L’ASSICURAZIONE QUALITA’ DEL DATO NELLA...
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L’ASSICURAZIONE QUALITA’ DEL DATO NELLA SICUREZZA ALIMENTARE
dott. Massimo PradellaCOMITATO LABORATORI
DI PROVA E TARATURA AICQ
1
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013
AICQ Associazione Italiana Cultura Qualità
AICQ è un'associazione, senza fini di lucro, che si propone di diffondere in Italia la cultura della Qualità e i metodi per pianificare, costruire,
controllare e certificare la Qualità.
Costituita l'11 Maggio 1955, AICQ è organizzata in Associazioni Territoriali che danno origine ad una Federazione.
Sono presenti gruppi di studio suddivisi in
SETTORI COMITATI• Autoveicoli
• Alimentare
• Elettronico ed Elettrotecnico
• Costruzioni Civili
• Trasporto su Rotaia
• Scuola
• Servizi per i Trasporti
• Turismo
• Risorse Umane e Qualità del Lavoro
• Software e Servizi ICT
• Ambiente
• Metodi Statistici
• Benchmarking/TQM
• Normativa e Certificazione dei SGQ
• Metodologie Assicurazione Qualità
• Salute e sicurezza
• Laboratori di prova e taratura
2
Assicurazione della qualità
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 3
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 4
Assicurazione della qualità: parte della gestione per la
qualità mirata a dare fiducia che i requisiti per la
qualità saranno soddisfatti
(UNI EN ISO 9000:2005 Termini e definizioni)
• Dare fiducia … internamente (verso la direzione) e
all’esterno (verso gli enti di controllo), che i …
• … requisiti per la qualità … validità dei risultati delle
prove / l’accuratezza del risultato
• saranno soddisfatti … non solo ora, ma nel prossimo
futuro!
Assicurazione della qualità
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 5
Per arrivare ad assicurare la qualità … è
necessario passare dal …
Controllo della qualità
parte della gestione per la qualità mirata a
soddisfare i requisiti per la qualità
(UNI EN ISO 9000:2005 Termini e definizioni)
Controllo della qualità
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 6
Definire i requisiti! …… Dove trovarli?
UNI CEI EN ISO/IEC 17025
Documenti ACCREDIA es. RT 08 – RT24
Legislazione in ambito sicurezza alimentare
Norme specifiche del settore es. ISO 7218:2007
Documenti tecnici es. EA 4/10
Metodi di prova utilizzati
Controllo e assicurazione
della qualità
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 7
Controllo e assicurazione
qualità nelle attività di
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 8
Valutazione della conformità, rispetto ai requisiti definiti,
– della quantità del campione
– della superficie interessata al campionamento
– del corretto confezionamento
– delle condizioni ambientali
all’atto del campionamento
e al trasporto
Campionamento/campione
Documento ACCREDIA - RT 08 rev.02
Prescrizioni per l'accreditamento dei laboratori di prova
Quando il campionamento comporti effettuazione di misure (es. di
volume, portata, superficie), il laboratorio deve esprimere i risultati
in unità di misura di cui può garantire la riferibilità (es. UFC/m2)!
Se eseguito dal cliente … acquisire la dichiarazione di chi ha eseguito
il campionamento e nel Rapporto di prova indicare
• che il campionamento non è accreditato;
• che il risultato, così come espresso in unità di misura (es.
Superficie), è stato ottenuto mediante ricalcolo sulla base della
misura (es. Area) dichiarata da chi ha eseguito il campionamento.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 9
Campionamento/campione
Campionamento/campione
UNI EN ISO 7218:2007
Microbiologia di alimenti e mangimi per animali - Requisiti generali e
guida per le analisi microbiologiche
8.2 Transport
.. ensure that they are kept under conditions which will minimize any
alteration in the number of microorganisms present.
Unless otherwise specified in specific standards, the following
temperatures during transport are recommended:
– stable products: ambient temperature (below 40°C);
– frozen or deep-frozen products: below -15 °C, preferably below -
18 °C;
– other products not stable at ambient temperature: 1 °C to 8 °C;
– swab samples: 1 °C to 4 °C (see ISO 18593 and ISO 17604).dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 10
Campionamento/campione
Controllo qualità
• Autocontrollo di chi esegue il
campionamento sia sulle quantità e
sulle superfici, che sulla gestione del
campione fino al laboratorio
• Controllo in accettazione del
campione
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 11
CAUSE
Fre
quenza
Assicurazione qualità
Valutazione nel tempo delle Non Conformità
evidenziate e delle CAUSE che le hanno
provocate, con analisi tramite diagrammi tipo
diagramma di Pareto o diagrammi a torta ecc….
