Le emozioni del viaggio d’istruzione - Athenaeum ... · Mattia ed Emanuele che con la loro...

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Anno II Numero 3 Le emozioni del viaggio d’istruzione A circa un mese dal nostro ritorno a casa, tornano alla mente i bei ricordi Nello speciale le opinioni di tutte le classi e numerose foto Aprile 2008 Vince Silvio Berlusconi Un altro speciale sull’elezioni politiche 2008, vinte nettamen- te da Silvio Berlusconi, che sarà premier per la terza volta. A pagina 4 e 5 In medio virtus Il Direttore Onorario ci regala un’altra “puntata” della rubrica Zabaione. A pagina 8 Pagina 10 Pagina 6 La Direzione È passato un mese dal nostro ritorno dalla gita, ma le emo- zioni che abbiamo vissuto ri- mangono nel nostro cuore e difficilmente, per ora, se ne andranno. La nostra scuola, ha ritrovato in 5 giorni un’unità che è sempre stata punto di forza dell’Istituto. Ancora una volta, tutti insieme abbiamo vissuto un’avventura con la quale siamo cresciuti sotto l’aspetto umano, molto più importante di quello sola- mente culturale. Abbiamo car- pito aspetti dei nostri compa- gni che mai avremmo immagi- nato, sia nel bene sia (purtroppo) nel male. E forse è meglio discernere le amicizie fuori dalla scuola visto che spesso dietro il banco si può nascondere la vera identità. Anche i professori si sono sve- stiti dei loro abituali “abiti” da insegnanti e controllori assidui, e sono diventati nostri compa- gni d’avventura. Rispetto all’anno scorso, l’edito- riale sulla gita non sarà solo uno, sia per incapacità di ripro- porre un articolo almeno pari allo storico “Grazie Santippe” di Francesco, sia per far dire a ognuno la propria impressio- ne sulla gita. Già perché ogni classe ha inviato un messag- gio riguardante la gita affin- ché si riesca a capire ogni a- spetto del viaggio d’istruzione. Credo che tutta la scuola sia un viaggio, composto di tante avventure e potrete di certo capire dagli scritti pubblicati che ognuno in fondo invita a godere di questi momenti (scrisse Lorenzo il Magnifico “Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c'è certezza”) Molti ragazzi del terzo liceo, che sono alla fine del viaggio scolastico, hanno inviato dei pensieri. Alcuni sono stati letti sull’autobus, altri scritti poco dopo il ritorno. Per problemi di spazio è stato possibile inserire solo uno dei messaggi, gli altri è possibile leggerli sul sito internet di Athenaeum. Speria- mo che questo numero sia di Vostro gradimento e possa farVi ricordare momenti felici. www.redazioneathenaeum.com Diretto da Marco Cecili e Gabriele Russo Russo Vicedirettrice Tyar Ciangola Direttore Onorario Francesco Carletti Mensile redatto dagli studenti del Liceo classico “Leoniano” Speciale Viaggio d’istruzione Alle pagg. 2, 3 e 11

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Anno II Numero 3

Le emozioni del viaggio d’istruzione A circa un mese dal nostro ritorno a casa, tornano alla mente i bei ricordi 

Nello speciale le opinioni di tutte le classi e numerose foto 

Aprile 2008

Vince Silvio Berlusconi

Un altro speciale sull’elezioni politiche 2008, vinte nettamen-te da Silvio Berlusconi, che sarà premier per la terza volta.

A pagina 4 e 5

In medio virtus

Il Direttore Onorario ci regala un’altra “puntata” della rubrica Zabaione.

A pagina 8

Pagina 10

Pagina 6

La Direzione

È passato un mese dal nostro ritorno dalla gita, ma le emo-zioni che abbiamo vissuto ri-mangono nel nostro cuore e difficilmente, per ora, se ne andranno. La nostra scuola, ha ritrovato in 5 giorni un’unità che è sempre stata punto di forza dell’Istituto.

Ancora una volta, tutti insieme abbiamo vissuto un’avventura con la quale siamo cresciuti sotto l’aspetto umano, molto più importante di quello sola-mente culturale. Abbiamo car-pito aspetti dei nostri compa-gni che mai avremmo immagi-nato, sia nel bene sia (purtroppo) nel male. E forse è meglio discernere le amicizie fuori dalla scuola visto che spesso dietro il banco si può nascondere la vera identità. Anche i professori si sono sve-stiti dei loro abituali “abiti” da insegnanti e controllori assidui, e sono diventati nostri compa-gni d’avventura.

Rispetto all’anno scorso, l’edito-riale sulla gita non sarà solo uno, sia per incapacità di ripro-

porre un articolo almeno pari allo storico “Grazie Santippe” di Francesco, sia per far dire a ognuno la propria impressio-ne sulla gita. Già perché ogni classe ha inviato un messag-gio riguardante la gita affin-ché si riesca a capire ogni a-spetto del viaggio d’istruzione. Credo che tutta la scuola sia un viaggio, composto di tante avventure e potrete di certo capire dagli scritti pubblicati che ognuno in fondo invita a godere di questi momenti (scrisse Lorenzo il Magnifico

“Chi vuol essere lieto, sia: di doman non c'è certezza”)

Molti ragazzi del terzo liceo, che sono alla fine del viaggio scolastico, hanno inviato dei pensieri. Alcuni sono stati letti sull’autobus, altri scritti poco dopo il ritorno. Per problemi di spazio è stato possibile inserire solo uno dei messaggi, gli altri è possibile leggerli sul sito internet di Athenaeum. Speria-mo che questo numero sia di Vostro gradimento e possa farVi ricordare momenti felici.

www.redazioneathenaeum.com

Diretto da Marco Cecili e Gabriele Russo Russo

Vicedirettrice Tyar Ciangola

Direttore Onorario Francesco Carletti

Mensile redatto dagli studenti del Liceo classico “Leoniano”

