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L’arte della Mesopotamia Il “paese tra i due fiumi”

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L’arte della Mesopotamia Il “paese tra i due fiumi”

La Mesopotamia (terra “in mezzo ai fiumi”) è la zona tra i grandi fiumi Tigri ed Eufrate. Qui a partire dal IV millennio a.C. e fino al 500 a.C. circa, si insediano numerosi popoli con la conseguente sovrapposizione di culture e forme artistiche. Fra le popolazioni mesopotamiche ricordiamo i Sumeri, gli Accadi, i Babilonesi e gli Assiri. E i Persiani

Arte e Immagine Prof.ssa Alba Faggella

I SUMERI (3500 – 2400 a.C.) Ai sumeri si deve la nascita delle grandi città – stato, difese da mura possenti con torri, realizzate con mattoni di argilla. Dentro la città c’erano dei grandissimi palazzi che avevano anche la funzione di templi: le ZIQQURAT. Una delle ziggurat meglio conservate è quella di Ur.

All’interno della Ziqqurat, vi erano anche i magazzini e le botteghe degli artigiani.

Simboleggia una montagna sacra per unire idealmente la terra al cielo.

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La ziqqurat era costruita con mattoni di argilla mescolata a paglia, pressata in stampi e asciugata al sole. I mattoni utilizzati per il rivestimento esterno erano cotti nei forni per renderli più resistenti alle intemperie. L’edificio aveva pianta quadrangolare ed era composta da tre piattaforme sovrapposte, progressivamente più piccole e con pareti inclinate, collegate tra loro da rampe di scale. Una lunga scalinata perpendicolare alla facciata, conduceva direttamente al tempio posto in sommità. Arte e Immagine Prof.ssa Alba Faggella

GLI ORANTI

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All’interno del tempio, oltre alla statua della divinità, erano collocate piccole sculture che ritraevano personaggi in atteggiamento di preghiera. Queste offerte votive avevano la funzione di pregare continuamente al posto delle persone reali. L’orante indossava un abito composto da un lungo gonnellino con frange di lana, aveva le mani giunte e gli occhi molto grandi evidenziati da pesanti sopracciglia nere. Rappresentavano il tramite tra l’uomo e la divinità.

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Statua di Gudea, re di Lagash, città sumerica della Mesopotamia meridionale (2144-2124 a.C.). Il sovrano è rappresentato mentre regge tra le mani un vaso da cui scaturiscono due getti d’acqua nei quali scorrono file di pesci. La composizione vuole rappresentare la funzione del re in quanto dispensatore di fertilità e di forza vitale. E’ conservato al Museo del Louvre.

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Lo stendardo di Ur

Lato della pace

E’ un pannello di legno interamente decorato a intarsio di lapislazzuli e madreperla ritrovato nella necropoli reale di Ur. Era probabilmente uno stendardo processionale fissato in cima ad un’asta che aveva la funzione di celebrare il re trionfante sul nemico.

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Lato della guerra

I due pannelli sono suddivisi in tre fasce ciascuno.

La lettura procede dal basso verso l'alto.

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I BABILONESI (2000-600 a.C.)

L’antica Babilonia raggiunse il massimo splendore durante il regno di Nabucodonosor II (605 – 562 a.C.) ed era famosa per la bellezza dei suoi palazzi, dei numerosi templi e per i lussureggianti giardini pensili, disposti su terrazze degradanti.

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Babilonia era chiusa da una doppia cinta muraria; quella interna aveva otto ingressi monumentali, ciascuno protetto da una divinità. L’ingresso più importante era costituito da un grande arco affiancato da due torri, dedicato alla dea della guerra Ishtar. Questo accesso conduceva al tempio principale della città. Il santuario, dedicato al dio Marduk, sorgeva su un’alta ziqqurat composta da sette gradoni che forse può essere identificata con la mitica Torre di Babele citata nella Bibbia.

Porta di Ishtar

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La porta di Ishtar è ricoperta di mattoni in terracotta smaltata; le decorazioni rappresentano tori, draghi e leoni.

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Il Codice di Hammurabi è una fra le più antiche raccolte di leggi scritte che ci sia pervenuta.

Le 282 disposizioni sono state ordinate dal re Hammurabi di Babilonia e furono scolpite in caratteri cuneiformi su una stele di basalto nero raffigurante alla sommità il re in piedi, in atteggiamento di venerazione di fronte al dio della giustizia, maestosamente seduto sul trono. Il dio porge ad Hammurabi il codice delle leggi, che dunque sono considerate di origine sacra. La stele è alta circa 225 cm, e venne rinvenuta nella città di Susa.

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Gli Assiri (1365 - 612 a.C.) Tra le città più importanti spicca Khorsabad, capitale del regno di Sargon II: entro la cinta muraria si trovava la cittadella, anch'essa fortificata, con il tempio, una ziqqurat ed il palazzo reale. Imponenti tori alati con volto umano (lamassu, spiriti protettivi e benevoli) erano a guardia delle porte d'accesso.

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Caratteristica curiosa di queste sculture è la presenza di 5 zampe: nella vista frontale esse conferiscono all'animale un aspetto di immobilità minacciosa, mentre lateralmente sembra che il lamassu stia marciando. Arte e Immagine Prof.ssa Alba Faggella

I Persiani (539 – 331 a.C.)

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Ciro il Grande entra trionfalmente a Babilonia nel 539 a. C. Sorgono in Persia splendide città, come Persepoli, che riprendono dall'architettura mesopotamica la monumentalità delle costruzioni a terrazza.

Persepoli fu una delle 5 capitali dell’Impero achemenide e la sua costruzione iniziò intorno al 520 a.C., sotto il regno di Dario I e si protrasse per circa 70 anni. Questo magnificente complesso, composto da palazzi, scalinate, parapetti e pavimenti perfettamente conservati, fu abitato per quasi 2 secoli e venne riportato alla luce grazie a degli scavi effettuati nel corso della prima metà del ‘900.

Palazzo di Dario a Persepoli

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Il Palazzo dell’Apadana a Persepoli è il più grande e monumentale palazzo dell’intero complesso di edifici. Il Palazzo dell’Apadana è stato costruito sopra una terrazza di pietra e collocato in una posizione sopraelevata rispetto alla città. Questo magnificente palazzo è composto da un’immensa corte centrale delimitata da numerose colonne (attualmente ne sono rimaste solamente 13)

Palazzo dell’Apadana