Lavoro realizzato dalla classe v della scuola san modesto II di benevento – anno 2003 / 2004 Un...

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Lavoro realizzato dalla classe v della scuola san modesto II di benevento – anno 2003 / 2004 Un momento, ci sono anch’io! Esperto interno: Maria Grazia casiero Consulente esterno: Giuseppe de

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Lavoro realizzato dalla classe v della scuolasan modesto II di benevento – anno 2003 / 2004

Lavoro realizzato dalla classe v della scuolasan modesto II di benevento – anno 2003 / 2004

Un moment

o, ci sono

anch’io!

Esperto interno: Maria Grazia casiero

Consulente esterno: Giuseppe de luca

Esperto interno: Maria Grazia casiero

Consulente esterno: Giuseppe de luca

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Per trattare l’argomento assegnatoci

abbiamo innanzitutto analizzato le

diverse cause di inquinamento di:

Per trattare l’argomento assegnatoci

abbiamo innanzitutto analizzato le

diverse cause di inquinamento di:

ARIAARIA

SUOLO

ACQUA

Obiettivo formativ0: analizzare gli effetti delle industrie agroalimentari nell’ambiente

Obiettivo formativ0: analizzare gli effetti delle industrie agroalimentari nell’ambiente

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Dopo aver esaminato diverse situazioni, abbiamo compreso come avviene l’inquinamento

dell’atmosfera

Dopo aver esaminato diverse situazioni, abbiamo compreso come avviene l’inquinamento

dell’atmosfera

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Gli effetti di questo inquinamento sulla terra sono:

Gli effetti di questo inquinamento sulla terra sono:

SMOG

EFFETTO SERRA

BUCO DELL’OZONO

AVANTI

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Fenomeno che si verifica quando nell’aria vengono liberate grandi quantità di

sostanze chimiche per mezzo dei fumi degli impianti di

riscaldamento e dei gas di scarico delle macchine. Essi in mancanza di vento e di

nebbia, restano intrappolati creando irritazioni agli occhi,

alla pelle e ai polmoni.

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FENOMENO CHE SI VERIFICA QUANDO SULLA TERRA SI ACCUMULANO GAS COME L’ANIDRIDE CARBONICA.

ESSI INFATTI INPEDISCONO AL CALORE TERRESTRE DI ATTRAVERSARE L’ATMOSFERA PROVOCANDO UN AUMENTO DELLA TEMPERATURA DELL’INTERO PIANETA. indietro

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L’OZONO È UN GAS PRESENTE NELL’ATMOSFERA IN PICCOLE QUANTITÀ. ESSO È IN GRADO DI BLOCCARE LE

RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE DEL SOLE,CHE POSSONO ESSERE NOCIVE PER TUTTI

GLI ESSERI VIVENTI. OGGI C’È STATAUNA RIDUZIONE DELL’OZONO

SOPRATTUTTO AL POLO NORD E AL POLO SUD. UNADELLE CAUSE È SENZ’ALTRO LA PRESENZA DI ALCUNI

GAS, I CLOROFLUOROCARBURI, USATI NELLA FAB-BRICAZIONE DI CONDIZIONATORI D’ARIA, NEI FRIGO-

RIFERI, NELLE BOMBOLETTE SPRAY, CHE DIFFON-DENDOSI NELL’ARIA DISTRUGGONO L’OZONO

PROVOCANDO QUELLO CHE CHIAMIAMOBUCO DELL’OZONO.

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ABBIAMO POI ESAMINATO LE CAUSE DELL’INQUINAMENATO DELLE ACQUE A ABBIAMO SCOPERTO CHE I PRINCIPALI

REPONSABILI SONO:

ABBIAMO POI ESAMINATO LE CAUSE DELL’INQUINAMENATO DELLE ACQUE A ABBIAMO SCOPERTO CHE I PRINCIPALI

REPONSABILI SONO:

ScarichiindustrialiScarichi

industrialiScarichiurbani

Scarichiurbani

Immissione nel terreno di sostanze chimiche usate in agricoltura

Immissione nel terreno di sostanze chimiche usate in agricoltura

DIVIETO DISCARICO

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TRA I PRINCIPALI RESPONSABILI DELL’INQUINAMENTO DEL TERRENO, UNA PARTECE L’HANNO LE SOSTANZE CHIMICHE ADOPERATEIN AGRICOLTURA.

