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L’Autocoscienza
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L’AUTOCOSCIENZAdi Hegel
AutocoscienzaConsapevolezza di poter dominare il mondo dal punto di vista
della conoscenza (percezione)
dell’azione (lavoro)
Appetito Volersi appropriare, a proprio beneficio delle risorse che
il mondo mette a disposizione
Signoria e servitù L’autocoscienza raggiunge l’appagamento
solo in un’altra autocoscienza Il riconoscimento può avvenire solo passando
per un momento di lotta e di sfida In tale lotta ogni autocoscienza è pronta a
tutto per affermare la propria indipendenza Non si può concludere con la morte delle
autocoscienze contendenti ma col rapporto servo-signore
Signoria e servitù Il signore ha messo valorosamente a
repentaglio la propria vita fino alla vittoria Il servo ha preferito la perdita della propria
indipendenza pur di aver salva la vita Dialetticamente il rapporto signore-servo si
ribalta, il servo diventa indipendente e il signore diventa dipendente dal servo
Il servo rappresenta la parte emancipativa dell’umanità poiché è grazie al lavoro che l’umanità può progredire nel sapere
Signoria e servitù Il processo di acquisizione di indipendenza
avviene attraverso tre momenti: Paura della morte Servizio Lavoro
L’immagine del servo-signore è vista dai marxisti come un’intuizione del loro pensiero, ma al posto di concludersi con una rivoluzione sociale si conclude con la coscienza dell’indipendenza del servo nei confronti del padrone e la dipendenza di questo nei confronti del lavoro servile
Stoicismo e scetticismoRaggiungimento dell’indipendenz
a dell’io
Si manifesta nello
stoicismo
Autosufficienza e la libertà del saggio nei confronti di ciò
che lo circonda
È reazionaria perché nella realtà lascia le cose come
stanno
Il suo fallimento porta allo
scetticismo
Nessuna verità viene accettata
Cade nella contraddizion
e
Esiste almeno la verità che non esista alcuna
verità
La coscienza infelice Dopo il fallimento della coscienza scettica, soffre
per la sua impossibilità di riconoscersi con qualsivoglia universale
Con il cristianesimo Dio si configura come un “irraggiungibile al di là che sfugge”
Manifestazioni di questa coscienza infelice sono: La devozione (pensiero a sfondo sentimentale e
religioso che non si è ancora elevato al concetto) Il fare (momento in cui la coscienza cerca di esprimersi
nell’appetito e nel lavoro) La mortificazione di sé (completa negazione dell’io a
favore di Dio