Lavoro strade in sicurezza - Provincia di...

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SERVIZIO SICUREZZA CANTIERI - FORMAZIONE E INFORMAZIONE PROVINCIA DI PISTOIA CORSO DI AGGIORNAMENTO PER GLI ADDETTI CORSO DI AGGIORNAMENTO PER GLI ADDETTI DEI CENTRI OPERATIVI STRADE DEI CENTRI OPERATIVI STRADE - - 2012 2012 IL LAVORO SULLE STRADE IL LAVORO SULLE STRADE IN SICUREZZA IN SICUREZZA Pistoia, lì, 09-11-2012 Il Dirigente del Servizio Dott. Ing. Paolo Bellezza

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SERVIZIO SICUREZZA CANTIERI -FORMAZIONE E INFORMAZIONE

PROVINCIA DI PISTOIA

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER GLI ADDETTICORSO DI AGGIORNAMENTO PER GLI ADDETTIDEI CENTRI OPERATIVI STRADE DEI CENTRI OPERATIVI STRADE -- 20122012

IL LAVORO SULLE STRADEIL LAVORO SULLE STRADEIN SICUREZZAIN SICUREZZA

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INDICEINDICE

1 1 –– Introduzione: un caso concretoIntroduzione: un caso concreto

2 2 –– Segnaletica stradale temporanea Segnaletica stradale temporanea -- EsercitazioneEsercitazione

3 3 –– I segnali gestualiI segnali gestuali

4 4 –– Le lineeLe linee--vitavita

5 5 –– Utilizzo della motosegaUtilizzo della motosega

6 6 –– Movimentazione manuale dei carichi (MMC)Movimentazione manuale dei carichi (MMC)

7 7 –– RingraziamentiRingraziamenti

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1 1 -- INTRODUZIONEINTRODUZIONE

Quest’anno il Corso della Sicurezza parte dall’analisi di un casQuest’anno il Corso della Sicurezza parte dall’analisi di un caso o concreto verificatosi il 23 luglio 2012 alle ore 22,00 su una stconcreto verificatosi il 23 luglio 2012 alle ore 22,00 su una strada rada provinciale (vedere lettera allegata a pag. 4).provinciale (vedere lettera allegata a pag. 4).

Partire da un caso realmente accaduto ci aiuta per i seguenti moPartire da un caso realmente accaduto ci aiuta per i seguenti motivi:tivi:

-- non dobbiamo fare soltanto teoria ma pratica della sicurezza;non dobbiamo fare soltanto teoria ma pratica della sicurezza;-- contestualizziamo i fatti riferiti ad eventi realmente accaduticontestualizziamo i fatti riferiti ad eventi realmente accaduti che che possono insegnare qualcosa per il presente, ma, soprattutto, perpossono insegnare qualcosa per il presente, ma, soprattutto, per il il futuro.futuro.

La richiesta danni presentata mette in evidenza n. 3 PUNTI (probLa richiesta danni presentata mette in evidenza n. 3 PUNTI (problemi):lemi):

1)1) l’addetto stradale era vestito di scuro (soprattutto non indossal’addetto stradale era vestito di scuro (soprattutto non indossava un va un gilet o un giaccone con bande rifrangenti come DPI);gilet o un giaccone con bande rifrangenti come DPI);

2) non era stata posizionata la segnaletica di preavviso sull2) non era stata posizionata la segnaletica di preavviso sulla strada;a strada;

3)3) non era presente un moviere.non era presente un moviere.

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ALLE

GAT

O

N. 1

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Riguardo a tali punti, si osserva che:Riguardo a tali punti, si osserva che:

1)1) l’art. 75 del D.l’art. 75 del D.LgsLgs. 9. 9--0404--2008, n. 81 e s.m.i. dice che i DPI devono essere 2008, n. 81 e s.m.i. dice che i DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficienimpiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti temente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione colletda misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da tiva, da misure, metodi e procedimenti di riorganizzazione del lavoro;misure, metodi e procedimenti di riorganizzazione del lavoro;

