Le Associazioni Fondiarie, risposta all'abbandono del territorio

83
Le Associazioni fondiarie: risposta all’abbandono del territorio Le opportunità per le differenti situazioni fondiarie e ambientali. Moncalvo 21 ottobre 2016 andrea cavallero, UNITO

Transcript of Le Associazioni Fondiarie, risposta all'abbandono del territorio

Le Associazioni fondiarie:

risposta all’abbandono

del territorio Le opportunità per le differenti

situazioni fondiarie e ambientali.

Moncalvo 21 ottobre 2016

andrea cavallero, UNITO

Argomenti trattati:

-1) ABBANDONO

-2) ASSOCIAZIONI FONDIARIE

-3) INTERVENTI OPERATIVI

CON RIFERIMENTO AI

TERRITORI COLLINARI

1) L’abbandono dei terreni un

tempo coltivati è fenomeno

europeo ma specialmente

italiano, delle aree interne

montane e collinari.

Si tratta di aree inespressesacrificate, depauperate.

Persistente sottoutilizzazione

di risorse ed esclusione sociale dei

residenti.

Il fenomeno dell’abbandono

interessa però anche territori

in gran parte ancora coltivati.

Porzioni molto frazionate,

per situazioni ereditarie,

cambio di attività,

migrazione, ecc.

manifestano l’abbandono.

il costo dell’abbandonoè notevole:

mancati prodotti,

alterazione ambientale e

paesaggistica,

ridotta fruibilità,

problemi fitosanitari,

perdita di posti di lavoro.

Esempi dell’abbandono o

della sottoutilizzazione

dei terreni

in molti ambienti italiani:

- montagna a differenti

altitudini

- alta collina

- collina in attualità d’uso

Abbandono nella media montagna

Bassa montagna

aspetti dell’ abbandono

In collina

La boscaglia d’invasionedeve essere contrastata ovunque

se ci sono alternative gestionali,

agropastorali o forestali.

in alternativa: il Paesaggio come

attraente vessillo della

qualità dei prodotti

Cause “abbandono”

-Frazionamento fondiario

-Modeste dimensione delle

imprese

-Bassa produttività unitaria

-Scarse possibilità / attitudini

all’ integrazione fra imprese

-Inadeguata formazione

e iniziative professionali.

• Il frazionamento ha

“ingessato” ogni

intervento operativo

in collina e montagna.

Importanza dell’individuazione

delle attività di riferimento

possibili per ogni ambiente

- 2) ASSOCIAZIONI

FONDIARIE

Strumento attuale

dell’Associazionismo

fondiario

L’accorpamento delle

superfici valorizza la

produttività unitaria,

le opportunità gestionali,

la conservazione

degli ambienti e

la fruibilità degli stessi.

Risponde al crescente

bisogno di terra

Nessuno potrà sostituirsi

ai proprietari locali a meno

dell’esproprio (!).

Orientamento vincente:

risolvere localmente

i problemi dell’abbandono

e non solo,

con i Proprietari locali.

L’interesse per un territorio

non può prescindere dai

regimi proprietari esistenti

nel territorio stesso.

Affrontare i problemi

delle terre abbandonate e

della dimensione aziendale

per un futuro

del Settore primario

Recuperare funzionalmente ed

economicamente

i territori collinari e montani

si può con l’Associazione

fondiaria.ASSOCIATION FONCIERE PASTORAUX

“legge pastorale francese del 1972” !

+ GROUPEMENT PASTORAU

Collegamento ASFO a IMPRESA

Obiettivi della legge francese:

• Contrastare l’abbandono..

• Recuperare produttività dei terreni.

• Ampliare la superficie fondiaria a

gestione unitaria.

• Aumentare la dimensione delle

imprese di utilizzazione:

“GROUPEMENT PASTORAUX“.

Estendendo agli ambienti italiani

la soluzione francese, nata per la

montagna e l’allevamento,

L’ASFO può divenire

-l’opportunità per superare

-il frazionamento, ovunque

vi siano, anche in pianura,

l’ abbandono e le ridotte

dimensioni aziendali.

In Italia è mancato fino ad ora

un suppporto legislativo.

L’ASSOCIAZIONE FONDIARIA

è iniziativa di promozione privata,

e individuale

accettata dai proprietari con o

senza l’approvazione comunale.

Prossima approvazione di

Legge Regionale sulle

Associazioni fondiarie.

Possibilità di incentivi regionali alla costituzione

e alla durata dell’ ASFO.

Grande opportunità tecnica, economica e sociale.

