Le carte e i concetti della storia - CVM
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Le carte e i concetti della storiaCronogrammi, carte e concetti
• per conoscere e • orientarsi nella
storia,• dal macro al
micro
Antonio BrusaDidattica della StoriaBari/Pavia
Friburgo/San Marcello maggio 2006 Ancona, agosto 2006
Le carte e i concetti della storia
Riassunto delle lezioni:
1. Pars destruens: concetti sbagliati e vicoli ciechi
2. Pars costruens: i concetti per costruire il curricolo
3. Come organizzare il tempo e la capacità di orientarsi
Prima lezione: la pars destruens
• Sintesi:
• Esempio dalla carta di Hull (il vicolo cieco)
• I concetti sbagliati
• Il kit di salvataggio
Un esempio per la decostruzione• La Deacon’s
Synchronological Chart of Universal History,
pubblicata da Edward Hull alla fine del XIX secolo, costituisce l’esempio migliore di cronogramma, e ci permette di analizzare vantaggi e problemi di questo strumento
Cronogrammi: alcuni vantaggi
• Idea di ordine cronologico• I fatti e i personaggi hanno
finalmente il loro posto• La pluralità delle storie e
gli sguardi sinottici• La sensazione dei tempi e
della complessità della storia umana
• La percezione delle differenze temporali
• L’utilizzazione dei simboli per rappresentare fatti, personaggi, la storia culturale ecc..
Ma anche qualche problema
• La carta dell’impero di Borges
• La linearità delle storie
• L’eurocentrismo e la ideologia della rappresentazione
• L’incomprensibilità del presente
• L’unità di misura del macro/micro, e del passato/presente è « il popolo »
La carta temporale di Hull pone un problema in più: quello delle origini
In effetti, le origini sono spesso mitiche: qui, per esempio, come i nazisti vedevano le loro origini: GLI INDOEUROPEI
Ma troviamo lo stesso uso mitico anche ai nostri giorni. Ecco due esempi, da un manuale svedese e da uno turco
Les « indeuroLes
L’Anayurda, è la terra mitica dalla quale tutte le genti turche si sono mosse, per popolare il mondo intero (Italia compresa)
Secondo gli svedesi, l’origine degli indoeuropei si trova nel cuore dell’Asia, secondo altri in Ucraina, secondo altri in Turchia. Una patria molto mobile, come tutte le patrie fantastiche
Il cronogramma di Hull pone un altro problema: l’eccessiva molteplicità delle linee/storie ci impedisce di concepire,soprattutto, il mondo attuale
Ma se semplifichiamo la complessità, ecco l’immagine di base, che ci fornisce il senso della storia (questo almeno secondo un mauale danese): noi siamo i migliori !
Apparentemente più complessa,
questa rappresentazione contiene lo stesso messaggio,
anche per questa scuola ungherese noi siamo i migliori
Sotto sotto, c’è una percezione del rapporto fra presente e passato che questi due manuali (ungherese e finlandese) rappresentano magnificamente
… ma anche questo manuale tedesco
Questioni di didattica o di storia?• La linearità utilizza il tempo come la
sola coordinata per leggere la storia• In questa opinione, solo
apparentemente didattica, noi troviamo l’essenza dello storicismo europeo
• I problemi del rapporto fra passato e presente, e conseguentemente quelli fra noi e gli altri non provengono dalla didattica, ma piuttosto dalla storiografia
Questione di concetti storici 1• POPOLO: un doppio anacronismo• Anacronismo dal presente verso il
passato: nella nostra età, a partire dall’ottocento, esistono i popoli, come li pensiamo noi
• Anacronismo del passato: i romani pensavano i popoli come entità naturali, mentre loro erano gruppi politici
• (P. Geary, W. Pohl, S. Gasparri)
Questione di concetti storici 2• CULTURA: un concetto essenzializzato
• Essenzializzare (personificare, ipostatizzare, ecc.) vuol dire dare consistenza di realtà a un concetto analitico astratto.
• La cultura essenzializzata viene immaginata con i confini, la sua fisionomia ecc, come una “persona o una cosa”
• (J.L. Amselle, A. M. Rivera, M. Aime)
Alcune conseguenze argomentative• Se c’è un popolo, o una cultura, ci sono le
sue origini
• C’è anche un’eredità da tramandare
• Delle radici da difendere
• Un’ un’identità da conservare
Se si accettano queste premesse concettuali• Chi sostiene un rapporto aperto agli altri è
sempre sulla difensiva
• Deve dimostrare perché bisogna fare eccezioni ad una regola
• Deve far valere la buona volontà sulla logica e sulla ragione
Cambiare le premesse concettuali
• Il popolo è un insieme di persone (individui) che decidono di stare insieme (costituzione)
• Il popolo cambia a seconda delle sue costituzioni
• La cultura è unica, per tutta l’umanità, ed è composta da tratti culturali, continuamente in movimento
• Ciascuno di noi vive in uno spazio culturale che cambia in continuazione
Forme di intercultura da ridiscutere
• Conosci te stesso per conoscere gli altri• Mettiamo insieme il meglio delle nostre
storie• Ripuliamo le nostre storie dalle cose che
non vanno• Ognuno racconta la sua storia
Serajevo in un testo musulmano
Serajevo in un testo cattolico
Mohammed, secondo ortodossi(1), musulmani (2) e
cattolici (3)
M o h a m m e d
Consigli da leggere……
• Giuliano Procacci, Carte di identità• Patrick Geary, Quand les nations refont
l’histoire• S. Gasparri, Prima delle nazioni• W. Pohl, Le origini etniche delle nazioni
Come insegnare una storia, se tutto muove e tutto cambia? (Prossima lezione)
• Storia vista dalla luna: scoprire i processi che si vedono da lontano e appartengono a tutta l’umanità
• Storia a molte scale• Storia problema• Attrezzatura didattica adeguata (testi
accessibili, laboratori intelligenti e coinvolgenti)
Fine della prima lezione. Coraggio