L'arte dell'illustrare · di questo genere di disegni. Illustrazione e desktop publishing...

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DESK TOP PUBLISHING L'arte dell'illustrare di Mauro Gandini Gli strumenti di disegno su personal computer si sono notevolmente evoluti negli ultimi anni. In questa puntata della rubrica dedicata al desktop publishing faremo il punto della situazione ed esamineremo alcuni dei prodotti più interessanti disponibili sul mercato Ecco un lavoro realizzabile con CorelDraw! 2. 316 Un po' di storia La possibilità di disegnare al compu- ter è sempre stata un grande sogno: fi- no dagli anni '60 si è tentato di tramu- tare questo sogno in realtà, ma i pro- blemi da risolvere sono stati tanti. In pri- mo luogo la potenza di elaborazione del computer: la realizzazione di una qual- siasi linea comporta un grandissimo nu- mero di calcoli e fino all'inizio degli anni 'IO i computer disponibili non consen- tivano tempi di elaborazione sufficiente- mente veloci. Altri problemi erano legati alla visua- lizzazione delle immagini e alla loro «stampa» su carta. I primi computer po- tevano al massimo «visualizzare» imma- gini rappresentandole con caratteri alfa- numerici: ovviamente ciò non era certo comodo per gli operatori e solo la na- scita di video grafici ha consentito di po- ter vedere su un monitor le immagini così come esse sono realmente. Per quanto riguarda il problema di mettere su carta le immagini, la prima soluzione fu quella data dalla nascita del plotter. In pratica l'idea era quella di ri- produrre meccanicamente un tavolo da disegno, dove una penna si poteva muovere contemporaneamente sui due assi e quindi riprodurre in pratica qual- siasi curva complessa. Il passo succes- sivo fu quello della stampa laser. In que- sto caso si potevano raggiungere livelli di precisione maggiori e tempi di ese- cuzione contenuti. Risolti questi problemi con l'introdu- zione di computer sempre più veloci e potenti, video grafici standard e stam- panti laser, l'attenzione si concentrò sul software di disegno. Nel 1985 quando fu presentato Macintosh, si incominciò ad intravedere la strada da seguire: questo prodotto grazie alla sua interfac- cia grafica standard, veniva venduto completo di un programma di disegno, MacPaint, che ora definiremo «sempli- ce», ma che allora aveva dell'incredibile, anche perché alla portata di tutti. Forme di rappresentazione Nel disegno computerizzato esistono due principali vie di rappresentazione: bit-mapped (per punti) e object-oriented (per elementi). Vediamo come queste due forme si sono evolute nel tempo. I disegni bit mapped identificano qual- siasi forma per punti posizionati sul fo- glio: in pratica è la tipica rappresenta- zione dei due possibili stati del compu- ter, 1e O, riportati su carta e su video. La gestione di immagini bit-mapped è piuttosto complessa poiché ogni punto ha bisogno di una specifica indicazione del suo stato. Queste immagini occupa- no vaste quantità di memoria e la loro elaborazione risulta essere piuttosto lenta proprio per questo problema. Que- sta tipologia di immagini si è evoluta nel tempo andando a coprire il settore delle immagini acquisite da scanner. I prodot- ti per la gestione di questo genere di immagini saranno trattati in un futuro ar- ticolo. La nostra attenzione si concentrerà sul software in grado di generare dise- gni e illustrazioni di tipo object-oriented. In questo caso le immagini vengono elaborate non più a singoli punti, ma co- me somma di oggetti. Ogni oggetto vie- ne identificato da alcuni parametri che ne consentono la corretta interpretazio- ne e rappresentazione. Così per esem- pio un rettangolo sarà identificato dai pochi parametri che ci consentono di posizionarlo e disegnarlo sul foglio: pun- to di partenza e lunghezza dei due lati. Due i fattori positivi di questa rappre- MCmicrocomputer n. 111 - ottobre 1991

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L'arte dell'illustraredi Mauro Gandini

Gli strumenti di disegno supersonal computer si sononotevolmente evoluti negliultimi anni. In questapuntata della rubricadedicata al desktoppublishing faremo il puntodella situazione edesamineremo alcuni deiprodotti più interessantidisponibili sul mercato

Ecco un lavoro realizzabile con CorelDraw! 2.

