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Lucia Brighenti La Società dei Concerti di Parma Storia di una presenza musicale a Parma dal 1894 Silva Editore I

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Lucia Brighenti

La Societàdei Concertidi Parma

Storiadi una presenza musicalea Parma dal 1894

Silva Editore

I

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U«Una storia», come Lorenzo Arruga ha definito il

suo recente, felice viaggio attraverso il nostro teatrod’opera, è anche quella raccolta in questo libro cheripercorre l’intera vita della Società dei Concerti dellanostra città, dalle sue origini fino ai giorni nostri. Edè una storia che si intreccia inevitabilmente con l’al-tra, quella del teatro, di cui può essere letta come ilcontraltare, sia pur con i toni più sommessi propri diun modo di comunicare meno esposto, più segreto,estraneo ai contrasti connessi alle ‘convenienze e in-convenienze teatrali’. Diversità che lasciava intendereanche uno spaccato profondo nel costume sociale,senza neppur escludere qualche risentimento pole-mico, se pensiamo all’atteggiamento di Verdi verso leSocietà dei Concerti che andavano fiorendo in Italiain quegli anni attorno alla metà del secolo, a Milano,Firenze, Bologna e in altri centri ancora e che rap-presentavano l’allargarsi in maniera più diramata diquella vocazione per la musica strumentale che il set-tecento aveva nutrito attraverso le Società Filarmo-niche e attraverso le Accademie, quelle che nella no-stra città trovarono particolare animazione graziealla mano sensibile ed esperta di Maria Luigia che le

aveva promosse, essa stessa esecutrice alla tastiera oall’arpa come pure vari membri della società citta-dina che attorno alla Corte gravitava. “Quartetti vo-cali”, quale prolungamento ideale della nostragrande tradizione polifonica, palestriniana, e nonQuartetti d’archi sosteneva Verdi (il quale anche luiun Quartetto lo scrisse, non senza un certo senso disfida, come a dire «guardate che se voglio un Quar-tetto lo so scrivere anch’io!», e che bellezza di Quar-tetto). E non c’è dubbio come tale professione di fede,quel legame naturale con le nostre radici, celasseanche un’ombra di permalo. «Nella crescita della cul-tura nazionale – scrive Arruga nella sua “storia” – siaprirono le società in cui si eseguiva musica da ca-mera da Haydn a Brahms; da una decina d’anniormai Wagner aveva il suo culto anche in Italia. Fe-nomeni sacrosanti; ma poiché ogni artista è vulnera-bile e Verdi di suo era ombroso, interpretò questi ul-timi fatti in qualche modo contro di lui».Più che sacrosante in ogni modo anche le istanze

verdiane di ritrovare una nostra identità, benché difatto rimaste sopite nel clima un po’ intorpidito cheavvolgeva sul finire del secolo anche la nostra città. In

Premessa

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questa arcata declinante va messo in conto anche ildisagio conseguente allo scioglimento nel 1875 perDecreto Reale di quella che era stata l’Orchestra du-cale. Venuto meno l’assetto istituzionale e la stabilitàla vita dell’orchestra era interamente affidata alle im-prese cui il Municipio appaltava l’organizzazionedelle stagioni teatrali, il che vale a dire una condi-zione di estrema precarietà artistica; nate, anno peranno, sotto il segno del risparmio, queste compagnieorchestrali erano probabilmente raggruppamenti diesecutori di diversa estrazione e di diversa qualità trai quali sempre più ridotto figurava il nucleo dei vec-chi componenti l’orchestra soppressa.La Società dei Concerti rappresenta un filo con-

duttore prezioso entro la trama sempre meno consi-stente della cultura musicale di una città in cui si ri-flettevano quei problemi più generali, che il giovanePizzetti, appena uscito dal Conservatorio aveva messoa fuoco con lucida coscienza: «L’Italia musicale - equesta è una dolorosa verità che scotta a molti, mauna verità e non si può negare – l’Italia musicale, dal‘700 in giù si è a poco a poco assopita, e mentre glialtri paesi hanno dato al mondo la gloria di Bach, di

Haendel, di Gluck, di Beethoven, di Wagner, essa si èchiusa in un piccolo teatro ed ha continuato ad ac-contentarsi del suo melodramma e della sua operabuffa ed ha applaudito i suoi virtuosi e la sua orche-strina, senza chiedere di più. Ciò non toglie nulla algenio dei nostri grandi, ma spiega due cose: lo squi-librio che è in molte opere di quegli artisti che sono ve-nuti negli ultimi cinquant’anni tra la concezione ed ilmezzo espressivo e lo stato presente della nostra artemusicale, che è un’arte in via di formazione». Sono leparole di un giovane che vive con disagio una parti-colare temperie, attraversata da sussulti anche con-tradditori, come quelli innescati dal visionario fervoredi Bastianelli il quale, sognando “la nuova musica-lità” lamentava che «la musica pura porta legna aiboschi tedeschi» mentre «le nostre foreste dell’Alpi edegli Appennini, i boschi di Palestrina restano intattie dimenticati, e la divina anima di Frescobaldi èobliata dagli italiani, come per tanto tempo fu obliatal’anima immensa di Dante». Temperie che nel più ri-stretto schermo della nostra città non poteva non in-cupirsi e immiserirsi entro grumi polemici dai qualinasceva quel malessere dei giovani più inquieti ed

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aperti che sembra vividamente fissato nella acrimo-niosa invettiva con cui Bruno Barilli, i primi di marzodel 1915, chiudeva una sua lettera all’amico Pizzetti,«…l’equivoco il malinteso che passa fra noi e i nostrisimpatici concittadini è insanabile. All’inferno Pear-mea!», prolungamento di quanto due settimane primaaveva scritto, sempre all’amico: «Qui a Parma, merda,veleno, democrazia e noia fino all’ultimo piano dellecase». Pur scontando i toni iperbolici e amplificantidel temperamento insofferente del nostro geniale scrit-tore, traspare evidente il disagio verso la propriacittà. Entro tale scenario opera, appunto, la Societàdei Concerti, filo conduttore importante, si è detto,dall’andamento spesso sussultante e tuttavia deter-

minante nell’assicurare un flusso vitale a quel-l’istanza musicale che è fibra costitutiva della cultura.Un flusso che ha subìto gli arresti, inevitabili, di dueguerre, soste dalle quali la Società è uscita con nuovoslancio, dopo l’ultima in particolare, inizio di unnuovo cinquantennio, sospinto da un’accelerazioneimprevedibile delle consuetudini di una società, tea-tro di mutamenti che hanno inciso profondamente nelmodo di accostarsi alla musica, coinvolgendo un in-sieme di componenti, dal rapporto con le istituzioni aquello dell’educazione musicale. Ma questa sarà sto-ria di domani.

Gian Paolo Minardi

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Programmi di sala.

societàdei concerti

di parma

stagioneconcertistica

1979/80

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RRipercorrere la storia della Società dei Concerti di

Parma dalle sue origini ad oggi non significa solo ri-calcare le orme di un’istituzione musicale ma rivivereoltre cento anni di storia della città e della sua vitaculturale e artistica. La Società nacque infatti nel1894 e rimane una delle più antiche istituzioni di que-sto tipo ancora oggi esistenti (tra le prime vi furono laSocietà del Quartetto di Firenze, nata nel 1861, el’ancora fiorente Società del Quartetto di Milano natanel 1864, esattamente trent’anni prima della nostraSocietà concertistica). In un’epoca in cui il grammo-fono era ancora appannaggio di pochi, in cui la mu-sica strumentale era spesso sacrificata all’ingombrantenume dell’opera lirica, quando, infine, le orecchie deiparmigiani ancora non avevano potuto gustare pagineimmortali del classicismo e del romanticismo, la na-scita della Società dei Concerti costituì la prima e piùgrande occasione per allargare gli orizzonti musicalicittadini. «La grande e vera missione di tutte le Soci-età del Quartetto è appunto il conservare con religionele reliquie dell’arte strumentale», scriveva ArrigoBoito all’indomani della nascita della Società delQuartetto di Milano. A quella missione l’istituzione

parmigiana si votò sin dalla sua nascita e, se nei primianni la musica sinfonica e orchestrale occupò la granparte dei cartelloni concertistici, ben presto i rapportisi invertirono e la musica da camera iniziò a prendereil sopravvento.Ripercorrere quei primi anni della Società dei Con-

certi è dunque come passeggiare in un viale poco fre-quentato della nostra città, o sedersi sotto le volte deichiostri che per primi ospitarono questa istituzione,quelli del convento del Carmine: proprio perché an-cora non molto lumeggiato dalla ricerca, questo an-golo ombreggiato ci lascia immergere nella frescuradi una passione vera ed entusiasta, animata da sociche potevano essere professionisti della musica quantopiù semplici appassionati, spesso sostenuta nono-stante le difficoltà finanziarie e organizzative che apiù riprese afflissero la Società stessa.Sono molti i personaggi che si incontrano sull’ac-

ciottolata Strada del Conservatorio, primo indirizzodella Società fino al 1960: illustri musicisti che ini-ziarono qui il loro percorso musicale, come IldebrandoPizzetti, Gustavo Campanini, Mario Zanfi, o inter-preti e compositori italiani e stranieri che vennero a

Introduzione

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Parma per esibirsi, alcuni ancora giovanissimi e quasisconosciuti, come Arturo Benedetti Michelangeli eSalvatore Accardo, altri già nel pieno del loro suc-cesso.Seguendo i passi della Società dei Concerti si visi-

tano molti luoghi: alcuni di questi ancora oggi ri-mangono templi musicali per eccellenza come il Tea-tro Regio, altri, oggi come allora, aprono solo spora-dicamente le porte alla musica, come il Teatro Far-nese che solo una volta, nel 1908, ospitò un concertosocietario. Si rivedono con gli occhi dell’immagina-zione anche teatri che non ci sono più, quelli che an-cora appartengono alla memoria di molti, come il Ci-nema Teatro Ducale poi demolito, e quelli di cui, da

più tempo, non rimangono che immagini di cartolinein bianco e nero. Il Teatro Reinach, per esempio, sparìnei bombardamenti aerei del 13 maggio 1944. Senzatrascurare, naturalmente, le sedi più recentementeadibite alla musica come Palazzo Cusani, oggi sededella Casa della Musica, e l’antico zuccherificio oggitrasformato nell’Auditorium Paganini.In queste scorribande tra le varie vicende dell’isti-

tuzione non mancano frequenti occasioni per affac-ciarsi alla finestra della storia cittadina e non solo. Siha notizia, infatti, anche di eventi nazionali e inter-nazionali, specie in epoche in cui la guerra o il fasci-smo condizionarono la vita della città, anche dalpunto di vista culturale

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SSi diceva che Arrigo Boito considerava missione di

tutte le società concertistiche il conservare «con reli-gione le reliquie dell’arte strumentale». Seppure inmodo assai indiretto, Boito ebbe un ruolo nella nascitadella Società dei Concerti di Parma, a fianco diGiuseppe Verdi. Furono infatti questi due personaggia caldeggiare, nel 1891, il nome di Giuseppe Gallig-nani per la carica di direttore del Conservatorio diMusica parmigiano. Gallignani era un compositore eun didatta e come tale diede un notevole impulso allosviluppo dell’insegnamento. Egli era stato compagnodi studi di Arrigo Boito al Conservatorio di Milano,dove aveva potuto respirare il fermento culturale checircondava la fiorente attività della Società del Quar-tetto. Quando Gallignani giunse a Parma, la scuola dimusica cittadina era da poco diventata conservatoriostatale. Nel 1888, infatti, grazie all’interessamento delsenatore Giovanni Mariotti e dello stesso GiuseppeVerdi, essa era stata distaccata dagli Ospizi Civili, dacui fino ad allora era dipesa, ed era stata aggiunta aitre conservatori di musica statali già esistenti: quelli diMilano, Napoli e Palermo. In quell’occasione l’istituto

assumeva la denominazione di Regio Conservatoriodi Musica (nel 1919 sarebbe poi stato intitolato adArrigo Boito). Una volta eletto, Gallignani promossela revisione dello statuto della scuola di musica par-migiana e fu su sua iniziativa che la Società dei Con-certi fu annessa al Conservatorio, con decreto mini-steriale del 17 febbraio 1894. Come recitava il primoarticolo dello statuto, essa nasceva con una doppia fi-nalità: «Scopo della Società dei Concerti del R. Con-servatorio è di promuovere il culto della buona mu-sica, e di cooperare all’educazione artistica deglialunni del Conservatorio». Essa infatti andava da unlato a completare l’attività scolastica, dando aglialunni del Conservatorio due possibilità preziose:quella di assistere gratuitamente alle esecuzioni di pa-gine antiche e moderne da parte di interpreti già af-fermati e quella di esibirsi davanti al pubblico;1 dal

1 I saggi e le esercitazioni orchestrali rientravano infatti a la-tere nell’attività concertistica programmata dalla Società se-condo una distinzione che prevedeva Concerti sociali, saggi edesercitazioni.

Dal 1894al 1901

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l’altro lato la Società si apriva alla città, dando ac-cesso ai concerti a tutti i soci i quali pagavano un con-tributo annuo di L. 12, suddivisibile in rate bimestralidi L. 2.2 Questo per quanto riguardava i soci ordi-nari ai quali si aggiungevano le classi di soci protet-tori, che erano tenuti a fare una donazione una tan-tum di non meno di L. 50, e dei soci d’onore, cioè gliartisti che erano divenuti benemeriti della Società.Alunni e professori del Conservatorio erano consi-

derati soci d’arte, aventi diritto all’accesso gratuito aiconcerti, ed erano tenuti a prestare servizio in orche-stra (gli alunni a titolo gratuito, mentre i professorierano remunerati secondo cifre stabilite).3 In questosenso, l’attività della Società dei Concerti divennecomplemento indispensabile dell’attività scolastica,per l’affinamento del gusto dei giovani musicisti.Guido Gasperini, che fu poi segretario della Società,scriveva a tale proposito: «Ai suoi trattenimenti assi-stono liberamente e spesso prendono parte i profes-sori e gli alunni i quali dalle audizioni della Societàconseguono i benefici che gli studiosi di pittura e discultura traggono dalla visione delle antiche opered’arte raccolte nelle pinacoteche e dalle mostre di artecontemporanea».4Il presidente della Società dei Concerti era il Go-

vernatore del Regio Conservatorio, ed aveva il com-pito di rappresentare la Società nei suoi rapportiesterni, mentre la scelta dei programmi dei concerti edegli esecutori spettava al direttore artistico, figurache coincideva con quella del direttore del Conserva-torio. Queste cariche erano affiancate da una com-

missione consulente formata da cinque membri cherimanevano in carica due anni e venivano eletti tra isoci ordinari e protettori durante le adunanze gene-rali, che si tenevano una volta l’anno. Lo statuto del 1894 prevedeva anche un numero

minimo di sei concerti all’anno.Tra le primissime attività della Società dei Con-

certi del R. Conservatorio ci furono le celebrazionipalestriniane del 1894. Gallignani si adoperò nel-l’organizzazione di un congresso e di un grande con-certo nella chiesa di S. Giovanni che in tale occasionefu illuminata a giorno, grazie ad un centinaio di lam-pade Edison. In tale modo si poté ammirare meglio lacupola del Correggio, di cui quell’anno si celebrava ilquarto centenario della nascita. Verdi non fu pre-sente, ma approvò l’iniziativa che aveva permessoancora una volta di «aggiustare le nostre povere orec-chie lacere dall’eccesso di dissonanze volute dai mo-derni».5

2 Le £ 12 del 1894 corrispondono a circa £ 82.000 del 2002,circa 42 euro attuali. Un prezzo davvero modico per sei con-certi.3 Per ogni prova i professori d’orchestra prendevano £ 2 e peril concerto £ 4.4 GUIDO GASPERINI, Il R. Conservatorio di Musica in Parma,cenni di storia e di statistica, Parma, Stab. Tip. A. Zerbini &M. Fresching, 1913, p. 40.5 Cfr. MASSIMO MILA, Giuseppe Verdi, Bari, Laterza, 1958, p.366; RAFFAELLA NARDELLA, La cultura verdiana nell’inse-gnamento di Tebaldini, articolo pubblicato nel sito: http://www.tebaldini.it/studi_recenti/cul tura_verdiana.htm.

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I sei concerti sociali previsti dallo statuto inizia-rono però a essere realizzati solo un anno più tardi, apartire dal maggio 1895.6 Durante un’adunanza svol-tasi nell’aprile di quell’anno, il ritardo era giustificatocon le difficoltà di una Società che muoveva i primipassi.7 I primi sei concerti previsti dallo statuto si svol-sero perciò da maggio a dicembre di quell’anno e fu-rono preponderanti gli appuntamenti con l’orchestradel Conservatorio guidata da Gallignani. Tuttavia, trai solisti che presero parte alla prima stagione, c’è al-meno un nome da ricordare: quello di Ferruccio Bu-soni che suonò nel dicembre del 1895. Allora il com-positore e pianista aveva ventinove anni ma, nono-stante la giovane età, poteva già vantare una presti-giosa carriera come concertista e didatta: aveva in-fatti insegnato a Mosca e a Boston e, infine, si era sta-bilito a Berlino. La sua venuta a Parma suscitò unagrande curiosità tra il pubblico, alimentata non solodalle sue notorie capacità di esecutore ma anche, inqualche misura, dalla bella presenza che era stata de-cantata in un articolo uscito sul «Corriere della Sera».Pochi giorni prima di arrivare a Parma, infatti, il pia-nista aveva tenuto due concerti per la Società delQuartetto di Milano. Il critico della «Gazzetta diParma» recensì così la serata:

Si sapeva che egli era un fortissimo esecu-tore; ma anche la sua chioma alla nazzarena ela sua aria fatale – descrittaci dal foglio mila-nese – entravano per parecchio in siffatta cu-riosità. In quanto alla chioma ed all’aria io non

ci voglio entrare e lascio libero il giudizio allesignore, alcune delle quali hanno trovato che ilBusoni rassomigli all’on. Guerci, ma in tonominore. Come esecutore, il Busoni è assoluta-mente prodigioso per la signoria e l’agilità sba-lorditoia [sic!] delle sue dita. Tutte quelle diffi-coltà indiavolate – il genere che, evidentementeegli predilige, la musica che più sente – egli leeseguisce con una precisione che fa stupire.Ammirevole, specialmente, fu nella Sonata diSchumann. In tutti i pezzi, però, egli riscosseapplausi calorosi, entusiastici e soprattuttoconvinti. Dopo l’ultimo pezzo – la polonese diLiszt – gli applausi furono tanti che il valorosopianista volle regalare ancora la campanella,pure di Liszt, che eseguì davvero magistral-mente. Il successo quindi – barba e aria a parte– del Busoni fu completo, assoluto, fragoroso.Ed egli potrà legittimamente aggiungere que-sto di Parma ai tantissimi che ha avuto, findall’età più tenera, in Europa e in America.Prima del Busoni si è avuta la seconda sinfo-nia di Beethoven, eseguita anche questa voltaottimamente sotto la valentissima direzione

6 In questo modo si creò uno sfasamento tra anno sociale ecalendario concertistico che si protrasse per le prime stagioni:così, per esempio, i concerti dell’annata 1896-1897 si svolseroa cavallo tra marzo 1897 e febbraio 1898.7 In quella stessa adunanza si decise di adottare una tesserapersonale per consentire l’ingresso ai concerti dei soci.

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del m. Gallignani, applaudito al suo presen-tarsi e più ancora terminato il pezzo magi-strale. L’orchestra, in unione col Busoni, haanche eseguito il concerto in sol di Beethoven.I nostri valenti suonatori, con una sola prova,hanno accompagnato in modo da meritarsil’approvazione e i ringraziamenti dello stessoconcertista.8

La condivisione di alcuni esecutori con la Società delQuartetto di Milano dovette essere frequente, perchéquesto consentiva di limitare le spese, specie relativa-mente a concertisti che provenivano dall’estero. Cosìfu, per esempio, per il Quartetto Boemo che dovevaesibirsi a Parma il primo dicembre 1898. In quell’oc-casione vi fu un disguido nella spedizione dei bagagliche obbligò la società parmigiana a rimandare di duegiorni il concerto e diede spunto a un pepato articolodella «Gazzetta di Parma» contro le ferrovie e la bu-rocrazia italiane dell’epoca, articolo che però dimo-stra anche i buoni rapporti che dovevano intercorreretra le due società:

Gli strumenti, la musica, e gli abiti, speditila mattina del 30 alle ore 7 da Mestre a Parma,come bagaglio, non giunsero a destinazione chenella mattinata susseguente, per la tortuosa viadi Padova, Monselice, Mantova e Suzzara amezzo di treni omnibus e misti. Tale il serviziodelle nostre spettabili Società Ferroviarie, e fe-conde di simili risultati le indagini e l’ocula-

tezza del R. Ispettorato il quale per un qualchepretesto deve pur sussistere. Quando ieri mat-tina il bagaglio disgraziato giunse a Parma, isignori del Quartetto Boemo erano già partitialla volta di Milano, dove ieri sera si produs-sero in un concerto. C’era tutta la probabilitàche anche questa seconda volta dovessero su-bire uno scacco e perciò il m. Tebaldini credettebene per dovere di cortesia e di ospitalità, dimandare a Milano persona adatta per la con-segna di tutto il bagaglio. [...] è stato questo uncontrattempo certamente deplorevole le cuicause non possono essere imputate a chicches-sia, all’infuori dei sistemi burocratici che feli-cemente gravano sul nostro bel paese.

Il concerto fu dunque spostato al pomeriggio del 3dicembre e, nonostante l’inconveniente, ebbe un foltopubblico e riscosse l’entusiasmo di tutti.Le prime stagioni concertistiche furono, si diceva,

soprattutto all’insegna della musica orchestrale, ese-guita dall’Orchestra del Regio Conservatorio direttada Gallignani stesso. I capolavori sinfonici beethove-niani vennero eseguiti da allievi e professori, accantoad altre opere classiche e romantiche, con qualche in-cursione nella musica più “moderna”, come all’epocapoteva essere definita quella di Brahms (allora ses-

8 L’articolo è firmato con la sigla «Z».

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Giuseppe Gallignani, presidente della Società dei Concerti dal 1894 al 1897. Foto tratta dall’album foto-grafico Parma, Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (Bi-blioteca Palatina di Parma, sezione musicale).

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santenne e vivente), di Sarasate, di Massenet. Tuttiquesti concerti avevano luogo nella piccola Sala Verdidel Conservatorio, ambiente che doveva essere allorapiù angusto e meno appropriato di quello attuale adaccogliere un pubblico. Nonostante la provvisorietàdella sala, di cui spesso la direzione della Società deiConcerti si lamentò negli anni successivi, l’impres-sione che destarono nelle coscienze degli studenti delConservatorio questi primi concerti è testimoniata,molti anni più tardi, da un illustre allievo. Negli anniNovanta dell’Ottocento, infatti, tra le file degli stu-denti del Regio Conservatorio di Parma, nella classedi composizione del professor T. Righi, vi era un gio-vane promettente che faceva ascoltare per la primavolta in pubblico le sue composizioni. Ancora diciot-tenne, in occasione di saggi che rientravano a laterenel programma sociale della Società dei Concerti, egliaveva presentato all’uditorio l’intermezzo sinfonico Ilsonno di Giulietta e Il canto di guerra (1899), unasonata per violino e pianoforte in do minore e i braniorchestrali A sera pei campi e Mattino d’aprile(1900), da lui stesso diretti.9 Quel compositore eraIldebrando Pizzetti. Del saggio finale del giugno 1900la «Gazzetta di Parma» scriveva:

Il Pizzetti rimase, come negli altri anni, ilgiovane che più dimostra attitudini late allacomposizione nelle diverse sue manifestazioni. Equesto è prova della cultura musicale che egliha saputo procurarsi. La Sonata in do min. perpiano e violino è stato il maggior successo della

serata ed è stata una gradita novità per il pub-blico intelligente che non aveva ancora avutooccasione di vedere gli alunni del nostro Con-servatorio provarsi in un simile genere di arte.La forma della composizione, severa e classicanel senso più moderno della parola, trova le sueorigini in quanto di meglio hanno dettato icompositori moderni che in questo genere sonosaliti alla fama. La condotta armonica, ricca evariata, i temi melodici ampli e ricchi di svi-luppo fanno passare in seconda linea alcunipunti, non diremo deboli, ma non sempre al-l’altezza della generalità della composizione.Questi nei però nulla tolgono all’importanzadella Sonata, e soprattutto all’importanzadella manifestazione artistica che ha persuasoe talvolta anche commosso gli spettatori i qualisinceramente plaudirono con calore al Pizzetti.

Molti anni più tardi, ormai più che ottantenne,Pizzetti tornava nella sua città natale. Non era certola prima volta che il musicista rivedeva Parma ma inquesta occasione, il 25 ottobre del 1960, egli visitò iluoghi della gioventù, quel Conservatorio dove avevatrascorso anni preziosi e, incontrando le nuove gene-

9 Il saggio del 1899, probabilmente un’esercitazione di classe,non rientra nel calendario dell’anno sociale, al contrario diquello del giugno 1900, un saggio di fine anno, che viene ec-cezionalmente integrato a pieno titolo nel calendario concer-tistico.

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razioni di allievi e il direttore Lino Liviabella, egliebbe modo di ricordare con commozione gli anni delsuo apprendistato a Parma. L’episodio è raccontatocon affetto dalle pagine della «Gazzetta di Parma»,che riporta così il suo discorso agli studenti:

Commosso, il Maestro ha ringraziato il di-rettore e si è rivolto agli allievi. Ha ricordatoloro qualche emozione dei suoi lontani anni distudio, in quella stessa sala Verdi, dove dallabalaustra della galleria egli ebbe occasione diascoltare l’esecuzione di musiche beethove-niane, e specialmente la Sesta sinfonia direttada quel «Maestro» che fu il Gallignani, e conun’orchestra che occupava, non si sa come, ilpoco spazio disponibile: primi contatti di unagiovane coscienza con una grande musica.

Quel primo impatto con le composizioni sinfoni-che di Beethoven avvenne proprio grazie alla nuovaattività della Società dei Concerti: la Sesta sinfonia fuinfatti eseguita nel sesto concerto sociale, realizzatodall’istituzione musicale il 22 dicembre del 1895,quando Pizzetti era al secondo anno di corso. Questatestimonianza è fondamentale per comprendere ilsegno che tale istituzione poté lasciare nell’animodegli studenti se, dopo sessantacinque anni, Pizzettine serbava ancora a tal punto il ricordo e l’emozione.Accanto a Pizzetti figurava almeno un altro nome

illustre nel nostro Conservatorio, in quei primi annidi vita della Società: quello di Gustavo Campanini che

pure si giovò delle potenzialità offerte dall’istituzioneconcertistica, per la quale diresse la sua cantata Almare (nel 1899) e una suite per orchestra (nel 1900).A proposito di quest’ultima si legge sulla «Gazzetta diParma»: «Il Campanini in una Suite in mi b. per or-chestra – che diresse assai lodevolmente dimostrandospeciali attitudini a questo ramo dell’arte – ha datoprova di una certa facilità e scioltezza di vena. Ma illavoro suo pecca però per eccessiva enfasi e per so-verchia ricerca d’effetti».Per l’apprendistato di Pizzetti vi fu una figura che

rivestì una particolare importanza in quegli anni:quella di Giovanni Tebaldini che fu direttore del Con-servatorio dal 1897 al 1901 e, come tale, fu direttoreartistico della Società dei Concerti negli stessi anni.Erano stati gli incoraggiamenti di Giuseppe Verdi aconvincere Tebaldini a presentarsi al concorso perquella carica, proprio come Verdi aveva appoggiato,prima di lui, Giuseppe Gallignani che ora passava adirigere il Conservatorio di Milano. Quando Tebaldini,allora solo trentatreenne, vinse il concorso, Verdi si af-frettò ad inviargli un telegramma in cui scriveva: «[…]E più mi rallegro con codesto Istituto musicale cheavrà in Lei un artista che saprà vincere gli inevitabiliostacoli alle riforme di cui abbisogna […]».10 In realtàgli ostacoli si sarebbero dovuti dimostrare più tenaci di

10 Lettera pubblicata in GIOVANNI TEBALDINI, Ildebrando Piz-zetti nelle “memorie” di Giovanni Tebaldini, Parma, Ed. Fre-sching, 1931.

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quello che Verdi pronosticava. Tebaldini aveva infattiuna visione degli studi musicali ampia e riformatrice,destinata a portare un’ondata di rinnovamento nelConservatorio di musica parmigiano ma anche a scon-trarsi con una dura opposizione da parte dei docentipiù reazionari. Organista e giornalista, prima di giun-gere a Parma Tebaldini aveva diretto la Schola canto-rum istituita nella cappella di San Marco a Venezia,dove aveva ideato una serie di Concerti storici che val-sero a rivelare l’arte di musicisti come Palestrina, Ga-brieli, Monteverdi e di alcuni madrigalisti. Assunta lanuova carica, Tebaldini applicò le sue idee nella dire-zione del regio Conservatorio parmigiano, dando forteimpulso alle esercitazioni di musica d’assieme, orga-nizzando numerosi saggi cui potevano accedere i socidella Società dei Concerti e dando nuova importanzaallo studio della storia della musica e alla riscopertadegli antichi compositori, italiani e non. L’apprendi-mento della musica doveva infatti, secondo lui, pren-dere le mosse dallo studio del patrimonio musicale delpassato. Tra i saggi, in cui suonavano fino a quarantaallievi in orchestra e altrettanti cantavano nel coro, vene fu uno nel giugno del 1898 interamente dedicatoal Settecento italiano.11 Musica italiana settecentescafu eseguita anche nella seconda esercitazione di quel-l’anno (8 dicembre): di Cimarosa fu eseguita la sinfo-nia de Il matrimonio segreto diretta dal giovane Piz-zetti il quale, 40 anni dopo, la incluse più volte neiprogrammi dei suoi concerti.12 L’esercitazione suscitòl’ammirazione di Verdi, sempre sensibile alla musicanazionale del passato, che inviò un telegramma al di-

rettore: «Grazie, mi rallegro che in una esercitazionemusicale di un conservatorio italiano si sia eseguitamusica italiana. È una meraviglia!».Anche i programmi dei concerti organizzati dalla

Società durante la direzione di Tebaldini risentironodelle sue idee: tra i nomi dei compositori si possono ri-trovare quelli di J. S. Bach, Rameau, Tartini, Alessan-dro e Domenico Scarlatti, Porpora, Gluck, Valentini,Cherubini. D’altra parte Tebaldini non dimenticò difare conoscere la musica moderna ed operistica e fu, inparticolare, un grande estimatore di Giuseppe Verdi,con cui intrattenne sempre un ottimo rapporto di stimae amicizia. Il concerto organizzato alla fine del 1899per il 60° anniversario di Oberto (la prima opera ver-diana rappresentata alla Scala il 17 novembre 1839),ne fu prova: in questa occasione l’orchestra ed il corodegli allievi eseguirono brani verdiani davanti al pub-blico della Società e Giuseppe Albini, professore di lin-gua latina all’Università di Bologna, tenne una confe-renza. Verdi ringraziò Tebaldini con un telegramma incui scriveva: «Ringrazio voi, il conservatorio, la Societàdei Concerti di ricordare stasera il sessantesimo anni-versario del mio primo peccato musicale». La cronacadel concerto registrò un ottimo successo.

11 Vennero eseguite in quell’occasione musiche di G. B. Bas-sani, D. Scarlatti, D. Zipoli, B. Marcello, B. Vinaccesi, A.Lotti, G. Tartini, B. Galuppi.12 Seguirono brani di Traetta, Paisiello, Boccherini, BenedettoMarcello, Päer (quest’ultimo diretto dall’alunno GustavoCampanini).

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Giovanni Tebaldini, presidente della Società dei Concerti dal 1897 al 1901. Foto tratta dall’album Parma,Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Pala-tina di Parma, sezione musicale).

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In seno alla scuola però l’attività di Tebaldini nonfu apprezzata: le sue idee gli costarono numerose ac-cuse tra le quali quelle di sprechi dovuti al fatto checonduceva i suoi allievi ad assistere a concerti e opereanche fuori Parma (li aveva portati tra l’altro a Bolo-gna ad ascoltare un concerto diretto da Toscanini). Isuoi oppositori si lamentavano inoltre del fatto che fa-ceva acquisti «ingiustificabili» di musiche e che, so-prattutto, accentuava tendenze «clericali e dispotichein pieno contrasto con lo spirito liberale e modernodella popolazione di Parma».13 «Accuse ridicole, maimperava la più sordida e settaria massoneria», com-menterà quasi trent’anni più tardi la «Gazzetta diParma», poiché fu in effetti la Loggia Massonica par-mense ad avviare una campagna denigratoria nei suoiconfronti, soprattutto a partire dal 1901. Accusato diminacciare la reputazione del Conservatorio, Tebal-dini fu sottoposto ad un’inchiesta parlamentare e, seb-bene poi venisse scagionato da ogni accusa e reinte-grato nelle sue funzioni, preferì lasciare Parma e an-dare a Loreto a dirigere la Cappella Musicale dellaSanta Casa. Fece però in tempo a vedere inserite nelnuovo statuto del Conservatorio (maggio 1901) lemodifiche da lui proposte, ossia l’obbligo del cantogregoriano e della polifonia vocale per la classe dicomposizione e l’introduzione delle esercitazioni diquartetto e d’orchestra per le altre classi.Nonostante tutta la polemica che coinvolse Tebal-

dini, è importante ricordare che Pizzetti fu sempre ri-conoscente al suo maestro per quei preziosi insegna-menti: «sento di compiere una rigenerazione com-

pleta nelle mie idee artistiche – gli scriveva nell’estatedel 1899 – poiché ho la coscienza di avere nella miamente qualche idea non del tutto cattiva... Da oggila mia volontà e le mie forze saranno impiegate a rea-lizzare quelle idee sane e sode che si vanno formandonel mio cervello e che Ella ha instillato nella miamente... Da un anno ad oggi si è fatta molta luce nel-l’anima mia, ed io lo debbo in gran parte a Lei. Gra-zie, o Maestro. Spero fermamente che l’opera mia av-venire possa dirle che io ho sentito ed ho com-preso».14 Da Tebaldini, Pizzetti assimilò non solo ilculto del gregoriano e della musica antica, ma ancheun profondo spirito religioso che diventerà un ele-mento fondamentale della sua musica. Egli gli rimasericonoscente per tutta la vita: nel 1926 invitò Tebal-dini a ripetere nel Conservatorio di Milano quelle le-zioni che, in anni ormai lontani, aveva tenuto aParma e che ora svolgeva per gli allievi del Conser-vatorio di Napoli. «Nel presentarlo ai giovani ed aipresenti volle ricordare le battaglie trascorse per unrinnovamento non compreso. E concluse: “Ed ora,Maestro, permetta che vada a sedere fra gli allievicome una volta”».15

13 La «Gazzetta di Parma» del 16/10/1930, riporta un arti-colo del «Piccolo» di Roma scritto dal critico abruzzese Raf-faello de Rensis, in cui si ripercorre la carriera di Tebaldini ri-cordando l’ingiusto trattamento subito dal giovane direttore.14 La lettera è citata dal suddetto articolo di Raffaello de Ren-sis.15 Così riporta Raffaello de Rensis nel succitato articolo.

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Tra il 1900 e il 1901 entrò in crisi anche la Societàdei Concerti: difficoltà economiche e forse anche or-ganizzative, dati i problemi incontrati dal suo diret-tore artistico, finirono per rallentarne l’attività finchéessa si interruppe del tutto: l’ultimo concerto si svolsenel marzo del 1901. Come vedremo più avanti, Te-

baldini ritornerà a Parma solo nel 1927, proprio periniziativa della Società dei Concerti: in occasione diuna commemorazione beethoveniana egli tenne in-fatti una conferenza con esecuzioni del pianista Eri-berto Scarlino.

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TTre anni dopo venivano fatti i primi tentativi per

riprendere l’attività concertistica: il 5 maggio 1904,sotto la nuova direzione di Amilcare Zanella, si svolseun’adunanza finalizzata alla ricostituzione della So-cietà dei Concerti. Le discussioni furono però accese:le adesioni erano ancora troppo poche per garantireuna vita duratura alla Società, bisognava dunque tro-vare un modo per far sì che il pubblico aumentasse erimanesse fedele negli anni alle iniziative concertisti-che. Alcuni soci sostenevano che la cittadinanza par-migiana non aveva una cultura musicale sufficienteper apprezzare programmi formati esclusivamente damusica classica. Essi ritenevano perciò necessario unapproccio più graduale, che affiancasse musica di fa-cile ascolto e alla portata di tutti a quella più impe-gnata. Altri ritenevano invece che il deperimento dellaSocietà non fosse causato tanto dalla poca perseve-ranza dei soci, quanto dalla mancanza di un pro-gramma serio e definito. Si pensò comunque di dareun concerto, che sancisse la rinascita dell’istituzione.Qualcuno propose un quartetto, altri un concerto dicanto che avrebbe forse potuto incontrare maggiore

interesse. Ma prima di organizzare qualsiasi cosa, bi-sognava comunque raccogliere il maggior numero diadesioni perché c’erano dei costi da sostenere ed eraquindi necessario formare un comitato di propa-ganda. L’adunanza non ebbe seguito e ci vollero in re-altà altri due anni perché la Società rinascesse anuova vita. Essa fu ricostituita nel gennaio 1906 periniziativa della direzione del Conservatorio e con l’as-sistenza di un nucleo di cittadini. Con data 16 gen-naio venne inviata una lettera agli ex soci della So-cietà dei Concerti con questo testo:

Ill.mo Signore, La S. V. è invitata ad inter-venire ad una riunione che avrà luogo il giorno19 corrente (venerdì) alle ore 8.30 pom. nellaSala Verdi del R. Conservatorio, al fine di di-scutere sui mezzi più adatti a diffondere il cultodella musica nella nobile città di Parma, e piùparticolarmente di costituire, con l’ausilio dellepersonalità più spiccate del paese, una Societàdel Quartetto.

Dal 1906al 1917

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Guido Alberto Fano, presidente della Società dei Concerti dal 1906 al 1911. Foto tratta dall’album Parma,Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Pala-tina di Parma, sezione musicale).

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Il biglietto era firmato dal nuovo direttore del Con-servatorio, Guido Alberto Fano, nominato nel 1905 aseguito di un concorso per titoli in cui risultò vinci-tore su trentasei concorrenti per giudizio unanime deicommissari Toscanini, D’Arienzo, Falchi, Gallignani,Zuelli.In quella prima seduta si stabilì di ricostituire la

Società dei Concerti, annessa al Conservatorio, e diinvitare a nuova assemblea i soci allo scopo di nomi-nare il nuovo consiglio e di ritoccare lo Statuto.16 IlMaestro Giusto Dacci, che era stato docente di com-posizione al Conservatorio di Parma fino al 1899,propose anche di convertirla in una Reale Accademiamusicale, intitolata al M° Ferdinando Päer «nome atorto dimenticato dai suoi concittadini».17 La propo-sta fu vista con favore ma la decisione fu rimandataall’assemblea successiva, quando tutti i soci si sareb-bero riuniti per nominare il consiglio; poi, evidente-mente, non se ne fece nulla e rimase la vecchia deno-minazione di Società dei Concerti. Lo Statuto del1894 venne recuperato con qualche modifica parziale,ma ampliandone gli intenti: «riunire cioè lentamentein un nucleo compatto e durevole tutte le forze musi-cali parmensi, e avvicinare con sforzo costante l’operapiù alta del genio musicale alla viva naturale intui-zione del popolo. Le difficoltà che si oppongono alraggiungimento del fine debbono essere superate dallaunione delle volontà più attive ed elevate della città,per la quale la tradizione artistica e la nobile storiadel Conservatorio sono giusta ragione di orgoglio.[...]».18 La Società raccolse inizialmente un centinaio

di aderenti che, nel marzo 1907, erano già saliti a280.Nel corso dei primi anni dopo la rinascita, si di-

scusse su come rendere la Società più “democratica” emeno “aristocratica”, per educare il popolo alla buonamusica. Tra i primi provvedimenti presi a questo scopovi fu la concessione di esenzioni e facilitazioni a deter-minate fasce sociali. Da una lettera datata 9 dicembre1907 e indirizzata dal consigliere Ezio Molesini al Di-rettore, risulta per esempio la distribuzione gratuitadei biglietti del loggione agli operai. Quello stesso annola Società decise anche di concedere particolari age-volazioni agli ufficiali della guarnigione e della Scuolacentrale di Tiro (scuola per i militari di fanteria cheaveva sede nel palazzo ducale del giardino pubblico),tra i quali contava già molti aderenti: in loro favorevenne aggiunta una nuova categoria di soci, detta deisoci abbonati, a quota annuale d’abbonamento di lireotto (contro le 12 dei soci ordinari).Secondo alcuni soci, però, rendere più accessibili i

concerti al popolo doveva significare anche eseguiremusica di più facile ascolto e comprensione, nella fat-

16 Tra gli altri erano presenti alla seduta il direttore del Con-servatorio M° Fano, il Rettore dell’Università Prof. Pesci, l’av-vocato Torrigiani, il Presidente del Consiglio Provinciale, ilsenatore Mariotti, il sindaco di Parma, il Marchese Pallavi-cino Filippo.17 Tali informazioni si trovano scritte a mano dallo stesso Giu-sto Dacci in calce al biglietto a lui intestato.18 Così viene spiegato nella scheda di adesione alla Società deiConcerti datata 29 gennaio 1906

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tispecie musica lirica italiana. Questa linea di pensierotrovò una netta opposizione nel nuovo direttore.Guido Alberto Fano ebbe un ruolo importante per lamusica strumentale italiana, in un’epoca in cui la mu-sica lirica incontrava il favore dei più. Anni più tardi,nel 1937, il compositore e direttore d’orchestra Gia-nandrea Gavazzeni avrebbe scritto di lui: «Il Fano,come è noto, è da porsi tra quei compositori che moltianni fa, in un tempo non certo favorevole alla musicanon teatrale, affrontarono il problema della rinascitasinfonica italiana, con risultati positivi e pregevoli».Sia come compositore ed esecutore che in qualità dipresidente della Società dei Concerti, Fano contribuìalla divulgazione di composizioni strumentali italianecontemporanee, tra le quali opere di Giuseppe Mar-tucci (di cui fu allievo), di Giovanni Sgambati e diFerruccio Busoni. Il rapporto di stima reciproca che lolegava con quest’ultimo risulta evidente da alcuni epi-sodi. Come si è detto, Busoni era già stato a Parmanel 1895, chiamato dalla Società dei Concerti allorapresieduta da Giuseppe Gallignani. Il nome di Busoniricomparve nei carteggi della Società dei Concertiproprio negli anni 1906-1909, quando Guido AlbertoFano lo contattò per inaugurare la stagione 1906-1907 e poi di nuovo per suonare nel gennaio 1909,inviti a cui Busoni rispose sempre con puntualità viatelegramma costretto però a declinare per motivi disalute o per impegni di lavoro. Non potendo avere Bu-soni come interprete, Fano ottenne però di eseguireuna sua composizione in prima italiana: nel primoconcerto sociale del 1906, anno della rinascita della

Società, lo stesso Fano al pianoforte e il violinistaRomeo Franzoni (insegnante di violino e viola pressoil regio Conservatorio, ex allievo di Joseph Joachim)eseguirono per la prima volta nella nostra nazione laSeconda sonata op. 36a (risalente al 1898 e pubbli-cata nel 1901). La critica di quell’evento porta lafirma di Ildebrando Pizzetti che proprio quell’annoaveva iniziato a scrivere per la «Gazzetta di Parma»:19

La sonata in mi minore per pianoforte e vio-lino di Ferruccio Busoni è una composizione dicomprensione non facile per il carattere un pocooscuro di qualche tema e per la forma insolitadella parte episodica (sviluppo tematico). Lostesso ordine insolito dei quattro tempi (largo,presto, adagio, andante con variazioni) che ri-sponde certamente a un intimo ideale del com-positore disorienta da principio il critico chedeve giudicare. In questa sonata è chiara l’in-fluenza di Bach – anche prescindendo dal fattodi essersi giovato il compositore di un corale diBach per l’ultimo tempo dell’opera sua – in-fluenza ampiamente dimostrata dall’uso fre-quente dello stile fugato, dall’uso di certe modu-lazioni cromatiche [...]. L’accoglienza del pub-

19 L’articolo è riportato nel volume: Ildebrando Pizzetti nel20° anniversario della morte. Inizi Critici. Critiche, saggi,cronache. Per l’arte – Gazzetta di Parma, 1902-1907, a curadi Claudio del Monte e Vincenzo Raffaele Segreto, con la col-laborazione di Gian Paolo Minardi, Parma, Grafiche StepEditrice, 1989.

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blico a questo concerto è stata calda, spesso en-tusiastica, e il Fano ha ottenuto lunedì sera unaprima e completa vittoria. Noi possiamo dunqueaver piena fiducia in lui e nell’opera sua per il ri-fiorire della cultura musicale fra noi e per il pro-gresso artistico del nostro Istituto Musicale.

Più tardi, nel 1913, Busoni avrebbe dato un segnotangibile della sua stima per Fano scrivendo in unarecensione: «Fra i più dotati ed interessanti composi-tori dell’età odierna, nomino Guido Alberto Fano, dicui fra molte altre cose emerge una Sonata per pia-noforte di grande stile».Il 1906 vide la Società dei Concerti accedere per la

prima volta al Teatro Reinach, con un grande con-certo orchestrale diretto da Fano (72 i professori d’or-chestra che vi presero parte). Le musiche compren-devano la prima sinfonia di Beethoven e brani piùmoderni di Brahms, Wagner, Martucci e dello stessoFano.20Su questa linea proseguì l’attività della Società dei

Concerti anche nella stagione successiva. Nella rela-zione dell’annata sociale 1907-1908 si constata, oltrealla sostanziale buona ripresa della Società, chechiude l’annata con i conti in attivo, il successo «lu-singhiero e confortevole» delle manifestazioni musi-cali. Il pubblico, secondo questa relazione, sembrò ri-spondere bene non solo alla musica più tradizionalema anche a pagine moderne. Per il primo concerto or-chestrale diretto da Fano, il quale presentava anchedue poemi da lui composti, si scriveva:

Non ricorderemo le calde accoglienze che ilpubblico fece all’esecuzione dei cinque pezziformanti il programma; accoglienze festose, ca-lorose di cui chi diresse il concerto serba ricordodolcissimo. Solo è da rammentare che il pro-gramma, formato con concetti essenzialmentemoderni, fu profondamente gustato dal nume-roso pubblico il quale, applaudendo le inter-pretazioni delle musiche del Rimsky, del Wa-gner, del Debussy, dimostrò la buona e fine suaeducazione artistica, le doti sue finissime dibuon intenditore.

Dunque Fano sottolineava che la coraggiosa sceltadi puntare tutto sulla musica strumentale, contro ildesiderio di qualche socio, era stata vincente. Il sud-detto concerto aveva luogo al Teatro Reinach nel di-cembre 1907 quando a Parma, nelle stagioni operi-stiche del Teatro Regio, di Wagner si erano ascoltatisolo Lohengrin, Tannhäuser e, proprio in quell’anno,La Valchiria, opere che avevano diviso il pubblico. Èprobabile perciò che l’Incantesimo del Venerdì Santodal Parsifal (che verrà rappresentato per intero incittà solo nel carnevale 1923-24) e la Morte d’Isottadal Tristano venissero uditi da molti per la prima

20 Secondo la relazione del tesoriere Ugo Silvani, il Reinachpoteva ospitare i seguenti numeri di spettatori: Loggione 390;Terza Loggia 300; ingresso 600; Poltrone 96; Poltroncine 88;Riservati 26; Palchi vendibili N° 20.

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volta in quell’occasione, suonati da un’orchestra dinovanta elementi. Pizzetti recensì con queste parole ilconcerto:

[...] la maggiore e più bella vittoria il M°Fano l’ha ottenuta dirigendo il Preludio e morted’Isotta e la ouverture del Tannhäuser. Che se laouverture del Tannhäuser non presenta – oggi –gravi difficoltà di interpretazione per un musi-cista al quale sian famigliari le opere di Wagner,difficoltà grandi presenta invece il Preludio el’epilogo del Tristano e Isotta, anche per i pro-vetti direttori d’orchestra, anche per i più famosiinterpreti di Wagner. Ier l’altra sera l’orchestraha espresso con tutta la possibile intensità eforza e dolcezza l’amore di Tristano e Isotta.Essa ha avuto degli slanci mirabili di passione,essa ha avuto la più dolce voce per esprimerel’abbandono, la voce più profonda per dire lospasimo delle due anime amanti. Gli applausigenerali entusiastici che hanno salutato il M°Fano dopo l’esecuzione dei due pezzi wagne-riani devono essergli stati molto graditi perchéhanno voluto dirgli il consentimento e l’ammi-razione di un pubblico intelligente, l’anima delquale è profondamente sensibile alla emozioneestetica, da qualsiasi parte essa gli venga.

Anche i due concerti seguenti furono di musicamoderna, questa volta per violino e pianoforte: tra glialtri autori eseguiti figuravano Ferruccio Busoni, Ri-

chard Strauss, Ignacy Jan Paderewski, Gustave Sa-mazeuilh ma pare che il pubblico avesse apprezzatoparticolarmente una sonata di César Franck. Tra iconcerti dell’annata, la relazione ricorda:

Di maggiore interesse di tutti gli antecedentifu però il 5° concerto al quale e la magnificenzadel programma e la bellezza e vastità del tea-tro Farnese e l’affluenza del numeroso pubblicoaccorso dettero specialissima importanza. Carosarebbe rievocare qui l’effetto mirabile del-l’amplissima sala bellamente decorata e gre-mita di uditori. Caro sarebbe il ricordare l’emo-zione profonda onde il pubblico fu preso agliaccenti meravigliosi della sinfonia eroica e del-l’agape sacra. Basti però di ricordare il suc-cesso, schietto, spontaneo che compensò larga-mente le lunghe fatiche preparatorie degli ese-cutori tutti, tra i quali è doveroso citare i va-lenti professori del nostro conservatorio ed ibravi infaticabili alunni, nonché gli iscritti allalocale Schola Cantorum.

Novanta gli orchestrali e ben cento i coristi chepresero parte alla storica serata, questi ultimi direttida Eraclio Gerbella.21 Nel 1906, infatti, era stata fon-data nell’ambito della Società dei Concerti una

21 Questi nel 1881 aveva iniziato la carriera di direttore dicoro sia al Teatro Regio che al Reinach, posti che tenne finoal 1913, e che riprese al Teatro Regio dal 1924 al 1926. In

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Schola Cantorum, scuola popolare di canto corale cheebbe due anni di vita. Il direttore fu Guido Gaspe-rini, segretario della Società dei Concerti, musicologoe compositore nonché titolare della cattedra di storiadella musica del Conservatorio di Parma.22 Egli fuanche fondatore dell’Associazione dei musicologi ita-liani, nel 1908, che per la prima volta coordinava glistudi e le ricerche in ambito musicale.23 Nella dire-zione della nuova Schola Cantorum, egli fu coadiu-vato da Arnaldo Furlotti, organista e maestro di cap-pella della Cattedrale.24 A quanto risulta da alcunelettere relative alla sua istituzione, la Schola Canto-rum era divisa in due sezioni, di cui una composta daragazzi e uomini finalizzata a esecuzioni di musica“pura”, da chiesa o da concerto, ed una per la musicateatrale, formata da uomini e donne. Almeno inizial-mente pare che solo la prima sezione avesse esecutorigià esperti.25 Essa riuscì in breve tempo a ottenerebuoni risultati e diede nuovo slancio alle esecuzioni dimusica antica. Già prima del grandioso concerto alTeatro Farnese, il 10 maggio 1907 la Schola avevadebuttato in un primo concerto dato in Conservato-rio, con un programma di musica polifonica anticache illustrava la conferenza di Guido Gasperini sultema «La musica italiana nel Quattrocento e nel Cin-quecento».26 Altri concerti furono fatti al di fuoridella programmazione della Società dei Concerti,27 eun grande concerto di musica antica italiana si tenneanche in onore della Società Italiana per il Progressodelle Scienze nel settembre 1907, con musiche di Vi-valdi, Arkadelt, Palestrina, Scarlatti, Porpora, Cri-

vello e Vecchi. Nel 1908 il comitato ferrarese per leFeste Frescobaldiane chiese elementi della Schola perl’esecuzione di musiche corali. Pizzetti, che era an-

questa attività raggiunse le vette più alte, e fu richiesto ancheda altri teatri: Reggio Emilia (1888), Firenze (per la prima diAsrael di Franchetti), Bologna (Teatro Comunale, 1892 e1895), Lucca (Teatro del Giglio, per la prima dell’Edgar diPuccini, set. 1891, poi set. 1894), Pisa (1894, chiamato ur-gentemente da Toscanini), Bergamo (centenario donizettiano,1897). In quest’ultima manifestazione sostituì Toscanini alladirezione dell’orchestra. Cfr. GASPARE NELLO VETRO, Dizio-nario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato diParma e Piacenza dalle origini al 1950, consultabile on-linesu http://www.lacasadellamusica.it/vetro/.22 Carica che comportava anche la gestione della Biblioteca si-tuata nell’Istituto, la Sezione musicale della Biblioteca Pala-tina.23 Anche in questo senso, Gasperini fu un vero pioniere dellamoderna musicologia italiana.Fra i primi nomi aderenti al so-dalizio si leggono quelli di Giuseppe Martucci, Marco EnricoBossi, Giovanni Tebaldini, Oscar Chilesotti, Guido Tacchi-nardi, Guido Alberto Fano (allora direttore del Conservatoriodi Parma) e l’esordiente Ildebrando Pizzetti da poco rivelatosicon le musiche per La Nave di D’Annunzio: vale a dire gliesponenti più in vista della musica e degli studi musicali deltempo.24 Un nome questo che si ritroverà negli anni successivi, comefacente parte della commissione consulente della Società deiConcerti e in qualità di compositore e di direttore di coro, do-podiché divenne anche docente di canto gregoriano presso ilconservatorio.25 I ragazzi ricevevano infatti un compenso di 5-8 lire mentregli adulti di 15-20 lire. Per la seconda sezione non si parlainvece di compensi.26 In quell’occasione venivano eseguite due Laude e alcunibrani di Vincenzo Ruffo, Arcangelo Crivello, Orazio Vecchi.27 Se ne tennero presso l’Università Popolare, la Certosa, ealla chiesa di S. Maria della Steccata.

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dato ad assistere a una prova della Schola pochi mesidopo la sua istituzione, scriveva sulla «Gazzetta diParma» parole di ammirazione per il lavoro giàsvolto da Gasperini:28

Il Gasperini ha ben compreso come nei cori-sti di tutte le nostre piccole città italiane le vocisiano rovinate dalla mancanza di metodo, eanche dal genere di musica che i coristi sonocostretti a cantare ordinariamente, musica tea-trale urlata a orecchio, senz’altro fine che distonare il meno possibile. Bisogna dunque in-cominciare col dare alle voci una solida baseregolandone la emissione, il passaggio el’unione tra i diversi registri, il colore e altroancora. Questo ha compreso il Gasperini e que-sto ha voluto ottenere e – nei limiti concessi dalbreve tempo – questo ha già ottenuto.

Il successo delle manifestazioni proseguì negli annisuccessivi: nel 1908-1909 i soci erano almeno 268 ela Società riuscì a mantenersi in attivo nonostante ilvenir meno di alcuni proventi goduti l’anno prece-dente, come alcune elargizioni speciali e l’incasso stra-ordinario fatto in occasione del concerto al Farnese. Ilprogramma della Società di educare alla buona mu-sica, antica e moderna, le orecchie del pubblico par-migiano proseguì con nuovi concerti orchestrali cheproposero programmi in grado di mostrare l’evolu-zione del sinfonismo da inizio ottocento all’oggi. Nellarelazione dell’annata si scriveva:

In quelle sere, l’uditorio ha assistito allosvolgimento della composizione orchestraledalla ouverture e dalla sinfonia beethovenianaall’ultima manifestazione del poema sinfonico[una composizione di Fano, n.d.r.] ed ha potutoseguire, nel suo geniale percorso, il camminoascendente della musica sinfonica dall’epocadel Beethoven a quella di Wagner, da quella delBerlioz all’epoca attuale. Mirabile quadro, mi-rabile sintesi del progresso artistico di un se-colo intero, che ha avuto interprete un’orche-stra magnifica di 90 esecutori.

Il successo ottenuto dai concerti orchestrali creòperò una necessità sempre più impellente per la So-cietà dei Concerti: trovare una sala abbastanza ca-piente e acusticamente atta a contenere un’orchestranumerosa e un pubblico altrettanto folto. Più volte iconcerti erano stati ospitati dal Teatro Regio, dal Rei-nach o dal Farnese che però non erano sempre acces-sibili, a causa delle stagioni liriche o di altri spetta-coli, e comunque obbligavano la Società a sostenereonerose spese aggiuntive. Per ripiego venivano tal-volta impiegate la Sala Verdi o il Ridotto del TeatroRegio che però risultavano piuttosto angusti per que-sto tipo di musica. Proprio per risolvere tale pro-blema, la Cassa di Risparmio in Parma concesse, il 23

28 Articolo riportato nel succitato volume: Ildebrando Pizzettinel 20° anniversario della morte. Inizi Critici.

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maggio 1907, un finanziamento per concorrere allariduzione della Chiesa del Carmine a Salone dei Con-certi. La Società acquisì perciò dagli Ospizi Civili lachiesa del Carmine, adiacente al palazzo del Conser-vatorio, che era da tempo sconsacrata e lasciata in di-suso, allo scopo di modificarla in sala di concerti suprogetto dell’architetto Cusani. Nella relazione del1908-1909 si annunciava appunto che i lavori di re-stauro erano in fase già avanzata e che l’inaugura-zione poteva quindi essere considerata prossima.«Con l’uso di questo – si diceva – diverranno possibiligrandiose riproduzioni di musiche orchestrali e coralie di componimenti di carattere drammatico profano oreligioso e per tal via la nostra Società entrerà, certa-mente, in un nuovo periodo di vita: essa potrà com-piere la sua missione altamente educatrice a favoredelle masse, con novelle energie, con nuovi mezzi, conrinnovato vigore». In realtà la questione della chiesadel Carmine rimase a lungo una spina nel fianco dellaSocietà. I lavori non furono terminati fino al 1913,tanto che nell’annata sociale 1909-1910 non venneroeffettuati concerti orchestrali.29 Prevalsero invece i so-listi e i gruppi da camera. Nel frattempo per la stagione 1910-1911 venne

usata la sala del Ridotto del Teatro Regio per le ese-cuzioni orchestrali, che furono alternate a varie for-mazioni di musica da camera. Il programma di quel-l’anno era nutrito soprattutto da artisti parmigiani, apartire dall’orchestra per arrivare ai solisti che, tranneil Lamond e il quartetto Abbiate, erano forze interneal Regio Conservatorio. Nella relazione annuale di

quell’anno si diceva che i lavori nella chiesa del Car-mine avanzavano:

Poiché ci è di alto conforto la parola di in-coraggiamento rivolta alla opera incominciatadagli illustri Camillo ed Arrigo Boito e Alfredod’Andrade nonché l’interessamento dimostratodall’ispettorato per la conservazione dei monu-menti dell’Emilia, già ci balena nella mente lavisione della inaugurazione della nuova salanell’anno 1913, allorché tutta Parma celebreràcon solenni festeggiamenti il nome e la gloria diGiuseppe Verdi. Possa la lieta visione avverarsi,sicché la Società nostra, che nella nuova salapotrà manifestare con sempre maggior am-piezza i suoi intendimenti artistici, inizi unnuovo e glorioso periodo della sua vita sotto gliauspici del nome venerato di Giuseppe Verdi.

La nuova sala da concerti doveva proprio prendereil nome dal Cigno di Busseto, ma la sorte non fu be-nigna con la Società dei Concerti. Nel 1913, ultimatii lavori e investiti molti soldi nella ristrutturazione

29 A esclusione di quello che si tenne il 28 maggio 1910 al Ri-dotto per la società Dante Alighieri, con le forze del conser-vatorio unite alla Società Orchestrale Parmense, guidate daFano. Questo concerto era però al di fuori della programma-zione regolare della società stessa e fu una delle prime colla-borazioni tra la Società Orchestrale Parmense e la Società deiConcerti.

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della chiesa, appena tolte le impalcature la chiesacrollò per quasi metà della lunghezza. La questionedella sala da concerti rimase perciò irrisolta. Solo nel2008 la magnifica chiesa di Santa Maria del Carmineè finalmente risorta a nuova vita, trasformata in au-ditorium del Conservatorio Arrigo Boito, grazie al fi-nanziamento del Ministero dei Lavori Pubblici e dellaFondazione Cariparma.

Nel frattempo, nel 1911 era diventato direttore delConservatorio e presidente della Società dei ConcertiGuglielmo Zuelli, pianista, direttore d’orchestra ecompositore, che aveva iniziato a studiare musica nel-l’orfanotrofio di Reggio Emilia, dove aveva appresoanche i mestieri più vari di attrezzista teatrale, verni-ciatore di carrozze ed ebanista. Nel 1876 Zuelli eraentrato nel Liceo Musicale di Bologna, grazie all’aiutodi alcuni filantropi, e dal 1880 aveva iniziato a lavo-rare presso il Teatro Ariosto di Reggio Emilia, comepianista e direttore d’orchestra. Fu direttore del Con-servatorio di Parma a lungo, fino al 1929, dopo di chesi trasferì ad Alessandria. Sotto la sua direzione lo svi-luppo della Società continuò, sempre con un’equili-brata alternanza tra solisti e musica orchestrale da luistesso diretta. Della stagione 1911-1912 la relazioneannuale ricorda in particolare: «Alfredo Oswald, ita-liano, nonostante il nome, e allievo della magistralescuola fiorentina del Buonamici, rapì il pubblico conla bellezza della sua tecnica, con l’eleganza e la gasti-gatezza delle sue interpretazioni. [...] elettissima arti-sta di canto, la Sig.ra Chiarina Fino Savio, in uno sva-riatissimo programma, dimostrò, con piena soddisfa-

zione dell’uditorio, l’alto suo valore di esecutrice e diinterprete degli stili più diversi [...]. Ne fu degno com-pagno al pianoforte il maestro Ottorino Respighi, ac-compagnatore squisito, di cui furono pure cantatequattro deliziose canzoni». Respighi, allora trenta-duenne, faceva così la sua prima apparizione alla So-cietà dei Concerti, in qualità di accompagnatore ecompositore. Il noto musicista era tornato in Italiadopo aver lavorato in Russia in qualità di prima violadell’orchestra del Teatro Imperiale a San Pietroburgo,e poi a Berlino, dove era stato accompagnatore in unascuola di canto. Il suo nome tornerà più volte nel ca-lendario della Società, sia in qualità di compositoreche di esecutore. Nel 1921, infatti, tornò con un’altraformazione: con la cantante Elsa Olivieri Sangiacomo(che era diventata sua moglie nel 1919) e il violinistaMario Corti. In occasione del suo primo concerto ilcritico della «Gazzetta di Parma», Giulio Passerini,scriveva:

L’ultima parte del programma racchiudevadelle pagine di musica fortemente sentite, pa-gine impressioniste riescite sotto l’aspetto ca-ratteristico e per la vaghezza della forma edeleganza armonica. Ne è l’autore il maestro Ot-torino Respighi, compositore assai noto, il qualesi è rivelato altresì un preziosissimo accompa-gnatore che si può definire, senza cedere nel-l’esagerazione, un accompagnatore ideale. [...]due dei suoi pezzi ebbero l’onore della replica:«Nebbia» e «Pioggia» romanze ben pensate, co-struite magistralmente.

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Il 1913 fu un anno ricco di novità per la Societàdei Concerti: a parte lo sfortunato crollo della Chiesadel Carmine, in quell’anno venne approvato un nuovostatuto che apportava alcune modifiche all’ordina-mento della Società. Innanzitutto veniva eliminata lafigura del direttore artistico: le sue funzioni venivanoassunte dal presidente della Società che quindi, oltrea rappresentare la Società nei suoi rapporti esterni ea garantire l’osservanza dello statuto, era tenuto acompilare i programmi di concerto e a scegliere gliesecutori. La sua carica coincideva con quella del di-rettore del Conservatorio. Queste modifiche appesan-tivano di molto il compito del presidente, cosa cheavrebbe creato dei problemi negli anni a venire. Ve-niva inoltre introdotta la nuova classe dei soci aggre-gati, cioè i famigliari dei soci ordinari, purché convi-venti col socio stesso. Essi versavano una quota annuadi lire sei (la metà dei soci ordinari) e avevano dirittodi assistere a tutti i concerti e trattenimenti sociali;non partecipavano però alle assemblee generali e nonerano quindi eleggibili alle cariche sociali. Per darefacilitazioni alle fasce di cittadini meno abbienti, sistabilì inoltre che il consiglio direttivo della Societàaveva facoltà di accogliere nella categoria dei soci ag-gregati gli studenti e le persone solo temporaneamenteresidenti a Parma, e di costituire, eventualmente, unaclasse popolare di soci aggregati. Probabilmente perdifficoltà di ordine economico o organizzativo venivainoltre abbassato il numero minimo di concerti an-nuali: da sei a quattro (anche se difficilmente si scesesotto i cinque concerti). Il costo dell’iscrizione veniva

mantenuto il medesimo del 1894, cioè 12 lire l’anno.Inoltre in occasione del primo centenario di Giu-

seppe Verdi, la Società partecipò all’organizzazionedella Mostra Storica del Teatro Italiano.

Nel 1914-1915 la Società iniziò a risentire deglisconvolgimenti che affliggevano l’Europa. La rela-zione di quell’annata sociale inizia con queste parole:

Le gravi vicende che hanno sconvolto e scon-volgono tuttora l’Europa non hanno concesso,nell’anno scorso, alle arti, figlie della pace, disvolgere serenamente l’alta loro missione. Benaltre missioni dovevano svolgersi, in quell’anno,in altri campi; e quanto più gravi! Ciò nono-stante, benché l’animo di ogni nazione fosseconturbato da assillanti, terribili preoccupa-zioni, benché in quell’anno l’Italia nostra do-vesse raccogliere ogni sua energia nel grandescopo di preparare l’ardua impresa che la con-durrà alla completa sua redenzione, l’arte nonpoteva del tutto appartarsi; essa non poteva ri-nunziare alla gentile missione, affinatrice di co-stumi, ch’è suo privilegio e vanto; e la luce dilei ha gettato sul mondo sconvolto pallidi raggiche se non hanno potuto rompere le tenebrescese improvvisamente ad oscurare la civiltàeuropea, hanno, almeno, col loro debole chia-rore, rievocando tempi lontani di pace e di se-renità, potuto tener viva la speranza verso unritorno di quei tempi lontani, ritorno che sarà

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Guglielmo Zuelli, presidente della Società dei Concerti dal 1911 al 1925. Foto tratta dall’album Parma,Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Pala-tina di Parma, sezione musicale).

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concesso all’umanità dalla vittoria del diritto edella giustizia.

Nonostante le difficoltà finanziarie che afflisseroin quel periodo la Società (che chiuse l’annata in pas-sivo), e la mancanza di una sala adatta ai concerti ag-gravata dalla indisponibilità del Ridotto del TeatroRegio, essa riuscì tuttavia ad offrire cinque concerti,tutti di musica da camera (cui si aggiunsero le con-suete esercitazioni di classe degli allievi del Conser-vatorio) anche grazie alla fedeltà dei soci che sfiora-vano le trecento unità. Nel 1914 era stata istituitaanche una classe popolare di soci che ebbe un note-vole seguito poiché pagava (anziché 12) 5 lire, facili-tazione riservata agli studenti universitari, ai militarie ai maestri elementari. Si esibirono artisti dell’am-biente artistico parmense e forestieri, ma per lo piùitaliani. Le difficoltà erano però destinate a crescere: in una

lettera stampata del 30 ottobre 1915, firmata dal pre-sidente Zuelli, si parlava dell’impossibilità di cele-brare il decennale del 1916 (si prendeva quindi inconsiderazione la data di rifondazione della Società, il1906) a causa della guerra. Zuelli spiegava anchequanto fosse difficile prendere decisioni sul pro-gramma concertistico dell’anno entrante a causa del-l’assenza di quasi tutti i membri della CommissioneConsulente, chiamati alle armi, e per notizie incerteche provenivano da concertisti italiani ed esteri. LaSocietà era inoltre afflitta da permanenti difficoltà fi-nanziarie, confortate però dall’afflusso di nuovi soci.

Zuelli prometteva in ogni caso di non cessare l’atti-vità, e così fece. In effetti la stagione incominciò re-golarmente nel dicembre 1915 ma si svolse, per i mo-tivi suddetti, con soli tre concerti e tre conferenze. Diquesti pochi appuntamenti almeno due sono da ri-cordare: «nel secondo concerto – si dice nella relazionedi quell’anno - Alfredo Casella espose l’arte sua ori-ginale e attraente. Ricco di tecnica sicura, dotato diforte sentimento personale, il noto pianista svolse unprogramma variato [...]. In ogni interpretazione eglirivelò la sua schietta personalità, suscitando un vivointeressamento che particolarmente si accentuò nellaesecuzione dei pezzi della giovane scuola francese e inquella delle sue proprie composizioni». Casella, alloratrentaduenne, aveva compiuto infatti il suo appren-distato a Parigi, dove si era recato con la madre al-l’età di tredici anni. Studiando pianoforte, armonia ecomposizione, aveva avuto l’opportunità di conoscerele correnti musicali dell’epoca, dalla musica francesea quella di Richard Strauss, da Schönberg a Mahler,alla musica iberica. Aveva sviluppato una vera am-mirazione per Claude Debussy, che aveva potuto co-noscere di persona come anche Ravel, e aveva potutoapprendere al meglio l’esecuzione della musica fran-cese contemporanea. Tornato in Italia, nel 1915 fuchiamato a Roma per ricoprire la carica di insegnantedi pianoforte al liceo musicale di Santa Cecilia e su-bito iniziò ad adoperarsi per sprovincializzare l’am-biente musicale italiano, organizzando concerti conmusiche di Ravel, Debussy e di altri musicisti con-temporanei, oltre a composizioni sue proprie. Il pro-

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gramma eseguito a Parma nel 1916 è un esempiodella varietà della musica a cui si interessò (compresala musica più antica).Nonostante il successo attestato in questa occa-

sione dalla relazione della Società dei Concerti, l’in-contro del pubblico parmigiano con l’arte di Casellanon fu sempre così semplice. La preoccupazione a taleriguardo da parte degli organizzatori si può già in-tuire da una lettera di Casella, mandata alla Societàin occasione del suo primo concerto a Parma, in cui ilpianista e compositore scriveva: «Sarò lieto di suonarea Parma e, riguardo le condizioni, ben comprendo ledifficoltà della società. Le accludo dunque un pro-getto di programma che, credo, possa riuscire piace-vole per un pubblico colto». Da una proposta di con-certo che Casella inviò nel 1917, assicurando che ilprogramma non conteneva «nulla di futurista», sicomprende meglio a quali difficoltà facesse ivi riferi-mento. L’incontro successivo del pubblico parmigianocon Casella avverrà però solo nel 1927, occasione incui il compositore non era presente in qualità di ese-cutore ma venne eseguita la sua Favola romanescadalla cantante Rachele Maragliano Mori e da LuigiFerrari Trecate al pianoforte. Tale composizione fuaccolta, secondo la recensione della «Gazzetta diParma», «con disgusto vero». Nel 1930 Casellaavrebbe fondato il Trio Italiano con Arturo Bonucci eAlberto Poltronieri, formazione con cui guadagnògrandissima notorietà in tutto il mondo e con cuitornò a Parma nel 1932, nel 1935 e nel 1941.Come lui, fece parte della cosiddetta “Generazione

dell’Ottanta” Ildebrando Pizzetti, che quell’annostesso tornava per la prima volta a figurare nel pro-gramma della Società dei Concerti dopo essersi di-plomato presso il Conservatorio. Pizzetti veniva pertenere una conferenza sul tema «La musica nella vitaitaliana contemporanea». Nel gennaio del 1916 Zuelliscriveva al compositore parmigiano:

Il nome suo, il tema, tutto concorre a fare daparte mia ogni sforzo, perché Parma possaudire, attraverso la nostra Società dei Concerti,una conferenza del chiaro suo figlio. Ma sonoumiliato nel doverle offrire il modestissimo com-penso di lire 150 riservandomi a voce di mo-strarle quanto sia povera e indebitata la dettaSocietà.30

In quell’occasione il compositore portò in dono aZuelli la partitura della Pisanella, che era stata rap-presentata a Parigi nel 1913. Pizzetti aveva in unprimo momento promesso a Zuelli di donare al Con-servatorio di Parma il manoscritto della Fedra, comerisulta da alcune lettere del presidente al composi-tore.31 Decidendo poi di non potersi separare daquello, Pizzetti donò al Conservatorio la partitura

30 Parma, Biblioteca Palatina, Sezione musicale, Fondo Piz-zetti, lettera del 26/1/1916.31 Parma, Biblioteca Palatina, Sezione musicale, Fondo Piz-zetti, lettere del 27/3/1915, 24/12/1915, 10/1/1916,26/1/1916, 14/3/1916, 26/4/1916.

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della Pisanella che venne eseguita in più occasioni aParma, durante le serate organizzate dalla Società deiConcerti. Tra queste occasioni vanno ricordati il con-certo diretto da Toscanini l’11 novembre 1920 equello diretto da Pizzetti stesso il 22 e 23 maggio1932.

Alla fine del 1916 Zuelli prese una decisione co-raggiosa. In una lettera ai soci datata dicembre 1916scriveva:

Ill. mo Signore, lieto di avere, colla chiusuradi quest’anno Sociale raggiunto il sospirato pa-reggio del nostro Bilancio, penso quanto sia op-portuno – sino alla fine della guerra – di so-spendere temporaneamente il pagamento dellequote ordinarie. Ciò non ostante la Societàcontinuerà a vivere perché io farò ogni sforzo,nei limiti acconsentitimi dal Bilancio dell’Am-

ministrazione del Conservatorio, di preparareConcerti annuali senza alcun sacrificio daparte dei contribuenti. Ma sarà bello – dopoquest’ora di pianto che ci sovrasta – ritrovarcia raccolta più numerosi e sorridenti intorno aquell’arte alla quale abbiamo chiesto tantidolci emozioni. Allora [...] si darà quella mag-giore larghezza ai programmi la quale è semprestata il mio sogno ed il migliore mio proposito.Sogno che avrei certamente raggiunto se glisquilli della guerra non avessero coperto la vocedell’arte.

Zuelli mantenne finché fu possibile la promessa:l’annata 1916-1917 ebbe inizio solo nel marzo 1917e si costituì di tre concerti, di cui uno in favore dellaCroce Rossa. Dopo il giugno di quell’anno la Societàdei Concerti fu costretta a interrompere la propria at-tività fino a fine del conflitto mondiale.

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RRinata a nuova vita, dopo una non

troppo lunga interruzione di attività im-posta dalle condizioni speciali del paesedurante gli anni della guerra, la nostraSocietà dei Concerti ha ripreso, con forzerinnovate, l’opera sua nella primaverascorsa, riunendo in una cordiale e pro-mettente intesa gli elementi che già for-mavano l’antica compagine sociale conelementi nuovi e rinforzando il suo orga-nismo con provvide disposizioni statuta-rie [...].

Così inizia la relazione relativa al 1919, anno incui la Società dei Concerti riprese la propria attivitàdopo l’interruzione della prima guerra mondiale.Questa prima stagione si svolse da febbraio a maggio,al Ridotto del Teatro Regio. Le disposizioni statutarieapprovate il 30 aprile riguardarono più che altro laquota associativa che da dodici lire diventava di qua-ranta lire per i soci ordinari, e da sei passava a venti

lire per i soci aggregati, pagabili anche a rate seme-strali anticipate. L’incremento era dovuto alla forteinflazione che aveva colpito la lira durante e dopo laprima guerra mondiale, (infatti 40 lire del 1919 vale-vano all’incirca l’equivalente delle 12 lire anteguerra).I diritti delle due categorie di soci rimane vano inveceinalterati. In quell’anno la Società arrivò a quasi 250soci, il presidente era ancora Giacomo Zuelli, il bi-lancio venne chiuso in attivo.Tra gli altri concerti si può ricordare quello del

quartetto Polo, fondato nel 1906 da Enrico Polo, exalunno del Conservatorio parmigiano, amico e co-gnato di Arturo Toscanini. Egli si era infatti diplo-mato nel giugno 1887, due anni dopo Toscanini, ecome questo aveva ricevuto la lode e il primo premiodel lascito Barbacini. In seguito era andato, con l’aiutofinanziario del conte Stefano Sanvitale, a Berlino perperfezionarsi con Joseph Joachim. Grazie a un con-corso in cui era stato esaminato da Bolzoni e Tosca-nini, Polo divenne violino di spalla al Teatro Regio diTorino e docente del Liceo comunale di quella città. Inseguito vinse il concorso per la cattedra di violino al

19191942

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Conservatorio di Milano, città dove fondò con Co-stantino Soragna, Guglielmo Koch e Camillo Moro ilfamoso quartetto. Con questa formazione Polo era ve-nuto a suonare nella sua città già nel 1909 ma questadel 1919 fu l’ultima esecuzione a Parma prima del1922, anno in cui il quartetto si sciolse per ragionieconomiche. La crisi che aveva colpito il nostro paesecoinvolse infatti anche le attività musicali. Polo tor-nerà ancora una volta nel 1923 ma con il solo piani-sta Guido Alberto Fano.Nel gennaio 1920 l’attività venne nuovamente in-

terrotta temporaneamente, a causa di «urgenti ripa-razioni da farsi alla Sala Verdi del R. Conservatorio diMusica». Essa ricominciò il 18 febbraio col grandeconcerto dato al Teatro Reinach dal celebre violinistaungherese Ferenc Vecséy, uno dei più attesi dell’an-nata. Con il suo Stradivari egli aveva creato molteaspettative attorno a sé: a quanto si diceva infatti quelviolino era appartenuto al primo maresciallo di Na-poleone, il Berthier, che lo aveva ottenuto da Bona-parte stesso, probabilmente come bottino della guerradi Spagna. Noto soprattutto per la tecnica e il virtuo-sismo, discendente per via del maestro Jenö Hubaydalla scuola di Joseph Joachim, Vecsey comparivanella nostra città per la prima volta e sarebbe diven-tato di lì in avanti ospite frequente della Società deiConcerti. La «Gazzetta» scriveva in seguito al con-certo:

Un pubblico assai distinto e numeroso – av-venimento raro per un concerto – assistette a

questa che venne definita una festa dell’arte:Vecsey, virtuoso insuperabile, dette prova diuna tecnica prodigiosa, e si fece ammirare perla cavata ampia, calda, e per il suono morbidoe rotondo. Imponenti, interminabili ovazionisalutarono l’esecuzione di ogni pezzo e venneroconcessi diversi bis in un crescendo d’entusia-smo.

L’annata fu indubbiamente favorevole: i soci eranoaumentati fino a raggiungere quasi i 350 iscritti e ilnumero dei concerti fu superiore a tutte le precedentistagioni. Inoltre la Società dei Concerti ottenne anchespeciali facilitazioni per i propri soci per l’accesso aun concerto del noto pianista Wilhelm Backhaus, inseguito ad accordi presi con l’impresa del Reinach.L’ingresso al teatro fu libero per tutti gli iscritti pur-ché essi acquistassero la poltrona. Durante quell’an-nata comparve, per la prima volta davanti al pubblicodella Società, anche una nuova promessa: il 16 aprile1920, durante una conferenza del professore Bono-rand sulla vita e le opere di Liszt, le illustrazioni pia-nistiche furono tenute dal giovanissimo Mario Zanfi,che si sarebbe diplomato al Conservatorio di Parma dilì a due mesi (il 26 giugno 1920), con dieci e lode inogni prova. In occasione del diploma egli avrebbe me-ritato anche il premio Barbacini, lo stesso di cui eranostati insigniti Arturo Toscanini ed il violinista EnricoPolo. Concertista di primo ordine, Zanfi fu un eccel-lente esecutore lisztiano e in occasione della confe-renza, a soli diciotto anni, eseguiva proprio un impe-

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gnativo programma di opere di quell’autore al cuinome si legò poi la sua fama. Enzo Barilli, violoncel-lista e suo compagno di scuola, (autore di un contri-buto in cui rammentava gli anni da studente, per ilvolume su Mario Zanfi edito dal Conservatorio diParma) scriveva di lui in questi termini:

Gli echi delle rapsodie di Liszt non si sonospenti, si sono annidati fra i tendaggi, i lampa-dari e le canne d’organo della Sala Verdi delConservatorio di Parma. Io li sento vibrare an-cora dopo tanti anni sotto le magiche mani diMario Zanfi allievo di pianoforte del grande eindimenticabile maestro Attilio Brugnoli. […].Ho sentito nel corso della mia vita dei grandis-simi pianisti ma nessuno suscitò in me un’im-pressione incancellabile e profonda come quelladi Zanfi nelle interpretazioni lisztiane e chopi-niane, che io udii nei saggi scolastici al Con-servatorio. Ciò che sbalordiva maggiormenteera il vedere questo adolescente timido e deli-cato, biondo e roseo come un collegiale inglesescatenare una tempesta di suoni che facevanotremare la Sala, mandando tutto il pubblico inpiedi in un delirio d’applausi. Il suo tempera-mento ardente e la sua tecnica trascendentaletravolgevano ogni riserva, ogni ostacolo.

Dopo questa primissima occasione, Zanfi tornòaltre volte a suonare per la Società (nel 1922 e nel1928). Nel 1982 il suo nome tornerà ancora un’ul-

tima volta a risuonare: quell’anno, infatti, suonò perla Società il vincitore della prima edizione del premioZanfi. Prima di morire, nel 1976, il pianista aveva in-fatti deciso di lasciare al Conservatorio di musica diParma le sue sostanze, allo scopo di istituire un con-corso pianistico internazionale dedicato all’autore dalui tanto amato, Franz Liszt. Il premio Zanfi, si svolgetutt’ora presso il Conservatorio «Boito» a scadenzaquadriennale.Prima dell’inizio della stagione 1920-1921 si

svolse un evento di grande richiamo fuori dalla pro-grammazione ordinaria della Società, ma nato da undesiderio e da una proposta della Società stessa: Ar-turo Toscanini si fermò a Parma con la sua Orchestraitaliana, i suoi “cento cavalieri dell’arte”, durante unatournée che toccava una trentina di città italiane.Dopo le date italiane, il maestro avrebbe proseguitola stagione in America e poi a Londra. Il concerto eraorganizzato dalle società Pro-Parma e Oltre Torrente,ma veniva offerto in omaggio ai soci della Società deiConcerti. Parma lo accolse quasi come un messia, inun’epoca in cui Toscanini era ormai all’apice del suosuccesso. La cronaca e la critica parlano con grandeentusiasmo e interesse della sua interpretazione: «Mipare che Toscanini sia nel vero – scriveva il giornodopo Giacomo Zuelli, sulle pagine della ‘Gazzetta’, ri-guardo la Quinta Sinfonia di Beethoven – quando eglistacca collo slancio di Allegro con brio indicato dal-l’Autore, mentre, anche taluni Direttori della Germa-nia, danno ad esse un movimento allargato e pesante,preoccupati della cronaca ch’esse rappresentino i leg-

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gendari tre colpi bussati alla nostra porta dal destino,dimenticando che tale interpretazione si troverebbe inaperto contrasto con tutto il resto del movimento sucui si svolge la composizione». La recensione si sof-ferma sugli altri brani in programma: dopo Wagner eRoussel, si concentra sul giovane Pizzetti, poi su R.Strauss e Verdi. Infine Zuelli scrive: «Sopra tuttal’esecuzione aleggiava uno spirito d’interpretazionenuova e personale. Lo stile, la fedeltà dei movimenti,le distribuzioni delle luci, l’energia del calore, nonerano il frutto di vaghe meditazioni, di imitazioni al-trui o di comuni tradizioni. Era il lampo dell’intellettodi un grande che scopriva, nelle profondità del pen-siero dei sommi, i tesori nascosti, e li rischiarava, li il-luminava colla potenza del sole, afferrandone, am-pliandone il significato occulto, animandolo, coll’au-silio fedele e sincero dei suoi cento esecutori, che pul-savano, vibravano ad unisono con lui». Un uragano diapplausi accolse il maestro e la sua orchestra, copertida lanci di fiori e di fogli volanti inneggianti al diret-tore e agli strumentisti, tra le cui fila molti erano mu-sicisti usciti dal Conservatorio parmigiano (la «Gaz-zetta» ne elenca tredici). Assistevano allo spettacolo2.500 persone e l’incasso fu di 25.000 lire.Nonostante i successi riscossi, l’annata 1920-1921

fu piena di difficoltà, legate questa volta non tanto aproblemi finanziari, visto che il numero dei soci era inaumento, quanto a problematiche amministrative cherendevano sempre più urgente una riforma dello sta-tuto. Queste difficoltà si ripercossero sulla stagioneconcertistica che, dopo il terzo concerto, si inter-

ruppe.32 Diverse le lettere scritte in questo periodo ri-guardanti tali problematiche. Giuseppe Vecchi, me-dico e socio della Società dei Concerti che era un ap-passionato e buon dilettante di musica (suonava in-fatti il pianoforte e amava fare musica da cameranella sua casa) aveva inoltrato al direttore alcune pro-poste di modifica di cui però non si conosce l’esattanatura. La sua partecipazione attiva nel definire scopie programmi della Società preannuncia il ruolo diprimo piano che Vecchi rivestirà molti anni più tardi.Nell’anno sociale 1946-47, infatti, egli entrerà a farparte del consiglio, durante la presidenza di TeodosioMarchi, diventando uno degli elementi ispiratori dellaSocietà, accanto all’avvocato Fernando Sicca. Intanto,nel 14 marzo 1921, Zuelli e la commissione consu-lente rispondevano così alle sue proposte con una let-tera ciclostilata:

egr. Sig. Sott. Prof. Giuseppe Vecchi, laCommissione Consulente della Società dei Con-certi del R° Conservatorio di Musica di Parma,ha esaminato colla massima deferenza le pro-poste di modificazioni allo Statuto Socialeavanzate dalla S. V. a nome di alcuni soci. Essatuttavia ha dovuto rilevare che, data la naturadel sodalizio ed i rapporti intercedenti fra la

32 Tra quei tre concerti, vi erano stati quello del celebre violi-nista Bronislaw Hubermann, e uno con Ottorino Respighi conla moglie, la cantante Elsa Olivieri Sangiacomo e il violinistaMario Corti.

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Società e il R° Conservatorio, e quindi il Supe-riore Ministero della P. I., talune delle modifi-cazioni proposte potranno incontrare qualchedifficoltà per la loro attuazione. In ogni modoquesta Commissione assicura che si farannoimmediatamente le dovute pratiche, esperite lequali verrà convocata l’Assemblea dei Soci. Aquesta contemporaneamente verrà sottopostoun largo programma artistico con relativopiano finanziario, nel quale la Commissionestessa spera di avvicinarsi ai desideri espressidalla S.V. e da alcuni altri Soci nell’adunanzadel 26 febbraio p.p.

Ancora una lettera a stampa del 10 giugno 1921chiamava i soci all’adunanza del 5 luglio per modifi-che allo statuto sociale. Ma evidentemente la risolu-zione dei problemi non fu così semplice, perché in set-tembre e ottobre si tornava a parlare di crisi, di so-spensione dell’attività e di progetti di riforma dellostatuto.In questo periodo Zuelli scrisse anche una lettera

di dimissioni che spiega qualcosa in più circa la na-tura della crisi:

tra i soci componenti la Società dei Concertiannessa al R. Conservatorio di Parma, è nato ilvivo desiderio di dare uno sviluppo ammini-strativo ed artistico più ampio e moderno allaSocietà stessa. Ma si è ripetuto in seno a varieassemblee, che per raggiungere sì nobile intento

il presente Statuto della Società è troppo limi-tato, e non permette di attuare una generale ri-forma, tanto più che esso Statuto, concen-trando tutti i poteri nel Direttore del Conserva-torio, obbliga questi ad essere il Presidentedella Società, l’arbitro del funzionamento diquesta coll’aiuto soltanto di una Commissioneconsulente, la quale appare più una forza de-corativa che sostanziale. [...] Dopo ciò prego diaccogliere fin da ora le mie dimissioni da Pre-sidente della Società sopracitata, per porgereai Soci ampia libertà nell’apportare al nuovoStatuto (che verrà sottoposto all’autorizzazionedi V. E.) tutte quelle riforme sulle quali si fondail maggiore affidamento di una più alta epronta espansione degli ideali della Società[...], per instaurare in Parma una Società diconcerti a somiglianza di quelle di Milano, Bo-logna, Venezia etc. [...] In quanto direttore delConservatorio non ho alcun obbligo di conti-nuare la mia prestazione gratuita alla Società.

Zuelli aggiungeva che durante la sua presidenzaaveva portato in pareggio il bilancio e nell’ultimoanno i soci da 250 erano saliti a 450.Durante l’assemblea generale del 15 novembre

1921, vennero perciò approvate alcune modifiche allostatuto. La rappresentanza sociale rimaneva in caricadue anni anziché cinque e la Commissione Consulenteveniva sostituita con un Consiglio Direttivo. Inoltre ilPresidente veniva affiancato da un vice-presidente, in

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modo da alleggerirne l’incarico.33 In seguito alle mo-difiche, l’attività della Società dei Concerti ripresetemporaneamente slancio. Zuelli rimase il Presidentema probabilmente fu alleggerito di parte delle sue re-sponsabilità dal consiglio direttivo e dal vice-presi-dente (i cui nomi, purtroppo, non sono riportati dallerelazioni di quegli anni). I concerti furono dodici e,escludendo l’orchestra per i soliti motivi di mancanzadi uno spazio adeguato, compresero le più varie formedi musica da camera. Tra questi la relazione di quel-l’annata ricorda con particolare orgoglio la presenzadel quartetto Rosé e del pianista Rosenthal.Nel 1922-23 il numero dei soci non salì e vennero

programmati solo sei concerti, con nomi però illustricome quelli di Horszowsky, Mario Corti, Remy Prin-cipe. La varietà dei programmi era come sempre as-sicurata, con alcune curiosità piuttosto insolite perl’epoca, come un concerto per liuto o il Doppio Quin-tetto di Torino. È interessante notare come venisse at-tribuito un valore diverso ai concerti con queste for-mazioni meno classiche o con strumenti antichi. Larelazione di quell’annata diceva infatti: «E con l’in-troduzione di tali elementi, nuovi ai nostri concerti,essa ha potuto, almeno in parte, compensare i consocidella assenza di maggiori forme d’arte e di più gran-diose esecuzioni». Si può pensare quindi a una sortadi gerarchia di valori in cui la musica antica e talunistrumenti soffrivano di una visione ancora parziale.Stessa sorte era toccata, l’anno precedente, alla chi-tarra impiegata per illustrare una conferenza (la qualenon viene riportata nel calendario dell’anno). A tal ri-

guardo si diceva: «E a tanta varietà di timbri sonorisi aggiunge quello più modesto, ma assai interessante,della chitarra che illustra una brillante conferenza diargomento folkloristico... ». Questa fu la primissimaapparizione della chitarra come strumento solista da-vanti al pubblico della Società dei Concerti. In questocaso fu impiegata per l’esclusiva esecuzione di musicapopolare. Bisognava aspettare quasi vent’anni perchéquesto strumento tornasse a comparire in un concertovero e proprio che la riscattò dall’emarginazione dicui aveva sofferto sino ad allora: nel 1951 infatti sa-rebbe stato Andrés Segovia a dare una nuova visionedella chitarra. Da quella data in avanti, essa divenneprotagonista più frequente delle audizioni sociali,anche grazie al chitarrista parmigiano Enrico Taglia-vini, a partire dagli anni Sessanta, e, naturalmente,con la più recente direzione artistica di GiampaoloBandini.Nel corso del 1924 si manifestarono nuovi pro-

blemi: venne presa la sofferta decisione di non ade-rire all’Unione Nazionale Concerti (U.N.C.), di cui lasocietà parmigiana aveva fatto parte nel 1923. Unalettera firmata dall’Avv. Guido Borri e da Guido Ga-sperini spiegava infatti che «viste le condizioni pocofelici della Società e la magra costituzione dei suoiprogrammi di concerto, egli [il M° Zuelli] pensa nonessere opportuno né utile alla Società parmense di far

33 In questa occasione la quota associativa ordinaria passavada lire 40 a 50, e quella per i soci aggregati da lire 20 a lire40.

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parte dell’Unione alla quale non può corrispondereuna quota decorosa e dalla quale non può trarre, perle sue povere condizioni, alcun sensibile beneficio».Inoltre tornò a farsi pressante il problema delle man-sioni del Presidente della Società dei Concerti: Zuelli,in una lettera datata 6 novembre, scriveva che lanuova legge sugli Istituti di musica governativi accre-sceva di molto le responsabilità dei direttori, in modotale che a lui veniva a mancare il tempo necessarioper dedicarsi come avrebbe voluto alla Società deiConcerti. Egli chiamò perciò temporaneamente al suofianco un consocio, il Dott. Mario Mantovani (che nel1926 sarebbe diventato podestà di Parma, dando unnotevole slancio alla vita musicale cittadina), finché il14 giugno 1925 venne convocata un’adunanza per in-trodurre nuove modifiche statutarie, che prevedevanola figura di Presidente Onorario, ricoperta dal diret-tore del R. Conservatorio (quindi ancora da Gu-glielmo Zuelli) e quella di Presidente effettivo nellapersona del Dott. Luigi Roncoroni. Veniva inoltre isti-tuita la nuova carica elettiva di Direttore artistico, de-signato ed acclamato nella persona del M° AlfredoBarbagelata, violinista e docente presso il Conserva-torio che all’epoca divenne anche direttore della Se-zione Concerti dell’Università popolare.34 Egli ricoprìtale ruolo per molti anni con dedizione e venne perquesto molto apprezzato.35 Già nell’autunno del 1926il suo lavoro alacre fu premiato con la consegna di unamedaglia d’oro, come riportato dalla «Gazzetta diParma» del 12 novembre di quell’anno, per «l’operache egli ha prestato alla Società con fervore, con sin-

golare competenza e con vivo successo, organizzandouna serie di concerti tutti degni e alcuni veramenteottimi, pur coi mezzi limitati che erano a disposizionedella Società[...]» e per i «Concerti pro cultura cheegli istituì a suo rischio e pericolo col consenso delConsiglio e che riuscirono ottimi... ». In effetti la sta-gione dei concerti pro cultura popolare chiuse con undeficit di circa £ 3.800 che fu interamente copertodallo stesso Alfredo Barbagelata e da suo padre, Gio-vanni Barbagelata che, pur vivendo a Buenos Ayres,aveva già dato generosi contributi all’attività musi-cale della sua città natale. Nella stagione venneroanche inserite lezioni di cultura popolare tenute dalprof. Adelmo Damerini e illustrate da esecuzioni degliallievi del Conservatorio.Fu proprio grazie a Barbagelata che, nell’annata

1926-27, venne per la prima volta a Parma il celebrepianista Raoul de Kockzalski che a quanto pare se-guiva con interesse l’attività della Società dei Con-certi. Kockzalski era polacco, allora quarantatreenne,

34 Col nuovo statuto venivano anche considerati soci i mem-bri della famiglia dei professori del Conservatorio, i membridella famiglia del socio ordinario, i professionisti di musica.35 Nel 1925-26 si pose problema a Maestro Barbagelata di di-stinguere tra due istituzioni di cui lui era direttore artistico: laSocietà dei Concerti del Conservatorio e la Sezione Concertidell’Università Popolare. La risoluzione adottata fu quella didistinguere i programmi, scegliendo concerti semplici e dibuon gusto per la Sezione Concerti dell’Università, che dove-vano servire per diffondere la musica e preparare il pubblicoa quelli che si sarebbero tenuti in conservatorio per la Societàdei Concerti.

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ed era stato allievo di Karl Mikuli, a sua volta disce-polo favorito di Chopin tanto da divenire suo assi-stente nell’insegnamento ed editore dei suoi lavori.Tra gli allievi rinomati di Mikuli ci fu anche Moriz Ro-senthal, che era stato ospite della Società dei Concertiparmigiana nel 1922. Quando venne a Parma per laprima volta, Kockzalski si era già guadagnato la famadi essere uno dei più grandi interpreti viventi dellamusica di Chopin e uno dei maggiori pianisti del suotempo. Egli fu protagonista di due concerti chopinianinel marzo 1927 (di cui purtroppo la «Gazzetta» nonriporta il programma dettagliato) e di altri due nel di-cembre dello stesso anno, uno solistico e uno in duocon il pianista Eriberto Scarlino, docente del Conser-vatorio di Parma. Il pianista divenne un habitué dellaSocietà tornando nel 1928 e nel 1929. La «Gazzettadi Parma» del 5 novembre 1927, riportava i «lunghie poderosi sforzi» con cui la Società si era assicuratala presenza di Kokzalsky che venne appositamente daParigi. «Koczalsky – riporta il giornale – è un ammi-ratore del nostro centro musicale e segue da anni glisforzi che il Barbagelata ha compiuto per la nostraSocietà dei Concerti. Ci si augura che oltre alle suemeravigliose interpretazioni chopiniane offra ancheun po’ dei “nostri clavicembalisti” perché sommoanche in questo genere di musica». In effetti in di-cembre il pianista offrì anche un brano di Pasquini,alcune composizioni di Bach e una composizionescritta da lui stesso. In questa occasione la recensionedella «Gazzetta» parlò di «grandioso trionfo»: «Le sueesecuzioni, anche delle opere leggere caratterizzano

tosto il grande artista perché guidate da un alto sensointerpretativo, da molta serietà e sobrietà nei coloritie senza che mai abusi di effetti che sieno meno checorretti. Per questo egli risulta, considerandolo sottoi vari aspetti, un artista rarissimo per non dire ideale».Riguardo la sua quarta sonata si scriveva che è «ispi-rata a criteri moderni ed invano si tenta di trovare lalinea direttiva del pezzo. Però qua e là non mancanospunti melodici di caratteri prevalentemente dram-matici che sembrano troppo contornati dal farragi-noso e dalla soverchia elaborazione». Kockzalskytornò a suonare pochi giorni dopo insieme al pianistaEriberto Scarlino, anche questa volta in un pro-gramma misto che andava da J. S. Bach a Martucci eSaint-Saëns. Il concerto fu ripetuto probabilmente aParigi, a quanto scrive la «Gazzetta» che riguardo alTema con variazioni di Martucci scrive: «composi-zione superba tanto pel contenuto che per la costru-zione. Quantunque di difficilissima esecuzione, pelgrande intreccio delle parti, l’opera è sortita nella in-tera sua bellezza».Il 24 gennaio 1927 si era svolto un altro evento im-

portante: era tornato a Parma Giovanni Tebaldini,che mancava dalla città da venticinque anni, daquando cioè aveva lasciato l’incarico di direttore delConservatorio in seguito alle polemiche di cui si èdetto più sopra. L’occasione era una commemorazionebeethoveniana nel primo centenario dalla morte delcompositore, durante la quale Tebaldini tenne unaconferenza, con esecuzioni musicali del pianista Eri-berto Scarlino. A chiamarlo era stato Guglielmo Zuelli

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Alfredo Barbagelata, direttore artistico della Società dei Concerti dal 1925 al 1936. Foto tratta dall’albumParma, Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (BibliotecaPalatina di Parma, sezione musicale).

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che, presentandolo al pubblico, ricordò il suo passatodi direttore, le lotte sostenute, le ragioni del suo al-lontanamento. Lo stesso Tebaldini racconterà: «Ilpubblico fu meco molto cordiale e l’accoglienza suaassai confortevole. Fra i presenti ricordo il Prof Gal-lenga, Rettore dell’Università, il D. Barbieri, il Co. Bo-selli Bibliotecario. Dei professori canaglie di untempo, neppur la traccia. Tutti squagliati!». La «Gaz-zetta di Parma» raccontava così quella commemora-zione:

La “Sala Verdi” era “rigurgitante”. Le au-torità e la folla di ogni ceto che la stipava haascoltato religiosamente la parola alata e pro-fonda di Giovanni Tebaldini. […] Il Direttoredel Conservatorio M° Zuelli con commosse e si-gnificative parole ha salutato il Tebaldini cheritornava dopo vario tempo in quell’istitutodove aveva sofferto tante ingiustificate lotte,alle quali fu costretto a sottrarsi quando pro-prio egli versava i tesori della sua vasta culturasull’Istituto e tentava purificarlo con la fer-mezza del carattere, coll’adamantina onestà,colla fede e la dolcezza del suo cuore pura-mente cristiano […].

Nei giorni successivi, Tebaldini tenne anche dellelezioni per gli allievi del Conservatorio.Intanto il corso della storia doveva ancora una

volta influire sulla vita artistica della Società dei Con-certi. Il 15 ottobre 1928, il consiglio della Società dei

Concerti diede la sua adesione alla Associazione Na-zionale Fascista degli Enti e Società dei Concerti.Questa novità si rifletté in vario modo sull’attivitàdella società cittadina, sia perché in questo modo essariuscì ad ottenere alcune sovvenzioni governative el’appoggio del podestà parmigiano, sia, come ve-dremo, per alcuni condizionamenti che riguardaronoil programma dei concerti e la scelta degli esecutorinel momento in cui si intensificarono le tensioni in-ternazionali. Il primo dicembre 1928, il «CorriereEmiliano» (il quotidiano fascista con cui la «Gazzettadi Parma» si era fusa quell’anno), riportava infattiche, nel programma culturale del Governo Fascista,la musica era «tra le arti la più adatta a innalzare lospirito del popolo. Conforme a questo intendimentodel Regime è profondo il desiderio da parte di tutte leSocietà dei Concerti di contribuire con ogni energiaall’opera magnifica che il Fascismo compie per lagrandezza d’Italia. Fare propaganda ed associarsi aquesta Istituzione significa fare opera patriottica».Conscio del potere esercitato dalla musica sullo spiritodei cittadini, il fascismo esercitò un controllo moltoattento su questa arte, facendosene promotore ma,allo stesso tempo, censurando tutto ciò che venivaconsiderato contrario ai principi del regime (dallamusica di certa avanguardia a quella composta da co-loro che erano considerati nemici della nazione). Inol-tre sin dall’inizio il fascismo tese a privilegiare gli ese-cutori italiani, cosa che, come vedremo, si accentuerànell’epoca del sanzionismo e dell’autarchia.Quello stesso anno il Podestà dott. Mario Manto-

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vani, che era stato socio della Società parmigiana,promise una nuova e più ampia Sala da Concerti, conl’intento di realizzarla nell’ex Teatro dei Nobili. Nelmaggio del 1929 l’incoraggiamento del governo sifece sentire anche attraverso un finanziamento, testi-moniato dal «Corriere Emiliano» del primo maggio incui si scriveva: «Il ministero della pubblica istruzioneha partecipato al presidente della Società dei Concertipresso il R. Conservatorio di Musica, che ha provve-duto al pagamento di L. 1.500 a favore della Societàstessa. Non può sfuggire l’alto significato del concorsodel Governo fascista all’istituzione cittadina, in provadella volontà del Regime di sostenere le più alte ma-nifestazioni dell’Arte. [...]». Quell’anno si tenneroanche alcune importanti manifestazioni fuori pro-gramma, tra cui una commemorazione dell’organistascomparso Marco Enrico Bossi e una conferenza delMaestro Ildebrando Pizzetti sull’Ottocento, tenutanella Sala Verdi la sera del 15 marzo 1929. Inoltre isoci ebbero la poltrona gratuita per l’esecuzione del-l’opera Don Pasquale che ebbe luogo al Teatro Rei-nach la sera del 18 maggio 1928.

