le auto della carrozzeria bertone

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90 For Magazine For 91 For Magazine For MAGAZINE di Demetrio Moreni MITI Lo stilista delle fuoriserie La Bertone Birusa (nata nel 2003, una Grant Turismo che ricorda le vecchie coupé italiane). Il nome deriva da “biross”, l’aggettivo in stretto dialetto piemontese che si usa in riferimento a una persona molto brillante e dalle mille risorse. Spirito imprenditoriale, magistrale artigianalità, bellezza ed eleganza dei prodotti, sogni ed emozioni regalate ai clienti, esempi di costume sociale, storia dell’automobile e di un Pa- ese intero: tutto questo è Bertone, una delle firme più illustri del Made in Italy nel settore automobilistico, che quest’anno compie un secolo di vita. Celebrato nel modo che si conviene solo ai “grandi”: fino al 14 ottobre, presso il Museo Naziona- le dell’Automobile di Torino, sarà possibile visitare la mostra Cento anni di car design, dedicata a tutti i capolavori realizza- ti dall’azienda fondata nel 1912 da Giovanni Bertone, il primo dei “carrozzieri-stilisti” piemontesi (Pininfarina e Giugiaro sa- rebbero arrivati solo qualche anno dopo). L’esposizione, pa- trocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Re- gione Piemonte, dalla Provincia e, naturalmente, dalla città della Mole, è stata inaugurata con i dovuti onori alla presenza del sindaco torinese Piero Fassino, del designer Giorgetto Giugiaro e, soprattutto, della signora Lilli Bertone, che oggi dirige il Gruppo ereditato dal marito Nuccio, figlio di Giovanni e grande innovatore del brand di famiglia. «Se oggi siamo qui a festeggiare il centenario è perché ho promesso a mio marito che avremmo raggiunto questo tra- guardo. Ma non sarà certo una giornata di nostalgia o di commemorazione», ha dichiarato con decisione la signora Lilli, che poi, riferendosi alle vetture esposte nel museo ha aggiunto: «Questi anni sono stati un’avventura entusiasman- te, e che continua ancora. La mostra raccoglie, in sintesi, il nostro percorso ideale attraverso i decenni, dalle prime car- rozze di mio suocero fino a questo primo scorcio di nuovo millennio». Che per la Bertone si è aperto con il prototipo La storica carrozzeria Bertone festeggia nel 2012 un secolo dalla sua fondazione con una memorabile mostra al Museo dell’Automobile di Torino. Esposti 25 modelli leggendari che rappresentano la punta di diamante del Made in Italy nel mondo Nuccio

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di Demetrio Moreni

MITI

lo stilista delle fuoriserie

La Bertone Birusa (nata nel 2003, una Grant Turismo che ricorda le vecchie coupé italiane). Il nome deriva da “biross”, l’aggettivo in stretto dialetto piemontese che si usa in riferimento a una persona molto brillante e dalle mille risorse.

Spirito imprenditoriale, magistrale artigianalità, bellezza ed eleganza dei prodotti, sogni ed emozioni regalate ai clienti, esempi di costume sociale, storia dell’automobile e di un Pa-ese intero: tutto questo è Bertone, una delle firme più illustri del Made in Italy nel settore automobilistico, che quest’anno compie un secolo di vita. Celebrato nel modo che si conviene solo ai “grandi”: fino al 14 ottobre, presso il Museo Naziona-le dell’Automobile di Torino, sarà possibile visitare la mostra Cento anni di car design, dedicata a tutti i capolavori realizza-ti dall’azienda fondata nel 1912 da Giovanni Bertone, il primo dei “carrozzieri-stilisti” piemontesi (Pininfarina e Giugiaro sa-rebbero arrivati solo qualche anno dopo). L’esposizione, pa-trocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Re-gione Piemonte, dalla Provincia e, naturalmente, dalla città della Mole, è stata inaugurata con i dovuti onori alla presenza del sindaco torinese Piero Fassino, del designer Giorgetto Giugiaro e, soprattutto, della signora Lilli Bertone, che oggi dirige il Gruppo ereditato dal marito Nuccio, figlio di Giovanni e grande innovatore del brand di famiglia.«Se oggi siamo qui a festeggiare il centenario è perché ho promesso a mio marito che avremmo raggiunto questo tra-guardo. Ma non sarà certo una giornata di nostalgia o di commemorazione», ha dichiarato con decisione la signora Lilli, che poi, riferendosi alle vetture esposte nel museo ha aggiunto: «Questi anni sono stati un’avventura entusiasman-te, e che continua ancora. La mostra raccoglie, in sintesi, il nostro percorso ideale attraverso i decenni, dalle prime car-rozze di mio suocero fino a questo primo scorcio di nuovo millennio». Che per la Bertone si è aperto con il prototipo

La storica carrozzeria Bertone festeggia nel 2012 un secolo dalla sua fondazione con una memorabile mostra al Museo dell’Automobile di Torino. Esposti 25 modelli leggendari che rappresentano la punta di diamante del Made in Italy nel mondo

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L’Alfa Romeo Giulietta Sprint, auto storica prodotta negli anni ’50. Dopo la cessione nel 2009 della carrozzeria di Grugliasco al gruppo Fiat, la Bertone realizza i ricavi per il 90% nell’automobile e per il 10% in settori come Transport, energia, architettura, Ict.

