Le due facce della malnutrizione 1. Il cibo prodotto è...

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Attualmente ci sono circa sulla Terra un miliardo di denutriti e altrettanti sovrappeso Se tutti mangiassero in modo ecologicamente e nutrizionalmente corretto avremmo un Pianeta sano e felice! 1. Il cibo prodotto è sufficiente a sfamare il pianeta? 2. Quali problemi ambientali sono collegabili alla produzione di cibo? 3. Come le produzioni di alimenti possono essere più eco- sostenibili? PRIMA PARTE Le due facce della malnutrizione

Transcript of Le due facce della malnutrizione 1. Il cibo prodotto è...

Attualmente ci sono circa sulla Terra un miliardo di denutriti e altrettanti sovrappeso

Se tutti mangiassero in modo ecologicamente e nutrizionalmente corretto avremmo

un Pianeta sano e felice!

1. Il cibo prodotto è

sufficiente a sfamare il

pianeta?

2. Quali problemi

ambientali sono

collegabili alla

produzione di cibo?

3. Come le produzioni di

alimenti possono

essere più eco-

sostenibili?

PRIMA PARTE

Le due facce della malnutrizione

nutrigenomica

SECONDA PARTE:

alimentazione e salute

Le calorie per il metabolismo basale (BMR = BasalMetabolic Rate), cioè a 20 °C di temperatura ambiente e a riposo, si possono calcolare approssimativamente con la formula di Harris-Benedict, che prende in considerazione il sesso, la statura, il peso corporeo e l'età:•Per le donne: BMR = 655,095 + ( 9,5634 * Peso in kg) +

(1,8496 * Statura in cm) - (4,6756 * Età in anni)

•Per gli uomini: BMR = 66,473 + (13,7516 * Peso in kg) +

(5,0033 * Statura in cm) - (6,775 * Età in anni)

•Per i bambini: BMR = 22,10 + (31,05 * Peso in kg) + (1,16 *

Statura in cm)

(in kcal /giorno)

Ripartizione calorie:

Dieta mediterranea:

Carboidrati 60%

Lipidi 30

Proteine 10

Dieta iperproteica:

Carboidrati 33-42%

Lipidi 40-45

Proteine 18-22

Rapporto P/C

0,25

Rapporto P/C

0,5

Produzione:

2 miliardi di tonnellate di cereali per

7 miliardi di abitanti

0,286 t/pro capite all’anno

0,78 kg/giorno (780 g/die)

100 g di cereali corrispondono a

circa 300 kcal

Se si mangiassero solo cereali

avremmo 2340 kcal a testa al giorno

Ma dobbiamo mangiare anche carne e per allevare animali è

necessario usare cereali

Cereali 1.00 Manzo 19.8

Frutta 0.15 Maiale 8.5

Olio 2.76 Pollo 4.7

Zucchero 1.1 Latte 1.2

Equivalenti di cereali necessari per

produrre l’alimento

Dieta (2500kcal/die)

Mediterranea Proteica

kcal g kcal g

Cereali 1500 360 1000 240

Grassi 750 80 1000 106

Proteine 250 44 500 88

Eq.cereali 1452* g 2275* g

Eq.cereali 787**g 946**g

* manzo ** pollo

Non solo le calorie ma

anche le proteine i

grassi necessari per

una dieta completa

sarebbero disponibili

per tutti, se

rinunciassimo alle

bistecche di manzo!

Carboidrati 4,2 kcal/g; grassi 9,45

kcal/g; proteine 5,65 kcal/g

Un primo approccio scientifico al concetto di benessere animale lo si può trovare

nel Brambell Report del 1965 (rapporto commissionato dal Governo Inglese in

merito al benessere degli animali allevati intensivamente).

Tale rapporto, oltre ad essere uno dei primi documenti ufficiali relativi al benessere

animale, enuncia il principio (ripreso poi dal British Farm Animal Welfare Council

nel 1979) delle cinque libertà per la tutela del benessere animale:

1) libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione;

2) libertà dai disagi ambientali (possibilità di disporre di un ambiente fisico adeguato

e confortevole);

3) libertà dalle malattie e dalle ferite;

4) libertà di poter manifestare le caratteristiche comportamentali specie-specifiche;

5) libertà dalla paura e dallo stress.

Aspetti etici

Il problema dell’acqua “inglobata” o vituale

L’acqua virtuale in L/kg è:

16000 per il manzo 900 per il latte

2800 per il pollo 4700 per le uova

5300 per il maiale 5300 per il formaggio

Gli allevamenti bovini

producono il 28% delle

emissioni di metano

(gas che contribuisce

all’aumento dell’effetto

serra)

L’acqua dentro l’acqua

Per la produzione e il trasporto di 1 litro d’acqua in bottiglia si consumano circa 27

litri di acqua e 0,85 kg di petrolio. Questa produzione provoca l’emissione di circa

½ kg di anidride carbonica.