2) il paragrafo n. 2 del D.M. 102) il paragrafo n. 2 del D.M. 10--0707--2002 (“Disciplinare Tecnico relativo agli 2002 (“Disciplinare Tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categorie di strade, da adschemi segnaletici, differenziati per categorie di strade, da adottare per il ottare per il segnalamento temporaneo”) dice che sulle strade possono presentasegnalamento temporaneo”) dice che sulle strade possono presentarsi rsi cantieri, incidenti, ostruzioni, che costituiscono un pericolo pcantieri, incidenti, ostruzioni, che costituiscono un pericolo per gli utenti; er gli utenti; per salvaguardare la loro sicurezza e quella di chi opera sullaper salvaguardare la loro sicurezza e quella di chi opera sulla strada, il strada, il segnalamento temporaneo deve informare gli utenti, guidarli, consegnalamento temporaneo deve informare gli utenti, guidarli, convincerli a vincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale;tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale;

3) il paragrafo n. 11 del D.M. 103) il paragrafo n. 11 del D.M. 10--0707--2002, sopra citato, parla della segnaletica 2002, sopra citato, parla della segnaletica per situazioni di emergenza; nel caso in esame sarebbe occorso uper situazioni di emergenza; nel caso in esame sarebbe occorso un moviere, n moviere, ma in sua assenza, era necessario almeno una segnaletica che metma in sua assenza, era necessario almeno una segnaletica che mettesse in tesse in evidenza il pericolo (es. segnale di “Altri pericoli” di cui allevidenza il pericolo (es. segnale di “Altri pericoli” di cui alla fig. II 35, art. 103 a fig. II 35, art. 103 del C. d. S.).del C. d. S.).

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2 2 –– SEGNALETICA STRADALE TEMPORANEASEGNALETICA STRADALE TEMPORANEA

La segnaletica temporanea è definita dall’art. 21 del Nuovo CodiLa segnaletica temporanea è definita dall’art. 21 del Nuovo Codice della ce della Strada e regolamentata dagli articoli da 30 a 43 del RegolamentoStrada e regolamentata dagli articoli da 30 a 43 del Regolamento di esecuzione e di esecuzione e di attuazione dello stesso Codice, mentre il Disciplinare Tecnicdi attuazione dello stesso Codice, mentre il Disciplinare Tecnico relativo agli o relativo agli schemi segnaletici da adottare per il segnalamento temporaneo coschemi segnaletici da adottare per il segnalamento temporaneo contiene:ntiene:

a)a) le istruzioni esplicative degli elementi principali del segnalle istruzioni esplicative degli elementi principali del segnalamento amento temporaneo;temporaneo;

b) le caratteristiche dei segnali e dei dispositivi temporanei;b) le caratteristiche dei segnali e dei dispositivi temporanei;

c)c) gli schemi di segnalamento temporaneo corrispondenti a: cantiegli schemi di segnalamento temporaneo corrispondenti a: cantieri fissi, ri fissi, cantieri mobili, incidenti;cantieri mobili, incidenti;

d)d) ulteriori esplicazioni.ulteriori esplicazioni.

Tali schemi devono essere conosciuti non soltanto dal CapoTali schemi devono essere conosciuti non soltanto dal Capo--centro delle centro delle strade, ma da ogni addetto alle strade, oltre che dai tecnici e strade, ma da ogni addetto alle strade, oltre che dai tecnici e dai dirigenti.dai dirigenti.

Non c’è un solo modo (schema) di affrontare una data situazNon c’è un solo modo (schema) di affrontare una data situazione; infatti, ione; infatti, possono essere date soluzioni diverse per uno stesso cantiere.possono essere date soluzioni diverse per uno stesso cantiere.

Faremo una prova pratica di simulazione (di cui agli allegaFaremo una prova pratica di simulazione (di cui agli allegati dal n. 3 al n. 14) ti dal n. 3 al n. 14) completando i seguenti schemi segnaletici con i cartelli mancantcompletando i seguenti schemi segnaletici con i cartelli mancanti:i:

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-- lavori a fianco della banchina (tav. 60);lavori a fianco della banchina (tav. 60);-- lavori sulla banchina (tav. 61);lavori sulla banchina (tav. 61);-- cantiere mobile assistito da moviere (tav. 62);cantiere mobile assistito da moviere (tav. 62);-- lavori su margine della carreggiata (tav. 63);lavori su margine della carreggiata (tav. 63);-- lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato (tlavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato (tav. 64);av. 64);-- lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato relavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato regolato dagolato da

movieri (tav. 65);movieri (tav. 65);-- lavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato relavori sulla carreggiata con transito a senso unico alternato regolato dagolato da

impianto semaforico (tav. 66);impianto semaforico (tav. 66);-- apertura di apertura di chiavicottochiavicotto, portello o tombino su marciapiede (tav. 72);, portello o tombino su marciapiede (tav. 72);-- apertura di apertura di chiavicottochiavicotto, ecc. ecc., sul margine della carreggiata per lavori, ecc. ecc., sul margine della carreggiata per lavori

