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una esplosione di creatività, confronto con laproduttività e lacultura calabrese

n nuovo modo di parlare di economia esviluppo della Locride e della Calabria.Epize-Fiera ha inteso essere proprio que-sto, una vetrina dinamica per le eccellen-ze produttive del territorio, sia per quelleartigianali che per quello agroalimentari.Il 21 e il 22 agosto il corso di Siderno èstato trasformato per poter ospitare leaziende della Locride e non solo ed èdiventato anche il salottino in cui impren-ditori, giornalisti, comunicatori, politici e

artisti si sono confrontati sui temi di cultura, produzione, arte, eturismo. Ad organizzare tutto ciò sono stati Sonia Lombardo dell'Associazione Unsic; Agostino Santacroce, Presidente Pro Locodi Siderno; l'imprenditore Claudio Vitetta e l'artista BrunoGelonesi.Il 21 agosto le discussioni sono state aperte da Nik Spatari, arti-sta, Pippo Callipo e Marcello Attisano, imprenditori, AnnarosaMacrì, giornalista. Il dibattito cui hanno partecipato questi illu-stri ospiti era intitolato: “Cultura, Aziende Produttive, Arte eTurismo in Rete”. Numerosi anche gli interventi tecnici che hanno relazionato sul-l'argomento: Vittorio Fresa; Resp di INVITALIA; FrancoAnastasi e Marisa Martella, consulenti delle reti d'imprese; pro-motori di Turismo come Antonio Muià; Giuseppe Vizzari, foto-grafo; il dirigente Provinciale alle attività agricole, Luigi Rubino;cooperativa Felice da Matti, rappresentata da PaoloGuarnaccia; ed infine il giornalista DomenicoLogozzo. Il Ministro agli affari Regionali MariaCarmela Lanzetta ha concluso il

dibattito incoraggiando i responsabili a proseguire nella divulga-zione ed attuazione delle Reti d'impresa in quanto in linea congli interventi che il suo Ministero sta attuando attraverso le Retidei Comuni.Il 22 agosto il dibattito “Comunicare per commercializzare” èproseguito con altrettanti ospiti. Ha introdotto la discussioneClaudio Vitetta. Tra gli intervenuti alla discussione: FrancoAnastasi; il commercialista Aurelio Filippone; Antonio Larosa;il professore Ilario Ammendolia. Si è anche discusso di ambien-te con Giovanni Gerace, Presidente di Locride Ambiente; dipassione, con il Professor Salvino Nucera; di risveglio di coscien-ze con il commerciante Raffaele Salerno. Ha concluso la serata l'Assessore all'agricoltura della ProvinciaDi Rc Gaetano RAO che ha lodato l'idea Progettuale Epize-Fiera sposandone gli effetti da imprenditore qual è; infatti il suoassessorato ha messo in campo delle azioni concrete di promo-zione delle eccellenze agroalimentari e Rao ha ricordato i premiche la Provincia reggina ha portato a casa al Vinitaly di Verona.L'assessore nel congedarsi ha auspicato una migliore program-mazione Regionale dei fondi per l''Agricoltura .Tutte e due i dibattiti sono stati intervallati da kermesse musica-li di artisti made Calabria come i Koralira, Nino Forestieri,Nicola dei Blu Eco ,Matta Musa e Shark e Groove.L'inaugurazione della manifestazione è stata affidata a unabambina, Jole, accompagnata per mano da Maria Mittica.I responsabili del progetto Epize-Fiera, insieme ai relatori, sisono già dati appuntamento per proseguire il cammino intrapre-

so.

Ringraziamo le aziende che hannopartcipato

U

1 COOP. SOCIALE “Felici da Matti”2 FULL TRAVEL SERVICE3 ARAKNE4 COTTO CUSIMANO5 COMMUNICO di P. Anastasi 6 MEGAPIXEL STUDIO di S. Trimarchi7 FANTASY ART8 TOP CARD - MOSAICO DIGITALE9 ARTI GRAFICHE GS10 VIZZARI GIUSEPPE11 DOLCE PICCANTE CALABRESE 12 APICOLTURA FERRARO13 PANIFICIO DELLA NONNA & SAPORI DELL'ORTO14 LAVORAZIONE ULIVO S. NAPOLI 15 Delizie di Calabria di P. Reitano & C.16 AZIENDA AGRICOLA "Sapori Antichid'Aspromonte"17 AURY CAFFÈ18 CASEIFICIO MACRÌ19 L'ARTE DEL PANE 20 TENUTA DIOSCURI di F.LATELLA21 SALUMIFICIO FRAGOMENI22 SALUMIFICIO IOZZO23 DELIDECÒ24 ARTISTA DEL LEGNO S. Chindemi25 FRANTOIO MAFRICA26 BARONE G.R. MACRÌ27 FRUJT28 SALUMIFICIO SAN GIORGIO29 LA CANTINA DI F. STELITANO & C. 30 IERACI s.a.s. di F. Ieraci31 AZIENDA AGRICOLA A. Romano 32 AZIENDA AGRICOLA A. Altomonte33 NERO DI CALABRIA 34 AGRO PICCOLO 35 GELATERIA ARTIGIANALE TIZIANA 36 LAVORAZIONE CASTAGNO A. MAMMOLITI37 DALLE COLLINE SIDERNESI

Epize-Fiera:

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DOMENICA 31 AGOSTO 3www.rivieraweb.itCONTROCOPERTINA

in concorso a VeneziaLa Locride Il film , tratto dal romanzo di Gioacchino Criaco, sbarca alla

Mostra del Cinema. L’opera ha dimostrato come la Calabria chelavora e si impegna possa raggiungere risultati d’eccellenza

Anime nere,non figli

di un Dio minore«Munzi ha realizzato un film che

porterà la Calabria e i calabresi davantial mondo. Non c’è altro da dire»

ELEONORA ARAGONA

La Locride, il cuore dell’Aspromonte, Africosono stati proiettati sul grande schermo in unodei luoghi sacri del cinema italiano e interna-

zionale, la Mostra del cinema di Venezia. Di questo evento cinematografico si dice spesso chemostra l’Italia, che rispecchia quello che è il paese por-tandone alla ribalta limiti e bellezze. In questa 71esima edizione è stata raccontata anche una realtànuova che incuriosisce e spaventa, a tratti oscura macon un lampo di luce che dà speranza, è stata infattiportata in Mostra la Calabria. A dare questo squarciodi un’Italia ancora sconosciuta nel suo vero essere èstato Anime Nere. Diretto da un regista comeFrancesco Munzi, che ha al suo attivo altre due pelli-cole, quella di esordio presentata alla mostra diVenezia del 2004 e l’opera seconda giunta fino alFestival di Cannes.Quello che tutti sanno di questo film è che è tratto dallibro di Gioacchino Criaco, autore di Africo, che narral’ascesa criminale amici - nel libro – fratelli – sulloschermo. Che Luciano, imprenditore-criminale aMilano, ha il volto di Peppino Mazzotta, che Luigi,narcotrafficante in Olanda, è stato interpretato daMarco Leonardi (originario di Locri), che il capraioRocco infine è Fabrizio Ferracane. Che il film è pro-dotto da Cinemaundici con Rai Cinema, coprodottoda Babe Films e il contributo del Mibac e diEurimages, la produzione esecutiva di GianlucaArcopinto e sarà distribuito nelle sale da Good Filmsdal 18 settembre. Noi abbiamo scambiato due battute con Gioacchino

Criaco, felicissimo dopo la proiezione di venerdì sera,fiero e combattivo sostenitore del film e della suaCalabria, con tutti i suoi difetti. Gioacchino ci raccon-ta anche un altro volto di questo film che è stata unadelle sole tre pellicole italiane in concorso a Venezia:«Abbiamo mostrato all’Italia il mare e la montagnacalabresi come nessuno li ha mai visti, attraverso lamacchina da presa di Vladan Radovic, uno dei piùgrandi direttori della fotografia in circolazione.Abbiamo mostrato la Calabria degli Stefano Priolo,dei Peppino Fumo, dei Pasquale Romeo, delle LuciaCatanzariti, cioè dei ragazzi della Locride che sonostati in grado di esordire in un film di grandissima qua-lità e di competere alla pari con attori professionisti». Il film e tutta la produzione di quest’opera farannoemergere infatti anche tutte «le maestranze calabresiche si sono affiancate alla troupe di professionistiromani, quindi operai, elettricisti, cuochi e tutti coloroi quali servono da contorno alla realizzazione del film.Una Calabria che ha saputo collaborare con Munzi eche ha dimostrato quanto vale, che ha lavorato davan-ti, dietro e intorno alla macchina da presa. Questa col-laborazione ha anche permesso a tanti ragazzi di capi-re che hanno le stesse possibilità dei loro coetanei, chese si impegnano possono raggiungere ciò che vogliono,che non sono figli di un Dio minore».Un film che è entrato ad Africo piano piano, Munzi hapassato quattro anni nella Locride ed è stato testarda-mente convinto nel volere girare ad Africo, con attoripresi tra la gente del posto e che parlassero il dialetto.Ma che forse proprio per questa commistione con ilpaese ha dato un’anima più profonda a questo lungo-metraggio che racconta una ferita che la nostra terra

continua a non riuscire a rimarginare, la ‘ndrangheta. «All’interno del film ci sarà una storia molto dura mache alla fine mostrerà una forza morale dei calabresiche nelle occasioni più tragiche viene fuori». Non ti spaventano eventuali critiche rispetto allaCalabria ‘ndranghetista che comunque Anime nereporterà sugli schermi italiani? «Bisogna uscire daquesta ipocrisia, questa può essere la posizione diquanti si lamentano di chi denigra la Calabria mapoi non sono mai pronti a sottolineare i fatti positi-vi. Il film di Francesco Munzi è un fatto positivoestremo. Lui, che in questo ha tutto il merito, ha rea-lizzato un’opera che vedrà tutto il mondo e que-st’opera è stata realizzata anche in Calabriacon il contributo dei calabresi. Questo èun fatto positivo in se stesso. Non c’èaltro da dire. È un’opera di altissimaqualità».Poi Gioacchino non si tiene e lanciauna frecciata a quella intellighienzacalabrese che «Non riesce mai a elo-giare quanto di buono esce dallaCalabria. È che sta cercando ditenere occultato questo successo.Francesco darà solo degli elementiper capire la Calabria, ne racconteràun frammento. La Calabria vera èquella che ha circondato il film, quel-la mostrata dal film sarà solo una sto-ria. Noi le polemiche da parte dei cala-bresi le abbiamo già messe in conto,soprattutto da quanti vorrebbero cherestasse com’è sempre stato».

FRANCESCO MUNZI, REGISTA, EGIOACCHINO CRIACO,

SCRITTORE, SUBITO DOPOL’ARRIVO IN DARSENA A VENEZIA

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DOMENICA 31 AGOSTO 4www.rivieraweb.itPRIMO PIANO

I n questi mesi abbiamo assistito a lun-ghi dibattiti sull'operazione denomi-nata “Mare nostrum”, che serve ad

evitare di assistere ad ulteriori tragedie inmare di immigrati che attraversano ilMediterraneo a bordo di imbarcazionitroppo spesso di fortuna in mezzo ad acqueagitate. Le spese che quotidianamente sispendono per “Mare nostrum” sono 300mila euro giornaliere.Questa premessa serve a puntare l'obiettivosu altri settore della pubblica amministra-zione interessati direttamente all'arrivodegli immigrati, e alle tragedie che sonoavvenute. In questo caso si intende rilevarecome, per quanto riguarda il settore giusti-zia, si assiste a numerosi processi contro i

presunti scafisti. I costi di questi processinon rientrano nelle ingenti somme dell'o-perazione “Mare nostrum”, bensì ricadonosulla collettività.Per fare un esempio, che riguarda solo il tri-bunale di Locri, nell'aprile si è concluso unprocesso a carico di un presunto scafista,tale Muhamed Mahrus, ritenuto l'aiutomotorista nonché di componente attivodell'equipaggio della motonave con abordo 129 cittadini di nazionalità egiziananaufragata 27 ottobre 2007 davanti allecoste di Roccella Jonica, spezza dosi in treparti e provocando la morte di 11 persone,d'età compresa tra i 18 ed i 27 anni.Per quella tragedia la procura ha obbligato-riamente esercitato l'azione penale contro

il signor Muhamed Mahrus, che ha fatto intempo a fuggire dal un centro di primaaccoglienza in Puglia subito dopo l'arrivo e,da quel momento, è un fantasma. ControMahrus si è istruito un processo che si ètenuto dinanzi alla Corte d'assise di Locri,composta da due giudici togati altri sei nontogati titolari, oltre ai supplenti, che hannocondannato il “fantasma” a 28 anni e oltre2 milioni di euro di multa, che molto vero-similmente il soggetto non pagherà in alcunmodo. Pagheranno i giudici i cittadini italia-ni, le cui tasse serviranno a pagare i procu-ratori della Repubblica, il personale di can-celleria, ed infine anche i legali d'ufficio chehanno dovuto assistere, per come prevedela legge, l'imputato, garantendogli la

miglior difesa, onde evitare di incorrere ineventuali azioni disciplinari.Il primo grado si è concluso e, proprio pergarantire la miglior difesa possibile ad unimputato, non importa se questo sia omeno un “fantasma”, si rischia di giungeresino al giudizio in Cassazione, passandoovviamente dalla Corte d'assise d'appello,con ulteriori aggravi dei costi per i contri-buenti italiani.Quello di Mahrus è un caso che ha interes-sato solo Locri, sembra ci siano molti altriin tutta Italia. Per questi costi non sono pre-visti rimborsi da parte dell'UnioneEuropea, che pur bacchetta l'Italia nel set-tore giustizia ogni volta che può farlo.Intanto l'italiano paga in silenzio.

