immersivo italia-no, vincitore del premio speciale PIVI per la Tecnologia al MEI, gli Oscar degli Indipendenti. All’interno delle Sale Prova dell’Area Factory dell’Offici-na si sono esibiti per brevi live set, otto tra le band più significative del quinquennio Rec’n’Play: Supramonte, Almeno Tre, Absynthium, Sublimia, Sblain, Giorgio Schino, Blue Tide, Lupercalia. Esperienza, questa, emo-zionante non solo per le band che hanno potuto rivivere quei momenti che hanno costituito il punto di partenza per le soddisfazioni professionali in seguito raggiunte, ma per tutti i presenti che hanno constatato come, progetti di questo tipo, contribuiscano alla formazione umana e professionale dei nostri giovani. Chi ha vinto è la scuola, nella persona del D.S. Giovanni Magistrale che ha credu-to in Zerottanta e nei giovani studenti ed ha supportato l’iniziativa che sembrava, ai più, irrealizzabile.Ed un’ulteriore conferma è giunta dall’Assessorato al Diritto allo Studio e Formazione della Regione Puglia e dall’AR-TI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione- che, in occasione della Mostra-convegno nazionale JOB&O-

rienta 2015, orientamento scuola, formazione, lavoro, svoltasi a Verona dal 26 al 28 novembre 2015, tra i tanti ospiti del mondo della scuola e istituzioni della Regione Puglia e della Regione Veneto, hanno espresso il desiderio di avere come ospiti gli ideatori del

progetto, il regista Ermes Di Salvia e la produttrice Anna Giulia D’Onghia con la seguente motivazione: “Riteniamo che il progetto, da voi ideato e realizzato sin da cinque anni a questa parte, sia perfettamente in linea con l’idea di una Regione Puglia che comunica con i giovani utilizzando il loro linguaggio e che prospetta agli stessi delle prospettive con-crete d’istruzione e formazione, funzionali al loro inserimen-to in un mercato del lavoro in continua evoluzione”.Complimenti ragazzi, complimenti Zerottanta, complimen-ti Liceo Scacchi.

Rec’n’play

IL REC’N’PLAY È ON AIR ALL’OFFICINA DEGLI ESORDI

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CONCORSIMUSICALI

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Cinema

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PROGETTID’ISTITUTO

Tutti i giorni siamo a contatto con materiale multimediale: dal telegiornale alla serie TV, dal video amatoriale sul web al film in sala. Nella maggior parte dei casi assorbiamo le informazioni che ci vengono proposte senza prima valutarle criticamente, trascurando la distanza che intercorre tra esse ed il mondo reale. Il progetto, organizzato dalle prof.sse Alessandra Bolognese e Vittoria Frega, si è quindi posto que-sto obiettivo, anche se solo in quattro lezioni pomeridiane. Il prof. Antongiulio Mancino, che ha tenuto il corso, ha gui-dato noi studenti in primo luogo a rapportarci ai contenuti cinematografici e quindi a comprendere una scena a parti-re da canoni tecnici, mentre da un punto di vista contenu-tistico, seguendo anche quest’anno un percorso tematico, si è soffermato sul confronto fra cinema hollywoodiano e cinema italiano.L’assunto di partenza è che anche la cinematografia, come la letteratura, è una disciplina artistica e, in quanto tale, si avvale di un linguaggio specifico, difficile da comprendere e decodificare, a maggior ragione se si considera che non è oggetto di studio nella scuola, a differenza dei testi let-terari. Il contributo del prof. Mancino è stato prezioso per colmare questa lacuna, che è ancora più grave se si pensa a quanto si è sommersi da materiale cinematografico dal quale spesso ci si deve “difendere”: l’arma è proprio la lettura critica e consapevole.Una volta acquisiti gli strumenti base per poter affrontare il mondo della cinematografia, è seguita una discussione

