STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509...

20
VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it 1 STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C) Roma fu fondata nel 753 a.C. (data Verroniana) in seguito ad un insediamento coloniale della vicina Albalonga. Questa è la data comunemente accettata dagli storici, anche se non mancano storici (come Timeo) che affermano che Roma in realtà sia stata fondata nell’814 a.C. ed altri che ipotizzano altre date. Da subito Roma risulta caratterizzata da alcune figure istituzionali che caratterizzeranno l’intero periodo del Regnum: - Il Rex (capo politico, militare e religioso) - Il Senatus (consiglio di anziani) - I Comitia (assemblee politiche) Nel Regnum si succedettero Re Latini, Sabini ed Etruschi. I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa Pompilio (716 a.C. – 674 a.C.) - Tullio Ostilio ( 673 a.C. – 641 a.C.) - Anco Marzio (640 a.C. - 616 a.C) - Tarquinio Prisco (616 a.C. – 579 a.C) - Servio Tullio (579 a.C. – 535 a.C.) - Tarquinio il superbo (535 a.C. – 509 a.C) Il periodo in esame fu caratterizzato dalla bipartizione degli abitanti in Patrizi e Plebei. Secondo una voce autorevole i Patrizi erano discendenti del primo Senato di Roma mentre i Plebei erano tutti coloro i quali non godevano di questo rapporto. Solo ai primi era permesso di sedere in senato e di ricoprire cariche istituzionali di notevole importanza. Dal punto di vista economico i Patrizi erano i cittadini dediti all’agricoltura ed all’allevamento del bestiame. Dopo la morte di Anco Marzio, Roma diventò un centro commerciale fiorente (per la sua allocazione lungo il corso d’acqua più importante della zona). Tutto ciò non sfuggì agli Etruschi, che riuscirono a condurre Roma sotto la propria influenza. Sotto i Re Etruschi Roma si arricchì di nuove colture e di sistemi di coltivazione tipici degli Etruschi (sistema di canalizzazione). In più essi attuarono tutta una serie di provvedimenti che riformarono esercito, economia, leva militare ecc. Importanti sono: la riforma dell’esercito ad opera di Tarquinio Prisco, la riforma della leva e l’introduzione della prima moneta (l’Aes signatum) ad opera di Servio Tullio. Con Tarquinio il superbo si ebbe la fine della monarchia etrusca e con essa del Regnum, in seguito ad una rivolta interna nel 509 a.C. che precluse il rimpatrio di Tarquinio dopo l’assedio di Ardea.

Transcript of STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509...

Page 1: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

1

STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)

Roma fu fondata nel 753 a.C. (data Verroniana) in seguito ad un insediamento coloniale della vicina Albalonga. Questa è la data comunemente accettata dagli storici, anche se non mancano storici (come Timeo) che affermano che Roma in realtà sia stata fondata nell’814 a.C. ed altri che ipotizzano altre date. Da subito Roma risulta caratterizzata da alcune figure istituzionali che caratterizzeranno l’intero periodo del Regnum:

- Il Rex (capo politico, militare e religioso) - Il Senatus (consiglio di anziani) - I Comitia (assemblee politiche)

Nel Regnum si succedettero Re Latini, Sabini ed Etruschi. I sette re di Roma furono:

- Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa Pompilio (716 a.C. – 674 a.C.) - Tullio Ostilio ( 673 a.C. – 641 a.C.) - Anco Marzio (640 a.C. - 616 a.C) - Tarquinio Prisco (616 a.C. – 579 a.C) - Servio Tullio (579 a.C. – 535 a.C.) - Tarquinio il superbo (535 a.C. – 509 a.C)

Il periodo in esame fu caratterizzato dalla bipartizione degli abitanti in Patrizi e Plebei. Secondo una voce autorevole i Patrizi erano discendenti del primo Senato di Roma mentre i Plebei erano tutti coloro i quali non godevano di questo rapporto. Solo ai primi era permesso di sedere in senato e di ricoprire cariche istituzionali di notevole importanza. Dal punto di vista economico i Patrizi erano i cittadini dediti all’agricoltura ed all’allevamento del bestiame. Dopo la morte di Anco Marzio, Roma diventò un centro commerciale fiorente (per la sua allocazione lungo il corso d’acqua più importante della zona). Tutto ciò non sfuggì agli Etruschi, che riuscirono a condurre Roma sotto la propria influenza. Sotto i Re Etruschi Roma si arricchì di nuove colture e di sistemi di coltivazione tipici degli Etruschi (sistema di canalizzazione). In più essi attuarono tutta una serie di provvedimenti che riformarono esercito, economia, leva militare ecc. Importanti sono: la riforma dell’esercito ad opera di Tarquinio Prisco, la riforma della leva e l’introduzione della prima moneta (l’Aes signatum) ad opera di Servio Tullio. Con Tarquinio il superbo si ebbe la fine della monarchia etrusca e con essa del Regnum, in seguito ad una rivolta interna nel 509 a.C. che precluse il rimpatrio di Tarquinio dopo l’assedio di Ardea.

Page 2: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

2

REX: Il Rex fu un capo politico, militare e religioso. Presentava le seguenti caratteristiche:

a) Era una carica monocratica: Il re doveva essere una ed una sola persona (anche se la tradizione insiste a ricordare che ci fu un periodo che vide la cogestione della carica reale di Romolo e Tito Tazio in seguito alla fusione Latino – Sabina)

b) Il Rex non doveva necessariamente essere un appartenente alla città;

c) Era una carica vitalizia.

Il Rex veniva eletto tramite una procedura complessa: Dopo la morte di un Rex si apriva l’INTERREGNUM: un istituto che implicava la formazione di un consiglio di senatori (10) al capo del quale era posto un senatore che veniva nominato da cinque giorni in cinque giorni INTERREX (aveva le stesse identiche funzioni del Rex ma si distingueva da esso per via della temporaneità della carica). Una volta individuato un candidato, l’INTERREX lo proponeva ai COMITIA, che si esprimevano in senso favorevole o meno. Successivamente la deliberazione comiziale passare dal senato per la ratifica. Una volta ratificata la deliberazione comiziale, interviene il consiglio degli AUGURES (che aveva il compito di interpretare la volontà divina in merito a determinate questioni). Ottenuto il parere positivo degli dei, intervengono nuovamente i comitia che conferiscono l’imperium, tramite un’apposita lex de imperio, che conferiva il comando delle forze armate al nuovo Rex.