La Locride ospiterà un corso d’avanguardiaper famiglie e operatori sanitari che si devonoconfronatre con bambini autistici o con graviproblemi della relazione e della comunicazio-ne. L'Associazione ADDA, da sempre vicinoalle problematiche che affliggono i bambinidiversamente abili e i loro genitori, annunciaquesti due week end fromativi, finalizzati allapresentazione di un modello di riabilitazionepoco conosciuto: il modello Dir.Questo modello, creato da Stanley Greenspane Serena Wieder, biopsicosociale è basatosullo sviluppo e attribuisce grande attenzionealle differenze individuali e alle modalità concui il bambino si mette in relazione con l’adul-to. Il corso si svolgerà nei giorni: 6-7 e dal 12 al14Settembre dalle ore 9:00 alle ore 18:00 pressoil Convento Dei Minimi di Roccella Jonica.Organizzato dal Centro di RiabilitazioneCe.j.ri. dell'Istituto di Cura Medical ePsychology di Bianco.Autorevoli interventi del professoreTortorella, direttore della Clinica di NPIdell'Università degli Studi di Messina; dellaprofesoressa Gomez, ricercatricedell'Ospedale italiano di Baja Blanca; dellaprofessoressa M.T. Sindelar, psicologa e psico-terapeutica componente comitato scientificodella Faculty ICDL di Washington, una deimaggiori esperti di Autismo a livello interna-zionale. L'evento è in corso di accreditamentoper l'assegnazione di 42,8 crediti formativiECM preventivati. La presidente del corsosarà la dotteressa Caterina Coluccio.

GIUDIZIARIA

Un seminariod’avanguardiaper supportare ibambini autistici

ROCCELLAATTUALITÀ

Èda molto che SanLuca non è così vita-le, dinamica, forte di

progetti. C’è qualcosa difecondo sotto Polsi, qualcosadi più generoso rispetto allamaggior parte dei centriaspromontani. A San Lucaqualcuno ha in mente ilparto di un nuovo mondoattraverso un piccolo labora-torio d’idee, totalmente incontrotendenza con le illu-sioni che hanno ingannatonell’ultimo decennio il bari-centro dell’AspromonteOrientale. Da Placido allaCanale.Sono andato a trovare laprincipale protagonista diquesta iniziale inversione ditendenza. Davanti a un caffèsulla veranda dell’HotelMaria a Bianco il commissa-rio Rosaria Giuffrè ha affer-mato a primo acchito: «Tuttidobbiamo accettare di cam-biare prima o poi qualcosadi noi stessi». Anche i perso-naggi scomodi? «SanLuca sembra spaccatain due, c’è chi stru-mentalizza e chi safa strumentalizzare,come in tutti iposti». Ognunocon i suoi metodi,penso io senzadirglielo. Poi

passo lentamente alladomanda successiva. Mi sof-fermo, infatti, pochi attiminelle inimitabili parole dona-te nel 2010 alla Madonna diPolsi da quel meravigliosodissacratore che è MarioNirta, uno che non chiedegrazie al dettaglio o miseri-cordie all’ingrosso: Polsi èuna sensazione, ha scrittoNirta in quel fine agosto diquattro anni fa. Polsi è l’an-sia di arrivarci la prima voltache ti ci portano sulle spalledella mamma o delle nonne,o, come talora capitava, nellegerle dei muli, mentre sotto dite nel buio dolcemente mor-morava la fiumara. Polsi è gliantichi rumori notturni deipreparativi per la partenza edil confuso “Si parti e si partiudi Santu Luca …” intonatodalle donne della parte altadel paese che diventava sem-pre più forte, sempre più chia-ro, man mano che si avvici-navano alla chiesa. Polsi è la

gioia della prima volta checi arrivi e che sarà desti-

nata a ripetersi ad ognituo ritorno. Polsi sono ituoi morti che a quellaMadonna hannorivolto l’ultima

invocazione. Polsiè la loro ereditàpiù importante, e

spesso anche l’unica, che ciinduce, quando moralmentenon ci costringe a ripercorrerele antiche strade cantando lelodi di una Madonna che sen-tiamo vicina a noi più che inqualsiasi altro luogo dellaterra. Polsi, infine, è l’unicomodo per restare bambini ecoltivare ancora la speranzadi un domani migliore.Lei è devota alla Madonnadella Montagna dottoressaGiuffrè?«Perché mi chiede questo?» Mi sembra che lei voglialasciare in eredità qualcosaaffinché chi le succederà rac-colga. Parlo di fatti concreti.Il concorso di idee per un’a-rea attrezzata e del parcourbano, parlo della sistema-zione diversa della guardiamedica, oggi all’interno diuno spazio dignitoso dopoanni fatiscenti, all’interno didue vani indecenti, sporchi edisordinati; parlo del centrodi aggregazione intitolato aquel “santo” si padreStefano De Fiores…«C’è dell’altro, nel centrostorico specialmente e forsea breve sveleremo una bellasorpresa. Io faccio il miolavoro, mi piace e mi piaceancor di più quando la gentedi San Luca mi consideraaffidabile. Da questo puntodi vista sto ricevendo unbuon numero di attestati. Isanluchesi mi cercano e iosono a loro disposizione».Andrà a Polsi per la festa?«Sì, vi dormirò una notte,quel posto è speciale, nellanatura intorno al santuarioc’è tanto bene, sia per gliocchi, che per lo spirito»,conclude questa donnastraordinaria che di mestierefa il commissario, spesso,trasgressivo.<(EM)

Rosaria Giuffrè, un commissario trasgressivo

Mare Nostrum: i processi agli scafisti li paghiamo noi

Dopo anni di illusioni,nel centroaspromontano stacambiando qualcosa,anche attraverso unlaboratorio di idee

Inversione di tendenza in una San Luca spaccata in due

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RIVIERA

LA COPERTINA

Feste patronali

ANTONIO TASSONE

Come tradizione vuole, alla finedel mese di Agosto e l'iniziodel mese di settembre, il calen-

dario prevede la celebrazione delle trefeste religiose e civili più importantidel nostro territorio: la festa dellaMadonna della Montagna che si tienepresso il santuario mariano situatonella frazione di Polsi del comune diSan Luca, la festa di San Rocco aGioiosa Jonica e quella dellaMadonna di Portosalvo che si tiene aSiderno. Tre comuni recentementeassurti agli onori della cronaca nazio-nale ed internazionale quali centri adalta densità mafiosa dove si pensa che

la ndrangheta sia anche riuscita a sca-lare i sacrati e condizionare, attraver-so la sua forza intimidatrice, anchequesti importanti momenti di fede e dispiritualità. Secondo il procuratoreNicola Gratteri, il santuario dellaMadonna di Polsi ha sempre avutoun'importanza assoluta per la'Ndrangheta. Ogni anno, infatti, in occasione dellafesta della Madonna, i boss della'Ndrangheta provenienti non solodalla Calabria ma da tutto il mondoqui si ritrovano per discutere dellestrategia criminali. Si fanno le investi-ture, i processi, si decide se aprire ochiudere un locale di 'Ndrangheta . «Si riuniscono a Polsi - ha detto

Gratteri- perché è il luogo sacro, illuogo della custodia delle 12 tavoledella 'Ndrangheta... perché la forzadella santa, rispetto alle altre organiz-zazioni criminali è che fa osservare inmodo ortodosso le regole» . In passa-to, però, l'ex vescovo di Locri-Gerace,Giuseppe Fiorini Morosini, ora aReggio Calabria, condannò le attivitàdella 'Ndrangheta ribadendo che leattività illegali nulla hanno da condivi-dere con la fede cristiana e afferman-do: «a Polsi si è consumata l'espressio-ne più terribile della profanazione delsacro ed è stato fatto l'insulto più vio-lento alla nostra fede e alla tradizionereligiosa dei nostri padri». Questefeste, lo ricordiamo, per noi tutti rap-

Le tre feste patronali più partecipate della Locride. San Rocco e leMadonne di Portosalvo e Polsi dovrebbero “impegnarsi”di più:gioiosani, sanluchesi e sidernesi, secondo la Dda di Reggio Calabria,sarebbero tra i più grandi peccatori della Calabria,ovvero d’Italia

Vade retro ‘ndrangheta

IN OCCASIONE DELLE TRE PROCESSIONI INVOCHIAMO L’INTERVENTO DI SANTI E MADONNE PER REDIMERE I

Pregate per noi“A Polsi si è consumata l’espressionepiù terribile della profanazione delsacro ed è stato fatto l’insulto piùviolento alla nostra fede”così parlò l’exvescovo Fiorini Morosini. Anche Nicola Gratteri in proposito hasostenuto: «Si riuniscono a Polsi perchéè il luogo sacro, il luogo della custodiadelle 12 tavole della ‘ndrangheta».

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SETTIMANALE

DOMENICA 31 AGOSTO 7www.rivieraweb.it

presentano un grande momento didevozione e di religiosità e vorremmoche Santi e Madonne pregassero pernoi, per il nostro futuro e per quellodei nostri figli, pregassero per scomu-nicare tutti coloro i quali voglionomale alla Locride e vorrebbero specu-lare sulle manifestazioni religiose perribadire la forza e la supremazia dellandrangheta sulla popolazione che, dalcanto suo, avendo paura di reagireaccetta passivamente i diktat impostidai capibastone locali. Queste festesono nostre, ci appartengono, appar-tengono alle nostre tradizioni, nonbisognerà disperderle. Polsi, Siderno e Gioiosa Jonica in que-sti giorni per onorare i Santi Patroni

con quella purezza d'animo e quel tra-sporto che solo queste occasioni difesta riescono a trasmettere. Per ungiorno non si penserà ad altro nono-stante i gravi problemi che si stannovivendo e non si possono nascondere.In questi paesi, nonostante i guastiprodotti dalla ndrangheta, tutto pro-cede con sonnolenza. Oh Madonna diPolsi, San Rocco, Maria di Portosalvo,ci avete insegnato che il pianto e lasofferenza non sono stati inutili. Ciavete insegnato che la nostra solitudi-ne, il nostro tormento si muovonosecondo il disegno dell'amore checammina lungo le ombre di un mondoche scompare e la paura di una vitache ancora dovrà venire.

“Queste feste per noi tutti rappresentano un grandemomento di devozione e di religiosità e vorremmoche Santi e Madonne pregassero perscomunicare tutti coloro i quali vogliono malealla Locride e vorrebbero speculare sullemanifestazioni religiose per ribadire la forza e lasupremazia della ndrangheta sulla popolazione

ADONNE PER REDIMERE I TRE PAESI

per noi

rganizzare la tradizio-nale Festa diPortosalvo con pochis-simi fondi a disposizio-ne è stato davvero diffi-cile ma grazie all’aiutodi tutti i collaboratoriche si sono impegnatiper trovare risorse ed aicittadini di Sidernosiamo riusciti anchequest’anno a raggiun-gere l’obiettivo”. Per il

presidente della commissione festa di Portosalvo ,Damiano Verteramo e per l’avvocato VincenzoBruzzese, invitati dalla nostra redazione, non cisono dubbi: “la festa si farà normalmente cometutti gli altri anni” . Una festa, quella che si celebraogni anno a Siderno, tra le più importanti dellanostra regione sia dal punto di vista religioso checivile. Avvertite il peso di questa responsabilità?Prima di tutto ci piace precisare che la caratteristi-ca della festa di Portosalvo è quella di essere gesti-ta da chi durante l’anno vive la parrocchia e non daaltre associazioni esterne. Ogni anno ci sentiamodire sempre ma si fa la festa oppure no? Per noi

assume maggiore importanza l’aspetto religiosoanche in ossequio alla lettera che il nostro Vescovoha suggerito recentemente . Questa celebrazionedeve essere vissuta come un ‘occasione importan-te dal punto di vista spirituale, un momento di spe-ranza importante sotto il profilo caritativo e rivoltaprincipalmente a chi vive momenti di criticità . Dalpunto di vista civile l’aspetto di maggior rilievo è lafiera di Portosalvo che , ci piace evidenziarlo, èstata istituita nel 1819 con regio decreto diFerdinando IV di Borbone. La fiera si è incastona-ta nell’ambito dei festeggiamenti religiosi che aSiderno si sono celebrati , ininterrottamente, dadue secoli a questa parte. Nonostante gli aspettiburocratici e amministrativi siamo riusciti a supe-rare tante difficoltà e siamo pronti ad accoglieretutti coloro i quali vorranno condividere con noiquesti momenti di forte spiritualità e di aggregazio-ne. Ringraziamo l’Amministrazione comunale,che seppur in dissesto, ha deliberato un contributocomunque importante per riuscire ad organizzarela festa e un ringraziamento particolare lo rivolgia-mo a tutti quei cittadini che hanno ritenuto didover contribuire con le loro donazioni Come sicaratterizzerà quest’anno la festa di Portosalvo?Abbiamo cercato di evitare gli sprechi. Con 17mila euro è stata davvero un’impresa. Il Luna parkper giovani ed i punti ristoro saranno trasferiti inPiazza della Cittadinanza Europa, vicino all’exOspedale. Abbiamo avuto diverse riunioni incomune per definire l’aspetto logistico ed ora stia-mo aspettando l’ordinanza comunale. Per renderepiù vivibile la fiera e la processione, visto che lastessa è seguita da migliaia di persone che ognianno sono costretti a fermarsi nelle due estremità

di Via Enrico Fermi e Via Jonio, abbiamo decisodi lasciare le bancarelle solo sul lato mare, mentrele bancarelle che montavano in quei tratti sul latomonte verranno sistemate sulla Via CesareBattisti. Inoltre, le bancarelle sul corso principalenon potranno sporgersi sulla carreggiata madovranno essere montate sui marciapiedi senzacosì intralciare le attività commerciali che insistonosu quell’area. Ci potete dare in anteprima qualcheanticipazione sul programma religioso e civile? Il29 agosto alle ore 20,00 scenderemo la statua dellaMadonna e la esporremo annunciandolo col con-certo delle campane ed i fuochi d’artificio quindi cisarà il consueto novenario di preghiera che è unappuntamento molto partecipato da parte dellacomunità sidernese basti pensare che più di 2000persone, ogni giorno, partecipano con grande tra-sporto alle funzioni religiose ed è quella per noi lavera festa, quella che si svolge in chiesa. Avremo lapresenza di S.E. il vescovo di Locri Mons.Francesco Oliva che però sarà presente giorno 7settembre e non giorno 8 (sarà a Roma per altriimpegni) e lo stesso presiederà la santa messa sullaspiaggia con l’atto di consacrazione delle famiglie.Giorno 8 settembre ci sarà la solenne messa ponti-ficale celebrata da Mons. don Cornelio Femia sia

nella veste di vicario generale che come parrocodella chiesa di porto salvo ed arciprete di Sidernonel corso della quale ci sarà la tradizionale offertadel cero votivo da parte dell’amministrazionecomunale a nome della città. Per quanto riguardai festeggiamenti civili giorno 4 settembre prenderàil via la storica fiera , giorno 5 verranno accese leluminarie , giorno 6 si esiberà sul palco di PiazzaPortosalvo il tenore Aldo Jacopino, il 7 ci sarà unospettacolo di cantautori di ispirazione cristiana chesono Roberto Pignoli e frà Leonardo Civitavecchiamentre giorno 8 settembre ci sarà il concerto delcantautore,ex Tiromancino, Riccardo Sinigallia.Questi tre momenti li abbiamo potuti realizzaregrazie alla collaborazione della Pro-loco presiedu-ta da Agostino Santacroce, di padre FrancescoCarlino e dall’associazione L’Eco di Siderno presie-duta da Antonio Tassone. Si tratta di appuntamen-ti che ci sono stati offerti quasi a costo zero. Cisaranno inoltre i botti scuri, i giganti, la bandamusicale ed i tradizionali fuochi d’artificio E’ unaSiderno che si muove? E’ la nostra festa patronale,un momento di speranza per la rinascita dellanostra città e della nostra comunità Verteramo,come comitato vi ritenete soddisfatti del lavoroeffettuato? Si, però consentitemi di ringraziarequelli che sono usciti con me (non sono usciti tutti)a chiedere contributi, mettendoci la faccia e tantis-simo impegno pur non essendo più ragazzini.Hanno dimostrato davvero grande attaccamentoal paese. Grazie a Don Cornelio Femia, all’ammi-nistrazione comunale , alle forze dell’ordine, aicomponenti del comitato giovanile Santa Maria diPortosalvo e grazie anche a voi di Riviera per lavicinanza. A. T.

