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RIZA RIZA le erbe per DORMIRE BENE Quali sono, come e quando utilizzarle per ottenere i maggiori benefici

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RIZARIZA

le erbe perDORMIRE BENE

Quali sono, come e quandoutilizzarle per ottenere i maggiori benefici

Testi di Fiorella CoccoloProgetto grafico e copertina: Daniela Figliola

Edizioni Riza S.p.a. Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano

Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta

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SOMMARIO

IntroduzionePerché un buon sonnoè importante

Capitolo ILe 10 erbe che fanno dormire bene

Capitolo IISemplici consigliper riposare bene

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Nonostante glistudi semprepiù approfon-diti cha da an-

ni si occupano del son-no, la sua funzione pri-maria non è ancora sta-ta del tutto compresa.Più note sono invece lesue funzioni “collaterali”,tra le più note:•il risparmio energetico;•il ristoro muscolare;

•il ristoro del sistema im-munitario per il manteni-mento della sua effi-cienza;•l’accrescimento e lamaturazione dell’orga-nismo;•il restauro e il manteni-mento dell’efficienzadel sistema nervosocentrale;•l’apprendimento di in-formazioni;

INTRODUZIONE

Perché un buonsonno è importante

Dormire non è tempo perso,ma un processo biologico e, insieme,psicologico, che ci regala, oltre cheil riposo e il ristoro di corpo e cervello,la magia dei sogni. Ecco perché èfondamentale migliorarne la qualità.

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•il consolidamento del-la memoria.Dormire e riposare sonoquindi condizioni essen-ziali per una buona qua-lità della vita.

IL MECCANISMO DEL SONNO Gli uomini hanno al lorointerno una sorta di oro-logio biologico che in-fluenza alcuni processi fi-siologici e che condizio-na le ore di veglia e quel-le di sonno. Il funziona-mento di questo orologiocorrisponde al ciclo cir-cadiano (dal latino circadiem, circa un giorno), ilquale regola, attraversol’azione di messaggerichimici e nervosi, i pro-cessi organici che av-vengono ogni giorno nelnostro corpo, come la di-gestione, l’evacuazione,la crescita, il ricambiocellulare ecc.

Il nostro orologio biologi-co determina anchel’alternanza dei periodidi sonno e di veglia conun intervallo piuttosto re-golare e costante all’in-terno del ritmo circadia-no, a meno che inter-vengano fattori che dal-l’esterno possono condi-zionarne in parte il funzio-namento (stile di vita, tur-ni di lavoro ecc.). Un regolare ciclo di son-no e veglia fa sì che ilnostro orologio biologi-co influisca positivamen-te sulla produzione or-monale, ottenendo unabuona condizione di vi-gilanza diurna e un ripo-so notturno soddisfacen-te. Durante il sonno il livellobasso di adrenalina e dicorticosteroidi, che so-no gli ormoni associatialla condizione di veglia(e di stress...), danno la

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possibilità all’organismodi sfruttare i più elevati li-velli di ormone della cre-scita, prodotto dall’ipo-fisi nelle ore notturne. Dormendo, diminuiscelentamente la tempera-tura corporea fino a rag-giungere circa un gradomeno del valore serale.Quando, durante il son-no, la temperatura si ab-bassa e raggiunge il li-vello minimo, i valori diadrenalina si riducono esi continua a dormire acausa della spossatezzache ciò comporta perl’organismo. Verso il fini-re della notte, con le pri-me luci dell’alba, è inve-ce più difficoltoso dormi-re o rimanere addor-mentati, perché verso le5 del mattino i livelli or-monali incominciano acrescere e aumenta an-che la temperatura cor-porea. Il ciclo di sonno e

di veglia è regolato an-che da un altro ormone,la melatonina, prodottodall’epifisi – una piccolaghiandola situata nelcervello – con il calaredella luce solare. Ed èproprio questo ormoneche dà il segnale all’or-ganismo di rallentare leproprie attività per pre-pararsi al sonno.

Le fasi del sonnoGli scienziati hanno evi-denziato che il sonnonon è uguale per tuttala sua durata, ma è ca-ratterizzato da due fasiprincipali:•la fase non-REM (sonnoortodosso);•la fase REM (sonno pa-radosso). Il termine REMderiva dal fatto che, du-rante tale fase, gli occhisi muovono con movi-menti ritmici rapidi (dal-l’inglese Rapid Eye Mo-

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vements, movimenti o-culari veloci). Questa fa-se, che si verifica di soli-to quattro o cinque vol-te per notte, è quella incui si fanno sogni moltointensi, ed è caratteriz-zata dall’elevata attivi-tà cerebrale e dai rapi-di movimenti oculari,entrambi in contrastocon il grado di genera-le rilassamento musco-lare tipico del sonno;proprio per questo mo-tivo, è detta anche“sonno paradosso”. Se una persona è distur-bata in fase REM o nelmomento di sonno pro-fondo, facilmente pre-senta sintomi di nervosi-smo e stress.

Che cosa accade durante il sonnoIl sonno ha diversi ciclidella durata di 90-100minuti ognuno, caratte-

rizzati dal passaggio at-traverso vari stadi delsonno e la fase REM.

•Stadio 1. L’attività ce-rebrale rallenta e le on-de alfa dell’elettroence-falogramma, che sonotipiche dello stato di ve-glia in rilassamento aocchi chiusi, vengonosostituite da onde ab-bastanza regolari.

•Stadio 2. In questo sta-dio di sonno leggeroprevalgono le onde conbrevi esplosioni di attivi-tà cerebrale, i “fusi delsonno”.

•Stadio 3. È quello delsonno profondo, con fa-si di sonno REM della du-rata di circa 15 minuti.Nel corso della notte di-minuiscono progressiva-mente le fasi di sonnoprofondo e aumentano

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di durata e di intensità lefasi REM. Un giovane adulto arrivaal sonno REM più o me-no 90 minuti dopo l’ad-dormentamento; questafase, che si ripete all’in-circa ogni 2 ore, durasempre un po’ di più finoad arrivare al momentopiù lungo che precede ilrisveglio. Questo terzostadio – detto del sonnoessenziale – costituito dasonno profondo e dasonno REM, è quellomaggiormente riposan-te: succede che anchechi dorme poco, riescecomunque a soddisfarela sua esigenza quandonon gli viene a mancarequesto sonno essenziale.