35L 140L 2400L 5400L 45000L

Ogni anno scompaiono

17 milioni di ettari di

foreste tropicali.

L'allevamento intensivo

è la causa principale:

nella foresta

Amazzonica l'88% dei

terreni disboscati è

stato adibito a pascolo

per l’allevamento.

Il Brasile è il primo

esportatore mondiale di

carne.

La sicurezza alimentare è la

possibilità di garantire in modo

costante e generalizzato acqua ed

alimenti per soddisfare il Fabbisogno

energetico umano che l'organismo

necessita per la sopravvivenza e la

vita, in condizioni igieniche

accettabili.

Quantità-qualità

Nei paesi industrializzati sicurezza alimentare (Food safety) significa

prevalentemente igiene alimentare.

Nei Paesi poveri significa cibo e acqua

sufficienti.

Sicurezza alimentare

Jacques Diouf, direttore generale della FAO riassume così la situazione: "La pericolosa combinazione della recessione economica mondiale e dei persistenti alti prezzi dei beni alimentari in molti paesi ha portato circa 100 milioni di persone in più rispetto all'anno scorso oltre la soglia della denutrizione e della povertà croniche. Questa silenziosa crisi alimentare, che colpisce un sesto dell'intera popolazione mondiale, costituisce un serio rischio per la pace e la sicurezza nel mondo. Abbiamo urgentemente bisogno di creare un largo consenso riguardo al totale e rapido sradicamento della fame nel mondo, e intraprendere le azioni necessarie ad ottenerlo. L'attuale situazione dell'insicurezza alimentare nel mondo non ci può lasciare indifferenti".

Dei problemi di sicurezza alimentare nel Terzo Mondo (leggi principalmente disponibilità di cibo) se ne occupa la FAO (Food Agriculture Organization)

L’indice GHI classifica in

una scala da 0 a 100 le

situazioni di “nessun

problema” e “massimo

allarme fame”.

Valore di indice <4.9

significano poco rischio,

moderato tra 5 e 9.9,

serio tra 10 e 19.9, ,

allarmante tra 20 e 29.9,

estremamente

allarmante sopra 30. GHI

combina tre indicatori:

1) La proporzione di

popolazione denutrita

2) la prevalenza di bambini

sottopeso sotto i 5 anni

3) La mortalità dei bambini

sotto i 5 anni

Rosso > 30

Mattone: 20-29.5

Albicocca: 10-29.5

Verde chiaro: 5-9.9

Verde scuro: basso

E’ possibile aumentare la produzione di cereali?

La Rivoluzione verde ha

fatto crescere la

produzione di cereali

ma è rimasta una

sperequazione tra

Paesi in via di

sviluppo e la media

mondiale e si è

aumentato l’impatto

sull’ambiente

(inquinamento,

erosione suolo,

salinizzazione,

conflitto per le

risorse idriche).

Qualcuno pensa che gli OGM porteranno una seconda

Rivoluzione verde

Mare d’Aral,

in Uzbekistan

sull’altopiano

del Pamir

•Mare d’Aral (Uzbekistan): zona irrigata per coltivare il cotone.

Diminuita la quantità d’acqua e diventata salata per eccessiva

evaporazione (quel che è rimasto non si può più usare per

irrigare)

Energia

sussidiaria

Le modificazioni genetiche sono fatte per aumentare la resistenza agli insetti e la

competitività con le erbe infestanti

Questi attributi dovrebbero consentire di evitare l’uso di insetticidi e diserbanti.

Mercato globale dei prodotti transgenici

Soia 70%

Cotone 46%

Mais 24%

Colza 20%

Ben pochi di questi prodotti sono destinati

al consumo umano. Gli OGM non risolvono

il problema della fame nel mondo ma la

esasperano perché mettono ulteriormente

in crisi l’agricoltura tradizionale

Perdita di agro-biodiversità

Delle 7000 specie vegetali utilizzabili per produrre cibo ne vengono ora coltivate solo 30:

Grano, mais e riso coprono il 50% dei fabbisogni alimentari.

In Cina nel 1949 c’erano 10.000 varietà di grano, nel 1970 erano 1000

Negli USA sono state perse l’86% delle varietà di mele, l’81% di pomodori.

In Messico l’80% delle varietà di mais.