O

Verteramo e Bruzzese: pochi fondi disponibili ed è stata davvero un’impresa

Siderno si prepara per la Festa

di Portosalvo

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APPROFONDIMENTI

Una breve indaginesui pregiudizi nati

sulle condizioni deirifugiati ospitati a

Gioiosa Jonica. Unavivida fotografia

della convivenza traprofughi e

“cittadini”inun’alternarsi di

polemiche e scarsaconoscenza

A COLLOQUIOcon Bruno Gualtieri

«L’impianto diSiderno è sottodimensionatoe ha problemidi filtraggio»

SARA JACOPETTA

partire da novembre2013, Gioiosa Jonicaha accolto il progettoSPRAR che consistein un sistema di pro-tezione dei richieden-ti asilo e dei rifugiatipolitici. Il progettoospita all’incirca 35

ragazzi provenienti da Senegal,Gambia, Mali e Nigeria e segue iragazzi durante il percorso legale nellarichiesta dei documenti per poterrimanere in Italia. Il sostegno dato airagazzi non è solo di tipo materiale oeconomico, ma anche (e soprattutto)morale. Ma il nuovo, si sa, spaventaparecchio. Il “diverso” è una minaccia,soprattutto se nero. Diverse sono statele dicerie, tanta ignoranza è statavomitata fuori da quelle bocche gioio-sane che, invece di allargarsi in un sor-riso, si sono corrucciate in una smorfia.Tra le tante troviamo quella che adogni ragazzo vengono regalati 35Û algiorno, che il Sindaco prende i soldidel comune per darli ai ragazzi e diconseguenza ha aumentato la tassa sul-l’acqua, che portano gravi malattie(“Chisti ‘ndannu a tubercolosi!”). Cheurlano in giro, perché sono ubriachi(quando la loro religione non permetteloro di bere alcolici). E gli operatoridel progetto? Non fanno nulla: il lorocompito è di “caricarseli in macchina eportarli in giro come dei taxi”. Ora che la Comunità Europea ha stan-ziato delle borse lavoro e li ha inseritiin delle piccole aziende per quattro

mesi, è grande pole-mica; però, guarda caso, fino aprima erano dei nullafacenti che ascol-tavano musica. Forse si aveva il deside-rio di restare un paese “incontamina-to”: la piazza sarebbe dovuta restareagli anziani e alle loro partite di brisco-la e le panchine vuote, che i neri non celi vogliamo seduti. Eppure paesi comeRiace ci sono riusciti: da ben 15 anniospitano e si mobilitano per accoglierestranieri. I ragazzini gioiosani sembra-no quelli meno timorosi: forse colpitidalla bravura dei ragazzi di colore neldestreggiarsi col pallone, si avvicinanocon un “Marocchì, passa ‘cca!”. Ma peressere certa che la mia non sia solo unasensazione, intervisto Hamadi, 25 anni,chiedendogli come si trova a Gioiosa:“Io qui sono tranquillo. Gioiosa è unbel paese. Sono un po’ preoccupatoper il lavoro: fra quattro mesi ne dovròcercare uno nuovo, e non sarà facile”.Mi racconta Hamadi che lui si sente diaver sbagliato all’inizio: avrebbe dovu-to fin da subito conoscere la culturagioiosana, perché da quando l’ha fatto,si è trovato meglio. Gli chiedo se igioiosani sono gentili con lui e mi spie-ga che in tutto il mondo c’è la personagentile e non. Chiedo se qualcuno qui,gli ha mai fatto qualcosa di brutto ooffensivo e mi risponde, con quellamaturità che gli invidio, che le cosebrutte lui se le dimentica. Mi confessache se in piazza c’è poca gente, non sisente a suo agio: lo osservano e qualcu-no parlotta; allora si sente giudicato, sivergogna; talvolta ha anche paura. Mi

dice che è difficilefare amicizia, perché nessunogli dà confidenza, ma che nonostantetutto, lui vorrebbe vivere qui, aGioiosa. Così gli dico: “Hamadi, alcunidicono che siete pericolosi. Cosarisponderesti a queste persone?”. Mispiega: “Loro non sanno come viviamoo quello che abbiamo passato per arri-vare qui. Il viaggio per raggiungerel’Italia dura anni. Spesso, eravamocostretti a tornare indietro, da doveeravamo partiti e ricominciare tutto dacapo. Abbiamo visto compagni morire,li abbiamo anche sotterrati. Noi musul-mani, abituati al ramadan, riuscivamodurante il viaggio a sopportare la famee la sete. Gli altri no. Quando suicamion si era in troppi, bisognava stareattenti a non cadere giù. Se qualcunocadeva, il camion non si fermava nétornava indietro: lo lasciava lì, neldeserto. Tutti pensano che noi siamocattivi, che rubiamo, ma nessuno pensache non vogliamo avere problemi, anzi,dai problemi noi siamo scappati.Desideriamo solo una vita tranquilla.E se vedo che qualcuno ha paura dime, mi allontano subito: io non vogliomettere paura a nessuno”. Hamadi a 25 anni ha visto cose chenessuno di noi vorrebbe mai vedere.Siamo al mare e ad Hamadi cade unpallone vicino: lo prende e lo passa alproprietario che dice “grazie”, edHamadi risponde “Grazie a te”.

ABruno Gualtieri è dirigente delDipartimento Politicheall’Ambiente della RegioneCalabria. La nostra testata havoluto sentire la sua voce in meri-to alla irrisolta questione dei cat-tivi odori generati dall’impiantodi separazione dei rifiuti sito inzona San Leo di Siderno. Al momento sono tre gli impiantiin forte difficoltà in Calabria,quelli di Siderno e di Crotone –che sono identici – e quello diGioia Tauro, molto simile ma chenon effettua il trattamento dell’u-mido. I cattivi odori sono ovviamenteda imputarsi alla raccolta dell’u-mido, è evidente che la plastica,la carta, il vetro, non “puzzano”.Tutto ciò che è soggetto a deperi-mento e marcescenza, nelmomento della fermentazione,emana gas. È un modo che labiologia usa per tenerci lontanida potenziali pericoli, ma i gassviluppati non sono nocivi, solomaleodoranti. Tuttavia arriva laconferma che l’impianto diSiderno non funziona corretta-mente e che la quantità di umidoconferito era superiore a quantane potesse essere trattata. «La questione dei tre impianti insofferenza ha tutta la nostraattenzione. Conosciamo le prote-ste dei cittadini e non possiamoche essere solidali con i problemiregistrati, anche se una parte delproblema è proprio lo scorrettosmistamento dei rifiuti almomento dello smaltimento nelcassonetto. Abbiamo ereditatoun problema annoso, su cui ilCommissario per l’EmergenzaAmbientale non ha lavorato o haaddirittura omesso. La ditta cheaveva in gestione l’impianto inprecedenza, Veolia, non l’ha maimandato a regime: è stato suffi-ciente un controllo dei bilanci percapire che l’indotto era troppopiccolo per la previsione. In effet-ti l’impianto era già in partenzasottodimensionatorispetto allenecessitàdella zona,dove solopochissimipaesihanno unadifferenziataporta a

porta efficiente. Il problema deigas mefitici che esalano nellezone circostanti è dovuto a deiproblemi di filtraggio e di gestio-ne non corretta. Viste le omissio-ni precedenti, saremo costretti aindire una gara d’appalto per laquale occorreranno mesi. In sé ilproblema tecnico richiede pocheore di lavoro: un assurdo contro-senso. Un altro dei clamorosissi-mi problemi che generano questotipo di effetti collaterali è la man-canza di conferimento agliimpianti di materiale legnoso osemilegnoso, cioè cellulosa, riccadi glucidi, indispensabili per laformazione di un buon compost.Questo materiale si ricava daglisfalci di potatura, effettuati daprivati e da comuni, che devonoessere smaltiti in maniera corret-ta. I comuni – tout court – non lofanno. Non si può descrivere lanostra insistenza in proposito. Sei cittadini non vogliono più senti-re puzza, devono mettersi unamano sul cuore e farsi un esamedi coscienza, perché sono tra iprimi colpevoli. Se gettano i resi-dui di potatura nel cassonetto,poi si lamentano della puzza? Icomuni non fanno quasi niente inproposito, e anzi, meno male cheil commissariamento di molteamministrazioni ci facilita.Abbiamo messo a disposizione egratis la collaborazione delCONAI, che avrebbe dato le spe-cifiche e le indicazioni sulla filie-ra, ma i comuni sono rimasti iner-ti. A noi basterebbe avere il 35%di umido correttamente conferi-to, per andare in pari. Tutte lesituazioni in cui il privato arrivacon l’auto davanti al cassonetto egetta il bustone nero, devonoessere non solo monitorate, maanche sanzionate energicamente.Io sto facendo la mia parte, e hodepositato delle segnalazioni allaProcura della Corte dei Contiriguardo agli impianti malfunzio-nanti, ma non possiamo speraredi avere un sistema di raccolta,smistamento, riutilizzo, riciclo, esmaltimento, se non si parte dauna seria raccolta porta a porta.E questa è affidata in via esclusi-va alla Comunità d’Ambiente chesi dovrà formare raggruppando leamministrazioni comunali. Laregione è solo “in prestito”, ma in

molti si sono dimenticati cheanche la Regione eracommissariata, e chespettava al GovernoCentrale occuparsidell’emergenza rifiu-

ti. Abbiamo aspet-tato una legge sulriordino ammini-strativo per 17anni!».

La Redazione

L’uomofa paura nero

ai gioiosani

UN GIOVANE DEL GAMBIASI RACCONTA

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DOMENICA 31 AGOSTO 11www.rivieraweb.it

Due momenti del KauloniaTarantella Festival, svoltosidal 19 al 23 Agosto

culturale e politico. Su una gestione dei fondi pub-blici intesa come libero arbitrio degli amministra-tori, dispensatori di premi per gli “amici” e castighiper i “nemici” . Brutta pagina quella scritta dalla Provincia diReggio Calabria, che offende la manifestazione, laLocride, Caulonia. Umilia, soprattutto ed innanzi-tutto, la dignità dei cittadini degradati al ruolo disupini sudditi da parte di un potere che si manife-sta come ostile, estraneo, lontano.Così come la discutibile incursione militare guida-ta dai NAS.Sia chiaro la forza pubblica ha tutto il diritto difare i controlli che ritiene opportuno, però tenen-do conto che la nostra terra non è controllata dallaJihad islamica , né è un’ enclave di terroristi.In un’atmosfera di festa, far sfilare un “battaglio-ne” di uomini armati per proibire la vendita dellesalsicce m’è sembrato qualcosa di eccessivo. Unmostrare i muscoli in un posto ed in un momentosbagliato. Altra cosa sarebbe stato un interventopreventivo, concordato con i responsabili localidell’ordine pubblico, discreto, saggio ed equilibra-to. Quando qualcosa di simile è successa a Polsi s’èalzata alta, forte e vibrante la voce del vescovoBregantini. Trentino di nascita, calabrese nelcuore!Comunque, a giustificazione di quanto è successo,direi che la responsabilità non è di singoli uominima soprattutto del clima che s’è creato in Calabriadove è in atto una deriva autoritaria , tanto piùpericolosa quanto più inconsapevole di esserlo. Unuragano che sta travolgendo ogni residuo arginedemocratico.Una cosa del genere non sarebbe mai successo inuna “festa dell’Unità” degli anni Settanta e nonperché i protagonisti di quelle feste fossero piùbravi o più coraggiosi ma perché i calabresi nonavevano ancora interiorizzato l’idea di essere unpopolo colonizzato.Infine, è evidente il vuoto di programmazionedella Regione Calabria. Bisognerebbe riflettere suquanto ha fatto la Regione Puglia a Melpignano,trasformando questa manifestazione, inizialmentesimile a quella di Caulonia, in un importanteappuntamento nazionale. Il governo “Vendola”ha avuto una grande capacità di esaltare un even-to a cui si contrappone il volo rasente dellaRegione Calabria.Le amministrazioni passano, resta la Calabria, laLocride , il suo popolo.Quanto è successoevidenzia i guasti di un potereoppressivo che si ritiene scisso dalla gente e marciaverso l’arbitrio . L’autorità e la legittimità della“Politica” e dello “Stato” nel suo complesso nonrisiedono nella forza ma nel rispetto e nell’affettodei cittadini. Quanto è successo a Caulonia rappre-senta una inquietante spia di una degenerazione inatto, di una infezione che potrebbe diventaregaloppante se non incontrerà l’argine di unasocietà civile consapevole dei propri diritti.

