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Nel seguito, il funzionamento di FLASH sarà illustrato tramite un esempio applicativo. Come esempio è stato scelto il più completo tra quelli indicati nell’appendice H della norma CEI EN 62305 - 2: una struttura adibita ad ospedale. In tal modo l’utente potrà valutare i risultati di FLASH anche alla luce delle considerazioni e delle valu- tazioni indicate dalla Norma. Avvio del programma: finestra principale Dopo avere avviato FLASH appare la finestra principale che rappre- senta il “pannello di controllo” del programma. I dati da elaborare possono essere introdotti richiamando le finestre secondarie attraver- so i pulsanti (a sinistra della finestra), oppure tramite il menu a ten- dina (in alto). Nel seguito è indicato, passo per passo, il percorso da seguire per va- lutare il rischio dovuto al fulmine e quindi proteggere adeguatamen- te la struttura considerata. ESEMPIO APPLICATIVO

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Page 1: Layout 1 (Page 33) Tommasini.pdf · PASSO 7): Misure di protezione Per le misure di protezione possono essere adottate le seguenti soluzioni: Prima soluzione l Proteggere l’edificio

Nel seguito, il funzionamento di FLASH sarà illustrato tramite unesempio applicativo. Come esempio è stato scelto il più completo traquelli indicati nell’appendice H della norma CEI EN 62305 - 2: unastruttura adibita ad ospedale. In tal modo l’utente potrà valutare irisultati di FLASH anche alla luce delle considerazioni e delle valu-tazioni indicate dalla Norma.

Avvio del programma: finestra principaleDopo avere avviato FLASH appare la finestra principale che rappre-senta il “pannello di controllo” del programma. I dati da elaborarepossono essere introdotti richiamando le finestre secondarie attraver-so i pulsanti (a sinistra della finestra), oppure tramite il menu a ten-dina (in alto).Nel seguito è indicato, passo per passo, il percorso da seguire per va-lutare il rischio dovuto al fulmine e quindi proteggere adeguatamen-te la struttura considerata.

ESEMPIO APPLICATIVO

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Nota: In questa finestra e, in generale, in tutto il programmaFLASH, le caselle che non possono essere modificate hanno fondogiallo (come ad esempio i risultati delle elaborazioni); viceversa,le caselle a fondo bianco indicano i dati che devono essere intro-dotti o modificati dall’utente.

Nel caso specifico è stata disegnata una struttura costituita di ununico blocco avente misure di base 150 m x 50 m e altezza 10 m.

PASSO 1): Disegno della struttura

Premendo il pulsante di disegno appare la finestra <Disegno dellastruttura> che permette di definire la forma e le dimensioni dellastruttura da proteggere. Il disegno della struttura può essere effettua-to definendo un singolo blocco aventi le dimensioni massime dellastruttura oppure, in modo più preciso, accostando diversi blocchifino a realizzare la forma voluta. La dimensione dei blocchi è defini-ta per mezzo della finestra di dimensionamento (che appare quan-do si inerisce un nuovo blocco oppure facendo doppio click su unblocco esistente). I blocchi si muovono sul foglio, semplicementetrascinandoli con il mouse.Dopo avere disegnato la struttura, con il tasto <Esci> si ritorna allafinestra principale.

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PASSO 2): Caratteristiche della struttura

I dati e le caratteristiche dell’edificio stesso ed dei suoi dintorni sonospecificati nella seguente tabella:

Caratteristiche della struttura

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALORECoefficiente di posizione Isolata Cd 1Densità di fulmini al suolo 1/km2/anno Ng 4Persone presenti All’esterno ed all’interno nella struttura della struttura nt 1000

All’interno della struttura sono state definite le seguenti zone:Z1 (all’esterno dell’edificio) Z2 (camere di degenza) Z3 (blocco operatorio) Z4 (unità di cure intensive)

Le caratteristiche di queste zone sono riportate nelle seguenti tabelle:

Caratteristiche della zona Z1 (all’esterno dell’edificio)

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALORETipo di superficie del suolo Calcestruzzo ra 1.10 - 2

Protezione contro le tensionidi contatto e di passo No PA 1Persone potenzialmentein pericolo di vita 10

Caratteristiche della zona Z2 (camere di degenza)

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALORETipo di pavimento Linoleum ru 1.10 - 5