Speciale Viaggio d’istruzione

Alle pagg. 2, 3 e 11

2 Scuola

Matteo Tasca

Il 27 marzo siamo partiti per andare nel nord Italia, precisamente a Mergozzo, piccola città sul lago Maggiore. Pur-troppo non tutti i membri della nostra classe sono venuti, ma quelli che han-no vissuto questa esperienza sono d’-accordo riguardo a una cosa: una gita scolastica è molte cose. Per primo, co-me ama ricordare il nostro preside e-merito, è un’occasione per apprendere, per conoscere nuovi luoghi e nuove storie; in gita c’è la possibilità di cono-scere usanze di persone, anche se no-stre connazionali, che eppure sono così diverse da noi. Nonostante tutto ciò, non abbiamo potuto fare a meno di notare che la cosa più bella dell’an-dare in gita è lo stare insieme ai nostri

compagni, conoscere più a fondo que-gli stessi ragazzi con cui ogni giorno ci si vede a scuola. Si può dire che in gita tutto il mondo assuma colori diversi perché, secondo noi, la cosa più spe-ciale della gita che abbiamo appena vissuto è lo stare in famiglia in quanto

abbiamo notato che, a differenza delle altre scuole, la nostra è veramente co-me una grande famiglia in cui tutti si vogliono bene e, anche se talvolta si litiga, si è egoisti e si fanno degli errori, si ha sempre la forza di tornare indie-tro, di perdonare e di ricominciare dac-capo, perché secondo noi è questo che caratterizza una famiglia. Dunque, tra le cose più belle che ci sono rimaste di questa gita, c’è certamente la consape-volezza che non serve andare lontano per scoprire cose che non conosciamo, perché sia noi sia tutti coloro che ci sono intorno sono un mistero per noi, e che la cosa più importante è con chi siamo, perché quando si è con gli amici tutto diventa più bello.

SPECIALE Viaggio d’istruzione Dal IV Ginnasio…

Cristina Duzioni

Non è mai appropriato parlare di "gita" quando si fa un viaggio con la scuola, ma neanche di "viaggio d'istruzione"! Questo secondo termine mette in pri-mo piano l'aspetto culturale del viag-gio, che spesso invece viene oscurato dal desiderio di divertirsi il più possibile, avendo l'opportunità di stare lontano da casa per alcuni giorni... ma non è stato il caso della gita di quest'anno: le mete che abbiamo visitato sono state interessanti e alcune, a mio parere, bellissime. Il primo giorno eravamo stanchi a cau-sa del viaggio in pullman di nove ore e una veloce passeggiata a Stresa, molto bella con il suo lago immacolato. Dopo aver visto l'imponente statua di Carlo Borromeo, all'arrivo in hotel, Mergozzo

ci è sembrato un postaccio. Nonostan-te alcune stanze l'hotel era gradevole e potevamo godere di una bella vista sul lago. Il giorno dopo siamo subito parti-ti per Isole Borromee, per me la meta migliore, con il meraviglioso giardino botanico e il cielo terso. Il giorno dopo ancora, tappa alla Certosa di Pavia,

bellissima anche questa; visita libera della città e accoglienza a casa del ve-scovo Belloli, nonché fondatore della nostra scuola. Il penultimo gior-no abbiamo passato la dogana per una visita in Svizzera, e infine abbiamo potuto ammirare Milano con il suo magnifico Duomo in stile gotico. Tutto questo si è svolto in un clima sereno e solare; a detta di tutti, ma soprattutto dei professori, sembra pro-prio che siamo riusciti a conciliare "gita" e "viaggio d'istruzione". Come non ri-cordare, ad esempio, le favolose perfor-mance dei nostri prof in discoteca e al bowling? Sicuramente, in futuro molti di noi si ricorderanno con un sorriso tutti i bei momenti passati insieme in questo viaggio...

Dal V Ginnasio…

Sul sito di Athenaeum potete già trovare altri commenti riguardo alla gita e presto ci sarà anche un album con tante foto del viaggio!

www.redazioneathenaeum.com

3 Scuola

Le voci degli studenti...

Silvia Loppa

Neppure quest’anno, noi studenti del Leoniano, ci siamo sottratti all’appunta-mento annuale con la gita (viaggio d’istruzione… ahimè non imparerò mai) e devo dire che mai in come in questa occasione quel “d’istruzione” che risul-ta difficile da masticare appare tanto adeguato.

Al di là delle bellezze naturali che ab-biamo potuto contemplare, al di là dell’amenità dei luoghi trasparente nella perfetta armonia tra flora e fauna, al di là del terrore che ci ha assalito ogni giorno, per cinque giorni, tutte le volte in cui abbiamo sentito parlare di “guida turistica” perché preoccupati di non poter godere della simpatia di un’altra Teodolinda (per gli amici Lin-da), al di là dei bellissimi sogni che qualcuno ha fatto in discoteca nono-stante il ritmo musicale (non penserete

che io stia parlando di me!): la vera scoperta per quanto mi riguarda è strettamente legata al piano umano e morale.

Chi avrebbe mai immaginato che die-tro l’aspetto formalmente cortese della prof.ssa Fantini o Zia Clà (dipende dal punto di vista, anzi dalla necessità di apparire sotto mentite spoglie durante una partita a bowling) si celasse un’in-

dole tanto materna e protettiva? Inutile che vi racconti la disco-performance perfetta della super professoressa Trombetta (Franca o Mafalda per salva-guardare la propria privacy). Che dire poi del prof. Tommasi? Una bella sor-presa pure per lui che, travolto dal-l’”impeto” musicale, è sceso in pista sulle note di uno scatenatissimo twist. Il mattino seguente e per tutto il giorno <<Voglio dormire! Penso che dovrò prendere la mia Novalgina per il mal di testa>> supplicava disperato il prof. Ricorda professoressa Colella le serate al bowling? Se non ci fosse stata chi avrebbe accumulato punteggio? Con l’assistenza spirituale di Don Roberto e l’amichevole disponibilità di Nello (il nostro autista) siamo tornati a casa sani e salvi.