In Perù vengono coltivate circa 200 specie di patate delle 4000 conservate dal Ciap, il «Centro interregionale di artigiani del Perù» che riunisce una ventina di organizzazioni, in maggioranza

indie, per valorizzare i prodotti e le colture locali e le comunità che ne vivono), fra cui la celebre

Solanum ajanhuini (resistente alle gelate), che hanno dato origine alle 8 specie più coltivate nel

mondo. I produttori andini continuano a piantare specie e varietà locali perché più resistenti e

produttive, come la Solanum andigena che con i suoi innumerevoli cultivar ha una produzione

abbondante, è resistente ad alcuni virus e funghi patogeni e ha un'alta qualità culinaria; certamente

i tubercoli sono piccoli e tardano 6 mesi per svilupparsi, ma sono millenni che le popolazioni si sono

abituate e conoscono queste varietà.

Dicono “magari raccogliamo meno, ma raccogliamo

sempre. Le specie che vogliono farci piantare sono

care, necessitano molti fertilizzanti e chimici

e non le conosciamo”.

In Africa il WARDA (West Africa

Rice DevelopmentAssociation) ha ottenuto con biotecnologie non OGM ma

basate sull’incrocio tra specie

diverse ha ottenuto NERICA, un

riso che cresce più in fretta, dà

rese maggiori e resiste agli stress

meglio delle due specie da cui

deriva.

L'Unione Europea ha enunciato nel documento per l'istituzione dell'Autorità

Europea in materia di Alimentazione, i principi comuni che sono alla base della

legislazione alimentare e ha definito la terminologia della stessa, evidenziando le

modalità di applicazione e gli obiettivi della normativa in materia di alimenti.

L'U.E. ritiene infatti che la legislazione alimentare debba assicurare:

1. un elevato livello di protezione della salute;

2. il corretto funzionamento del mercato dei prodotti alimentari;

2. definizioni chiare per facilitare l'accordo circa la definizione di alimento;

3. un'elevata qualità ed un controllo scientifico indipendente alla base dell'analisi

del rischio in materia di alimenti;

4. il rispetto dei diritti del consumatore e la garanzia dell'accesso ad informazioni

accurate;

5. la rintracciabilità dei prodotti alimentari;

6. la piena responsabilità degli operatori di mercato riguardo alla sicurezza dei

prodotti alimentari;

7. il rispetto degli accordi internazionali in materia di commercio;

8. lo sviluppo trasparente della legislazione alimentare e il libero accesso

all'informazione a questo proposito.

Paesi ricchi. La sicurezza alimentare in questo caso si traduce con FOOD SAFETY

Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA)

Si occupa dei rischi relativi alla sicurezza alimentare umana e animale. In stretta

collaborazione con le autorità nazionali, e in aperta consultazione con le parti

interessate, l'EFSA fornisce consulenza scientifica indipendente nonché una

comunicazione chiara sui rischi esistenti e emergenti. E’ stata istituita nel gennaio

2002, dopo una serie di crisi alimentari verificatesi alla fine degli anni ‘90, come fonte

indipendente di consulenza e di comunicazioni sui rischi associati alla catena

alimentare. Ha sede a PARMA e ha come compito di fornire consulenza scientifica.

Produce consulenza specialistica per consentire alla Commissione europea, al

Parlamento europeo e agli Stati membri dell’UE di prendere decisioni efficaci e

puntuali in materia di gestione del rischio, grazie alle quali viene assicurata la

protezione della salute dei consumatori europei e la sicurezza del cibo e della catena

alimentare. L’Autorità comunica con il pubblico in modo aperto e trasparente su tutte le

materie che rientrano nel suo ambito di competenza. Le attività scientifiche dell’EFSA

vengono utilizzate dalle autorità responsabili delle decisioni politiche per adottare o

revisionare la legislazione europea in materia di sicurezza dei cibi e dei mangimi, per

decidere in merito all’approvazione di sostanze regolamentate, come pesticidi e

additivi alimentari, oppure per introdurre nuovi quadri normativi e formulare nuove

politiche, ad esempio nel settore della nutrizione.

Il pp’DDT negli anni ’70 raggiunse livelli così alti

nel latte materno da indurre i pediatri a

sconsigliare l’allattamento naturale.

Ancel Keys

Keys, il fisiologo che formulò la razione K

per l’esercito della seconda guerra, dopo la

guerra si stabilì in cilento dove studiò le

relazioni tra dieta e salute pubblicando la

relazione positiva tra dieta mediterranea e

minore incidenza di malattie

cardiovascolari.

Un giorno da leoni o…sette da

giraffa?

Contaminazione dei salmoni

allevati (rosso) e selvatici (verde)

Infestazione da sea lice

(copepodi) nei salmoni

allevati. Il parassita

infetta anche quelli

selvatici.

Salmone di allevavamento: aspetti sanitari e ambientali

Produzione mondiale di salmone