Rischio d’incendio Ordinario rf 1.10 - 2

Pericoli particolari (relativo a R1) Difficoltà di evacuazione h 5Pericoli particolari (relativo a R4) No h 1Protezione antincendio No rp 1Schermo di zona No KS2 1Impianto di energia interno Connesso alla linea PW - -Impianto telefonico interno Connesso alla linea TLC - -Persone potenzialmentein pericolo nella zona 950

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PASSO 2): Caratteristiche della struttura

Caratteristiche della zona Z3 (blocco operatorio)

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALORETipo di pavimento Linoleum ru 1.10 - 5

Rischio d’incendio Ridotto rf 1.10 - 3

Pericoli particolari (relativo a R1) Difficoltà di evacuazione h 5Pericoli particolari (relativo a R4) No h 1Protezione antincendio No rp 1Schermo locale No KS2 1Impianto di energia interno Connesso alla linea PW - -Impianto telefonico interno Connesso alla linea TLC - -Persone potenzialm. in pericolonella zona 35

Caratteristiche della zona Z4 (unità di cure intensive)

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALORETipo di pavimento Linoleum ru 10 - 5

Rischio d’incendio Ridotto rf 10 - 3

Pericoli particolari (relativo a R1) Difficoltà di evacuazione h 5Pericoli particolari (relativo a R4) No h 1Protezione antincendio No rp 1Schermo di zona No KS2 1Impianto di energia interno Connesso alla linea PW - -Impianto telefonico interno Connesso alla linea TLC - -Persone potenzialm. in pericolonella zona 5

Tutti i suddetti dati possono essere inseriti in FLASH attraverso lafinestra <Caratteristiche della struttura>. Nella parte superiore di tale finestra sono indicate le caratteristichedella struttura comuni a tutte le zone (ad es. comune in cui è sita lastruttura, tipologia della struttura stessa, numero totale di personenella struttura etc.).Nella zona inferiore della finestra sono indicate tante schede quantesono le zone in cui è stata suddivisa la struttura. Nelle schede è pos-sibile i dati, caratteristici di ciascuna zona (ad es. ambiente interno oesterno, caratteristiche della pavimentazione, carico di incendio,misure di protezione antincendio, schermature locali etc.), necessariper la valutazione del rischio.

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PASSO 2): Caratteristiche della struttura

Si noti che, in conformità a quanto indicato nelle tabelle, nelle zoneZ2, Z3, e Z4 è stata selezionata l’opzione “difficoltà di evacuazio-ne”. Inoltre, nelle zone Z3, e Z4 è stata selezionata l’opzione “guastiagli impianti interni provocano immediato pericolo per le per-sone”.

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PASSO 3): Perdite

Anche i valori delle perdite possono essere inseriti zona per zona,attraverso la finestra che si apre premendo l’apposito pulsante<perdite>.

Nel caso specifico i valori di perdite inseriti sono stati i seguenti, peril rischio R1: l Lt = 0,01 (all’esterno della struttura)l Lt = 0,0001 (all’interno della struttura)l Lf = 0,1l Lo = 0,001

Tali valori vengono da FLASH automaticamente pesati nelle diversezone, in funzione del numero di persone presenti: ad esempio nella zona3 (ambiente interno) Lt = 0,0000035 cioè il valore base di Lt (0,01)moltiplicato per il numero di persone presenti nella zona (35) e divisoper il numero di persone presenti nella struttura (1000).

Per le zone Z3 e Z4, considerate le particolari caratteristiche, siassume invece il valore tipico senza riduzione: Lo =10-3.

Per il rischio R4 sono stati assunti i valori medi tipici dell’ammontarerelativo delle perdite: l Lf = 0,5l Lo = 0,01

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Le caratteristiche delle linee entranti nella struttura - una di energia(PW) ed una di segnale (TLC) - sono definite nelle seguenti tabelle:

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALOREResistività del suolo (Nm) o 200Lunghezza Ridotto Lc 500Altezza (m) InterrataTrasformatore AT/BT All’ingresso

dell’edificio Ct 0,2Coefficiente di posizione Circondata dadella linea strutture più basse Cd 0,5Coefficiente ambientaledella linea Suburbano Ce 0,5Linea schermata connessa PLD 0,2alla barra equipotenziale RS

< 1 (N/Jm)ed apparati connessi alla stessa PLI 0,008barra equipotenzialeDimensioni della strutturaall’estremità “a” della linea (m) No -

Caratteristiche della linea TLC

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALOREResistività del suolo (Nm) o 200Lunghezza - Lc 300Altezza (m) Interrata - -Coefficiente di posizione Circondata dadella linea strutture più basse Cd 0,5Coefficiente ambientaledella linea Suburbano Ce 0,5Linea schermata connessa PLD 0,8alla barra equipotenziale 1 < RS

< 5 (N/Jm)ed apparati connessi alla stessa PLI 0,04barra equipotenzialeDimensioni della strutturaall’estremità “a” della linea (m) No (La

.Wa.Ha) 20x30x5

Coefficiente di posizionedella struttura “a” Isolata CDa 1

PASSO 4): Definizione linee elettriche entranti

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Tali dati sono inseriti in FLASH attraverso la finestra <linee entran-ti nella struttura da proteggere>. Possono essere definite fino aventi diverse linee elettriche.