FERTILIZZANTI

DISERBANTI

INSETTICIDI

PESTICIDI

PER SVILUPPARE

FRUTTI, RADICI,

FOGLIE

PER ELIMINARE

L’ERBA.

PER DISTRUGGEREGLI INSETTI, I FUNGHI E I BATTERI

CHE POTREBBERODANNEGGIARE LE

COLTURE

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NATURALI

NATURALI

CHIMICI

CHIMICI

VEGETALI

MISTI - letame

ANIMALI

FOSFATICI

BOTANICI

AZOTATI

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QUESTE SOSTANZE VELENOSE SI ACCUMULANO NEL TERRENO DISTRUGGENDO OGNI FORMA DI VITA NATURALE

QUESTE SOSTANZE VELENOSE SI ACCUMULANO NEL TERRENO DISTRUGGENDO OGNI FORMA DI VITA NATURALE

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In questi ultimi tempi si sta sempre più parlando di agricoltura biologica e incuriositi abbiamo cercato di sapere di più. Abbiamo

scoperto così che laddove si pratica questo tipo di agricoltura l’ambiente viene rispettato perché:

Si fa uso di concimi naturali; Si rispetta il ciclo biologico naturale; Si attua la lotta biologica agli insetti

dannosi; Si tutela la salute dei consumatori.

Abbiamo a questo punto fatto un confronto tra prodotti di agricoltura biologica e quella di agricoltura non biologica

COLTIVAZIONECOLTIVAZIONE

con trattamento chimicocon trattamento chimico biologicabiologica

Frutto+ bello ma

- sano

Frutto+ bello ma

- sano

Danneggia la salute di:Agricoltori

ConsumatoriTerritorio

Danneggia la salute di:Agricoltori

ConsumatoriTerritorio

Produce+ prodotti

+ guadagni

Produce+ prodotti

+ guadagni

Frutto- bello ma+ sano

Frutto- bello ma+ sano

Produce- prodotti

- guadagni

Produce- prodotti

- guadagni

Non danneggia la salute di:Agricoltori

ConsumatoriTerritorio

Non danneggia la salute di:Agricoltori

ConsumatoriTerritorio

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Per trattare il tema che ci è stato assegnato per il Progetto Sviluppo

Sostenibile abbiamo seguito due percorsi, ponendoci le seguenti domande:

Una fattoria o un’azienda lattiero-casearia può inquinare?

e se c’è inquinamento, quali sono gli elementi che lo determinano?

Qual è l’impatto nell’ambiente dell’una e dell’altra?

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Attraverso la visita alla Fattoria didattica abbiamo seguito tutte le fasi della

trasformazione del latte in formaggio prima e in ricotta poi, allo scopo di scoprire la

destinazione dei residui

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ABBIAMO SCOPERTO CHE IN FATTORIA:

ABBIAMO SCOPERTO CHE IN FATTORIA:

Le mucche si alimentano in pascoli sicuri concimati con letame.

Il siero residuo del formaggio viene trasformato in ricotta; il latticello residuo della ricotta viene utilizzato per alimentare i maiali.

Le feci di questi ultimi, una volta raccolte ed essiccate, diventano letame, che torna sui campi per concimare il terreno.

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Attraverso la visita alla LIDERLAT abbiamo seguito il percorso del latte dal momento in cui viene scaricato ed entra nel

sistema produttivo fino alla trasformazione in formaggio e pasta filata di varie forme.

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Alla liderlat ABBIAMO SCOPERTO CHE:

Alla liderlat ABBIAMO SCOPERTO CHE:

Il siero e il latticello, residui della trasformazione del latte, vengono riutilizzati per l’alimentazione dei maiali di un allevamento della zona;Le acque reflue della lavorazione finiscono in un impianto di depurazione a fanghi attivi e, una volta depurate, rientrano nel ciclo della lavorazione;I fanghi residui della depurazione delle acque vengono raccolti e inviati in aziende per il loro smaltimento e trattamento.