sul materiale preso in considerazione. Si è partiti, intanto, dall’assunto che sia doveroso riconoscere dignità a qual-siasi tipo di elaborato con cui si ha a che fare, tenendo presente, come avviene per ogni opera d’arte, che non sarà mai possibile stabilire dei canoni certi secondo i quali valutare la qualità del prodotto: tale valutazione non è affatto facile e banale come potrebbe sembrare.Una volta prive di pregiudizi, le nostre menti hanno saputo contestualizzare opere come “Gioventù bruciata”, di Nicho-las Ray (1955) cogliendo, con l’indispensabile ausilio della conoscenza di nozioni fondamentali, gli aspetti che fanno di questo film un vero e proprio capolavoro, poiché ha il merito di aver rivoluzionato la storia della cinematografia. Seguendo il filone del conflitto generazionale abbiamo assistito alle proiezioni di “Scialla”, di Francesco Bruni (2011) e “Disconnect”, di H.Alex Rubin (2013), film che toccano questioni estremamente vicine alla nostra sensibilità, come il problema dello smoderato utilizzo di dispositivi elettronici o quello del valore della cultura. Il percorso si è concluso con un film che lascia spazio a riflessioni di respiro ancora più ampio, “American Beauty” di Sam Mendes (1999) che, per i suoi spunti etici e quasi filosofici, ha suscitato in noi grande interesse, stimolandoci a proseguire autonomamente un cammino fatto di ricerche e scoperte di capolavori che, non si sa per quale ragione, rimangono ignoti ai più.

Andrea Guida V G

VISIONI A CONFRONTOIL CONFLITTO GENERAZIONALE

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Cinema

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PARTNERSHIP

Sotto il sole cocente di Roma, il 14 luglio, abbiamo raggiunto l’auditorium Parco della Musica di Roma per tenere la nostra audizio-ne con i responsabili della sezione indipendente del Festival del cine-ma di Roma, Alice nella Città: un sogno per noi essere poter nomi-nati componenti della giuria!Ed ecco, dopo alcune settimane, con grande stupore da parte nostra e dei nostri familiari, giungere l’inaspettata telefonata che annunciava il nostro reclutamento come membri della giuria di Alice, selezionati fra tanti studenti di istituti di tutta Italia; grande soddisfazione per noi e per il nostro Istituto: sono anni, infatti, che alunni dello Scacchi sono selezionati per questa importante manifestazione.Tra la felicità di abbandonare la scuola per la durata di ben dieci giorni e l’amarezza di lasciare la nostra città, il 15 ottobre siamo partiti alla volta della capitale per iniziare questa nuova avventura.Dopo l’imbarazzo iniziale e nonostante la stanchezza dovuta al lungo viaggio, abbiamo iniziato subito a fami-liarizzare con il luogo e con gli altri giurati.Dopo i convenevoli è iniziato il vero “lavoro”: le proiezioni si sono susseguite senza sosta, alterna-te agli incontri con le delegazioni dei film visionati.

Non sono mancati anche i mo-menti di svago in cui abbiamo potuto esplorare la struttura e vedere le celebrità sfilare sul red carpet, artisti del calibro di Jude Law, Dario Argento, e molte altre special guest internazionali.Trascorsi così dieci giorni tra la visione di diciotto pellicole, tredici

dei quali in concorso, è arrivato il fatidico momento della votazione. Nonostante pareri discordanti, discussioni, critiche sempre costruttive, il verdetto conclusivo ha decretato finalmente il vincitore.Ci sentiamo di esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro svolto dai responsabili di Alice nella Città per la direzione e la gestione dell’intero progetto che ha indub-biamente lasciato in noi il ricordo di un’esperienza unica e indimenticabile, condivisa con tanti ragazzi della nostra età.Non possiamo esimerci dall’esortare chiunque leggerà quest’articolo a cimentarsi, l’anno prossimo, nel tentativo di essere selezionato per partecipare a questa grande ma-nifestazione come il Festival del Cinema di Roma (dimen-ticavamo: tutto gratis!): esperienza difficile da descrivere. Provare per credere!

Dario Ferrandino - Paolo Lorusso IV D

FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA “ALICE NELLA CITTÀ”E… L’AVVENTURA CONTINUA!

