Le attrezzature del cantiere - SEI Editrice ·...

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1 © SEI - 2012 Le attrezzature del cantiere 1. Attrezzature manuali 2. Attrezzature elettriche 3. Attrezzature: requisiti, prescrizioni e misure di prevenzione 4. Principali attrezzature di cantiere

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Le attrezzature del cantiere

1. Attrezzature manuali

2. Attrezzature elettriche

3. Attrezzature: requisiti, prescrizioni e misure di prevenzione

4. Principali attrezzature di cantiere

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Per attrezzi manuali si intendono quelli azionati di-rettamente dalla forza dell’operatore. Possono es-sere picconi, badili, martelli, tenaglie, cazzuole,frattazzi, chiavi, scalpelli ecc.Gli attrezzi manuali sono sostanzialmente costituitida una parte destinata all’impugnatura, in legno o inacciaio, e un’altra variamente conformata a secondadella funzione svolta.

Attrezzi manuali.Fig. 1

Tabella 1 � Attrezzi manuali: rischi

proiezione di schegge di materiale possibile modesto accettabile

ferite, tagli, abrasioni per contatto con parti taglienti possibile modesto accettabile

lesioni dovute a rottura dell’utensile possibile modesto accettabile

inalazione di polveri e fibre probabile modesta notevole

urti, colpi, impatti e compressioni possibile modesta accettabile

vibrazioni possibile lieve basso

rumore probabile modesta notevole

Descrizione Livello di probabilità Entità del danno Classe di rischio

Nel caso degli attrezzi manuali le cause più fre-quenti di infortunio derivano dall’impiego di uten-sili difettosi o usurati e dall’uso improprio o nonconforme alla buona pratica. Quindi, le prime regoleda seguire sono la scelta e la dotazione di attrezziappropriati al lavoro da svolgere, sia dal punto divista operativo, sia da quello dei rischi ambientalipresenti sul luogo di lavoro.

Nella tabella 1 sono riportati i rischi derivanti dal-l’utilizzo di attrezzi manuali e una loro valutazione.

In seguito della valutazione dei rischi è necessariomettere in atto interventi/ disposizioni/ procedurevolti a salvaguardare la sicurezza e la salute dei la-voratori.

Prima dell’uso di attrezzi manuali, è buona normaeffettuare i seguenti controlli:

� controllare che gli utensili in dotazione individualesiano appropriati al lavoro da svolgere;

� controllare che gli utensili assicurino, in relazionealle necessità della sicurezza del lavoro, i neces-sari requisiti di resistenza e di idoneità e siano inbuono stato di conservazione e di efficienza;

� controllare a vista lo stato di efficienza degli uten-sili e delle attrezzature in dotazione individuale;

� controllare che l’utensile non sia deteriorato;

� controllare che i manici degli utensili non presen-tino incrinature o scheggiature;

� controllare il corretto fissaggio della testa degliutensili al manico;

� controllare che gli utensili siano ben affilati;

Durante l’uso di attrezzi manuali, si devono adot-tare le seguenti misure di prevenzione e protettive:

� usare i DPI idonei;

� non fumare durante le fasi di lavoro;

� utilizzare l’attrezzo solamente per l’uso a cui è de-stinato e nel modo più appropriato;

1 Attrezzature manualiunità 24 Le macchine del cantiere

� evitare l’utilizzo di martelli, picconi, pale e, in ge-nere, attrezzi muniti di manico o d’impugnatura setali parti sono deteriorate, spezzate o scheggiate onon siano ben fissate;

� assumere una posizione corretta e stabile;

� utilizzare attrezzi con parti in acciaio convenien-temente temprati; gli attrezzi troppo duri si scheg-giano facilmente, quelli troppo dolci sono soggettia formazione di pericolose sbavature;

� non portare nelle tasche attrezzi, specialmente sesono pungenti o taglienti [fig. 2];

� non lasciare mai gli attrezzi nelle vicinanze di partidi macchine in moto o ferme che potrebbero acci-dentalmente mettersi in moto;

� nei lavori in quota o su scale non tenere gli attrezziin mano, ma riporli in borse o cinture porta uten-sili o assicurarli in modo tale da evitarne la caduta;

� utilizzare adeguati contenitori per gli utensili dipiccola taglia.

Dopo l’uso degli attrezzi manuali si devono adot-tare le seguenti attenzioni:

� lasciare sempre gli attrezzi in perfetta efficienza,curandone la pulizia alla fine dell’uso;

� ricontrollare la presenza e l’efficienza dei manici(in quanto alla ripresa del lavoro gli attrezzi po-trebbero essere riutilizzati da altra persona);

� riporre correttamente gli utensili nelle apposite cu-stodie.

A seconda dei rischi evidenziati devono obbligato-riamente essere utilizzati gli appositi DPI [tab. 2].

Cintura porta attrezzi.Fig. 2

Tabella 2 � Attrezzi manuali: DPI

protezione da schegge tuta di protezione da utilizzare nei luoghi di lavoro caratteriz-zati dalla presenza di materiali e/o attrezziche possono causare fenomeni di abrasioneo taglio

contusioni e traumi per contatto con l’attrezzo scarpe puntale rinforzato in acciaio contro schiac-adoperato o conseguenti a urti con oggetti di antinfortunistiche ciamento/abrasioni/perforazioni/ferite degliqualsiasi tipo presenti in cantiere arti inferiori e suola antiscivolo e per salva-

guardare la caviglia da distorsioni

colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani contatti guanti da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzaticon parti taglienti dalla presenza di materiali e/o attrezzi che

possono causare fenomeni di abrasione/ta-glio/perforazione delle mani

caduta di materiali e o attrezzi casco protettivo dispositivo utile a proteggere dal rischio dioffesa al capo per caduta di materiale dal-l’alto o comunque per contatti con elementipericolosi

durante l’uso di mazza e scalpelli per ridurre i cuffia antirumore utilizzabili per tutti i lavori che comportinorischi da rumore (se da valutazione) necessità di demolizione manuale con uso di

mazza e scalpelli

protezione da schegge e detriti occhiali di utilizzabili per tutti i lavori che comportinoprotezione necessità di protezione da schegge o da

spruzzi di liquidi e polveri

inalazione di polveri durante la fase di mascherina l’azione protettiva è efficace è indossata edemolizione con mazza e scalpelli antipolvere allacciato correttamente; si considera esau-

rita quando l’utilizzatore fatica a respirare

Rischi evidenziati DPI Descrizione

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Le attrezzature elettriche sono gli utensili azionatidalla corrente elettrica: seghe circolari, smeriglia-trici, levigatrici, martelli, trapani, avvitatori, fresa-trici, seghe, scanalatori ecc.Tali attrezzature possono essere portatili o stazio-narie, cioè poste su un piano o banco da lavoro.

In seguito della valutazione dei rischi è necessariomettere in atto interventi/ disposizioni/ procedurevolti a salvaguardare la sicurezza e la salute dei la-voratori durante l’utilizzazione di attrezzature elet-triche:

� se si utilizzano utensili elettrici stazionari è op-portuno far passare i cavi di alimentazione sotto ilpiano di lavoro e legarli ai montanti con spago enon con filo di ferro per a non danneggiarne leguaine;

� verificare che l’utensile sia a doppio isolamento ea bassa tensione (allegato VI punto 6 del D.lgs.81/2008);

� verificare l’integrità delle protezioni, del cavo edella spina di alimentazione;

� impugnare saldamente l’utensile ed eseguire il la-voro in posizione stabile;

� non intralciare i passaggi con il cavo di alimenta-zione;

� non manomettere le protezioni;

� interrompere l’alimentazione elettrica durante lepause di lavoro;

� staccare il collegamento elettrico dell’utensile afine lavoro;

� segnalare al diretto superiore qualsiasi anomalia;

� per i lavori all’aperto, è vietato l’uso di utensili atensione superiore a 220 volt verso terra;

� nei lavori in luoghi bagnati o molto umidi, e neilavori a contatto o all’interno di grandi masse me-talliche, è vietato l’uso di utensili elettrici portatilia tensione superiore a 50 volt verso terra;

� se l’alimentazione degli utensili è fornita da unarete a bassa tensione attraverso un trasformatore,questo deve avere avvolgimenti, primario e secon-dario, separati e isolati tra loro, e deve funzionarecol punto mediano dell’avvolgimento secondariocollegato a terra;

� gli utensili elettrici portatili alimentati a tensionesuperiore a 25 volt verso terra se alternata, e a 50volt verso terra se continua, devono avere l’invo-

2 Attrezzature elettriche

Sega por-tatile e da banco.Fig. 3

Tabella 3 � Attrezzature elettriche: rischi

contatto con l’utensile in movimento probabile grave elevato elevato

elettrocuzione probabile grave elevato elevato

proiezione di frammenti e schegge probabile modesto notevole notevole

inalazione di polveri possibile modesto accettabile accettabile

rumore possibile modesto accettabile accettabile

vibrazioni meccaniche possibile modesto accettabile accettabile

Descrizione Livello di probabilità Entità del danno Classe di rischio

Nella tabella 3 sono riportati i rischi derivanti dal-l’utilizzo di attrezzature elettriche e una loro valuta-zione.

