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REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e dell'Identità Siciliana. Servizio Museo Interdisciplinare di Storia Naturale e Mostra Permanente del Carretto Siciliano TERRASINI Lavori per il completamento e adeguamento funzionale del complesso monumentale di Palazzo d’Aumale Perizia n. del RELAZIONE TECNICA Progettazione Arch. Filippo Davì U.O. VII Soprintendenza Geom. Cesare Chirco Ufficio tecnico Museo Si approva ai sensi degli articoli 21 del D.L.gvo 42/2004 Il Responsabile del Servizio Museo Dott.ssa M. Emanuela Palmisano Visto si approva in linea tecnica ai sensi dell’art. 65 comma 3 della L.R. n. 12 del 12.07.2011 Il Responsabile del Procedimento Ing. Giuseppe Comparetto U.O. VI Soprintendenza Terrasini 2011

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REPUBBLICA ITALIANA

Regione Siciliana

Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e dell'Identità Siciliana. Servizio Museo Interdisciplinare di Storia Naturale e Mostra

Permanente del Carretto Siciliano TERRASINI

Lavori per il completamento e adeguamento funzionale

del complesso monumentale di Palazzo d’Aumale

Perizia n. del

RELAZIONE TECNICA

Progettazione

Arch. Filippo Davì U.O. VII Soprintendenza

Geom. Cesare Chirco Ufficio tecnico Museo

Si approva ai sensi degli articoli 21 del D.L.gvo 42/2004

Il Responsabile del Servizio Museo Dott.ssa M. Emanuela Palmisano

Visto

si approva in linea tecnica ai sensi dell’art. 65 comma 3 della L.R. n. 12 del 12.07.2011

Il Responsabile del Procedimento

Ing. Giuseppe Comparetto U.O. VI Soprintendenza

Terrasini 2011

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Il Museo di Palazzo d’Aumale

Relazione tecnico-scientifica

Il Museo interdisciplinare regionale di storia naturale e mostra permanente del

carretto siciliano di Terrasini, ha sede in un imponente costruzione edificata sullo stile delle

settecentesche cantine borboniche.

Il ricco patrimonio detenuto consta di sei sezioni tecnico-scientifiche: storica, archeologica,

geopaleontologica, naturalistica, etnoantropologica, bibliografica.

L’edificazione della struttura fu avviata intorno al 1835 da Don Vincenzo Grifeo,

duca di Floridia e principe di Partanna, con il fine di impiantarvi i magazzini per la

conservazione del vino, prodotto nelle vicine campagne dello Zucco (Montelepre).

Il duca d’Aumale, figlio di Luigi Filippo, Re di Francia e di Maria Amelia di Borbone,

pochi anni dopo, acquista l’estesa proprietà terriera dello Zucco e il “malasenu Partanna” e

trasforma il magazzino in una moderna cantina enologica. La posizione in riva al mare,

consentiva di imbarcare il vino in bottiglia, denominato Zucco, nei velieri pronti a salpare

dalla Praiola, il porto naturale antistante Palazzo d’Aumale per trasportarlo e commerciarlo

in tutta Europa. Si dice che il vino sfuso venisse caricato direttamente nelle botti già stivate

nei velieri, attraverso un viadotto del quale si sono riscontrate le tracce che portava il

mosto, contenuto negli invasi sotterranei, dalla cantina al porticciolo. Il trasporto via terra

era assicurato dai vagoni che partivano giornalmente dalla stazione dello Zucco e diretti in

Francia dove questo vino era molto apprezzato.

Oggi questo monumento è sede del Museo Regionale di Palazzo d'Aumale e

custodisce importanti collezioni che necessitano di più ampi spazi espositivi.

Allo stato attuale la Sezione EtnoAntropologica, comprendente reperti dal

trasporto via mare a quello via terra, attraverso un itinerario che, per i veicoli terrestri,

presenta elementi e parti di carretto, si sviluppa in più ambienti interni. In questa parte

della struttura museale, sita a piano terra dello storico edificio, si snoda un percorso

didattico che evidenzia le tecniche di pittura e scultura di questi manufatti.

