Launeddas and Northern Triplepipe

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Approfondimento La ricerca storica e la passione musicale dello scozzese Barnaby Brown fanno riscoprire (e riascoltare) il northern triplepipe, un antico strumento musicale ricostruito a partire dalle launeddas sarde. Musicista, cantante, musicologo Barnaby Brown è un musicista, cantante e musicologo di Glasgow, in Scozia, che ha un rapporto speciale con la Sardegna e in particolare con le launeddas. Suona diversi tipi di strumenti a fiato, è uno specialista di pibroch (in gaelico: ceòl mòr), l’ars maior nella musica tradizionale della Scozia, ed è un brillante esecutore del canntaireachd gaelico, una plurisecolare arte del cantare su sillabe nonsense che secondo alcuni imitano il suono delle cornamuse. In questo senso, il suo principale campo di interesse è la riscoperta degli strumenti e delle antiche musiche della Scozia. A questo tema di ricerca, su cui si impegna da anni, sta dedicando ora una ricerca di dottorato presso l’Università di Cambridge. Scozia e Sardegna Il legame di Brown con la Sardegna nasce una dozzina di anni fa. La ‘scintilla’ fu l’incontro nel 1999 con il musicologo scozzese John Purser, il quale gli mostrò le immagini di strumenti musicali a fiato tricalami, privi della sacca delle moderne cornamuse scozzesi, rappresentate in alcuni antichi monumenti della Scozia, e gli fece ascoltare una registrazione delle launeddas di Efisio Melis. Da lì, e dalla lettura dell’opera dell’etnomusicologo danese Andreas Bentzon The launeddas (1969), nacque un interesse che lo ha portato a vivere in Sardegna per alcuni anni, a frequentare musicisti, costruttori di strumenti ed esperti del mondo delle launeddas (tra i quali Luigi Lai, Pitano Perra, Luciano Montisci, Dante Olianas) e a condividere un’importante esperienza musicale in duo con il chitarrista Gianluca Dessì. Filologia e ricostruzione Per Brown, il northern triplepipe raffigurato negli antichi monumenti è il predecessore, da tempo abbandonato nella pratica musicale, del bagpipe, la moderna cornamusa scozzese conosciuta in tutto il mondo. Sulla base dei suoi studi sui reperti e sui documenti storici che si riferiscono 79 Launeddas e northern triplepipe sopra Barnaby Brown durante un concerto e, sotto, strumento tricalamo raffigurato in un bestiario inglese del XII sec.

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Scheda di approfondimento - Enciclopedia Unione Sarda

Transcript of Launeddas and Northern Triplepipe

Approfondimento

Luigi Melis

I grandi del passato

Luigi Melisè stato uncostruttore

di launeddas diMuravera ancora

oggi ricordatoper il carattere

affabile e laraffinata fattura

dei suoistrumenti.

L’infanziaLuigi Melis è nato a San Vito il 4 settembre 1929. Orfano di padre, in tenera età si dovetteadattare al mondo del lavoro molto precocemente nonostante la sua grande passioneper la musica delle launeddas. Come tanti altri bambini dell’epoca iniziò facendo il servopastore, attività che, per sua fortuna, gli permise di conoscere il suonatore di launeddasGiovanni Marongiu di Villaputzu, dal quale imparò a costruire sulitus e a eseguire, comegli piaceva ricordare, “sa primu noda de su fioràssiu”, la prima noda del fioràssiu. Dopo aver cambiato diversi lavori, alla fine degli anni cinquanta emigrò in Francia per unbreve periodo, al termine del quale tornò in terra sarda per iniziare il percorso di fuochinonelle miniere di Baccu Locci a Villaputzu che, da rinomato ciclista, raggiungeva con lasua amatissima “Legnano a dòpiu scàmbiu”. La minieraNel nuovo contesto lavorativo conobbe un mondo parallelo di suonatori di launeddas “inincognito”, persone che suonavano per diletto, di cui spesso oggi si è persa la memoria,ma che conoscevano bene le basi dello strumento. Strinse inoltre rapporti di amiciziacon ballerini, improvvisatori di mutetus e alcune persone che sapevano costruire lelauneddas in modo non professionale ma abbastanza evoluto. Lo stipendio, buono perquel periodo, gli diede la possibilità di frequentare talvolta le piazze dove si esibivano isuonatori professionisti acodraus, reclutati per i balli settimanali e le feste paesane. Mala vita di miniera purtroppo gli causò precocemente una grave forma di silicosi, tanto chedovette abbandonare il lavoro molto giovane.L’arte della costruzioneUna volta in pensione si dedicò a varie attività: realizzava coltelli e rifinitissimi oggetti inlegno, ma prediligeva l’arte di costruttore di launeddas. Completò le sue già solide basicon l’aiuto dell’ormai anziano Antonio Lara che lo accolse con entusiasmo dicendogli:“Tui ses nebodi de cuss’òmini Conca ‘e Lepri chi sonàt is sonus de canna”, tu sei il nipotedi quell’uomo soprannominato “testa di lepre” che suonava le launeddas.Luigi selezionava le canne migliori con abilità ed esperienza. Conosceva bene la tecnicaper suonare tutti i vari strumenti pur non essendo un professionista, e questo gli permisedi costruire e accordare ogni cuntzertu con grande maestrìa, tanto che ancora oggi le sue