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lucro metallico collegato a terra (allegato V parteII punto 5.16 del D.lgs. 81/2008);

� l’attacco del conduttore di terra deve essere rea-lizzato con spinotto e alveolo supplementari fa-centi parte della presa di corrente o con altroidoneo sistema di collegamento;

� gli utensili elettrici portatili devono avere un iso-lamento supplementare di sicurezza fra le parti in-

terne in tensione e l’involucro metallico esterno(allegato V parte II punto 5.16 del D.lgs. 81/2008);

� gli utensili elettrici portatili devono essere munitidi un interruttore, che consenta di eseguire con fa-cilità e sicurezza la messa in moto e l’arresto.

A seconda dei rischi evidenziati devono obbligato-riamente essere utilizzati gli appositi DPI [tab. 4].

Tabella 4 � Attrezzature elettriche: DPI

contatto con materiale di risulta tuta di protezione da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzatidalla presenza di materiali e/o attrezzi che pos-sono causare abrasioni e/o tagli

ferite, tagli e lesioni per contatto con organi scarpe puntale rinforzato in acciaio contro schiaccia-mobili durante le lavorazioni e/o per caduta di antinfortunistiche mento/abrasioni/perforazione/ferite degli artimateriali o utensili inferiori, suola antiscivolo e altezza tale da sal-

vaguardare la caviglia da distorsioni

ferite, tagli, schiacciamento, lesioni per contatto guanti da utilizzare nei luoghi di lavoro in presenzacon organi mobili di materiali e/o attrezzi che possono causare

abrasioni/tagli/perforazioni delle mani

proiezione di materiali occhiali di lente unica panoramica in policarbonato, trat-protezione tamento anti graffio, protezione laterale

Rischi evidenziati DPI Descrizione

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Saldatura ad arco elettrico.Fig. 4

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Requisiti generali comuniDocumentazione Le attrezzature devono essere cor-redate, oltre che dalle normali informazioni di carat-tere strettamente tecnico, dal libretto di garanzia edalle istruzioni di uso e manutenzione, forniti dal co-struttore, con le indicazioni necessarie per eseguire,senza alcun rischio, la messa in funzione e l’utilizza-zione, il trasporto, l’eventuale installazione e/o mon-taggio (smontaggio), la regolazione, la manutenzionee le riparazioni.Tale documentazione deve, inoltre, fornire tutte leinformazioni sull’emissione di potenza sonora esulle vibrazioni prodotte.

Protezione e sicurezza Le parti di attrezzature checostituiscano una fonte di pericolo, devono essereprotette o segregate o provviste di dispositivi di si-curezza.

Manutenzione Tutti gli organi mobili devono es-sere lubrificati, se previsto dal libretto di manuten-zione, avendo cura di ripristinare tutte le protezioniasportate, manomesse o danneggiate (schermi diprotezione per ingranaggi, carter ecc.). Deve esseresegnalata la presenza di punti di ossidazione che puòcompromettere la funzionalità della macchina e, senecessario, bisogna provvedere alla rimozione e ri-verniciatura.Prima dell’introduzione in cantiere e periodicamentedurante le lavorazioni, su tutte le attrezzature devonoessere eseguite accurate verifiche sullo stato di ma-nutenzione a opera di personale qualificato, in gradodi procedere alle eventuali necessarie riparazioni.

Operazioni di regolazione e/o riparazione Qua-lora vengano compiute operazioni di regolazione, ri-parazione o sostituzione di parti della macchina, ènecessario:

� utilizzare solo ricambi e accessori originali, comeprevisto nel libretto di uso e manutenzione;

� non modificare alcuna parte della macchina.

Ultimata la manutenzione e prima di rimettere infunzione la macchina, bisogna controllare di aver ri-posto tutti gli attrezzi utilizzati.

Prescrizioni organizzativeed esecutiveCartelli con norme d’uso In prossimità di ogni at-trezzatura devono essere esposti cartelli con l’indi-cazione delle principali norme d’uso e di sicurezza.

Comandi della macchina Ogni macchina deveavere gli organi di comando per la messa in moto

e l’arresto ben riconoscibili e a facile portata del la-voratore; inoltre devono essere collocati in modo daevitare avviamenti o innesti accidentali ed essereprovvisti di dispositivi atti a conseguire lo stessoscopo.Sulla macchina, in posizione facilmente raggiungibilee ben riconoscibile, deve essere collocato un interrut-tore per l’arresto immediato di emergenza [fig. 5].Il lavoratore deve, prima di iniziare le lavorazioni,prendere visione della posizione di tale interruttore,segnalando al preposto o al datore di lavoro, se taleposizione non dovesse essere facilmente raggiungi-bile.

Condizioni di posizionamento e utilizzo La mac-china deve sempre essere posizionata e utilizzata se-guendo le indicazioni del libretto di uso e manu-tenzione.Sul terreno sul quale vengono installate le attrezza-ture stazionarie si devono eseguire verifiche pre-ventive:� di stabilità, in modo che non si verifichino cedi-menti sotto i carichi trasmessi dalla macchina. Perassicurare la stabilità della macchina si devono uti-lizzare gli appositi regolatori di altezza, se pre-senti, o, in alternativa, assi di legno, evitando l’usodi mattoni e pietre. Qualora venissero aperti scaviin prossimità della macchina, si deve provvedere auna loro adeguata armatura;

� di drenaggio, in modo che non si formino rista-gni di acqua piovana alla base della macchina.

3 Attrezzature: requisiti, prescrizionie misure di prevenzione

Fig. 5

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Misure di prevenzione generali1. Rischi di cesoiamenti, stritolamenti, impatti,

lacerazioni causate da contatti accidentali conorgani mobili, o per collisioni con ostacoli oaltri mezzi presenti nell’area del cantiere.� Rimozione delle protezioni e dei dispositivi

di sicurezza. Le protezioni e i dispositivi di si-curezza delle attrezzature non devono essere ri-mossi se non nei casi di assoluta necessità o peroperazioni di manutenzione espressamente pre-viste nelle istruzioni fornite dal produttore.Qualora si debbano rimuovere (previo per-messo del preposto o del datore di lavoro), sidevono adottare contemporaneamente tutte lemisure necessarie a ridurre al minimo i pericoliche derivano.Il ricollocamento nella sede originaria delleprotezioni o dei dispositivi di sicurezza rimossi,deve avvenire non appena siano cessate le ra-gioni che ne hanno reso necessaria la rimo-zione.

� Verifiche delle protezioni prima della lavo-razione. Quando il lavoratore si accinge a ini-ziare una lavorazione deve preventivamenteaccertarsi del corretto posizionamento dei car-ter e di tutte le protezioni da organi mobili.

� Impugnatura dell’attrezzatura. Le impugna-ture vanno sempre tenute asciutte e prive di olio grasso.

� Uso appropriato dell’attrezzatura. L’utensilenon deve essere mai utilizzato per scopi o la-vori per i quali non è destinato.

2. Rischi di elettrocuzione per contatto diretto oindiretto con parti dell’impianto elettrico intensione e di folgorazione dovuta a caduta difulmini in prossimità del lavoratore.� Cavi di alimentazione - prolunghe. Per por-tare l’alimentazione nei luoghi dove non è pre-sente un quadro elettrico, si utilizzanoprolunghe la cui sezione deve essere adeguata-mente dimensionata in funzione della potenzarichiesta. È vietato approntare artigianalmentele prolunghe, devono, pertanto, essere utilizzatesolo quelle in commercio realizzate secondo lenorme di sicurezza. Il cavo da utilizzare èquello per posa mobile.

� Cavi di alimentazione - disposizione. I cavi dialimentazione devono essere disposti in mododa non intralciare i posti di lavoro o i passaggi,e in modo che non siano danneggiati. A talescopo è necessario che venga ridotto al minimolo sviluppo libero del cavo, mediante l’uso ditenditori, tamburi avvolgicavo con prese incor-porate o altri strumenti equivalenti. In nessuncaso, comunque, è consentito utilizzare bidoni,attrezzi o carichi in genere allo scopo di tenderela parte di cavo in esubero. In particolare, perquanto possibile, i cavi devono essere dispostiparallelamente alle vie di transito. Inoltre, i cavidi alimentazione non devono essere sollecitati apiegamenti di piccolo raggio né sottoposti a tor-sione, né agganciati su spigoli vivi o su materialicaldi o lasciati su pavimenti sporchi di cemento,oli o grassi.