COMITIA: I Comitia erano un’assemblea politica, composta da tutti gli abitanti della città maschi e adulti. I comitia avrebbero:

- Scelto il capo politico; - Deliberato in materia di pena capitale; - Approvato proposte a loro sottoposte.

Page 3: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

3

SENATUS: Il Senatus era un consiglio di anziani di composizione imprecisa (si presuppone che inizialmente i senatori fossero 100, che in seguito alla fusione latino – sabina furono portati a 200 e che con Tarquinio Prisco arrivarono ad essere definitivamente 300). Le mansioni principali del senato sono:

- Dare dei pareri non vincolanti (i senatus consulta) al Rex, ogni qual volta il Rex lo richiedeva, su ogni materia;

- L’interregnum: un istituto che implicava la formazione di un consiglio di senatori (10) al capo del quale era posto un senatore che veniva nominato da cinque giorni in cinque giorni INTERREX. Era finalizzato all’elezione del nuovo rex.

Auctoritas: approvazione delle deliberazioni comiziali.

VERSO IL PAREGGIAMENTO DEGLI ORDINI

Nell’età repubblicana si raggiunse l’effettiva parificazione dei due ordinamenti: i Patrizi ed i Plebei. Nel V secolo (mentre Roma era impegnata nel conflitto con i Latini) i Plebei subordinarono la leva (arruolamento) ad un provvedimento di remissione dei debiti. Il senato riuscì a raggirare l’ostacolo, rimandando la questione a guerra conclusa. Finita la guerra, tuttavia, il Senato pone nel dimenticatoio la questione. I Plebei, disgustati, migrano sul monte sacro o sull’Aventino e si organizzano politicamente. Viene istituito il consiglio dei plebei capitanato dai Tribuni. Il consiglio plebeo emana i plebiscita (decisioni vincolanti per tutti i plebei). Nel 454 a.C. viene compiuto un primo passo in avanti dai patrizi: venne inviata una commissione in Grecia a studiare la legislazione di Atene e delle altre città greche. Rientrata la commissione (nel 452 a.C.) i tempi sembrarono maturi per acconsentire alla richiesta plebea. Nel 451 a.C. furono sospese le magistrature e venne nominato un consiglio di DECEMVIRI ed iniziò l’esperienza del DECEMVIRATO, con il compito di scrivere delle leggi che ponessero sullo stesso piano (quanto meno dal punto di vista delle libertà) entrambi gli ordini. Il DECEMVIRATO riuscì a scrivere 10 tavole di leggi. Il grande consenso riscosso, portò ad un decemvirato – bis che riuscì a scrivere altre due tavole. I lavori, però,

Page 4: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

4

furono portati avanti tramite soprusi e violenze che determinarono la fine dell’esperimento del decemvirato ed all’archiviazione delle dodici tavole. Vennero, nel 449 a.C. riesumate dai consoli Valerio Potito ed Orazio Barbato. Il pareggiamento degli si ebbe quando una LEX LICINIAE SEXTIE del 367 a.C. ammise un plebeo nella magistratura suprema (il consolato).

Ps: Ricordiamo che, con la cacciata di Tarquinio il superbo (509 a.C.) la figura del rex viene sostituita con le magistrature (il consolato).

REPUBBLICA (509 a.C. – 27 a.C)

Nei secoli che vanno dal V al I, Roma si trova impegnata in una serie di guerre che la portarono ad espandersi fino a diventare una potenza incontrastata non solo nella penisola ma anche nel mediterraneo. Il V secolo vide Roma impegnata nel conflitto con i Volsci e gli Equi. Nel 396 a.C. Roma sconfigge gli etruschi annettendo il territorio conquistato a Roma. Nel 390 Roma deve far fronte al Sacco di Roma ad opera dei Galli guidati da BRENNO, conclusosi con l’incendio della città nello stesso anno. Nel 326 a.C. Roma si trova impegnata in un conflitto contro i Sanniti che sarà opera di innumerevoli episodi non sempre favorevoli e che si protrarrà fino al 290 a.C. Successivamente, nel 280 a.C. Roma si trova impegnata nel conflitto con Taranto, che si protrasse fino al 273 a.C. Poco dopo, nel 264 a.C. ebbe inizio la prima delle tre guerre puniche che vide Roma contro Cartagine: la guerra si condusse prevalentemente in mare. Roma, inesperta in mare, riuscì a vincere grazie ad uno stratagemma che venne denominato “corvo”. Esso consisteva in un ponte mobile con dei ganci, che serviva ad agganciare le navi nemiche in modo tale da favorire il combattimento corpo a corpo. Inoltre furono mandate delle truppe guidate da Attilio Regolo in Tunisia per sconfiggere Cartagine anche a terra. Il tentativo terminò con una pesante sconfitta ai danni di Regolo che, rientrato in patria per stipulare il trattato, spinse le autorità romane a riprendere il conflitto. Regolo tornò in Tunisia ma venne brutalmente ucciso. La guerra fu vinta nella battaglia delle Egadi nel 241 a.C. e Roma acquisì il controllo della Sicilia, della Sardegna e della Corsica. Successivamente, nel 218 a.C. Annibale Barca volle vendicarsi della disfatta Cartaginese. Assedia e distrugge Sagunto (alleata di Roma) , valica le Alpi e piomba alle spalle dei romani ( con Annibale sono alleati i Galli), sconfiggendoli sul Ticino, sul Trebbia e sul Trasimeno. Successivamente scende fino in Puglia, cercando di fomentare le popolazioni dell’Italia meridionale. I Romani portano la guerra in Spagna (dove i Cartaginesi avevano dei possedimenti) ed uccidono Asdrubale Barca

Page 5: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

5

(il fratello di Annibale). Annibale è richiamato in Patria. Lungo il tragitto viene fermato da Scipione l’Africano e sconfitto definitivamente a Zuma. La seconda Guerra punica si conclude nel 202 a.C. Infine, nel 149, approfittando della impossibilità Cartaginese di tener testa all’esercito romano, Roma sferra l’ultimo brutale attacco a Cartagine e la rade al suolo nel 146 a.C. divenendo la potenza incontrastata del mediterraneo. Nel frattempo (nel 197) a Roma si annettono Spagna Citeriore e Spagna Ulteriore. Nel 147 a.C. si annette la Macedonia. Nel 146 a.C. si annette l’Africa ed infine, nel 126 a.C. l’Asia. Nel 133 a.C. si apre un lungo periodo di crisi dettata da una serie di concause che porteranno alla fine della Repubblica. Una tra le tante consiste nell’inidoneità funzionale delle strutture organizzative della città-stato a reggere la complessa realtà del modo romano. Le altre furono delle concause di ordine economico, militare, sociale ecc. Nel periodo che va dal 133 a.C. al 44 a.C. ci furono dei tentativi di razionalizzare lo stato in senso Democratico con i fratelli Tiberio e Caio Gracco (133 – 88), in senso Aristocratico con Silla ( 88 – 79) ed in senso Monarchico con Giulio Cesare ( 60 – 44).