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 12
Valutazione dello stato di conformità metrologica
– taratura
– omogeneità della temperatura
– verifica intermedia
Apparecchiature di misura
UNI CEI EN ISO 17025 § 5.5.2
Prima di essere poste in servizio le
apparecchiature devono essere tarate
o controllate per valutare
• se soddisfano le specifiche del
laboratorio
• se sono conformi alle specifiche
delle norme.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 13
Apparecchiature di misura
Apparecchiature di misuraUNI EN ISO 7218:2007
Microbiologia di alimenti e mangimi per animali - Requisiti generali e
guida per le analisi microbiologiche
5.28 Thermometers and temperature-monitoring devices, including
automatic recorders
Thermometers and other temperature-monitoring devices shall be
capable of measuring the temperature required by an application
within specified maximum permissible errors.
The measurement uncertainty of the temperature-monitoring device
should be four times smaller than the range of the requested
maximum permissible error.
For example, for a target maximum permissible error of ± 1 °C, the
measurement uncertainty should be ± 0,25 °C
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 14
Apparecchiature di misura
UNI EN ISO 7218:2007
Microbiologia di alimenti e mangimi per animali - Requisiti
generali e guida per le analisi microbiologiche
5.8 Incubator
5.8.4 Verification
Check the temperature stability and the homogeneity of the
temperature distribution throughout the working volume of the
incubator through simultaneous use of a number of
thermometers or thermocouples of known accuracy and
appropriate temperature range.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 15
Apparecchiature di misura
Verifica intermedia di una bilancia
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 16
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 17
Una carta di controllo è un grafico bidimensionale
cartesiano
asse x rappresenta il tempo
asse y il valore, lo scarto percentuale o altro parametro
statistico
L’asse y presenta normalmente quattro limiti :
i due “limiti di controllo o di azione” (superiore e inferiore)
rappresentano la tolleranza all’interno della quale può
variare il risultato,
i due “limiti di sorveglianza” (superiore e inferiore)
forniscono un campanello d’allarme anticipando il momento
in cui il risultato non è più conforme.
Carta di controllo
Perché le carte di controllo?
dott. M. Pradella Le carte di controllo 18
Obiettivo
Dopo aver avviato e stabilizzato il processo
mantenerlo ad un livello
– accettabile e
– stabile
per assicurare la conformità di attività e risultati ai
requisiti specificati.
Carta di controllo
dott. M. Pradella Le carte di controllo 19
• Raccogliere informazioni sul processo
• Analizzarle / elaborarle
• Intraprendere azioni di correzione o miglioramento
Carta di controllo
dott. M. Pradella Le carte di controllo 20
La carta di controllo tramite una
sequenza storica di dati può essere usata
come predittore per le operazioni future
Carta di controllo
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 21
Carta di controllo
Come costruirle e come interpretarle?
dott. M. Pradella Le carte di controllo 22
Carta X
88,0
90,0
92,0
94,0
96,0
98,0
100,0
102,0
104,0
106,0
108,0
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
Carta delle escursioni R
0,00
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
14,00
16,00
18,00
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
Carta di controllo
dott. M. Pradella Le carte di controllo 23
Interpretazione delle carte di controllo
• Il processo è stabile quando
i risultati stanno all’interno
dei limiti di controllo
e oscillano in modo casuale.
• Se un punto cade fuori
dai limiti, l’ipotesi è
che vi sia una causa
identificabile che dovrà
essere ricercata ed eliminata.
Carta di controllo
dott. M. Pradella Le carte di controllo 24
• Sequenze rispetto alla linea centrale:
Carta di controllo
dott. M. Pradella Le carte di controllo 25
• Sequenza e distanza dalla linea centrale
– due punti su tre sono dalla stessa parte
– e questi due punti sono ad una distanza di
almeno due unità sigma (limiti di sorveglianza)
di dalla linea centrale
Carta di controllo
dott. M. Pradella Le carte di controllo 26
• Andamento
– Sei punti in una successione sistematica
crescente o decrescente
Carta di controllo
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 27
Risponde al requisito della UNI CEI EN ISO/IEC 17025 § 5.9
«I dati risultanti devono essere registrati in modo che le
tendenza siano rilevabili e, quando sia fattibile, devono essere
applicate tecniche statistiche per riesaminare i risultati».
e a quanto indicato in RT 08 § 5.9.2
«Le attività elencate al punto 5.9 della norma devono essere
gestite con carte di controllo per verificare eventuali tendenze e
l'efficacia delle azioni correttive/preventive eventualmente
attuate».