Regolamento Associazione

fondiaria: (avv. Roullet e ac.)

- libera associazione fra

Proprietari dei terreni delle

zone potenzialmente interessate

Finalità:

. recupero funzionale.

. valorizzazione paesaggistica.

. valorizzazione ambientale.

. multiuso del territorio.

Associazione fondiaria:

- proprietà individuali intangibili,

non usucapibili

- incremento valore dell’insieme.

possibilità di eventuale reddito.

- adesione scritta con indicazioni

particelle conferite

- superamento particolarismi

Criteri Adesione Proprietari

all’Associazione fondiaria:

- titolo di proprietà (o erede)

- superficie apportata (dati catastali)

-stato e valore copertura vegetale

attuale (indicatore oggettivo qualità)

-definizione “quote di partecipazione”

Associazione senza fini di lucro,

ricadute ambientali, fruitive

importanti per il territorio.

Esternalità positive a favore

della collettività.

Possibilità di distribuzione di

eventuale reddito con

trasformazione in S.S.

Separazione ASFO e IMPRESA

Organi direttivi dell’ASFO:

Sovrana Assemblea Conferenti.

Presidente: eletto fra Conferenti.

Consiglieri: 3 eletti fra Conferenti.

Segretario operativo (tecnico).

agilità operativa /amministrativa.

• L’Asfo gestisce l’area accorpata:

- sceglie un operatore adeguato

(fra i soci o esterno).

- migliora la funzionalità dell’Area.

- in funzione della produttività

dell’area:

l’operatore paga un canone

investito per l’area stessa,

+ cauzione a garanzia,

+ accesso ai contributi (PSR)

- Possibilità di recesso

dei proprietari conferenti

con uno o più anni di preavviso.

(in funzione della durata

del contratto dell’Utilizzatore).

Importanza della

lunga duratadell’ ASFO !

Interventi comunali a favore

ASFO

-ordinanze per recupero paesaggistico

prevenzione incendi,

esigenze fitosanitarieincremento esternalità positive.

- indicazioni sanzionatorie;

- soluzioni alternative con l ’ adesione

all ’ Associazione Fondiaria.

-recinzione aree di proprietà dei non

Aderenti, con segnalazione.

segue ASFO / Comune

• Possibilità di inclusione nella

gestione degli appezzamenti di

proprietari “silenti”:

• 1- conservazione delle

caratteristiche produttive

originarie degli appezzamenti.

• 2- accumulo eventuali redditi

distribuiti a favore dei “silenti”.

• Atteso e verificato effetto

sul valore dell’insieme

dell’area accorpata,

e sul valore di immobili in

aree adiacenti.

-3) INTERVENTI OPERATIVI

CON RIFERIMENTO AI

TERRITORI COLLINARI

E AI PROBLEMI

FITOSANITARI

Per collegare la Flavescenza

dorata all’ASFO vi sono molte

considerazioni e opportunità:

-acquisire la gestione delle aree a

vigneto abbandonato;

- ripulire e togliere ogni residuo

di vitis vinifera.

Ma poi che fare del

terreno ripulito?

Vigneto abbandonato

Vigneto marginale

Recuperi parziali di vigneti

Invasione boschiva

Situazioni da affrontare:

- l’eliminazione delle piante di

vite abbandonate non risolve

il problema gestionale:

Rifare e gestire il vigneto:

difficoltà, costi, motivazioni del

precedente abbandono,

condizioni del suolo e

dell’appezzamento, durata ASFO

Considerare la graduale o

avanzata tendenza

alla monocoltura viticola

e all’ abbandono in molti

areali; difficoltà gravi per

il territorio, perdita di

attrattive e fruibilità

L’accordo fra proprietari confinanti

con vigneto coltivato e abbandonato

è difficile e limitativo.

Accorpare tutti i terreni abbandonati

offre opportunità aggiuntive:

- elimina rapporti personali

- consente interventi agricolo-

forestali di grande valore

territoriale.

Possibilità per altre destinazioni

produttive:

difficoltà di scelta, difficoltà

organizzative, relazioni con

aree vitate.

1) Introdurre colture gestibili e

meccanizzabili: cereali da

granella integrale, farina

integrale con catena del freddo

2) Indirizzo foraggero pastorale

- Allevamento stanziale su

risorse prato - pascolive per

prodotti di qualità (ass. al Vino)

- Allevamento integrato fra

differenti ambienti per il

prolungamento della catena

dell’erba: montagna e collina

- Allevamenti da erba per carne

e latte, differenti specie animali

3) Iniziative innovative ma

realizzabili:

-Arboreto caseario per latte di

capra da foglia di specie diverse

-Allevamento di ovaiole e o polli

da carne al pascolo in gabbia

mobile.