Il tentativo di razionalizzazione dello stato in senso democratico si spiega in alcune riforme ad opera di Tiberio e Caio Gracco che mirarono a togliere potere al senato ed a conferirlo nelle mani delle assemblee popolari. Dopo alcune travagliate vicende Tiberio Gracco viene dichiarato nemico della Repubblica e viene ucciso. Le riforme verranno poi applicate da Caio Gracco che le realizzò e le mantenne fino alla sua morte nell’88 a.C. In questo periodo si fa strada militarmente e politicamente Gaio Mario che per l’enorme successo conseguito nelle varie battaglie (la più importante contro Giugurta nel 109 – 108 a.C.). Mario viene nominato console nel 108 e ricoprirà questo ruolo sette volte. Un secondo tentativo di razionalizzazione fu messo in atto da Cornelio Silla, il quale diede allo stato un’impronta aristocratica. In un primo momento attuò delle riforme mirate a conferire più poteri al senato ed a comprimere i poteri delle assemblee. Quando Silla, impegnato nella guerra Mitridatica contro il re Mitridate,si vide sottratto da Sulpicio Rufo il comando delle forze armate che venne conferito a Mario, si precipitò a Roma dando il via alla Guerra Civile che si concluse con la morte di Rufo e con la fuga di G. Mario. Silla, che governò dall’88 al 79 a.C. si fece nominare, nell’82 a.C. DICTATOR. Abdicò spontaneamente nel 79 a.C. Subito dopo l’abdicazione la costituzione Sillana venne smontata perché giudicata velleitaria ed anacronistica e venne ripristinata la situazione istituzionale precedente a Silla. Nel 73 a.C . a Roma si dovette far fronte ad una rivolta degli schiavi guidati da Spartaco. Quest’ultimo fu un milite ausiliario che, per via della dura disciplina cui era obbligato a sottostare e per le varie discriminazioni raziali si diede alla fuga. Giudicato “disertore”, fu catturato e schiavizzato. Nel 73 a.C. organizzò la suddetta rivolta che partì da Capua e si espanse

Page 6: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

6

per tutta Roma. La rivolta fu repressa da Crasso nel 72 a.C. Nel 62 a.C. si ebbe la congiura di Catilina (aspirante alla carica di console contro Cicerone), che venne accusato da Nerone di voler cospirare contro la Repubblica. Nel 60 a.C. abbiamo il primo triumvirato composto da C. Giulio Cesare, Gneo Pompeo e M. Crasso. Nel 58 a.C. Giulio Cesare si trova impegnato nella Campagna in Gallia: Cesare conseguì una serie di vittorie contro gli elvizi e i suebi. Successivamente Cesare subì una pesante sconfitta contro Vercingetorige. Sconfitta che, però, fu colmata dalla successiva vittoria di Cesare ai danni dello stesso Vercingetorige, che nel frattempo si era alleato con alcune tribù. Negli anni compresi tra il 52 ed il 50 a.C. Giulio Cesare sconfisse le ultime tribù e tornò in patria colmo di onori.

Nel 49 a.C. Cesare, per via di notevoli disaccordi tra la sua persona e Gneo Pompeo, passò il Rubicone e diede inizio ad una sanguinosa guerra civile che si concluse con la sua nomina a DICTATOR. La carica di dittatore della quale fu investito Cesare, presentò i caratteri della temporaneità e dell’elettività, configurandosi in maniera diversa dalle precedenti dittature. Cesare venne nominato dittatore annualmente dal 49 a.C. al febbraio del 44 a.C. , anno in cui fu nominato dittatore perpetuo. Questo incarico durò solamente un mese perché il 15 marzo dello stesso anno Cesare cadde vittima di una brutale congiura, alla quale prese parte anche il figlio Bruto. Nel 43 a.C. venne istituito un secondo Triumvirato al quale presero parte: Ottaviano (pronipote di C. Giulio Cesare), Marco Antonio e Lepido (braccio destro di Cesare). Da subito questo secondo triumvirato mostrò la propria matrice Cesariana. Furono epurati 130 (tra i quali Cicerone) senatori ed altri furono sconfitti nella battaglia di Filippi, in Macedonia (battaglia che culminò nel suicidio di Cassio e Bruto). Scaduto il quinquennio il triumvirato si rinnova nel 37 a.C. Questo triumvirato si risolverà con la guerra tra Marco Antonio e Ottaviano, in seguito ad alcuni errori politici del primo, che affidò il comando delle province orientali nelle mani di Cleopatra (regina d’Egitto) ed in quelle dei suoi figli. Deciso a riprendersi il controllo delle province orientali, Ottaviano dichiara guerra a Cleopatra e la sconfigge nel 31 a.C. ad Azio. Nel 30 l’Egitto si annette a Roma. Nel 27 a.C. il senato conferisce ad Ottaviano la nomina di Augusto. Si chiude così il periodo della Repubblica ed inizia un nuovo periodo: il PRINCIPATO.

Page 7: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

7

IL PRINCIPATO (27 a.C. – 235 d.C.)

Il Principato fu un periodo caratterizzato dalla figura del Princeps, con il compito di integrare e coordinare i vari organi istituzionali (esso non aveva, dunque, un proprio potere decisionale). Il primo Princeps fu Augusto. Successivamente alla morte dello stesso, nel 14 d.C. subentrò il figlio adottivo Tiberio. Con Augusto si da il via ad una delle quattro dinastie che caratterizzeranno tutto il principato: i Giulio Claudii.