Vi diamo appuntamento all’anno pros-simo sulla stessa “rete”.

Dal I liceo...

Davide Cialone

Come voi sapete questa è la mia ultima gita, viaggio d’istruzione. Naturalmen-te pensare questo mi mette una gran-dissima tristezza perché quest’anno, forse, anzi questi ultimi 2 mesi, perché oramai agli esami mancano più o me-no due mesi. Ma io sono triste perché non lascio solamente una scuola ma una famiglia…lascio grandi amici e grandi amiche, persone che sono riu-scito ad apprezzare nel corso degli anni. Ma anche grandi persone come tutti i miei professori che mi hanno aiutato a capire molte cose, sia di scuo-la sia soprattutto della vita. Io ci ho messo 1 anno in più per finire ma non lo rimpiango perché grazie a questo ho imparato molte cose su molte per-sone di tutta la scuola. Voglio salutare

tutti i miei compagni che lascerò ma soprattutto i miei cari amici di sempre: Michele il mio compagno di mille cavo-late, grandissimo amico del quale man-terrò sempre il ricordo, Luca, che con la sua vocina stridula grida “Slippis”, An-gelo che ogni giorno di chiede o la sigaretta o l’accendino, il grande Mar-

co Cecili che prima di conoscerlo non sapevo neanche cosa fosse la politica, Mattia ed Emanuele che con la loro allegra presenza e i molti consigli mi aiutano molto. E come dimenticare le mie grandissime amiche Tyar e Isabella sempre con il sorriso e pronte a regala-re un po’ di affetto. Ma soprattutto mi dispiace lasciare tutti i ragazzi delle classi inferiori perché non ho avuto abbastanza tempo per conoscerli e farmi conoscere bene. Quindi in con-clusione un ciao a tutti oppure un ad-dio . Godetevi questi anni perché sono i più bei giorni di tutta la vita, fidatevi…. Ciao, buongiorno, buonasera e buona-notte. Concludo con una frase di 2Pac “Le guerre finiscono ma i miei soldati restano”

Dal III liceo...

Silvio Berlusconi per la terza volta premier Il 13 e 14 aprile il PDL, Lega e Mpa hanno ottenuto il  ottenuto il 46,8% dei voti 

Veltroni e lʹIDV al 37,5%. Si salva lʹUDC. Senza parlamentari ʺLa Destraʺ, ʺLa Sinistra lʹArcobalenoʺ e i socialisti Marco Cecili

Silvio Berlusconi ha vinto le elezioni politiche e tornerà a Palazzo Chigi per la terza volta.

Con il 46,8% dei voti la coalizione gui-data dal Cavaliere ha sconfitto il mag-gior avversario, il Partito Democratico, guidato da Walter Verltroni, fermatosi al 37,5%.

I sondaggi pre-elettorali già preannun-ciavano il risultato, e la vittoria del Cen-tro-Destra è stata netta. La legge eletto-rale, tanto diffamata e maltrattata, que-sta volta ha funzionato molto bene e affida una governabilità sia alla Camera sia al Senato.

La coalizione vincente è formata dal “Popolo della Libertà”, un’unione di Forza Italia e Alleanza Nazionale, che ha avuto il 37,3% dei consensi; un otti-mo risultato ha ottenuto la “Lega Nord – Padania” 8,2%, e anche il “Movimento per le Autonomie” di Raf-faele Lombardo (neo presidente della Sicilia) ha ottenuto un buon risultato ( 1,2%), raddoppiando i voti di 2 anni fa.

Nel centro-sinistra il Partito Democrati-co ha avuto un ottimo 33,1% che unito all’Italia dei Valori di Di Pietro (4,3) rag-giunge il 37,5%.

L’Unione di Centro cala nei suoi con-sensi e ottiene 5,6%, che però consen-te di aver diritto a una rappresentanza parlamentale.

A sorpresa rimane fuori anche “La sini-stra - L’arcobaleno” ( 3%) che non rag-giunge nemmeno la soglia del 4% per avere deputati. Negativi anche i risulta-ti de “La Destra” (2,4%) e del Partito Socialista (0,9).

Sarà allora così composta la prossima Camera dei Deputati: PDL 276 seggi, Lega 60, MPA 8 (totale coalizione 344 seggi); PD 217 seggi, IDV 29 (Tot. 239); l’Unione di Centro avrà 36 deputati. Anche l’ SVP (Südtiroler Volkspartei -

Partito Popolare Sudtirolese) in Trenti-no, regione con metodo di elezione diverso da quello nazionale, conterà 2 deputati; e la lista valdostana “Autonomie liberté democrazie” ne avrà 1 Grazie agli elettori all’estero avrà un deputato il “Movimento associativo Italiani all’estero”.

Il Senato sarà invece così distribuito: PDL 147 scranni, Lega 25, MPA 2 (tot. 174); PD 118, IDV 14 (tot. 132), l’UDC 3 (come avevo previsto eletti solo in Sicilia), SVP (2), SVP- Insieme per le autonomie 2, Valle d’Aoste 1, e il Movi-mento Associativo Italiani all’Estero 1.

Dopo tutte le critiche, Berlusconi viene rieletto con tantissimi voti. Perché? Berlusconi rappresenta il sogno italia-no, l’uomo che si è creato da solo, che partito con poco è riuscito a creare un impero. Dal 1994 il Cavaliere ha sem-pre attirato a sé tantissimi elettori, an-che perché ha cambiato ilo modo di fare politica: discorsi comprensibili a tutti, spettacolarizzazione della politica e perché no, anche battute (tanto odia-te e criticate dai suoi avversari).

Questo sarà la sua ultima campagna elettorale, e ha già lasciato il suo regalo per il futuro, un partito unico per il centro-destra, il suo sogno.