Nell’autunno 1929 Zuelli fu succeduto alla dire-zione del Conservatorio dal maestro Luigi Ferrari-Trecate, organista insigne, uomo pratico dell’insegna-mento e autore di alcune fiabe musicali di grande suc-cesso come la Bella e il Mostro, che fu rappresentataalla Scala di Milano, e Ciottolino che, anche graziealle marionette di Vittorio Podrecca, mago della scenaitaliana di quei tempi, riscosse trionfi da Roma a Pa-

rigi, fino alle Americhe. In quello stesso periodo ven-nero presi anche i primi contatti con la direzione delTeatro Petrarca con l’idea di tenervi concerti di ca-rattere popolare dando la preferenza alle inclinazionidel pubblico, quindi privilegiando la musica lirica dacamera, in modo tale da poter accogliere un pubbliconumeroso a prezzi bassi. I concerti pro cultura popo-lare in tale teatro iniziarono però a svolgersi solo dal-l’anno 1930-31 e vennero organizzati dal MaestroBarbagelata al di fuori della programmazione dellaSocietà dei Concerti. In quell’annata vennero infattisoppressi tutti i concerti fuori programma, compresiquelli con sopratassa, a causa di alcune difficoltà fi-nanziarie. In questa stagione risaltò la presenza, conla cantante Madaleine Grey, del pianista e composi-tore Mario Castelnuovo-Tedesco che per la primavolta veniva a Parma per la Società dei Concerti,anche se il suo nome non era nuovo a questo pubblico.Alcune sue musiche erano infatti già state eseguite insede di stagioni concertistiche precedenti. Il musici-sta, allora trentacinquenne, aveva già conquistato ungrandissimo successo anche grazie all’interessamentodi Alfredo Casella che aveva fatto includere i suoi la-vori nel repertorio della Società Nazionale di MusicaModerna (poi chiamata Corporazione delle NuoveMusiche). Già nel 1922 alcune composizioni di Ca-stelnuovo-Tedesco erano state eseguite nel primo fe-stival della International Society of ContemporaryMusic, che si tenne a Salisburgo. Considerato perciòuno dei più rappresentativi compositori del momento(quello stesso anno era in programma alla Scala di

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Milano la sua opera Bacco in Toscana), in questa oc-casione egli scelse di portare in prima esecuzione, nona caso a Parma, una recentissima composizione creatain onore del suo maestro: la Fantasia e Fuga sul nomedi Ildebrando Pizzetti. La serata ebbe grande suc-cesso: il pubblico apprezzò tanto la cantante quantol’esecuzione al pianoforte di Castelnuovo-Tedesco. Larecensione del «Corriere Emiliano», firmata Adam,riportava:

Castelnuovo-Tedesco eseguì poi da solo alpianoforte la Fantasia e Fuga composta recen-temente nel cinquantesimo compleanno di Ilde-brando Pizzetti, di cui fu l’allievo prediletto. Ilpubblico di Parma ha avuto l’onore di unaprima esecuzione e, dagli applausi con cui haaccolto la bella composizione ed ha festeggiatol’Autore, che è anche uno squisito pianista, bi-sogna inferirne che ne è rimasto oltremodo con-tento, ed anzi entusiasta. E veramente è unacomposizione che rivela in pieno l’abilità tec-nica e la genialità inventiva del maestro fioren-tino. Egli dal tema tratto dalle lettere formantiil nome di Ildebrando Pizzetti e corrispondenticiascuna ad una nota di scala cromaticaascendente e discendente partente dal la, hasaputo trarne prima una fantasia, ricca di bellesonorità e di espressivi sviluppi, poi, secondo ungentile costume invalso dai tempi romantici, haimpiantato una fuga solida per costruzione eagile nella discorsività senza pesantezze scola-

stiche o faticosità cerebrali. Tutto scorre ani-mato da una spontaneità di ispirazione e diforma [...].

Quell’anno la Fantasia e Fuga non fu la sola com-posizione ascoltata per la prima volta dal pubblico diParma: prima esecuzione di quell’anno fu anche laSonata drammatica per violino e orchestra di CarloJachino, titolare di composizione del Regio Conserva-torio. L’annata 1931-32 iniziò con un po’ di ritardo il 17

febbraio 1932, a causa della morte del padre di Al-fredo Barbagelata, che come si è detto aveva soste-nuto la Società dei Concerti con cospicue donazioni.L’evento portò il direttore artistico in America. Il ri-tardo fu dovuto anche a migliorie che vennero appor-tate in Sala Verdi, sia al palco degli artisti che nellesale attigue. Nel frattempo però i soci poterono assi-stere ad alcuni concerti fuori programma che ebberocome protagonisti neo diplomati del Conservatorio ealtri artisti come il pianista italoamericano Fabbrini eil violoncellista Popoff accompagnato al pianoforte daAchille Longo, di cui fu eseguita in prima anche unasonata. Il 29 dicembre, dopo il ritorno di Barbagelata, si

tenne l’assemblea generale della Società dei Concerti,in cui, oltre alle dimissioni del presidente Roncoroni,sostituito da Francesco Lasagna, si stabilì che la sta-gione sarebbe iniziata a termine degli spettacolid’opera e si sarebbe tenuta al Ridotto del Teatro Regio,offerto gratuitamente dal podestà unitamente alla pro-

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messa di fornire, sempre gratuitamente, un pianoforteda concerto. Lo scomparso padre di Barbagelata venneannoverato tra i soci emeriti. Tra i concerti di quel-l’anno il «Corriere Emiliano» recensì con particolareentusiasmo quello di Vasa Prihoda e quello del TrioCasella – Bonucci – Poltronieri. Su quest’ultimo si scri-veva: «Ecco un concerto che sarà ricordato come unodei più belli che ci sia stato concesso sentire!». Casella,che come si è detto più sopra aveva avuto alterna for-tuna con il pubblico parmigiano, fu questa volta ac-colto con calore e convinzione sia in qualità di esecu-tore che come autore della Siciliana e della Burlesca.Venne collaudato anche l’organo recentemente in-grandito dalla ditta Tamburini sul vecchio organo sto-rico di San Giovanni con due concerti.In marzo veniva annunciato sulle pagine del «Cor-

riere Emiliano» l’imminente venuta di IldebrandoPizzetti su invito della Società dei Concerti: egli man-cava da Parma, in forma ufficiale, dal 1920 quandoera stata rappresentata al Teatro Regio la sua Fedra.L’opera era stata replicata per sei sere con ottimo suc-cesso, sotto la direzione di Tullio Serafin e nell’inter-pretazione di Giulia Tess. In questa occasione Pizzettistesso fu alla guida di un’orchestra di settanta ele-menti scelti e di un coro altrettanto consistente. Ilconcerto si tenne per due sere consecutive: una de-stinata ad accogliere i soci e la seconda in onore deldecimo Congresso di Radiologia medica, sempre suiniziativa della Società dei Concerti. Il coro, che esor-diva in questa occasione, era quello dei Cantori diParma, ente corale nato nell’inverno 1931-32 dal-

l’Accademia di Canto Corale annessa al Conservato-rio. Essa era stata istituita su iniziativa del podestàMario Mantovani nel 1929 e dava la possibilità di se-guire gratuitamente le lezioni serali del maestro AldoLazzari.36Oltre a una sinfonia e un coro di Giuseppe Verdi,

vennero eseguite diverse composizioni di Pizzetti, tracui l’Introduzione all’Agamennone che era una novitàper Parma: essa era la più recente composizionescritta dal maestro, nel 1930, rielaborando in partein forma puramente sinfonica, indipendente da spe-cifici riferimenti drammatici, la musica scritta per larappresentazione della tragedia al Teatro greco di Si-racusa durante la Primavera classica siciliana del1929.Il concerto fu un successo, come riporta la recen-

sione del «Corriere Emiliano»:

[Pizzetti] si è subito confermato anche mi-rabile conduttore, energico, chiaro, poeta squi-sito del colore strumentale. L’orchestra lo ha se-guito sempre con slancio e obbedienza [...]. Ilpubblico che gremiva la sala lo ha accolto alsuo apparire con una lunga ovazione, entusia-stica, cordiale, che ha voluto significare tutto

36 Queste riguardavano la lettura della musica, vocalizzi, im-postazione della voce, polifonia e comportamento scenico.Dopo 2 anni di frequenza veniva rilasciato un titolo idoneo al-l’iscrizione al Sindacato Corale, e valutato per l’insegnamentoelementare.

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l’amore di Parma per il suo musicista moderno,che tiene alto il suo nome in Italia e fuori.

Nella stagione del 1932-33 si inaugurò una piùstretta collaborazione con altre Società dei Concertidelle città vicine: questo consentiva di assicurarsi lapresenza di grandi nomi contenendo i prezzi. Il pode-stà mise nuovamente a disposizione la sala del Ridottoa cui erano state apportate alcune migliorie, tra cui larealizzazione dello scalone in marmo di Carrara.Molte tessere furono vendute alla scuola di applica-zione e del Reggimento di Cavalleria e il Rettore delRegio Convitto Maria Luigia, il dottor Efisio Trincas,promise un notevole contributo annuo affinché i suoiallievi potessero frequentare i concerti.Quell’annata riscosse un successo del tutto parti-

colare il Quartetto Lehner, considerato uno dei mi-gliori d’Europa: secondo quanto riportato dalla «Gaz-zetta di Parma» Maurice Ravel, che li aveva uditi suo-nare il suo Quartetto, aveva detto che l’esecuzionedella sua opera era «di una perfezione e di una pene-trazione musicale fuori del comune» e li aveva invitatia farsi sentire a Parigi. Essi suonavano, tra l’altro, conquattro preziosissimi strumenti: uno Stradivari, unGuarnieri, un Guadagnini e un Amati. Il «CorriereEmiliano» si esprimeva così dopo il concerto tenuto aParma:

Gli è che mai come in questo quartetto, lequalità tecniche di sonorità, di varietà e sotti-gliezza di timbri, d’intonazione, di rara sicu-

rezza d’attacco e di ritmo, si trasfondono e siplasmano nella nobiltà e profondità dell’inter-pretazione; sì che le musiche eseguite vibranoin un’atmosfera di commossa e raccolta poesia,infondendo nell’animo dell’ascoltatore il piùsoave e nobile godimento artistico.

La recensione riportava anche l’episodio curiosoriguardante l’accoglienza riservata dagli alunni delConservatorio ai quattro esecutori: «Fuori del Teatro,gli allievi del Regio Conservatorio di Musica, aspetta-vano frattanto i valorosi concertisti e li accompagna-vano poi all’albergo tra scroscianti battimani e gridaentusiaste di ammirazione». Da allora in poi la for-mazione tornerà spesso a Parma, ricevendo sempreuna calda accoglienza.Su iniziativa di Ferrari Trecate, inoltre, si teneva

un concerto orchestrale eseguito dagli allievi del Con-servatorio. Il «Corriere Emiliano» accoglieva così que-sta iniziativa: «V’è tanta penuria di musica sinfonicae di concerti orchestrali a Parma che questa lodevolee simpatica costumanza, iniziata con molto successolo scorso anno, per iniziativa del M.o Ferrari Trecate,il quale attende con cura ed amore all’esercitazioneorchestrale dei suoi allievi, merita il plauso e l’inco-raggiamento della cittadinanza». L’orchestra fu di-retta dagli allievi delle classi di direzione orchestrale.Infine venne Nathan Milstein, violinista allora ven-

tinovenne, destinato a divenire uno dei nomi più pre-stigiosi nel campo del virtuosismo violinistico: «Tec-nica impeccabile, tanto da fargli superare con molta

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disinvoltura tutti gli acrobatismi del repertorio [...]Ma oltre alla eccezionale virtuosità, egli fa fremere ilsuo strumento con le vibrazioni di una vita interioreprofonda. La frase cantabile, egli la canta con tantavoce; nella levata di suono, dolce e suadente, c’è tantacommozione, che l’onda sinuosa delle melodie di Vi-valdi e di Goldmark, è ancora capace di scuoterci e difarci vibrare [...]», scriveva il critico Giuseppe Do-vara. Milstein era nato ad Odessa, una città in cui eramolto diffuso il fenomeno dei bambini prodigio. Nellasua recensione, il critico riportava a tale proposito unpasso di un racconto di Isaak Babel, in cui veniva de-scritta a colori vivaci la vita del ghetto ebraico diOdessa:

Tutta la gente del nostro ambiente – sensali,bottegai, impiegatucci di banca e di uffici di na-vigazione – facevano studiare musica ai lorobambini. Non vedendo per sé alcuna viad’uscita, i nostri genitori avevano organizzatouna specie di lotteria, e quelli che ne facevano lespese erano i figli. Questa follia imperversavaspecialmente a Odessa, ed è un fatto che negliultimi decenni la nostra città era venuta rifor-nendo di bambini-prodigio, tutte le sale da con-certo del mondo: da noi erano usciti MishaElman, Zimbalist, Gabrilovich, da noi avevaesordito Jasha Heifetz. Appena un bambino –uno dei nostri bambini invariabilmente gracili esottosviluppati – aveva quattro o cinque anni, lamadre l’accompagnava dal signor Zagurskij, il

quale appunto aveva la fabbrica dei Wunder-kinder, dei nanerottoli ebrei dal colletto di pizzoe dalle scarpette di vernice. Ne andava in cercanei tuguri della Moldavanka, nei fetidi cortili delMercato Vecchio, e gli impartiva i primi rudi-menti. Poi li spediva al professor Auer a Pietro-burgo. Nelle anime di quei marmocchi dallegonfie teste azzurrognole s’accendevano pos-senti armonie. Diventavano virtuosi di grido.

Dal ghetto ebraico di Odessa vennero in effettimolti nomi famosi, quelli di Milstein e di Oistrach fu-rono tra gli ultimi ad uscire da quella “fabbrica”.Milstein aveva fatto in tempo a studiare proprio conLeopold Auer al Conservatorio di Pietroburgo, poiaveva tenuto numerosi concerti in patria con Wladi-mir Horowitz e si era perfezionato nel 1926 conYsaye. Egli tornò a Parma anche nella stagione1935-36, e poi molto più tardi negli anni sessantaper comparire un’ultima volta nel 1971, ormai quasisettantenne.

Nel maggio 1933 si tenne, su iniziativa della So-cietà dei Concerti di Parma, un Convegno delle So-cietà Musicali italiane, finalizzato a discutere le pro-blematiche comuni a queste realtà e a promuovereun migliore coordinamento nell’attività concertisticaspecie tra città vicine. Inoltre, come si leggeva sul«Corriere Emiliano» del 2 maggio 1933, si discutevasul modo migliore per «coadiuvare l’opera del Go-verno nazionale, che tanto fa e vuole per l’alta cul-

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tura italiana, che deve mantenere il suo primatomondiale». Lo scopo era, secondo quanto scritto,«concretare un programma di azione nazionale ri-volto a diffondere la musica dagli aristocratici intel-lettuali alle scuole, al popolo, a raccogliere le energiedisperse, per far rifiorire artisticamente ed economi-camente le singole Società, per valorizzare gli artistie l’arte musicale italiana, in Italia e all’estero.[...]».37 Sul giornale venivano riportati gli esiti delconvegno e soprattutto il contenuto dell’interventodi Lasagna, riguardante la situazione economica edartistica di tutte le società italiane. La relazione sisoffermava sui problemi delle sedi per fare i concerti(mancanza di sale adeguate acusticamente e per ca-pienza, un problema che come si è visto era partico-larmente sentito a Parma), sull’affluenza dei soci e lacrisi generale degli ultimi anni, dando i dati relativialle principali società concertistiche italiane.38 Lasa-gna concludeva che tutte le società, anche le più an-tiche, avevano avuto periodi brillanti e altri di col-lasso, determinati talora da condizioni locali ma piùspesso da condizioni generali economiche e artisti-che. Per i primi anni dell’ultimo decennio Lasagnanotava una crescita dei soci e poi un calo nell’ultimotriennio. Riguardo all’attività artistica, la relazionedel presidente della società parmigiana metteva inrilievo la tendenza a chiamare una maggioranza distranieri e il fatto che il tentativo di includere con-certi orchestrali e corali aveva dato spesso esiti fi-nanziari disastrosi (per esempio a Verona, Parma eBologna).

Le proposte del presidente furono: la costruzionedi sale da concerto adeguate, dal momento che ormainon erano solo le società dei concerti a fare musicama anche organizzazioni statali e parastatali, scuole,gli istituti di cultura fascista, la Dante Alighieri,l’Opera Nazionale, il Dopolavoro, circoli di cultura eorganizzazioni femminili fasciste; si chiedeva inoltredi chiamare più artisti italiani, proponendo poi la for-mazione di gruppi interregionali fra le società musi-cali, all’interno dei quali si sarebbero potuti svolgereprogrammi quasi identici in modo da migliorare pro-grammi e situazione del bilancio. Per incentivare iconcerti corali e orchestrali, Lasagna proponeva inol-tre di valorizzare i complessi interni ai conservatori ealle scuole musicali, così come già si stava facendo aParma. Questo primo convegno ebbe seguito nel mag-gio 1934 quando, questa volta a Brescia, le societàmusicali tornarono a riunirsi. Gli interventi riguarda-

37 Nel convegno furono svolte le seguenti relazioni: 1) “Lamusica per l’educazione scolastica” rel. del Prof. Grossi diBrescia; 2) “La musica per l’educazione del popolo”, rel. delProf. Boggian di Verona; 3) “La situazione artistica ed eco-nomica delle Società Musicali”, rel. del Prof. Lasagna diParma; 4) “Incremento dell’organizzazione concertistica ita-liana in rapporto alla musica ed agli esecutori”, rel. Avv. Fer-ruccio Foà di Milano.38 Il numero di soci si abbassò in tutti i casi riportati con lesole eccezioni di Livorno, dove esso rimase invariato, e diFiume, dove crebbero: nel 1932 a Brescia calarono da 600 a300, a Genova da 530 a 260, a Modena da 400 a 300, a Pa-dova da 350 a 219, aTrento da 480 a 180, a Bergamo da 360a 188, a Milano da 1720 a 1230, a Parma da 470 a 300. ALivorno i soci rimasero 200 mentre a Fiume crebbero da 248a 719.

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vano sempre più esplicitamente l’impiego della mu-sica nella propaganda del nazionalismo.39L’influsso della propaganda fascista sulle scelte dei

programmi delle società di concerti italiane si andavain effetti facendo più evidente procedendo nel quartodecennio del Novecento. La stagione parmigiana1933-1934 iniziò con un’orchestra che già prean-nunciava quelli che sarebbero stati i rapporti inter-nazionali negli anni successivi: con grande attesa edentusiasmo il 29 novembre fu accolta a Parma l’Or-chestra del Reich, diretta da Franz Adam, un «con-certo che rinsalderà nel nome della musica divina, ivincoli di amicizia esistenti tra la nostra nazione equella germanica» auspicava il «Corriere Emiliano».Il concerto fu il primo realizzato in collaborazione conl’Opera Nazionale Dopolavoro, associazione che erastata creata nel 1925 dal regime fascista allo scopo diorganizzare il tempo libero dei lavoratori, avendo lapossibilità in questo modo di controllarlo almeno par-zialmente.L’Orchestra del Reich era stata fondata nel 1931

come strumento di propaganda in un periodo difficileper le forze nazionalsocialiste. Il «Corriere Emiliano»riportava con linguaggio enfatico alcune notizie sullanascita del complesso strumentale:

L’anno della sua costituzione è l’anno delcompleto crollo di ogni speranza germanica difronte all’Estero. I Partiti dello sfacelo domi-nano liberamente, le forze della ricostruzionenazionalsociale vengono soppresse con ogni

mezzo. Nell’anno 1931 si compie l’organizza-zione del risorgimento. Nelle fabbriche, nel-l’Esercito, nelle Università e nelle Accademie siformano celle che preparano la comunanza in-terna di tutti i lavoratori tedeschi. Una talecella che diventa anche un mezzo della lottapolitica, è questa orchestra. Tutti i professori dimusica che la crisi generale ha reso disoccupatisi sono riuniti ed hanno formato un’orchestra.Non si parla molto, conta soprattutto l’azione.I capisaldi della esecuzione musicale sono statifissati già da principio: cosciente spirito nazio-nale tedesco, abbandono dell’organizzazioneorchestrale meccanica e dell’incondizionato im-perativo professionale. Dopo la sua prova delfuoco dell’anno 1931 l’orchestra viene inviatadalla Direzione del Partito nazionalsocialistanella campagna onde svolga colà opera di pro-paganda. Essa si produsse in città in cui pre-valevano le forze avversarie. [...] La potenza

39 Questa volta fu il Comitato delle Manifestazioni Brescianea disporre un convegno nazionale delle Società musicali ita-liane. Gli interventi riguardarono: a) Nazionalismo artistico(relatore Avv. Grassi, presidente della Società dei concerti diBrescia); b) L’educazione musicale nelle scuole; c) La musicapolifonica corale e le sue condizioni in Italia; d) La crisi dellesocietà musicali è d’ordine economico o d’ordine intellet-tuale?; e) La volgarizzazione della musica da camera; f) LeSocietà dei Concerti come centri di cultura: Contatti e colla-borazioni con Enti culturali e organismi sindacali; g) Con-certi orchestrali e orchestra di stato: la funzione sociale dellamusica nello Stato fascista.

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della musica ebbe il sopravvento sulla agita-zione delle masse. Così l’orchestra svolse operadi propaganda per circa un anno finché la ri-voluzione della primavera 1933 ne compie latrasformazione. L’orchestra che in indefesso la-voro si è esercitata nella esecuzione delle opereeterne della musica tedesca, diventa anchel’Orchestra della Rivoluzione Germanica. Laprima grande marcia trionfale si svolge in 23città. A Francoforte sul Meno l’orchestra ebbe15.000 spettatori, nella Saar 8.000 [...].

I connotati politici di questo concerto in Italia fu-rono perciò evidenti, sottolineati ulteriormente dallapresenza, al seguito del complesso, di alcuni esponentidel partito hitleriano, tra cui il dottor Starte, aiutantedi Hitler. Questi si recarono in visita alla tomba di Pa-ganini e furono ricevuti dal segretario federale dellacittà, il dottor Valdrè. Durante il concerto venneroeseguite musiche quasi esclusivamente tedesche, conl’eccezione di una composizione di Pick Mangiagalli,ma all’inizio, in atto di omaggio all’Italia, furono suo-nati la marcia reale e l’inno fascista Giovinezza. Poi,prima di iniziare l’esecuzione dell’Ottava Sinfonia diBeethoven, vennero eseguiti l’inno di Haydn e quellohitleriano. Come fuori programma, conclusero la se-rata l’ouverture de I maestri cantori e la sinfonia delTannhäuser del compositore più amato da Hitler: Ri-chard Wagner. Quello dell’orchestra del Reich non fu comunque il

solo concerto orchestrale dell’anno: la stagione fu par-

ticolarmente ricca, comprendendo tredici concerti, tracui tre vocali e orchestrali organizzati in collaborazionecon il Regio Conservatorio per le celebrazioni del cen-tenario di Correggio e di Claudio Merulo. In seguito aidue concerti orchestrali degli allievi del Conservatorioil prof. Lasagna Presidente della Società dei Concertiespresse vivo compiacimento per il magnifico esito ar-tistico e, a nome della Società dei Concerti, fece per-venire al M° Ferrari Trecate la somma di lire 500 per-ché fosse destinata all’allievo del Conservatorio più bi-sognoso e meritevole. Vi furono poi anche alcuni soli-sti di spicco, grazie all’aiuto del podestà Mantovaniche aveva preparato una sala per concerti nel Ridottodel Regio Teatro ed aveva fatto erogare dal Comunediecimila lire. Tra i solisti il violinista Huberman, cheveniva a Parma per la seconda volta, mentre per laprima volta fu accolto con grande attesa ed entusiasmoil pianista Arthur Rubinstein. La recensione (firmatasempre Giuseppe Dovara) riportava:

Ogni sua esecuzione reca impresso il sigilloinconfondibile di una superiorità tecnica e distile. La sua possente ritmica, la pastosa sono-rità del suono ch’egli trae dallo strumento, si no-bilitano in quel giusto sentimento dello stile, pro-prio di ogni epoca e di ogni autore, con un’arteche pone ogni brano nella sua vera luce e nel suovero carattere. Vivacissimo ed irruente, con unamano sinistra dalla tecnica formidabile (ricor-diamo l’impressionante crescendo di ottave nellapolacca di Chopin, ne I funerali di Liszt, e la sor-

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Arthur Rubinstein.

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prendente disinvolta esecuzione con la qualeeseguì il notturno di Liszt per la mano sinistra),Rubinstein più che sfumare ed usare mezzi toni,ricerca espressioni nuove, colorisce con ricca esmagliante tavolozza timbrica come in Albeniz,Ravel e in De Falla scolpisce gesti e atteggia-menti forti ed ampi come ne I funerali di Liszt onella polacca chopiniana.

A fine anno si constatò il buon andamento dellastagione e il fatto che per la prima volta molti soci ac-correvano dalle città vicine, specie da Reggio Emilia.Quell’anno si inaugurò anche la consuetudine di con-certi domenicali pomeridiani con giovani artisti ita-liani che si erano distinti. Infine venne proposto allegerarchie parmensi un progetto per fondare un’or-chestra stabile allo scopo di aiutare la classe orche-strale ed il Conservatorio e rendere possibile esecu-zioni frequenti a Parma e Salsomaggiore. Sul «Cor-riere Emiliano» del 12 ottobre 1934, era stata pub-blicata una lettera di Ferrari-Trecate che auspicaval’istituzione di un’orchestra stabile in grado di suo-nare per la stagione lirica e di svolgere un’attività con-certistica a complemento necessario della cultura e delgusto musicale. Come altre volte, però, le enormi dif-ficoltà di realizzazione del progetto finirono per farrinunciare a questa ipotesi.Nell’annata 1934-35, oltre all’orchestra del Con-

servatorio vennero a Parma la filarmonica di Viennae l’Orchestra e coro della Scala di Milano. Vi furonoinoltre numerosi altri concerti degni di nota. Tornò

ancora una volta il violinista ungherese Ferenc Vecsey,che sarebbe morto poco dopo questo concerto, e ilgiornale parmigiano lo celebrava con queste parole:

Quando Vecsey era ancora assai giovane siera tentati di considerarlo soltanto un maestrodel virtuosismo: questo giudizio non rappresen-tava però nulla di serio giacché era un modotroppo superficiale di considerare l’artista nelpieno bagliore della sua giovinezza, perciò tuttodedito a fare delirare le folle con la suggestivapotenza del trascendentalismo. Ora che il Vec-sey ha raggiunta la piena maturità e che la suacoscienza d’artista gl’impone di affrontare nonsoltanto le esecuzioni monumentali e granitichedella tecnica paganiniana ma bensì le pagineimmortali dei grandi maestri del classicismo edel romanticismo, abbiamo un Vecsey meravi-glioso che manda in delirio i pubblici più com-petenti raggiungendo i grandi successi non sol-tanto attraverso il dinamismo della tecnica maanche attraverso le vie dello spirito [...].

Il noto pianista Rudolf Serkin si esibì in gennaiocon il violinista Adolfo Busch, con cui si era creato unaffiatato sodalizio che risaliva agli anni venti. Essieseguirono la Suite in Alten Styl op. 93 di Max Regeroltre a una sonata di Beethoven e una di Brahms.«Siamo usciti tutti dalla sala con l’animo ancora ra-pito dalle più profonde sensazioni – scriveva il critico– e con il capo quasi stordito da quel tumulto di vi-

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brazioni che l’arte dei due grandi concertisti ci avevaprovocato. Ricorderemo per molto tempo il concertodi iersera, uno dei più belli ai quali abbiamo assistito.[...] La loro fusione risultava così perfetta da sem-brare miracolosa. In entrambi un ritmo impeccabile,una musicalità profonda e interiore, un meravigliososenso dell’interpretazione, una memoria sorpren-dente. [...]». Un appuntamento curioso fu poi quellodel 31 gennaio durante il quale, nel Ridotto del Tea-tro Regio, venne trasmessa con apparecchi radio Ma-relli e speciali amplificatori, l’opera Nerone di Ma-scagni che andava in scena alla Scala di Milano. Il 5aprile, nella chiesa di S. Giovanni Battista si tenneuna commemorazione del sen. G. Mariotti nel trige-simo della morte, in memoria del «Grande Cittadinoche alla Società dei Concerti e al Conservatorio avevasempre dato continuo appoggio per una fiorente vita».Come detto più sopra, era stato grazie a lui che nel1884 la scuola di musica parmigiana era stata tra-sformata in conservatorio statale. Ma, soprattutto, quell’anno venne per la prima

volta a Parma Alfred Cortot, il notissimo pianista edirettore d’orchestra svizzero, che eseguì un pro-gramma nutrito di quegli autori per cui era più noto:da Chopin e Schumann a Debussy. La recensionecommentava:

Un trionfo. Iersera. Quale solo ai grandi ar-tisti è concesso raggiungere. Giacché AlfredoCortot, è uno di quei rarissimi pianisti che rie-scono a trasfondere nell’uditore sensazioni di

gioia e a fare del pianoforte, uno strumento distraordinarie possibilità timbriche, armonicheed espressive. [...] non ci ha solo colpito in Cor-tot, il nitore perlaceo e lucente della sua tec-nica, la dolcezza e varietà del tocco, la chia-rezza e precisione impeccabile d’ogni suono, latenerezza ed espressività del suo canto ma so-vratutto la potenza michelangiolesca ch’egli satrasfondere, nei brani eseguiti: senza scompo-stezza, senza squilibrio, senza pose [...].

L’annata 1935-36 iniziò sotto l’influsso del nuovoandamento della politica internazionale. In seguito al-l’aggressione italiana dell’Etiopia, furono applicateparticolari sanzioni contro l’Italia in base al Pattodella Società delle Nazioni. Le sanzioni si protrasserodal novembre 1935 al luglio 1936 e limitarono leesportazioni verso l’Italia. Mussolini rispose con l’au-tarchia, che si applicò non solo a livello economico maanche artistico, chiamando per esempio a suonaresolo artisti italiani o di paesi che non avevano aderitoal sanzionismo. Dopo aver annunciato, a fine ottobre,il programma dei concerti per il nuovo anno, la So-cietà annunciò alcune modifiche verso la fine di no-vembre a stagione iniziata (si era infatti svolto il 20novembre il concerto del Trio Casella). Il «CorriereEmiliano» del 29 novembre riportava così il fatto:

La nostra Società dei Concerti, già primadelle direttive emanate dal Ministero dellaStampa circa l’ospitalità alle musiche e ai mu-

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sicisti di Paesi sanzionisti, aveva provveduto apurgare convenientemente il proprio pro-gramma, sostituendo alcuni artisti e complessistranieri con degnissimi artisti e complessi ita-liani. Le sostituzioni fatte non tolgono alcunaimportanza alla bellezza e all’interesse del pro-gramma. Rimangono al loro Paese il violoncel-lista spagnolo Cossadò [sic!], i francesi esecu-tori delle musiche antiche, il violinista France-scatti, ma verranno fra noi il grande pianistaHorowitz, il celebre violinista Milstein – russibianchi -; il quartetto ungherese Lener, nonchéartisti italiani di primario valore, che trove-ranno la loro degna valorizzazione. Del restoquando, fra i Paesi non sanzionisti, v’è una Ger-mania, un’Austria, un’Ungheria – terre dove lamusica classica orchestrale e da camera ha rag-giunto le più sublimi altezze – non manche-ranno nè la bella musica né i grandi esecutorida affiancare a musiche e ad esecutori italiani.

Dunque veniva annunciata l’esclusione, rispetto alcalendario originale, del violinista Zino Francescatti,che era italiano ma risiedeva in Francia, del violon-cellista spagnolo Gaspar Cassadò, e degli «Instru-ments anciens», ensemble francese che era specializ-zato in musica antica italiana. In realtà due di questiesecutori uscirono dalla porta per rientrare dalla fi-nestra, come si suol dire, con l’unico accorgimento digiustificarne in qualche modo la presenza. Il barcel-lonese Gaspar Cassadò venne infatti il sette gennaio

del 1936, senza che venisse fatto riferimento esplicitoalla prima intenzione della Società dei Concerti diescluderlo dal programma. La sua presenza era peròin qualche modo spiegata sulle pagine del «CorriereEmiliano» dicendo che il violoncellista consideraval’Italia una seconda patria e che era venuto a suonaregratuitamente, offrendo i proventi del concerto a be-neficio dell’assistenza interna. A inizio concerto Cas-sadò, secondo quanto riportato dalla recensione, inviò«il suo caldo vibrante saluto augurale all’Italia e aisuoi combattenti che, nell’Africa Orientale, combat-tono per la civiltà e per la giustizia romana [...]».Anche il violinista Francescatti tornò ad essere com-preso nel programma nel momento in cui si appreseche Horowitz non avrebbe potuto sostenere il concertoprevisto per motivi di salute. In questa occasione ilconcerto fu sostituito dal violinista «che risiede a Pa-rigi ma è italianissimo», sottolineava il «Corriere», edal pianista Nicolas Orloff.Anche i programmi furono modificati, ma più in

apparenza che altro, ad escludere compositori di paesisanzionisti. Per il concerto di Nathan Milstein, peresempio, si annunciò che la seconda parte compren-dente brani di “autori sanzionisti”, come Lalò eMoussorgski, sarebbe stata modificata opportuna-mente. Un’attenzione dovuta forse al fatto che avreb-bero assistito al concerto il prefetto e il vicesegretariofederale. In effetti Moussorgski non compare nel pro-gramma svolto, il suo brano fu probabilmente sosti-tuito dal Capriccio n. 5 di Paganini. Ma dalla recen-sione risulta che la Sinfonia Spagnola di Lalò fu co-

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munque eseguita. Del resto non sembra che la rego-lamentazione fosse così rigida, visto che nel corso del-l’annata non furono poche le eccezioni al veto di ese-guire musica francese, spagnola e così via.L’ultimo concerto sociale fu quello dell’orchestra

formata dai professori e migliori allievi del R. Con-servatorio unita ad elementi dell’orchestra sinfonicadell’EIAR di Torino: in tutto furono circa centotrentaesecutori diretti dal M° Rito Selvaggi (titolare di com-posizione e direzione d’orchestra al Conservatorio).Durante il concerto, a beneficio dell’Opera Maternitàe Infanzia, fu eseguito in prima assoluta il Poemadella Rivoluzione fascista, composto dal maestro Sel-vaggi come celebrazione del fascismo e del suo av-vento, un brano nuovo e «fascisticamente concepito»che narrava le «meravigliose vicende iniziali della Ri-voluzione Fascista, iniziatasi con l’epica Marcia suRoma» del 28 ottobre 1922. L’annata ebbe nel com-plesso un notevole successo, tanto che in marzo il«Corriere» annunciava, vista la grande richiesta, lapossibilità di iscriversi ancora alla Società. I posti di-sponibili tuttavia erano non più di trenta, poiché ilnumero di soci era già «assai rilevante». Quell’anno siinaugurò tra l’altro, in maggio, la nuova Sala Verdiche era stata sottoposta a ristrutturazioni insieme alleaule del Conservatorio. Scriveva il «Corriere»:

Anche l’ambiente del Carmine, è stato rin-novato dal Fascismo rigeneratore e dove eranviun tempo chiuse aule, grigie e indecorose fac-ciate, è ora decoro, luce, spazio, modernità. La

sala Verdi è divenuta una chiara, linda, ampia,moderna sala, che può contenere un numero ri-levante di persone, tutte comodamente sedutesu nuove e decorose poltroncine. Per festeggiaretale inaugurazione, il neo Presidente marcheseAugusto Marana Falconi e il direttore del R.Conservatorio, M. Ferrari Trecate, hanno or-ganizzato un magnifico programma di musicaal quale parteciperanno valorosi insegnanticoncertisti del nostro R. Conservatorio quali ilmaestro Scarlino, il prof. Alessandri, il prof. Al-bertelli, il prof. Bartoli, nonché alcuni tra i mi-gliori allievi del Conservatorio.

Nel 1936-37 il programma fu scelto in modo da«comprendere i vari complessi e i vari strumenti piùgraditi e adatti alla musica da camera; di far cono-scere nuovi esecutori, tutti di chiara e sicura fama,dando una preferenza, secondo le precise disposizionidel Ministero della Stampa e Propaganda, agli artistiitaliani, senza peraltro escludere i grandi stranieri».La direzione artistica era affidata al M° Luigi FerrariTrecate, direttore del R. Conservatorio, e venne cam-biato il presidente: al posto di Lasagna fu nominatoAugusto Marana Falconi, come risulta da due lettereche vennero mandate dagli interessati al «CorriereEmiliano».40

40 Lasagna scriveva il 21 novembre 1936: «Egregio sig. Di-rettore, La prego di rendere noto che la Società dei Concertinon è più da me presieduta né esiste più il Consiglio nominato

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La stagione fu caratterizzata da alternanze nel-l’apprezzamento di pubblico e critica: fu criticato peresempio il trio di Firenze, per il quale si parlava di«grigiore e squilibrio», molto apprezzati furono invecela violinista Gioconda de Vito (paragonata dal criticoa Hubermann) e il pianista Alexander Brailowsky: «Ache vale fare il Bechmesser e mettere in rilievo le li-cenze poetiche delle sue interpretazioni? – scriveva ilcritico che si siglava «F. M.». – La sua personalità ètalmente forte ch’Egli impone sé stesso in ogni bat-tuta e non è possibile dissentire da Lui anche là dovesentiamo diversamente. La cronaca di ieri sera (ché dicritica non è il caso di parlare) può riassumersi in unaparola: trionfo. [...]». Con il 22 febbraio iniziò ancheun altro ciclo di concerti nella Sala Verdi organizzatidal Conservatorio, distinti da quelli organizzati sottoil nome di Società dei Concerti e creati a integrazionedi quella attività. I protagonisti erano tutti giovanimusicisti sconosciuti al grande pubblico che però, se-condo gli organizzatori, meritavano considerazione,aiuto e incoraggiamento. La stagione era anche unmodo per portare a conoscenza degli allievi «il movi-mento musicale che ferve in Italia fra le schiere deigiovanissimi, per destare così un nobile senso di emu-lazione, oltre che per permettere confronti fra diversescuole e fra diversi modi di intendere l’arte dell’inter-pretazione, in un presente che tende al futuro più cheal passato». A questi concerti poterono assistere gra-tuitamente i soci della Società dei Concerti. Da quest’anno vennero previste particolari facili-

tazioni per gli impiegati, che potevano pagare la

quota sociale in più rate, e a chi presentava tre nuovisoci, veniva data una tessera gratuita. Gli incentivi apresentare nuovi soci vennero ancora incrementatil’anno successivo: per chi avesse presentato cinquenuovi soci era prevista una tessera gratuita per dueanni e addirittura per tre e cinque anni per chi neavesse presentati rispettivamente sette e dieci. Questeprocedure fanno subodorare un nuovo periodo dicrisi, dopo il boom dell’annata 1935-36, impressioneconfermata dall’articolo del «Corriere Emiliano» concui si presentava la nuova stagione concertistica del1937-38, che lamentava un interesse troppo unilate-rale per la musica lirica e diceva:

Parma vegeta, Parma dorme nel campo mu-sicale. Né questi appelli devono essere credutifrutto d’interesse, perché qui non si tratta del-

dai soci secondo lo statuto 1925. Ciò a scanso di equivoci do-vuti alle circolari e alle pubblicazioni che non fanno il nomedell’attuale presidente Augusto Marana». Augusto MaranaFalconi rispose sulle pagine del giornale del giorno succes-sivo: « [...] La prego di render noto che la Società dei Concertidel R. Conservatorio è retta da un Consiglio regolarmenteeletto dall’assemblea dei soci del giorno 19 ottobre 1936 e dame presieduto, giusta regolare nomina di S. E. il Ministro del-l’Educazione Nazionale. Dato che l’assemblea dei soci fu re-golarmente informata dei cambiamenti avvenuti, equivocinon possono essercene, essendo tutti i soci a conoscenza delnominativo del nuovo presidente e del nuovo direttore arti-stico maestro Luigi Ferrari Trecate (anche questi nominatocon decreto di S. E. il Ministro dell’Educazione Nazionale,nomine avvenute conforme gli arti. 13 e 14 dello Statuto dellaSocietà approvato dal Ministero) [...]».

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l’interesse di nessuno ma solo dell’interesse diParma nostra, che deve difendere il proprionome. Si pensi che alcuni dei concerti di cuisopra s’è parlato costano tre, quattro ed anchecinquemila lire. Si pensi che assistere ad unaserie di concerti di tanto interesse e di tanta le-vatura vuol dire coltivare in noi una attivitàspirituale tra le più alte che l’uomo possa rac-chiudere in sé. Si pensi che cittadine ben piùmodeste della nostra offrono centinaia e centi-naia di soci alla loro Società dei Concerti e sivedrà subito come Parma, con i suoi ottanta-mila abitanti, e col suo tanto decantato amoreper la musica, debba finalmente scuotersi edare prova della verità e della profondità diquesto amore; se saprà farlo, ne trarrà indubi-tabile beneficio, giacché se la Società dei Con-certi del R. Conservatorio si sentirà appoggiata,potrà fare sempre di più nel futuro.

L’articolo metteva in rilievo come il programmafosse eccellente e attraente, specialmente conside-rando i modesti mezzi di cui disponeva l’ente musicalee gli scarsi, aleatori aiuti degli enti cittadini. Quindi cisi rammaricava dell’impossibilità di offrire almeno unconcerto sinfonico: «è notorio che il costo dell’allesti-mento di un’opera è sufficiente per l’esecuzione divari concerti. E se i concerti sinfonici non saranno at-tivi (quasi sempre non lo sono neppure le opere)niente di male: è seme di bellezza, educazione, di no-biltà artistica che non sarà speso invano». Il pro-

gramma conteneva alcuni concerti di indubbia at-trattiva come il Quartetto Lener, molto amato aParma, il Quartetto Poltronieri, il pianista Giese-king.41 Inoltre, in ossequio al programma di sviluppodei rapporti culturali e artistici fra Italia e Germania,venne chiamata anche l’orchestra femminile da ca-mera di Berlino che riscosse il «più lieto e festoso suc-cesso; espressione non solamente della simpatia chela presenza dell’insolito complesso suscitava nel pub-blico tutto – femminile e maschile – (questo ultimorilevava con soddisfazione come i volti delle quattor-dici componenti il complesso – caso ormai insolito –fossero netti di ogni truccatura e cosmetico), ma di unsincero godimento e di una viva ammirazione per leintrinseche qualità artistiche dell’orchestra». Nono-stante alcuni concerti attraenti, la Società era in crisi,il numero dei soci era diminuito e il critico del «Cor-riere Emiliano» iniziò a lamentare, soprattutto per gliultimi quattro concerti, un’evidente scarsità di pub-blico. In questi anni l’attività della Società iniziava adessere affiancata da quella del GUF, Gruppo Univer-

41 Il Corriere scriveva: “Il costo rilevantissimo di questo con-certo – sono parecchie migliaia di lire di assegno all’illustrepianista – modesto assegno del resto nei confronti del suo va-lore e delle cifre, ad esso corrisposte dalle grandi Società ita-liane e straniere – e l’eccezionalità dell’avvenimento indurràprobabilmente la Direzione della Società dei Concerti a con-sentire, in via eccezionale, l’audizione a pagamento, ai nonsoci della società, affinché, quanti ammirano i grandi artistie sanno apprezzare non tanto la tecnica nuda e cruda, quantol’interpretazione, la spiritualità, la genialità, possano acco-starsi a tale alta manifestazione”.

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sitario Fascista, del Dopolavoro e della Società ProParma, presieduta da Guido Lanfranchi, tutte istitu-zioni che organizzavano concerti. Quest’ultima in par-ticolare iniziò ad esercitare una concorrenza notevole,poiché il programma per l’annata 1938-39 prevedevaconcertisti quali Alfred Cortot, Bela Bartók e, in anniin cui la Società non riusciva più ad offrire concertisinfonici, l’orchestra sinfonica e il coro lirico del-l’EIAR. Il pubblico fu ancora piuttosto scarso, eppurela Società dei Concerti, pur lamentando la scarsità deifondi, presentò un programma di 12 concerti aumen-tando così l’offerta e mantenendo i prezzi inalterati.«In sostanza – si diceva sulle pagine del ‘Corriere’ – ilcosto di un concerto è minore di quello di ingresso alcinematografo». La nuova stagione si aprì solo nelgennaio 1939, con la chiusura della stagione lirica.«Nel programma non figura quella larga parte di ar-tisti stranieri senza la quale, un tempo, un “cartel-lone” di concerti non veniva preso in considerazioneseria. – si spiegava – Ma oggi nuovi criteri presiedonoalla formazione dei programmi delle Società concer-tistiche di tutta Italia. Vige oggi una tendenza autar-chica anche nella scelta degli esecutori; ed a questatendenza è necessariamente e giustamente uniformatoil presente programma». In questa rinnovata sceltaverso l’autarchia si può forse scorgere anche un’ecodel dilagare delle idee nazionalistiche, che si stavanotrasformando sempre più, in questo periodo, in razzi-smo e, soprattutto, antisemitismo: gli articoli sul«Corriere Emiliano» che parlavano di discriminazioniraziali come di leggi giuste e legittime si andarono

moltiplicando nel corso dell’anno. Anche il mondodella musica ne risentì, tanto che il parmigiano Ar-turo Toscanini veniva battezzato con disprezzo dal«Corriere» l’«ebreo onorario», in seguito alla sua ri-nuncia alla cittadinanza italiana per protesta contro lapolitica razzista del fascismo. Anche il Conservatoriodi Parma ebbe le sue vittime: fu per esempio colpitodalle leggi raziali il professore di violino Umberto Su-pino, che venne allontanato dall’insegnamento. Egliera più volte stato ospitato nel cartellone della Societàdei Concerti anche con la sorella Olga, pianista. Il suonome non compare più nemmeno nei programmidella Società dei Concerti dopo il 1932. Ricordandolomolto più tardi, nel 1957, anno della sua morte, la«Gazzetta di Parma» parla del duo Supino comequello che fu per molti anni «l’unico duo italiano spe-cializzato nell’esecuzione di sonate per violino e pia-noforte la cui caratteristica fu l’assoluta aderenza allostile delle musiche eseguite, fuori da ogni divistico esi-bizionismo... ». Anche Guido Alberto Fano, che erastato direttore del Conservatorio di Parma, fu sospesodall’insegnamento di pianoforte nel regio Conserva-torio “G. Verdi” di Milano, dove aveva ottenuto la cat-tedra dal 1922, perché pur professando la religionecattolica, a cui si era convertito, era iscritto alla co-munità israelitica. La sua musica fu ugualmenteesclusa dai programmi concertistici.Quell’anno il rapporto tra musica e fascismo venne

trattato anche in una conferenza al Ridotto del TeatroRegio dal pianista e compositore Guido Ragni, orga-nizzata dall’Istituto Nazionale di Cultura Fascista, in

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cui il conferenziere si compiaceva perché la musicaitaliana non era più asservita all’imitazione di modellistranieri, e perché i musicisti italiani si impegnavanoa celebrare «quella romanità che il duce ha riaccesonei cuori». Pizzetti, Mulè, Respighi, Lattuada, Mali-piero, Casella erano tutti compositori presi ad esem-pio di tale tendenza. Il rinsaldarsi dei rapporti con la nazione tedesca,

invece, veniva sancito nel calendario della Società deiConcerti dall’introduzione di concerti scambio con laGermania, inaugurati il 27 febbraio con il pianistaFriedrich Wührer. A cura del Ministero della CulturaPopolare, infatti, i più giovani e valorosi concertistiitaliani venivano inviati, per una serie di concerti, inGermania da cui, a loro volta, venivano in Italia i mi-gliori rappresentanti del giovane concertismo.Nonostante gli sconvolgenti rivolgimenti nazionali

e internazionali, la musica aveva ancora qualcosa daoffrire. Nel 1939 vi furono nomi di prestigio tra cuiquello del pianista Orloff: «L’arte di Orloff è tanto sin-golare che non può essere nata che attraverso una pre-parazione profonda nella quale, al di là di un magi-stero pianistico d’eccezione, l’elemento letterario haavuto una funzione importante e particolare. Orloffdeve avere tanto amato, nella giovinezza, la poesia deicrepuscolari: e i suoi compagni di studio sono statiforse dei pittori impressionisti [...]», così il «CorriereEmiliano». La vera curiosità dell’anno fu però un’al-tra. Nel concerto con la violoncellista Fernanda Bu-ranello, al posto del pianista Rastelli che la doveva ac-compagnare in origine, fece la sua prima apparizione

a Parma il pianista Arturo Benedetti Michelangeli, di-ciannovenne, ancora non lanciato sulla scena inter-nazionale dalla vincita del primo premio assoluto alConcorso di Ginevra a cui avrebbe partecipato pochimesi dopo, nel luglio del 1939. La recensione di P.Zara diceva:

Nel pianista Arturo Benedetti Michelangelioccorre distinguere l’accompagnatore ed il col-laboratore; come accompagnatore egli fu ade-guato ed eccellente. Nella Sonata di Grieg lasua notevole personalità di “solista” non seppetrattenersi e si espresse fino a produrre tra i dueprotagonisti notevoli squilibri fonici. È da rile-varsi però che Michelangeli, quando la fece dasolista, ci svelò tali qualità che ci è rimasta unavoglia matta di risentirlo da solo.

In effetti il programma dell’anno successivo pre-vedeva, in un primo momento, la presenza del piani-sta, ma per qualche ragione il concerto dovette poisaltare, perché non se ne trova più traccia nelle pa-gine del giornale parmigiano. Con il Concorso di Gi-nevra il suo nome era salito subito alle stelle, salutatoda Alfred Cortot, membro della commissione presie-duta da Ignacy Jan Paderewski, con la famosa escla-mazione «È nato il nuovo Liszt!». La sua comparsasulle scene fu immediatamente avvolta dalla consa-pevolezza dell’eccezionalità delle sue doti. Bruno Ba-rilli in una critica apparsa su «Il Tevere» nel 1941raccontava: «Il suo nome è salito alla fama aereo, im-

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provviso come un razzo segnalatore durante l’oscura-mento di questa apocalittica età – quando suona tipar che la tastiera del piano sia più vasta, lunga,estesa del solito; un orizzonte musicale sorge dal lon-tano al di là; Michelangeli ha il gesto sottile e magni-fico che stacca la fragile arte dal foglio d’oro del si-lenzio; ecco qua un concerto di Michelangeli: è lagrandezza d’acchito; e fa colpo all’orecchio e all’oc-chio insieme». Michelangeli tornerà a Parma nel 1942o 1943, ma non per la Società dei Concerti, sul cuipalcoscenico riapparirà solo nel 1947, dopo l’interru-zione causata dalla seconda guerra, questa volta comesolista già rinomato.Le ultime due annate sociali, prima dell’interru-

zione del 1942 imposta dalla guerra, videro un nuovorisorgere della Società dei Concerti. Nel ‘39-‘40 fu-rono quattordici i concerti svolti (ancora una volta au-mentava il numero dei concerti, mentre il costod’iscrizione rimaneva il medesimo). Venivano inoltreconcesse facilitazioni per i professori degli istituti sco-lastici e per gli studenti del GUF. In programma fu in-clusa anche l’inaugurazione del nuovo organo delConservatorio, fatto costruire dal Ministero dell’E. N.Il pubblico questa volta rispose bene, come dimostrala recensione del primo concerto in programma(quello del pianista ventisettenne Nikita Magaloff)che diceva:

L’anno scorso il pubblico dimostrò di nonsaper più ritrovare, tra le strade ciottolose dellavecchia città, quella che conduceva ai concerti

del Conservatorio. Si era perduto, il pubblico.[...] Quest’anno è tutta un’altra cosa: sembranoquasi tornati i bei tempi. Le persone dabbenepare abbiano giustamente ripreso a conside-rare titolo d’onore l’appartenere alla gloriosaSocietà del Conservatorio: ed è un cenacolo dipersone colte che si riforma in quell’atmosferad’intelligenza, raffinatezza ed eleganza degnadelle isti<tuzioni che onorano i paesi civili [...].

Riguardo l’esecuzione di Magaloff è interessanteriportare la recensione, firmata P. Zara:

Riconosciuta l’alta classe del pianista, lacritica ha, però, delle riserve da esprimere. Vabene la tecnica agguerrita: però essa non sem-pre è chiara e lucida, ed anzi spesso, essa rie-sce opaca ed aggrovigliata. E gli effetti nonsempre sono logici ed equilibrati: e i tempi al-cune volte sono o poco controllati od arbitrari.[...] È giusto che il modo di interpretare la mu-sica subisca qualche trasformazione. I creatorisono i creatori: ma anche gli uomini che li se-guono a distanza di un secolo hanno le loro im-prescindibili tendenze. Cinque secoli or sono lescoperte geografiche e l’invenzione dellastampa e della polvere da sparo finirono con ilmutare la testa degli uomini; è naturale,quindi, che anche la radio, il cinema e i motoripossano finire, oggigiorno, con il portare nel-l’umanità un senso di dinamismo e simulta-

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neità che, ai nostri nonni dell’800, era scono-sciuto. Un critico di idee giovani può essere be-nissimo di queste idee: ma non bisogna esage-rare. Che dire, così di quel valzer di Chopin cheha perdute le carezzevoli e inevitabili movenzeper motorizzarsi a scoppio?

Dal giugno 1940 si iniziava a sentire il clima diguerra in città: si parlava di oscuramento, di segnalidi allarme antiaerea, ed era sempre più evidente lasottoposizione alla disciplina di un paese in guerra. Inottobre alcuni articoli incoraggiavano a munirsi dimaschera antigas e parlavano già di generi razionati.Eppure ancora per un anno la musica andò avanti congli unici accorgimenti che, in caso di allarme aerea,tutti gli spettacoli dovevano cessare immediatamentee le sale dovevano essere sgomberate. Il programmadella Società dei Concerti venne presentato con un po’di ritardo poiché mancavano i mezzi finanziari ne-cessari. Solo il modesto sussidio del Comune, unitoagli scarsi proventi annuali dei soci, non bastavanoall’allestimento di un programma di concerti da ca-mera «degni delle esigenze del pubblico e della città».Il «Corriere» perciò spronava ancora una volta i cit-tadini a dare il loro sostegno all’istituzione:

Sarebbe davvero deprecabile che la bene-merita Istituzione musicale cittadina – unadelle più vecchie e note d’Italia, prossima acompiere il cinquantesimo anno di vita – do-vesse interrompere la sua attività così proficua

alla cultura musicale cittadina, nonché al-l’istruzione e all’educazione musicale degli al-lievi del Regio Conservatorio, cui è annessa.Come infatti non saprebbesi concepire unaUniversità senza cliniche e senza laboratori,così non si può pensare ad un Regio Conserva-torio di musica privo di una istituzione che va-lendosi di noti e provetti esecutori, non facciaconoscere e gustare i più eccelsi capolavoridella letteratura musicale da camera. [...] Mo-desta nelle sue esigenze, abituata a vivere inacute strettezze, quasi timorosa di chiedere,poche migliaia di lire – forse neppure una ven-tina – le bastano per svolgere il proprio an-nuale programma, per proseguire in quella at-tività che, oltreché di buon nome per la città, èfonte di godimento, di educazione, di cultura.[...] Aiutare, sorreggere, mantenere in vita lanostra vecchia Società dei Concerti è dunqueun dovere: tanto più oggi in cui la Nazione –pur protesa verso un imponente sforzo bellico –intende mantenere e assicurare il sereno svolgi-mento della vita spirituale, potenziando tuttoquanto esprime cultura, arte, bellezza.

A fine 1940 un articolo del «Corriere Emiliano»faceva una statistica sul modo di divertirsi nelle prin-cipali città emiliane. In fatto di concerti Parma risul-tava seconda solo a Bologna, secondo l’articolo so-prattutto grazie alle iniziative della Società dei Con-certi e della Pro Parma. (Bologna primeggiava con

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104 concerti l’anno, seguita da Parma con 56 concertil’anno).Nel gennaio 1941, ottenuto il contributo del Mini-

stero della Cultura Popolare e degli Enti cittadini, laSocietà presentò un programma di ben 15 concerti.Oltre a questi, in programma venne previsto un con-certo inaugurale del nuovo organo e manifestazioni acompletamento e integrazione di quelle organizzatedalla Pro Parma per celebrare Giuseppe Verdi.Nel 1942 la Società dei concerti riuscì ad organiz-

zare ancora quattro concerti che si tennero tra mag-gio e giugno: dopo di ciò la sua attività venne inter-rotta. Nel dicembre 1942 usciva questo articolo sul-

l’attività concertistica della Pro Parma, in cui si di-ceva:

Mentre la vecchia e gloriosa Società deiConcerti del nostro R. Conservatorio, per variecause su cui non è ora il caso di diffonderci, ri-masta senza soci e senza danari, non dà segnidi vita (ci auguriamo però una sua sollecita evigorosa resurrezione) la sua eredità artistica èstata provvidenzialmente assunta quest’annodalla nostra Pro Parma le cui benemerenze nonhanno bisogno di essere ulteriormente sottoli-neate.

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DDopo circa cinque anni di interruzione, la Società

dei Concerti si ricostituì nei primi mesi del 1947, gra-zie al lavoro di un comitato provvisorio e al solerteimpegno di una schiera di signore propagandiste chesi diedero da fare per raccogliere nel tempo più brevepossibile un numero considerevole di soci. Sulle pa-gine della «Gazzetta di Parma» dell’11 marzo, il di-rettore del Conservatorio Ferrari Trecate scriveva:

Sono oggi lieto di poter finalmente annun-ciare la rinascita della Società dei Concerti delConservatorio. Nell’informarne i cortesi lettoridella Gazzetta debbo innanzitutto rivolgere unparticolare vivo ringraziamento ai componenti ilComitato provvisorio i quali, con ogni entusia-smo, mi hanno offerta la loro fattiva collabora-zione che ha portato i più lusinghieri frutti. Rin-graziamento che mi preme di estendere aquanti, Enti o privati, hanno voluto generosa-mente soccorrere alle necessità del sodalizio,nonché a tutti coloro che hanno già dato o da-ranno la loro adesione. [...] Si è levata qualche

voce a consigliarci concerti sinfonici o addirit-tura la formazione di una orchestra stabile. Nonfa bisogno di dire che questo sarebbe il sogno ditutti i componenti la Società dei Concerti, machiunque abbia qualche dimestichezza con que-ste cose sa che per la costituzione e il finanzia-mento anche di una sola orchestra da camera,occorrono tali mezzi quali solamente una ecce-zionale munificenza o governativa, o comunale,o cittadina potrebbe offrire.

Il lavoro fu svolto in maniera alacre poiché già il19 marzo veniva presentato un cartellone di 5 con-certi. Trecate tornava ad intervenire sulla «Gazzetta diParma» per illustrare le idee ispiratrici della Società:«un sano principio di eclettismo, di modo che tutte lescuole, tutti i generi e tutte le epoche dovrebbero ve-nire rappresentati, non esclusa la produzione mo-derna e di avanguardia più accreditata, non solo ita-liana ma internazionale». Trecate, che guidò il comi-tato provvisorio e venne poi confermato direttore dellacommissione artistica, si augurava che il pubblico

Dal 1947ad oggi

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parmense si dimostrasse incline e curioso non solo adascoltare ciò che ormai era divenuto di comune do-minio, ma anche «disposto e fiero di essere chiamatoa dare il suo giudizio di approvazione o anche di di-sapprovazione, s’intende, alle nuove espressioni dellamusica contemporanea».

L’inaugurazione della rinata società concertisticaparmigiana fu tenuta da un complesso italiano cheiniziava allora a riscuotere i primi successi e sostituivail previsto concerto del Quartetto Ungherese, impos-sibilitato a giungere a Parma perché fermato allafrontiera (inconveniente questo condiviso con Milanodove il quartetto doveva tenere un concerto al TeatroLirico). Fu il Nuovo Quartetto Italiano a riaprire lemanifestazioni musicali, accolto da un pubblico giàpiuttosto numeroso e da un caloroso successo. La for-mazione era destinata a chiara fama e tornò moltevolte nell’arco degli anni. Giuseppe Massera, musico-logo che da quell’anno era entrato a far parte del con-siglio della società ed era il nuovo critico della «Gaz-zetta di Parma», parlava di «evento artistico di primagrandezza» e continuava:

Haydn in apertura sembrava suggerire nellafamiliare gaiezza che gli è propria quei canoniche Beethoven in chiusa afferra e compone innuova armonia, per l’uso richiesto dalle sue ar-dite confessioni. E tra l’uno e l’altro, l’unitàpoetica, che più conta, trova rispetto pur nellacontradditoria ispirazione delle opere in pro-

gramma, per merito di una interpretazionesempre impeccabilmente assestata, docile alpiccolo cesello, come al più rapido abbozzo.[...]. Sia poi per un lodevole giovanile slancio,quanto per l’abitudine di suonare a memoria,certe eleganze formali parevan restituite allaoriginaria freschezza [...].

Il secondo concerto della stagione, di cui fu prota-gonista il Trio di Trieste, registrò già il tutto esaurito alRidotto del Teatro Regio. Anche questa formazione ca-meristica, nata nel 1933, suonava a memoria, anchequesta ottenne un caldo successo seguito da alcuni bise da un’ottima recensione che parlava di un assieme di«mirabile unità che si raccoglie nella concorde omo-genità del sentire [...]». Massera si soffermava ad elo-giare soprattutto il pianista Dario De Rosa:

Certamente si è fatta valere la eccellente,squisita e, alle volte decisiva, superiorità delpianista. Al quale sembrava affidato il compitodi spiritualizzare anche la meccanica degliarchi, soffiando su tutti gli ostacoli con l’alitovivificatore del tocco.

L’auspicata commistione di musiche classiche econtemporanee si realizzò nel terzo concerto sostenutodal duo pianistico Gorini-Lorenzi. Massera scriveva:

Poiché la Scaramouche di Milhaud si è riu-scita in un innocente diversivo folkloristico,

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Hindemith si è trovato all’ala estrema del pro-gressismo musicale, sicché ha fatto, lui solo, iconti con la... reazione. Hindemith ha presen-tato una quadratissima Sonata che, pur per-correndo le moderne vie della combinazione so-nora, non senza qualche adesione alla aritme-tica dodecafonica, lascia di tanto in tanto in-travedere, attraverso il tessuto sempre consi-stente, non morbido, elastico e mai malleabile,episodi felici per genialità costruttiva che forsenon mancano di riguardo verso le venerabiliforme tradizionali (della fuga, specialmente).Però, e bisogna pur dirlo, i ben pensanti di tuttii tempi non vedono la necessità di instaurazionilibertarie, se queste devono servire a battere inbreccia i codici della esperienza e del buongusto! [...].

Scaramouche risaliva a circa otto anni prima men-tre, per quanto riguarda la composizione di Hinde-mith, si tratta probabilmente della sonata per due pia-noforti composta nel 1942. La stagione si concluse conil violoncellista Enrico Mainardi che «con quel suocantare eternamente invaghito, con quella superba ar-cata, tenace, pacifica, distesa ed interminabile fino asciogliere nel velluto di un pianissimo le note sospiratee perplesse delle adorabili melodie, (e con lui tutto sitrasforma in melodia), riesce davvero a farci dimenti-care il violoncello che ha tra le braccia». Il ritorno di Arturo Benedetti Michelangeli segnò

l’inizio dell’annata 1947-48, dopo la sua fugace ma

illuminante apparizione come accompagnatore al pia-noforte avvenuta nel 1939. Secondo quanto attestal’articolo, Michelangeli era però nel frattempo tornatoa Parma probabilmente nel 1944, di sicuro non periniziativa della Società che in quegli anni si era tem-poraneamente sciolta. Vale la pena riportare per in-tero la recensione di G. Massera, perché questa deli-nea, con quella che apparve nel 1939 e con quella cheapparirà per il concerto del 1957, una sorta di storiadell’evoluzione nell’interpretazione di questo formi-dabile esecutore che fu tanto caro ai parmigiani:

Lasciamo che tutto l’entusiasmo di ieripassi attraverso il filtro della critica, e al calo-roso consenso subentri il giudizio della rifles-sione: il calore spontaneo e immediato nullaperde. Con tutta nostra tranquillità BenedettiMichelangeli è stato perfettamente a puntonell’altissimo rango pianistico che a lui com-pete. Quanto poi a confrontare tra loro questeeminenti personalità che si avvicinano al ver-tice della perfezione, è impresa più difficile diquanto non sembri a prima vista. Perché nelleregioni più alte non è agevole misurare le di-stanze col metro quotidiano, sia per l’intervallointerminabile che separa le vette e i giganti, siaper gli ostacoli propri della loro statura. Pre-feriamo che giudichi in coscienza chi ha avutola gradita avventura di ascoltare Busoni e Pa-derewsky, Rubinstein e Horowitz. Quanto alNostro, dopo tre e forse più anni di assenza da

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Parma, ha inaugurato il secondo ciclo stagio-nale della nostra Società dei Concerti. Man-cava solo lo spazio per i numerosissimi ascol-tatori che si sono affollati senza pietà nel sa-lone di San Paolo (g. c.). Aggiungeremo ancheche non è stato possibile accedere al teatro, perdesiderio espresso dallo stesso pianista di suo-nare in ambiente intimo e raccolto. E in questoambiente si è ripetuto il miracolo delle superbecreazioni: Bach-Busoni, la Ciaccona; la n. 3opera 2 di Beethoven; le variazioni di Brahmssul tema del 24° capriccio di Paganini (Schu-mann direbbe ancora «fiume italiano chesbocca in territorio tedesco»); la chopinianaPolonaise opera 22. Monumentali architetturesonore a cui hanno fatto seguito, per insistentirichieste, due riuscitissime trascrizioni piani-stiche dello stesso Michelangeli: il sempre ca-ratteristico “capriccio viennese” di Kreisler, perviolino in origine, ed una antica aria catalana.Ed ancora Chopin e Albeniz. Ed ora mi ri-chiamo volentieri ad autorevoli riconoscimentidella critica: Michelangeli non è fermo sulle sueposizioni, ma decisamente è in moto. Avanza,forse perché dentro l’artista vive l’uomo, inquesto caso uomo di mondo, che non teme lediscussioni ed è sempre in gara con il suo piùgrande temibile rivale: se stesso.

In questi primi anni del dopoguerra, gli iscritti rag-giunsero numeri che erano prima sconosciuti alla So-

cietà dei Concerti: l’annata 1947-48 registrò 823 sociiscritti, di cui 459 ordinari e 364 studenti. Visto l’af-flusso di pubblico, si rinnovarono i tentativi per otte-nere una nuova sala da concerti nel ricostruito Pa-lazzo della Pilotta e venne richiesta al demanio la re-stituzione dell’ex Chiesa del Carmine, ancora unavolta senza esiti concreti. Nel 1952 venne anche ac-quistato un nuovo pianoforte Steinway al prezzo di £2.700.000, un acquisto reso possibile anche dall’al-lora prefetto di Parma, Meneghini.Il rinnovato slancio, l’aumentato numero di soci e

il felice periodo storico ed economico che seguirono ilsecondo conflitto mondiale portarono nel giro di pochianni alla Società dei Concerti alcuni dei nomi più invista nel panorama internazionale come Alfred Cor-tot, Claudio Arrau, Wilhelm Backhaus, FriedrichGulda, Richard Odnoposoff, Walter Gieseking, An-drés Segovia, Elisabeth Schwarzkopf, l’Orchestra delMozarteum, il Wienew Oktet, Nikita Magaloff, GesaAnda, Alfred Brendel, Arthur Rubinstein, solo per ci-tarne alcuni.Quest’ultimo veniva nel 1956 per la seconda volta

(la prima aveva suonato per la Società dei Concertinel 1933) con un cachet che fu per l’epoca straordi-nario. Rubinstein fu infatti pagato £ 900.000, circa iltriplo o il quadruplo rispetto ai solisti più cari (Bac-khaus raggiunse le 425.000 lire nel 1949, ma per lopiù il cachet dei solisti più rinomati si aggirava tra le200.000 e le 300.000 lire a concerto). Fu l’unico casoin cui la Società dei Concerti raggiunse quella cifra,mai sfiorata nemmeno per i concerti orchestrali. Il

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concerto fu organizzato in seguito a difficili trattativepoiché Rubinstein avrebbe fatto solo tre date in Italiaed era solito fermarsi nei centri più grandi: le altredue tappe erano infatti Roma e Milano. Si attende-vano perciò spettatori anche da fuori città, specie daReggio Emilia e Cremona, e il concerto fu per questomotivo aperto ai non soci. Questi potevano acquistarebiglietti singoli che, riportava la «Gazzetta», avevanoun costo inferiore «a quello che il popolo parmigianoha recentemente speso allegramente per vedere...Mike Bongiorno». La recensione, di Massera, parlavadell’amore dei parmigiani per il pianoforte, quasi pa-ragonabile a quello per il canto e per la musica otto-centesca:

Checché si dica e si possa dire delle succes-sive conquiste della tecnica e dell’arte di questostrumento, noi siamo ancora magnetizzati dalclima dell’Ottocento, noi ancora consideriamonon superata la polemica Chopin-Liszt nellaeterna giovinezza di quei capolavori a cui to-talmente si dedica ancora la generazione deigrandi pianisti viventi. Il loro repertorio è infondo sempre quello. Se Rubinstein non avesseincluso nel programma “O prole do Bebe” diVilla Lobos, che è un illustre vivente composi-tore brasiliano, il programma di oggi potrebbeessere quello di trenta e più anni fa [...]. La pro-digiosa vitalità del suono, lo scandire impetuosodel pensiero quando si fa ritmo, il fluire dellacantabilità e la ricerca metodica e sicura del

contenuto ideale fa di lui un grande classicodell’interpretazione. È vero che i primi istantidel programma sembravano freddi: fenomenocomunissimo nelle sale da concerto, quando lemani attendono di abbassarsi sui tasti ed i cuoritrepidano. Questo è accaduto forse anche ieri.Ma la saggezza, la matura esperienza, il calorenaturale stemperano le esitazioni; e prorompeallora e divampa il pianista formidabile cherealizza in mirabile sintesi l’impeto e la grazia,la forza e la leggerezza, il sentimento e la ra-gione [...]. E dire entusiasmo è ancora poco.

Si diceva che quanto a retribuzione, Wilhelm Bac-khaus fu secondo solo a Rubinstein. Prima del 1949,il pianista era stato a Parma una sola volta, nel mag-gio 1920. Il concerto non si era allora tenuto per ini-ziativa della Società dei Concerti, i soci tuttavia ave-vano potuto approfittare di agevolazioni ottenute peressi in seguito ad accordi presi coll’impresa del TeatroReinach. In occasione del suo ritorno, nel dicembre1949, il giornalista Giorgio Torelli si recò al concertocon l’intenzione di intervistare il noto pianista per la«Gazzetta». Ciò che ne venne fuori non fu però un’in-tervista ma un ritratto vivido del musicista:

I suoi capelli sono nordici e sanno di Natale,le sue gote appena soffuse di pelo biondo e isuoi occhi grigi chiarissimi, dicono uguale il suovolto a un borgomastro tirolese. Quando glistringo la mano penso a chi me lo disse “il pia-

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nista dalle mani di femmina perduta”: sonolunghe e fredde. La sua voce è tonda e svanisceprima che si possa afferrarne il timbro; tiene lasigaretta sulle dita lontano da sé, quasi gliavessero chiesto di tenervela per un momento.Ecco: c’è in Backhaus il distacco dall’ambientesempre, che rende immediata la sensazione diprovvisorietà del tutto, oggetti e persone, finite,nate morte rispetto ai canoni artistici cui neglianni la mente del maestro deve essersi data,quasi fino alla rinunzia dell’umanità. Vedevo lesue dita riflettersi nella vernice dello Steinwaymentre suonava: erano due a suonare, mi parveperfino vero. Due Backhaus, quello nel teatro equello nella musica: e il secondo è il solo ed uni-camente vero. Quale intervista potrà mai rag-giungerlo? Essa si ferma qui, non ce la fa ad an-dare più lontano. “Sempre – mi disse il maestro– pubblico simpatico ai miei concerti”. [...]Suona Backhaus e semina gli ascoltatori pervia: e più s’inoltra nella sonata e più pochi ri-mangono i seguaci, ancora dieci, due, nessuno.

La recensione del programma, interamente bee-thoveniano, fu invece scritta, come di consueto, daMassera:

Pareva che dall’alto di un podio ideale, afianco del “suo” Beethoven, che è ormai il “no-stro” Beethoven, lui, con la venerabile zazzerad’argento e la maschera composta sul volto del

Titano, indicasse le vie, gli itinerari sicuri e di-retti verso la perfezione, a vittoria completasopra le inconfessate incertezze e le riservementali; placasse sotto gli imperativi categoricidella fede e morale beethoveniana le superficitanto spesso increspate, risolvesse al fine nellaconsentanea Verità – che pare unica ed asso-luta – ogni complesso problema delle cosiddette“interpretazioni”.

In quegli stessi giorni tornava a Parma anche Ar-turo Benedetti Michelangeli, ma non per la Società deiConcerti: i soci godettero però del 50% di sconto sulbiglietto. Michelangeli suonò, in quell’occasione, ilConcerto in re maggiore di Haydn e il Concerto in laminore di Schumann con l’orchestra del Conservato-rio di Bolzano, diretta da Cesare Nordio. Massera scri-veva:

Egli crea di continuo un tipo di bellezzasempre più incorporea, sempre più evanescente,persino forse irreale. Chi non rifarebbe due oredi coda per quel suo Haydn dai connotati pro-digiosamente esatti entro un’atmosfera idillicae cristallina? Ci sono stati otto bis e in mezzo aquelli l’incanto dell’arpa eolica di Chopin, ilpiù classico Scarlatti, ed anche, tra l’altro, unatrascrizione da Kreisler. Delirio generale! Certastampa di oltre Oceano ha detto che il nostroama quasi staccarsi dal pubblico e dalle con-tingenze del concerto, per dare vita a creazioni

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che si stagliano luminose come le splendidegiornate di gennaio. Ma si riconosce che per in-tendere Michelangeli è indispensabile ripercor-rere i più solenni incontri della grande storiapianistica. Come italiani, ne siamo orgogliosi.

L’annata 1950-1951 iniziò il 12 dicembre con unconcerto di Walter Gieseking, definito da Massera«perfetto nel Bach, nelle sonate scarlattiane, perento-rio e superbo nel Beethoven (Al chiaro di luna), liriconegli intermezzi di Brahms, formidabile dapprima epoi esitante nella faticosa leggenda lisztiana (S. Fran-cesco di Paola) toccandovi i limiti della resistenza fi-sica; creatore di limpidissime graniture nel rondò ca-priccioso di Mendelssohn; senza parlare di Debussy eRavel». Gieseking volle omaggiare, a inizio concerto,un altro memorabile pianista scomparso solo diecigiorni prima: Dino Lipatti. Per farlo egli scelse di ese-guire fuori programma la Marcia funebre per la mortedi un eroe, dalla Sonata op. 26 di Beethoven.Quell’anno vi fu un concerto che segnò una novità

nella storia della Società dei Concerti. Pochi giornidopo la venuta di Gieseking, si presentò a Parma perla prima volta Andrés Segovia. Un concerto per chi-tarra sola era un fatto più unico che raro e, come dettopiù sopra, nei programmi della Società dei Concerti lostrumento era apparso solo una volta per illustrareuna conferenza sulla musica folkloristica. L’articolodi presentazione dell’evento sottolineava perciò la cu-riosità del pubblico: «tanto inconsueto il fatto di unachitarra agli onori di un concerto, che molte persone

si chiedono in perfetta buona fede, come ciò sia pos-sibile». Ma nonostante le perplessità di alcuni, la se-rata fu un successo. Massera scriveva il giorno dopo,sulle pagine della «Gazzetta»:

Andrea Segovia è comparso ieri sera sul-l’ampio palcoscenico con la sua chitarra. Si èseduto su quella seggiola che solitaria e sper-duta pareva lo attendesse, il piede sullo sga-bello, e l’andaluso con quel fragile legno, e seicorde tese, parve per un attimo terribilmentesolo. Un ritocco all’accordatura, come un fru-scio d’ali, e la sua “guitarra encantadora” dàsegno di vita. Il suono sembra debole, polpa-strello e unghia insufficienti all’ambiente che èvasto, sicché s’impone con urgenza un silenziototale ed assoluto. Ma subito le note gracili ac-quistano consistenza, scivolano e s’incrociano:passata la ‘Frescobalda’ (aria e variazioni delgrande ferrarese), e passata la suite di de Visée(un settecento gelosamente casto), con la sona-tina di Giuliani il suono diventava sempre piùintima parte di quell’assoluto spazio. [...] ComeTarrega prima di lui, Segovia interpreta ancheBach, la Ciaccona per violino, sulla sua chi-tarra costruendo quasi un modello idealizzatodella grande opera bachiana, poi passa allamusica della sua terra. [...] Ora le ragioni delsuccesso tutto particolare? La curiosità, l’indif-ferenza o addirittura la prevenzione liquidatedalla persuasività di un musicista sovrano.

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Dal 1953 venne inaugurata la serie speciale di con-certi “Giovani concertisti”, iniziativa che nacque incollaborazione col Lions club e proseguì con un con-certo l’anno sino al 1963, dando modo di esibirsi agiovanissimi musicisti che si erano dimostrati merite-voli. Lo stesso anno, in seguito a un accordo con ilConcorso Busoni di Bolzano, venne scritturato ilprimo vincitore di quel premio, il pianista Sergio Per-ticaroli, che rimane tutt’oggi uno dei pochi italiani adessersi aggiudicato il primo premio. Il ruolo di “talentscout” della Società dei Concerti, del resto, si era piùvolte mostrato propizio. Già nel 1951 e nel 1952, perdue anni consecutivi, si può ricordare la venuta aParma del venticinquenne Aldo Ciccolini che fu moltoapprezzato alla Società dei Concerti in un periodo incui era ancora poco considerato in Italia, mentre ini-ziava a imporsi nel panorama francese. «Nel 1948 –scriveva la ‘Gazzetta di Parma’ – Ciccolini suonava, inItalia, fra l’indifferenza generale. [...] L’anno dopo, ilragazzo napoletano si decideva, quindi, a tentare lagrande avventura: partiva per Parigi, partecipava alconcorso internazionale Marguerite-Long-Jacques-Thibaud a Parigi, (uno dei più importanti del mondo)e lo vinceva. L’ “ingrata” patria perdeva quindi unodei suoi artisti migliori, allora, perché Ciccolini nonesitava a stabilirsi a Parigi e a iniziare nella capitalefrancese una carriera fortunatissima». Ciccolini di-venne poi cittadino francese nel 1969 e, dal 1970 al1983, insegnò al Conservatoire de Paris. Solo nel1960 ebbe un riconoscimento anche in Italia, dovefece una tournée.

Nel 1956-57 si celebrò il decennale dalla rifonda-zione della Società dei Concerti. Faceva un breve rie-pilogo di quei dieci anni, sulle pagine della «Gaz-zetta», Giuseppe Massera:

È stato un decennio felice, confortante, riccoe saturo di soddisfazioni. Il sodalizio ha supe-rato tutte le crisi e tutte le strettoie, ha pun-tualmente riempito in ogni stagione un cartel-lone di classe, ha mantenuto le promesse comegli impegni. Ne diamo atto volentieri ancora esempre, non senza ricordare la figura del com-pianto professor Teodosio Marchi che per lun-ghi anni ne ha retto le sorti come presidente,ora sostituito dal prof. Leandro Candian. Nediamo atto all’egregio avv. Ferdinando Sicca[...]. Ne diamo atto al pubblico dei soci, e spe-cie ai più anziani che si ritrovano come allora,anche se con qualche filo bianco di più sulletempie, per sempre serrare le file e sostenere idiritti della buona musica nelle alterne vicende;mentre salutiamo cordialmente i giovani e so-prattutto i giovanissimi, che sono gli ultimi ar-rivati ma sono anche le riserve e le speranze deldomani.

Teodosio Marchi, morto nel 1956, era infatti statosostituito nel ruolo di presidente da Leandro Candian.A inaugurare quest’annata concertistica fu il grandepianista Friedrich Gulda che già aveva suonato per laSocietà dei Concerti nel febbraio 1950 (allora appena

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Andres Segovia.

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ventenne) e nell’aprile 1953. Nella recensione Giu-seppe Massera tracciava il percorso del pianista daquella prima apparizione all’oggi:

[...] apparve infatti, nel pianista allora sco-nosciuto, il segno della rivelazione, con un gra-dito effetto di sorpresa. Tre anni dopo al fascinodel prodigio era subentrata l’attrattiva tuttaparticolare che consegue ad un sorprendenteequilibrio di esuberanza giovanile e di pensierodeciso e consapevole della propria forza. InGulda piacque soprattutto allora la duttilità,la pieghevolezza dell’interpretazione nel pas-sare da un Autore all’altro, da uno all’altroclima storico, dal Bach geometrico allo Haydntutto sapienza, dalla Sonata del Sette a quelladell’Ottocento, e tutto questo con l’appropriataricerca del nuovo e diverso contenuto in rela-zione allo sviluppo evolutivo delle forme stessemusicali. Ieri sera, alle prese con un repertoriotutto e soltanto beethoveniano (Sonate op. 90,op. 101 e op. 106, con due brevi composizionifuori programma) si può parlare di un Guldadevotamente e costantemente fedele ad unamissione religiosa che è la lettura delle scritturebeethoveniane, e soprattutto di quelle menosfruttate fin qui o addirittura evitate per le ma-nifeste difficoltà o anche solo per la scomoditàdella loro esecuzione. Si può concludere che ilconcerto è riuscito per la calda partecipazionedi un pubblico attentissimo nella sala del Ri-

dotto gremita (consolante spettacolo a cui daqualche anno in qua non ci capitava di assi-stere!), per la eccezionale mediazione di un pia-nista sempre padrone di sé e dei suoi grandimezzi, non turbato dall’ansia dell’infinito, po-sitivo nella descrizione dei connotati espressivisenza svenevolezze, enfasi, ed altrettante falsitàed in atto di celebrare la eterna aristocraticasolennità del mistero. [...] Nella sua personaleopinione su Beethoven, e nel modo di inten-derne il pensiero si avverte a volte quell’impal-pabile pulviscolo cosmico che vuole la dissolu-zione del pianoforte come strumento a tastiera.Pure in lui prevale, lontano dalle vicende delgusto e del sentimento, l’ardore eroico dellarealizzazione e della conquista interiore. Ma-gnifico dunque il panorama del mondo beetho-veniano, all’inizio di questa nuova stagioneconcertistica.

La stagione proseguì con interessanti appunta-menti, da quello con l’Orchestra da camera olandese,che propose per la prima volta brani dodecafonici diSkalkottas (allievo di Schönberg, il quale sarebbe en-trato in un programma concertistico della Società deiConcerti solo nel 1968, quindi dodici anni dopo), alviolinista Odnoposoff, al duo Badura Skoda-Demus,due artisti che venivano per la prima volta a Parmaancora giovani. «Ecco un altro magnifico concerto, –scriveva a tal proposito Massera – il cui pieno successoè stato una lieta e sorprendente rivelazione. Anzi una

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doppia rivelazione, perché ha permesso di fare la co-noscenza con due giovani e già maturi concertisti delpianoforte, e contemporaneamente con un maturo,sconosciuto ma freschissimo repertorio di musiche perquattro mani». Ma il più atteso dell’anno fu il ritornodi Arturo Benedetti Michelangeli che era ormai un be-niamino del pubblico parmigiano. Questa volta, con-trariamente al 1947, quando Michelangeli aveva chie-sto di esibirsi in un ambiente intimo, il concerto sisvolse al Teatro Regio. Il pubblico ne ritrovò ancorauna volta l’incanto. Così scriveva Massera:

Poteva darsi per scontata la ricchissima edi-zione delle musiche di Schumann facilmentetrasfigurate e rigenerate dalla magia del suotocco policorde morbido e penetrante, e dalle in-finite risorse di quel suo stile rasserenante, le cuifiliazioni creative inseguono ed illuminano ognielemento, anche infinitesimale, dell’evento arti-stico. Potevamo insomma attenderci che egli fa-cesse con Schumann, come già con Scarlatti,Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Brahms, De-bussy, Ravel, tante scoperte che si accendonoogni volta di nuovissima luce e riflettono la suaincomparabile virtù di interprete. Ma non sape-vamo di dover prendere atto che con Michelan-geli la tastiera, il pianoforte ormai quasi scom-pare, che la tastiera si ammorbidisce fino a farsiimpalpabile mediatrice tra il pensiero ed ilsuono, che infine anche la tecnica strumentalenon esiste più e che, propriamente parlando,

Benedetti non ha alcuna tecnica nella perfettaassoluta aderenza del movimento all’idea. Si as-siste, con lui, alla trasposizione del pianismo daun inutile sostegno materiale verso una regioneche si direbbe sospesa fra la terra ed il cielo. Ilprogramma di ieri non era di quelli che, comepiù spesso si usa, concedono poco o molto al co-siddetto effetto. Era un programma grave e si-lenzioso trascorso nella muta attenzione del fol-tissimo uditorio. [...] Si è acclamato al meravi-glioso pianista dominatore assoluto, trasparenteilluminato creatore di effetti nelle proporzioniconsentite dalla estesissima gamma delle suepossibilità. Si è infine gridato al musicista esat-tissimo e controllato, che non esce dai limitidella rigorosa compostezza e del più sano equi-librio. Siamo grati alla nostra Società dei Con-certi per averci offerto una serata memorabilefra le memorabili, in un teatro splendente in-torno ad un pianista che potrebbe bene essereconsiderato il più grande di questi nostri tempi.

L’annata 1957-58 venne presentata con un po’ diritardo, nel novembre del 1957, perché la Societàaveva dovuto attendere di incassare nientemeno che lasomma relativa al contributo ministeriale per l’annata1955-56. Le lamentele per i ritardi nella consegna deicontributi non erano del resto una novità. Caratteriz-zarono questa stagione i complessi di musica antica:aprì infatti il calendario il Complesso d’archi Arcan-gelo Corelli che contava tra i suoi strumentisti il vio-

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linista Astorre Ferrari (allievo del Conservatorio par-migiano, il quale suonò anche come solista in uno deiconcerti organizzati con il Lions club per i giovaniemergenti); si proseguì con l’Orchestra da cameraWilhelm Stross e concluse la stagione il ComplessoStrumentale da camera diretto da Cesare Ferraresi.Anche questo gruppo contava due allievi del Conser-vatorio Boito. Le revisioni dei brani furono curate daFederico Monpellio, musicologo che per molti anni fudocente del Conservatorio di Parma e, in questa oc-casione, sedette anche al pianoforte. A questi si do-vette la riscoperta e trascrizione del Concerto in famaggiore di Scarlatti e della Sonata a tre in do mi-nore del Pugnani eseguite in tale occasione. Le esecu-zioni di musica antica appartenevano ancora per lopiù a un ambito non filologico in cui, tra l’altro, alclavicembalo (all’epoca molto difficile da reperire) sisostituiva regolarmente il pianoforte. Da ricordareanche il concerto del Grumiaux, un violinista definito«completo, composto, elegante, dalla voce calda, si-nuosa, penetrante, dall’arco perfetto, agile e leggerocome la sua mano sinistra vibrante e morbida». Le difficoltà economiche tornarono a farsi sentire in

modo pressante anche l’annata successiva: la Societàdei Concerti annunciò in un primo tempo la sospen-sione dell’attività ma la reazione della cittadinanzafece sì che si corresse ai ripari e, anche se con un no-tevole ritardo, la Società presentò il programma nelgennaio del 1959, dopo aver risolto almeno tempora-neamente le difficoltà finanziarie. Il programma uffi-ciale iniziò nel febbraio con il quintetto Keller (per

questo evento la «Gazzetta di Parma» segnalava concuriosità il fatto che il primo violino, Erich Keller,avrebbe suonato uno strumento Giuseppe Guadagninicostruito proprio a Parma nel 1764); ma già il 16 gen-naio la Società collaborava alle manifestazioni per ce-lebrare il secondo anniversario della morte di ArturoToscanini. I soci venivano infatti invitati al Ridotto delTeatro Regio per ascoltare il concerto del giovane pia-nista argentino Fausto Zadra, che avrebbe eseguitoFunerailles di Liszt, la SonataWaldstein op. 53 di Bee-thoven, il Carnaval di Schumann e alcuni brani diChopin. Il pianista era in Italia da tre anni per seguireil corso di perfezionamento di Carlo Zecchi.Nel frattempo venne eletto nuovo direttore del

Conservatorio il Maestro Lino Liviabella, che divennequindi il presidente della commissione artistica dellaSocietà dei Concerti. Maceratese, già direttore delConservatorio di Pesaro, egli era noto come autore dipoemi sinfonici (vincitori di numerosi premi), di mu-sica da camera e opere a carattere religioso.L’annata ebbe come caratteristica il numero ele-

vato di giovanissimi concertisti che già erano consi-derati astri nascenti della musica: Maurizio Pollini,Salvatore Accardo, Marta Argerich fecero la loroprima apparizione davanti al pubblico di Parma quel-l’anno. Pollini, giovane di soli 17 anni, era definito al-lora l’ “enfant gaté” della musica classica italiana. Nel1957 egli era arrivato secondo al concorso interna-zionale di Ginevra, concorso in cui pochi pianisti ita-liani si erano distinti prima di lui (tra questi, ArturoBenedetti Michelangeli, primo assoluto nel 1939). Il

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Maurizio Pollini.

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concerto fu recensito in un articolo non firmato: «Intutti i numeri del suo programma il Pollini ha rive-lato le più sorprendenti qualità pianistiche e soprat-tutto nello Stravinskij una tecnica addirittura mira-colosa». Dopo questo concerto, Pollini sarebbe tor-nato a Parma dopo tre anni, aprendo la stagione1962-63. Se a diciassette anni iniziava a brillare nelfirmamento musicale italiano e internazionale, ad ap-pena venti anni era ormai notissimo anche se, dopoessersi fatto applaudire nei primi concerti, si era riti-rato dalle scene per un certo tempo. Nel 1960, Polliniaveva infatti partecipato al concorso «Chopin» di Var-savia, di cui era risultato vincitore davanti a una giu-ria presieduta da Arthur Rubinstein, con un pro-gramma costituito dall’integrale degli studi di Cho-pin. Il premio non gli fece perdere la testa e anzi, pro-prio allora, Pollini si ritirò per studiare e ampliare ilproprio repertorio. Il concerto che si tenne a Parmanell’autunno del ’62 fu il quarto che tenne dopo lapausa di studio, venendo poco dopo quelli di Milano,Roma e Torino. Fu dunque un ritorno atteso in cuiPollini, alle soglie della maggiore età (allora ancoraassestata sui 21 anni), si misurava col Pollini adole-scente conosciuto dal pubblico parmigiano tre anniprima. Questo era il confronto che interessava il cri-tico Giuseppe Massera che così recensiva la serata:

Pollini dovrebbe considerarsi al culminedella sua ascesa. Quello che fin qui ha fatto èmolto, con quel patrimonio di formidabili qua-lità native, con quel travolgente (anche troppo!)

dominio della tastiera. Pure tuttavia, qualcosac’è ancora da fare. E lo abbiamo visto ieri sera,mentre si misurava con un programma chiusonei confini del più perentorio classicismo, distretta osservanza [...]. Abbiamo visto che i pro-digi della tecnica possono convincere, scuoterel’ammirazione, suscitare anche l’emozione, manon valgono da soli a svelare i segreti della piùprofonda poesia e a muovere dall’interno la po-tenza del canto. La celebre Mondschein è statasacrificata da un distacco eccessivamente ve-loce dei tempi, senza la possibilità di quell’im-percettibile respiro che in ogni discorso tra-sforma le piccole cose di ogni giorno nelle so-lennità delle grandezze inaccessibili.

Il concerto fu comunque un successo e il pubblicotentò invano di ottenere come bis un po’ di Chopin.

Nel 1957, lo stesso anno in cui Pollini si era clas-sificato secondo al concorso internazionale di Gine-vra, aveva vinto il primo premio, per la sezione fem-minile, Marta Argerich, ora diciottenne, vincitriceanche del Concorso Busoni di Bolzano. Quando la pia-nista venne a Parma, Giuseppe Massera ne mise in ri-lievo la precocità, prevedendo che era «avviata deci-samente alle migliori fortune del concertismo», maannotando anche:

Il tocco, l’agilità e nitidezza, il colore, ilsuono, e la maturità tecnica complessiva sem-

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bravano persino superiori, ed anzi sproporzio-nati, alle effettive capacità interpretative, chepotevano talora farci ricordare la sua giova-nissima età. Diciotto anni sono pochini, ancheper gli artisti eccezionali, e pertanto è da at-tendersi qualcosa di più e di meglio ancora. Maquello che abbiamo udito è già molto, moltis-simo: un buon Beethoven, un ottimo Ravel, unProkofieff estremamente chiaro e brillante. [...].

Diciotto erano gli anni anche di Salvatore Accardo,anche lui uno dei musicisti segnalati dal concorso gi-nevrino (dove era stato premiato nel 1956). Accardoaveva esordito a soli tredici anni, eseguendo in pub-blico i Capricci di Paganini, era stato ascoltato e lo-dato da Nathan Milstein e da Paul Van Kempen,aveva suonato davanti alla regina Elisabetta del Bel-gio. Tuttavia la sua semplicità veniva descritta con af-fetto da Massera:

[...] un giovanissimo, nemmeno ventenne,dal volto di adolescente ancora tenero, dal faredimesso, modesto. Senza arie, senza pose, conuna naturalezza addirittura elegante, ha sca-tenato le risorse di un temperamento eccezio-nale, ed ha rivelato tutte le migliori qualità na-tive dei grandi predestinati, in lui addiritturasorprendenti. [...] Quello che ha fatto fin qui, èmoltissimo, Quello che gli resta da fare non èpoco. Gli anni, l’esperienza, la maturità po-trebbero aiutarlo, e sensibilmente, ad evitare

qualche giustificato squilibrio nella espressione,nella qualità ed intensità del suono, nella ne-cessaria quadratura del ritmo [...].

Nonostante il valore di queste giovanissime pro-messe, Massera continuava a lamentare sulle paginedel giornale cittadino lo scarso numero dei soci eun’ancora più scarsa affluenza di pubblico ai concerti.Per il quartetto Vegh, riguardo al quale si parlava di«reciproca saldissima intesa che ha permesso la rea-lizzazione superba di tre capolavori», Massera la-mentava che alla splendida serata era mancato solo«un adeguato concorso di pubblico. Sono già pochi isoci, quest’anno, ma se poi molti non sentono la ne-cessità di prendere attivamente parte... lasciateci pen-sare: quale sarà la sorte futura della Società dei Con-certi?».

Il 1959-1960 riportò in evidenza le difficoltà fi-nanziarie, ancora una volta legate ai ritardi dei sussidistatali, ma si lamentava anche il fatto che, mentre aModena la Società dei Concerti registrava quasi sei-cento iscritti, a Parma non si arrivava ai trecento. «Lasorte del bilancio sociale – scriveva la ‘Gazzetta diParma’ – è quasi completamente affidata ai soci. [...]Finanziamenti locali di altra natura sono irrilevanti,riducendosi a qualche modesto contributo da parte diqualche ente, mentre è da segnalare la lodevolissimaspontanea elargizione di qualche mecenate silenziosoe nascosto». In seguito a queste difficoltà, nella com-missione si discusse se sospendere l’attività per un

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anno. Si decise invece per l’inizio immediato della sta-gione con i concerti di Magaloff e dell’Orchestra daCamera Olandese in modo da evitare la perdita di ab-bonamenti e sussidi. Nikita Magaloff, venuto per la prima volta tren-

t’anni prima alla Società dei Concerti, nel 1939 an-cora molto giovane, e da allora ospite sempre ben ac-colto dal pubblico parmigiano, tornava con un pro-gramma molto variegato che da Scarlatti arrivava aStravinskij. La recensione (non firmata) si soffer-mava con curiosità sul Fandango di A. Soler, unbrano che era stato riscoperto di recente: «un’operatanto notevole e di un Autore tanto interessante checon un secolo di anticipo precorre i ritmi e le figura-zioni classiche delle danze spagnole ottocentesche».Brano, questo, appropriatamente affiancato a due so-nate di Domenico Scarlatti. Come bis, Magaloff offrìun’altra pagina da poco riscoperta, questa volta di J.S. Bach (ma la recensione non specifica con esattezzaquale). Quell’anno alcuni concerti vennero realizzati in

collaborazione con la «Società di lettura e conversa-zione» nel Salone di San Paolo. La stagione si con-cluse con Gino Brandi, ex allievo del Conservatorio diParma, che già si era esibito davanti al pubblico dellaSocietà dei Concerti nel 1948, appena diplomato. Lacritica di questo concerto fu particolarmente positiva:

Oggi Gino Brandi non è propriamente il fe-nomeno, non è il “prodigio”. È, sopra un pianopiù alto, il pianista della maturità, che stupisce

per il dominio e per il controllo degli abban-doni, la dosatura del tocco, l’equilibrio dellacostruzione espressiva, l’intensità di uno statodi grazia rivelatrice, ed un senso eroico, ro-mantico della vita. Nella incantata semplicitàdel suo porgere, nella umile, evangelica com-mozione del suo messaggio, Gino Brandi èqualche cosa di eccezionale che vorremmopoter definire “personale”, “personalissimo”.

Il 1960 fu l’anno di un grande cambiamento nel-l’organizzazione statutaria della Società dei Concerti.Già da un po’ si discuteva infatti sulla possibilità dieffettuare una separazione dal Conservatorio ancheper evitare problemi nell’assegnazione dei sussidi,visto che il collegamento con la scuola di musicaaveva creato equivoci nei rapporti con il Ministero. LaSocietà non era un’istituzione alle dipendenze delConservatorio perciò, il 27 ottobre 1960, veniva ap-provato un nuovo statuto che sanciva la separazionetra le due istituzioni. Il nome venne cambiato sempli-cemente in Società dei Concerti di Parma e le finalitàrimasero le medesime ma l’articolo uno non facevapiù riferimento all’educazione artistica degli alunnidel Conservatorio bensì, più genericamente, a quelladi tutti i giovani. Con questa riforma tutte le carichein seno alla Società divennero elettive, e il suo presi-dente smise di coincidere con il direttore del Conser-vatorio. Ciò nonostante Liviabella rimase presidentedi diritto fino al 1962 e di tanto in tanto docenti delConservatorio continuarono a rivestire ruoli all’in-

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terno della Società. Inoltre alcuni concerti si tenneroancora nella Sala Verdi, specialmente quelli per duepianoforti perché nella sala del Conservatorio eranodisponibili due strumenti.La stagione fu inaugurata da Friedrich Gulda, vec-

chia conoscenza di Parma: il pianista aveva infattisuonato per la prima volta alla Società dei Concertidieci anni prima, allora ventenne, ed era tornato nel1957. Nel 1960 egli venne con l’Orchestra ClassicaGulda diretta da Paul Angerer, un complesso formatoda trentadue elementi che Gulda stesso aveva fon-dato. La recensione di quel concerto da parte di Mas-sera confermava che «Fra le tante promesse più omeno autentiche che ogni anno abbiamo visto affac-ciarsi alla ribalta del concertismo, Gulda è uno dei po-chissimi che abbia mantenuto fede a se stesso, ed ora– non più giovanissimo – si è consolidato nelle lineeaustere di uno stile esuberante e severo. Si è costituitoun’orchestra di oltre trenta elementi, e gira il mondosempre con quella, realizzando un assieme affiatato estraordinariamente organico».Nel concerto dei Solisti Veneti diretti da Claudio

Scimone, ensemble che si era allora formato da unsolo anno, si segnalava al clavicembalo la presenza diClaudio Gallico che fu poi insigne musicologo e do-cente di storia della musica presso l’Università diParma. Questo fu forse il primo concerto in cui ve-niva impiegato il clavicembalo e non il pianoforte.Novità di quell’anno fu l’introduzione di un con-

certo scambio con il Conservatorio S. Pietro a Majelladi Napoli, in seguito a un accordo preso con il diret-

tore di quello, Jacopo Napoli, con Lino Liviabella.Interessante è la reazione che suscitò il concerto te-

nuto nel Salone di San Paolo dall’arpista Nicanor Za-baleta, spagnolo nato nel 1907 e vincitore del GrandPrix de l’Academie Du Disque Français che per laprima volta veniva assegnato a un arpista. L’arpaaveva fatto più volte capolino nei concerti della So-cietà parmigiana sin dai suoi primissimi anni di vita,ben più spesso della chitarra con cui però condividevain parte il destino di essere considerata uno strumentosecondario e non solistico. Esemplificativo del tipo dimusica e di interpretazioni legate a questo strumento,è un articolo che era uscito nel 1939 in seguito al con-certo dell’arpista Alda Orsini Ferretti per la Societàdei Concerti, ove si scriveva:

Strana la storia dell’arpa. Strappata al-l’antichità di Davide, il secolo scorso ne feceuno strumento pericolosamente romantico.Tutto languori e dolcezze, ad un dato momentosi arrestò; e si arrestò proprio all’epoca ed allospirito di quel primo cinematografo che amavai salotti pesanti e le attrici che si attaccavanoperdutamente alle tende polverose per espri-mere il fuoco di passioni violente e il mistero didrammi senza soluzioni [...].

Il critico lamentava allora la mancanza di un re-pertorio veramente attuale per lo strumento. Grazie aZabaleta, di cui Ravel aveva detto «l’artista è grandee persino più grande dell’arpista», lo strumento si

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emancipava ora da questi preconcetti. Giuseppe Mas-sera paragonò l’arpista proprio ad Andrés Segovia:

Forse Nicanor Zabaleta ha riconciliato conl’arpa tutti coloro che non credevano alle pos-sibilità solistiche dello strumento, certamenteha dato soddisfazione a quanti invece non ave-vano ragione di dubitare del contrario. Due oree più filate tra la attenzione generale e senzaombra di stanchezza, è già molto, è già tutto.Credevamo anche noi, lo confessiamo, che ilpreferito posto dell’arpa fosse l’orchestra oduna più ridotta formazione da camera. Ora,Zabaleta ci ha convinti che quando si è vera-mente musicisti tutto si può fare, anche con ilgracile suono di questo antichissimo strumento.Così come un altro spagnolo, Andrea Segovia,con la sua chitarra famosa [...].