- Giulio – Claudi (27 a.C. – 68 d.C.) : tra i vari successori notevole importanza ha Nerone, al quale è addebitabile l’inizio della prima guerra civile romana del periodo in questione. Questa rivolta iniziò per via della leggerezza con la quale Nerone gestì l’Impero, spendendo gran parte delle risorse finanziarie dell’Impero per il finanziamento dei giochi popolari, non prestando la dovuta attenzione alle reali problematiche dell’impero. Durante l’impero di Nerone, inoltre, importanza storica assume l’incendio della città nel 64 d.C. , che alcuni addebitarono allo stesso imperatore. In seguito alla guerra civile (68 – 69 d.C) Nerone fu dichiarato nemico della Repubblica e si suicidò fuori dalle mura della città.

- I Flavi (69 – 96 d.C.): La dinastia dei Flavi ebbe inizio con Vespasiano, prosegue con Tito e finisce con Diocleziano nel 96 d.C. Dopo la morte di quest’ultimo, si susseguirono una serie di Imperatori che vennero detti “adottivi).

- Gli Antonini (96 d.C. – 192 d.C.) : tra questi da ricordare è certamente Adriano, che governò dal 117 d.C. al 138 d.C. Esso diede un nuovo volto al Principato in seguito ad alcune riforme, che culminarono nel conferimento del potere decisionale nelle mani del Princeps. La dinastia degli Antonini finisce con la morte di Commodo nel 192 d.C.

Dopo la morte di Commodo si diede il via ad una seconda guerra civile che durò dal 193 al 197 d.C. Questa guerra civile ebbe inizio con l’assassinio di Pertinace (erede di

Commodo) nominato dal senato. I vari reparti dell’esercito acclamarono altri Imperatori e si creò così una situazione che vide la coesistenza di un numero elevato di essi. Al termine della guerra civile l’unico imperatore rimasto fu Settimo Severo. ebbe inizio la dinastia dei Severi (193 d.C. – 235 d.C). Con Settimo Severo l’Impero

tornò ad espandersi con la creazione della Provincia di Mesopotamia nel 197 d.C. La dinastia dei Severi finì con la morte di Alessandro Severo. Quest’ultimo non riuscì a

tenersi stretta la Mesopotamia e la Siria in seguito alla sconfitta con i Persiani. Tuttavia Alessandro Severo fu un buon Imperatore: alleggerì la pressione fiscale, fu

tollerante in tema di religione e restituì il potere al senato. Con la morte di Alessandro Severo (235 d.C.) si apre un lungo periodo di anarchia militare che durò fino all’avvento del Dominato (284 d.C.)

Page 8: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

8

ANARCHIA MILITARE (235 d.C. – 284 d.C.)

Dopo la morte di Alessandro Severo ebbe inizio un lungo periodo di anarchia militare dettato da alcune concause tra le quali:

- A) l’assenza di regole che disciplinassero la successione della più alta carica ( l’imperatore);

- B) l’assenza di un potere centrale: in questo periodo la legittimazione alla carica imperiale era data dai vari reparti dell’esercito. Era l’esercito che, tramite l’acclamazione, si sceglieva gli imperatori. Paradossalmente era lo stesso esercito ad ucciderli poco dopo. Non a caso in questo cinquantennio si ebbero 21 imperatori (non contando gli usurpatori del trono che furono circa una quarantina), che furono tutti (tranne due) assassinati dalla guardia pretoriana o da cospirazioni del senato. Questo periodo di anarchia militare si concluse con Diocleziano che diede origine ad un nuovo periodo denominato DOMINATO nel 284 d.C.

DOMINATO, CADUTA DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE E INVASIONI BARBARICHE

Dopo questo lungo periodo di anarchia, fu proclamato imperatore Diocleziano (284). Si rese subito conto dell’impossibilità di governare da solo un territorio così ampio. Ideò, quindi, un sistema governativo a base tetrarchica (la tetrarchia, appunto), in base al quale il territorio si divise in due grandi porzioni (Impero Romano d’Oriente ed Impero Romano d’Occidente). Nell’Impero Romano d’Oriente avrebbe regnato lo stesso Diocleziano, mentre nell’Impero Romano d’occidente avrebbe regnato Massimiano (uomo di fiducia di Diocleziano). Ad entrambi venne attribuito il titolo di “Augusto”. Ogni Augusto doveva nominare un “Cesare” (vice) che, in caso di morte di un Augusto, avrebbe dovuto prendere il suo posto nominando a sua volta un Cesare. In questo modo si regolò anche il delicato tema successorio della carica imperiale. Con la divisione dell’impero la capitale non fu più Roma. Vennero fissate due nuove capitali (una per l’oriente ed una per l’occidente): Milano per l’occidente e Sirmio (odierna Serbia) pel l’oriente. In questo modo si ebbe una migliore protezione dei confini. Diocleziano è ricordato per le innumerevoli e spietate persecuzioni nei confronti dei Cristiani: ordinò la demolizione delle basiliche, previde la pena capitale per tutti coloro i quali,

