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PROGRAMMA ESAMI DI IDONEITA’ LATINO I CASI Il latino è una lingua flessiva; questo significa che ogni parola ha una declinazione che presenta 6 casi: NOMINATIVO: serve a esprimere il soggetto e tutti i termini che ad esso si collegano come attributi, apposizioni, nomi del predicato. Es: Cicerone, grande oratore, fu anche unuomo politico influente. GENITIVO: esprime il complemento di specificazione, ossia un’espressione introdotta dalla preposizione italiana di. Es:l’albero della palma. DATIVO: esprime il complemento di termine, come nella frase italiana “Ho dato un libro a tuo fratello” ACCUSATIVO: è il caso del complemento oggetto e di tutti i termini che ad esso si riferiscono (attributo, apposizione del complemento oggetto, complemento predicativo dell’oggetto). Es: io amo il mio paese VOCATIVO: è il caso del complemento di vocazione, normalmente uguale al nominativo. Es: O Livia, che cosa hai fatto! ABLATIVO: si esprimono con l’ablativo la maggior parte dei complementi, tra cui quello di mezzo, causa, origine, ecc. Es: Ho tagliato la mela con un coltello.

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PROGRAMMA ESAMI DI IDONEITA’

LATINO

I CASI

Il latino è una lingua flessiva; questo significa che ogni parola ha una declinazione

che presenta 6 casi:

NOMINATIVO: serve a esprimere il soggetto e tutti i termini che ad esso si

collegano come attributi, apposizioni, nomi del predicato.

Es: Cicerone, grande oratore, fu anche unuomo politico influente.

GENITIVO: esprime il complemento di specificazione, ossia un’espressione

introdotta dalla preposizione italiana di. Es:l’albero della palma.

DATIVO: esprime il complemento di termine, come nella frase italiana “Ho dato un

libro a tuo fratello”

ACCUSATIVO: è il caso del complemento oggetto e di tutti i termini che ad esso si

riferiscono

(attributo, apposizione del complemento oggetto, complemento predicativo

dell’oggetto).

Es: io amo il mio paese

VOCATIVO: è il caso del complemento di vocazione, normalmente uguale al

nominativo.

Es: O Livia, che cosa hai fatto!

ABLATIVO: si esprimono con l’ablativo la maggior parte dei complementi, tra cui

quello di mezzo, causa, origine, ecc.

Es: Ho tagliato la mela con un coltello.

Le parole, in quanto al genere, possono essere: femminili, maschili, neutre (di solito

sono neutri i termini che indicano oggetti privi di caratterizzazione sessuale, ma solo

il dizionario può dircelo).

In quanto al numero possono essere singolari o plurali.

In Latino gli articoli non esistono.

LA PRIMA DECLINAZIONE

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM vita vitae

GEN vitae vitarum

DAT vitae vitis

ACC vitam vitas

VOC vita vitae

ABL vita vitis

NOTA BENE

nella prima declinazione non esistono termini neutri

IL VERBO ESSERE

presente del verbo essere

LATINO

sum

es

est

sumus

estis

sunt

LA SECONDA DECLINAZIONE

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM lupus lupi

GEN lupi luporum

DAT lupo lupis

ACC lupum lupos

VOC lupe lupi

ABL lupo lupis

Ci sono nomi che escono in –er come ager… che hanno la

seguente declinazione:

Sing.: ager, agri, agro, agrum, ager, agro

Plur.: agri, agrorum, agris, agros, agri, agris

Ci sono nomi neutri in –um come donum… che hanno la

stessa declinazione di lupus, ma i casi diretti sono uguali fra

loro:

Sing.: donum, doni, dono, donum, donum dono

Plur.: dona, donorum, donis, dona, dona, donis

ESPANSIONI DI LUOGO

Stato in luogo: in + ablativo

Es: Agricola est in agro

Il contadino è nel campo

Moto a luogo: in, ad + accusativo

Es: Eo ad mare

Vado al mare

Moto da luogo: a, ab, e, ex, de + ablativo

Es: Venio a foro

Vengo dal foro

Moto per luogo: per + accusativo

Es: Huc veni per hortum

Sono giunto qui attraverso il giardino

PRESENTE INDICATIVO ATTIVO

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

laudo moneo lego audio

laudas mones legis audis

laudat monet legit audit

laudamus monemus legimus audimus

laudatis monetis legitis auditis

laudant monent legunt audiunt

In latino le coniugazioni sono quattro ed escono :

la prima in –are

laudare

la seconda in –ere (con la prima e lunga)

monere

la terza in –ere (con la prima e breve)

legere

la quarta in –ire

audire

LA TERZA

DECLINAZIONE

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM dux duces

GEN duci ducum

DAT duci ducibus

ACC ducem duces

VOC dux duces

ABL duce ducibus

- Appartengono alla terza declinazione termini maschili,

femminili e neutri.