Ora il neo-presidente del consiglio ha già parlato con Putin sia per avere l’e-nergia a prezzi inferiori sia per parlare di Alitalia; si è messo subito al lavoro! I prossimi Consigli dei Ministri si terran-

no a Napoli, città che Silvio ama, finché non si risolverà il problema rifiuti, cau-sato dalla presidenza Bassolino.

Ho sentito salutare con dispiacere il risultato della Lega. Beh, è un risultato democratico ottenuto con la vicinanza alla gente e ai suoi problemi giornalieri. Anziché stare in televisione, gli espo-nenti del Carroccio sono in mezzo alle persone, una consuetudine che la sini-stra sembra aver dimenticato per co-mode poltrone e visibilità mediatica.

Non si preoccupi il centro-sud Italia. Il governo Berlusconi non si dimentiche-rà di lui, visto che ha un’alleanza al meridione con il “Movimento per le Autonomie” di Lombardo, e ha vinto in quasi tutte le regioni centro-meridionali. È stupido pensare che il nuovo governo si dimentichi una parte del Paese, visto che è tra i punti più importati del programma c’è il rilancio e lo sviluppo del Sud, che la Lega dal 2001 al 2006 non ha mai fermato, visto che anche lei spera in un’Italia tutta competitiva.

Ringrazio i pochi lettori che avranno letto questo articolo, che con quello del mese scorso chiudono il percorso elezioni su Athenaeum. Nella pagina accanto potete trovare i dati delle ele-zioni (i dati che ho citato io nell’articolo riguardano la Camera). Nel prossimo numero ci sarà l’elenco di tutti i ministri del Governo Berlusconi III.

Grazie a tutti!

4 Elezioni

5 Elezioni

Composizione della nuova Camera dei Deputati

PDL+Lega Nord+MPA

344

PD+IDV

246

UDC

36

Composizione del nuovo Senato della Repubblica

PDL+Lega Nord+MPA

174

PD+IDV

132

UDC

3

Altro

6

Senatori a vita

7

Totale 315 + 7 senatori a vita Maggioranza 161

Totale 630 Maggioranza 316 Altro

4

Elezioni regionali

Friuli Venezia Giulia

Renzo Tondo (53,82%)

Sicilia

Raffaele Lombardo (65,35%)

Elezioni comunali a Roma

Gianni Alemanno Francesco Rutelli

6 Attualità

Le proteste accompagnano la torcia olimpica Il mondo critica la violazione dei diritti umani da parte della Cina 

Molti Paesi minacciano il boicottaggio perciò la Cina apre al Dalai Lama Gabriele Russo Russo

I Giochi Olimpici moderni, nati nel 189-6, hanno sempre subito l’influenza degli eventi storici e della politica. Basti pensare all’edizione di Berlino (1936), utilizzata come strumento di propagan-da per il Partito nazista, o a quella di Città del Messico (1968), in cui due atleti afroamericani, durante l'esecuzio-ne dell'inno statunitense nella cerimo-nia di premiazione dei 200 metri, ese-guirono il saluto delle “Pantere nere”, come protesta contro il razzismo negli USA. Inoltre, mentre nell’antichità per tutta la durata dei Giochi si fermavano le guerre, in nome della tregua olimpi-ca (l’ekecheiria), nel secolo scorso per

ben tre volte sono state annullate le Olimpiadi (1916, 1940, 1944) a causa dei conflitti. Anche l’edizione di quest’-anno, che si terrà a Pechino dall’8 ago-sto prossimo, rischia di passare alla storia per le tante polemiche che l’han-no preceduta.

E’ consuetudine che la “fiamma olimpi-ca”, il simbolo più famoso delle Olim-piadi, venga accesa nella città di Olim-pia, sede dei Giochi nell’antichità. Da lì la torcia viene poi portata nella città che ospiterà i Giochi, attraversando i Paesi che si trovano fra la Grecia e la destinazione. Quest’anno la fiaccola olimpica è stata “accompagnata” in tutte le tappe del suo spostamento da

numerose manifestazioni di protesta.

Alla base delle polemiche c’è l’occupa-zione militare del Tibet da parte della Cina e le conseguenti repressioni nei confronti dei cittadini, che hanno por-tato all’esilio del Dalai Lama e di molti dei suoi seguaci. Ma le proteste vanno ben oltre; i manifestanti attaccano il governo di Pechino soprattutto per il mancato rispetto dei diritti umani e, giustamente, molti Stati (fra cui gli U-SA) hanno deciso di appoggiare questi movimenti “pro Tibet”, minacciando il boicottaggio della manifestazione di apertura dei Giochi.

La Nazione che ospita le Olimpiadi dovrebbe ovviamente rappresentarne i valori, ma può forse svolgere questo compito uno Stato che non concede le libertà più basilari? Anche la recente apertura di Pechino a un eventuale dialogo con il Dalai Lama va probabil-mente considerata come un tentativo di acquietare le proteste e salvare, al-meno in parte, l’immagine delle prossi-me Olimpiadi, la cui organizzazione è costata quasi 37 miliardi di dollari. Le proteste per adesso proseguono, seb-bene le misure di sicurezza per il pas-saggio della fiaccola aumentino ad ogni tappa, e anche noi di Athenaeum abbiamo deciso di appoggiarle, con la scritta “Tibet libero” in prima pagina.

Pechino 2008: il manifesto ufficiale e un altro che abbiamo trovato sul web.