Page 9: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

9

essendosi dichiarati Cristiani, non si fossero convertiti al paganesimo, ecc. Dopo l’abdicazione di Diocleziano e di Massimiano tornò ad imperversare un periodo di instabilità politica in cui gli eserciti arrivarono ad acclamare 7 imperatori. Dopo lunghi conflitti gli unici (tra tutti gli acclamati) superstiti furono Costantino e Licinio che, incontratisi a Milano nel 313 d.C. si spartirono l’impero. A Costantino l’Oriente ed a Licinio l’Occidente. Sempre nel 313 d.C. Costantino emanò l’editto di Milano che sancì la tolleranza nei confronti del Cristianesimo. Nel 324 d.C., in seguito ad alcuni scontri politici con Licinio, Costantino lo affronta e lo sconfigge definitivamente nella battaglia di Adrianopoli diventando unico imperatore e riunificando, di conseguenza, l’impero. Una volta riunificato l’impero fissa la capitale a Bisanzio, che viene ribattezzata Costantinopoli nel 330 d.C. (l’odierna Istanbul). Nel 325 d.C. convoca il concilio di Nicea, tramite il quale si fissano le festività comandate, la figura di Gesù viene resa sacra. Nel 337 d.C. Costantino viene consacrato Pontefice Massimo. Infine, nello stesso anno (337 d.C.) morì. Dopo la sua morte, l’impero venne diviso tra Costanzo II (figlio di Costantino), al quale spettò l’Oriente e suo cugino Giuliano, al quale spettò l’occidente. Nel 357 d.C. Giuliano sconfigge gli Alamanni a Strasburgo. Nel 360 d.C. Giuliano viene nominato “Augusto” dall’esercito e l’anno successivo, morto Costanzo II viene proclamato unico Imperatore. Il suo fu un mandato molto breve (361 d.C. – 363 d.C.) ma seppe portare avanti numerose utili riforme e si fece amare dal Polpolo. Nel 363 d.C. Giuliano (detto l’Apostata, per via della sua conversione dal Cristianesimo al Paganesimo), morì in battaglia contro i Persiani. Nel 363 d.C. venne proclamato imperatore Gioviano che stipulò la pace con i Persiani. Anche il suo mandato fu brevissimo (durò solo un anno). Anche lui morì sul fronte. Nel 364 d.C. venne proclamato imperatore Valentiniano, che assegn ò l’oriente al fratello Valente. Entrambi dovettero far fronte alle pressioni dei Barbari. Nel 375 d.C. a Valentiniano succedettero Graziano e Valentiniano II. Nel 376 d.C. I Visigoti chiedono di essere accolti nella Tracia in cambio di servigi militari. Essi, però, sfruttati dai funzionari imperiali si ribellarono e nel 378 d.C. sconfiggono ed uccidono Valente ad Adrianopoli. I Barbari penetrano nell’area Balcanica. Importantissimo fu Teodosio I. Esso fu appoggiato dai Cristiani Cattolici. Nel 380 d.C. Teodosio I emana l’editto di Tessalonica ed il cristianesimo diviene religione di Stato. Nel 381 d.C. venne convocato il Concilio di Costantinopoli, che sancì la condanna dell’arianesimo, Costantinopoli venne dichiarata “la nuova Roma”, avvenne la consacrazione a

Page 10: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

10

vescovo di Costantinopoli di Massimo di Costantinopoli. Nel 382 d.C. venne stipulato un trattato con i Visigoti, tramite il quale i visigoti divennero federati di Roma. Nel 395 d.C. morì Teodosio I. Gli succedettero i figli Arcadio ed Onorio. Ad Arcadio l’oriente e ad Onorio l’occidente (i due Imperatori, ragazzini, furono affidati al generale Vandalo Stilicone). Nel 402 e nel 406 d.C. seguirono delle invasioni ad opera dei Goti e nel 410 l’Impero Romano d’occidente venne saccheggiato dai Visigoti guidati da Alarico, che, successivamente si ritirarono nella Gallia meridionale. Nel 425 d.C. Valentiniano III venne proclamato Imperatore d’occidente. Dal 429 al 439 i Vandali, passando lo stretto di Gibilterra, invasero l’Africa e la conquistarono. Nel 451 d.C. gli Unni, guidati da Attila, detto “flagello di Dio”, invadono la Gallia ma sono sconfitti da Ezio. Successivamente invadono l’Italia e si dirigono verso Roma, dove viene raggiunto da un’ambasciata guidata da papa Leone I che lo scoraggiò a proseguire con l’attacco per via di una peste che stava decimando il popolo. Morì nel 453 d.C. Nel 455 d.C. i Vandali invasero e saccheggiarono Roma. Nel 476 d.C. l’imperatore d’occidente Romolo Augustolo venne deposto da Odoacre, che consegna le insegne della parte occidentale dell’impero nelle mani di Zenone d’Oriente (imperatore della parte orientale). Odoacre chiese a Zenone di essere nominato suo rappresentante in Italia. Zenone non acconsente e poco dopo manda un “plotone” guidato da Teodorico ad ucciderlo nel 493 d.C. Morto Odoacre, Zenone nominò lo stesso Teodosio suo rappresentante in Italia. Egli governò benissimo, restaurò i monumenti e ne creò di nuovi, ripristinò i giochi e mise nelle mani di esperti romani l’amministrazione e la burocrazia. Morì nel 526 d.C. REGNI ROMANO – BARBARICI Già dal 481 d.C. si susseguirono dei regni Romano – Barbarici che implicarono una cogestione dei due popoli: ai Romani venne affidata l’amministrazione e la burocrazia ed ai barbari gli affari militari. I regni Romano – Barbarici possono essere così sintetizzati:

- Franchi: Stanziati nella Germania occidentale, federati di Roma dal 430 d.C.; a) Re Clodoveo dei merovingi regnò dal 481 al 511 d.C. Con lui si ampliarono i

domini: originari dell’est si espansero verso ovest (Neustria). Si ebbe una maggiore coesione tra i sue popoli e sempre sotto Clodoveo, si ebbe la conversione al Cristianesimo dei Barbari.

Page 11: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

11

- Anglosassoni: Si stanziarono nella Britannia Orientale. - Ostrogoti: chiamati in Italia da Zenone per sconfiggere Odoacre (Con

Teodorico) (488 d.C. – 493 d.C.). a) Con Teodorico si spostò la capitale a Ravenna; b) Ci fu un periodo di ripresa economica; c) Pax Teodoriciana; d) Si intraprese una politica di autonomia da Bisanzio ed alleanze con altri

regni Barbarici.

Nel 526 a.C. muore Teodorico.

- Visigoti: Occuparono la Gallia meridionale e quasi tutta la Spagna. Tra i Visigoti importanza rilevante ha il re Eurico (446 – 480 d.C.) che emanò una raccolta di leggi sotto forma di codice.

- Vandali: si stanziarono in Africa Settentrionale.

IMPERO ROMANO D’ORIENTE

Ad Arcadio succede Teodosio II, ricordato per il Codice Teodosiano (438 d.C.) che consiste in una raccolta ordinata per materie, di leggi imperiali da Diocleziano in poi. Nel 527 d.C. venne proclamato Imperatore d’Oriente Giustiniano il quale ebbe due obiettivi fondamentali che condizionarono tutto il suo mandato:

1- Riunificare l’impero: per raggiungere questo obiettivo inviò il generale Belisario in occidente, che riesce a riconquistare l’africa nella guerra denominata guerra greco – gotica, che proseguì in seguito alla conquista di Ravenna (nel 540 d.C.), nel 552 d.C. in Italia, dove il generale Narsete sconfigge re Tatila e Gualdo Tadino. Nel 553 d.C. tutta la penisola è sottomessa a Bisanzio. Fra il 541 ed il 542 d.C. a Bisanzio si abbatte una peste che decima gli abitanti.

