Le cellule del sistema immunitario con funzioni di riconoscimento
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Le cellule del sistema immunitario con funzioni di riconoscimento
STRUTTURA DELLE Ig
L’IMPORTANZA DELLA REGIONE CERNIERA
Digestione parziale con enzimi proteolitici
La scoperta che individui affetti da mieloma multiplo (tumore derivato da una plasmacellula) producono in grande quantità Ig con un’unica specificità antigenica, ha reso possibile il sequenziamento delle catene leggere (L) e pesanti (H) delle Ig
Il confronto delle sequenze ottenute da pazienti diversi ha rilevato, sia nelle catene L che nelle H, la presenza di una porzione Variabile (ca. 110 aa) e di una porzione costante (ca. 110 aa nelle catene L e 330 o 440 aa nelle catene H)
LE TRE REGIONI IPERVARIABILI (CDR) DEL DOMINIO VARIABILE
Variabilità = n° di differenti aa in una certa posizione / freq. dell’aa più comune in quella posizioneCDR = Complementarity Determining RegionLe CDRs delle catene L ed H vengono a trovarsi spazialmente vicine nella struttura quaternaria sito di legame per l’Ag
Sulla base della sequenza aminoacidica le catene pesanti possono essere suddivise in 5
differenti classi (e alcune classi possono essere suddivise in
sottoclassi) che vengono indicate con lettere dell’alfabeto greco (,
, , , )Le catene leggere possono
essere suddivise in 2 differenti tipi ( e ) e le in sottotipi
Le catene pesanti , e hanno 3
domini C
Le catene pesanti e hanno 4
domini C
LE CINQUE CLASSI DI Ig
Le Ig vengono prodotte come proteine secrete o di membrana
Differenze isotipicheIndividui della stessa specie presentano tutti gli stessi isotipi. Il numero di diversi isotipi varia da specie a specieDifferenze allotipicheSi riscontrano tra individui della stessa specie
Differenze idiotipicheSi riscontrano tra linfociti B dello stesso individuo
La struttura delle Ig presenta alcune caratteristiche difficili da conciliare con i modelli genetici classici dell’epoca in cui la loro struttura è stata in gran parte chiarita Enorme diversità (= grande repertorio,
dell’ordine di 108) in ciascun individuo Presenza nella stessa molecola di una
regione variabile (sostanzialmente unica, cioè presente solo in quel clone cellulare) e di una regione costante
Esistenza di Ig di classi diverse ma con la stessa specificità antigenica
1965 - Dreyer e Bennett ipotizzano che sia le catene pesanti che le leggere siano codificate da due segmenti genici distinti che in qualche modo ad un certo stadio dello sviluppo dei linfociti riarrangiano e formano un unico gene che viene trascritto e tradotto (viene contraddetto il dogma un gene una catena polipeptidica).
Essi inoltre ipotizzano l’esistenza di molti (centinaia o migliaia) segmenti V e di pochi segmenti C.
Solo nel 1976 si è avuta la prova definitiva della sostanziale esattezza di questa ipotesi
Tonegawa e Hozumi confronto tra i DNA estratti da cellule di mieloma e da cellule embrionali digeriti con RE e ibridati con Ig-mRNA nelle prime si ha ibridazione con un solo frammento, nelle seconde con due
Dimostrazione sperimentale dell’esattezza dell’ipotesi ‘due geni una catena
polipeptidica’ formulata da Dreyer e Bennett nel 1965
Organizzazione dei cluster genici delle catene leggere e delle catene pesanti delle
Immunoglobuline nell’uomo
Riarrangiamenti (V-J) a livello di DNA portano alla formazione di un gene
funzionante
Catene pesanti: ricombinazione V-D-J
La regione Variabile è codificata dai segmenti genici riarrangiati: V e J nelle catene leggere e V, D e J nelle catene
pesanti
Il riarrangiamento avvicina sequenze Promotrici e sequenze
Enhancer
Il linfocita B maturo che non ha ancora incontrato l’Ag esprime mIgM e mIgD
Splicing alternativo
In ciascun linfocita B viene espresso un solo allele per le catene pesanti
ed un solo allele per le catene leggere (esclusione allelica)
MATURAZIONE DEI LINFOCITI B
1. Riarrangiamento dei segmenti genici della catena pesante produzione di catene (e da un solo allele
2. Riarrangiamento dei segmenti genici della catena leggera produzione di una IgM (e IgD) completa (con catene prodotte da un solo allele)
3. Se lo step 2. non è stato produttivo, si ha riarrangiamento dei segmenti genici della catena produzione di una IgM completa (con catene prodotte da un unico allele)
Se non si arriva alla formazione di un gene VH E di un gene VL funzionanti il pre-linfocita non sarà in grado di produrre alcuna Ig e morirà per apoptosi
Il riarrangiamento produttivo del 1° allele blocca il riarrangiamento del 2° allele – Se nessuno dei due
alleli effettua un riarrangiamento produttivo il linfocita muore per apoptosi
COME AVVIENE LA RICOMBINAZIONE DEI VARI
SEGMENTI GENICI ?Sono necessarie sequenze segnale che fiancheggiano le regioni che
devono essere unite e
sistemi enzimatici (sia ubiquitari che linfocita-specifici)
STRUTTURA DELLE SEQUENZE SEGNALE (RSS = Recombination
Signal Sequence)
1. Riconoscimento delle RSS da parte di RAG-1 e RAG-2 (complesso enzimatico linfocita-specifico) e sinapsi delle RSS i due segmenti genici vengono avvicinati
2. Taglio di un singolo filamento di DNA
3. Taglio del secondo filamento e legame ‘a forcina’ delle estremità tagliate
4. Taglio casuale delle forcine
5. Riunione delle estremità catalizzata dal complesso enzimatico DSBR (Double Strand Break Repair)
I punti di giunzione
possono variare. Questa
flessibilità giunzionale può dare origine a
riarrangiamenti non produttiviSi stima che solo
nel 10% dei pre-linfociti si verifichino riarrangiamenti produttivi per le catene L e per le H
Un’ulteriore fonte di variabilità deriva dal taglio casuale delle forcine e
dall’aggiunta di nucleotidi nel sito di riunione
Aggiunta di nucleotidi P e N
Origine della variazione nelle tre CDR
Grandezza del repertorio anticorpale generato dall’unione combinatoriale dei
diversi tipi di segmenti
Ig dello stesso isotipo e con uguale regione V vengono prodotte sia come proteine di
membrana che secrete attraverso un meccanismo di splicing alternativo
Eventi di splicing alternativo producono anche Ig con la stessa regione variabile ma diversa regione
costante
Il legame con l’Ag induce ulteriori cambiamenti produzione di Ig secrete, switch isotipico,
ipermutazione somatica (in seguito alla quale verrà prodotto un Ab che ha con l’Ag una
aumentata affinità di legame)
TCR = T Cell Receptor
Proteina di membrana dei linfociti T, scoperta e caratterizzata all’inizio degli anni ‘80
TCR = T Cell Receptor
Cluster dei geni per il TCR
La ricombinazione dei segmenti genici del TCR
I cluster genici del TCR nell’uomo
I meccanismi di
generazione della
diversità nelle Ig e nei
TCR
Linfociti B (e T) diversi esprimono Ig (e TCR) diversi perché HANNO geni diversi (generati dalla ricombinazione somatica) e non perché ESPRIMONO geni diversi di genomi uguali