La stagione successiva fu inaugurata da TakahiroSonoda, pianista che era stato chiamato in Europa davon Karajan; ma fu con Alexander Brailowsky che,come scriveva Massera, si tornava «alle rare solennicelebrazioni liturgiche dell’anno concertistico». Il pro-gramma comprendeva musiche del suo maestro Bu-soni (la rilettura della Ciaccona bachiana), del predi-letto Chopin ma anche una pagina di Domenico Scar-latti e la Sonata n. 3 di Prokof’ev, «belle e sorpren-denti realizzazioni dove si potevano cogliere finezzeestremamente sottili e nel contempo una interpreta-zione ispirata, ancora più che al necessario rigore rit-

mico e formale dei grandi modelli classici, alla sedu-cente e divagante cantabilità del pianismo romantico».

Come si è anticipato più sopra, l’annata 1962-63si aprì nel nome di Maurizio Pollini che tornava dopotre anni a Parma. Il concerto fu un successo ancheperché il Regio era pieno come non si vedeva più daanni. Un articolo della «Gazzetta di Parma», uscitoqualche giorno dopo, si compiaceva soprattutto del-l’alta percentuale di giovani e di un generalizzato ri-sveglio musicale nazionale. Infatti, dopo un periodopiuttosto nero in cui si temeva una crisi a causa delnotevole decremento degli abbonati (da un picco diottocento si era scesi a trecento soci nell’annata 1961-62), il consiglio della Società aveva pensato di correrel’alea allestendo un cartellone di grande prestigio conquattro pianisti (oltre al Pollini, Peretti, Weissenberge Casadeus), con l’apprezzatissimo Quartetto Italianoe altri complessi rinomati. Il cartellone riuscì nell’in-tento di raddoppiare i soci e questo fece sì che il Ri-dotto non bastasse più a contenerli tutti. Si decise per-ciò di tenere la gran parte dei concerti nel TeatroRegio mettendo in vendita l’eccedenza dei biglietti.Nei casi in cui il concerto dovette svolgersi al Ridottofu organizzato un doppio turno. Ritorno gradito della stagione, oltre naturalmente

a Pollini, fu quello del Quartetto Italiano che nel 1947aveva inaugurato la rinascita della Società dei Con-certi, quand’era ancora un complesso quasi scono-sciuto, giovanissimo e composto di giovanissimi. Ilquartetto era poi ritornato nel 1951 e nel 1956 rin-

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novando ogni volta il successo. Massera scriveva nellarecensione:

Il complesso allinea i suoi componenti an-cora giovani. Molta esperienza in più, moltamusica ben digerita nelle lunghe e interminabilitournées, ed una fama che ormai appare meri-tatamente consolidata in campo internazio-nale. Ma per noi il successo è stato lo stesso. Epotremmo ripetere le calde parole di ammira-zione con cui, sedici anni fa, salutammo que-sto felicissimo assieme d’archi. Sono stilistitroppo provetti e consumati perché tutto quelloche esce dalle loro mani non abbia il segnodella compiuta perfezione [...].

Dopo un’interpretazione della Sonata a quattro diVivaldi «luminosamente aderente al disegno e vividanella festosità strumentale», dopo il Quartetto n. 12 diSchubert e il Quartetto op. 95 di Beethoven, la se-conda parte del programma fu tutta dedicata al Quar-tetto di Debussy:

Questo Debussy, che ancora qualche decen-nio fa poteva essere considerato all’avanguar-dia della letteratura quartettistica, oggi siede,insieme a Bartok fra i grandi classici. Noi nonpotremmo mai abbastanza fare gli elogi di que-sta che è stata non soltanto una meravigliosaesecuzione, ma soprattutto una trasparente in-terpretazione, soprendente nel rivelare le infi-

nite sottigliezze di un pensiero che è teso allaricerca della verità musicale nelle zone menoesplorate delle armonie, degli impasti timbrici edelle fosforescenze sonore.

Il Quartetto di Debussy era già stato udito moltevolte dal pubblico parmigiano, la prima nel 1907quattordici anni dopo la prima esecuzione tenuta dalQuartetto Ysaye alla “Société Nationale de Musique”.Il successivo concerto di Weissenberg fu, al con-

fronto, una delusione, vista l’attesa che si era creataattorno al suo nome. A quanto riportava la recen-sione, il pianista possedeva una tecnica solidissimama la sua interpretazione era rimasta al di sotto delleaspettative. Infine fu per la prima volta ospite dellaSocietà dei Concerti, Robert Casadesus, pianista ecompositore parigino il cui nome girava con insistenzanel mondo del concertismo internazionale già daglianni dell’immediato dopoguerra. Egli fu accolto daun Teatro Regio pieno, dove eseguì gli Studi Sinfonicidi Schumann con «una realizzazione vivificante e per-suasiva», scriveva Massera. «Ma soprattutto abbiamoammirato e applaudito il pianista in tutto il restanteprogramma, ossia nelle musiche mozartiane, in quellechopiniane e nel fosforescente Ravel, manifestando-gli gratitudine per un godimento assoluto. Le suemani hanno rievocato i pregi di infinite risorse di di-segno, di colore, di illuminante poesia sonora».

Anche Sviatoslav Richter non era più giovanequando venne per la prima volta alla Società dei Con-

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certi, in apertura della successiva stagione 1963-64.Lui era il solista di spicco in un calendario che pog-giava soprattutto su ensemble e complessi strumen-tali. Nonostante molti dei grandi nomi del pianismointernazionale fossero passati da Parma negli ultimiquindici anni (e anche prima), Richter era la dimo-strazione che c’era ancora qualcosa da scoprire. LaSocietà si assicurò questo interprete a prezzo di ungravissimo sacrificio finanziario perché si sapeva cheprobabilmente non avrebbe fatto ritorno in Italia finoal 1968. Richter presentava un programma partico-larmente impegnativo, con le Sonate di Beethoven op.109, 110, 111 tra cui quest’ultima era stata eseguitaalla Società dei Concerti per l’ultima volta da EdwinFischer, nel 1954. L’evento fu molto atteso, un arti-colo della «Gazzetta di Parma» preannunciava orariod’arrivo e spostamenti del pianista che era intenzio-nato a visitare la città «della quale si dice già entu-siasta: una delle ragioni che l’hanno convinto ad ac-cettare l’invito della Società dei Concerti è la caldasimpatia che egli nutre verso le tradizioni storiche eculturali della nostra Parma [...]». La recensione diMassera parlava di un Teatro Regio quasi al completoe descriveva così l’evento:

Intorno a questo nome giocavano almenodue motivi intimamente a contrasto: spuntatonel gran firmamento come d’improvviso, stupi-sce constatare che non si tratta di un giovanis-simo. Nato nel ‘15 in Ucraina, è ora nell’età incui di solito gli astri del grande concertismo ac-

cennano a dare inizio alla parabola del tra-monto. Dunque esisteva al mondo un eroe dellatastiera, e non ce ne eravamo accorti? Parecosì. D’altra parte tutte le cortine di questomondo non spiegano nulla: i vari Oistrach, iRostropovich, eccellenti strumentisti sovietici,la stessa magnifica Orchestra di Leningradosono venuti tra noi già da anni, da decenni. Ri-maniamo dunque con il desiderio di conoscereancora più a fondo questo Richter, nobile fan-tasma musicale, alto, ascetico, che possiedenervi e muscoli più che capaci di piegare la re-sistenza della tastiera e far vibrare il pianofortefino alle ultime fibre. [...] Sia nel rendere la re-ligiosità degli Adagi che nella lineare tecnicaespressiva e scarlattiana, ma soprattutto nellesei variazioni dell’op. 109 e particolarmentenella sesta variazione, Richter ha profonda-mente e pensosamente meditato sul suo ufficiodi interprete, con risultati di netto rilievo. Nonha saputo però evitare due eccessi: l’impeto fra-goroso nei “forti” improvvisi e la diluita ine-spressività di certi “pianissimi”, sicché da que-sto dosaggio non controllato la voce del suopianoforte ha perduto, proprio dove sarebbestata desiderata la suggestiva poesia del canto.Il tocco, dal canto suo, non animava il suono.Le sue realizzazioni, almeno per Beethoven,sembravano verticali architetture elevate dalprestigio di una tecnica forte, assoluta, quasi,per quanto umanamente, impeccabile, che

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Sviatoslav Richter.

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spinge lo strumento ai margini delle sue possi-bili sonorità. C’è molto in lui, e questo è certo,che può senz’altro convincere e imporsi.

Dopo il successo delle annate precedenti, la crisitornò a lambire la Società dei Concerti nel 1964-65.Quasi come obbedendo a un’inevitabile altalena pe-riodica, i soci si ridussero notevolmente. Le spese so-stenute per chiamare interpreti di fama avevano in-fatti indotto il comitato a scegliere per quell’annataun programma «di qualità ma teso a sanare i debiti»,che quasi sempre pressavano i conti societari. A parteAlexis Weissenberg, pianista chiamato già due anniprima e che all’epoca non aveva ricevuto una recen-sione molto lusinghiera (e anche questa volta, recen-sito da Agostino Landini, fu accolto quale grande vir-tuoso ma un poco manchevole nell’interpretazione),vennero chiamati per lo più giovani interpreti italiani.La varietà del programma veniva comunque garan-tita dalla presenza dei California Jubilee Singers,complesso che eseguiva spirituals, occasione che sem-bra aver ancora richiamato un pubblico numeroso. Inrealtà, da principio doveva tornare a suonare per laSocietà Salvatore Accardo, e dovevano venire in Ita-lia anche un quartetto ungherese e un complesso lon-dinese ma, proprio per la scarsità dei soci, il pro-gramma venne ridimensionato. I prezzi dell’iscrizionerimanevano gli stessi (£. 7.000 per i soci ordinari e £5.000 per chi aveva diritto alla riduzione). Già alterzo concerto, tenuto dall’arpista Giovanna Verda, larecensione lamentava un pubblico «purtroppo non

numeroso, ma, tanto, è inutile parlare e scuotere i...sordi!». Dopo questo evento la Società interruppe l’at-tività per tre mesi, saltarono così tre concerti e la«Gazzetta di Parma» lamentava: «questo sempliceprogramma di sana economia non è stato capito e nonè stato apprezzato: infatti i soci quest’anno sono scesida 400, quali erano l’anno scorso, a 150 miseri e spa-ruti, ma sempre vitali e ben accetti». Le sovvenzionistatali erano come sempre in ritardo di anni, tuttaviain marzo si intravidero le premesse per una ripresadell’attività. Il programma riaprì dunque con il gio-vane pianista italo-argentino Fausto Zadra, che avevagià suonato a Parma in occasione delle celebrazionitoscaniniane. Anche l’esito di questo concerto non fuconfortante per afflusso di pubblico. Landini dicevanella recensione: «Si è fatta addirittura la diagnosi delmale come al letto di un malato agonizzante, avan-zando qualche dubbio sulla probabilità della sua ri-presa. In effetti la sala del Ridotto che per anni edanni pareva orgogliosa di essere troppo piccola per iseicento e più soci (addirittura novecento subito dopola ricostituzione della società!), ora sembra fin troppogrande». Nonostante i pronostici pessimisti, la crisi fuperò passeggera, perché l’anno successivo i soci tor-narono ad affluire: la varietà dei generi, che spazia-vano dalla musica antica (eseguita dai Musici e dalcomplesso da camera Orlando Zucca, che proposemusiche allora rare di Caccini e Frescobaldi) alla mu-sica “cool” del Modern Jazz Quartet, sembrò riaccen-dere l’interesse del pubblico. Da quell’anno iniziò a scrivere sulla «Gazzetta di

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Parma» Gustavo Marchesi, che divenne poi docentedi storia della musica al Conservatorio di Parma finoal 1996. Critico sempre immaginifico nel modo discrivere, senza peli sulla lingua, a volte impietoso nelmettere in risalto vizi e vezzi di certi musicisti, fu piut-tosto severo con alcuni appuntamenti della stagione.Per la sua ironia, può essere gustoso riportare la cro-naca del concerto del Quartetto Margand:

Quattro dame gentili sono passate daParma provenienti dal Madagascar [...]. Noi leringraziamo. Prima di tutto d’aver fatto tantastrada per insegnarci a passare il tempo [...]. Einfine per aver condotto il programma dal prin-cipio alla fine, senza sgualcire i loro abiti aran-cione, il loro sorriso francese, i loro abiti verdie così via nella tensione bacchica di un profumoinebriante. Alla fine anche noi abbiamo dettosospirando: è passata, non si sono fatte niente.Perché in queste cose si rischia sempre il peg-gio. C’era una volta un violinista che spaccavatutte le corde per non concedersi riposo; c’erauna volta un musicista che a ogni battuta cam-biava di vestaglia per il sudore della lotta; unavolta c’erano tante cose che adesso si leggonosui libri [...]. Forse noi pecchiamo di memoria,percossi da senilità precoci o da infantili tene-rezze; però il dubbio di aver sentito, una voltasuonare, ci è rimasto e non possiamo, magaribalbettando, tacere.

D’altro canto i giudizi positivi non mancarono.Quell’anno fu apprezzato soprattutto il duo De Rosa-Jones, che portava in sala da concerto brani a quattromani:

Hanno suonato con maestria e con auto-rità di un mestiere pianistico senza pecche, li-mato e sprizzante, ben proporzionato e lim-pido, dove ebbe modo di uscire, in tutta la suacoerente condotta, il profilo, il chiarissimoprofilo della stesura melodica, ben tesa su unospazio ritmico sempre appassionante e ben in-ciso. [...] Forse qualche momento più intenso,meno spinto ai limiti di un ironico “carillon”,non avrebbe guastato. Ma è stato un limitesempre piacevole e di intelligente carattere,che ha tenuto poi in sesto, e non poco, questomodo di far musica su una sola tastiera dovesi debbono accordare due temperamenti edove non è prevedibile che l’anima di ambe-due scenda alle stesser profondità, salga adaltezze uguali.

La cronaca segnalava anche la felice affluenza dipubblico, che ormai la sala stentava a contenere.Quell’anno furono ascoltati anche due allievi distintisinel Corso internazionale di perfezionamento tenutodal grande musicista Carlo Zecchi. Tale corso, che sitenne al Conservatorio «Boito», era di portata ecce-zionale per l’epoca sia per la durata (un mese) che peril prestigio e la fama del maestro che catalizzò un

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gruppo di allievi provenienti da tutta Europa. Per laSocietà dei Concerti suonarono l’italiano Franco Scala(artefice e gestore dell’Accademia pianistica di Imola)e Vladimir Krpan che, entrato nell’olimpo del con-certismo internazionale, tornerà più volte a suonareper il pubblico della Società. Con il concerto di Od-noposoff il Ridotto del Teatro Regio divenne palese-mente troppo piccolo per il numero di soci che andavasalendo. Ma la vera rivelazione di quell’anno fu Vladimir

Ashkenazy, ventinovenne già molto noto all’estero eancora poco conosciuto in Italia, per la prima voltainvitato a Parma. Così Marchesi recensiva l’evento:

Colui che la rivista Time aveva chiamato ilBird Boy del pianismo, ha suonato l’op. 120 el’op. 143 di Schubert, l’op. 106 di Beethoven.Una rassegna di conquiste musicali che pochiesecutori hanno voglia di affrontare a 29 anni.Sotto le mani agilissime del valoroso Vladimirl’architettura scattante delle tessiture compo-sitive si è aperta come un quaderno. Ed è ovvioche non si trattava soltanto di mani, ma di per-fetta conoscenza di valori. Dotato di un tempe-ramento infuocato e di una struttura fisica chesi butta sul pianoforte con la stessa proporzionedei martelletti percussivi, con la stessa nervo-sità delle corde vibranti, il giovane pianista haliberato con rara penetrazione le componentidella musicalità schubertiana e le straordina-rie, eccitanti ragioni dell’ultimo Beethoven. Il

suo modo di suonare mette ordine in molte ideesbagliate, in molti disordinati insegnamenti chehanno voluto indicare nel pianismo una metada raggiungere, invece che un mezzo per to-gliere la musica dal puro godimento del segno.[...] Dobbiamo a questi artisti se il mito dellapercussione cede al mito del canto e della fan-tasia.

L’anno successivo, il 1966-67, si aprì sotto i mi-gliori auspici: l’Unione Industriali (con cui si svolge-vano trattative già dalla fine del ’65) aveva final-mente concesso alla Società dei Concerti un aiuto fi-nanziario che garantiva, sin dall’inizio della stagione,lo svolgimento dell’intero programma annunciato. Unpasso avanti notevole rispetto a quando lo svolgi-mento effettivo di tutti i concerti dipendeva da un nu-mero sufficiente di adesioni. I soci aumentarono dinumero al punto che, a eccezione di due concerti,tutto il programma tornò a svolgersi al Teatro Regio.L’intensa campagna pubblicitaria che accompagnò illancio della stagione fu, quell’anno, mirata a coinvol-gere soprattutto giovani e studenti che scarseggiavanotra le file dei soci. Si lamentava, già allora, la man-canza di un insegnamento musicale sufficiente nellescuole che potesse educare all’ascolto, poiché la mu-sica, per qualche ragione oscura, sembrava non essereconsiderata parte delle materie umanistiche. Secondoquanto riportato dalla «Gazzetta», in quegli anni siprospettava una riforma per l’introduzione della sto-ria della musica nei licei, riforma che non ebbe se-

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Vladimir Ashkenazy.

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guito. Marchesi spiegava: «Dalla costituzione delRegno d’Italia (quando Verdi e altri uomini di culturalamentavano l’imperfetta struttura dell’educazionemusicale), nulla è cambiato». È singolare constatarecome ancora da quell’articolo scritto nel 1966 a oggisia cambiato altrettanto poco. Marchesi lamentavaanche un’eccessiva fiducia nel mezzo discografico eradiofonico, che seppure valido non poteva e non do-veva sostituire l’ascolto dal vivo. Tornò quell’anno il Quartetto Italiano, vecchia co-

noscenza del pubblico parmigiano e definito da VirgilThomson, noto critico del «New York Herald Tri-bune», il migliore quartetto del secolo. La recensioneparlava di rinnovamento per questo assieme cheaveva rinunciato a suonare a memoria, come facevanei primi anni, ma ne guadagnava da altri punti divista:

Ci pare che, compiuti i vent’anni e superatasplendidamente l’epoca della giovinezza, iquattro “cavalieri dell’arco” stiano affrontandoora un nuovo ruolo, abbandonando cioè la ri-gorosa limatura dello stile e gettandosi conmaggior calore alla conquista di una fre-schezza, che se non appoggia più sui requisitidella cosiddetta impeccabilità, voglia proprioper questo fornire un discorso di più ampia, en-tusiastica comunicazione con la pagina scritta.

Ma un che di affettuoso si trova soprattutto nelnuovo incontro con il duo Mainardi-Zecchi, duo di ve-

terani accolto già con calore l’anno precedente e peril quale Marchesi scriveva:

Fossimo stati ad una accademia seicentesca,non avremmo esitato a riconoscere nella si-nuosa e accorata vocalità del violoncello la pre-senza di Venere, e nella frullante giocondità,nella innocente e maliziosa (o gran misturadegli dei!) leggiadria della tastiera il garbo diAmore: come nella favola di Claudio essi vannoalla caverna del sovrano sotterraneo con laprofumata eleganza di un soggiorno olimpico. Eavrebbero detto, siam qua, nobili dame e cava-lieri, a dimostrare che il tempo non passa perchi va nell’aria come noi, giorno e notte [...].Quello che hanno lasciato è un dono impaga-bile, che frutta dentro di noi a lungo, sul sen-tiero della civiltà.

Quell’anno tornò, con il suo Stradivari, anche ilviolinista Milstein che cambiò all’ultimo il programmaper un’improvvisa indisposizione del pianista Pieral-berto Biondi: il concerto si trasformò così in un as-solo, in cui a una Sonata di Haendel e alla Sonata Pri-mavera di Beethoven furono sostituite due Sonate diBach. Marchesi scriveva:

Il programma ha subito una variazioneinattesa lasciando Milstein completo arbitrodella situazione e regalando al pubblico diParma una occasione unica e forse irripetibile

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che rimarrà nella storia della attività concerti-stica come un episodio indimenticabile. [...] Inun certo senso bisogna ringraziare l’incidenteche ha permesso a tutti di valutare un’arte ra-rissima, l’arte di costruire un mondo sopra unviolino, misurando le qualità enormi di un ese-cutore ancora dotato di intonazione perfetta,di sonorità pastosa, di arco sciolto, di maniagili, di stile correttissimo, di sano tempera-mento musicale, di immediata capacità discor-siva, di quella capacità prensile che entra su-bito in contatto con l’ascoltatore, così legato al-l’incantesimo dell’interprete che sarebbero pas-sate le ore senza alcun fastidio, anzi con rinno-vato piacere, fino a quando, come nel Libro delCortegiano, “aperte adunque le finestre, viderogià esser nata in oriente una bella aurora dicolor di rose”.

La stagione si concluse con il ritorno dell’arpistaNicanor Zabaleta, del pianista Geza Anda e con il duoGiuranna-Sacchetti. La stagione ‘67-‘68 proseguì su una strada di flo-

rida ripresa. Furono privilegiati i complessi, nell’in-tento di educare il pubblico all’apprezzamento di ungenere che non si nutrisse unicamente del virtuosi-smo del solista; tuttavia per i recital furono scelte trepunte di diamante come Pollini, Rostropovich e laArgerich. Si proseguì inoltre nell’intento di coinvol-gere una fascia sempre più ampia di pubblico: furonocreati i nuovi manifesti dell’Artegrafica Silva (molto

luminosi e di richiamo), si introdussero pieghevolidocumentati e guide all’ascolto dei brani in cui oc-correva seguire il testo e, presso la sede sociale, si ini-ziarono a tenere presentazioni dei concerti con audi-zioni di dischi. Furono inoltre messi stendardi pen-denti dalle volte del municipio, locandine all’internodei negozi e nell’atrio delle scuole, e si fecero confe-renze divulgative presso varie istituzioni, mostre dilibri e dischi. A tutto questo corrispose quello che giàdall’anno prima si auspicava: una partecipazione digiovani studenti che, fin dal primo concerto, si pre-sentò imponente. Per il concerto del Quartetto Tatraila cronaca registrava con orgoglio una presenza con-sistente di giovani nonostante la sovrapposizione alFestival di Sanremo e ancora per quello della Arge-rich l’afflusso non fu limitato dalla coincidenza con ilcarnevale. Per il ritorno di questa giovane musicistaMarchesi scriveva:

Martha Argerich mette di buon umore, tantaè la sua sicurezza, la sua disinvolta gioventù,in cui si conciliano a stretta misura il fatto divivere in modo fresco e vivo, e la poetica devo-zione. [...] Ieri sera, quando ha cominciato lasuite di Bach non c’erano più dubbi; andavabene come diceva lei, perché era lei a tirare ilfilo dell’interesse [...].

Rostropovich, assente dall’Italia da alcuni anni,tornava per una tournée che aveva suscitato grandeattesa. Dopo il suo concerto, Marchesi scriveva:

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Mstislav Rostropovich è il violoncello: po-trebbe suonare senza strumento, perché se nonl’avesse starebbe lui al suo posto. [...] Il cre-scendo è cominciato forse dalla incantevolerealizzazione del Bach, dove la plastica vigo-rosa si alternava a lontananze tirate come unvelo, a stupendi echi di nostalgie. Della sonatadi Sciostakovic sono usciti in modo superbo idue ultimi movimenti; poi Prokofiev e poi leacrobazie da sesto grado della Humoresque.Non si può dire molto di più, perché davanti acerte cose val meglio il silenzio. Soltanto augu-riamoci che Rostropovich torni.

Molti furono anche i concerti che gravitavano nel-l’ambito della musica antica, anche se, come si dicevapiù sopra, questa ancora veniva eseguita per lo piùfacendo uso di arrangiamenti e strumenti moderni espesso veniva alternata a musica più recente per al-leggerire il programma. Il concerto di apertura già eraun indice di questa area di confine in cui si celebravail quarto centenario dalla nascita di Monteverdi, chericorreva nel 1967: le sue musiche erano accostatenon solo a quelle di Orlando di Lasso, Arcadelt, Ban-chieri, Gastoldi dal Madrigal Ensemble di Budapest(formato da 18 cantori) ma affiancate a una secondaparte dedicata a Kodàly. Riguardo al secondo con-certo del Barock-Ensemble di Adorf Scherbaum la re-censione parlava inoltre di una variazione apportataal programma «a causa di una insufficiente presta-

zione della spinetta che aveva sostituito il cembalo,strumento che pare introvabile nel circondario o ditroppo difficoltoso noleggio». L’argomento appare in-teressante, anche perché nel 1962, durante un’as-semblea della Società dei Concerti di Parma, era statafatta la proposta per l’acquisto di un clavicembalo cheperò non ebbe seguito. Tuttavia per ascoltare concertieseguiti sul clavicembalo, impiegato non solo per ilbasso continuo ma anche come strumento solista, nonsi doveva aspettare ancora molto. Il primo ad appro-dare a Parma, infrangendo le prevenzioni, fu propriouno dei primi solisti e pionieri della filologia: nel-l’aprile del 1972 venne infatti Gustav Leonhardt,scomparso nel gennaio 2012. Questo clavicembalistatornò poi nel 1973, ancora in veste di solista, e nel1975 con il flautista Franz Brüggen e il violoncellistaBylsma. L’approdo a un approccio via via più filolo-gico alla musica antica e barocca venne sancito dallapresenza a Parma anche di altre formazioni e l’inte-resse crescente del pubblico per questo repertorio pareessere dimostrato dalla maggiore tranquillità con cuisi iniziarono a proporre concerti interamente dedicatitale repertorio. Questo fenomeno si può osservareanche all’interno di una novità che si prospettò a par-tire dal 1970 nei programmi della Società parmi-giana.Quell’anno si iniziò infatti a far strada l’idea delle

esecuzioni integrali, con due concerti che si sussegui-rono a distanza di una settimana, in febbraio, in cuifurono eseguiti tutti i concerti per pianoforte e orche-stra di Beethoven. Con l’Orchestra sinfonica di Bol-

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Marta Argerich.

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Mstislav Rostropovich.

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zano e Trento “J. Haydn”, si alternavano tre solisti:Joerg Demus, Maureen Jones, Norman Shetler. Larealizzazione più completa e coraggiosa di queste pre-messe si ebbe però nel 1974 quando, in una sola an-nata sociale, venne proposta l’esecuzione integraledelle sonate di Beethoven in un ciclo di 8 concerti, incui si eseguivano quattro o cinque sonate a serata. Ipianisti che parteciparono all’iniziativa erano tuttinomi di fama: Rudolf Serkin, Paul Badura Skoda,Jörg Demus, Nikita Magaloff, Lazar Berman, WilhelmKempff, Mieczyslaw Horszowski, Michele Campanella(chiamato all’ultimo momento per sostituire DinoCiani che morì proprio quell’anno in un incidentestradale, a soli trentadue anni), un vero tour de forceche scommetteva sul pubblico e puntava, anzichésulla consueta varietà (garantita comunque da alcunialtri concerti che andavano a completare il cartel-lone), su un programma dalla valenza culturale esau-stiva. Una scommessa che evidentemente fu vinta,poiché l’anno successivo si ripeté l’esperienza con ilciclo dell’opera pianistica di Chopin suddivisa in seiconcerti che, come spiegava il critico Gian Paolo Mi-nardi sulle pagine della «Gazzetta di Parma», dava lapossibilità di illuminare l’opera di un compositore co-nosciuto sulla base di un numero esiguo di opere chenon bastavano a comprendere «la forza strepitosadella sua apparizione sull’orizzonte romantico, sem-pre stupefacente nonostante si possa individuarequalche legame col passato, mai determinante però,ed ancor più per il potenziale innovativo che la suaopera contiene e di cui manda i riverberi assai lon-

tano, oltre Debussy». L’iniziativa ebbe grande presasoprattutto sulle generazioni più giovani di pubblico.Tra gli interpreti delle opere pianistiche di Chopin,Minardi recensì con entusiasmo Garrick Ohlsson, gio-vane americano d’origine svedese che aveva vinto nel1970 il premio «Chopin»:

La scelta della giuria del premio ‘Chopin’ diVarsavia, competizione che per l’alto valore se-lettivo conserva tutt’oggi un peso emblematico,ha trovato, a distanza di cinque anni, un ri-scontro diretto anche nella nostra città, attra-verso i consensi calorosissimi che il pubblico harivolto l’altra sera al giovane pianista GarrickOhlsson che vinse nel 1970 l’ambito concorso,inserendosi quindi nell’albo d’onore che avevavisto nelle due precedenti edizioni protagonistiassoluti il nostro Maurizio Pollini e Marta Ar-gerich. L’ascolto del giovanissimo interprete [...]ha offerto, infatti, un’autentica sorpresa per lacoerenza di linee con cui il profilo del musicistapolacco è uscito attraverso l’esecuzione di ungruppo di opere legate, tra l’altro, fra di loroda un filo segreto nella specifica dimensione li-rica emergente dalla più scoperta matrice na-zionale. [...] il programma presentato daOhlson alternava le Mazurche dell’op. 17 e 41con quattro delle più significative Polacche,vale a dire i due generi in cui i pimenti intrin-seci al carattere polacco dell’ispirazione chopi-niana sono più determinanti ma non essenziali,

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tuttavia, e comunque mai un limite allo scavoriflessivo nella coscienza se, come si è potutoaver riconferma l’altra sera, proprio queste pa-gine lasciano scoperte inquietudini e smarri-menti, slanci e struggimenti che nessun arrestoincontrano nella piacevolezza di un ritmo ri-svegliato nel ricordo o nella risonanza di unaaccezione melodica cara. Di tale consapevo-lezza Ohlsson si è mostrato testimone esem-plare, indicando una linea di lettura che nullaconcedeva a possibili richiami secondari perproiettarsi, invece, totalmente nella traduzionedi quella essenzialità lirica che offre il marchiodi assolutezza così puro all’opera del musicistapolacco.

Nel 1976-77, proseguendo nell’idea delle esecu-zioni integrali, fu introdotto un più snello ciclo di treconcerti in cui furono eseguite le sonate per violino epianoforte di Beethoven. Ben più ardito fu però l’espe-rimento effettuato nel 1977-78, quando si approdò al“Ciclo Bach”, serie di cinque concerti in cui fu ese-guito l’integrale del Clavicembalo ben temperato euna selezione di altre composizioni per clavicembalodel musicista tedesco. L’iniziativa fa luce sull’evolu-zione del gusto musicale e sul cambiamento dei tempi,se si considera che, nel 1949, la proposta di un soloconcerto dedicato interamente a Bach (e per la preci-sione all’esecuzione dei Concerti Brandeburghesi) erastata declinata dalla Società non tanto per l’impegnofinanziario quanto per il timore che il pubblico non

fosse abbastanza preparato per apprezzare un pro-gramma interamente bachiano. L’esecuzione del“Ciclo Bach” si svolse nella chiesa abbaziale di S. Gio-vanni e fu affidata a Gustav Leonhardt e a KennethGilbert. Quest’ultimo sostenne ben quattro concerti,sostituendo anche George Malcolm che avrebbe do-vuto suonare in due di questi. Proprio quest’ultimonel 1975 aveva anticipato questa “Bach reinassance”parmigiana, con l’esecuzione delle Variazioni Gol-dberg per la stagione della Società dei Concerti, con-certo che ebbe luogo nella Chiesa della Steccata.Ton Koopman fu un altro clavicembalista che, nel

1980, conquistò un caloroso successo davanti al pub-blico parmigiano, anche grazie alla personalità ir-ruente che tutt’ora stempera certe rigidità della filo-logia. Così scriveva Minardi nella sua recensione:

Anche il secondo appuntamento della sta-gione della Società dei Concerti, benché conuno strumento dalle qualità riservate come ilclavicembalo, ha avuto un riscontro di pubblicodecisamente soddisfacente che soltanto cinqueanni fa, per un’occasione analoga, sarebbestato inimmaginabile. Tale pubblico del resto èstato ampiamente compensato, a giudicaredall’accoglienza calorosa riservata al protago-nista della serata, l’olandese Ton Koopman,dal tono di un’interpretazione estremamentecomunicativa e avvincente, anche questa circo-stanza abbastanza rara, a parte gli atteggia-menti à la mode, per una serata clavicembali-

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stica [...]. Ora non c’è alcun dubbio che TonKoopman appartenga con tutte le carte in re-gola a quella specie di setta costituita dagliodierni filologi del cembalo, cresciuto come èstato alla scuola del grande Leonhardt; tale ri-gore formativo, nutrito continuamente da unasevera pratica musicologica egli filtra e rianimaconcretamente alla fiamma di una partecipa-zione emotiva che dà alle sue interpretazioniuna vita davvero intensa e straordinaria e cheannulla ogni residuo freddamente metodolo-gico.

Come avvenne per la musica più antica, del resto,anche la musica contemporanea non ebbe facile ac-cesso nei programmi della Società dei Concerti. Nel1968, per esempio, si eseguì per la prima volta musicadi Schönberg davanti al pubblico parmigiano: in que-sto caso si trattava di Verklärte Nacht op. 4 (dalpoema di R. Dehmel), quindi ancora di una composi-zione giovanile. Per ascoltare altri brani del composi-tore bisognerà aspettare il 1978 (dieci anni) quandofurono eseguiti Pierrot Lunaire e i Sei piccoli pezzi perpianoforte op. 19, appartenenti al periodo espressio-nista.

Come un ritornello, ricorre frequentemente neglianni Settanta il nome di un pianista, il grande MiecioHorszowski, che nel 1970 tornò dopo quarantasetteanni di assenza dal palcoscenico della Società: al-l’epoca egli era già un arzillo settantottenne. Questo

pianista era comparso una prima volta a Parma nel1907 a soli quindici anni, in quell’occasione non chia-mato dall’istituzione concertistica, ma la sua appari-zione aveva lasciato un segno indelebile come testi-monia una critica illustre. A quell’epoca, infatti, scri-veva per la «Gazzetta di Parma» Ildebrando Pizzettiche così recensiva il concerto:42

Io non ricordo di essere uscito da un con-certo di pianoforte avendo l’anima commossacome l’altra sera. Sarà stato l’effetto di una im-provvisa simpatia per quel fanciullo dalla fi-gura suggestiva che sorrideva con una dolcezzaun poco triste ai suoi ascoltatori plaudenti, maè stato soprattutto perché forse mai mi è avve-nuto di sentire nella esecuzione di un pianistatanta sincerità di espressione sentimentale. Levarie impressioni che le più diverse musichefanno nella profondità della sua anima invi-diabilmente ingenua e inconscia sono espresseda questo fanciullo artista non attenuate, nonesagerate, ma tal quali nella loro rara sponta-neità nella loro interezza. In lui nessuna curaper dare risalto a un passo di esecuzione parti-colarmente difficile per meravigliare gli ascol-

42 L’articolo è riportato nel volume: Ildebrando Pizzetti nel20° anniversario della morte. Inizi Critici. Critiche, saggi,cronache. Per l’arte – Gazzetta di Parma, 1902-1907, a curadi Claudio del Monte e Vincenzo Raffaele Segreto, con la col-laborazione di Gian Paolo Minardi, Parma, Grafiche StepEditrice, 1989.

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tatori. In lui nessuna preoccupazione per trarreeffetto da un pezzo di musica distribuendo ar-tificiosamente i coloriti, la luce e l’ombra, in-torno a un episodio meglio che a un altro; ilcontenuto sentimentale della musica arriva perla più diretta via fino in fondo alla sua animagiovinetta: quando risale è diventato senti-mento vivo e si manifesta come tale.

Pizzetti notava poi una particolare predilezione perla musica di Chopin:

Forse il fanciullo polacco ritrova nelle melo-die chopiniane i ricordi del suo lontano paese,forse esse gli parlano di cose lontane o di lon-tane persone care, forse egli esprime, risonandola sua musica prediletta, il vago sentimento no-stalgico che lo domina e gli fa lo sguardo comeattonito e quasi smarrito: chi sa?... Ma io nonho mai sentito più fortemente e profondamentela dolcezza e la poesia di quel Valse in do die-sis minore che par fatto di carezze e di lamenti,e il lirismo ardente e pur contenuto del bellis-simo Notturno in re bemolle.

Come si diceva, Horszowski fu ospite della Societàdei Concerti una prima volta nel 1923, quando suonòcon il violinista Mario Corti. Poi, dopo la sua appari-zione nel 1970, tornò ancora cinque volte a Parma,l’ultima nel 1982 alla veneranda età di ottantadueanni. La cosa non stupisce più di tanto, a confronto di

quello che ancora doveva venire: il famoso pianista sisposò infatti a 89 anni con la pianista italiana BiceCosta, festeggiò il suo novantacinquesimo comple-anno con un recital alla Wigmore Hall, quello stessoanno debuttò in Giappone per poi continuare a suo-nare fino all’ultimo. Egli morì a un mese dal compierecentouno anni, incarnando uno di quei pochi casi incui l’età non aveva intaccato l’interprete. Come lui vi fu un altro ospite ricorrente in questi

anni: il pianista Lazar Berman che, oltre a parteci-pare al ciclo concertistico dedicato all’integrale dellesonate di Beethoven, interpretò spesso per la nostraSocietà dei Concerti composizioni di Liszt e di autorirussi, di cui era riconosciuto eccellente interprete.Nato a Leningrado nel 1930, egli ebbe modo, unavolta trasferitosi a Mosca con la famiglia, di studiarepianoforte con Sviatoslav Richter. Nonostante fossegià molto noto in Russia, egli iniziò a essere cono-sciuto a livello internazionale solo negli anni Settanta,specie a partire dal tour che fece in America nel 1975(a Parma comunque comparì la prima volta nel1972). Nel 1990 lasciò la Russia per stabilirsi in Ita-lia, a Firenze, dove è morto nel 2005. Nel 1992 suonòper la Società dei Concerti anche con il figlio Pavel,talentuoso violinista e direttore d’orchestra.

Nel 1976, anno del ciclo Chopin, vi fu un piani-sta che uscì completamente dal filone prevalentedella stagione per proporre un programma total-mente votato al contemporaneo. Così Minardi re-censì la serata:

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Giancarlo Cardini è uno dei pochi pianisti– i nomi di questa rarefatta costellazione siesauriscono presto: Canino, Ballista, i fratelliKontarski e pochissimi altri – che ha scelto l’in-terpretazione della letteratura musicale con-temporanea non come una componente occa-sionale, un contorno da aggiungere a piatti piùconvenzionali, bensì come dedizione prevalente,totalmente consapevole; il che deve averlo vac-cinato anche contro la sgradevole impressionedegli sbadigli e degli sguardi irridenti di quellestesse persone che non sanno trattenere lasmorfia di trasognato deliquio, e lo abbiamovisto anche l’altra sera al Regio, all’ascoltodella pagina chopiniana. [...] Cardini ha ope-rato con intuito sottilissimo, stabilendo e la-sciando emergere certi legami che l’ascolto di-retto e il raffronto rendeva di sconcertante vivi-dezza.

Tuttavia il pubblico risultava piuttosto «diradato».

Dagli anni Ottanta in poi l’attività della Società deiConcerti proseguì come sempre con la volontà di su-perare difficoltà ed ostacoli per assicurare una sta-gione cameristica alla città. Nemmeno il terremoto del9 novembre 1983, che rese inagibile il Teatro Regioper circa due anni, interruppe l’attività dell’associa-zione: per due stagioni i concerti si svolsero nella saladel Cinema Orfeo.

Novità importante dell’annata 1986-87 fu l’inse-rimento della stagione concertistica della Società inquella del Teatro Regio. In una nota indirizzata aisoci, il consiglio direttivo spiegava le ragioni dellanuova scelta:

Il Consiglio direttivo della Società dei Con-certi, in considerazione delle difficoltà venutesia creare in seguito alla indisponibilità, nei mesiautunnali, del Teatro Regio, causa i lavori direstauro conseguenti il terremoto, e valutandol’opportunità di un maggior coordinamentodell’attività concertistica, è venuto nella deter-minazione di stabilire una collaborazione fun-zionale con l’Assessorato Cultura e Teatro delComune nell’apprestamento della stagione con-certistica 1986-87. Pur rimanendo sostanzial-mente distinte ed autonome le scelte artistiche,che il Consiglio ha cercato di svolgere secondoquelle linee che hanno sempre caratterizzato laprogrammazione dell’attività della Società deiConcerti, tale collaborazione ha consentitooltre una più efficace armonizzazione tra l’at-tività sinfonica predisposta dal Teatro Regio equella cameristica, anche una vantaggiosa of-ferta sul piano della sottoscrizione degli abbo-namenti qualora il socio intenda sottoscriverecumulativamente quelli delle due stagioni.

La creazione del nuovo cartellone «I concerti dellaCasa della Musica» nella nuova sala dei concerti di

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Palazzo Cusani nel 2002 e il confluire della Societàdei Concerti in «Solares Fondazione delle Arti» (nel2007) sono eventi che ognuno di noi può riportare fa-cilmente alla memoria, cambiamenti che non cancel-lano la sostanziale continuità di attività della Società

dei Concerti che dal 1894 a oggi, se pure con alcuneinterruzioni, ha svolto un impagabile lavoro per ga-rantire una cultura cameristica a una città come lanostra, votata soprattutto alla lirica. ���

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GGiuseppe Gallignani1894-1897

Giovanni Tebaldini1897-1901

Guido Alberto Fano1906- 1911

Guglielmo Zuelli 1911-19171919-1925

Luigi Roncoroni1925-1931

Francesco Lasagna1932-1936

Augusto Marana Falconi1936-1939

Angelo Carrara Verdi1939-1942

Teodosio Marchi1947-1956

Leandro Candian1956-1964

Ferdinando Sicca1964-1967

Gian Paolo Minardi1967-1975

Ruggero Costa1975-1985

Maurizio Silva dal 1985

Presidenti

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OGuglielmo Zuelli 1925-1929

Luigi Ferrari Trecate1929-1941

Presidentionorari

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Alfredo Barbagelata1925-1936

Luigi Ferrari Trecate1936-19411947-1955

Lino Liviabella1959-1963

Direttoriartistici

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Premessa al calendario storico

I concerti iniziarono a essere realizzati nel maggio 1895, un anno più tardi rispetto all’inizio uffi-ciale dell’attività della Società dei Concerti. In un’adunanza che si era svolta nell’aprile 1895 il pre-sidente Gallignani giustificava il ritardo con le difficoltà di una Società che muoveva «i primi passi».Poiché però lo statuto sociale prevedeva che si realizzassero sei concerti all’anno, si creò uno sfa-samento tra anno sociale e calendario concertistico che si protrasse per le prime stagioni. Si è de-ciso di rispettare questo sfasamento, che testimonia l’avvio dell’attività della Società dei Concertidi Parma: come si vedrà, i concerti dell’annata 1894-1895 si svolgono tutti nel 1895 e, per esem-pio, quelli dell’annata 1896-1897 si collocano a cavallo tra marzo 1897 e febbraio 1898. Le fonti usate per ricostruire il calendario storico delle stagioni della Società dei Concerti di Parmasono diverse: là dove non è stato possibile reperire i programmi di sala originali sono stati impie-gati, per i primi decenni, gli annuari del Regio Conservatorio di Musica di Parma, al quale la So-cietà dei Concerti fu legata sino al 1960; per altri anni lacu nosi la ricerca è stata fatta sulla «Gaz-zetta di Parma» o sui verbali della Società stessa. Essendo le fonti eterogenee, il criterio adottatonel trascrivere i programmi dei concerti è stato quello di normalizzare i nomi dei compositori estandardizzare il formato. Tuttavia per i primi anni di attività della Società si è scelto di conser-vare talune espressioni caratteristiche dei programmi di sala, là dove queste denotano il tempo ela cultura a cui appartengono.

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C1894-955 maggio 1895 - Sala VerdiAllievi e professori del Regio ConservatorioCol gentile concorso della Sig. Virginia Ferni-GermanoGiuseppe Gallignani – direttoreProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforte

F. J. HAYDN – Sinfonia (Oxford)F. P. TOSTI – Dopo (Romanza) J. S. SVENDSEN – Romanza per violino e pianoforteP. J. GARAT – Dans le printemps (Aria antica)R. SCHUMANN – Non piango, no! L. V. BEETHOVEN – Cavatina per Quartetto dall’op. 130G. B. PERGOLESI – Se tu m’amiE. LASSEN – Fille de l’antique AthénesF. CHOPIN – Notturno op. 9 (trascrizione per violon-cello di Servais)G. BIZET – PastoraleF. LISZT – Au bord d’une sourceA. RUBINSTEIN – Studio op. 23 per pianoforteJ. MASSENET – Elegia per canto e violoncello

22 maggio 1895 - Sala VerdiAllievi e professori del Regio ConservatorioGiuseppe Gallignani – direttoreProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Quinta sinfonia op. 67F. MENDELSSOHN – Scherzo nel «Sogno di una notted’estate», op. 61G. ROSSINI – Mira la bianca luna, duetto per sopranoe tenoreK. H. REINECKE – Adagio e Scherzo dell’Ottetto op. 216 C. M. VON WEBER – Scena ed Aria per Soprano dal«Der Freischutz»W. A. MOZART – Sinfonia nell’opera «Le nozze di Figaro»

31 maggio 1895 - Sala Verdi Federico Sarti – I violinoAdolfo Massarenti – II violinoAngelo Consolini – violaFrancesco Serato – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in sol minoreA. RUBINSTEIN – Andante dal 3° Quartetto

Calendariostorico

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F. MENDELSSOHN – Scherzo dal Quartetto op. 44 n. 2L. V. BEETHOVEN – Quartetto in mi minore op. 59, n. 2

12 giugno 1895 - Sala Verdi Arrigo Serato – violinoMaria Coggiola – pianoforteGiuseppe Gallignani – direttore

J. J. RAFF – Minuetto e Adagietto dalla Suite per Or-chestra op. 101L. V. BEETHOVEN – I Tempo del Concerto per violinoop. 61F. MENDELSSOHN – Notturno; Scherzo nel «Sogno diuna notte d’estate»B. GODARD – BerceuseP. DE SARASATE – SapateadoA. LONGO – Capriccio per pianoforte op. 13H. WIENIAWSKI – Romanza ed Allegro alla Zingara dal2° Concerto per violino op. 22L. V. BEETHOVEN – Ouverture dall’«Egmont»

9 dicembre 1895 - Sala Verdi Concerto col concorso del pianista Sig. Ferruccio BusoniGiuseppe Gallignani – direttore

L. V. BEETHOVEN - Seconda SinfoniaL. V. BEETHOVEN - Concerto in sol, per pianoforte eorchestraJ. S. BACH-K. TAUSIG - Sonata e fuga per pianoforteF. CHOPIN - Impromptu per pianoforteR. SCHUMANN - Sonata per pianoforteF. LISZT - Polonese per pianoforte

22 dicembre 1895 - Sala Verdi Giuseppe Gallignani – direttoreProf. Italo Azzoni – accompagnatoreL. V. BEETHOVEN - Sesta Sinfonia («Pastorale»)H. WIENIAWSKI - LegendeF. RIES - Perpetuum mobileK. H. REINECKE - Notturno per corno con accompa-gnamento d’orchestraH. VIEUXTEMPS - ReverieP. DE SARASATE - Danza SpagnuolaF. MENDELSSOHN - Ouverture «La grotta di Fingals»

1895-9627 marzo 1896 - Sala Verdi I violino alunno Fornaciari EnricoII violino alunno Bisotti AngeloViola alunno Corsi MarioVioloncello alunno Nastrucci UgoProf. cav. S. Ficcarelli ed orchestraGiuseppe Gallignani – direttoreL.V. BEETHOVEN – Sesta Sinfonia «Pastorale»L.V. BEETHOVEN – Quartetto n° 4, op. 18L.V. BEETHOVEN – Concerto per pianoforte ed orche-stra op. 37

20 aprile 1896 - Sala Verdi Giuseppe Gallignani – direttoreProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforteL.V. BEETHOVEN – Ouverture del «Coriolano» per or-chestra

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Il palazzo del Conservatorio. Foto tratta dall’album Parma, Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”,dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Palatina di Parma, sezione musicale).

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La sala Verdi del Conservatorio. Foto tratta dall’album Parma, Regio Conservatorio di Musica “ArrigoBoito”, dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Palatina di Parma, sezione musicale).

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G. BOLZONI – Al castello Medioevale, serenata per pic-cola orchestraA. RUBINSTEIN – Armonia delle sfere, Molto lento perarchi dell’op. 17, n° 2C. SAINT-SAËNS – Concerto in si minore per violino epianoforte (I Tempo)F. MENDELSSOHN - Sinfonia in la minore per orchestraop. 56

4 maggio 1896 - Sala Verdi Col gentile concorso di:March. Clementina Paveri Fontana – sopranoPia Ines Rua – arpaProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforteA. BAZZINI - Adagio e Gavotta (dal 2° quartetto perarchi)F. GODEFROID - Souvenirs de Freischütz per arpaD. POPPER - Romanza op. 5D. POPPER - Tarantella op. 33 per violoncello e pia-noforteL. MANCINELLI - Rendetemi il mio sol, madrigale per so-prano nell’atto primo dell’opera «Isora di Provenza»R. SCHUMANN - Träumerei dalle «Scene di Fanciulli»,trascritto da Ugo HermannE. GRIEG – Solveigs-Lied per archiA. FRANCHETTI – Aria di Loretta per mezzosopranonell’atto III dell’opera «Asrael»E. PARISH-ALVARS – Fantasia dedicata a Thalberg perarpa

20 maggio 1896 - Sala Verdi Con l’intervento della violinista signorina Olga deProsperi

Giuseppe Gallignani – direttoreProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforteJ. J. RAFF – Adagietto e Scherzo della Suite op. 101L. V. BEETHOVEN – Sonata a Kreutzer op. 47R. WAGNER – Siegfried IdyllG. SGAMBATI – Andante CantabileP. A. TIRINDELLI – PasquinadeG. VERDI – Preludio del III atto de «La Traviata»T. NACHÉZ – ZingarescaL. CHERUBINI – Ouverture dell’opera «L’acquaiolo»

3 dicembre 1896 - Sala Verdi Orchestra composta di professori e alunni del R. Con-servatorio e professori estraneiGiuseppe Gallignani – direttoreL. V. BEETHOVEN – Terza Sinfonia («Eroica»)C. SAINT-SAËNS – Preludio del poema biblico «Le Dé-luge» per violino principale e quartettoJ. P. RAMEAU – Musette e Tambourin dalle «Fétesd’Hébé» (strumentazione di F. B. Wekerlin)K. H. REINECKE – Preludio del quinto atto dell’opera«Manfredo»E. LALO – AubadeG. ROSSINI – Sinfonia nell’opera «L’Italiana in Algeri»

10 dicembre 1896 - Sala Verdi Coll’intervento di:Rosa Hochmann – violinoHona Eibenschütz – pianoforteProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforteW. A. MOZART – Sonata in la maggiore per violino epianoforte

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J. S. BACH – Fuga in la minore L. SPOHR – Concerto per violino D. SCARLATTI – AllegroJ. BRAHMS – IntermezzoF. CHOPIN – Scherzo in do diesis minore G. TARTINI – Sonata in re minore I. BRÜLL – ScherzoF. MENDELSSOHN – CapriccioN. PAGANINI-F. LISZT – StudioW. A. MOZART – AdagioP. DE SARASATE – Canti zingareschi

1896-979 marzo 1897 - Sala Verdi Coll’intervento di:Emma Carelli – cantoMaria Coggiola – pianoforteProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforte

F. MENDELSSOHN - Trio in do minore op. 66F. SCHUBERT - Calma Gentil, per cantoF. SCHUBERT - Barcarola, per cantoJ. FISCHHOF - Variazioni e fuga per due pianofortiA. RUBINSTEIN - Quintetto in fa op. 55E. CARELLI – Ritorna, romanza per cantoK. GOLDMARK - Trio in mi minore op. 33

17 marzo 1897 - Sala Verdi Coll’intervento del pianista e compositore Bruno Mu-gellini

Prof. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforte

B. MUGELLINI - Sonata in re maggiore per pianofortee violinoB. MUGELLINI - Al monteB. MUGELLINI - Ballo di montanariR. SCHUMANN - Romanza op. 28 n. 2G. MARTUCCI - Tarantella op. 44 n. 6F. CHOPIN - Improvviso in fa diesis maggioreF. CHOPIN - Scherzo in si minoreH. WIENIAWSKI - Secondo concerto per violino e pia-noforte: Romanza e finale alla zingaraF. CHOPIN - Concerto in mi minore per pianoforte conorchestra

11 aprile 1897 - Sala Verdi Coll’intervento del Quartetto Rosè di Vienna:Arnold Rosè – I violinoAugust Siebert – II violinoHugo Steiner – violaReinhold Hummer – violoncello

W. A. MOZART - Quartetto in mi bemolle maggioreG. B. PERGOLESI - Cantabile in do minoreF. MENDELSSOHN - Canzonetta in sol minoreE. GRIEG - Romanza in si maggioreF. J. HAYDN - Finale in re maggioreL. V. BEETHOVEN - Quartetto in sol maggiore op. 18 n. 2

23 maggio 1897 – Sala VerdiSaggio degli alunni del Conservatorio considerato IV Concerto dell’anno sociale 1896-7 della Società deiConcerti

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4 febbraio 1898 – Sala VerdiConcerto del Trio Consolo-Kilian Enrico Consolo – pianoforteTeodoro Kilian – violinoErmanno Kilian – violoncello

M. E. BOSSI – Trio in re minore, op. 107 (prima ese-cuzione italiana)W. N. GADE - Sonata per pianoforte e violino, op. 21R. SCHUMANN – Trio op. 63

14 febbraio 1898 – Sala Verdi Concerto del Trio Vereinigung:Max Pauer – pianista del Granduca d’AssiaFlorian Zajig – violinista del Granduca di BadenEnrico Grünfeld – violoncellista del Re di Prussia

F. J. HAYDN – Trio in sol maggioreJ. S. BACH – Chaconne per violino soloL. V. BEETHOVEN – Andante in fa maggioreR. SCHUMANN – Toccata in do maggiore per pianoforteG. TARTINI – AdagioR. SCHUMANN – AbendliedM. MOSZKOWSKI – Guitare per violoncello e pianoforteL. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore, op. 97

1897-9827 febbraio 1898 – Sala VerdiConcerto coll’intervento del pianista Sig. Luigi Gullidi RomaOrchestra composta di professori e alunni del R. Con-servatorio e di Soci d’arte

Giovanni Tebaldini – direttore

H. REINHOLD – Suite op. 10 per orchestra d’archiJ. S. BACH – Concerto in re maggiore per clavicembalocon accompagnamento di doppio quartetto e con-trabbassoR. SCHUMANN – Fantasiestücke op. 12 per pianoforteF. CHOPIN – Barcarola op. 60F. MENDELSSOHN – Romanze senza parole n. 25 e 34dell’Edizione PetersJ. S. BACH – Gavotta e Musette per orchestra, istru-mentata da P. FloridiaJ. P. RAMEAU – Rigaudon, per orchestraF. LISZT – Rapsodia Ungherese n. 12 per pianoforteW. A. MOZART – Concerto in re maggiore per piano-forte con accompagnamento d’orchestra (cadenzenella prima e terza parte di Carlo Reinecke)

18 marzo 1898 – Sala VerdiConcerto dato dal violinista Prof. Cesare ThomsonAccompagna al pianoforte il Prof. D. Pàque

M. BRUCH – Primo ConcertoL. V. BEETHOVEN – LarghettoF. CHOPIN – MazurkaA. DVORÁK – Danze slaveG. TARTINI – Trillo del diavoloG. F. HAENDEL – LargoC. THOMSON – Passacaglia sopra un tema di HaendelN. PAGANINI – Fantasia

26 marzo 1898 – Sala VerdiOrchestra di professori e alunni del R. Conservatorioe di soci d’arte

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Amalia Tornaghi Borgani – mezzo soprano Giovanni Tebaldini – direttoreProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforteC. SAINT-SAËNS – Settimino op. 65L. V. BEETHOVEN – DeliziaR. SCHUMANN – Notte di primavera, Lied per mezzosopranoR. METZDORFF – Allegretto quasi Andantino dal Quin-tetto op. 47J. J. RAFF – Allegro vivace quasi Presto dal Quintettoop 107J. MASSENET – Elegie per mezzo soprano e violoncelloG. BIZET – PastoraleC. CHAMINADE – MadrigaleA. SCARLATTI – Allegro per flauto e archiH. BERLIOZ – Danza delle Silfidi nella «Damnation deFaust»G. TEBALDINI – Marcia di Festa, op. 29

3 dicembre 1898 – Sala VerdiConcerto del “Quartetto Boemo”: Carl Hoffmann – I violinoJosef Suk – II violinoOscar Nehdal – violaHans Wihan – violoncelloF. J. HAYDN – Quartetto per archi in re maggioreop. 64, n. 5G. SGAMBATI – Quartetto in do diesis minore op. 17L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa maggiore Op. 59 n. 1

18 dicembre 1898 – Sala VerdiTrio: Prof Cav. Stanislao Ficcarelli, Romeo Franzonie alunno Rognoni Mario

Orchestra di professori e allievi del R. ConservatorioGiovanni Tebaldini – direttoreG. FRUGATTA – Trio in la minore per pianoforte, vio-lino, violoncelloC. GLUCK – Ouverture all’opera «Ifigenia in Aulide»F. MENDELSSOHN – Trio in re minore op. 49E. WOLF-FERRARI – Allegro della Serenata per orche-stra d’archiG. TEBALDINI –Alla fonte d’Henscir, adagio della Suitesinfonica «Fantasia Araba» op. 11D. SCARLATTI – Burlesca (riduzione per orchestra diC. De Nardis)

7 aprile 1899 – Sala VerdiOrchestra di professori e allievi del R. Conservatorioe soci d’arteGiovanni Tebaldini – direttoreL. CHERUBINI – Ouverture per orchestra all’opera «Fa-niscka»A. PONCHIELLI – Intermezzo per orchestra dal 4° attodell’opera «Il Figliuol Prodigo»L. CHERUBINI – Quartetto in re minore per due violini,viola e violoncelloC. SAINT-SAËNS – Sonata op. 75 per pianoforte e violinoJ. S. BACH – Sonata per flauto e cembaloF. MENDELSSOHN – Ouverture op. 89 per orchestra,dall’opera in un atto «Il ritorno in patria»

1898-996 gennaio 1899 – Teatro RegioSig. Novelli Vincenzo – Storico (tenore)

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Sig. Benedetti Oreste – Cristo (baritono)Sig.na Miotti Elvira – Marta (soprano)Sig.na Giaconia Giuseppina – Maria (mezzo soprano)Sig. Sabellico Antonio – Servo (basso)Maestro Egidio Tango – direttoreMaestro Eraclio Gerbella – istruttore dei coriOrchestra e coro degli allievi del R. Conservatorio dimusica

DON L. PEROSI – La Resurrezione di Lazzaro, orato-rio in due parti per canto e orchestra

7 gennaio 1899 – Teatro RegioSig. Novelli Vincenzo – Storico (tenore)Sig. Benedetti Oreste – Cristo (baritono)Sig.na Miotti Elvira – Marta (soprano)Sig.na Giaconia Giuseppina – Maria (mezzo soprano)Sig. Sabellico Antonio – Servo (basso)Maestro Egidio Tango – direttoreMaestro Eraclio Gerbella – istruttore dei coriOrchestra e coro degli allievi del R. Conservatorio dimusica

A. BAZZINI – Ouverture per orchestra composta per latragedia «Saul» di Vittorio AlfieriDON L. PEROSI – La Resurrezione di Lazzaro, orato-rio in due parti per canto e orchestra

22 febbraio 1899 – Sala VerdiConcerto coll’intervento della celebre violinista Tere-sina Tua

M. E. BOSSI – Sonata in mi minore per violino e pia-noforte

G. SGAMBATI – 5° Notturno op. 31A. LÖSCHHORN – Studio in re minore per pianoforteL. SPOHR – Adagio e Presto dal Grand Duo in re mi-nore per due violiniC. SAINT-SAËNS – Variazioni per due pianoforti su untema di BeethovenG. TEBALDINI – Romanza in fa maggioreF. LAUB – Polonese op. 8 per violino e pianoforte

24 aprile 1899 – Sala VerdiConcerto del pianista Ernesto Consolo

J. S. BACH – Preludio e Fuga in la minore per organo(trascrizione di Liszt)D. SCARLATTI – Sonata in la maggioreN. PAGANINI-F. LISZT – Studio in mi bemolle mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 81 (Les Adieux)L. CHERUBINI – Quartetto in re minore per due violini,viola e violoncelloR SCHUMANN – Sonata op. 22F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 47F. CHOPIN – Valse op. 42N. RUBINSTEIN – Gavotta (dall’op. 38)G. SGAMBATI – Vecchio minuettoG. SGAMBATI – Toccata

17 novembre 1899 – Sala Verdi Concerto dedicato a Giuseppe Verdi nel 60° anniversario della prima rappresentazione dell’opera «Oberto Conte di S. Bonifacio»Orchestra di professori e alunni del R. Conservatorioe di soci d’arte

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Giovanni Tebaldini – direttoreProf. Eraclio Gerbella – maestro del coroProf. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforte

G. VERDI – Sinfonia all’opera «Oberto conte di SanBonifacio»G. VERDI – Pace, pace mio Dio da «La forza del de-stino»G. VERDI – Quartetto per archi in mi minore G. VERDI – Scena delle Fate, atto terzo dell’opera«Falstaff»G. VERDI – Ave Maria volgarizzata da DanteG. VERDI – Mercé, dilette amiche, siciliana dall’opera«I Vespri Siciliani»

20 novembre 1899 – Sala VerdiTrio Torinese: C. Boerio – pianoforteE. Polo – violinoS. Grossi – violoncello

J. BRAHMS – Trio in si maggiore op. 8C. FRANCK – Sonata in la maggiore per pianoforte eviolinoA. DVORÁK – Terzo Trio in fa minore op. 65

1899-190019 Gennaio 1900 – Sala VerdiTrio Bolognese:Guido Alberto Fano – pianoforteFederico Sarti – violinoFrancesco Serato – violoncello

G. A. FANO – Sonata in re minore per pianoforte e vio-loncelloN. PORPORA – Sonata in sol maggiore per violino epianoforteG. MARTUCCI – Trio in do maggiore op. 59

6 aprile 1900 – Sala VerdiOrchestra composta di professori, alunni e soci d’arteGiovanni Tebaldini – direttore

G. SPONTINI – Ouverture all’opera «La Vestale»A. RUBINSTEIN – Sonata per pianoforte e violino op. 13F. MENDELSSOHN – Ouverture «Melusina» per orche-stra op. 40F. MENDELSSOHN – Concerto n. 2 per pianoforte e or-chestra op. 40M. MOSZKOWSKI – Prés du Berceau, intermezzodall’op. 58A. GALLIERA – Scherzo

25 aprile 1900 - Sala VerdiConcerto dato dal violoncellista Prof. Hugo BeckerStanislao Ficcarelli – pianoforteItalo Azzoni – accompagnatore al pianoforteGiovanni Tebaldini – direttore

C. GLUCK – Ouverture all’opera «Ifigenia in Aulide»G. VALENTINI – Sonata per violoncello e pianoforteH. BECKER – Largo all’anticaK. DAVIDOFF – Alla sorgenteL. CHERUBINI – Ouverture all’opera «Medea»F. MENDELSSOHN – Variazioni concertanti per violon-cello e pianoforte op. 17

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19 giugno 1900 – Sala VerdiSaggio finale degli alunniOrchestra di 50 esecutori, professori e alunni del R.Conservatorio e Soci d’Arte della Società dei Concerti M. Italo Azzoni – accompagnatore al pianoforte[La direzione è affidata per N 1, 4, e 8 agli alunni com-positori, pel n. 7 all’alunno Campanini Gustavo].

G. CANDIOLO (Alunno del VI Corso di composizione)– Ouverture in do minore per orchestra G. VERDI – Morrò, ma prima in grazia, nell’opera «Unballo in Maschera»V. BELLINI – Qui la voce soave, nell’opera «I Puritani»G. CAMPANINI (Alunno del VI Corso di comp.) – Suitein mi bemolle per orchestra I. PIZZETTI (Alunno dell’VIII Corso di comp.) – So-nata in do minore per violino e pianoforte [Esecutori: Violino Prof. Marco Segré; Pianoforte I.Pizzetti]G. VERDI – Ritorna vincitor, nell’opera «Aida»G. ROSSINI – Bel raggio lusinghier, nell’opera «Semi-ramide»I. PIZZETTI – A sera pei campi, AdagioI. PIZZETTI - Mattino d’aprile, Scherzo

21 novembre 1900 – Sala VerdiOrchestra composta di professori e alunni del R. Con-cervatorio e di Soci d’arteGiovanni Tebaldini – direttore

G. ROSSINI – Sinfonia nell’opera «Torvaldo e Dorli-ska»G. VERDI – Ballabile «L’Estate» nell’opera «I Vespri Si-ciliani»

L. MANCINELLI – Andante-Barcarola degli Intermezziper la «Cleopatra»L. V. BEETHOVEN – Ouverture al Ballo «Prometeo», op. 43R. WAGNER – Siegfried-IdyllR. SCHUMANN – Abendlied per quartetto d’archiJ. BRAHMS – Allegretto grazioso dalla Sinfonia n. 2,op. 73F. MENDELSSOHN – Ouverture all’opera in un atto «Ilritorno in patria», op. 89

16 marzo 1901 – Sala VerdiConcerto della Berliner Kammermusik - Vereinigungcomposta dei solisti dell’orchestra reale di BerlinoErnest Ferrier – pianoforte Albert Kurth – flautoEmile Heise – oboeOskar Schubert – clarinetto virtuoso della Casa Reale Hugo Rüdel – cornoHendrich Lange – fagotto

W. A. MOZART – Quartetto concertante in mi bemollemaggiore per oboe, clarinetto, corno e fagotto conpianoforteL. THUILLE – Sestetto in si bemolle maggiore, Op. 6C. SAINT-SAËNS - Capriccio su arie danesi e russe in sibemolle maggiore op. 79L. V. BEETHOVEN – Quintetto in mi bemolle maggioreop. 16

17 marzo 1901 – Sala VerdiLettura di Giuseppe Lesca sul tema “Poeti e Poesia”accesso libero per i soci della Società dei Concerti

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1906-19074 giugno 1906 – Sala VerdiGuido Alberto Fano – pianoforteRomeo Franzoni – violinoFrancesco Serato – violoncello

E. GRIEG – Sonata in la minore op. 36F. CHOPIN – Berceuse op. 57F. CHOPIN – Primo scherzo in si minore op. 20F. LISZT – Rapsodia Ungherese n. 6F. BUSONI – Seconda sonata op. 36 a, (Prima esecu-zione in Italia)R. SCHUMANN – Primo trio in re minore op. 63

16 novembre 1906 – Teatro Reinach72 professori d’orchestraM° Guido Alberto Fano – direttore

L. V. BEETHOVEN – Prima SinfoniaG. A. FANO – OuvertureG. MARTUCCI – Notturno in sol bemolleJ. BRAHMS – Due danze ungheresiR. WAGNER – Idillio di SiegfriedR. WAGNER – Viaggio di Siegfried sul Reno

1 dicembre 1906 – Sala VerdiQuartetto di Praga Sevcik-Lhotsky:Sig. Lhotsky – I violinoSig. Proházka – II violinoSig. Moravec – violaSig. Vâska – violoncello

A. DVORÁK – Quartetto in fa maggiore op. 96L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95E. GRIEG – Quartetto in sol minore op. 27

18 marzo 1907 – Sala VerdiQuartetto Cav. Arnold Rosè:Arnold Rosè – I violinoPaul Fisher – II violinoAnton Ruzitska – violaFriedrich Buxbaum – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in re maggiore op. 64, n. 5L. V. BEETHOVEN – XIV Quartetto in do diesis minoreop. 131W. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore (Köchel 387)

8 aprile 1907 – Ridotto del Teatro RegioConcerto d’orchestraGuido Alberto Fano – direttore

C. M. VONWEBER – Ouverture dell’opera «Der Freischütz»L. V. BEETHOVEN – Seconda SinfoniaE. GRIEG – Peer Gynt, Prima SuiteR. WAGNER – Preludio e morte di IsottaR. WAGNER – Ouverture dall’opera «Tannhaüser»

22 aprile 1907 – Sala VerdiAttilio Brugnoli – pianoforteMario Corti – violinoFerruccio Pezzani – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Trio in re maggiore op. 70 n. 1R. STRAUSS – Sonata per pianoforte e violino op. 18J. BRAHMS – Sonata per pianoforte e violoncello op. 38

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10 maggio 1907 – Sala VerdiConferenza “La musica italiana nel Quattrocento enel Cinquecento”tenuta dal Prof. Guido Gasperini e illustrata da ese-cuzioni di antica musica polifonicaSchola Cantorum (scuola popolare di canto corale)Guido Gasperini – direttore del coro

Laude a quattro vociCanzonetta sacra a tre voci Laude a tre voci

V. RUFFO – Madrigale a cinque vociA. CRIVELLO – Canzonetta a tre vociO. VECCHI – Villanella a tre voci

1907-190816 dicembre 1907 – Teatro ReinachConcerto orchestraleGuido Alberto Fano – direttoreOliva Petrella – soprano90 esecutori

L. V. BEETHOVEN – Ouverture n. 3 nell’opera «Leonora»G. A. FANO – Due Poemi per canto e grande orchestra:

– Lungi lungi (Heine-Carducci)– La mia sera (G. Pascoli)

N. RIMSKIJ-KORSAKOV – Capriccio espagnolC. DEBUSSY – Prélude à l’après-midi d’un fauneR. WAGNER – Incantesimo del Venerdì Santo (Dal«Parsifal»)R. WAGNER – Morte d’Isotta (Dal «Tristano»)

30 marzo 1908 – Sala VerdiConcerto di Musica moderna da cameraGuido Alberto Fano – pianoforteMario Corti – violino J. BRAHMS – Sonata in sol maggiore op. 78F. BUSONI – Sonata in mi minore op. 36C. FRANCK – Suite in la maggiore

2 aprile 1908 – Sala VerdiConcerto di musica da cameraGuido Alberto Fano – pianoforteMario Corti – violinoG. SAMAZEUILH – Sonata in si minoreI. PADEREWSKI – Sonata in la minore op. 13R. STRAUSS – Sonata in mi bemolle op. 18

7 maggio 1908 – Sala VerdiConcerto del Quartetto Bolognese:Federico Sarti – I violinoAdolfo Massarenti – II violinoAngelo Consolini – violaFrancesco Serato – violoncelloF. J. HAYDN – Quartetto in re maggiore op. 76 n. 5W. A. MOZART – Quartetto in re minore (Köchel n. 421)L. V. BEETHOVEN – Quartetto in mi bemolle op. 127

10 maggio 1908 – Teatro FarneseGrande concerto orchestrale e coraleGuido Alberto Fano – direttoreEraclio Gerbella – direttore del coro90 professori d’orchestra100 coristi

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L. V. BEETHOVEN – Terza Sinfonia «Eroica», op. 55F. MENDELSSOHN – Ouverture dalla «Leggenda dellabella Melusina», op. 32E. GRIEG – Due danze norvegesi dall’op 35R. WAGNER – Preludio al terzo atto dei «Maestri Cantori»R. WAGNER – L’Agape sacra, dal «Parsifal» per coro avoci bianche e miste

14 maggio 1908 – Sala VerdiConcerto di Musica da CameraAttilio Brugnoli – pianoforte Antonio Certani – violoncelloEdgardo Cassani – clarinettoFernando Liuzzi – accompagnatore al pianoforte

J. BRAHMS – Trio per pianoforte, clarinetto e violon-cello op. 114B. MARCELLO – Sonata in sol minore per violoncello ebasso continuoL. V. BEETHOVEN – Sonata «Appassionata» op. 57

1908-190928 marzo 1909 – Ridotto del Teatro RegioConcerto OrchestraleGuido Alberto Fano – direttore90 professori d’orchestra

L. V. BEETHOVEN – Quarta sinfonia op. 60R. WAGNER – Preludio del «Parsifal»R. WAGNER – Waldweben R. WAGNER – Primo preludio nell’opera «I MaestriCantori»

31 marzo 1909 – Ridotto del Teatro RegioConcerto OrchestraleGuido Alberto Fano – direttore90 professori d’orchestra

L. V. BEETHOVEN – Ouverture dal «Coriolano»G. A. FANO – La tentazione di Gesù, poema sinfonicoR. WAGNER – Addio di Wotan e Incantesimo del fuoco(dalla «Walkirie»)H. BERLIOZ – Carnevale romano

5 aprile 1909 – Sala VerdiViolinista HayolCon la partecipazione del pianista G. A. FanoM° F. Ghione – accompagnatore al pianoforte

G. F. HAENDEL – Sonata in la maggioreJ. S. BACH – AriaJ. S. BACH – GavottaE. GRIEG – Sonata in do minore op. 45L. V. BEETHOVEN – Romanza in faC. SAINT-SAËNS – HavanaiseJ. BRAHMS – Danse hongroiseG. FAURÉ – BerceuseP. DE SARASATE – Zingaresca

23 aprile 1909 – Sala VerdiTrio del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste:Adolfo Skolek – pianoforteUmberto Heuberger – violinoAugusto Fabbri – violoncello

A. DVORÁK – Dumky-Trio op. 90

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E. DALL’ABACO – Sonata per violino e violoncello op.1, n. 6P. I. TCHAIKOVSKY – Trio op. 5

29 maggio 1909 – Sala VerdiConcerto vocale e strumentaleCol concorso della artista di canto Sig.ra ElenaCumbo Borgiae dei Sigg. Professori:Attilio Brugnoli – pianoforteRomeo Franzoni – I violinoGiulio de Micheli – II violinoEnea Provinciali – violaGiuseppe del Campo – violoncello

G. SARTI – Lungi dal caro beneS. ROSA – CanzonettaD. PARADISI – AriettaG. B. PERGOLESI – Se tu m’ami, sicilianaC. FRANCK – Quintetto in fa minore per pianoforte, 2violini, viola, violoncelloR. SCHUMANN – Die LotosblumeR. SCHUMANN – Tes lèvres sont deux rosesR. STRAUSS – SérénadeJ. BRAHMS – BerceuseJ. BRAHMS – Coeur fidèleE. GRIEG – Un rêveC. DEBUSSY – Mandoline

22 novembre 1909 – Sala VerdiQuartetto Polo:Enrico Polo – I violinoCostantino Soragna – II violino

Willy Koch – violaCamillo Moro – violoncello

A. BORODIN – Quartetto in re maggioreC. DEBUSSY – Quartetto in sol minore op. 10R. SCHUMANN – Quartetto in la minore, op. 41 n. 1

1909-191017 dicembre 1909 – Sala VerdiMario Corti – violinoAl pianoforte Sig.na Maria Anelli

G. B. VIOTTI – Sonata in la maggioreJ. S. BACH – SuiteJ. M. LECLAIR – Sarabanda e TambourinF. M. VERACINI – LargoG. TARTINI – Il Meccanismo dell’Arco (Variazioni suuna Gavotta di A. Corelli)H. VIEUXTEMPS – Concerto in la minoreR. WAGNER -A. WILHELMJ – Siegfried, paraphraseH. WIENIAWSKI – Souvenir de Moscou

24 gennaio 1910 – Sala VerdiSig.ra Maria Carreras – pianoforteSig. Lennari von Zweygberg – violoncello

J. BRAHMS – Sonata in mi minore per pianoforte e vio-loncelloB. MARCELLO – Sonata per violoncello e basso continuoF. CHOPIN – Fantasia in fa minoreF. CHOPIN – Notturno in do minoreF. CHOPIN – Ballata in la bemolle maggioreA. GLAZUNOV – Chant du menestrel

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A. ARENSKY – Chant tristeA. ARENSKY – Humoresque, per violoncello e piano-forteR. SCHUMANN – Carnevale op. 9

15 febbraio 1910 – Sala VerdiJean Gerardy – violoncelloCol concorso della pianista Maria Anelli

F. J. HAYDN – Concerto per violoncello e pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata «Les Adieux»L. BOËLLMANN – Variazioni sinfoniche per violoncelloe pianoforteF. LISZT – Studio in re bemolle; PoloneseJ. S. BACH – AriaR. SCHUMANN – AbendliedV. HERBERT – SérénadeD. POPPER – Papillons

5 marzo 1910 – Sala VerdiQuartetto di Bruxelles:Schörg – I violinoDancher – II violinoMiry – violaMalkin – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto op. 77, n. 1 in sol maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 4 in do minoreA. DVORÁK – Quartetto op. 96 in fa maggiore

15 marzo 1910 – Sala VerdiArrigo Serato - violinoM. Francesco Ghione – accompagnatore al pianoforte

F. M. VERACINI – Sonata in mi minoreW. A. MOZART – Concerto in mi bemolle maggioreJ. S. BACH – Adagio e fuga della prima sonata in solminore per violino soloM. BRUCH – Adagio ma non troppo dal secondo Con-certo in re minoreH. WIENIAWSKI – Concerto in re minore op. 22

28 maggio 1910 – Teatro RegioConcerto fuori programma:Società Dante AlighieriSottocomitato R. Liceo G. D. Romagnosi – ParmaGrande Concerto OrchestraleGuido Alberto Fano – direttore100 professori d’orchestraG. ROSSINI – Ouverture all’opera «Guglielmo Tell»L. V. BEETHOVEN – Quinta Sinfonia in do minoreC. M. VON WEBER – Ouverture all’opera «Oberon»R. WAGNER – Vita della Foresta, dal «Siegfried»R. WAGNER – Marcia funebre per la morte di Siegfrieddal «Crepuscolo degli Dei»G. VERDI – Ouverture all’opera «I Vespri Siciliani»

1910-191123 gennaio 1911 – Sala VerdiCesare Thomson – violinoA. CORELLI-C. THOMSON – XII Sonata «La follia»P. I. TCHAIKOVSKY – ConcertoC. SINDING – BerceuseF. CHOPIN-C. THOMSON – Impromptu in la bemollemaggiore

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Il Ridotto del Teatro Regio. Foto tratta dall’album Parma, Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”,dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Palatina di Parma, sezione musicale).

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F. CHOPIN-C. THOMSON – Danza orientaleF. CHOPIN-C. THOMSON – Studio in ottaveF. CHOPIN-C. THOMSON – Mazurka in la bemolle mag-gioreG. TARTINI – Divertimento «L’Arte dell’Arco»

24 febbraio 1911 – Sala VerdiQuartetto Abbiate:Gino Nastrucci – I violinoMarco Segrè – II violinoGiovanni Albisi – violaLuigi Abbiate – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in do maggioreA. GLAZUNOV – NovelletteL. V. BEETHOVEN – Quartetto in do diesis minore op.131, n. 14

2 aprile 1911 – Ridotto del Teatro RegioConcerto orchestraleGuido Alberto Fano – direttore80 professori d’orchestraL. V. BEETHOVEN – Sesta Sinfonia «Pastorale»R. STRAUSS – Don Juan, poema sinfonicoR. WAGNER – Preludio primo nell’opera «Lohengrin»R. WAGNER – Preludio terzo nell’opera «Lohengrin»R. WAGNER – Siegfried-IdyllG. ROSSINI – Sinfonia nell’opera «Semiramide»

4 maggio 1911 – Sala VerdiFrederik Lamond – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Trentadue VariazioniF. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35

F. CHOPIN – Ballata in la bemolle maggioreF. CHOPIN – Impromptu in fa diesis maggioreF. SCHUBERT-K. TAUSIG – Marche militaireF. LISZT – ErlkönigF. LISZT – Fuochi fatuiA. RUBINSTEIN – BarcarolaF. LISZT – Trascrizione dell’Ouverture del «Tannhäu-ser» di R. Wagner

Grande pianoforte da concerto Casa Bechstein

31 maggio 1911 – Teatro RegioConcerto fuori programma:Università popolare di Parma – Corso di Lezioni musicaliGrande Concerto Beethoveniano pianistico e orchestraleCol concorso dell’orchestra del R. Conservatorio diMusicaGuido Alberto Fano – direzione, pianoforteDirettore del concerto per pianoforte Fernando Liuzzi80 prof. d’orchestra

L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 5 in mi bemolle perpianoforte e orchestraL. V. BEETHOVEN – Ouverture dall’ «Egmont»L. V. BEETHOVEN – Sinfonia SestaL. V. BEETHOVEN – Ouverture da «Leonora»

Pianoforte Bechstein

3 giugno 1911 – Ridotto del Teatro RegioConcerto OrchestraleGuido Alberto Fano – direttore80 professori d’orchestra

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W. A. MOZART – Ouverture all’opera «Il Flauto ma-gico»L. V. BEETHOVEN – Sinfonia settimaF. MENDELSSOHN – Scherzo dal «Sogno d’una notted’estate»H. BERLIOZ – Danza delle silfidiH. BERLIOZ – Marcia unghereseC. O. NICOLAJ – Ouverture all’opera «Le allegre co-mari di Windsor»

1 dicembre 1911 – Sala VerdiConcerto di musica da cameraAttilio Brugnoli – pianoforteMario Corti – violinoGiglielmo Amicabile – violaFerdinando Chierici – violoncelloVito Allegri – contrabbassoEdgardo Cassani – clarinettoFaini – cornoAntonio Jori – fagotto

J. BRAHMS – Primo e secondo tempo del Trio in mi be-molle op. 40, per pianoforte, violino e cornoF. SCHUBERT – Gran Quintetto op. 114 («Die Fo-relle»)L. V. BEETHOVEN – Settimino op. 20

9 dicembre 1911 – Sala VerdiConcerto di musica da cameraAttilio Brugnoli – pianoforteRomeo Franzoni – violino primoGiuseppe Alessandri – violino secondoGiglielmo Amicabile – viola

Ferdinando Chierici – violoncelloPaolo Cristoforetti – flauto

G. MARTUCCI – Trio op. 62J. P. RAMEAU – Tre pezzi per pianoforte, flauto e vio-loncello (L’indiscrète, La Timide, Tambourin)G. SGAMBATI – Quintetto op. 5 per archi e pianoforte

1911-191218 marzo 1912 – Sala VerdiQuartetto NastrucciGino Nastrucci – I violinoMarco Segré – II violinoGiovanni Albisi – violaUgo Nastrucci – violoncello

C. FRANCK – Quartetto in re maggioreL. BOCCHERINI – Quartetto in la maggiore op. 33, n. 6L. V. BEETHOVEN – Quartetto in do minore op. 18, n. 4

20 marzo 1912 – Sala VerdiSig.na Clelia Tacchinardi – violoncello

P. A. LOCATELLI – Sonata in re maggioreJ. HUBAY – Concertstück op. 20C. A. PIATTI – Air Baskyrs op.8N. TACCHINARDI – Romanza dal Concerto in re maggioreD. POPPER – Elfentanz

25 marzo 1912 – Sala VerdiAlfredo Oswald – pianoforte

J. S. BACH – Fantasia cromatica e fuga

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D. SCARLATTI – Capriccio, Pastorale, GigaL. V. BEETHOVEN – Tema e Variazioni op. 34R. SCHUMANN – Novelletta n. 4R. SCHUMANN – Romanza n. 2F. MENDELSSOHN – Characterstuck n. 4H. OSWALD – Studio n. 2H. OSWALD – BerceuseF. LISZT – Quarta Rapsodia Ungherese

Pianoforte Bechstein grande formato

22 aprile 1912 – Sala VerdiChiarina Fino-Savio – sopranoAl pianoforte Ottorino Respighi

G. SARTI – Lungi dal caro beneG. GIORDANI – Caro mio benG. CARISSIMI – Vittoria, vittoriaF. SCHUBERT – Dove!R. SCHUMANN – Notte di primaveraJ. BRAHMS – Notte di Maggio, Ode safficaR. HAHN – D’une prisonC. DEBUSSY – Les clochesE. GRIEG – Le train des amoursO. RESPIGHI – Falce di luna, Nevicata, Pioggia, Nebbie.

27 aprile 1912 – Sala VerdiNino Rossi – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in re minoreF. CHOPIN – Impromptu in fa diesis maggioreF. CHOPIN – Sei PreludiF. CHOPIN – Due StudiR. SCHUMANN – Sonata in sol minore

11 maggio 1912 – Teatro RegioGrande Concerto Orchestrale sotto il patronato delsindacato della StampaGuglielmo Zuelli – direttoreOrchestra di 90 elementi di professori e allievi

G. VERDI – Sinfonia dell’opera «La battaglia di Le-gnano»A. GLAZUNOV – Sesta Sinfonia op. 58V. D’INDY – Introduzione del primo atto dell’opera«Fervaal»F. MENDELSSOHN – Saltarello tratto dalla Sinfonia«Italiana»J. SIBELIUS – Leggenda «Il Cigno di Tuonela»A. BAZZINI – Saul, ouverture d’introduzione alla tra-gedia di Alfieri

1912-191324 novembre 1912 – Sala VerdiConcerto offerto da Olga Faggioni ai soci

21 dicembre 1912 – Sala VerdiGilberto Crepax – violoncelloMaria Corti Anelli – pianoforte

E. GRIEG – Sonata op. 36M. BRUCH – Kol NidreiJ. S. BACH – Sarabande e Gavotte per violoncello soloA. DVORÁK – Concerto op. 104R. SCHUMANN – AbendliedR. SCHUMANN – TraumereiR. SCHUMANN – Zigeunertanz

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7 gennaio 1913 – Sala VerdiMatilde Lambiase – pianoforte Elsa Allodi – violinoRenato Zuelli – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Trio op. 11F. MENDELSSOHN – Concerto per violino in mi minoreF. CHOPIN – BerceuseF. LISZT – Studio in la minoreF. LISZT – Sesta RapsodiaG. GOLTERMANN – Cantilena dal concerto per violon-cello in la minoreN. PAGANINI – 24° CapriccioA. BAZZINI – Ronde des Lutins

8 febbraio 1913 – Sala VerdiLella del Valle de Paz – pianoforte

W. F. BACH – Concerto in re minore per organoG. F. HAENDEL – Fabbro armoniosoA. CORELLI – SarabandaF. COUPERIN – Tic-toc-chocF. CHOPIN – Notturno op. 27, n.1F. CHOPIN – BerceuseF. CHOPIN – Scherzo in si minoreC. DEBUSSY – SarabandaI. ALBÉNIZ – Fête-dieu à SevilleE. DEL VALLE DE PAZ – Pezzo di Fantasia op. 52C. SAINT-SAËNS-F. LISZT – Danse macabre

2 marzo 1913 – Sala VerdiTrattenimento di declamazione e musicaCon la partecipazione della Sig. na Prof. Ofelia MazzoniAlunni e orchestra del conservatorio

Poesie di Carducci, D’Annunzio, PascoliMusiche di Verdi e Boccherini

5 marzo 1913 – Sala VerdiConcerto di Arpa CromaticaLucille Wurmser-Delcourt – arpaOrchestra d’archi del R. ConservatorioAldo Lazzari – direttore

J. S. BACH – Fantasia CromaticaJ. S. BACH – Giga in si bemolleJ. S. BACH-C. SAINT-SAËNS – LargoJ. S. BACH – Gavotta per arpa solaC. DEBUSSY – DanzeJ. FÉVRIER – IntermezzoC. FRANCK – Danse lenteL. M. TEDESCHI – Patrouille EspagnoleP. NARDINI – LargoL. BOCCHERINI – Minuetto

5 maggio 1913 – Teatro RegioGrande Concerto Orchestrale90 esecutoriMario Corti – violinoGuglielmo Zuelli – direttore

W. A. MOZART – Sinfonia dal «Flauto magico»L. V. BEETHOVEN – Concerto re maggiore per violino eorchestraG. ZUELLI – Canto del boaro romagnolo (sinfonia-Ouverture)A. BORODIN – Scene della steppaP. NARDINI – Largo per archi, arpa, organo (trascri-zione Zuelli)

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J. SIBELIUS – Il cigno di TuonelaG. ROSSINI – Sinfonia nel «Guglielmo Tell»

1913-1418 gennaio 1914 – Sala VerdiConcerto dedicato ad Arcangelo CorelliMario Corti – violino solistaProf. Romeo Franzoni, Sigg. Giaccone, Guerci, Mar-chesi e Saracini – violini principaliProf. Gilberto Crepax – violoncello solistaRenzo Bossi – direttore

A. CORELLI – Concerto Grosso VIII dall’op. VI, Scrittoper la notte di Natale – per 2 violini e violoncello prin-cipali, orchestra d’archi e harmoniumA. CORELLI – Sonata da Chiesa dall’op. IV, per dueviolini con accompagnamento di pianoforteA. CORELLI – Andante, Adagio e Allegro dall’op. V pervioloncello con accompagnamento di pianoforteA. CORELLI – Sonata dall’op. V per violino con ac-compagnamento di pianoforteA. CORELLI – Partita per orchestra d’archiA. CORELLI – La Folie d’Espagne dall’op. V, per violiniprincipali e orchestra d’archi

14 febbraio 1914 – Sala VerdiConcerto di musica vocale e strumentaleSig.ra Margherita Marchi – cantoProf. Romeo Scarpa – violaProf. Renzo Bossi – direttore dell’orchestra d’archi

G. BOLZONI – Minuetto

G. BOLZONI – Dolce sognoG. BOLZONI – GavotteW. A. MOZART – Voi che sapete, aria nell’opera «LeNozze di Figaro»A. CORELLI – Folie d’EspagneC. GLUCK – O del mio dolce ardorA. F. TENAGLIA – AriaG. MARTUCCI – MelodiaG MARTUCCI – Momento musicale e MinuettoM. E. BOSSI – Serenatina e Gagliarda (dagli inter-mezzi Goldoniani)

1 marzo 1914 – Sala VerdiConcerto di musica per pianoforte e violinoSignorina Maria Olper – pianoforteMaestro Remy Principe – violino

J. S. BACH – Sonata in la maggiore per pianoforte eviolinoG. B. MARTINI – AndantinoG. PUGNANI-F. KREISLER – Preludio e AllegroH. LEONARD – Variazioni su una gavotta di CorelliF. CHOPIN – BallataT. LESCHETIZKY – TarantellaC. FRANCK – Sonata per pianoforte e violino

7 marzo 1914 – Sala VerdiConferenza dell’Avv. Carlo Jachino sul «Parsifal»Con proiezioni luminose ed esecuzioni musicali diprofessori e allieviAccompagna al pianoforte il Prof. Luigi Ferrari-Trecate

H. JACOBOWSKY – Frammenti del «Parsifal» per quat-tro violoncelli

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A. WILHELMJ – Parafrasi sul «Parsifal» per violino, conaccompagnamento di pianoforte

29 marzo 1914 – Sala VerdiConcerto Orchestrale e VocaleCol gentile concorso della Signorina Albertina Bar-bieri – cantoe del Signor Renato Zuelli – violoncelloCoro formato da alunne del R. ConservatorioRenzo Bossi – direttoreLuigi Ferrari-Trecate – accompagnatore al pianoforteF. MENDELSSOHN – Sinfonia «Italiana»F. CHOPIN – Canzone lituanaJ. BRAHMS – Ode safficaR. SCHUMANN – Sei bella o mia dolcezzaJ. BRAHMS – DomenicaR. WAGNER – Parafrasi sul «Parsifal» (per violoncello)G. PAISIELLO – Il mio ben quando verrà (per Canto)E. GRIEG – Herz WundenE. GRIEG – Frühling (per Orchestra d’archi)G. F. HAENDEL – Melodia per voci di donna all’uni-sono, con accompagnamento di orchestra d’archi.

3 aprile 1914 – Sala VerdiI Cantori di TriesteM° Romeo Bartoli – direttoreRappresentazione della Comedia Harmonica in stilemadrigalesco, a 5 vociO. VECCHI – L’Amfiparnaso (1551-1605)

19 aprile 1914 – Teatro RegioGrande Concerto Orchestrale della Società Filarmo-nica Boema di Praga

Vilém Zemanek – direttore

B. SMETANA – Ouverture dell’opera «La Sposa venduta»J. SUK – Scherzo fantastico op. 25R. WAGNER – Preludio e Morte d’Isotta, nell’opera«Tristano e Isotta»A. DVORÁK – Sinfonia n. 5 «Dal nuovo mondo»

1914-1521 dicembre 1914 – Sala VerdiLuisa Baccara – pianoforteGilberto Crepax – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 69F. CHOPIN – Allegro de Concert op. 46F. J. HAYDN – Concerto in re maggioreF. BLUMENFELD – PreludioE. SAUER – Studio da Concerto «Volubilità»F. SCHUBERT–J. FISCHHOF – Balletmusik aus «Rosa-munde»R. SCHUMANN – Traumes WirrenJ. B. BRÉVAL – RondòG. FAURÉ – ElégieA. RANDEGGER (Jun.) – Burlesque

3 febbraio 1915 – Sala VerdiTrio ItalianoV. Ranzato – violinoG. Berti – violoncelloU. Moroni – pianoforteCol gentile concorso della Signorina Teresa Andres –canto

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Ercole Giaccone – accompagnatore al pianoforte

J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87F. SCHUBERT – Alla lunaF. SCHUBERT – Dove? (dalla «Bella Molinara»)L. V. BEETHOVEN – Ah perfido, Scena e ariaW. A. MOZART – Trio in si bemolle maggioreF. LISZT – LoreleyR. WAGNER – SogniF. GASPARINI – Augellin vago e canoroR. SCHUMANN – Trio in sol minore op. 110

8 febbraio 1915 – Sala VerdiOreste De Rubertis – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 53F. CHOPIN – Studio in do diesis minore op. 25F. CHOPIN – Improvviso in fa diesis maggioreE. GRIEG – BallataF. BLUMENFELD – Preludio in mi minoreF. ROSSOMANDI – In montagnaC. DEBUSSY – La Sérénade interrompueG. MARTUCCI – Scherzo in mi maggioreM. RAVEL – Jeux d’eauR. SCHUMANN – Studi SinfoniciPianoforte Bechstein

8 marzo 1915 – Sala VerdiRita Hazon – arpaAttilio Brugnoli – pianoforteMario Corti – violinoManlio Dudovich – violaGilberto Crepax – violoncelloG. B. Blonksteiner – cornetta

Ercole Giaccone – violino e accompagnatore al pia-noforte

L. V. BEETHOVEN – Serenata per violino, viola e vio-loncelloF. POENITZ – Nordische BalladeL. M. TEDESCHI – Pattuglia Spagnuola, per arpa solaC. DEBUSSY – Rêverie, per violino e arpaF. THOMÉ – Fantasia originale, per cornetta in si be-molle con accompagnamento di pianoforteP. NARDINI – Sonata, per violaD. SCARLATTI – Sonata in la maggiore, per arpaD. SCARLATTI – Pastorale, per arpaJ. S. BACH – Bourrée, per arpaJ. BRAHMS – Quintetto op. 34

24 aprile 1915 – Sala VerdiLuigi Magistretti – arpaLuigi Ratiglia – contrabbassoMario Corti – violinoManlio Dudovich – violaGilberto Crepax – violoncelloErcole Giacconi – accompagnatore al pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Trio in do minore, per archiL. SPOHR – Fantasia in do minore, per arpaJ. P. RAMEAU – Egyptienne, per arpaD. PARADISI – Toccata, per arpaG. BOTTESINI – Variazioni su un’aria della «Ninapazza per amore» del Paisiello, per contrabbassoJ.S. BACH – Chaconne, per arpaL. RATIGLIA – Nostalgia, per contrabbassoL. RATIGLIA – Gavotta n. 2, per contrabbassoC. FRANCHI – Tarantella, per contrabbasso

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C. DEBUSSY – Jardin sous la pluie, per arpaN. PAGANINI-L. MAGISTRETTI – Tema e Variazioni n. 6,per arpa

1915-1615 dicembre 1915 – Sala VerdiConcerto vocale e strumentaleSig.ra Giuseppina Bertazzoli Gibellini – mezzosopranoSig.na Rita Hazon – arpaSig. Prof. Umberto Ferrari – violoncelloM° Vittorio Ghibellini – piaonoforte

F. POENITZ – Danza di morte delle Villi, per arpaJ. BRAHMS-F. LISZT – Variazioni su un tema di Paga-nini, per arpaL. BOCCHERINI – Adagio, per violoncelloL. BOCCHERINI – Allegretto affettuoso dalla quinta So-nata, per violoncelloL. CHERUBINI – Aria dal «Demofonte»F. LISZT – Etude de Concert in re bemolle, per arpaP. FLORIDIA – Falene, per arpaK. DAVIDOFF – Romanza senza parole, per violoncelloK. DAVIDOFF – Humoresque, per violoncelloG. ROSSINI – Aria nella «Cenerentola»

16 gennaio 1916 – Sala VerdiAlfredo Casella - pianoforte

J. S. BACH – Concerto italianoD. SCARLATTI – Quattro sonateF. CHOPIN – BarcarolaF. LISZT – Variazioni sopra un tema di Bach

C. DEBUSSY – La cathédrale engloutieM. RAVEL – Jeux d’eauP. DUKAS – Variazioni, Interludio e Finale sopra untema di RameauI. ALBÉNIZ –Granada, dai «Souvenirs d’Espagne»I. ALBÉNIZ – Evocation, da «Iberia»A. CASELLA – dai «Nove pezzi per pianoforte»:

– in modo elegiaco– in modo di minuetto– in modo rustico

Pianoforte Bechstein grande formato

21 gennaio 1916 – Sala VerdiArrigo Serato – violinoM° Luigi Ferrari-Trecate – pianoforte

T. A. VITALI – CiacconaF. M. VERACINI – SonataW. A. MOZART – Concerto in mi bemolleR. SCHUMANN – Canto della seraJ. S. BACH – AriaG. TARTINI – Fuga in la maggioreH. WIENIAWSKI – Romanza e Finale nel Concerto in reminore

4 febbraio 1916 – Sala VerdiConferenza in commemorazione di Giovanni Sgam-batiCon l’intervento del pianista Attilio BrugnoliOratore prof. Avv. Achille Berni Canani

G. SGAMBATI – Melodie poeticheG. SGAMBATI – Notturno quinto

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G. SGAMBATI – GavottaG. SGAMBATI – Preludio e fuga op. 6

6 febbraio 1916 – Sala VerdiConferenza su Federico ChopinCon l’intervento del pianista Attilio BrugnoliOratore prof. Achille Berni Canani

F. CHOPIN – Sonata in si bemolle minoreF. CHOPIN – BerceuseF. CHOPIN – Ballata in sol minore

7 febbraio 1916 – Sala VerdiConferenza sul temaLa musica nella vita italiana contemporaneaOratore: Ildebrando Pizzetti

1916-1711 marzo 1917 – Sala Verdi Antonietta Chialchia – violinoLuisa Baccara – pianoforte

N. PORPORA – Sonata in sol maggioreF. G. TURRINI – Sonata in re bemolle maggiore, perpianoforteA. SCARLATTI – Canzone, per pianoforteD. SCARLATTI – Toccata, per pianoforteG. MARTUCCI – Notturno, per violino e accompagna-mento di pianoforteO. RESPIGHI – Leggenda, per violino e accompagna-mento di pianoforte

G. PUGNANI – Preludio e Allegro, per violino e accom-pagnamento di pianoforteG. MARTUCCI – Racconto, per pianoforteC. DEBUSSY – Menestrel, per pianoforteG. M. ANFOSSI – Zingaresca, per pianoforteF. CHOPIN – Seconda Ballata, per pianoforteM. E. BOSSI – Sonata in mi minore op. 83, per piano-forte e violino

24 maggio 1917 – Regio Conservatorio di musicaPianista quindicenne Gualtiero VolterraConcerto a totale beneficio della Croce Rossa Italiana

C. MERULO – Toccata (trascrizione di Felice Boghen)D. ZIPOLI – Toccata (trascrizione di Felice Boghen)F. BOGHEN – Fuga (Tema del M° Setaccioli)F. BOGHEN – Fuga (Tema del M° Busoni)F. BOGHEN – Fuga (Tema originale)F. CHOPIN – Notturno in si maggioreF. CHOPIN – Scherzo in do diesis minoreG. MARTUCCI – Andante con variazioniC. FRANCK – Preludio, Corale e Fuga

11 giugno 1917 – Sala VerdiPietro Montani – pianoforte

C. SCOTT – Prélude SolennelleC. SCOTT – Due studiC. SCOTT – VesperaleC. SCOTT – ScherzoM. RAVEL – Valses nobles et sentimentalesC. DEBUSSY – La plus que lenteC. DEBUSSY – Reflets dans l’eau

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Ildebrando Pizzetti. Foto tratta dall’album Parma, Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dalla suafondazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Palatina di Parma, sezione musicale).