Quante oredobbiamo dormireNon è possibile stabilireuna durata del sonnoottimale, perché questo

è un fatto individuale equindi diverso da unapersona all’altra. Impor-tante è la qualità delsonno, piuttosto che laquantità, che varia se-condo le esigenze per-sonali. È comunque no-to che il fabbisogno disonno diminuisce conl’età. Sembra che le ca-ratteristiche psicologi-che personali possano inqualche modo determi-nare l’esigenza nei con-fronti del sonno. La per-sona estroversa, energi-ca, lavoratrice e sicuradi sé, generalmente dor-me poco mentre il sog-getto che è sempre pre-occupato, insoddisfattodi sé, un po’ nevrotico,tende a dormire pertempi più lunghi.Alcune persone che dor-mono poche ore, pen-sano di essere afflitte dal-l’insonnia.

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In realtà, esistono sog-getti che realmente ne-cessitano di meno ore disonno rispetto ad altri, iquali, pur dormendo sol-tanto quattro o cinqueore per notte, si sentonobene e riposati come chine dorme nove. Imparare a conoscere lenostre esigenze significaanche evitare inutilistress, per esempio quel-lo di andare a dormiretroppo presto, per poinon riuscire ad addor-mentarsi velocemente equindi farsi prendere dal-l’ansia e dal dubbio diavere un problema,quando in realtà baste-rebbe cambiare l’orarioe adeguarlo alla nostraesigenza fisica…Capire se la nostra è ve-ramente insonnia è sem-plice: se il giorno succes-sivo non ci si sente ripo-sati, allora potrebbe re-

almente esserci un pro-blema da risolvere.

Un tempo minimoè fondamentale!Gli studiosi hanno stabi-lito che esiste un tempominimo di sonno, indi-spensabile alla soprav-vivenza, equivalente adue ore al giorno. L’orologio biologico de-termina anche il nume-ro massimo di ore dadedicare al sonno, valea dire quindici. Questidati sono il risultato diesperimenti eseguiti supersone che, dopo es-sere state private delsonno per tempi lunghi,non hanno mai dormitoper più di quindici oreconsecutive.

Anche troppo sonno…Può fare stare male, e i di-sturbi che si presentanosono simili a quelli della

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carenza di sonno: nervo-sismo, irritabilità, difficoltàdi concentrazione…

L’importante è recuperareQuando, per un qualsia-si motivo, perdiamo oredi sonno, manifestiamoun po’ di stanchezza ilgiorno dopo. Tuttavia ciònon è dannoso per la sa-lute: il sonno perso vieneinfatti recuperato facil-mente il giorno successi-vo, proprio grazie allacapacità di autoregola-zione dell'organismo. Iproblemi possono insor-gere quando, nonostan-te il bisogno di sonno delcorpo, non è possibile ri-posare e soddisfare l’esi-genza fisiologica.

Il sonnellino pomeridianoDormire nelle ore pome-ridiane può avere un ef-

fetto benefico e dareun piacevole sollievo:ma non può sostituire ilsonno notturno, ne sipuò pensare di recupe-rare le ore di sonno per-se durante la notte conil sonnellino del pome-riggio. Il sonno pomeri-diano non dovrebbemai durare oltre i trentaminuti, perché con un ri-poso più lungo si passe-rebbe al sonno profon-do dal quale è difficile ri-svegliarsi; e questo ci fa-rebbe sentire peggio dicome stavamo primadel riposo…

I DISTURBI DEL SONNOI disturbi del sonno sonofrequenti e comuni: per-sone di tutte le età spes-so non dormono a suffi-cienza, non riposanobene o non riescono adaddormentarsi. E alcunieffetti di una carenza di

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Perché un buon sonno è importante

sonno sono immediati evisibili : borse sotto gli oc-chi, pelle spenta, palpe-bre gonfie, irritabilità,nervosismo e stanchez-za. Talvolta le cause del-la difficoltà a dormiresono semplici da capire,come un partner cherussa rumorosamente oi brutti sogni, e in tal ca-so è più facile affronta-re il problema. Anche l’avanzare del-l’età, in genere, è asso-ciato a una difficoltà adormire bene… Spesso,però, alla base dellacattiva qualità del son-no ci sono cause più dif-ficili da individuare, cherichiedono l’interventodel medico o dello spe-cialista. I più comuni e frequentidisturbi del sonno sonole parainsonnie, il russa-mento e l’insonnia. Ve-diamoli qui di seguito.

ParainsonnieIl termine parainsonniecomprende un insiemedi disturbi e di manifesta-zioni fisiche che si eviden-ziano durante il sonno erendono il riposo nottur-no difficile e non ristora-tore. I più frequenti e co-muni sono il bruxismo e ilsonnambulismo.•Il bruxismo è il digrigna-mento dei denti mentresi dorme. Con il passaredel tempo, può causaredanni alla dentatura,tanto che i denti presen-tano zone di usura sullasuperficie masticante. Labocca viene sottopostaa un continuo lavoro,tanto che al risveglio pos-sono comparire indolen-zimenti, dolori ai muscolimascellari e all’articola-zione temporo-mandi-bolare, a volte anchecefalea. Non esiste unacura farmacologica per

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evitare il bruxismo, che ècausato da ansia estress, ma i danni ai den-ti e i disturbi conseguentipossono essere evitati uti-lizzando un bite in mate-riale resinoso o gommo-so e confezionato daldentista.•Il sonnambulismo con-siste nel camminare du-rante il sonno ed è abba-stanza frequente. Il feno-meno è più evidente nel-l’età infantile, ma anchegli adulti, specialmente inperiodi di stress o di ansia,possono soffrire di questofenomeno. Il sonnambu-lismo dell’adulto è spes-so associato al consumodi alcol, che altera il rap-porto sonno-veglia, op-pure a orari irregolari di ri-poso, dovuti per esem-pio a turni di lavoro cherendono impossibile dor-mire in modo equilibrato.Anche l’emicrania, il

morbo di Alzheimer e lademenza senile possonoprovocarlo. Il consiglio che può esse-re dato a chi vive con unsonnambulo è quello dinon tentare di contra-starlo, ma piuttosto di ras-sicurarlo, di tranquillizzar-lo e, se possibile, di ac-compagnarlo a letto.Succede a volte che ri-portare una persona nelsuo letto risulti difficile: inquesti casi non bisognausare maniere energi-che, ma piuttosto si do-vrà passeggiare con ilsonnambulo, per poi ri-condurlo lentamente nelsuo letto. Non esistonocure specifiche, ma l’at-tività fisica regolare po-trebbe dare benefici.