- I termini neutri hanno i casi diretti (nominativo, accusativo

e vocativo) singolari e plurali uguali:

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM sidus sidera

GEN sideris siderum

DAT sideri sideribus

ACC sidus sidera

VOC sidus sidera

ABL sidere sideribus

- L’ablativo singolare può uscire, in taluni casi, anche in –i

- Il genitivo plurale presenta, in taluni casi, l’uscita in –ium

- Taluni termini neutri escono alnominativo, accusativo,

vocativo plurale in –ia

- Il termine vis (forza) presenta la seguente declinazione:

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM vis vires

GEN (roboris) virium

DAT (robori) viribus

ACC vim vires

VOC vis vires

ABL vi viribus

NB: Non confondete la declinazione di vis (forza) con quella

di vir (uomo), che è la seguente:

singolare: vir, viri, viro, virum, vir, viro;

plurale: viri, virorum,viris. viros, viri, viris

ESPANSIONI DI TEMPO

I complementi di tempo principali sono due:

DETERMINATO

In primavera gli uccelli cantano

in latino si esprime con

ABLATIVO SEMPLICE

vere aves canunt

CONTINUATO

Ieri ho letto per tre ore

in latino si esprime con

ACCUSATIVO

accompagnato o no da PER

heri legi per tres horas

IMPERFETTO INDICATIVO ATTIVO

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

laudabam monebam legebam audiebam

laudabas monebas legebas audiebas

laudabat monebat legebat audiebat

laudabamus monebamus legebamus audiebamus

laudabatis monebatis legebatis audiebatis

laudabant monebant legebant audiebant

FUTURO INDICATIVO ATTIVO

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

laudabo monebo legam audiam

laudabis monbis leges audies

laudabit monbit leget audiet

laudabimus monebimus legemus audiemus

laudabitis monebitis legetis audietis

laudabunt monbunt legent audient

LA QUARTA

DECLINAZIONE

maschile/femminile

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM fructus fructus

GEN fructus fructuum

DAT fructui fructibus

ACC fructum fructum

VOC fructus fructum

ABL fructu fructibus

neutro

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM cornu cornua

GEN cornus cornuum

DAT cornu cornibus

ACC cornu cornua

VOC cornu cornua

ABL cornu cornibus

PERFETTO

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

laudabam monebam legebam audiebam

laudabas monebas legebas audiebas

laudabat monebat legebat audiebat

laudabamus monebamus legebamus audiebamus

laudabatis monebatis legebatis audiebatis

laudabant monebant legebant audiebant

PIUCCHEPERFETTO

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

laudabam monebam legebam audiebam

laudabas monebas legebas audiebas

laudabat monebat legebat audiebat

laudabamus monebamus legebamus audiebamus

laudabatis monebatis legebatis audiebatis

laudabant monebant legebant audiebant

FUTURO ANTERIORE

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

laudabo monebo legam audiam

laudabis monbis leges audies

laudabit monbit leget audiet

laudabimus monebimus legemus audiemus

laudabitis monebitis legetis audietis

laudabunt monbunt legent audient

LA QUARTA

DECLINAZIONE

CASI SINGOLARE PLURALE

NOM res res

GEN rei rerum

DAT rei rebus

ACC rem res

VOC res res

ABL re rebus

Sono solo due i nomi della V declinazione che hanno il

singolare e il plurale: res ( la cosa, il fatto) e dies (il giorno).

Gli altri nomi hanno solo il singolare: es: fides.