� Cavi di alimentazione - utilizzazione. Prima diutilizzare un’attrezzatura elettrica, bisogna con-trollare che i cavi di alimentazione e quelli usatiper derivazioni provvisorie non presentino partilogore nell’isolamento. Qualora il cavo apparissedeteriorato, esso non deve essere riparato con na-stri isolanti adesivi, ma va subito sostituito conuno di caratteristiche identiche a opera di perso-nale specializzato. L’uso dei cavi deteriorati è tas-sativamente vietato. Il cavo elettrico, i suoiattacchi e l’interruttore devono essere protetti

Attrezzaturecon strutture di protezio-ne delle parti in movi-mento, interruttori di si-curezza e informazionitecniche per il corretto uti-lizzo.

Fig. 6

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� Divieto di manutenzione con la macchina infunzione. Non è consentito pulire, oliare o in-grassare gli organi mobili, né eseguire qualsiasioperazione di registrazione o di riparazione diattrezzature in funzione, salvo non risultiespressamente indicato (con le relative proce-dure esecutive) nelle istruzioni di manuten-zione.

� Misurazioni di pezzi in lavorazione.Un pezzoin lavorazione deve essere misurato soltanto conla macchina ferma.

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adeguatamente e non bisogna toccarli con lemani bagnate o stando con i piedi sul bagnato.Dopo l’utilizzazione, i cavi di alimentazione (del-l’apparecchiatura e/o quelli usati per le deriva-zioni provvisorie) devono essere accuratamenteripuliti e riposti, in quanto gli isolamenti in pla-stica e in gomma si deteriorano rapidamente acontatto con oli e grassi.

� Cavi - collegamenti volanti. I collegamenti vo-lanti devono essere evitati, per quanto possibile.Ove indispensabili, i collegamenti a presa espina dovranno essere realizzati con prese espine aventi almeno protezione IP67 e dovrannoessere posizionati fuori dai tratti interrati.

� Cavi di alimentazione - temperature di espo-sizione. La temperatura sulla superficie esternadella guaina dei cavi non deve superare i 50 °Cper cavi flessibili in posa mobile e i 70 °C perquelli flessibili in posa fissa, né scendere sotto i–25 °C.

� Collegamento di prese e spine. Per disconnet-tere una spina da una presa di corrente si devesempre evitare di tendere il cavo; occorre, in-vece, disconnettere la spina mediante l’impu-gnatura della spina stessa. Per eseguire unaconnessione, non si devono mai collegare diret-tamente i cavi agli spinotti e dovranno usarsi, in-vece, sempre spine e prese normalizzate.

� Manutenzione di prese e spine: verifiche econtrolli. Gli spinotti delle spine, così come glialveoli delle prese, vanno tenuti puliti e asciutti.Prima di eseguire i controlli e l’eventuale ma-nutenzione, bisogna provvedere a togliere la ten-sione all’impianto. Le prese e le spine che hannosubito forti urti, devono essere accuratamentecontrollate, anche se non presentano danni ap-parenti. Tutte quelle che mostrano segni, anchelievi, di bruciature o danneggiamenti, devono es-sere sostituite a opera di personale qualificato.

� Allaccio apparecchiature elettriche. Le attrez-zature non devono mai essere inserite o disinse-rite su prese in tensione. In particolare, prima dieffettuare un allacciamento, si deve accertareche l’interruttore di avvio sia “aperto” (motoreelettrico fermo) e che l’interruttore posto amonte della presa sia “aperto” (assenza di ten-sione alla presa).

� Alimentazione elettrica - sospensione tempo-ranea delle lavorazioni.Durante le interruzionidi lavoro deve essere tolta l’alimentazione al-l’apparecchiatura elettrica.

� Dispositivi di sicurezza: by-pass. Evitare di by-passare i dispositivi di sicurezza se non espres-samente autorizzati dal superiore preposto,esperto di sicurezza elettrica.

� Apparecchiature elettriche: verifiche primadell’uso. Prima di mettere in funzione qualsiasimacchina o apparecchiatura elettrica, devono es-sere controllate tutte le parti elettriche visibili, inparticolare: il punto dove il cavo di alimentazionesi collega alla macchina (in quanto in questa zonail conduttore è soggetto a usura e a sollecitazionimeccaniche con possibilità di rottura dell’isola-mento), la connessione della macchina ai condut-tori di protezione e il collegamento di questoall’impianto di terra. Bisogna verificare visiva-mente, inoltre, l’integrità dell’isolamento dellacarcassa.

� Impianto elettrico: chiusura giornaliera del-l’impianto. Al termine della giornata di lavorooccorre disinserire tutti gli interruttori e chiuderei quadri elettrici a chiave.

� Adattatori per spine per uso domestico. Leprese a spina per uso domestico sono assoluta-mente vietate nel cantiere; ove fosse necessarioutilizzare un attrezzo elettrico con spina di tipodomestico indissolubile dal cavo (flessibili, sca-nalatori, trapani ecc.) si dovranno utilizzare ap-positi adattatori da montare sulle prese a norma.Tali adattatori non devono: avere grado di pro-tezione inferiore a quello necessario alla lavora-zione; avere portata inferiore a quella dellapresa; essere usati in luoghi con pericolo di scop-pio o di incendio; essere usati in prese con in-terruttori di blocco; essere lasciati inseriti nelleprese quando non sono utilizzati.

� Apparecchiature elettriche - impugnaturautensili. Gli attrezzi elettrici non devono esserepresi per il cavo, ma per l’apposita impugnatura.Il peso dell’apparecchio produce il distacco delcavo dai morsetti con conseguente pericolo dicorto circuito e quindi di scarica elettrica in casodi contatto.

� Apparecchiature elettriche - pulizia. Le at-trezzature elettriche devono essere pulite fre-quentemente soprattutto se sono esposte all’im-brattamento e alla polvere.

� Attrezzature elettriche - dispositivo contro ilriavviamento automatico. Le attrezzature elet-triche, come seghe circolari, betoniere, flessibiliecc., che rappresentano elevati rischi per l’ope-ratore con la rimessa in moto al ristabilirsi dellatensione di rete dopo un’interruzione, devono es-sere provviste di dispositivo contro il riavvia-mento automatico.

� Apparecchiature elettriche - targhetta. Tuttele attrezzature elettriche devono essere corredatedi targhetta su cui, tra l’altro, devono essere ri-portate la tensione, l’intensità e il tipo di ali-mentazione prevista dal costruttore, i marchi di

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conformità e tutte le altre eventuali caratteristi-che costruttive necessarie per l’uso.

� Apparecchiature elettriche - interruttore diavvio. Gli utensili elettrici portatili devono es-sere muniti di un interruttore incorporato, checonsenta di eseguire con facilità e sicurezza lamessa in moto e l’arresto.

� Apparecchiature elettriche - tensione di la-voro.Gli utensili elettrici utilizzati per lavori al-l’aperto devono essere alimentati con tensionenon superiore a 220 volt verso terra; essere ali-mentati con tensione non superiore a 50 volt (25volt nei cantieri) verso terra o da trasformatoridi isolamento, qualora si lavori in luoghi bagnatio molto umidi o entro grandi masse metalliche.

� Apparecchiature elettriche: doppio isola-mento. Gli apparecchi elettrici alimentati conuna tensione superiore a 25 volt devono disporredi un isolamento supplementare, detto doppioisolamento (classe II). Esso è riconoscibile dalsimbolo, applicato sull’involucro dell’utensile,del doppio quadratino concentrico ed è accom-pagnato dal simbolo dell’istituto (marchio del la-

boratorio) di omologazione che ne attesta l’ido-neità. Gli apparecchi con doppio isolamento nondevono essere collegati a terra in quanto il dop-pio isolamento è una garanzia maggiore dellamessa a terra.

� Apparecchiature elettriche: alimentazionecon trasformatore. Se l’alimentazione degliutensili elettrici che operano all’aperto o in luo-ghi molto umidi è fornita mediante rete a bas-sissima tensione attraverso un trasformatore,questo dovrà avere l’avvolgimento primario se-parato e perfettamente isolato dall’avvolgi-mento secondario. Il trasformatore dovrà esserecollocato in modo che l’operatore non venga incontatto con la presa relativa alla sua alimenta-zione.

� Apparecchiature elettriche: lavorazioni conuso di acqua. Per gli utensili elettrici di classe IIche fanno uso di acqua, come le smerigliatrici oi vibratori per il calcestruzzo, devono essere uti-lizzati trasformatori di isolamento o motogene-ratori che garantiscano una separazione galvanicadella rete di alimentazione in BT.