Russamento e apnea notturnaRussare è sicuramenteun problema che colpi-

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sce una buona partedella popolazione e cheriesce a disturbare il son-no di chi ne soffre e del-la persona che dormevicino.All’origine del russamen-to c’è un’ostruzione del-le alte vie respiratorie.Quando si dorme, suc-cede che i muscoli del-la parte superiore e in-terna della gola si rilas-sano. Questo ri lassa-mento muscolare deter-mina un rilasciamentodei tessuti del palatomolle nella parte poste-riore della gola che, diconseguenza, vibrano aogni respiro e al passag-gio dell’aria determi-nando così il russamen-to. Alcune condizioni,come l’invecchiamen-to, che comporta un ri-lassamento fisiologicodei muscoli, o l’obesità,perché il grasso influisce

negativamente sul nor-male funzionamentomuscolare, possonocausare il russamento.Un semplice raffreddo-re, un’allergia, i polipinasali, l’ingrossamentodelle tonsi l le o delleadenoidi, ostruendo levie nasali possono de-terminare un russamen-to in forma transitoriache si risolve curando lapatologia. L’etilismo, ilfumo, il consumo di son-niferi e l’abitudine a dor-mire in posizione supinasono condizioni che fa-cilitano l’insorgenza diquesto disturbo. L’apnea notturna è unproblema più serio ed ècaratterizzata da un rus-sare in modo molto ru-moroso con attacchi disoffocamento. Succede talvolta che siblocchino, per un tem-po limitato, le vie aeree,

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perché il palato molleviene risucchiato duran-te l’inspirazione e que-sto evento interrompe lanormale respirazionecreando nel soggettoaddormentato la sensa-zione di soffocare. La persona si sveglia disoprassalto, ansimandoe boccheggiando perla mancanza di aria.L’apnea ostruttiva delsonno è un fenomenoche dura pochi secon-di, ma può ripetersi an-che 1000 volte per not-te causando un grandedisagio al dormiente,che non riposa a suffi-cienza. Nei casi più gra-vi di apnea notturna ilsonno del soggetto ècosì compromesso, il ri-poso così scarso che lapersona che ne soffrenon riesce a vivere lemansioni diurne ed è im-pedita nel lavoro.

L’umore della personache soffre di questo di-sturbo è instabile e inol-tre il soggetto, sempreaffaticato, spesso dimo-stra uno scarso interessesessuale.Non esistono farmacicapaci di curare il russa-mento, ma alcune re-gole di vita possono cer-tamente limitare e mi-gliorare il problema, peresempio: •praticare attività fisica; •non bere troppo alcol; •fumare poco o, me-glio, non fumare affatto; •mantenere un giustopeso;•evitare l’uso di sedativie di sonniferi.Oggi è possibile sotto-porsi a un intervento chi-rurgico per smettere dirussare che consiste nelcauterizzare il palatomolle, che, diventandopiù rigido, non si rilassa

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durante il sonno. Certa-mente questa è una so-luzione drastica, mamolto utile nei casi gra-vi di apnea notturna.

INSONNIAÈ la difficoltà di addor-mentarsi, la sensazionecomune a molti di nonessere capaci di dormi-re o l’impossibilità di ri-manere addormentatiper tempi sufficiente-mente lunghi per poter-si riposare. Come già detto, si puòparlare di insonnia solonei casi in cui la scarsitàdi sonno causa reali pro-blemi fisici o mentali al-la persona, non quandoun soggetto dorme po-co e si sente comunqueriposato e soddisfattodel sonno. L’insonnia è un disturbo,un sintomo che dimo-stra la presenza di un’al-

terazione o di un altroproblema nell’organi-smo. Le cause che de-terminano l’insorgenzadel disturbo sono nume-rose ed esistono tre tipidi insonnia. Vediamoliqui di seguito.•L’insonnia transitoria èquella che insorge do-po un evento eccitante,un’emozione intensa ouna notizia buona ocattiva. In questi casi,l’ansia che deriva dalfattore esterno creaun’eccitazione tale a li-vello del sistema nervo-so che il cervello rimanecome desto e in unostato di veglia perma-nente. Anche alcuni disturbi fi-sici, magari banali co-me un forte raffreddore,o eventi esterni partico-lari, come il diverso fusoorario dopo un lungoviaggio, oppure i rumo-

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ri troppo forti causanoun disturbo non indiffe-rente al ritmo, all’orolo-gio biologico, e diventadifficile dormire e riposa-re tranquillamente. Inquesti casi la soluzione èquella di rimuovere ilproblema che è all’ori-gine dell’insonnia.•L’insonnia a breve ter-mine, come dice la de-finizione stessa, indicaquella forma che duraper un periodo di tem-po limitato, general-mente non più di due otre settimane consecu-tive. Le cause sonospesso di origine emoti-va e conseguenti aeventi importanti, diffici-li, tragici della vita. L’in-sonnia che si manifestadopo un lutto o comereazione a una malattiadi una persona cara nesono l’esempio tipico. Con il passare del tem-

po, questo tipo di inson-nia tende a diminuire ea risolversi, ma in alcunicasi particolarmentegravi può essere d’aiutorivolgersi a uno psicote-rapeuta. •L’insonnia cronica è laforma abituale e persi-stente nel tempo. I fat-tori che la determinanosono veramente molti:problemi psicologici, fi-siologici, ambientali oeventi drammatici. Molto comune è la diffi-coltà iniziale di addor-mentarsi, o i continui ri-svegli dal sonno legge-ro, che lasciano in chine soffre la sensazionedi non essersi mai ad-dormentato. L’insonnia può manife-starsi anche con la ten-denza a svegliarsi trop-po presto alla mattina equesta forma è piutto-sto frequente nelle per-

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Le erbe officinalipossono essere unvalido aiuto perchi ha difficoltà a

prendere sonno e amantenerlo durante lanotte. Ognuna delle die-ci piante che vi presen-tiamo agisce su una di-versa causa e/o su partidiverse dell’organismo.Possono anche essere as-sunte in sinergia (in com-

mercio si trovano infattispecifici integratori), sem-pre al fine di indurre unsonno naturale. Tali erbe sono utili pure incaso di sindrome dellegambe senza riposo, an-sia, stress, stati d’ango-scia e altro ancora. U-n’avvertenza: non utiliz-zatele in gravidanzasenza aver consultato ilmedico.

I CAPITOLO

Le 10 erbe che fannodormire bene

Scopri in questo capitolo le erbe che favoriscono un buon sonno e vincono ansia e stress, spesso causa di insonnia.Le potrai usare da sole, come indicato per ognuna di esse, oppure in sinergia,per potenziarne l’efficacia.