La mitica Fiat 500 Barchetta, esemplare unico del 1947 realizzata da Nuccio Bertone per uso agonistico personale.

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Esemplare di Fiat Dino Coupè (1969), così chiamata perché montava un motore della serie “Dino”, quella nata da un progetto del 1956 di Alfredo, detto Dino, figlio prematuramente scomparso di Enzo Ferrari.

La Miura, modello sportivo portato sul mercato dalla Lamborghini tra il 1966 e il 1973. Il design Bertone riscosse enorme successo al Salone di Torino del 1965, anche se la vettura fu presentata ufficialmente l’anno dopo al Salone di Ginevra.

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della Nuccio, presentato quest’anno ai Saloni internazionali di Ginevra e Pechino (e ai nostri lettori nel numero scorso) con l’obiettivo di conqui-stare i mercati del lusso, grazie ad un esemplare avveniristico e unico, di-segnato da Mike Robinson, del valore faraonico di circa 2 milioni di euro. Oltre alla neonata Nuccio, che rappresenta il futuro, il pubblico potrà am-mirare una gamma eccezionale di modelli del passato glorioso, in una sorta di viaggio mitico nella storia dell’azienda, attraverso le automobi-li più belle e significative, autentici emblemi del car design italiano nel mondo. Infatti, tra le venticinque vetture esposte figurano la storica Alfa

Romeo Giulietta Sprint (1954), la sportivissima Lamborghini Miura (1966), due classici raffinati come la Barchetta (1947) e la Dino Coupé (1969), la Lancia Stratos HF (1972), da sempre fiore all’occhiello del gruppo torine-se, e la Fiat X1/9 (1972). Alle vetture prodotte in serie si affiancano, poi, i pezzi esclusivi che rappresentano ancora oggi l’espressione più avan-zata dell’innovazione tecnologica: la Chevrolet Corvair Testudo (1963), l’Alfa Romeo Carabo (1968), la futuristica Zer (1994), prima auto elettrica al mondo a battere il record di velocità su pista, superando il “muro” dei 303 km/h. Si arriva, infine, alle produzioni dell’ultimo decennio come la

A sinistra la Lancia Stratos HF prodotta dal 1973 al 1976, su disegno di Marcello Gandini per Bertone. A destra la Fiat X1/9, il cui prototipo fu concepito da Bertone nel 1969, voluta da Gianni Agnelli che nel 1972 ne decretò l'entrata in produzione.

La Chevrolet Corvair Testudo (1963), esempio di stile e di ingegneria della Bertone. Rispetto ad altre vetture a motore posteriore, come le Porsche o le Alpine-Renault, la Testudo aveva un profilo molto equilibrato, tanto da far credere che il motore fosse davanti.

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Birusa del 2003 e la Jaguar B99 del 2011, dotata di motorizzazione ibri-da, che testimoniano eloquentemente come nel corso degli anni siano cambiati i concept delle quattro ruote, senza tuttavia intaccare lo stile della Bertone, una fabbrica radicata nel passato ma aperta al continuo cambiamento, che con coraggio ha saputo reinventarsi accettando e su-perando le difficili sfide dei mercati globalizzati e delle crisi economiche.E pensare che tutto era cominciato quando, dalla natia Mondovì, l’ex carradore (costruttore e riparatore di carrozze) Giovanni “Bertunot” (così soprannominato da Vincenzo Lancia) si era trasferito a Torino per aprire una piccola bottega, che a breve sarebbe diventata quell’atelier Bertone,

famoso nella realizzazione di scocche per rivestire i veicoli di lusso di altre case automobilistiche. Nel corso degli anni, i costruttori più impor-tanti del mondo hanno affidato a questa società la messa in pratica di vetture all’avanguardia per stile, tecnologia e prestazioni. Dal 2009, con la cessione delle officine di Grugliasco alla Fiat, il Gruppo Bertone si è ristrutturato come azienda a ciclo completo nel settore dell’automotive, con sede a Caprie, focalizzandosi sul design e sull’engineering, ma pro-seguendo la costruzione su commissione di sontuose fuoriserie prodotte con l’arte antica del “carrozziere”.

Nel 1994 Bertone presenta la Zer (Zero Emission Record), che si richiama in chiave futuristica all’Abarth 750 Record. La Zer consegue il primato mondiale di velocità sull’ora (199,822 km percorsi in 60 minuti) e supera il muro dei 300 km/h.

Bertone Jaguar B99, esposta al Salone di Ginevra 2011. Alla celebrazione del primo secolo di storia dell’azienda, Giorgetto Giugiaro ha dichiarato: «Io, come designer, esisto solo grazie a Nuccio Bertone. Senza di lui, avrei fatto il pittore, era la tradizione di famiglia».