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Oggi l’azienda casearia “LIDERLAT” e altre industrie moderne adottano sistemi e mezzi di PREVENZIONE dei danni all’ambiente, grazie ad una legislazione sempre più attenta alla salute dei cittadini e alla tutela dell’ambiente.

Invece anni fa sono stati provocati tanti guasti e danni all’ambiente, come nel caso della cittadina di Seveso, per cui si è dovuto far ricorso a varie forme di BONIFICA del territorio inquinato e di RISANAMENTO ambientale.

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Il 10 luglio 1976 a Seveso alle ore 12.00 dallo stabilimento ICMESA, una fabbrica chimica con una produzione altamente inquinante e potenzialmente micidiale, fuoriesce una nube tossica contenente

diossina.Le conseguenze sulle persone, gli animali e l’ambiente furono

disastrose.Ecco come noi bambini abbiamo immaginato e rappresentato le fasi

del risanamento ambientale voluto nel 1977 dalla Regione Lombardia e realizzato dal 1979 al 1984.

Per tutte queste opere realizzate per rimediare al grave inquinamento da diossina, oggi Seveso è diventata un simbolo mondiale per la tutela

dell’ambiente.

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Dopo aver scoperto tante cose sulle gravi conseguenze che l’inquinamento provoca all’ambiente, noi bambini, che saremo gli adulti di domani, ci sentiamo in dovere di contribuire a preparare a tutti un mondo più pulito e una vita migliore e perciò ci impegneremo a:

• Risparmiare acqua ed energia elettrica;

• Usare con moderazione tutti i tipi di carta;

• Fare la raccolta differenziata;

• Usare solo detergenti biodegradabili;

• Usare di più i mezzi pubblici di trasporto;

• Usare di più la bicicletta per spostarci;

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• Curare gli alberi che ci sono e piantarne di nuovi;

• Prevenire gli incendi, quando andiamo in un bosco;

• Tenere pulita la nostra città;

• Rispettare sempre e in ogni circostanza l’ambiente che ci circonda;• Chiedere ai nostri amministratori di

essere più attenti a tutti i problemi ambientali e di controllare che vengano rispettate le leggi che tutelano l’ambiente

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CONCLUSIONICONCLUSIONI

LA FATTORIA N

ON

CAUSA INQUIN

AMENTO

LA FATTORIA N

ON

CAUSA INQUIN

AMENTO

L’AZIENDA LID

ERLAT

PREVIENE L’INQUIN

AMENTO

L’AZIENDA LID

ERLAT

PREVIENE L’INQUIN

AMENTO

PER

CHÈ

PER

CHÈ

PRATICA AGRICOLTURA DI TIPO BIOLOGICO E LA TRASFORMAZIONE DEL LATTE RIENTRA IN UN

CICLO DOVE NON VIENE SPRECATO NULLA E

NON CI SONO SOSTANZA DI RIFIUTO

RIUTILIZZA I RESIDUI DELLA

TRASFORMAZIONE DEL LATTE PER L’ALIMENTAZION

E ANIMALE

RISPETTA I PROVVEDIMENTI NATI PER TUTELARE NON SOLO LA SALUTE DEI

CONSUMATORI D’EUROPA, MA ANCHE

L’AMBIENTE

RISPETTA LA LEGGE 650 DEL 1979

(NORME SULLA TUTELA DELLE

ACQUE DALL’INQUINAMENT

O

POSSIEDE IMPIANTI

MODERNI PER DEPURARE LE

ACQUE REFLUEPERCHÈ

PERCHÈ

PERCHÈ

PERCHÈ

PERCHÈPERCHÈ

PERCHÈPERCHÈ

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• ACQUE REFLUE E/O REFLUE Acque di scarico derivanti da attività industriali o da scarichi domestici. Le acque reflue, convogliate attraverso apposite tubature, possono essere scaricate nell’ambiente esterno solo se rispecchiano la normativa sugli scarichi (D. Lgs. 152/99) e, in caso contrario, solo dopo un adeguato trattamento.

• FANGHI ATTIVI l’insieme dei microrganismi che si sviluppano in un impianto di depurazione biologica. Tale biomassa viene mantenuta in sospensione dai sistemi di aerazione ed agitazione, installati nell’impianto di depurazione, permette la degradazione delle sostanze organiche inquinanti presenti nei reflui da trattare.