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riferimenti normativi

TITOLO III - Uso delle attrezzature di lavoro e deidispositivi di protezione individualeCapo I - Uso delle attrezzature di lavoroArt. 69 - Definizioni1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente titolo siintende per:

a) attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparec-chio, utensile o impianto, inteso come il complesso dimacchine, attrezzature e componenti necessari all’at-tuazione di un processo produttivo, destinato a essereusato durante il lavoro;

b) uso di un’attrezzatura di lavoro: qualsiasi operazionelavorativa connessa a una attrezzatura di lavoro, qualela messa in servizio o fuori servizio, l’impiego, il tra-sporto, la riparazione, la trasformazione, la manuten-zione, la pulizia, il montaggio, lo smontaggio.

Art. 70 - Requisiti di sicurezza1. […] le attrezzature di lavoro messe a disposizione deilavoratori devono essere conformi alle specifiche di-sposizioni legislative e regolamentari di recepimentodelle direttive comunitarie di prodotto.

2. Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di dispo-sizioni legislative e regolamentari di cui al comma 1, equelle messe a disposizione dei lavoratori anteceden-temente all’emanazione di norme legislative e regola-mentari di recepimento delle direttive comunitarie diprodotto, devono essere conformi ai requisiti generalidi sicurezza di cui all’allegato V.

Art. 71 - Obblighi del datore di lavoro11. […] le attrezzature di lavoro devono essere soggette

a verifica periodica, e la prima delle verifiche perio-

diche deve essere effettuata “dall’ISPESL che vi prov-vede nel termine di 60 giorni dalla richiesta”, ma“decorso inutilmente tale termine, il datore di lavoropuò avvalersi delle ASL o di soggetti pubblici o privatiabilitati con le modalità di cui al comma 13”. Anche“le successive verifiche sono effettuate dai soggettidi cui al precedente periodo, che vi provvedono neltermine di 30 giorni dalla richiesta; decorso inutil-mente tale termine il datore di lavoro può avvalersidi soggetti pubblici o privati abilitati, con le modalitàdi cui al comma 13”.Inoltre, “per l’effettuazione delle verifiche di cui alcomma 11, le ASL e l’ISPESL possono avvalersi delsupporto di soggetti pubblici o privati abilitati. I sog-getti privati abilitati acquistano la qualifica di incari-cati di pubblico servizio e rispondono direttamentealla struttura titolare della funzione”.

ALLEGATO V - Requisiti di sicurezza delle attrezza-ture di lavoro costruite in assenza di disposizioni legisla-tive e regolamentari di recepimento delle direttivecomunitarie di prodotto, o messe a disposizione dei lavo-ratori antecedentemente alla data della loro emanazione

ALLEGATO VI - Disposizioni concernenti l’uso delleattrezzature di lavoroNell’allegato sono presenti, tra le altre, le Disposizioniconcernenti l’uso delle attrezzature di lavoro che servonoa sollevare e movimentare carichi.

ALLEGATO VII - Verifiche di attrezzatureIn questo allegato vengono riassunte per ogni attrezza-tura gli interventi necessari e la loro periodicità.

D.Lgs. 81/2008 Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro

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TRANCIA-PIEGAFERRIUtilizzoLa trancia-piegaferri viene utilizzata persagomare i ferri di armatura, e le relativestaffe, dei getti di calcestruzzo armato.È costituita da una piastra rotante cir-colare con al centro un perno d’appog-gio per il ferro da piegare; in posizioneleggermente decentrata è fissato il pernosagomature, mentre lungo la circonfe-renza della piastra c’è una serie di fori neiquali vengono infissi appositi perni, checonsentono di determinare l’angolo dipiegatura del ferro.Nella parte frontale, rispetto all’opera-tore, è collocata la trancia ferri, costi-tuita da un coltello mobile azionato conpedaliera o con pulsante posizionato sullapiastra.

Rischi

Le attrezzature del

� caduta di materiale dall’alto o a livello – protezione della postazione di lavoro; ove non è possibile la difesa con� lesioni causate dall’investimento di masse mezzi tecnici devono essere adottate altre misure o cautele adeguatecadute dall’alto o a livello

� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’opera; in particolare non si devono ese-con organi mobili di macchine o mezzi, o da guire lavorazioni su pezzi piccoli se non utilizzando attrezzi specialicollisioni con ostacoli o altri mezzi presentinell’area del cantiere

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore

� colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani – protezione dalle proiezioni di schegge e materiali; nei lavori che pos-� contusioni e traumi a tutto il corpo senza una sono dare luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali,localizzazione specifica, per contatto con devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia dellel’attrezzo adoperato o conseguenti a urti persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostanocon oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere o transitano in vicinanza

� dolori muscolari relativi ad errate posizioni – distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l’uso di utensili,assunte durante l’uso dell’attrezzatura di lavoro attrezzature a motore o macchinari.

Fig. 7

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4 Principali attrezzature di cantiere

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

unità 24 Le macchine del cantiere

VIBRATORE ELETTRICOPER CALCESTRUZZOUtilizzoGli apparecchi per la vibrazione del calcestruzzo inopera sono in grado di generare una vibrazione checompatta il calcestruzzo.I vibratori a immersione consentono, al momentodel getto del calcestruzzo, di eliminare le bolle d’a-ria o di acqua presenti, rendendo il getto più com-patto e omogeneo.L’operazione di vibrazione aumenta le caratteristi-che meccaniche del manufatto finale migliorandol’adesione stessa tra calcestruzzo e ferri di armatura.

Rischi Fig. 9

CESOIE ELETTRICHEUtilizzoAttrezzo elettrico per il taglio di lamiere, tondini diferro ecc.

Rischi Fig. 8

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� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’operacon organi mobili di macchine o mezzi, o per – durante l’uso delle cesoie ai lavoratori è fatto assoluto divieto di toc-collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti care le lame dell’attrezzonell’area del cantiere

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

� caduta di materiale dall’alto o a livello – al termine del lavoro, bisogna riporre l’utensile nell’apposita custodia� lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, e conservarlo in luogo asciutto e sicuroimpatti, tagli) causate dall’investimento di – non lasciare mai l’utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe facil-masse cadute dall’alto o a livello mente cadere; in particolare, durante il lavoro su postazioni so-

praelevate (scale, ponteggi ecc.) gli utensili devono essere tenutientro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta,nel tempo in cui non sono adoperati

– non mantenere a lungo fuori dal getto l’ago in funzione

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulminiin prossimità del lavoratore

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

unità 24 Le macchine del cantiere

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SEGA CIRCOLAREUtilizzoLa sega circolare, quasi sempre presente nei cantieri,viene utilizzata per il taglio del legname da carpen-teria e/o per quello usato nelle diverse lavorazioni.Dal punto di vista tipologico le seghe circolari si dif-ferenziano, anzitutto, per essere fisse o mobili; altriparametri di diversificazione possono essere il tipodi motore elettrico (mono o trifase), la profonditàdel taglio della lama, la possibilità di regolare omeno la sua inclinazione, la trasmissione a cinghiao diretta.Le seghe circolari con postazione fissa sono costi-tuite da un banco di lavoro al di sotto del quale vieneubicato un motore elettrico cui è vincolata la segavera e propria, con disco a sega o dentato. Al disopra della sega è disposta una cuffia di protezione,posteriormente un coltello divisorio in acciaio ed in-feriormente un carter a protezione delle cinghie ditrasmissione e della lama.La versione portatile presenta un’impugnatura, af-fiancata al corpo motore dell’utensile, grazie allaquale è possibile dirigere il taglio, mentre il coltellodivisore è posizionato nella parte inferiore.

Elementi e requisiti della sega circolare� Cuneo fenditore o coltello divisore. Posterior-mente alla lama della sega, a non più di 3 mm dalladentatura, deve essere posizionato un coltello di-visorio in acciaio per mantenere aperto il taglioevitando che il legno lavorato si richiuda dietro lalama, mentre si sta segando, e la blocchi.

� Cuffia di protezione. La sega circolare deve es-sere munita di una solida cuffia di protezione (re-gistrabile in modo tale che risulti libera la solaparte attiva del disco necessaria alla lavorazione)per proteggere il lavoratore da accidentali contatticon la lama e/o da proiezioni di schegge di mate-riale prodotte durante la lavorazione. Se non è pre-sente la cuffia regolabile si deve provvedereall’applicazione di un adeguato schermo para-schegge.