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BIANCOSPINO

Il biancospino è origina-rio dell’Europa e del Nor-damerica. A scopi fitote-rapici se ne impieganole sommità fiorite (le fo-glie e i fiori). Contienepolifenoli (flavonoidiquali quercetina, vitexi-na e iperoside; proanto-cianidine), amine bioge-ne e triterpeni. Le proantocianidine sa-rebbero le responsabili

dell’effetto sedativo delbiancospino sul sistemanervoso centrale, che fasì che la pianta sia utilein caso di insonnia, ansiae stress. Il biancospino ei suoi derivati possono es-sere utilizzati anche incaso di ipertensione ar-teriosa di lieve e mediaentità. Il biancospino vie-ne impiegato con suc-cesso anche in presenzadi spasmi dolorosi del-l’apparato digerente.

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Quando e come utilizzarlo•Insonnia, ansia: assu-mere 20 gocce di tinturamadre in un po’ di ac-qua per 2-3 volte al dì(dosi più alte hanno unamaggior azione sedati-va). Prendere all’occor-renza o per 2-3 mesi.•Digestione difficile do-vuta a tensione e stress:assumere 30 gocce diCrataegus oxyacanthaMG 1 DH in un po’ di ac-qua, 15 minuti prima delpasto per cicli di 2 mesi. • Ipertensione: 40-50gocce di Crataegus oxy-acantha MG 1 DH in unpo’ di acqua, 15 minutiprima di colazione, percicli di 3 mesi.•Palpitazioni: preparareun infuso versando unatazza di acqua calda suun cucchiaino di erbaessiccata; lasciare in in-fusione per 3 minuti, poi

filtrare. Bere 1-2 tazze algiorno per cicli di 2 mesi.

Come integratore Si può trovare in com-mercio in capsule o inestratto liquido, da soloo abbinato ad altre erbecome escolzia, passiflo-ra, camomilla, valerianae tiglio. In genere se neprendono 2-3 capsule(oppure 30-40 gocce diestratto liquido da porrein acqua) prima di an-dare a dormire. A dosi in-feriori (20-30 gocce),l’estratto liquido può es-sere dato ai bambini.

UNA PIANTADALLA LUNGA VITA

MALGRADO SIA UN PICCO-LO ALBERO, IL BIANCOSPINOPUÒ VIVERE MOLTO A LUNGO.PARE CHE A GLASTONBURY,IN INGHILTERRA, SIA VISSUTAUNA PIANTA ARRIVATA A OL-TRE MILLE ANNI DI ETÀ.

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CAMOMILLA

La camomilla comuneè originaria dell’Europacentro-meridionale. Ascopi fitoterapici se neutilizzano le sommità fio-rite. In essa sono presen-ti un olio essenziale con-tenente camazulene,responsabile del coloreazzurro, flavonoidi (api-genina,luteolina), cu-marine e polisaccaridi.Questa pianta officina-le è nota per le sue pro-prietà blandamente se-dative in caso di inson-nia, ma anche antin-fiammatorie e antispa-stiche sulla muscolaturaliscia del tubo digeren-te, lenitive, antimicrobi-che, ulcero-protettive.

Quando e come utilizzarla•Insonnia, ansia lievi:prendere 30 gocce di

tintura madre (TM) dilui-te in un po’ di acquamezz’ora prima di an-dare a dormire.•Gastrite dovuta a ten-sione e stress: assumere40 gocce di TM diluite inun po’ di acqua 3 volteal giorno per 2 mesi con-secutivi. Ripetere il ciclose necessario.•Spasmi gastrointestina-li: bere una tazza di infu-so all’occorrenza (unabustina in infusione per 5minuti in una tazza di ac-qua calda, 200 cc); op-pure, assumere 30 goc-ce di TM diluite in un po’di acqua.•Vampate di calore inmenopausa (spesso nonfanno dormire!): porreuna goccia di olio essen-ziale su un fazzolettino easpirarne l’aroma.

Come integratore Si può trovare in com-

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mercio in capsule o inestratto liquido, da solao abbinata ad altre erbecome escolzia, passiflo-ra, biancospino, valeria-na e tiglio. In genere se ne prendo-no 2-3 capsule (oppure30-40 gocce di estrattoliquido da porre in ac-qua) prima di andare adormire. A dosi inferiori,l’estratto liquido (20-30gocce) può essere datoai bambini.

UNA PIANTA SACRALA CAMOMILLA VIENE SPES-SO COLTIVATA VICINO A PIAN-TE DEBOLI PER AIUTARLE ARAFFORZARSI. E SI RACCON-TA CHE NELL’IMBOTTITURADELLA MUMMIA DEL FARAO-NE RAMSETE II SONO STATERINVENUTE TRACCE DI POLLI-NE DI CAMOMILLA LÌ POSTOCON L’INTENZIONE PROBABI-LE DI INFONDERE AL FARAO-NE LA FORZA E LA CALMA NE-CESSARIE PER AFFRONTARE ILVIAGGIO NELL’OLTRETOMBA.

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ESCOLZIA

L’escolzia è originariadella California e delMessico, ed è nota an-che come “papaverodella California”.A scopi terapeutici, siutilizza la pianta intera.Contiene flavonoidi (trai quali un derivato dellaquercetina e della iso-ramnetina) e numerosialcaloidi ad azione sul si-stema nervoso centrale

(protopina, criptopina,chelidonina, sanguinari-na, escholtzina, glaugi-na e berberina). È pro-prio alla protopina chevengono attribuite pro-prietà rilassanti e disten-sive. La pianta ha quin-di un effetto sedativo eanalgesico, uti le percombattere insonnia,nervosismo, stati d’ansiae di stress. È un’erba uti-le anche nella depres-sione, in caso di emicra-

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I capitolo

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nia, e si sono avuti ottimirisultati utilizzandola neltrattamento della pso-riasi e del prurito, anchesenza cause organiche.

Quando e come utilizzarla•Insonnia: assumere 1-2capsule di estratto sec-co allo 0,35% di protopi-na alle 18 e 1-2 capsulemezz’ora prima di an-dare a dormire.•Stati ansiosi e dolori ingenere: prendere unacapsula dopo i pasti.Se assunta come estrat-to fluido, si consiglia l’as-sunzione di 40 gocce ametà pomeriggio e 40gocce mezz’ora primadi andare a dormire.

In sinergia con altre piante Si può trovare in com-mercio in capsule o inestratto liquido abbina-

ta ad altre erbe comecamomilla, passiflora,biancospino, valeriana etiglio. In genere se ne prendo-no 2-3 capsule (oppure30-40 gocce di estrattoliquido da porre in ac-qua) prima di andare adormire. A dosi inferiori,l’estratto liquido (20-30gocce) può essere datoai bambini.