di durata non superiore a 7 giorni (tav. 73);di durata non superiore a 7 giorni (tav. 73);-- apertura di apertura di chiavicottochiavicotto, ecc. ecc., sul margine della carreggiata per lavori di, ecc. ecc., sul margine della carreggiata per lavori di

durata superiore a 7 giorni (tav. 74);durata superiore a 7 giorni (tav. 74);-- apertura diapertura di chiavicottochiavicotto, ecc. ecc., al centro della carreggiata (tav. 75);, ecc. ecc., al centro della carreggiata (tav. 75);-- apertura di apertura di chiavicottochiavicotto, ecc. ecc., sulla semi, ecc. ecc., sulla semi--carreggiata con larghezzacarreggiata con larghezza

della carreggiata libera che impone il senso unico alternato (della carreggiata libera che impone il senso unico alternato (tav. 76).tav. 76).

I cartelli che usiamo nell’esercitazione sono i seguenti:I cartelli che usiamo nell’esercitazione sono i seguenti:

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ALLEGATO N. 2

In pratica, sugli In pratica, sugli schscheemi segnaletici di mi segnaletici di eserceserciitazionetazione vanno segnati vanno segnati i numeri i numeri corrispondecorrispondennti ai segnali mancanti ti ai segnali mancanti di questa tabella. di questa tabella. Esempio: sulla tav. n. Esempio: sulla tav. n. 60 (allegato n. 3), in 60 (allegato n. 3), in corrispondenza del scorrispondenza del seegnalegnale mancante (al mancante (al suo posto troverete suo posto troverete un punto interrogatiun punto interrogati--vo) occorre posizionavo) occorre posiziona--re il cartello avente il re il cartello avente il n. 3 che si riferisce ai n. 3 che si riferisce ai “Lavori” (di cui alla “Lavori” (di cui alla fig. 383, art. 31 del fig. 383, art. 31 del Regolamento di Regolamento di esecuesecu--zione zione ed attuazione ed attuazione del C.d.S.).del C.d.S.).

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ALLEGATO N. 7

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ALLEGATO N. 11

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ALLEGATO N. 12

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ALLEGATO N. 13

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ALLEGATO N. 14

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3 3 –– SEGNALI GESTUALISEGNALI GESTUALI

Un segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facileUn segnale gestuale deve essere preciso, semplice, ampio, facile da eseguire e da eseguire e da comprendere e ben distinto da un altro segnale gestuale.da comprendere e ben distinto da un altro segnale gestuale.

Le regole d’impiego sono le seguenti:Le regole d’impiego sono le seguenti:

a)a) La persona che emette i segnali (segnalatore) impartisce per mezLa persona che emette i segnali (segnalatore) impartisce per mezzo di segnali zo di segnali gestuali le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali (ogestuali le istruzioni di manovra al destinatario dei segnali (operatore);peratore);b)b) Il segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli occhIl segnalatore deve essere in condizioni di seguire con gli occhi le manovre i le manovre senza essere esposto a rischi a causa di esse; se non sono soddisenza essere esposto a rischi a causa di esse; se non sono soddisfatte queste sfatte queste condizioni, occorre usare uno o più segnalatori;condizioni, occorre usare uno o più segnalatori;c)c) Il segnalatore deve rivolgere la sua attenzione al comando deIl segnalatore deve rivolgere la sua attenzione al comando delle manovre ed lle manovre ed alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nelle vicinanze;alla sicurezza dei lavoratori che si trovano nelle vicinanze;d)d) Quando l’operatore non può eseguire gli ordini ricevuti con lQuando l’operatore non può eseguire gli ordini ricevuti con le dovute e dovute garanzie, deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove igaranzie, deve sospendere la manovra in corso e chiedere nuove istruzioni;struzioni;e)e) Il segnalatore deve essere individuato agevolmente dall’operaIl segnalatore deve essere individuato agevolmente dall’operatore;tore;f)f) Il segnalatore deve indossare o impiegare uno o più elementi Il segnalatore deve indossare o impiegare uno o più elementi di di riconoscimento (es. giubbotto o gilet, casco, paletta, ecc. ecc.riconoscimento (es. giubbotto o gilet, casco, paletta, ecc. ecc.););g)g) Gli elementi di riconoscimento sono di colore vivo, preferibiGli elementi di riconoscimento sono di colore vivo, preferibilmente unico (es. lmente unico (es. arancio, giallo).arancio, giallo).