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C. DEBUSSY – Jardins sous la pluieG. FRUGATTA – Schizzi di Valzer

191916 febbraio 1919 – Ridotto del Teatro RegioConferenza svolta dal M° Giacomo Zuelli sull’argo-mento “Cantiamo”Coro degli iscritti alla Scuola Corale Popolare comunaleOrchestra di AllieviM° A. Pizzarelli – direttore

L. DE RILLÉ – La seraG. ZUELLI – PreghieraCori a 4 vociG. ZUELLI – Italia NovaInno popolare su parole di P. Squadrani

17 febbraio 1919 – Ridotto del Teatro RegioRina Gallo – pianoforte

F. CHOPIN – Studio n. 11, op. 25F. CHOPIN – Studio n. 6, op. 25F. CHOPIN – Scherzo in si minoreS. THALBERG – Preludio e StudioC. DEBUSSY – Feux d’artificeE. MAC-DOWEL – Danza di stregheH. KETTEN – Chasse au papillonG. M. ANFOSSI – ZingarescaG. M. ANFOSSI – Giochi d’acquaG. M. ANFOSSI – RisoG. M. ANFOSSI – Caccia al mosconeF. LISZT – Rapsodia n. 11

15 marzo 1919 – Ridotto del Teatro RegioLena Adani – pianoforteAlberto Poltronieri – violino

M. E. BOSSI – Sonata in mi minoreF. LISZT – Notturno n. 3F. CHOPIN – Scherzo in si bemolle minoreE. GRIEG – Oisillon, dai Pezzi liriciG. PUGNANI-F. KREISLER – Preludio e AllegroG. SGAMBATI – Andante Cantabile; Serenata napole-tanaA. RANDEGGER - PierrotW. A. MOZART – RondòF. CHOPIN – Notturno in mi bemolleE. WIENIAWSKI – Polonaise op. 4

8 aprile 1919 – Ridotto del Teatro RegioOlga e Umberto Supino – pianoforte e violino

T. A. VITALI – CiacconaA. CORELLI – Prima Sonata in re maggiore op. 5C. FRANCK – Sonata in la maggioreC. SAINT-SAËNS – Sonata in re minore op. 75

16 aprile 1919 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Polo:Enrico Polo – I violinoCostantino Soragna – II violinoGuglielmo Koch – violaCamillo Moro – violoncello

L. BOCCHERINI – Quartetto in re maggioreA. DVORÁK – Quartetto in mi bemolleL. V. BEETHOVEN – Quartetto in do minore

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7 maggio 1919 - Ridotto del Teatro RegioConcerto di musica vocale e strumentaleSig.ra Pina Agostini Bitelli – cantatriceM° Agide Tedoldi – pianoforteProf. L. Ferrari-Trecate – accompagnatore al piano-forte

F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49G. B. PERGOLESI – AriettaG. SARTI – Aria nell’opera «Giulio Sabino»N. JOMMELLI – Arietta «La Calandrina»F. CHOPIN – BerceuseF. CHOPIN – Notturno in fa diesis maggioreF. CHOPIN – Studio op. 25, n. 9F. CHOPIN – Valse brillante in la bemolle maggioreA. GANDINO – AbbandonatoA. GANDINO – Sera festivaO. RESPIGHI – In altro mareO. RESPIGHI – Razzolan sopra l’aia le gallineF. CHOPIN – Ballata in la bemolle minore

Canti popolari delle campagne emiliane armonizzatida C. Grimandi:Quando io vedo il moretto passarePasso ripassoSe la vedessiCantiam cantiam giulietta

12 maggio 1919 – Ridotto del Teatro RegioConcerto di musica strumentaleRemy Principe – violinoQuartetto Triestino:

E. Curellich – pianoforteGiuseppe Viezzoli – violinoManlio Dudovich – violaDino Baraldi – violoncello

R. SCHUMANN – Quartetto op. 47J. BRAHMS – Quartetto op. 25

24 maggio 1919 – Ridotto del Teatro RegioConcerto vocale e strumentaleSig.na Albertina Barbieri – cantoRita Hazon – arpaManlio Dudovich – violaProf. L. Ferrari-Trecate – accompagnatore al pianoforte

F. POENITZ – Danza di morte delle VilliG. PIERNÉ – ImpromptuA. CALDARA – Come raggio di solM. A. CESTI – Intorno all’idol mioG. TARTINI – LargoL. FERRARI-TRECATE – NovellettaA. ARIOSTI – SonataS. AUTERI-MANZOCCHI – Una fanciulla colse un fiorellinS. AUTERI-MANZOCCHI – ValseS. AUTERI-MANZOCCHI – Serenata (Parole di ArrigoBoito)A. SEPPILLI – Le campane del villaggioP. FLORIDIA – FalenaL. FERRARI-TRECATE – Cielo d’argentoL. FERRARI-TRECATE – O mia CasettaL. FERRARI-TRECATE – Fiorin di terra (stornelli pa-triottici nello stile popolare – Parole di A. Cerè)

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1919-192016 dicembre 1919 – Sala VerdiNatalia de Sanctis – cantatriceRemy Principe – violinoLuigi Ferrari-Trecate – pianoforte

J. S. BACH – Sonata in la, per pianoforte e violinoM. A. CESTI – Intorno all’idol mio I. PIZZETTI - I PastoriF. TURINI-R. PRINCIPE – AndanteG. S. CARBONELLI-R. PRINCIPE – ZampognaraG. PUGNANI – Preludio e AllegroA. ZANELLA – EnigmaA. ZANELLA – Il ForestieroC. CUI – BerceuseP. DE SARASATE – Zingaresca

28 dicembre 1919 – Anna Mattioli – pianoforte

C. DEBUSSY – Arabesque n. 2F. LISZT – Etude de Concert, in re bemolleO. RAVANELLO – Tema con variazioni per la mano sinistraE. DOHNÁNYI – Rapsodia op. 11B. MUGELLINI – Salita al monteE. GRIEG – L’OisillonA. LONGO – Intermezzo in do diesisB. CESI – Pezzo da Concerto. Pensiero agitato

18 febbraio 1920 – Teatro ReinachFerenc von Vecsey – violinoWalter Meyer-Radon – accompagnatore al pianoforte

G. TARTINI – Trillo del diavoloJ. S. BACH – Ciaccona, per violino soloH. VIEUXTEMPS – Concerto in re minoreH. WIENIAWSKI – Souvenir de MoscouA. BAZZINI – Ronde des Lutins

Pianoforte Bechstein grande formato

9 marzo 1920 – Ridotto del Teatro RegioIl mistero e la MusicaConferenza del M° Giacomo Orefice con illustrazionipianistiche

1 – La musica del SilenzioA. FRANCHETTI – L’Oceano, nel «Cristoforo Colombo»G. OREFICE – Alba in montagna2 – La musica della NaturaE. GRIEG – Il ruscelloR. WAGNER – Il mormorio della ForestaF. LISZT – La predica di S. France sco agli uccelliG. OREFICE – Mareggiata3 – La musica dell’AmoreC. DEBUSSY – Nel «Pelléas et Mélisande»C. GOUNOD – Nel «Faust»G. VERDI – Nel «Ballo in Maschera»R. WAGNER – Nel «Tristano e Isotta»4 – La musica del MisteroF. CHOPIN – Quindicesimo Preludio

10 marzo 1920 – Ridotto del Teatro RegioPia Garagnani – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 53C. FRANCK – Preludio, Corale e Fuga

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Ferenc Vecsey. (Casa della Musica, Archivio Storico del Teatro Regio, legato Ferrarini, LF 1495).

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G. SGAMBATI – ToccataM. RAVEL – Jeux d’eauD. SCARLATTI-K. TAUSIG – Sonata in faF. CHOPIN – Dodici Preludi (n 1, 3, 8, 13, 16, 17, 18,19, 20, 22, 23, 24)F. CHOPIN – Polonaise in la bemolle

26 marzo 1920 – Ridotto del Teatro RegioConcerto di musica vocaleAntonia del Mare – sopranoLivia Sigalla – contraltoLuigi Ferrari-Trecate – accompagnatore al pianoforte

F. MENDELSSOHN – Canto autunnaleF. MENDELSSOHN – Il campo delle spigheF. SCHUBERT – Margherita all’arcolaioG. CACCINI – AmarilliE. GRIEG – Mentre aspettoG. B. BASSANI – Dormi bella, da «La serenata»R. RONTANI – Se bel rioF. SCHUBERT – Il viandanteR. SCHUMANN – Tu sei siccome un fioreC. SAINT-SAËNS – La mort d’OphélieJ. BRAHMS – L’amor mioE. GRIEG – La madre cantaR. SCHUMANN – Notte di primaveraA. BRUNEAU – L’heureux vagabondR. SCHUMANN – L’amor ritornaA. RUBINSTEIN – Il viaggiatore notturno

30 marzo 1920 – Ridotto del Teatro RegioAttilio Crepax – violinoCol concorso del pianista Luigi Ferrari-Trecate

C. FRANCK – Sonata in la maggiore, per pianoforte eviolinoJ. S. BACH – Preludio e Fuga, per violino soloG. B. MARTINI – AndantinoL. COUPERIN – PavaneF. FRANCOEUR – Siciliano e Rigodon, per violino conaccompagnamento di pianoforteM. BRUCH – Concerto in sol minore, per violino conaccompagnamento di pianoforte

9 aprile 1920 – Ridotto del Teatro RegioConcerto di arpa e quartetto a cordaAda Sassòli Ruata – arpaErmanno Marchesi – I violinoFilippo Alzetta – II violinoGiuseppe Alessandri – violaRenato Zuelli – violoncelloR. SCHUMANN – Quartetto in la minore op 41, n. 1J. S. BACH – BourréeD. SCARLATTI-K. TAUSIG – PastoraleC. SAINT-SAËNS – Fantasia op. 95P. I. TCHAIKOVSKY – Andante cantabile con sordinodal Quartetto op. 11F. MENDELSSOHN – Intermezzo del Quartetto n. 2 op. 13C. DEBUSSY – Arabesque n. 1

Canzoni popolari francesi del sec. XVIII:- Il était une bergère- Le bon petit roi d’IvetôtA. ZABEL – Marguerite au rouetG. PIERNÉ – ImpromptuG. PIERNÉ – CapriceE. GRIEG – Quartetto op. 27 in sol minore

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16 aprile 1920 – Ridotto del Teatro RegioConferenza: “F. Liszt, la sua vita e le sue opere”del prof. A. A. BonorandIllustrata da proiezioni luminose e esecuzioni pianisticheal pf. il Sig. Mario Zanfi (diplomato del Conservatorio)

F. LISZT – Sonata in si minoreF. LISZT – Vicino alla sorgenteF. LISZT – Le campane di GinevraF. LISZT – Tarantella da «Venezia e Napoli»F. LISZT – Terzo Notturno dai «Sogni d’amore»F. LISZT – La Campanella, trascrizione da PaganiniF. LISZT – Leggenda di S. Francesco che camminasulle ondeF. LISZT – Polonese in mi maggiore

18 aprile 1920 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Fitzner:Rudolf Fitzner – I violinoMax Weissgärber – II violinoJaroslaw Czerny – violaAnton Walter – violoncello

P. I. TCHAIKOVSKY – Quartetto in mi bemolle minoreJ. BRANDTS-BUYS – Serenata siciliana (inedita)A. BORODIN – Quartetto in la maggiore

29 aprile 1920 – Teatro RegioGrande concerto del Pianista Compositore M° Amil-care ZanellaCon il concorso dei signori professori:Alfredo Barbagelata – I violinoTorquato Franchi – II violino

Giuseppe Alessandri – viola Gilberto Crepax – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 54, per pianoforteG. F. HAENDEL – Andante religioso (Trascrizione di A.Zanella)D. SCARLATTI – Allegro, per pianoforteA. ZANELLA – QuintettoA. ZANELLA – Introduzione e fuga a due soggetti *A. ZANELLA – Tempo di minuetto n. 2 op. 54 *A. ZANELLA – Umoresca *A. ZANELLA – Studio eroicoR. WAGNER-F. LISZT – «Tannhaüser», ouverture perpianoforte

* Prime esecuzioni a Parma

4 maggio 1920 – Teatro ReinachConcerto di Musiche CinquecentescheI cantori di BolognaDirezione artistica – F. Vatielli-V. VenezianiVittore Veneziani – direttore

Prima Parte – Mottetti:J. DE PRÉS – Ave verum corpusG. P. PALESTRINA – Ecce quomodoG. P. PALESTRINA – Tenebrae factae suntT. L. DA VICTORIA – Tantum ergo (frammento)

Seconda Parte – Madrigali:L. MARENZIO – Al lume delle stelleC. GESUALDO – Mercè, grido piangendoC. GESUALDO – Tu m’uccidi, o crudeleC. MONTEVERDI – Cor mio

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C. MONTEVERDI – Ecco mormorar l’ondeTerza Parte – Canzoni:F. AZZAIOLO – Come t’aggio lasciatoF. AZZAIOLO – La manza miaM. PESENTI – Del lecto me levavaA. BANCHIERI – Mascherata di VillanelleA. BANCHIERI – Gioco della passerinaA. BANCHIERI – Contrappunto bestiale alla menteO. VECCHI – SerenataO. VECCHI – Capriccio

4 giugno 1920 – Ridotto del Teatro RegioGemma Cappelletto – pianoforteD. SCARLATTI – ToccataD. SCARLATTI – Pastorale e CapriccioD. SCARLATTI – SonataL. V. BEETHOVEN – Sonata «Appassionata»A. BRUGNOLI – Scene NapoletaneF. CHOPIN – BarcarolaF. CHOPIN – Ballata in fa minoreF. LISZT – Capriccio in sol minoreF. LISZT – Capriccio in mi maggioreF. LISZT – Sesta Rapsodia Ungherese

1920-192111 novembre 1920 – Teatro RegioGrande concerto orchestrale diretto dal M° Arturo To-scaniniOfferto in omaggio ai Soci della Società dei ConcertiL. V. BEETHOVEN – Sinfonia Quinta

R. WAGNER – Preludio e morte di Isotta (da «Tristanoe Isotta»)A. ROUSSEL – Le Festin de l’AraignéeI. PIZZETTI – Suite per orchestra dalla musica per la«Pisanella» di G. D’AnnunzioR. STRAUSS – «Don Giovanni», poema sinfonicoG. VERDI – «I Vespri Siciliani», Sinfonia

21 novembre 1920 – Teatro RegioBronislaw Hubermann – violinoCon la collaborazione del pianista Paul FrenkelG. TARTINI – Sonata in sol minore «Il trillo del Diavolo»F. MENDELSSOHN – Concerto per violini in mi minoreF. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49, per piano-forte soloW. A. MOZART – Adagio in mi minoreN. PAGANINI – La campanellaPianoforte della Fabbr. Ital. Pianoforti di Torino

18 gennaio 1921 – Sala VerdiPia Garagnani – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 57 («Appassionata»)J. S. BACH (Bülow) – Fantasia cromatica e FugaD. SCARLATTI (Bülow) – GigaN. PAGANINI-F. LISZT – Capriccio («La Chasse»)C. DEBUSSY – Jardins sous la pluieF. CHOPIN – Studi op. 10, n. 1, 5, 12F. CHOPIN – Studi op. 25, n. 1, 6, 7, 11, 12F. CHOPIN – Polacca

31 gennaio 1921 – Sala VerdiTournée Olivieri Sangiacomo-Corti-Respighi

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Bronislaw Hubermann. (Casa della Musica, Archivio Storico del Teatro Regio, legato Ferrarini, LF 2560)

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Elsa Olivieri Sangiacomo – cantoMario Corti – violinoOttorino Respighi – pianoforte

G. TARTINI – Sonata in mi maggiore (Realizzazione diO. Respighi)G. TARTINI – Grave, Allegro, per piano e violinoO. RESPIGHI – Sonata in si minore per pianoforte e violinoO. RESPIGHI – Berceuse bretonneO. RESPIGHI – La muerte del Payador (La morte delTrovatore)O. RESPIGHI – Dal «Rubayat»:

– Ogni giorno voi dite...– Una sol cosa è certa...– V’era una porta....– Vieni, riempi il bicchier....

O. RESPIGHI – MomentoN. PORPORA – AriaE. WOLF-FERRARI – MinuettoF. M. VERACINI – LargoG. CHIABRERA – La caccia (Realizzazione di MarioCorti)

1921-2223 dicembre 1921 – Sala VerdiTrio Bolognese:Raffaele Salviati – pianoforteEnrico Campaiola – violinoBenedetto Mazzacurati – violoncelloGavino Gabriel – musicologo

L. V. BEETHOVEN – Trio op. 1, n. 1

- Canti e Cantadori della Sardegna (Esecuzioni ecommenti di Gavino Gabriel)F. SCHUBERT – Trio op. 99

20 gennaio 1922 – Sala VerdiQuartetto Rosé:Arnold Rosè – I violinoPaul Fischer – II violinoAnton Ruzitska – violaAnton Walter – violoncello

F. SCHUBERT – Quartetto in la minore op. 29A. BORODIN – Quartetto in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto in mi minore op. 59, n. 2

27 febbraio 1922 – Sala VerdiMattinata MusicaleAntonia del Mare – sopranoLivia Sigalla – contraltoLuigi Ferrari-Trecate – pianoforteAlfredo Barbagelata – violinoGilberto Crepax – violoncello

B. SMETANA – Trio in sol minore per pianoforte, violinoe violoncelloG. DONIZETTI – Notturnino, duetto per soprano e con-traltoG. PAISIELLO – Nel cor più non mi sentoH. PURCELL – Aria dall’opera «Didone ed Enea»E. GRIEG – Il sognoA. FALCONIERI – Segui dolente coreG. B. PERGOLESI – Se tu m’amiF. SCHUBERT – Il re degli Alni

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J. S. BACH – AriaE. LALO – IntermezzoL. SINIGAGLIA – HumoreskeR. SCHUMANN – Non t’odio noC. DEBUSSY – Aria di LiaF. B. PRATELLA – La strada biancaC. SAINT-SAËNS – La ClocheR. ZANDONAI – L’assiuoloJ. SIBELIUS – Tornando dal convegnoL. CHERUBINI – La mia FilliL. CHERUBINI – Dite almen, amiche fronde

17 marzo 1922 – Sala VerdiMoritz Rosenthal – pianoforte

G. F. HAENDEL – Aria con variazioniJ. P. RAMEAU – TambourinG. B. MARTINI – GavotteD. SCARLATTI – VivaceR. SCHUMANN – CarnavalF. CHOPIN – Tre StudiF. CHOPIN – Valse op. 4F. CHOPIN – ScherzoF. CHOPIN – Chant PolonaisF. SCHUBERT – Momento musicaleM. ROSENTHAL – PapillonsM. ROSENTHAL – Humoresque sur des thèmes de J.Strauss

29 marzo 1922 – SalaVerdiCarlo Zecchi – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 32, op. 111

F. CHOPIN – Allegro de ConcertM. RAVEL – Jeux d’eauI. ALBÉNIZ – AragonaF. BAJARDI – BallataA. GASCO – Le danzatrici di JophurF. LISZT – Polonaise seconda

19 aprile 1922 – Sala VerdiMario Zanfi – pianoforteErcole Giaccone – violino

W. A. MOZART – Sonata in re maggiore, per pianofortee violinoF. M. VERACINI-R. FRANZONI – Ciaccona, per violinocon accompagnamento di pianoforteF. CHOPIN – Scherzo in si bemolle minoreF. CHOPIN – Serenata in sol maggioreF. CHOPIN – TarantellaJ. BRAHMS – Sonata per piano e violino op. 100C. DEBUSSY – MinuettoC. DEBUSSY – Clair de luneC. DEBUSSY – RêverieF. LISZT – Rapsodia spagnuolaC. FRANCK – Andantino quietosoF. FRANCOEUR-F. KREISLER – Sicilienne et Rigaudon

4 maggio 1922 – Sala VerdiRebecca Clarke – violaMay Mukle – violoncelloLuigi Ferrari-Trecate – pianoforte

J. BRAHMS – Trio in la minore op. 114, per pianoforte,viola e violoncello

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F. GEMINIANI – GavottaJ. E. GALLIARD – Sarabanda e CorrenteB. GALUPPI – GigaR. CLARKE – Sonata per viola e pianoforteR. CLARKE – Due brevi duetti per viola e violoncellosenza accompagnamentoF. BRIDGE – MelodiaANONIMO – Canto popolare cinese (Riduzione di E.Goossens)ANONIMO – Canto popolare svedese (Riduzione di P.Gaingler)D. POPPER – Danza degli elfi

8 maggio 1922 – Sala VerdiAlbertina Hirschier – cantoMargherita Cicognari – arpaLuigi Ferrari-Trecate – accompagnatore al pianoforte

F. POENITZ – Nordische BalladeG. B. BASSANI – Serenata (trascrizione a cura di V. M.Vanzo)B. PASQUINI – Canzonetta (trascrizione a cura di V. M.Vanzo)A. FALCONIERI – Villanella (trascrizione a cura di V.M. Vanzo)J. BRAHMS – L’amore è eternoJ. BRAHMS – Notte di maggioJ. BRAHMS – L’amor mioJ. P. RAMEAU – EgyptienneC. H. GRAUN – GigaL. C. DAQUIN – Le CoucouC. SAINT-SAËNS – La mort d’OphélieH. DUPARE – Extase

C. DEBUSSY – Les Chevaux de boisG. GUERRINI – Nostalgia di novizie (dalle «Suore»)F. ALFANO – Danse ancienneA. HASSELMANS – FolletsL. M. TEDESCHI – La pattugliaI. PIZZETTI – S. BasilioM. MUSORGSKIJ – La poupée s’endortM. MUSORGSKIJ – Hopak

15 maggio 1922 – Sala VerdiMarcella Chiesi – pianoforte

ANONIMO – Villanella (trascrizione di O. Respighi)V. GALILEI – Gagliarda (trascrizione di O. Respighi)ANONIMO – Siciliana (trascrizione di O. Respighi)C. FRANCK – Preludio, Corale e FugaR. ROSSI – Serenata in mareR. ROSSI – Tema e VariazioniC. DEBUSSY – Reflets dans l’eauC. DEBUSSY – La Cathédrale engloutieI. ALBÉNIZ – DeseoM. RAVEL – Jeux d’eauS. RACHMANINOV – Preludio

1922-2330 novembre 1922 – Sala VerdiDoppio Quintetto di Torino

J. S. BACH – Suite in si minore, per flauto e archiJ. BRAHMS – Trio per pianoforte, violino e corno op. 47E. LALO – Due Aubades per Doppio Quintetto

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W. A. MOZART – Divertimento in re maggiore (Köschel251) per oboe, corno, fagotto e archi

10 gennaio 1923 – Sala VerdiMiecio Horszowski – pianoforteMario Corti – violino

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle op. 12, n. 3I. PIZZETTI – Sonata in la (1919)J. BRAHMS – Sonata in sol maggiore op. 78

5 febbraio 1923 – Sala VerdiAlberto Poltronieri – violinoAntonio Capri e Luigi Ferrari-Trecate – accompa-gnatori al pianoforte

A. CAPRI – Sonata in re bemolle, per violino e piano-forteC. SINDING – Concerto in la maggiore, per violino conaccompagnamento di pianoforteA. CAPRI – Rêverie (al pianoforte l’Autore)F. KREISLER – Serenata spagnolaK. GOLDMARK – AndanteJ. HUBAY – Zephir, per violino con accompagnamentodi pianoforte

9 febbraio 1923 – Sala VerdiMaria Rita Brondi – liuto, chitarra, cantoAldo Lazzari – pianoforte

ANONIMO (1200) – Lauda alla Vergine, canto e liutoS. MOLINARO – Saltarello, liuto soloANONIMO (1500) – E dirgli: Orlando... (Ariosto, CantoXLIII) canto e liuto

L. LUZZASCHI – O primavera, madrigale per canto eliutoC. NEGRI – Brando gentile, liuto soloANONIMO (1500) – Italiana , liuto soloG. STEFANI – Amante felice, canto con chitarrigliaANONIMO (1600) – CarillonD. PELLEGRINI – Toccata, chitarraC. MONTEVERDI – Battesimo e morte di Clorinda,canto e chitarraC. DEBUSSY – La Cathédrale engloutieF. CHOPIN – Polonese in la bemolle, per pianoforteF. SOR – Due MinuettiP. GARAT – Dans le printemps de mes annéesI. G. WERTZ – Fantasia, per chitarra modernaD. AUBER-F. LISZT – Tarantella, dall’opera «La Mutadi Portici»

20 febbraio 1923 – Sala VerdiLydia Bocci Brunacci – mezzo sopranoRenzo Bossi – pianoforteRemy Principe – violino

ANONIMO (sec. XVIII) – Concerto in tre tempi, nellatrascrizione per violino e pianoforte di O. RespighiB. MARCELLO – Quella fiamma che m’accendeA. SCARLATTI – Se Florindo è fedeleL. CHERUBINI – Demofonte, per cantoR. BOSSI – Sonata intima, in tre tempiA. ZANELLA – EnigmaR. BOSSI – Con li angioliR. BOSSI – Notte dolorosaO. RESPIGHI – Ballata, per cantoR. PRINCIPE – Siciliana

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R. PRINCIPE – ZampognataR. PRINCIPE – Studio per violino e pianoforte

24 marzo 1923 – Sala VerdiGuido Alberto Fano – pianoforteEnrico Polo – violino

R. SCHUMANN – Prima Sonata in la minore op. 105V. D’INDY – Sonata in do maggiore op. 59R. STRAUSS – Sonata in mi bemolle maggiore op. 18

1923-243 dicembre 1923 – Sala VerdiTeresa Andres – cantoGilberto Crepax – violoncelloElena Guareschi – pianoforteRita Hazon – arpaLuigi Ferrari-Trecate – accompagnatore al pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 13 «Patetica»A. ARIOSTI – AdagioP. NARDINI – LarghettoF. NERUDA – Berceuse slaveC. DEBUSSY – Chansons de BilitisC. DEBUSSY – Ariettes oubliéesG. FAURÉ – Impromptu op. 86N. PAGANINI-R. SCHUMANN – La CacciaA. HASSELMANS – FollettiI. AZZONI – Studio-CapriccioA. SPENDIAROV – BerceuseF. CHOPIN – Polonese in fa diesis minore op. 44

F. ALFANO – Parlami, amor mioI. PIZZETTI – I PastoriM. RAVEL – Tout gai B. GALUPPI – Sonata in re maggiore

12 dicembre 1923 – Sala VerdiConcerto di musiche polifoniche italiane del CinquecentoSocietà Corale VaresinaRomeo Bartoli – direttore

G. G. GASTOLDI – Amor vittorioso, a 5 vociM. INGEGNERI – Tenebrae factae sunt, a 4 vociG. G. GASTOLDI – Il premiato, a 5 vociA. SCANDELLO – Bonzorno, a 4 vociC. MONTEVERDI – Ecco mormorar l’onda, a 5 vociC. MONTEVERDI – Lamento d’Arianna, madrigale a 5 vociO. VECCHI – Le Veglie di Siena, a 3, 4, e 6 voci

24 gennaio 1924 – Sala VerdiGioconda de Vito – violinoSig.na Elvira De Vito – pianoforte

A. VIVALDI – Sonata in la maggioreA. ZANELLA – PoemettoN. PAGANINI – Concerto in re maggioreF. KREISLER – Tambourin ChinoisJ. S. BACH – Aria sulla quarta cordaP. DE SARASATE – Zingaresca

11 febbraio 1924 – Sala VerdiMenuccia Zito – violinoArnaldo Sbordone – pianoforte

C. SAINT-SAËNS – Concerto in si minore op. 61

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Enrico Polo. Foto tratta dall’album Parma, Regio Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, dalla sua fon-dazione a tutto l’anno 1925 (Biblioteca Palatina di Parma, sezione musicale).

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D. SCARLATTI – Due sonateI. PIZZETTI – In una giornata piovosa, nel boscoG. MARTUCCI – Scherzo op. 53, n. 2 per pianoforte soloG. TARTINI – L’arte dell’ArcoG. B. SAMMARTINI – Canto amorosoG. PUGNANI-F. KREISLER – Preludio e allegroL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 53 («L’Aurora»), perpianoforte soloP. DE SARASATE – Romanza andalusaH. WIENIAWSKI – Carnevale russo

12 e 14 febbraio 1924 – Sala VerdiDue lezioni illustrate da esecuzioni pianistiche sullastoria del ClavicembaloTenute dal Prof. Guido GasperiniLe illustrazioni saranno tenute da allieve della scuolaprincipale di pianoforte (Insegnante Aldo Lazzari)

Prima lezione:J. CHAMBONNIÈRES – SarabandaF. COUPERIN – Le Réveil-matinJ. P. RAMEAU – Le rappel des oiseauxJ. P. RAMEAU – TambourinF. COUPERIN – PapillonsF. COUPERIN – GavotteF. COUPERIN – Le petits moulins à ventJ. P. RAMEAU – La pouleJ. P. RAMEAU – Les Tendres PlaintesL. C. DAQUIN – Le Coucou

Seconda lezioneG. FRESCOBALDI – Preludio e Fuga in sol minoreG. FRESCOBALDI – La FrescobaldaD. SCARLATTI – Pastorale

D. SCARLATTI – CapriccioB. GALUPPI – Sonata in tre tempiA. SCARLATTI – ToccataB. PASQUINI – SonataD. PARADISI – Toccata

22 febbraio 1924 – Sala VerdiLeandro Criscuolo – pianoforte

J. S. BACH-F. LISZT – Fantasia e fuga in sol minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 57 («Appassionata»)D. SCARLATTI – Sonata in re maggioreD. SCARLATTI – Sonata in la maggioreF. CHOPIN – Studio op. 10, n. 3F. CHOPIN – Studio op. 25, n. 12F. CHOPIN – Polonaise in la bemolle op. 53A. BARBAGELATA – ImprovvisoI. AZZONI – CapriccioI. AZZONI – Studio op. 17C. SAINT-SAËNS – Bourrèe per la mano sinistraR. SCHUMANN – Scene InfantiliA. RUBINSTEIN – Studio in doR. PICK-MANGIAGALLI – La danse d’OlafF. LISZT – Dodicesima Rapsodia Ungherese

29 febbraio 1924 – Sala VerdiMadda Naldi – cantoMelchiorre Rosa – pianoforte

R. ZANDONAI – SerenataF. VATIELLI – La canzone delle violetteF. VATIELLI – AmoreO. RESPIGHI – La StornellatriceF. ALFANO – Tre poemi di Tagore:

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– Mamma il giovane principe...– Egli mormorò...– Parlami amor mio...

M. ROSA – Ritorno dal pascoloM. ROSA – Mattino alpestreM. ROSA – Processione notturna del Venerdì SantoM. ROSA – Festa campestreM. ROSA – Nonna narrateM. ROSA – Passeggiata francescanaM. ROSA – Primavera

12 aprile 1924 – Sala VerdiConcerto di Sonate per pianoforte e violinoOlga e Umberto Supino

L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 12, n. 1J. BRAHMS – Sonata in re minore op. 108R. STRAUSS – Sonata in mi bemolle maggiore op. 18

1924-192511 gennaio 1925 – Sala VerdiMaria Conciato – pianoforte

F. CHOPIN – Notturno in re bemolle maggioreF. CHOPIN – Ballata in sol minoreM. RAVEL – Jeux d’eauF. LISZT – Rapsodia spagnola

16 gennaio 1925 – Sala VerdiNievo Ippolito Albertelli – violoncelloUmberto Micheli – accompagnatore al pianoforte

L. BOCCHERINI – Concerto in si bemolleG. VALENTINI – Sonata decimaA. GLAZUNOV – Chant du MènestrelE. MAINARDI – NotturnoD. POPPER – Elfentanz

1925-192628 novembre 1925 – Sala VerdiConcerto fuori programmaIris Battagliola – pianoforteD. SCARLATTI – Due sonateR. SCHUMANN – Pezzi fantasticiF. CHOPIN – Studio n. 3 op. 10 e altri studiC. DEBUSSY – Serenata interrottaC. DEBUSSY – MenestrelloR. PICK-MANGIAGALLI – MignardisesI. ALBÉNIZ – Triana

2 dicembre 1925 – Sala VerdiTrio Pizzetti:Arrigo Serato – violinoEnrico Mainardi – violoncelloIldebrando Pizzetti – pianoforteI. PIZZETTI – Sonata in fa per violoncello e pianoforte(1921)I. PIZZETTI – Tre canti, versione per violino e piano-forte (1924)I. PIZZETTI – Trio in la, per violino, violoncello e pia-noforte (1925)Per la serata ingresso aperto ai non soci

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14 dicembre 1925 – Sala VerdiFernanda Buranello – violoncelloAntonio Veretti – pianoforte

G. F. HAENDEL – SonataL. BOCCHERINI – SonataA. VERETTI – Sonata come una fantasiaG. GUERRINI – CiociariaE. GRANADOS-G. CASSADÒ – IntermezzoJ. B. SENAILLÉ – Allegro spiritosoC. DEBUSSY – RêverieC. DEBUSSY – MinuettoD. POPPER – Studio da concerto

22 dicembre 1925 – Sala VerdiCesare Barison – violinoEugenio Visnoviz – pianoforte

Musiche di Mozart, Borghi, Debussy, Chaminade, Sa-rasate

11 gennaio 1926 – Sala VerdiErmanno Beato de Kuscnihoff – pianoforte

J. S. BACH – Preludio e fuga in re maggioreF. J. HAYDN – Andante con variazioniF. CHOPIN – Allegro di ConcertoF. CHOPIN – BarcarolleS. PROKOF’EV – Allemande; Prélude

5 febbraio 1926 – Sala Verdi1° Concerto Pro Cultura popolareRosa Spier – arpaBernhard Samuels – flauto

Louis Delachaud – viola

J.S. BACH – Sonata in mi bemolle maggioreJ. P. RAMEAU – L’EgyptienneL. C. DAQUIN – Le CoucouG. F. HAENDEL – Passacaglia, per arpa solaC. DEBUSSY – Sonata per arpa, flauto e violaW. A. MOZART – Andante del Concerto per flauto e arpaA. BAX – Trio elegiaco per flauto, viola e arpaP. GUNBERT – SarabandaG. FAURÉ – Improvvisata, per arpa sola

12 febbraio 1926 – Sala VerdiConcerto per orchestra d’archi, arpa e solisti Maestro Guido Guerrini – direttorePriano, Barbagelata, Franzoni, Marchesi, Bazzi, Ber-tolotti, Clausini – violiniAlessandri – violaFrancesconi – violoncello Adorni e Forgioni – contrabbassi Rita Hazon – arpaTeresa Andres – cantatriceA. CORELLI – Suite op. 5L. D’HERVELOIS – Seconda Suite per violoncello e or-chestra W.A. MOZART – Piccola serenataG. GUERRINI – Le Fiamme su l’altare (Parole di E.Storchi), trittico per soprano, archi e arpeM. E. BOSSI – Intermezzi Goldoniani

15 febbraio 1926 – Sala Verdi2° Concerto Pro Cultura popolareRachele Maragliano-Mori – cantatrice

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Umberto Micheli – pianoforteMusiche di Beethoven, Brahms, Wolf, SchumannV. MOLINARI – BurlescheN. ROTA – Illumina tu fuocoM. CASTELNUOVO-TEDESCO - L’infinito I. PIZZETTI – La madre al figlio lontanoM. MUSORGSKIJ – Due composizioni burlescheC. DEBUSSY – Air de Lia

24 febbraio 1926 – Sala VerdiLeo Guetta – violinoSandro Fuga-Gallino – pianoforteG. TARTINI – SonataF. ALFANO – Sonata in reE. CHAUSSON – PoemaF. M. VERACINI – LargoG. PUGNANI-F. KREISLER – Preludio-Allegro(Programma incompleto)

18 marzo 1926 – Sala VerdiHina Spani – sopranoUmberto Micheli – pianoforteG. B. BONONCINI – Deh più a me non v’ascondeteG. CACCINI – AmarilliA. SCARLATTI – Se Florindo è fedele...BACH – Viens prés de moi...H. DUPARC – Chanson tristeG. FAURÉ – Dans le ruines d’une AbayeC. DEBUSSY – Clair de luneR. WAGNER – SouffrancesW. A. MOZART – Aria nell’opera «Nozze di Figaro»M. DE FALLA – Ninna nanna

M. DE FALLA – JotaG. ROSSINI – Aria nell’opera «Guglielmo Tell»

26 marzo 1926 - Ridotto del Teatro Regio3° Concerto Pro Cultura PopolareRosina Torri – sopranoRita Hazon – arpaPietro Cimara – pianoforte

P. CIMARA – Notte di estateP. CIMARA – PasseggioP. CIMARA – Presso una fontanaJ. S. BACH – BourréeD. PARADISI – ToccataA. BOITO – Nenia, da «Mefistofele»P. CIMARA – Dolce notteP. CIMARA – ParanzelleP. CIMARA – A una rosaP. CIMARA – ScherzoA. SPENDIAROV – BerceuseA. SEPPILLI – Le campaneN. PAGANINI-R. HAZON – La cacciaJ. MASSENET – Picciol Desco, Romanza da «Manon»G. PUCCINI – Un bel dì vedremo, da «Madama Butterfly»

6 aprile 1926 – Sala Verdi4° Concerto Pro Cultura popolareGioconda De Vito – violinoBianca Trivioli-Bandini – cantatrice Elvira De Vito – pianoforteM° Primo Bandini – pianoforte

Musiche di Scarlatti, G. F. Haendel, D. Paradisi, A. Gret-chaninov, S. Rachmaninov, F. Chopin, A. Barbagelata;

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O. RESPIGHI – Rispetto toscanoM. E. BOSSI – SerenatinaA. BAZZINI – Ridda dei follettiA. BAZZINI – Tamburino CineseP. DE SARASATE – ZingarescaW. A. MOZART – RondòF. KREISLER – Capriccio Viennese

12 aprile 1926 – Sala VerdiQuartetto Triestino:Angelo Jancovich – violinoGiuseppe Viezzoli – violinoManlio Dudovich – violaDino Baraldi – violoncello

F. SCHUBERT – Quartetto in re minore op. postumaG. GUERRINI – Secondo Quartetto in reL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 2

19 maggio 1926 – Sala VerdiCarlo Zecchi – pianoforte

G. FRESCOBALDI-O. RESPIGHI – Preludio e Fuga in solminoreD. SCARLATTI – Minuetto, Giga e SonataL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 111I. STRAVINSKIJ – PetrouschkaF. CHOPIN – BarcarolaN. PAGANINI-F. LISZT – Due studi

22 giugno 1926 – Sala Verdi5° Concerto Pro Cultura popolareSerata in onore del Maestro Comm. Eraclio Gerbella

Società Corale «Pier Luigi da Palestrina»Maestro Renzo Martini – direttoreF. MENDELSSOHN – BaccanaleF. SCHUBERT – La notte, Lied a quattro voci viriliF. MENDELSSOHN – Canzone d’estateR. SCHUMANN – Il lago sognanteR. SCHUMANN – Il beone sapiente, Lied a quattro vociviriliF. MENDELSSOHN – Canzone turca, Lied a quattro vociviriliA. GABRIELI – La verginella, canzonetta a tre voci di-spariG. P. PALESTRINA – Ahi! Che quest’occhi miei, canzo-netta a tre voci dispariO. VECCHI – Corse alla morte il povero Narciso, can-zonetta a quattro voci dispariG. M. NANINO – Tutta gentile e bella, canzonetta a trevoci dispariC. GESUALDO – O come è gran martire, madrigale acinque voci dispariG. P. PALESTRINA – I vaghi fior, madrigale a quattrovoci dispari(adattamenti, revisioni e trascrizioni del M° RenzoMartini)

1926-192717 novembre 1926 – Sala VerdiTrio Italiano:Arrigo Serato – violinoArturo Bonucci – violoncello

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Renzo Lorenzoni – pianoforte (insegnante del RegioConservatorio)Concerto preceduto da una breve prolusione del Mae-stro Adelmo Damerini, bibliotecario del Regio Con-servatorio, sul tema “Introduzione al perfetto ascol-tatore di musica”

L. V. BEETHOVEN – Trio op. 1, n. 3G. GUERRINI – Trio in reJ. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87

23 novembre 1926 – Sala VerdiClara Dullien – violinoGiza Frid – pianoforte

F. CHOPIN – Scherzo in si bemolleN. PAGANINI-F. LISZT – La campanella (per pianoforte)G. TARTINI – Il trillo del diavoloF. MENDELSSOHN – Concerto in miN. PAGANINI – CacciaF. SCHUBERT – Ave MariaJ. HUBAY – Zefiro

Pianoforte Bechstein da Concerto

3 dicembre 1926 - Sala VerdiNerio Brunelli – violoncelloUmberto Micheli – pianoforte

P. NARDINI-G. ZUELLI – LargoF. J. HAYDN – MinuettoF. M. VERACINI – LargoL. BOCCHERINI – AllegroE. LALO – ConcertoA. FISCHER – Czarda

D. POPPER – TarantellaC. DEBUSSY – RéverieE. DUNKLER-N. BRUNELLI – Fileuse

17 dicembre 1926 – Sala VerdiGraziella Faleni – violinoEnrichetta Faleni – pianoforte

M. E. BOSSI – Sonata in mi minore, per violino e pia-noforteM. ROSA – Festa campestreW. NIEMANN – La fontana cantanteF. ALFANO – Danza RumenaA. D’AMBROSIO – Concerto in si minore per violino epianoforteI. ALBÉNIZ – Granada (serenata)F. CHOPIN – Ballata in sol minoreE. LALO – Canto RussoP. BANDINI – Notturno in memoria di PucciniH. VIEUXTEMPS – Polonaise

7 gennaio 1927 – Sala VerdiEmiliano Perotti – pianoforte e composizione

C. P. E. BACH – Parafrasi di «Iberè»J. N. HUMMEL – Larghetto cantabileL. V. BEETHOVEN – MinuettoC. M. VON WEBER – Rondò (con espressione di lonta-nanza)E. PEROTTI – Preludio per la sola mano destraE. PEROTTI – Interludio per la sola mano sinistraE. PEROTTI – Postludio a mani invertiteE. PEROTTI – Gavotte et MusetteE. PEROTTI – Studio di ripercussione

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F. LISZT – Leggenda di S. Francesco di PaolaR. WAGNER – Foglio d’albumF. LISZT – Gondoliera

24 gennaio 1927 – Sala VerdiCommemorazione BeethovenianaOratore M° Giovanni TebaldiniEriberto Scarlino – pianoforte (titolare del R. Con-servatorio)

28 gennaio 1927 – Sala VerdiGraziella Valle – soprano M° Sandro Fuga-Gallino – pianoforte

J. S. BACH – Aria dall’ «Oratorio di Natale»W. A. MOZART – Porgi Amor, dalle «Nozze di Figaro»F. SCHUBERT – OnnipotenzaR. SCHUMANN – Loreley; Notte di Primavera; Notte diluna; DedicaJ. BRAHMS – Notte di MaggioR. STRAUSS – Sogno vespertinoS. RACHMANINOV – Le PrintempsI. PIZZETTI – I PastoriF. SANTOLIQUIDO – Le domandai, dalle «Tre poesiePersiane»S. FUGA-GALLINO – L’isola dei sogniA. TEDOLDI – Canzone d’amoreF. ALFANO – Parlami amor mio, dai «Tre Poemi»F. ALFANO – Al chiarore della mattina..., dalle «Sei Li-riche»

7 febbraio 1927 – Sala VerdiAldo Pais – violoncello

Gabriele Bianchi – pianoforte

P. A. LOCATELLI – Sonata in reF. J. HAYDN – Concerto in re maggioreG. BIANCHI – Tempo di sonataP. I. TCHAIKOVSKY – Variazioni su un tema rococòK. DAVIDOFF – La sorgenteJ. P. RAMEAU -Montecchi – MinuettoJ. HURÈ – AriaD. POPPER – La Filatrice

18 febbraio 1927 – Sala VerdiAldo Priano – violino Umberto Micheli – pianoforte

A. CORELLI – Sonata in reM. BRUCH – Concerto in sol minore op. 26J. ACHRON – Canto ebraicoN. PAGANINI-A. PRIANO – Capriccio n. 17C. DEBUSSY – ReverieP. DE SARASATE – Introduzione e tarantella

25 febbraio 1927 – Sala VerdiEriberto Scarlino – pianoforte (professore del conser-vatorio)

D. SCARLATTI – Capriccio; GigaJ. S. BACH – GavottaB. GALUPPI – GigaC. FRANCK – Preludio Corale e FugaG. MARTUCCI – Scherzo in mi maggioreA. ZANELLA – Tempo di MinuettoI. ALBÉNIZ – Seguidillas, da «Cantos de España»F. LISZT – Ricordanza, dagli «Studi trascendentali»

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F. CHOPIN – Notturno in re bemolle maggioreF. CHOPIN – Scherzo in do diesis minore

Pianoforte Bechstein da concerto

28 febbraio 1927 – Sala VerdiQuartetto di Praga Sevcik-Lhotsky

A. DVORÁK – Quartetto in sol maggioreC. DEBUSSY – Quartetto in sol minoreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 132

11 marzo 1927 – Sala VerdiCecilia Cesi – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 110F. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35N. CESI – Notturno; Pensiero drammatico; Tema no-stalgico con variazioniF. LISZT – Dodicesima Rapsodia

13 marzo 1927 – Sala VerdiPrimo Concerto del celebre pianista polacco Raoul DeKockzalsky dedicato a Chopin

17 marzo 1927 – Sala VerdiSecondo Concerto del celebre pianista polacco RaoulDe Kockzalsky dedicato a Chopin

18 marzo 1927 – Sala VerdiRachele Maragliano Mori – cantatrice Maestro Luigi Ferrari-Trecate – pianoforte

C. MONTEVERDI – Il lamento di OttaviaB. GALUPPI – Tre ariette

F. SCHUBERT – AriaF. MENDELSSOHN – AriaA. FURLOTTI – L’infedeleA. FURLOTTI – L’alouetteA. CASELLA – Favola romanescaV. DAVICO – AriaI. PIZZETTI – AngelicaANONIMO – Canti popolari italiani

10 aprile 1927 – Sala VerdiLa musica del Medioevo e dell’ «Ars Nova »Conferenza di Adelmo DameriniIllustrata dalla Scuola Corale del R. Conservatorio Maestro Aldo Lazzari – direttore

20 aprile 1927 –Quintetto Capitanio - Francesconi

(Manca il programma)

6 giugno 1927 – Sala VerdiGiuseppina Teofani-Zanoni – pianoforteBianca Trivioli-Bandini – cantatricePrimo Bandini – pianoforte

A. FALCONIERI – VillanellaW. A. MOZART – Aria da «Le nozze di Figaro»L. DE FLAGNY – Aria popolare franceseM. DE FALLA – Canzoni popolari spagnole: Nana;PoloC. FRANCK – ProcessioneO. RESPIGHI – Razzolan sopra l’aja le gallineB. GALUPPI – ToccataANONIMO – Sonata

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L. V. BEETHOVEN – Sonata quasi una fantasia op. 27F. SCHUBERT – VariazioniF. SCHUBERT -K. TAUSIG – Marcia militareO. RESPIGHI – Preludio su un tema GregorianoE. SAUER – StudioB. SMETANA - Féte

1927-192815 novembre 1927 – Sala VerdiAngioletta Roncallo – cantatrice Agide Tedoldi – pianoforte

A. CORELLI-A. TEDOLDI – PastoraleA. VIVALDI – Adagio (trascritto da J. S. Bach)W. A. MOZART – Pastorale (variazioni da Goubert deCourbon)B. PASQUINI – Con tranquillo riposoA. SCARLATTI – Le violetteJ. S. BACH – Io cerco invan rimedio o Dio, ariaF. SCHUBERT – Litania per la festa delle animeJ. BRAHMS – Il fabbroA. FURLOTTI – Preghiera degli innocentiA. BARBAGELATA – Cantos de mi tierraO. RESPIGHI – E se un giorno tornasse, recitativoF. CHOPIN – Notturno in fa diesis maggioreF. CHOPIN – Ballata in la bemolle maggioreA. TEDOLDI – Tre canzoni d’amoreA. TEDOLDI – Gli occhi miei vaghi di cose belleA. TEDOLDI – O come se’ gentil caro augellinoA. TEDOLDI – Un dì sentite o FilliA. TEDOLDI – Sogno di Primavera

A. TEDOLDI – Rio BoANONIMI FRANCESI (Raccolta Yvette Guilbert):

– Épisodes de la Vie de Jésus (secolo XVI)– Nous étions trois bergerettes– Voyage à Bethléhem– La Passion

F. LISZT – Rapsodia Ungherese n. 8

1 dicembre 1927 - Ridotto del Teatro RegioRaoul De Koczalsky – pianoforteJ. S. BACH – Ouverture dalla ventottesima cantata(trascrizione di C. SAINT-SAËNS)J. S. BACH – Gavotte dalla sesta Sonata per violino(trascrizione di C. SAINT-SAËNS)B. PASQUINI – Il cuculo (scherzo)W. A. MOZART – Valzer in si bemolle maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 1R. DE KOCZALSKY – Quarta Sonata in sol diesis minoreF. CHOPIN – BerceuseF. CHOPIN – Valzer in do diesis minoreF. CHOPIN – Notturno in do minoreF. CHOPIN – Improvviso in la bemolle maggioreF. LISZT – Trascrizione del Quartetto, dal «Rigoletto»

5 dicembre 1927 - Ridotto del Teatro RegioCarlo Zecchi – pianoforte J. S. BACH – Toccata per organo in do maggiore (tra-scrizione di F. Busoni)F. CHOPIN – Ballade op. 23 in sol minoreF. CHOPIN – Ballade op. 38 in fa maggioreF. CHOPIN – Ballade op. 47 in la bemolle maggioreF. CHOPIN – Ballade op. 52 in fa minore

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Carlo Zecchi e Luigi Magnani.

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M. RAVEL – La valèe des clochesM. RAVEL – Jeux d’eauM. RAVEL – Alborada del graciosoW. A. MOZART-F. LISZT – Fantasia sul «Don Giovanni»

9 dicembre 1927- Ridotto del Teatro RegioConcerto a due pianofortiRaoul De KoczalskyEriberto Scarlino

J. S. BACH – Concerto in re minore(I pianoforte: M. Scarlino; II pianoforte M. Koczalsky)W. A. MOZART – Sonata in re maggiore(I pianoforte: M. Koczalsky; II pianoforte: M. Scarlino)G. MARTUCCI – Tema con variazioni(I pianoforte: M. Scarlino; II pianoforte M. Koczalsky)C. SAINT-SAËNS – Variations sur un thème de Beethoven(I pianoforte: M. Koczalsky; II pianoforte: M. Scarlino)

21 dicembre 1927 – Sala VerdiQuartetto Poltronieri Di Milano

L. BOCCHERINI – Quartetto in mi minoreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 1, n. 4 in do minoreA. DVORÁK – Quartetto op. 96 in fa maggiore

6 gennaio 1928 – Sala VerdiArturo Bonucci – violoncelloArtale Satta – pianoforte Orchestra d’archi del R. Conservatorio

J. S. BACH – Fantasia Cromatica (trascrizione di Fer-ruccio Busoni)P. A. LOCATELLI – Adagio; Minuetto

T. NACHÉZ – ZingarescaF. GRÜTZMACHER – CapriccioMusiche di Debussy e SchumannF. CHOPIN – NotturnoG. GUERRINI – Fuga per violoncello e pianoforteG. GUERRINI – Poemetto per violoncello e orchestra

23 febbraio 1928 – Sala VerdiConcerto con sopratassaIl ricavato sarà devoluto alla Scuola per i bambinigraciliRenzo Silvestri – pianoforteGioacchino Maglioni – violino

C. FRANCK – SonataI. PIZZETTI – SonataQuattro brani per pianoforte solo di Couperin, Scar-latti, Ravel e Pick-Mangiagalli

28 febbraio 1928 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Sevcick Lhotsky di Praga

A. DVOˇRÁK – Quartetto in fa maggiore, op. 96L. V. BEETHOVEN – Quartetto in la maggiore op. 18, n. 5F. SCHUBERT – Quartetto in re minore op. postuma

11 aprile 1928 – Sala VerdiFabio Fano – pianoforte

Brani di Lully, Piccinni, Scarlatti, Beethoven, Chopin,G. A. Fano, Liszt

26 aprile 1928 – Teatro RegioCarlo Flesch – violinoEnzo Calace – pianoforte

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P. NARDINI – Sonata in re maggioreJ. S. BACH – Ciaccona per violino soloN. PAGANINI – Concerto in re maggioreB. BARTOK – Danze rumeneM. DE FALLA – Suite spagnola

28 maggio 1928 – Sala VerdiLo spirito della musica Italiana nei secoli: « L’epocaPolifonica »Conferenza del Maestro Adelmo Damerini Illustrata dalla Scuola Corale del R. Conservatorio Aldo Lazzari – direttore

Musica polifonica cinquecentesca

1928-192924 novembre 1928 – Sala VerdiMario Zanfi – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – Toccata, Intermezzo e FugaF. CHOPIN – Fantasia ImpromptuF. CHOPIN – Notturno n. 5F. CHOPIN – Scherzo n. 1A. ZANELLA – MinuettoG. MARTUCCI – TarantellaF. LISZT – Un sospiroF. LISZT – Polonaise in mi maggiore

Pianoforte Steinway a gran coda da Concerto

18 dicembre 1928 – Sala VerdiAldo Priano – violino

Livia Sigalla – mezzo sopranoLuigi Ferrari-Trecate – pianoforte

G. FAURÉ – Les berceauxM. DE FALLA – IotaH. WOLF – Il giardiniereL. BOCCHERINI – Concerto in re, per violino e pianoforteA. TONI – Notturno alla luna, dai «Canti d’amore»G. SCUDERI – A nannaO. RESPIGHI – E se un giorno tornasseA. FURLOTTI – Allegro romanticoJ. S. BACH – Aria sulla quarta cordaJ. HUBAY – ZefirS. RACHMANINOV – La sposa del soldatoN. RIMSKIJ-KORSAKOV – Il messaggeroANONIMO – Tre canzoni popolari in lingua originale:

– La canzone dei battellieri del Volga– Nel prato sta una betulla– Kalinka

R. PRINCIPE – Canti sicilianiL. COUPERIN-F. KREISLER – Chanson e PavaneN. PAGANINI -F. KREISLER – Capriccio n. 20

18 gennaio 1929 – Sala VerdiConcerto fuori programmaEnrico Rossi – pianoforte W. A. MOZART-F. BUSONI – AndantinoJ. S. BACH-F. LISZT – Fantasia e Fuga in sol minoreL. V. BEETHOVEN – 32 VariazioniJ. S. BACH-E. PETRI – MinuettoF. BAJARDI – ScherzoF. CHOPIN – Tre MazurkeC. SAINT-SAËNS – Bourrée per la sola mano sinistra

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M. DE FALLA – Danza rituale del fuocoI. ALBÉNIZ – NavarraE. GRANADOS – Allegro da ConcertoF. LISZT – Tarantella

8 febbraio 1929 – Sala VerdiAlfredo Thei – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – Preludio e fuga in re maggioreA. CORELLI-L. GODOWSKY – Pastorale (Angelus)D. SCARLATTI – Sonata in la maggioreR. SCHUMANN – Fantasia op. 17M. RAVEL – Jeaux d’eauC. DEBUSSY – Reflets dans l’eauA. BERISSO – Fuite de CentauresI. ALBÉNIZ – Evocation; Triana, da «Iberia»

Pianoforte Steinway a gran coda da concerto

25 febbraio 1929 – Sala VerdiUmberto Supino – violinoOlga Supino – pianoforte

G. VALENTINI (O. RESPIGHI) – Sonata in sol maggioreE. GRIEG – Sonata in sol op. 13M. BRUCH – Concerto in re minore op. 44A. DVORÁK – HumoreskeE. GRANADOS – Danse EspagnoleJ. BRAHMS – WalzerH. WIENIAWSKI – Mazurka

5 marzo 1929 – Sala VerdiConcerto fuori programmaMaria Luisa Bentivegna – pianoforte (ex allieva delConservatorio)

G. FRESCOBALDI – Toccata e Fuga in la minore (tra-scrizione di O. Respighi)G. B. MARTINI – Gavotta in FaF. TURINI – PrestoF. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35M. DE FALLA – Cubana; AndalusaI. ALBÉNIZ – SeguidillasA. BORODIN – Al conventoM. RAVEL – Jeux d’eauF. LISZT – Tredicesima Rapsodia Ungherese

Pianoforte Steinway a gran coda da concerto

6 marzo 1929 – Sala VerdiCommemorazione dell’organista scomparso MarcoEnrico Bossi (insegnante del R. Conservatorio) colconcorso del Quartetto Poltronieri di Milano:Alberto Poltronieri – violino Guido Ferrari – violino Florenzo Mora – violaAntonio Valisi – violoncello Con la collaborazione del violinista Armando Fuma-galli, dell’arpista Anna Freda e Adolfo Bossi delDuomo di Milano all’armonium.Maestro Renzo Bossi – direttoreIntroduzione Adelmo Damerini

M. E. BOSSI – Quattro pezzi in forma di suite per vio-lino e pianoforte (1894)M. E. BOSSI – Santa Caterina da Siena, poemetto po-stumo per violino, quartetto d’archi, arpa e organo(1924)M. E. BOSSI – Tre pezzi per violoncello e pianoforte(1899)

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M. E. BOSSI – Romanza per violoncello, arpa ed ar-monioM. E. BOSSI – Visione, per violino arpa ed armonioM. E. BOSSI – Sposalizio, meditazione per violino, viola,violoncello, arpa ed organo (1911)

7 marzo 1929 – Sala VerdiErwin Brynicki – pianoforte

H. MELCER – Variazioni su un vecchio canto dei co-sacchi della PoloniaE. BRYNICKI – Hommage à la RenaissanceB. PASQUINI- E. BRYNICKI – Toccata sul canto del cu-culoS. MONIUSZKO – Il canto della seraS. MONIUSZKO – La filatriceL. BRESCHI – NotturnoF. SCHUBERT- E. BRYNICKI – L’ApeI. ALBÉNIZ-E. BRYNICKI – AsturiasF. LISZT – Fantasia Dopo una lettura di Dante

15 marzo 1929 – Sala VerdiConferenza del Maestro Ildebrando Pizzetti sulla mu-sica dell’800

13 aprile 1929 – Sala VerdiRaoul de Kockzalsky – pianoforte

F. CHOPIN – Sonata in si minoreF. CHOPIN – Notturno in re bemolle maggioreF. CHOPIN – Improvviso in la bemolle maggioreF. CHOPIN – Studio in la minoreF. CHOPIN – Due valzer: in la bemolle maggiore e in dodiesis minore

F. CHOPIN – Fantasia - Improvviso in do diesis minoreF. CHOPIN – Preludio in la bemolle maggioreF. CHOPIN – Mazurka in si minore

Pianoforte Steinway a gran coda

23 aprile 1929 – Sala VerdiQuintetto Italiano:Isidoro Capitanio – pianoforteMaria Trentini Francesconi – violino IFrancesco Francesconi – violino IIGiuseppe Alessandri – violaGino Francesconi – violoncello

G. GUERRINI – QuintettoJ. BRAHMS – Quintetto in fa minore

29 aprile 1929 – Sala VerdiFernanda Buranello – violoncelloLuigi Ferrari-Trecate – pianoforte

J. S. BACH – Fantasia cromaticaG. VALENTINI – SonatinaR. STRAUSS – Sonata op. 6G. FAURÉ – ElegiaR. PICK-MANGIAGALLI – SirventeseC. DEBUSSY – Fille aux cheveux de linD. POPPER – Elfen tanze

8 maggio 1929 – Sala VerdiRenata Lurini – sopranoLuigi Ferrari-Trecate – pianoforteQuartetto Italiano: Maria Trentini Francesconi – violino I

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Ferruccio Francesconi – violino IIGiuseppe Alessandri – violaGino Francesconi – violoncello

Brani di Paisiello, Mozart, Debussy, Dupare, Ra-chmaninov, Gretchaninoff.

C. JACHINO – Quartetto (premiato nel Concorso inter-nazionale di Filadelfia. Prima esecuzione in Italia)

23 maggio 1929 – Sala VerdiConcerto fuori programmaAnnita Ribecova – sopranoBernardo De Plaisant – pianoforte

B. PASQUINI – Con tranquillo riposo, ariaS. DONAUDY – O del mio amato ben, ariaG. PAISIELLO – Chi vuol la zingarellaW. A. MOZART – Dal «Don Giovanni»: Non mi dir bel-l’idol mioL. V. BEETHOVEN – Ah perfido, scena e ariaR. SCHUMANN – Il fiore di loto; Notte di lunaF. SCHUBERT – Margherita all’arcolaio; La rosellinaN. ROTA – La figliola del ReV. CARNEVALI – Sogna al mio canto d’amore; StornellicapricciosiP. CIMARA – Non più; Presso una fontana; MaggiolataG. ROSSINI – Da «Semiramide»: Bel raggio lusinghier

1929-19304 dicembre 1929 – Sala VerdiErwin Brynicki – pianoforte

J. P. RAMEAU – Musette en RondeauJ. P. RAMEAU – TambourinJ. S. BACH – Sonata in sol minoreJ. BRAHMS – Rapsodia in sol minoreF. CHOPIN – Preludio op. 28, n. 6S. BORTKIEWICZ – Preludio op. 33, n. 2S. PROKOF’EV – Preludio op. 12, n. 7M. ROSA – Processione notturnaF. LISZT – Variazioni sul tema di Bach «Pianto, ango-scia, timore, sgomento»E. BRYNICKI – Di una capanna negra (canto spirituale)M. BALAKIREV – Islamey (grande fantasia orientale)

10 dicembre 1929 – Ridotto del Teatro RegioOttetto Rothschild di Vienna:Fritz Rothschild – violino IArmico Kaufmann – violino IIMa Handl – violaHans Czecka – violoncelloWalter Breiw – contrabbassoGrich Simon – clarinettoGrust Paul – cornoErnst Panenka – fagotto

L. V. BEETHOVEN – Settimino in mi bemolle maggioreop. 20F. J. HAYDN – Quartetto in re minore op. 76F. SCHUBERT – Ottetto in fa maggiore op. 166

2 gennaio 1930 – Sala VerdiQuartetto di Budapest:Emil Hauser – violino IJosef Roismann – violino II

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Istvan Ipolyi – violaHarry Son – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 6B. SMETANA – QuartettoP. I. TCHAIKOVSKY – Quartetto op. 11

10 gennaio 1930 – Sala VerdiQuintetto della Filarmonica fiorentina:Anna Nucci Lugli – pianoforteCarlo Nucci – primo violinoBruno Bartolazzi – secondo violinoDanilo Galassini – violaMario Nucci – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Trio op. 1, n. 3 J. BRAHMS – Quartetto n. 2, op. 26 in la maggioreR. SCHUMANN – Quintetto op. 44

Pianoforte Steinway

4 febbraio 1930 – Sala VerdiProf. Adolfo Fantini – violoncelloVito Rastelli – pianoforte

D. POPPER – FileuseX. SCHARWENKA – Capriccio slavo op. 98R. STRAUSS – Sonata per violoncello e pianoforte(programma incompleto)

5 febbraio 1930 – Sala VerdiEnrico Rossi – pianoforte

I. ALBÉNIZ – EberiaM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Passatempi

F. CHOPIN – Sonata in si minoreR. PICK-MANGIAGALLI – Piccoli soldatiL. RÓZYCKI – Danza polacca

22 febbraio 1930 – Sala VerdiCesarina Valobra – sopranoRosa Spier La Haye – arpaLuigi Ferrari-Trecate – pianoforte

D. SCARLATTI – Sonata in solF. COUPERIN – L’HirondelleD. PARADISI – ToccataJ. S. BACH – BourrèeG. FAURÉ – Una Chàtelaine en sa tourM. SAMUEL-ROUSSEAU – Narations pastorales sur unVieux NoelF. SCHUBERT – Margherita all’arcolaioF. SCHUBERT – Nel riposo seraleR. SCHUMANN – DedicaR. STRAUSS – SerenataF. POENITZ – Ballade NorvégienneG. PIERNÉ – Impromptu CapriceA. HASSELMANS – MenuetA. HASSELMANS – MazurkaE. GRIEG – Il sol pensierE. GRIEG – Anco una voltaA. ZANELLA – Nubi folliJ. BRAHMS – L’amor mio

Pianoforte Steinway a gran coda da concerto

7 marzo 1930 – Sala VerdiTrio Agosti-Crepax:Attilio Crepax – violino

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Gilberto Crepax – violoncelloGuido Agosti – pianoforteM. RAVEL – Trio in laE. GRIEG – Sonata in la op. 36, per violoncello e pia-noforteL. V. BEETHOVEN – Trio in re maggiore op. 70, n. 1

12 marzo 1930 – Sala VerdiNino Rossi – pianoforte

J. S. BACH – Sarabanda e Gavotta dalla Suite Inglesein sol minoreG. F. HAENDEL – PassacagliaL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 26F. LISZT – Mormorio della forestaC. DEBUSSY – Suite BergamasqueE. GRANADOS – El PeléleB. PASQUINI – Toccata sul canto del cucùD. SCARLATTI – Due sonateI. PIZZETTI – La danza bassa dello sparvieroR. PICK-MANGIAGALLI – Danse d’OlafPianoforte Steinway a gran coda da concerto

15 marzo 1930 – Sala VerdiConferenza dell’avvocato Ugo Grassi su: La Sonata a Kreutzer: il Romanzo di Tolstoi e la IXsonata per violino e pianoforte di Beethoven

16 marzo 1930 – Sala VerdiMario Corti – violino Ernesto Consolo – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in si bemolle maggiore per

violino e pianoforteM. A. ROSSI – AndantinoG. B. GRAZIOLI – AdagioM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Valzer e Fox-trott tragicoE. GRIEG – Ballata in sol minore in forma di varia-zioni sopra un tema norvegeseE. GRIEG – Processione Nuziale, per pianoforteL. V. BEETHOVEN – IX Sonata a Kreutzer, op. 47

Concerti fuori programma:24 marzo 1930 – Sala VerdiOrnella Puliti – pianoforte

C. SAINT-SAËNS – CapriccioF. CHOPIN – BallataR. WAGNER-F. LISZT – Morte d’IsottaF. LISZT - PoloneseMusiche di GRANERBS, BRUGNOLI, MARTUCCI

4 aprile 1930 – Sala VerdiElsa Allodi – violinoLuigi Ferrari-Trecate – pianoforte

G. TARTINI – Sonata in sol maggioreH. W. ERNST – Concerto op. 23J. S. BACH – Aria sulla quarta cordaG. FRESCOBALDI – Preludio e AllegroN. PAGANINI – Capriccio XXP. DE SARASATE – Serenata spagnolaB. BARTOK – Danze rumeneG. SGAMBATI – Serenata napoletanaM. RAVEL – ZiganePianoforte Steinway a gran coda da concerto

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10 maggio 1930 – Sala VerdiMelchiorre Rosa – pianoforteTrio bolognese:Riccardo Simoncelli – pianoforteEmilio Gironi – violinoDante Serra – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Trio n. 1 in re maggioreM. ROSA – Sonata in la, per violino e pianoforteB. SMETANA – Trio in sol maggiore op. 15

1930-193120 novembre 1930 – Sala VerdiAssociazione della Philarmonie di Berlino per la Mu-sica da CameraHenry Holst – violinoWilli Hober – violaJoseph Schuster – violoncelloLinus Wilhelm – bassoErnst Fischer – clarinettoKarl Leuschner – fagottoOtto Hess – cornoWinfried Wolf – pianoforte F. SCHUBERT – Forellen Quintett, op. 114W. A. MOZART – Trio per pianoforte, clarinetto e violaL. V. BEETHOVEN – Settimino op. 20Pianoforte Steinway a gran coda da concerto

9 dicembre 1930 – Sala VerdiMadaleine Grey – sopranoMario Castelnuovo-Tedesco – pianoforte

J. S. BACH – Défi de Phoebus et de PanG. FAURÉ – CimetièreC. DEBUSSY – La flute de Pan (chanson)C. DEBUSSY – La chevelure (chanson)M. RAVEL – Kaddisch; RondeM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Fantasia e Fuga per pia-noforte sul nome di Ildebrando PizzettiG. BENVENUTI – RispettoO. RESPIGHI – E se un giorno tornasseM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Shakespeare songs:

– The Pedlar– The Willow– Roundel– Caliban

M. CASTELNUOVO-TEDESCO – Dagli «Heine Lieder»: AmTeetischJ. TIERSOT – L’Amour de MoyM. EMMANUEL – NoëlJ. CANTELOUBE – BailéroJ. CANTELOUBE – BourréeJ. HURÉ – La petite lingéreG. SADERO – Amuri amuri (siciliano)

24 gennaio 1931 – Sala VerdiHans e Friedel Hermanns – pianoforte(Pianoforte solo: Hans Hermanns)

W. A. MOZART – Sonata in re maggiore per due pia-nofortiR. SCHUMANN – PapillonsC. DEBUSSY – En blanc et noirF. CHOPIN – Preludi op. 28, n. 20, 1, 23, 21, 13, 10,11, 12

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F. CHOPIN – Studi op. 25, n. 1, 5F. CHOPIN – Opera postuma n. 2F. CHOPIN – Valse op. 34, n. 1F. CHOPIN – Notturno op. 37, n. 2F. CHOPIN – Polonaise op. 26, n. 1F. CHOPIN – Bolero op. 19F. LISZT – Concerto patetico per due pianoforti

Pianoforti a gran coda delle case Steinway e Blùtner

12 febbraio 1931 – Sala VerdiLeandro Criscuolo – pianoforte

J. S. BACH-F. LISZT – Preludio e Fuga in la minoreF. CHOPIN – Impromptu in fa diesisF. CHOPIN – Due studiV. GALILEI-O. RESPIGHI – GagliardaA. RUBINSTEIN – Studio in doS. FUGA-GALLINO – SchizzoM. DE FALLA – Danza rituale del FuocoC. DEBUSSY – L’Isle JoyeuseF. LISZT – XII Rapsodia Ungherese

Pianoforte Steinway a gran coda da concerto

16 marzo 1931 – Sala VerdiMaria Rota – cantanteCarlo Vidusso – pianoforte

F. SCHUBERT – Il curiosoF. SCHUBERT – Gelosia ed orgoglioR. SCHUMANN – Il fiore di lotoR. SCHUMANN – MessaggiI. PIZZETTI – Tre Sonetti del Petrarca (La vita fugge;

Quel Rosignol che si soave piagne; Levommi il miopensier)C. VIDUSSO – BurlescaF. LISZT – Studio in re bemolle minoreF. LISZT – Armonie della seraA. VERETTI – Sei stornelliE. GUBITOSI – Berceuse CosaccaN. ROTA – Ippolito giocaM. DE FALLA – JotaM. DE FALLA – NanaC. DEBUSSY – FantochesC. DEBUSSY – GreenG. ROSSINI – Le regate veneziane (tre canzoni in dia-letto veneziano)

Pianoforte Steinway a gran coda da concerto

14 aprile 1931 – Sala VerdiQuintetto di Napoli:Paolo Denza – pianoforteGiuseppina de Rogatus – violino IGiuseppe Pastorelli – violino IISalvatore Scarano – violaGiuseppe Martorana – violoncello

G. DONIZETTI – Quartetto per archi in mi minoreE. BLOCH – Tre notturni per pianoforte, violino e vio-loncelloJ. BRAHMS – Quintetto in fa minore op. 34

4 maggio 1931 – Teatro Reinach Elsa Allodi – violinoOrchestra del ConservatorioM. Giovanni D’Amato – direttore

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Luigi Ferrari-Trecate – pianoforte

P. A. LOCATELLI-BEDINI – Sonata inedita per violino epianoforteN. PAGANINI – Concerto in re maggiore, con cadenzadi SauretC. JACHINO – Sonata drammatica per violino e orche-stra (1931 – prima esecuzione)B. MARINI-BEDINI – Largo da una Sonata ineditaE. BLOCH – ImprovvisoA. BARBAGELATA – GondolieraM. DE FALLA – Danza Spagnola

Pianoforte Krauss della ditta Bassetti e C.

6 giugno 1931 – Teatro RegioConcerto orchestrale del ConservatorioAllievi del Conservatorio M° Ferrari-Trecate – direttore

L. V. BEETHOVEN – Concerto in do minore per piano-forte e orchestraE. MASETTI – Il gioco del Cucù, per archi e pianoforteE. GRIEG – Due melodie elegiache per archiC. JACHINO – Sonata drammatica, per violino e or-chestraL. V. BEETHOVEN – MinuettoF. GOSSEC – GavottaF. FRANCOEUR – Siciliana e RigaudonJ. BRAHMS – Due danze ungheresi per orchestraM. BRUCH – Concerto in sol minore per violino e or-chestraG. VERDI – Sinfonia dell’opera «I Vespri Siciliani»

Pianoforte Steinway a gran coda da concerto

1931-32Concerti fuori programma:

30 novembre 1931 – Sala VerdiElsa Boscolo – pianoforteElsa Testa – pianoforte(neo diplomate del Conservatorio con il M° Scarlino)

F. BUSONI – Duettino concertante nello stile di MozartA. E. CHABRIER – Trois Valses romantiquesC. SAINT-SAËNS – Variazioni sopra un tema di Bee-thovenE. SCARLINO – ScherzoA. ARENSKY – Terza SuiteM. INFANTE – Gracia (danza andalusa)

5 dicembre 1931 – Sala VerdiGina Rebori – sopranoSelmy Rebori – pianoforte

D. SCARLATTI – Le violetteG. B. PERGOLESI – Se tu m’amiJ. S. BACH – Le Dèfi de Phoebus et de PanF. J. HAYDN – Aria di RosinaJ. BRAHMS – DomenicaR. SCHUMANN – Sei bella o mia dolcezzaF. SCHUBERT – Ninna nanna del ruscelloN. RIMSKIJ-KORSAKOV – Aimant la rose, le rossignolC. KOECHLIN – Si tu le veuxM. DE FALLA – NanàA. FAVARA (Arr.) – A la Barcillunusa (canto siciliano)W. A. MOZART – Non so più cosa son, cosa faccio

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7 dicembre 1931 – Sala VerdiGiuseppe Fabbricci – pianoforteE. DOHNÁNYI – RapsodieF. LISZT – Ballata in si minoreF. CHOPIN – Due StudiF. CHOPIN – BerceuseF. CHOPIN – Polonaise fantasia op. 61F. SANTOLIQUIDO – Tre miniature per i piccoliC. DEBUSSY – Gènèral Lavine – eccentricC. DEBUSSY – Soirée dans GrenadeI. ALBÉNIZ – MalaguenaS. PALMGREN – Il CignoFABBRINI – Aprés une fête à Memphi (da temi popolaridel Paulin)

9 dicembre 1931 – Sala VerdiSlavko Popoff – violoncello Achille Longo – pianoforte J. S. BACH – AriaL. V. BEETHOVEN – Dodici variazioni su tema di Ha-endelA. LONGO – Sonata in la maggiore (1925)C. SAINT-SAËNS – Concerto in la minoreS. RACHMANINOV – ElegiaC. DEBUSSY – RèverieI. ALBÉNIZ – MalagueñaM. RAVEL – HabaneraD. POPPER – Fileuse

Concerti in stagione:

17 febbraio 1932 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Zimmer

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95C. JACHINO – Quartetto secondo, in mi minoreE. GRIEG – Quartetto in sol minore op. 27

23 febbraio 1932 – Sala VerdiTrio Casella-Poltronieri-Bonucci:Alfredo Casella – pianoforteAlberto Poltronieri – violinoArturo Bonucci – violoncelloJ. BRAHMS – Trio in do maggioreA. CASELLA – Siciliana e Burlesca per pianoforte, vio-lino e celloR. SCHUMANN – Trio n. 1 in re minore

7 marzo 1932 – Sala Verdi(concerto fuori programma)Marta Bager – pianoforteC. GLUCK-J. BRAHMS – GavottaD. SCARLATTI – Due sonateA. CORELLI -FRIEDENTHAL – GavottaL. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 27 n. 2F. CHOPIN – Due studiF. CHOPIN – Ballata in la maggioreE. TOCH – Il giocoliereS. PROKOF’EV – MarciaL. DELIBES-E. DOHNÁNYI – Walzer del Balletto «Naila»

12 marzo 1932 – Sala VerdiPaul Doguereau – pianoforteJ. BRAHMS – Intermezzo in sol maggioreJ. BRAHMS – Capriccio in do maggioreJ. BRAHMS – Capriccio in sol minore

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J. BRAHMS – Intermezzo in do maggioreM. RAVEL – Alborada del GraciosoF. CHOPIN – Impromptu in fa maggioreF. CHOPIN – Ballata in fa minore n. 4B. SMETANA – Due danze BoemeE. SAUER – VolubilitàF. SCHUBERT-F. LISZT – Quattro Lieder:

– Messaggio d’amore– Serenata di Shakespeare– La trota– Barcarola

Pianoforte Steinway a gran coda

10 aprile 1932 – Teatro RegioVasa Prihoda – violinoEmmerich Kris – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggioreJ. S. BACH – Adagio e fuga per violino solo (dalle So-nate)H. VIEUXTEMPS – Concerto in re minore per violino epianoforteP. I. TCHAIKOVSKY – Serenata malinconicaR. STRAUSS-V. PRIHODA – Rosenkavalier walzerP. DE SARASATE – Carmen, fantasia

28 aprile 1932 – Teatro RegioConcerto orchestrale pro Consorzio antitubercolareM° D’Amato – direttoreEriberto Scarlino – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Ouverture dall’«Egmont»A. CORELLI – Sonata ottava

C. JACHINO - Preludio di festa, prima esecuzione inItalia E. GRIEG – Concerto per pianoforte e orchestraA. FURLOTTI – Preludio della «Samaritana»G. VERDI – Preludio del Secondo Atto della «Traviata»P. MASCAGNI – Sogno del «Ratcliff»R. WAGNER – Ouverture del «Tannhaüser»

5 maggio 1932 – Chiesa Abbaziale di S. Giovanni Primo concerto di collaudo dell’organo (restaurato dalla ditta Tamburini di Crema)M° Ferrari-Trecate – organoUmberto Supino – violino

A. VIVALDI – Concerto in sol minoreM. BRUCH – Concerto in re minoreO. RESPIGHI – AriaC. FRANCK – Panis AngelicusE. DALL’ABACO – LargoJ. B. LULLY – Aria e CorrenteF. M. VERACINI – MinuettoG. TARTINI – FugaE. GRIEG – Il mattinoL. BOËLLMANN – Toccata

7 maggio 1932 - Chiesa Abbaziale di S. Giovanni Secondo concerto di collaudo del nuovo organoM° Ferrari-Trecate – organoM° Ermanno Marchesi – violinoOrchestra di 40 esecutori (professori e allievi del R.Conservatorio)Giovanni D’Amato – direttore

J. S. BACH – Tripla Giga in mi bemolle per organo

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E. DALL’ABACO-L. FERRARI-TRECATE – Largo per archie organoG. MULÈ – Adagio per archi e organoP. YON – A Gesù bambino, per organo soloC. JACHINO – Pastorale per archi e organoC. FRANCK – Terzo Corale per organo soloA. FURLOTTI – Andante per archi e organoE. DE’ CAVALIERI – Monologo del Tempo, per canto eorgano (cantato dal Prof. Don Orsi)G. PUGNANI – Sonata in mi maggiore per violino e or-ganoE. GRIEG – Due melodie elegiache per archi e organoF. O. MANFREDINI – Concerto grosso per il SS. Natale,per archi e organo.

15 maggio 1932 – Sala VerdiRenzo Sabatini – violinoAriadna Mikescina – pianoforte

E. GRIEG – Sonata in do minore op. 45E. LALO – Sinfonia SpagnolaE. DALL’ABACO-L. FERRARI-TRECATE – LargoJ. BRAHMS – IntermezzoA. MIKESCINA – Preludio in stile anticoA. MIKESCINA – NotturnoA. MIKESCINA – ScherzoP. I. TCHAIKOVSKY – Serenata MalinconicaE. GRANADOS – GoyescasP. DE SARASATE – Zapateado

22, 23 maggio 1932 – Teatro RegioDue concerti orchestrali e corali diretti da IldebrandoPizzetti

I Cantori di ParmaOrchestra di 70 elementi sceltiIldebrando Pizzetti – direttoreG. VERDI – Sinfonia da «Luisa Miller»I. PIZZETTI – Tre Preludi per l’«Edipo Re»I. PIZZETTI – Tre brani da «La Pisanella»:

– Sul molo di Famagosta, preludio al I atto– Danza dello sparviero– Danza dell’Amore e della Morte profumata

G. VERDI –Jerusalem, coro da «I Lombardi»I. PIZZETTI – Libera nos Domine, dalla «Messa da Re-quiem»I. PIZZETTI – Introduzione a «Agamennone»(Il 22 per soci Società dei Concerti e Automobile Club;il 23 serata di gala in onore del X Congresso di Ra-diologia medica e a nome della Società dei Concerti edel Preside della Provincia)

1932 – 19337 dicembre 1932 – Ridotto del Teatro RegioTrio Spivakowskj:Jascha Spivakowskj – pianoforteTossy Spivakowskj – violinoEdmund Kurtz – violoncelloL. V. BEETHOVEN – Trio op. 70, n. 1F. SCHUBERT – Trio in si bemolle maggiore op. 99M. RAVEL – Trio

20 gennaio 1933 – Ridotto del Teatro RegioNino Rossi – pianoforte

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G. F. HAENDEL – Il fabbro armoniosoJ. S. BACH – Capriccio sulla lontananza del fratelloL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 27, n. 1J. BRAHMS – Intermezzo Op.118, in mi bemolle minoreJ. BRAHMS – Capriccio op. 78J. BRAHMS – Quattro valzerM. DE FALLA – CubanaC. DEBUSSY – OndineC. DEBUSSY – General LavineC. DEBUSSY – L’isle JojeuseG. MARTUCCI – Notturno in re bemolle maggioreG. MARTUCCI – NovellettaF. B. PRATELLA – Rondò della VittoriaR. PICK-MANGIAGALLI – Studio di concertoR. PICK-MANGIAGALLI – Ronda di Ariele

10 febbraio 1933 – Ridotto del Teatro RegioRudolf Watzke – baritonoCarlo Federico Müller – pianoforte

U. GIORDANO – Caro mio benG. CARISSIMI – VittoriaJ. B. LULLY – Bois épaisG. B. MARTINI – Plaisir d’amourL. V. BEETHOVEN – In questa tombaW. A. MOZART – Mentre ti lascioG. F. HAENDEL – Care selveG. F. HAENDEL – Sì, tra i ceppiF. SCHUBERT – Der WandererF. SCHUBERT – Nach und TraumeF. SCHUBERT – WohinH. WOLF – AnakreonsH. WOLF – Gesang Weyla’s

R. STRAUSS – Ich trage meine MinneR. STRAUSS – CäcilieG. VERDI – Arie dall’opera «Simon Boccanegra»C. GOUNOD – Rondò vom Goldenen Kalb aus Margaret

16 febbraio 1933 – Ridotto del Teatro Regio(Concerto fuori programma)Orchestra d’archi del sindacato orchestrale allievi einsegnanti del Regio ConservatorioRenata Lurini – sopranoFrancesco Castelfranchi – direttoreSalvatore Orlando – pianoforte

J. BRAHMS – DomenicaR. STRAUSS – Sogno vespertinoR. SCHUMANN – Il noceF. SCHUBERT – Margherita all’arcolaioS. ORLANDO – Il pastore intrepidoS. ORLANDO – La battaglia di Delvinaki (due liriche sutesto popolare greco)S. ORLANDO – Notte (da testo giapponese)S. ORLANDO – CanzonettaS. ORLANDO – Madrigale (in stile antico)S. ORLANDO – Sonetto (con accompagnamento d’archi)S. ORLANDO – Suite all’antica per archi

13 marzo 1933 – Ridotto del Teatro RegioAda Ruata Sassoli – arpaMaria Elena Cattani – sopranoM° Longo – collaboratore al pianoforte

J. S. BACH – BourréeA. SCARLATTI – PastoraleL. V. BEETHOVEN – Minuetto

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ANONIMO – Canzoni del VIII secolo:– Il était une bergère– Le roi d’Yvetôt

G. B. PERGOLESI – Chi disse ca la femmena (da «Lofrate innammorato»)W. A. MOZART – Baci amorosi e cariD. SCARLATTI – Qual farfalletta amanteF. SCHUBERT – Margherita all’arcolaioF. SCHUBERT – Il ruscelloM. GRANDJANY – AutomneM. L. TOURNIER – Lolita la danseuseI. ALBÉNIZ – SerenataC. SALZEDO – Tourbillons L. FERRARI-TRECATE – La filastrocca del si e del noE. PORRINO – TraccasV. MORTARI – La piccola stregaR. ZANDONAI – L’assiuoloR. STRAUSS – SèrènadeM. REGER – La ninna nanna della VergineJ. MASSENET – ElégieF. M. ALVAREZ – La partida

25 marzo 1933 – Ridotto del Teatro Regio(Concerto fuori programma)Rina Sala Gallo – pianoforte

D. SCARLATTI – SuiteG. F. HAENDEL – Ciaccona variataL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 90F. CHOPIN – Studi n. 11 op. 25, n. 8, op. 10F. CHOPIN – Tre preludiJ. BRAHMS – Capriccio in si minoreA. GLAZUNOV – Miniatura

F. LISZT – Rapsodia n. 11

10 aprile 1933 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Léner:Jenö Léner – I violinoJózsef Smilovits – II violinoSàndor Roth – violaImre Hartmann – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in re maggiore op. 64, n. 5L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95A. DVORÁK – Quartetto in fa maggiore op. 96

12 aprile 1933 – Ridotto del Teatro RegioConcerto orchestrale degli allievi del Regio Conserva-torio60 esecutoriDirettori gli allievi Carlo Dall’Argine e Guido Bale-strazzi della scuola di composizione del M. Longo

W. A. MOZART – Primo tempo della Sinfonia «Jupiter»A. LYADOV – Il lago incantato (leggenda)E. GRIEG – Tre danze norvegesiJ. MASSENET – Scene pittoresche: Marcia; Aria diballo; Angelus; Festa BoemaC. DALL’ARGINE – SarabandaA. DVORÁK – Due tempi della sinfonia «Nuovo Mondo»R. WAGNER – Sigfrido (Idillio)G. ROSSINI – Sinfonia dell’opera «L’italiana in Algeri»

30 aprile 1933 –Teatro RegioNathan Milstein – violinoBoris Golshmann – accompagnatore al pianoforte

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A. VIVALDI – Sonata in re maggioreJ. S. BACH – Sonata in sol minore per violino soloK. GOLDMARK – ConcertoB. BARTOK – Sonatina (sui temi popolari della Tran-silvania)E. DOHNÁNYI – Andante rubato alla zingarescaN. PAGANINI – Tre capricci per violino solo: n. 5, 14, 16M. MUSORGSKIJ (arr. Riesemann) – Danza rituale delsacrificio SalammboO. NOVACEK – Perpetuum mobile

1933-34 29 novembre 1933 – Teatro RegioOrchestra Sinfonica del Reich (80 elementi)Franz Adam – direttore

R. PICK-MANGIAGALLI – Preludio e FugaF. SCHUBERT – Sinfonia incompiutaC. M. VON WEBER – Sinfonia nell’opera «Freischütz»L. V. BEETHOVEN – Ottava Sinfonia in fa maggioreR. WAGNER – Ouverture dei «Maestri Cantori»R. WAGNER – Sinfonia del «Tanhäuser»

5 dicembre 1933 – Ridotto del Teatro RegioArthur Rubinstein – pianoforte

J. S. BACH -E. D’ALBERT – Toccata in fa maggioreF. CHOPIN – BarcarolaF. CHOPIN – Due MazurcheF. CHOPIN – Polacca in la bemolleI. ALBÉNIZ – Corpus Cristi en SevillaI. ALBÉNIZ – Triana

I. ALBÉNIZ – CordobaI. ALBÉNIZ – NavarraF. BUSONI – L’alcova di TurandotM. RAVEL – Alborada del gracioso (dai «Miroirs»)M. RAVEL – Furlana (dal «Tombeau de Couperin»)M. DE FALLA – PantomimeM. DE FALLA – Danza del fuoco

29 dicembre 1933 – Ridotto del Teatro RegioNonetto Boemo

L. V. BEETHOVEN – Settimino op. 20J. B. FOERSTER – Nonetto op. 147 (1931 scritto appo-sitamente per il Nonetto Boemo)A. DVORÁK – Serenata op. 44 (trascritta per il Nonettodal Prof. Czerny)

21 gennaio 1934 – Ridotto del Teatro RegioCarlo Zecchi – pianoforteNerio Brunelli – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Sonata in la op. 69 A. VERETTI – Sonata quasi una fantasiaR. STRAUSS – Sonata in fa op. 6

18 febbraio 1934 – Ridotto del Teatro RegioCarlo Felice Cillario – violinoM. Enzo Sarti – collaboratore al pianoforte

P. NARDINI – Sonata in reN. PAGANINI – Concerto in re maggioreK. SZYMANOWSKI – Tre mitiR. SCHUMANN – Canto della seraN. RIMSKIJ-KORSAKOV – Canzone araba

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I. ALBÉNIZ – MalaguenaF. FRANCOEUR-F. KREISLER – Siciliano e Rigaudon

7 marzo 1934 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto vocale Kedroff:Denissoff – I tenore (dell’Opera Imperiale di Pietro-grado)Kasakoff – II tenore (dell’Opera Imperiale di Pietro-grado)Kedroff – baritono (professore al Conservatorio Im-periale di Pietrogrado)Kardanoff – basso (dell’Opera Imperiale di Pietro-grado)

ANONIMO – Canti popolari russi:– Vecchia canzone popolare della Regione di Liadow– Chant de ronde et chant de danse– Canto dei battellieri del Volga– Chant de la ronde della provincia di Vladimir(armonizzazione di Kedroff)

A. GLAZUNOV – Preghiera dei discepoli a Gesù, daldramma «Le Roi du Judèe»C. CUI – Midì d’Etè; Nella calma di una notte d’estateA. BORODIN – Serenata di quattro cavalieri a una damaANONIMO – Canzoni popolari russe:– Canto d’amore – provincia di Vladimir– Chant de Noces – Provincia d’Archangel – Les Cloches de Novgorod – provincia di Novgorod– Le petit canard – provincia di Riazan

F. PACIUS – SèparationW. A. MOZART – Vieille chanson de la «Flute enchantèe»F. ABT – Sèrènade berceuseJ. STRAUSS – Valse (revisione di N. Kedroff)

16 marzo 1934 – Ridotto del Teatro RegioBronislaw Hubermann – violinoM. Siegfried Schultze – collaboratore al pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata in la op. 47 (Sonata «aKreutzer»)J. S. BACH – Ciaccona per violino soloF. MENDELSSOHN – Concerto in mi minore op. 64K. SZYMANOWSKI – La fontaine d’Arèthuse (dai «Miti»op. 30)P. DE SARASATE – Romanza AndalusaF. CHOPIN-B. HUBERMANN – Valse op. 64 n. 2

28 marzo 1934 – Sala VerdiAda Ruata Sassoli – arpaBianca Trivioli Bandini – cantatriceM. Aurelio Barbieri – collaboratore al pianoforteParte prima: cantatrice Bianca Trivioli Bandini:ANONIMO del 1700 – La rosa e la violaG. F. HAENDEL – Ombra mai fuW. A. MOZART – Due arie dalle «Nozze di Figaro»J. BRAHMS – C’è là sui prati un casolarJ. BRAHMS – Il fabbroA. TONI – Il bimbo è con la mammaA. VERETTI – StornelliM. REGER – La ninna nanna della VergineA. FURLOTTI – Preghiera degli Innocenti (liriche diguerra)G. RECLI – CardellinaParte seconda: Arpista Ada Ruata Sassoli:J. P. RAMEAU – GavottaA. CORELLI – GigaG. B. MARTINI – Gavotta

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A. PÉRILHOU – Chanson de Guillot MartinL. V. BEETHOVEN – MinuettoC. DEBUSSY – Clair de luneG. PIERNÉ – ImpromptuG. PIERNÉ – CapriceM. L. TOURNIER – Cloches sous la neigeM. L. TOURNIER – Jazz bandGABEL – L’arcolaioC. SALZEDO – Tourbillons

8 aprile 1934 – Ridotto del Teatro RegioNella Basola – pianoforteJ. S. BACH-F. BUSONI – Toccata in reD. PARADISI – Sonata in la maggioreF. CHOPIN – Ballata op. 23F. CHOPIN – Valzer n. 5F. CHOPIN – Notturno op. 15, n. 2F. CHOPIN – StudiA. LONGO – La Burla del PievanoM. RAVEL – OndineL. FERRARI-TRECATE – Schiaccia noccioleF. LISZT – Leggerezza (dagli Studi da concerto)F. LISZT – Rapsodia n. 12

18 aprile 1934 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Léner:Jenö Léner – I violinoJózsef Smilovits – II violinoSàndor Roth – violaImre Hartmann – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in do maggiore op. 59, n. 3C. DEBUSSY – Quartetto in sol minore op. 10

F. J. HAYDN – Quartetto in fa maggiore op. 3, n. 5

Fuori stagione tre concerti corali-orchestrali per iquali i soci godono del 50% di sconto (organizzatida R. Conservatorio e Società dei Concerti uniti)

3 maggio 1934 – Chiesa Abbaziale di S. GiovanniEvangelistaMaestro Ferrari-Trecate – organoCoro ecclesiastico diretto dal M° Don Arnaldo FurlottiCoro del Teatro Regio diretto dal M° Annibale Pizzarelli

S. MOLINARO – Fantasia per organoC. MERULO – Kyrie, Sanctus, Agnus Dei (a 8 voci, duecori misti)FRANCESCO DA MILANO – La canzone degli uccelli, perorganoD. ZIPOLI – Pastorale per organoG. P. PALESTRINA – AdoramusG. P. PALESTRINA – O bone JesuG. P. PALESTRINA – Regina CoeliG. P. PALESTRINA – Ecce quomodo moritur justusG. P. PALESTRINA – Benedictus

6-7 maggio 1934 – Teatro RegioOrchestra del Regio Conservatorio di Musica(insegnanti e allievi più elementi del sindacato Or-chestrale)M° Giovanni d’Amato – direttore

6 maggio 1934:

L. V. BEETHOVEN – Leonora, ouverture n. 3C. NORDIO – Il lago d’amore, impressione sinfonica

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A. FURLOTTI – Una notte sul Carso, poemetto sinfonicoN. RIMSKIJ-KORSAKOV – La grande Pasqua RussaA. LONGO – Adagio e Scherzo dalla Sinfonia in si be-molle maggiore (prima esecuzione)R. WAGNER – Marcia funebre dal «Crepuscolo degliDei»P. I. TCHAIKOVSKY – Ouverture Solenne 1812G. ROSSINI – Guglielmo Tell

7 maggio 1934:

L. V. BEETHOVEN –Leonora, ouverture n. 3R. BOSSI – Fantocci animati, suite infantileI. PIZZETTI – Sur le quai du port de Famagouste, da«La Pisanella»N. RIMSKIJ-KORSAKOV – La grande Pasqua RussaG. MULÈ – Una notte a Taormina, dalla «Sicilia ca-nora»R. WAGNER – Marcia funebre dal «Crepuscolo degliDei»P. I. TCHAIKOVSKY – Ouverture Solenne 1812G. ROSSINI – Guglielmo Tell

1934-3527 novembre 1934 – Ridotto del Teatro RegioConcerto dell’Associazione Veneziana per musica dacamera (13 esecutori)Gabriele Bianchi – direttore

V. MORTARI (direttore artistico dell’Associazione Ve-neziana) – Tre danze antiche, liberamente trascritteper oboe, clarinetto, viola e violoncello

IGNOTO – Tanto que vivraiL. RONCALLI – PassacagliaF. CAROSO – CortesiaA. CASELLA – Marcia, Notturno e Finale della «Sere-nata» per cinque istrumentiF. POULENC – Le bal Masqué, cantata profana peruna voce e orchestra da cameraF. SCHUBERT – Ottetto per clarinetto, corno, fagotto,due violini, viola, violoncello e contrabbasso.

11 dicembre 1934 – Ridotto del Teatro RegioFerenc De Vecsey – violino

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 12, n. 3 per violino epianoforteF. SCHUBERT – Fantasia op. 159, per pianoforte e violinoF. VECSEY – PoémeF. VECSEY – Caprice fantastiqueF. VECSEY – Chanson nostalgiqueF. VECSEY – Motus barbarusN. PAGANINI – Capriccio n. 13N. PAGANINI-F. VECSEY – La campanella

26 gennaio 1935 - Ridotto del Teatro RegioAdolph Busch – violino Rudolf Serkin – pianoforte

M. REGER – Suite im alten Stil, op. 93L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 96J. BRAHMS – Sonata in re minore op. 108

11 febbraio 1935 - Ridotto del Teatro RegioQuartetto Poltronieri:Alberto Poltronieri – I violino

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Renato Carenzio – II violinoGiuseppe Alessandri – violaAntonio Valisi – violoncello

F. SCHUBERT – Quartetto in la minore op. 29W. A. MOZART – Quartetto XV in si bemolle maggioreB. SMETANA – Quartetto «Dalla mia vita»

22 febbraio 1935 - Ridotto del Teatro RegioCarlo Felice Cillario – violinoIva Follador – sopranoMaestri Sarti Enzo e Lino Rastelli – collaboratori alpianoforte

A. VIVALDI-O. RESPIGHI – Sonata in re maggiore, perviolino e pianoforteJ. S. BACH – Ciaccona per violino soloA. SCARLATTI – Su venite a consiglioG. F. HAENDEL – Recitativo e aria dal «Rinaldo»G. LEGRENZI – Che fiero costumeF. LATTUADA – Il nido nell’ombraR. MARTINI – Fior d’ogni maliaE. WOLF-FERRARI – RispettoC. LÓPEZ-BUCHARDO – Cancion del CarreteroH. TAVARES – SabiàF. SCHUBERT – Sonatina op. 137, n. 1 in re maggiore,per violino e pianoforteN. PAGANINI-F. KREISLER – Capriccio n. 13F. CHOPIN – NotturnoW. A. MOZART-F. KREISLER – Rondò per violino e pia-noforte

14 marzo 1935 – Circolo del Littorio (Concerto fuori programma)

Vittorio Emanuele – violinoM° Lino Rastelli – collaboratore al pianoforte

G. TARTINI – Trillo del DiavoloN. PAGANINI – Concerto in re maggioreG. PUGNANI-F. KREISLER – Preludio e allegroF. KNIGHT LOGAN-F. KREISLER – Pale MoonH. WIENIAWSKI – Scherzo-Tarantella

18 marzo 1935 – Ridotto del Teatro RegioEnrico Mainardi – violoncelloAda Mainardi Colleoni – collaboratrice al pianoforte

P. A. LOCATELLI – Sonata in reJ. S. BACH – Suite n. 2I. PIZZETTI – Tre canti (1926)E. MAINARDI – Ballata (1925)A. CASELLA – TarantellaC. DEBUSSY – MinuettoM. RAVEL – HabaneraE. GRANADOS – AndaluzaP. DE SARASATE – Zapateado

23 marzo 1935 – Ridotto del Teatro RegioGina Maria Rebori – soprano Rita Hazon – arpa M° Gino Casolati – collaboratore al pianoforte

J. S. BACH – BourréeD. SCARLATTI – PastoraleL. C. DAQUIN – Le cou couA. SCARLATTI – Le violetteB. PASQUINI – Recitativo e ariaF. M. VERACINI – Pastorale

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F. POENITZ – Ballata NordicaR. SCHUMANN – Schneeglöckchen (L’anemone alpino)R. SCHUMANN – FarfallaC. GLUCK – Zigeuner Lieder (canzone zingara)C. GLUCK – L’amor mioA. SEPPILLI – Le campaneN. PAGANINI – La cacciaM. L. TOURNIER – Vers la source dans le boisA. HASSELMANS – I follettiO. RESPIGHI – NotteA. FAVARA – Canto popolare SicilianoA. FURLOTTI – Ninna-nannaA. BARBAGELATA – Pagina d’albumG. SCUDERI – A nanna (Fiaba)

5 aprile 1935 – Chiesa di S. Giovanni BattistaCommemorazione del senatore G. Mariotti nel trige-simo della morteMessa funebre cantataOrchestra d’archi del R. Conservatorio di MusicaLuigi Ferrari-Trecate - organo

E. DALL’ABACO-L. FERRARI-TRECATE – Largo per archie organoR. CASIMIRI, L. PEROSI, C. CASCIOLINI, A. ANTONELLI –Messa da Requiem in musica alternatamente al cantogregorianoG. F. HAENDEL – Celebre Largo per archi e organo

9 aprile 1935 – Ridotto del Teatro RegioAlfredo Cortot – pianoforteA. VIVALDI – Concerto da camera, dall’«Estro Armo-nico»

F. CHOPIN – Andante Spianato e Polonese op. 22F. CHOPIN – Sonata op. 35 in si bemolle minore (So-nata funebre)C. DEBUSSY – Children’s CornerR. SCHUMANN – Carnaval op. 9

16 aprile 1935 – Ridotto del Teatro RegioEriberto Scarlino – pianoforte

D. SCARLATTI – Sonata in si minoreD. SCARLATTI – Giga in sol maggiore (Bülow)J. S. BACH-F. BUSONI – Toccata e Fuga in re minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 57 (Appassionata)G. MARTUCCI – Capriccio op. 57, n. 1A. ZANELLA – Tempo di Minuetto op. 229A. CASELLA – ToccataF. CHOPIN – Notturno in re bemolle maggioreF. CHOPIN – Scherzo in si minore

6 maggio 1935 – Teatro RegioConcerto nell’ambito delle Manifestazioni CorreggescheOrchestra di ViennaGeorge Szell – direttore

G. VERDI – Sinfonia de «La forza del destino»W. A. MOZART – Serenata in quattro tempiL. V. BEETHOVEN – Quinta SinfoniaR. STRAUSS – Don GiovanniC. DEBUSSY – FêtesR. WAGNER – Ouverture da «I Maestri Cantori»

12 maggio 1935 – Teatro RegioConcerto nell’ambito delle Manifestazioni Correggesche(Convegno degli Storici e Critici d’arte)

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Orchestra del R. ConservatorioGiovanni D’Amato – direttoreL. V. BEETHOVEN – Ouverture del «Coriolano»F. SCHUBERT – Sinfonia «Incompiuta»R. WAGNER – «L’oro del Reno»: Entrata degli DeiG. MASSENET – Prima Suite de «L’Arlesienne»A. CATALANI – Preludio del terzo atto di «Wally»A. BORODIN – Nelle steppe dell’Asia CentraleC. SAINT-SAËNS – Le rouet d’omphale, poema sinfonicoJ. FORONI – Ouverture

1 e 2 giugno 1935 – Teatro RegioConcerto nell’ambito delle Manifestazioni CorreggescheOrchestra e coro della Scala di MilanoGiuseppe Del Campo – direttoreSolisti: Maria Laurenti; Anita Clinova; GiovanniVoier; Umberto di Lelio1 giugno:L. V. BEETHOVEN – Prima SinfoniaL. V. BEETHOVEN – Nona Sinfonia2 giugno:G. ROSSINI – Sinfonia de «La scala di seta»R. WAGNER – Morte di Sigfrido nel «Crepuscolo degliDei»G. VERDI – Sinfonia da «La forza del destino»L. V. BEETHOVEN – Nona Sinfonia

1935-19368 novembre 1935 – Ridotto del Teatro Regio(fuori programma)

Concerto di musiche da camera del Maestro concitta-dino Renzo Martini Cantori delle corali Euterpe, Verdi e PalestrinaLa presidenza della Società dei Concerti invita i socia voler intervenire al concerto

R. MARTINI – La fontana nascostaR. MARTINI – Dalla Suite «Piccole scene campestri»:La casa dei gelsomini; Valzer triste; Danze di SagraR. MARTINI – Mattutino (poesia di Renzo Pezzani)R. MARTINI – Due canzoni della raccolta «Ombre leg-gere» (poesie di C. Sanguinetti): Non so che allegracanzone d’amore; Un alito di vento profumatoR. MARTINI – Dalla raccolta «Quadretti del miopaese»: Panorama; Corteo di nozze; La piazzettadella rocca a notte alta; Giorno di fieraR. MARTINI – Richiamo d’autunno (poesia di I. Coc-coni)R. MARTINI – Dalla raccolta «Tre piccole canzoni co-rali»: Danza campestre (Poesia di G. Martini); Ora dinotte (poesia di R. Martini); Accanto al foco (poesia diP. Martini)

20 novembre 1935 – Ridotto del Teatro RegioTrio Casella:Alfredo Casella – pianoforteArturo Bonucci – violoncelloAlberto Poltronieri – violino

J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87F. SCHUBERT – Trio in si bemolle op. 99M. CLEMENTI-A. CASELLA – Trio in re maggiore op. 28A. CASELLA – Siciliana e Burlesca

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9 dicembre 1935 – Ridotto del Teatro RegioNathan Milstein – violinoLeopold Mittmann – collaboratore al pianoforte

T. A. VITALI – CiacconaJ. S. BACH – Sonata in sol minore per violino soloL. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bem maggiore op. 72,n. 3E. LALO – Sinfonia SpagnolaN. PAGANINI – Capriccio n. 5N. PAGANINI – La campanella

14 dicembre 1935 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Léner:Jenö Léner – I violinoJóseph Smilowitz – II violinoSàndor Roth – violaImre Hartmann – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in re maggiore op. 76, n. 5L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa op. 59, n. 1F. SCHUBERT – Quartetto in la minore op. 29

7 gennaio 1936 – Ridotto del Teatro Regio Gaspar Cassadò – violoncelloGiulietta von Mendelssohn-Gordigiani – collabora-trice al pianoforte

F. COUPERIN – Pièces de violes:– Prélude– Fuguette– Pompe Funèbre– Le Chemise blanche I e II

F. MENDELSSOHN – Sonata op. 58

J. S. BACH – Preludio; Sarabande; Bourrée I e IIE. GRANADOS – IntermezzoB. DE LASERNA – TonadillaG. SGAMBATI – Serenata napoletanaG. ROSSINI – Tarantella

27 gennaio 1936 – Ridotto del Teatro Regio Quartetto Italiano (solisti dell’Augusteo di Roma):Remy Principe – I violinoEttore Gandini – II violinoGiuseppe Matteucci – violaLuigi Chiarappa – violoncello

J. BRAHMS – Quartetto in la op. 51, n. 2L. SINIGAGLIA – Quartetto in re op. 27W. A. MOZART – Quartetto in mi bemolle

14 febbraio 1936 – Ridotto del Teatro RegioTeresa Vaccari – sopranoGiovanni Ugolotti – tenoreLino Rastelli – collaboratore al pianoforte

G. ROSSINI – L’EsuleA. ZANELLA – Racconto del figlioS. DONAUDY – Spirate pur spirateP. CIMARA – OndinaG. BIANCHINI – La PerlaG. PUCCINI – ManonU. GIORDANO – Andrea Chènier (improvviso)G. PALLONI – Il capriccioE. ODDONE – Occhi lucentiL. FERRARI-TRECATE – La filastrocca del Sì e del No

G. PUCCINI – Da «Tosca»: Recondite armonie

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Alfred Cortot, CamilloTogni e Arturo Benedetti Michelangeli.