IN RICORDO DI UNCOMPAGNO DI VIAGGIO

ADALBERT VON CHAMISSO,APPASSIONATO BOTANICO,DIEDE QUESTO NOME AL-L’ESCOLZIA IN RICORDO DIJOHANN FRIEDRICH GUSTAVVON ESCHOLTZ, UN MEDICOESTONE CHE FU SUO COMPA-GNO DI VIAGGIO SULLA NA-VE RUSSA RURIK NEL 1816, ECHE DIVENNE UN SUO CAROAMICO. L’EUROPA CONOB-BE L’ESCOLZIA PROPRIO GRA-ZIE A ESCHOLTZ.

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LAVANDA

La lavanda è originariadell’Europa meridionalee occidentale. A scopifitoterapici se ne utilizza-no le sommità fiorite.Quest’erba contiene unolio essenziale, ricco inesteri, alcoli e ossidi; tan-nini, cumarine, flavonoi-di, triterpenoidi. Ha pro-prietà rilassanti e toni-che del sistema nervo-so, analgesiche, spa-smolitiche, antinfiam-matorie, antisettiche.È utile in caso di ansia edi insonnia, anche neibambini, mal di testa,coliche addominali, pro-blemi della pelle (soprat-tutto negli adolescenti),punture d’insetti.

Quando e come utilizzarla•Ansia, insonnia e maldi testa: versare una taz-

za di acqua calda su uncucchiaino di fiori, la-sciare in infusione per 10minuti, quindi filtrare ebere all’occorrenza. In alternativa, porre unagoccia di olio essenzia-le (o.e.) su un fazzoletti-no e aspirarne l’aroma.•Coliche addominali:massaggiare 1-2 goccedi o.e. sull’addome.•Pelle grassa e acnei-ca: aggiungere 2 goccedi o.e. a un cucchiaio dicrema base o di gel dialoe da applicare mat-tina e sera. Utilizzare l’infuso di la-vanda preparato comesopra indicato per de-tergere il viso.•Punture d’insetti: appli-care una goccia di o.e.sulla zona colpita conun delicato massaggio.

Come integratore Si può trovare in com-

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mercio in capsule o inestratto liquido, da solao abbinata ad altre erbecome magnolia,melissae luppolo. In genere se ne prendo-no 2 capsule al giorno,una al mattino e una nelprimo pomeriggio (op-pure 30 gocce di estrat-to liquido da diluire in ac-qua).

I FIORIIL PROFUMO LIEVE DI QUESTA

PIANTA HA EVOCATO IL SIMBO-LO DELLA VIRTÙ E DELLA PUREZ-ZA DELL’ANIMA E LA SPIGAERA CONSIDERATA UN TEMPOUN AMULETO CHE PROTEGGEDALLE DISGRAZIE E CHE PRO-PIZIA PROSPERITÀ E SALUTE.GRECI E ROMANI L’ADOPERA-VANO PER BAGNI PROFUMATI;INOLTRE, LA SPARGEVANO SUIPAVIMENTI PER ALLONTANAREGLI INSETTI E DEODORARE GLIAMBIENTI.

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LUPPOLO

Il luppolo è originariodell’Europa e dell’Asia.A scopi fitoterapici se neutilizzano le infiorescen-ze femminili.La pianta contiene tan-nini, flavonoidi e unapiccola quantità di olioessenziale ricco in terpe-ni e sostanze resinose eamare, come per esem-pio il lumulone e il lupu-lone.

Ha proprietà sedative,simil-estrogeniche, spa-smolitiche, antibatteri-che, digestive. Facilita lacomparsa delle me-struazioni.Il suo impiego è utile incaso di insonnia, ansia,stitichezza, sintomi dellamenopausa, ipereccita-bilità, ma anche in pre-senza di caduta dei ca-pelli, poiché stimola lefunzioni metabolichedei tessuti superficiali del

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cuoio capelluto. Il suouso principale in fitote-rapia rimane comun-que quello di calmantesul sistema nervoso.

Quando e come utilizzarlo•In tutti i casi indicati: as-sumere 25 gocce di tin-tura madre in un po’ diacqua, 3 volte al giorno,all’occorrenza. Per trattare i disturbi del-la menopausa, prose-guire il trattamento per 2mesi.

Come integratoreSi può trovare in com-mercio in capsule o inestratto liquido, da soloo abbinato ad altre erbecome magnolia,melissae lavanda. In genere se ne prendo-no 2 capsule al giorno,una al mattino e una nelprimo pomeriggio (op-

pure 30 gocce di estrat-to liquido da diluire in ac-qua).

NON SOLOBIRRA…

IL LUPPOLO È UNIVERSALMEN-TE CONOSCIUTO COME ARO-MATIZZANTE E CONSERVANTENATURALE NELLA BIRRA; A TA-LE SCOPO FU UTILIZZATO PERLA PRIMA VOLTA IN INGHILTER-RA NEL XVI SECOLO.SICCOME LE INFIORESCENZEDEL LUPPOLO HANNO PRO-PRIETÀ CURATIVE, CHE NELLABIRRA SI AGGIUNGONO AQUELLE DELL’ORZO O DELGRANO FERMENTATO, VI SO-NO MOLTI PROVERBI DEL TIPO:«CHI BEVE BIRRA CAMPACENT’ANNI»… NATURALMEN-TE SE LA SI BEVE CON MODE-RAZIONE!TRADIZIONALMENTE I FIORI DILUPPOLO SONO STATI USATICOME RIMEDIO PER DORMIREBENE: CUSCINI RIEMPITI DI LUP-POLO VENIVANO USATI A MO’DI GUANCIALE.

le erbe per

DORMIRE

BENE

Le 10 erbe per dormire bene

MAGNOLIA

I l primo esemplare dimagnolia giunse in Euro-pa nel 1740 dall’Ameri-ca. Questi alberi cresco-no infatti spontanei inAmerica, Cina e Giap-pone.La corteccia contienedue composti fenolici,magnololo e onochiolo,responsabili, non solodell’inconfondibile fra-granza della pianta, maanche di numerose pro-prietà farmacologiche,fra le quali quelle di an-siolitico, antinfiammato-rio, antimicrobico, an-tiossidante, e antiaggre-gante piastrinico.Un’importante attività dimagnololo e onochioloè la riduzione degli statiassociati allo stress psi-cofisico e nell’ansia. Gli effetti benefici sullostress sono da ricollegar-

si al controllo nell’orga-nismo del cortisolo, l’or-mone implicato nellepatologie da stress.L’estratto della cortec-cia di magnolia, impie-gato a bassi dosaggi,può ridurre lo stress sen-za indurre sonnolenza,mentre ad alte dosi puòindurre una significativaazione sedativa.La corteccia di magno-lia è ampiamente usatanella medicina tradizio-nale cinese (nota con ilnome di houpu o houpo) per il trattamentodel dolore in genere, didiarrea, tosse e proble-mi urinari.