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I segnali gestuali sono riportati I segnali gestuali sono riportati sull’allegato XXXII al D. sull’allegato XXXII al D. LgsLgs. n. . n. 81/2008 e s.m.i. e sono di n. 4 81/2008 e s.m.i. e sono di n. 4 tipi:tipi:

A A –– gesti generali;gesti generali;B B –– movimenti verticali;movimenti verticali;C C –– movimenti orizzontali;movimenti orizzontali;D D –– pericolo.pericolo.

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ALLEGATO N. 16

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4 4 –– SISTEMI DI ARRESTO CADUTA SISTEMI DI ARRESTO CADUTA –– LINEELINEE--VITAVITA

I sistemi di arresto caduta sono meccanismi che tutelano i I sistemi di arresto caduta sono meccanismi che tutelano i lavoratori in un lavoratori in un cantiere perché prevengono dal rischio di caduta dall’alto, causcantiere perché prevengono dal rischio di caduta dall’alto, causa principale di a principale di morte nell’edilizia.morte nell’edilizia.

Un sistema di arresto caduta è composto da n. 3 elementi foUn sistema di arresto caduta è composto da n. 3 elementi fondamentali:ndamentali:1)1) ancoraggio;ancoraggio;2)2) collegamento;collegamento;3)3) imbracatura.imbracatura.

Si ricorda che, prima dell’uso di un qualsiasi sistema di aSi ricorda che, prima dell’uso di un qualsiasi sistema di arresto caduta, rresto caduta, occorre predisporre una procedura per il recupero della persona occorre predisporre una procedura per il recupero della persona che che eventualmente dovesse cadere.eventualmente dovesse cadere.

I punti di ancoraggio possono essere fissi o mobili.I punti di ancoraggio possono essere fissi o mobili.I collegamenti con l’operatore possono essere: I collegamenti con l’operatore possono essere:

a)a) fissi (cordino con moschettone);fissi (cordino con moschettone);b)b) scorrevoli (su fune);scorrevoli (su fune);c)c) regolabili o retrattili.regolabili o retrattili.

L’imbracatura, che vedremo tra poco, è fatta con bretelle eL’imbracatura, che vedremo tra poco, è fatta con bretelle e cosciali.cosciali.

La norma UNI EN 795 classifica i punti di ancoraggio nel seLa norma UNI EN 795 classifica i punti di ancoraggio nel seguente modo:guente modo:

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-- CLASSE CLASSE AA (divisa in (divisa in AA1 e 1 e AA2)2)::

-- AA1 = comprende ancoraggi progettati per essere fissati a superfic1 = comprende ancoraggi progettati per essere fissati a superfici verticali, i verticali, orizzontali o inclinate (ad es. pareti, pilastri, architravi conorizzontali o inclinate (ad es. pareti, pilastri, architravi con golfari golfari o tasselli ad o tasselli ad espansione (vedi foto pag. 26).espansione (vedi foto pag. 26).

-- AA2 = comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissat2 = comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a tetti i a tetti inclinati (vedi foto pag. 27).inclinati (vedi foto pag. 27).

-- CLASSE CLASSE BB::comprende dispositivi di ancoraggio provvisori portatili (es. pcomprende dispositivi di ancoraggio provvisori portatili (es. pertiche o treppiedi ertiche o treppiedi con punto di ancoraggio, vedi foto pagg. 28 e 29).con punto di ancoraggio, vedi foto pagg. 28 e 29).

-- CLASSE CLASSE CC::comprende le linee di ancoraggio orizzontali flessibili; ai finicomprende le linee di ancoraggio orizzontali flessibili; ai fini della Norma UNI della Norma UNI EN 795 per linea orizzontale si intende una linea che devia dallEN 795 per linea orizzontale si intende una linea che devia dall’orizzontale per ’orizzontale per non più di 15° (vedi foto pagg. 30, 31).non più di 15° (vedi foto pagg. 30, 31).

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ALLEGATO N. 19

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ALLEGATO N. 20

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CLASSE C

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ALLEGATO N. 21

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CLASSE C

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ALLEGATO N. 22

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-- CLASSE CLASSE DD::comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano una rotaia dcomprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano una rotaia di ancoraggio i ancoraggio rigida orizzontale (vedi foto di questa pagina).rigida orizzontale (vedi foto di questa pagina).