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G. VERDI – Da «Aida»: Celeste AidaA. BARBAGELATA – Tre brani folcloristici (Ricordi del-l’Argentina)A. CATALANI – Aria dell’opera «Edmea»

28 febbraio 1936 - Ridotto del Teatro RegioNievo Albertelli – violoncelloM° Lino Rastelli – collaboratore al pianoforte

A. ARIOSTI-N. ALBERTELLI – Adagio moltoJ. BRAHMS – Sonata in mi minore, per violoncello epianoforteG. VALENTINI – Sonata in mi maggioreGIBILARO – Canto di ZolfaraA. CASELLA – TarantellaR. SELVAGGI – Ninna nanna elegiacaD. POPPER – Canzone villerecciaD. POPPER – Papillon

25 marzo 1936 – Ridotto del Teatro RegioZino Francescatti – violinoBoris Golschmann – collaboratore al pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 24 «Le Printemps»J. S. BACH – Concerto in la minoreN. PAGANINI – Concerto in re (versione originale)F. KREISLER – Recitativo e finaleJ. IBERT – Le petit âne blancA. BAZZINI – Ronde des Lutins

28 marzo 1936 – Ridotto del Teatro RegioNicolaj Orloff – pianoforte

G. F. HAENDEL-J. HALVORSEN – Passacaglia

J. BRAHMS – Rapsodia in si minoreR. SCHUMANN – Studi sinfoniciA. CASELLA – OstinatoC. DEBUSSY – Reflets dans l’eauC. DEBUSSY – ToccataF. CHOPIN – Impromptu n. 3F. CHOPIN – Sei studiF. CHOPIN – Scherzo in si minore

3 aprile 1936 – Ridotto del Teatro RegioAda Ruata Sassoli – arpaCarmela Cafaro – violinoTeresa Cafaro – collaboratrice al pianoforte

Parte prima Arpista Ruata Sassoli:J. S. BACH – BourrèeC. GLUCK – GavottaD. ZIPOLI – Aria e GavottaANONIMO sec. XVI – SicilianaV. GALILEI – GagliardaA. ZECCHI – SerenataE. MASETTI – CucùI. ALBÉNIZ – La torre bermejaM. L. TOURNIER – Cloches sous la neigeM. L. TOURNIER – Jazz bandParte seconda Violinista Carmela Cafaro:E. DALL’ABACO-L. FERRARI-TRECATE – LargoN. PAGANINI – Sonatina n. 12W. A. MOZART – RondòA. D’AMBROSIO – Concerto in si minoreA. CORELLI-H. LEONARD – La folliaM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Capitan FracassaO. NOVACEK – Moto Perpetuo

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26 aprile 1936 – Teatro RegioOrchestra formata dai professori e migliori allievi delR. Conservatorio con elementi dell’orchestra sinfonicadell’EIAR di TorinoRito Selvaggi – direttore Concerto a Beneficio dell’Opera Maternità e Infanzia

G. VERDI – Sinfonia da «Luisa Miller»L. V. BEETHOVEN – Sesta Sinfonia «La Pastorale»R. SELVAGGI – Preludio e Furlana dell’opera «Mag-giolata Veneziana»R. SELVAGGI – Poema della Rivoluzione (Dedicato alDuce)R. WAGNER – Preludio e morte d’IsottaG. ROSSINI – Sinfonia da «Semiramide»

12 maggio 1936 – Sala VerdiConcerto inaugurale della nuova Sala VerdiInsegnanti concertisti del R. Conservatorio quali ilmaestro Scarlino, il prof. Alessandri, il prof. Alber-telli, il prof. Bartoli, nonché alcuni tra i migliori al-lievi del conservatorio.

1936-3725 novembre 1936 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Roth:Feri Roth – I violinoIenö Anthal – II violinoFerenc Molnar – violaIànos Scholz – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto op. 76, n. 5

M. LABROCA – Quartetto n. 2 (omaggio del QuartettoRoth a un compositore italiano e alla nazione)R. SCHUMANN – Quartetto in la minore op. 41, n. 1

21 dicembre 1936 – Ridotto del Teatro RegioArturo Bonucci – violoncelloLivia Bonucci-Carlesimo – collaboratrice al piano-forte

G. B. SAMMARTINI – Largo e Allegro vivaceF. M. VERACINI – LargoL. BOCCHERINI – GigaC. SAINT-SAËNS – Concerto in la minoreO. RESPIGHI – Adagio e variazioniC. DEBUSSY – Reverie (trascrizione per violoncello)C. DEBUSSY – Cortège (trascrizione per violoncello)D. POPPER – Fileuse

5 gennaio 1937 – Ridotto del Teatro RegioGioconda De Vito – violinoAdolfo Baruti – collaboratore al pianoforte

G. TARTINI – PastoraleW. A. MOZART – Concerto in solJ. S. BACH – Prima Sonata per violino soloR. ROSSELLINI – La fontana malataR. PRINCIPE – Canti SicilianiN. PAGANINI – Due Capricci (con accompagnamentoper pianoforte di Kreisler)

3 febbraio 1937 – Ridotto del Teatro RegioDuo Crepax – Calace:Gilberto Crepax – violoncelloEnzo Calace – pianoforte

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L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 69R. STRAUSS – Sonata in fa maggiore op. 6R. SCHUMANN – Adagio e Allegro op. 70I. PIZZETTI – Affettuoso dai «Tre Canti»L. BOCCHERINI – AdagioB. GALUPPI – Giga

11 febbraio 1937 – Ridotto del Teatro Regio Trio di Firenze:Rio Nardi – pianoforteGiulio Bignami – violinoGino Francesconi – violoncelloF. SCHUBERT – Trio in mi bemolle op. 100L. V. BEETHOVEN – Trio in do minore op. 1, n. 3F. MENDELSSOHN – Trio in re minore op. 49

8 marzo 1937 – Ridotto del Teatro RegioOrnella Puliti Santoliquido – pianoforte

D. SCARLATTI – Terza SonataA. VIVALDI-STRADAL – Concerto in re minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 57A. CASELLA – Sinfonia Arioso e Toccata (settembre1936)C. DEBUSSY – Due PreludiM. DE FALLA – Due DanzeB. SMETANA – Feste dei paesani slovacchi

19 marzo 1937 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto di Roma:Oscar Zuccarini e Luigi Montelli – violiniAldo Perini – violaLuigi Silva – violoncello

O. RESPIGHI – Antiche danzeJ. BRAHMS – Quartetto in la minoreA. DVORÁK – Quartetto in fa maggiore

9 aprile 1937 – Ridotto del Teatro Regio Alexander Brailowsky – pianoforte

W. F. BACH – Concerto in re minore (attribuito a Vi-valdi)D. SCARLATTI – Pastorale e CapriccioL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 57 (Appassionata)F. CHOPIN – Fantasie impromptuF. CHOPIN – Ballata in do minoreF. CHOPIN – Notturno in re bemolle maggioreF. CHOPIN – Valse in mi bemolle maggioreF. CHOPIN – Polonaise in la bemolle maggioreO. RESPIGHI – NotturnoM. DE FALLA – Danza rituale del fuocoG. FAURÉ – ImpromptuF. LISZT – Rapsodie n. 6

1937-193815 dicembre 1937 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Poltronieri:Alberto Poltronieri – I violinoErcole Giaccone – II violinoGiuseppe Alessandri – violaAntonio Calisi – violoncelloL. BOCCHERINI – Quartetto in re maggioreM. RAVEL – Quartetto in faA. DVORÁK – Quartetto in da op. 96

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21 gennaio 1938 – Ridotto del Teatro Regio Amilcare Zanella – pianoforte e compositore

D. SCARLATTI – AllegroG. F. HAENDEL-A. ZANELLA – La terza mano (aria concorale)P. G. SANDONI – Sonata in fa maggioreA. RUBINSTEIN – Barcarola in fa minoreF. CHOPIN – Valzer brillanteR. WAGNER-A. ZANELLA – Cavalcata delle ValchirieA. ZANELLA – Poema fantastico op. 90 (prima esecu-zione)A. ZANELLA – Lacrymae rerum e UmorescaA. ZANELLA – Jota da concerto (su motivi popolarispagnoli, prima esecuzione)

21 febbraio 1938 – Ridotto del Teatro Regio Orchestra femminile da camera di Berlino (15 elementi)Gertrude-Ilse Tilsen – primo violino e direttore

F. GEMINIANI – Concerto grosso in sol minoreF. J. HAYDN – Concerto per violino in sol maggioreG. F. HAENDEL – Concerto grosso in sol minoreE. GRIEG – Elegische Melodien:

– Herzwunden– Letzter Frühling

A. DVORÁK – Serenata

9 marzo 1938 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Léner:Jenö Léner – I violinoJózsef Smilovits – II violinoSàndor Roth – violaImre Hartmann – violoncello

Tre quartetti di F. SCHUBERT, L. V. BEETHOVEN, F. J.HAYDN

17 marzo 1938 – Ridotto del Teatro RegioSiegfried Schultze – pianoforte

D. SCARLATTI – Tre Sonate (la maggiore; re minore; lamaggiore)L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggiore op.81 (Les Adieux)O. RESPIGHI – Due Preludi sopra corale gregorianoR. SCHUMANN – Davidsbundlertänze op. 6F. CHOPIN – Nocturne in do minore op. 48F. CHOPIN – Tre studi dall’op. 10 e op. 25F. CHOPIN – Mazurka in si bemolle minoreF. CHOPIN – Walzer in la bemolle maggiore op. 42

9 aprile 1938 – Ridotto del Teatro RegioCarlo Felice Cillario – violino

Musiche di Valentini-Respighi, Mozart, Szimanowski,Pizzetti, Casella, Sarasate(programma incompleto)

24 aprile 1938 – Ridotto del Teatro Regio Walter Gieseking – pianoforte

J. S. BACH – Concerto in fa maggioreD. SCARLATTI – SonateR. SCHUMANN – Fantasia in do maggioreMusiche di Ravel, Liszt(programma incompleto)

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20 maggio 1938 – Ridotto del Teatro RegioNunzio Montanari – pianoforteGiuseppe Selmi – violoncello

J. S. BACH-F. BUSONI – CiacconaL. V. BEETHOVEN – Trentadue variazioni in do minoreL. BOCCHERINI – Concerto in si bemolle maggioreF. CHOPIN – Due MazurcheF. LISZT – Mormorio della forestaC. NORDIO – UmorescaG. MARTUCCI – TarantellaJ. B. LULLY – CorrenteF. CHOPIN – NotturnoJ. BRAHMS – ValzerF. ALFANO – Danza romenaL. FERRARI-TRECATE – Canto dell’esuleA. CASELLA – Tarantella

1 giugno 1938 – Ridotto del Teatro RegioPina Pitini – pianoforteAldo Priano – violinoElvira Maria Priano – collaboratrice al pianoforteG. B. VIOTTI-M. CORTI – Sonata in la maggioreA. VIVALDI – Concerto in re minoreC. NORDIO – PoemaM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Concerto Italiano in solminoreI. ALBÉNIZ – El AlbaicinC. NORDIO – UmorescaL. FERRARI-TRECATE – Il Prode AnselmoF. CHOPIN – Ballata op. 52A. FURLOTTI – Canzone d’invernoW. A. MOZART -F. KREISLER – Rondò

R. ROSSELLINI – La fontana malataM. PILATI – Tarantella

4 giugno 1938 – Ridotto del Teatro RegioMaria Luisa de Carolis – pianoforteRosina Ziliani Bianchi – sopranoFederico Mompellio – collaboratore al pianoforte

J. S. BACH -F. BUSONI – Toccata e fuga in re minoreA. M. PACCHIONI – Lamento, da «Le porpore trionfali»G. B. BONONCINI – Largo, dall’Oratorio «La Madda-lena ai piedi di Cristo»G. B. PERGOLESI – Chi disse ca la femmena, da «Lofrate innamorato»G. PAISIELLO – Donne vaghe, da «La serva padrona»F. CHOPIN – Tre studi e ballata in sol minoreL. FERRARI-TRECATE – Tutto ritornaO. RESPIGHI – NebbieM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Ninna-nannaE. DESDERI – La voce tuaC. CORDARA – Padre che sei nel ciel, da «La tentazionedi Gesù»C. DEBUSSY – Reflets dans l’eauM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Alt WienM. CERCIGNANI – NuvolaL. FERRARI-TRECATE – Là nel bosco profondo, da «Leastuzie di Bertaldo»G. PUCCINI – Mi chiamano Mimì, dalla «Bohème»G. VERDI – Cavatina finale del primo atto della «Tra-viata»

13 giugno 1938 – Sala VerdiQuartetto di Bologna:

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Mario Traversa – I violinoCarlo Caruso – II violinoGiorgio Simoni – violaDante Serra – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in sol op. 76, n. 1A. DVORÁK – Quartetto in fa op. 96L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 3

1938-1939 10 gennaio 1939 – Ridotto del Teatro RegioAttilio Ranzato – violoncelloM. Renzo Bossi – accompagnatore al piano

J. S. BACH – Aria in re maggioreT. A. VITALI-A. RANZATO – CiacconaL. BOCCHERINI – Concerto in si bemolle maggioreR. BOSSI – Lamento (prima esecuzione a Parma)R. BOSSI – Tumulto (prima esecuzione a Parma)R. BOSSI – Aria fiamminga (da un canto popolare del‘600)V. RANZATO – Il tamburino araboM. DE FALLA – Danza rituale del fuocoC. SCOTT – Pastoral and Reel

19 gennaio 1939 – Sala VerdiQuartetto Loewenguth:Alfred Loewenguth – I violinoMaurice Fueri – II violinoJ. W. Georges – violaPierre Basseux – violoncello

L. BOCCHERINI – Quarto quartetto op. 27, in do mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 95 in fa minoreC. DEBUSSY – Quartetto op. 12

9 febbraio 1939 – Sala Verdi Duo Sardo:Maria Luisa e Clara Sardo – violino e pianoforte

I. PIZZETTI – Sonata in la, per pianoforte e violinoG. FRESCOBALDI-M. CORTI – AriaG. TARTINI-M. CORTI – Variazioni su una gavotta diCorelliN. PAGANINI – Tre Capricci (n. 20, 21, 24), trascri-zione per violino e pianoforte di K. SzymanowskiG. PETRASSI – Introduzione e AllegroV. CARNEVALI-M. CORTI – Serenata spagnolaG. DINICU-J. HEIFETZ – Hora staccato (danza romena)A. CASELLA – Preludio e danza sicilianaM. RAVEL – Tzigane

27 febbraio 1939 – Sala VerdiConcerto scambio con la GermaniaFriedrich Wührer – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata in si bemolle maggiore op. po-stumaL. V. BEETHOVEN – Polonaise in do maggiore op. 89L. V. BEETHOVEN – Due Bagatellen op. 33 (fa mag-giore e la maggiore)L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa minore op. 57 (Ap-passionata)M. REGER – Due intermezzi op. 45 (mi bemolle minoree do maggiore)

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M. REGER – Gavotta in mi maggioreM. REGER – Umoresca op. 20 in do maggioreR. SCHUMANN – Papillons op. 2R. SCHUMANN – Toccata op. 7 in do maggiore

3 marzo 1939 – Sala VerdiNicolaj Orloff – pianoforte

J. S. BACH – SicilianaD. SCARLATTI – La cacciaL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 3F. CHOPIN – Sonata si minore op. 58R. PICK-MANGIAGALLI – La danza di OlafA. SCRIABIN – Sei studi:

– Do diesis minore op. 42– Fa minore op. 42– Re bemolle maggiore op. 8– Si minore op. 8– Si maggiore op. 8– Re diesis minore op. 8

25 marzo 1939 – Sala VerdiQuartetto vocale Kedroff:Kedroff – I tenore Kasakoff – II tenore Kedroff – baritono Kardanoff – basso

Chants Religieux Russes:M. IPPOLITOV-IVANOV – Psaume 133N. KEDROFF – ConsacrationD. BORTNIANSKY – Te Deum

Compositeurs Russes:A. ARENSKY - NuitA. IABINSKY – ValseSTCHIGLEFF – A l’EgliseC. CUI – Gnomes

Chansons Caucasiennes:ANONIMO – Ari-Ara-Lo (Chanson d’Amour)ANONIMO – Nina Nana (Berceuse)N. TCHÈREPNINE – Zangola da Gogona (Danse)N. KEDROFF – Chanson Persiane (Chanson d’Amour)

Chansons Populaires Russes:ANONIMO – Chanson lenteANONIMO – Chanson de NocesANONIMO – BerceuseANONIMO – Chanson de rondeN. KEDROFF - Chanson de danse

27 marzo 1939 – Sala VerdiMaria Pediconi – cantanteBarbara Giuranna – collaboratrice al pianoforte

D. CIMAROSA – Un cor che tenero..., dall’opera «Orazie Curiazi»G. PAISIELLO – Donne vaghe..., dall’opera «La servaPadrona»W. A. MOZART – Baci amorosi e cariANONIMO (Sec. XVII) – Dalle «Chansons de Versailles»:

– Tendres plaints– L’innocente

R. STRAUSS – Il giorno dei mortiM. RAVEL – Le réveil de la MariéeM. RAVEL – Canzone Italiana

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F. SCHUBERT – LitanieM. DE FALLA – Seguidilla MurcianaB. GIURANNA – Ninna Nanna (prima esecuzione asso-luta)B. GIURANNA – Augurio (prima esecuzione assoluta)B. GIURANNA – StornelloA. BIZZELLI – C’era una voltaL. FERRARI-TRECATE – Tutto ritornaL. FERRARI-TRECATE – L’omino innamorato (primaesecuzione a Parma)

1 maggio 1939 – Sala VerdiFernanda Buranello – violoncelloArturo Benedetti Michelangeli – collaboratore al pia-noforte

E. GRIEG – Sonata in laG. TARTINI – LarghettoF. J. HAYDN – Minuetto variatoF. FRANCOEUR – SonataL. FERRARI-TRECATE – Il canto dell’esuleR. FASANO – Il signor BonaventuraM. RAVEL – MinuettoX. SCHARWENKA – Capriccio slavo op. 98G. CASSADÒ – La danza del diavolo verde

7 maggio 1939 – Sala VerdiDuo Carpi-Bernasconi:Giannino Carpi – violinoGabriella Bernasconi – pianoforte

F. M. VERACINI-R. FRANZONI – Introduzione e Ciac-conaL. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore

F. BUSONI – Concerto in re maggioreL. FERRARI-TRECATE – Il canto dell’esule; Il Prode An-selmo (versione per violini di Mario Corti)M. DE FALLA – JotaP. DE SARASATE – Tarantella

30 maggio 1939 – Sala VerdiCamillo Oblach – violoncelloAida Orsini Ferretti – arpaPietro Spotti – collaboratore al pianoforteF. POENITZ – Ballata nordicaG. GUERRINI – Nostalgia di novizie, da «Le suore»G. FAURÉ – ImpromptuC. GLUCK – MelodiaJ. B. BRÈVAL – Sonata in sol maggioreI. ALBÉNIZ – SerenataTABEL – Margherita all’arcolaioM. L. TOURNIER – Jazz-BandI. PIZZETTI – CantoP. J. HILLEMACHER – Gavotta sentimentaleF. CHOPIN – Notturno in do diesis minoreC. M. VON WEBER – Rondò

6 giugno 1939 – Sala VerdiEnrico Campaiola – violinoPezzana – pianoforteGiovanni Bonfiglioli – collaboratore al pianoforte

J. BRAHMS – Sonata in re maggioreE. MASETTI – Ave Maria della PieveE. MASETTI – AndalusaE. ELGAR – La capricciosaD. SCARLATTI – Sonata in la maggiore

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F. CHOPIN – Fantasia op. 49F. TICCIATI – ToccataM. DE FALLA – Danse du MeunierI. ALBÉNIZ – Triana

10 giugno 1939 – Sala VerdiGilberto Crepax – violoncelloMargherita Orsi – cantanteGiuseppe Spotti – collaboratore al pianoforte

BACH – Sonata in re maggioreMusiche di Boccherini, Galluzzi, FauréC. M. VON WEBER – AdagioMusiche di Beethoven, Schubert, Mozart, Torri, Fer-rari-Trecate, Soresina

(programma incompleto)

1939-19402 dicembre 1939 – Sala VerdiNikita Magaloff – pianoforte

J. S. BACH – Fantasia cromatica e FugaD. SCARLATTI – Due SonateL. V. BEETHOVEN – Sonata quasi una fantasia op. 27,n. 2F. CHOPIN – Notturno in do minore op. 48F. CHOPIN – Tre studi (op. 10, n. 8 e n. 4; op. 25, n. 7)F. CHOPIN – Polonese op. 53C. DEBUSSY – Children’s CornerG. SCELSI – PreludioF. LISZT – Mephisto Waltzer

12 dicembre 1939 – Sala VerdiEnrico Pierangeli – violinoAmalia Pierangeli Mussato – collaboratrice al piano-forte

J. S. BACH-GALLINO – CoraleG. TARTINI – Sonata in sol minore (Didone abbando-nata)C. FRANCK – Sonata in la maggioreR. PRINCIPE – El CampièloG. F. GHEDINI – Poema (prima esecuzione a Parma)O. NOVACEK – Moto Perpetuo

19 dicembre 1939 – Sala VerdiPia Tassinari – cantoM° Adolfo Gandino – accompagnatore al pianoforte

P. MASCAGNI – Son pochi fioriC. MONTEVERDI – Lasciatemi morireW. A. MOZART – Deh! Vieni, non tardarF. SCHUBERT – Il Re di ThulèR. SCHUMANN – DedicaJ. BRAHMS – Ninna-nannaG. MARTUCCI – Quanti affetti del corI. PIZZETTI – I pastoriA. GANDINO – I tuoi occhi son tristi...F. CILEA – Io sono l’umile ancella...G. BIANCHINI – BarcarolaA. GANDINO – Sera festiva

29 gennaio 1940 – Sala VerdiAlba Anzellotti – cantoM. Barbara Giuranna – collaboratrice al pianoforte

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Autografo di Fernanda Buranello e Arturo Benedetti Michelangeli, 1939. (Archivio Storico del Conserva-torio di Parma: Pratiche della Società dei Concerti, Anno 1925-1974).

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J. BRAHMS – Notte di maggioE. GRIEG – BarcarolaR. SCHUMANN – Il noceG. ROSSINI – L’esuleC. DEBUSSY – Aria di Lia, da «Il figliol prodigo»F. B. PRATELLA – La strada biancaB. GIURANNA – StornelloF. SICILIANI – Canto notturno del viandanteL. FERRARI-TRECATE – Strambotto in serenataC. DALL’ARGINE – SerenataG. F. GHEDINI – La tortora che ha perso la compagnaG. VERDI – Ave Maria, dall’«Otello»A. CATALANI – Ebben ne andrò lontana... (dall’opera«La Wally»)

2 febbraio 1940 – Sala VerdiQuartetto Breronel:Vittorio Brero – I violinoOtto Schad – II violinoRudolf Nel – violaTheo Schürgers – violoncello F. J. HAYDN – Quartetto in re maggiore op. 76, n. 5I. PIZZETTI – Quartetto in re maggioreJ. BRAHMS – Quartetto in do minore op. 51

1 aprile 1940 – Sala VerdiQuartetto Italiano:Remy Principe – I violino solista dell’Augusteo e pro-fessore nel Conservatorio di S. CeciliaEttore Gandini – II violino, solista dell’orchestra del-l’AugusteoGiuseppe Matteucci – professore nel Conservatorio diS. Cecilia e prima viola solista dell’Augusteo

Luigi Chiarappa – primo violoncello dell’orchestradell’Augusteo

N. PAGANINI – Quartetto in mi maggioreC. DEBUSSY – Quartetto in solA. DVORÁK – Quartetto in fa

10 aprile 1940 – Sala Verdi Liliana Vallazza – pianoforte Giuseppe Alessandri – violaM° Lino Rastelli – collaboratore al pianoforte

P. A. LOCATELLI – Sonata in sol minore, per viola epianoD. SCARLATTI – Due SonateJ. S. BACH -F. BUSONI – Ciaccona in re minoreK. STAMITZ-E. POLO – Concerto in re, per viola e pianoF. CHOPIN – Studi op. 10, n. 4, 25; op. 25, n. 11F. CHOPIN – Ballata in la bemolleC. DEBUSSY – Fuochi d’artificioA. CASELLA – Toccata (dalla Sinfonia, Arioso e Toc-cata per pianoforte)

15 aprile 1940 – Sala VerdiQuartetto vocale Kedroff:Kedroff – I tenore Kasakoff – II tenore Braminoff – baritono Kardanoff – basso

Canti popolari russi:I. MUROMETZ – antica ballata (raccolta di Liadof), ar-monizzazione di N. Kedrof

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ANONIMO – Canto di ronda, armonizzazione di A.GretchaninovANONIMO – Canzone triste, armonizzazione di J. Ne-krassovANONIMO – L’anatrotto, armonizzazione di J. Karno-vicius

Compositori russi:A. GLAZUNOV – Preghiera dei discepoli a Gesù, daldramma «Le Roi du Judèe»C. CUI – Midì d’Etè; Nella calma di una notte d’estateA. BORODIN – Serenata di quattro cavalieri a una dama

ANONIMO – In riva al fiume (raccolta di Liadof), ar-monizzazione di J. KarnoviciusANONIMO – Canto nuziale, provincia di Vladimir, ar-monizzazione di J. KarnoviciusANONIMO – Le campane di Novgorod (provincia diNovgorod), armonizzazione di J. KarnoviciusANONIMO – La zanzara (provincia di Riazan), armo-nizzazione di J. KarnoviciusN. TSCHEREPNIN – Ninna nanna georgianaE. NAPRAVNIK – Il Don (parole di Poushkine) N. SOJOLOFF – Pino e palmizioA. IABINSKY – Piccolo valse

20 aprile 1940 – Sala Verdi Richard Langs – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggiore op.110L. V. BEETHOVEN – Variazioni su valzer di DiabelliJ. BRAHMS – Variazioni e Fuga su tema di HaendelD. SCARLATTI – Due sonate

F. SCHUBERT – Impromptu op. 90, n. 3 in sol bemollemaggioreF. SCHUBERT – Impromptu op. 90, n. 4 in la bemollemaggioreR. SCHUMANN – Variazioni sul nome Abegg op. 1J. BRAHMS – Intermezzo op. 76, n. 8 in la bemollemaggioreJ. BRAHMS – Intermezzo op. 119 n. 3 in do maggioreH. GENZMER – Tre pezzi di danzaF. LISZT – Nona Rapsodia ungherese

27 aprile 1940 – Sala VerdiBenedetto Mazzacurati – violoncelloRenato Fasano – pianoforte

F. M. VERACINI – Sonata in re minoreR. STRAUSS – Sonata per pianoforte e violoncelloT. GARGIULO – ImprovvisoR. FASANO – Due canti:

– Canto di nanna– Lamento della madre

R. FASANO – Il Signor BonaventuraB. MAZZACURATI – Canto nostalgicoB. MAZZACURATI – Studio Capriccio

6 maggio 1940 – Sala VerdiRio Nardi – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata in la op. 10R. SCHUMANN – Studi sinfonici in forma di variazioniop. 13F. CHOPIN – Due Notturni (op. 27, n. 2; op. 48, n. 1)F. CHOPIN – Alcuni studi dell’op. 10 e op. 25

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F. BUSONI – Elegia: Alcova di TurandotF. MARGOLA – Tarantella; RondòN.PAGANINI – Tema con variazioni (trascrizione diLiszt-Busoni)

15 maggio 1940 – Sala VerdiElena Fava – sopranoRossana Bottai – pianoforteM° Rastelli – accompagnatore al pianoforte

M. A. CESTI – Recitativo e aria, da «I casti amori diOrontea»A. FALCONIERI – PupilletteW. A. MOZART – Deh! Vieni, non tardar..., recitativo earia da «Le nozze di Figaro»G. PAISIELLO – Aria di Serpina, dall’opera «La servapadrona»A. VIVALDI – Concerto in re minoreF. CHOPIN – Due studiF. CHOPIN – Una mazurcaF. CHOPIN – Scherzo in si minoreO. RESPIGHI – O bianco Astore, dal «Trittico per con-certo – Maria Egiziaca»V. TOMMASINi – La lavandaia di S. GiovanniR. MARTINI – Richiamo d’autunnoA. FURLOTTI – Ninna nannaL. FERRARI-TRECATE – Tutto ritornaL. FERRARI-TRECATE – L’omino innamorato, ovvero«La fanciulla prigioniera»C. DEBUSSY – Fuochi d’artificioR. PICK-MANGIAGALLI – Danza d’ArielF. LISZT – Seconda rapsodia ungherese

15 maggio 1940 – Sala VerdiDuo Righetti – Doria:Giorgio Righetti – violinoMaria Doria Righetti – pianoforteF. M. VERACINI – Sonata in mi minoreI. PIZZETTI – Sonata in la maggioreE. GRIEG – Sonata in do minore op. 45

6 giugno 1940 – Sala VerdiPina Pitini – pianoforteJ. S. BACH – Concerto nello stile italianoJ. N. HUMMEL – Rondò op. 11J. BRAHMS – Intermezzo op. 118, n. 6J. BRAHMS – Seconda RapsodiaL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 109L. PERRACCHIO – Toccata (prima esecuzione a Parma)E. DOHNÁNYI – Rapsodia op. 11, n. 3F. LISZT – Fantasia quasi Sonata «Dopo una letturadi Dante»

1940-194131 gennaio 1941 – Sala VerdiQuartetto Breronel:Vittorio Brero – I violinoOtto Schad – II violinoRudolf Nel – violaTheo Schürgers – violoncelloI. PIZZETTI – Quartetto in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 95 in fa minoreJ. BRAHMS – Quartetto in do minore op. 51

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5 marzo 1941 – Sala VerdiTrio Vidusso-Abbado-Crepax:Carlo Vidusso – pianoforteMichelangelo Abbado – violinoGilberto Crepax – violoncello

M. E. BOSSI – Trio in re minore op. 107I. PIZZETTI – Trio in laR. SCHUMANN – Trio in re minore op. 63

21 marzo 1941 – Sala VerdiVelta Vait Zecchi – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in sol maggiore K.V. 137R. SCHUMANN – Arabesque op. 18R. SCHUMANN – Variazioni sul nome di Abegg op. 1R. PICK-MANGIAGALLI – Due valzer-CapriccioL. FERRARI-TRECATE – Il prode AnselmoN. MEDTNER – Quattro pezzi:

– Danza graziosa– Canzone serenata– Favola– Danza rustica

S. PROKOF’EV – StudioS. PROKOF’EV – Marcia (da «L’amore delle tre mela-rance»)J. VITOLS – Capriccio

25 marzo 1941 – Sala VerdiCarlo Vidusso – pianoforte

J. S. BACH-F. LISZT – Fantasia e fuga in sol minoreR. SCHUMANN – Sonata in sol minore op. 22L. FERRARI-TRECATE – Il prode Anselmo

G. F. MALIPIERO – Due preludi autunnaliG. F. GHEDINI – Divertimento contrappuntistico(Prima esecuzione a Parma)J. BRAHMS – Intermezzo in mi minoreF. CHOPIN – Studio in fa minoreC. M. VON WEBER-K. TAUSIG – Invito al valzerF. SCHUBERT-K. TAUSIG – Marcia militareF. LISZT – Rapsodia n. 6

31 marzo 1941 – Sala VerdiPaola della Torre – cantoM. Ruggero Maghini – collaboratore al pianoforte

G. ROSSINI – Selva opaca (dal «Guglielmo Tell»)G. ROSSINI – Bel raggio lusinghier (da «Semiramide»)R. SCHUMANN – Notte di primaveraR. SCHUMANN – Notte di lunaR. SCHUMANN – Il fanciullo dal corno magicoR. WAGNER – SogniE. GRIEG – Serba per te il consiglio, amicoF. ALFANO – Perché siedi làF. ALFANO – Antica ninna nanna partenopeaF. ALFANO – Giorno per giornoL. ROCCA – La vocazione di S. FrancescoL. ROCCA – Canto della cullaL. ROCCA – Non so... non so... (da «Monte Ivnor»)L. FERRARI-TRECATE – Il ritorno («La bella e il mostro»)R. STRAUSS – Sogno del crepuscoloR. STRAUSS – Cecilia

1 aprile 1941 – Sala VerdiPina Carmirelli – violinoLiliana Vallazza – pianoforte

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Lino Rastelli – collaboratore al piano

L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore n. 8, perviolino e pianoforteD. SCARLATTI – Due Sonate A. VIVALDI-A. CASELLA – Concerto grosso in re minore P. I. TCHAIKOVSKY – Primo tempo del Concerto in remaggioreK. SZYMANOWSKI – La fontana d’AretusaM. DE FALLA – JotaF. SCHUBERT – L’apeN. PAGANINI – Due capricci per violino soloN. PAGANINI – SonatinaF. CHOPIN – Tre studi: op. 10, n. 4, 5; op. 25, n. 11F. LISZT – Armonie della seraI. ALBÉNIZ – SeguidillasL. FERRARI-TRECATE – Schiaccianocciole

5 aprile 1941 – Sala Verdi Celebrazioni verdiane congiunte Associazione ProParma e R. Conservatorio di ParmaQuartetto PoltronieriMargherita Orsi – sopranoM. Lino Rastelli – collaboratore al pianoforte

Prima del concerto conferenza del M° Alceo Toni, notocompositore e musicologo: “La passione di Verdi”

G. VERDI – Liriche originali per soprano:– Non t’accostare all’urna– Deh! Pietoso ch’addolorata– Il poveretto– Lo spazzacamino

G. VERDI – Recitativo e aria di Leonora dall’«Oberto

Conte di San Bonifacio»G. VERDI – Perduta ho la paceG. VERDI – StornelloG. VERDI – Brindisi

9 aprile 1941 – Sala VerdiConcerto Orsini Ferretti – Del GiudiceAida Orsini Ferretti – arpaLaura del Giudice – pianoforte

M. L. TOURNIER – Tema con variazioniG. PIERNÉ – ImprovvisoD. SCARLATTI – Due sonateF. CHOPIN – Ballata op. 38M. RAVEL – Introduzione e Allegro, per arpa e piano-forteI. ALBÉNIZ – SerenataA. HASSELMANS – La sorgenteL. M. TEDESCHI – Pattuglia spagnolaF. TICCIATI – ToccataR. PICK-MANGIAGALLI – Studio da concertoF. CHOPIN – Fantasia op. 49

26 aprile 1941 – Sala VerdiOrchestra del Conservatorio (composta da Insegnantie allievi, integrati da alcuni elementi del locale Sin-dacato Orchestrale)Coro dell’E.I.A.R. di Torino diretto dal M. Bruno Er-mineroCarla Castellani – soprano M. Ennio Gerelli – direttoreM° Ferrari-Trecate – organoM. Bruno Erminero – accompagnatore al pianoforte

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Autografi di Margherita Orsi (cantante) e del Quartetto Poltronieri: Alberto Poltronieri (I violino), GianninoCarpi (II violino), Giuseppe Alessandri (viola), Antonio Valisi (violoncello). (Archivio Storico del Conser-vatorio di Parma: Pratiche della Società dei Concerti, Anno 1925-1974).

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Autografi del Trio Casella-Poltronieri-Bonucci: Alfredo Casella (pianoforte), Alberto Poltronieri (violino),Arturo Bonucci (violoncello). (Archivio Storico del Conservatorio di Parma: Pratiche della Società dei Con-certi, Anno 1925-1974).

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F. PROVESI – Sinfonia in doF. PROVESI – Sinfonia in re, da «La clemenza di Tito»G. VERDI – Arie da camera:

– Il tramonto– More Elisa lo stanco poeta– Ad una stella– La zingara (canto e pianoforte)

G. VERDI – Preludio dell’«Aida»G. VERDI – La canzone del salice, aria dall’«Otello»G. VERDI – Aria della Fata, dal «Falstaff» (soprano,coro e orchestra)G. VERDI – Ave Maria volgarizzata da Dante (per soloe organo)G. VERDI – Stabat Mater e Te Deum, dai «Pezzi sacriper coro e orchestra»G. VERDI – Sinfonia de «La forza del Destino»

10 maggio 1941 – Sala VerdiMaria Luisa Faini – pianoforte

D. SCARLATTI – Tre sonateJ. S. BACH-F. BUSONI – Preludio e Fuga in re maggioreR. SCHUMANN – CarnavalJ. BRAHMS – Intermezzo in si bemolle minoreV. MORTARI – Sonatina prodigioB. BARTOK – Suite op. 14F. CHOPIN – Tre studi (op. 10, n. 4 e 5; op. 25, n. 11)

11 maggio 1941 – Sala VerdiRemy Principe – violinoCon la partecipazione del pianista Enzo Calace

G. PUGNANI – Sonata in mi maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 12, n. 1

E. GRIEG – Sonata in sol maggiore op. 13

14 maggio 1941 – Sala VerdiDuo pianistico Gregoria Nardi Gobbi – Rio Nardi

W.A. MOZART – Sonata in re maggioreR. MARTINI – Mazurka dimenticataJ. BRAHMS – WalzerR. SCHUMANN – Andante con variazioniM. INFANTE – Tre Danze andaluse

19 maggio 1941 – Sala Verdi Angelo Kessissogloù – pianoforte

J. S. BACH – Fantasia cromatica e fugaD. SCARLATTI – Due StudiF. J. HAYDN – VariazioniJ. BRAHMS – IntermezzoJ. BRAHMS – BallataM. BUGAMELLI – NotturnoJ. MARX – AlbumblattV. FRAZZI – ToccataF. CHOPIN – Due StudiC. NORDIO – Due impressioniC. NORDIO – Umoresca “Kessyana”

28 maggio 1941 – Sala Verdi Trio Casella-Poltronieri-Bonucci

A. VIVALDI-A. CASELLA – Sonata a treM. CLEMENTI-A. CASELLA – TrioA. CASELLA – Sonata a treR. SCHUMANN – Trio in re minore

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31 maggio 1941 – Sala Verdi Duo Dallapiccola – MaterassiSandro Materassi – violinoLuigi Dallapiccola – pianoforte

N. ROTA – Sonata (1936-37)I. STRAVINSKIJ – Duo Concertante (1932)P. HINDEMITH – Sonata in mi bemolle op. 11, n. 1J. BRAHMS – Sonata in re minore op. 108

194230 maggio 1942 – Sala VerdiNerio Brunelli – violoncello

E. GRIEG – Sonata op. 36D. PARADISI – SicilianaL. BOCCHERINI – RondòN. RIMSKIJ-KORSAKOV – Volo del calabroneC. DEBUSSY – SognoE. DUNKLER-N. BRUNELLI – La filatriceF. ALFANO – Prima danza rumena

11 giugno 1942 – Sala VerdiGiannino Carpi – violinoGabriella Carpi Bernasconi – pianoforte

(manca il programma)

13 giugno 1942 – Sala VerdiMarta de Concillis – pianoforte

D. SCARLATTI – Due SonateJ. S. BACH-F. BUSONI – Toccata e fuga in re minore

R. SCHUMANN – Fantasia op. 17O. FIUME – Tre piccoli pezziR. PICK-MANGIAGALLI – La ronda d’etrielF. LISZT – Rapsodia XX

20 giugno 1942 – Sala VerdiLelia Bianchi – sopranoLino Rastelli – pianoforte

G. B. PERGOLESI – Andrò ramingo e soloF. M. VERACINI – PastoraleG. CARISSIMI – Piangete aureG. ROSSINI – La pastorella delle AlpiJ. BRAHMS – Notte di maggioJ. BRAHMS – Il fabbroJ. BRAHMS – Ode safficaF. SCHUBERT – Arte gentileF. SCHUBERT – Dove?PARITENI – ColloquioSORESINA – Due canti alla popolarescaDAVICO – Il tramontoL. FERRARI-TRECATE – L’omino innamorato

19474 aprile 1947 – Ridotto del Teatro RegioNuovo Quartetto Italiano:Paolo Borciani – I violinoElisa Pegreffi – II violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto op. 64

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Arturo Benedetti Michelangeli.

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J. TURINA – La Oración del toreroL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 3

23 aprile 1947 – Ridotto del Teatro Regio Trio di Trieste:Dario De Rosa – pianoforteRenato Zanettovich – violinoLibero Lana – violoncello

J. BRAHMS – Trio op. 101W. A. MOZART – Trio K 564M. RAVEL – Trio

14 maggio 1947 – Ridotto del Teatro RegioDuo pianistico Gorini-Lorenzi:Gino Gorini – pianoforteSergio Lorenzi – pianoforte

M. CLEMENTI – Sonata in mi bemolleR. SCHUMANN – StudiJ. BRAHMS – Variazioni su tema di HaydnC. DEBUSSY – LindarajaD. MILHAUD - ScaramoucheP. HINDEMITH - Sonata

20 maggio 1947 – Ridotto del Teatro RegioLuigia Ceradini Vacchelli – violino

F. A. BONPORTI – Sonata in mi minoreC. FRANCK – SonataF. MENDELSSOHN – Concerto

23 maggio 1947 – Ridotto del Teatro RegioEnrico Mainardi – violoncello

Alfredo Rossi Vezzani – collaboratore al pianoforte

G. B. GRAZIOLI – AdagioF. J. HAYDN – Sonata in doJ. S. BACH – Suite in reJ. BRAHMS – Sonata in fa

1947-4815 ottobre 1947 - Salone di San PaoloArturo Benedetti Michelangeli – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – CiacconaL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 2, n. 3J. BRAHMS – Variazioni op. 35 su tema di PaganiniF. CHOPIN – Andante spianato e Polonaise brillanteop. 22

25 novembre 1947 - Ridotto del Teatro RegioGeorg Kulenkampff – violino

J. BRAHMS – Sonata in la maggiore op. 100J. S. BACH – Sonata per violino solo in do maggioreC. DEBUSSY – SonataK. SZYMANOWSKI – La fontana d’Aretusa (dai «Miti»op. 30)A. DVORÁK – MazurcaE. YSAYE – Rêve d’enfantH. WIENIAWSKI – Polonaise in re maggiore

18 dicembre 1947 - Ridotto del Teatro RegioQuartetto Ungherese

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F. J. HAYDN – Quartetto op. 78, n. 5 in re maggioreP. HINDEMITH – Quartetto n. 5 in mi bemolleF. SCHUBERT – Quartetto n. 15, op. 161 in sol mag-giore

19 gennaio 1948 – Ridotto del Teatro RegioOrchestra Bolognese da CameraFrancesco Molinari Pradelli – direttoreEduardo del Pueyo – pianoforte

F. MENDELSSOHN – Ouverture dal «Sogno di una nottedi mezza estate» op. 21L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 3 in do minore, op. 37E. DALL’ABACO – Largo per orchestra di archi e ar-monium (trascrizione di Luigi Ferrari-Trecate).E. GRIEG – Musiche settecentesche ispirate al poetaHolberg, op. 40C. DEBUSSY – Petite Suite

3 marzo 1948 – Ridotto del Teatro RegioTrio Santoliquido - Brero – Anfiteatroff:Ornella Puliti Santoliquido – pianoforteVittorio Brero – violinoMassimo Anfiteatroff – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Trio op. 1, n. 3J. BRAHMS – Trio op. 8 in si maggioreF. MENDELSSOHN – Trio op. 49 in re minore

9 aprile 1948 - Teatro RegioRenato De Barbieri – violino

G. TARTINI-R. DE BARBIERI – Il trillo del diavoloE. GRIEG – Sonata in do minore op. 45

M. RAVEL – TziganeM. BRUCH – Kol NidreiN. PAGANINI – Le Streghe N. PAGANINI – Sonatine XII N. PAGANINI – Capriccio 20N. PAGANINI – Concerto in re maggiore

3 maggio 1948 – Ridotto del Teatro ReigoFernanda Buranello – violoncello

H. ECCLES – SonataF. FRANCOEUR – SonataL. V. BEETHOVEN – Sonata in la, per pianoforte e vio-loncelloI. CAPITANIO – LeggendaG. FAURÉ – PapillonC. DEBUSSY – MinuettoM. MOSZKOWSKI – GuitarreR. STRAUSS – La sorgente solitariaA. CASELLA – Tarantella

25 maggio 1948 – Ridotto del Teatro RegioGino Brandi – pianoforte

J. S. BACH-F. LISZT – Fantasia e fuga in sol minoreJ. BRAHMS – Sonata op. 5 in fa minoreL. MANENTI – NacchereL. FERRARI-TRECATE – Ombra sullo schermoL. FERRARI-TRECATE – Zà la mortL. FERRARI-TRECATE – CharlotL. FERRARI-TRECATE – Crick e CrockF. CHOPIN – Fantasia-Improvviso in do diesis minoreC. M. VON WEBER – Moto perpetuo

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1948-4915 novembre 1948 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Calvet

W. A. MOZART – Quartetto per archi in sol maggioreK 387M. RAVEL – Quartetto per archiF. SCHUBERT – Quartetto per archi in mi bemolleop. 125, n. 1

7 dicembre 1948 – Ridotto del Teatro Regio Trio di Roma

L. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore op. 97I. PIZZETTI – Trio in laA. DVORÁK – Dumky Trio op. 90

10 gennaio 1949 – Ridotto del Teatro RegioPaolo Spagnolo – pianoforte

D. SCARLATTI – Due sonate, in do maggiore e fa mag-gioreJ. BRAHMS – Variazioni su tema di PaganiniF. CHOPIN – Due Studi op. 25, n. 6 e 7F. CHOPIN – Ballata op. 52 in fa minoreC. DEBUSSY – Tre preludi:

– La soirée dans Grenade– La cathédrale engloutie– Feux d’artifice

25 gennaio 1949 – Ridotto del Teatro Regio Arthur Grumiaux – violino

F. M. VERACINI – Sonata in la per violino e pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 5 «Della Primavera», perviolino e pianoforteC. DEBUSSY – Sonata per violino e pianoforteI. STRAVINSKIJ – Divertimento

29 marzo 1949 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Poltronieri

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 74 «delle Arpe»L. FERRARI-TRECATE – Quartetto per archi in tre tempi(1947)A. DVORÁK – Quartetto op. 96

6 aprile 1949 – Ridotto del Teatro RegioWiener Oktet

L. V. BEETHOVEN – SettiminoF. SCHUBERT – Ottetto

12 aprile 1949 – Ridotto del Teatro RegioAlfred Cortot – pianoforte

F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49F. CHOPIN – TarantellaF. CHOPIN – Berceuse in re bemolle maggiore op. 57F. CHOPIN – Secondo scherzoF. CHOPIN – Ballata in sol minoreF. CHOPIN – Notturno in fa diesis maggioreF. CHOPIN – Tre studi (sol bem op. 10; sol bem op. 25;do minore op. 10)F. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35F. CHOPIN – ValzerF. CHOPIN – Polonaise la bemolle maggiore op. 53

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8 maggio 1949 – Sala VerdiEnrico Mainardi – violoncelloGuido Alberto Borciani – pianoforteG. VALENTINI – Sonata in mi maggioreJ. S. BACH – Suite n. 3 in do maggioreF. SCHUBERT – Sonata in la minore detta «Dell’Arpeg-gione»C. DEBUSSY – MinuettoM. RAVEL – Piéce en forme d’HabaneraJ. B. SENAILLÉ – Allegro spiritoso

16 maggio 1949 – Teatro RegioOrchestra Sinfonica Stabile da Camera dei “Pome-riggi Musicali” del Teatro Nuovo di MilanoJonel Perlea – direttoreW. A. MOZART – Sinfonia in sol minoreA. CASELLA – Concerto per archi pianoforte timpani ebatteria, op. 69H. WOLF – Serenata italiana per archiL. V. BEETHOVEN – Sinfonia n. 2

1949 – 5023 novembre 1949 – Teatro RegioClaudio Arrau – pianoforte R. SCHUMANN – Studi Sinfonici, dodici studi in formadi variazioneF. CHOPIN – BarcarolaF. CHOPIN – Scherzo n. 4E. GRANADOS – El Fandango del Candil (da «Goye-scas»)

M. RAVEL – Oiseaux tristesB. BARTOK – Two Rumanian Dances (op. 8a)

8 dicembre 1949 – Teatro RegioIda Händel – violino

J. BRAHMS – Sonata in re minore op. 108, n. 3 perpiano e violinoJ. S. BACH – Ciaccona per violino soloL. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggiore op.12, n. 3 per piano e violinoA. DVORÁK – Danza Slava in sol minoreA. COPLAND – Hoedown, from «Rodeo»P. DE SARASATE – Carmen Phantasie

13 dicembre 1949 – Teatro RegioWilhelm Backhaus – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in do maggiore op. 2, n. 3L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 13 (Patetica)L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 28 (Pasto-rale)L. V. BEETHOVEN – Sonatina in sol maggiore op. 79L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggiore op. 110

23 gennaio 1950 – Sala Verdi (Concerto fuori programma)Maria Luisa Ravasini – pianoforte

G. F. HAENDEL – PassacagliaD. SCARLATTI – Tre SonateF. J. HAYDN – Sonata in re maggioreJ. S. BACH-F. LISZT - Fantasia e Fuga in sol minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 26

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C. DEBUSSY – Les Collines d’AnacapriC. DEBUSSY – Ronde, da «La boîte à joujou»

13 febbraio 1950 – Ridotto del Teatro RegioWiener Oktet

W. A. MOZART – Divertimento in re maggiore K. 334,per quartetto d’archi e 2 corniW. A. MOZART – Quintetto con clarinetto in si mag-giore K. 581, per quartetto d’archi e clarinettoE. WELLESZ – Ottetto

23 febbraio 1950 – Teatro RegioFriedrich Gulda – pianoforte

F. J. HAYDN – Variazioni in fa minoreF. SCHUBERT – Sonata in la minore op. 42, n. 1B. BARTOK – Suite op. 14F. CHOPIN – Sonata in si minore op. 58, n. 3

31 marzo 1950 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Vegh

W. A. MOZART – Quartetto in do maggiore K 465B. BARTOK – Quartetto op. 7L. V. BEETHOVEN – Quartetto in mi bemolle n. 12,op. 127

3 aprile 1950 – Ridotto del Teatro RegioOrnella Puliti Santoliquido – pianoforteMassimo Anfiteatroff – violoncello

B. ASIOLI – Concerto in la maggiore (per violoncellocon accompagnamento di pianoforte)Z. KODÁLY – Due tempi di sonata (per violoncello solo)

L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore n. 32, op. 111(per pianoforte)J. BRAHMS – Sonata in fa maggiore op. 99 (per piano-forte e violoncello)

13 aprile 1950 – Teatro RegioLuciano Sangiorgi – pianoforte

C. DEBUSSY – Suite BergamasqueG. GERSHWIN – Preludes for pianoM. DE FALLA – Tre movimenti dall’ «Amor brujo»L. DALLAPICCOLA – Studio sul Capriccio n. 14 di Pa-ganiniD. SHOSTAKOVICH – Tre fantasie e DancesA. KHACHATURIAN – Toccata e Sobre danceG. DINICU-J. HEIFETZ-L. SANGIORGI – Hora staccato

15 maggio 1950 – Ridotto del Teatro RegioRichard Odnoposoff – violino

J. S. BACH-GULLER – GraveL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 30, n. 1 in la maggioreH. VIEUXTEMPS – Concerto op. 37, n, 1 per violino epianoforteW.A. MOZART -F. KREISLER – RondòI. ALBÉNIZ-J. HEIFETZ – SevillaP. LEEMANS – Croquis chinoisN. PAGANINI-KOCHALSKY – La Campanella

24 maggio 1950 – Teatro RegioOrchestra sinfonica dell’Ente autonomo del TeatroComunale di BolognaFrancesco Molinari Pradelli – direttore

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Claudio Arrau.

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Wilhelm Backhaus.

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J. BRAHMS – Quarta Sinfonia in mi minore op. 98O. FIUME – Concerto per OrchestraP. I. TCHAIKOVSKY – Schiaccianoci: Suite dal Balletto(Ouverture miniatura; Danze Caratteristiche)R. WAGNER – Tannhäuser, ouverture

1950-5130 ottobre 1950 – Ridotto del Teatro RegioLilian Carajan – pianoforte

M. CLEMENTI – Sonata in do maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata quasi una fantasia in mibemolle op. 27, n.1R. SCHUMANN – NovellettaC. DEBUSSY – VoilesC. DEBUSSY – La danse de PuckB. BARTOK – Quattordici pezzi infantiliF. LISZT – Dodicesima Rapsodia Ungherese

23 novembre 1950 – Teatro RegioRichard Odnoposoff – violino

J. S. BACH-GULLER – GraveJ. BRAHMS – Sonata op. 100, n. 2C. DEBUSSY – Terza Sonata in sol minoreM. REGER – Sonata op. 42J. SUK – Fantasia op. 24R. STRAUSS–V. PRIHODA – Valzer del «Cavaliere dellaRosa»M. RAVEL – Zigana

12 dicembre 1950 – Teatro RegioWalter Gieseking – pianoforte

J. S. BACH – Concerto Italiano in fa maggioreD. SCARLATTI – Tre SonateL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 27 (Chiaro di Luna)J. BRAHMS – Tre intermezziF. MENDELSSOHN – Rondò capricciosoC. DEBUSSY – Suite bergamasqueM. RAVEL – Jeux d’eauF. LISZT – Leggenda di S. Francesco di Paola

15 dicembre 1950 – Teatro RegioAndres Segovia – chitarra

G. FRESCOBALDI – Aria con variazioniR. DE VISÉE – Suite (dedicata a Luigi XIV)M. GIULIANI – SonatinaF. SOR – Studio e tema variatoJ. S. BACH – CiacconaM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Preludio quasi un’im-provvisazioneM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Ballata scozzeseJ. TURINA – FantasiaH. VILLA-LOBOS – Due studiI. ALBÉNIZ – Torre Bermeja I. ALBÉNIZ – Sevilla

24 febbraio 1951 – Ridotto del Teatro RegioTrio di Bolzano

J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87L. V. BEETHOVEN – Trio op. 1, n. 3 in do minoreD. SHOSTAKOVICH – Trio op. 67

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22 marzo 1951 – Ridotto del Teatro RegioTrio Strumentale Italiano – flauto, viola e pianoforte

A. LOTTI – Sonata a tre, in sol maggioreW. A. MOZART – Trio in mi bemolle maggiore (K 498)H. PURCELL – Golden SonataLUBBOCK – Trio in mi minore

29 marzo 1951 – Ridotto del Teatro RegioNuovo Quartetto Italiano:Paolo Borciani – I violinoElisa Pegreffi – II violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in sol maggiore op. 77, n. 1G. VERDI – QuartettoR. SCHUMANN – Quartetto in fa maggiore op. 41, n. 2

2 aprile 1951 – Ridotto del Teatro RegioAldo Ciccolini – pianoforte

J. S. BACH – Partita in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 10, n. 2 in fa maggioreC. FRANCK – Prelude; Choral; FugueI. ALBÉNIZ – IberiaB. BARTOK – Allegro Barbaro

10 aprile 1951 – Ridotto del Teatro RegioGiuseppe Alessandri – viola

A. ARIOSTI-C. A. PIATTI – Sonata n. 2J. BRAHMS – Sonata in mi bemolle op. 120, n. 2J. S. BACH-M. CORTI – Ciaccona

W. A. MOZART-E. POLO – Concerto in la maggioreA. MAGGIORI – Piccola Suite

20 aprile 1951 – Ridotto del Teatro RegioNino Rossi – pianoforte

G. FRESCOBALDI (O. RESPIGHI) – Preludio in sol minoredall’organoD. PARADISI – Sonata in sol maggioreJ. S. BACH – Fantasia Cromatica e FugaL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 2 in re minoreI. PIZZETTI – Canti di ricordanza (4 variazioni perpianoforte sul tema del «Fra Gherardo»)R. PICK-MANGIAGALLI – ImpetuosoL. FERRARI-TRECATE – Due studi da «Sbalzi»P. DUKAS – Les bijoux d’Ariane (Trascrizione di N.Rossi, tratta dall’opera «Ariane et Barbe-Bleue»)

22 maggio 1951 – Teatro RegioCollegium Musicum Italicum di RomaRenato Fasano – direttore

A. SCARLATTI – Concerto n. 3 per archiG. B. PERGOLESI – Concerto in sol maggiore, per flautoe archiG. B. PERGOLESI – Concerto in si bemolle maggiore,per violino, archi e cembaloG. PAISIELLO – Concerto in do maggiore, per piano-forte e archiF. A. BONPORTI – Concerto in re maggiore, per archi ecembaloA. VIVALDI – Concerto in re minore, per viola d’amore,archi e cembalo

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A. VIVALDI – Concerto in sol maggiore, per violoncelloe archiT. ALBINONI – Sonata a cinque in sol minore n. 6, perarchi

1951-5215 novembre 1951 – Teatro RegioOrchestra del Mozarteum di SalisburgoDirettore Bernard PaumgartnerKlara Ashkil - pianoforte

W. A. MOZART – Divertimento in re maggiore K 251 W. A. MOZART – Concerto per pianoforte e orchestrain re minore K 466W. A. MOZART – Sinfonia in do maggiore, K 425 (Lin-zer Sinfonie)W. A. MOZART – Danze scelte (Suite II Elaborazione diBernhard Paumgartner)

22 novembre 1951 – Teatro RegioWestdeutsches Kammer Trio für Alte Musik

G. PLATTI – Trio-Sonata in sol maggiore, per flauto,oboe e continuoG. F. HAENDEL – Due arie tedesche, per soprano e in-strumentiG. P. TELEMANN – Sonata in sol minore, per oboe econtinuoJ. S. BACH – Preludio e Fuga in mi bemolle minoreJ. S. BACH – Fantasia in do bemolle minore, per pia-noforte solo

A. SCARLATTI – Cantata per soprano, flauto e bassocontinuoJ. S. BACH – Sonata per flauto e continuo in do mag-gioreG. P. TELEMANN – Sonata in do minore, per flauto,oboe e continuoJ. S. BACH – Schafe können sicher weiden (Le pecorepossono pascolare sicure), aria per soprano, flauto econtinuo

12 dicembre 1951 – Sala VerdiTrio Fischer-Mainardi-SchneiderhanEdwin Fischer – pianoforteEnrico Mainardi – violoncelloWolfgang Schneiderhan – violino

W. A. MOZART – Trio con pianoforte in do maggiore K 548L. V. BEETHOVEN – Trio con pianoforte in si bemollemaggiore op. 97J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87

17 dicembre 1951 – Ridotto del Teatro RegioJosefine Megret – pianoforte

W. A. MOZART – Rondò in re maggioreW. A. MOZART – Sonata in re minore K. 576R. SCHUMANN – Sonata in sol minore op. 22F. LISZT – SposalizioF. LISZT – Au bord d’une sourceC. DEBUSSY – Jardins sous la pluieH. GRAMATGES – (manca titolo)J. ARDEVOL – PreludioA. GARCIA CATURLA – Pastoral LullabyE. GRANADOS – El Pelele

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9 febbraio 1952 – Ridotto del Teatro RegioElisabeth Schwarzkopf – cantoGiorgio Favaretto – pianoforte

H. PURCELL – The blessed Virgin’s ExpostulationG. F. HAENDEL – Care SelveG. B. PERGOLESI – Se tu m’amiC. GLUCK – Einem Bach, der fließt, Air de l’opera «DiePilger von Mekka»L. V. BEETHOVEN – Wonne der WehmutW. A. MOZART – Der ZaubererF. SCHUBERT – Ave MariaF. SCHUBERT – Der MusensohnF. SCHUBERT – Romanze aus RosamundeF. SCHUBERT – UngeduldR. SCHUMANN – Der NussbaumR. SCHUMANN – AufträgeJ. BRAHMS – Da unten im TaleJ. BRAHMS – Vergebliches StändchenH. WOLF – EpiphaniasH. WOLF – In der FrühH. WOLF – Schlafendes JesuskindH. WOLF – O wär Dein HausH. WOLF – Verrief dich deum, Mein junger HerrH. WOLF – Ich hab in Penna einen LiebstenH. WOLF – Der Zigeuner

27 febbraio 1952 – Ridotto del Teatro RegioWiener Oktett

W. A. MOZART – Divertimento n. 10 in fa maggiore K 247M. POOT – OttettoL. V. BEETHOVEN – Settimino in mi bemolle maggioreop. 20

7 marzo 1952 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto di Colonia

W. A. MOZART – Quartetto in si bemolle maggioreK. 428C. DEBUSSY – Quartetto op. 10 in sol minoreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 2 in mi mi-nore

17 marzo 1952 – Ridotto del Teatro RegioAldo Ciccolini – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata «Patetica» op. 13R. SCHUMANN – Toccata op. 7M. RAVEL – SonatineC. DEBUSSY – Children’s CornerI. ALBÉNIZ – NavarraE. GRANADOS – El PeleleL. GODOWSKY – Paraphrase de la «Chauve-Souris» deJ. Strauss

18 aprile 1952 – Ridotto del Teatro RegioEmma Contestabile – pianoforte

A. VIVALDI-J. S. BACH – Concerto in re maggioreD. SCARLATTI – Tre SonateL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 111A. CASELLA – Undici pezzi infantiliM. RAVEL – SonatinaM. RAVEL – Alborada del gracioso, da «Miroirs»

28 aprile 1952 – Ridotto del Teatro RegioOrchestra d’Archi di Milano Michelangelo Abbado – direttore

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J. S. BACH-M. ABBADO – Ciaccona per orchestra d’archiP. A. LOCATELLI – Concerto Grosso in do minore (re-visione di M. Abbado)A. VIVALDI – Concerto con due violini obbligati op. 3,n. 8G. F. GHEDINI – Concerto per violino e archi detto «IlBelprato»G. TARTINI-O. RESPIGHI – Pastorale per violino e archiG. PUGNANI-F. KREISLER – Preludio e allegro per archie pianoforte

1952-5324 ottobre 1952 – Teatro RegioGioconda de Vito – violino

T. A. VITALI (O. RESPIGHI) – CiacconaJ. BRAHMS – Sonata in re op. 108L. V. BEETHOVEN – Sonata «a Kreutzer», in la op. 47

30 ottobre 1952 – Ridotto del Teatro RegioQuintetto Boccherini

L. BOCCHERINI – Quintetto in la maggiore op. 28, n. 2L. BOCCHERINI – Quintetto in re minore op. 18, n. 5F. SCHUBERT – Quintetto in do maggiore op. 163

10 novembre 1952 – Ridotto del Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – Toccata e Fuga in re minoreD. SCARLATTI – Due sonate (in si maggiore e re mag-giore)

F. SCHUBERT – Due improvvisi op. 90 (in sol bemollemaggiore e mi bemolle maggiore)F. CHOPIN – Sonata in si bemolle maggiore op. 35M. MUSORGSKIJ – Quadri di un’esposizione

12 dicembre 1952 – Sala VerdiQuartetto Ungherese

F. J. HAYDN – Quartetto in sol maggiore op. 77, n. 1M. RAVEL – Quartetto in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 3

16 gennaio 1953 – Ridotto del Teatro RegioJubilee Singers – coro

ANONIMO – Vivete in umiltàANONIMO – Arrampicandosi sulla montagnaANONIMO – ResistiANONIMO – Buone notizieANONIMO – Gesù il Re è in ascolto ANONIMO – StellaANONIMO – Gue-Gue, SolmgaieANONIMO – La corda spezzata (Sullivan)ANONIMO – GuadoANONIMO – Fiume profondo – Adagio dolce CarriolaANONIMO – Voglio essere prontoANONIMO – Invocate il Signore del cieloH. PURCELL – Sorgete o venti sotterranei, dalla «Tem-pesta»R. STRAUSS – DedicaG. VERDI – In quest’ora solenne («La forza del de-stino»)KANUTZ – La slittaANONIMO – Camminiamo sui verdi prati

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ANONIMO – Laud How come We hereANONIMO – C’è molto spazio quiANONIMO – Ave Maria

16 febbraio 1953 – Ridotto del Teatro RegioSergio Perticaroli – pianoforte

G. F. HAENDEL – Ciaccona in sol maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 101R. SCHUMANN – Studi SinfoniciF. CHOPIN – Due StudiF. CHOPIN – Scherzo in do diesis minoreB. BARTOK – Suite op. 14F. LISZT – Mefisto Walzer

23 febbraio 1953 – Ridotto del Teatro RegioRiccardo Brengola – violino

A. VIVALDI-O. RESPIGHI – Sonata in re maggioreJ. BRAHMS – Sonata op. 108S. PROKOF’EV – Sonata op. 94M. BRUCH – Concerto in sol minore

16 aprile 1953 – Salone S. PaoloFriedrich Gulda – pianoforte

J. S. BACH – Dal «Clavicembalo ben Temperato», vol. I: – Preludio e Fuga in si minore– Preludio e Fuga in sol maggiore

F. J. HAYDN – Sonata n. 34 in mi bemolle maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 53 in do maggiore(Waldstein)F. CHOPIN – 24 Preludi op. 28

28 aprile 1953 – Salone S. PaoloI musici (Complesso Strumentale giovani concertisti)– Orchestra da camera

A. CORELLI – Concerto Grosso n. 4, op. 6T. ALBINONI – Concerto in re maggiore per violino earchi n. 7, op. 9A. VIVALDI – Concerto in fa maggiore per tre violini earchiL. LEO – Concerto in re maggiore per violoncello earchiG. B. PIATTI – Concerto in la maggiore per pianofortee archiB. MARCELLO – Introduzione, Aria, Presto

1953- 545 novembre 1953 – Ridotto del Teatro RegioGéza Anda – pianoforte

F. J. HAYDN – Sonata in fa maggioreF. LISZT – Sonata in si minoreB. BARTOK – Suite op. 14J. BRAHMS – Variazioni su un tema di Paganini

25 novembre 1953 – Ridotto del Teatro RegioOrchestra da Camera di StoccardaKarl Münchinger – direttore

G. F. HAENDEL – Concerto Grosso n. 12 in si minoreJ. S. BACH – Ricercare a sei voci dall’ «Offerta musicale»J. S. BACH – Concerto Brandeburghese n. 3 in sol mag-giore

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F. MARTIN – PassacailleRAZZINI – Sonata per due violini, violoncello e con-trabbasso

10 dicembre 1953 – Ridotto del Teatro RegioDie Wienersängerknaben – complesso vocale

T. L. DA VICTORIA – Domine non sum dignusJ. GALLUS – Canite tubasT. L. DA VICTORIA – Tenebrae factae suntA. BRUCKNER – Virga iesseF. SCHUBERT – SerenataF. SCHUBERT – Al TramontoF. SCHUBERT – La trotaJ. BRAHMS – Dormi bambino mioANONIMO – I ragazzi (Canzone popolare)JOSEF STRAUSS – Armonie delle sfere

18 dicembre 1953 – Ridotto del Teatro RegioAlberto Mozzati – pianoforte

J. S. BACH – AriaJ. S. BACH-F. BUSONI – Preludio e Fuga in re maggioredall’organoL. V. BEETHOVEN – Chiaro di Luna op. 27, n. 2F. CHOPIN – BoleroF. CHOPIN – Improvviso in do diesis minoreF. CHOPIN – Scherzo in si bemolle maggioreCORRADINI – Cinque pezzi breviD. KABALEVSKY – Sonata op. 46F. LISZT – Consolation n. 3F. LISZT – Polonaise in mi maggiore

16 febbraio 1954 – Ridotto del Teatro RegioEdwin Fischer – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 10, n. 3L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 111L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 28 (Pa-storale)

2 marzo 1954 – Ridotto del Teatro RegioFranco Gulli – violino

A. CORELLI – La FolliaL. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 96B. BETTINELLI – Sonatina da ConcertoE. BLOCH – Baal ShemK. SZYMANOWSKI – Canto di RossanaN. PAGANINI – Capriccio XXIV

12 marzo 1954 – Ridotto del Teatro RegioGaspar Cassadò – violoncello

A. VIVALDI – Sonata in mi minoreJ. C. BACH – Sonata in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 69R. STRAUSS – Sonata op. 6 in fa maggiore

16 marzo 1954 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Koeckert

F. SCHUBERT – Quartetto op. 125, n. 1 in mi bemollemaggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 95 in fa minoreA. DVORÁK – Quartetto op. 96 in fa maggiore

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6 aprile 1954 – Ridotto del Teatro RegioLeone Magiera – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – Corale «Svegliatevi, ci comandauna voce»L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa minore op. 57 (Ap-passionata)F. CHOPIN – Ballata in sol minore op. 23F. CHOPIN – Scherzo in si bemolle minore op. 31C. FRANCK – Preludio, Corale e Fuga

26 aprile 1954 – Ridotto del Teatro RegioEmma Contestabile – pianoforte

B. GALUPPI – Sonata in do minoreLERUIN – Andantino grazioso-allegro vivacissimoL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 53F. CHOPIN – Ballata n. 2 in sol minoreF. CHOPIN – Sei StudiF. CHOPIN – Tre Preludi

30 aprile 1954 – Ridotto del Teatro RegioComplesso Monteverdiano

F. O. MANFREDINI – Sinfonia per quartetto e cembaloBERNARDI – Canzone per strumenti e cembaloC. MONTEVERDI – Dialogo di Ninfa e pastoreC. MONTEVERDI – La mia turcaC. MONTEVERDI – Sì dolce è il tormentoC. MONTEVERDI – Eri già tutta miaF. A. BONPORTI – Canto per il SignoreF. A. BONPORTI – Mittite dulcisC. MONTEVERDI – Et resurrexitC. MONTEVERDI – Chioma d’oro

C. MONTEVERDI – Combattimento di Tancredi e Clo-rinda

1954-554 settembre 1954 – Teatro RegioManifestazioni Celebrative ParmensiOnoranze a Macedonio Melloninel primo centenario della sua morteConcerto sotto gli auspici della Società dei Concertidi ParmaOrchestra da Camera di RomaGuido Guerrini – direttore

A. VIVALDI-G. GUERRINI – Concerto in si bemolleJ. S. BACH – Adagio e Fuga per archi, dalla prima So-nata per violino solo (elab. G. Guerrini)F. J. HAYDN – Sinfonia n. 8 in sol maggiore («La Tem-pesta»)G. GUERRINI – Canzone e Ballo forliveseF. A. BONPORTI – Recitativo dal Concerto in fa mag-giore per violino e archi (solista Pina Carmirelli)L. BOCCHERINI – Sinfonia in do minore (Revis. P. Car-mirelli)

22 ottobre 1954 – Ridotto del Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforte

G. FRESCOBALDI – Toccata in solW. A. MOZART – Sonata in la maggiore K 331R. SCHUMANN – Studi sinfonici op. 13F. CHOPIN – ImprovvisiI. STRAVINSKIJ – Due tempi di «Petrushka»

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16 novembre 1954 – Ridotto del Teatro RegioAlfred Brendel – pianoforteG. F. HAENDEL – Fantasia in do maggioreW. A. MOZART – Fantasia in do minore K 396F. SCHUBERT – Wanderer FantasieF. LISZT – Sonata in si minoreA. BERG – Sonata op. 1M. BALAKIREV – «Islamey», fantasia orientale

24 novembre 1954 – Ridotto del Teatro Regio Nuovo Madrigaletto Italiano – voci solisteMusiche di Adriano Banchieri; Orazio Vecchi; Or-lando Gibbons; Thomas Weelkes; Thomas L. da Vic-toria; Carlo F. Semini; Maurice Ravel

7 dicembre 1954 – Ridotto del Teatro RegioOrchestra da Camera di Roma Guido Guerrini – direttoreP. A. LOCATELLI – Sinfonia FunebreA. VIVALDI – Concerto in sol minore «La notte»W. A. MOZART – Adagio e rondò per violino e orchestraG. GUERRINI – Sette variazioni sopra una sarabandadi CorelliN. PAGANINI-G. GUERRINI – Due capricci per archi (n.19 e 9)L. BOCCHERINI – Pastorale, Grave e Fandango per or-chestra

14 dicembre 1954 – Ridotto del Teatro RegioGregorio Gobbi - Paolo Rio Nardi – duo pianisticoMusiche di Pasquini; Clementi; Busoni; Schumann;Chopin; Brahms; Cintalesi; Debussy; Infante

20 dicembre 1954 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto del Konzerthaus di Vienna

L. V. BEETHOVEN – Quartetto per archi in re maggioreop. 18, n. 3L. V. BEETHOVEN – Quartetto per archi in mi bemollemaggiore op. 74F. SCHUBERT – Quartetto per archi in do maggioreopera postuma

18 gennaio 1955 – Ridotto del Teatro Regio(Secondo concerto del ciclo giovani concertisti)Alberto Colombo – pianoforte

Musiche di Bach; Schumann; Chopin; Grieg; Debussy;Ravel; Shostakovich; Prokof’ev

7 marzo 1955 – Ridotto del Teatro RegioDoppio Quintetto Italiano

L. V. BEETHOVEN – Quintetto op. 16F. SCHUBERT – Quintetto della trota op. 114L. V. BEETHOVEN – Gran Settimino op. 20

6 maggio 1955 – Ridotto del Teatro RegioOrchestra da Camera di Stoccarda

G. F. HAENDEL – Concerto Grosso n. 10 in re minoreG. B. PERGOLESI – Concertino in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Grande Fuga op. 133O. RESPIGHI – Antiche danze e arie

17 maggio 1955 – Ridotto del Teatro Regio(Terzo concerto del ciclo giovani concertisti)Hans Fazzari – pianoforte

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W. A. MOZART – Sonata in sol maggioreF. CHOPIN – Ballata n. 4F. SCHUBERT – Gran Sonata in re maggiore op. 53F. LISZT – Mormorio nel bosco

1955-561 dicembre 1955 – Ridotto del Teatro RegioMaria Tipo – pianoforte

D. SCARLATTI – Quattro sonateL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 2, n. 3F. CHOPIN – Ballata in sol minoreF. CHOPIN – Notturno in fa maggioreF. CHOPIN – Due studiM. RAVEL – Alborada del GraciosoM. RAVEL – Toccata

16 dicembre 1955 – Ridotto del Teatro RegioDuo Gorini-Lorenzi:Gino Gorini – pianoforteSergio Lorenzi – pianoforte

M. CLEMENTI – Sonata in si bemolle n. 1W. A. MOZART – Sonata in re maggiore K 381J. BRAHMS – Variazioni su tema di Schumann op. 23A. DVORÁK – Danza Slava in solF. SCHUBERT – Fantasia op. 103 in fa minoreF. BUSONI – Fantasia per un orgelwalze di MozartC. SAINT-SAËNS – Variazioni su un tema di Beethoven

19 dicembre 1955 – Ridotto del Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata quasi una fantasia (Chiarodi luna)D. SCARLATTI – Tre sonateF. CHOPIN – Sonata op. 35 in si minoreC. DEBUSSY – Sei preludi (secondo volume)A. SCRIABIN – Notturno op. 9 per la mano sinistraF. LISZT – Rapsodia ungherese n. 6

1 marzo 1956 – Ridotto del Teatro RegioDuo di Amsterdam – violino e pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in sol maggiore K. 379W. A. MOZART – Sonata in re maggiore K. 306W. A. MOZART – Variazioni sul Lied «Hélas j’ai perdumon amant», K. 360W. A. MOZART – Sonata in si bemolle maggiore K. 454

6 aprile 1956 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Italiano:Paolo Borciani – violinoElisa Pegreffi – violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncello

W. A. MOZART – Adagio e Fuga in do minore K. 546W. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore K. 387W. A. MOZART – Quartetto in do maggiore (Le disso-nanze) K. 465

20 aprile 1956 – Ridotto del Teatro RegioI Solisti di Zagabria

A. VIVALDI – Concerto per violoncello in re maggioreC. MONTEVERDI – Prologo, Madrigale, Canzone

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Alfred Brendel.

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G. ROSSINI – Prima sonata per archi in sol maggioreP. HINDEMITH – Trauermusik (Musica Funebre), perviola e archiM. KELEMEN – Improvvisazioni da concertoG. F. HAENDEL – Alexanderfest, ariaH. PURCELL – Music for a whileW. A. MOZART – Divertimento in re maggiore K 136

30 aprile 1956 – Ridotto del Teatro Regio(Quarto concerto del ciclo giovani concertisti)Renée Longarini – pianoforte

J. S. BACH – Toccata in mi minoreD. CIMAROSA – Tre sonateJ. BRAHMS – Rapsodia op. 79 in si minoreF. MENDELSSOHN – Variations serieuses op. 54B. BARTOK – Sera in campagnaB. BARTOK – OstinatoS. RACHMANINOV – Due preludi in sol maggiore e solminoreF. CHOPIN – Notturno in do diesis minoreF. CHOPIN – Improvviso in fa diesis maggioreF. CHOPIN – Ballata in sol minore op. 23

14 maggio 1956 – Teatro RegioArthur Rubinstein – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – ChaconneL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 57 in fa minore «Ap-passionata»J. BRAHMS – Intermezzo in si bemolle minoreJ. BRAHMS – Rapsodia in mi bemolleC. DEBUSSY – La plus que lenteH. VILLA-LOBOS – A Prole do Bebê

F. CHOPIN – Barcarola op. 60F. CHOPIN – Due studiF. CHOPIN – Polacca op. 53 in la bemolle

1956-576 novembre 1956 – Ridotto del Teatro RegioFriedrich Gulda – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 27, op. 90L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 28, op. 101L. V. BEETHOVEN – Grande Sonata n. 29, op. 106

23 novembre 1956 – Ridotto del Teatro RegioOrchestra da Camera OlandeseSzymon Goldberg – direttore e violino solista

J. S. BACH – Concerto Brandeburghese in sol maggioren. 3F. J. HAYDN – Concerto per violino e orchestra in domaggioreN. SKALKOTTAS – Ten SketchesW. A. MOZART – Eine Kleine Nachtmusik, in sol mag-giore K. 525

11 dicembre 1956 – Ridotto del Teatro RegioAlberto Mozzati – pianoforte

J. S. BACH – Largo dal Concerto in fa minore per cla-vicembalo e archiM. CLEMENTI – Sonata in fa minore op. 26R. SCHUMANN – Arabesco; CapriccioE. SCHIEPPATI – Minuetto; Toccatina; Scherzo; Valzer

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C. FRANCK – Preludio, Corale e fugaF. CHOPIN – Sei preludi dai 24 PreludiF. CHOPIN – BerceuseF. CHOPIN – Polacca

29 gennaio 1957 – Ridotto del Teatro RegioRichard Odnoposoff – violino

A. VIVALDI – Sonata op. 2, n. 2 in la maggioreJ. BRAHMS – Sonata op. 108, n. 3 in re minoreF. GEMINIANI – Sonata per violino in si bemolleE. VILLA-LOBOS – Sonata n. 3K. SZYMANOWSKI – Notturno e tarantellaN. PAGANINI – La campanella

11 febbraio 1957 – Ridotto del Teatro RegioDuo Raymondi-Marino:Giuliana Raymondi – sopranoEnzo Marino – pianoforte

J. S. BACH – Bist du bei mirW. A. MOZART – An ChlöeL. V. BEETHOVEN – Ich liebe dichF. SCHUBERT – LitaneiF. SCHUBERT – Gretchen am SpinnradeF. SCHUBERT – StändchenF. SCHUBERT – HeidenrösleinF. SCHUBERT – Auf dem Wasser zu singenR. SCHUMANN – MondnachtR. SCHUMANN – Venetianisches LiedR. SCHUMANN – Der NusbaumR. SCHUMANN – WanderliedJ. BRAHMS – Treue Liebe

J. BRAHMS – Vergeblisches StändchenF. MENDELSSOHN – Auf Flügeln des GesangesH. WOLF – ElfenliedR. STRAUSS - Zueignung

18 febbraio 1957 – Ridotto del Teatro Regio Duo Badura Skoda-Demus:Paul Badura Skoda – pianoforte Jörg Demus – pianoforte

W. A. MOZART – Andante con cinque variazioni in solmaggiore K. 501F. SCHUBERT – Divertimento alla Ungherese in sol mi-nore op. 54 D. 818F. SCHUBERT – Fantasia in fa minoreW. A. MOZART – Sonata in do maggiore K. 521

22 marzo 1957 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Amadeus:Norbert Brainin – I violinoSiegmund Nissel – II violinoPeter Schidlof – violaMartin Lovett – violoncello

Cecil Aronowitz – seconda viola

F. J. HAYDN – Quartetto op. 77, n. 1W. A. MOZART – Quintetto K. 593L. V. BEETHOVEN – Quintetto op. 29 in do

13 maggio 1957 – Teatro RegioArturo Benedetti Michelangeli – pianoforte

R. SCHUMANN – Faschingsschwank aus Wien op. 26R. SCHUMANN – Carnaval op. 9

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C. DEBUSSY – da «Images»:– Et la lune descend sur le temple qui fut– Cloches à travers les feuilles– Hommage à Rameau– Reflets dans l’eau

F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49F. CHOPIN – Ballata n. 1 in sol minore op. 2

28 maggio 1957 – Ridotto del Teatro RegioChiaralberta Pastorelli – pianoforte

G. F. HAENDEL – Il fabbro armoniosoJ. S. BACH – PartitaF. CHOPIN – Due mazurke op. 17 e op. 24F. CHOPIN – Scherzo in mi maggiore op. 54C. DEBUSSY – Suite pur le piano

1957-5829 novembre 1957 – Ridotto del Teatro RegioComplesso d’archi “Arcangelo Corelli” (13 elementi)

A. CORELLI – Concerto grosso op. 6, n. 3 in do minoreA. VIVALDI – Concerto grosso op. 3, n. 11 in re minoreL. BOCCHERINI – Concerto in si bemolle maggiore, pervioloncello e archiB. BARTOK – Divertimento per archi

16 dicembre 1957 – Ridotto del Teatro RegioNonetto di Praga

L. V. BEETHOVEN – Settimino in mi bemolle maggioreop. 20

A. HABA – Terzo Nonetto op. 52J. JAROCH – Suite d’enfant

23 gennaio 1958 – Ridotto del Teatro RegioArthur Grumiaux – violinoSonia Anschuetz – collaboratore al pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 12, n. 1 in re maggioreJ. BRAHMS – Sonata in laC. DEBUSSY – SonataFIOCCO – AllegroS. PROKOF’EV – ZoluskaI. STRAVINSKIJ – Pas de deuxM. RAVEL – Tzigane

10 febbraio 1958 – Salone di San Paolo della So-cietà di letturaOrchestra da camera Wilhelm StrossWilhelm Stross – direttore

G. F. HAENDEL – Concerto grosso op. 6, n. 10A. CORELLI – Concerto grosso op. 6, n. 8A. VIVALDI – Concerto op. 3, n. 10 per quattro violinie archiJ. S. BACH – Concerto Brandeburghese n. 3J. S. BACH – Suite in la minore per flauto e archiJ. S. BACH – Ricercare dall’«Offerta Musicale»

25 febbraio 1958 – Ridotto del Teatro RegioEmma Contestabile – pianoforte

A. VIVALDI – Concerto in re maggioreF. J. HAYDN – Sonata in reR. SCHUMANN – Fantasia op. 17

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Friedrich Gulda.

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A. CASELLA – Undici Pezzi infantiliF. CHOPIN – Studi op. 10: n. 1, 3F. CHOPIN – Studi op. 25: n. 2, 9F. CHOPIN – Ballata in sol minore

10 marzo 1958 – Ridotto del Teatro RegioQuartetto Janácek:Jiri Tràvnicek – violinoAdolf Sykora – violinoJiri Kratochvil – violaKarel Krafka – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto per archi in re maggioreop. 63L. JANÁCEK – Quartetto per archiL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 2

19 marzo 1958 – Ridotto del Teatro RegioUninski Alexander – pianoforte

W. A. MOZART – Variazioni su «Come un angelo»K 460J. BRAHMS – Sonata in fa minore op. 5F. CHOPIN – Due MazurcheF. CHOPIN – Tre Studi I. STRAVINSKIJ – Tre movimenti da «Petrouska»

13 maggio 1958 – Ridotto del Teatro Regio(Concerto in collaborazione con il Lions Club, ciclo“Giovani promesse”)Ferrari Astorre – violino

A. CORELLI – Sonata n. 1, op. 5C. FRANCK – Sonata in la per pianoforte e violino

G. PUGNANI-F. KREISLER – Preludio e AllegroE. BLOCH – NigunH. WIENIAWSKI – Polacca in reM. RAVEL - Tzigane

10 giugno 1958 – Ridotto del Teatro RegioComplesso Strumentale da camera (15 elementi)Cesare Ferraresi – direttore e violino

A. SCARLATTI – Concerto in fa maggiore (revisione diMonpellio)G. PUGNANI – Sonata a tre in do minore (revisione diMonpellio)A. VIVALDI – Tempesta di MareW. A. MOZART – Serenata notturna in re maggioreK. 239A. VIVALDI – Concerto in sol minore op. 60, n. 1

1958-5910 febbraio 1959 - Ridotto del Teatro RegioQuintetto Keller:Erich Keller – I violino Heinrich Ziehe – II violinoFranz Schessel – I violaErich Sichermann – II violaMax Braun – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 5 in la mag-gioreJ. BRAHMS – Quintetto in sol maggiore op. 111W. A. MOZART – Quintetto in do maggiore K 515

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16 febbraio 1959 - Ridotto del Teatro RegioCoro dei Cosacchi del Mar NeroSergej Horbenko – direttore

D. BORTNIANSKY – Te DeumANONIMO – Il Calafato del persecutore faraone (vec-chia cantata nella maniera dello <Snameny>)ANONIMO – Benedetto sia l’uomo... (I Salmo: nella ma-niera del chiostro Petscherskij di Kiew, XII sec.)ANONIMO – Ektenia supplica di liturgie, di JohansChrisostomusANONIMO – Dio! Salva il tuo popolo, elaborazione diB. LedkowskyANONIMO – Ej Uchnjem, canto dei vogatori del Volga,elaborazione di Sergej HorbenkoANONIMO – Il nevischio, canzone popolareANONIMO – Una betulla nella campagna!, Melodia im-piegata da Tchaikovsky come tema principale nel fi-nale della sua IV SinfoniaANONIMO – La Bandura di Dawydowskij. Fantasia sutemi ucraini, elaborazione di S. HorbenkoANONIMO – Polka, canzone giocosa, elaborazione diB. LedkowskiANONIMO – Lebeda, danza russaANONIMO – Poljusko, cavalcata della cavalleria co-saccaANONIMO – Dodici briganti, vecchia ballataANONIMO – Suliko e Zangola Gongola, due canzonipopolari georgianeANONIMO – Occhi neri – Una zingara romanaANONIMO – Lungo il Volga è Barynja (la civetta)ANONIMO – Hopak, danza ucraina

20 febbraio 1959 – Ridotto del Teatro RegioMaurizio Pollini – pianoforte

F. J. HAYDN – Sonata n. 34 in mi bemolle maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 2 in re minoreF. CHOPIN – Quattro BallateC. DEBUSSY – Tre studiI. STRAVINSKIJ – Petrouchka

18 marzo 1959 – Ridotto del Teatro RegioMarta Argerich – pianoforte Joseph Eger – cornoDixie Blackstone – violino

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 10, n. 3M. RAVEL – Gaspard de la nuitS. PROKOF’EV – Toccata per pianoforteF. POULENC – Elegia per corno e pianoforteJ. BRAHMS – Trio op. 40 in mi bemolle maggiore

1 aprile 1959 - Ridotto del Teatro RegioQuartetto Vegh:Sandor Vegh – I violinoSandor Zoldy – II violinoGeorges Yanzer – violaPaul Szabo – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 95B. BARTOK – Quartetto n. 4W. A. MOZART – Quartetto K 458

9 aprile 1959 - Ridotto del Teatro RegioSalvatore Accardo – violino Antonio Beltrami – collaboratore al pianoforte

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T. A. VITALI – CiacconaJ. S. BACH – Terza partita in mi maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata per piano e violino n. 1 inre maggiore, op. 12C. DEBUSSY – Sonata per violino e pianoforteW. A. MOZART-F. KREISLER – RondòM. RAVEL – Tzigane

5 maggio 1959 - Ridotto del Teatro Regio(Concerto in collaborazione con il Lions Club del ciclo“Giovani promesse”)Giovanna Verda – arpa

J. S. BACH – Cinque preludi dal «Clavicembalo bentemperato»G. F. HAENDEL – Concerto op. 6, per arpa e orchestra(versione per sola arpa di M. Grandjany)O. RESPIGHI – SicilianaD. SCARLATTI – PastoraleMusiche di Nadermann, Godefroid, Debussy, Grand-jany, Albéniz, Tournier

26 maggio 1959 - Ridotto del Teatro RegioComplesso strumentale da camera del Conservatoriodi Musica di Parma(formato esclusivamente dagli insegnanti del Conser-vatorio)

L. V. BEETHOVEN – Serenata op. 25 per flauto, violinoe violaW. A. MOZART – Quintetto per pianoforte e fiati in mibemolle maggiore K 452L. V. BEETHOVEN – Settimino

1959-6010 novembre 1959 – Ridotto del Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforte

J. S. BACH – Preludio e fuga in re diesis minore dal«Clavicembalo ben temperato»A. SOLER – FandangoD. SCARLATTI – Due Sonate in si minore e re maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 110I. STRAVINSKIJ – Sonata in tre tempiF. LISZT – Due studi da PaganiniF. CHOPIN – Scherzo op. 31

2 dicembre 1959 – Salone di San Paolo (Concerto in collaborazione con la Società parmensedi lettura e conversazione)Orchestra da Camera OlandeseSzymon Goldberg – direttoreSolisti Szymon Goldberg e Wilhelm Noske

J. S. BACH – Concerto per violino in laF. J. HAYDN – Concerto per violino e archiP. HINDEMITH – Un pezzo per orchestra d’archiJ. S. BACH – Concerto per due violini in re minore

22 dicembre 1959 – Ridotto del Teatro RegioPiccolo Coro di ValserianaMino Bordignon – direttore

ANONIMO – Adeste Fideles (dal Gregoriano)J. RABBONE – Ninna nanna nella BaitaJ. RABBONE – Dove ti vai?ANONIMO – La pastora (Canto popolare lombardo)

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J. GOTOVAR – Jadovanka za teletom (canto slavo)L. POLL – N’oubliez pas ma chanson (canto francese)E. GARELLI – Echi... a seraM. BORDIGNON – ValserianaO. MARCHET – Montanina del CadoreG. ALBANESE – Vola, vola, volaM. BORDIGNON – E tutti và in FranciaANONIMO – A l’è sira (canto popolare lombardo)ANONIMO – Vin di pergola (serenata popolare)CAPIZZI – Rapsodia popolareANONIMO – Car el me Tone (canto popolare bergamasco)M. BORDIGNON – Valcamonica (rapsodia)

1 febbraio 1960 – Ridotto del Teatro RegioPaul Badura Skoda – pianoforte

W. A. MOZART – Fantasia in re minore KV 397L. V. BEETHOVEN – Sonata in si bemolle maggioreop. 106M. RAVEL – La Vallée des cloches (dai «Miroirs»)M. RAVEL – SonatinaF. SCHUBERT – Quattro impromptus op. 90

12 febbraio 1960 – Ridotto del Teatro RegioLucretia West – contraltoWilhelm Werth – pianoforte

G. F. HAENDEL – Dank sei Dir HerrG. F. HAENDEL – Sì, tra i ceppiJ. BRAHMS – Sapphische OdeJ. BRAHMS – BotschaftJ. BRAHMS – So willst du des ArmenR. SCHUMANN – Stille TränenR. SCHUMANN – Mariewurmchen

R. SCHUMANN – SoldatenbrautR. SCHUMANN – WaldesgesprächG. MAHLER – Ich atmet einen linden DuftG. MAHLER – Liebts du um SchönheitG. MAHLER – Ich bin der Welt abhanden gekommenE. GRANADOS – El tra la la y el punteadoE. GRANADOS – La maja dolorosaE. GRANADOS – El majo discretoF. OBRADORS – Dos cantares popularesF. OBRADORS – El vitoNegro spirituals:

– Trampin (arr. Boatner)– Everytime I feel the Spirit (arr. Burleigh)– Sometimes I feel like a motherless child (arr.Burleigh)– My Good Lord done been here (arr. Johnson)

1 marzo 1960 – Ridotto del Teatro Regio(concerto offerto dall’Associazione Giovanile MusicaleAGIMUS, in collaborazione con la Società dei Concerti)Trio Ceccarossi:Domenico Ceccarossi – cornoJole Colizza – sopranoErmelinda Magnetti – pianoforte

J. S. BACH – Aria di DianaD. GABRIELI – AriaF. J. HAYDN – Nach der WandlungF. DANZI – Sonata in mi bemolle maggiore op. 28F. SCHUBERT – Auf dem StromJ. KROL – Horati de vino CarminaG. DONIZETTI – Dirti addioF. MARGOLA – Tre epigrammi greci

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10 marzo 1960 – Ridotto del Teatro Regio Quartetto Carmirelli:Pina Carmirelli – I violinoMontserrat Cervera – II violinoLuigi Sagrati – violaArturo Bonucci – violoncello

L. BOCCHERINI – Quartetto in re maggiore op. 58, n. 5F. SCHUBERT – Quartetto in la minore op. 29, n. 13M. RAVEL – Quartetto in fa maggiore

21 marzo 1960 – Ridotto del Teatro RegioMaria Gabriella Azzoni – pianoforte(Concerto in collaborazione con il Lions Club diParma, ciclo “Giovani promesse”)

B. GALUPPI – PrestoD. SCARLATTI – Sonata in si bemolle maggioreJ. S. BACH–F. BUSONI – Toccata e fuga in re minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata in fa minore op. 57C. DEBUSSY – Pour le pianoF. LISZT – La leggerezzaF. CHOPIN – Scherzo in do diesis minore op. 39

1 aprile 1960 – Salone di San PaoloMichael Rabin – violinoDonald Nold – collaboratore al pianoforte(in collaborazione con la Società parmense di letturae conversazione)

W. A. MOZART – Sonata in si bemolle maggiore K. 378C. FRANCK – Sonata in la maggioreN. PAGANINI – Capricci op. 1, n. 9, 13, 24F. CHOPIN-A. WILHELMJ – Notturno op. 2, n. 2

P. DE SARASATE – Zapateado op. 23M. RAVEL - Tzigane

11 aprile 1960 – Ridotto del Teatro RegioGino Brandi – pianoforte

D. SCARLATTI – Sonata in la maggiore; Sonata in reminoreJ. S. BACH – Fantasia in do minoreR. SCHUMANN – Carnaval op. 9F. CHOPIN – Tre studiF. CHOPIN – Scherzo in si minoreC. DEBUSSY – Due Preludi (Canopo; Fille aux cheveuxde lin)S. PROKOF’EV – Sonata n. 3

1960-6111 ottobre 1960 – Teatro RegioFriedrich Gulda – pianoforteOrchestra Classica GuldaPaul Angerer – direttore

F. SCHUBERT – Sinfonia in si bemolle maggiore n. 5W. A. MOZART – Concerto per piano in sol maggioreKV 453W. A. MOZART – Adagio e fuga in do minore KV 546L. V. BEETHOVEN – Concerto per pianoforte n. 2 in sibemolle maggiore

10 novembre 1960 – Ridotto del Teatro Regio I Solisti VenetiClaudio Scimone – direttore

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Prima Parte: commemorazione della nascita di Ales-sandro Scarlatti (1660-1725)

A. SCARLATTI – Concerto in mi maggiore per due vio-lini, archi e cembaloA. SCARLATTI – Piccola suite per archi (rev. Napoli-tano)A. SCARLATTI – Concerto in fa maggiore per orchestrad’archi e cembalo

Seconda Parte:

F. MENDELSSOHN – Concerto in re minore per violino eorchestra d’archi (solista Giovanni Guglielmo)P. HINDEMITH – Trauermusik per violino e orchestrad’archi (solista Renzo Ferraguzzi)D. SHOSTAKOVICH – Due pezzi per ottetto d’archi

30 novembre 1960 – Ridotto del Teatro RegioRuggero Ricci – violinoEugenio Bagnoli – accompagnatore al pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in si bemolle K 454L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 12, n. 3S. PROKOF’EV – Sonata in re maggiore op. 115 per vio-lino soloB. BARTOK – Roumanian Folk DancesN. PAGANINI – Variazioni in bravura sulla IV corda,sopra un tema del «Mosè» di Rossini per violino solo

1 febbraio 1961 – Ridotto del Teatro RegioDuo Mainardi-ZecchiEnrico Mainardi – violoncelloCarlo Zecchi – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in do maggiore op. 102,n. 1E. MAINARDI – Sonata per violoncello e pianoforteJ. BRAHMS – Sonata in fa maggiore op. 99

17 febbraio 1961 – Ridotto del Teatro Regio Margaret Tynes – sopranoAntonio Beltrami – accompagnatore al pianoforte

G. GERSHWIN – da «Porgy and Bess»:– Summertime– Strawberry woman– I loves you, Porgy– My Mans’s gone now

R. SCHUMANN – Der NussbaumR. SCHUMANN – WidmungF. SCHUBERT – LiebesbotschaftF. SCHUBERT – Gretchen am SpinradeH. WOLF – Auch Kleine DingeH. WOLF – MausfallensprüchleinR. STRAUSS – ZueignungR. STRAUSS – KlingC. FAURÉ – Clair de lueC. FAURÉ – Chanson d’amour C. FAURÉ – Fleur jetéeM. DE FALLA – El paño morunoM. DE FALLA – AsturianaM. DE FALLA – PoloANONIMO – Creole Folk Songs (arr. C. Nickerson):

– Fais Do Do– Danse Conni Conné– Gué Gué Solingaie

ANONIMO – Tre spirituals

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22 febbraio 1961 – Ridotto del Teatro Regio Quartetto Endres:Heinz Endres – violino Joseph Rottenfusser – violinoFritz Ruf – violaAdolf Schmidt – violoncelloF. J. HAYDN – Quartetto in sol maggiore op. 77, n. 1F. SCHUBERT – Quartetto in re minore («La morte e lafanciulla»)A. DVORÁK – Quartetto in fa maggiore op. 96

8 marzo 1961 – Sala VerdiDuo pianistico Olga Chianese – Ida TizzaniC. DEBUSSY – Petite SuiteM. RAVEL – Ma mère l’oyeF. POULENC – Sonata M. CLEMENTI – Sonata in si bemolleF. LISZT – Concert pathétique, in si minore

27 marzo 1961 – Salone di San PaoloQuintetto Chigiano:Sergio Lorenzi – pianoforteRiccardo Brengola – violino Arnaldo Apostolo – violinoGiovanni Leone – viola Lino Filippini – violoncello L. BOCCHERINI – Quintetto in mi minoreD. SHOSTAKOVICH – Quintetto op. 57A. DVORÁK – Quintetto in la maggiore op. 81

10 aprile 1961 – Salone di San PaoloNicanor Zabaleta – arpa

R. N. C. BOCHSA – Tre studiF. A. RÖSLER – SonataL. V. BEETHOVEN – Variazioni su un tema svizzeroC. P. E. BACH – SonataE. PARISH-ALVARS – Introduzione e rondòJ. L. DUSSEK – SonataG. TAILLEFERRE – SonataM. J. GLINKA – NotturnoS. PROKOF’EV – Preludio op. 12, n. 7

27 aprile 1961 – Abbazia di S. GiovanniEttore Peretti – organo(Concerto in collaborazione con il Lions Club diParma, ciclo “Giovani promesse”)

J. S. BACH – Corale «Gesù nostro Salvatore»J. S. BACH – Passacaglia e fugaP. HINDEMITH – Sonata n. 2L. LIVIABELLA – Tre intermezziC. FRANCK – PastoraleC. FRANCK – Corale n. 3 in la minore

1961-6217 ottobre 1961 – Teatro RegioTakahiro Sonoda – pianoforte

M. CLEMENTI – Sonata op. 40, n. 3 in re minoreR. SCHUMANN – Studi SinfoniciM. RAVEL – SonatinaF. LISZT – Due leggende di San Francesco:

– S. Francesco d’Assisi predica agli uccelli– S. Francesco de Paola che cammina sulle onde

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C. DEBUSSY – Tre Preludi:– Le colline di Anacapri– La cattedrale sommersa– Menestrelli

17 novembre 1961 – Teatro RegioAlexander Brailowsky – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – CiacconaD. SCARLATTI – Pastorale e capriccioS. PROKOF’EV – Sonata in la minore n. 3R. SCHUMANN – Carnaval op. 9F. CHOPIN – Fantasia Impromptu in do diesis minoreop. post. 66F. CHOPIN – Scherzo in si minore op. 20F. CHOPIN – Notturno in fa minore op. 55F. CHOPIN – Valse in mi bemolle op. 18F. CHOPIN – Polonaise in la bemolle op. 53

14 dicembre 1961 – Salone di San PaoloQuartetto Urfer:Willy Urfer – flautoLuisa Schlatter – violinoErmanno Friedrich – violaGiampaolo Guéneux – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in re maggiore KV 285(flauto, violino, viola e violoncello)L. V. BEETHOVEN – Serenata in re maggiore op. 25(flauto, violino e viola)A. ROUSSEL – Trio in fa maggiore op. 40 (flauto, violae violoncello)A. SCHIBLER – Epitaffio, Furioso ed Epilogo, op. 65(flauto, violino, viola e violoncello)

19 gennaio 1962 – Ridotto del Teatro RegioOttetto di Vienna

F. J. HAYDN – Divertimento in sol maggiore, per quin-tetto d’archiJ. BRAHMS – Quintetto in si bemolle minore op. 115,per clarinetto, due violini, viola e violoncelloL. V. BEETHOVEN – Settimino in mi bemolle maggioreop. 20

13 febbraio 1962 – Ridotto del Teatro RegioLya de Barberiis – pianoforte

M. CLEMENTI – Sei Monferrine op. 49L. V. BEETHOVEN – Trentadue variazioni in do minoresu tema originaleF. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35F. MARGOLA – Due sonatineA. CASELLA – Due Ricercari sul nome Bach op. 52J. BRAHMS – Variazioni e fuga su tema di Haendel op. 24

28 marzo 1962 – Salone di San PaoloEnsemble Baroque de Paris:Jean-Pierre Rampal – flautoPierre Pierlot – oboePaul Hongue – fagottoRobert Gendre – violinoRobert Veyron Lacroix – pianoforte

A. SCARLATTI – Quintetto in la minoreJ. J. CASSANÉA DE MONDOVILLE – Trio in sol maggioreper flauto, violino e cembaloJ. S. BACH – Quintetto in re maggioreW. A. MOZART – Adagio e Rondò KV 617

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J. P. RAMEAU – Concerto in la minore n. 3 per oboe, fa-gotto e cembaloA. VIVALDI – Concerto a cinque «La pastorella» in remaggiore

13 aprile 1962 – Ridotto del Teatro RegioOrchestra da Camera olandeseSzymon Goldberg – direttore

G. F. HAENDEL – Concerto grosso op. 6, n. 12 in si mi-noreJ. S. BACH – Concerto per violino in la minoreF. SCHUBERT – Adagio e RondòB. BARTOK – Divertimento per orchestra d’archi

3 maggio 1962 – Ridotto del Teatro RegioMaria Navia Goltara – sopranoEugenio Furlotti – accompagnatore al pianoforte

G. CACCINI – Tu ch’ai le penne AmoreC. MONTEVERDI – Lamento di AriannaF. SCHUBERT – Du bist die RuhF. SCHUBERT – HeidenröleinF. SCHUBERT – StändchenM. MUSORGSKIJ – Ninna nanna della Bambola (dalle«Enfantines»)C. DEBUSSY – Air de Lia (da «L’Enfant prodigue»)O. RESPIGHI – E se un giorno tornasse (recitativo da«Maeterlinck»)I. PIZZETTI – PastoriA. TONI – Indovinelli:

– la gallina– il ranocchio

– la campana– la cassa da morto– la lumaca– la rapa

L. ROCCA – Riconciliazione; Canto della culla (da«Two songs on poems» by Tennson)G. RECLI – Invocazione

10 maggio 1962 – Ridotto del Teatro RegioAnna Ziveri – pianoforte (Serie “Giovani concertisti”, in collaborazione con ilLions Club di Parma)

J. S. BACH – Corale (dalla cantata «Jesu, joy of man’sdesiring»)J. S. BACH – Fantasia cromatica e fuga in re minore(revisione di Busoni)C. FRANCK – Preludio, corale e fugaF. CHOPIN – Scherzo in si minoreF. CHOPIN – Ballata in la bemolle maggioreD. KABALEVSKY – Allegro gioioso dalla Sonata n. 3 op. 46

1962-6327 novembre 1962 – Teatro RegioMaurizio Pollini – pianoforte

J. S. BACH – Fantasia cromaticaW. A. MOZART – Sonata in do minore K. 457W. A. MOZART – Fantasia in do minore K. 475L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 27, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 106

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12 e 13 dicembre 1962 – Ridotto del Teatro RegioEttore Peretti – pianoforteJ. S. BACH – Preludio e fuga a 5 voci in si bemolle mi-nore, dal «Clavicembalo ben temperato»L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle op. 110F. CHOPIN – Polonese-Fantasia op. 61G. PETRASSI – Tre invenzioni per pianoforte (primaesecuzione a Parma)S. PROKOF’EV – Sonata n. 7, op. 83

4 febbraio 1963 – Teatro RegioQuartetto Italiano:Paolo Borciani – violinoElisa Pegreffi – violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncello

A. VIVALDI – Sonata a quattro in mi maggiore «AlSanto Sepolcro»F. SCHUBERT – Quartetto per archi in do minore n. 12 L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95C. DEBUSSY – Quartetto per archi in sol minore op. 10

18 febbraio 1963 – Ridotto del Teatro RegioAlexis Weissenberg – pianoforteJ. S. BACH – Partita n. 4 in re maggioreF. CHOPIN – Sonata op. 58 in si minoreR. SCHUMANN – Scene infantiliI. STRAVINSKIJ – Tre tempi di «Petrouchka»

4 marzo 1963 – Ridotto del Teatro RegioFranco Gulli – violinoEnrica Cavallo Gulli – collaboratrice al pianoforte

G. TARTINI – Sonata in sol minore «Il trillo del dia-volo»L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 47 «So-nata a Kreutzer»I. STRAVINSKIJ – DivertimentoM. RAVEL – Pièce en forme de habanera, Tzigane

13 marzo 1963 – Teatro RegioI Musici

G. F. HAENDEL – Concerto op. 6, n. 4 in la minoreG. P. TELEMANN – Concerto in sol maggiore per viola,archi e cembaloF. GEMINIANI – Concerto grosso n. 12 «La follia»G. B. PERGOLESI – Concertino per archi n. 2 in solmaggioreA. CAPUZZI – Concerto in re maggiore per violone,archi e cembaloA. VIVALDI – Concerto grosso op. 3, n. 8 in la minore

26 marzo 1963 – Teatro RegioRobert Casadeus – pianoforte

W. A. MOZART – Fantasia in re minore K. 397W. A. MOZART – Sonata in fa maggiore K. 332R. SCHUMANN – Studi sinfonici op .13F. CHOPIN – Sei mazurcheM. RAVEL – SonatinaM. RAVEL – Dai «Miroirs»: Alborada del Gracioso

20 giugno 1963 – Ridotto del Teatro Regio Sergio Marengoni – pianoforte(Rassegna Giovani Concertisti, in collaborazione conil Lions Club)

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D. SCARLATTI – Tre Sonate (in re minore, la maggiore,do maggiore)C. DEBUSSY – Jardins sous la pluieC. DEBUSSY – Le vent dans la plaineJ. S. BACH – Toccata e Fuga in re minore (Busoni)B. BARTOK – Suite op. 14F. CHOPIN – Terza Ballata in la bemolle maggioreF. LISZT – Danze degli gnomi (studio da concerto)F. LISZT – Fuochi fatui (Studio trascendentale)

1963-645 novembre 1963 – Teatro RegioSviatoslav Richter – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 109L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 110L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 111

6 marzo 1964 – Ridotto del Teatro RegioMizi Brusotti – pianoforte

ANONIMO – Arie di danza elaborate da Mizi BrusottiB. GALUPPI – Sonata in do maggioreF. W. MARPURG – Rondò (La ballerina)J. F. DANDRIEU – Les tendres reprochesJ. F. DANDRIEU – Les FifresD. PARADISI – AriaW. A. MOZART – Due valzerA. SCARLATTI – Largo e Allegro alla franceseL. C. DAQUIN – Nöel n. 9F. A. PHILIDOR – Rigauton

11 marzo 1964 – Ridotto del Teatro RegioTrio di Torino:Alfonso Mosesti – violinoUmberto Egaddi – violoncelloEnrico Lini – pianoforteF. MENDELSSOHN – Trio in re minore op. 49F. J. HAYDN – Trio in sol maggiore (all’ongharese)J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87

16 aprile 1964 – Teatro RegioOrchestra di StoccardaKarl Munchinger – direttore

G. B. PERGOLESI – Concertino n. 1 in do maggiore perviolino, viola, violoncello e basso continuoJ. PACHELBEL – CanoneJ. S. BACH – Concerto per violino in mi maggioreW. A. MOZART – Divertimento in fa bemolle maggioreL. BERKELEY – SerenataC. GLUCK – Ciaccona dall’opera «Paride ed Elena»

12 maggio 1964 – Ridotto del Teatro RegioMarisa Borini – pianoforte

J. S. BACH (F. BUSONI) – Corale «Io t’invoco o Signore»J. S. BACH – Toccata e Fuga in mi minoreW. A. MOZART – Sonata in la maggiore K. 331F. MENDELSSOHN – Variations sérieuses op. 54C. DEBUSSY – Children’s Corner

26 maggio 1964 – Sala VerdiDuo pianistico Mario e Lydia Conter

C. FRANCK – Preludio, Fuga e Variazione

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M. CLEMENTI – Sonata in si bemolle maggioreJ. BRAHMS – Variazioni su un tema di HaydnC. DEBUSSY – En blanc et noirM. RAVEL – Ma mére l’OjeF. POULENC – Sonata, 1918

1964-659 novembre 1964 – Ridotto del Teatro RegioAlexis Weissenberg – pianoforte

J. S. BACH – Partita n. 6 in mi minoreF. CHOPIN – Sonata op. 58 in si minoreR. SCHUMANN – Scene infantiliI. STRAVINSKIJ – Tre tempi di «Petrouchka»

19 novembre 1964 – Salone di San PaoloCalifornia Jubilee Singers:Robert Mc Ferrin – baritono solistaHenry Norton – tenoreThomas Woodson – baritonoSteve Galloway – bassoWilliam Carter – pianoforte

Concerto di Negro Spirituals

4 dicembre 1964 – Ridotto del Teatro RegioGiovanna Verda – arpa

O. RESPIGHI – Siciliana (da una intavolatura per liutodel XVI secolo)D. SCARLATTI – Sonata in re maggioreD. PARADISI – Toccata in la maggiore

J. S. BACH – Due preludi da «Il Clavicembalo ben tem-perato»G. F. HAENDEL – Concerto in si bemolle maggiore op. 4,n. 6N. ROTA – Sarabanda e Toccata (1945)G. FAURÉ – Impromptu op. 86I. ALBÉNIZ – AsturiasC. SALZEDO – Variazioni su un tema nello stile anticoop. 30

31 marzo 1965 – Ridotto del Teatro RegioFausto Zadra – pianoforte

F. J. HAYDN – Sonata in mi minoreF. LISZT – Sonata in si minoreF. CHOPIN – Notturno in fa maggioreF. CHOPIN – Due mazurche: in si minore e in la minoreF. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35

28 aprile 1965 – Ridotto del Teatro Regio Vea Carpi – pianoforte

F. SCHUBERT – Tema con variazioni op. 142F. CHOPIN – Sonata op. 35J. BRAHMS – Variazioni sopra un tema di Paganiniop. 35C. DEBUSSY – Feux d’artifice

1965-6629 ottobre 1965 – Ridotto del Teatro Regio I musici

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P. A. LOCATELLI – Introduzione teatrale n. 5 in remaggiore op. 4G. P. TELEMANN – Concerto in sol maggiore per viola,archi e cembaloA. VIVALDI – Concerto per archi in la maggioreF. MENDELSSOHN – Ottetto per archi op. 20 in mi be-molle maggiore

16 novembre 1965 – Teatro RegioModern Jazz Quartet:John Lewis – pianofortePercy Heath – contrabbassoMilt Jackson – vibrafonoConnie Kay – batteria

G. GERSHWIN – Da «Porgy and Bess» (arrang. JohnLewis):

– Summertime– I love you Porgy– Bess, you is my woman, now– My man’s gone now– It ain’t necessarily so– Bess, oh where’s my Bess– There’s a boat that’s leavin soon for New York

M. JACKSON – True BluesJ. LEWIS – MidsummerM. JACKSON – The cylinderJ. LEWIS – Blues milanese (dal film «Una storia mila-nese»)M. JACKSON – Monterey mistJ. LEWIS – One never knows (dal film «No sun inVenice»)J. LEWIS – Home

M. JACKSON – For someone I loveJ. LEWIS – The golden striker (dal film «No sun inVenice»)

14 dicembre 1965 – Ridotto del Teatro RegioDuo pianistico Dario De Rosa – Maureen Jones

F. SCHUBERT – Valses sentimentales op. 50bF. SCHUBERT – Fantasia in fa minore op. 103J. BRAHMS – Due danze ungheresi in la maggiore e faminoreC. DEBUSSY – Petite suiteM. RAVEL – Ma mère l’Oye

22 dicembre 1965 – Sala VerdiConcerto dei due migliori pianisti del Corso interna-zionale di perfezionamento “Carlo Zecchi”

Wladimir Krpan – pianoforte

S. PROKOF’EV – Vision fugitives op. 22S. PROKOF’EV – Scherzo op. 12, n. 10M. TAJCEVIC� – Cinque PreludiJ. BRAHMS – Variazioni su un tema di Paganini op. 35

Franco Scala – pianoforte

F. CHOPIN – Quattro Ballate

23 gennaio 1966 – Ridotto del Teatro RegioRicardo Odnoposoff – violinoEduard Mrazek – pianoforte

F. M. VERACINI – Sonata in mi minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 47 («aKreutzer»)

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Duo Gulli-Cavallo: Enrica Cavallo (pianoforte), Franco Gulli (violino).