7 Scuola

Word & Excel Game: sfida al computer! 10 studenti del Ginnasio hanno partecipato ad una gara di informatica 

L’esito della prova è stato ottimo e speriamo che permetterà ai ragazzi di qualificarsi per la gara Nazionale Emanuele Rossi

Io, altri miei compagni di classe e alcuni compagni del IV ginnasio abbiamo partecipato ad una gara di informatica, il "Word & Excel game", presso l'IPSIA di Frosinone. Il IV ginnasio ha partecipato per Excel, il V ginnasio per Word. Dopo lunghe mattinate e pomeriggi trascorsi ad esercitarci sulle simulazioni di esa-

me, dopo aver assegnato i 3 posti da titolare e i 2 da riserva, il 21 aprile ci siamo diretti verso Frosinone. Potete immaginare la tensione che avevamo durante il viaggio, ma soprattutto pri-ma di entrare per l’esame, avevamo noi ragazzi, titolari e riserve, e i professori che ci hanno accompagnato.

Abbiamo cominciato noi ragazzi di

Word e prima di tutto gli esaminatori ci hanno spiegato come si sarebbe svolto l'esame. Parte il tempo. Ogni risposta sembra sbagliata e la paura sale di do-manda in domanda.

Tutti siamo consapevoli di dover difen-dere l'onore della scuola ma d’altra parte sappiamo anche di poter vincere. Ci sono ragazzi di altre scuole prepara-tissimi, ma non facciamo intimorire. Ed ecco che finisce uno dei nostri. Ecco un altro ed in­fine io. La tensione è al mas-simo e il nostro punteggio totale sem-bra ottimo. Cerchiamo di scoprire il punteggio delle altre scuole e tutte le informazioni arrivate sono buone.

Inizia così l'esame di Excel. I nostri ra-gazzi entrano e, passati i 40 minuti, ad uno ad uno cominciano ad uscire dalla stanza, chi felicissimo, chi un po' delu-so. Ed anche questa volta si cerca di scoprire il punteggio delle altre scuole. Finalmente il momento della verità, non si può descrivere la tensione…Ma ecco la fantastica notizia: “Per ora sia-mo primi!” Esplode la gioia. Ce ne an-diamo camminando tra gli altri ragazzi a testa alta, fieri della nostra vittoria e sperando di rimanere primi anche do-po le prove di altre scuole nei giorni successivi.

Tornati a scuola, abbiamo ricevuto i complimenti da parte dei compagni, della Preside e degli altri professori. È stata un'esperienza unica e significativa e spero che la scuola ci proponga nei prossimi anni altri concorsi in cui tutti potranno far vedere le loro capacità e - perché no? - arrivare primi.

V Ginnasio (Word) Titolari: Gabriele Russo Russo, Emanuele Rossi, Gabriele Anto-nelli

Riserve: Stefania Galiani, Manue-la Capobianco

IV Ginnasio (Excel) Titolari: Davide Cultrera, Saverio e Federico Piacenti

Riserve: Matteo Tasca, Andrea Calicchia

La nostra squadra

Qualche regola… Il punteggio di ogni squadra si ottiene sommando quelli dei 6 titolari (3 per Word, 3 per Excel).

A Frosinone si è svolta la ga-ra di qualificazione a livello provinciale. Le migliori 5 squadre accederanno alla finale nazionale che si svol-gerà a Roma. I Campioni d’Italia parteciperanno poi ai Mondiali, alle Hawaii.

In seguito a una gentilissima segnala-zione del professor Francesco Bearzi

Il 21 aprile è nata Afriradio, una radio web interamente dedicata all’Africa! La radio si può ascoltare via web, colle-gandosi al sito www.afriradio.it. Sarà possibile ascoltare musica africana 24 ore su 24, intervenire nei programmi radiofonici grazie alla chat e all’invio di email. Il palinsesto prevede programmi di intrattenimento ma anche di infor-mazione, con approfondimenti la mat-tina e gr durante tutto il pomeriggio. E poi letteratura, cinema, economia, sport….

Afriradio è un nuovo modo di raccon-tare l’Africa, che sfrutta il canale che meglio si presta a dare risalto all’oralità e alla vivacità di questo continente. È una nuova sfida che i missionari com-boniani lanciano alla comunicazione

multimediale, un nuovo canale che si aggiunge alle voci di Nigrizia, di Nigri-zia.it, di Piemme e di Nimedia.

Voce all’Africa, quindi, non solo con l’informazione, ma anche attraverso la partecipazione degli africani in Italia, coinvolti direttamente nel progetto. “Afriradio – spiega padre Giuseppe Cavallini, Coordinatore del Centro Comboni Multimedia e Direttore del Museo Africano di Verona - si pone, senza presunzione alcuna, come fonte di informazione alternativa agli appara-ti mediatici che promuovono interessi economici e politici di parte e non si preoccupano di offrire all’opinione pubblica una informazione che sia anche formazione critica. Nigrizia mul-timedia, fedele alla tradizionale linea editoriale di Nigrizia, voce dei popoli dell’Africa e del Sud del mondo, inten-de pertanto essere megafono di chi crede in una società in cui vengano promossi valori umani ed evangelici quali la solidarietà, l’accoglienza, il dia-logo interculturale, l’incontro interetni-co e il rispetto per le diverse tradizioni e fedi religiose”.

Afriradio: sul web la voce delle Afriche!

Zabaione

In medio virtus Francesco Carletti

"Ebbene!" disse sir Calligan trattenendo uno sbadiglio di sana e satolla noia. Due ore per non concludere niente.

"Ebbene cosa volete che vi dica?" repli-cò l'altro, posando i piedi sulla poltro-na: è incredibile come si scomponga-no le persone più impettite dopo un paio d'ore di noiosa conversazione. " Io credo che il modo migliore per uscire da questa spiacevole cisrcostanza sia di non replicare.."

"Cosa?" Balzò su Calligan. " E darla vin-ta a quella? Forse lei non si rende con-to. Non oso dubitare delle sue capacità di giudizio, se l'ho invitata sarà pure per qualche buona parola spesa in suo favore, ma ascoltando le sue conclusio-ni certo non mi vien da credere che sia stata una spesa saggia, se non altro..."