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ALLEGATO N. 23

CLASSE D

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-- CLASSE CLASSE EE::dispositivo di ancoraggio a “corpo morto” da utilizzare su supedispositivo di ancoraggio a “corpo morto” da utilizzare su superfici orizzontali rfici orizzontali (es. tipo con pesi solidi o carico d’acqua) per l’uso di ancorag(es. tipo con pesi solidi o carico d’acqua) per l’uso di ancoraggi a corpo morto.gi a corpo morto.

Una superficie si intende orizzontale se devia dall’oriUna superficie si intende orizzontale se devia dall’orizzontale per non più zzontale per non più di 5°. di 5°.

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ALLEGATO N. 24

Cordini con ammortizzatoree lunghezza massima 2 m

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I sistemi di arresto caduta con I sistemi di arresto caduta con assorbitoreassorbitore di energiadi energia hanno le hanno le seguenti caratteristiche:seguenti caratteristiche:

a)a) La lunghezza del cordino, La lunghezza del cordino, comprendente anche comprendente anche l’assorbitore l’assorbitore di di enegiaenegia, non deve essere superio, non deve essere superio--re a 2,00 m;re a 2,00 m;

b)b) La distanza di arresto non deve La distanza di arresto non deve essere superiore a 5,75 m;essere superiore a 5,75 m;

c)c) La distanza minima al di sotto La distanza minima al di sotto dell’utilizzatore (tirante d’aria) dell’utilizzatore (tirante d’aria) deve tener conto della distanza di deve tener conto della distanza di arresto e di una distanza arresto e di una distanza addizioaddizio--nalenale di sicurezza di 2,50 m per lo di sicurezza di 2,50 m per lo spostamento dell’imbracatura sul spostamento dell’imbracatura sul corpo e della distanza sotto i piedi corpo e della distanza sotto i piedi dell’utilizzatore dopo l’arresto;dell’utilizzatore dopo l’arresto;

d)d) Il carico umano massimo non Il carico umano massimo non supera solitamente i 100 Kg. supera solitamente i 100 Kg.

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ALLEGATO N. 25

SISTEMI DI ARRESTO CADUTACON ASSORBITORE DI ENERGIA

Collegati ad una imbracatura

I sistemi di arresto caduta con dispositivi anticaduta retrattilI sistemi di arresto caduta con dispositivi anticaduta retrattilii (UNI EN 60)(UNI EN 60) sono sono quelli nei quali l’operatore è collegato ad un punto fisso di anquelli nei quali l’operatore è collegato ad un punto fisso di ancoraggio mediante coraggio mediante un apparecchio di un apparecchio di tensionamento tensionamento e di richiamo. e di richiamo.

La lunghezza del cordino è regolata automaticamente ed all’La lunghezza del cordino è regolata automaticamente ed all’operatore è operatore è consentito un libero spostamento verticale ed orizzontale con arconsentito un libero spostamento verticale ed orizzontale con arresto immediato resto immediato in caso di caduta (tipo cintura di sicurezza delle automobili). in caso di caduta (tipo cintura di sicurezza delle automobili). Occorre fare Occorre fare attenzione all’”effetto pendolo” (vedi schema di questa pagina).attenzione all’”effetto pendolo” (vedi schema di questa pagina).

Le caratteristiche tecniche di tali dispositivi sono le seLe caratteristiche tecniche di tali dispositivi sono le seguenti:guenti:

a)a) la lunghezza del cordino (es. fune metallica, cinghia o corda la lunghezza del cordino (es. fune metallica, cinghia o corda di fibra sintetica) di fibra sintetica) può variare da 2 a 60 m (2 può variare da 2 a 60 m (2 –– 6 6 –– 10 10 –– 15 15 –– 20 20 –– 25 25 –– 30 30 –– 40 40 –– 60 m);60 m);

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ALLEGATO N. 26

Attenzione all’effetto pendolo

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b) il dissipatore di energia può essere incorporato nel disposib) il dissipatore di energia può essere incorporato nel dispositivo o nel cordino;tivo o nel cordino;

c) la distanza d’arresto non deve superare i 2,00 m;c) la distanza d’arresto non deve superare i 2,00 m;

d) il carico umano (peso dell’operatore) massimo non può superad) il carico umano (peso dell’operatore) massimo non può superare solitamente i re solitamente i 100 Kg;100 Kg;

e) appena la velocità di svolgimento raggiunge un valore prefise) appena la velocità di svolgimento raggiunge un valore prefissato, mediamente sato, mediamente pari a 1,5 m/sec, il sistema di frenatura interviene per provocapari a 1,5 m/sec, il sistema di frenatura interviene per provocare l’arresto che deve re l’arresto che deve avvenire in una distanza massima di 2,00 m. avvenire in una distanza massima di 2,00 m.