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P. HINDEMITH – Solosonata op. 31, n. 2S. PROKOF’EV – Sonata op. 94, n. 2N. PAGANINI – Variazioni sulla preghiera del «Mosè»di Rossini

22 febbraio 1966 – Ridotto del Teatro Regio Duo Mainardi-ZecchiEnrico Mainardi – violoncello Carlo Zecchi – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata per pianoforte e violoncelloop. 5, n. 2 in sol minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata per pianoforte e violoncelloop. 102, n. 2 in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata per pianoforte e violoncelloop. 69, in la maggiore

18 marzo 1966 – Salone di San Paolo Orchestra da camera di ViennaCarlo Zecchi – direttore

J. J. FUX – Ouverture in do maggioreK. DITTERS VON DITTERSDORF – Concerto per oboe insol maggioreF. J. HAYDN – Sinfonia in fa minore n. 49F. SCHUBERT – Cinque Danze Viennesi W. A. MOZART – Sinfonia in la maggiore K. 201

6 aprile 1966 – Salone di San Paolo Quartetto Margand

J. P. RAMEAU – Acanthe et CéphiseW. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore K. 387

F. SCHUBERT – Quartetto in re minore («La morte e lafanciulla»)M. RAVEL – Quartetto

29 aprile 1966 – Teatro RegioVladimir Ashkenazy – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata in la maggiore op. 120F. SCHUBERT – Sonata in la minore op. 143L. V. BEETHOVEN – Sonata in si bemolle maggioreop. 106

17 maggio 1966 – Ridotto del Teatro RegioComplesso da camera di Orlando Zucca

G. CACCINI – «Amarilli mia bella», per soprano e stru-mentiG. FRESCOBALDI – Aria con variazioni per chitarraA. VIVALDI – Sonata a tre in do maggiore per flauto,viola da gamba e basso continuoG. F. HAENDEL – Sonata in la minore per flauto ebasso continuoG. F. HAENDEL – Cantata «Pastorella vaga bella», persoprano e strumentiG. P. TELEMANN – Trio sonata in la minore per flauto,viola da gamba e basso continuoF. X. HAMMER – Sonata in re maggiore per viola dagamba e basso continuoG. PAISIELLO – Aria «Il mio ben quando verrà», per so-prano e strumentiF. SCHUBERT – Quartetto per flauto, chitarra, viola evioloncello

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1966-6722 ottobre 1966 – Teatro Pezzani Quartetto Italiano:Paolo Borciani – violinoElisa Pegreffi – violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncelloF. J. HAYDN – Quartetto op. 76, n. 3 («Keiserquartett»)in do maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95A. DVORÁK – Quartetto in fa maggiore op. 96

15 novembre 1966 – Teatro Regio Duo Mainardi – Zecchi:Enrico Mainardi – violoncelloCarlo Zecchi – pianoforteA. VIVALDI – Sonata in la minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata in fa maggiore op. 5, n. 1J. BRAHMS – Sonata in mi minore op. 38

23 novembre 1966 – Teatro Regio Orchestra Gasparo da SalòAgostino Orizio – direttoreAlexis Weissenberg – pianoforteG. F. HAENDEL – Concerto grosso op. 3, n. 2 in si be-molle maggioreJ. S. BACH – Concerto in re minore per pianoforte eorchestraF. J. HAYDN – Sinfonia n. 44 («Trauer») in mi minoreW. A. MOZART – Concerto in mi bemolle maggioreK. 271

16 dicembre 1966 – Ridotto del Teatro RegioVladimir Krpan – pianoforte(Serie “Giovani esecutori”)F. J. HAYDN – Sonata in mi bemolle maggiore n. 52L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa minore op. 57 («Ap-passionata»)S. SULEK – SonataF. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49F. LISZT – Funerailles

7 febbraio 1967 – Teatro RegioOrchestra da camera della Radiotelevisione belgaEdgard Doneux – direttoreFausto Zadra – pianoforteFederico Petronio – violinoJ. C. BACH – Sinfonia in si bemolleF. MENDELSSOHN – Concerto in sol minore n. 1, op. 25per pianoforte e orchestraW. A. MOZART – Concerto in re maggiore K. 218 perviolino e orchestraG. BRENTA – Concertino per tromba e orchestra

17 febbraio 1967 – Teatro RegioNathan Milstein – violinoJ. S. BACH – Sonata in sol minore n. 1J. S. BACH – Partita in re minore n. 2J. S. BACH – Sonata in do maggiore n. 3N. PAGANINI – Capricci n. 11, n. 13, n. 5

6 marzo 1967 – Teatro RegioSirio Piovesan – violinoTullio Macoggi – accompagnatore al pianoforte

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L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 12, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 30, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 47, n. 9(«A Kreutzer»)

10 marzo 1967 – Teatro RegioEttore Peretti – pianoforte

F. J. HAYDN – Sonata in mi bemolleF. J. HAYDN – Sonata in re maggioreM. MUSORGSKIJ – Quadri di una esposizione

23 marzo 1967 – Teatro Regio Nicanor Zabaleta – arpa

A. VIVALDI-J. S. BACH – Concerto in do maggioreG. F. HAENDEL – Aria con variazioniJ. S. BACH – Gavotta in rondòG. B. VIOTTI – Sonata per arpaP. GALLES – SonataM. ALBÉNIZ – SonataP. HINDEMITH – Sonata (1939)G. FAURÉ – Une chatelaine en sa tour, op. 110 (soprauna poesia di Verlaine)I. ALBÉNIZ – MalagueñaE. GRANADOS – Danza spagnola n. 2E. HALLFTER – Danza de «La pastora»

18 aprile 1967 – Teatro Regio Geza Anda – pianoforte

J. BRAHMS – Sonata in fa minore op. 5L. V. BEETHOVEN – 33 Variazioni su un tema di Dia-belli

8 maggio 1967 – Teatro RegioBruno Giuranna – violaGiorgio Sacchetti – pianoforte

A. ARIOSTI – Sonata in re maggioreP. HINDEMITH – Sonata op. 2, n. 4I. STRAVINSKIJ – Elegia per viola solaJ. BRAHMS – Sonata op. 120, n. 1

1967-6825 ottobre 1967 – Teatro RegioMadrigal Ensemble di BudapestFerenc Szekers – direttore

A. BANCHIERI – Brani da «Il festino nella sera del Gio-vedì grasso avanti cena»C. MONTEVERDI – Ecco mormorar l’ondeC. MONTEVERDI – Io mi son giovinettaC. MONTEVERDI – Sì, ch’io vorrei morireC. MONTEVERDI – Zefiro tornaO. DI LASSO – O occhi, ‘manza miaG. G. GASTOLDI – Questa dolce sirenaF. GIARDINI – Viva tutte le vezzoseJ. ARCADELT – Margot labourés les vignesP. CERTON – La, la je ne l’ose direZ. KODÁLY – Ave MariaZ. KODÁLY – Pange linguaZ. KODÁLY – Veni, veni EmmanuelZ. KODÁLY – Stabat MaterZ. KODÁLY – Canto al Re Santo StefanoZ. KODÁLY – Horatii CarmenZ. KODÁLY – Bella preghiera

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Quartetto Italiano: Paolo Borciani (I violino), Franco Rossi (violoncello), Elisa Pegreffi (II violino), Piero Fa-rulli (viola).

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Z. KODÁLY – Norvég lányokZ. KODÁLY – Esti dalZ. KODÁLY – Turót eszik

23 novembre 1967 – Teatro Regio Barock Ensemble Adolf ScherbaumAdolf Scherbaum – tromba

G. TORELLI – Concerto per tromba e archiL. D’HERVELOIS – Les petit doigtsL. D’HERVELOIS – SarabandeL. D’HERVELOIS – La NapolitaineL. D’HERVELOIS – Gigue (dai «Pièces de viole»)A. SCARLATTI – Cantata per soprano, tromba e archi«Sulle sponde del Tebro»J. M. LECLAIR – Sonata in re maggiore per viola dagamba e continuoJ. S. BACH – Fantasia cromatica e Fuga BWV 903 perclavicembaloJ. S. BACH – Cantata «Jauch zet Gott in allen Lan-den», per la XV dominica post Trinitatis et in ognitempo BWV 51, per soprano, tromba e archi

7 dicembre 1967 – Teatro RegioMaurizio Pollini – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in re minore op. 31, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 81, «Les adieux»B. BARTOK – Sonata (1926)F. CHOPIN – Scherzo op. 39 in do diesisF. CHOPIN – Notturno in fa op. 15, n. 1F. CHOPIN – Polacca in la bemolle maggiore op. 53

12 dicembre 1967 – Teatro RegioNuovo Concerto Italiano:Luciana Ticinelli Fattori – sopranoMaria Grazia Ferracini – sopranoGastone Sarti – baritonoAstorre Ferrari – violinoFerruccio Sangiorgi – violinoAlfredo Riccardi – viola da gambaClaudio Gallico – direttore e clavicembalo

C. MONTEVERDI – Quando l’alba in oriente (Rev. Gallico)C. MONTEVERDI – Quel sguardo sdegnosettoC. MONTEVERDI – La pastorella mia (Rev. Gallico)C. MONTEVERDI – Ecco di dolci raggi il sol armatoC. MONTEVERDI – Lidia, spina del mio core (Rev. Gallico)C. MONTEVERDI – Chiome d’oro, bel tesoroC. MONTEVERDI – Salve ReginaC. MONTEVERDI – Nigra sum (Rev. Gallico)C. MONTEVERDI – Dolci miei sospiri (Rev. Gallico)C. MONTEVERDI – Se i languidi miei sguardiC. MONTEVERDI – Lettera amorosa (Rev. Gallico)C. MONTEVERDI – Ohimè, dov’è il mio ben (Romanesca)C. MONTEVERDI – De la bellezza le dovute lodi (Bal-letto. Rev. Gallico)

2 febbraio 1968 – Teatro Regio Quartetto Tatrai:Vilmoz Tatrai – violinoMihaly Szucs – violinoGyorgy Konrad – violaEde Banda – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in sol maggiore op. 76, n. 1B. BARTOK – Quartetto n. 1, op. 7

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F. SCHUBERT – Quartetto in re minore D. 810 («DerTod und das Mädchen»)

24 febbraio 1968 – Teatro RegioI Musici:Salvatore Accardo – violino solistaA. CORELLI – Concerto Grosso n. 3, op. 6G. PAISIELLO – Concerto per cembalo e orchestraG. TURCHI – Concerto per orchestraJ. S. BACH – Concerto in mi minore per violino e or-chestra

27 febbraio 1968 – Teatro RegioMartha Argerich – pianoforteJ. S. BACH – Suite Inglese n. 2 in la minoreR. SCHUMANN – Sonata in sol minore op. 22F. CHOPIN – Sonata in si minore op. 58F. CHOPIN – Ballata n. 3F. CHOPIN – Due MazurkeF. CHOPIN – Scherzo in si bemolle op. 31

9 marzo 1968 – Teatro RegioMstislav Rostropovich – violoncelloAlexander Dadjuhin – pianoforteJ. BRAHMS – Sonata in fa maggiore op. 59, n. 2J. S. BACH – Suite n. 3 in do maggioreD. SHOSTAKOVICH – Sonata in re minoreS. PROKOF’EV – Adagio (da «Cenerentola»)M. ROSTROPOVICH – Humoresque

29 marzo 1968 – Teatro RegioSchubertiade

Elly Ameling – sopranoJörg Demus – pianoforteGiorgio Brezigar – clarinetto

F. SCHUBERT – Impromptu in si bemolle maggioreop. 142, n. 3F. SCHUBERT – An die Musik (Schober)F. SCHUBERT – Momento musicale in do diesis minoreop. 94, n. 4F. SCHUBERT – An mein Klavier (Schubart)F. SCHUBERT – Klavierstück in mi bemolle maggioreop. postumaF. SCHUBERT – Durch alle Töne tönet (F. v. Schlegel)F. SCHUBERT – Im FrühlingF. SCHUBERT – Der Hirt auf dem Felsen, op. 129F. SCHUBERT – Impromptu in fa minore op. 142, n. 1F. SCHUBERT –Gretchen am Spinnrade (Goethe, Faust)F. SCHUBERT – Heimliches Lieben (C. L. v. Klenke)F. SCHUBERT – Du liebst mich nicht (A. v. Platen)F. SCHUBERT – 12 Ländler, op. 171F. SCHUBERT – Seligkeit (Hölty)F. SCHUBERT – Die Blumensprache (E. Platner)F. SCHUBERT – Lachen un Weinen (Ruckert), op. 59, n. 4F. SCHUBERT – Der Musensohn (Goethe), op. 92, n. 1

9 aprile 1968 – Teatro RegioTrio d’archi Italiano:Franco Gulli – violinoBruno Giuranna – violaGiacinto Caramia – violoncello

L. BOCCHERINI – Trio in re maggiore op. 14, n. 4L. V. BEETHOVEN – Trio in sol maggiore op. 9, n. 1W. A. MOZART – Divertimento KV 563

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1968-6925 ottobre 1968 – Teatro Regio Nikita Magaloff - pianoforte

D. BUXTEHUDE – Preludio e fuga in re minore (Trascr.S. Prokof’ev)L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore, op. 109R. SCHUMANN – Carnaval: scènes mignonnes sur qua-tre notes op. 9C. DEBUSSY – EstampesF. CHOPIN – Prima Ballata in sol minore op. 23F. CHOPIN – Rondeau à la Mazur in fa maggiore op. 5F. CHOPIN – Grande Valse in la bemolle maggiore op. 42

14 novembre 1968 – Teatro Regio Sestetto Chigiano:Riccardo Brengola, Giovanni Guglielmo – violiniTito Riccardi, Mario Benvenuti – violeAlain Meunier, Adriano Vendramelli – violoncelli

A. SCHÖNBERG – Verklärte Nacht op. 4 (Dal poema diR. Dehmel)J. BRAHMS – Sestetto in sol maggiore, op. 36

26 novembre 1968 – Teatro Regio Duo Canino-Ballista:Bruno Canino – pianoforteAntonio Ballista – pianoforte

Musiche per pianoforte a quattro mani:W. A. MOZART – Sonata in fa maggiore K 497R. SCHUMANN – Bilder aus Osten, op. 66R. SCHUMANN – Sei Impromptus

F. SCHUBERT – Marcia in mi maggiore op. 40, n. 6F. SCHUBERT – Marcia Militare in re maggiore op. 51,n. 1F. SCHUBERT – Marcia caratteristica in do maggioreop. 121, n. 1C. WOLFF – Duet IE. SATIE – Trois morceaux en forme de Poire, avec uneManière de Commencement, une Prolongation dumême & Un En Plus, suivi d’une RediteA. E. CHABRIER – Souvenirs de MunichA. E. CHABRIER – Fantaisie en forme de quadrille surles themes favoris de «Tristan et Isolde» de RichardWagner

2 dicembre 1968 – Teatro RegioI Solisti Veneti:Claudio Scimone – direttoreEmilio Riboli – pianofortePiero Toso – violino principaleAstorre Ferrari, Guido Furini, Vito Prato, Glauco Ta-lassi, Ronald Valpreda – violiniFerruccio Sangiorgi, Sergio Paulon – violeMax Cassoli, Gianni Chiampan – violoncelliEdoardo Farina – clavicembalo

W. A. MOZART – Divertimento in si bemolle maggioreper archi, K 137F. J. HAYDN – Concerto in re maggiore per pianofortee orchestra (Solista Emilio Riboli)A. VIVALDI – Concerto in si bemolle maggiore “in duecori” con violino scordato, P. 368 (Solista Piero Toso)B. GALUPPI – Sonata a quattro in si bemolle maggioreT. ALBINONI – Concerto a cinque in re maggiore,op. IX, n. 7

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7 febbraio 1969 – Teatro RegioGeza Anda – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in re maggiore K 576R. SCHUMANN – Davidsbündlertänze, op. 6F. CHOPIN – Douze Études op. 25

26 febbraio 1969 – Teatro RegioQuintetto vocale di Milano:Cettina Cadelo – sopranoRosanna Giancola – mezzosopranoAdele Bonay – contraltoCarlo Gaifa – tenoreGastone Sarti – basso

L. MARENZIO – Ah! Dolente partitaL. MARENZIO – Tirsi morir voleaL. MARENZIO – Strider faceva le zampogneC. GESUALDO – T’amo, mia vitaC. GESUALDO – Tirsi morir voleaC. GESUALDO – Io taceròC. MONTEVERDI – S’andasse Amore a cacciaC. MONTEVERDI – Era l’anima miaC. MONTEVERDI – Ecco mormorar l’ondeC. MONTEVERDI – Lagrime d’Amante al Sepolcro del-l’Amata

5 marzo 1969 – Teatro RegioPaul Tortelier – violoncelloLuciano Giarbella – pianoforte

G. VALENTINI – Sonata in mi maggioreJ. S. BACH – Suite n. 5 in do minore per violoncellosolo, BWV 1011

P. TORTELIER – Trois petits toursP. TORTELIER – Lever de rideauP. TORTELIER – L’indifferent (Gavotte)P. TORTELIER – Ballerine (Valse)P. TORTELIER – Le Pitre (Burlesque)P. TORTELIER – Baisser de rideauL. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore per violon-cello e pianoforte, op. 69

14 marzo 1969 – Teatro RegioEnrico Tagliavini – chitarra

S. GARSI DA PARMA – Aria del Gran DucaS. GARSI DA PARMA – La MutiaS. GARSI DA PARMA – CorentaS. GARSI DA PARMA – La ne mente per la golaS. L. WEISS – Dalla Suite in la minore: Allemanda,GigaL. MILAN – Da «El Maestro»: tre PavaneJ. S. BACH – Preludio, Allemanda, Gavotta, FugaF. SOR – Variazioni su un tema di MozartE. GRANADOS – Danza n. 10H. VILLA-LOBOS – Studi n. 1 e n. 7A. LAURO – Tre valzer venezolaniI. ALBÉNIZ – Sevilla

25 marzo 1969 – Teatro RegioQuartetto Janácek

W. A. MOZART – Quartetto in mi bemolle maggioreK 428L. JANÁCEK – Quartetto n. 2 (Lettere intime)C. DEBUSSY – Quartetto in sol minore op. 10

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15 aprile 1969 – Teatro RegioJaques Rouvier – pianoforte

F. CHOPIN – Fantaisie in fa minore op. 49 J. BRAHMS – Variazioni e Fuga in si bemolle maggioresopra un tema di Haendel op. 24C. DEBUSSY – Dagli «Etudes»:

– n. 3 Pour les quartes– n. 11 Pour les arpèges composés– n. 12 Pour les accordes

M. RAVEL – Gaspard de la Nuit (tre poemi di A. Ber-trand)

22 aprile 1969 – Teatro RegioI Solisti di Torino:Lodovico Lessona – pianoforteLodovico e Franca Lessona – pianoforte a quattromaniPasquale Pellegrino – violinoLuciano Moffa – violaUmberto Egaddi – violoncello

W.A. MOZART – Trio in si bemolle maggiore K 502 perpianoforte, violino e violoncelloW.A. MOZART – Sonata in do maggiore K 521 per pia-noforte a quattro maniW.A. MOZART – Sonata in sol maggiore K 301 per pia-noforte e violinoW.A. MOZART – Quartetto in sol minore K 478 per pia-noforte, violino, viola e violoncello

10 maggio 1969 – Chiesa Magistrale della SteccataAccademia Corale di LeccoGuido Cavallucci – direttore

A. DE ANTIQUIS VENETUS – Senza te, sacra regina,lauda a quattro vociP. SOTO – Ave di Grazia piena, lauda a quattro vociO. VECCHI – Alla Madonna dei campi, lauda a quat-tro vociANONIMO – Nell’apparir del sempiterno sole, lauda atre vociG. P. PALESTRINA – Quattro madrigali spirituali a cin-que voci, su testo della «Canzone alla Vergine» del Pe-trarca:

– Vergine bella (I)– Vergine saggia (II)– Vergine sola al mondo (V)– Vergine, tale è terra (VIII)

G. P. PALESTRINA – Quattro mottetti a cinque voci sutesto del «Canticus Canticorum»:

– Osculetur me– Nigra sum– Introduxit me rex– Veni, dilecte mi

C. MONTEVERDI – Due salmi a cinque voci:– Laudate, pueri, Dominum– Lauda, Jerusalem, Dominum

29 maggio 1969 – Teatro RegioOrchestra filarmonica di ZagabriaMilan Horvat – direttoreO. FIUME – Concerto per orchestraG. MAHLER – Kindertotenlieder, per voce e orchestra(solista Marijana Radev)F. LISZT – Les Préludes, poema sinfonico (da Lamartine)I. STRAVINSKIJ – Le Sacre du Printemps, quadri di unaRussia pagana in due parti

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Geza Anda.

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Paul Tortelier.

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1969-197029 ottobre 1969 – Teatro RegioDino Ciani – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Bagatelle op. 126C. M. VON WEBER – Sonata n. 2 in la bemolle op. 39B. BARTOK – En plein airR. SCHUMANN – Otto Novellette op. 21

13 novembre 1969 – Teatro RegioDuo Gulli - Cavallo:Franco Gulli – violino Enrica Cavallo – pianoforte

J. BRAHMS – Sonata in la maggiore op. 100F. MENDELSSOHN – Sonata in fa maggiore (1838)C. FRANCK – Sonata in la maggiore

10 dicembre 1969 – Teatro RegioDuo Dallapiccola – Materassi:Sandro Materassi – violinoLuigi Dallapiccola – pianoforte

L. JANÁCEK – Sonata per violino e pianoforteP. HINDEMITH – Sonata op. II, n. 1 in mi bemolleL. DALLAPICCOLA – Tartiniana seconda (Divertimentosu temi di Giuseppe Tartini)L. DALLAPICCOLA – Due studi (Sarabanda, Fanfara eFuga)M. RAVEL – Sonata per violino e pianoforte

1 e 9 febbraio 1970 – Teatro RegioI Concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven

1 febbraio 1970Orchestra sinfonica di Bolzano e Trento “J. Haydn”Solisti Jörg Demus, Maureen Jones, Norman ShetlerAntonio Pedrotti – direttore

L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 2, op. 19 in si bemollemaggiore per pianoforte e orchestra(Solista Norman Shetler)L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 4, op. 58 in sol mag-giore per pianoforte e orchestra(Solista Maureen Jones)L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 5, op. 73 in mi bemollemaggiore per pianoforte e orchestra(Solista Jörg Demus)

9 febbraio 1970Orchestra sinfonica di Bolzano e Trento “J. Haydn”Jörg Demus – direttore e pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 1, op. 15 in do mag-giore per pianoforte e orchestra L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 26, op. 81 in mi bemollemaggiore per pianoforte solo (Les Adieux)L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 3 op. 37 in do minoreper pianoforte e orchestra

20 febbraio 1970 – Teatro RegioElly Ameling – sopranoJörg Demus – pianoforte

W. A. MOZART – Dans un bois solitaire K 308/295 bW. A. MOZART – Oiseaux, si tous les ans K 307/284 dW. A. MOZART – Das Lied der Trennung K 319W. A. MOZART – Als Luise die Briefe ihres ungetreuenLiebhabers verbrannte K 520

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W. A. MOZART – Fantasia in re minore K 397W. A. MOZART – Allemande in do minore K 399/2W. A. MOZART – Courante in mi bemolle maggioreK 399/3W. A. MOZART – Eine Kleine Gigue in sol minore K 574W. A. MOZART – An Chloe K 524W. A. MOZART – Abendempfindung an Laura K 523W. A. MOZART – Das Veilchen K 476 W. A. MOZART – Ridente la calma K 152/210 aW. A. MOZART – Un moto di gioia K 579R. SCHUMANN – Sei intermezzi op. 4 (per pianoforte)R. SCHUMANN – Vom Märchn, Heven und Wahrsage-rinnenR. SCHUMANN – FabelR. SCHUMANN – MarienwürmchenR. SCHUMANN – ElfeR. SCHUMANN – KäuzleinR. SCHUMANN – Vogel als ProphetR. SCHUMANN – WaldesgesprächtR. SCHUMANN – LoreleyR. SCHUMANN – Die MeerfeeR. SCHUMANN – VisionR. SCHUMANN – Der SandmannR. SCHUMANN – Träumen WirrenR. SCHUMANN – Die Kartenlegerin

26 febbraio 1970 – Teatro RegioQuartetto di Tel Aviv:Con la partecipazione del clarinettista Jona EttlingerChaim Taub – violinoDaniel Benyamini – violaMenahem Breuer – violinoUzi Wiesel – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore K 378L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95J. BRAHMS – Quintetto per clarinetto e archi in si mi-nore op. 115

6 marzo 1970 – Teatro RegioFriedrich Gulda – pianoforte

J. S. BACH – Suite inglese in sol minore, BWV 808J. S. BACH – Dal «Clavicembalo ben temperato», se-condo libro:

– Preludio e Fuga in sol maggiore, BWV 884– Preludio e Fuga in sol minore, BWV 885– Preludio e Fuga in mi maggiore, BWV 878

J. S. BACH – Fantasia Cromatica e fuga, BWV 903L. V. BEETHOVEN – Quindici Variazioni in mi bemollemaggiore con una fuga op. 35 (Variazioni Eroica)F. SCHUBERT – Sonata in la minore op. 42

6 aprile 1970 – Teatro RegioOttetto di Vienna

L. V. BEETHOVEN – Settimino in mi bemolle maggioreop. 20F. SCHUBERT – Ottetto in fa maggiore, op. 166

10 aprile 1970 – Teatro RegioTrio Jones – Langbein – Tuckwell:Maureen Jones – pianoforteBrenton Langbein – violinoBarry Tuckwell – corno

R. SCHUMANN – Adagio e Allegro per corno e piano-forte op. 70

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E. GRIEG – Sonata in sol maggiore per violino e pia-noforte op. 13J. BRAHMS – Trio per corno, violino e pianoforte in mibemolle maggiore op. 40

1970-7130 ottobre 1970 – Teatro RegioMaurizio Pollini – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 10, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggioreop. 110L. V. BEETHOVEN – Sonata in si bemolle maggioreop. 106

25 novembre 1970 – Teatro RegioWiener KammerorchesterCarlo Zecchi – direttore

W. A. MOZART – Sinfonia K.V. 16 in mi bemolleW. A. MOZART – Sinfonia concertante K.V. 364 perviolino e viola ed orchestra (solisti Eva Hitzker, vio-lino; Andreas Sandor, viola)W. A. MOZART – Divertimento K.V. 287 in si bemolle

4 dicembre 1970 – Teatro RegioMieczyslaw Horszowski – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore op. 14, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 14, n. 2L. V. BEETHOVEN – 33 variazioni in do maggioreop. 120 su un valzer di Diabelli

9 dicembre 1970 – Teatro RegioAngelo Campori – pianoforte

D. CIMAROSA – Tre Sonate (in sol minore, do minore,re maggiore)A. M. G. SACCHINI – Sonata in fa maggioreF. LAUSKA – Sonata «Patetique» op. 43F. PÄER – Sonata in la maggioreC. CZERNY – Rondo appassionato op. 68J. BRAHMS – Ballata in sol minore op. 118, n. 3J. BRAHMS – Capriccio in sol minore op. 116, n. 3C. DEBUSSY – BalladeM. RAVEL – Menuet antiqueB. BARTOK – Huit improvisations sur des chansonspaysannes hongroises, op. 20

14 dicembre 1970 – Teatro RegioQuartetto Beethoven:Felix Ayo – violinoAlfonso Ghedin – violaEnzo Altobelli – violoncelloCarlo Bruno – pianoforte

W. A. MOZART – Quartetto in mi bemolle, K 493B. MARTINU – Quartetto (1942)J. BRAHMS – Quartetto in do minore op. 60

15 febbraio 1971 – Teatro RegioNathan Milstein – violino Brian Lamport – pianoforte

G. F. HAENDEL – Sonata in re maggioreJ. S. BACH – Ciaccona (dalla Partita in re minore perviolino solo)

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J. BRAHMS – Sonata in la maggiore op. 100L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 47 (aKreutzer)

22 febbraio 1971 – Teatro RegioQuintetto di Monaco:Kurt Christian Stier – primo violinoMatthias Simons – secondo violinoGeorg Schmid – prima violaRuth Danz – seconda violaJohannes Fink – violoncello

W. A. MOZART – Quintetto in si bemolle maggioreK 174W. A. MOZART – Quintetto in sol minore K 516W. A. MOZART – Quintetto in do maggiore K 515

12 marzo 1971 – Teatro RegioOrchestra Sinfonica SicilianaGeza Anda - direttore e pianoforte

W. A. MOZART – Sinfonia K 183 in sol minoreW. A. MOZART – Concerto K 451 in re maggiore, perpianoforte e orchestraW. A. MOZART – Concerto K 467 in do maggiore, perpianoforte e orchestra

15 marzo 1971 – Teatro RegioFriedrich Gulda – pianoforte

J. S. BACH – Suite inglese in sol minoreJ. S. BACH – Dal «Clavicembalo ben temperato», vo-lume II:

– Preludio e Fuga in sol maggiore– Preludio e Fuga in sol minore– Preludio e Fuga in mi maggiore

J. S. BACH – Concerto nello stile italianoF. GULDA – Composizioni

1971-7212 ottobre 1971 – Teatro RegioQuartetto Italiano:Paolo Borciani – violinoElisa Pegreffi – violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncello

F. SCHUBERT – Quartetto in la minore op. 29 (Rosa-munda)B. BARTOK – Quartetto n. 1J. BRAHMS – Quartetto in la minore op. 51, n. 2

27 ottobre 1971 – Teatro RegioDuo pianistico Gorini – Lorenzi:Gino Gorini – pianoforteSergio Lorenzi – pianoforte

I. STRAVINSKIJ – Concerto per due pianoforti soli(1935)C. DEBUSSY – En blanc et noir (1915)I. STRAVINSKIJ – Sonata per due pianoforti (1943-44)I. STRAVINSKIJ – Trois pièces faciles (1915)I. STRAVINSKIJ – Cinq pièces faciles (1917)

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Teresa Berganza.

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Emil Gilels.

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18 novembre 1971 – Teatro RegioOrchestra da Camera Leos JanácekF. DURANTE – Concerto in laF. O. MANFREDINI – Concerto Grosso op. 3, n. 9J. C. BACH – Concerto per violoncello e orchestra indo minoreJ. V. STAMIC – Sinfonia in laA. FILS – Sinfonia in sol maggioreL. JANÁCEK – Suite per archi

22 novembre 1971 – Teatro RegioDuo Gulli – Cavallo:Franco Gulli – violinoEnrica Cavallo – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in si bemolle maggioreKV. 454R. SCHUMANN – Sonata in la minore op. 105C. DEBUSSY – SonataI. STRAVINSKIJ – Divertimento (suite de «La Baiser dela fée»)

2 dicembre 1971 – Teatro RegioComplesso di Musica da Camera di Roma:Gianfranco Pardelli – oboeVincenzo Mariozzi – clarinettoFranco Traverso – cornoMarco Costantini – fagottoAldo Redditi – violinoLina Pettinelli-Fagiuoli – violaGiorgio Mainardi – violoncelloCorrado Penta – contrabbassoLuciano Cerroni – pianoforte

W. A. MOZART – Quintetto in mi bemolle maggioreK.V. 452 F. SCHUBERT – Quintetto in la maggiore op. 114 («LaTrota») L. V. BEETHOVEN – Settimino in mi bemolle maggioreop. 20

7 febbraio 1972 – Teatro RegioTeresa Berganza – mezzosoprano Felix Lavilla – pianoforte

C. MONTEVERDI – A Dio RomaA. SCARLATTI – Eliotropio d’amorA. SCARLATTI – Se delitto è l’adorartiA. SCARLATTI – Chi vuole innamorarsiG. ROSSINI – Anzoleta avanti la regataH. WOLF – Verborgenheit (Mörike)H. WOLF – Der Gärtner (Mörike)H. WOLF – Lebe wohl (Mörike)H. WOLF – Mausfallen-Sprüchlein (Mörike)H. WOLF – Dal «Das spanische Liederbuch»:

– In dem Schatten meiner Locken (Heyse)– Köpfchen, Köpfchen, nicht gewimmert– Ob auch finstre Blicke glitten Sagt, seid Ihr es,feiner Herr (Heyse)

J. ANCHIETA – Con amores la mi madreP. ESTEVE – Alma sintamosF. DE LA TORRE – Pampano verdeJ. NIN – El paño murcianoJ. NIN – AsturianaJ. NIN – Canto andaluzJ. RODRIGO – Pastorcito santoJ. RODRIGO – Coplillas de Belen

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J. TURINA – Cantares J. TURINA – SaetaJ. TURINA – Farruca

1 marzo 1972 – Teatro RegioQuintetto vocale di Milano:Cettina Cadelo – sopranoMaria Grazia Ferracini – sopranoAdele Bonay – contraltoCarlo Gaifa – tenoreGastone Sarti – basso

G. G. GASTOLDI –Vezzosette ninfe belleG. GUAMI – Poi che del tutto m’è negatoN. DORATI – Deh perché non poss’ioN. DORATI – Di così bel desioA. GABRIELI – Justiniana a tre vociC. DE RORE – Ancor che col partireC. DE RORE – O morte, eterno finL. MARENZIO – Zefiro tornaL. LUZZASCHI – Dolce mia fiammaC. MONTEVERDI – Canzonette d’amoreC. MONTEVERDI – Ecco mormorar l’ondeC. MONTEVERDI – Lamento di Arianna

13 marzo 1972 – Teatro Regio Quartetto La Salle:Walter Levin – primo violinoHenry Meyer – secondo violinoPeter Kemnitzer – violaJack Kirstein – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in si bemolle maggioreK. 458

A. WEBERN – Quartetto op. 28A. WEBERN – Sei Bagatelle op. 9L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95

20 marzo 1972 – Teatro RegioEmil Gilels – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in fa maggiore K. 533J. BRAHMS – Fantasie op. 116F. LISZT – Sonata in si minore

21 aprile 1972 – Teatro RegioGustav Leonhardt – clavicembalo

G. FRESCOBALDI – Toccata ottava (da «Toccate e par-tite... libro primo»)G. FRESCOBALDI – Toccata settima (da «Il secondolibro di toccate»)G. FRESCOBALDI – Capriccio sopra La Sol Fa Mi Re Ut(da «Il primo libro di capricci... »)L. COUPERIN – Suite in fa (ca. 1655)J. S. BACH – Sonata in re minore, BWV 964J. S. BACH – Suite inglese in fa maggiore, BWV 809

(Clavicembalo di R. Schütze, Heidelberg)

2 maggio 1972 – Teatro RegioMieczyslaw Horszowski – pianoforte

W. A. MOZART – Fantasia e fuga K. 394W. A. MOZART – Sonata in do maggiore K. 545L. V. BEETHOVEN – Quindici Variazioni in mi bemollemaggiore su un tema del balletto «Le creature di Pro-meteo», op. 35F. SCHUBERT – Sonata in do minore

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1972-7321 ottobre 1972 – Chiesa della SteccataLuigi Ferdinando Tagliavini – organoConcerto inaugurale dopo il restauro degli antichi or-gani della Chiesa Magistrale di S. Maria della Stec-cata in collaborazione con l’Ordine Costantiniano diS. GiorgioP. DU MAGE – Grand JeuB. PASQUINI – PastoraleC. FRANCK – Fantasia in do maggioreC. MERULO – Canzon Francese «La Scarampa»Musiche di Frescobaldi, Stanley, Vivaldi-Bach, Respighi(programma incompleto)

24 ottobre 1972 – Teatro Regio Berliner Sinfonie OrchesterKurt Sanderling – direttoreG. MAHLER – Nona Sinfonia in re maggiore

14 novembre 1972 – Teatro RegioLazar Berman – pianoforteF. LISZT – Dalle «Années de pélérinage», DeuxièmeAnnée: Italie

– Aprés une lecture de Dante (fantasia quasi unasonata)– Sposalizio– Sonetto de Petrarca n. 104– Gondoliera– Tarantella

S. PROKOF’EV – «Romeo e Giulietta» (frammenti delballetto):

– Scène– Juliette – la fillette– Montecchi e Capuleti– Padre Lorenzo– Merkuzio– La danse des jeunes filles avec les fils– Romeo chez Juliette avant la séparation

F. SCHUBERT-F. LISZT – Gretchen am SpinnradeF. SCHUBERT-F. LISZT – Ave MariaF. SCHUBERT-F. LISZT – ErlkönigF. LISZT – Mephisto Walzer

22 novembre 1972 – Teatro RegioOrchestra da camera “Gasparo da Salò”Agostino Orizio – direttoreChristiane Jaccottet – clavicembaloGiovanni Guglielmo – violinoPeter Lukas Graf – flauto

J. S. BACH – Concerto in la maggiore per clavicembaloe orchestraJ. S. BACH – Concerto in la minore per violino, archie cembaloJ. S. BACH – Suite in si minore per flauto archi e cem-baloJ. S. BACH – Concerto in re minore per clavicembalo eorchestraJ. S. BACH – Quinto Concerto brandeburghese perflauto, violino, archi e continuo

29 novembre 1972 – Teatro Regio Trio di Trieste:Dario de Rosa – pianoforte

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Renato Zanettovich – violinoAmedeo Baldovino – violoncello

F. J. HAYDN – Trio n. 4 in mi maggioreR. SCHUMANN – Trio in fa maggiore op. 80M. RAVEL – Trio

25 gennaio 1973 – Teatro RegioDuo Josef Suk – Jörg Demus:Josef Suk – violinoJörg Demus – pianoforte

J. BRAHMS – Sonata in la maggiore op. 100A. DVORÁK – Sonatina op. 100L. JANÁCEK – SonataJ. BRAHMS – Sonata in sol maggiore op. 78

14 febbraio 1973 – Teatro RegioQuartetto Janácek:Jiri Travnicek – primo violinoAdolf Sykora – secondo violinoJiri Kratochvil – violaKarel Krafka – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in re maggiore K 575M. RAVEL – Quartetto in fa per archiA. DVORÁK – Quartetto in sol maggiore op. 106

14 marzo 1973 – Teatro RegioDino Ciani – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggiore op. 7L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggioreop. 110

G. FAURÉ – Tema e variazioni op. 73F. CHOPIN – Sonata in si minore op. 58

6 aprile 1973 – Chiesa della SteccataGustav Leonhardt – organista

J. DE MACQUE – Capriccio sopra re-fa-mi-solJ. DE MACQUE – Due GagliardeH. L. HASSLER – Introitus 4 ToniG. M. TRABACI – Consonanze stravaganti (1603)G. FRESCOBALDI – Canzon terza (1627)G. FRESCOBALDI – Toccata per l’Elevazione (n. 3,1627)J. BULL – In NomineT. TOMKINS – GroundT. MERULA – Capriccio cromaticoA. VAN DEN KERCKHOVEN – Fantasia (n. 133)B. PASQUINI – Ricercare (n. 4)B. PASQUINI – Sonata (n. 11)

16 aprile 1973 – Teatro RegioConcerto di Musiche Sacre di Monteverdi e PergolesiClaudio Gallico – direttoreEsecuzione del complesso “Nuovo Concerto Italiano”(Accademia Musicale Universitaria “I. Pizzetti”; So-cietà dei concerti di Parma)Carmen Vilalta – sopranoMaria Minetto – mezzosopranoEnrico Fissore – bassoPietro Iuvara e Valerio Pappalardo – violini barocchiFerruccio Sangiorgi – violaMaria Leali – violoncelloAngelo Soliman – contrabbasso

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Dino Ciani.

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Severino Gazzelloni e Bruno Canino.

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Mario Gasparoni – viola da gambaDamiano Rossi – clavicembalo

C. MONTEVERDI – Salve Regina C. MONTEVERDI – Laudate Dominum (revisione diClaudio Gallico)C. MONTEVERDI – O quam pulchra (revisione di Clau-dio Gallico)C. MONTEVERDI – Pianto della Madonna, sopra «Il la-mento d’Arianna»C. MONTEVERDI – Salve Regina (Audi Caelum) (revi-sione di Claudio Gallico)G. B. PERGOLESI – Stabat Mater (revisione di C. Gal-lico dall’autografo di Montecassino)

1973-7424 ottobre 1973 – Teatro RegioGeza Anda – pianoforte

J. S. BACH – Partita in do minoreF. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35M. RAVEL – Valses nobles et sentimentalesR. SCHUMANN – Carnaval op. 9

10 novembre 1973 – Teatro RegioWiener KammerorchesterCarlo Zecchi – direttore

F. J. HAYDN – Sinfonia n. 44 in mi minore (Trauer)W. A. MOZART – Concerto in re maggiore K 218 perviolino (solista René Staar)W. A. MOZART – Divertimento in si bemolle K 287

23 novembre 1973 – Teatro RegioMieczyslaw Horszowski – pianoforte

L. GIUSTINI – Sonata settima in sol maggioreR. SCHUMANN – Carnevale di Vienna, op. 26C. DEBUSSY – Deux ArabesquesF. SCHUBERT – Sonata op. 78 in sol maggiore (D 894)

28 novembre 1973 – Teatro RegioKammerorchester Berlin (R. D. T.)Helmut Koch – direttore

J. S. BACH – Suite n. 1 in do maggioreJ. S. BACH – Suite n. 2 in si minoreJ. S. BACH – Suite n. 3 in re maggioreJ. S. BACH – Suite n. 4 in re maggiore

30 novembre 1973 – Teatro RegioLazar Berman – pianoforte

F. LISZT – Sonata in si minoreR. SCHUMANN – Sonata n. 1 in fa diesis minore op. 11F. LISZT – Rapsodia spagnola

14 gennaio 1974 – Chiesa della SteccataDuo Lavergne – Bolzonello:Marguerite Lavergne – sopranoElsa Bolzonello Zoja – organo

G. FRESCOBALDI – Toccata primaG. FRESCOBALDI – Toccata quarta per l’organo da so-narsi alla levationeG. FRESCOBALDI – Toccata settima (dal secondo libro) A. GRANDI – Egredimini, filiae Sion (mottetto)

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A. GRANDI – Cantabo Domino (mottetto)T. MILANS – Quem vidistis, pastores?, (mottetto)J. J. CABANILLES – XàcaraANONIMO (secolo XVIII) – Intonuit de coelo (cantataper soprano e organo)J. F. DANDRIEU – A la venue de Noël (noel)G. P. CAPRIOLI – Transfige, dulcissime Jesu (concertospirituale)G. P. CAPRIOLI – Quis dabit capiti meo aquam (con-certo spirituale)J. S. BACH – Lobt Gott, ihr Christen allzugleichBWV 732 (preludio corale)J. S. BACH – Wer nur den lieben Gott lässt waltenBWV 691 (preludio corale)J. S. BACH – In dulci jubilo BWV 729 (preludio corale)J. S. BACH – Gib dich Zufrieden BWV 512, (aria)J. S. BACH – Komm, süsser Tod BWV 478, (aria)J. S. BACH – Bist du bei mir BWV 508, (aria)W. A. MOZART – Andante in fa maggiore K 616 P. TERZIANI – Salve Regina (cantata)

21 gennaio 1974 – Chiesa della SteccataClaudia Termini – organo

J. S. BACH – Fantasia e Fuga in sol minore BWV 542J. S. BACH – Sonata in trio n. 3 in re minore BWV 527J. S. BACH – Toccata e fuga in fa maggiore BWV 540P. HINDEMITH – Sonata n. 1 (1937)F. LISZT – Preludio e fuga su B. A. C. H.

25 febbraio 1974 – Teatro RegioQuartetto “Alban Berg”:Gunter Pichler – primo violino

Klaus Maetzl – secondo violinoHatte Beyerle – violaValentin Erben – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in do maggiore op. 59, n. 3A. BERG – Suite lirica

18 marzo 1974 – Teatro RegioSeverino Gazzelloni – flautoBruno Canino – pianoforte

A. VIVALDI – Sonata in do maggioreF. J. HAYDN – Sonata in sol maggioreG. DONIZETTI – Sonata in do maggioreF. MARGOLA – Tre pezziF. BUSONI – DivertimentoB. MADERNA – HoneyrêvesF. POULENC – Sonata

4 aprile 1974 – Teatro RegioPaul Tortelier – violoncelloMaria De La Paul – pianoforte

F. CHOPIN – Sonata in sol minore op. 65C. DEBUSSY – SonataJ. BRAHMS – Sonata in mi minore op. 38

7 aprile 1974 – Teatro RegioQuartetto Italiano:Paolo Borciani – primo violinoElisa Pegreffi – secondo violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncello

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L. BOCCHERINI – Quartetto op. 58, n. 3R. SCHUMANN – Quartetto op. 41, n. 3L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 132

10 maggio 1974 – Teatro RegioAldo Ciccolini – pianoforte

E. SATIE – 1° GymnopédieM. RAVEL – MiroirsC. FRANCK – Prélude, Chorale et FugueA. E. CHABRIER – PaysageA. E. CHABRIER – IdylleA. E. CHABRIER – Scherzo ValzeC. DEBUSSY – La plus que lenteC. DEBUSSY – L’Isle joyeuse

10-12 ottobre 1974 – Teatro RegioXXVIII° Convegno della Società Italiana delle ScienzeVeterinarieNuovo Concerto Italiano:Claudio Gallico – direttoreCarmen Vilalta – sopranoMaria Minetto – mezzosopranoAstorre Ferrari e Valerio Pappalardo – violini ba-rocchiTullio Riccò – violaMarco Perini – violoncelloLamberto Montagnin – contrabbassoDamiano Rossi – clavicembalo

C. MONTEVERDI – Lettera amorosa (revisione di C.Gallico)C. MONTEVERDI – Lamento di Arianna (revisione di C.Gallico)

C. MONTEVERDI – Racconto della messaggera (revisionedi C. Gallico)C. MONTEVERDI – Ohimè dov’è il mio ben, (Romanesca)G. B. PERGOLESI – Stabat Mater (revisione di C. Gal-lico dall’autografo di Montecassino)

1974-7517 ottobre 1974 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 1° concertoRudolf Serkin – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – 33 Variazioni su un valzer di Dia-belli op. 120L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa minore op. 2, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 111

22 novembre 1974 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 2° ConcertoPaul Badura Skoda – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggiore op. 7L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa maggiore, op. 10, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggioreop. 26L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 28L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 31, n. 1

4 dicembre 1974 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 3° ConcertoJörg Demus – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 10, n. 3

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Rudolf Serkin.

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George Malcolm.

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L. V. BEETHOVEN – Sonata in si bemolle maggioreop. 22L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa diesis maggioreop. 78L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 81a

7 febbraio 1975 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 4° ConcertoNikita Magaloff – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa maggiore op. 54L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 79L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore op. 109L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa minore op. 57

23 febbraio 1975 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 5° ConcertoLazar Berman – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol minore op. 49, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 49, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 13 (Pate-tica)L. V. BEETHOVEN – Sonata in si bemolle maggioreop. 106

13 marzo 1975 – Teatro RegioEugene Fodor – violinoMaureen Jones – pianoforte

G. TARTINI – Sonata del «Trillo del Diavolo»J. BRAHMS – Sonata in re minore op. 108M. RAVEL – Tzigane

P. DE SARASATE – Romanza andalusaP. DE SARASATE – ZapateadoP. I. TCHAIKOVSKY – Serenata MelanconicaN. PAGANINI – Introduzione e variazioni sul tema «Nelcor più non mi sento», da «La Molinara» di Paisiello

18 marzo 1975 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 6° ConcertoWilhelm Kempff – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore op. 14, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in do diesis minore op. 27,n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggioreop. 110L. V. BEETHOVEN – Sonata in do maggiore op. 53

25 marzo 1975 – Chiesa della SteccataGeorge Malcolm – clavicembalo

J. S. BACH – Aria con 30 variazioni «Variazioni Gol-dberg»

14 aprile 1975 – Teatro RegioRiccardo Risaliti – pianoforte

F. LISZT – Le sette parafrasi verdiane:Salve Maria!, da «Jerusalem» (1847)Tre parafrasi da concerto (1859):

– Ernani– Trovatore– Rigoletto– «Don Carlos»: Coro di festa e marcia funebre(1868)

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– «Aida»: Danza sacra e duetto finale (1879)– Réminiscences de «Boccanegra» (1882)

21 aprile 1975 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 7° Concerto Mieczyslaw Horszowski – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 2, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 10, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 14, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi minore op. 90L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 101

28 aprile 1975 – Teatro RegioPierre Fournier – violoncello

J. S. BACH – Suite n. 1 in sol maggioreJ. S. BACH – Suite n. 3 in do maggioreJ. S. BACH – Suite n. 6 in re maggiore

12 maggio 1975 – Teatro RegioCiclo Beethoven: 8° ConcertoMichele Campanella – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata “Quasi una fantasia” in mibemolle maggiore op. 27, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in do maggiore op. 2, n. 3L. V. BEETHOVEN – Sonata in re minore op. 31, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 31, n. 3

13 giugno 1975 – Chiostro dell’Abbazia di S. Gio-vanniI Musici

A. VIVALDI – Concerto grosso in re minore op. 3, n. 11«L’estro armonico»A. VIVALDI – Concerto in sol minore per due violon-celli, archi e continuo G. BOTTESINI – Gran Duo Concertante per violino,contrabbasso e archiT. GIORDANI – Concerto in do maggiore per clavicem-balo ed archiJ. S. BACH – Concerto in do minore per due violini,archi e continuoJ. S. BACH – Concerto n. 2 in mi maggiore per violino,archi e continuo

1975-7624 ottobre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 1° Concerto Rudolf Buchbinder – pianoforte

F. CHOPIN – Souvenir de PaganiniF. CHOPIN – Tre scozzesiF. CHOPIN– Notturno op. 72, n. 1F. CHOPIN – Fantasia-improvviso op. 66F. CHOPIN – Due Polacche op. 40F. CHOPIN– Fantasia op. 49F. CHOPIN – Dodici Studi op. 10

31 ottobre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 2° Concerto Gabor Gabos – pianoforte

F. CHOPIN – Preludi op. 45F. CHOPIN – Quattro Mazurke op. 30

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Wilhelm Kempff.

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Pierre Fournier.

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F. CHOPIN – Berceuse op. 57F. CHOPIN – Gran Valzer Brillante op. 42F. CHOPIN – Due Notturni op. 62F. CHOPIN – Improvviso op. 29F. CHOPIN – Scherzo op. 20F. CHOPIN – 24 Preludi op. 28

7 novembre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 3° ConcertoGiuseppe La Licata – pianoforte

F. CHOPIN – Tre Notturni op. 15F. CHOPIN – Gran Valzer brillante op. 18F. CHOPIN – Rondò op. 1F. CHOPIN – Rondò à la Mazur op. 5F. CHOPIN – Rondò op. 16F. CHOPIN – Due notturni op. 37F. CHOPIN – Sonata op. 58

9 novembre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 4° ConcertoGarrick Ohlsson – pianoforte

F. CHOPIN – Due Polacche op. 26F. CHOPIN – Quattro Mazurche op. 41F. CHOPIN – Scherzo op. 54F. CHOPIN – Polacca-Fantasia op. 61F. CHOPIN – Quattro Mazurche op 17F. CHOPIN – Andante spianato e Polacca brillante op. 22

14 novembre 1975 – Teatro RegioTrio Leonhardt-Brüggen-Bÿlsma:Gustav Leonhardt – clavicembalo

Frans Brüggen – flautoAnner Bÿlsma – violoncello

G. F. HAENDEL – Sonata in la minoreG. FRESCOBALDI – Due Canzoni (1628)G. FRESCOBALDI – Cinque Gagliarde (1627)G. FRESCOBALDI – Capriccio sopra La Sol Fa Mi Re UtG. FRESCOBALDI – Toccata n. 8 (1615)C. DIEUPART – Suite in sol minoreG. B. SAMMARTINI – Sonata in sol minoreJ. S. BACH – Sonata in mi minore

20 novembre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 5° ConcertoMilosz Magin – pianoforte

F. CHOPIN – Due Notturni op. 27F. CHOPIN – Gran Valzer brillante op. 34, n. 1, n. 2, n. 3F. CHOPIN – Improvviso op. 51F. CHOPIN – Tre Mazurche op. 50F. CHOPIN – Scherzo op. 31F. CHOPIN – Variazioni brillanti sul Rondò favorito: «Iovendo degli scapolari», dal «Ludovic» di Hérold e Ha-levy, op. 12F. CHOPIN – Barcarola op. 60F. CHOPIN – Tre Mazurche op. 63F. CHOPIN – Tarantella op. 43F. CHOPIN – Tre Valzer op. 64F. CHOPIN – Polacca op. 53

28 novembre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 6° Concerto Jorge Bolet – pianoforte

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F. CHOPIN – Tre Notturni op. 9F. CHOPIN – Tre Mazurche op. 56F. CHOPIN – Tre Mazurche op. 59F. CHOPIN – Dodici Studi op. 25F. CHOPIN – Ballata op. 23F. CHOPIN – Ballata op. 38F. CHOPIN – Ballata op. 47F. CHOPIN – Ballata op. 52

5 dicembre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 7° ConcertoArnaldo Cohen – pianoforteF. CHOPIN – Cinque Mazurche op. 7F. CHOPIN – Quattro Mazurche op. 33F. CHOPIN – Allegro di Concerto op. 46F. CHOPIN – Bolero op. 19F. CHOPIN – Due Notturni op. 32F. CHOPIN – Due Notturni op. 48F. CHOPIN – Scherzo op. 39

12 dicembre 1975 – Teatro RegioCiclo Chopin: 8° ConcertoAlberto Colombo – pianoforteF. CHOPIN – Sonata op. 4F. CHOPIN – Quattro Mazurche op. 6F. CHOPIN – Improvviso op. 36F. CHOPIN – Polacca op. 44F. CHOPIN – Due Notturni op. 55F. CHOPIN – Quattro Mazurche op. 24F. CHOPIN – Sonata op. 35

23 febbraio 1976 – Teatro RegioGiancarlo Cardini – pianoforte

F. LISZT – UnsternF. LISZT – Nuages grisF. LISZT – La lugubre gondola n. 2F. BUSONI – Sonatina secondaA. SCRIABIN – Flammes sombres op. 73, n. 2A. SCRIABIN – Cinque preludi op. 74A. SCHÖNBERG – Sechs kleine Klavierstücke op. 19E. SATIE – Embryons desséchésJ. CAGE – Amores I e IV per pianoforte preparatoK. STOCKHAUSEN – Klavierstück VP. CASTALDI – NotturnoS. BUSSOTTI – Novelletta

28 febbraio 1976 – Teatro RegioKölner Collegium Musicum, BachorchesterDieter Gutknecht – direttore

J. S. BACH – Sei Concerti Brandeburghesi

6 marzo 1976 – Teatro RegioJaime Laredo – violinoClifford Benson – pianoforte

I. STRAVINSKIJ – Suite italienneW. A. MOZART – Adagio in mi maggiore K 261W. A. MOZART – Rondò in do maggiore K 373J. BRAHMS – Sonata n. 3 in re minore op. 108A. DVORÁK – Sonatina in sol maggiore op. 100C. SAINT-SAËNS – Introduzione e Rondò capriccioso

26 aprile 1976 – Teatro RegioTrio di Trieste:Dario De Rosa – pianoforte

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Renato Zanettovich – violinoAmedeo Baldovino – violoncello

M. RAVEL – Sonate pour violon et pianoM. RAVEL – Sonate pour violon et violoncelleM. RAVEL – Trio pour piano, violon et violoncelle

30 aprile 1976 – Teatro Regio Duo Maureen Jones – Dario De Rosa:Maureen Jones – pianoforteDario De Rosa – pianoforte

F. SCHUBERT – Fantasia in fa minore op. 103J. BRAHMS – Variazioni su un tema di R. Schumannop. 23G. FAURÉ – Dolly op. 56M. RAVEL – Ma mere l’OyeM. RAVEL – Cinq pièces enfantines

1976-7716 ottobre 1976 – Teatro RegioDie Staatskapelle Dresden (RDT)Herbert Blomstedt – direttore

L. V. BEETHOVEN – Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93L. V. BEETHOVEN – Sinfonia in mi bemolle maggioreop. 55 (Eroica)

17 novembre 1976 – Teatro Regio Paul Badura Skoda – pianoforte

W. A. MOZART – Fantasia e Fuga in do maggioreK. 394

J. BRAHMS – Sonata in fa minore n. 3, op. 5F. MARTIN – Fantasia su ritmi flamencoM. RAVEL – Gaspard de la nuit

12 dicembre 1976 – Teatro Regio Sverino Gazzelloni – flautoBruno Canino – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in fa maggiore K 377L. V. BEETHOVEN – Temi variati op. 107W. A. MOZART – Sonata in do maggiore K 14L. V. BEETHOVEN – Serenata in re maggiore op. 41

14 marzo 1977 – Teatro RegioQuartetto Kodály (primo concerto):Mihàly Bartha – primo violinoTamás Szábo – secondo violinoGaboor Fias – violaJaanos Devich – violoncello

B. BARTOK – Quartetto n. 1, op. 7Z. KODÁLY – Quartetto n. 1, op. 2B. BARTOK – Quartetto n. 3

16 marzo 1977 – Teatro RegioQuartetto Kodály (secondo concerto): Mihàly Bartha – primo violinoTamás Szábo – secondo violinoGaboor Fias – violaJaanos Devich – violoncello

B. BARTOK – Quartetto n. 4Z. KODÁLY– Quartetto n. 2, op. 10B. BARTOK – Quartetto n. 6

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21 marzo 1977 – Teatro RegioJörg Demus – pianoforteF. SCHUBERT – Sonata in la maggiore op. 120 (D. 664)F. SCHUBERT – Quattro Impromptus op. 90 (D. 899)F. SCHUBERT – Dodici Valzer dalle Trentasei Danzeoriginali per pianoforte, op. 9 (D. 365)F. SCHUBERT – Sei Valzer dai Dodici Valzer op. 18(D. 145)F. SCHUBERT – Fantasia in do maggiore, «Wanderer»,op. 15 (D. 760)

23 marzo 1977 – Teatro RegioCiclo integrale delle sonate per violino e pianofortedi Beethoven (Primo concerto)Duo Gulli – Cavallo:Franco Gulli – violinoEnrica Cavallo – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 12, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in la minore op. 23 L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 12, n. 3L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa maggiore op. 24 (Pri-mavera)

28 marzo 1977 – Teatro RegioCiclo integrale delle sonate per violino e pianofortedi Beethoven (Secondo concerto)Duo Gulli – Cavallo:Franco Gulli – violinoEnrica Cavallo – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 30, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 30, n. 3

L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 47(Kreutzer)

31 marzo 1977 – Teatro RegioCiclo integrale delle sonate per violino e pianofortedi Beethoven (Terzo concerto)Duo Gulli – Cavallo:Franco Gulli – violinoEnrica Cavallo – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 12, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 30, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore op. 96

21 aprile 1977 – Teatro RegioQuartetto Italiano:Paolo Borciani – violinoElisa Pegreffi – violinoPiero Farulli – violaFranco Rossi – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa maggiore op. 18, n. 1L. V. BEETHOVEN – Grande Fuga in si bemolle mag-giore op. 133L. V. BEETHOVEN – Quartetto in mi bemolle maggioreop. 127

1 maggio 1977 – Teatro RegioIsaac Stern – violinoAlexander Zakin – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonatina in sol minore op. 137, n. 3G. ENESCU – Sonata n. 3 in la minore, op. 25C. DEBUSSY – Sonate

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I. STRAVINSKIJ-S. DUSHKIN – Divertimento da «Le bai-ser de la Fée»W. A. MOZART – Adagio in mi maggiore K261W. A. MOZART – Rondò in do maggiore K 373C. SAINT-SAËNS – Introduzione e Rondò Capriccioso

1977-781 novembre 1977 – Chiesa Abbaziale di S. Gio-vanniCiclo Bach: 1° concertoGustav Leonhardt – clavicembaloJ. S. BACH – Praeludium, Fuge und Allegro in Es durJ. S. BACH – Sonate in d moll (cembalo version von G.Leonhardt der Sonate in g moll für violine solo)J. S. BACH – Englische Suite in e mollJ. S. BACH – Partita in g moll (cembalo version von G.Leonhardt der Partita in d moll für violine solo)

8 novembre 1977 – Chiesa Abbaziale di S. Gio-vanniCiclo Bach: 2° concertoKenneth Gilbert – clavicembaloJ. S. BACH – Il Clavicembalo ben temperato, volume II(Preludi e Fughe dal n. 1 al n. 12)

11 novembre 1977 – Chiesa Abbaziale di S. Gio-vanniCiclo Bach: 3° concertoKenneth Gilbert – clavicembaloJ. S. BACH – Il Clavicembalo ben temperato, volume II(Preludi e Fughe dal n. 13 al n. 24)

14 dicembre 1977 – Chiesa Abbaziale di S. Gio-vanniCiclo Bach: 4° concertoKenneth Gilbert – clavicembalo

J. S. BACH – Il Clavicembalo ben temperato, volume I(Preludi e fughe dal n. 1 al n. 12)

16 dicembre 1977 – Chiesa Abbaziale di S. Gio-vanniCiclo Bach: 5° concertoKenneth Gilbert – clavicembalo

J. S. BACH – Il Clavicembalo ben temperato, volume I(Preludi e Fughe dal n. 13 al n. 24)

12 marzo 1978 – Teatro Regio Ensemble Garbarino

A. SCHÖNBERG – Pierrot lunaire op. 21

Esecutori:Liliana Poli – voce solistaCristiano Rossi – violino/violaEgidio Roveda – violoncelloRomano Pucci – flauto/ottavinoGiovanni Iuliano – clarinetto/clarinetto bassoMaria Isabella De Carli – pianoforte

I. STRAVINSKIJ – L’Histoire du soldat(testo di G. F. Ramuz, versione originale in forma sce-nica)

Esecutori:Cristiano Rossi – violinoGiovanni Iuliano – clarinetto

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Isaac Stern.

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Giuseppe Bodanza – trombaGiancarlo Corsini – tromboneEvandro Dall’Oca – fagottoAugusto Salentini – contrabbassoFranco Campioni – percussioniLa principessa: Cornelia GrindatoIl soldato: Stefano BianchiniIl Diavolo: Boris StetkaIl Narratore: Arrigo BenvenutiRegia, costumi: Giselda PanusaCoreografia: Ines MicucciLuci: Carlo Battaini

14 marzo 1978 – Teatro RegioMelos Ensemble di Londra:Howard Shelley – pianoforteHugh Maguire – violinoCecil Aronowitz – violaTerence Weil – violoncelloThea King – clarinettoL. V. BEETHOVEN – Trio per archi in sol maggioreop. 9, n. 1J. BRAHMS – Trio in la minore per clarinetto, violon-cello e pianoforte op. 114R. SCHUMANN – Quartetto in mi bemolle maggiore perpianoforte ed archi op. 47

20 marzo 1978 – Teatro RegioSalvatore Accardo – violinoLuis Battle Ibañez – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 12, n. 3

J. S. BACH – Partita in re minore per violino soloF. SCHUBERT – Fantasia in do maggiore op. 159

30 marzo 1978 – Teatro RegioDavid Lively – pianoforteJ. BRAHMS – Quattro Ballate op. 10J. BRAHMS – Variazioni su un tema di Paganini op. 35,II libroJ. BRAHMS – Klavierstücke op. 119C. DEBUSSY – Images, II SerieB. BARTOK – Sonata

15 aprile 1978 – Teatro RegioDuo Paul Badura Skoda – Jörg Demus – pianoforte aquattro maniF. SCHUBERT – Rondò in re maggiore op. 138 (D. 608)«Notre amitié est invariable»F. SCHUBERT – Otto variazioni su un tema originale inla bemolle maggiore op. 35 (D. 813)F. SCHUBERT – Divertimento all’ungherese (D. 818)F. SCHUBERT – Rondò in la maggiore op. 107 (D. 951)F. SCHUBERT – Fantasia in fa minore op. 103 (D. 940)

17 aprile 1978 – Teatro RegioGigino Maestri – violinoLuigi Zanardi – pianoforteJ. M. LECLAIR – Sonata in re maggioreW. A. MOZART – Sonata in si bemolle maggiore K. 378F. SCHUBERT – Sonatina in la maggiore op. 137S. PROKOF’EV – Sonata op. 115 per violino soloN. PAGANINI – Variazioni sul tema «Dal tuo stellato so-glio» dal «Mosé» di Rossini

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28 aprile 1978 – Teatro RegioGewandhausorchester di Lipsia (DDR)Kurt Masur – direttore

S. PROKOF’EV – «Romeo e Giulietta», dalla Suite n. 2:– Montecchi e Capuleti– Giulietta bambina

S. PROKOF’EV – «Romeo e Giulietta», dalla Suite n. 1:– Romeo e Giulietta (scena del balcone)– Morte di Tebaldo

R. STRAUSS – I tiri burloni di Till Eulenspiegel, op. 28J. BRAHMS – Sinfonia n. 1 in do minore

30 aprile 1978 – Teatro RegioVladimir Krpan – pianoforte

W. A. MOZART – Fantasia in do minore KV 475A. SCHÖNBERG – Sei piccoli pezzi per pianoforteop. 19I. KULJERIC� – Momenti per VladoF. LISZT – FuneraillesF. LISZT – Studio in fa minoreF. CHOPIN – Sonata n. 3, op. 58 in si minore

1978-7931 ottobre 1978 – Teatro RegioBoris Petrushanskij – pianoforte

S. TANEIEW – Preludio e Fuga in sol diesis minoreD. SHOSTAKOVICH – Sonata n. 2 in si minore, op. 64F. CHOPIN – Polacca in fa diesis minore op. 44F. CHOPIN – Sonata in si minore op. 58

21 novembre 1978 – Chiesa di S. GiovanniFernando Germani – organo

J. S. BACH – Passacaglia in do minoreC. FRANCK – Grande pièce symphoniqueM. REGER – Variazioni e Fuga su un tema originaleop. 73

25 novembre 1978 – Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata in mi maggiore D. 566F. SCHUBERT – Sonata in sol maggiore D. 894F. CHOPIN – Ballata in sol minore op. 23F. CHOPIN – Mazurca op. 59, n. 2 in la bemolle mag-gioreF. CHOPIN – Mazurca op. 7, n. 3 in fa minoreF. CHOPIN – Impromptu in fa diesis minore op. 36F. CHOPIN – Tre Studi op. 10: n. 8, 3, 4F. CHOPIN – Scherzo in do diesis minore op. 39

29 novembre 1978 – Teatro RegioTrio d’Archi di Roma:Antonio Salvatore – violinoPaolo Centurioni – violaMario Centurione – violoncello

F. J. HAYDN – Trio in sol maggiore op. 53, n. 1F. SCHUBERT – Trio in si bemolle maggioreG. F. GIULIANI – Trio in sol maggiore op. 3L. V. BEETHOVEN – Trio in do minore op. 9, n. 3

1 dicembre 1978 – Teatro Regio Trio di Milano:

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Bruno Canino – pianoforteCesare Ferraresi – violinoRocco Filippini – violoncello

F. J. HAYDN – Trio in do maggiore n. 43 (Hob. XV n. 27)M. RAVEL – TrioL. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore op. 97(«Arciduca»)

8 dicembre 1978 – Teatro RegioFestival Strings LucerneRudolf Baumgartner – direttoreMieczyslaw Horszowski – pianoforte

G. F. HAENDEL – Concerto grosso op. 6, n. 5 in remaggioreJ. PACHELBEL – Canone in re maggioreA. VIVALDI – Concerto grosso per due violini, violon-cello in re minore, op. III, n. 11 da «L’Estro Armonico»W. A. MOZART – Concerto per pianoforte ed orchestrain mi bemolle maggiore KV 449F. MENDELSSOHN – Sinfonia n. 9 in do minore

26 febbraio 1979 – Teatro RegioFrançois-Joël Thiollier – pianoforte

S. RACHMANINOV – Tre PreludiJ. S. BACH-S. RACHMANINOV – Prelude, Gavotte etGigueS. RACHMANINOV – Étude-tableau op. 39, n. 5 in mibemolle minoreS. RACHMANINOV – Due Momenti musicali op. 16S. RACHMANINOV – Variazioni su un tema di Corelliop. 42

F. KREISLER-S. RACHMANINOV – LiebesleidF. KREISLER-S. RACHMANINOV – Liebesfreud

14 marzo 1979 – Teatro RegioBruno Giuranna – violaGiorgio Sacchetti – pianoforte

R. SCHUMANN – Märchenbilder op. 113F. MENDELSSOHN – Sonata in do minoreJ. BRAHMS – Sonata in fa minore op. 120, n. 1

21 marzo 1979 – Teatro RegioVaclav Hudecek – violinoPeter Ademee – pianoforte

G. F. HAENDEL – Sonata in re maggioreJ. BRAHMS – Sonata in sol maggiore op. 78G. TARTINI – Sonata in sol minore «Il trillo del dia-volo»A. DVORÁK – Sonatina op. 100P. DE SARASATE – Melodie Tzigane

26 marzo 1979 – Teatro RegioUto Ughi – violino Pier Narciso Masi – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in fa maggiore K. 376J. S. BACH – Sonata in la minore n. 2 per violino soloM. RAVEL – SonataP. DE SARASATE – Zingaresca

27 marzo 1979 – Teatro RegioJoseph Kalichstein – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 28

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B. BARTOK – Huit Improvisations sur des chansonspaysannes hongroises op. 20J. BRAHMS – Sonata in fa minore op. 5

27 aprile 1979 – Teatro RegioBoris Bloch – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa maggiore op. 10, n. 2F. CHOPIN – Sonata in si minore op. 58S. RACHMANINOV – VocaliseS. RACHMANINOV – Les lilasS. RACHMANINOV – Tre Etudes-tableauxF. BUSONI – Turandots Frauengemach (Intermezzo)F. LISZT-F. BUSONI – Fantasia su due motivi di «Lenozze di Figaro»

9 maggio 1979 – Teatro RegioQuartetto Borodin:Michail Kopelman – violinoAndrej Abramenkov – violinoDmitri Shebalin – violaValentin Berlinsky – violoncello

D. SHOSTAKOVICH – Quartetto n. 15 (prima esecuzionein Italia)L. V. BEETHOVEN – Quartetto in la minore op. 132

1979-8018 ottobre 1979 – Teatro RegioLazar Berman – pianoforte

R. SCHUMANN – Sonata in sol minore op. 22

S. PROKOF’EV – Sonata n. 8 in si bemolle maggiore,op. 84M. MUSORGSKIJ – Quadri di un’esposizione

21 novembre 1979 – Teatro RegioThomas Goldschmidt – violino

N. PAGANINI – Tre Capricci:– n. 20 in re maggiore– n. 6 in sol minore– n. 23 in mi bemolle maggiore

E. YSAYE – BalladeB. BARTOK – SonataJ. S. BACH – Partita in re minore

27 novembre 1979 – Teatro RegioJeffrey Swann – pianoforte

R. SCHUMANN – Fantasia in do maggiore op. 17C. DEBUSSY – Six étudesI. STRAVINSKIJ – Piano Rag musicI. STRAVINSKIJ – Trois mouvements de «Pétrouchka»

1 dicembre 1979 – Teatro RegioTrio di Trieste:Dario De Rosa – pianoforteRenato Zanettovich – violinoAmedeo Baldovino – violoncello

R. SCHUMANN – Trio in re minore op. 63J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87

18 febbraio 1980 – Teatro RegioEnrico Tagliavini – chitarra

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S. GARSI DA PARMA (1542-1603) – BallettoS. GARSI DA PARMA – La ne mente per la golaG. F. HAENDEL – SonataG. F. HAENDEL – Sarabanda con variazioniJ. S. BACH – Preludio, Allemanda, Sarabanda, Bour-rée, GavottaL. LEGNANI – Introduzione tema variazioni e finaleop. 64H. VILLA-LOBOS – Quattro StudiM. DE FALLA – Homenaje pour le tombeau de ClaudeDebussyI. ALBÉNIZ – GranadaI. ALBÉNIZ – MallorcaI. ALBÉNIZ – Torre BermejaI. ALBÉNIZ – Sevilla

23 febbraio 1980 – Teatro RegioAndré Navarra – violoncelloErika Kilcher – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Variazioni in mi bemolle maggioreper pianoforte e violoncello sul tema del duetto «BeiMännern welche Liebe fühlen» dal «Flauto Magico»J. BRAHMS – Sonata in fa maggiore op. 99C. DEBUSSY – SonateJ. NIN – Chants d’Espagne

1 marzo 1980 – Teatro RegioMichele Campanella – pianoforteF. LISZT – Vallée d’ObermannF. LISZT – Aprés une lecture de Dante, fantasia quasisonataR. WAGNER-F. LISZT – Spinner Lied, da «L’Olandesevolante»

R. WAGNER-F. LISZT – Elsas Brautzug zum Munster,da «Lohengrin»R. WAGNER-F. LISZT – Isoldes Liebestod, da «Tristanoe Isotta»F. LISZT – Réminiscences de Don Juan

8 marzo 1980 – Teatro RegioMichael Ponti – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in si bemolle maggioreop. 106 (Hammerklavier)F. LISZT – Douze Etudes d’exécution transcendante

19 marzo 1980 – Teatro RegioQuartetto de I Madrigalisti di Madrid:Carmen Rodriguez – sopranoMaria Aragon – mezzosopranoTomas Cabrera – tenoreManuel Bermudez – baritonoLola Rodriguez Aragon – direttrice artistica

F. GUERRERO – Todo quanto pudo darF. GUERRERO – ¡O celestial medicina!F. GUERRERO – ¡O venturoso dia!F. GUERRERO – Pan divino graçiosoF. GUERRERO – ¡O que mesa y que manjarA. DE CABEZÓN – De la Virgen que parióT. L. DA VICTORIA – O quam gloriosumT. L. DA VICTORIA – O vos omnesT. L. DA VICTORIA – Ave MariaT. L. DA VICTORIA – O magnum mysteriumANONIMO – Dime robadoraM. FLECHA – Que faremANONIMO - ¡Ay que non era!

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P. DE ESCOBAR – Quedaos adiosANONIMO – Dale si le dásGARCIMUÑOZ – Una montaña pasandoANONIMO – Dì, perra moraF. ORTEGA – Pues que me tienes MiguelANONIMO – Cavallero, si a Francia idesANONIMO – Puse mis amores en FernandilloANONIMO – Mañanicas floridasANONIMO – O que bien que baila Gil

21 marzo 1980 – Teatro Regio Rondom Quartet:Vera Beths – violinoAnner Bijlsma – violoncelloGeorge Pieterson – clarinettoReinbert de Leeuw – pianoforte(concerto realizzato con la collaborazione dell’Amba-sciata Olandese in Italia)

A. BERG – Adagio dal KammerkonzertA. WEBERN – Zwei Stücke (1899) per violoncello epianoforteA. WEBERN – Sonata (1914) per violoncello e piano-forteA. WEBERN – Drei Kleine Stücke (1914) per violon-cello e pianoforteI. STRAVINSKIJ – Suite da «L’Histoire du Soldat»O. MESSIAEN – Quatuor pour la Fin du Temps

26 marzo 1980 – Cinema-Teatro DucaleAlexander Lonquich – pianoforte

F. SCHUBERT – Drei Klavierstücke op. postumaL. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore op. 109

A. SCHÖNBERG – Drei Klavierstücke op. 11F. CHOPIN – Polacca in fa diesis minore op. 44F. CHOPIN – Polacca fantasia in la bemolle maggioreop. 61

19 aprile 1980 – Teatro RegioPierre Amoyal – violinoPascal Rogé – pianoforte

J. BRAHMS – Sonata in sol maggiore op. 78J. BRAHMS – Sonata in la maggiore op. 100J. BRAHMS – Sonata in re minore op. 108

28 aprile 1980 – Teatro RegioJaime Laredo – violinoClifford Benson – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonatina in sol minore op. 137, n. 3W. A. MOZART – Adagio in mi maggiore K. 261W. A. MOZART – Rondò in do maggiore K. 373S. PROKOF’EV – Sonata in fa minore op. 80B. BARTOK – RapsodiaC. SAINT-SAËNS – HavanaiseC. SAINT-SAËNS – Introduzione e Rondò capriccioso

1980-8129 ottobre 1980 – Teatro RegioWiener KammerorchesterWinfried Karlinger – direttore

W. A. MOZART – Sinfonia in mi bemolle maggioreKV. 16

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W. A. MOZART – Sinfonia in do maggiore KV 200W. A. MOZART – Sinfonia in la maggiore KV 201

3 novembre 1980 – Teatro RegioTon Koopman – clavicembalo

J. S. BACH – Toccata in sol maggioreJ. S. BACH – Suite francese n. 5 in sol maggioreJ. S. BACH – Preludio e fuga in mi bemolle minore da«Il clavicembalo ben temperato»J. S. BACH – Fantasia cromatica e fugaJ. P. RAMEAU – Les Sauvages (sol minore)J. P. RAMEAU – L’Enharmonique (sol minore)J. P. RAMEAU – L’Egyptienne (sol minore)D. SCARLATTI – Sonata IX in re minoreD. SCARLATTI – Sonata X in re minoreD. SCARLATTI – Sonata XXX in sol minoreD. SCARLATTI – Sonata V in re minore D. SCARLATTI – Sonata VI in fa maggiore

12 novembre 1980 – Teatro RegioCiclo giovani concertisti “Renzo Martini”(In collaborazione con la Fondazione “R. Martini”)Duo Contini-Guglielmo:Enrico Contini – violoncelloRoberto Guglielmo – pianoforte

R. SCHUMANN – Fünf stücke im Volkston op. 102J. BRAHMS – Sonata n. 1 in mi minore, op. 38 S. PROKOF’EV – Sonata in do maggiore op. 119

27 novembre 1980 – Teatro RegioBrandis Quartet Berlin:Thoma Brandis – I violino

Peter Brem – II violinoWilfried Strehle – violaWolfgang Boettcher – violoncello

B. BARTOK – Quartetto n. 5F. SCHUBERT – Quartetto in re minore opera postuma(«La morte e la fanciulla»)

4 dicembre 1980 – Teatro RegioKazimierz Morski – pianoforte

F. LISZT – Tre Sonetti del Petrarca (da «Années de Pè-lerinage – Italie»)F. LISZT – Due leggende:

– Saint-François d’Assisi parlant aux oiseaux– Saint-François de Paule merchant sur les flots

F. LISZT – Mephisto WaltzF. CHOPIN – 24 Preludi op. 28

17 gennaio 1981 – Teatro RegioAdam Harasiewicz – pianoforte

F. CHOPIN – Polacca in do diesis minore op. 26F. CHOPIN – Ballata in la bemolle maggiore op. 47F. CHOPIN – Mazurca in fa diesis minore op. 6F. CHOPIN – Mazurca in sol minore op. 24F. CHOPIN – Mazurca in do maggiore op. 24F. CHOPIN – Mazurca in si bemolle maggiore op. 7F. CHOPIN – Mazurca in si minore op. 33F. CHOPIN – Scherzo in do diesis minore op. 39F. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35F. CHOPIN – Notturno in si maggiore op. 9F. CHOPIN – Polacca in la bemolle maggiore op. 53

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16 febbraio 1981 – Teatro Regio Duo Maureen Jones-Dario De Rosa – pianoforte aquattro mani

F. SCHUBERT – Sonata in do maggiore op. 140 (GranDuo)C. DEBUSSY – Petite SuiteA. DVORÁK – Tre danze slave op. 72

26 febbraio 1981 – Teatro RegioTrio Tortelier:Paul Tortelier – violoncelloMarie De La Pau – pianoforteJean Pascal Tortelier – violino

F. SCHUBERT – Trio in mi bemolle maggiore op. 100C. DEBUSSY – Sonate pour violoncelle et pianoM. RAVEL – Sonate pour violon et pianoF. MENDELSSOHN – Trio in re minore op. 49

15 marzo 1981 – Teatro RegioMichel Dalberto – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 2, n. 1 in fa minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 10, n. 3 in re maggioreR. SCHUMANN – Kreisleriana op. 16

25 marzo 1981 – Teatro RegioHelena Ghilels – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in do maggiore op. 53L. V. BEETHOVEN – Sonata in re minore op. 31, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore op. 109L. V. BEETHOVEN – Sonata in do diesis minore op. 27,n. 2

3 aprile 1981 – Chiesa Abbaziale di San GiovanniSocietà Corale “Città di Parma”Diretta dal M° Antonio BurzoniClaudio Ferrarini – flautoRuggero Marchesi – violinoFrancesco Donelli – organo

ANONIMO – InnocentesANONIMO – Dramma liturgico (monofonico) con in-terpolazioni:

– Puer natus (introito gregoriano)– Dramma liturgico (trascr. P. Ernetti)– Salvete flores (inno gregoriano)– Conditor alme (inno di G. Dufay)

J. S. BACH – Corali dal mottetto «Jesu meine Freude»,BWV 227J. S. BACH – Sonata in la minore, per flauto solo,BWV 1013J. S. BACH – Dal «Magnificat» in re maggiore, BWV 243:

– Suscepit– Sicut locutus

J. S. BACH – Partita n. 2 in re minore, per violino soloBWV 1004J. S. BACH – Gloria sei dir, coraleC. DE RORE – Caro Mea (quattro voci pari)T. L. DA VICTORIA – Tenebrae factae sunt (quattro vocimiste)H. L. HASSLER – Laetentur caeli (quattro voci miste)C. MONTEVERDI – S’andasse Amor a caccia (cinquevoci miste)C. GESUALDO – Io tacerò (cinque voci miste)L. MARENZIO – Già torna (cinque voci miste)P. PASSEREAU – Il est bel et bon (quattro voci miste)

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R. MARTINI – Ora di Notte (quattro voci pari)8 aprile 1981 – Teatro Regio Dora Schwartzberg – violinoViktor Derevianko – pianoforte

R. SCHUMANN – Grande Sonata in re minore op. 121A. SCHÖNBERG – Fantasia op. 47H. WIENIAWSKI – La CadenzaN. PAGANINI – Capriccio n. 24B. BARTOK – Sonata per violino soloB. BARTOK – Danze Rumene

11 aprile 1981 – Teatro RegioOrlando Calevro – pianoforte

F. LISZT – Sonata in si minoreF. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49S. PROKOF’EV – Sonata n. 7, op. 83

14 aprile 1981 – Teatro Regio Dario Cristiano Müller – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Dieci variazioni sul tema «Lastessa la stessissima» dal «Falstaff» di Antonio SalieriL. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 28R. MARTINI – Raggio di sole, valzerE. SATIE – Trois GnossiennesC. DEBUSSY – Children’s Corner

26 aprile 1981 – Teatro RegioJörg Demus – pianoforte

C. FRANCK – Preludio, Aria e FinaleR. SCHUMANN – Kreisleriana op. 16C. DEBUSSY – Douze Préludes, libro primo

2 maggio 1981 – Teatro RegioMauro Loguercio – violinoDerek Han – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in mi bemolle maggioreK. 302J. BRAHMS – Sonata in la maggiore op. 100F. SCHUBERT – Fantasia in do maggiore op. 159

1981-198222 ottobre 1981 – Teatro RegioDuo pianistico Bruno Canino – Antonio Ballista Andrea Pestalozza – prima percussioneEnrico Calini – seconda percussione

I. STRAVINSKIJ – Concerto per due pianofortiB. BARTOK – Sonata per due pianoforti e percussioni

18 novembre 1981 – Teatro RegioMünchener KammerorchesterJohann Stadlmair – direttoreSigrid Cenariu – primo violino solistaEmilie Haudenschild – secondo violino solistaChieko Tamura – terzo violino solista

J. S. BACH – Concerto per due violini ed orchestra inre minoreJ. S. BACH – Concerto Brandeburghese n. 5 in re mag-gioreJ. S. BACH – Concerto Brandeburghese n. 3 in solmaggioreJ. S. BACH – Concerto per tre violini in re maggiore

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Jörg Demus e Peter Schreier.

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Gian Paolo Minardi e Miecio Horszowsky.

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8 dicembre 1981 – Teatro Regio Camerata Academica del Mozarteum di SalisburgoSandor Vegh – direttoreGiorgio Questa – organoF. J. HAYDN – Concerto in do maggiore per organoF. MENDELSSOHN – Sinfonia n. 9 in do minoreW. A. MOZART – Adagio e Fuga in do minore K. 546B. BARTOK – Divertimento per archi

7 gennaio 1982 – Teatro Regio Duo Gulli – Cavallo:Franco Gulli – violino Enrica Cavallo – pianoforteR. SCHUMANN – Sonata in la minore n. 1, op. 105R. SCHUMANN – Sonata in re minore op. 121 «GrosseSonata»A. DIETRICH, R. SCHUMANN, J. BRAHMS – Sonata F.A.E

17 gennaio 1982 – Teatro RegioRondom Quartet:Vera Beths – violinoAnner Bijlsma – violoncelloGeorge Pieterson – clarinettoReinbert de Leeuw – pianoforteP. HINDEMITH – Quartetto in tre movimentiB. BARTOK – Contrasts, per violino, clarinetto e pia-noforteA. SCHÖNBERG – Verklärte Nacht (riduzione di EduardSteuermann per violino, violoncello e pianoforte)

16 febbraio 1982 – Teatro RegioFrançois-Joël Thiollier – pianoforte

“Bach e i suoi trascrittori”:

J. S. BACH-F. THIOLLIER – PastoraleJ. S. BACH-J. BRAHMS – Ciaccona per la mano sinistraJ. S. BACH-S. RACHMANINOV – Preludio, Gavotta eGigaJ. S. BACH – Suite inglese in la minoreJ. S. BACH-F. LISZT – Fantasia e fuga in sol minore

2 marzo 1982 – Teatro Regio Wiener Kammerensemble:Gerard Hetzel – violinoRudolf Streng – violaAdalbert Skocic – violoncelloBurkhard Kraütler – contrabbassoJörg Demus – pianoforte

W. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore K. 478L. V. BEETHOVEN – Quartetto in mi bemolle maggioreper pianoforte, violino, viola e violoncelloF. SCHUBERT – Quintetto in la maggiore «La trota»

11 marzo 1982 – Teatro Regio Vladimir Krpan – pianoforte

F. CHOPIN – Tre Studi per il “Metodo” di Moscheles eFétisF. CHOPIN – Ventiquattro Studi op. 10 e op. 25

31 marzo 1982 – Teatro RegioConcerto del Trio di Trieste e Piero Farulli:Dario De Rosa – pianoforteRenato Zanettovich – violinoAmedeo Baldovino – violoncello

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Piero Farulli – viola

A. DVORÁK – Trio in mi minore op. 90, «Dumky»J. BRAHMS – Quartetto in do minore op. 60

5 aprile 1982 – Teatro RegioGeorge Malcolm – clavicembalo

W. BYRD – GalliardG. FARNABY – FantasiaT. MORLEY – Goe from my windowJ. BULL – FantasiaT. TOMKINS – Lady Folliott’s GalliardT. TOMKINS – The Great PavanH. PURCELL – Musick’s Hand-Maid, dodici piccolipezziT. A. ARNE – Tre Sonate (in fa maggiore, si bemollemaggiore, sol minore)G. F. HAENDEL – Suite n. 3 in re minoreG. F. HAENDEL – Prelude in sol maggioreG. F. HAENDEL – Capriccio in sol minoreG. F. HAENDEL – Fuga in sol minoreG. F. HAENDEL – Chaconne in fa maggioreG. F. HAENDEL – Fantasia in do maggioreG. F. HAENDEL – Suite n. 5 in mi maggiore

20 aprile 1982 – Teatro RegioRoger Muraro – pianoforte

F. LISZT – Sonata in si minoreM. RAVEL – Gaspard de la nuitO. MESSIAEN – Dai «Vingt Regards sur l’Enfant Jésus»:

– n. XV, Le baiser de l’Enfant Jésus– n. VI, Par Lui tout a été fait

29 aprile 1982 – Teatro RegioAlexander Lonquich – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggioreop. 26K. STOCKHAUSEN – Klavierstück VIII. STRAVINSKIJ – Sonata (1924)F. LISZT – Vallée d’Obermann, da «Années de pèleri-nage, Première Année, Suisse»F. J. HAYDN – Variazioni in fa minoreW. A. MOZART – Sonata in re maggiore K. 576

7 maggio 1982 – Teatro RegioFestival Strings LucerneRudolf Baumgartner – direttoreMieczyslaw Horszowski – pianoforte

A. VIVALDI – Concerto per due violini e orchestra d’ar-chi in si bemolle maggiore, P. 390J. S. BACH – Suite in sol minore, BWV 1070W. A. MOZART – Concerto per pianoforte e orchestrain mi bemolle maggiore KV 449 K. ATTERBERG – Suite per violino, viola e orchestrad’archi op. 19, n. 1 J. S. BACH – Concerto per pianoforte ed orchestrad’archi in sol minore, BWV 1058

1982-8317 ottobre 1982 – Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforteMichel Dalberto – pianoforte

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J. BRAHMS – Sonata op. 34/bis per due pianofortiR. SCHUMANN – Sei Studi (trascrizione per due piano-forti di C. Debussy)F. CHOPIN – Rondò op. 73

27 ottobre 1982 – Teatro RegioSt. John’s Smith Square Orchestra of LondonJohn Lubbock – direttoreMichel Dalberto – pianoforte

N. MAW – Life Studies (tre pezzi per orchestra)J. S. BACH – Concerto in re minore per pianoforte edarchi BWV 1052W.A. MOZART – Concerto in do maggiore per piano-forte e orchestra K 415F. MENDELSSOHN – Sinfonia per archi n. 12 in sol mi-nore

22 novembre 1982 – Teatro RegioLeonid Kogan – violinoNina Kogan – pianoforte

G. TARTINI – Sonata in sol minore («Il trillo del dia-volo»)J. S. BACH – Partita in re minore per violino soloE. GRIEG – Sonata in do minore op. 45 per violino epianoforteN. PAGANINI – Due Sonatine per violino e pianoforte(in la maggiore e mi minore)

26 novembre 1982 – Teatro RegioTokyo String Quartet:Peter Oundjian – violinoKikuei Ikeda – violino

Kazuhide Isomura – violaSadao Harada – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in do minore op. 18,n. 4A. BERG – Streichquartett op. 3J. BRAHMS – Quartetto in la minore op. 51, n. 2

16 gennaio 1983 – Teatro RegioRichard Goode – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 81 («Les Adieux»)J. BRAHMS – Otto Klavierstücke op. 76G. PERLE – BalladeF. CHOPIN – Cinque Mazurke:

– op. 7, n. 3– op. 24 n. 2– op. 41 n 2– op. 41 n. 3– op. 59 n. 3

F. CHOPIN – Ballata op. 47 in la bemolle maggioreF. CHOPIN – Polacca op. 44 in fa diesis minore

5 febbraio 1983 – Teatro RegioPeter Schreier – tenoreJörg Demus – pianoforte

J. BRAHMS – Dai «Deutsche Volkslieder»:– Sagt mir, o schönste Schäf’rin mein – Guten Abend – Feinsliebchen, du sollst mir nicht barfuss gehn – Schwesterlein, Schwesterlein – Wie Komm ich denn zur Tür herein

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W. A. MOZART – Ich würd’auf meinem Pfad, Kv 390(Hermes)W. A. MOZART – Die Zufriedenheit, Kv 349 (Miller)W. A. MOZART – Das Veilchen, Kv 476 (Goethe)W. A. MOZART – Komm liebe Zither, Kv 351 (scono-sciuto)W. A. MOZART – Die betrogene Welt, Kv 474 (Weisse)W. A. MOZART – Abendempfindung, Kv 523 (Campe)W. A. MOZART – An Chloe Kv 524 (Jacobi)W. A. MOZART – Cantata «Die ihr des unermesslichenWeltalls Schöpfer ehrt», Kv 619 (Ziegenhagen)F. SCHUBERT – Rastlose Liebe (Goethe)F. SCHUBERT – Schäfers Klagelied (Goethe)F. SCHUBERT – Geheimes (Goethe)

20 febbraio 1983 – Teatro RegioGiancarlo Cardini – pianoforte

G. FAURÉ – Barcarola n. 9, op. 101G. FAURÉ – Notturno n. 9, op. 97E. SATIE – Sports et Divertissements (1914)G. GERSHWIN – Songbook (diciotto canzoni di G. G.Arrangiate per pianoforte dall’autore)P. CASTALDI – Finale (1971-73)

9 marzo 1983 – Teatro RegioRudolf Firkusny – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sei Bagatelle op. 126F. CHOPIN – Sonata in si minore op. 58L. JANÁCEK – 1. X. 1905C. DEBUSSY – Tre Etudes:

– Pour les arpèges composes– Pour les sonorities opposées

– Pour le huit doigtsB. MARTINU – Fantasia e Toccata

21 marzo 1983 – Teatro RegioDora Schwartzberg – violinoVictor Derevianko – pianoforte

J. S. BACH – Partita in re minore per violino soloF. SCHUBERT – Duo in la maggiore op. 162J. BRAHMS – Sonata in mi bemolle maggiore op. 120,n. 2D. MILHAUD – Le Boeuf sur le Toit

24 marzo 1983 – Duomo di ParmaHaendel Collegium Köln:Dieter Gutknecht – direttoreHerrat Eicker – sopranoMonika Drux – contraltoAlva Tripp – tenoreFranz Muller-Heuser – bassoBastian Schafer – violino solistaCoro e orchestra dell’Haendel Collegium Köln

L. V. BEETHOVEN – Missa Solemnis in re maggioreop. 123

(in collaborazione con la Cooperativa “Renzo Pez-zani” e con la partecipazione dell’assessorato culturae Teatro Regio del Comune di Parma)

10 aprile 1983 – Teatro RegioFrans Brüggen – flauto dolce e traversoAnner Bijlsma – violoncelloGustav Leonhardt – cembalo

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Leonid Kogan.