2- La raccolta di tutto il materiale giuridico sotto forma di codex. Per raggiungere questo obiettivo si costituì una commissione presieduta dal giurista Tribuniano. Il sogno di Giustiniano durò pochissimo perché, poco dopo la morte di Giustiniano (avvenuta nel 565 d.C.) in Italia arrivarono i Longobardi ed in qualche decennio l’impero Bizantino si ridusse alla sola area orientale del mediterraneo.

IL CORPUS IURIS CIVILIS

Page 12: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

12

Il CORPUS IURIS CIVILIS fu una raccolta di materiale normativo voluta dall’imperatore Giustiniano. Per la sua redazione, venne istituita una commissione presieduta dal giurista Triboniano. Esso comprende:

a) ISTITUTIONES: opera didattica di quattro libri, destinata a coloro che studiavano il diritto sul modello delle istituzioni di Gaio;

b) DIGESTA (o Pandectae): Antologia in 50 libri, di frammenti estrapolati dalle opere giuridiche dei più eminenti giuristi di Roma;

c) CODEX: Raccolta di costituzioni imperiali da Adriano (117 d.C.) allo stesso Giustiniano;

d) NOVELLAE COSTITUTIONES: Costituzioni imperiali emanate da Giustiniano dopo la pubblicazione del codex, fino alla sua morte.

Page 13: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

13

IL MEDIOEVO E IL SISTEMA FEUDALE.

Il medioevo è un periodo che, convenzionalmente va dal 476 d.C. (caduta dell’Impero Romano d’occidente) al 1492 (scoperta dell’America). Il medioevo si compone di due periodi: alto medioevo (476 – 1000) e basso medioevo (1000 – 1492). L’alto medioevo è segnato da una profonda crisi della civiltà classica di natura politico – istituzionale, sociale, economica e culturale. In questi secoli, in assenza di uno stato che potesse definirsi realmente tale, i grandi proprietari terrieri, i dominus o signori, dovettero necessariamente farsi carico della difesa del territorio. Per questo si fece ricorso ad un nuovo sistema: il Sistema Feudale. Questo sistema feudale si basa sul FEUDO: un’istituzione Germanica che prevede la concessione gratuita di una terra (detta BENEFICIUM), concessa dal Signore ad un FEUDATARIO. Questo sistema ha come scopo quello di gestire la vita economica e politica, mediante una gerarchia di persone compensate non da denaro ma dal BENEFICIO. La società feudale si configura come una struttura gerarchica e piramidale: Al vertice vi è il Signore (o il Re), da cui dipendono i grandi feudatari (VASSALLI). I VASSALLI hanno sotto di se i c.d. feudatari minori (VALVASSORI) i quali hanno alle dipendenze i VALVASSINI. Alla base di questa piramide abbiamo i liberi, gli artigiani, i contadini ed i servi della gleba. La cerimonia mediante la quale il re o il signore concedeva un BENEFICIO era detta CERIMONIA DELL’INVESTITURA. Il rapporto tra il re o il signore ed il feudatario si chiama VASSALLAGGIO ed è fondato su un rapporto di fiducia, protezione ed obbedienza. In definitiva la condizione tipica della società feudale è quella di “essere l’uomo dell’altro”, cioè ogni persona che ha ricevuto un beneficio è vincolato unicamente al signore che glielo ha concesso. Prima del regno dei Franchi il Sistema Feudale era esclusivamente di natura privata (il rapporto tra signore e vassallo era sancito da un patto privato). Con il regno dei Franchi si avrà la “istituzionalizzazione” del sistema feudale.

Page 14: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

14

EVOLUZIONE DEL SISTEMA FEUDALE

Si ha, successivamente, un progressivo aumento del potere delle aristocrazie locali ai danni del potere centrale:

1- L’imperatore Carlo il Calvo emana il capitolare di Quierzy (877) (legittimazione dell’ereditarietà dei benefici e degli incarichi maggiori, che porterà allo sviluppo dei poteri locali basati su ricchezze e uomini armati e sulla possibilità di esercitare funzioni pubbliche all’interno delle aziende fondiarie, spesso associato a immunità)

2- L’imperatore Corrado II emana l’edictum de beneficiis/ constitutio de feudiis (1037): ereditarietà dei benefici minori.

3- Incastellamento: con l’incastellamento si ha un ulteriore incremento del potere politico dei grandi proprietari, che si estende su tutti coloro che risiedono nell’area che la fortificazione riesce a controllare. Questo porterà ad un ordinamento signorile: signoria fondiaria (poteri che il grande proprietario esercita sui lavoratori di condizione servile e sui coloni liberi) e signoria territoriale/di banno (poteri esercitati anche su individui liberi da qualsiasi vincolo patrimoniale con il proprietario)

4- Nelle città assumono sempre maggiore importanza i vescovi, la cui giurisdizione si estende sulla diocesi. Sono espressione di ceti dominanti locali e detentori del potere Pubblico.

PAPATO E IMPERO

Nel 600 abbiamo la notevole espansione della chiesa, che, dopo le donazioni dei re Franchi, nel 756 si afferma come Stato dotato di terre, sudditi e confini da difendere. Carlo, diventato re dei Franchi nel 771, dopo un’intensa politica espansionistica che lo portò a governare un territorio comprendente buona parte dell’Europa Occidentale, si fa incoronare (da Papa Leone III) Imperatore la notte di natale dell’800 con il