Pugnali alzati sulla Tarantella

«In un’atmosfera difesta , far sfilare un

“battaglione”diuomini armatiperproibire la vendita

delle salsicce m’èsembrato qualcosa

d’eccessivo.Unmostare i muscoli in

un posto ed in unmomentosbagliato»

Un festival in ricordo di Walter Guido

ILARIO AMMENDOLIA

La Tarantella è un ballo di popolo che porta con seun messaggio di contestazione al “potere costitui-to”.Una musica che odora di sudore contadino, disangue che sale verso il cervello, di passione, didignità e protagonismo popolare.Un ballo in cui vibra la vita mentre profuma diantiche passioni e di spirito ribelle.Una musica così, non può avere molti amici neipalazzi alti.Infatti, per anni hanno tentato di sopprimerla cata-logandola come musica dei “tamarri”, ballata del“basso volgo”.“Tamarri” stava per meridionali.Non è stata solo un’aggressione dall’esterno maanche il “suicidio” di un popolo sconfitto. Per anniabbiamo rinnegato il nostro dialetto, la nostra let-teratura, la nostra cultura, accettando supinamen-te l’egemonia dei “vincitori”. PP Pasolini denunciòper primo il danno di questo appiattimento sullacultura dominante. Il pericolo è ancora in agguato:si può suonare e ballare la tarantella e contempo-raneamente ucciderla, trasformandola in un ordi-nario bene di consumo su cui avviare un commer-

Quattro giorni di musica e di arte, quattro giornidi festa per chiudere l'estate, nel ricordo di unodegli artisti più poliedrici che la Calabria abbiaregalato, Walter Guido, direttore artistico dell'e-vento nelle passate edizioni. “Walter sogna manon dorme” è il filo conduttore della IV edizio-ne di “Artisti del Mediterraneo”, l'ormai celebreappuntamento di fine estate a Gasperina (Cz),dove artisti di ogni genere si incontrano per darevita ad uno spettacolo unico, ricco di sorpresema soprattutto di buona musica e buona arte. Dagiovedì 11 settembre a domenica 14 l'evento sipropone di mescolare artisti emergenti con gran-di star della musica, col solo obiettivo di celebra-re l'arte in tutte le sue forme. A dirigere l'eventoDomenico Sisto, il cui slogan è semplice ma effi-cace: «divertirsi e sorridere è un atto rivoluzio-nario». Tutti a sorridere, dunque, a partire da

giorno 11 settembre, con un'anteprima dell'even-

to nella sala consiliare del Comune di Gasperina,dove si terrà la conferenza stampa di presenta-zione, prevista per le ore 10,30. Via alla musica apartire dalle 22, nel Piazzale della Pace, dovesaliranno sul palco i Marvanza Reggae Sound epoi i 99 Posse, col loro tour “Curre curre guagliò2.0”. Giorno 12 settembre giornata ricca di musi-ca, con la presentazione del disco di WalterGuido, realizzato da numerosi artisti: dagliAlmafolk ai Quartaumentata, Eugenio Bennato& Mujiura, Domenico Sisto e OMC, AntonioGrasso & Le Muse del Mediterraneo, MimmoCavallaro, Francesco Loccisano e ValentinaBalistreri, il Parto delle Nuvole Pesanti e iMarvanza Reggae Sound. Il 13settembreKalabriaElettrika, grande divertimen-to con la notte bianca “all music” made inCalabria sulle note rock blues, reggae, dubstep,hip hop, dance, con Eman & Rebeldia Band,

Marvanza Reggae Sound, Domenico Sisto &Omc, Gray, Mattamusa e Quarto di Vino, iltutto accompagnato dalle esibizioni di artisti cir-censi. Il 14 settembre verranno proiettati i video-clip realizzati sulle canzoni dell'album di WalterGuido e verrà assegnato il premio “Walter SognaMa Non Dorme” al miglior video. A seguire sulpalco i Musicanti del Vento, che apriranno ledanze prima del concerto di Mimmo Cavallaro,Cosimo Papandrea & Taranproject. Una serie diconcerti a cui faranno da contorno tanti altrimomenti di arte e divertimento: dalla “streetart”, alla fiera del Mediterraneo, passando per leestemporanee di pittura, i percorsi gastronomicie così via. Uno spettacolo imperdibile, che rega-la il volto bello della Calabria che profuma diMediterraneo.

Simona Musco

cio. La tarantella deve andare oltre “Peppinella” e“mulinarella”, deve uscire dalle ingessature e vive-re collegandosi alla cultura antagonista di cui èstata espressione.La manifestazione KTF di Caulonia è l’appunta-mento più importante di musica popolare che c’èin Calabria ed i tempi sono maturi per far compie-re alla manifestazione un ulteriore salto di qualità:meno sagra di paese , più raduno e incontro di cul-tura e musica alternativa. Un unico progetto articolato in più paesi dellaLocride e della Calabria e collegato alle istanze diriscatto del nostro popolo e di riappropriazionedell’anima calabrese aperta al mondo. I nostri centri storici sono palcoscenici unici edinsostituibili , il nostro cibo un potente attrattore,la nostra letteratura una sorgente di vita.Bisogna migliorare la manifestazione , non ucci-derla.Invece, come per il delitto sull’ Orient Express, piùpugnali sono alzati contemporaneamente per col-pire.Non è una questione di soldi ma di dignità.La Provincia che degrada la manifestazione allivello della sagra della melanzana la dice lunga suuna classe di governo priva di qualsiasi progetto

KAULONIA TARANTELLA FESTIVAL

L’ANNIVERSARIO

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2 Caulonia e Locri, le nostre copertinehanno celebrato questi due centri chenonostante la crisi e il mare sporco sonoriusciti comunque a far vivere la Locridenotturna. Serate fluo e notti da favole perl’Ibiza e la Formentera della provinciacalabresi. Sono le città scelte dai giovanie meno giovani per la loro movida, per iloro balli fino al sorgere del Sole. Sonostate le due città che hanno saputo racco-gliere il testimone di Siderno e rispolvera-re il mito del Different Party, per il prossi-mo anno speriamo in un nuovo WelcomeParty. E per quanti non fossero amantidella notte le due cittadine hanno saputooffrire cultura e tradizione con una rasse-gna teatrale di qualità, Locri, e con il fami-gerato Kaulonia Tarantella Festival,Caulonia.QUELLI DELLA NOTTE

Voto 93 Bianco, un bronzo riconfermato per il

paese dei fuochi. Quest'anno si dice che itradizionali spari di Bianco siano stati vistipure in Grecia. Oltre alla manifestazionedel 15 Agosto c'è un'amministrazione soli-da che negli anni ha fatto diventare que-sto centro una vera località turistica ma adimensione umana. Una città che sa acco-gliere e coccolare i turisti e le famiglie checercano tranquillità e una pausa dalla fre-nesia quotidiana.FAMILIARE

Voto 84 Stignano, il piccolo borgo ha trovato lasua vocazione nella Festa dei vicolodell’Antico Casale. Sta diventando lapatria, per 2 giorni l’anno, di giocolieri,equilibristi, illusionisti e maghi. Ha risco-perto la bellezza di un borgo medievale etutto il fascino che i saltimbanco possonoesercitare sulla Locride. Una nota dimerito anche per la pulizia, l'ordine, l'o-spitalita e la civiltà degli stignanesi.

CIRCENSE

Voto 7,55 Gioiosa Jonica, si conferma cittadinatra le più belle, molte le manifestazioni, lapiù importante "Gustando il Borgo" cheanche quest’anno ha riempito di gente levie del paese, organizzata dai ragazzi dellaconsulta giovanile. Ospite d’onore OtelloProfazio che ha ricordato che negli anniCinquanta ho tenuto proprio a GioiosaJonica il suo primo concerto. "Mi ha chia-mato il proprietario di un bar , don CiccioMazza , e ho cantato davanti al suo loca-le". Aspettando San Rocco ... e Siderno,estate sotto tono per quella che fu la capi-tale del divertimento nella Locride. Tralungomare devastato, lavori in ritardo,commissari fantasma e un mare dadimenticare (solo il Ponente ci ha salva-to), Siderno ha avuto qualche guizzo chefa ben sperare per il prossimo anno. E poiquando tutto manca ci sarà semprePortosalvo a far segnare un più in una sta-gione non brillante. Alcune manifestazio-ni però hanno fatto registrare un timidosuccesso “7 sere per 7 libri” dell'associa-zione Amici del libro, il premio di poesia“Giomo Trichilo” giunto alla 10 edizione,lo “Street ball”, ed Epizefiera. Ma si puòfare di meglio.CON RISERVA

Voto 76 Bivongi sono stati i piccoli centri la sco-

2

1 9,5Caulonia3 8Bianco

4Locri

5 7Bovalino

6 7Gioiosa Jonica

7 7-Siderno

8 10

ESTATE 2013

9 6Mammola eStignano

Il 2014 speravamo fosse l’annodella ripresa ma non è statocosì. Paesi che salgono e scen-dono nella nostra classifica,new entry e qualche delusio-ne. Un’estate 2014 iniziatacon maltempo e con presagidi apocalisse, e per alcuni èstato così. Una prima posi-zione salda grazie al cartel-lone molto ricco proposto ealla cooperazione dei com-

mercianti roccellesi,ma un podio strettoche fa sperare in unabattaglia più agguerri-ta per la classifica delprossimo anno. Unamenzione speciale per

alcuni centri minori che comunque sisono guadagnati un buon piazzamentoe che si sono distinti più di alcune cit-tadine popolose

Voto 9,51

Roccella tira il gruppo, Locri e Caulonia inscia, Bianco sorprende. Siderno arranca

2014estate Classifica

La nostra classifica viene stilata in base aparametri diversi e non solo per la qualità delleiniziative, tiene conto dell’investimentoeconomico rapportato alla grandezza dellalocalità e alle esperienze precedenti

9Roccella

1 Roccella Jonica, centro della Locride daanni, con la nuova amministrazione aggiun-ge una serie di donne in politica che sconvol-gono l'estate roccellese. Infatti la nota cittacostiera ha avuto un programma estivo con 2o 3 manifestazione a sera. Un centinaio intutto. Dalla presentazione di libri alla risco-perta dei vecchi borghi. Peccato per la perdi-ta nelle notti estive della perla di diamante,il Festival jazz Rumori Mediterranei, anchese sono state recuperate in extremis dueserate che hanno regalato agli appassionatiun buon vecchio sound che li ha consolati.LA CONFERMA 7,5 6 +Portigliola e Stilo 6-Benestare,

Placanica eGerace

IN PRIMO PIANO

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perta dell’estate, un po’ ispirandosi alBorgo incantato di Gerace, hanno riscoper-to i loro vicoli e le suggestioni che può susci-tare qualche fiaccola e un tuffo nel passato.Bivongi lo ha fatto con la manifestazione dirievocazione storica de “Il mercato dellaBadia”. Stilo invece ha ormai da tempoguadagnato lustro con il Palio di Ribusa,una delle manifestazioni in costume storicotra le più attese dell’estate. Bovalino, nono-stante la spazzatura per le strade, la cittadi-na ha comunque tenuto in un’estate un po’deludente. Due sono state le manifestazio-ni che hanno impedito una discesa al deci-mo posto: il premio Pericle e la Festa di SanFrancesco con l’Infiorata, un evento ognianno più bello del precedente. SPERIAMO BENE

Voto 77 Mammola, è solida, graniticamenteancorata alla Sagra dello Stocco e alla Festadel fungo. Sono ormai anni che la ristora-zione permette a questo piccolo paese dirimane il baricentro del turismo enogastro-nomico della Locride.Sant'Agata del Bianco, un ricordo diSaverio Strati con Luigi Maria LombardiSatriani, storico di livello, ha salvato dall’o-blio il centro preaspromontano. Infine,Portigliola si riconferma con la terza rasse-gna di cinema archeologico, svoltasi dal 31luglio al 2 Agosto. NUOVE FRONTIERE

Voto 7-

8 Canolo la festa del pane è sicuramente ilpunto più alto, ma sicuramente è diventatala meta per chi ama il fresco della monta-gna, i prodotti squisiti e la maestranza delle“donne di montagna.Menzione speciale per Ciminà, troppo pic-cola per competere con i grandi centri, mache grazie alla sua perla, la sua sagra del“Caciocavallo” merita un posto di rispetto. PRIMIZIE

Voto 6+9 Agnana, una new entry che si distingueper la Sagra della Pasta di casa, buonacome solo le cose fatte con cuore e passio-ne possono essere. Per Sant'Ilario apprez-ziamo l’impegno ma si deve fare di più.Invece Martone si affida alla classica festadella ‘Ntinna e all’ormai consolidata datadel Festival jazz.

IN ASCESA

Voto 610 Gerace, è indubbiamente un fioreall’occhiello, un borgo bellissimo ma a cuimanca un’anima. Si risveglia nei giorni delBorgo incantato ma poi ritorna nel suoletargo. O almeno a noi non sono statesegnalate altre iniziative, ma forse è lanostra mail che non funziona.

SENZ’ANIMA

Voto 6-.

1 2

5

9 107 8

6

3 4

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IL RICORDO

“Si dice che un artista è tale quando nelle sue opere espri-me stesso…!” Pur non essendo dei critici d'arte, ma solo delle persone cheamano il bello e ciò che la bellezza esprime, esclamammotale affermazione il giorno che incontrammo per la primavolta Antonio Cutrupi.Un pittore - di formazione autodidatta - che amava profon-damente il suo paese, da reinterpretarlo nei suoi quadri; ilmare, il cielo, le barche, i prati, i fiori, le ninfe, i segni deltempo o una parte del paesaggio ricco di storia, di autenti-cità sono i temi predominanti.Era una persona autentica, un piccolo uomo, nobile d'ani-mo, trascendentale a volte, malinconico ma nel contempogioioso, i colori dei suoi quadri parlano per lui…Senza dimenticare l'irreale, il sogno, che lo porta a percor-rere un viaggio esistenziale alla scoperta di un'emozionenell'immortalità.