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A. CORELLI – Sonata in sol minore op. V, n. 7 per vio-lino e basso continuo (trascrizione anonima per flautodolce e basso continuo, Londra 1702)A. L. COUPERIN – Pièces de clavecin (1751):

– Allemande– Courante La de Croisy– L’Affligé– La Francaise– Les tenders sentiments

J. P. DUPORT-J. L. DUPORT – Due esercizi dal «Traitéspour les doigtés» per violoncello solo: n. 8; n. 7W. A. MOZART – Sonata in sol maggiore KV 301 percembalo e flauto traverso

Sonate e Canzone italiane:G. M. CESARE – Canzone «La Giorgina» (1621)G. FRESCOBALDI – Canzone per due bassi (1628)G. B. RICCIO – Canzona (1620)T. MERULA – Sonata II (1624)G. PICCHI – Canzona (1625)G. B. FONTANA – Sonata X (1641)D. CASTELLO – Sonata I (1629)

23 aprile 1983 – Teatro RegioHeinrich Schiff – violoncelloSunna Abram – pianoforte

C. DEBUSSY – SonateJ. BRAHMS – Sonata n. 1 in mi minore, op. 38J. S. BACH – Suite n. 1 in sol maggiore per violoncellosoloG. FAURÉ – Elégie op. 24B. MARTINU – Variazioni sopra un tema di Rossini

1983-8412 dicembre 1983 – Cinema Orfeo Rondom Ensemble:Vera Beths – violinoLinda AshWorth – violinoJurgen Kussmaul – violaAnner Bijlsma – violoncelloGeorge Pieterson – clarinettoStanley Hoogland – pianoforte

J. JOACHIM – Variazioni op. 10 per viola e pianoforteA. DIETRICH-R. SCHUMANN-J. BRAHMS – Sonata F.A.E.C. SCHUMANN-WIECK – Dal Trio op. 17: Allegro Mo-deratoJ. BRAHMS – Quintetto per clarinetto e archi in si mi-nore op. 115

15 dicembre 1983 – Cinema OrfeoNina Beilina – violinoJames Gemmel – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 10 in sol maggiore,op. 96J. S. BACH – Sonata n. 2 in la minore per violino soloM. RAVEL – Sonata per violino e pianoforteB. BRITTEN – Suite per violino e pianoforte op. 6

12 gennaio 1984 – Cinema Orfeo Musica antiqua di Colonia:Michael Schopper – bassoWillbert Hazelzet – flauto traverso (da un Rotten-burgh, Bruxelles 1750)

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Reinhard Goebel – violino barocco (Jacobus Steiner,Absam 1665)Hajo Bass – violino barocco (Jacobus Steiner, Absam1672)Karlheinz Steeb – viola barocca (Lorenzo Storioni,Cremona 1782)Phoebe Carrai – violoncello barocco (Francesco Go-friller, Venezia 1700)Jean-Michel Forest – violone (su modello tedesco del1650)Andreas Staier – cembalo (su modello fiammingo del1650)

G. P. TELEMANN – Concerto in re maggiore per flautotraverso, due violini, viola e basso continuoG. F. HAENDEL – Cuopre talvolta il cielo, per bassosolo, due violini e basso continuoJ. S. BACH – Concerto Brandeburghese n. 5 in re mag-giore BWV 1050J. S. BACH – Amore Traditore BWV 203, cantata perbasso solo e cembaloG. F. HAENDEL – Quattro arie per flauto traverso, dueviolini, viola e basso continuo

16 gennaio 1984 – Cinema OrfeoMikhail Pletnev – pianoforte

R. SCHUMANN – Douze Etudes symphoniques op. 13P. I. TCHAIKOVSKY – Le Stagioni, dodici pezzi caratte-ristici op. 37 b

30 gennaio 1984 – Cinema Orfeo Joaquin Achùcarro – pianoforte

E. GRANADOS – da «Goyescas»:

– Los Requiebros– Coloquio en la reja– El Fandango de candil

I. ALBÉNIZ – da «Iberia»:– Evocation– El Puerto

I. ALBÉNIZ – NavarraM. DE FALLA – Fantasia baeticaM. RAVEL– Gaspard de la nuit

9 febbraio 1984 – Cinema OrfeoDavid Geringas – violoncelloTanja Schatz – pianoforte

A. SCHNITTKE – SonataF. CHOPIN – Sonata in sol minore op. 65L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 69

15 febbraio 1984 – Cinema OrfeoTrio di Trieste:Dario De Rosa – pianoforteRenato Zanettovich – violinoAmedeo Baldovino – violoncello

J. BRAHMS – Trio in si maggiore op. 8L. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore op. 97(dell’Arciduca)

8 marzo 1984 – Cinema OrfeoQuartetto Borodin:Michail Kopelman – violinoAndrej Abramenkov – violinoDmitri Shebalin – violaValentin Berlinsky – violoncello

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A. BORODIN – Quartetto n. 2 in re maggioreI. STRAVINSKIJ – Tre pezzi per quartetto d’archiJ. BRAHMS – Quartetto n. 1 in do minore op. 51

15 marzo 1984 – Cinema OrfeoLazar Berman – pianoforte

A. SCRIABIN – Sonata n. 1 in fa minore op. 6S. RACHMANINOV – Sei Momenti musicali op. 16M. MUSORGSKIJ – Quadri di un’esposizione

10 aprile 1984 – Cinema OrfeoMichael Rudy – pianoforte

J. S. BACH-F. BUSONI – Due preludi corali:– Nun Komm der Heiden Heiland BWV 659– Ich ruf zu Dir, Herr Jesu Christ BWV 639

R. SCHUMANN – KreislerianaA SCRIABIN – Sei PreludiA SCRIABIN – Due StudiA SCRIABIN – Poema «Vers la Flamme»I. STRAVINSKIJ – Cinque pezzi da «Petrouchka»:

– Tour de passe-passe (trascr. M. Rudy)– Danza russa (trascr. Stravinskij)– Chez Petrouchka (trascr. Stravinskij)– Chez la Maure (trascr. T. Sante)– La semaine grasse (trascr. Stravinskij)

18 aprile 1984 – Cinema OrfeoNederlands Blazers Ensemble

W. A. MOZART – Da «Le nozze di Figaro», Ouverture ealtri brani nella trascrizione di Johann WendtW. A. MOZART – Adagio in si maggiore Kv. 411

W. A. MOZART – Serenata in si bemolle maggioreKv. 365W. A. MOZART – Serenata in si maggiore Kv 361 (GranPartita)

1984-8517 ottobre 1984 – Cinema OrfeoJean Marc Luisada – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sei Variazioni in fa maggioreop. 34L. V. BEETHOVEN – Sei Bagatelle op. 126C. DEBUSSY – Images (II libro)F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49F. CHOPIN – Quattro Mazurche op. 24F. CHOPIN – Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54

23 ottobre 1984 – Cinema OrfeoNikita Magaloff – pianoforte

F. CHOPIN – Ballata in sol minore op. 23F. CHOPIN – Improvviso in fa diesis maggiore op. 36F. CHOPIN – Scherzo in do diesis minore op. 39F. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op. 35F. CHOPIN – 24 Preludi op. 28

14 novembre 1984 – Cinema OrfeoTokio Piano Trio: Koichiro Harada – violinoHakuro Mori – violoncelloMinoru Nojima – pianoforte

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W. A. MOZART – Trio in si bemolle maggiore K. 502M. RAVEL – Trio in la minoreF. SCHUBERT – Trio in mi bemolle maggiore op. 100

29 novembre 1984 – Cinema OrfeoOttetto di Vienna:Werner Hink – violinoMario Beyer – violinoJosef Staar – violaFriedrich Dolezal – violoncelloHerbert Manhart – contrabbassoPeter Schmidl – clarinettoFritz Faltl – fagottoGunter Hogner – corno

W. A. MOZART – Quintetto per clarinetto ed archi in lamaggiore K. 581F. SCHUBERT – Ottetto in fa maggiore op. 166

12 dicembre 1984 – Cinema OrfeoMichele Campanella – pianoforte

M. CLEMENTI – Sonata in sol minore op. 7, n. 3L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 31, n. 3F. BUSONI – Tre elegie:

– n. 1, Nach der Wendung– n. 4, Turandot’s Frauengemach– n. 7, Berceuse

F. BUSONI – Sonatina n. 3, Ad usum infantisF. BUSONI – Sonatina n. 4, In diem nativitatis ChristiF. BUSONI – Sonatina n. 6, Kammer-Fantasie über Bi-sets Carmen

17 gennaio 1985 – Cinema OrfeoNuovo Quartetto di Zurigo:Nicolas Chumachenco – violinoUrs Walker – violinoChristoph Schiller – violaSven Forsberg – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in do diesis minore op. 131W. A. MOZART – Quartetto in si bemolle maggioreK 589H. WOLF – Serenata italiana in sol maggiore

31 gennaio 1985 – Cinema OrfeoRichard Goode – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 2 in re minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 3 in mi bemollemaggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata in do diesis minore op. 27,n. 2 (Chiaro di luna)L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 101

6 febbraio 1985 – Cinema OrfeoSilvia Marcovici – violinoValentin Gheorghiu – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonatina in sol minore op. 137, n. 3C. DEBUSSY – SonateC. FRANCK – Sonata in la maggiore

13 febbraio 1985 – Cinema OrfeoQuartetto Smetana:Jiri Novak – violino

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Lubomir Kostecky – violinoMilan Skampa – violaAntonin Kohout – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in re minore Kv 421B. SMETANA – Quartetto in re minore n. 2L. JANÁCEK – Quartetto n. 2 (Lettres intimes)

21 febbraio 1985 – Cinema OrfeoElly Ameling – sopranoDalton Baldwin – pianoforte

F. SCHUBERT – Im Frühling (E. Schulze)F. SCHUBERT – Frühlingsglaube (L. Uhland)F. SCHUBERT – Die Blumensprache (E. Platner)F. SCHUBERT – Im Abendroth (C. Lappe)F. SCHUBERT – Das Lied im Grünen (J. A. F. Reil)F. SCHUBERT – Nachtviolen (J. Mayrhofer)F. SCHUBERT – Auf dem See (W. Goethe)F. SCHUBERT – Auf dem Wasser zu singen (F. L. Stol-berg)F. SCHUBERT – Erlafsee (J. Mayrhofer)F. SCHUBERT – Die Forelle (C. F. D. Schubart)F. SCHUBERT – Horch, horch die Lerch’ (W. Shake-speare)F. SCHUBERT – Amalia (F. Schiller)F. SCHUBERT – Suleika’s Erster Gesang (W. Goethe)F. SCHUBERT – Suleika’s Zweiter Gesang (W. Goethe)F. SCHUBERT – Die junge Nonne (J. N. Craigher)F. SCHUBERT – Das Mädchen (F. Schlegel)F. SCHUBERT – Du liebst mich nicht (A. v. Platen)F. SCHUBERT – Nähe des Galiebten (W. Goethe)F. SCHUBERT – Gretchen’s Bitte (J. Salis)

F. SCHUBERT – Gretchen am Spinnrade (W. Goethe)F. SCHUBERT – Der Musensohn (W. Goethe)

7 marzo 1985 – Cinema Orfeo Quartetto Endres e Alfons Kontarsky:Heinz Endres – violinoJosef Rottenfusser – violinoRudolf Schmidt-Kayser – violaAdolf Schmidt – violoncelloAlfons Kontarsky – pianoforte

R. SCHUMANN – Quintetto in mi bemolle maggioreop. 44L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95A. DVORÁK – Quintetto in la maggiore op. 81

21 marzo 1985 – Cinema OrfeoLynn Harrell – violoncelloBruno Canino – pianoforte

I. STRAVINSKIJ – Suite italienneF. SCHUBERT – Sonata per pianoforte e arpeggione inla minoreL. JANÁCEK – Pohàdka (Racconto di fata) R. STRAUSS – Sonata in fa maggiore op. 6

26 marzo 1985 – Cinema OrfeoSigiswald Kuijken – violino

J. S. BACH – Dai «Sei solo a violino senza basso ac-compagnato»:

– Partita III in mi maggiore BWV 1006– Sonata II in la minore BWV 1003– Sonata III in do maggiore BWV 1005

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Lazar Berman.

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1985/8629 ottobre 1985 – Cinema OrfeoLazar Berman – pianoforte

S. PROKOF’EV – Sonata n. 8 in si bemolle maggioreop. 84A. SCRIABIN – Fantasia op. 28S. RACHMANINOV – Sei momenti musicali op. 16

6 novembre 1985 – Cinema Orfeo Paul Tortelier – violoncelloMarie De La Pau – pianoforte

G. FRESCOBALDI-G. CASSADÒ – ToccataJ. S. BACH – Suite n. 1 in sol maggiore per violoncelloJ. S. BACH – Sonata n. 2 in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 69

20 novembre 1985 – Cinema OrfeoVera Beths – violinoAnner Bijlsma – violoncello Stanley Hoogland – pianoforte

F. MENDELSSOHN – Sonata in fa minore per violino epianoforte op. 4F. MENDELSSOHN – Sonata in re maggiore per violon-cello e pianoforte op. 58F. MENDELSSOHN – Trio in re minore op. 49

12 dicembre 1985 – Teatro RegioOrchestra da Camera del Festival internazionale diBrescia e BergamoAgostino Orizio – direttore

Alexander Lonquich – pianoforteBruno Cavallo – flauto

J. S. BACH – Concerto in mi maggiore BWV 1053J. S. BACH – Suite n. 2 in si minore BWV 1067J. S. BACH – Concerto in fa minore BWV 1056J. S. BACH – Concerto in re minore BWV 1052

14 gennaio 1986 – Teatro RegioGerhard Oppitz – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Variazioni sul «Minuetto a la Vi-ganò» di Haibel, Woo 68L. V. BEETHOVEN – Variazioni e fuga in mi bemollemaggiore op. 35 (Variazioni «Eroica»)L. V. BEETHOVEN – Variazioni in do maggiore su unvalzer di Diabelli op. 120

13 febbraio 1986 – Teatro RegioQuartetto Orlando:Charles-Andre Linale – I violinoHeinz Oberdorfer – II violinoFerdinand Erblich – violaStefan Metz – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95B. BARTOK – Quartetto n. 2W. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore K 387

20 febbraio 1986- Teatro RegioPavel Kogan – violinoNina Kogan – pianoforte

G. F. HAENDEL – Sonata in mi maggiore n. 6L. V. BEETHOVEN – Sonata in la maggiore op. 30, n. 1

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S. PROKOF’EV – Sonata in re maggiore per violino soloop. 115S. PROKOF’EV – Valzer da «Cenerentola»P. I. TCHAIKOVSKY – Serenade mélancoliqueD. SHOSTAKOVICH – Quattro Preludi

20 marzo 1986 – Teatro RegioAndreas Schmidt – baritonoJörg Demus – pianoforte

F. SCHUBERT – Winterreise op. 89 D. 911 (Testi di Wil-helm Müller)

26 marzo 1986 – Teatro RegioTrio di Trieste:Dario De Rosa – pianoforteRenato Zanettovich – violinoAmedeo Baldovino – violoncello

R. SCHUMANN – Trio in re minore op. 63M. RAVEL – Trio

13 aprile 1986 – Teatro RegioGustav Leonhardt – clavicembalo

J. J. FROBERGER – Suite in do maggiore (Plainte sur lamorte de Ferdinand IV)J. J. FROBERGER – Fantasia n. 2J. J. FROBERGER – Toccata n. 3J. J. FROBERGER – Lamentation sur la morte de Ferdi-nand IIIJ. H. D’ANGLEBERT – Prélude in re minoreA. FORQUERAY – La LabordeA. FORQUERAY – La Forqueray

A. FORQUERAY – La CottinA. FORQUERAY – La BellmontA. FORQUERAY – La PortugaiseA. FORQUERAY – La CouperinJ. S. BACH – Sonata in re minore BWV 1005 (trascri-zione di G. Leonhardt della sonata in sol minore perviolino solo)

19 aprile 1986 – Teatro RegioQuartetto Borodin:Michail Kopelman – violinoAndrej Abramenkov – violinoDmitri Shebalin – violaValentin Berlinsky – violoncello

A. BORODIN – Quartetto n. 2 in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa minore op. 95F. SCHUBERT – Quartetto in la minore op. 29

29 aprile 1986 – Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata in si bemolle maggiore D. 960op. postumaS. RACHMANINOV – Dieci Preludi op. 23

1986-876 gennaio 1987 – Teatro RegioFrançois-Joël Thiollier – pianoforte

G. GERSHWIN – Tre preludiC. DEBUSSY – Valse romantique

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C. DEBUSSY – RêverieC. DEBUSSY – DanseC. DEBUSSY – Soirée dans GrenadeC. DEBUSSY – OndineC. DEBUSSY – L’Isle joyeuseG. GERSHWIN – Rapsodia in bluG. GERSHWIN – Un americano a ParigiG. GERSHWIN – Sei canzoni da «Songbook»M. RAVEL – La valse

9 gennaio 1987 – Teatro RegioWiener Streichersolisten

W. A. MOZART – Divertimento in re maggiore K. 136J. S. BACH – Concerto in re minore per due violini edorchestraP. I. TCHAIKOVSKY – Serenata per archi op. 48

16 gennaio 1987 – Teatro RegioBoris Bloch – pianoforte

R. SCHUMANN – Impromptus op. 5 sur une Romancede Clara WieckF. CHOPIN – Bolero in do maggiore op. 19F. CHOPIN – Prélude in do diesis minore op. 45F. CHOPIN – Allegro da Concerto in la maggioreop. 46D. SCARLATTI – Cinque Sonate SpagnoleF. BUSONI – Sonatina n. 6 Carmen (Fantasia da Ca-mera sull’opera di Bizet)C. DEBUSSY – Da «Estampes»: La soirée dans GrenadeC. DEBUSSY – Da «Douze Préludes», libro II: La Puertadel vinoF. LISZT – Rapsodia Spagnola

8 febbraio 1987 – Teatro RegioIl Giovane Quartetto Italiano:Alessandro Simoncini – violinoLuigi Mazza – violinoDemetrio Comuzzi – violaLuca Simoncini – violoncello

F. SCHUBERT – Quartetto in do minoreR. SCHUMANN – Quartetto in fa maggiore op. 41, n. 2G. VERDI – Quartetto in mi minore

14 febbraio 1987 – Teatro RegioQuartetto Bartok:Peter Komlos – primo violinoBela Banfalvi – secondo violinoGeza Nemeth – violaLaszlo Mezo – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in do maggiore Kv 465B. BARTOK – Quartetto n. 5F. SCHUBERT – Quartetto in re minore op. Postuma «Lamorte e la fanciulla»

2 marzo 1987 – Teatro RegioAldo Ciccolini – pianoforte

J. BRAHMS – Quattro Ballate op. 10 J. BRAHMS – Klavierstücke op. 119R. SCHUMANN – Grande Sonata n. 3 in fa minore, op. 14

26 marzo 1987 – Teatro RegioDuo Gulli-Cavallo:Franco Gulli – violinoEnrica Cavallo – pianoforte

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F. SCHUBERT – Sonata in la maggiore op. 162, D 574F. BUSONI – Sonata n. 1 op. 29J. BRAHMS – Sonata in re minore op. 108

6 aprile 1987 – Teatro RegioTrio Langbein – Tuckwell – Jones:Brenton Langbein – violinoBarry Tuckwell – corno Maureen Jones – pianoforte

P. HINDEMITH – Sonata n. 1 (1939), per corno e pia-noforteE. GRIEG – Sonata in sol maggiore op. 13, per violinoe pianoforteJ. BRAHMS – Trio in mi bemolle maggiore op. 40

13 aprile 1987 – Teatro RegioPaul Badura-Skoda – pianoforte

J. S. BACH – Partita n. 1 in si bemolleF. MARTIN – Otto PreludiF. SCHUBERT – Sonata in si bemolle op. postuma

11 maggio 1987 – Teatro RegioMurray Perahia – pianoforte

W. A. MOZART – Fantasia in re minore KV 397 W. A. MOZART – Sonata in re maggiore KV 576R. SCHUMANN – Phantasiestücke op. 12L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 26 in mi bemolle mag-giore, op. 81a «Les Adieux»L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 31 in la bemolle mag-giore op. 110

1987-8822 gennaio 1988 – Teatro RegioQuartetto Guarneri:Arnold Steinhardt – violinoJohn Dalley – violinoMichael Tree – violaDavid Soyer – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore Kv. 387L. JANÁCEK – Quartetto n. 1 «Sonata a Kreutzer»F. SCHUBERT – QuartettsatzR. SCHUMANN – Quartetto in la maggiore op. 41, n. 3

16 febbraio 1988 – Teatro RegioFrank Peter Zimmermann – violinoAlexander Lonquich – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in si bemolle maggioreKv. 454C. DEBUSSY – Sonata in si minoreS. PROKOF’EV – Cinque melodie op. 35bS. PROKOF’EV – Sonata op. 94a in re maggiore

23 febbraio 1988 – Teatro RegioJörg Demus – pianoforteClaudio Ferrarini – flautoMarie Kliegel – violoncello

F. SCHUBERT – Sonata «Arpeggione» in la minore, pervioloncello e pianoforte D. 821J. DEMUS – Tournesol, tema con variazioni in sol mag-giore per flauto, violoncello e piano (prima esecuzioneassoluta)

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F. SCHUBERT – Introduzione e variazioni in mi minoresu «Ihr Blümlein alle» da «Die schöne Müllerin» D.802 per flauto e pianoC. DEBUSSY – Preludio dalla «Suite Bergamasque» perflauto e pianoC. DEBUSSY – Syrinx, per flauto soloF. SCHUBERT – Sonata Arpeggione in la minore D. 821,versione per flautoJ. DEMUS – Sonata per violoncello e piano

24 marzo 1988 – Teatro RegioRudolf Firkusny – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sei Bagatelle op. 126L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 10, n. 3L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi minore op. 90L. V. BEETHOVEN – Sonata in do maggiore op. 53(Waldstein)

26 marzo 1988 – Teatro RegioQuartetto Filarmonico Ceco:Josef Skorepa – primo violinoAnton Lehotsky – secondo violinoJuraj Petrovic – violaPeter Sochman – violoncello

W. A. MOZART – Quartetto in sol maggiore Kv 387L. JANÁCEK – Quartetto n. 2 «Lettres intimes»T. SALVA – Quartetto n. 1, op. 1A. DVORÁK – Quartetto in fa maggiore op. 96 («Ame-ricano»)

11 aprile 1988 – Teatro RegioQuintetto Wien-Berlin:

Wolfgang Schultz – flautoHansjoerg Schellenberger – oboeKarl Leister – clarinettoGunter Hogner – cornoMilan Turkovich – fagotto

P. HINDEMITH – Quintetto per cinque fiati (KleineKammermusik) op. 24, n. 2P. TAFFANEL – QuintettoW. A. MOZART – Andante per organo meccanicoKV 616 (trascrizione di S. Meyer)W. A. MOZART – Serenata in do minore KV 406 (Ar-rangiamento di Werner Rottler)

19 aprile 1988 – Teatro RegioOleg Kagan – violinoVassili Lobanov – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 5 in fa maggiore op. 24J. BRAHMS – Sonata n. 3 in re minore op. 108D. SHOSTAKOVICH – Sonata per violino e pianoforteop. 134

29 aprile 1988 – Teatro RegioEnnio Pastorino – An Li Pang – pianoforte a quattromani

F. SCHUBERT – Duo (Lebensstürme) op. postuma 144– D.V. 947F. SCHUBERT – Fantasia in fa minore op. 103 – D.V. 940C. DEBUSSY – Six epigraphes antiquesG. FAURÉ – Dolly op. 56M. RAVEL – Ma mère l’oye

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Murray Perahia.

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Frank Peter Zimmermann e Alexander Lonquich.

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4 maggio 1988 – Teatro RegioHeinz Robert Holliger – oboeRadovan Vlatkovic – cornoKlaus Thunemann – fagottoElmar Schmidt – clarinettoAndrass Schiff – pianoforte

W. A. MOZART – Quintetto K. 452J. BRAHMS – Sonata in fa minore per clarinetto e pia-noforte op. 120, n. 1S. VERESS – Sonatina per oboe, clarinetto e fagottoL. V. BEETHOVEN – Quintetto in mi maggiore op. 16

8 maggio 1988 – Teatro RegioRafael Orozco – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi minore op. 90F. SCHUBERT - Wanderer-Fantasia in do maggioreop. 15, D. 760F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49F. LISZT – Due sonetti del PetrarcaF. LISZT – Fantasia «Après une lecture de Dante»

1988-198910 gennaio 1989 – Teatro RegioLeonidas Kavakos – violinoMarco Vincenzi – pianoforte

G. TARTINI – Sonata in sol minore «Il trillo del Diavolo»N. PAGANINI – Variazioni sul «God save the King» (ossia«Heil dir im Siegerkranz») op. 9 per violino soloF. SCHUBERT – Fantasia in do maggiore op. 159 (su

«Sei mir gegrüsst», D. 741) E. KIM – Sonata per violino soloE. YSAYE – Sonata per violino solo n. 5, op. 27M. RAVEL – Tzigane

18 gennaio 1989 – Teatro RegioQuartetto Arditti:Irvine Arditti – I violinoDavid Alberman – II violinoLevine Andrade – violaRohan De Saram – violoncello

B. BARTOK – Quartetto n. 1, op. 7M. RAVEL – Quartetto in fa maggioreW. RIHM – Quartetto n. 8

26 gennaio 1989 – Teatro RegioPhilharmonischen Streichersolisten Berlin

W. A. MOZART – Divertimento in re maggiore K.V. 135E. GRIEG – Suite «Aus Holbergs Zeit» in sol maggioreop. 40 B. BARTOK – Danze popolari rumene (solista: Toru Ya-sunga – violino)F. MENDELSSOHN – Sinfonia n. 10 in si minoreP. HINDEMITH – Trauermusik, per viola ed archi (soli-sta: Wolfram Christ)B. BRITTEN – Simple Symphonie op. 4, in re maggioreper archi

28 gennaio 1989 – Teatro RegioPavel Berman – violinoEcaterina Messner – pianoforte

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J. S. BACH – Ciaccona, dalla Partita in re minoreBWV 1004N. PAGANINI – Capricci n. 17 e 24, dai Capricci op. 1A. SCHNITTKE – A Paganini, per violino soloN. PAGANINI – Rondò detto della Campanella, dal Se-condo Concerto in si minore op. 7E. YSAYE – Ballade n. 3, dall’op. 27 M. RAVEL – TziganeE. CHAUSSON – Poème op. 25 H. WIENIAWSKI – Fantasia su un tema dall’opera«Faust» di C. Gounod

5 febbraio 1989 – Teatro Regio(fuori abbonamento)Sviatoslav Richter – pianoforte

W. A. MOZART – Allegro in fa maggioreW. A. MOZART – Andante in si bemolle maggiore K.V. 533W. A. MOZART – Rondò (Allegretto) in fa maggioreK.V. 494A. WEBERN – Variazioni op. 27K. SZYMANOWSKI – Dal ciclo «Metopy» op. 29:

– L’isola delle sirene– Calypso

B. BARTOK – Trois burlesques op. 8/cP. HINDEMITH – 1922, suite per pianoforte op. 26

17 febbraio 1989 – Teatro RegioBella Davidovich – pianoforte

R. SCHUMANN – Novellette n. 1 in fa maggiore op. 21R. SCHUMANN – Novellette n. 6 in la maggiore op. 21R. SCHUMANN – Grande Humoresque in si bemolle mag-giore op. 20

F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49F. CHOPIN – Preludio in do diesis minore op. 45F. CHOPIN – Scherzo n. 1 in si minore op. 20

24 febbraio 1989 – Teatro RegioAldo Ciccolini – pianoforte

M. RAVEL – Valses nobles et sentimentalesF. POULENC – NapoliC. ALKAN – Symphonie op. 39 (dai «Douze Étudesdans les tons mineurs»)

27 febbraio 1989 – Teatro RegioBruno Giuranna – violaGiorgio Sacchetti – pianoforte

P. HINDEMITH – Sonata per viola sola op. 25, n. 1J. BRAHMS – Sonata n. 1 in fa minore op. 120 D. SHOSTAKOVICH – Sonata op. 147

28 marzo 1989 – Teatro RegioOttetto filarmonico di Berlino

W. A. MOZART – Quintetto in la maggiore per clari-netto ed archi K. 581 (Stadler)F. SCHUBERT – Ottetto in fa maggiore op. 166

31 marzo 1989 – Teatro RegioNikita Magaloff – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore op. 109F. SCHUBERT – Quattro Impromptus op. 90C. DEBUSSY – Trois Images (Livre II)F. LISZT – Rhapsodie Espagnole. Folies d’Espagne etJota aragonesa R. 90

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19 aprile 1989 – Teatro Regio Wiener Streicher Sextett:Erich Höbarth e Peter Matzka – violiniThoms Riebl e Siegfried Fürlinger – violeRudolf Leopold e Susanne Ehn – violoncelliW. A. MOZART – Quintetto in re maggiore K. 593F. MENDELSSOHN – Quintetto in si bemolle maggioreop. 87J. BRAHMS – Quintetto n. 2 in sol maggiore op. 111

1989-199013 novembre 1989 – Teatro Regio Orchestra del Festival Internazionale di Brescia e Ber-gamoAlexander Lonquich – pianoforte Agostino Orizio – direttore F. J. HAYDN:– Concerto in re maggiore Hob. XVIII, n. 2 – Sinfonia in fa minore Hob. I, n. 49 «La Passione»

W. A. MOZART – Concerto in mi bemolle maggiore K. 271

8 dicembre 1989 – Teatro RegioGustav Leonhardt – cembaloFrans Brüggen – flautoAnner Bÿlsma – violoncello C. DIEUPART – Suite in sol minoreA. FORQUERAY – Suite in sol minore per cembalo soloG. P. TELEMANN – Sonata in re minoreJ. S. BACH – Prima Suite in sol maggiore per violon-cello solo BWV 1007

J. F. REBEL – Suite in sol minore per flauto soloA. CORELLI – Sonata in sol minore op. V, n. 12 «LaFollia»

13 gennaio 1990 – Teatro RegioKrystian Zimerman – pianoforte

F. SCHUBERT – Impromptus op. 142, D. 935F. LISZT – La lugubre gondolaF. LISZT – La notteF. LISZT – Sonata in si minore op. 143, G. 178

17 gennaio 1990 – Teatro RegioQuintetto Arnold:Renato Rivolta – flauto Francesco Pomarico – oboeMaurizio Longoni – clarinettoSebastiano Panebianco – cornoLeonardo Dosso – fagotto

W. A. MOZART – Quintetto in do minore K. 406L. BERIO – RicorrenzeE. CARTER – QuintettoL. JANÁCEK – Mladi

5 febbraio 1990 – Teatro RegioWiener Sängerknaben

H. L. HASSLER – Cantate DominoJ. ARCADELT – Ave MariaF. MENDELSSOHN – Laudate PueriA. F. KROPFREITER – Dalla «Deutschen Messe»: Kyriee GloriaA. CRUFT – Two or Three

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C. KREUTZER – Seine Hoheit Hat’s Gesagt (opera inun atto: testo ed arrangiamento di Richard Rossmayr)J. IBERT – La Berceuse du petit zébuG. G. GASTOLDI – Amor vittoriosoF. SCHUBERT – Ellens Zweiter GesangZ. KODÁLY – Esti DalZ. KODÁLY – Lengyel LaszloJ. STRAUSS – Polka e Walzer

16 febbraio 1990 – Teatro RegioQuartetto Orlando:John Harding – primo violinoHeinz Oberdorfer – secondo violinoFerdinand Erblich – violaStefan Metz – violoncello

R. SCHUMANN – Quartetto in fa maggiore op. 41, n. 2W. A. MOZART – Quartetto in mi bemolle maggioreK. 428R. SCHUMANN – Quartetto in la maggiore op. 41, n. 3

12 marzo 1990 – Teatro RegioGrigory Sokolov – pianoforte

F. CHOPIN – Sonata in si minore op. 58S. RACHMANINOV – Dai Preludi op. 23:

– Preludio n. 2 in si bemolle maggiore– Preludio n. 4 in re maggiore– Preludio n. 5 in sol minore

I. STRAVINSKIJ – Trois Mouvements de «Petruška»

14 marzo 1990 – Teatro Regio Paul Badura-Skoda – pianoforte Jörg Demus – pianoforte

W. A. MOZART – Andante con variazioni in sol mag-giore a quattro mani K. 501W. A. MOZART – Larghetto e allegro per due piano-forti in mi bemolle maggiore K. deest 6W. A. MOZART – Sonata in re maggiore per due pia-noforti K. 448F. SCHUBERT – Marche caracteristique in do maggioren. 2 a quattro mani D. 886/2F. SCHUBERT – Gran rondò in la maggiore op. 107 aquattro mani D. 951F. SCHUBERT – Fantasia in fa minore op. 103 a quat-tro mani D. 940

23 aprile 1990 – Teatro RegioWolfram Christ – viola Wolfgang Schultz – flauto Barbara Uszynska – pianoforte

C. P. E. BACH – Trio in re maggioreW. A. MOZART – Sonata in do maggiore K.V. 14 perflauto e pianoforteF. A. HOFFMEISTER – Duo in fa maggiore per flauto epianoforteR. SCHUMANN – Märchenbilder op. 13 per viola e pia-noforteF. SCHUBERT – Sonata per flauto e pianoforteB. MARTINU – Trio

4 maggio 1990 – Teatro RegioI Virtuosi di MoscaVladimir Spivakov – violino e direttore

W. A. MOZART – Sinfonia in si bemolle maggioreK. 182

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Anner Bylsma, Gustav Leonhardt e Frans Brüggen.

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W. A. MOZART – Concerto in la maggiore per violino eorchestra K. 219P. I. TCHAIKOVSKY – Serenata in do maggiore per or-chestra d’archi op. 48

1990-199116-18 ottobre 1990 – Teatro RegioMischa Maisky – violoncelloIntegrale delle Suites per violoncello solo di J. S. BACH:

16 ottobre:J. S. BACH – Suite n. 4 in mi bemolle maggioreBWV 1010J. S. BACH – Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007J. S. BACH – Suite n. 5 in do minore BWV 1011

18 ottobreJ. S. BACH – Suite n. 3 in do maggiore BWV 1009J. S. BACH – Suite n. 2 in re minore BWV 1008J. S. BACH – Suite n. 6 in re maggiore BWV 1012

11 novembre 1990 – Teatro RegioRadu Lupu – pianoforteDeutsche Kammerakademie NeussJohannes Goritzki – direttore

F. SCHUBERT – Cinque Minuetti con sei Trii D. 89W. A. MOZART – Concerto in mi bemolle maggioreK.V. 482F. SCHUBERT – Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore

27 novembre 1990 – Teatro RegioQuartetto Keller:Andras Keller – violinoGyorgy Acs – violinoZoltan Gal – violaOtto Kertesz – violoncello

B. BARTOK – Quartetto n. 2, op. 17C. DEBUSSY – Quartetto in sol minore op. 10L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa maggiore op. 59, n. 1

19 gennaio 1991 – Teatro RegioQuartetto AmatiBoris Bloch – pianoforte

D. SHOSTAKOVICH – Quartetto n. 12 in re bemollemaggiore op. 133D. SHOSTAKOVICH – Quintetto in sol minore op. 57

3 febbraio 1991 – Teatro RegioRichard Goode – pianoforte

J. S. BACH – Suite Francese n. 6 in mi maggioreBWV 817L. JANÁCEK – Nella nebbiaL. V. BEETHOVEN – Sonata in mi bemolle maggioreop. 27 n. 1 «Quasi una Fantasia»F. SCHUBERT – Sonata in re maggiore op. 53, D. 850

16 marzo 1991 – Teatro RegioEnsemble NachtmusiqueI fiati dell’Orchestra del ‘700 di Frans Brüggen

W. A. MOZART - «Spectacle coupé» Selezione da «DieZauberflöte» K.V. 620

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Nikita Magaloff.

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Alexander Lonquich, NikitaMagaloff e Agostino Orizio.

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W. A. MOZART - Selezione da «La clemenza di Tito»K.V. 621W. A. MOZART - Quintetto K.V. 439bW. A. MOZART - Duo K.V. 487W. A. MOZART - Adagio canonico K.V. 411W. A. MOZART - Serenata Nachtmusique K.V. 375

21 marzo 1991 – Teatro RegioTrio di Trieste:Dario de Rosa – pianoforteRenato Zanettovich – violinoAmedeo Baldovino – violoncelloJ. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87L. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore op. 97

10 aprile 1991 – Teatro RegioShlomo Mintz – violinoN. PAGANINI – 24 Capricci per Violino dedicati alli Ar-tisti Op. 1

19 aprile 1991 – Teatro Regio Arnaldo Cohen – pianoforteF. LISZT – Sonetto del Petrarca n. 104R. SCHUMANN – Fantasia op. 17 in do maggioreR. SCHUMANN – Arabesque op. 18F. LISZT – Sonata in si minore

1991-199229 ottobre 1991 – Teatro RegioAccademia di Musica Antica di Mosca

Irena Grafenauer – flautoTatjana Grindenko – violino e direzioneA. VIVALDI – Concerto per archi e basso continuo indo maggiore RV 117A. VIVALDI – Concerto per archi e basso continuo insol minore RV 157A. VIVALDI – Concerto per flauto, archi e basso conti-nuo op. 10, n. 1 «La tempesta di mare»A. VIVALDI – Concerto per flauto piccolo, archi e bassocontinuo in do maggioreA. VIVALDI – «Le Quattro Stagioni», op. 8

11 novembre 1991 – Teatro RegioYasuko Matsuda – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Fantasia in sol minore op. 77F. SCHUBERT – Sonata in do minore n. 21, D. 958M. RAVEL – MiroirsD. SCARLATTI – Sonata K. 208 in la maggioreD. SCARLATTI – Sonata K. 209 in la maggiore

17 novembre 1991 – Teatro RegioOrchestra di Padova e del VenetoKrystian Zimerman – direttore e pianoforteL. V. BEETHOVEN – Concerto n. 1 in do maggioreop. 15 L. V. BEETHOVEN – Concerto n. 2 in si bemolle mag-giore op. 19

2 dicembre 1991 – Teatro RegioCarmina QuartettF. J. HAYDN – Quartetto in sol maggiore op. 54, n. 1,Hob III. 58

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F. SCHUBERT – Quartetto in la minore n. 13, op. 29, D 804M. RAVEL – Quartetto in fa maggiore

9 gennaio 1992 – Teatro RegioPavel Berman – violino Lazar Berman – pianoforteC. FRANCK – Sonata in la maggioreC. DEBUSSY – Sonata in si minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 9 in la maggiore op. 47«Kreutzer»

16 febbraio 1992 – Teatro RegioDmitri Bashkirov – pianoforte

W. A. MOZART – Fantasia in do minore K. 396L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 1 in sol maggioreS. PROKOF’EV – Sonata in do minore op. 29, n. 4F. CHOPIN – Sette mazurche:

– Do maggiore op. 33, n. 3– Fa minore op. 7, n. 3– Fa minore op. 63, n. 2– La bemolle maggiore op. 50, n. 2– Do diesis minore op. 30, n. 4– Sol diesis minore op. 33, n. 1– Do diesis minore op. 41, n. 4

F. CHOPIN – Rondò in do minore op. 1, n. 1S. RACHMANINOV – Tre momenti musicali:

– n. 2 in mi bemolle minore– n. 5 in re bemolle maggiore– n. 6 in do maggiore

20 febbraio 1992 – Teatro RegioBoris Bloch – pianoforte

F. LISZT – Sei Studi dagli «Études d’exécution tra-scendante»:

– n. 7 Eroica– n. 8 Wild Jagd– n. 9 Ricordanza– n. 10 in fa minore– n. 11 Harmonies du soir– n. 12 Chasse-neige

F. LISZT-F. SCHUBERT – Sei Lieder trascritti per pia-noforte:

– Auf dem Wasser zu singen– Der Wanderer– Wohin?– Der Muller und der Bach

F. LISZT-R. SCHUMANN – FruhlingsnachtF. LISZT – LoreleyF. LISZT – Tre rapsodie ungheresi:

– n. 10 in mi maggiore– n. 11 in la minore– n. 12 in do diesis minore

1 marzo 1992 – Teatro RegioLiebeslieder Walzer Brahms:Crisztina Laki – sopranoJulia Hamari – mezzosopranoZeger Vandersteene – tenoreSiegfried Lorenz – bassoLevente Kende, Heidi Hendricks – pianoforte

R SCHUMANN – Spanische Liebeslieder op. 138J. BRAHMS – Liebeslieder Walzer op. 52 (Daumer)J. BRAHMS – Neue Liebeslieder Walzer op. 65(Daumer)

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Trio di Trieste: Renato Zanettovich (violino), Dario De Rosa (pianoforte), Amedeo Baldovino (violoncello).

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15 marzo 1992 – Teatro RegioNuova compagnia di canto popolare in «Li sarraciniadorano lu sole»:Fausta Vetere – chitarra e voceGiovanni Mauriello – voceAntonio Romano – voceCorrado Sfogli – strumenti a cordaMichele Signore – violinoCarlo Faiello – contrabbassoMario Ricciardi – flautoFranco Faraldo – percussioni Paolo Raffone – tastiere

- In galera li panettiere- Vulumbrella- Pizzica (strumentale)- Oi Madonna fance chiovere- Li sarracini adorano lu sole- Rancio e mosca- Moresca- La ciorta- Sò li sorbole- Danza di Pulcinella e Coviello- Vurria ca fosse ciaola- Canzone ‘e sotto ‘o carcere- Portacapuana- Danza d’oriente (strumentale)- Ex voto- Moresca- Guarracino

8 aprile 1992 – Teatro RegioGervase De Peyer – clarinetto

Franco Trinca – pianoforte

W. HURLSTONE – Quattro pezzi caratteristiciJ. BRAHMS – Sonata in fa minore op. 120, n. 1A. BAX – SonataB. MARTINU – SonatinaJ. HOROVITZ – Sonatina

23 aprile 1992 – Teatro RegioQuartetto Petersen:Conrad Muck – violinoGernot Süssmuth – violinoFriedemann Weigle – violaHans-Jakob Eschenburg – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto n. 8 in mi minore op. 59,n. 2E. SHULHOFF – Cinque pezzi per quartetto d’archiL. V. BEETHOVEN – Quartetto in si bemolle maggioren. 13, op. 130

29 aprile 1992 – Teatro RegioJohann Strauss SinfoniettaGert Meditz – direttore

F. SCHUBERT – Ouverture in re maggiore D. 4 «DerTeufel als Hydraulicus»F. J. HAYDN – Sinfonia in do maggiore n. 82 «L’Orso»J. STRAUSS (figlio) – Carneval in Rom, ouvertureJ. STRAUSS (figlio) – Auf der Jagd, polkaJ. STRAUSS (figlio) – Schatz, walzerJ. STRAUSS (figlio) – Austria, marciaJ. STRAUSS (figlio) – Lob der Frauen, polka mazurkaJ. STRAUSS (figlio) – Explosions, polka

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J. STRAUSS (figlio) – An der schönen blauen Donau,walzer

FUORI STAGIONE:

13 febbraio 1992 – In Tinello, Strada al Duomon. 7Da Vienna a Torre del Lago in concertoMaria Elena Ferraguti – pianoforteMaria Perotti – violinoGiacomo Stocchi – violoncello(Concerto organizzato da La Famija Pramzana con ilpatrocinio della Società dei Concerti)

W. A. MOZART – «Le nozze di Figaro», ouvertureJ. STRAUSS (figlio) – Rose del sudJ. STRAUSS (figlio) – Sangue vienneseJ. STRAUSS (figlio) – Il bel Danubio bluG. PUCCINI – «Madama Butterfly», pagine scelteP. MASCAGNI – «Cavalleria Rusticana», Intermezzo,Grande Fantasia

19 marzo 1992 – In Tinello, Strada al Duomon. 7Serata d’Arte:Strumenti a plettro del Quartetto Diamànt:Raffaele Romita – I mandolinoWalter Mingardi – II mandolinoAngelo Soncini – mandolaPaolo Robuschi – chitarra(Concerto organizzato da La Famija Pramzana con ilpatrocinio della Società dei Concerti)

C. GALANTI – Gabella, ouvertureJ. BRAHMS – Danza Ungherese n. 5J. BRAHMS – Danza Ungherese n. 6W. A. MOZART – Eine Kleine NachtmusikR. SILVESTRI – SerenataANONIMO – The EnterteinerJ. STRAUSS (Junior) – Il bel Danubio bluA. KETELBEY – Mercato Persiano

4 maggio 1992 - Centro Culturale Sant’AndreaGran Duetto ConcertanteConcerto in occasione della settimana della culturacecoslovaccaAssociazione Amici dell’Est EuropeoSocieta dei Concerti di ParmaJan Riedlbauch – flautoMiloslav Klaus – chitarra

V. GELLI – Divertimento n. 1, in do maggioreŠ. RAK – Renesancní suitaV. RIEDLBAUCH – DuettoM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Sonatina in sol maggioreop. 205M. GIULIANI – Dal «Gran Duetto Concertante» op. 52:Rondò MilitareV. RIEDLBAUCH – Paralela, su un’antica canzone diUtrechtV. RIEDLBAUCH – De Herdertjes lagen bij nachteŠ. RAK – Malý baletF. CARULLI – Fantasia-Variazioni in sol maggioreop. 337 su due motivi dell’opera di Vincenzo Bellini«Il Pirata»

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1992-199320 ottobre 1992 – Teatro RegioFranz Liszt Chamber OrchestraVilmos Szabadi – violinoJanos Rolla – primo violino e direttore

A. DVORÁK – Serenata per archi in mi maggiore op. 22F. MENDELSSOHN – Concerto per violino e orchestrad’archi in re minoreB. BARTOK – Musica per archi, celesta e percussione

5 novembre 1992 – Teatro RegioJuilliard String Quartet:Robert Mann – violinoJoel Smirnoff – violinoSamuel Rhodes – violaJoel Krosnick – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in re maggiore op. 76, n. 5(Hob. III.79)A. BERG – Lyrische SuiteR. SCHUMANN – Quartetto in la minore op. 41, n. 1

18 dicembre 1992 – Teatro RegioSilvia Marcovici – violinoArnaldo Cohen – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in sol maggiore n. 10, K 373aL. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 30, n. 2C. FRANCK – Sonata in la maggiore

4 gennaio 1993 – Teatro Regio Boris Petrushanskij – pianoforte

J. S. BACH – Partita n. 2 in do minoreD. SHOSTAKOVICH – Dai Ventiquattro Preludi e Fugheop. 87:

– n. 21 in si bemolle maggiore– n. 23 in fa maggiore– n. 24 in re maggiore

R. SCHUMANN – Fantasia in do maggiore op. 17

21 gennaio 1993 – Teatro Regio Maurizio Pollini – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata op. 78 in sol maggiore, D 894F. CHOPIN – Ventiquattro preludi op. 28

30 gennaio 1993 – Teatro RegioThe Swingle Singers

G. ROSSINI – «Il barbiere di Siviglia», ouvertureJ. S. BACH – Fuga in mi minore BWV 542J. S. BACH – Preludio in sol diesis minoreR. VAUGHAN WILLIAMS – Songs of TravelJ. S. BACH – Aria sulla quarta cordaW. A. MOZART – «Così Fan tutte», TerzettinoW. A. MOZART – Gigue, omaggio a BachG. ROSSINI – «Guglielmo Tell», ouvertureANONIMO (Tradizionale) – Joshua fought the battle ofJerichoS. FOSTER – Stephen Foster MedleyR. RODGERS – My funny ValentineD. ELLINGTON – I don’t mean a thingANONIMO (Tradizionale) – Bushes and briarsG. PETTERSON – Waltzing MatildaG. MASSENET – Jeux d’enfantsI. BERLIN – White Christmas

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P. I. TCHAIKOVSKY – Ouverture 1812

14 febbraio 1993 – Teatro RegioUto Ughi – violinoEugenio Bagnoli – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 5 in fa maggiore «Pri-mavera»J. S. BACH – Sonata n. 3 in do maggiore per violinosoloJ. BRAHMS – Sonata n. 2 in la maggioreB. BARTOK – Danze rumene

19 febbraio 1993 – Teatro RegioAlexander Lonquich – pianoforte

F. CHOPIN – Quattro ballate:– n. 1 in sol maggiore op. 23– n. 2 in fa maggiore op. 34– n. 3 in la bemolle maggiore op. 42– n. 4 in fa minore op. 52

F. SCHUBERT – Sonata in la maggiore D. 959

31 marzo 1993 – Teatro RegioLondon Brass

J. H. SCHMELZER – Sonata a setteJ. H. SCHEIN – Paduana, Intrada e GalliardsM. NYMAN – For John CageF. LISZT – Rapsodia Ungherese (arr. Richard Bissill)J. LUNN – Black and BlueG. GERSHWIN – Tre preludiG. GERSHWIN-C. PORTER-J. KERN – Broadway Hits

1993-19943 ottobre 1993 – Teatro Regio Orchestra da camera di Padova e del VenetoSviatoslav Richter – pianofortePavel Vernikov e Yuri Bashmet – violiniYuri Bashmet – direttore

J. S. BACH – Concerto in re minore BWV 1043J. S. BACH – Concerto in re maggiore BWV 1054J. S. BACH – Concerto in sol minore BWV 1058W. A. MOZART – Concerto n. 25 in do maggiore K. 503per pianoforte

22 ottobre 1993 – Teatro RegioTrio di Parma:Alberto Miodini – pianoforte Ivan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncello

J. BRAHMS – Trio in si maggiore op. 8F. SCHUBERT – Trio in si bemolle maggiore op. 99

3 novembre 1993 – Teatro RegioPatricia Pagny – pianoforte

D. SCARLATTI – Sonata in fa diesis minore K. 319D. SCARLATTI – Sonata in sol minore K. 60D. SCARLATTI – Sonata in sol maggiore K. 427D. SCARLATTI – Sonata in sol maggiore K. 454R. SCHUMANN – Sonata n. 2 in sol minore, op. 22F. CHOPIN – Ventiquattro Preludi op. 28

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14 dicembre 1993 – Teatro Regio Harlem Spiritual Ensemble– Motherless Chil’– Go Down Moses– I’ve Been ‘buked– Ah Wanna Be Ready– Judas was a Weak Men– You better Min’– Balm In Gilead– Swing Low, Sweet Chariot– Rock-a-ma-mumba– Go Tell It On De Mountain– Over Ma Head– His Name So Sweet– De Angel Roll De Stone Away– Omaggio a Martin Luther King– Remember Me– Ain’ Gonna Let Nobody Turn Me ‘Roun’– Free at last– Amen

26 gennaio 1994 – Teatro Regio I solisti venetiUto Ughi – violinoClaudio Scimone – direttoreA. VIVALDI – Concerto in sol minore R. V. 576, PerS.A.R. di SassoniaW. A. MOZART – Sinfonia concertante in mi bemollemaggiore K. 297bL. V. BEETHOVEN – Concerto in re maggiore op. 61

4 marzo 1994 – Teatro RegioLilya Zilberstein – pianoforte

Alexander Gerzenberg – tromba

A. SCRIABIN – Due Impromptus à la Mazur op. 7A. SCRIABIN – Sette Préludes op. 17A. SCRIABIN – Sonata n. 3 in fa diesis minore op. 23A. SCRIABIN – Sonata n. 4 in fa diesis maggiore op. 30P. HINDEMITH – Suite per pianoforte «1922», op. 26P. HINDEMITH – Sonata per tromba e pianoforte

25 marzo 1994 – Teatro RegioI Madrigalisti di PragaPavel Baxa – direttore

A. BANCHIERI – Barca di Venezia per PadovaB. MARINI – Danze:

– La Martinenga, corrente– La Capriola, romanesca– La Chizola, gagliarda– L’Auogadrina, corrente

C. MONTEVERDI – Dai «Canti guerrieri et amorosi»:– Hor ch’el ciel e la terra– Così sol d’una chiara fonte– Gira il nemico insidioso– Dolcissimo usignolo– Ardo avvampo

C. MONTEVERDI – Altri canti di Marte– Non havea Febo ancora, Amor– Vago augellato

8 aprile 1994 – Teatro RegioQuartetto Shostakovich:Andrei Shishlov – primo violinoSergei Pishchugin – secondo violino

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Alexander Galkovsky – violaAlexander Korchagin – violoncello

A. BORODIN – Quartetto n. 2 in re maggioreD. SHOSTAKOVICH – Quartetto n. 4 in re maggioreop. 83R. SCHUMANN – Quartetto n. 3 in la maggiore op. 41

19 aprile 1994 – Teatro RegioKronos Quartet:David Harrington – violinoJohn Sherba – violinoHank Dutt – violaJoan Jeanrenaud – violoncelloLarry Neff – luciScott Fraser – ingegnere del suono

F. ALI-ZADEH – Nugan Sayagi (scritto per il KronosQuartet)J. OSWALD – Mach (scritto per il Kronos Quartet)L. VIERK – River Benath the River (scritto per il Kro-nos Quartet)S. GUBAIDULINA – Quartetto n. 4 (scritto per il KronosQuartet)S. MACKEY – On All FoursR. SCOTT – Dinner Music for a Pack of Hungry Can-nibals (arrangiamento di S. Mackey per il KronosQuartet)R. SCOTT – Powerhouse (arrangiamento di M. DiBucci per il Kronos Quartet)R. SCOTT – Twilight in Turkey (arrangiamento di R.Woolf per il Kronos Quartet)B. M. DAVIDS – Mtukwelok Naxkomao (The singingwoods) (arrangiamento per il Kronos Quartet)

1994-9520 ottobre 1994 – Teatro RegioGeorgian Chamber OrchestraLiana Issakadze – direttore e violino solista

G. ROSSINI – Sonata per archi n. 3F. MENDELSSOHN – Concerto per violino e archi in reminoreF. SCHUBERT – Rondò per violino e archi in la mag-giore D. 438P. I. TCHAIKOVSKY – Souvenir de Florence op. 70

8 novembre 1994 – Teatro RegioVardan Mamikonian – pianoforte

C. DEBUSSY – EstampesM. RAVEL – Gaspard de la nuitF. CHOPIN – Dodici studi op. 25F. CHOPIN – Andante spianato e Grande Polacca

19 novembre 1994 – Teatro RegioBerliner Bläserquintet:Michael Hasel – flautoFergus Mc William – cornoWalter Seyfarth – clarinettoHenning Trog – fagottoAndreas Wittmann – oboe

W. A. MOZART – Fantasia in fa minore K.V. 594L. V. BEETHOVEN – Quintetto in mi bemolle maggioreop. 4J. B. FOERSTER – Quintetto in la maggiore op. 95P. HINDEMITH – Kleine Kammermusik op. 24, n. 2

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20 dicembre 1994 – Teatro RegioTrio Lucchesini-Carmignola-Brunello:Andrea Lucchesini – pianoforteGiuliano Carmignola – violinoMario Brunello – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore op. 97detto «dell’Arciduca»J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87

3 gennaio 1995 – Teatro RegioQuartetto Fonè:Paolo Chiavacci – violinoMarco Facchini – violinoRiichi Uemura – violaIlaria Maurri – violoncello

B. BARTOK – Quartetto in la minore op. 17L. V. BEETHOVEN – Quartetto in do maggiore op. 59,n. 3

28 gennaio 1995 – Teatro RegioDuo Bandini-Mela:Giampaolo Bandini, Matteo Mela – chitarre

D. SCARLATTI – Sonata in re maggiore K. 213D. SCARLATTI – Sonata in re maggiore K. 495A. JOLIVET – SerenadeF. J. HAYDN – Sonata in re maggiore Hob. XVI: 37C. DEBUSSY – MinstrelsC. DEBUSSY – Des pas sur la neigeC. DEBUSSY – Les Collines d’AnacapriM. GIULIANI – Variazioni concertanti op. 130A. PIAZZOLLA – Tango suite

22 febbraio 1995 – Teatro RegioAndrei Gavrilov – pianoforte

F. SCHUBERT – Impromptus n. 2, n. 3 e n. 4 op. 142,D 935M. RAVEL – Gaspard de la nuitS. PROKOF’EV – Sonata n. 8 in si bemolle maggioreop. 84

27 marzo 1995 – Teatro RegioThe English ConcertTrevor Pinnock – direttore e clavicembalo solista

H. PURCELL – Chaconne dal «King Arthur»J. F. FASCH – Suite in sol minore F. 67J. S. BACH – Concerto per clavicembalo in re minoreBWV 1052G. F. HAENDEL – Concerto Grosso in si minore n. 12,op. 6J. S. BACH – Suite n. 1 in do maggiore BWV 1066

6 aprile 1995 – Teatro RegioWiener OktettJ. BRAHMS – Quintetto per clarinetto in si minoreop. 115F. SCHUBERT – Ottetto in fa maggiore op. 166

1995-199617 ottobre 1995 – Teatro Regio I Virtuosi di MoscaVladimir Spivakov – direttore e violino solistaIgor Tchetouev – pianoforte

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W. A. MOZART – Divertimento K. 136W. A. MOZART – Concerto n. 9 per pianoforte e orche-stra K. 271B. BARTOK – Rapsodia per violino e orchestra n. 1B. BARTOK – Divertimento per orchestra d’archi

27 ottobre 1995 – Teatro RegioAnna Kravtchenko – pianoforte

F. J. HAYDN – Sonata in mi maggiore Hob. XVI, n. 13R. SCHUMANN – Carnaval op. 9P. I. TCHAIKOVSKY – Le stagioni op. 37b (nn. 1, 11,10)S. RACHMANINOV – Sonata in si bemolle minore op. 36

9 novembre 1995 – Teatro RegioQuartetto Keller:Andras Keller – violinoJanos Pilz – violinoZoltan Gal – violaOtto Kertesz – violoncello

J. S. BACH – L’arte della fuga: n. 1, 3, 9, 7, 18 (se-condo la nuova edizione Bärenreiter)A. WEBERN – Sei Bagatelle op. 9L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa maggiore op. 59, n. 1

16 novembre 1995 – Teatro Regio Alexander Lonquich – pianoforte

R. SCHUMANN – Arabeske op. 18R. SCHUMANN – Sonata in fa diesis minore op. 11

A. SCRIABIN – Otto studi op. 42C. DEBUSSY – Isle JoyeuseM. RAVEL – Gaspard de la nuit

15 dicembre 1995 – Teatro RegioGrigory Sokolov – pianoforte

J. S. BACH – Dal «Clavicembalo ben temperato», libroII:

– Preludio e fuga in mi maggiore n. 9– Preludio e fuga in mi minore n. 10– Preludio e fuga in fa maggiore n. 11– Preludio e fuga in fa minore n. 12– Preludio e fuga in fa diesis maggiore n. 13– Preludio e fuga in fa diesis minore n. 14– Preludio e fuga in sol maggiore n. 15– Preludio e fuga in sol minore n. 16

F. CHOPIN – Sei Notturni:– op. 72, n. 1– op. post. in do diesis minore– op. 32, n. 1– op. 32, n. 2– op. 48, n. 1– op. 48, n. 2

22 maggio 1996 – Teatro Regio Radu Lupu – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore op. 10, n. 1L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa maggiore op. 10, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata in re maggiore op. 10, n. 3F. SCHUBERT – Sonata in la minore op. 42 (D. 845)

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1996-199717 ottobre 1996 – Teatro RegioBerliner SymphonikerDerek Han – pianoforte Umberto Benedetti Michelangeli – direttore

L. V. BEETHOVEN – «Coriolano», ouvertureL. V. BEETHOVEN – Concerto n. 4 in sol maggiore perpianoforte e orchestra op. 58L. V. BEETHOVEN – Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92

28 ottobre 1996 – Teatro RegioTrio di Parma:Alberto Miodini – pianoforteIvan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncello

F. SCHUBERT – Trio in mi bemolle maggiore op. 100J. BRAHMS – Trio in do maggiore op. 87

15 novembre 1996 – Teatro RegioIl Quartettone – orchestra da cameraEliot Fisk – chitarraAndrea Dulbecco – marimbaRenato Rivolta – direttore

N. ROTA – Concerto per archiE. MORRICONE – Terzo concerto per chitarra marimbae orchestraI. STRAVINSKIJ – Apollon Musagète

25 novembre 1996 – Teatro Regio Lazar Berman – pianoforte

F. LISZT – Années de Pèlerinage, secondo e terzo libro

16 dicembre 1996 – Teatro Regio Sonatori de la Gioiosa MarcaGiuliano Carmignola – violino

A. VIVALDI – Concerto in sol minore per archi RV 153A. VIVALDI – Concerto in mi maggiore per violino,archi e continuo RV 270 «Il Riposo»A. VIVALDI – Concerto in fa maggiore per tre violini,viola e continuo RV 551A. VIVALDI – Concerto in re maggiore per violino,archi e continuo RV 212a (Fatto per la Solennità dellaLingua di S. Antonio in Padua 1712)A. VIVALDI – Dall’Opera Ottava «Il Cimento dell’Ar-monia e dell’invenzione»: Le Quattro Stagioni

30 gennaio 1997 – Teatro RegioAlicia de Larrocha – pianoforte

A. SOLER – Sonata in re minore n. 15A. SOLER – Sonata in do diesis minore n. 21E. GRANADOS – Da «Las Doce Danças Españolas»op. 37:

– 1 Minuetto– 2 Oriental– 5 Andaluza– 8 Asturiana– 7 Valenciana– 6 Aragonesa

M. DE FALLA – Serenata AndaluzaM. DE FALLA – Cuatro Piezas españolas:

– Aragonesa–Cubana

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Alicia de Larrocha.

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– Montoñesa– Andaluza

M. DE FALLA – Fantasia Baetica

26 febbraio 1997 – Teatro RegioOlli Mustonen – pianoforte

J. S. BACH – Preludio e Fuga in do maggiore n. 1D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in do minore n. 20D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in re bemolle mag-giore n. 15D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in do diesis mi-nore n. 10J. S. BACH – Preludio e Fuga in re maggiore n. 5J. S. BACH – Preludio e Fuga in re minore n. 6J. S. BACH – Preludio e Fuga in mi bemolle maggioren. 7D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in mi bemolle minoren. 14D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in mi maggiore n. 9D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in mi minore n. 4J. S. BACH – Preludio e Fuga in fa maggiore n. 11J. S. BACH – Preludio e Fuga in fa minore n. 12J. S. BACH – Preludio e Fuga in fa diesis maggioren. 13D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in fa diesis minoren. 8D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in sol maggiore n. 3D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in sol minore n. 22J. S. BACH – Preludio e Fuga in la bemolle maggioren. 17J. S. BACH – Preludio e Fuga in sol diesis minore n. 18J. S. BACH – Preludio e Fuga in la maggiore n. 19

D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in la minore n. 2D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in si bemolle mag-giore n. 21D. SHOSTAKOVICH – Preludio e fuga in si bemolle mi-nore n.16J. S. BACH – Preludio e Fuga in si maggiore n. 23J. S. BACH – Preludio e Fuga in si minore n. 24

1997-199821 ottobre 1997 – Teatro RegioKölner Kammerchor Collegium CartusianumPeter Neumann – direttoreVasiljka Jekovsek – sopranoClaudia Schubert – contraltoMaarten Konigsberger – bassoMarkus Brutscher – EvangelistaGotthold Schwarz – Cristo

J. S. BACH – La Passione secondo San Giovanni

31 ottobre 1997 – Teatro Regio Nuovo Quartetto Italiano:Alessandro Simoncini – violinoLuigi Mazza – violinoDemetrio Comuzzi – violaLuca Simoncini – violoncello

W. A. MOZART – Adagio e Fuga in do minore K. 546F. SCHUBERT – Quartetto in la minore op. 29 «Rosa-munda»J. BRAHMS – Quartetto in do minore op. 51, n. 1

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8 novembre 1997 – Teatro Regio Stephen Hough – pianoforte

F. MENDELSSOHN – Variationes serieuses op. 54B. WEBER – Fantasia (Variations) op. 25 (1946)L. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggioreop. 110F. SCHUBERT-F. LISZT – Soirées de VienneF. SCHUBERT-F. LISZT – Valse Caprice n. 6F. SCHUBERT-L. GODOWSKY – Moment musical op. 94,n. 3F. SCHUBERT-L. GODOWSKY – Morgengrüss (Die schöneMüllerin)F. LISZT – Sonata in si minore

24 novembre 1997 – Teatro Regio Luis Bacalov in quartetto:Luis Bacalov – pianoforteHector Ulises Passarella – bandoneònGiovanni Tommaso – contrabbassoDaniel Bacalov – chitarra

L. BACALOV – Mato GrosoL. BACALOV – BagualandoL. BACALOV – EbonisationL. BACALOV – TristiesA. VILLOLDO – El ChocloC. GARDEL – El dia che me quierasL. BACALOV – Paralelo á paraleloL. BACALOV – Il postinoL. BACALOV – TangosaìnA. PIAZZOLLA – Adios NoninoA. PIAZZOLLA – Libertango

15 dicembre 1997 – Teatro RegioGiovanni Bellucci – pianoforte

J. S. BACH – Due preludi corali per organo:– Nun komm’ der heiden Heiland– Nun freut beuch, liebe Christen

L. V. BEETHOVEN – Sonata quasi una fantasia, in dodiesis minore op. 27, n. 2 «Chiaro di luna»F. LISZT – Fantasia quasi sonata «Après une lecturede Dante»F. CHOPIN – Ballata in sol minore op. 23S. RACHMANINOV – Sonata n. 2 in si bemolle minoreop. 36L. M. GOTTSCHALK – Union, parafrasi da concerto “onthe national airs”L. M. GOTTSCHALK – Souvenirs d’Andalousie, capricede concert

29 gennaio 1998 – Teatro Regio Kim Kashkashian – violaAlexei Lubimov – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata D821 «Arpeggione»B. BARTOK – Prima RapsodiaJ. BRAHMS – Sonata in fa minore n. 1, op. 120

23 febbraio 1998 – Teatro Regio Quintetto di fiati dei Berliner PhilharmonikerLilya Zilberstein – pianoforte

F. DANZI – Quintetto in re minore op. 67, n. 2W. A. MOZART – Quintetto con pianoforte e fiati in mibemolle maggiore KV 452

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A. JOLIVET – Sérénade pour Quintett à vent, avecHautbois principalF. POULENC – Sextuor pour piano et quintett à vent

28 marzo 1998 – Teatro RegioMurray Perahia – pianoforte

J. S. BACH – Suite inglese n. 3 BWV 808 in sol minoreG. F. HAENDEL – Suite n. 5 in mi maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 14 in do diesis minoreop. 27, n. 2 «Chiaro di luna»F. MENDELSSOHN – Dalle «Romanze senza parole»:

– Op. 38, n. 3– Op. 102, n. 5– Op. 19, n. 3– Op. 53, n. 4– Op. 67, n. 4 «Spinnrad»– Op. 38, n. 6 «Duetto»– Op. 19, n. 5– Op. 62, n. 2

F. MENDELSSOHN – Fantasia in fa diesis minore op. 28«Sonata scozzese»F. CHOPIN – Berceuse in re bemolle maggiore op. 57F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49

1998-199926 ottobre 1998 – Teatro Regio Accademia di musica antica di MoscaGalina Muradova – sopranoTatjana Grindenko – direttore e violino solista

E. I. FOMIN – Ouverture per archi

B. GALUPPI – «Il Re pastore», ouverture e ariaA. CORELLI – Concerto grosso in re maggioreP. A. PAVONA – Mottetto per soprano e archi

10 novembre 1998 – Teatro RegioDuo Yaara Tal – Andreas Groethuysen – pianoforte aquattro maniJ. S. BACH – Fantasia e fuga in sol minore BWV 542(trascrizione di M. Reger)M. REGER – Variazioni e fuga su un tema di Mozartop. 132F. SCHUBERT – Fantasia in fa minore D 940, op. 103J. BRAHMS – Cinque Danze Ungheresi

12 dicembre 1998 – Teatro Regio Radu Lupu – pianoforte

M. RAVEL – Pavane pour une infante défunteM. RAVEL – SonatineG. GERSHWIN – PreludesC. DEBUSSY – MasquesC. DEBUSSY – EstampesJ. BRAHMS – Sonata n. 3 in fa minore op. 5

17 dicembre 1998 – Teatro RegioAlberto Miodini – pianoforte

F. J. HAYDN – Sonata in re maggiore Hob. XVI: 37L. V. BEETHOVEN – Sonata in do maggiore op. 2, n. 3F. SCHUBERT – Sonata in si bemolle maggiore D 960

25 gennaio 1999 – Teatro RegioOrchestra I Pomeriggi MusicaliAlexander Lonquich – direttore e pianoforte

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W. A. MOZART – Concerto per pianoforte e orchestran. 19 in fa maggiore K. 459W. A. MOZART – Concerto per pianoforte e orchestran. 25 in do maggiore K. 503F. J. HAYDN – Sinfonia n. 60 in do maggiore «Il Di-stratto»

6 febbraio 1999 – Teatro RegioMattias Görne – baritonoErich Schneider – pianoforteF. SCHUBERT – Quattro Lieder su testi di Schiller:

– Sensucht D 636– Gruppe aus dem Tartarus D 583– An Emma D 113– Der Pilgrim D 794

F. SCHUBERT – Schwanengesang D 957

8 marzo 1999 – Teatro Regio Krystian Zimerman – pianoforteF. CHOPIN – Impromptu in fa diesis maggiore op. 36F. CHOPIN – Scherzo in si bemolle minore op. 31F. CHOPIN – Mazurka in si maggiore op. 56, n. 1F. CHOPIN – Mazurka in do maggiore op. 56, n. 2F. CHOPIN – Mazurka in do minore op. 56, n. 3F. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49R. SCHUMANN – Sonata in fa diesis minore op. 11

1999-200013 ottobre 1999 – Teatro RegioEuropa GalanteFabio Biondi – violino solista e direttore

A. VIVALDI – Concerto per archi in sol minore RV 157A. VIVALDI – Concerto in re minore per due violini,violoncello e archi op. 3, n. 11A. VIVALDI – Concerto in sol minore per due violoncellied archiA. VIVALDI – Concerto in la minore per due violiniop. 3, n. 8, RV 522A. VIVALDI – Concerto per violino in re maggioreop. 3, n. 9, RV 229A. VIVALDI – Concerto in sol minore per due violini,violoncello ed archi op. 3, n. 2A. VIVALDI – Concerto in la minore op. 3, n. 8 per dueviolini ed archi

19 ottobre 1999 – Teatro RegioGrigory Sokolov – pianoforte

J. J. FROBERGER – Toccata in la minore FbWV 101J. J. FROBERGER – Canzon in re minore FbWV 301J. J. FROBERGER – Fantasia sopra ut-re-mi-fa-sol-lain do maggiore FbWV 201J. J. FROBERGER – Ricercar in re minore FbWV 411J. J. FROBERGER – Capriccio FbWV 508J. J. FROBERGER – Partita FbWV 610J. BRAHMS – Tre intermezzi op. 117M. RAVEL – SonatineM. RAVEL – PréludeM. RAVEL – Le tombeau de Couperin

3 novembre 1999 – Teatro Regio Virtuosi di MoscaAlexey Utkin – oboeVladimir Spivakov – violino solista e direttore

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J. S. BACH – Concerto per violino e oboe in re minoreBWV 1060A. PÄRT – Fratres, per violino e orchestraG. KANTCHELI – Concerto per violino, orchestra e voceregistrataP. I. TCHAIKOVSKY – Souvenir de Florence (versione perorchestra d’archi del sestetto op. 70)

6 novembre 1999 – Teatro RegioI virtuosi di Aquileia:Paolo Beltramini – clarinettoAlfredo Barchi – direttore

W. A. MOZART – «Le nozze di Figaro», ouvertureW. A. MOZART – Concerto per clarinetto e orchestrain la maggiore K. 622W. A. MOZART – Sinfonia n. 41 in do maggiore K. 551,«Jupiter»

29 novembre 1999 – Teatro RegioQuartetto di Tokyo:Mikhail Kopelman – violinoKikuei Ikeda – violinoKazuhide Isomura – violaClive Greensmith – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto in re maggiore op. 18, n. 3F. J. HAYDN – Quartetto in sol maggiore op. 77, n. 1C. DEBUSSY – Quartetto in sol minore op. 10

22 gennaio 2000 – Teatro RegioQuartetto Blacher-Queyras-Meyer-Le Sage:Kolja Blacher – violinoJean-Guihen Queyras – violoncello

Paul Meyer – clarinettoEric Le Sage – pianoforte

M. RAVEL – Duo per violino e violoncello F. POULENC – Sonata per clarinetto e pianoforteO. MESSIAEN – Quatuor pour la fin du temps

14 febbraio 2000 – Teatro RegioOrchestra d’Archi ItalianaMonika Leskovar – violoncello solistaMario Brunello – violoncello solista e direttore

J. TURINA – La oración del toreroG. ROSSINI – Une Larme, per violoncello e archiG. SOLLIMA – Violoncelles vibrez, per due violoncelli earchiA. SCHÖNBERG – Verklärte Nacht op. 4

10 marzo 2000 – Teatro RegioOlli Mustonen – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 15 in re maggioreop. 28L. V. BEETHOVEN – Undici Bagatelle op. 119L. V. BEETHOVEN – Rondò all’Ungharese op. 129L. V. BEETHOVEN – Fantasia op. 77J. BRAHMS – Variazioni e fuga su un tema di Haendelop. 24

11 marzo 2000 – Teatro Regio Musici della Ca’ ZoiosaMarinella Pennicchi, Alida Oliva – sopraniMatteo Armanino – bassoClaudio Gallico – direttore

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C. MONTEVERDI – Chioma d’oroC. MONTEVERDI – Ohimè dov’è il mio benC. MONTEVERDI – Fugge il verno dei doloriC. MONTEVERDI – DamigellaC. MONTEVERDI – La pastorella mia spietata e rigidaC. MONTEVERDI – Ecco di dolci raggi il sol armatoC. MONTEVERDI – O rosetta che rossettaC. MONTEVERDI – La violettaC. MONTEVERDI – Dolci miei sospiriC. MONTEVERDI – Quel Sguardo sdegnosettoC. MONTEVERDI – Lidia spina del mio coreC. MONTEVERDI – Lettera amorosaC. MONTEVERDI – De la bellezza le dovute lodi (bal-letto)C. MONTEVERDI – Intermedi strumentali(revisioni musicali di Claudio Gallico)

17 aprile 2000 – Teatro RegioDaniele Pollini – pianoforteK. STOCKHAUSEN – Klavierstück VK. STOCKHAUSEN – Klavierstück IXR. SCHUMANN – Carnaval op. 9A. SCRIABIN – Vers la flamme: Poème op. 72C. DEBUSSY – D’un cahier d’esquissesC. DEBUSSY – L’isle joyeuseI. STRAVINSKIJ – Trois mouvemente de «Petrouchka»

20017 febbraio 2001 – Teatro RegioMassimo Quarta – violinoGiampaolo Bandini – chitarra

N. PAGANINI – Sonata Concertata in la maggiore perviolino e chitarraE. YSAYE – Sonata n. 3 «Ballade» per violino soloA. PIAZZOLLA – Tango suite, per violino e chitarraM. GIULIANI – Gran Duo Concertante op. 85F. TÁRREGA – Variazioni sul «Carnevale di Venezia» daN. Paganini per chitarra solaN. PAGANINI – I Palpiti, per violino e chitarra

9, 15, 22 marzo 2001 – Teatro RegioTrio di Parma:Alberto Miodini – pianoforteIvan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Integrale dei trii

9 marzo:L. V. BEETHOVEN – Allegretto in si bemolle maggioreWoO 39L. V. BEETHOVEN – Introduzione e Variazioni in solmaggiore sul tema «Ich bin der Schneider Kakadù»op. 121L. V. BEETHOVEN – Quattordici variazioni in mi be-molle maggiore op. 44L. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore op. 1,n. 1

15 marzo:L. V. BEETHOVEN – Trio in do minore op. 1, n. 3L. V. BEETHOVEN – Trio in re maggiore op. 70, n. 1«Spettri»L. V. BEETHOVEN – Trio in mi bemolle maggioreop. 70, n. 2

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22 marzo:L. V. BEETHOVEN – Trio in sol maggiore op. 1, n. 2L. V. BEETHOVEN – Trio in si bemolle maggiore op. 97«Arciduca»

24 aprile 2001 – Teatro RegioLazar Berman – pianoforteF. LISZT – Harmonies poétiques et religieuses: n. 7 Fu-néraillesF. LISZT – Années de Pélerinage. Deuxième année.Italie:

– n. 1 Sposalizio– n. 2 Il penseroso– n. 5 Sonetto 104 del Petrarca

F. LISZT – Venezia e Napoli. Supplément aux Annéesde pélerinage, vol II: n. 3 TarantellaM. MUSORGSKIJ – Quadri di un’esposizione

12 maggio 2001 – Chiesa di San Giovanni Evan-gelistaOrchestra della Società FilarmonìaStefan Milenkovich – violinoAlfredo Barchi – direttoreW. A. MOZART – Don Giovanni, ouvertureW. A. MOZART – Concerto per violino e orchestra in lamaggiore K. 219W. A. MOZART – Sinfonia n. 40 in sol minore K. 550

30 giugno 2001 – Teatro RegioBoris Bloch – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Fantasia in sol minore op. 77F. LISZT – Der Wanderer, da F. Schubert

F. SCHUBERT – Fantasia in do maggiore op. 15, D 760«Wanderer Fantasie»F. CHOPIN – Fantaisie-Impromptu in do diesis minore-maggiore op. 66F. CHOPIN – Impromptu in la bemolle maggiore op. 29F. CHOPIN – Impromptu in fa diesis maggiore op. 36F. CHOPIN – Impromptu in sol bemolle maggioreop. 51F. LISZT – Sonetto del Petrarca n. 104F. LISZT – Consolation n. 3 in re bemolle maggioreF. LISZT – Studio da concerto «Un sospiro», in re be-molle maggioreF. LISZT – Polonaise in re maggiore, dall’«EugenijOnegin» di P. I. Tchaikovsky

200215 gennaio 2002 – Auditorium Niccolò PaganiniQuartetto Borodin:Ruben Aharonian – violinoAndrei Abramenkov – violinoIgor Naidin – violaValentin Berlinsky – violoncelloL. V. BEETHOVEN – Quartetto in la maggiore op. 18, n. 5D. SHOSTAKOVICH – Sesto Quartetto op. 101L. V. BEETHOVEN – Quartetto in do minore op. 18, n. 4

18 febbraio 2002 – Auditorium Niccolò PaganiniJonathan Gilad – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 17 in re minore op. 31,n. 2 «Tempesta»

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L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 23 in fa minore op. 57«Appassionata»F. CHOPIN – Quattro improvvisiS. PROKOF’EV – Sonata n. 2 in re minore op. 14

7 marzo 2002 – Auditorium Niccolò PaganiniGabriele Pieranunzi – violinoLuigi Caselli – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonatina in la minore op. 137, n. 2F. MENDELSSOHN – Sonata in fa maggioreF. KREISLER – Variazioni su tema di CorelliF. KREISLER – Danza spagnola da «La vida breve» diM. De FallaF. KREISLER – Tambourin ChinoisA. DVORÁK – Quattro pezzi romantici op. 75P. DE SARASATE – Zigeunerweisen op. 20 in do minoreN. PAGANINI – La campanella, dal Concerto n. 2 in siminore op. 7

14 marzo 2002 – Auditorium Niccolò PaganiniKrystian Zimerman – pianoforte

J. BRAHMS – Sei Klavierstücke op. 118J. BRAHMS – Sonata in fa diesis minore op. 2J. BRAHMS – Sonata in fa minore op. 5

12 aprile 2002 – Auditorium Niccolò PaganiniIl Giardino Armonico – ensemble da cameraGiovanni Antonini – direttore

D. CASTELLO – Sonata a quattro in reG. B. BUONAMENTE – Sonata per tre violini e bassocontinuo

A. VIVALDI – Concerto in sol minore RV 107 per flauto,violino, oboe, violoncello e basso continuoA. MARCELLO – Concerto in re minore per oboe, archie basso continuoA. VIVALDI – Concerto op. 10, n. 1 in fa maggiore «Latempesta di mare»A. CORELLI – Triosonata op. 1, n. 9 in sol maggioreper due violini e basso continuoA. VIVALDI – Concerto in do maggiore RV 443, perflautino, archi e basso continuo

28 maggio 2002 – Auditorium Niccolò PaganiniElisso Virsaladze – pianoforteW. A. MOZART – Rondò n. 1 in re maggiore K. 485W. A. MOZART – Rondò n. 3 in la minore K. 511R. SCHUMANN – Humoreske in si bemolle maggioreop. 20R. SCHUMANN – Carnaval, op. 9

2002-2003I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

1 febbraio 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaConcerto di presentazione a ingresso gratuitoLa sonata romantica: Mendelssohn e ChopinDuo Downes:Shana Downes – violoncelloAvi Downes – pianoforte F. MENDELSSOHN – Sonata op. 58 in re maggioreF. CHOPIN – Sonata op. 65 in sol minore

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11 febbraio 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaLe suites di BachMario Brunello – violoncello

J. S. BACH – Suite n. 1 BWV 1007J. S. BACH – Suite n. 3 BWV 1009J. S. BACH – Suite n. 6 BWV 1012

28 febbraio 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaI Quintetti di Schumann e DohnànyiRoberto Cappello – pianoforteQuartetto Kodály:Attila Falvay – violinoTamás Szábo – violinoSános Fesérvári – violaGyörgy Éder – violoncello

E. DOHNÁNYI – Quintetto op. 34 in fa minoreR. SCHUMANN – Quintetto op. 44

17 marzo 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaI Quintetti di Luigi BoccheriniEuropa Galante:Fabio Biondi – violinoLorenzo Colitto – violinoErnesto Braucher – violaMaurizio Naddeo – violoncelloAntonio Fantinuoli – violoncello

L. BOCCHERINI – Quintetto op. 45, n. 4 in do maggioreL. BOCCHERINI – Quintetto op. 25, n. 6 in la minore

25 marzo 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaLudwig van Beethoven: le ultime SonateEmanuele Arciuli – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 109 in mi maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 110 in la bemolle mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 111 in do minore

13 aprile 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaArnoldo Foa’ – voce recitanteGli Archi Di BudapestF. J. HAYDN – Le ultime sette parole di Cristo sullaCroce

26 aprile 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaLudwig van Beethoven: le ultime SonateAndrea Lucchesini – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 90 in mi minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 101 in la maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 106 «Hammerklavier»,in si bemolle maggiore

13 maggio 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaIl Trio nel NovecentoArs Trio:Laura Pietrocini – pianoforteMarco Fiorentini – violinoLuca Pincini – violoncello

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Quartetto Borodin: Andrej Abramenkov (violino), Dmitri Shebalin (viola), Valentin Berlinsky (violoncello),Michail Kopelman (violino).

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C. IVES – Trio 1911M. RAVEL – Trio in la minoreD. SHOSTAKOVICH – Trio op. 67, n. 2

26 maggio 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaTrii e Quartetti di Niccolò PaganiniMassimo Quarta – violinoDanilo Rossi – violaEnrico Bronzi – violoncelloGiampaolo Bandini – chitarraN. PAGANINI – Quartetto op. 4, n. 1 in la minoreN. PAGANINI – Terzetto in re maggiore per violino, vio-loncello, chitarraN. PAGANINI – Terzetto concertante in re maggiore perviola, violoncello, chitarraN. PAGANINI – Quartetto n. 15 in la maggiore

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

27 ottobre 2002 – Auditorium Niccolò PaganiniOrchestra da Camera del Teatro Regio di ParmaJörg Demus – pianoforte

F. SCHUBERT – Quintetto in la maggiore «La trota»W. A. MOZART – Fantasia in do minore Kv 475W. A. MOZART – Concerto n. 12 in la maggiore Kv 414

10 gennaio 2003 – Auditorium Niccolò PaganiniGrigory Sokolov – pianoforteJ. S. BACH – Sonata da Reinken in la minore BWV 965J. S. BACH-J. BRAHMS – Ciaccona per la mano sinistra

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 9 op. 14, n. 1 in mi mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 10 op. 14, n. 2 in solmaggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 15 op. 28 in re maggiore

7 febbraio 2003 – Auditorium Niccolò PaganiniQuartetto Kuss:Jana Kuss – violinoOliver Wille – violinoWilliam Coleman – violaFelix Nickel – violoncelloB. BARTOK – Quartetto per archi n. 3, sz. 85F. J. HAYDN – Quartetto in re maggiore op. 20, n. 4F. MENDELSSOHN – Capriccio per quartetto d’archi, daiQuattro Pezzi op. 81L. V. BEETHOVEN – Quartetto in fa maggiore op. 59, n. 1

25 febbraio 2003 – Auditorium Niccolò PaganiniTrio di Parma:Enrico Bronzi – violoncelloAlberto Miodini – pianoforteIvan Rabaglia – violinoA. COPLAND – Vitebsk, studio su un tema ebraicoD. SHOSTAKOVICH – Trio n. 2, op. 67P. I. TCHAIKOVSKY – Trio in la minore op. 50, alla me-moria di un grande artista

6 marzo 2003 – Auditorium Niccolò PaganiniKrystian Zimerman – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata in la bemolle maggioreop. 110

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G. BACEWICZ – Sonata IIK. SZYMANOWSKI – Prelude 1.1 in si maggioreK. SZYMANOWSKI – Prelude 1.2 in re minoreF. CHOPIN – Sonata in di minore op. 58

2003-2004I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

1 dicembre 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaL.v. Beethoven: integrale delle sonate per pianoforte(parte III)Alberto Miodini – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op.10, n. 2 in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op.57 in fa minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 109L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 81 «Les adieux»

17 dicembre 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaL.v. Beethoven: integrale delle sonate per pianoforte(parte IV)Filippo Gamba – pianoforte(primo premio “Gèza Anda” 2000)

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 26 in la bemolle mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 27, n. 2 in do diesis mi-nore «Chiaro di luna»L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 28 in re maggiore, «Pa-storale»

29 dicembre 2003 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaIl canto da camera attraverso l’EuropaNadiya Petrenko – mezzosopranoRuža Schochmannova – pianoforte

F. SCHUBERT – La morte e la fanciullaA. DVORÁK – Melodie tzigane op. 55C. DEBUSSY – Nuit d’etoilesM. RAVEL – VocalizzoMusiche di Glinka, Rubinstein, Musorgskij, Rimskij-Korsakov, Rachmaninov, Tchaikovsky

12 gennaio 2004 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaMozart, la notte delle Dissonanze: Concerto-raccontoa cura di Sandro CappellettoCorrado Giuffredi – clarinettoQuartetto Savinio

W. A. MOZART – Quartetto in do maggiore K 465 «Dis-sonanze»W. A. MOZART – Quintetto per clarinetto e quartettod’archi in la maggiore, k 581

5 febbraio 2004 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaLe Suites di Bach (parte II)Mario Brunello – violoncello

J. S. BACH – Suite n. 2 in re minore BWV 1008J. S. BACH – Suite n. 4 in mi bemolle maggioreBWV 1010J. S. BACH – Suite n. 5 in do minore BWV 1011

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4 marzo 2004 – Sala dei Concerti della Casa dellaMusicaGrandi InterpretiTrevor Pinnock – clavicembaloW. BYRD – The BellsJ. BULL – A Gigge: Dr Bull’s MyselfeJ. BULL – Dr Bull’s JewelD. SCARLATTI – Tre SonateJ.-P. RAMEAU – Gavotte et DoublesJ. WEBB – Ebb J. WEBB – Surge (2003)J. S. BACH – Partita n. 4 in re maggiore BWV 828

25 marzo 2004 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaLudwig van Beethoven: opere per flautoMassimo Mercelli – flautoRoberto Giaccaglia – fagottoSandro De Palma – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Variazioni per pianoforte e flautoop. 107, n.7L. V. BEETHOVEN – Variazioni per pianoforte e flautoop. 107, n. 3L. V. BEETHOVEN – Serenata op. 41 per pianoforte eflautoL. V. BEETHOVEN – Sonata per flauto e pianoforte in sibemolle maggiore L. V. BEETHOVEN – Trio WoO 37 per pianoforte, flautoe fagotto

22 aprile 2004 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaCésar Franck e la sua scuola

Pierre Hommage – violinoCaroline Sageman – pianoforteJ. G. ROPARTZ – Sonata n. 1 in re minoreJ. BONNAL – Sur le lac triste – ImprovisationC. FRANCK – Sonata in la maggioreM. RAVEL – Berceuse sur le nom de Gabriel FauréG. FAURÉ – Au bord de l’eauG. FAURÉ – AutomneG. FAURÉ – Les BerceauxG. FAURÉ – Après un rêveJ. MASSENET – Méditation, dalla «Thais»

30 aprile 2004 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaOmaggio ad Antonin Dvo�ák a cent’anni dalla morteTrio di Parma:Alberto Miodini – pianoforteIvan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncelloF. J. HAYDN – Trio in do maggiore Hob. XV:27A. DVORÁK – Trio in sol minore op.26A. DVORÁK – Trio op.90 «Dumky»

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:9 gennaio 2004 – Auditorium Niccolò PaganiniGrigory Sokolov – pianoforteJ. S. BACH – Partita n. 6 in mi minore BWV 830J. S. BACH – Fantasia e Fuga in la minore BWV 904L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 11, op. 22 in si bemollemaggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 32, op. 111 in do minore

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Trio di Parma

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11 febbraio 2004 – Auditorium Niccolò PaganiniLilya Zilberstein – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 2 in la maggiore op. 2, n. 2L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 23 in fa minore op. 57«Appassionata»S. RACHMANINOV – Tredici Preludi op. 32

27 febbraio 2004 – Auditorium Niccolò PaganiniOrchestra d’archi ItalianaFrançois-Joël Thiollier – direttore e pianoforte solista

J. S. BACH – Concerto n. 5 in fa minore, per piano-forte e archi BWV 1056E. BLOCH – Concerto Grosso n. 1 in re minore, perarchi e pianoforte obbligatoC. SAINT-SAËNS – Wedding CakeP. HINDEMITH – Die vier Temperamente

11 marzo 2004 – Auditorium Niccolò PaganiniLouis Lortie – pianoforte

F. SCHUBERT – Selezione da «Valses nobles» op. 77,D 969F. SCHUBERT – Selezione da «Valses sentimentales»op. 50, D 779F. LISZT – Soirée de Vienne n. 6 (Valses Capricesd’après F. Schubert)F. LISZT – Secondo movimento dalla Grande «Sym-phonie fantastique» (H. Berlioz)F. LISZT – Valses oubliées R 37, n. 1 e n. 2F. LISZT – Valse de l’opèra «Faust» (C. Gounod)H. F. LACHENMANN – Cinque Variazioni su un tema diSchubert

M. RAVEL – Valses nobles et sentimentalesM. RAVEL – La Valse

15 aprile 2004 – Auditorium Niccolò PaganiniQuartetto Prometeo:Simone Bernardini – violinoAldo Campagnari – violinoCarmelo Giallombardo – violaFrancesco Dillon – violoncello

F. SCHUBERT – Quartetto n. 14 in re minore, D. 810«La morte e la fanciulla»S. SCODANIBBIO – Quartetto «Mas lugares» (dai ma-drigali di Monteverdi)R. SCHUMANN – Quartetto n. 3 in la maggiore, op. 41

2004-2005ASPETTANDO “I CONCERTI DELLA CASADELLA MUSICA”In collaborazione con Accademia Musicale del TeatroCinghioIngresso gratuito (fino ad esaurimento dei 160 postidisponibili)

5 dicembre 2004 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaTrio Cerrato:Francesco Cerrato – violinoStefano Cerrato – violoncelloElena Enrico – pianoforte

Musiche di R.Gliere, A.Piazzolla, V.Monti

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12 dicembre 2004 – Sala dei Concerti della Casadella MusicaTrio Parmigianino:Elena Boselli – violinoGiulia Rossi – violoncelloMichela Mantovani – pianoforte

Musiche di A.Dvoràk, S.Rachmaninov

I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

13 dicembre 2004 - Casa della Musica“Ludwig van Beethoven: integrale dei quartetti”(parte I)Quartetto Auryn:Matthias Lingenfelder – violinoJeans Oppermann – violinoStewart Eaton – violaAndreas Arndt – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n.6, in si bemollemaggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 95 «Serioso» in faminoreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 127 in mi bemollemaggiore

20 dicembre 2004 - Casa della Musica“Ludwig van Beethoven: integrale delle sonate”(parte V)Andrea Bacchetti – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op.49, n.1 in sol minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 49, n.2 in sol maggiore

L. V. BEETHOVEN – Sonata op.10, n.1 in do minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op.79 in sol maggiore «Allatedesca»L. V. BEETHOVEN – Sonata op.10, n.3 in re maggiore

7 gennaio 2005 – Casa della Musica“Dmitri Shostakovich: i Trii con pianoforte”Trio di Parma:Alberto Miodini – pianoforteIvan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncelloJulia Korpacheva – soprano

D. SHOSTAKOVICH – Trio n.1, op.8 D. SHOSTAKOVICH – Sette romanze op. 127 su versi diA.Blok D. SHOSTAKOVICH – Trio n.2, op.67

17 gennaio 2005 - Casa della Musica“I concerti per oboe e fagotto di Antonio Vivaldi”Paolo Grazia – oboeRoberto Giaccaglia – fagottoEnsemble Respighi

A. VIVALDI – Concerto RV 455 in fa maggiore peroboe, archi e basso continuoA. VIVALDI – Concerto RV 451 in do maggiore peroboe, archi e basso continuoA. VIVALDI – Concerto RV 483 in mi bemolle maggioreper fagotto, archi e basso continuoA. VIVALDI – Concerto RV 501 «La Notte» in si bemollemaggiore per fagotto, archi e basso continuoA. VIVALDI – Concerto RV 545 in sol maggiore peroboe, fagotto, archi e basso continuo

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14 febbraio 2005 - Casa della Musica“Ludwig van Beethoven: integrale dei quartetti”(parte II)Quartetto Auryn:Matthias Lingenfelder – violinoJeans Oppermann – violinoStewart Eaton – violaAndreas Arndt – violoncelloL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 1 in fa mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 135 in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op.59, n. 1 in fa mag-giore

25 febbraio 2005 - Casa della Musica “La musica da camera di Brahms: le Sonate per vio-loncello”Enrico Dindo – violoncelloAndrea Dindo – pianoforteJ. BRAHMS – Sonata n.1, op.38 in mi minoreJ. BRAHMS – Sonata n.2, op.99 in fa maggiore

16 marzo 2005 - Casa della Musica Alessandro Carbonare – clarinettoMarco Rizzi – violinoFrancesco Pepicelli – violoncelloAngelo Pepicelli – pianoforteO. MESSIAEN – Thème et variation (1932) per violinoe pianoforteC. DEBUSSY – Sonata (1915) per violoncello e piano-forteO. MESSIAEN – Quatuor pour la fin du temps

18 aprile 2005 - Casa della Musica“La musica da camera di Brahms: le Sonate perviola”Danilo Rossi – violaStefano Bezziccheri – pianoforte

J. BRAHMS – Sonata op.120, n.1 in fa minoreJ. BRAHMS – Sonata op.120, n.2 in mi bemolle mag-giore

16 maggio 2005 - Casa della Musica“Ludwig van Beethoven: integrale delle Sonate”(parte VI)Andrea Lucchesini – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op.2, n.1L. V. BEETHOVEN – Sonata op.13 «Patetica»L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 14, n.2L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 53 «Waldstein»

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

18 gennaio 2005 - Auditorium Niccolò PaganiniQuartetto Kuss:Jana Kuss – violino Oliver Wille – violinoWilliam Coleman – viola Felix Nickel – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto op. 54, n. 2 in do maggioreG. KURTÁG – Quartetto per archi op. 1 «a MarianneStein»L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 132 in la minore

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Lilya Zilberstein.