� Lama della sega circolare. La lama che si sce-glierà di utilizzare deve essere: idonea al tipo dilegno da segare, sia per la dimensione che per il

numero dei denti; integra, cioè esente da fessureed incrinature (può eseguirsi una semplice verificapercuotendola debolmente con un martello); affi-lata e allicciata (operazione, quest’ultima, che con-siste nel flettere leggermente i denti della lamaalternativamente a destra e a sinistra, allo scopo difacilitare l’avanzamento della stessa nel legno dalavorare e facilitare l’allontanamento dei trucioli).La fenditura nel banco per il passaggio della lamae del coltello divisore deve avere i bordi tagliaticon precisione ed essere ben proporzionata: se siutilizzano lame con diametri sensibilmente diversi,si dovrà provvedere alla sua regolazione.

� Organi della sega circolare. Il motore, gli organidi trasmissione ed in generale tutte le parti in mo-vimento della sega circolare devono possedereidonee protezioni per impedire il contatto acci-dentale con gli operatori. Tali protezioni devonorisultare efficienti anche nei confronti della sega-tura, dei trucioli e delle polveri per scongiurareogni pericolo di incendio.

� Schermi di protezione inferiori. La sega circo-lare deve prevedere due schermi di protezione daicontatti accidentali con la parte di lama che sporgeinferiormente alla tavola di lavoro.

Organizzazione dell’area intornoalla sega circolareIntorno alla sega circolare devono essere previstiadeguati spazi per la sistemazione del materiale la-vorato e da lavorare, nonché per l’allontanamentodei residui delle lavorazioni (segatura e trucioli).

Fig. 10

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unità 24 Le macchine del cantiere

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� caduta di materiale dall’alto o a livello – protezione delle postazioni di lavoro� lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, – i posti di lavoro e di passaggio devono essere idoneamente difesiimpatti, tagli) causate dall’investimento di contro la caduta o l’investimento di materiali in dipendenza dell’atti-masse cadute dall’alto o a livello vità lavorativa; ove non è possibile la difesa con mezzi tecnici, de-

vono essere adottate altre misure o cautele adeguate

� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’operacon organi mobili di macchine o mezzi, o per – è tassativamente vietato manomettere la sega circolare togliendo lacollisioni con ostacoli o altri mezzi presenti cuffia protettiva o ribattendola all’indietro per qualsiasi tipo di lavo-nell’area del cantiere razione (inclusa la preparazione di cunei in legno)

– nel taglio longitudinale di tavole di legno o, più in generale, di pezzidi lunghezza rilevante devono essere presenti almeno due lavora-tori, oppure, in alternativa, si devono utilizzare appositi cavalletti dialtezza pari a quella del banco di lavoro

– la superficie del banco di lavoro deve essere tenuta costantementesgombra da trucioli, segatura, polveri e qualsiasi altro prodotto discarto, per evitare ostacoli, impedimenti o disagi alla lavorazione inatto

– il lavoratore deve, prima di iniziare la lavorazione di un pezzo dilegno, controllarne lo stato generale: deve provvedere all’asporta-zione di eventuali chiodi infissi, considerare il differente stato di con-sistenza del materiale in funzione della presenza di nodi, spaccatureecc.

– nelle lavorazioni di pezzi di legno di ridotte dimensioni devono es-sere usati appositi spingitoi realizzati in legno o metallo (consentonodi lavorare senza portare le mani troppo vicine al disco o, comunque,sulla sua traiettoria) e, quando necessario, apposite sagome per il ta-glio dei cunei

– deve costantemente verificarsi la stabilità della macchina: eventualisue oscillazioni, anche di modesta entità, amplificate dalle vibrazioniindotte dal motore, possono provocare lo sbandamento del pezzodi legno in lavorazione o delle mani che lo spingono

� colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani – protezione dalle proiezioni di schegge e materiali; nei lavori che pos-� contusioni e traumi a tutto il corpo senza una sono dare luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali,localizzazione specifica, per contatto con devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia dellel’attrezzo adoperato o conseguenti a urti persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostanocon oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere o transitano in vicinanza

� dolori muscolari relativi ad errate posizioni – distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l’uso di uten-assunte durante l’uso dell’attrezzatura di lavoro sili, attrezzature a motore o macchinari

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore

� ustioni conseguenti al contatto con materiali – raffreddamento di macchine e materialia elevata temperatura (posa in opera di asfalti – durante la lavorazione, e al suo termine, si deve evitare, in ogni caso,e manti bituminosi, calce in spegnimento ecc.), di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili o macchinaricon organi lavoratori di macchine e attrezzi e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati(saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile ecc.),con motori, o con sostanze chimiche aggressive

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

Rischi

unità 24 Le macchine del cantiere

� inalazione di polveri, fibre, gas, vapori – se il cannello viene utilizzato in un luogo confinato, bisogna pre-� danni all’apparato respiratorio, e in generale disporre un adeguato sistema di aspirazione fumi e/o ventilazionealla salute del lavoratore, derivanti dall’esposi- – deve verificarsi l’assenza di infiltrazioni di gas sfuggite da bombolezione a materiali in grana minuta, o rilascianti e apparecchi, anche lontani, utilizzati per altre lavorazioni nel cantiere,fibre minute, o che possono dar luogo a svilup- oppure dei vapori infiammabili provenienti da colle, mastici, into-po di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol naci impermeabilizzanti, vernici, pitture, solventi per la lavorazione

� intossicazione causata dall’inalazione dei gas di materiali plastici che, a contatto con la fiamma del cannello, po-di scarico di motori a combustione o di fumi o trebbero esploderedi ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto,di piombo ecc.) tossici, originati durante lacombustione, la saldatura, o il taglio termicodi materiali di varia natura

� lesioni provocate da incendi e/o esplosioni – sul posto di lavoro deve essere sempre presente un estintore efficienteconseguenti allo schiacciamento di tubazioni – devono essere verificati:del gas in esercizio, alla combustione di � frequentemente l’assenza di fughe di gas, utilizzando solo acquarecipienti o serbatoi contenenti carburanti saponata o gli appositi prodotti ed evitando sempre di ricorrere ao sostanze chimiche altamente deflagranti, fiamme libere;al brillamento di esplosivo per demolizioni � quotidianamente l’efficienza dei manometri e dei riduttori di pres-o di ordigni bellici interrati ecc. sione;

� che nella zona di utilizzo del cannello non vi sia presenza di mate-riali infiammabili;

� il funzionamento della valvola di controllo delle bombole del cannelloe/o del riduttore di pressione; nell’aprire il rubinetto a mano o con l’ap-posita valvola, deve essere evitata ogni forzatura con chiavi o attrezziinadeguati per non provocare fessurazioni, rotture o fuoriuscite di gas

– le tubazioni di adduzione del gas al cannello non devono mai es-sere sottoposte a sforzi di trazione, né essere piegate per interrom-pere l’afflusso del gas; devono essere mantenute distese in curveampie, lontano dai posti di passaggio, protette dai calpestamenti(ad esempio ponendole tra due tavole da lavoro appoggiate perterra), dalle scintille e da fonti di calore

– le bombole devono essere posizionate a una distanza non inferiore a10 m dal cannello, e comunque lontane da qualsiasi fonte di caloree/o dai raggi solari, e ubicate in luoghi sicuri ma non ristretti, al riparoda possibili urti e comunque sempre in posizione verticale; la chiavedi regolazione deve essere tenuta sempre vicino alle bombole

– nelle pause di lavoro e al termine del turno, si deve provvedere aspegnere la fiamma chiudendo le valvole d’afflusso del gas e deveessere accertata, inoltre, la perfetta chiusura della bombola e l’as-senza di eventuali perdite; in particolare, al termine del turno di la-voro, si deve verificare il corretto funzionamento del cannello eprovvedere a riporre correttamente la tubazione

� ustioni conseguenti al contatto con materiali – durante l’uso si deve fare attenzione che la fiamma del cannello nona elevata temperatura (posa in opera di asfalti rechi danno a personee manti bituminosi, calce in spegnimento ecc.), – occorre accendere il cannello con apposita fiamma o accenditori econ organi lavoratori di macchine e attrezzi mai con fiammiferi o altre sorgenti di fortuna(saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile ecc.),con motori, o con sostanze chimiche aggressive

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

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CANNELLO A GASUtilizzoIl cannello a gas è usato essenzialmente per la posadi membrane bituminose e funziona utilizzando gaspropano. Sono diverse le soluzioni con cui il can-nello viene commercialmente proposto: con bracciodi diversa lunghezza e con campane intercambiabilidi diverso diametro per permettere di raggiungerepiù livelli di potenza calorica.

RischiFig. 11

unità 24 Le macchine del cantiere

TAGLIERINA ELETTRICAUtilizzoAttrezzatura elettrica da cantiere per il taglio di la-terizi o piastrelle di ceramica.Il taglio del materiale avviene o per azione abrasivao per azione meccanica combinata dei dischi.