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Un po' di storia

La possibilità di disegnare al compu-ter è sempre stata un grande sogno: fi-no dagli anni '60 si è tentato di tramu-tare questo sogno in realtà, ma i pro-blemi da risolvere sono stati tanti. In pri-mo luogo la potenza di elaborazione delcomputer: la realizzazione di una qual-siasi linea comporta un grandissimo nu-mero di calcoli e fino all'inizio degli anni'IO i computer disponibili non consen-tivano tempi di elaborazione sufficiente-mente veloci.

Altri problemi erano legati alla visua-lizzazione delle immagini e alla loro«stampa» su carta. I primi computer po-tevano al massimo «visualizzare» imma-gini rappresentandole con caratteri alfa-numerici: ovviamente ciò non era certocomodo per gli operatori e solo la na-scita di video grafici ha consentito di po-ter vedere su un monitor le immaginicosì come esse sono realmente.

Per quanto riguarda il problema dimettere su carta le immagini, la primasoluzione fu quella data dalla nascita delplotter. In pratica l'idea era quella di ri-produrre meccanicamente un tavolo dadisegno, dove una penna si potevamuovere contemporaneamente sui dueassi e quindi riprodurre in pratica qual-

siasi curva complessa. Il passo succes-sivo fu quello della stampa laser. In que-sto caso si potevano raggiungere livellidi precisione maggiori e tempi di ese-cuzione contenuti.

Risolti questi problemi con l'introdu-zione di computer sempre più veloci epotenti, video grafici standard e stam-panti laser, l'attenzione si concentrò sulsoftware di disegno. Nel 1985 quandofu presentato Macintosh, si incominciòad intravedere la strada da seguire:questo prodotto grazie alla sua interfac-cia grafica standard, veniva vendutocompleto di un programma di disegno,MacPaint, che ora definiremo «sempli-ce», ma che allora aveva dell'incredibile,anche perché alla portata di tutti.

Forme di rappresentazioneNel disegno computerizzato esistono

due principali vie di rappresentazione:bit-mapped (per punti) e object-oriented(per elementi). Vediamo come questedue forme si sono evolute nel tempo.

I disegni bit mapped identificano qual-siasi forma per punti posizionati sul fo-glio: in pratica è la tipica rappresenta-zione dei due possibili stati del compu-ter, 1 e O, riportati su carta e su video.La gestione di immagini bit-mapped èpiuttosto complessa poiché ogni puntoha bisogno di una specifica indicazionedel suo stato. Queste immagini occupa-no vaste quantità di memoria e la loroelaborazione risulta essere piuttostolenta proprio per questo problema. Que-sta tipologia di immagini si è evoluta neltempo andando a coprire il settore delleimmagini acquisite da scanner. I prodot-ti per la gestione di questo genere diimmagini saranno trattati in un futuro ar-ticolo.

La nostra attenzione si concentreràsul software in grado di generare dise-gni e illustrazioni di tipo object-oriented.In questo caso le immagini vengonoelaborate non più a singoli punti, ma co-me somma di oggetti. Ogni oggetto vie-ne identificato da alcuni parametri chene consentono la corretta interpretazio-ne e rappresentazione. Così per esem-pio un rettangolo sarà identificato daipochi parametri che ci consentono diposizionarlo e disegnarlo sul foglio: pun-to di partenza e lunghezza dei due lati.

Due i fattori positivi di questa rappre-

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sentazione delle immagini: con pochielementi si possono descrivere imma-gini complesse; le dimensioni dell'im-magine non hanno legame con l'occu-pazione di memoria dell'immagine stes-sa in memoria (es.: un rettangolo pic-colo o grande che sia sarà sempre iden-tificato da un punto di partenza e daidue dati relativi alla lunghezza dei lati).

L'evoluzione in questa tipologia di im-magini deve senza dubbio molto ad unformato che fino ad ora è stato consi-derato uno standard: il PostScript. Inpratica si tratta di un vero e proprio lin-guaggio che consente di descrivereogni tipo di figura e/o curva con equa-zioni matematiche. Ciò consente di rea-lizzare un disegno che può essere ridi-segnato in qualsiasi momento con qual-siasi risoluzione si voglia. Infatti uno deiprincipali problemi dei disegni cosiddettibit-mapped, è che possono essere trac-ciati solo alla risoluzione con cui nasco-no: se li si ingrandisce inizieranno a mo-strare le classiche scalettature propriedi questo genere di disegni.