Al grande osservatore non sfugge la luce che traspare dellasua pittura, “unica arma - ci disse - che poteva far uscirel'uomo dalla vita di ogni giorno per immergersi nell'irreale,nell'amore verso qualcosa di più concreto o come lui amavadefinirlo: l'astratto”.La luce si intervalla a zone d'ombra che portano l'osserva-tore in quel viaggio che l'artista aveva intrapreso per rag-giungere o comunque cercava di raggiungere: “ la profon-dità del suo io”. Gioia e dolore, malinconia e felicità siintrecciano fino ad esplodere in mille sfumature che porta-no alla leggerezza dell'incanto, al sublime inconscio dell'io,trascinando ognuno a suo modo in un idillio che nel lungotormento della vita rinasce a mondo nuovo.Grazie “maestro” per l' infinita simpatia e disponibilitàdimostrataci negli anni della nostra amicizia.

Francesca Maria Romeo e Vincenzo Saccà

ANTONIO CUTRUPI ARTISTA E PITTORE NATIVO DI REGGIO CALABRIA MA CHE HA VISSUTO E LAVORATO A SIDERNO

DOMENICA 31 AGOSTO 14

Ma passi pur il fischio dopo il bicchieredi vino di troppo, ma gente che prendele difese di questi individui francamenteproprio non riesco a concepirla!Ultima cosa che voglio dire, ma che nonè ultima per importanza, è che forse sig.Giurato ha dimenticato una cosa moltoimportante che noi umani dovremmoinvece avere sempre come principio divita e cioè: Il Rispetto! Se sul palco si staesibendo un artista, chiunque esso sia, ilpubblico deve avere rispetto per la suaesibizione, bisogna rispettare chi stafacendo il proprio lavoro dopo una vitadi impegno e sacrifici! E se a qualcunonon piace, beh se ne vada! Sarà sicura-mente un comportamento più educato erispettoso. E Mario Venuti, a prescinde-re dal fatto che sia un colosso della musi-ca italiana (ma forse questo a lei sig.Giurato non interessa), meritava piùrispetto per la sua esibizione che potevasolo arricchire lo show di Mimmo. Caro sig. Giurato spero solo di essereriuscito a chiarire una situazione che leifrancamente secondo me aveva un po'banalizzato. Con la speranza di averla spinta a cam-biare idea.

GIOVANNI DI LANDRO

Leggo molti articoli sui giornali ai qualiavrei voglia spesso controbattere, ma poicerco sempre di trovare il buono in ogniarticolo e il mio “istinto bellicoso” spessosi placa subito; ma leggendo l'articolo diBruno Giurato pubblicato su la“Riviera” di domenica 24 agosto riguar-dante il concerto di Cittanova del 18 ago-sto, sinceramente non sono riuscito a pla-care dentro di me quell'istinto di rispon-dere, sarà stato per il fatto che nel suoarticolo questa volta, nonostante i mieisforzi, non sia riuscito a trovare nulla dibuono. E mi son sentito in dovere dirispondere per il semplice motivo che mison sentito offeso dalle cose che eglisostiene e credo che come me si sianosentite offese tante altre persone chesono state ritenute poco intelligenti. A parte il fatto che su cosa è la tarantellain tutte le sue diverse sfaccettature sipotrebbe scrivere una enciclopedia,secondo me lei non ha capito la rivoluzio-ne che c'è stata da qualche anno a questaparte e che gente come MimmoCavallaro ha iniziato e sta portandoavanti con grande impegno. L'impegnomaggiore, la bravura e soprattutto l'intel-ligenza di Mimmo è stata quella di evol-vere una tarantella che altrimenti nonavrebbe mai e poi mai prodotto nulla. Da un paio d'anni a questa parte MimmoCavallaro ha avuto il grande merito diavvicinare a quella che potrebbe esseredefinita banalmente tarantella nuovistrumenti e nuovi artisti che hanno solopotuto elevare il valore di questa taran-tella stessa e di conseguenza ha avvicina-to nuovo pubblico e nuove culture musi-cali. Le posso garantire, signor Giurato,che un progetto che avrebbe basato lesue fondamenta solo sui soliti organettoe tamburello e quattr'accordi non sareb-be sopravvissuto da Natale a SantoStefano (come si suol dire) e l'intelligen-za di Mimmo Cavallaro è stata proprioquella di creare un progetto che potesseavere lunga vita e che fosse capace d'atti-rare un pubblico molto ampio coinvol-gendo anche artisti di grande spessore (eMario Venuti lo è eccome) per darelustro ad una grande tradizione che persua natura racchiude molteplici espres-sioni musicali e canore. Caro signorGiurato di organetti e tamburelli neabbiamo fin sopra i capelli e gente chesuoni le solite melodie la possiamo trova-re ovunque. Ma Mimmo Cavallaro hafatto qualcosa di più! Ha elevato ed evo-luto questa tradizione ed è riuscito acreare un fenomeno musicale che possadurare nel tempo, e se ancora c'è qualcu-no che non lo ha capito, beh! Povero lui!Allora vogliamo difendere la gente che(magari dopo un bicchiere di vino ditroppo) si permette di disturbare i grandiartisti durante le loro esibizioni!? E allo-ra certo che non possiamo capire questigrandi fenomeni musicali e forse nem-meno li meritiamo!Io credo che anche Mimmo abbia prova-to fastidio nel momento in cui venivafischiato Mario Venuti ed è giusto che siacosì! Ci si sforza tanto a creare il meglioe poi si trova gente che disprezza ciò!

Cavallaro non èsolo organetto etamburello

L’OPINIONE

Con l'idea cementata in testa e la caparbietàpropria dell'essere cacciatore, continuo asognare aperture di altri tempi, dietro inesisten-ti brigate di selvaggina. Da anni, mi ostino adalterare lo squallore delle campagne di oggi,con il fondo tinta dei ricordi. L'arazzo, di una moda tanto infame quantoarida, soffoca i giorni e comprime la stagionedella caccia fin quasi a soffocarla, sradicandocon violenza l'emozione antica di un'attesaspasmodica, eppure corretta. E allora miaccorgo di inseguire negli occhi rossi di qual-che attempato cacciatore, una tristezzaprofonda e senza sfogo, la morte delle mie stes-se tradizioni, la fine dei miei ricordi da ragaz-zo, che tutti oggi vogliono cancellare. Avverto,sempre più frequente, l'uso di verbi al tempopassato. Anche i cani, che invecchiano inrecinti chiusi per mesi, sembrano avviliti esconfortati, consapevoli forse che anche l'artevenatoria immatricola le sue ultime ore.Intanto, fra grandine e pioggia, ingiallisceanche quest'estate una po' strana e si avvicinala stagione che mi sveglia, è penetrante nel san-gue la bramosia di albe e canizze, di ferme e di

frulli, di guizzi improvvisi, di sete esudore e poi, dopo, di freddo e di vento taglien-te, di pioggia e di vino frizzante, di fuoco e dicarni arrostite.E allora mi chiedo, fra amici e più spesso dasolo, se è giusto che la falsità di pochi e l'igno-ranza di tanti, riescano a strapparmi dal cuore,il profumo e il colore della mia natura, la miavoglia di spazi, le mie stoppie, i miei boschi, lamia raggiante tranquillità, un regno di fiaberaccontato e da raccontare, per farla breve! Lamia caccia pulita.

Giuseppe Lupis (Presidente F. I. D. C. Agnana Cal.)

Cartoline da Ibiza Jonica (Lagunaincantata)Mistificazione o realtà ?Le vacanze sono al termine.

Lungo l’argine del tempo

Nello scorso numero della Riviera èapparso un corsivo, firmato daFranco Parrello, dal titolo CesarePavese a Brancaleone, in cui l'autoresi lamenta di un'asserita ostilità delloscrittore piemontese "per la bravagente di Brancaleone e della Calabriaintera". A dimostrazione vengonoriportati alcuni passi tratti evidente-mente dalle Lettere che Pavese indi-rizza a parenti ed amici dalla cittadinajonica, nella quale rimarrà confinatodal fascismo dall'agosto 1935 almarzo del 1936; ad esempio, "Ledonne che si pettinano per strada, imaiali e le pecore che girano per levie del paese, le ragazze con le ceste

in testa". Da questa impostazione mipare giusto dissentire profonda-mente. A parte il fatto che, nelleLettere, i maiali non girano per le viedel paese, ma, più semplicemente everosimilmente, "ci sono" e basta, eche delle pecore non mi è parso diavere intravisto tracce, basterebbeper darmi ragione quel che Pavesescrive alla sorella Maria il 27 dicem-bre 1935; sentite:"La gente di questipaesi è di un tratto e di una cortesiache hanno una sola spiegazione: quiuna volta la civiltà era greca. Persinole donne che, a vedermi disteso in uncampo come un morto, dicono "Esteu'confinatu", lo fanno con una tale

cadenza ellenica che io mi immaginoessere Ibico, e sono bell'e contento"; epoi giù, con una lunga entusiasticacitazione di alcuni versi del nostroIbico. In una lettera di gennaio del1936 arriva a trascrivere una poesia invernacolo che gli pare addiritturanotevole. Naturalmente Pavese èPavese: ironico, quasi comico, sarcas-tico (in primis con se stesso), origi-nalissimo, controcorrente, amaro,amarissimo, sempre; figuriamocelo ameno di trent'anni, sbattuto dal fas-cismo da Torino a Brancaleone, conla prospettiva di starci tre anni, senzasoldi e senza libri.

Francesco Macrì

Francesco Macrì replica aFranco Parrello su Pavese

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SERVIZIO DI INFORMAZIONE PER I CITTADINI, numero verde:SERVIZIO DI INFORMAZIONE PER I CITTADINI, numero verde: 800 678 910 11800 678 910 11

INDIRIZINDIRIZZO ZO Tutti i bandi sono disponibili sul sito dell’Unione Europea e della Commissione

Europea Rappresentanza in Italia: www.europa.eu.int - www.europa.eu.in/italia - Per maggiori informazioni è possibile contattare i

nostri uffici: Centro di informazione dell’UE - Europe Direct “Calabria&Europa”

info: Palazzo Ameduri, piazza dei Martiri 89046 Gioiosa IonicaTel: 00 39 0964 412400 - fax 0964 342022

email associazioneeurokom@tiscali. itwww.eurokomonline.eu

“ C“ CALABRIA & Europa”ALABRIA & Europa”

L’Europa discute del futuro di “Mare Nostrum”Aproposito di immigrazione è utile sottolineare che

la Commissione è ben consapevole dell’enormelavoro svolto dalle autorità italiane nell’ambito

dell’operazioneMare Nostrum, attuata dal Ministerodella Difesa italiano, e delle numerose vite salvate quasigiornalmente dall’Italia. Mare nostrum è un’operazionevastissima e molto costosa. Frontex è una piccola agen-zia. Certo, può fare molto, ma non dispone dei mezzi persostituirsi totalmente a Mare Nostrum. Continuanosenza sosta le discussioni con le autorità italiane per apri-re la strada a una maggiore cooperazione europea; si valu-ta la possibilità di riunire le varie operazioni di Frontex asostegno dell’Italia, ma anche di affidarsi maggiormenteai contributi degli Stati membri. Si sta inoltre discutendocon le autorità italiane sui mezzi che potrebbero esserenecessari per un funzionamento ridotto, che consenta dimantenere una presenza nel Mediterraneo. Sono statiinvitati gli Stati membri a contribuire con navi, elicotteri,personale o denaro.Ma, in pratica, cosa ha fatto finora l’UE per l’Italia?Le azioni a sostegno dell’Italia nell’ambito della politica dimigrazione e asilo sono state numerose. Volendo conside-rare solo gli ultimi sei mesi – a decorrere cioè dal tragicoincidente di Lampedusa del 3 ottobre 2013 costato la vitaa 366 persone – la Commissione ha stanziato 30 milionidi euro destinati alle autorità italiane. Questi fondi mira-no da un lato a incrementare la capacità ricettiva dellestrutture di accoglienza e di assistenza sanitaria, e dall’al-tro a supportare le operazioni di sorveglianza e soccorsoin mare (Mare Nostrum).Tuttavia la Commissione non si limita a reagire alle emer-genze. Infatti nel periodo 2007-2013 l’Italia ha ricevutodall’UE 478 milioni di euro, una grossa fetta del totaledei fondi destinati all’immigrazione e all’asilo. L’Italia èstata infatti seconda in termini di contributo, dietro allasola Spagna. Inoltre, per lo stesso periodo di tempo,l’Italia è stata il principale beneficiario di fondi straordina-ri aggiuntivi.I fondi europei stanziati per il periodo 2014-2020 inclu-dono oltre 310 milioni di euro dal Fondo asilo, migra-zione e integrazione e più di 212 milioni di euro delFondo per la sicurezza interna. Ciò significa che, conside-rando le allocazioni per l’assistenza cosiddetta ordinaria,l’Italia sarà il primo Paese membro in termini di aiuti UE

ricevuti. A questi si potranno poi aggiungere eventualiaiuti straordinari aggiuntivi.All’impegno economico si aggiunge anche quello logisti-co: dalla fine dell’anno scorso ad oggi,FRONTEX(l’Agenzia europea per la gestione delle fron-tiere esterne) è stata gradualmente rafforzata e le regolesono state rese più efficaci (proprio il 13 maggio 2014 ilConsiglio UE ha approvato nuove regole per le opera-zioni di sorveglianza costiera coordinate dall’agenzia).Inoltre, da dicembre 2013 è operativo EUROSUR (ilSistema europeo di sorveglianza delle frontiere), cherende più efficace lo scambio di informazioni e la coope-razione - sia all’interno degli Stati membri che tra di essi -e contribuisce a salvare vite umane in mare.Politica sull’immigrazione: si può fare di piùNegli ultimi anni è stato fatto tanto per gestire al meglio iflussi migratori, ma c’è ancora molto da fare per evitareche si verifichino ancora tragedie che costano la vita a tantiinnocenti. Purtroppo, i tentativi di riforma proposti dallaCommissione hanno trovato più volte resistenze all’in-terno dei governi nazionali, che di fatto ne hanno blocca-to l’iter di approvazione.Nonostante ciò, gli Stati membri hanno accettato il mec-canismo di reinsediamento dei richiedenti asilo, uno

strumento ideato dalla Commissione che permette il tra-sferimento dei rifugiati dai campi profughi verso uno degliStai membri. La Commissione si è dichiarata pronta a sov-venzionare gli Stati con un importo di 6 mila euro per rifu-giato accolto. Ma attualmente solo una minoranza di Statimembri ha usato questo strumento di solidarietà: nel 2012per esempio, 4.500 persone sono state reinsediate nell’UEda 11 Stati membri. Vi sono quindi 17 paesi che possonofare di più.Questi sforzi richiedono ingenti contributi economici, chei governi non sembrano disposti a offrire. Un esempiopratico? Negli ultimi 7 anni gli Stati membri hanno garantito aFRONTEX una copertura finanziaria pari a circa 80milioni di euro, una cifra insufficiente se pensiamo aicompiti che l’Agenzia svolge e a quelli, ben più ampi, chetanti le richiedono.L’auspicio della Commissione UE è che le norme europeevigenti vengano applicate e consolidate con la prospettivadi arrivare ad un’armonizzazione normativa, grazie allaquale la politica sull’immigrazione sarebbe davvero condi-visa. Un obiettivo impossibile da raggiungere senza unimpegno concreto e solidale da parte di tutti gli Statimembri.