Carta di controllo
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 28
Valutazione delle caratteristiche dei reattivi /
terreni
– Sterilità
– Produttività
– Selettività
– Specificità
Reagenti / Terreni
Reagenti / Terreni
Versione ufficiale (in lingua inglese) della CEN ISO/TS 11133-
2:2003 e dell’aggiornamento A1 del febbraio 2011
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 29
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 30
Reagenti / Terreni
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 31
• Valutazione della conformità delle condizioni
ambientali richieste dai metodi
– Registrazione della temperatura dell’ambiente nel quale si
esegue la prova
– Controllo qualità dell’aria
e delle superfici
– Controllo dei frigoriferi di conservazione del campione
– Controllo delle temperatura degli incubatori per la crescita
dei microrganismi
Condizioni ambientali
Condizioni ambientali
UNI EN ISO 7218:2007
Microbiologia di alimenti e mangimi per animali - Requisiti generali e
guida per le analisi microbiologiche
3.5 Layout and fittings of the premises
The ambient temperature (18 °C to 27 °C) and air quality (microorganism
content, dust spreading rate, etc.) should be compatible with carrying out
the tests.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 32
Condizioni ambientali3.2 Environmental monitoring
3.2.1 An appropriate environmental
monitoring programme should be devised,
including, for example,
• use of air settlement plates and
• surface swabbing.
Acceptable background counts should be
assigned and there should be a documented
procedure for dealing with situations in
which these limits are exceeded.
Analysis of data should enable trends in
levels of contamination to be determined.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 33
Condizioni ambientali
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 34
Condizioni ambientali
UNI EN ISO 7218:2007
Microbiologia di alimenti e mangimi per
animali - Requisiti generali e guida per le
analisi microbiologiche
5.9 Refrigerator, cold-storage room
5.9.1 Description
For the conservation of food samples for
analysis, the temperature shall be 3 °C ± 2 °C
(maximum permissible errors).
Metodi di prova
Indicazioni delle temperature di incubazione
normalmente con tolleranze di ± 1 °C
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 35
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 36
Valutazione della qualità durante l’esecuzione della prova
– Valutazione della ripetibilità della semina in duplicato
– Valutazione della proporzionalità delle diluizioni
– Valutazione iniziale della ripetibilità e dell’esattezza
– Verifiche periodiche di ripetibilità e accuratezza
Esecuzione delle prove
Ripetibilità di semina / conta
Con conteggi UFC superiori a 15 è possibile eseguire una valutazione della
ripetibilità della conta tramite la seguente formula:
C1 e C2 conteggi effettuati sulle due piastre seminate con lo stesso inoculo
Kp e il valore sperimentale calcolato del fattore di copertura.
Per un livello p di accettabilità è stabilito al 95% ( p= 0,95) il risultato può
essere compreso
Kp<= 1,96 accettabile
1,96 < Kp < 2,576 differenza fra i conteggi è considerata critica
Kp >2,576 differenza fra i conteggi è considerata anomala
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 37
pKCC
CC≤
+
−
21
21
Esecuzione delle prove
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 38
Esecuzione delle prove
Da Lido Ballati Validazione dei metodi e incertezza di misura nei laboratori di prova addetti al controllo di
alimenti e bevande
Proporzionalità delle diluizioni
Verifica di linearità tramite il parametro G2 calcolato con la formula:
zi = conta delle colonie della i-esima piastra Petri
vi= volume di sospensione distribuita nella i-esima piastra (in ml)
n= numero di piastre
Z= somma di tutte le conte i-esime
V= somma dei volumi delle i-esime sospensioni
Il risultato del G 2n-1 sperimentale calcolato è confrontato con il
valore del parametro statistico χ 2 n-1 tabulato.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 39
Esecuzione delle prove
⋅−
⋅⋅= ∑
=
−
n
i i
iin
V
ZZ
v
zzG
1
2
1 lnln2
Ripetibilità ed esattezza delle prove
Documento ACCREDIA - RT 08 rev.02
Prescrizioni per l'accreditamento dei laboratori di prova
Quando un metodo normalizzato, non normalizzato o ufficiale
indica la ripetibilità e l'esattezza, il laboratorio è tenuto a verificare
che, in condizioni di ripetibilità, le prestazioni del laboratorio siano
compatibili con quelle indicate.
Ove manchino tali informazioni o sia necessaria la validazione, il
laboratorio deve determinare la propria ripetibilità e l'esattezza e
verificare di mantenerla nel tempo.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 40
Esecuzione delle prove
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 41
Da UNI CEI 70099:2008 Vocabolario Internazionale di Metrologia
Ripetibilità: precisione di misura ottenuta applicando una
condizione di ripetibilità, ossia una condizione che
assicura:
– la medesima procedura di misura,
– gli stessi operatori,
– lo stesso sistema di misura,
– le medesime condizioni operative
– e lo stesso luogo,
– nonché l’esecuzione di misurazioni replicate dello stesso
oggetto, o di oggetti simili, in un intervallo di tempo breve.