Le imbracature di sicurezzaLe imbracature di sicurezza per le maestranze sono riportate nella norma UNIper le maestranze sono riportate nella norma UNI--EN 361.EN 361.

Ci sono vari tipi di imbracature:Ci sono vari tipi di imbracature:

-- imbracatura con attacco solo posteriore (fig. A imbracatura con attacco solo posteriore (fig. A -- pag. 37);pag. 37);-- imbracatura con attacchi anteriore e posteriore (fig. B imbracatura con attacchi anteriore e posteriore (fig. B –– pag. 37);pag. 37);-- imbracatura con attacchi anteriore e posteriore e laterali (fiimbracatura con attacchi anteriore e posteriore e laterali (fig. C g. C –– pag. 38).pag. 38).

Occorre dire che esse sono DPI di III categoria che, a normOccorre dire che esse sono DPI di III categoria che, a norma di legge, a di legge, richiedono la frequenza di un corso specifico per il loro uso (arichiedono la frequenza di un corso specifico per il loro uso (art. 77, c.5 del D.rt. 77, c.5 del D.LgsLgs. . n. 81/2008 e s.m.i.).n. 81/2008 e s.m.i.).

Di seguito sono illustrati i vari tipi di imbracature. Di seguito sono illustrati i vari tipi di imbracature.

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ALLEGATO N. 28

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Applicazioni praticheApplicazioni pratiche. . Vengono riportate alcune applicazioni a titolo di esempio Vengono riportate alcune applicazioni a titolo di esempio che possono riguardare anche le strade (es. ponti, viadotti, opeche possono riguardare anche le strade (es. ponti, viadotti, opere d’arte, rilevati re d’arte, rilevati stradali, ecc. ecc.). Vedere le foto da pag. 39 a pag. 43.stradali, ecc. ecc.). Vedere le foto da pag. 39 a pag. 43.

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ALLEGATO N. 30

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ALLEGATO N. 31

ALLEGATO N. 32

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ALLEGATO N. 33

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ALLEGATO N. 34

ALLEGATO N. 35

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ALLEGATO N. 36

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5 5 –– UTILIZZO DELLA MOTOSEGAUTILIZZO DELLA MOTOSEGA

Prima dell’impiego delle apparecchiature azionate da motorePrima dell’impiego delle apparecchiature azionate da motore a scoppio (es. a scoppio (es. motoseghe, motoseghe, motodemolitorimotodemolitori, gruppi elettrogeni, compressori, ecc.), il preposto , gruppi elettrogeni, compressori, ecc.), il preposto deve controllare a vista che siano in buone condizioni e che nondeve controllare a vista che siano in buone condizioni e che non siano state tolte o siano state tolte o manomesse le protezioni previste.manomesse le protezioni previste.

Durante l’uso di tali apparecchiature occorre attenersi allDurante l’uso di tali apparecchiature occorre attenersi alle istruzioni fornite dal e istruzioni fornite dal costruttore.costruttore.

In particolare, prima dell’uso della motosega, occorre che In particolare, prima dell’uso della motosega, occorre che l’operatore indossi:l’operatore indossi:

a)a) guanti antitaglio;guanti antitaglio;b)b) giacca o salopette antitaglio;giacca o salopette antitaglio;c)c) pantaloni antitaglio;pantaloni antitaglio;d)d) casco;casco;e)e) occhiali;occhiali;f)f) cuffia antirumore.cuffia antirumore.

Il vestiario non deve presentare parti svolazzanti che potrIl vestiario non deve presentare parti svolazzanti che potrebbero impigliarsi ebbero impigliarsi nella catena.nella catena.

Nel corso delle operazioni di taglio l’operatore deve assumNel corso delle operazioni di taglio l’operatore deve assumere una posizione di ere una posizione di equilibrio stabile e sostenere la motosega saldamente con entramequilibrio stabile e sostenere la motosega saldamente con entrambi le mani bi le mani (vedere foto alle pagg. 45, 46 e 47).(vedere foto alle pagg. 45, 46 e 47).

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ALLEGATO N. 37

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-- non spostare gli apparecchi in non spostare gli apparecchi in moto, se non previsto dal moto, se non previsto dal costrutcostrut--toretore. .