In latino l’aggettivo al neutro esprime in sé anche il

significato di cosa.

es. Mia nonna mi ha inviato delle cose buone

Ava ad me bona misit

CONGIUNTIVO PRESENTE

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

laudem moneam legam audiam

laudes moneas legas audias

laudet moneat legat audiat

laudemus moneamus legamus audiamus

laudetis moneatis legatis audiatis

laudent moneant legant audiant

CONGIUNTIVO IMPERFETTO

prima

coniugaz

seconda

coniugaz

terza

coniugaz

quarta

coniugaz

lauderem monerem legerem audirem

laudares moneres legeres audires

laudaret moneret legeret audiret

laudaremus moneremus legeremus audiremus

laudaretis moneretis legeretis audiretis

laudarent monerent legerent audirent

CONGIUNTIVO PERFETTO

prima

coniugazione

seconda

coniugazione

terza coniugazione quarta

coniugazione

laudaverim monuerim legerim audiverim

laudaveris monueris legeris audiveris

laudaverit monuerit legerit audiverit

laudaverimus monuerimus legerimus audiverimus

laudaveritis monueritis legeritis audiveritis

laudaverint monuerint legerint audiverint

CONGIUNTIVO PIUCCHEPERFETTO

prima

coniugazione

seconda

coniugazione

terza coniugazione quarta

coniugazione

laudavissem monuissem legissem audivissem

laudavisses monuisses legisses audivisses

laudavisset monuisset legisset audivisset

laudavissemus monuissemus legissemus audivissemus

laudavissetis monuissetis legissetis audivissetis

laudavissent monuissent legissent audivissent

IL COMPLEMENTO DI COMPAGNIA E

UNIONE

Il complemento di compagnia e di unione si esprime in

latino con

CUM e l’ABLATIVO

Es: Sono tornato a casa con mio padre

Reverti domum cum patre

COMPLEMENTO DI MEZZO

Il complemento di compagnia e di unione si esprime in

latino con:

ABLATIVO SEMPLICE, se rappresentato da una cosa

Es: Ti ho ferito con il coltello

Te cultro vulneravi

PER e ACCUSATIVO, se rappresentato da una persona

Es: La notizia arrivò per mezzo di ambasciatori

Nuntius per legatos pervenit

I NUMERALI

I numerali in latino sono di due tipi: cardinali e ordinali.

I cardinali sono indeclinabili tranne i primi tre.

Es. Mihi est una domus

Tr. Ho una sola casa

Gli ordinali sono degli aggettivi veri e propri, che si declinano come un aggettivo

della prima classe.

Es. Iulius primus pervenit in cursu Circi Maximi

Tr. Giulio arrivò primo nella corsa del Circo Massimo

CIFRE

ARABE ROMANE CARDINALI ORDINALI

1 I unus primis, a, um

2 II duo secundus (alter)

3 III tres tertius

4 IV quattuor quartus

5 V quinque quintus

6 VI sex sextus

7 VII septem septimus

8 VII octo octavus

9 IX novem nonus

10 X decem decimus

11 XI undecim undecimus

12 XII duodecim duodecimus

13 XII tredecim tertius decimus

14 XIV quattuordecim quartus decimus

15 XV quindecim quintusdecimus

16 XVI sedecim sextus decimus

17 XVII septemdecim septimus decimus

18 XVIII duodeviginti duodevicesimus

19 XIX undeviginti undevicesimus

20 XX vigenti vicesimus

30 XXX triginta tricesimus

40 XL quadraginta quadragesimus

50 L quinquaginta quinquagesimus

60 LX sexaginta sexagesimus

70 LXX septuaginta septuagesimus

80 LXXX ostoginta octogesimus

90 XC nonaginta nonagesimus

100 C centum centesimus

200 CC ducenti, ae, a duocentesimus

300 CCC trecenti, ae, a trecentesimus

400 CD quadrngenti, quadringentesimus

500 D quingenti, ae, a quingentesimus

600 DC sescenti, ae, a sescentesimus

700 DCC septingenti, ae, a septingentesimus

800 DCCC octingenti, ae, a octingentesimus

900 CM nongenti, ae, a nongentesimus

1000 M mille millesimus

2000 MM duo milia bis millesimus

MASCHILE FEMMINILE NEUTRO

Nom. unus una unum

Gen. unius unius unius

Dat. uni uni uni

Acc. unum una unum

Abl. uno una uno

Unus, a, um in latino significa uno solo. Per indicare “un” nel senso

indeterminato di “un certo, un tale” si usa l’aggettivo e pronome quidam.