Page 15: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

15

nome di Carlo Magno, ed il suo vastissimo impero verrà denominato Sacro Romano Impero. Tramite queste manovre, il Papa, volle affermare la superiorità del potere spirituale su quello temporale, gettando il seme del futuro conflitto tra Papato e Impero. Morto Carlo Magno nell’814, l’impero non resistette. Fu Ottone I di Sassonia, che regnò dal 962 al 973, a ricostituire l’impero in veste Germanica. Con Ottone I si volle affermare la supremazia dell’Impero sulla Chiesa. Quest’ultimo pretese di nominare i vescovi e di interferire nella nomina del pontefice, dando il via alla “lotta per le investiture”. In tale occasione importanza fondamentale ebbe il monastero benedettino Francese di Cluny. Alla morte di Ottone I gli succedette il figlio Ottone II che proseguì l’opera del padre. Regnò dal 973 al 983. Egli tentò di riconquistare l’Italia meridionale. Ad Ottone II succedette Ottone III, che cercò di fare di Roma il centro il centro dell’Impero Romano. L’ultimo Imperatore di Sassonia fu Enrico II (1002 – 1024), che cercò di affermare la superiorità del regno di Germania sugli altri stati europei. Con la sua morte, nel 1024, il potere passò nelle mani della casa di Franconia, i cui rappresentanti ressero fino al 1125 le sorti dell’Impero. Quando nel 1125 salì al trono Enrico IV (figlio di Enrico III), ancora minorenne, il clero colse l’occasione per sottrarre la chiesa alla supremazia dell’Imperatore. Importanza notevole ebbe il Papa Niccolò II , nominato nel 1058, che sotto pressione di Ildebardo di Soana (monaco benedettino del monastero di Cluny) rivendicò l’autonomia del papato rispetto all’autorità imperiale. Il concilio Lateranense, convocato da Niccolò II nel palazzo Laterano nel 1059, stabilì l’istituzione di un collegio di cardinali per l’elezione del papa. Il conflitto si fece ancor più duro quando venne nominato Pontefice la stesso Ildebardo di Soana , con il nome di Gregorio VII (1073). Pochi anni prima Enrico IV, raggiunta la maggiore età, aveva assunto un atteggiamento di aperta sfida nei confronti della chiesa, nominando vescovi e concedendo loro feudi. Gregorio VII reagì minacciando la scomunica con il DICTATUS PAPAE (1075). Quando Enrico IV fece deporre i vescovi tedeschi fedeli al papa egli lo scomunicò. Così l’imperatore fu costretto ad implorare il papa (ospite a Canossa nel castello di Matilde di Toscana) , di revocare la

Page 16: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

16

scomunica (1077). Tuttavia il contrasto tra Papato ed Impero si protrarrà ancora per anni. Infatti l’atto conclusivo di tale conflitto si ebbe nel 1122, quando Enrico V e il Papa Callisto II stipularono il Concordato di Worms, con il quale si raggiungevano le seguenti finalità:

- L’imperatore rinunciava ad intervenire nell’elezione del pontefice; - L’investitura spirituale dei vescovi poteva avvenire solo per mano

del papa. L’imperatore poteva conferire l’investitura temporale ai soli vescovi- conti;

- In Germania l’investitura temporale doveva precedere quella spirituale;

- In Italia l’investitura spirituale doveva precedere quella temporale.

Tuttavia, non mancarono certamente ulteriori occasioni che accentuarono il conflitto tra i due ordini. Nel 1220, ad esempio, il pontefice Onorio III incoronò imperatore il giovane Federico II (che dopo la morte della madre era stato cresciuto da Innocenzo III, predecessore di Onorio III). Federico II aveva fatto due promesse ad Innocenzo III:

- Una volta nominato Imperatore, Federico II, avrebbe rinunciato al regno normanno di Sicilia,

- Sarebbe partito per la Palestina, per liberare Gerusalemme dai Turchi.

Così non fu. Federico II aveva da sempre aspirato ad esercitare il suo comando sull’Italia meridionale. Per distoglierlo da questo obiettivo, il nuovo pontefice Gregorio IX lo volle impegnare in una campagna militare. Arrivò addirittura a scomunicarlo, quando l’imperatore tardò la sua partenza. Federico, costretto a partire, riuscì a farsi nominare RE di Gerusalemme senza neanche combattere. Rientrato in Italia, costrinse Gregorio IX a revocare la scomunica. Un’altra occasione per il riaccendersi del conflitto tra i due poteri si ebbe tra la Francia di Filippo IV il bello ed il pontefice Bonifacio VIII. Il re Filippo IV il Bello, respinse la dottrina di Bonifacio VIII, secondo la quale il potere spirituale era superiore a quello temporale . Bonifacio VIII, per tutta risposta, non solo lo scomunicò, ma

Page 17: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

17

sciolse dal giuramento di fedeltà all’imperatore, tutti i suoi sudditi. Filippo IV dichiarò, così, illegittimo il Papa ed il 7 settembre del 1303 un commando, mandato dal re Francese, invase il palazzo del pontefice e lo portò in Francia dove venne arrestato e liberato qualche tempo dopo, grazie al Popolo. Morì pochi giorni dopo di crepacuore. Dopo la morte di Bonifacio VIII ha inizio il periodo della c.d. “cattività Avignonese”, in cui il papato fu posto sotto la diretta influenza della Francia. Infatti, la monarchia Francese fece persino spostare la sede pontificia nella cittadina di Avignone, dove sette papi, dimorarono per circa settant’anni (dal 1305 al 1377). Dopo la morte di Gregorio XI, venne eletto, a Roma, Urbano VI, ma i cardinali francesi gli opposero Clemente VII, che era ad Avignone. Iniziò, così, lo scisma d’occidente, un periodo in cui il mondo ebbe due papi: uno di Roma e l’altro di Avignone. Fu il concilio di costanza nel 1417 a porre fine allo scisma eleggendo come unico Papa Martino I.

COMUNE E SIGNORIA

Le continue e reciproche minacce di guerra portarono le città a cercare nuove forme di governo. Da prima il potestà, poi un condottiero di truppe o , il Capitano del popolo, ebbero in mano per un periodo di tempo stabilito, la balia, cioè l’intero governo delle città. Quando la balia divenne definitiva a vita, il comune si era trasformato in signoria. L’Italia era stata divisa tra regno di Sicilia e regno di Napoli.

Nell’Italia centrale, comuni geograficamente vicini, o rivali per potenza, erano continuamente in lotta fra loro per garantirsi i migliori mercati, e per avere le vie del commercio aperte e senza ostacoli.

Per vincere occorreva un governo forte, rapido nelle decisioni, capace di fare tacere le discordie delle varie fazioni.

Si giunse a preferire che l’intero governo delle città, non durasse un tempo limitato è fosse affidato a vita ad un’unica persona, al Signore.

Il passaggio da un comune alla signoria fu un fenomeno generale dalla fine del 200.

Page 18: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

18

Una delle più antiche signorie fu quella degli Estensi che imposero la loro autorità su Ferrara e, più tardi, su Modena e Reggio Emilia. Gli Scaligeri, si affermarono nel 1269, con Massimo della Scala dominarono parte del Veneto, Parma e Lucca. Persero gran parte del loro dominio agli inizi del ‘300, restando al potere a Verona e Vicenza.

