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L’attuazione del Modello Nazionale di Accreditamento nei dispositivi regionali: Accreditamento nei dispositivi regionali: standard e procedure per il controllo degli indicatori ISFOL Area Risorse Strutturali e Umane dei Sistemi Formativi Roma, 4 marzo 2010

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L’attuazione del Modello Nazionale di Accreditamento nei dispositivi regionali: Accreditamento nei dispositivi regionali:

standard e procedure per il controllo degli indicatori

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Roma, 4 marzo 2010

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A livello operativoemerge

Il passaggio da controlli formali/burocratici alla garanzia di livelli

di prestazioni

- definite

- riconosciute

una semplificazione di alcuni criteri (p.e. i requisiti di efficacia ed efficienza)

una maggiore strutturazione di altri (p.e. i requisiti di struttura e situazione economica)

una più forte contestualizzazione territoriale di altri ancora (p.e. requisiti relativi a capacità logistiche e sistemi di relazione)

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L’applicazione del nuovo modello di Accreditamento nelle Regioni/Province Autonome(1)

L’applicazione del nuovo modello di accreditamento ha avuto comportamenti diversi nelle regioni/province autonome:

1. “revisione”

del dispositivo regionale/provinciale di accreditamento a partire dai riferimenti del nuovo sistema nazionale del 2008. Sono dispositivi con aspetti (e requisiti) spesso innovativi che hanno scelto, attraverso un atto formale delle regioni/P.A. (delibere, nuovi regolamenti, ecc…) di rendere coerenti il proprio sistema di accreditamento con il nuovo modello (p.e. focus sui processi organizzativi, dossier delle credenziali,)………..Abruzzo, Lazio, Liguria, Molise, P.A.Trento, Toscana, Valle d’Aosta.

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L’applicazione del nuovo modello di Accreditamento nelle Regioni/Province Autonome (2)

2. “coerenza”

con i requisiti introdotti nel 2008, a partire da un dispositivo regionale innovativo sviluppato ai sensi del DM 166/01 ed aggiornato nel tempo. Sono dispositivi che in modo parziale/totale oppure semplificato presentano già principi e requisiti del nuovo modello (p.e. competenze dei formatori, criteri di bilancio, protocolli di relazione sul territorio, valutazione delle performance del soggetto formativo), senza per questo definire ad oggi un nuovo sistema regionale di accreditamento ……..Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, P.A.Bolzano, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto.

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L’applicazione del nuovo modello di Accreditamento nelle Regioni/Province Autonome (3)

3. “persistenza”

del dispositivo regionale sviluppato ai sensi del DM 166/01, spesso approvato alla fine del triennio (2004-2007) della precedente programmazione del FSE. Sono contesti in cui l’accreditamento è visto come uno strumento “in progress” e peculiare del sistema formativo regionale ……. Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.

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Alcuneesperienze

di applicazione del modello a livello territoriale

o Rispetto alla qualità nelle organizzazioni formative, 3 aspetti chiave

Affidabilità economica-finanziaria:

per es. l’Emilia Romagna laddove definisce parametri cogenti in merito ai dati di bilancio dell’ente.

Performance di efficienza ed efficacia:

per es. la Lombardia con il sistema di Rating.

la regione Lazio ad es. prevede procedure di valutazione degli esiti occupazionali (placement).

Processi organizzativi:

per es. la P.A. di Trento, contiene un gruppo di requisiti a carattere “procedurale” orientati alla qualità organizzativa delle sedi formative.

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Modalità di verifica dei criteri

Le modalità di verifica diretta dei criteri possono essere raggruppati in due gruppi:

1. Ex ante. La verifica della sussistenza dei criteri avviene prima del vero e proprio atto pubblico di accreditamento su tutti i soggetti accreditati;

2. In itinere. La verifica dell’esistenza dei criteri di accreditamento avviene nel corso della vigenza dell’atto pubblico di accreditamento a partire da quanto dichiarato od inviato quale prova documentale/procedurale in sede di accreditamento, spesso su un campione di soggetti formativi. Quest’ultimo comportamento spesso si integra con la fase di mantenimento dei requisiti.

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Primo approfondimento sul criterio di efficacia ed efficienza

Caratteristiche del criterio D nel nuovo sistema di accreditamento

è il criterio che rileva gli elementi quantitativi e qualitativi di performance del soggetto attuatore;

è trasversale a tutti 5 i criteri;

la linea di indirizzo D.3 “successo formativo” risponde al 4° e al 5° indicatore declinati nella Raccomandazione Europea della Qualità (successo formativo/ abbandono e tasso di occupazione al termine dell’attività formativa).