BANDI IN SCADENZABando nazionale:”Accordo CSVnet – BITeB - Nuove tecnologie adisposizione del non profit”.Finalità:CSVnet ha stipulato una convenzione per la collaborazione tra larete dei CSV e il Banco Informatico,Tecnologico eBiomedico,l’Associazione di volontariato che distribuisce allerealtà non profit le migliori apparecchiature tecnologiche a prezziridotti, comprendenti sia materiale informatico che biomedico.Grazie tale accordo le organizzazioni di volontariato e i CSV pos-sono:-Acquisire attrezzature informatiche ricondizionate attraverso ilsito www.biteb.org;-Ottenere software originali e nuove apparecchiature a condizionidi quasi gratuità (costi amministrativi), attraverso il sitowww.techsoup.it.

Per i CSV è prevista inoltre la possibilità di:-Concordare eventi formativi sul territorio, mirati all’utilizzo dellepiattaforme BITeB e Techsoup e della loro strumentazione infor-matica;-Concordare partenariati su specifici progetti che prevedano l’uti-lizzo di Hardware e Software;-Fare da raccolta e tramite, in accordo con BITeB per l’Hardwaredestinato alle OdV.Per conoscere tutti i dettagli della convenzione visita la sezionededicata alla Carta dei Servizi nell’Area Riservata di CSVnet.Beneficiari: Possono usufruirne tutte le organizzazioni di volon-tariato e CSV.Scadenza: ApertaLink: http://www.csvnet.it/Bando comunitario:”Valorizzare il potenziale di collaborazioneon-line – I° scadenza”.Finalità: Lo scopo del seguente bando è quello di accelerare lo

sviluppo delle tecnologie e delle innovazioni a sostegno delleimprese del futuro e ad aiutare le PMI europee innovative a cre-scere per divenire imprese di importanza mondiale. Esso com-prende sovvenzioni per le PMI e finanziamenti indiretti ad azien-de tramite la banca Europea di Investimenti e altri intermediarifinanziari.Il presente invito a presentare proposte è stato pubblicato sullaGazzetta Ufficiale dell’Unione europea serie C 361 dell’11Dicembre 2013.Lo stesso copre il seguente tema: -INNOSUP-6-2015:”Valorizzarele potenzialità della collaborazione on-line per le PMI”.Stanziamento:La cifra massima disponibile, per il seguente Avviso, è pari a1.500.000 Euro.Scadenza: Il termine ultimo per la presentazione delle proposteprogettuali è il 10 Marzo 2015.Link: H2020-INNOSUP-2015-2

Questo è quanto paventa l’IstitutoEconomico tedesco Diw, consideratal’attuale stagnazione della produzionee il calo del Pil registrato nel secondotrimestre -0,2%”.“La Germania potrebbe scivolare in

recessione … questo è quanto pavental’Istituto Economico tedesco Diw,con-siderata l’attuale stagnazione della pro-duzione e il calo del Pil registrato nelsecondo trimestre -0,2%”.”Il pericolo di una recessione è assolu-tamente concreto”,ha continuato ilResponsabile degli studi Congiunturalidi Diw, Ferdinand Fichtner.”Le aspet-tative delle imprese considerevolmenteoffuscate,come anche i numeri dellecommesse, fanno attendere deboliinvestimenti,dal momento ci sonodiversi fattori che pesano sull’econo-mia tedesca … la congiuntura mondia-le perde slancio,lo sviluppo è fragile inmolti Paesi,tra cui Italia e Francia …inoltre la crisi tra Russia e Ucraina e inumerosi conflitti in Medio Orientestanno avendo un effetto negativo sugliinvestimenti...queste situazioni nelcomplesso provocheranno una sensibi-le depressione nell’export e negli inve-stimenti per il settore degli armamentinel semestre estivo”,ha concluso lostesso.Notizie positive continuano invece adarrivare dal mercato del lavoro. Gli sti-pendi in aumento dovrebbero inoltreavere effetti anche sul consumo priva-to. Per tali ragioni l’economia tedescariprenderà a crescere nel corso dell’an-no, prevede l’istituto.

Fichtner:”La Germaniapotrebbescivolare inrecessione …

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POLITICA

Il lungomare di Roccella è statauna splendida cornice.Il circolo PD, diretto da MimmoBova, è stato efficiente ed inap-puntabile.I tre candidati alle primarie centro-sinistra, Mario Oliverio, GiannettoSperanza e Gianluca Callipo, sisono confrontati nella cittadinaJonica rispondendo alle domandeposte, con grande garbo, dal gior-

nalista Pietro Melia.Tutti e tre bravi nell'esporre ,lineari, convin-centi, leali . Persone sicuramente perbene,politici di spessore. Purtroppo grande è la confusione sotto ilcielo del PD. Si dice: Dio acceca chi vuol farperdere !Ed accecati sembrano i dirigenti nazionali eregionali democratici , impegnati in Calabriaa combattere una guerra di posizione tuttanel loro campo. Una specie di lotta fratricidache può mettere in discussione una vittoriache sembrava assicurata dopo la debacle poli-tica della giunta Scopelliti.

La contraddizione è stata chiara a Roccella.Tutti e tre i candidati hanno ribadito di volerele primarie mentre la dirigenza del partito nefarebbe volentieri a meno. Le ragioni si pos-sono ben capire: tutti i sondaggi danno pervincente alle primarie, Mario Oliverio, espo-nente della vecchia guardia comunista.L'esatto opposto del giovane sindaco di Pizzo,certamente più gradito a Roma ed aMagorno. Gianni Speranza , politico fine, ed ammini-stratore accorto è consapevole di giocare unapartita in campo “amico” ma che non è il suo.Non gli sfugge di certo al sindaco di Lameziache il PD rappresenta il socio di maggioranzadella coalizione e che- sicuramente- espri-merà il candidato alla presidenza.Intanto i giorni passano e la confusioneaumenta.Niente è certo! Sembra chiaro anche ai piùsprovveduti, il gioco del centrodestra: aparole dice di voler votare ad ottobre, nei fattista allestendo una trappolone per votare inprimavera.I consiglieri del centrosinistra hanno evitato

di fare l'unica mossa che avrebbe messo in dif-ficoltà la maggioranza regionale: le dimissioniin massa. In fondo sembra che il vivacchiaresino al prossimo mese di maggio faccia malealla Calabria ma bene ai singoli consiglieriregionali.A Roccella si avvertiva nell'aria questo stranoclima.In apparenza si incrociavano i fioretti, inrealtà si restava in superficie.Singolarmente bravi i candidati ma sfuggentinei contenuti. E non per colpa loro.E' una illusione che una singola persona, perquanto capace, possa risolvere i problemi seridi una Regione come la Calabria.Ci vorrebbe un “collettivo” e questo manca. IlPD porta sulle sue spalle questa responsabi-lità: non saper unificare e valorizzare il suocapitale umano, trasformando singole perso-nalità in una organizzazione autorevole , forteplurale. Quindi manca una “Idea” diCalabria, manca un progetto, manca una sal-datura tra popolo e classe dirigente.I partiti del centrodestra non esistono inquanto tali, in questa parte del campo esisto-

no varie personalità, vari notabili ma nessunpartito degno di questo nome.Questo aumenta le responsabilità del PD che- nonostante tutto -è l'unico partito rimasto incampo. Più il tempo passa più il partito demo-cratico rischia di infilarsi nella morta goradelle lotte personali e delle faide tra “tribù”contrapposte.La Calabria avrebbe bisogno di recuperareentusiasmo, passione, voglia di riscatto, fidu-cia nella classe dirigente.Sale dal basso una insofferenza verso la poli-tica inconcludente che si coniuga ad una fortevoglia di sentire parole fuori dei soliti luoghicomuni che hanno imperato in questi terribilianni di decadenza.La Calabria non ha bisogno di un governo pervivacchiare ma un progetto forte, risolutivo econdiviso.Il PD deve trovare il modo per superare lostato di empasse e non perdere ulterioretempo.Non si può restare sempre in mezzo al guadoaltrimenti si rischia di annegare.

Ilario Ammendolia

I

Elezioni regionali Due realtà politiche in Regione che si condenderanno il post Scopelliti. Abbiamodato uno sguardo a sinistra e a destra per capire chi sono i nuovi candidati allapresidenza e qual è lo spirito con cui gli elettori andranno alle urne. Ancoraqualche incertezza sulla data delle elezioni ma sarà certamente una battagliadura e che potrebbe salvare o distruggere definitivamente la Calabria

Scontri interni ed esclusioni

PD: Ottima organizzazione,solite contraddizioni

A ROCCELLA CON OLIVERIO, SPERANZA E CALLIPO

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DOMENICA 31 AGOSTO O 17www.rivieraweb.it

Cosa può dire unosservatore di "destra"circa la politica cala-brese? Senza adden-trarci in questioni filo-sofiche circa la validitàdi categorie ideologi-che, destra-centro-sini-stra, che molti studiosiconsiderano superateo da rifondare in modosostanziale, vogliamo

ragionare secondo un'ottica tradizionale, anchese il riferimento politico di ciò che chiamiamo"destra" suscita non poche perplessità. Forse,l'elemento che più caratterizza l'elettorato didestra è la delusione. Ovviamente un elettoreche esprime un voto di opinione non si sentedeluso dalla controparte politica, ma dalla pro-pria: la destra ha sempre avuto questo tipo divoto e in passato, come oggi, l'elettore di destra,compiendo una scelta precisa esprime piena sfi-ducia nei confronti delle altre forze politiche. Ilcentrodestra berlusconiano ha, di fatti, messofine alla destra italiana rappresentata dal MSIe, poi, da Alleanza Nazionale: una scelta disa-strosa per tutti, come riportammo proprio suquesto giornale nel marzo 2009. " Ci sarà anco-ra "destra" in provincia? nelle nostre provincedel Sud" : la perplessità espressa nell'imminen-za della fusione fredda tra Forza Italia e An nonera dettata da pessimismo, ma dall'evidenza diun errore politico le cui conseguenze sono, ora,sotto gli occhi di tutti. Oggi, in Calabria, all'elet-tore di destra interessano poco le cose realizza-te dall'ultimo governo regionale: tutti gli ammi-nistratori qualche risultato lo portano a casa!Interessano poco le critiche alla sinistra e leproposte per il futuro, come se a governare fos-sero stati altri: la gente di destra sperava in uncambiamento di stile, di modo di gestire la cosapubblica, di svolta radicale su molte questioninazionali e locali. Non rimpiangono altri gover-ni, certo, ma la delusione rimane. Governare èdifficile, contestare è facile: per decenni ladestra ha fatto opposizione, ha preso i voti sot-tolineando la propria diversità dalla "partitocra-zia" corrotta, esaltando il valore dello Stato e,pertanto, della Legge e della Giustizia, il valore

della meritocrazia e dell'identità nazionale. Labattaglia per la moralità pubblica era un cavallodi battaglia anche in Calabria: possiamo direche la prova fornita dagli amministratori prove-nienti da quest'area politica è stata all'altezza diquanto predicato per anni? Consapevoli delledifficoltà, non vogliamo dire che nulla è statorealizzato e che tutti hanno fatto come e peggiodi coloro che, prima, contestavano, ma, di certo,tranne qualche lodevole eccezione, gli elettorinon hanno percepito quel cambiamento di stileche avevano sempre sperato, che avrebberovoluto vedere nelle Istituzioni grazie alla pre-senza della destra di governo. Ecco, allora, ladelusione, il senso di smarrimento, la tendenzaa non votare perché non si hanno altri riferi-menti politici. Oggi non sembra più tempo di militanza politi-ca di massa e la partecipazione dei cittadini èsempre più marginale, ma, con tutti i limiti chesi possono individuare, è pur vero che la sinistraesprime una certa militanza così come è statoper la destra, anche in tempi difficili quando irischi non erano da sottovalutare. E ora? Il cen-trodestra è caratterizzato da un verticismo cherenderebbe semplicemente ridicole le "prima-rie". Non è necessario essere anziani per averememoria della forte militanza missina ispiratada ideali e non da incarichi o promesse di lavo-ro. La militanza, adesso, sembra quasi scompar-sa e non solo in Calabria: forse è questa la per-dita più grave, conseguenza della mutazionegenetica della destra: un cambiamento sostan-ziale da giustificare la domanda: ma quale"destra" ha governato la Calabria? E qualedestra si presenta alle prossime elezioni?Conosciamo le condizioni della Calabria: la gra-vità della situazione impone un superamento dimentalità: continuare a ragionare in termini dischemi pseudoideologici è un modo per nonaffrontare i problemi veri. Tra qualche mese sapremo chi governerà lanostra regione: poco importa l'appartenenzapolitica: la speranza è che la politica sappiariprendere i valori morali e politici che, in pas-sato, hanno ispirato i partiti, superando steccatiideologici che non hanno più senso, al fine diperseguire il bene comune.