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La Giornata dell’ArteSTUDENTI

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La nostra nuova “faccia” PALAZZOCHARTROUX

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La scuola, in quanto polo culturale, è (o dovrebbe esse-re) il luogo in cui si forgia lo spirito di cittadinanza dei suoi studenti che, stimolati da una serie di iniziative, modellano il loro pensiero e lo fortificano grazie alla discussone con il diverso da sé. Purtroppo, per via del fatto che il sistema scolastico ita-liano non sempre tiene conto di queste esigenze, pochi ragazzi che hanno a cuore la faccenda, cercano di sopperi-re a questo stato di cose, no-nostante la scarsa visibilità di quanto si organizza, lo scarso interesse generale, ecc.Nonostante questo, noi, come rappresentanti d’Istitu-to, non possiamo non ricordare a voi studenti, profes-sori e genitori che leggete questo breve articolo, che c’è chi opera controcorrente, disposto ad affrontare e superare tutte le difficoltà. Come dimenticare, ad esempio, il lavoro e la passione dei reportage di Asia, il discorso che ha rivolto Giorgio ai ragazzi di primo superiore nel corso dell’assemblea del 17 novembre, o ancora, gli spunti forniti da Loren-zo durante il suo corso di Personal Leadership Training (già mi scuso con i tanti che non ho citato).

Benché si parli di un gruppo non molto folto, posso af-fermare, giunto al quinto ed ultimo anno della mia carriera scolastica, che questo gruppo continua anno dopo anno ad aumentare, ad arricchirsi e ad arricchire. Insisto nell’uso del verbo “arricchire”: mi riferisco, infatti, ai preziosi momenti di confronto che questi studenti hanno fornito all’intera comunità scola-stica durante le giornate di autogestione, lavorando per organizzare incontri veramen-te suggestivi, come si sono

rivelati quelli con i ragazzi di Medici Senza Frontiere o di GreenPeace. Ovviamente la strada da percorrere è ancora molto lunga; ci aspettiamo un supporto da parte di tutti, non soltanto degli studenti, ma anche di tutti gli operatori scolastici, affinché non passi l’idea che la cultura si limiti solo a quella racchiusa nei libri e nelle lezioni dei docenti (sacrosante, per carità!). Se confidiamo in un futuro cambiamento politico e sociale, non è il qualunquismo che ci aiuterà, ma l’a-pertura della mente verso tutte le conoscenze e la realtà che ci circonda.

Andrea Guida, VG

Un’altra scuola

IL COLLETTIVO “AGORÀ” DEL LICEO SCACCHIAUTOGESTIONE 2016

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PROGETTISTUDENTESCHI

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Sono passati 50 anni dal nostro diploma e ancora una volta ci siamo ritrovati. Era l’e-state del lontano

1965 quando abbiamo conseguito la Maturità Scientifica presso il Liceo “Arcangelo Scacchi” di Bari.Quell’ultimo anno nella nostra 5ª D eravamo un folto grup-po di 36 compagni, giunti alla fine dei cinque anni di liceo: Attolico Giovanni, Barresi Vincenzo, Barrotta Maria Imma-colata, Buccheri Elio Blasco, Cammarata Ettore, Campanel-la Francesco, D’ambrosio Luciano, D’auria Silvia, Durano Raffaella, Guastamacchia Alfonso, Guerra Ugo, Introini Loredana, Liuzzi Gianfranco, Maglietta Emilio, Marani Adolfo Antonio, Milella Alessandro, Moretti Donato, Negro Michele, Nitri Vittorio, Pezzani Carla, Pinto Elvira, Pontrelli Ignazio, Ravallese Raffaello, Rizzi Giacomo, Russo Marcel-la, Santamato Michele, Sel-vini Cristian, Serio Giacinto, Tarchioni Fulvio, Tatone An-tonio, Trentadue Nicola An-tonio, Tricomi Alba, Urbano Domenico, Valori Vincenzo, Zanni Rocco, Zurlo Giovanni Carmine.Durante il percorso di studi alcuni erano migrati verso altre città, altri si erano aggiunti strada facendo, ma ormai avevamo raggiunto la meta.Poi ci eravamo persi di vista, con l’eccezione di qualcuno di noi che aveva frequentato il medesimo corso universi-tario, ma limitatamente a tale periodo; alcuni di noi sono diventati ingegneri, altri avvocati, docenti, medici e infine altri hanno intrapreso professioni diverse. Così erano passati più di 25 anni quando Adolfo Marani nel 1992, ha cominciato a cercare i nostri nuovi recapiti e telefoni per tentare di rincontrarci ancora. Finalmente, an-che con l’interessamento di Ignazio Pontrelli e Gianfranco