Fig. 12

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� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’operacon organi mobili di macchine o mezzi, o percollisioni con ostacoli o altri mezzi presentinell’area del cantiere

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore

� inalazione di polveri, fibre, gas, vapori – nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei� danni all’apparato respiratorio, e in generale metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavora-alla salute del lavoratore, derivanti tori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da otte-dall’esposizione a materiali in grana minuta, nersi anche mediante impianti di aerazione forzatao rilascianti fibre minute, o che possono dar – qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino pro-luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, duzione di polveri (come taglio, smerigliatura ecc.) in ambienti piccoli,aerosol si deve predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evi-

� intossicazione causata dall’inalazione dei gas tando attrezzi ad alta velocità di taglio; nel caso che tali condizionidi scarico di motori a combustione o di fumi o non possano essere soddisfatte, devono essere fornite maschere adi ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, filtro appropriatedi piombo ecc.) tossici, originati durante la – ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, sicombustione, la saldatura, o il taglio termico devono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi, ovverodi materiali di varia natura muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti a im-

pedirne la dispersione; l’aspirazione deve essere effettuata, perquanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzionedelle polveri

– mantenere pulita la vaschetta per l’acqua sotto il piano di lavoro,controllandone frequentemente il livello

� ustioni conseguenti al contatto con materiali – raffreddamento di macchine e materialia elevata temperatura (posa in opera di asfalti – durante la lavorazione, e al suo termine, si deve evitare, in ogni caso,e manti bituminosi, calce in spegnimento ecc.), di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili o macchinaricon organi lavoratori di macchine e attrezzi e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati(saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile ecc.),con motori, o con sostanze chimiche aggressive

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

Rischi

unità 24 Le macchine del cantiere

BATTIPIASTRELLE ELETTRICOUtilizzoUtensile elettrico per la posa in opera di piastrelle.

� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’operacon organi mobili di macchine o mezzi, o percollisioni con ostacoli o altri mezzi presentinell’area del cantiere

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore

� danni all’apparato scheletrico e muscolare – ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongono ilcausati dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, devono essere evitatida macchine o parti di esse turni di lavoro lunghi e continui

– prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i di-spositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

Rischi

SCANALATRICE PER MURIE INTONACIUtilizzoLa scanalatrice per muri e intonaci è un utensile ali-mentato elettricamente, utilizzato per la realizza-zione di impianti sotto traccia o per la rimozione distrati di intonaco ammalorati.

Fig. 13

Fig. 14© SEI - 2012

16 unità 24 Le macchine del cantiere

Rischi

TAGLIAGIUNTI IDRAULICOUtilizzoTagliagiunti o tagliapavimenti idraulico: macchinasemovente con disco diamantato e capacità di taglioin piano fino a 70 cm di spessore per taglio di pavi-menti industriali, solette, impalcati di viadotti ecc.,collegabile anche all’impianto idraulico di macchineoperatrici.

Fig. 15© SEI - 2012

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� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’operacon organi mobili di macchine o mezzi, o per – prima di iniziare le lavorazioni, e periodicamente durante il loro svol-collisioni con ostacoli o altri mezzi presenti gimento, controllare il regolare fissaggio della fresa o dei dischinell’area del cantiere

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore

� inalazione di polveri, fibre, gas, vapori – nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei� danni all’apparato respiratorio, e in generale metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavo-alla salute del lavoratore, derivanti ratori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ot-dall’esposizione a materiali in grana minuta, tenersi anche mediante impianti di aerazione forzatao rilascianti fibre minute, o che possono dar – qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino pro-luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, duzione di polveri (come taglio, smerigliatura ecc.) in ambienti pic-aerosol coli, si deve predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio,

� intossicazione causata dall’inalazione dei gas evitando attrezzi ad alta velocità di taglio; nel caso che tali condizionidi scarico di motori a combustione o di fumi non possano essere soddisfatte, devono essere fornite maschere ao di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, filtro appropriatedi piombo ecc.) tossici, originati durante – ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si de-la combustione, la saldatura, o il taglio termico vono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi, ovverodi materiali di varia natura muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti a im-

pedirne la dispersione; l’aspirazione deve essere effettuata, perquanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzionedelle polveri

� ustioni conseguenti al contatto con materiali – raffreddamento di macchine e materialia elevata temperatura (posa in opera di asfalti – durante la lavorazione, e al suo termine, si deve evitare, in ogni caso,e manti bituminosi, calce in spegnimento ecc.), di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili o macchinaricon organi lavoratori di macchine e attrezzi e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati(saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile ecc.),con motori, o con sostanze chimiche aggressive

� danni all’apparato scheletrico e muscolare – ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongono ilcausati dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, devono essere evitatida macchine o parti di esse turni di lavoro lunghi e continui

– prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i di-spositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

unità 24 Le macchine del cantiere

Rischi

� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’operacon organi mobili di macchine o mezzi, o per – non lasciare la macchina in moto senza sorveglianzacollisioni con ostacoli o altri mezzi presenti – verificare il corretto fissaggio del disco e della tubazione dell’acquanell’area del cantiere

� inalazione di polveri, fibre, gas, vapori – nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei� danni all’apparato respiratorio, e in generale metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavora-alla salute del lavoratore, derivanti tori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ot-dall’esposizione a materiali in grana minuta, tenersi anche mediante impianti di aerazione forzatao rilascianti fibre minute, o che possono dar – qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino pro-luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, duzione di polveri (come taglio, smerigliatura ecc.) in ambienti pic-aerosol coli, si deve predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio,

� intossicazione causata dall’inalazione dei gas evitando attrezzi ad alta velocità di taglio; nel caso che tali condizionidi scarico di motori a combustione o di fumi non possano essere soddisfatte, devono essere fornite maschere ao di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, filtro appropriatedi piombo ecc.) tossici, originati durante la – ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si de-combustione, la saldatura, o il taglio termico vono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi, ovverodi materiali di varia natura muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti a im-

pedirne la dispersione; l’aspirazione deve essere effettuata, perquanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzionedelle polveri

– quando non sono attuabili le misure tecniche di prevenzione e lanatura del materiale polveroso lo consente, si deve provvedere all’i-numidimento del materiale stesso

– i lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas,polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respira-torie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto facil-mente accessibile e noto al personale

� lesioni conseguenti allo scoppio di silos, serbatoi, – qualora fosse necessario intervenire su parti dell’impianto idraulicorecipienti, tubazioni, macchine o utensili dell’attrezzatura o del macchinario, bisogna accertarsi preventiva-alimentati ad aria compressa o destinate alla mente che la pressione sia nullasua produzione ecc., per sovrapressioni causate – la ricerca di un eventuale foro su un flessibile va eseguita sempreda carico superiore ai limiti consentiti, con molta cautela e preventivamente muniti di occhiali di protezionemalfunzionamento delle tubazioni di sfiato, all’inizio di ciascun turno di lavoro va accuratamente verificata l’in-danneggiamenti subiti ecc. tegrità dei tubi flessibili e la corretta tenuta delle giunzioni delle tu-

bazioni– durante la lavorazione devono essere frequentemente verificati i tubie gli attacchi degli impianti idraulici

� ustioni conseguenti al contatto con materiali – raffreddamento di macchine e materialia elevata temperatura (posa in opera di asfalti – durante la lavorazione, e al suo termine, si deve evitare, in ogni caso,e manti bituminosi, calce in spegnimento ecc.), di toccare a mani nude gli organi lavoratori di utensili o macchinaricon organi lavoratori di macchine e attrezzi e i materiali lavorati, in quanto surriscaldati(saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile ecc.),con motori, o con sostanze chimiche aggressive

� danni all’apparato scheletrico e muscolare – ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongono ilcausati dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, devono essere evitatida macchine o parti di esse turni di lavoro lunghi e continui

– prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i di-spositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

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18 unità 24 Le macchine del cantiere

Rischi

CAROTATRICEELETTRICAUtilizzoAttrezzo elettrico per l’esecuzionedi fori in elementi opachi, struttu-rali e non, equipaggiata con un te-laio per il posizionamento e ilfissaggio della carotatrice vera epropria e con un organo lavoratore(carotiere) eventualmente a coronadiamantata.