FANGHIFANGHI

DI BUONA QUALIT

À

DI BUONA QUALIT

À

TOSSICI

TOSSICI

Vengono riutilizzati inagricoltura

Vengono riutilizzati inagricoltura

Vengono inviatinelle discariche

per rifiuti speciali

Vengono inviatinelle discariche

per rifiuti speciali

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• DISCARICAArea predisposta per il contenimento di rifiuti e dotata di caratteristiche costruttive diverse in funzione del tipo di rifiuto ad essa destinato e in base alle disposizioni della normativa. A seguito della Deliberazione 27.7.84 del Comitato Interministeriale sono state prescritte in Italia 3 categorie di discariche. Le discariche di i categoria sono destinate ad accogliere rifiuti urbani ed assimilati; quella di seconda categoria, sono destinate allo smaltimento dei rifiuti speciali e si suddividono a loro volta in discariche per rifiuti inerti (II A), discariche per rifiuti speciali (II B) con limitazioni sul contenuto di sostanze pericolose, discariche per rifiuti pericolosi (II C). Quelle di III categoria infine, sono destinate ai rifiuti con particolari caratteristiche di pericolosità, non smaltibili nelle discariche di II categoria. Al crescere nella scala delle tipologie corrispondono soluzioni costruttive via via più isolanti dall’ambiente esterno.

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• RIFIUTI URBANISecondo il D. Lgs. N. 22/97 sono rifiuti urbani:

a. I rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e da luoghi adibiti ad uso di civile abilitazione;

b. I rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli della lettera a., assimilati ai rifiuti urbani sulla base dei criteri dettati dal decreto stesso;

c. I rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;d. I rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o

sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua;

e. I rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi ed aree cimiteriali;f. I rifiuti provenienti da esumazioe ed estumulazioni.

• RIFIUTI PERICOLOSISecondo il D. Lgs. N. 22/97, sono pericolosi i rifiuti individuati in un apposito elenco allegato al decreto stesso. Tale elenco, tiene conto dell’origine e della composizione dei rifiuti. Si considera infatti che i rifiuti pericolosi possiedano per definizione almeno una delle 14 caratteristiche di pericolo definite in relazione ai rischi per l’uomo e per l’ambiente secondo quanto previsto dalle norme comunitarie.

• RIFIUTI SPECIALISecondo il D. Lgs. n.22 del 5.2.1997 sono rifiuti speciali:

a. I rifiuti da attività agricole e agro-industriali;b. I rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti pericolosi che

derivano da attività di scarico;c. I rifiuti da lavorazioni industriali;d. I rifiuti da lavorazione artigianali;e. I rifiuti da attività commerciali;f. I rifiuti da attività di servizio;g. I rifiuti derivanti dalle attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla

potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;

h. I rifiuti derivanti da attività sanitarie;i. I macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;j. I veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.

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Ore 12.00 del 10.7.1976 la cittadina viene contaminata dalla nube tossicaindietro

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La cittadina dopo essere stata evacuata, viene rasa al suolo perché irrecuperabile

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Tutto il materiale inquinato, le macerie della fabbrica, i resti delle case, gli oggetti personali, gli animali morti a seguito delll’incidente e gran parte delle attrezzature usate per la bonifica del territorio vengono custoditi in una grandissima vasca di cemento di 200.000 mc sotto

la cittadina.indietro

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Oggi, quella che fino a pochi anni fa era una zona altamente degradata, è il Bosco delle Querce, un’oasi forestale che

comprende più di 22.000 piante arboree e più di 24.000 piante arbustive. Nella zone più tranquille del parco vivono conigli

selvatici, volpi, rane, tritoni, bisce d’acqua; gli stagni e i laghetti sono frequentati anche dall’airone cinerino. Il terreno sul quale

sorge questo parco proviene da altre zone della Lombardiaindietro

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Nella vasca di Meda (l’altra cittadina contaminata dalla diossina) sono

contenuti e sigillati per sempre i fanghi tossici estratti dall’ICMESAindietro

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