Quando e come utilizzarla•In tutti i casi indicati:preparare un decottocon 3-9 g di cortecciasecca da lasciar sob-bollire per 2-3 minuti.

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Molto più pratico è l’im-piego della cortecciapolverizzata o l’estrattosecco.

Come integratore Si può trovare in com-mercio in capsule o inestratto liquido, da solao abbinata ad altre erbecome luppolo,melissa elavanda. In genere se ne prendo-no 2 capsule al giorno,una al mattino e una nel

primo pomeriggio (op-pure 30 gocce di estrat-to liquido da diluire in ac-qua).

UNA PIANTA“OMEOPATICA”

NEL LINGUAGGIO DEI FIORI,LA MAGNOLIA È SIMBOLO DICANDORE, MA SE È BICOLO-RE ALLUDE AL PUDORE VIRGI-NEO. QUANDO È PRECOCE,EVOCA L’ANSIETÀ (E QUI RI-CORDA “IL SIMILE CURA IL SI-MILE” DELL’OMEOPATIA).

le erbe per

DORMIRE

BENE

Le 10 erbe per dormire bene

MELISSA

La melissa è originariadel bacino del Mediter-raneo e dell’Asia occi-dentale. Detta ancheerba limoncina, se neutilizzano foglie e som-mità fiorite.La pianta contiene poli-fenoli (flavonoidi e deri-vati dell’acido caffeicoe clorogenico, acido ro-smarinico), triterpeni eun olio essenziale con ci-

trale, citronellale e ca-riofillene.La melissa ha proprietàsedative del sistemanervoso, spasmolitiche,carminative (combattei gas intestinali), colere-tiche (stimola la produ-zione della bile), antitos-se. Esistono inoltre alcu-ni studi sulle proprietàantivirus esercitate daestratti di foglie freschedi melissa sull’herpessimplex.

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Viene impiegata in ca-so di ansia, insonnia, do-lori di vario genere di ori-gine nervosa (mal di te-sta, coliche ecc.), sin-drome premestruale,aerofagia.

Quando e come utilizzarla•Ansia, insonnia, stress:assumere 20 gocce diestratto fluido 3-4 volteal giorno, da prendereall’occorrenza.•Tosse: prendere 40gocce di tintura madre(TM), in un po’ di acqua,3 volte al giorno, fino almiglioramento.•Disturbi del fegato: di-luire 30 gocce di TM, inun po’ di acqua, 3 volteal giorno, per circa 1-2mesi.

Come integratore Si può trovare in com-mercio in capsule o in

estratto liquido, da solao abbinata ad altre erbecome luppolo,magnoliae lavanda. In genere se ne prendo-no 2 capsule al giorno,una al mattino e una nelprimo pomeriggio (op-pure 30 gocce di estrat-to liquido da diluire in ac-qua).

L’AMICA DELLE APII GRECI LA CHIAMARONO“MELISSA” (AMICA DELLEAPI), PERCHÈ GRAZIE AL SUOPROFUMO DI LIMONE, SPRI-GIONATO SOPRATTUTTO DAL-LA SFREGAMENTO DELLE FO-GLIE, ATTIRAVA GLI SCIAMIOFFRENDO ALLE API UN EC-CELLENTE ALIMENTO PERPRODURRE IL MIELE (SIMBO-LO DIVINO). IN MOLTE CI-VILTÀ ANTICHE, L’APPELLATI-VO “MELISSA” ERA USATOPER INDICARE LE DONNECONSIDERATE PARTICOLAR-MENTE SAGGE E RICCHE DIVIRTÙ.

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DORMIRE

BENE

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PASSIFLORA

La passiflora è originariadella Virginia (Stati Uniti).Detta anche “fiore del-la Passione”, se ne utiliz-zano le sommità fiorite.La pianta contiene fla-vonoidi (iperoside, vite-xina ecc.), alcaloidi,maltolo, crisina, olio es-senziale, cumarine.Ha proprietà sedativedel sistema nervosocentrale, ansiolitiche,antispastiche. Viene impiegata in ca-so di ansia e problemi aessa collegati, insonnia,disturbi collegati allamenopausa, colon irrita-bile.

Quando e come utilizzarla•In tutti i casi indicati:assumere 2-6 capsuleda 500 mg di polvere algiorno. In alternativa,

prendere 25 gocce ditintura madre (TM), in unpo’ di acqua, 3 volte algiorno. Il trattamento può esse-re prolungato per 2-3mesi, poi, per evitareche il rimedio perda diefficacia, va interrottoper almeno un mese.•Insonnia: in alternativaa quanto sopra detto,prendere 40 gocce diTM in poca acqua inun’unica somministrazio-ne circa mezz’ora primadi andare a dormire.

Come integratoreSi può trovare in com-mercio in capsule o inestratto liquido, da solao abbinata ad altre erbecome escolzia, camo-milla, biancospino, vale-riana e tiglio. In genere se ne prendo-no 2-3 capsule (oppure30-40 gocce di estratto li-

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quido da porre in acqua)prima di andare a dormi-re. A dosi inferiori, l’estrat-

to liquido (20-30 gocce)può essere dato ancheai bambini.

IL FIORE DELLA PASSIONEIL NOME “PASSIFLORA” DATO FORMALMENTE DA LINNEO NEL1696, DERIVA DALLE PAROLE LATINE FLOS PASSIONIS, FIORE DEL-LA PASSIONE, CON RIFERIMENTO ALLA PASSIONE DI GESÙ CRI-STO: I 3 CHIODI SONO RAPPRESENTATI DAI 3 STIGMI; LA CORO-NA DI SPINE DALLA CORONA DEI FILAMENTI. I 5 PETALI E I 5 SE-PALI SIMBOLEGGIANO I 10 APOSTOLI RIMASTI FEDELI A GESÙ CRI-STO; L’ANDROGINOFORO RICHIAMA INVECE LA COLONNA DEL-LA FLAGELLAZIONE, MENTRE I VITICCI RAPPRESENTANO I FLAGEL-LI. LE 5 ANTERE SONO LE 5 FERITE. QUESTE ANALOGIE SONO RI-PORTATE IN UN TRATTATO DEL 1601 SULLA CROCIFISSIONE.