Il percorso etnoantropologico riguardante il carretto siciliano si conclude nella Sala

del Carradore, dove sono esposti Carretti interi e singole parti, che illustrano le diverse

tipologie dei veicoli, la loro area di provenienza e le molteplici tematiche raffigurate sui

laterali. Per via dell'ingente numero di manufatti custoditi, la scelta museografica adottata

ha previsto un'esposizione esterna sotto il porticato di altri carretti, che completano il

percorso espositivo riguardante le differenti aree di produzione dei veicoli.

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La collocazione all'esterno dei beni non consente, comunque, un'idonea

conservazione, determinata dall'esposizione dei patrimonio agli agenti atmosferici.

Presso i depositi sono, inoltre, custoditi altri mezzi da trasporto, compresi calessi,

finimenti, parti strutturali del carretto e oggetti di cultura materiale afferenti i diversi cicli

della produzione agricola.

La gran parte delle collezioni custodite all'interno dei magazzini è oggi negata ad

una pubblica fruizione per mancanza di adeguati spazi espositivi. Si pone pertanto come

esigenza prioritaria, concepire un diverso allestimento, anche attraverso l'adeguamento

degli spazi esterni del museo, al fine di garantire una più idonea conservazione delle

raccolte ivi presenti e consentire al tempo stesso la possibilità di una riconfigurazione del

percorso museale, attraverso un nuovo allestimento finalizzato ad una più ampia

conoscenza dell'intero patrimonio detenuto.

Maria Emanuela Palmisano

Il Progetto

L’intervento deriva dalla necessità di effettuare delle opere di manutenzione e miglioramento

funzionale del Museo.

Tenuto dello stato di conservazione del sito museale gli interventi previsti comprendono in

primo luogo la ripresa degli intonaci ammalorati dei prospetti , intervento necessario a causa

della ubicazione del sito in prossimità del mare con la relativa aggressione degli agenti

atmosferici alle strutture murarie.

Si prevede inoltre di effettuare la revisione degli infissi in legno e delle inferriate di protezione

passiva agli infissi.

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L’intervento che effettuerà un miglioramento funzionale del museo è la chiusura a vetri di due

ali del porticato e precisamente l’ala lato Est e l’ala lato Sud.

I vetri di sicurezza saranno del tipo multistrato a basso emissivo termico di spessore finale

fino a mm. 10/11, di cui mm. 4 di strato di vetro eventualmente colorato, i vetri in unica lastra

saranno collocati all’interno degli archi e dei pilastri e fissati alla muratura tramite guide in

acciaio e tasselli chimici, inoltre saranno realizzate n. 5 aperture in acciaio e vetri completi di

maniglioni antipanico.

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Nelle due ali del porticato e precisamente l’ala lato Est e l’ala lato Sud A si prevede la

dismissione della pavimentazione esistente ammalo rata per umidità di risalita e la

realizzazione di vespaio di pietrame calcareo areato, massetto e nuova pavimentazione

sempre in cotto del tipo analogo all’esistente.

La pavimentazione della copertura piana del portico verrà accuratamente listata nei giunti

previa accurata dismissione della listatura ammalorata, pulitura, e successiva listatura con

malta di calce idraulica.

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La mancanza di manutenzione ha determinato in più punti la crescita di vegetazione

spontanea, con conseguente intasamento degli scarichi ed infiltrazioni d’acqua piovana nella

murature con vistose macchie ed efflorescenze saline che documentano le conseguenze del

cattivo funzionamento del sistema di raccolta delle acque piovane.

Le infiltrazione d’acqua hanno provocato l’ossidazione delle chiodature in acciao realizzate nei

restauri precedenti con formazione di lesioni passanti nei pilastri e negli archi del porticato.

Si prevede la dismissione e la successiva collocazione di nuovi conci di tufo (possibilmente

proveniente da cave locali di caratteristiche analoghe a quelli esistenti) per la definitiva

consolidamento dei pilastri del portico.

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Nel completamento e adeguamento funzionale di Palazzo D’Aumale si è dovuta prevedere

la sostituzione della macchina di refrigeratore di liquido e pompa di calore per adeguare

l’impianto di climatizzazione dell’aria all’impianto di deumidificazione esistente , atto ad

assicurare il necessario benessere termo-igrometrico ai visitatori e una migliore

conservazione delle collezioni naturalistiche.

Nota: all’elaborazione del progetto hanno collaborato il geom. Salvatore Bommarito

catalogatore e l’arch. Loredana Giammanco r.s.p.p. del museo palazzo D’Aumale.