Liuzzi, il 5 novembre 2005 ci siamo rivisti nell’aula della nostra 5a D, dopo 40 anni dal nostro diploma. E’ stato il nostro primo incontro, eravamo in 28, un bel numero, con la presenza anche di qualche compagno che aveva cambiato classe strada facendo. Un folto gruppo da Bari, Bologna, Parma, Padova, Torino, Milano, Venezia, Roma, Napoli e persino dalla Francia.Quando il nostro compagno Adolfo, preside ora in pensio-ne, ha fatto l’appello, ci siamo riscoperti quelli di una vol-ta, con qualche ruga e qualche capello bianco, ma con lo stesso entusiasmo dei nostri diciotto anni. Ci siamo raccon-tati le nostre esperienze senza alcun riserbo, con la stessa

sincerità e schiettezza della nostra adolescenza. Così, negli anni successivi, abbiamo ripetuto la piace-vole esperienza. Ed ecco siamo arrivati a settembre 2015 quando il 26 e 27 ci siamo rivisti per l’ottavo incontro, quel-lo del CINQUANTENARIO.

La sede non poteva essere altro che Bari: la nostra sede storica. Per questo fantastico traguardo ci siamo ritrovati ancora una volta nel nostro Liceo, ricordando in allegria qualche aneddoto dei tempi passati.Il nostro compagno Antonio Tatone ha recuperato un fil-mino dei tempi della scuola ed ha trasformato la vecchia pellicola in un “file” video, che abbiamo potuto gustare anche grazie alla cortesia del Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Magistrale, che ci ha messo a disposizione un computer ed un proiettore. Anche questa è stata una pia-cevolissima esperienza che ci porteremo sempre con noi.

Come eravamo

LA 5ª D DEL 1965: CINQUANT’ANNI DOPO

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EX ALUNNI

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Il Personale docente

1 Ester Franco Scienze2 Anna Maria Caldarola Scienze3 Lucia Cicinelli Matematica e fisica4 Stella Longobardi Inglese5 Maria Zaccaria Religione6 Maria Santoro Matematica e fisica7 Margherita Sinibaldi Lettere8 Eleonora Storelli Inglese9 Antonella Moretti Lettere10 Nunzio Lagonigro Religione11 Angela Grimaldi Matematica e fisica12 Cinzia Fazio Inglese13 Vincenza Bottalico Inglese14 Barbara Russo Inglese15 Franco Giordano Inglese16 Enrica Tulli Filosofia e storia17 Andrea Bellomo Filosofia e storia18 Gabriella Cardinali Inglese19 Rosa Mastrandrea Disegno e storia dell’arte20 Vincenzo Rizzi Lettere21 Marta Salvemini Lettere22 Agnese Pipitone Matematica e fisica23 Patrizia De Silva Disegno e storia dell’arte24 Liliana Dubla Scienze25 Cecilia Viterbo Lettere26 Alessandra Bolognese Lettere27 Maria Teresa Leone Lettere28 Giovanni Magistrale Dirigente scolastico