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DORMIRE

BENE

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TIGLIO

Il tiglio è originario del-l’Europa. A scopo fitote-rapico se ne impieganoi fiori e la corteccia (al-burno). La pianta con-tiene flavonoidi, tannini,leucocianidine, derivatidell’acido caffeico, po-lisaccaridi (arabinoga-lattani). Ha proprietà se-dative, sfruttabili anchenei bambini, ipotensivee diaforetiche (favorisce

la sudorazione in caso difebbre). La corteccia haun’azione spasmoliticae di regolazione dellacoleresi (produzione eflusso della bile).Si utilizza in caso di inson-nia, ansia lieve, febbre,influenza, gonfiore epi-gastrico, digestione len-ta, flatulenza.

Quando e come utilizzarlo•Insonnia, ansia lieve:

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assumere 50 gocce dimacerato glicerico, conun po’ di acqua, unavolta al giorno. Se l’insonnia persiste,prendere 30 gocce neltardo pomeriggio e 30mezz’ora prima di anda-re a dormire.•Emicrania digestiva,digestione lenta, flatu-lenza: assumere 30 goc-ce di tintura madre di al-burno, con un po’ di ac-qua, 3 volte al giorno,all’occorrenza. •Febbre, influenza: ver-sare una tazza di acquacalda su un cucchiainodi fiori essiccati; lasciarein infusione per 10 minu-ti, filtrare e bere 3-4 taz-ze al giorno, fino al mi-glioramento.

Come integratoreSi può trovare in com-mercio in capsule o inestratto liquido, da solo

o abbinato ad altre erbecome escolzia, camo-milla, biancospino, vale-riana e passiflora. In genere se ne prendo-no 2-3 capsule (oppure30-40 gocce di estrattoliquido da porre in ac-qua) prima di andare adormire. A dosi inferiori,l’estratto liquido (20-30gocce) può essere datoanche ai bambini.

AMORE, BELLEZZAE FERTILITÀ

I GRECI COLLEGAVANO IL TI-GLIO ALLA FEMMINILITÀ E

CONSACRARONO LA PIANTA

AD AFRODITE, DEA DELLA

BELLEZZA, DELL’AMORE E DEL-LA FERTILITÀ. ANCHE PER I

GERMANI L’ALBERO DEL TI-GLIO ERA SACRO A FREIA, LA

DEA DELLA FERTILITÀ.IN LITUANIA, LE DONNE POR-TAVANO OFFERTE AI TIGLI PER

OTTENERE BUONI RACCOLTI.

le erbe per

DORMIRE

BENE

Le 10 erbe per dormire bene

VALERIANA

La valeriana è originariadell’Europa. A scopi fito-terapici se ne utilizzanole radici e i rizomi. Con-tiene acidi valerenici (ealtri derivati terpenicipresenti nell’olio essen-ziale), valepotriati (val-trato e baldrinale) e al-cuni alcaloidi (valerani-na, attinidina e valtros-sale). L’erba ha proprie-tà sedative, antiansia,spasmolitiche.È utile in caso di insonniae disturbi del sonno,nonché come terapiacomplementare di al-cune manifestazioni ditipo ansioso (attacchi dipanico, crisi di ango-scia, tremori, crampi ad-dominali, irritabilità, ten-sione nervosa, vertiginipsicogene, colon irrita-bile, palpitazioni, cefa-lea ecc.).

Quando e come utilizzarla•Insonnia e disturbi delsonno: assumere 50gocce di tintura madre(TM), in un po’ di acqua,la sera, mezz’ora primadi andare a dormire.•Stress e incapacità astare fermi: assumere 3-4 capsule di polvere(500 mg cad.) al giorno.•Attacchi di panico, cri-si di angoscia, tremori,crampi addominali, irri-tabilità, tensione nervo-sa, vertigini psicogene,colon irritabile, palpita-zioni, cefalea: assumere50 gocce di TM, in unpo’ di acqua, 3 volte aldì.

Come integratoreSi può trovare in com-mercio in capsule o inestratto liquido, da solao abbinata ad altre erbecome escolzia, camo-

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milla, biancospino, pas-siflora e tiglio. In generese ne prendono 2-3 cap-sule (oppure 30-40 goc-ce di estratto liquido daporre in acqua) prima diandare a dormire. A dosi inferiori, l’estrattoliquido (20-30 gocce)può essere dato ancheai bambini.

L’ERBA DELLA BUONA SALUTEIL TERMINE “VALERIANA” DE-RIVA DAL LATINO VALERE, ES-SERE IN SALUTE. ERBORISTI DEL-L’EUROPA DEL NORD, PER-SIANI E CINESI NE USAVANO LA

RADICE, E SACCHETTI MEDICI-NALI PIENI DI VALERIANA SEL-VATICA VENIVANO ADOPERA-TI DAI GUERRIERI INDIANI DEL

CANADA COME ANTISETTICO

PER LE FERITE. ERA UNA PIAN-TA UTILIZZATA ANCHE PER RI-CETTE “MAGICHE”.

le erbe per

DORMIRE

BENE

Le 10 erbe per dormire bene

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Vi presentiamo ilr i lassamentomuscolare pro-gressivo, una

tecnica basata sull’al-ternanza contrazione erilasciamento di alcunigruppi muscolari.Praticato prima di dor-mire, questo rilassamen-to favorisce un sonno ri-storatore. Vediamoloqui di seguito.

Come procedereInizia con l’esercizio di re-spirazione qui indicato, epoi procedi con il rilassa-mento muscolare pro-gressivo. •Siediti comodamentesu una sedia, chiudi gliocchi e fai un respiro pro-fondo, contando lenta-mente fino a tre. •Trattieni il respiro per tresecondi, quindi espira

II CAPITOLO

Semplici consigliper riposare bene

Favorire il sonno è più semplice seimpariamo a rilassarci. Ecco per teun esercizio di rilassamento muscolareprogressivo e alcuni consigli utili per dormire bene. Seguili e, abbinati alle tue erbe officinali, otterrai un riposo ristoratore!

le erbe per

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BENE

lentamente contando fi-no a cinque. Usa il nasoper inspirare, la boccaper espirare. •Concentrati sulla respi-razione e prova a farel’esercizio per dieci minu-ti. Mentre espiri cerca diliberare la tua mente daproblemi e preoccupa-zioni.

Rilassamento muscolare progressivoSdraiati su una superficiedura, stendi le braccialungo il corpo, tieni legambe un poco distan-ziate tra loro e lascia chei piedi ricadano all’ester-no. Respira regolarmen-te. Inizia partendo dallegambe e procedi comeindicato.