Nel caso specifico sono state definite linee semplici, completamenteinterrate. È tuttavia possibile definire con FLASH linee costituite ditratti diversi (interrati e aerei, schermati e non schermati etc.)

PASSO 4): Definizione linee elettriche entranti

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PASSO 5): Impianti interni

Le caratteristiche degli impianti interni alla struttura - anch’essi dienergia di segnale, collegati alle rispettive linee entranti - sono defi-nite nelle seguenti tabelle:

Impianto di energia interno

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALOREPrecauzioni nel cablaggio Cavo non schermato.interno Precauzioni di cablaggio KS3 0,2

per evitare larghe spireTensione di tenuta degli apparati UW UW = 2,5 kV KS4 0,6Protezione con sistema SPD No PSPD 1

Impianto di telecomunicazione interno

PARAMETRO COMMENTO SIMBOLO VALOREPrecauzioni nel cablaggio Cavo non schermato.interno Precauzioni di cablaggio KS3 0,02

per evitare larghe spireTensione di tenuta degli apparati UW UW = 1,5 kV KS4 1Protezione con sistema SPD No PSPD 1

Tali dati sono inseriti in FLASH attraverso la finestra <impiantiinterni della struttura da proteggere>. Possono essere definite finoa venti diversi impianti elettrici.

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PASSO 5): Impianti interni

PASSO 6): Analisi dei risultati del calcolo del rischio dovutoal fulmine

A questo punto FLASH ha calcolato tutte le componenti di rischiodei diversi tipi di rischio. Il risultato è indicato in forma grafica nel-l’istogramma e in forma numerica nelle caselle sulla destra dellafinestra principale. Per ciascuna componente di rischio è inoltre pos-sibile visualizzare i singoli fattori di calcolo, tramite il pulsante postoa destra di ciascuna casella.

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I valori di rischio, probabilità e perdite per ciascun tipo di rischiosono illustrati anche in forma tabellare (che può essere stampata):

PASSO 6): Analisi dei risultati del calcolo del rischiodovuto al fulmine

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PASSO 7): Misure di protezione

Dall’esame degli istogrammi e delle tabelle riportanti i valori di ri-schio, risulta evidente che il rischio R1 per la struttura é principal-mente dovuto a:l danni materiali nella zona Z2 (componenti RB ≈ 27 % e RV ≈ 4 %

del rischio totale).l guasti degli impianti interni nelle zone Z3 e Z4 causate da fulmi-

ni in prossimità della struttura (componente di rischio RM) edalla componente RC;

La componente RB può essere ridotta con:l installazione di LPS conformi alla CEI 62305-3 per l’intero edificiol adottando misure di protezione nella zona Z2 atte a ridurre le

conseguenze dell’incendio (quali estintori, impianti automaticidi rivelazione d’incendio, ecc.).

Le componenti RC e RV possono essere ridotte proteggendo gliimpianti interni di energia e di telecomunicazione con un sistema diSPD conforme alla CEI 62305-4.

La componente RM nelle zone Z3 e Z4 possono essere ridotte: l installando sugl’impianti interni di energia e di telecomunicazione

un sistema di SPD coordinati conforme alla CEI 62305-4;l installando nelle zone Z3 e Z4 adeguati schermi locali a maglia

conformi alla CEI 62305-4.

Premendo il tasto <scelta delle misure di protezione> si attiva lacorrispondente finestra, attraverso la quale possono essere introdottele diverse misure di protezione.

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PASSO 7): Misure di protezione

Per le misure di protezione possono essere adottate le seguentisoluzioni:

Prima soluzionel Proteggere l’edificio mediante un LPS di classe I;l installare, sugli impianti interni di energia e di telecomunicazio-

ne, una sistema di SPD con protezione rinforzata (1,5x) aventePSPD = 0,005;

l installare nella zona Z2 un impianto automatico di rivelazioned’incendio;

l installare nelle zone Z3 e Z3 uno schermo a rete magliata conlarghezza delle maglie w = 0,5 m.