Fig. 16

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� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – misure di prevenzione e protettive comuni a utensili, attrezzi a mo-� ferite e lesioni causate da contatti accidentali tore o macchinari, mezzi d’operacon organi mobili di macchine o mezzi, o per – non lasciare la macchina in moto senza sorveglianzacollisioni con ostacoli o altri mezzi presenti – verificare il corretto fissaggio dell’utensile e della tubazione dell’acquanell’area del cantiere

� colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani – protezione dalle proiezioni di schegge e materiali; nei lavori che pos-� contusioni e traumi a tutto il corpo senza una sono dare luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materialilocalizzazione specifica, per contatto con (come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi el’attrezzo adoperato o conseguenti a urti con in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore),oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia

� dolori muscolari relativi ad errate posizioni delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che so-assunte durante l’uso dell’attrezzatura di lavoro stano o transitano in vicinanza

– distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l’uso di uten-sili, attrezzature a motore o macchinari

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulminiin prossimità del lavoratore

� inalazione di polveri, fibre, gas, vapori – nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto dei� danni all’apparato respiratorio, e in generale metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavora-alla salute del lavoratore, derivanti tori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da ottenersidall’esposizione a materiali in grana minuta, anche mediante impianti di aerazione forzatao rilascianti fibre minute, o che possono dar – qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino pro-luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, duzione di polveri (come taglio, smerigliatura ecc.) in ambienti piccoli,aerosol si deve predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio, evi-

� intossicazione causata dall’inalazione dei gas tando attrezzi ad alta velocità di taglio; nel caso che tali condizionidi scarico di motori a combustione o di fumi non possano essere soddisfatte, devono essere fornite maschere ao di ossidi tossici (ossidi di zinco, di carbonio, filtro appropriatedi azoto, di piombo ecc.), originati durante la – ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si de-combustione, la saldatura, o il taglio termico vono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi, ovverodi materiali di varia natura muniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti a im-

pedirne la dispersione; l’aspirazione deve essere effettuata, perquanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzionedelle polveri

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

unità 24 Le macchine del cantiere

PISTOLA SPARACHIODIUtilizzoLa pistola sparachiodi è un utensile la cui strutturaricalca quella di una pistola da sparo: è costituita dauna impugnatura nella quale trova alloggiamento ilpulsante di azionamento, un caricatore per i chiodi e,nel caso della versione a massa battente, un pistone.La pistola viene utilizzata per il fissaggio di profilatimetallici o di altri manufatti, anche di legno, su cal-cestruzzo o su altri materiali compatti. In commer-cio si possono reperire due versioni dell’utensile: laversione a massa battente e quella a gas. La chioda-trice a massa battente può lavorare con singole car-tucce o con caricatore e la lunghezza del chiodo èfunzione del tipo di attrezzo prescelto e del tipo diattività da svolgere, mentre la chiodatrice a gas pos-siede un caricatore dotato di avanzamento automa-tico e in essa l’alimentazione avviene tramitebatteria mentre la propulsione del pistone, che for-nisce la potenza necessaria all’infissione, è garan-tita da gas racchiuso in una bomboletta.

Rischi

Fig. 17

� colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani – protezione dalle proiezioni di schegge e materiali; nei lavori che pos-� contusioni e traumi a tutto il corpo senza una sono dare luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materialilocalizzazione specifica, per contatto con (come spaccatura o scalpellatura di blocchi o simili, taglio di chiodi el’attrezzo adoperato o conseguenti a urti con in genere nei lavori eseguiti mediante utensili a mano o a motore),oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sia delle

� dolori muscolari relativi ad errate posizioni persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che sostanoassunte durante l’uso dell’attrezzatura di lavoro o transitano in vicinanza

– distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l’uso di uten-sili, attrezzature a motore o macchinari

– prima di introdurre la cartuccia e la punta ed effettuare il carica-mento della pistola, il lavoratore deve eseguire con cura la puliziadell’utensile, allontanando eventuali corpi estranei, come frammentidi punte, bossoli o altro materiale eventualmente rimasto nellacanna; in particolare, durante la fase di caricamento, l’operatoredeve dirigere la canna della pistola sempre verso terra

– durante la fase di sparo:� la canna della pistola deve essere mantenuta ortogonale alla super-ficie di infissione;

� l’operatore deve essere costantemente posizionato posteriormentealla pistola, lungo il prolungamento della canna, impugnando sal-damente l’utensile con due mani e assumendo una posizione stabileper poter assorbire utilmente il contraccolpo allo sparo;

� se la lavorazione avviene su postazione in quota, come su ponteggimobili, scalea o altre opere provvisionali, l’operatore deve assicurarsidella stabilità di tali opere al ribaltamento e/o allo scivolamento

– durante le sospensioni del lavoro, la pistola non deve mai essere ab-bandonata carica, anche se in posizione di “sicura”

– è vietato l’uso della pistola sparachiodi contro superfici che potreb-bero fare rimbalzare o deviare la punta, come contro materiali fra-gili o duri come ghisa, marmo, pietra calcarea, acciaio ecc.,attraverso fori e/o feritoie o in prossimità di un’altra punta infissa (èvietato sparare a distanze inferiori ai 5 cm da una punta preceden-temente infissa), o contro superfici che non offrono adeguate ga-ranzie di resistenza e che, pertanto, potrebbero consentire alla puntadi oltrepassarle

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

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20 unità 24 Le macchine del cantiere

SALDATRICE ELETTRICAUtilizzoLa saldatrice elettrica è un utensile di uso comune,alimentato a bassa tensione con isolamento di classeII.

RischiFig. 18

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� lesioni provocate da incendi e/o esplosioni – l’operatore deve tenere le cartucce strettamente necessarie all’im-conseguenti allo schiacciamento di tubazioni piego immediato in appositi contenitori a tracolla e mai nelle taschedel gas in esercizio, alla combustione di degli indumentirecipienti o serbatoi contenenti carburanti – qualora la cartuccia non dovesse esplodere si deve ripetere l’opera-o sostanze chimiche altamente deflagranti, zione, senza spostare la pistola, una seconda volta; se anche il nuovoal brillamento di esplosivo per demolizioni tentativo fallisse, attendere almeno 15 secondi prima di spostare lao di ordigni bellici interrati ecc. pistola dalla posizione di sparo, e altri 2 minuti prima di rimuovere

la cartuccia dalla pistola– accertarsi dell’assenza di gas infiammabile nell’ambiente prima diiniziare la lavorazione; ove se ne verifichi la presenza è tassativa-mente vietato procedere alla chiodatura

– devono essere impiegate soltanto punte e cartucce adeguate al mo-dello di utensile in dotazione e alla consistenza del materiale da in-figgere

– le scatole contenenti le cartucce devono essere protette da urti, sor-genti di calore, e qualsiasi altra causa che possa provocarne l’esplo-sione

� danni all’apparato scheletrico e muscolare – ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongono ilcausati dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, devono essere evitatida macchine o parti di esse turni di lavoro lunghi e continui

– prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i di-spositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina

� danni agli occhi per proiezione di schegge, – dotare la pistola sparachiodi di adeguato schermo di protezione, chescintille o trucioli, aria compressa o urti segua la forma della superficie su cui si spara, in maniera tale daaccidentali (danni meccanici) poter mantenere la canna perpendicolare alla superficie stessa:

� nel caso di lavorazioni su superfici piane estese si adopera unoschermo “normale”, il cui bordo ha distanza minima dall’asse dellacanna di 5 cm;

� in tutte le altre situazioni (lavori in corrispondenza di spigoli, su pa-reti con forti strati di intonaco o che nascondono intercapedini, susuperfici curve ecc.) che presentino particolarità, la suddetta distanzaminima deve essere convenientemente aumentata

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

� danni agli occhi per proiezione di schegge, – fornire agli addetti all’uso della saldatrice elettrica ad arco voltaicoscintille o trucioli, aria compressa o urti occhiali o schermi di tipo inattinico:accidentali (danni meccanici) � il colore e la composizione delle lenti (stratificate) di tali protezioni de-

� danni agli occhi per irradiazione ultravioletta, ve essere capace di filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi) capa-luce intensa, raggi laser (danni ottici) ci di portare lesioni alla cornea, al cristallino e in alcuni casi alla retina;

� danni agli occhi dovuti a liquidi caldi e corpi � le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materialeestranei caldi (ustioni) plastico (policarbonato);

� gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proie-zioni di materiali o liquidi di rimbalzo o comunque di provenienza la-terale;

� il DPI deve riportare la marcatura CE, risultando conforme alle normetecniche nazionali o di altri Paesi della Comunità Europea

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unità 24 Le macchine del cantiere

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulminiin prossimità del lavoratore

� inalazione di polveri, fibre, gas, vapori – utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale forniti dal datore di� danni all’apparato respiratorio, e in generale alla lavoro: maschera per la protezione delle vie respiratoriesalute del lavoratore, derivanti dall’esposizione – è vietato eseguire operazioni di saldatura all’interno di locali, reci-a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre pienti o fosse che non siano efficacemente ventilati; eventualmente siminute, o che possono dar luogo a sviluppo può ricorrere all’uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno didi polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol fumi nell’ambiente di lavoro