•Gambe e piedi: muovile dita dei piedi avanti eindietro, mantenendolein tensione per 2-6 secon-

di. Rilassa per circa 15 se-condi. Contrai i muscolidella gamba. Mantieni lamassima tensione, poi ri-lascia. Procedi con l’altragamba.

•Bacino, glutei, addo-me: contrai glutei e ba-cino insieme, tendi e poirilassa. Contrai i muscoliaddominali, ritraendo ilventre, mantieni e rila-scia.

•Braccia: come per legambe, le contrazionidevono partire dalleestremità. Stringi forte ilpugno, piegando l’a-vambraccio sul braccio;mantenendo la tensio-ne, cerca di raggiunge-re con il polso la spalla.Stendi di nuovo il braccioe rilassa.

•Dorso e spalle: porta lebraccia contro il torace

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II capitolo

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e spingi; allo stesso tem-po, porta le spalle in bas-so e in avanti. Tendi e ri-lascia.

•Nuca e viso: tira versol’alto le spalle. Quindi ri-lascia. Corruga la fronte,strizza gli occhi e stringi lelabbra il più possibile.Tendi e rilassa.

Educare il sonnoSembra strano a dirsi, ep-pure, a volte, dobbiamoimparare a dormire. Ilsonno, infatti, va educa-to, là dove le solite abitu-dini possono risultare er-rate e produrre quindi si-tuazioni di malessere.

I SÌ del sonno•Mantieni orari regolarie alzati sempre alla stes-sa ora.

•Controlla l’ambientedella camera da letto:

rumore, temperatura(quella ideale è di 18 °C),umidità e luminosità sonofattori che influisconomolto sul sonno.

•Fai esercizio fisico du-rante la giornata piutto-sto che la sera.

•Pratica un automas-saggio sull’addome pri-ma di andare a dormire,usando una goccia diolio essenziale di neroli odi lavanda diluita in uncucchiaino di olio dimandorle dolci.

•Bevi latte prima di an-dare a dormire, se nonsei intollerante o allergi-co, perché il suo conte-nuto di triptofano ti aiutaad avere un buon sonno.

I NO del sonno•Evita pasti serali abbon-danti, così come il con-

le erbe per

DORMIRE

BENE

Semplici consigli per riposare bene

sumo di sostanze ecci-tanti, come la caffeina ela nicotina, prima di an-dare a dormire.

•Limita il tempo che pas-si a letto a quello che ti èeffettivamente necessa-rio per dormire o per fa-re sesso.

•Evita di addormentartisul divano: appisolarsidavanti alla televisione èuna delle abitudini peg-giori perché fa perdere ilsonno e ci trasforma innottambuli.

•Non bere alcolici, chedeterminano una fram-mentazione del sonno.

•Non dedicarti a un’atti-vità fisica troppo intensaprima di coricarti: unicaeccezione, il sesso, cheaiuta a sciogliere le ten-sioni e rilassare.

•Non prendere sonnife-ri: vanno usati con cau-tela e solo sotto control-lo medico, perché pos-sono rivelarsi dannosi peril tuo organismo.

Riassumendo: se dormi bene… •Riduci l’appetito e seipiù snello. Le ultime noti-zie a questo propositoprovengono dagli StatiUniti, e precisamentedall’analisi dei dati rica-vati da un campione di39 mila persone tra i 32 ei 49 anni (National HealthInterview Survey). Lo studio è iniziato nel1982 ed è terminato re-centemente. I ricercato-ri hanno scoperto che gliadolescenti che dormi-vano meno di sei-setteore per notte, vent’annidopo avevano più pro-babilità di essere in so-vrappeso, se non addirit-

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II capitolo

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tura obesi. In chi dormepoco o male, viene alte-rato l’equilibrio tra dueormoni: la leptina, pro-dotta dal tessuto adipo-so, e la grelina, che sti-mola l’appetito, prodot-ta dal tessuto gastrointe-stinale. La leptina, chedà al cervello il segnaledi sazietà, in chi dormivapoco era inferiore del20%, quindi il segnale erapiù debole, mentre lagrelina era maggiore del20%, perciò aumentavail senso di fame. Alla fine,a causa di questo “dop-pio” effetto, la personaera indotta a mangiaredi più. E ricordiamo chesovrappeso e obesità so-no causa di invecchia-mento precoce e di ma-lattie cardiovascolari, os-see ecc.

•Riduci il rischio di malat-tie. Se riposi bene, il siste-

ma immunitario è più at-tivo ed efficace. Al contrario, se si perdo-no anche solo cinqueore di sonno, producimeno cellule del sistemaimmunitario, e quindi seipiù soggetto a malattie.

•Conservi la tua potenzamuscolare. Un buon son-no aiuta i muscoli a rige-nerarsi, mentre una fortecarenza di riposo puòcausare una notevole ri-duzione di forza musco-lare durante il giorno.

•Fai rinascere il tuo cor-po. È proprio durante ilsonno che l’organismoproduce circa il 70% del-la dose giornaliera di or-mone della crescita (l’or-mone GH), quello cheutilizza per riparare lapelle e per formare nuo-vo tessuto osseo e mu-scolare.

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BENE

Semplici consigli per riposare bene

•Abbassi la pressione ar-teriosa. Un sonno ristora-tore riduce la pressionesanguigna,mentre dor-mire meno di sei ore pro-voca, al risveglio, unapressione arteriosa più al-ta della media.

•Rinvigorisci la potenzasessuale. Il sonno è mol-to importante per unabuona funzionalità del-l’organo maschile, per-ché durante le erezioninotturne l’afflusso di san-gue lo rifornisce dell’ossi-

geno e delle sostanzenutritive indispensabili.

•Migliori le prestazionimentali. Cerca d’essereregolare, dedica alla ve-glia e al sonno sempre glistessi tempi e aiuterai ilcervello a mantenere al-to il livello di attenzione edi lucidità mentale.

•Stai meglio con te stes-so e con gli altri. Chi dor-me bene, durante il gior-no è solitamente più rilas-sato e sereno.

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II capitolo

Le erbe per dormire bene

Copyright© 2007 Edizioni Riza S.p.a.Via L. Anelli, 1 - Milano

Direttore Responsabile: Vittorio Caprioglio

Allegato a Salute Naturale - Maggio 2007 n° 97Rivista mensile - Autorizzazione del Tribunale

di Milano n° 552 del 04-08-1998 ISSN 1128 4366

Finito di stampare nel mese di aprile 2007per conto delle Edizioni Riza S.p.a.

da Rotolito Lombarda 20063 Cernusco s/N (Mi)