launeddas sono apprezzate e ricercate. Uomo buono egeneroso, disponibile e molto loquace, ha avuto

diversi apprendisti tra cui Rocco Melis, SandroFrau, Carmelo Airi e Salvatore Trebini

e ha insegnato per breve tempoai bambini delle scuoleelementari.I suoi concittadini,

riconoscenti, gli hannodedicato una strada

del paese dopola sua prematurascomparsa nel1992. (S.T.)

La ricerca storica e la passione musicale delloscozzese Barnaby Brown fanno riscoprire (eriascoltare) il northern triplepipe, un anticostrumento musicale ricostruito a partire dallelauneddas sarde.

Musicista, cantante, musicologoBarnaby Brown è un musicista, cantante e musicologo diGlasgow, in Scozia, che ha un rapporto speciale con laSardegna e in particolare con le launeddas. Suona diversitipi di strumenti a fiato, è uno specialista di pibroch (ingaelico: ceòl mòr), l’ars maior nella musica tradizionaledella Scozia, ed è un brillante esecutore del canntaireachdgaelico, una plurisecolare arte del cantare su sillabenonsense che secondo alcuni imitano il suono dellecornamuse. In questo senso, il suo principale campo diinteresse è la riscoperta degli strumenti e delle antichemusiche della Scozia. A questo tema di ricerca, su cui siimpegna da anni, sta dedicando ora una ricerca di dottoratopresso l’Università di Cambridge.

Scozia e Sardegna Il legame di Brown con la Sardegna nasce una dozzina dianni fa. La ‘scintilla’ fu l’incontro nel 1999 con il musicologoscozzese John Purser, il quale gli mostrò le immagini distrumenti musicali a fiato tricalami, privi della sacca dellemoderne cornamuse scozzesi, rappresentate in alcuniantichi monumenti della Scozia, e gli fece ascoltare unaregistrazione delle launeddas di Efisio Melis. Da lì, e dallalettura dell’opera dell’etnomusicologo danese AndreasBentzon The launeddas (1969), nacque un interesse che loha portato a vivere in Sardegna per alcuni anni, afrequentare musicisti, costruttori di strumenti ed espertidel mondo delle launeddas (tra i quali Luigi Lai, PitanoPerra, Luciano Montisci, Dante Olianas) e a condividereun’importante esperienza musicale in duo con il chitarristaGianluca Dessì.

Filologia e ricostruzionePer Brown, il northern triplepipe raffigurato negli antichimonumenti è il predecessore, da tempo abbandonato nellapratica musicale, del bagpipe, la moderna cornamusascozzese conosciuta in tutto il mondo. Sulla base dei suoistudi sui reperti e sui documenti storici che si riferiscono

79

Launeddas e northern triplepipe

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sopra Barnaby Brown durante unconcerto e, sotto, strumento tricalamo

raffigurato in un bestiario inglese del XII sec.