L’operatore deve assicurarsi che la L’operatore deve assicurarsi che la catena abbia la giusta tensione e sia catena abbia la giusta tensione e sia sufficientemente lubrificata e affilata.sufficientemente lubrificata e affilata.

ALLEGATO N. 38

L’operatore, prima dell’uso della motosega, deve:L’operatore, prima dell’uso della motosega, deve:

-- accertarsi che il posizionamento dell’apparecchiatura sia stabilaccertarsi che il posizionamento dell’apparecchiatura sia stabile, tenuto conto e, tenuto conto anche delle vibrazioni conseguenti al suo funzionamento;anche delle vibrazioni conseguenti al suo funzionamento;

-- accertarsi che non vi siano perdite di carburante;accertarsi che non vi siano perdite di carburante;-- effettuare i rifornimenti a motore spento e non fumare nel corsoeffettuare i rifornimenti a motore spento e non fumare nel corso di tale di tale

operazione;operazione;-- non impiegare gli apparecchi in locali chiusi, di ridotte dimensnon impiegare gli apparecchi in locali chiusi, di ridotte dimensioni, poco ioni, poco

ventilati o nei quali esista pericolo di esplosioni o incendio;ventilati o nei quali esista pericolo di esplosioni o incendio;-- controllare che lo scarico del motore a scoppio non interferiscacontrollare che lo scarico del motore a scoppio non interferisca con bocche di con bocche di

aspirazioni di sistemi di aerazione;aspirazioni di sistemi di aerazione;-- non eseguire registrazioni col motore acceso se non è indispensanon eseguire registrazioni col motore acceso se non è indispensabile e bile e

comunque adottare le necessarie precauzioni;comunque adottare le necessarie precauzioni;-- non arrotolare alla mano o alle dita l’eventuale funicella di avnon arrotolare alla mano o alle dita l’eventuale funicella di avviamento nella viamento nella

messa in moto (vedere foto);messa in moto (vedere foto);

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La motosega non va usata di punta. La motosega non va usata di punta. Il taglio deve essere eseguito solo con Il taglio deve essere eseguito solo con la parte inferiore della catena senza la parte inferiore della catena senza esercitare pressioni eccessive per esercitare pressioni eccessive per accelerare l’operazione.accelerare l’operazione.

Prima di procedere al taglio di piante è necessario Prima di procedere al taglio di piante è necessario liberare l’area di lavoro dagli arbusti eventualmente liberare l’area di lavoro dagli arbusti eventualmente presenti.presenti.

Durante le operazioni di taglio dei rami a terra è Durante le operazioni di taglio dei rami a terra è opportuno che l’operatore si mantenga, per quanto opportuno che l’operatore si mantenga, per quanto possibile, dalla parte opposta a quella del ramo da recidere. possibile, dalla parte opposta a quella del ramo da recidere. Si deve inoltre fare attenzione ad eventuali movimenti o Si deve inoltre fare attenzione ad eventuali movimenti o rotolamenti della pianta.rotolamenti della pianta.

Nell’uso della motosega nessun’altra persona, all’infuori Nell’uso della motosega nessun’altra persona, all’infuori dell’operatore, deve stazionare nel raggio d’azione dell’operatore, deve stazionare nel raggio d’azione dell’attrezzo o nelle zone di possibile caduta delle piante.dell’attrezzo o nelle zone di possibile caduta delle piante.

Gli spostamenti, anche a breve distanza, devono essere Gli spostamenti, anche a breve distanza, devono essere effettuati a motore spento o al minimo e con catena ferma, effettuati a motore spento o al minimo e con catena ferma, usando, comunque, la massima cautela su terreni usando, comunque, la massima cautela su terreni accidentati, innevati o in pendio. L’operatore deve sempre accidentati, innevati o in pendio. L’operatore deve sempre precedere l’aiutante.precedere l’aiutante.

ALLEGATO N. 39

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6 6 –– MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (MMC)MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (MMC)

Per movimentazione manuale dei carichi (MMC) si intendono le opPer movimentazione manuale dei carichi (MMC) si intendono le operazioni di erazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavortrasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori comprese le atori comprese le azioni del:azioni del:a)a) sollevare;sollevare;b)b) deporre;deporre;c)c) spingere;spingere;d)d) tirare;tirare;e)e) portare o spostareportare o spostareun carico.un carico.

Tali operazioni, per le loro caratteristiche o in conseguenTali operazioni, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni za delle condizioni ergonomiche ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologia da sovraccarico sfavorevoli, comportano rischi di patologia da sovraccarico biomeccanicobiomeccanico, in particolare dorso, in particolare dorso--lombari.lombari.