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Primo approfondimento sul criterio di efficacia ed efficienza

Caratteristiche del criterio D nel nuovo sistema di accreditamento

è complesso e si riferisce al principio guida del life long learning (in termini di acquisizione di competenze funzionali ai propri percorsi formativi e professionali);

è il criterio che più di ogni altro risente della distinzione e specificità territoriale;

nel nuovo modello di accreditamento questo criterio si è “asciugato” rispetto ai parametri del vecchio, in un’ottica di semplificazione degli indicatori e quindi di applicabilità, mutua riconoscibilità degli stessi e di effettiva verifica.

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Primo approfondimento sul criterio di efficacia ed efficienza

Caratteristiche del criterio D nel nuovo sistema di accreditamento

modalità di dimostrazione e verifica del criterio D

gli indicatori di performance sono stati sviluppati su due direttrici:

• la verifica ‘diretta’ da parte della P. A. dei requisiti, ciò richiedendo un sistema informativo/informatico coerente ed adeguato con variabili e modalità di calcolo degli indicatori richiesti nel criterio D;

• la verifica ‘indiretta’ dei requisiti del Criterio D, attraverso la richiesta al soggetto formativo del calcolo dei propri indicatori e della loro attestazione. In tal caso l’amministrazione effettua controlli su quanto dichiarato.

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Primo approfondimento sul criterio di efficacia ed efficienza

Caratteristiche del criterio D nel nuovo sistema di accreditamento:Alcuni esempi di comportamento regionale

Toscana

introduce il ‘credito performance’ a disposizione dell’organismo per il mantenimento dell’accreditamento, prevedendo quindi un interessante soglia superiore a quella minima che ‘premia’ i casi di eccellenza. Gli organismi inizialmente hanno “una apertura di credito” alla quale si prevede un monte crediti aggiuntivo scaturito attraverso alcuni requisiti quali:

1. il superamento della soglia minima per il criterio di performance;

2. la disponibilità dell’organismo di personale dipendente. Il criterio D è monitorato tramite i dati inseriti nel sistema

informativo (DB FSE) regionale con verifica a campione (estratti) e visita in loco.

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Caratteristiche del criterio D nel nuovo sistema di accreditamento:Alcuni esempi di comportamento regionale

Lombardia Modello di Rating, integrazione di sistema tra dati sui servizi formativi e per il lavoro nonché

di monitoraggio. La qualità del servizio erogato dagli operatori della formazione viene valutato mediante un sistema di indicatori sulla base dell’attività svolta e delle caratteristiche strutturali delle sedi. Il Rating costituisce la sintesi di tale valutazione ed è rappresentato da un punteggio finale che determina il posizionamento di ciascuna unità organizzativa rispetto alle altre sedi accreditate. La verifica avviene sulla base di due tipologie di indicatori che consentono di determinare il rating complessivo. In particolare vi sono:

indicatori che riguardano l'attività finanziata e l'efficienza - l'efficacia dell'attività stessa (indicatori di tipologia A);

indicatori che si riferiscono alle caratteristiche strutturali della sede e, quindi, alla dotazione logistica, alla situazione economica, alle competenze professionali e alle relazioni con il territorio della sede stessa (indicatori di tipologia B).

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Caratteristiche del criterio D nel nuovo sistema di accreditamento:Alcuni esempi di comportamento regionale

Abruzzo Introduce nel criterio D il rapporto tra quanto si investe nella

comunicazione e innovazione tecnologica e il rapporto di affari derivante dall’attività formativa;

Il criterio D è monitorato da dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e analisi dei fatturati e bilanci;

Per il mantenimento del requisito è previsto un monte crediti pari a 60 punti in ingresso di accreditamento a cui si aggiungono 40 punti per raggiungere ulteriori livelli di qualità (totale un massimo di 100 punti).

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Caratteristiche del criterio D nel nuovo sistema di accreditamento:Alcuni esempi di comportamento regionale

Provincia Autonoma di Trento

Il criterio D è requisito discriminante per l’ottenimento dell’accreditamento;

La verifica del criterio è monitorato attraverso autocertificazione;

Mantenimento del criterio: comunicazione annuale dei requisiti richiesti, possibile verifica a campione.

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Primo approfondimento sul criterio di efficacia ed efficienza

Spunti di riflessioneModalità di rilevazione rispetto al prodotto della F.P. erogato in termini di

risultati di apprendimento degli allievi formati esiti occupazionali conseguiti in virtù delle competenze acquisite

Quali sono queste modalità?Sono discriminanti per mantenere l’accreditamento?

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L’attuazione del Modello Nazionale di Accreditamento nei dispositivi regionali: standard e procedure per il controllo degli indicatori

GRAZIE PER L’ATTENZIONEVitalia Schirru

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