Approfondimento

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Approfondimento

all'antica pratica musicale in Scozia, Brown ricostruiscestrumenti antichi (in particolare, con la collaborazione delcostruttore di cornamuse Julian Goodacre), applicastrutture intervallari che riproducono quelle degli strumentidel passato e propone una musica che è rivolta verso lariscoperta di un mondo musicale oggi scomparso. Comeafferma nelle pagine del suo sito personale, “sulla northerntriplepipe, non posso affermare che ciò che suono siamedievale. Tuttavia, tutta la mia ricerca fino ad oggi informala mia creatività nel progettare strumenti rivitalizzati e nelcomporre musica per essi”(http://barnabybrown.info/research/).

Il modello delle launeddasL’esperienza delle launeddas ha un rilievo centrale inquesta opera di ricostruzione di un’esperienza musicale cheappartiene ad un passato ‘acusticamente’ perduto. Ilnorthern triplepipe suonato da Brown è stato realizzato daLuciano Montisci, uno dei più noti costruttori di launeddasdella Sardegna, e rappresenta una variante rispetto allelauneddas tradizionali, in particolare per quanto riguardala disposizione dei fori (e dunque i rapporti intervallari fra lenote) e la lunghezza del tumbu, la canna di bordone. Anchela tecnica esecutiva è ripresa dalle launeddas: ladisposizione delle dita sui fori e soprattutto l’uso dellarespirazione circolare fanno parte dei ‘gesti’ musicali tipicidella pratica strumentale sarda.

Respirazione circolare e saccaA proposito dell’emissione circolare nell’antico triplepipe edel passaggio al moderna bagpipe scozzese, BarnabyBrown osserva che “l’ascesa della bagpipe haprobabilmente determinato un rapido declino delletriplepipes che di fatto è sostanzialmente una bagpipesenza la sacca. I suonatori di triplepipes probabilmenteusavano la loro bocca come sacca, ossia come riservad’aria, e per tenere il suono continuo usavano la

respirazione continua o circolare come fanno sia i suonatoridi launeddas che gli aborigeni australiano con il didgeridoo.L’introduzione della sacca permise ai suonatori di respirarenormalmente e di conseguenza di suonare strumenti piùforti per periodi più lunghi. Se non fosse per questo, i duestrumenti e la musica che possono produrre sarebberoidentici” (in Launeddas e triplepipes. Uno strumento cheattraversa i secoli e le civiltà, 2006).

IncontriLa ricerca sugli strumenti e le musiche del passato hacondotto Brown anche in terre e tempi più lontani, e cioèverso l’esplorazione musicale dei silver pipes, uno strumentobicalamo di età sumerica i cui reperti sono oggi conservatipresso il Museo di Archeologia e Antropologia dell’Universitàdella Pennsylvania. Una ricerca a raggio ampio e senzaconfini, dunque, quella musicale e storica di BarnabyBrown, che apre scenari complessi e che solleva inevitabiliinterrogativi. Di certo, però, i suoi concerti, in cui il dialogosenza inibizioni fra tradizioni musicali diverse ha un postocentrale, suggeriscono un modo per collegare e rileggerepassato e presente e mostrano una possibilità di dialogo framondi, almeno in apparenza, lontani fra loro. (P.B.)

Per saperne di più:• The Ian Dall chanter: material evidence for intonation and pitchin Gaelic Scotland, 1650-1800, in “The Highland Bagpipe: Music,History, Tradition”, a cura di Joshua Dickson, Ashgate 2009.• Launeddas e triplepipes. Uno strumento che attraversa i secolie le civiltà, in “Quaderni dell’Associazione culturale Italia-Inghilterra”, vol. 2006: pgg. 43-54.

nella pagina Barnaby Brown conil suo strumento accanto alla croce di

pietra del monastero di Clonmacnoise ealtre antiche raffigurazioni di strumenti

tricalami inglesi.

nella pagina Suonatori di strumento a tre canne nel manoscritto medioevale Prudentius's Psychomachia;sotto, in due croci di pietra dell'VIII-IX sec. e, a desta, nel

transetto nord dell'Abazia di Westminister (XIII sec).