Giuseppe Giarmoleo

C

“Il Pd porta sulle sue spalle la responsabilità dimancanza di un “collettivo”, el non saperunificare e valorizzare il suo capitale umano.Sono tre i candidati forti alle primarie per ilcentrosinistra: Mario Oliverio, GianniSperanza e Gianluca Callipo “

Quale destra ha governato la Calabria?Equale destra si presenterà alle prossimeelezioni? La gravità della situazione impone unsuperamento di mentalità. I due volti che sicontenderanno i voti del centrodestrasaranno Wanda Ferro e Giuseppe Raffa

Ci sarà ancora

“destra”inprovincia?

LA LOTTA VERA DOVREBBE ESSERE TRA RAFFA E LA FERRO

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SUMMER EVENTI

Coronati da un pubblico numeroso e da undipartimento acceso e dai contenuti molto interes-santi gli sforzi del segretario del Circolo diRoccella Jonica, Mimmo Bova e degli iscritti piùattivi della sezione roccellese del PartitoDemocratico che, in maniera impeccabile, hannoorganizzato il primo incontro regionale fra i candi-dati alle primarie del centrosinistra per la presi-denza della Regione Calabria, ossia fra MarioOliverio, presidente della provincia di Cosenza,Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e GianniSperanza sindaco di Lamezia Terme, quest'ultimoritornato a Roccella dopo essere stato ospite, una

ventina di giorni fa, del Circolo Ombre Rosse diRifondazione Comunista nella Festa dellaSinistra. Un lavoro meticoloso e serio quello del-l'onorevole Bova che per tutta l'estate ha lavoratoaffinché questo primissimo dibattito avvenisse aRoccella Jonica anche con l'autorevole presenzacome intervistatore del giornalista RAI PietroMelia. Il successo organizzativo con la coperturatotale dei media locali e regionali, non ha delusole aspettative delle tantissime persone che sonoaffluite nella "zona Belvedere" di Roccella Jonica,applaudendo a più riprese gli interventi di tutte trei candidati.

Problemi per trovare un parcheggio epoi un’ora di fila al botteghino fino ache il Teatro al Castello si è riempito.

L’ultima giornata della Rassegna Teatrale“Verso Sud” Città di Roccella, era in cartello-ne, fuori concorso, la “Prima” assoluta dellacommedia “U Ziu d’America” scritta e direttada Pino Carella e interpretata dallaCompagnia dell’ATRJ.L’intera rassegna, iniziata il 4 di Agosto con unsusseguirsi di 5 serate di livello, grazie allemigliori compagnia teatrali calabresi e sicilia-ne, ha registrato uno ottimo successo di pub-blico e consenso a testimonianza della qualitàdelle commedie inscenate. Ma, come era pre-vedibile, e come tutti ci si attendevano viste leaspettative della vigilia e la curiosità moltoaccesa in questi giorni in giro per il paese invirtù di un passaparola esaltante fra chi ha par-tecipato alle anteprime, il Teatro al Castello èesploso. Il Teatro al Castello gremito per la“prima” di “U ziu d’America” sulle note diMimmo Cavallaro parte “U Ziu d’America”con la suocera/Pina e la nuora/Anna che siscambiano i soliti accesi “screzi”, e inizia asalire l’eco delle risate che diventa man manosempre più frequente con l’entrata in scenadella vicina “impicciona e occhju tostu”.“Mimma, Mimma sono, Mimma MimmaMimma”, un “abramare” da dietro la porta ilsuo nome che in poco tempo diventa già uncult; e del postino Rafeli che porta le letteregià aperte e lette dallo stesso tanto da antici-parne il contenuto, nel frattempo che riesce a“scroccare” qualcosa degli ortaggi “biologici”prodotti nell’orto da Tonino. A rafforzare “letensioni” di casa Tramontana arriva lo zio feli-ce dall’America con una valigia piena di “gin-gomme” e l’altra con sgargianti camice a fioriche regala un po’ a tutti. Alla padrona di casaperò queste cose futili non bastano, spera chezio Felice al più presto molli i dollaroni della“fortuna” fatta in America.

PilloleNaturopatiche

A cura di:Patrizia Pellegrini

Naturopata Bioterapia Nutrizionale®Presidente Associazione Culturale Tone

Rientrando dalle vacanze estive riap-propriamoci di qualche regola peraffrontare bene la stagione autunnale edi qualche tipico prodotto alimentareItaliano che fa la differenza:1) mangia vario... diversificare è meglio 2) le proteine... meglio a pranzo 3) sempre a pranzo... a vitalità delleverdure crude 4) regola assai antica... masticare bene 5) pensa prima... alla tua pelle 6) impara a respirare bene ed elim-inare meglio 7) che ne pensi... meglio fritti che bolliti 8) meno lieviti... meno liquidi 9) slow food... piuttosto che fast food 10) la fame...fa ingrassare 11) il sale della vita... meglio naturale 12) tutto è il contrario... del tutto, nella tradizione c'è la spie-gazione peperoncino.Partendo dal concetto che l'organismoammala quando le sue funzioni rallen-tano dobbiamo prenderci cura di chi anoi fa riferimento con alimenti e asso-ciazioni che possano riportare ildinamismo e vitalità agli organiammalati, il peperoncino disinfetta ,aumenta la vascolarizzazione periferica, è un antifermentativo intestinale. Ilpeperoncino da questo punto di vistasvolge un ruolo indispensabile e le suenumerose proprietà, una su tutte lacapacità di scambio tra l'interno el'esterno della cellula . Il peperoncinoha una notevole percentuale di vit C eutilizzato crudo non perde i suoi com-ponenti termolabili.Fa diminuire l'appetito e accelera ilmetabolismo, un pizzico aiuta a stimo-lare la circolazione sanguigna e atenere sotto controllo i valori ematici...è antinfiammatorio e antidolorifico. ...Tra tre settimane origano, zenzero ecurcuma!

Le spezie per la salute...l’estate sta finendo,coloriamo l’autunno...peperoncino

Il primo dibattito del centrosinistra in vista delle regionali

I Comuni di GioiosaIonica e di Marina diGioiosa Ionica, venerdì 22agosto alle ore 21,00,hanno organizzato, aPalazzo Ameduri diGioiosa Ionica, la presen-tazione de I disarmati. Cetimedi al crepuscolo, quartavia sfida per il futuro, diFranz Foti ( EditoriInternazionali Riuniti).

Ad intervenire, oltre l’au-tore, Salvatore Fuda, sin-daco di Gioiosa IonicaDomenico Vestito, sinda-co di Marima di GioiosaIonica, Giuseppe Soluri,presidente dell’Ordinedei Giornalisti dellaCalabriaPiero Fantozzi, sociologo,Docente dell’Universitàdella Calabria.

I disarmati di Franz Foti a palazzo Ameduri

Nella caratteristica Piazzetta di San Bartoloextramoenia, proprio dietro Marina Corta, il 27agosto ha avuto inizio il Festival Eolie in classico,diventato ormai il simbolo dell'estate alternativoalla movida vacanziera.Dodici serate per l'evento “clou” delle manifes-tazioni eoliane, curato dall'Associazione ProLoco Isole Eolie Lipari, con il Patrocinio delComune di Lipari, la fattiva e generosa collabo-razione degli operatori turistici e commerciali, ediretto dal Maestro Carlo Palleschi.Dopo la serata inaugurale con Pietro Lo Cascio eNoemi, il festival si snoderà con grandi nomi egiovani prodigi della lirica e della musica classicae sinfonica, fino a concludersi il 7 settembre conl'allestimento de La serva padrona di Pergolesinella Piazzetta di San Bartolomeo, punto inizialedi tutto.Tra i giovani prodigi della lirica si segnala ilpianista Alessandro Praticò che si impose allanostra attenzione in quanto MaestroCollaboratore de La traviata a Locri, diretta daMario De Carlo. Praticò nel suo ruolo, evidenziòdelle doti e delle capacità straordinarie, nonos-tante i suoi soli 17 anni. Eravamo sicuri che fosseun solista e seguendolo ci siamo resi conto che dalì a poco avrebbe preso parte Festival “Eolie in

classico”, che ha dedicato al giovane reggino bendue momenti. Il primo, l'1 settembre, presso ilGattopardo Park Hotel e il 3 settembre presso laChiesa dell'Immacolata al Castello, entrambi aLipari e alle ore 21.30.È entusiasta di questa interessante opportunità,in una location suggestiva dove potrà dimostrareil suo valore, con un programma che prevedepezzi di Johann Sebastian Bach, DomenicoScarlatti, Ludwig Van Beethoven e Franz Liszt.Un repertorio complesso che permetterà al gio-vane Maestro di distinguersi e di colpire i fortu-nati accorsi che potranno godere della sua musi-ca. (Annunziato Gentiluomo)

Un immenso “muroumano”alla prima de“U ziu’d’America”

Festival Eolie in classico, il 17enne regginoAlessandro Praticò tra i protagonisti assoluti

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Jazz e Bandiere Blu,“RumoriMediterranei” e Sapori dellaMagna Grecia, Tavole Regali e

Corredi preziosi, Convivialità eOspitalità, questi gli ingredienti peril primo evento roccellese delBalliage Amphisya-Calabria. Sabato 23 agosto alle 18,00 nellesuggestive sale del Convento deiMinimi a Roccella, è stata inaugura-ta la mostra “Una Tavola Regale”.L'allestimento curato dal nostroChargè de Mission Nazionale,Anna Accalai, ha consentito di valo-rizzare gli splendidi corredi, checostituiscono delle vere e proprieopere d'arte. Come ha evidenziato ilBailli Antonella Sotira Frangipane,nella conferenza stampa, seguitaall'apertura al pubblico della mostra.«I corredi sono una ricchezza nonsolo economica ma dei veri e propriscrigni preziosi che racchiudonointimità, ricordi del nostro passato edelle maestrie perdute. Il Bailliagedeve pertanto avere a cuore nonsolo la tradizione enogastromonicama anche la tutela di tutte le attivitàculturali del territorio». Difatti a farparte della Giuria del concorso sonostati chiamati tutti i presidenti delleAssociazioni culturali più prestigio-se della Locride dal Sen. Sisinio ZitoPresidente dell'ACJ e ideatore delRoccella Jazz Festival, alla Prof.ssaAlba Rosa Dolfin RomeoPresidente della SIDUS, CaterinaColuccio Leggio presidentedell'ARAS, Maria Coluccio delcomitato “Roccella Com'era-Corteo Medievale Carafa”, alla con-

certista e Anna Maria Macrì delcomitato Iusgustando “Diritto alJazz”, oltre ai Confréres delBailliage di Palermo il BailliRoberto Vivaldi e la moglie Anna eil Vice ConseillerGastronomique Nicolò Cisarò e lamoglie Francseca.Dopo una notte di jazz nella magni-fica cornice del Castello Medievaledei Principi Carafa, dove si è svoltoil festival “Rumori Mediterranei”, lagiuria ha svelato i vincitori delConcorso durante la cena di Galadel 24 agosto al Ristorante “LaCascina”. Un menù di eccellenza, tra il pregiodelle materie prime, i prodotti docdel territorio jonico e l'equilibratacucina tradizionale del Sous ChefEdmondo Reale e dello Chef dubanquete Emildo Campoliti.Preziosissimo e unico il tovagliato

della Sala Bianca costituito dal cor-redo nuziale della Bailli Antonella,che per il tavolo presidenzialeChaine ha voluto un'autentica chic-ca: una tovaglia ricamata da lei apunto margherita con inserti e fran-gia all'uncinetto realizzati dalla suanonna materna.All'aperitivo in giardino è seguito ilraffinato antipasto polpetta di bac-calà su fonduta di caciocavallo diCiminà, tortino di patate e alici ari-ganati, seppioline alla 'ghjotta”, cru-dité di gamberi rossi dello Jonio sumaionese di bergamotto, un primopiatto essenziale per dare risalto altrionfo del più apprezzato prodottolocale: pesce stocco di Mammolaalla carbonella e olio agrumato contortino tricolore di verdure. Attentaed accurata la scelta dei vini: dalprofumatissimo Greco biancoMadre Goccia al rosato Lumaredella Cantina Iuzzolini di Lamezia,dalgreco nero e cabernet CastrumVetus delle Cantine FeudoGagliardi (IGP Locride rosso) alpassito Greco da meditazione delleCantine Lavorata.Prima di passare in giardino per iltaglio della bellissima TortaAmphisya alla crema di bergamot-to opera della patissier de rangDonatella Mari, la consegna, daparte del Consigliere NazionaleChaine des Rotisseur Bailliaged'Italie Anna Accalai e dal Bailli diPalermo Roberto Vivaldi delle per-gamene dell'eccellenza ospitalità eservizio al Maitré Franco Belloccio,al titolare della Cascina Salvatore

Agostino, alla titolare delle CantineGaliardi Teresa Vozzo.Grandi applausi per i vincitori delConcorso: per la magnificenza delpizzo a “Rinascimento” della tova-glia regale di Nella MontagnaScuteri, presidente della Fidapa roc-cellese, è stata consegnata l'opera“La Regina della Tavola” realizzatadall'artista calabrese FrancescoMisuraca; alla coperta in lino rica-mato a mano con inserti e frangia afilet di Iole Serafino Bruzzese è statoassegnato il premio “miglior corre-do nuziale” ; per l'originalità e il pre-gio storico della lingerie anni '30 e'60 e degli arredi da tavola il ricono-scimento è andato all'antica e nobilefamiglia roccellese Certomà-Hyeraci- Spina, per la creatività e ilpregio dei ricami Hardargen e dellosfilato il premio per il miglior corre-dino pour enfant è andato allaMaestra Pina Calveri Montoro.Plauso e ringraziamenti anche atutti i concorrenti che con genero-sità hanno aperto le casse da corre-do ed esposto storie, aneddoti, ricor-di famigliari ma soprattutto autenti-ca bellezza d'altri tempi ( vi eranoesposti damaschi e corredi risalentialla grande manifattura calabresedel 700): Emma Minici- Pisciuneri,Maria Beatrice Ammendolia,Sabrina Marcellino-Ursino, MariaAlvaro e Teresa Vozzo, EmilianaScuteri-Lia, Geltrude Prologo-Niutta, Giuliana VetereFrangipane- De Salazar, MariannaCappelleri- Fuda.