Loro avversari furono i Visconti signori di Milano che si impadronirono del potere con Ottone togliendolo all’antica famiglia dei Della Torre. Il punto più alto della potenza dei Visconti venne raggiunto con Gian Galeazzo, che ottenne dall’imperatore il titolo di duca di Milano. Riuscì ad occupare Verona, Vicenza, Padova, Lucca Perugia ed Assisi. Alla sua morte il dominio visconteo si ridimensionò molto velocemente fino a rientrare entro i confini della Lombardia. Il governo di Milano passò nelle mani a Francesco Sfroza, che diete inizio alla propria dinastia.

Anche nello Stato della Chiesa nacquero diverse signorie.

I Malatesta divennero signori di Rimini, occuparono parte delle Marche; i Montefeltro signori di Urbino e i Da Polenta signori di Ravenna. A Firenze si affermò invece la splendida signoria dei Medici.

LA GUERRA DEI CENT’ANNI

La guerra dei cent’anni, fu un conflitto tra il Regno d’Inghilterra ed il Regno di Francia, che durò 116 anni (non continuativi) dal 1337 al 1453 e che si concluse con la cacciata degli Inglesi da tutti i territori continentali, fatta eccezione per la cittadina di Calais. Il conflitto fu costellato da tre periodi di pace (uno più breve e due più lunghi di nove e ventisei anni). La guerra si divise così in tre parti: a) La guerra Edoardiana (1337 – 1360); b) La guerra Carolina ( 1369 – 1389); c) Guerra dei Lancaster (1415 – 1429). In più abbiamo la fase conclusiva della guerra (1429 – 1453).

L’UMANESIMO

Il XV sec. È attraversato da importanti cambiamenti culturali: l’ottimismo, la fiducia nell’uomo ecc. L’umanesimo ha una prima diffusione nell’Italia

Page 19: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

19

rinascimentale. La civiltà umanistica fu caratterizzata dalla volontà di distacco dal medioevo. In questo contesto nacque il desiderio di restaurazione degli ideali di bellezza, libertà e razionalità classica. Gli umanisti furono i primi ad avvertire una rottura tra il mondo antico e quello moderno. In questo periodo si ebbe una notevole crescita culturale. Si ebbe una nuova sensibilità anche sul piano filosofico – scientifico. Insomma, l’uomo, era il centro del mondo e doveva osare per coglierne i frutti. Il 1455 è l’anno dell’invenzione della stampa a caratteri mobili ad opera di Gutenberg. Fioriscono le prime editorie, in particolare nella penisola italiana.

LA CADUTA DI COSTANTINOPOLI

Verso il 1230 si erano spostati in Anatolia gli Ottomani, una tribù indipendente dal sultano, che si espanse nei Balcani e nell’Asia minore. Si creò così l’Impero Ottomano, con capitale Adrianopoli. Solo il signore di Samarcanda (Tamerlano) , riuscì a sconfiggere gli Ottomani. Sconfitta che ritardò di qualche anno la caduta di Costantinopoli ad opera degli stessi Ottomani nel 1453. Con la caduta di Costantinopoli l’impero Romano d’Oriente cessa di esistere.

LA SCOPERTA DELL’AMERICA

Nel 1453, in seguito alla conquista di Costantinopoli ad opera degli Ottomani, si cercarono nuove vie per giungere nelle indie ed in Cina. Il progresso in campo di navigazione e di cartografie permisero la scoperta di tutti i territori. Il navigatore Cristoforo Colombo era un ammiraglio al soldo dei sovrani di Spagna, per i quali intraprese quattro viaggi verso il Nuovo Mondo, armato di un equipaggio e di tre caravelle (la Nina, la Pinta e la Santa Maria): il primo nel 1492 (in cui scoprì il continente americano) e il secondo l'anno successivo. Colombo raggiunse il continente vero e proprio nel terzo viaggio, compiuto nel 1502, che lo portò nell'America Meridionale; nei viaggi precedenti era approdato su delle isole. Nel quarto viaggio raggiunse l'America Centrale. La scoperta di Colombo

Page 20: STORIA ANTICA: REGNUM (753 a.C – 509 a.C)viveregiurisprudenza.it/assistest/2015/storia_antica_medievale.pdf · I sette re di Roma furono: - Romolo (753 a.C. – 716 a.C.) - Numa

VIVERE GIURISPRUDENZA | ASSISTEST 2015 | www.viveregiurisprudenza.it

20

permise alle potenze marinare europee dell'epoca di impostare un sistema di commerci con il Nuovo Mondo, ad avviare la già citata colonizzazione delle nuove terre, e dare inizio alla conversione dei nativi americani al Cristianesimo. Gli assetti economici e politici che si vennero a creare vennero regolamentati dal Trattato di Tordesillas del 1494 siglato dall'Impero spagnolo e dall'Impero portoghese. L'impresa navale di Colombo, motivata dal desiderio di raggiungere le Indie e commerciarvi direttamente e più velocemente, fu resa possibile dalla determinazione del viaggiatore genovese, ma anche da un suo errore.

Egli sosteneva infatti che la Terra avesse un diametro più piccolo di quello reale, e che il continente euroasiatico fosse più esteso di quanto non sia in realtà: la composizione di questi due errori, originati rispettivamente da Paolo Dal Pozzo Toscanelli e Marco Polo, ebbe come effetto la infondata convinzione di poter compiere la traversata dall'Europa all'Asia. A quell'epoca, in effetti, nessuna nave sarebbe stata in grado di compiere gli oltre 20 000 km che separano la Spagna dal Giappone, se non altro perché non esisteva nave capace di stoccare a bordo un quantitativo di provviste sufficienti al compimento del viaggio, che avrebbe richiesto - in condizioni ottimali - più di quattro mesi. I calcoli di Colombo erano sbagliati, mentre quelli dei suoi avversari erano sostanzialmente corretti: Colombo stimava in appena 4 400 km la distanza dalle isole Canarie alla costa asiatica, un valore cinque volte più piccolo di quello reale. La grande fortuna di Colombo fu che il suo viaggio venne molto ridotto, perché sulla strada per le Indie trovò le Americhe, altrimenti la sua spedizione sarebbe sicuramente perita in mezzo all'oceano, o sarebbe tornata indietro. La forte opposizione che Colombo trovò derivava dal fatto che la traversata oceanica era considerata troppo lunga per essere fattibile, e non già perché Colombo fosse il solo a sostenere che la Terra fosse sferica. Infatti, la consapevolezza della sfericità della Terra era opinione comune già della gente colta del basso Medioevo (per tutti, si possono citare Tommaso d'Aquino e Dante Alighieri).