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all'antica pratica musicale in Scozia, Brown ricostruiscestrumenti antichi (in particolare, con la collaborazione delcostruttore di cornamuse Julian Goodacre), applicastrutture intervallari che riproducono quelle degli strumentidel passato e propone una musica che è rivolta verso lariscoperta di un mondo musicale oggi scomparso. Comeafferma nelle pagine del suo sito personale, “sulla northerntriplepipe, non posso affermare che ciò che suono siamedievale. Tuttavia, tutta la mia ricerca fino ad oggi informala mia creatività nel progettare strumenti rivitalizzati e nelcomporre musica per essi”(http://barnabybrown.info/research/).

Il modello delle launeddasL’esperienza delle launeddas ha un rilievo centrale inquesta opera di ricostruzione di un’esperienza musicale cheappartiene ad un passato ‘acusticamente’ perduto. Ilnorthern triplepipe suonato da Brown è stato realizzato daLuciano Montisci, uno dei più noti costruttori di launeddasdella Sardegna, e rappresenta una variante rispetto allelauneddas tradizionali, in particolare per quanto riguardala disposizione dei fori (e dunque i rapporti intervallari fra lenote) e la lunghezza del tumbu, la canna di bordone. Anchela tecnica esecutiva è ripresa dalle launeddas: ladisposizione delle dita sui fori e soprattutto l’uso dellarespirazione circolare fanno parte dei ‘gesti’ musicali tipicidella pratica strumentale sarda.

Respirazione circolare e saccaA proposito dell’emissione circolare nell’antico triplepipe edel passaggio al moderna bagpipe scozzese, BarnabyBrown osserva che “l’ascesa della bagpipe haprobabilmente determinato un rapido declino delletriplepipes che di fatto è sostanzialmente una bagpipesenza la sacca. I suonatori di triplepipes probabilmenteusavano la loro bocca come sacca, ossia come riservad’aria, e per tenere il suono continuo usavano la

respirazione continua o circolare come fanno sia i suonatoridi launeddas che gli aborigeni australiano con il didgeridoo.L’introduzione della sacca permise ai suonatori di respirarenormalmente e di conseguenza di suonare strumenti piùforti per periodi più lunghi. Se non fosse per questo, i duestrumenti e la musica che possono produrre sarebberoidentici” (in Launeddas e triplepipes. Uno strumento cheattraversa i secoli e le civiltà, 2006).

IncontriLa ricerca sugli strumenti e le musiche del passato hacondotto Brown anche in terre e tempi più lontani, e cioèverso l’esplorazione musicale dei silver pipes, uno strumentobicalamo di età sumerica i cui reperti sono oggi conservatipresso il Museo di Archeologia e Antropologia dell’Universitàdella Pennsylvania. Una ricerca a raggio ampio e senzaconfini, dunque, quella musicale e storica di BarnabyBrown, che apre scenari complessi e che solleva inevitabiliinterrogativi. Di certo, però, i suoi concerti, in cui il dialogosenza inibizioni fra tradizioni musicali diverse ha un postocentrale, suggeriscono un modo per collegare e rileggerepassato e presente e mostrano una possibilità di dialogo framondi, almeno in apparenza, lontani fra loro. (P.B.)

Per saperne di più:• The Ian Dall chanter: material evidence for intonation and pitchin Gaelic Scotland, 1650-1800, in “The Highland Bagpipe: Music,History, Tradition”, a cura di Joshua Dickson, Ashgate 2009.• Launeddas e triplepipes. Uno strumento che attraversa i secolie le civiltà, in “Quaderni dell’Associazione culturale Italia-Inghilterra”, vol. 2006: pgg. 43-54.

nella pagina Barnaby Brown conil suo strumento accanto alla croce di

pietra del monastero di Clonmacnoise ealtre antiche raffigurazioni di strumenti

tricalami inglesi.

nella pagina Suonatori di strumento a tre canne nel manoscritto medioevale Prudentius's Psychomachia;sotto, in due croci di pietra dell'VIII-IX sec. e, a desta, nel

transetto nord dell'Abazia di Westminister (XIII sec).