� intossicazione causata dall’inalazione dei gas discarico di motori a combustione o di fumi o diossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto,di piombo ecc.) tossici, originati durante lacombustione, la saldatura, o il taglio termicodi materiali di varia natura

� lesioni provocate da incendi e/o esplosioni – è vietato effettuare operazioni di saldatura nelle seguenti condizioni:conseguenti allo schiacciamento di tubazioni del � su recipienti o tubi chiusi;gas in esercizio, alla combustione di recipienti o � su recipienti o tubi aperti che contengono materie le quali sotto l’a-serbatoi contenenti carburanti o sostanze zione del calore possono dar luogo a esplosione o altre reazioni pe-chimiche altamente deflagranti, al brillamento ricolose;di esplosivo per demolizioni o di ordigni bellici � su recipienti o tubi anche aperti che abbiano contenuto materie cheinterrati ecc. evaporando o gassificandosi sotto l’azione del calore possono dar-

luogo a esplosioni o altre reazioni pericolose;� quando tali condizioni di pericolo possono essere eliminate con l’a-pertura del recipiente chiuso, con l’asportazione delle materie peri-colose e dei loro residui, con l’uso di gas inerti o con altri mezzi omisure, le operazioni di saldatura e taglio possono essere eseguiteanche sui suddetti recipienti e tubazioni indicati, purché le misure disicurezza siano disposte da un esperto ed effettuate sotto la sua di-retta sorveglianza.

– in presenza di materiali infiammabili è vietata qualsiasi operazionedi saldatura

– negli impianti in cui l’impiego della saldatrice elettrica è abbinato aquello di idrogeno o di gas inerte, le relative bombole di gas com-presso devono essere posizionate a distanza adeguata dal posto disaldatura ed essere isolate da terra e da qualsiasi parte metallica,appoggiandole sopra sostegni isolati e legandole con funi o cinghie,anch’esse in materiale isolante

� ustioni conseguenti al contatto con materiali – utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale forniti dal datore dia elevata temperatura (posa in opera di asfalti lavoro: guanti, grembiule di cuoio, berretto ignifugo, tuta ignifuga,e manti bituminosi, calce in spegnimento ecc.), ghettecon organi lavoratori di macchine e attrezzi – durante l’uso della saldatrice elettrica devono essere prese adeguate(saldatrice, cannello a gas, sega, flessibile ecc.), precauzioni (ripari, schermo ecc.) per evitare che radiazioni dirette,con motori, o con sostanze chimiche aggressive scorie prodotte, spruzzi incandescenti ecc. investano lavoratori atti-

gui o sottoposti

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22 unità 24 Le macchine del cantiere

Rischi

Fig. 19

� caduta di materiale dall’alto o a livello – al termine del lavoro, bisogna riporre l’utensile nell’apposita custo-� lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, dia e conservarlo in luogo asciutto e sicuroimpatti, tagli) causate dall’investimento di – non lasciare mai l’utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe fa-masse cadute dall’alto o a livello cilmente cadere; in particolare, durante il lavoro su postazioni so-

praelevate (scale, ponteggi ecc.) gli utensili devono essere tenutientro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta,nel tempo in cui non sono adoperati

� cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni – prima di iniziarne l’impiego, devono essere valutati tutti i fattori che� ferite e lesioni causate da contatti accidentali potrebbero determinare il blocco del martello durante le operazionicon organi mobili di macchine o mezzi, o per lavorative, con la conseguente probabile perdita del controllo dellocollisioni con ostacoli o altri mezzi presenti stesso da parte del lavoratorenell’area del cantiere – la sostituzione degli utensili (punta, scalpello, vanghetta) deve es-

sere eseguita utilizzando gli attrezzi adeguati e sconnettendo l’u-tensile dalla rete di alimentazione

� colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani – protezione dalle proiezioni di schegge e materiali; nei lavori che pos-� contusioni e traumi a tutto il corpo senza una sono dare luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali,localizzazione specifica, per contatto con devono essere predisposti efficaci mezzi di protezione a difesa sial’attrezzo adoperato o conseguenti a urti con delle persone direttamente addette a tali lavori, sia di coloro che so-oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere stano o transitano in vicinanza

� dolori muscolari relativi ad errate posizioni – distanziare adeguatamente gli altri lavoratori durante l’uso di uten-assunte durante l’uso dell’attrezzatura di lavoro sili, attrezzature a motore o macchinari.

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MARTELLO DEMOLITOREELETTRICOUtilizzoIl martello demolitore è un utensile la cui utilizza-zione risulta necessaria ogni qualvolta si presenti l’e-sigenza di un elevato numero di colpi e una battutapotente. Vengono prodotti tre tipi di martello in fun-zione della potenza richiesta:

� lo scalpellatore, o piccolo scrostatore, la cui fun-zione è la scrostatura di intonaci o la demolizionedi pavimenti e rivestimenti;

� il martello picconatore, il cui utilizzo può esseresostanzialmente ricondotto a quello del primo tipoma con una potenza e frequenza maggiori, che nepermettono l’utilizzazione anche su materiali sen-sibilmente più duri;

� il martello demolitore vero e proprio, che vieneutilizzato per l’abbattimento delle strutture mura-rie, opere in calcestruzzo, frantumazione di mantistradali ecc.

Una ulteriore distinzione deve essere fatta in fun-zione del differente tipo di alimentazione: elettricoo pneumatico.

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23unità 24 Le macchine del cantiere

CARRIOLAUtilizzoAttrezzatura di cantiere per la movimentazione ma-nuale di materiali.

Rischi

� elettrocuzione – disposizioni generali comuni per l’uso degli apparecchi elettrici� elettrocuzione per contatto diretto o indirettocon parti dell’impianto elettrico in tensione

� folgorazione dovuta a caduta di fulmini inprossimità del lavoratore

� inalazione di polveri, fibre, gas, vapori – i lavoratori esposti a specifici rischi di inalazioni pericolose di gas,� danni all’apparato respiratorio, e in generale polveri o fumi nocivi devono avere a disposizione maschere respira-alla salute del lavoratore, derivanti torie o altri dispositivi idonei, da conservarsi in luogo adatto, facil-dall’esposizione a materiali in grana minuta, mente accessibile e noto al personaleo rilascianti fibre minute, o che possono dar – qualora per difficoltà di ordine ambientale o altre cause tecnica-luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, mente giustificate sia ridotta l’efficacia dei mezzi generali di pre-aerosol venzione delle polveri, i lavoratori devono essere muniti e fare uso

� intossicazione causata dall’inalazione dei gas di idonee maschere antipolveredi scarico di motori a combustione o di fumi – nei luoghi di lavoro chiusi è necessario far sì che, tenendo conto deio di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti i lavora-di piombo ecc.) tossici, originati durante la tori, essi dispongano di aria salubre in quantità sufficiente, da otte-combustione, la saldatura, o il taglio termico nersi anche mediante impianti di aerazione forzatadi materiali di varia natura – qualora risulti necessario eseguire lavorazioni che comportino pro-

duzione di polveri (come taglio, smerigliatura ecc.) in ambienti pic-coli, si deve predisporre adeguata aspirazione nella zona di taglio,evitando attrezzi ad alta velocità di taglio; nel caso che tali condizioninon possano essere soddisfatte, devono essere fornite maschere afiltro appropriate

– ove non sia possibile sostituire il materiale di lavoro polveroso, si de-vono adottare procedimenti lavorativi in apparecchi chiusi, ovveromuniti di sistemi di aspirazione e di raccolta delle polveri, atti a im-pedirne la dispersione; l’aspirazione deve essere effettuata, perquanto è possibile, immediatamente vicino al luogo di produzionedelle polveri

� danni all’apparato scheletrico e muscolare – ove il tipo di lavorazione o la macchina impiegata sottopongono ilcausati dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, devono essere evitatida macchine o parti di esse turni di lavoro lunghi e continui

– prima di iniziare la lavorazione, devono essere controllati tutti i di-spositivi atti a ridurre le vibrazioni prodotte dalla macchina

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

� colpi, tagli, punture, abrasioni alle mani – i manici della carriola devono essere dotati alle estremità di mano-� contusioni e traumi a tutto il corpo senza una pole antiscivololocalizzazione specifica, per contatto con – la ruota della carriola deve essere mantenuta gonfia a sufficienzal’attrezzo adoperato o conseguenti a urti con – i lavoratori che usano la carriola devono utilizzarla solo spingendo,oggetti di qualsiasi tipo presenti in cantiere evitando di trascinarla

� dolori muscolari relativi ad errate posizioni – ai lavoratori è vietato usare la carriola con la ruota sgonfia e privaassunte durante l’uso dell’attrezzatura di lavoro delle manopole

Rischi generati dall’uso Misure preventive e protettive relative al rischio

Fig. 20

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