Adottando questa soluzione, i valori di rischio si riducono come indi-cato nella figura seguente:

Tale soluzione può essere memorizzata nella posizione 1, selezionan-do “soluzione 1” e poi premendo il pulsante <memorizza>.

Seconda soluzionel Proteggere l’edificio mediante un LPS di classe I.l installare, sugli impianti interni di energia e di telecomunicazio-

ne, una sistema di SPD con protezione rinforzata (3x) di SPDcoordinati con PSPD = 0,001.

l installare nella zona Z2 un impianto automatico di rivelazioned’incendio.

Adottando questa soluzione, i valori di rischio si riducono comeindicato nella figura seguente:

Memorizzare que-sta soluzione nellaposizione 2.

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PASSO 7): Misure di protezione

Terza soluzionel Proteggere l’edificio mediante un LPS di classe I.l installare, sugli impianti interni di energia e di telecomunicazio-

ne, una sistema di SPD con protezione rinforzata (2x) di SPDcoordinati con PSPD = 0,002.

l installare nella zona Z2 un impianto automatico di rivelazioned’incendio.

Installare nelle zone Z3 e Z4 uno schermo a rete magliata con larghez-za delle maglie w = 0,1 m.

Adottando questa soluzione, i valori di rischio si riducono comeindicato nella figura seguente:

Memorizzare questa soluzione nella posizione 3.

Tutte le soluzioni riducono il rischio a valori inferiori al valore tolle-rabile.

La soluzione da adottare dipende dal miglior compromesso tra gliaspetti tecnici e quelli economici.

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Come indicato nell’appendice G della Norma, l’ammontare totale delleperdite CL può essere calcolato mediante la seguente equazione:CL = (RA+RU)·CA+(RB+RV)·(CA+CB+CS+CC)+(RC+RM+RW+RZ)·CS

dove:RA e RU sono le componenti di rischio relative alla perdita di ani-mali, in assenza delle misure di protezione;RB ed RV sono le componenti di rischio relative ai danni materi-ali, in assenza delle misure di protezione;RC, RM, RW e RZ sono le componenti di rischio relative ai guastidegli impianti elettrici ed elettronici, in assenza delle misure diprotezione;CA è il costo degli animali;CS è il costo degli impianti nella struttura;CB è il costo dell’edificio;CCè il costo del contenuto.

L’ammontare totale CRL della perdita residua malgrado la presenzadelle misure di protezione può essere calcolato con la seguenterelazione:

dove:R’A e R’U sono le componenti di rischio relative alla perdita dianimali, in presenza delle misure di protezione;R’B e R’V sono le componenti di rischio relative ai danni materi-ali, in presenza delle misure di protezione;R’C, R’M, R’W e R’Z sono le componenti di rischio relative ai guastidegli impianti elettrici ed elettronici, in presenza delle misure diprotezione.

L’ammontare totale CPM delle misure di protezione può essere calco-lato con la seguente relazione::CPM = CP·(i+a+m)

dove:CP è il costo delle misure di protezione;i è il tasso di interessea è il tasso di ammortamentom è il tasso dei costi di manutenzione.

PASSO 8): Valutazione economica

CRL=(R’A +R’U)·CA+(R’B+R’V)·(CA+CB+CS+CC)+(R’C+R’M+R’W+R’Z)·CS

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PASSO 8): Valutazione economica

Il risparmio annuale S é dato dalla:S = CL - (CPM + CRL)

La protezione é conveniente se il risparmio annuale è S>0.

Tali valutazioni sono effettuate da FLASH nella schermata <valu-tazione economica>.

I valori dei costi unitari dei provvedimenti di protezione (LPS, SPDetc.) e dei tassi (interesse, ammortamento e manutenzione) sonocontenuti in un database modificabile selezionando l’opzione <mo-difica database costi unitari>.

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PASSO 9): Installazione degli SPD

La schermata <scelta degli SPD> aiuta l’utente nella scelta dei limi-tatori di sovratensione (SPD) da installare all’origine dell’impianto(cioé all’ingresso della linea esterna nella struttura) e/o vicino alleapparecchiature.In funzione della tipologia degli SPD indicati nella precedente fine-stra <misure di protezione> il programma determina i dati di targadell’SPD necessario.

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PASSO 10): Relazione

Al termine del lavoro il programma prepara una relazione tecnica cheillustra i risultati della valutazione del rischio e delle scelte effettuate.