"Ecco sir Calligan, per quanta stima io nutra nei suo confronti, devo dirle pure che questo è un suo gran difetto" lo interruppe.

"Difetto?" lo interrogò, sorpreso e tur-bato: "Si riferisce a?"

"A questa sua parlantina"

"La mia parlantina?"

"Esattamente. Ma non se ne rende conto, lo desumo dalla sua faccia. Nes-suno la vuol offendere ma a me pare che il suo metodo di affrontare i pro-blemi sia mal concepito in partenza. Lei vorrebbe vangare senza vanga"

"Ma che diavolo..."

"Esattamente, dia retta a me. Se ne stia un po' zitto e vedrà che la soluzione verrà a lei, molto prima che se si acca-nisce come fa. La vanga, se lo ricordi!"

" La vanga?" era evidentemente scon-certato.

"La vanga è la soluzione."

"La vanga..."

Più se lo ripeteva in mente e meno capiva, meno capiva e più se ne con-vinceva, ma quell'improvviso cambio di scena del suo illustre interlocutore lo aveva illuminato, abbagliato. Forse del tutto folgorato.

"Lei crede possibile che tutta questa situazione si possa risolvere così sempli-cemente?"

"Mio caro sir Calligan, se anche il meno esperto di noi si mettese dinanzi alla cavallina in abito da sera, alla giusta distanza, considerando il peso, il balzo necessario a sorpassarla, non trascu-

e rosso, come una pasqua.

"E si ricordi. In medio virtus!"

"Nel mezzo dice?" Disse mentre versava la benvada con un comico compiaci-mento.

"Proprio nel mezzo. Lì sta la virtù. Veda di trovasi "nel mezzo dell'arco delle sue possibilità e il gesto sarà preciso": così dicono i pianisti!"

"Dio la benedica amico!"

"Gradirei lo zucchero. E poi mi faccia sapere come è andata."

Il mattino seguente Mr Sandor era già a passeggio, col cuo cappello lucido, il petto inamidato, il bastone brillante ed in mano il Telegraph arrotolato. A Tra-falgar lo aprì come suo solito, e qualco-sa all'improvviso sembrò infastidirlo, stupirlo, inorridirlo come se avesse udi-to un raglio d'asino durante un quartetto di Mozart: in prima pagi-na si leggeva: "La cantante M**** rac-colta per strada, malconcia, sembra essere stata colpita da un malintenzio-nato, tra capo e collo, con una vanga."

rando nemmeno l'attrito dell'aria e poi spiccasse il salto, di certo, a meno che non fosse un uomo assai sfortunato..."

"...assai sfortunato..."

"...a meno che non lo fosse, sono certo e pronto a scommettere una cifra non indefferente che spiccherebbe il salto più bello della storia dell'atletica".

"Santo cielo".

Solo vaghi e improvvisi lampi di ragio-ne si affacciavano in quella stanza, ma inutilmente: ormai tutto pareva aver preso la consistenza dell'aria. Del-l'aria fritta.

"Ma certo!"

"E' evidente che se il metodo è sbaglia-to l'obbiettivo s'allontana da noi sem-pre di più. Pe quanto sia smisurata la nostra ambizione se non considerassi-mo il modo migliore per raggiungere lo scopo ogni sforzo risulterebbe vano. Così il contadino sa che per vangare non occorre la falce, o le cesoie, ma la vanga."

"Gradisce dell'altro caffè?" Era estasiato

8 Cultura

l’unione tra mondo antico e moderno. Al centro, Maria con il Cristo, fermi e pacati, a rappresentare il passato e la verità dogmatica di cui sono protagoni-sti, poi Federico da Montefeltro, la veri-tà storica, palpabile, in basso a sinistra come un ponte tra Maria e l’osservato-re, il presente effettivo, che chiude il cerchio di personaggi.

Un’altra particolarità in quest’opera, è l’uovo attaccato ad una catena sospesa sul capo della Madonna. L’uovo, l’enti-tà più piccola, ma comunque generatri-ce di vita, sottolinea la funzione gene-ratrice di Maria, madre di Cristo e di tutti gli uomini. L’uovo però, nel dise-gno complessivo del quadro ha ancora un’altra funzione. Piero della Francesca gioca sull’importanza della ricerca della verità, secondo il gusto filosofico dell’e-poca e, dopo aver rappresentato, come detto in precedenza, la verità dogmati-ca e quella storica, mediante l’uovo ci fa capire come tutte le verità, dall’infini-tamente piccolo (l’uovo) all’infinita-mente grande (Maria e la sua santità), si possono sostanzialmente ricondurre ad unam, nella perfezione di Dio.

È così che, attraverso l’utilizzo della filosofia e della perfezione matematica applicate all’arte, che Piero Della Fran-cesca apre le porte ad un nuovo modo di fare pittura che sarà il classicismo.

Chiara Cecalupo

Lasciamo ora le atmosfere oppresse e riflessive dei tanto amati pittori contem-poranei e spostiamoci nel medioevo, con un balzo indietro, precisamente nel 1474, anno in cui Piero della Fran-cesca, terminando la tavola conosciuta come “Pala di Brera”, segna il passag-gio, in pittura, dall’evo medio all’evo moderno.

Iniziata nel 1472 e portata a termine in due anni, la Pala (2.48x1.70 m) rappre-senta una vera e propria svolta: prima di tutto, l’osservatore viene colpito dal fatto che il tutto si svolge all’interno e non esiste finestra o feritoia che dia sul mondo esterno, di cui intuiamo la pre-senza solo grazie alla luce proveniente da destra. La scena si svolge in un am-biente architettonico preciso, dipinto da Piero della Francesca con una perfe-zione geometrica e un realismo impres-sionante. Vediamo i personaggi dispo-sti al centro di una chiesa a croce gre-ca, sovrastati da una perfetta volta a botte decorata a cassettoni, con absidi a impostazione romana, che rappre-sentano i principi antichi sui quali pog-gia l’architettura moderna. Vediamo quindi absidi, semicolonne, capitelli e marmi, tutti simboli materiali della chie-sa vivente, nella quale si trovano perso-naggi storici e mitici: anche i personag-gi, come l’architettura, sottolineano

Commento al quadro ->

Titolo Dell’amore

Autore Stendhal Editore Garzanti libri

Traduttore M. Bartelà Edizione 2007 (prima edizione 1822)

Pagine XXIII-276

Prezzo su IBS.it 9,00 euro

Athenaeum consiglia...