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28 gennaio 2005 - Auditorium Niccolò PaganiniJonathan Gilad – pianoforteW. A. MOZART – Sonata in do maggiore K. 330S. RACHMANINOV – Variazioni sopra un tema di Corelliop. 42F. LISZT – Sonata in si minore

9 febbraio 2005 - Auditorium Niccolò PaganiniKun Woo Paik – pianoforteK. S. SORABJI – Le jardin parfumé, poème pour pianoC. DEBUSSY – Preludi (dal I libro):

– Voiles– Le vent dans la plaine– Des pas sur la neige– Ce qu’a vu le vent d’Ouest

F. BUSONI – Andantino dal Concerto per pianoforte eorchestra K. 271 di W. A. Mozart (libera elabora-zione)C. DEBUSSY – Images (II serie)A. SCRIABIN – Sonata n. 10, op. 70

7 marzo 2005 - Auditorium Niccolò PaganiniMassimo Quarta – violinoN. PAGANINI – Ventiquattro Capricci per violino soloop. 1

27 aprile 2005 - Auditorium Niccolò PaganiniKatia e Marielle Labèque – pianoforteC. DEBUSSY – En blanc et noirI. STRAVINSKIJ – Concerto per due pianofortiM. RAVEL – Ma mère l’oyeG. GERSHWIN – Rapsodia in blu

2005-2006

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

10 novembre 2005 – Auditorium NiccolòPaganiniRadu Lupu – pianoforte

R. SCHUMANN – Waldszenen op. 82R. SCHUMANN – Humoreske in si bemolle maggiore op. 20R. SCHUMANN – Sonata n. 1 in fa diesis minore op. 11

8 febbraio 2006 – Auditorium Niccolò PaganiniProgetto ShostakovichTrio Tchaikovsky:Pavel Vernikov – violino Anatole Liebermann – violoncello Konstantin Bogino – pianoforte

P. I. TCHAIKOVSKY – Trio in la minore op. 50D. SHOSTAKOVICH – Trio in mi minore op. 67

17 febbraio 2006 – Auditorium Niccolò PaganiniIntegrale delle Sonate e Variazioni per violoncelloe pianoforte di Ludwig van BeethovenDavid Geringas – violoncelloIan Fountain – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Dodici Variazioni sul tema «See,the conqu’ring hero comes» op. 5 dall’Oratorio«Giuda Maccabeo» di G.F. HaendelL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 1 in fa maggiore op. 5

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L. V. BEETHOVEN – Sette Variazioni sul tema «BeiMännern welche Liebe fühlen» da «Il flauto magico»di W.A. MozartL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 3 in la maggiore op. 69

19 febbraio 2006 – Auditorium Niccolò PaganiniIntegrale delle Sonate e Variazioni per violoncelloe pianoforte di Ludwig van BeethovenDavid Geringas – violoncelloIan Fountain – pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 2 in sol minore, op. 5L. V. BEETHOVEN – Sonata n. 1 in do maggiore,op. 102L. V. BEETHOVEN – Dodici Variazioni sul tema «EinMädchen oder Weibchen» da «Il flauto magico» diW.A. MozartL. V. BEETHOVEN – Sonata n. 2 in re maggiore,op. 102

5 marzo 2006 – Auditorium Niccolò PaganiniMikhail Pletnev – pianoforteF. CHOPIN – Fantasia in fa minore op. 49F. CHOPIN – Cinque Mazurche:

– in re bemolle maggiore op. 30, n. 3– in do diesis minore op. 50, n. 3– in do maggiore op. 68, n. 1– in do minore op. 56, n. 3– in fa minore op. 68, n. 4

F. CHOPIN – Ballata n. 1 in sol minore op. 23F. CHOPIN – Polonaise-Fantaisie in la bemolle mag-giore op. 61F. CHOPIN – Quattro Notturni:

– in fa diesis minore op. 48, n. 2

– in mi bemolle maggiore op. 9, n. 2– in fa minore op. 55, n. 1– in do diesis minore op. 27, n. 1

F. CHOPIN – Due Valzer:– in la bemolle maggiore op. 34, n. 1– in mi minore (opera postuma)

I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

21 novembre 2005 – Casa della Musica‘Bach: Variazioni Goldberg’Andrea Bacchetti – pianoforte J. S. BACH – Variazioni Goldberg BWV 988

3 dicembre 2005 – Casa della Musica‘Quintetti inediti di Luigi Boccherini’Umberto Clerici – violoncello Claudy Arimany – flauto Trio Gaudeamus:Duccio Beluffi – violinoSimone Briatore – violaBeatrice Pomarico – violoncelloL. BOCCHERINI – Quintetto in do maggioreL. BOCCHERINI – Quintetto in si bemolle maggioreL. BOCCHERINI – Quintetto in fa maggioreL. BOCCHERINI – Quintetto in sol maggiore

1 gennaio 2006 – Casa della Musica“Concerto di Capodanno” (fuori abbonamento)Giampaolo Bandini – chitarraCorrado Giuffredi – clarinettoEnrico Fagone – contrabbasso Cesare Chiacchiaretta - fisarmonica

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17 gennaio 2006 – Casa della Musica‘Bach: L’arte della Fuga’Ton Koopman – clavicembaloTini Mathot – clavicembalo

J. S. BACH – Die Kunst der Fuge BWV 1080

22 gennaio 2006 – Casa della Musica‘I Quartetti di Schumann’Quartetto Auryn:Matthias Lingenfelder – violinoJeans Oppermann – violinoStewart Eaton – violaAndreas Arndt – violoncello

R. SCHUMANN – Quartetto op. 41, n. 1 in la minoreR. SCHUMANN – Quartetto op. 41, n. 2 in fa maggioreR. SCHUMANN – Quartetto op. 41, n. 3 in la maggiore

11 febbraio 2006 – Casa della Musica‘Integrale Sonate di Beethoven’ (parte VIII)Alberto Miodini – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 14, n. 1 in mi maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 2, n. 3 in do maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata «Quasi una fantasia»op. 27, n. 1 in mi bemolle maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 3 in mi bemollemaggiore

21 febbraio 2006 – Casa della Musica‘Dmitri Shostakovich: La Sonata per viola’Duo Giun – Haruka:Junichiro Murakami – viola

Haruka Moritada – pianoforte(Primo premio Trio di Trieste 2005)

R. SCHUMANN – Märchenbilder op. 113F. MENDELSSOHN – Sonata in do minoreD. SHOSTAKOVICH – Sonata op. 147

6 marzo 2006 – Casa della Musica‘Le Sonate di Felix Mendelssohn’Vittorio Ceccanti – violoncelloBruno Canino – pianoforte

F. MENDELSSOHN – Variazioni Concertanti op.17 in remaggioreF. MENDELSSOHN – Sonata n. 1, op.45 in si bemollemaggioreM. DALL’ONGARO – Opus Felix (2005) per violoncelloe pianoforte dedicato a Vittorio Ceccanti e Bruno Ca-nino (Prima esecuzione assoluta)F. MENDELSSOHN – Sonata n. 2, op.58 in re maggiore

11 marzo 2006 – Casa della Musica‘Mozartiadi, omaggio a Mozart a 250 anni dalla na-scita’Ensemble Berlin – I Solisti dei Berliner Philarmoniker

W. A. MOZART – Quintetto KV. 407 in mi bemolle mag-gioreW. A. MOZART – Sonata KV. 292 in si bemolle mag-gioreW. A. MOZART – Quartetto KV 370 in fa maggioreW. A. MOZART – Divertimento «Nannerl» KV. 251 in remaggiore

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Radu Lupu.

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7 aprile 2006 – Casa della Musica‘L. v. Beethoven: integrale dei Quartetti’ (parte III)Quartetto di Cremona:Cristiano Gualco – violinoPaolo Andreoli – violino Simone Gramaglia – violaGiovanni Scaglione – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 3 in do maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 3 in re maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 130 con «Grande Fuga»in si bemolle maggiore

21 aprile 2006 – Casa della Musica‘La musica da camera di Brahms: i Trii con piano-forte’Trio di Parma:Alberto Miodini – pianoforteIvan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncello

J. BRAHMS – Trio op. 87 in do maggioreJ. BRAHMS – Trio op. 101 in do minoreJ. BRAHMS – Trio op. 8 in si maggiore

2006-2007I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

8 novembre 2006 – Casa della Musica‘Grandi interpreti’Trevor Pinnock – clavicembalo

J. S. BACH – Toccata BWV 912 in re maggioreJ. P.SWEELINCK – Mein junges Leben hat ein EndJ. S. BACH – Suite francese n. 5, BWV 816 in sol mag-gioreJ. J. FROBERGER – Toccata in la minoreJ. J. FROBERGER – Suite in do maggiore, «Lamentosopra la dolorosa perdita della Real Maestà di Fer-nando IV Rè de Romani»J. S. BACH – Concerto italiano per clavicembalo solo

18 dicembre 2006 – Casa della Musica‘La musica da camera di Brahms: le Sonate per vio-lino’Duo Ruta - Cannavale:Alberto Maria Ruta – violino Antonello Cannavale – pianoforte

J. BRAHMS – Sonata op. 78 in sol maggioreJ. BRAHMS – Sonata op. 100 in la maggioreJ. BRAHMS – Sonata op. 108 in re minore

12 gennaio 2007 – Casa della Musica‘Ciclo Bach: lo Stile francese e la Maniera italiana’Andrea Padova – pianoforte

J. S. BACH – Aria Variata alla Maniera ItalianaBWV 989 in la minoreJ. S. BACH – Concerto Italiano BWV 971J. S. BACH – Ouverture nello Stile Francese BWV 831in si minore

22 gennaio 2007 – Casa della Musica‘I quartetti di Beethoven’ (parte IV)Quartetto Henschel:

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Christoph Henschel – violino Markus Henschel – violino Monika Henschel-Schwind – viola Mathias Beyer-Karlshøj – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 4 in do minoreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 74 «Harfenquartett»in mi bemolle maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 59, n. 3 in mi mi-nore

29 gennaio 2007 – Casa della Musica‘Compositori ebrei nel giorno della memoria’Giampaolo Bandini – chitarraQuartetto Henschel:Christoph Henschel – violino Markus Henschel – violino Monika Henschel-Schwind – viola Mathias Beyer-Karlshøj – violoncello

E. SHULHOFF – Quartetto n. 1D. SHOSTAKOVICH – Quartetto n. 8, op. 110 in do mi-nore, dedicato alle vittime del fascismoF. MENDELSSOHN – Quartetto op 44/1 in re maggioreM. CASTELNUOVO-TEDESCO – Quintetto op. 143

17 febbraio 2007 – Casa della Musica‘La musica da camera di Brahms: i Quintetti’Giuseppe Andaloro – pianoforte (I premio Busoni2005)Corrado Giuffredi – clarinettoQuartetto Savinio:Alberto Maria Ruta – violino

Rossella Bertucci – violinoFrancesco Solombrino – violaLorenzo Ceriani – violoncello

J. BRAHMS – Quintetto op. 115 con clarinetto in si mi-noreJ. BRAHMS – Quintetto op. 34 con pianoforte in fa mi-nore

10 marzo 2007 – Casa della Musica‘Ludwig van Beethoven: integrale delle Sonate’ (parteVIII)Andreas Henkel – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 2, n. 2 in la maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 2 «La tempesta»in re minoreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 54 in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 78 in fa diesis maggiore

24 marzo 2007 – Casa della Musica‘Rarità beethoveniane’Vladimir Mendelssohn – violaAndrea Rucli – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sette variazioni sull’aria «BeiMännern, welche Liebe fülhen» WoO46, dal «FlautoMagico» di W. A. Mozart, in mi bemolle maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 17 in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Notturno op. 42 in re maggiore

18 aprile 2007 – Casa della Musica‘Pastor Fido: le Sonate di Antonio Vivaldi’Stefano Bagliano – flauto dolce

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Erich Oskar Hütter – violoncelloAndrea Coen – clavicembalo

A. VIVALDI – Sonata in mi minore dal Manoscritto diStoccolma per flauto e clavicembaloA. VIVALDI – Sonata in mi minore per violoncello eclavicembaloA. VIVALDI – Sonata in sol maggiore da «Il PastorFido» per flauto e clavicembaloA. VIVALDI – Sonata in si bemolle maggiore per vio-loncello e clavicembaloA. VIVALDI – Concerto op. 3, n. 9 in re maggiore tra-scritto da J. S. Bach per clavicembaloA. VIVALDI – Sonata in sol minore da «Il Pastor Fido»per flauto e basso continuo.

27 aprile 2007 – Casa della Musica‘Ludwig van Beethoven: integrale delle Sonate’ (parteIX)Bruno Canino – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 7 in mi bemolle mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 22 in si bemolle mag-gioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 31, n. 1 in sol maggiore

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

18 gennaio 2007 – Auditorium Niccolò PaganiniFazil Say – pianoforte

J. S. BACH – Suite francese n. 6 in mi maggiore BWV 817J. S. BACH-F. SAY – Fantasia in sol minore BWV 542F. J. HAYDN – Sonata n. 48 in do maggioreHOB XVI/35M. RAVEL – SonatineS. PROKOF’EV – Sonata n. 7 in si bemolle maggioreop. 83

26 gennaio 2007 – Auditorium Niccolò PaganiniGrigory Sokolov – pianoforte

F. SCHUBERT – Sonata in do minore D. 958A. SCRIABIN – Preludio e Notturno per la mano sinistraop. 9 A. SCRIABIN – Sonata n. 3 in fa diesis minore op. 23 A. SCRIABIN – Due poemi op. 69A. SCRIABIN – Sonata n. 10, op. 70 A. SCRIABIN – Vers la flamme, poème op. 72

13 febbraio 2007 – Auditorium Niccolò PaganiniOlli Mustonen – Pianoforte

J. S. BACH – Variazioni Goldberg BWV 988

30 marzo 2007 – Auditorium Niccolò PaganiniLeonidas Kavakos – violinoPeter Nagy – pianoforte

M. RAVEL – Sonata PostumaK. SZYMANOWSKI – Miti, op. 30 I. STRAVINSKIJ – DivertimentoL. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore n. 10,op. 96

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2007-2008I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

21 novembre 2007 – Casa della Musica‘La musica pianistica di Robert Schumann’Gianluca Cascioli – pianoforte

R. SCHUMANN – Fantasia op. 17 in do maggioreR. SCHUMANN – Allegro op. 8 in si minoreR. SCHUMANN – Carnaval op. 9

15 dicembre 2007 – Casa della Musica‘Ciclo Bach: Suite inglesi e francesi’Andrea Bacchetti – pianoforte

J. S. BACH – Suite inglese n. 5, BWV 810 in mi minoreJ. S. BACH – Suite francese n. 5, BWV 816 in sol mag-gioreJ. S. BACH – Suite inglese n. 3, BWV 808 in sol minoreJ. S. BACH – Suite francese n. 3, BWV 814 in si minore

7 gennaio 2008 – Casa della Musica‘La musica da camera di Brahms: i Sestetti per archi’Salzburg Hyperion Ensemble

R. STRAUSS – Sestetto da «Capriccio»J. BRAHMS – Sestetto op. 18, n. 1 in si bemolle mag-gioreJ. BRAHMS – Sestetto op. 36, n. 2

25 gennaio 2008 – Casa della Musica‘Ciclo Bach: le Partite’Ramin Bahrami – pianoforte

J. S. BACH – Partita n. 1, BWV 825 in si bemolle mag-gioreJ. S. BACH – Partita n. 6, BWV 830 in mi minore J. S. BACH – Partita n. 2, BWV 826 in do minore J. S. BACH – Partita n. 4, BWV 828 in re maggiore

1 febbraio 2008 – Casa della Musica‘Ludwig van Beethoven: integrale delle Sonate pervioloncello’ (parte I)Vittorio Ceccanti – violoncelloChong Park – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Dodici Variazioni su «See, the con-qu’ring hero comes» dall’Oratorio «Judas Macca-bäus», WoO 45 di G. F. Haendel in sol maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 5, n. 2 in sol minore L. V. BEETHOVEN – Dodici variazioni sul tema dal«Flauto Magico», «Ein Mädchen oder Weibchen»op. 66 di W. A. Mozart in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 69, n. 3 in la maggiore

27 febbraio 2008 – Casa della Musica‘Ludwig van Beethoven: integrale delle Sonate pervioloncello’ (parte II)Alexander Hülshoff – violoncelloPatricia Pagny – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata op. 5, n.1 in fa maggioreL. V. BEETHOVEN – Sette Variazioni sul tema dal«Flauto Magico», «Bei Männern, welche Liebe fühlen»WoO 46 in mi bemolle maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 102, n. 1 in do maggioreL. V. BEETHOVEN – Sonata op. 102, n. 2 in re maggiore

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12 marzo 2008 – Casa della Musica‘I Quartetti di Beethoven’ (parte V)R.T.E. Vanbrugh Quartet:Gregory Ellise – violinoKeith Pascoe – violinoSimon Aspell – violaChristopher Marwood – violoncello

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 131 in do diesis mi-noreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 132 in la minore

4 aprile 2008 – Casa della Musica‘I Quartetti di Beethoven’ (parte VI)‘Franz Schubert: Quintetto per archi’David Geringas – violoncelloAuryn Quartet – archi

L. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 5 in la maggioreL. V. BEETHOVEN – Quartetto op. 18, n. 2 in sol mag-gioreF. SCHUBERT – Quintetto op.161 in do maggiore

30 aprile 2008 – Casa della Musica‘Beethoven – Liszt: IX Sinfonia op. 125’Fabio Gemmiti – pianoforteSandro Gemmiti – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sinfonia op. 125, n. 9, trascrizioneper due pianoforti di Franz Liszt

9 maggio 2008 – Casa della Musica‘Grandi interpreti’David Russell – chitarra

(in collaborazione con il X Festival della Chitarra Nic-colò Paganini - fuori abbonamento)

J. ARCAS – Fantasia sui temi dall’opera di G.Verdi «LaTraviata»F. COUPERIN – Les Barricades Misterieuses *F. COUPERIN – Les Tours De Passe Passe *F. COUPERIN – Les Silvains (Rondeau) *I. ALBÉNIZ – Les ToursI. ALBÉNIZ – MallorcaI. ALBÉNIZ – MalagueñaJ. B. LOEILLET – Suite I *B. VERDERY – Now And Ever **P. ROSHEGER – Waltz n. 7P. ROSHEGER – LullabyP. ROSHEGER – Good Luck Waltz

* Transcription: David Russell.** Dedicated to David Russell

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

17 gennaio 2008 – Auditorium Niccolò PaganiniGrigory Sokolov – pianoforte

W. A. MOZART – Sonata in fa maggiore K. 280W. A. MOZART – Sonata in fa maggiore K. 332F. CHOPIN – Ventiquattro Preludi op. 28

12 febbraio 2008 – Auditorium Niccolò PaganiniAlexander Lonquich – pianoforte

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F. CHOPIN – Prélude op. 45 in do diesis minore C. DEBUSSY – Préludes, Libro secondoR. SCHUMANN – Kreisleriana op.16

29 febbraio 2008 – Auditorium Niccolò PaganiniJordi Savall – viola da gamba (Barak Norman, Lon-don 1697)Rolf Lislevand – tiorba e chitarra

D. ORTIZ – Folias & RomanescasT. HUME – Musicall HumorsG. SANZ – Piezas para la Guitarra (Jàcaras; Cana-rios)M. MARAIS – Pièces de VioleSAINTE-COLOMBE le fils – Fantaisie en RondeauSAINTE-COLOMBE le fils – Les PleursJ. S. BACH – Bourrée II dalla suite in sol maggioreBWV 1010R. DE VISÉE – Les Sylvains de Monsieur CouperinM. MARAIS – Couplets des Folies d’Espagne

17 marzo 2008 – Auditorium Niccolò PaganiniSimonide Braconi – violaTrio Di Parma:Alberto Miodini – pianoforteIvan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncello

F. SCHUBERT – Adagio (“Notturno”) op. post. 148 in mibemolle maggioreF. MENDELSSOHN – Trio op. 66 in do minoreR. SCHUMANN – Quartetto op. 47 in mi bemolle mag-giore per pianoforte e archi

2008-2009I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

30 novembre 2008 – Casa della Musica‘Grandi interpreti’Tom Koopman – clavicembalo e organoTini Mathot – clavicembaloReine Marie Verhagen – flauto dolce

J. S. BACH – Preludio e Fuga BWV 547 in do maggioreper due clavicembaliJ. S. BACH – Triosonata BWV 529 in fa maggiore perflauto e clavicembaloJ. S. BACH – Pastorale BWV 590 in fa maggiore perorganoG. P. TELEMANN – Concerto in re minore per flauto,clavicembalo obbligato e basso continuoA. CORELLI – Sonata «La follia», op. 5, n. 12 perflauto e basso continuoW. A. MOZART – Andante K 616 in fa maggiore perorganoG. P. TELEMANN – Concerto in do minore per flauto,clavicembalo obbligato e basso continuo

17 gennaio 2009 – Casa della Musica‘Pyotr Ilyich Tchaikovsky: Souvenir de Florence’Salzburg Hyperion Ensemble

A. DVORÁK – Sestetto op. 48 in la maggioreP. I. TCHAIKOVSKY – Sestetto «Souvenir de Florence»op. 70, in re minore

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11 febbraio 2009 – Casa della Musica‘La musica da camera di Brahms: Sonate e Trii’Corrado Giuffredi – clarinettoAlexander Hülshoff – violoncelloPatricia Pagny – pianoforte

J. BRAHMS – Sonata op. 120, n. 1 in fa minore per cla-rinetto e pianoforteJ. BRAHMS – Sonata n. 2, op. 99 in fa maggiore pervioloncello e pianoforteJ. BRAHMS – Trio op. 114 in la minore

20 febbraio 2009 – Casa della Musica‘La musica da camera di Brahms: i Quartetti con pia-noforte’Alberto Ruta – violinoBruno Boano – violaAlain Meunier – violoncelloAntonello Cannavale – pianoforte

J. BRAHMS – Quartetto n. 1, op. 25 in sol minoreJ. BRAHMS – Quartetto n. 3, op. 60 in do minore

4 marzo 2009 – Casa della Musica‘Haydn e Mendelssohn: celebrazione dei loro bicente-nari’Michelangelo String Quartet:Mihaela Martin – violinoStephan Picard – violinoNobuko Imai – violaFrans Helmerson – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto op. 55, n. 2 «Rasiermesser» infa minore

F. J. HAYDN – Quartetto op. 76, n. 4 «Aurora» in si be-molle maggioreF. MENDELSSOHN – Quartetto op. 13 in la minore

16 marzo 2009 – Casa della Musica‘La musica da camera di Brahms: Trii e Quartetticon pianoforte’Alessio Allegrini – cornoJunichiro Murakami – viola Ars Trio Di Roma:Marco Fiorentini – violinoMichele Chiapperino – violoncelloLaura Pietrocini, pianoforte

J. BRAHMS – Trio op. 40 in mi bemolle maggiore, percorno, violino e pianoforteJ. BRAHMS – Quartetto n. 2, op. 26 in la maggiore perpianoforte e archi

1 aprile 2009 – Casa della Musica‘Haydn e Mendelssohn: celebrazione dei loro bicente-nari’Ronald Brautigam – pianoforte

F. J. HAYDN – Sonata n. 60, Hob. XVI/50 in do maggioreF. J. HAYDN – Sonata n. 61 XVI/51 in re maggioreF. J. HAYDN – Sonata n. 62 XVI/52 in mi bemolle mag-gioreF. MENDELSSOHN – Rondò Capriccioso op. 14 in mimaggioreF. MENDELSSOHN – Tre fantasie o capricci op. 16F. MENDELSSOHN – Fantasia op. 28 in fa diesis minoreF. MENDELSSOHN – Variations sérieuses op. 54 in reminore

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Grigory Sokolov.

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15 aprile 2009 – Casa della Musica‘Pyotr Ilyich Tchaikovsky: le Stagioni’Boris Petrushansky – pianoforteP. I. TCHAIKOVSKY – Stagioni op. 37bM. J. GLINKA – Variazioni sul tema dell’opera «I Ca-puleti e i Montecchi» di BelliniM. J. GLINKA – BarcarolaM. J. GLINKA – Rondino brillante con il tema del-l’opera «I Capuleti e i Montecchi» di BelliniD. SHOSTAKOVICH – Tre Preludi e Fughe dall’op. 87:

– n. 4 in mi minore– n. 7 in la maggiore– n. 15 in re bemolle maggiore

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

3 dicembre 2008 - Teatro Regio di ParmaRadu Lupu - pianoforteL. V. BEETHOVEN – Sonata in mi maggiore n. 9,op. 14/1 L. V. BEETHOVEN – Sonata in sol maggiore n. 10,op. 14/2L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore n. 8, op. 13«Patetica»R. SCHUMANN – Arabeske in do maggiore op. 18R. SCHUMANN – Fantasia in do maggiore op. 17

3 febbraio 2009 - Auditorium Niccolò PaganiniQuartetto Hagen:Lukas Hagen – primo violino Rainer Schmidt – secondo violino

Veronika Hagen – violaClemens Hagen – violoncello

F. J. HAYDN – Quartetto in fa minore op. 20, n. 5,Hob. III/35B. BARTOK – Quartetto n. 3, SZ 85F. MENDELSSOHN – Quartetto in la minore op. 13

9 febbraio 2009 – Auditorium Niccolò PaganiniSteven Isserlis – violoncelloOlli Mustonen – pianoforte

B. BRITTEN – Sonata in do maggiore op. 65O. MUSTONEN – Sonata per violoncello e pianoforte(1967)J. SIBELIUS – Malinconia op. 20I. STRAVINSKIJ – Chanson RusseB. MARTINU – Sonata n. 1 H. 277

23 marzo 2009 – Auditorium Niccolò PaganiniConcerto inaugurale del XI Festival della ChitarraNiccolò PaganiniDaniel Binelli – bandoneónEduardo Isaac – chitarra

“El tango y su historia”A. VILLOLDO – El PorteñitoE. FRANCINI – AzabacheE. DOLFINO – Recuerdo de Bohemia, per bandoneónP. MAFFIA – AmuradoR. GRELA – A San TelmoF. TAVOLARO – Metatango n. 2

“Imagenes de Buenos Aires”D. BINELLI – Preludio

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D. BINELLI – MilongaD. BINELLI – Tango

“Tango y milonga” (solos de guitarra)J. PLAZA – DanzarinJ. PLAZA – NocturnaJ. DE CARO – Buen amigoD. BINELLI – Anhelo y MisterioA. PIAZZOLLA – Oblivion, per bandoneonA. PIAZZOLLA – TriunfalA. PIAZZOLLA – Adios nonino

31 marzo 2009 – Auditorium Niccolò PaganiniTrevor Pinnock – clavicembalo

H. PURCELL – Suite in la minore Z 663F. J. HAYDN – Sonata in re maggiore Hob. XVI-14G. F. HAENDEL – Suite in sol minore n. 7, HWV 432G. F. HAENDEL – Suite in fa maggiore n. 2 HWV 427H. PURCELL – Suite in sol minore n. 2, Z 661F. J. HAYDN – Sonata in sol maggiore Hob. XVI-27

2010I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:Omaggio a Frédéric Chopin nel bicentenario dellanascita

16 gennaio 2010 – Casa della MusicaPietro De Maria – pianoforte

F. CHOPIN – Notturni op. 27F. CHOPIN – Sonata n. 2, op. 35F. CHOPIN – Ballata n. 1, op. 23

F. CHOPIN – Ballata n. 2, op. 38F. CHOPIN – Ballata n. 3, op. 47F. CHOPIN – Ballata n. 4, op. 52

8 febbraio 2010 – Casa della MusicaNatalia Gutman Trio:Natalia Gutman – violoncelloSlatoslav Moroz – violinoDimitri Vinnik – pianoforte

A. DVORÁK – Quattro pezzi romantici op. 75F. CHOPIN – Sonata op. 65F. CHOPIN – Trio op. 8

24 febbraio 2010 – Casa della MusicaAlberto Miodini – pianoforte

F. CHOPIN – Quattro Mazurche op. 24F. CHOPIN – Tre Valzer op. 34F. CHOPIN – Fantasia op. 49F. CHOPIN – Sonata n. 3, op. 58

10 marzo 2010 – Casa della MusicaMaurizio Baglini – pianoforteI Solisti Dell’orchestra Da Camera Della Campania

F. CHOPIN – Concerto n. 2 op. 21* F. CHOPIN – Concerto n. 1 op. 11** versione cameristica dello stesso autore

22 marzo 2010 – Casa della MusicaBeata Morawska – mezzosopranoJoanna Trzeciak – pianoforte

F. CHOPIN – Canti polacchi op. 74

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14 aprile 2010 – Casa della MusicaRoberto Plano – pianoforte

F. CHOPIN – Due notturni op. 55F. CHOPIN – Polonaise-Fantaisie op. 61F. CHOPIN – Quattro Mazurche op. 68F. CHOPIN – Scherzo n. 3, op. 39F. CHOPIN – Ventiquattro Preludi op. 28

10 maggio 2010 – Casa della MusicaMaurizio Baglini – pianoforte

F. CHOPIN – Dodici studi op. 10F. CHOPIN – Dodici studi op. 25

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

3 febbraio 2010 – Teatro Regio di ParmaKremerata Baltica Chamber OrchestraGidon Kremer – direzione e violino solistaKhatia Buniatishvili – pianoforte

RAMINTA ŠERKŠNYTE – Midsummer Song, per orche-stra d’archi e percussioniW. A. MOZART – Concerto in re maggiore per violino eorchestra n.2, K211G. PELECIS – Flowering Jasmin, per violino, vibrafonoe archiF. J. HAYDN – Doppio concerto in fa maggiore per pia-noforte, violino e archi Hob.XVIII:6

14 febbraio 2010 – Teatro Regio di ParmaKristian Zimerman – pianoforte

F. CHOPIN – Notturno in fa diesis maggiore op.15, n.2F. CHOPIN – Sonata in si minore op.58F. CHOPIN – Scherzo n.2 in si bemolle maggiore, op.31F. CHOPIN – Sonata in si bemolle minore op.35F. CHOPIN – Barcarola in fa diesis maggiore op.60

3 marzo 2010 – Teatro Regio di ParmaDavid Geringas – violoncelloIan Fountain – pianoforte

F. CHOPIN – Introduction et Polonaise Brillante in domaggiore per pianoforte e violoncello op.3R. SCHUMANN – Fantasiestücke per pianoforte e vio-loncello op.73F. CHOPIN – Grand Duo Concertant per pianoforte evioloncello su temi da Robert le Diable di MeyerbeerR. SCHUMANN – Adagio und Allegro per pianoforte evioloncello op.70F. CHOPIN – Sonata in sol minore per violoncello e piano-forte op.65

17 marzo 2010 - Auditorium Niccolò PaganiniConcerto inaugurale del XII Festival della ChitarraNiccolò PaganiniPepe Romero – chitarra

I. ALBÉNIZ – Asturias “Leyenda”I. ALBÉNIZ – GranadaI. ALBÉNIZ – Rumores de la CaletaI. ALBÉNIZ – Torre BermejaI. ALBÉNIZ – CórdobaI. ALBÉNIZ – SevillaF. TÁRREGA – Preludio n.1 «Preludio religioso»

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Gian Paolo Minardi e Krystian Zimerman.

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F. TÁRREGA – Lágrima, preludioF. TÁRREGA –¡Adelita!, mazurcaF. TÁRREGA –¡Marieta!, mazurcaF. TÁRREGA – Mazurca en SolF. TÁRREGA – Danza MoraF. TÁRREGA – Tango MariaF. TÁRREGA – Endecha, preludioF. TÁRREGA – Rosita, polcaF. TÁRREGA – Capricho ÁrabeF. TÁRREGA – Gran Jota

3 Maggio 2010 – Teatro Regio di ParmaVictoria Mullova – violino

J. S. BACH – Partita in mi maggiore n. 3, BWV 1006J. S. BACH – Sonata in sol minore n. 1, BWV 1001J. S. BACH – Partita in re minore n. 2, BWV 1004

23 aprile 2010 – Teatro Regio di ParmaIvo Pogorelich – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata in do minore n. 32,op. 111L. V. BEETHOVEN – Bagatella in la minore WoO 59«Per Elisa»L. V. BEETHOVEN – Sonata in fa diesis maggiore n. 24,op. 78J. BRAHMS – Intermezzo in la maggiore op. 118, n. 2A. SCRIABIN – Sonata in fa diesis maggiore n. 4,op. 30S. RACHMANINOV – Sonata in si bemolle minore n. 2,op. 36

2011I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:

21 gennaio 2011 – Casa della Musica‘Liszt, Paganini e la trascendenza’Maurizio Baglini – pianoforteF. LISZT – Études d’exécution transcendanteF. LISZT – Grandes Études de Paganini

9 febbraio 2011 – Casa della Musica‘Le Rapsodie Ungheresi’Giovanni Bellucci – pianoforteF. LISZT – Rhapsodies Hongroises

16 febbraio 2011 – Casa della Musica‘Il viaggio’Enrico Pace – pianoforteF. LISZT – Années de Pèlerinage, première année(Suisse)F. LISZT – Sonata in si minore

28 febbraio 2011 – Casa della Musica‘Liszt e l’Italia’Roberto Plano – pianoforteF. LISZT – Sposalizio, Il Penseroso, Canzonetta delSalvator Rosa, Venezia e Napoli (da Années de pèle-rinage, deuxième année, Italie)F. LISZT – Rigoletto. Paraphrase de concert (Verdi)F. LISZT – Réminiscences de Lucia de Lammermoor(Donizetti) F. LISZT – Réminiscences de Norma (Bellini)

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11 Marzo 2011 – Casa della Musica‘La produzione cameristica’Duccio Ceccanti – violinoVittorio Ceccanti – violoncelloBruno Canino – pianoforte

F. LISZT – Elegie n.2 F. LISZT – Rapsodie hongroise IX (Le carnaval de Pest)F. LISZT – La Lugubre GondolaF. LISZT – EpithalamR. SCHUMANN – FantasiestückeR. SCHUMANN – Trio n.3 in sol minore op.110

1 aprile 2011 – Casa della Musica‘Liszt, Schubert e il Lied’Roberto Cappello – pianoforte

F. LISZT-F. SCHUBERT – Schwanengesang (Il canto delcigno)

8 aprile 2011 – Casa della Musica‘Liszt, Wagner, Verdi tra sacro e profano’Andrea Padova – pianoforte

F. LISZT-R. WAGNER – Elsas Traum (Lohengrin) F. LISZT-R. WAGNER – Spinnerlied (Der fliegende Hol-länder)F. LISZT-R. WAGNER – Ballade (Der fliegende Holländer)F. LISZT-R. WAGNER – “O du mein holder Abendstern”.Rezitativ und Romanze (Tannhäuser)F. LISZT-R. WAGNER – Feierlicher Marsch zum heili-gen Gral (Parsifal)F. LISZT-G. VERDI – Agnus Dei della Messa da RequiemF. LISZT-G. VERDI – Ernani. Paraphrase de concert

F. LISZT-G. VERDI – Aida. Danza sacra e Duetto finaleF. LISZT-G. VERDI – Réminiscences de Boccanegra

27 aprile 2011 – Casa della Musica‘Liszt e la poesia’Lella Costa – voce recitanteRoberto Plano – pianoforteF. LISZT – Il monaco triste (melologo)F. LISZT – Lenore (melologo)F. LISZT – Tre Sonetti del Petrarca F. LISZT – Après une lecture du Dante

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

1 febbraio 2011 – Teatro Regio di ParmaAlexander Lonquich – pianoforteF. LISZT – Vallée d’Obermann (S.160), da Années depèlerinage. Première année: Suisse.F. SCHUBERT – Sonata n.15 in do maggiore (D.840)F. LISZT – Sonata in si minore (S.178)

7 febbraio 2011 – Teatro Regio di ParmaGrigory Sokolov – pianoforteJ. S. BACH – Concerto nello stile italiano in fa mag-giore, BWV971, dalla Clavierübung, II parteJ. S. BACH – Ouverture in stile francese, in si minore,BWV831R. SCHUMANN – Humoreske in si bemolle maggiore,op.20R. SCHUMANN – Klavierstücke op.32

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Salvatore Accardo e Giampaolo Bandini (foto di Pietro Bandini).

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16 marzo 2011 – Teatro Regio di ParmaConcerto inaugurale XIII Festival della ChitarraNiccolò Paganini Salvatore Accardo – violinoGiampaolo Bandini – chitarraLaura Gorna – violinoFrancesco Fiore – violaCecilia Radic – violoncello

N. PAGANINI – Terzetto per violino, violoncello e chi-tarra, in re maggiore, M.S.69 N. PAGANINI – Quartetto per archi n.1, in re minore,M.S.20N. PAGANINI – Venti variazioni sul «Carnevale diVenezia», (trascrizione per violino e chitarra), op.10,M.S.59N. PAGANINI – Quartetto per violino, viola, violoncelloe chitarra n.14, M.S.41

27 marzo 2011 – Teatro Regio di ParmaEmanuel Ax – pianoforte

F. SCHUBERT – Quattro Impromptus, op.142, D.935 F. SCHUBERT – Sonata n.13 in la maggiore, op.120,D.664F. SCHUBERT – Sonata n.21 in si bemolle maggiore,D.960

3 aprile 2011 – Teatro Regio di ParmaShlomo Mintz – violinoPetr Jirikovsky – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata n.3 in mi bemolle mag-giore, op. 12, n. 3

L. V. BEETHOVEN – Sonata n.5 in fa maggiore, op.24«Primavera»L. V. BEETHOVEN – Sonata n.7 in do minore, op. 30,n. 2

22001122

I CONCERTI DELLA CASA DELLA MUSICA:“Omaggio a Claude Debussy” nel centocinquante-simo anniversario della nascita

28 gennaio 2012 – Casa della MusicaTalich Quartet:Jan Talich e Roman Patočka – violiniVladimir Bucak – viola Petr Prause – violoncello

M. RAVEL – Quartetto in fa maggioreC. DEBUSSY – Quartetto in sol minore op. 10

13 febbraio 2012 – Casa della MusicaSilvia Chiesa – violoncelloCorrado Giuffredi – clarinettoMaurizio Baglini – pianoforte

C. DEBUSSY – Sonata per violoncello e pianoforteC. DEBUSSY – Petite Pièce per clarinetto e pianoforteC. DEBUSSY – Prémière Rapsodie per clarinetto epianoforteG. FAURÉ – Trio in re minore op. 120 (versione ori-ginale dell’autore)

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27 febbraio 2012 – Casa della Musica Philippe Graffin – violinoClaire Désert – pianoforte

M. RAVEL – Sonata op. postumaC. DEBUSSY – Il pleure dans mon coeur (trascrizionedi A.Hartmann)C. DEBUSSY – La fille aux cheveux de lin (trascri-zione di A.Hartmann)C. DEBUSSY – Minstrels (trascrizione di A.Har-tmann)C. DEBUSSY – Andante e ScherzoE. GRIEG – Sonata n.1 op.8 in fa maggioreE. DOHNÁNYI – Andante rubato alla zingarescaG. ENESCU – Impressions d’enfance op.28M. RAVEL – Tzigane

14 marzo 2012 – Casa della MusicaTrio di Parma: Ivan Rabaglia – violinoEnrico Bronzi – violoncello.Alberto Miodini – pianoforte

C. DEBUSSY – Trio in sol maggioreF. MARTIN – Trio su temi popolari irlandesiM. RAVEL – Trio in la minore

26 marzo 2012 – Casa della MusicaElena Bucci – voce recitanteMassimo Mercelli – flautoFulvio Fiorio – flautoMassimo Piva – violaNicoletta Sanzin – arpaTiziana Tornari – arpa

C. DEBUSSY - Sonata per flauto, viola e arpaC. DEBUSSY - Prèmiere Arabesque per due arpeC. DEBUSSY - Clair de lune per due arpeC. DEBUSSY - Syrinx per flauto soloC. DEBUSSY - Les Chansons de Bilitis per voce, dueflauti e due arpe (testi di Pierre Louÿs)

2 aprile 2012 – Casa della MusicaJoaquín Palomares – violinoCorrado Greco – pianoforte

E. GRANADOS – Sonata in mi bemolle maggioreC. DEBUSSY – Sonata in sol minoreC. FRANCK – Sonata in la maggiore

23 aprile 2012 – Casa della Musica Maurizio Baglini – pianoforte

C. DEBUSSY - Images – Première SérieC. DEBUSSY - Deux Préludes (La Cathédrale en-gloutie; Feux d’artifice)C. DEBUSSY - Deux ArabesquesC. DEBUSSY - Deux Études (Pour les cinq doigtsd'après Monsieur Czerny; Pour les arpèges composés)C. DEBUSSY - Images – Deuxième SérieC. DEBUSSY - L’Isle joyeuse

STAGIONE CONCERTISTICA DEL TEATROREGIO:

17 febbraio 2012 - Teatro Regio di ParmaLilya Zilberstein – pianoforte

J. BRAHMS – Tre intermezzi, op.117

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J. BRAHMS – Variazioni su un tema di Paganini,op.35M. MUSORGSKIJ – Quadri di un’esposizione

11 marzo 2012 - Teatro Regio di ParmaJulian Rachlin – violinoItamar Golan – pianoforte

L. V. BEETHOVEN – Sonata per violino e pianoforten.6, op.30 n.1J. BRAHMS - Sonata per viola e pianoforte in mi be-molle maggiore, op.120 n.2K. PENDERECKI - Sonata per violino e pianoforte,n.2

29 marzo 2012 - Teatro Regio di Parma Mischa Maisky – violoncello

J. S. BACH – Suite n. 3 in do maggiore, BWV 1009J. S. BACH – Suite n. 2, in re minore, BWV 1008J. S. BACH – Suite n. 6, in re maggiore, BWV 1012

16 aprile 2012 - Teatro Regio di Parma Concerto inaugurale del XIV Festival Internazionaledella Chitarra Niccolò PaganiniJordi Savall – viola da gambaRolf Lislevand – chitarra

M. MARAIS – Prélude en mi-Rondeau Champêtre(dalle Pièces de Viole du 3e livre)SAINTE-COLOMBE LE FILS – Fantaisie en Ron-deauSAINTE-COLOMBE LE FILS – Les PleursJ. S. BACH – Bourrée II (dalla Suite per violoncellon.4, BWV1010)

M. MARAIS – Suite d'un goût étranger:– Marche Tartare– La Tartarine & Double– Les Fétes Champetres– Allemande la Superbe– L'Arabesque– La Reveuse– Marche– Muzette

F. CORBETTA – Caprice de chaconne - Foliesd’EspagneMR. DE MACHY – PréludeM. MARAIS - Les Voix HumainesJ. B. A. FORQUERAY - La du vaucelA. M. Y COLL - Les Folies d'Espagne, Diferenciassobre las Folias

19 aprile 2012 – Teatro Regio di ParmaEmanuel Ax – pianoforte

A. COPLAND – Variazioni per pianoforteF. J. HAYDN – Variazioni in fa minore, op. 83,Hob.XVII:6L. V. BEETHOVEN – Variazioni “Eroica”. Quindicivariazioni su tema originale, con una fuga, op. 35R. SCHUMANN – Studi sinfonici, op.13

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Fonti

Biblioteca Palatina di Parma, sezione musicale:

Fondo Società dei Concerti(in corso di ricognizione)

Parma, Regio Conservatorio di Musica “ArrigoBoito”, dalla sua fondazione a tutto l’anno 1925,album fotografico

Fondo Pizzetti, epistolario

Archivio Storico del Conservatorio di Parma

Pratiche della Società dei Concerti, Anno 1925-1974

Casa della Musica, Archivio Storico del Teatro Regio

Manifesti 1896 - 1945

Legato Ferrarini

Archivio della Società dei Concerti:

Programmi di sala

Bilanci

Verbali di assemblea

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Bibliografia

Annuario del R. Conservatorio di Musica di Parma.Anno scolastico 1897-98, Parma, Stab. Tip. e Lit.Luigi Battei, 1899.

Annuario del R. Conservatorio di Musica di Parma.Anno scolastico 1898-99, Parma, Stab. Tip. e Lit.Luigi Battei, 1900.

Annuario del R. Conservatorio di Musica di Parma.Anno scolastico 1899-900, Parma, Stab. Tip. e Lit.Luigi Battei, 1901.

Manifestazioni Celebrative Parmensi. Onoranze aMacedonio Melloni nel primo centenario della suamorte svolte sotto l’alto patronato del Capo delloStato. Concerto sotto gli auspici della Società deiConcerti di Parma dell’orchestra da camera di Roma[...], Bologna, Tip. Compositori, 1954.

Programma-Ricordo del Grande Concerto Orche-strale diretto dal M° Arturo Toscanini la sera del dì11 novembre 1920 al Teatro Regio, Parma, Casa ti-pografico-editrice Mario Fresching, 1920.

R. Conservatorio di Musica in Parma. Società deiConcerti: Relazioni e bilanci del quinquennio 1906-1911, Parma, Tipografia Rossi-Ubaldi, 1912.

R. Conservatorio di Musica in Parma/Società dei Con-certi, Relazione dell’Annata 1907-1908 (letta ed ap-provata nell’Adunanza generale dei Soci il 7 Aprile1909), Parma, Officina d’Arti Grafiche di Parma,1910.

R. Conservatorio di Musica in Parma/Società dei Con-certi, Relazione dell’Annata 1908-1909, Parma, Of-ficina d’Arti Grafiche di Parma, 1910.

R. Conservatorio di Musica in Parma/Società di Con-certi, Relazione e Conto Consuntivo dell’annata1909-1910 (letti ed approvati nell’adunanza gene-rale dei Soci il 7 Aprile 1911), Parma, Prem. Stab.Tip. G. Ferrari e figli, 1912.

R. Conservatorio di Musica in Parma/Società di Con-certi, Relazione della Presidenza e Bilancio consun-tivo per l’annata 1910-1911 (letti e approvati nel-

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l’assemblea generale dei soci tenuta il 16 dicembre1911), Parma, Zerbini & Fresching Tipografi-Editori,1912.

Società di Concerti del R. Conservatorio di Musica inParma. Relazione dell’Annata 1914-1915, Parma,Officina Grafica Fresching & c., 1916.

Società di Concerti del R. Conservatorio di Musica inParma. Relazione dell’Annata 1921-1922.

Società di Concerti del R. Conservatorio di Musica inParma. Relazione dell’Annata 1922-1923.

L’azione svolta dalla Società dei Concerti annessa alRegio Conservatorio di Musica di Parma dall’anno1925 (III) all’anno 1929 (VII), Parma, Officina Gra-fica Fresching, 1929.

Statuto della Società dei Concerti del Regio Conser-vatorio di Musica di Parma (Roma, 17 febbraio1894), Parma Tip. Rossi Ubaldi, 1907.

Società di Concerti del R. Conservatorio di Musica inParma. Statuto (approvato dall’Assemblea generaledei Soci il dì 16 Giugno 1913), Parma, TipografiaZerbini & Fresching, 1913.

Società dei Concerti di Parma, Statuto Sociale deli-berato dall’Assemblea generale ordinaria dei Soci del27 ottobre 1960.

GASPARE NELLO VETRO, Dizionario della musica e deimusicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza

dalle origini al 1950, consultabile on-line, sul sitohttp://www.lacasadellamusica.it/vetro/.

GASPARE NELLO VETRO, Teatro Reinach: 1871-1944:gli spettacoli musicali, opere, concerti, operette,Parma, Comune: Archivio storico Teatro Regio,stampa, 1995.

«Gazzetta di Parma», annate dal 1894 al 1980.

GIOVANNI TEBALDINI, Ildebrando Pizzetti nelle “me-morie” di Giovanni Tebaldini, Parma, Ed. Fresching,1931.

GUIDO GASPERINI, Il R. Conservatorio di Musica inParma. Cenni di storia e di statistica, Parma, Stab.Tip. A. Zerbini & M. Freshing, 1913.

MASSIMO MILA, Giuseppe Verdi, Bari, Laterza, 1958

RAFFAELLA NARDELLA, La cultura verdiana nell’inse-gnamento di Tebaldini, in «Aurea Parma», LXXXV(gennaio-aprile 2001), pp. 65-82.

Ildebrando Pizzetti nel 20° anniversario della morte.Inizi Critici. Critiche, saggi, cronache. Per l’arte –Gazzetta di Parma, 1902-1907, a cura di Claudio delMonte e Vincenzo Raffaele Segreto, con la collabora-zione di Gian Paolo Minardi, Parma, Grafiche StepEditrice, 1989.

Mario Zanfi, a cura di Gaspare Nello Vetro, (Collanadi pubblicazioni del Conservatorio di musica “ArrigoBoito” di Parma, 5), Parma, La Linotipo, 1980.

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Indice analitico

Abbado, Michelangelo (violino, direzione)Abbiate, Luigi (violoncello)Abram, Sunna (pianoforte)Abramenkov, Andrej (violino)Accademia Corale di LeccoAccademia di Musica Antica di MoscaAccardo, Salvatore (violino) Achùcarro, Joaquin (pianoforte)Acs, Gyorgy (violino)Adam, Franz (direzione)Adani, Lena (pianoforte)Ademee, Peter (pianoforte)Adorni (contrabbasso)Agosti, Guido (pianoforte)Agostini Bitelli, Pina (canto)Aharonian, Ruben (violino)Alberman, David (violino)Albertelli, Nievo Ippolito (violoncello)Albisi, Giovanni (viola)Alessandri, Giuseppe (viola, violino)Allegri, Vito (contrabbasso)Allegrini, Alessio (corno)Allodi, Elsa (violino)Altobelli, Enzo (violoncello)Alzetta, Filippo (violino)

Ameling, Elly (soprano)Amicabile, Giglielmo (viola)Amoyal, Pierre (violino)Anda, Geza (direzione, pianoforte)Andaloro, Giuseppe (pianoforte)Andrade, Levine (viola)Andreoli, Paolo (violino) Andres, Teresa (canto)Anelli, Maria (pianoforte)Anfiteatroff, Massimo (violoncello)Angerer, Paul (direzione)Anschuetz, Sonia (pianoforte)Anthal, Ienö (violino)Antonini, Giovanni (direzione)Anzellotti, Alba (canto)Apostolo, Arnaldo (violino)Aragon, Maria (mezzosoprano)Arciuli, Emanuele (pianoforte)Arditti, Irvine (violino)Argerich, Marta (pianoforte) Arimany, Claudy (flauto) Armanino, Matteo (basso) Arndt, Andreas (violoncello)Aronowitz, Cecil (viola)Arrau, Claudio (pianoforte)

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Ars TrioArs Trio Di RomaAshkenazy, Vladimir (pianoforte)Ashkil, Klara (pianoforte)AshWorth, Linda (violino)Aspell, Simon (viola)Associazione della Philarmonie di Berlino per laMusica da CameraAssociazione Veneziana per musica da camera Ax, Emanuel (pianoforte)Ayo, Felix (violino)Azzoni, Italo (pianoforte)Azzoni, Maria Gabriella (pianoforte)Bacalov, Daniel (chitarra)Bacalov, Luis (pianoforte)Baccara, Luisa (pianoforte)Bacchetti, Andrea (pianoforte)Backhaus, Wilhelm (pianoforte)Badura Skoda, Paul (pianoforte)Bager, Marta (pianoforte)Bagliano, Stefano (flauto dolce)Baglini, Maurizio (pianoforte)Bagnoli, Eugenio (pianoforte)Bahrami, Ramin (pianoforte)Baldovino, Amedeo (violoncello)Baldwin, Dalton (pianoforte)Ballista, Antonio (pianoforte)Banda, Ede (violoncello)Bandini, Giampaolo (chitarra)Bandini, Primo (pianoforte)Banfalvi, Bela (violino)Baraldi, Dino (violoncello)Barbagelata, Alfredo (violino)Barbieri, Albertina (canto)Barbieri, Aurelio (pianoforte)Barchi, Alfredo (direttore)Barison, Cesare (violino)

Barock Ensemble Adolf ScherbaumBartha, Mihàly (violino)Bartolazzi, Bruno (violino)Bartoli, Romeo (direttore)Baruti, Adolfo (pianoforte)Bashkirov, Dmitri (pianoforte)Bashmet, Yuri (violino e direzione)Basola, Nella (pianoforte)Bass, Hajo (violino barocco)Basseux, Pierre (violoncello)Battagliola, Iris (pianoforte)Battle Ibañez, Luis (pianoforte)Baumgartner, Rudolf (direzione)Baxa, Pavel (direzione)Becker, Hugo (violoncello)Beilina, Nina (violino)Bellucci, Giovanni (pianoforte)Beltrami, Antonio (pianoforte)Beltramini, Paolo (clarinetto)Beluffi, Duccio (violino)Benedetti Michelangeli, Arturo (pianoforte)Benedetti Michelangeli, Umberto (direzione)Benson, Clifford (pianoforte)Bentivegna, Maria Luisa (pianoforte)Benvenuti, Arrigo (voce recitante)Benvenuti, Mario (viola)Benyamini, Daniel (viola)Berganza, Teresa (mezzosoprano)Berliner BläserquintetBerliner Kammermusik – VereinigungBerliner Philharmoniker, quintetto di fiatiBerliner Sinfonie OrchesterBerliner Symphoniker

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Berlinsky, Valentin (violoncello)Berman, Lazar (pianoforte)Berman, Pavel (violino)Bermudez, Manuel (baritono)Bernardini, Simone (violino)Bernasconi, Gabriella (pianoforte)Bertazzoli Gibellini, Giuseppina (mezzosoprano)Berti, G. (violoncello)Bertucci, Rossella (violino)Beths, Vera (violino)Beyer, Mario (violino)Beyer-Karlshøj, Mathias (violoncello)Beyerle, Hatte (viola)Bezziccheri, Stefano (pianoforte)Bianchi, Gabriele (direzione, pianoforte)Bianchi, Lelia (soprano)Bianchini, Stefano (mimo)Bignami, Giulio (violino)Bijlsma, Anner (violoncello)Binelli, Daniel (bandoneón)Biondi, Fabio (violino e direzione)Bisotti, AngeloBlacher, Kolja (violino)Blackstone, Dixie (violino)Bloch, Boris (pianoforte)Blomstedt, Herbert (direzione)Blonksteiner, G. B. (cornetta)Boano, Bruno (viola)Bocci Brunacci, Lydia (mezzo soprano)Bodanza, Giuseppe (tromba)Boerio, C. (pianoforte)Boettcher, Wolfgang (violoncello)Bogino, Konstantin (pianoforte)

Bolet, Jorge (pianoforte)Bolzonello Zoja, Elsa (organo)Bonay, Adele (contralto)Bonfiglioli, Giovanni (pianoforte)Bonucci, Arturo (violoncello)Bonucci-Carlesimo, Livia (pianoforte)Borciani, Guido Alberto (pianoforte)Borciani, Paolo (violino)Bordignon, Mino (direzione)Borini, Marisa (pianoforte)Boris Bloch (pianoforte)Boscolo, Elsa (pianoforte)Boselli, Elena (violino)Bossi, Adolfo (armonium)Bossi, Renzo (direzione, pianoforte)Bottai, Rossana (pianoforte)Braconi, Simonide (viola)Brailowsky, Alexander (pianoforte)Brainin, Norbert (violino)Braminoff (baritono)Brandi, Gino (pianoforte)Brandis Quartet BerlinBrandis, Thoma (violino)Braucher, Ernesto (viola)Braun, Max (violoncello)Brautigam, Ronald (pianoforte)Breiw, Walter (contrabbasso)Brem, Peter (violino)Brendel, Alfred (pianoforte)Brengola, Riccardo (violino)Brengola, Riccardo (violino)Brero, Vittorio (violino)Breuer, Menahem (violino)

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Brezigar, Giorgio (clarinetto)Briatore, Simone (viola)Brondi, Maria Rita (liuto, chitarra, canto)Bronzi, Enrico (violoncello)Brüggen, Frans (flauto dolce e traverso)Brugnoli, Attilio (pianoforte)Brunelli, Nerio (violoncello)Brunello, Mario (violoncello e direzione)Bruno, Carlo (pianoforte)Brusotti, Mizi (pianoforte)Brutscher, Markus (tenore)Brynicki, Erwin (pianoforte)Buchbinder, Rudolf (pianoforte)Buniatishvili, Khatia (pianoforte)Buranello, Fernanda (violoncello)Burzoni, Antonio (direzione)Busch, Adolph (violino)Busoni, Ferruccio (pianoforte)Buxbaum, Friedrich (violoncello)Bÿlsma, Anner (violoncello) Cabrera, Tomas (tenore)Cadelo, Cettina (soprano)Cafaro, Carmela (violino)Cafaro, Teresa (pianoforte)Calace, Enzo (pianoforte)Calevro, Orlando (pianoforte)California Jubilee SingersCalini, Enrico (percussioni)Cambon Ruini, Margherita (canto)Camerata Academica del Mozarteum di SalisburgoCampagnari, Aldo (violino)Campaiola, Enrico (violino)Campanella, Michele (pianoforte)

Campanini, Gustavo (direzione)Campioni, Franco (percussioni)Campori, Angelo (pianoforte)Canino, Bruno (pianoforte)Cannavale, Antonello (pianoforte)Cantori di Bologna, ICantori di Parma, ICantori di Trieste, ICapitanio, Isidoro (pianoforte)Cappelletto, Gemma (pianoforte)Cappello, Roberto (pianoforte)Capri, Antonio (pianoforte)Carajan, Lilian (pianoforte)Caramia, Giacinto (violoncello)Carbonare, Alessandro (clarinetto)Cardini, Giancarlo (pianoforte)Carelli, Emma (canto) Carenzio, Renato (violino)Carmignola, Giuliano (violino)Carmina QuartettCarmirelli, Pina (violino)Carpi, Giannino (violino)Carpi, Vea (pianoforte)Carrai, Phoebe (violoncello barocco)Carreras, Maria (pianoforte)Carter, William (pianoforte) Caruso, Carlo (violino)Casadeus, Robert (pianoforte)Cascioli, Gianluca (pianoforte) Casella, Alfredo (pianoforte)Caselli, Luigi (pianoforte)Casolati, Gino (pianoforte)Cassadò, Gaspar (violoncello)

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Cassani, Edgardo (clarinetto)Castelfranchi, Francesco (direttore)Castellani, Carla (soprano)Castelnuovo-Tedesco, Mario (pianoforte)Cattani, Maria Elena (soprano)Cavallo Gulli, Enrica (pianoforte)Cavallo, Bruno (flauto)Cavallo, Enrica (pianoforte)Cavallucci, Guido (direzione)Ceccant, Duccio (violino)Ceccanti, Vittorio (violoncello)Ceccarossi, Domenico (corno)Cenariu, Sigrid (violino)Centurione, Mario (violoncello)Centurioni, Paolo (viola)Ceradini Vacchelli, Luigia (violino)Ceriani, Lorenzo (violoncello)Cerrato, Francesco (violino)Cerrato, Stefano (violoncello)Cerroni, Luciano (pianoforte)Certani, Antonio (violoncello)Cervera, Montserrat (violino)Cesi, Cecilia (pianoforte)Chiacchiaretta, Cesare (fisarmonica)Chialchia, Antonietta (violino)Chianese, Olga (pianoforte)Chiapperino, Michele (violoncello)Chiarappa, Luigi (violoncello)Chiavacci, Paolo (violino)Chierici, Ferdinando (violoncello)Chiesi, Marcella (pianoforte)Christ, Wolfram (viola) Chumachenco, Nicolas (violino)

Ciani, Dino (pianoforte)Ciccolini, Aldo (pianoforte)Cicognari, Margherita (arpa)Cillario, Carlo Felice (violino)Cimara, Pietro (pianoforte)Città di Parma, Società CoraleClarke, Rebecca (viola)Clerici, Umberto (violoncello) Clinova, AnitaCoen, Andrea (clavicembalo)Coggiola, Maria (pianoforte)Cohen, Arnaldo (pianoforte)Coleman, William (viola)Colitto, Lorenzo (violino)Colizza, Jole (soprano)Collegium Musicum Italicum di Roma (archi, flauto,piano)Colombo, Alberto (pianoforte)Complesso d’archi “Arcangelo Corelli”Complesso da camera di Orlando ZuccaComplesso Monteverdiano (archi e voci)Complesso Musica da Camera di RomaComplesso strumentale da camera del Conservatorio diMusica di ParmaComuzzi, Demetrio (viola)Conciato, Maria (pianoforte)Concilli, Marta de (pianoforte)Consolini, Angelo (viola)Consolo, Enrico (pianoforte)Consolo, Ernesto (pianoforte)Conter, Lydia (pianoforte)Conter, Mario (pianoforte)Contestabile, Emma (pianoforte)

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Contini, Enrico (violoncello)Corale EuterpeCorale PalestrinaCorale Verdi Coro dei Cosacchi del Mar NeroCoro del Teatro Regio di Parma Coro dell’E.I.A.R. di TorinoCoro della Scala di MilanoCoro ecclesiastico diretto dal M° Don Arnaldo FurlottiCorsi, Mario (viola)Corsini, Giancarlo (trombone)Corti, Mario (violino)Cortot, Alfred (pianoforte)Costa, Lella (voce recitante)Costantini, Marco (fagotto)Crepax, Attilio (violino)Crepax, Gilberto (violoncello)Criscuolo, Leandro (pianoforte)Cristoforetti, Paolo (flauto)Cumbo Borgia, Elena (canto)Curellich, E. (pianoforte)Czecka, Hans (violoncello)Czerny, Jaroslaw (viola)D’Amato, Giovanni (direzione)Dadjuhin, Alexander (pianoforte)Dalberto, Michel (pianoforte)Dall’Argine, Carlo (direzione) Balestrazzi, Guido (direzione)Dall’Oca, Evandro (fagotto)Dallapiccola, Luigi (pianoforte)Dalley, John (violino)Damerini, Adelmo (musicologo)Dancher (violino)

Danz, Ruth (viola)Davidovich, Bella (pianoforte)De Barberiis, Lya (pianoforte)De Barbieri, Renato (violino)De Carli, Maria Isabella (pianoforte)De Carolis, Maria Luisa (pianoforte)De Kuscnihoff, Ermanno Beato (pianoforte)De La Pau, Marie (pianoforte)De Larrocha, Alicia (pianoforte)De Leeuw, Reinbert (pianoforte)De Maria, Pietro (pianoforte)De Micheli, Giulio (violino)De Palma, Sandro (pianoforte)De Peyer, Gervase (clarinetto)De Plaisant, Bernardo (pianoforte)De Prosperi, Olga (violino)De Rogatus, Giuseppina (violino)De Rosa, Dario (pianoforte)De Rubertis, Oreste (pianoforte)De Sanctis, Natalia (canto)De Saram, Rohan (violoncello)De Vito, Elvira (pianoforte)De Vito, Gioconda (violino)Del Campo, Giuseppe (direzione, violoncello)Del Giudice, Laura (pianoforte)Del Mare, Antonia (soprano)Del Pueyo, Eduardo (pianoforte)Del Valle de Paz, Lella (pianoforte)Delachaud, Louis (viola)Della Torre, Paola (canto)Demus, Joerg (pianoforte)Demus, Jörg (direzione e pianoforte)Denissoff (tenore)

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Denza, Paolo (pianoforte)Derevianko, Viktor (pianoforte)Deutsche Kammerakademie NeussDevich, Jaanos (violoncello)Di Lelio, UmbertoDie Wienersängerknaben (complesso vocale)Dillon, Francesco (violoncello)Dindo, Andrea (pianoforte)Dindo, Enrico (violoncello)Doguereau, Paoul (pianoforte)Dolezal, Friedrich (violoncello)Donelli, Francesco (organo)Doneux, Edgard (direzione)Doppio Quintetto di TorinoDoppio Quintetto ItalianoDoria Righetti, Maria (pianoforte)Dosso, Leonardo (fagotto)Downes, Avi (pianoforte) Downes, Shana (violoncello)Drux, Monika (contralto)Dudovich, Manlio (viola)Dulbecco, Andrea (marimba)Dullien, Clara (violino)Duo Bandini-MelaDuo Dallapiccola – MaterassiDuo di Amsterdam (violino e pianoforte)Duo Downes (violoncello-pianoforte)Duo Giun – HarukaDuo Ruta - CannavaleDuo SardoDuo Tal-Groethuysen (pianoforte a quattro mani)Dutt, Hank (viola)Eaton, Stewart (viola)

Éder, György (violoncello) Egaddi, Umberto (violoncello)Eger, Joseph (corno)Ehn, Susanne (violoncello)Eibenschütz, Hona (pianoforte)Eicker, Herrat (soprano)Ellise, Gregory (violino)Emanuele, Vittorio (violino)Endres, Heinz (violino)English Concert, TheEnrico, Elena (pianoforte)Ensemble Baroque de ParisEnsemble Berlin – I Solisti dei Berliner Philarmoniker(archi e fiati)Ensemble GarbarinoEnsemble NachtmusiqueEnsemble RespighiErben, Valentin (violoncello)Erblich, Ferdinand (viola)Erminero, Bruno (direzione, pianoforte)Eschenburg, Hans-Jakob (violoncello)Ettlinger, Jona (clarinetto)Europa GalanteFabbri, Augusto (violoncello)Fabbricci, Giuseppe (pianoforte)Facchini, Marco (violino)Faggioni, Olga (pianoforte)Fagone, Enrico (contrabbasso)Faiello, Carlo (contrabbasso)Faini (corno)Faini, Maria Luisa (pianoforte)Faleni, Enrichetta (pianoforte)Faleni, Graziella (violino)

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Faltl, Fritz (fagotto)Falvay, Attila (violino)Fano, Fabio (pianoforte)Fano, Guido Alberto (pianoforte, direzione)Fantini, Adolfo (violoncello)Fantinuoli, Antonio (violoncello)Faraldo, Franco (percussioni)Farulli, Piero (viola)Fasano, Renato (direzione, pianoforte)Fava, Elena (soprano)Favaretto, Giorgio (pianoforte)Fazzari, Hans (pianoforte)Ferni-Germano, VirginiaFerracini, Maria Grazia (soprano)Ferraguti, Maria Elena (pianoforte)Ferraresi, Cesare (direzione e violino)Ferrari-Trecate, Luigi (pianoforte, organo)Ferrari, Astorre (violino) Ferrari, Guido (violino)Ferrari, Umberto (violoncello)Ferrarini, Claudio (flauto)Fesérvári, Sános (viola)Festival Strings LucerneFias, Gaboor (viola)Fiati dell’Orchestra del ‘700 di Frans Brüggen, IFiccarelli, StanislaoFilippini, Lino (violoncello )Filippini, Rocco (violoncello)Fink, Johannes (violoncello)Fiore, Francesco (viola)Fiorentini, Marco (violino)Firkusny, Rudolf (pianoforte)Fischer, Edwin (pianoforte)

Fischer, Ernst (clarinetto)Fisher, Paul (violino)Fisk, Eliot (chitarra)Fissore, Enrico (basso)Fitzner, Rudolf (violino)Flesch, Carlo (violino)Foa’, Arnoldo (voce recitante)Archi Di Budapest, GliFodor, Eugene (violino)Follador, Iva (soprano)Forest, Jean-Michel (violone)Forgioni (contrabbasso)Fornaciari, EnricoForsberg, Sven (violoncello)Fountain, Ian (pianoforte)Fournier, Pierre (violoncello)Francescatti, Zino (violino)Francesconi, Ferruccio (violino)Francesconi, Francesco (violino)Francesconi, Gino (violoncello)Francesconi, Maria Trentini (violino)Franchi, Torquato (violino)Franz Liszt Chamber OrchestraFranzoni, Romeo (violino)Fraser, Scott (ingegnere del suono)Freda, Anna (arpa)Frenkel, Paul (pianoforte)Frid, Giza (pianoforte)Friedrich, Ermanno (viola)Fueri, Maurice (violino)Fürlinger, Siegfried (viola)Fuga Gallino, Sandro (pianoforte)Fumagalli, Armando (violino)

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Furlotti, Arnaldo (direzione)Furlotti, Eugenio (pianoforte)Gabos, Gabor (pianoforte)Gabriel, Gavino (musicologo)Gaifa, Carlo (tenore)Gal, Zoltan (viola)Galassini, Danilo (viola)Galkovsky, Alexander (viola)Gallico, Claudio (direzione)Gallignani, Giuseppe (direzione)Gallo, Rina (pianoforte)Galloway, Steve (basso)Gamba, Filippo (pianoforte)Gandini, Ettore (violino)Gandino, Adolfo (pianoforte)Garagnani, Pia (pianoforte)Gasparoni, Mario (viola da gamba)Gasperini, Guido (maestro di coro)Gavrilov, Andrei (pianoforte)Gazzelloni, Severino (flauto)Gemmel, James (pianoforte)Gemmiti, Fabio (pianoforte)Gemmiti, Sandro (pianoforte)Georges, J. W. (viola)Georgian Chamber OrchestraGerardy, Jean (violoncello)Gerbella, Eraclio (maestro del coro)Gerelli, Ennio (direzione)Geringas, David (violoncello)Germani, Fernando (organo)Gerzenberg, Alexander (tromba)Gewandhausorchester di Lipsia (DDR)Ghedin, Alfonso (viola)

Gheorghiu, Valentin (pianoforte)Ghibellini, Vittorio (pianoforte)Ghilels, Helena (pianoforte)Ghione, Francesco (pianoforte)Giaccaglia, Roberto (fagotto)Giaccone, Ercole (violino, pianoforte)Giallombardo, Carmelo (viola)Giancola, Rosanna (mezzosoprano)Giarbella, Luciano (pianoforte)Giardino Armonico, IlGieseking, Walter (pianoforte)Gilad, Jonathan (pianoforte)Gilbert, Kenneth (clavicembalo)Gilels, Emil (pianoforte)Giovane Quartetto Italiano, Il (poi Nuovo Quartetto Ita-liano: Simoncini, Mazza, Comuzzi, Simoncini)Gironi, Emilio (violino)Giuffredi, Corrado (clarinetto)Giuranna, Barbara (pianoforte)Giuranna, Bruno (viola)Gobbi, Gregorio (pianoforte)Goebel, Reinhard (violino barocco)Goldberg, Szymon (direzione e violino solista)Goldschmidt, Thomas (violino)Golschmann, Boris (pianoforte)Goode, Richard (pianoforte)Gorini, Gino (pianoforte)Goritzki, Johannes (direzione)Gorna, Laura (violino)Görne, Mattias (baritono)Grafenauer, Irena (flauto)Gramaglia, Simone (viola)Grazia, Paolo (oboe)

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Greensmith, Clive (violoncello) Grey, Madaleine (soprano)Grich, Simon (clarinetto)Grindato, Cornelia (mimo)Grindenko, Tatjana (direzione e violino)Groethuysen, Andreas (pianoforte)Grossi, S. (violoncello)Grünfeld, Enrico (violoncello)Grumiaux, Arthur (violino)Grust, Paul (corno)Gualco, Cristiano (violino)Guareschi, Elena (pianoforte)Guéneux, Giampaolo (violoncello)Guerrini, Guido (direzione)Guetta, Leo (violino)Guglielmo, Giovanni (violino)Guglielmo, Roberto (pianoforte)Gulda, Friedrich (pianoforte)Gulli Cavallo, Enrica (pianoforte)Gulli, Franco (violino)Gulli, Luigi (pianoforte)Gutknecht, Dieter (direzione)Gutman, Natalia (violoncello)Hagen, Clemens (violoncello)Hagen, Lukas (violino)Hagen, Veronika (viola)Hamari, Julia (mezzosoprano)Han, Derek (pianoforte)Händel Collegium Köln, coro e orchestraHändel, Ida (violino)Handl, Ma (viola)Harada, Koichiro (violino)Harada, Sadao (violoncello)

Harasiewicz, Adam (pianoforte)Harding, John (violino)Harlem Spiritual EnsembleHarrell, Lynn (violoncello)Harrington, David (violino)Hartmann, Imre (violoncello)Hasel, Michael (flauto)Haudenschild, Emilie (violino)Hauser, Emil (violino)Hayol, ... (violino)Hazelzet, Willbert (flauto traverso)Hazon, Rita (arpa)Heath, Percy (contrabbasso)Helmerson, Frans (violoncello)Hendricks, Heidi (pianoforte)Henkel, Andreas (pianoforte)Henschel, Christoph (violino) Henschel, Markus (violino) Henschel-Schwind, Monika (viola) Hermanns, Friedel (pianoforte)Hermanns, Hans (pianoforte)Hess, Otto (corno)Hetzel, Gerard (violino)Heuberger, Umberto (violino)Hink, Werner (violino)Hirschier, Albertina (canto)Höbarth, Erich (violino)Hober, Willi (viola)Hochmann, Rosa (violino) Hoffmann, Carl (violino)Hogner, Gunter (corno)Holliger, Heinz Robert (oboe)Holst, Henry (violino)

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Hommage, Pierre (violino)Hoogland, Stanley (pianoforte)Horbenko, Sergej (direzione)Horszowski, Miecio o Mieczyslaw (pianoforte)Horvat, Milan (direzione)Hough, Stephen (pianoforte)Hubermann, Bronislaw (violino)Hudecek, Vaclav (violino)Hülshoff, Alexander (violoncello)Hütter, Erich Oskar (violoncello)Hummer, Reinhold (violoncello)Ikeda, Kikuei (violino)Imai, Nobuko (viola)Ipolyi, Istvan (viola)Isaac, Eduardo (chitarra)Isomura, Kazuhide (viola)Issakadze, Liana (direzione e violino)Isserlis, Steven (violoncello)Iuliano, Giovanni (clarinetto/clarinetto basso)Iuvara, Pietro (violino barocco)Jaccottet, Christiane (clavicembalo)Jackson, Milt (vibrafono)Jancovich, Angelo (violino)Jeanrenaud, Joan (violoncello)Jekovsek, Vasiljka (soprano)Jirikovsky, Petr (pianoforte)Johann Strauss SinfoniettaJones, Maureen (pianoforte)Jori, Antonio (fagotto)Jubilee Singers Juilliard String QuartetKagan, Oleg (violino)Kalichstein, Joseph (pianoforte)

Kammerorchester Berlin (R. D. T.)Kardanoff (basso)Karlinger, Winfried (direzione)Kasakoff (tenore)Kashkashian, Kim (viola)Kaufmann, Armico (violino)Kavakos, Leonidas (violino)Kay, Connie (batteria)Kedroff (tenore)Kedroff (baritono)Keller, Andras (violino)Keller, Erich (violino)Kemnitzer, Peter (viola)Kempff, Wilhelm (pianoforte) Kende, Levente (pianoforte)Kertesz, Otto (violoncello)Kessissogloù, Angelo (pianoforte)Kilcher, Erika (pianoforte)Kilian, Ermanno (violoncello)Kilian, Teodoro (violino)King, Thea (clarinetto)Kirstein, Jack (violoncello)Klaus, Miloslav (chitarra)Kliegel, Marie (violoncello)Koch, Helmut (direzione)Koch, Willy (o Guglielmo) (viola)Kockzalsky, Raoul De (pianoforte)Kogan, Leonid (violino)Kogan, Nina (pianoforte)Kogan, Pavel (violino)Kohout, Antonin (violoncello)Kölner Collegium Musicum, BachorchesterKölner Kammerchor Collegium Cartusianum

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Komlos, Peter (violino)Konigsberger, Maarten (basso)Konrad, Gyorgy (viola)Kontarsky, Alfons (pianoforte)Koopman, Ton (clavicembalo)Kopelman, Michail (violino)Korchagin, Alexander (violoncello)Korpacheva, Julia (soprano)Kostecky, Lubomir (violino)Krafka, Karel (violoncello)Kratochvil, Jiri (viola)Kraütler, Burkhard (contrabbasso)Kravtchenko, Anna (pianoforte) Kremer, Gidon (direzione e violino solista)Kremerata Baltica Chamber OrchestraKris, Emmerich (pianoforte)Kronos QuartetKrosnick, Joel (violoncello)Krpan, Wladimir (pianoforte) Kuijken, Sigiswald (violino)Kulenkampff, Georg (violino)Kun Woo Paik (pianoforte)Kurtz, Edmund (violoncello)Kuss, Jana (violino)Kussmaul, Jurgen (viola)La Licata, Giuseppe (pianoforte)Labèque, Katia e Marielle (pianoforte)Laki, Crisztina (soprano)Lambiase, Matilde (pianoforte)Lamond, Frederik (pianoforte)Lamport, Brian (pianoforte)Lana, Libero (violoncello)Langbein, Brenton (violino)

Langs, Richard (pianoforte)Laredo, Jaime (violino)Laurenti, MariaLavergne, Marguerite (soprano)Lavilla, Felix (pianoforte)Lazzari, Aldo (direzione, pianoforte)Le Sage, Eric (pianoforte)Leali, Maria (violoncello)Lehotsky, Anton (violino)Leister, Karl (clarinetto)Léner, Jenö (violino)Leone, Giovanni (viola)Leonhardt, Gustav (clavicembalo)Leopold, Rudolf (violoncello)Leskovar, Monika (violoncello) Lessona, Franca (pianoforte)Lessona, Lodovico (pianoforte)Leuschner, Karl (fagotto)Levin, Walter (violino)Lewis, John (pianoforte)Lhotsky, (violino)Liebermann, Anatole (violoncello) Liebeslieder Walzer BrahmsLinale, Charles-Andre (violino)Lingenfelder, Matthias (violino)Lini, Enrico (pianoforte)Lislevand, Rolf (tiorba e chitarra)Liuzzi, Fernando (pianoforte)Lively, David (pianoforte)Lobanov, Vassili (pianoforte)Loewenguth, Alfred (violino)Loguercio, Mauro (violino)London Brass

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Longarini, Renée (pianoforte)Longo, Achille (pianoforte)Longoni, Maurizio (clarinetto)Lonquich, Alexander (direzione e pianoforte)Lorenz, Siegfried (basso)Lorenzi, Sergio (pianoforte)Lorenzoni, Renzo (pianoforte)Lortie, Louis (pianoforte)Lovett, Martin (violoncello)Lubbock, John (direzione)Lubimov, Alexei (pianoforte)Lucchesini, Andrea (pianoforte)Luisada, Jean Marc (pianoforte)Lukas Graf, Peter (flauto)Lupu, Radu (pianoforte)Lurini, Renata (soprano)Macoggi, Tullio (pianoforte)Madrigal Ensemble di BudapestMadrigalisti di Madrid, Quartetto de IMadrigalisti di Praga, IMaestri, Gigino (violino)Maetzl, Klaus (violino)Magaloff, Nikita (pianoforte)Maghini, Ruggero (pianoforte)Magiera, Leone (pianoforte)Magin, Milosz (pianoforte)Magistretti, Luigi (arpa)Maglioni, Gioacchino (violino)Magnetti, Ermelinda (pianoforte)Maguire, Hugh (violino)Mainardi Colleoni, Ada (pianoforte)Mainardi, Enrico (violoncello)Mainardi, Giorgio (violoncello)

Maisky, Mischa (violoncello)Malcolm, George (clavicembalo)Malkin (violoncello)Mamikonian, Vardan (pianoforte)Manhart, Herbert (contrabbasso)Mann, Robert (violino)Mantovani, Michela (pianoforte)Maragliano-Mori, Rachele (canto)Marchesi, Ermanno (violino)Marchesi, Ruggero (violino)Marchi, Margherita (canto)Marcovici, Silvia (violino) Marengoni, Sergio (pianoforte)Marino, Enzo (pianoforte)Mariozzi, Vincenzo (clarinetto)Martin, Mihaela (violino)Martini, Renzo (direzione)Martorana, Giuseppe (violoncello)Marwood, Christopher (violoncello)Masi, Pier Narciso (pianoforte)Massarenti, Adolfo (violino)Masur, Kurt (direzione)Materassi, Sandro (violino)Mathot, Tini (clavicembalo)Matsuda, Yasuko (pianoforte)Matteucci, Giuseppe (viola)Mattioli, Anna (pianoforte)Matzka, Peter (violino)Mauriello, Giovanni (voce)Maurri, Ilaria (violoncello) Mazza, Luigi (violino)Mazzacurati, Benedetto (violoncello)Mazzoni, Ofelia

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Mc Ferrin, Robert (baritono solista)Mc William, Fergus (corno)Meditz, Gert (direzione)Megret, Josefine (pianoforte)Mela, Matteo (chitarra)Melos Ensemble di LondraMendelssohn, Vladimir (viola)Mendelssohn-Gordigiani, Giulietta von (pianoforte)Mercelli, Massimo (flauto)Messner, Ecaterina (pianoforte)Metz, Stefan (violoncello)Meunier, Alain (violoncello)Meyer – Radon, Walter (pianoforte)Meyer, Henry (violino)Meyer, Paul (clarinetto)Mezo, Laszlo (violoncello)Michelangeli, Arturo Benedetti (pianoforte)Michelangelo String QuartetMicheli, Umberto (pianoforte)Micucci, Ines (coreografia)Mikescina, Ariadna (pianoforte)Mikhail Kopelman (violino)Milenkovich, Stefan (violino)Milstein, Nathan (violino)Minetto, Maria (mezzosoprano)Mingardi, Walter (mandolino)Mintz, Shlomo (violino)Miodini, Alberto (pianoforte) Miry (viola)Mittmann, Leopold (pianoforte)Modern Jazz QuartetMoffa, Luciano (viola)Molinari Pradelli, Francesco (direzione)

Molnar, Ferenc (viola)Mompellio, Federico (pianoforte)Montagnin, Lamberto (contrabbasso)Montanari, Nunzio (pianoforte)Montani, Pietro (pianoforte)Montelli, Luigi (violino)Mora, Florenzo (viola)Moravec (viola)Morawska, Beata (mezzosoprano)Mori, Hakuro (violoncello)Moritada, Haruka (pianoforte)Moro, Camillo (violoncello)Moroni, U. (pianoforte)Moroz, Slatoslav (violino)Morski, Kazimierz (pianoforte)Mosesti, Alfonso (violino)Mozzati, Alberto (pianoforte)Mrazek, Eduard (pianoforte)Muck, Conrad (violino)Müller, Carlo Federico (pianoforte)Müller, Dario Cristiano (pianoforte)Münchener KammerorchesterMünchinger, Karl (direzione)Mugellini, Bruno (pianoforte)Mukle, May (violoncello)Muller-Heuser, Franz (basso)Mullova, Victoria (violino)Munchinger, Karl (direzione)Muradova, Galina (soprano)Murakami, Junichiro (viola)Muraro, Roger (pianoforte)Musica antiqua di ColoniaMusici della Ca’ Zoiosa

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Musici, IMustonen, Olli (pianoforte)Naddeo, Maurizio (violoncello)Nagy, Peter (pianoforte)Naidin, Igor (viola)Naldi, Madda (canto)Nardi Gobbi, Gregoria (pianoforte) Nardi, Rio (pianoforte)Nastrucci, Gino (violino)Nastrucci, Ugo (violoncello)Navarra, André (violoncello)Navia Goltara, Maria (soprano)Nederlan Blazers EnsembleNeff, Larry (luci)Nehdal, Oscar (viola)Nel, Rudolf (viola)Nemeth, Geza (viola)Neumann, Peter (direzione)Nickel, Felix (violoncello)Nissel, Siegmund (violino)Nojima, Minoru (pianoforte)Nold, Donald (pianoforte)Nonetto BoemoNonetto di PragaNorton, Henry (tenore)Noske, WilhelmNovak, Jiri (violino)Nucci Lugli, Anna (pianoforte)Nucci, Carlo (violino)Nucci, Mario (violoncello)Nuova compagnia di canto popolareNuovo Concerto ItalianoNuovo Madrigaletto Italiano

Nuovo Quartetto di ZurigoNuovo Quartetto ItalianoNuovo Quartetto Italiano (dal 1951 Quartetto Italiano:Borciani, Pegreffi, Farulli, Rossi)Nuovo Quartetto Italiano (Giovane Quartetto Italiano:Simoncini, Mazza, Comuzzi, Simoncini)Oberdorfer, Heinz (violino)Oblach, Camillo (violoncello)Odnoposoff, Richard (violino)Ohlsson, Garrick (pianoforte)Oliva, Alida (soprano)Olivieri Sangiacomo, Elsa (canto)Olper, Maria (pianoforte)Oppermann, Jeans (violino)Oppitz, Gerhard (pianoforte)Orchestra Bolognese da CameraOrchestra Classica GuldaOrchestra d’Archi di Milano Orchestra d’Archi ItalianaOrchestra da Camera “Gasparo da Salò”Orchestra da Camera del Festival internazionale di Bre-scia e BergamoOrchestra da Camera del Teatro Regio di ParmaOrchestra da Camera della Radiotelevisione belgaOrchestra da Camera di Padova e del VenetoOrchestra da Camera di RomaOrchestra da Camera di StoccardaOrchestra da Camera di ViennaOrchestra da Camera Leos JanácekOrchestra da Camera OlandeseOrchestra da Camera Wilhelm StrossOrchestra del Festival Internazionale di Brescia eBergamo

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Orchestra del Mozarteum di SalisburgoOrchestra del R. ConservatorioOrchestra della Scala di MilanoOrchestra della Società FilarmonìaOrchestra di Padova e del VenetoOrchestra di StoccardaOrchestra di ViennaOrchestra femminile da camera di Berlino Orchestra filarmonica di ZagabriaOrchestra Gasparo da SalòOrchestra I Pomeriggi MusicaliOrchestra Sinfonica del ReichOrchestra sinfonica dell’EIAR di TorinoOrchestra sinfonica dell’Ente autonomo del TeatroComunale di BolognaOrchestra sinfonica di Bolzano e Trento “J. Haydn”Orchestra Sinfonica Stabile da Camera “Pomeriggi Musi-cali” del Teatro Nuovo di MilanoOrizio, Agostino (direzione)Orlando, Salvatore (pianoforte)Orloff, Nicolaj (pianoforte)Orozco, Rafael (pianoforte)Orsi, Margherita (soprano)Orsini Ferretti, Aida (arpa)Oswald, Alfredo (pianoforte)Ottetto di ViennaOttetto filarmonico di BerlinoOttetto Rothschild di ViennaOundjian, Peter (violino)Pace, Enrico (pianoforte)Padova, Andrea (pianoforte)Pagny, Patricia (pianoforte)Pais, Aldo (violoncello)

Panebianco, Sebastiano (corno)Panenka, Ernst (fagotto)Pang, An Li (pianoforte)Panusa, Giselda (regia, costumi)Pappalardo, Valerio (violino barocco)Pàque, D. (pianoforte)Pardelli, Gianfranco (oboe)Park, Chong (pianoforte)Pascoe, Keith (violino)Passarella, Hector Ulises (bandoneòn)Pastorelli, Chiaralberta (pianoforte)Pastorelli, Giuseppe (violino)Pastorino, Ennio (pianoforte)Pauer, Max (pianoforte)Paul, Grust (corno)Paumgartner, Bernard (direzione)Paveri Fontana, ClementinaPediconi, Maria (cantante)Pedrotti, Antonio (direzione)Pegreffi, Elisa (violino)Pellegrino, Pasquale (violino)Pennicchi, Marinella (soprano)Penta, Corrado (contrabbasso)Pepicelli, Angelo (pianoforte)Pepicelli, Francesco (violoncello)Perahia, Murray (pianoforte)Peretti, Ettore (organo, pianoforte)Perini, Aldo (viola)Perini, Marco (violoncello)Perlea, Jonel (direzione)Perotti, Emiliano (pianoforte)Perotti, Maria (violino)Perticaroli, Sergio (pianoforte)

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Pestalozza, Andrea (percussioni)Petrella, Oliva (soprano)Petrenko, Nadiya (mezzosoprano)Petronio, Federico (violino)Petrovic, Juraj (viola)Petrushanskij, Boris (pianoforte)Pettinelli-Fagiuoli, Lina (viola)Pezzana (pianoforte)Pezzani, Ferruccio (violoncello)Philharmonischen Streichersolisten BerlinPicard, Stephan (violino)Piccolo Coro di ValserianaPichler, Gunter (violino)Pierangeli Mussato, Amalia (pianoforte)Pierangeli, Enrico (violino)Pieranunzi, Gabriele (violino)Pieterson, George (clarinetto)Pietrocini, Laura (pianoforte)Pilz, Janos (violino)Pincini, Luca (violoncello)Pinnock, Trevor (direzione e clavicembalo)Piovesan, Sirio (violino)Pishchugin, Sergei (violino)Pitini, Pina (pianoforte)Pizzarelli, Annibale (direzione)Pizzetti, Ildebrando (pianoforte)Plano, Roberto (pianoforte)Pletnev, Mikhail (pianoforte)Pogorelich, Ivo (pianoforte)Poli, Liliana (voce)Pollini, Daniele (pianoforte)Pollini, Maurizio (pianoforte)Polo, Enrico (violino)

Poltronieri, Alberto (violino)Pomarico, Beatrice (violoncello)Pomarico, Francesco (oboe)Pomeriggi Musicali, IPonti, Michael (pianoforte)Popoff, Slavko (violoncello)Priano, Aldo (violino )Priano, Elvira Maria (pianoforte)Prihoda, Vasa (violino)Principe, Remy (violino)Proházka (violino)Provinciali, Enea (viola)Pucci, Romano (flauto/ottavino)Puliti Santoliquido, Ornella (pianoforte)Quarta, Massimo (violino)Quartetto “Alban Berg”Quartetto AbbiateQuartetto AmadeusQuartetto AmatiQuartetto ArdittiQuartetto AurynQuartetto BartokQuartetto BeethovenQuartetto Blacher-Queyras-Meyer-Le SageQuartetto BoemoQuartetto BologneseQuartetto BorodinQuartetto BreronelQuartetto CalvetQuartetto d’archi CarmirelliQuartetto del Konzerthaus di ViennaQuartetto di BolognaQuartetto di Bruxelles

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Quartetto di BudapestQuartetto di ColoniaQuartetto di CremonaQuartetto di Praga Sevcik-LhotskyQuartetto di RomaQuartetto di Tel AvivQuartetto di TokyoQuartetto DiamàntQuartetto EndresQuartetto Filarmonico CecoQuartetto FitznerQuartetto FonèQuartetto GuarneriQuartetto HagenQuartetto HenschelQuartetto Italiano (Fino al 1951 Nuovo QuartettoItaliano: Borciani, Pegreffi, Farulli, Rossi)Quartetto Italiano (M. Francesconi, F. Francesconi, G.Alessandri, G. Francesconi)Quartetto Italiano (Principe, Gandini, Matteucci, Chia-rappa)Quartetto JanácekQuartetto KellerQuartetto KodályQuartetto KoeckertQuartetto KussQuartetto La SalleQuartetto LenerQuartetto LoewenguthQuartetto MargandQuartetto NastrucciQuartetto OrlandoQuartetto Petersen

Quartetto PoloQuartetto PoltronieriQuartetto PrometeoQuartetto RosèQuartetto RothQuartetto SavinioQuartetto ShostakovichQuartetto SmetanaQuartetto TatraiQuartetto TriestinoQuartetto UnghereseQuartetto Urfer Quartetto VeghQuartetto vocale KedroffQuartetto ZimmerQuartettone, IlQuesta, Giorgio (organo)Queyras, Jean-Guihen (violoncello)Quintetto ArnoldQuintetto BoccheriniQuintetto Capitanio – FrancesconiQuintetto ChigianoQuintetto della Filarmonica fiorentinaQuintetto di fiati dei Berliner PhilharmonikerQuintetto di MonacoQuintetto di NapoliQuintetto ItalianoQuintetto KellerQuintetto vocale di MilanoQuintetto Wien-BerlinR.T.E. Vanbrugh QuartetRabaglia, Ivan (violino)Rabin, Michael (violino)

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Radic, Cecilia (violoncello)Raffone, Paolo (tastiere)Ranzato, Attilio (violoncello)Ranzato, V. (violino)Rastelli, Lino (pianoforte)Ratiglia, Luigi (contrabbasso)Ravasini, Maria Luisa (pianoforte)Raymondi, Giuliana (soprano)Rebori, Gina Maria (soprano)Rebori, Selmy (pianoforte)Redditi, Aldo (violino)Respighi, Ottorino (pianoforte)Rhodes, Samuel (viola)Ribecova, Annita (soprano)Riboli, Emilio (pianoforte)Riccardi, Tito (viola) Ricci, Ruggero (violino)Ricciardi, Mario (flauto)Riccò, Tullio (viola)Richard Goode (pianoforte) Richter, Sviatoslav (pianoforte)Riebl, Thoms (viola)Riedlbauch, Jan (flauto)Righetti, Giorgio (violino)Righetti, Maria Doria (pianoforte)Rio Nardi, Paolo (pianoforte)Risaliti, Riccardo (pianoforte)Rivolta, Renato (direzione, flauto) Rizzi, Marco (violino)Robuschi, Paolo (chitarra)Rodriguez Aragon, Lola (direzione artistica)Rodriguez, Carmen (soprano)Rogé, Pascal (pianoforte)

Rognoni, MarioRoismann, Josef (violino)Rolla, Janos (violino e direzione)Romano, Antonio (voce)Romero, Pepe (chitarra)Romita, Raffaele (mandolino)Roncallo, Angioletta (canto)Rondom EnsembleRondom QuartetRosa, Melchiorre (pianoforte)Rosè, Arnold (violino)Rosenthal, Moritz (pianoforte)Rossi Vezzani, Alfredo (pianoforte)Rossi, Cristiano (violino/viola)Rossi, Damiano (clavicembalo)Rossi, Danilo (viola)Rossi, Enrico (pianoforte)Rossi, Franco (violoncello)Rossi, Giulia (violoncello)Rossi, Nino (pianoforte)Rostropovich, Mstislav (violoncello)Rota, Maria (canto)Roth, Feri (violino)Roth, Sàndor (viola)Rothschild, Fritz (violino)Rottenfusser, Josef (violino)Rouvier, Jaques (pianoforte)Roveda, Egidio (violoncello)Rua, Pia InesRuata Sassoli, Ada (arpa)Rubinstein, Arthur (pianoforte)Rucli, Andrea (pianoforte)Rudy, Michael (pianoforte)

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Ruf, Fritz (viola)Russell, David (chitarra)Ruta, Alberto Maria (violino) Ruzitska, Anton (viola)Sabatini, Renzo (violino)Sacchetti, Giorgio (pianoforte)Sageman, Caroline (pianoforte)Sagrati, Luigi (viola)Sala Gallo, Rina (pianoforte)Salentini, Augusto (contrabbasso)Salvatore, Antonio (violino)Salviati, Raffaele (pianoforte)Salzburg Hyperion Ensemble (archi)Samuels, Bernhard (flauto)Sanderling, Kurt (direzione)Sangiorgi, Ferruccio (viola)Sangiorgi, Luciano (pianoforte)Santoliquido, Ornella Puliti (pianoforte)Sardo, Clara e Maria Luisa (duo pianoforte e violino)Sarti, Enzo (pianoforte)Sarti, Federico (violino)Sarti, Gastone (basso)Sassòli Ruata, Ada (arpa)Satta, Artale (pianoforte)Savall, Jordi (viola da gamba)Say, Fazil (pianoforte) Sbordone, Arnaldo (pianoforte)Scaglione, Giovanni (violoncello)Scala, Franco (pianoforte)Scarano, Salvatore (viola)Scarlino, Eriberto (pianoforte)Scarpa, Romeo (viola)Schad, Otto (violino)

Schafer, Bastian (violino)Schatz, Tanja (pianoforte)Schellenberger, Hansjoerg (oboe)Scherbaum, Adolf (tromba)Schessel, Franz (viola)Schidlof, Peter (viola)Schiff, Andrass (pianoforte)Schiff, Heinrich (violoncello)Schiller, Christoph (viola)Schlatter, Luisa (violino)Schmid, Georg (viola)Schmidl, Peter (clarinetto)Schmidt, Adolf (violoncello)Schmidt, Andreas (baritono)Schmidt, Elmar (clarinetto)Schmidt, Rainer (violino)Schneider, Erich (pianoforte)Schmidt-Kayser, Rudolf (viola)Schneiderhan, Wolfgang (violino)Schochmannova, Ruža (pianoforte) Schola CantorumScholz, Iànos (violoncello)Schopper, Michael (basso)Schörg (violino)Schreier, Peter (tenore)Schubert, Claudia (contralto)Schürgers, Theo (violoncello)Schultz, Wolfgang (flauto) Schultze, Siegfried (pianoforte)Schuster, Joseph (violoncello)Schwartzberg, Dora (violino)Schwarz, Gotthold (basso)Schwarzkopf, Elisabeth (canto)

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Scimone, Claudio (direzione)Scuola Corale del R. ConservatorioSegovia, Andres (chitarra)Segré, Marco (violino)Selmi, Giuseppe (violoncello)Selvaggi, Rito (direzione)Serato, Arrigo (violino)Serato, Francesco (violoncello)Serkin, Rudolf (pianoforte)Serra, Dante (violoncello)Sestetto ChigianoSeyfarth, Walter (clarinetto)Sfogli, Corrado (strumenti a corda)Shebalin, Dmitri (viola)Shelley, Howard (pianoforte)Sherba, John (violino)Shetler, NormanShishlov, Andrei (violino)Sichermann, Erich (viola)Siebert, August (violino)Sigalla, Livia (contralto/mezzo soprano)Signore, Michele (violino)Silva, Luigi (violoncello)Silvestri, Renzo (pianoforte)Simon, Grich (clarinetto)Simoncelli, Riccardo (pianoforte)Simoncini, Alessandro (violino)Simoncini, Luca (violoncello)Simoni, Giorgio (viola)Simons, Matthias (violino)Skampa, Milan (viola)Skocic, Adalbert (violoncello)Skolek, Adolfo (pianoforte)

Skorepa, Josef (violino)Smilovits, József (violino)Smirnoff, Joel (violino)Sochman, Peter (violoncello)Società Corale «Pier Luigi da Palestrina»Società Corale VaresinaSocietà Filarmonica Boema di PragaSokolov, Grigory (pianoforte)Soliman, Angelo (contrabbasso)Solisti Dell’orchestra Da Camera Della Campania, ISolisti di Torino, ISolisti di Zagabria, ISolisti Veneti, ISolombrino, Francesco (viola)Son, Harry (violoncello)Sonatori de la Gioiosa MarcaSoncini, Angelo (mandola)Sonoda, Takahiro (pianoforte)Soragna, Costantino (violino)Soyer, David (violoncello)Spagnolo, Paolo (pianoforte)Spani, Hina (soprano)Spier La Haye, Rosa (arpa)Spivakov, Vladimir (direzione e violino)Spivakowskj, Jascha (pianoforte)Spivakowskj, Tossy (violino)Spotti, Giuseppe (pianoforte)St. John’s Smith Square Orchestra of LondonStaar, Josef (viola)Staatskapelle Dresden (RDT), DieStadlmair, Johann (direzione)Staier, Andreas (cembalo)Steeb Karlheinz (viola barocca)

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Steiner, Hugo (viola)Steinhardt, Arnold (violino)Stern, Isaac (violino)Stetka, Boris (mimo)Stier, Kurt Christian (violino)Stocchi, Giacomo (violoncello)Strehle, Wilfried (viola)Streng, Rudolf (viola)Stross, Wilhelm (direzione)Süssmuth, Gernot (violino)Suk, Josef (violino)Supino, Olga (pianoforte)Supino, Umberto (violino)Swann, Jeffrey (pianoforte)Swingle Singers, TheSykora, Adolf (violino)Szabadi, Vilmos (violino)Szabo, Paul (violoncello)Szábo, Tamás (violino)Szekers, Ferenc (direzione)Szell, George (direzione)Szucs, Mihaly (violino)Tacchinardi, Clelia (violoncello)Tagliavini, Enrico (chitarra)Tagliavini, Luigi Ferdinando (organo)Tal TrioTal, Yaara (pianoforte)Tamura, Chieko (violino)Tango, Egidio (direzione)Tassinari, Pia (canto)Tatrai, Vilmoz (violino)Taub, Chaim (violino)Tchetouev, Igor (pianoforte)

Tebaldini, Giovanni (direzione)Tedoldi, Agide (pianoforte)Teofani-Zanoni, Giuseppina (pianoforte)Termini, Claudia (organo)Testa, Elsa (pianoforte)Thei, Alfredo (pianoforte)Thiollier, François-Joël (direzione e pianoforte)Thomson, Cesare (violino)Thunemann, Klaus (fagotto)Tilsen, Gertrude-Ilse (violino e direzione)Tipo, Maria (pianoforte)Tizzani, Ida (pianoforte)Tokyo Piano TrioTokyo String QuartetTommaso, Giovanni (contrabbasso)Tornaghi Borgani, Amalia (mezzo soprano)Torri, Rosina (soprano)Tortelier, Jean Pascal (violino)Tortelier, Paul (violoncello)Toscanini, Arturo (direzione)Toso, Piero (violino)Traversa, Mario (violino)Traverso, Franco (corno)Tràvnicek, Jiri (violino)Trecate, Luigi Ferrari (pianoforte, organo)Tree, Michael (viola)Trentini Francesconi, Maria (violino)Trinca, Franco (pianoforte)Trio Agosti-CrepaxTrio Bolognese (Fano, Sarti, Serato)Trio Bolognese (Salviati, Campajola, Mazzacurati)Trio Bolognese (Simoncelli, Gironi, Serra)Trio Casella-Poltronieri-Bonucci

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Trio Ceccarossi:Trio Cerrato Trio Consolo-KilianTrio d’Archi di RomaTrio d’archi ItalianoTrio del Conservatorio “G. Tartini” di TriesteTrio di BolzanoTrio di FirenzeTrio di MilanoTrio di ParmaTrio di RomaTrio di TorinoTrio di TriesteTrio Fischer-Mainardi-SchneiderhanTrio Gaudeamus:Trio Italiano (Ranzato, Berti, Moroni)Trio Italiano (Serato, Bonucci, Lorenzoni)Trio Langbein – Tuckwell – JonesTrio Lucchesini-Carmignola-Brunello:Trio Parmigianino Trio PizzettiTrio Santoliquido - Brero – AnfiteatroffTrio SpivakowskjTrio Strumentale ItalianoTrio TchaikovskyTrio Torinese Trio TortelierTrio VereinigungTripp, Alva (tenore)Trivioli-Bandini, Bianca (canto)Trog, Henning (fagotto)Trzeciak, Joanna (pianoforte)Tua, Teresina (violino)

Tuckwell, Barry (corno)Turkovich, Milan (fagotto)Tynes, Margaret (soprano)Uemura, Riichi (viola)Ughi, Uto (violino) Ugolotti, Giovanni (tenore)Uninsk,i Alexander (pianoforte) Urfer, Willy (flauto)Uszynska, Barbara (pianoforte) Utkin, Alexey (oboe)Vaccari, Teresa (soprano)Vait Zecchi, Velta (pianoforte)Valisi, Antonio (violoncello)Vallazza, Liliana (pianoforte)Valle, Graziella (soprano)Valobra, Cesarina (soprano)Vandersteene, Zeger (tenore)Vâska, Bohuslav (violoncello)Vecsey, Ferenc von (violino)Vegh, Sandor (direzione, violino)Vendramelli, Adriano (violoncello)Veneziani, Vittore (direttore)Verda, Giovanna (arpa)Veretti, Antonio (pianoforte)Verhagen, Reine Marie (flauto dolce)Vernikov, Pavel (violino) Vetere, Fausta (chitarra e voce)Vidusso, Carlo (pianoforte)Viezzoli, Giuseppe (violino)Vilalta, Carmen (soprano)Vincenzi, Marco (pianoforte)Vinnik, Dimitri (pianoforte)Virsaladze, Elisso (pianoforte)

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Virtuosi di Aquileia, IVirtuosi di Mosca, IVisnoviz, Eugenio (pianoforte)Vlatkovic, Radovan (corno)Voier, GiovanniVolterra, Gualtiero (pianoforte)von Zweygberg, Lennari (violoncello)Walker, Urs (violino)Walter, Anton (violoncello)Watzke, Rudolf (baritono)Weigle, Friedemann (viola)Weil, Terence (violoncello)Weissenberg, Alexis (pianoforte)Weissgärber, Max (violino)Werth, Wilhelm (pianoforte)West, Lucretia (contralto)Westdeutsches Kammer Trio für Alte MusikWiener KammerensembleWiener KammerorchesterWiener OktettWiener Sängerknaben Wiener Streicher SextettWiener StreichersolistenWiesel, Uzi (violoncello)Wihan, Hans (violoncello)Wilhelm, Linus (basso)Wille, Oliver (violino)

Wittmann, Andreas (oboe)Wolf, Winfried (pianoforte)Woodson, Thomas (baritonoWührer, Friedrich (pianoforte)Wurmser-Delcourt, Lucille (arpa)Yanzer, Georges (viola)Zabaleta, Nicanor (arpa)Zadra, Fausto (pianoforte)Zajig, Florian (violino)Zakin, Alexander (pianoforte)Zanardi, Luigi (pianoforte)Zanella, Amilcare (pianoforte)Zanettovich, Renato (violino)Zanfi, Mario (pianoforte)Zecchi, Carlo (pianoforte, direzione)Zemanek, Vilém (direzione)Ziehe, Heinrich (violino)Zilberstein, Lilya (pianoforte)Ziliani Bianchi, Rosina (soprano)Zimerman, Krystian (direzione e pianoforte)Zimmermann, Frank Peter (violino)Zito, Menuccia (violino)Ziveri, Anna (pianoforte) Zoldy, Sandor (violino)Zuccarini, Oscar (violino)Zuelli, Renato (violoncello)

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Finito di stampare

nel mese di giugno 2012

da Silva Editore s.r.l. - Parma

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