Esecuzione delle prove
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 42
Generalmente, la precisione di misura è espressa numericamente
mediante misure d’imprecisione, quali scarto tipo, varianza, o
coefficiente di variazione.
Quando necessario viene calcolato il limite di ripetibilità (r)
eseguendo prove ripetute con la formula
Dove
sr = deviazione standard
tp = t di student che varia in funzione del numero di ripetizioni e
alla probabilità attesa
Esecuzione delle prove
pr tsr ⋅⋅= 2
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 43
Eseguendo ripetizioni in parallelo della prova si valuta
la differenza tra i risultati rispetto al proprio valore di r
Esecuzione delle prove
Denominazione prova Metodo di prova r da
metodo
r del
laboratorio
Bacillus cereus UNI EN ISO 7932:2005 0,29 -
Carica Micorbica totale 30°C UNI EN ISO 4833: 2004 0,25 -
Staphylococcus aureus UNI EN ISO 6888-1:2004 0,28 -
Escherichia coli ISO 16649-2:2001 - 0,21
Coliformi ISO 4832:2006 - 0,18
rxx ≤− 21
Esecuzione delle prove
Valutazione della ripetibilità nel tempo
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 44
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 45
Esattezza (nel VIM viene tradotta come giustezza): grado
di concordanza tra la media di un numero infinito di
valori misurati replicati e un valore di riferimento.
Viene espresso tramite lo scostamento (bias)
utilizzando materiale di riferimento a concentrazione
certificata
Esecuzione delle prove
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 46
Esecuzione delle proveACCURATEZZA
Esecuzione delle prove
ACCURATEZZA
grado di concordanza tra un valore misurato e un
valor vero di un misurando
(Da UNI CEI 70099:2008 Vocabolario Internazionale di Metrologia)
Il concetto di accuratezza è legato a quelli di
giustezza e di precisione
Quanto più si è giusti e precisi
tanto più si è accurati
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 47
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 48
Si valuta nel tempo l’accuratezza tramite partecipazione a
Prove valutative interlaboratorio o Proficiency testing (PT)
Definizione: valutazione della prestazione di un partecipante a
fronte di criteri prestabiliti utilizzando confronti interlaboratorio
Confronto interlaboratorio: organizzazione, esecuzione e
valutazione di misurazioni o prove sugli stessi materiali o su
materiali simili da parte di due o più laboratori in conformità a
condizioni prestabilite.
(UNI CEI EN ISO/IEC 17043)
Prove interlaboratorio
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 49
Il laboratorio deve, ove possibile,
rivolgersi ad organizzazioni di
confronti interlaboratorio che
operino in conformità alla norma
UNI CEI EN ISO/IEC 17043
alutazione della conformità -
Requisiti generali per prove
valutative interlaboratorio (RT08).
Prove interlaboratorio
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 50
L’Organizzatore del confronto fornisce al
laboratorio valutazioni delle prestazioni in
termini di z-score
tiposcarto
oriferimentrisultatoscorez
−=−
Prove interlaboratorio
dott. Massimo Pradella Corso UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 51
Risultato Z-score
-2 < z < +2 accettabile
2 < |z| < 3 questionabile: il laboratorio
dovrebbe verificare il proprio operato.
|z| > 3 non accettabile: sono necessarie
verifiche ed azioni correttive.
Prove interlaboratorio
Prove interlaboratorio
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 52
Prove interlaboratorio
Il laboratorio deve, per prima cosa, classificare
ciascuna sua prova accreditata in funzione di
materiali/matrici/prodotti e delle discipline e
subdiscipline.
Questa classificazione porta a selezionare il
confronto interlaboratorio che interessa tutte le
prove che rientrano in una subdisciplina.
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 53
Prove interlaboratorio
Es. Classificazione delle subdiscipline sulla base
delle tecniche micorbiologiche per disciplina
«Sicurezza alimentare».
• Semina per inclusione (es. Carica batterica)
• Semina per spatolamento (es. Bacillus cereus)
• Tecniche con MPN (conta Listeria
moncytogenes - OM 07/12/93)
• Tecniche per filtrazione (acque potabili)
• Metodi qualitativi (es. Salmonella)dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013 54
55
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013
UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 § 5.9
Assicurazione della qualità dei risultati di prova e di taratura
Il laboratorio deve disporre di procedure ditenuta sotto controllo della qualità per
monitorare la validità delle prove e delle taratureeffettuate.
I dati risultanti devono essere registrati in modo che
le tendenze siano rilevabili e, quando fattibile,
devono essere applicate tecniche statistiche perriesaminare i risultati.
Assicurazione della qualità
56
dott. Massimo Pradella Palermo 11 aprile 2013