Riflessioni su tela...

Pala di Brera, Piero della Francesca, 1472, Pinacoteca di Brera, Milano

A merenda da Athenaeum...

Torta con fragole e panna

Ingredienti per 6/8 persone:

1 pan di Spagna di circa 20 cm di diametro 4 dl di panna fresca da montare 400 gr di fragole circa 40 gr di zucchero semolato

Preparazione:

Lavate le fragole per alcuni minuti sotto l'ac-qua corrente e lasciatele sgocciolare. Togliete i piccioli e tagliatele a fette.

Frullate un terzo circa delle fragole con un terzo dello zucchero, aggiungendo se necessa-rio un cucchiaio di acqua per ottenere un liqui-do un po' più fluido.

Tagliate il pan di Spagna in 2 o 3 dischi,

Versate il frullato di fragole sui due dischi per inu- midirli, a piccole cucchiaiate.

Montate la panna con lo zuc-chero rimasto e spalma-

tene un quarto circa sul primo disco di pan di Spagna. Di-

stribuitevi metà delle fette di fragole e copri-

te con l'altro disco di pan di Spagna.

Spalmate con la panna rimasta (oppure decorate il dolce distribuendo la pan-na da una tasca per pasticciere), solo in super-ficie oppure anche sui lati e decorate con le fragole rimaste.

Servite dopo aver lasciato il dolce in frigo per almeno 1 ora. Sarà migliore però se lo prepare-rete con alcune ore di anticipo.

In breve…

Questo saggio sull’amore nasce dalla reale esperienza di rifiuto dell’autore da parte di una nobildonna Milanese. Sarà così che

Stendhal, costretto ad accettare un no ingiustificato da parte della donna che gli ha rubato il cuore, si rifugia in un “altro mondo” dove può vivere l’amore e riflette-re profondamente su di esso. Stendhal descrive così i vari sentimenti che si susse-guono nella mente dell’uomo quando è trasportato dalla passione amorosa. Solo chi ha vissuto la profondità dell’amore potrà riconoscersi nelle parole dell’autore, che scruta e indaga a fondo i sentimenti che ci muovono e che ci frenano. Un’anali-si approfondita di quel sentimento che è in grado di cambiare gli uomini.

9 Rubriche

La vignetta

1 0 Sport

Al prof. Enzo Napolitano Mattia Fedele

Il tempo sembra volato ma sono già passati tre mesi da quando se ne è andato, professore. Lo scorso gennaio dopo un’esperienza ventennale nella nostra scuola ci ha abbandonati na-scondendo l'emozione nel lasciare noi ragazzi; infatti lei è sempre stata una persona capace di non esplicitare chia-ramente quello che provava. Tuttavia ricordo che ogni volta che ci insegnava qualcosa lo faceva con professionalità, dedizione e amore per il rispetto reci-proco. Penso che lei sia stato un profes-sore in qualche modo diverso dagli altri; sapeva conciliare perfettamente nei nostri confronti l'amicizia con la professionalità. Ci ha sempre insegnato prima della sua materia, l'educazione

fisica, la disciplina e il rispetto per chi ci sta vicino, fondamentale in ogni sport. Ci ha trasmesso con grande semplicità l'amore per ciò che insegnava, mi ren-do conto che è già facile di per sé ama-re la sua materia, ma lei lo ha fatto in maniera particolare, insegnandoci a renderci conto di ciò che facevamo. Ci ricorderemo di lei come una persona che non usava mezzi termini nell'espri-mere ciò che pensava ,ma che ogni volta diceva delle cose giuste che nes-suno osava contraddire, il modo con cui si faceva rispettare ed era rispettato si vede in pochi docenti; sarà impossibi-le dimenticare i suoi preziosi consigli, aveva sempre un’esperienza personale da mettere in ballo, una parola giusta da adoperare e un rimprovero costrut-tivo da impartire. Lei che mi ha visto e ci ha visti crescere ha insegnato molto a noi che da bambini quali eravamo ci ha formati come uomini e deve essere proprio questo l'obiettivo di ogni pro-fessore: crescerci sia didatticamente che umanamente e penso che questo sia stato colto da lei in pieno. Tratte-nendo a stento la commozione la salu-to e le auguro tutto il bene possibile…spero che legga questo pensiero.

A presto! Ciao Enzo!

Un suo stimatore

Derby pazzesco, vince la Lazio 3 a 2 allʹOlimpico, decide Behrami al 94ʹ 

A segno anche Taddei e Perrotta (Roma), e Pandev e Rocchi (Lazio) Saverio e Federico Piacenti

Pandev, Rocchi, Behrami, questi sono i nomi dei tre giocatori che il 19/03/08 nella gara di ritorno del derby della capitale, hanno segnato tre goal nella porta di Doni, conquistando tre punti importantissimi in chiave UEFA, e, a noi tifosi, hanno regalato un sogno che non finirà mai.

Il derby è stato giocato in onore di Ga-briele Sandri, il tifoso laziale morto l 11 novembre di un anno fa, ed infatti an-che il capitano giallorosso, Francesco Totti, prima della partita è andato a rendere omaggio a Gabriele in curva nord.

A dispetto della gara di andata la Lazio si presenta con un nuovo modulo, il 4-3-3, con il tridente Pandev, Rocchi, Bianchi, quest ultimo acquistato dal Manchester City a Gennaio per 12 mi-lioni di euro.