“Incremento offerta alimentare

di qualità di un territorio”

Aree a gestione non

qualificata

Considerare la collina

centro produttivo, a favore

di settori strategici

ambientali

e produttivi tradizionali

o nuovi, purchè autentici,

con filiere produttive di qualità

dettagliate e rispettate.

Questo può rendere i

modelli di vita delle aree

interne più attraenti,

soprattutto per i giovani

agricoltori/trasformatori.

Esempi sporadici,

ma significativi.

Spazi collinari disponibili

tutti

Senza una progettualità

adeguata !

Programma impegnativo, pilota

non impossibile.

In linea con gli orientamenti

agro-forestali europei:

“dalla prateria, al , dalle

colture arboree a quelle erbacee

per la massima ed equilibrata

copertura vegetale del suolo”

Tanto vale iniziare!!.

Che cosa occorre:

-piano territoriale,

-individuazione abbandoni,

-costituzione ASFO con

conferimenti parti aziende

-Individuazione / miglioramento

soluzioni produttive

- avviamento attività nuove

ConclusioniL’economia collinare e montana

ha bisogno di aziende di grandi

dimensioni perché si conservino

vitali in tutti i settori produttivi,

possibilmente integrati.

L’ASFO e l’Iniziativa

imprenditoriale possono

contribuire alla soluzione

dei problemi

Ricadute sull’impiego giovanile:

• Possibilità imprenditoriali e di

rafforzamento / evoluzione

imprese esistenti (formazione!)

Scarse possibilità di accesso

per giovani preparati senza

risorse (finanziamento giovani).

• Necessità figure di riferimento

• Necessità di adeguata politica

Grazie per l’attenzioneL’ASFO non è che uno strumento

per una politica più incisiva che

tutti auspichiamo!

14 ASFOcostituite o in costituzione

in Piemonte con iniziativa privata e incentivi

solo culturali e tecnici.

1 ASFO costituita in Lombardia

1 ASFO costituita in Friuli

• Principale problema tecnico:

valutazione oggettiva delle

potenzialità produttive

dell’area accorpata.

competenze tecniche necessarie:

agronomiche, fitosanitarie

zootecniche, casearie,

forestali, ecc

segue Valutazione oggettiva potenzialità:

- Considerazione dei prioritari

interessi locali ( Viticoltori

Coltivatori,Allevatori, Allevatori

integrati con altri territori, ecc)

Individuazione delle possibilità

operative.

-Importanza della

Dimensione aziendale

per il futuro dell’ASFO

Redazione del progetto per

l’azienda utilizzatrice dell’ ASFO

- tipolologie interventi

- localizzazione interventi

- Piano investimenti e

finanziamenti da

concordare con il Gestore

Possibili agevolazioni Regionali

Individuazione Utilizzatore-ri

incentivi per l’Utilizzatore:

- piano di gestione (incentivi in Piemonte)

- qualificazione territoriale

- certificazione topografica

- collegamento prodotti al territorio

di provenienza

- catasto produttivo

- certificazione e difesa prodotti

L’ampliamento delle superfici

aziendali

agevola la gestione,

rafforza le imprese,

caratterizza i prodotti,

migliora la qualità di vita degli

Operatori ( Associazioni,

Cooperative fra Utilizzatori)

(modello francese dei

GROUPEMENT PASTORAUX )

ASFO costituite in Piemonte:

1)”Carnino”, val Tanaro, subalpina,

pastorale, integrata con Alpeggio,

3° anno funzionamento, effetti

ecologici, paesaggistici, fondiari.

Sviluppi: produzione vitelli da

ristallo e latte da erba,

consolidamento impresa utilizzatrice

effetti Asfo a Carnino, dal 2011

Carnino, autunno 2013

Carnino, attrezzature pastorali

Carnino, attrezzature pastorali

Carnino, 2014, giugno

Carnino, 2014, giugno

Carnino, 2014, giugno

Carnino, 2014, giugno

Altre Associazioni fondiarie realizzate:

2) ”Prati di Avolasca”(AL) silente

3) ASFO Montemale (CN) attiva

4) Lauriano (TO) collinare attiva

5) Ostana Cn silente

6) Caldirola (AL) (nuove)

7) Montecapraro (AL) n

8) Chiusa Pesio (CN) s

9) Ayas (AO), s

10) Borgiallo (TO). s

11) Franciscio (SO); n

12) Valle Erbezzo (UD) (Stregna) n