MASCHILE FEMMINILE NEUTRO

Nom. duo duae duo

Gen. duorum duarum duorum

Dat. duobus duabus duobus

Acc. duos duas duo

Abl. duobus duabus duobus

MASCHILE FEMMINILE NEUTRO

Nom. tres tres tria

Gen. trium trium trium

Dat. tribus tribus tribus

Acc. tres tres tria

Abl. tribus tribus tribus

PRONOMI PERSONALI

I PERSONA II PERSONA CASO

Singolare Plurale Singolare Plurale

NOM. ego io nos noi tu tu vos voi

GEN. mei nostri tui vestri

nostrum vestrum

DAT. mihi

(mi)

nobis tibi vobis

ACC. me nos te vos

ABL. me nobis te vobis

I pronomi personali, di norma, si sottintendono al

Nominativo.

I pronomi nos e vos hanno due genitivi plurali, uno che

indica il partitivo (nostrum,vestrum) e l’altro il normale

complemento di specificazione

Es. Aliqui nostrum faticati sunt

Tr. Alcuni di noi sono stanchi

Es. Lego libros vestri (ma più comunemente vestros)

Tr. Leggo i vostri (di voi) libri

PRONOME PERSONALE DI TERZA

PERSONA COME DIMOSTRATIVO

Is, Ea, Idè il pronome di terza persona che, di norma, si sottintende al

Nominativo.

Esso funge anche da dimostrativo e indica un oggetto lontano, corrisponde

all’italiano “quello”

Il genitivo si usa per esprimere il possessivo“suo”, quando esso non è riflessivo.

SINGOLARE PLURALE CASO

maschile femminile neutro maschile femminile neutro

NOM. is ea id ii (ei) eae ea

GEN. eius eorum earum eorum

DAT. ei iis (eis)

ACC. eum eam id eos eas ea

ABL. eo ea eo iis (eis)

I PARTICIPI

I participi in latino hanno una natura intermedia tra l’aggettivo e il verbo. Come

l’aggettivo sono declinabili e come verbo possono reggere diversi complementi,

in particolare il complemento oggetto.

Sono di tre tipi:

PARTCIPIO PRESENTE

Il participio presente è una forma che esiste per tutti i verbi, sia

transitivi che intransitivi, sia di forma attiva che deponente

Transitivo attivo Intransitivo

attivo

Transitivo

deponente

Intransitivo deponente

Laudans,laudantis

Colui cheloda,

lodando

Cadens,cadentis

Colui che cade,

cadendo

Hortans,hortantis

Colui cheesorta,

esortando

Proficiscens,proficiscentis

Colui che parte, partendo

Il participio presente si declina come un aggettivo della seconda classe, con

queste particolarità:

Abl. Sing in –e

Gen. Plur in –ium

Casi diretti del neutro plurale in –ia

Esso indica una azione attiva e sempre contemporanea alla reggente.

Es. Marcus, ambulans per urbem, amico suo occucurrit

Marco, camminando per la città, incontrò un suo amico

PARTICIPIO PASSATO

Il participio passato si declina come un aggettivo della prima classe.

Esso ha valore passivo nei verbi di forma attiva e attivo nei deponenti eindica

sempre una azione antecedente rispetto a quello della reggente

Transitivo attivo Intransitivo

attivo

Transitivo

deponente

Intransitivo

deponente

Laudatus, a,um

Che è stato

lodato,

essendo stato

lodato

Non esiste Hortatus, a,um

Che ha esortato,

avendo esortato

Profectus, a,um

Che è partito,

essendo partito

Es. Mater premium donat filiis laudatis a magistro

La madre dà un premio ai figli che sono stati lodati dal maestro

PARTICIPIO FUTURO

Il participio futuro è un aggettivo della prima classe, indica unaazione sempre

attiva e futura rispetto alla reggente. Ce l’hanno tutti i verbi.

Transitivo attivo Intransitivo

attivo

Transitivo

deponente

Intransitivo

deponente

Laudaturus,

a, um

Casurus, a,um

Colui checadrà

Hortaturus, a, um

Colui cheesorterà

Profecturus,

a, um

Colui cheloderà Colui chepartirà

Es: Accepimus peritura perituri

Noi, che siamo destinati a perire, abbiamo ricevuto cose destinate aperire

GLI AGGETTIVI INTENSIVI:

I COMPARATIVI

I gradi dell’aggettivo

(o intensità dell'aggettivo)

In latino come in italiano i gradi dell’aggettivo qualificativo sono tre:

1. il grado positivo esprime una qualità semplice;

2. il grado comparativo mette (generalmente) la qualità a confronto tra due

termini;

3. il grado superlativo esprime la qualità al massimo grado.