Nei primi minuti della partita, la Lazio si mostra subito aggressiva, dimostrando

di non aver paura e di volersela gioca-re fino alla fine questa partita, nono-stante il suo avversario sulla carta sia indubbiamente più forte. Per circa un quarto dora la squadra bianco-celeste assale gli avversari mantenendo il bari-

centro molto alto e schiacciandoli nella loro metà campo creando più di qual-che occasione da gol (tra cui una cla-morosa traversa di Kolarov su punizio-ne). Ma, sfortunatamente, la partita per la Lazio si complica al 30esimo, quando un rilancio di Behrami finisce sul corpo di Taddei che, con un rimpallo fortuno-so, spiazza Ballotta e porta la Roma in vantaggio. Ma la Lazio non si dà per vinta e, dopo innumerevoli tentativi, riesce a raggiungere il pareggio al 44e-simo con una splendida azione di pri-ma tra Rocchi, Kolarov e Pandev, fina-lizzata da quest ultimo. Si va al riposo sul risultato di 1-1.

Nella ripresa la Lazio è ancora più ag-gressiva del primo tempo, e il tanto atteso vantaggio arriva dopo circa ven-ti minuti del secondo tempo: Kolarov si beve Cassetti sulla sinistra e crossa al centro, in area l’arbitro vede una trat-tenuta di Juan su Bianchi e decreta la massima punizione. Sul dischetto va il grande capitano, Tommaso Rocchi, che con freddezza batte Doni e porta la Lazio sul 2-1. Ma purtroppo si sa, la Lazio non è stata mai brava a mantene-re un vantaggio e, anche in questo caso, dopo soli cinque minuti uno sva-rione difensivo permette a Perrotta di trovarsi da solo davanti a Ballotta e di superarlo con un rasoterra all’angolino. Per altri dieci minuti è ancora la Lazio a cercare la vittoria, ma la difesa romani-sta si muove bene e lascia pochissime occasioni alla squadra bianco-celeste. Nell’ultimo quarto dora è invece la Roma che tenta di strappare il gol vitto-ria, ma anche a causa della stanchezza non riesce più di tanto ad impensierire il portiere laziale. Infine, durante il se-condo minuto di recupero, (l’arbitro ne aveva concessi cinque), proprio quan-do il risultato della partita sembra or-mai decretato, ecco apparire un santo, il suo nome è Behrami, che anticipan-do i difensori della Roma con un destro preciso butta la palla in rete e segna il goal vittoria. Subito il giocatore corre sotto la Nord insieme a tutta la squadra e al grande Delio Rossi che per arrivare li si fa tutto il campo. Quando poi Be-hrami torna in campo, sempre rivol-gendosi alla curva Nord, urla a gran voce “Testa e Cuore”. Voleva dire ai suoi tifosi che il derby non si vince con la fortuna (come è accaduto per il pri-mo gol dei giallo-rossi), ma vince con la testa e il cuore.

Viaggio d’Istruzione

1 1 Foto

Foto 1 Il gruppo al completo ha fatto visita a Mons. Luigi Belloli, fondatore della nostra scuola.

Foto 2 Consegnati al Vescovo tutti i numeri di Athenaeum. Non sono mancate doman-de riguardo al nostro giornale.

Foto 3 Il chiostro della Certosa di Pavia.

Foto 4 L’insegna di un nostro locale a Pavia...

Foto 5 Uno scorcio del duomo di Milano, ulti-ma tappa del viaggio.

Foto 6 Alcuni studenti hanno assistito in piaz-za del Duomo a un discorso del futuro premier Silvio Berlusco-ni.

Foto 7 La professoressa Francesca Trombetta.

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ACROSS

2 It consists of 26 Letters. 7 These letters stand for the "United States." 9 It rotates in order to create a current of air. 10 You move it when using a computer. 11 It makes a cobweb in order to catch insects. 12 100 cm make one .... 15 The female chicken. 16 I was young, now I ... old. 19 A vegetarian ... fruit and vegetables. 21 A female servant in a house or hotel. 22 Small green or black fruit, used either in cooking or for its oil. 23 There is no sugar... these biscuits.

DOWN

1 The ... of 3 and 5 is 8.. - 3 Past, ... and future. 4 ... used to be known as "The Dark Continent." 5 These letters stand for "British Airways." 6 Knock before you .... 8 Would you like ... wine? 12 A child's term for "mother." 13 Charles and Matt are waiting for ... friends. 14 I can't... the paper without my glasses. 17 The answer was sent by e-... . 18 Where did you first ... your wife? At a concert. 20 Your brother is your father's ....

Compleanni Maggio

6 Valentina Carletti 16

7 Claudia Ceccarelli 18

8 Serena e Silvia Loppa 17

14 Francesco Marozza 16

16 Manuela Capobianco 16

Andrea Paris 16

19 Andrea Grossi 17

25 Matteo Ippoliti 17 Enigmistica in inglese

CONCORSO!!!

Io credo che non possiamo restare inerti al grido di dolore che in questo momento sta venendo dal Tibet. Non possiamo soc-correre le popolazioni in difficoltà quando lo Stato è debole e lasciare altre popolazioni in grave difficoltà perché lo Stato che le mette in difficoltà è una grande potenza mondiale. I principi non sono assolutamnete trattabili, la difesa della libertà dei popoli è un principio sacrosanto che va al di là della conve-nienza dei rapporti internazioanli e va al di la dell'opportunità politica.

(Roberto Castelli, Ottoemezzo, La7, 31 marzo 2008)

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Dopo aver risolto il cruciverba, collegatevi al sito e inviate via e-mail alla

Direzione, tramite la pagina apposita, la se-quenza di lettere contenuta nelle caselle e-videnziate (dall’alto in basso). Il più veloce

vincerà un piccolo libro in lingua inglese, of-ferto dalla professoressa Fantini!

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