Per patologia da sovraccarico Per patologia da sovraccarico biomeccanico biomeccanico si intendono le patologie delle si intendono le patologie delle strutture strutture osteoarticolariosteoarticolari, , muscolotendinee muscolotendinee e e nervovascolarinervovascolari. .

Per le operazioni di sollevamento, trasporto, carico e scarico èPer le operazioni di sollevamento, trasporto, carico e scarico è necessario l’uso di necessario l’uso di guanti, calzature antinfortunistiche, vestiario di dotazione e, guanti, calzature antinfortunistiche, vestiario di dotazione e, secondo i casi, di secondo i casi, di casco di protezione (DPI).casco di protezione (DPI).

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Per gli uomini il carico massimo trasportabile è pari a 25 Kg (èPer gli uomini il carico massimo trasportabile è pari a 25 Kg (è stato stato abrogato con D.abrogato con D.LgsLgs. 81/2008 e s.m.i. il valore di 30 Kg indicato nel D.. 81/2008 e s.m.i. il valore di 30 Kg indicato nel D.LgsLgs. . n. 626/1994); per le donne il carico massimo è pari a 20 Kg; pern. 626/1994); per le donne il carico massimo è pari a 20 Kg; per i giovani e i giovani e gli anziani è pari a 15 Kg.gli anziani è pari a 15 Kg.

Quando lavoriamo con i carichi possono presentarsi n. 3 casQuando lavoriamo con i carichi possono presentarsi n. 3 casi:i:

1)1) il carico è pesante;il carico è pesante;

2)2) il carico è molto pesante;il carico è molto pesante;

3) il carico è leggero.3) il carico è leggero.

Vediamo, per ciascuno dei casi sopra richiamati, le modalitVediamo, per ciascuno dei casi sopra richiamati, le modalità à comportamentali da usare.comportamentali da usare.

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7 7 –– RINGRAZIAMENTIRINGRAZIAMENTI

Desideriamo ringraziare l’arch. Maurizio Desideriamo ringraziare l’arch. Maurizio ZappalàZappalà, del Servizio Sicurezza Cantieri , del Servizio Sicurezza Cantieri ––Formazione e Informazione della Provincia di Pistoia, per la colFormazione e Informazione della Provincia di Pistoia, per la collaborazione offerta nella laborazione offerta nella redazione di questo Powerredazione di questo Power--PointPoint..

Ci siamo avvalsi come documentazione dei seguenti utili suCi siamo avvalsi come documentazione dei seguenti utili sussidi tecnici:ssidi tecnici:

a a -- “Manuale della Sicurezza” dell’ E.N.E.L. (1991);“Manuale della Sicurezza” dell’ E.N.E.L. (1991);b b -- “Punti di ancoraggio anticaduta EN 795” fascicolo della ditta ““Punti di ancoraggio anticaduta EN 795” fascicolo della ditta “Tractel Tractel Italiana Italiana S.p.A.”,S.p.A.”,

(2006);(2006);c c -- “Guida pratica all’antinfortunistica nei cantieri edili” “Guida pratica all’antinfortunistica nei cantieri edili” –– Regione EmiliaRegione Emilia--Romagna, Romagna,

Assessorato alla Sanità (8^edizione aggiornata al 2007);Assessorato alla Sanità (8^edizione aggiornata al 2007);d d -- “La movimentazione manuale dei carichi “La movimentazione manuale dei carichi –– D.D.LgsLgs.n. 81/2008 e norma tecnica UNI.n. 81/2008 e norma tecnica UNI

ISO 11228 parte 1 e 2” dell’ing. Dario ISO 11228 parte 1 e 2” dell’ing. Dario CastagneriCastagneri dell’ASL di Torino, (marzo 2012).dell’ASL di Torino, (marzo 2012).

GRAZIE DELL’ATTENZIONEGRAZIE DELL’ATTENZIONEIngIng. Paolo Bellezza. Paolo Bellezza

Servizio Sicurezza Cantieri Servizio Sicurezza Cantieri –– Formazione e InformazioneFormazione e InformazioneProvincia di Pistoia, piazza San Leone 1 Provincia di Pistoia, piazza San Leone 1 –– 51100 PISTOIA51100 PISTOIA

Tel. 0573Tel. 0573--374.530; 374.530; CellCell. 348. 348--64.04.706; Fax 057364.04.706; Fax 0573--374.506374.506EE--mail: [email protected]: [email protected]