Una notte di jazz euna cena da

intenditori hannofatto da cornice alla

premiazione deivincitori del

concorso delBalliage

Amphisya-Calabria

“Una tavola regale”a Roccella tra antichi sapori e gusti mediterranei

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DOMENICA 31 AGOSTO 21www.rivieraweb.itLA POLEMICA

RIVIERA

FRANCESCA BARRANCA

La volta scorsa avevamo presentato ilparco museo laboratorio “SantaBarbara” di Mammola, informando i

nostri lettori sulla visita al Musaba, organiz-zata dall’associazione culturale “Gli amicidel libro e della biblioteca”.Una realtà culturale, una scuola ed un cen-tro d’arte contemporanea che rischia seria-mente di scomparire, se non adeguatamen-te valorizzata.L’allarme viene lanciato, non solo da parte dicomuni cittadini che hanno a cuore le sortidel Musaba, nel suo genere unico nellaLocride, ma anche dagli stessi artisti fonda-tori, Nik Spatari e Hiske Maas.Proprio Hiske Maas, dichiara al nostro gior-nale tutto il suo rammarico: “perché ancorauna volta il Musaba continua a non esistereper la politica.Le aree museali e quelle di una certa rilevan-za culturale ed artistica della Locride rien-

trano nei prossimi programmi d’intervento,per i quali già il Ministero per i Beni e leAttività Culturali ha previsto dei finanzia-menti, mentre per il Musaba a quanto pare,sembra non esserci nulla all’orizzonte, con ilrischio di restare un’opera incompiuta.

A questo punto, aggiunge Hiske Maaas: cichiediamo il perché? Forse non voglionoche esistiamo?Eppure, di recente, anche il Ministro agliaffari regionali, Maria Carmela Lanzetta havisitato il Musaba, la quale ha ribadito l’im-

portanza di questa realtà per il territorio.Ciò che mi spiace che ogni anno dobbiamoripetere sempre la solita storia.Quello che poi alla fine dei conti chiediamoè il rispetto dell’opera di Nik Spatari, del suoimpegno, della sua creatività artistica, dellasua dedizione e di premiare la meritocrazia.Non solo, non rientriamo nei programmiMinisteriali, ma neanche c’è l’attenzionedella politica a livello regionale e provincia-le.Per poi, non parlare del Comune diMammola.Da 45 anni che aspettiamo la sistemazionedella strada che sicuramente non è un belbiglietto da visita per il turista che viene atrovarci.Almeno mandassero qualche operaio atogliere di tanto in tanto le erbacce…..?Una maggiore collaborazione per valorizza-re quel poco che abbiamo, penso che torniutile a tutti”.Comunque, che progetti avreste in cantiere

per migliorare il laboratorio?“Se ci sarà data la possibilità vorremmo ter-minare quello che abbiamo intrapreso contanti sacrifici e dedizione per questa terra.Non vogliamo che questo patrimonio sidisperda, ma che sia un bene per il territorio.In questa prospettiva, vorremmo creare unospazio espositivo dove, appunto, esporre leopere di Nik e completare l’ex complessomonastico.Inoltre, continuare a lavorare per rendere illaboratorio una vera e propria scuola di for-mazione artistica, punto di riferimento perle Università, per le istituzioni scolastiche diogni ordine e grado e ospitare studenti e stu-diosi d’arte provenienti da ogni parte delmondo.Per fare tutto questo, però, servirebbe ancheavere un sistema di video sorveglianza, per-ché attualmente non abbiamo nulla, tantifondi dati a pioggia, mentre quello che c’èqui, è frutto solamente del nostro impegno”.

ANCORA UNA VOLTA NIENTE FONDI PER IL MUSABA CHE NON RIENTRA NEI PROGRAMMI DELMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI. NELL’ELENCO DELLE AREE ARCHEOLOGICHE EARTISTICHE DELLA LOCRIDE PER LE QUALI SONO PREVISTI FONDI DESTINATI ALLA LORORISTRUTTURAZIONE, NON C’E’ IL PARCO MUSEO LABORATORIO “SANTA BARBARA” DI MAMMOLA.

L’INTERVISTAa Hiske Maas

«Chiediamo il rispettodell’opera di Nik Spatari»

Gli amici di via firenze danno appuntamento come ogni anno a tutti gli appassionati sabato 6 settembre in via Firenze per trascorrere una serata insieme all'insegna della festa ...dell'amicizia ...in compagnia di uno dei più importanti gruppi folkloristici della calabria!!!!! i peddaroti

6 SETTEMBRESIDERNO

APPUNTAMENTOIN VIA FIRENZE

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BLOB

RIVIERA

L’Oroscopone dell'artistaAriete: come per Rotko, per voi siaprirà una fessura di luce tra le tenebre,dove troverete l'inizio e la fine di ognicosa, dello spazio e del tempo. La saggez-za è una striscia chiara su un fondo colora-to, un portale per chissà dove, chissà quan-do.

Toro: la ripetizione non stocastica e l'ico-nizzazione del vostro ego assume contorniWharoliani. Il colore esuberante dellevostre idee affascina gli altri ma vi minacciacon la sua ossessionante ripetizione.Accuse pesanti voleranno contro di voi.Autocritica necessaria.

Gemelli: in uno specchio oscuro affiorail dolore della vita, circondato da fiori deli-cati e pallidi, immersi una vasca d'acquastagnante. Un volto cereo vi si para davan-ti, è il vostro o quello di un fantasma affo-gato? Dante Gabriel Rossetti potrebbecondurvi in un lungo viaggio metafisico.

Cancro: sorridete, sorridete. Sì, un sorri-so beffardo, ironico, forse autoironico. Glialtri vi scrutano e non capiscono a cosapensate, ma rivelarvi agli altri sarebbe per-dere tutta la vostra sacralità. Allora megliomantenersi distanti senza perdere in gio-condità.

Leone: se osservate le persone da uncerto punto di vista, molto da lontano, levedrete come delle macchiette che si aggi-rano per le lunghe strade alberate. Se leguardate da vicinissimo vedrete tutti i puntii neri sul naso e sulle labbra, come in unfumetto ingrandito.

Vergine: la barchetta di legno smangia-to e fessurato vi ha appena depositato suun'isola solitaria in un mare piatto e plum-beo, ma il cielo è tempestoso: nubi grigiee tormentate turbinano su di voi. Sul picco-lo molto vi attende una scura figura impa-ludata. Benefica o malefica?

E tropicana Yeh!

Fratelli di latte

Nel segno della “Z”. Francesco Zito è Don Diegode la Vega, un nobile che combatte in nome dellapovera gente contro la tirannia dei vari governato-ri. Manca il cavallo Tornado, il costume nero con unmantello nero e la spada per lasciare il suo emble-ma distintivo, una grossa Z fatta di tre rapidi graffi.

Il nostro amico Anselmo con la brava pre-sentatrice televisiva Erica Cunsolo.Quando si dice che l'amicizia non deveessere stress ma relax ...

Chiusa la serie di concerti pomeridiani al Cuba Libre del fantastico fratello Luigi Fazio,ha voluto festeggiare così, Domenico Sisto il suo compleanno assieme alla sua megaBand: Ivan Skankaman Lentini Claudio B Love Mafalda Ragga Mafy dei Marvanza,Gray Renda Guzz Windsor Tommy Donato Frankie Gj di Gray, Alfo Xhavier HarryChinaski dei Refurtiva Enzo della Rockes, Pietro Mammone degli Omerthà. WalterGuido, così vicino e così lontano allo stesso tempo, sarà sempre presente con le suemelodie... alla fine tutto, Sisto ha avuto il meglio, tutto il resto sono solo canzonette.

L’arbitro e la Miss

Caterina Niutta, MariannaFrammartino e MaraRechichi beccate dal nostrofotografo alla presentazio-ne primo lavoro discografi-co di Mr. Muscolo & i suoiEstrogeni al Bahia Loca.“L'esplosione e poi dolcedolce, un'abbronzatura ato-mica, tra la musica dolcedolce tutto andava giu'.Mentre la tivu' diceva, men-tre la tivu' cantava, Bevilaperche' e tropicana yeh!!!

Happy B.day Sisto

Navi sullo JonioAschenez, pronipote di Noè, giunse fino alla stretto dalmedio oriente a bordo di una barca a remi, che aveva appe-na inventato, e fondò Reggio Calabria. Da allora il mare èsempre stato un habitat molto amato, passando dai remialla vela, e poi al vapore ed infine ai giganti dei mari chesolcano le acque portando allegri vacanzieri. Dal mare pro-veniamo, e nei suoi confronti proviamo l’irresistibile attra-zione che i mortali hanno verso la grandiosità e il mistero.Mar Jonio, il nostro grande padre.

Martino Ricupero, il signor Giglio ed il signor Prochilo mentre sonointenti ad ascoltare uno degli ultimi componimenti dialettali del nostroamico: A LOFIA ,quandu è brutta pe natura, avogghia pemmu strichi,u strichi e lavi; A BEGLIA, quandu è beglia pe natura,chiù sciamparatavaji chiù beglia pari.

“Le Macine” RistoranteContrada Nicolao snc uscita svincolo Mammola (RC)

Info & prenotazioni: 388 8091248 - 347 9636299

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DOMENICA 31 AGOSTO 23www.rivieraweb.it

SETTIMANALE

by Giuditta

Bilancia: rigore e pulizia, forse fin trop-po, tanto che a volte non si capisce a cosaserve quello che fate e perché lo fate. Seun tavolo sembra un tulipano e un tulipanoun tavolo, forse dovreste rivedere le vostreconoscenze di giardinaggio.

Capricorno: forse lo direte tra anni eanni, in un'altra vita, forse con rimorso,forse con esultanza: due strade divergeva-no nel giallo bosco, vi dispiaceva nonpoterle prender entrambe, ma avevateuna sola occasione. E voi avete scelto lameno frequentata.

Scorpione: le cose non vi appaiono piùnel loro ordine, e il vostro modo di riferirvialla realtà è tutto pensato (ma in disordine).Vi sentite gli occhi strabici, e incapaci disuonare vecchi violini a beneficio di orec-chie compiacenti. Tracce luminose a formadi colomba beneaugurante.

Sagittario: Applicate la prospettivadell'uomo rinascimentale alle vostre pro-blematiche e specifiche sbrinzolate interna-tional-cosmopolitane.

Acquario: avete per caso ingoiato il tubettodel giallo? Tutto vi appare dorato e luminoso,circonfuso di felicità come fosse tangibile, fattadi pennellate rozze ma efficaci, a tinte pure esfolgoranti. Le persone sono ammaliate dallavostra brillantezza.

Pesci: un pesce si trasforma in un'anatrae un'anatra in una ranocchia. La ranocchiasale su una scala che sale ma ritorna alpunto di partenza. Il pesce risale unacascata che va verso l'alto e la mano destrasi fonde con la sinistra. Un occhio vi guar-da e vi analizza con la china.

Paolo Ferrara sostituirà Fiorello nella conduzionedella storico programma radiofonico della Rai“Fuori Programma”: eccolo insieme a MarcoBaldini

“Fuori Programma”

Federica Belligerante di Siderno, Miss “5 Vele” accanto a Miss“Sotto le Stelle” Miriam Scali. Leggere e mediterranee, questedue giovanissime sorridono col cuore regalando immensa gioia atutti quelli che le sostengono e che l'hanno sostenute, lo scorso13 agosto, sulla passerella roccellese che non presentava distan-ze tra il cielo e il mar Jonio,dove le due stelle hanno sfilato tra ilpubblico. Miriam e Federica hanno brillato tantissimo sotto l’OrsaMinore, tra Saro Bella e Cristina Nauman.

Beccati al Tarantella Festival diCaulonia, Giorgio Calvi e CristianoDe Andrè: “Ci sono novità ci sononotti che per niente al mondo cam-bierei, ci sono novità e tutto quelloche ci porterà”.

Eccolo mentre abbraccia un meraviglioso esemplare di tonnoa pinna gialla. Alla domanda: qual e' il pesce piu' disgraziatodel mondo? L’amico Salvatore ha risposto a tono: è il tonno,perché anche dopo morto gli rompono le scatole!!!

La spigolatrice di Sapri

Baywatch “de noartri”

Esistono ancora giornaliste che osano fare per-fide domande. Come Antonella Grippo, cura-trice del programma Perfidia, che dopo averpiazzato l’intervista al Presidente Berlusconi,ora stringe nella morsa il critico Vittorio Sgarbi.

Stelle Mediterranee

Er Trucido o Siddharta?

Alla presenza del bagnino, la dichiarazione dell’exSindaco di Locri, Francesco Macrì alla presidente del-l’associazione Comma Tre, Simona Coluccio:«Signorina, l'AMO». «Scostumato: ESCA».

Luciano, romano di nascitae sidernese d'adozione èinnamorato della villacomunale, dei suoi alberisecolari, dei pesciolinirossi del piccolo laghetto.Sta lì per otto ore al gior-no, per volontariato spaz-za la monezza degli altri.Eppure, mai come ora,questo luogo, tra i più sug-gestivi della città, avrebbebisogno di un custode cheparla la lingua delle piante,che sa accarezzarle.

Michael Villanti gioca a pallone e sognaun mondo a colori.

Forza Michael

Canada:Forgiaro conGiuseppeGuttà (dettoPinazza) invisita pressoil noto localeGravina, delnostro compaesano

Toronto/Siderno

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