NB: Il dizionario normalmente registra se l’aggettivo ha comparativo e

superlativo. Le forme irregolari sono segnalate come vocaboli autonomi.

IL COMPARATIVO DI MAGGIORANZA

Si forma aggiungendo al tema dell’aggettivo la terminazione-ior per maschile e

femminile e -ius per il neutro: clar-ior,clar-ius; fort-ior, fort-ius.

La declinazione è quella degli aggettivi della seconda classe a due terminazioni,

che riproponiamo con l’aggettivo fort-ior, più forte, da fort-is.

SINGOLARE PLURALE

CASO Maschile-

Femminile

Neutro Maschile-

Femminile

Neutro

N. - ior - ius - iores - iora

G. - ioris - iorum

D. - iori - ioribus

Ac. - iorem - ius - iores

(-ioris)

- iora

V. - ior - ius - iores - iora

Ab. - iore - ioribus

SINGOLARE PLURALE

CASO Maschile-

Femminile

Neutro Maschile-

Femminile

Neutro

N. fort - ior fort - ius fort - iores fort - iora

G. fort - ioris fort - iorum

D. fort - iori fort - ioribus

Ac. fort - iorem fort - ius fort - iores(-

ioris)

fort - iora

V. fort - ior fort - ius fort - iores fort - iora

Ab. fort - iore fort - ioribus

A volte, specie nella lingua parlata, il comparativo è espresso

dall’avverbio magis che precede l’aggettivo. Tale uso è addirittura normale

quando il positivo abbia una terminazione con più vocali, come dubius, idoneus,

strenuus: infatti la presenza di tre vocali consecutive (dubi-ior, idone-ior, strenu-

ior) sarebbe sgradevole fonicamente.

Il rafforzativo del comparativo è espresso normalmente da avverbi con

terminazione in -o, aliquanto, paulo, multo, ecc.

Es.: Iter longius effecit brevius

Il percorso più lungo (lo) rese più breve (Fedro.3.19)

Il secondo termine di paragone

Può essere espresso in due modi:

a) con quam ed il caso del primo termine

Es: Ubii paulo quam ceteri humaniores sunt

Gli Ubi sono un poco più civili degli altri (BG.4,3)

b) con l’ablativo semplice, quando il primo termine è in caso

nominativo e accusativo.

Es: Eorum vitam sua salute (habet) cariorem

Considera la loro vita più cara della propria salvezza (BG. 7,19)

- Quando manca il secondo termine di paragone il

comparativo di maggioranza viene chiamato "assoluto" e si

traduce, a seconda del contesto, con gli avverbi " un po’,

piuttosto, troppo", ecc.

Esempi: Nostros in locum iniquiorem progredi viderunt.

Videro i nostri avanzare in terreno troppo sfavorevole(BG.2,10)

- Il rafforzamento del comparativo avviene con avverbi

terminanti in -o, comealiquanto, alquanto; paulo, poco;

multo, molto; ecc. a.

Es.: (Ubios) multo humiliores infirmioresque redegerunt

Resero gli Ubi molto più umili e più deboli (BG.4,3)

Particolarità

Il secondo termine può essere sottinteso, perchè quasi

evidente nel contesto

Es: Carinae aliquanto planiores quam nostrarum navium

Le chiglie erano alquanto più piatte (di quelle) delle nostre navi

IL COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA

Viene espresso dai correlativi:

tam... quam - tanto... quanto

ita... ut - così... come

aeque... ac - ugualmente... che

IL COMPARATIVO DI MINORANZA

E’ espresso dall’avverbio:

a) minus che precede il primo termine e daquam che

precede il secondo.

Es.: Nostri minus apti (quam ceteri) erant

I nostri erano meno adatti (degli altri)

b) minus e l’ablativo del secondo termine.