29 Clotilde Ranieri Inglese30 Antonio Chinellato Lettere31 Nicola Carofiglio Lettere32 Marisa De Bellis Matematica e fisica33 Gelsi Tamburiello Lettere34 Rosaria Fiore Matematica35 Rosa Maria Fede Matematica36 Danilo Insabato Inglese37 F. Lavinia Del Faro Lettere38 Filomena Paradiso Lettere39 Antonella Monticelli Lettere40 Salvatore Schirone Religione41 Lucrezia Difino Lettere42 Maria Chiara Savina Lettere43 Vittoria Frega Lettere44 Valentina Patruno Filosofia e storia45 Alessandra Lopez Francese46 Valentina Guida Matematica e fisica47 Bianca Fanti Matematica e fisica48 Maria F. Muscarella Matematica e fisica49 Matteo Lorusso Scienze motorie50 Ilaria Iusco Matematica e fisica51 Sergio Piludu Scienze motorie52 Nunzia Leporino Filosofia e storia53 Sergio Muciaccia Filosofia e storia54 Francesca Logrieco Scienze Motorie55 Raffaele Gelao Disegno e storia dell’arte

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Il Personale docente

56 Alberto Altini Scienze motorie57 Marisa De Bellis Matematica e fisica 58 Francesca Brancaleone Lettere59 Anna Pellicoro Lettere60 Rosa Maria Fede Matematica61 Cinzia Penco Inglese62 Natalie Sapone Scienze63 Cinzia Fazio Inglese64 Gabriella Cardinali Inglese65 Vincenza Bottalico Inglese66 Barbara Russo Inglese67 Assunta D’Angelo Matematica e fisica68 Marina Servodio Lettere69 Eglenice Evangelista Filosofia e storia70 Franco Pisanò Scienze71 Giovanni Magistrale Dirigente Scolastico72 Maddalena Ariola Lettere73 Nunzia Leporino Filosofia e storia74 Loredana Caporusso Scienze motorie75 Luigi De Mola Collaboratore scolastico

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Il Personale A.T.A.

1 Rosalba Terlizzi Assistente tecnico2 Delia Morelli Collaboratrice scolastica3 Ignazio Nicassio Collaboratore scolastico4 Luigi De Mola Collaboratore scolastico5 Santa Masellis Collaboratrice scolastica (Diritti a scuola)6 Maria Agresta Collaboratrice scolastica7 Maddalena Lacetera Collaboratrice scolastica8 Stefano Bruno Assistente tecnico9 Marino Fornarelli Collaboratore scolastico

10 Maria Teresa Spano Assistente amministrativa11 Maria Cavaggion Assistente amministrativa12 Angela Grimaldi Assistente amministrativa (Diritti a scuola)13 Giovanni Magistrale Dirigente scolastico14 Giuseppe Moschetti Collaboratore scolastico15 Nicola Mazzone DSGA16 Lucrezia Giusto Assistente amministrativa17 Vincenzo De Bello Collaboratore scolastico

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Il Consiglio d’Istituto

1. Anna Pellicoro Docente2. Marina Servodio Docente3. Maria Verna Genitore, Presidente CdI4. Giovanna Pastoressa Genitore5. Eleonora Storelli Docente6. Licia Baldassarre Studente

7. Gianfranco Sabato Genitore 8. Nicola Mazzone DSGA 9. Giovanni Magistrale Dirigente scolastico10. Francesca Sfrecola Docente11. Andrea Guida Studente12. Matteo Bellomo Studente

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Qualsiasi altra dichiarazione di diritto non è veritiera e sarà perseguita per legge.

Tutti i diritti sulle immagini qui riprodotte sono riservati. Qualsiasi altra riproduzione anche parziale e per qualsiasi utilizzazione è proibita.

Progetto gra�co:prof. Roberto Zecca

Coordinamento di redazione:prof. Roberto Zeccaprof. Giovanni Magistraleprof.ssa Lia D’Arpa

La compilazione degli elenchi nominativi degli alunni è stata effettuata dai rappresentanti di classe.

Foto delle classi:Giuseppe Ottolino

Stampa:Ragusa Grafica Moderna - Bari

Finito di stampare nel Giugno 2016

Copyright by:ROBERTO ZECCA

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