INFINITO

attivo

Praesens Perfectum Futurum

amare amavisse

amaturus /

amatura /

amaturum esse

*

amaturi /

amaturae /

amatura esse

Praesens Perfectum Futurum

monere monuisse

moniturus /

monitura /

moniturum esse

*

monituri /

moniturae /

monitura esse

Praesens Perfectum Futurum

legere legisse lecturus / lectura /

lecturum esse

* lecturi / lecturae /

lectura esse

Praesens Perfectum Futurum

audire audivisse

auditurus /

auditura /

auditurum esse

*

audituri /

auditurae /

auditura esse

passivo

Praesens Perfectum Futurum

amari amatus, a, um, os,

as, a esse amatum iri

Praesens Perfectum Futurum

moneri monitus, a, um,

os, as, a esse monitum iri

Praesens Perfectum Futurum

legi lectus, a, um, os, lectum iri

as, a esse

Praesens Perfectum Futurum

audiri auditus, a, um, os,

as, a esse auditum iri

I POSSESSIVI

Gli aggettivi e i pronomi possessivi in latino hanno un’unica

forma. Essi si declinano come un aggettivo della prima

classe:

Meus, a, um: mio (vocativo mi)

Tuus, a, um: tuo

Suus, a, um: suo (riflessivo) eius: suo (non riflessivo) di lui

Noster, nostra, nostrum: nostro

Vester, vestra, vestrum: vostro

Suus, a, um: loro (riflessivo) eorum, earum: loro (non

riflessivo) di loro

Suus, a, um: è solo riflessivo e si usa solo se riferito al

soggetto. Altrimenti si usa eius, eorum

IL COMPLEMENTO DI LIMITAZIONE

Sta ad indicare entro quale limite e rispetto a che cosa vale

ciò che si afferma (o si nega).

Il latino usa l’ablativo semplice. In genere accompagna un

comparativo, un verbo di eccellenza o il vebo instituor e i

suoi sinonimi

Es: I cervi superano i cani in velocità

Cervi canes velocitate superant

COMPLEMENTO DI QUALITA'

Esprime una qualità attribuita a una persona o a una cosa. Il

latino usa il genitivoo l’ablativo. Il genitivo per le

determinazioni di tempo, spazio, durata e generalmente per

la qualità morale. L’ablativo per indicare una qualità fisica

Es: Un uomo di grande ingegno

Vir magni ingenii

Es: Ragazza dai bei capelli

Puella pulchris capillis

ABLATIVO ASSOLUTO

È una costruzione molto comune in latino ed è alternativa

al cum + congiuntivo e al participio congiunto: ha funzione

di proposizione subordinata temporale, causale, concessiva,

ipotetica. .

Esso è formato da due parole entrambe in caso ablativo, di

cui una costituisce ilsoggetto e può essere un nome o un

pronome, l'altra costituisce il verbo ed è unparticipio

presente (usato con tutti i verbi) o perfetto (usato solo con i

verbi DeponentiIntransitivi e con i Transitivi Attivi)

Es. Romulo regnante

Tr. regnando Romolo/mentre regnava Romolo

Tuttavia talvolta il participio manca: in tal caso l'ablativo

assoluto è formato sempre da due parole di cui una (nome o

pronome) costituisce il soggetto, l'altra (nome o aggettivo)

costituisce il complemento predicativo. Nella traduzione per

lo più dovrai esplicitare il verbo "essere"

Es. Hannibale vivo

Tr. essendo Annibale vivo/finchè Annibale era vivo

PROPOSIZIONI OGGETTIVE

Le proposizioni oggettive sono in latino costruite come frasi

implicite e sono espresse con il verbo all’infinito e il soggetto

in accusativo.

La scelta dell’infinito dipende dal rapporto che l’azione

dell’oggettiva intrattiene con la reggente. Si possono avere

tre casi.

1 - La frase dell’oggettiva è antecedente: occorre un infinito

passato

es. Io so che tua madre è stata ammalata Scio matrem tuam aegrotam fuisse

2 - La frase dell’oggettiva è contemporanea: occorre un

infinito presente

es. Gli studenti dicono che sono stanchi

Discipuli dicunt se fatigatos esse

3 - La frase dell’oggettiva è posteriore: occorre un infinito

futuro

es. Crediamo che verrà il temporale

Putamus procellam futuram esse

Il soggetto di terza persona è eum, eam, id, eos, eas, ea se il

soggetto dell’oggettiva è diverso da quello della reggente; nel

caso contrario si usa il riflessivo se

es. Cicerone credeva che sarebbe partito presto per Roma ( lui stesso)

Cicero putabat se profecturum mox romam esse

es. I senatori dicevano che essi ( altri) dovevano essere puniti

Senatores dicebant eos puniendos esse