Illustrazionee desktop publishing

L'illustrazione al computer sta diven-tando una vera e propria arte e il de-sktop publishing può trarre grossi van-taggi da ciò. Qualsiasi nuovo fregio oimmagine da inserire nelle proprie pub-blicazioni, può essere tranquillamentecreato direttamente al computer e por-tato nel proprio documento, infine se nepossono realizzare le pellicole per lastampa tipografica, tutto senza doveruscire dal processo legato all'impiegodel computer.

Come abbiamo infatti visto in alcuniarticoli apparsi negli scorsi numeri diMC, la tecnica della separazione dei co-lori per la realizzazione delle pellicoleper quadricromia è ormai matura: aquesto punto il cerchio si chiude e sipuò quindi veramente dire che è possi-bile realizzare una pubblicazione como-damente seduti alla propria scrivania.

I programmi per la generazione di il-lustrazioni nascono dai programmi di di-segno tecnico: questi da sempre sonostati object oriented e quindi è stato piùsemplice renderli idonei per la realizza-zione di illustrazioni.

Uno dei primi esempi di programmadi illustrazione è Adobe Illustrator. Que-sto prodotto fu presentato a cavallo trail 1986 e il 1987 ed ottenne un notevolesuccesso nell'ambiente Macintosh,spronando così altri produttori di so-ftware ad intraprendere quella strada.Già con i primi prodotti si potevano rea-lizzare delle illustrazioni di qualità: unodei passaggi fondamentali fu quello del-

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Ecco alcune delle illustrazioni rea/izzabi/i con AldusFreeHand 3.

Le icone che identificano il gruppo di programmi diCorelDraw! 2.T

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l'introduzione delle curve di Bezier.L'enunciato è molto semplice: qual-

siasi tipo di curva è identificabile con unnumero ristretto di parametri. Da qui na-sce tutta la famiglia di programmi di il-lustrazione che basa il proprio fonda-mento sulla possibilità di generare qual-siasi tipo di figura assommando diversecurve che sono identificate da pochipunti ciascuna.

Ciò non basta tuttavia per realizzareuna buona illustrazione, per questa ra-gione tutti gli sviluppatori di softwareper illustrazione hanno aggiunto una se-rie di caratteristiche particolari ai loroprodotti per renderli sempre più sempli-ci da utilizzare, veloci e in grado di rea-lizzare illustrazioni così complesse chesarebbe impossibile realizzarle a mano.

Esaminiamo quindi una serie di nuovefunzionalità che i produttori di softwareper illustrazione hanno introdotto ulti-mamente nei loro prodotti: ovviamentenon in tutti i prodotti potrete trovarequeste caratteristiche.

Testo - Fino a poco fa le funzionilegate al testo da introdurre nella no-stra illustrazione erano limitate a pochemanipolazioni. Si andava dalla possibi-lità di allineare una riga di testo ad unalinea con una forma quasiasi, alla rota-zione delle lettere ed alla possibilità diutilizzare tutti i normali font messi a di-sposizione dal sistema. Nelle ultime re-lease dei programmi di illustrazioni tro-viamo un nuovo concetto di testo: il te-sto oggetto. In pratica ogni riga di testoo addirittura ogni singola lettera posso-no essere trattati alla stregua di un og-getto e quindi seguire tutte le possibi-lità di modifica che il programma con-sente: deformazioni, colorazioni, sfu-mature, ecc. Ciò consente di ottenereche il testo non sia più una parte di in-tegrazione dell'illustrazione, ma unaparte viva, in grado seguire l'immagina-

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L'applicazione WFN 80SS consente di trasformare i caratteri di CorelDraw! 2 All'apertura di un file CorelDraw! 2 presenta una stilizzazione dello stesso nellain caratteri di sistema, finestra,

zione di chi sta realizzando l'illustrazio-ne stessa.

Sfumature - Nelle prime edizioni diprogrammi per la creazione di illustra-zioni trovavamo limitate possibilità diintroduzione di sfumature. Di solito es-se venivano applicate su unici colori edera consentito al massimo di sceglierela direzione nella quale la sfumatura do-veva essere applicata. Le nuove versio-ni hanno introdotto nuove possibilitàche consentono di meglio adeguarequesto importante elemento alle carat-teristiche del disegno. Troviamo cos] lapdssibilità di realizzare sfumature conpassaggi da differenti colori, andamenticircolari o che seguono una curva o unprofilo di un oggetto, effetti di illumina-zione come se una luce colpisse un og-getto e quindi ne rischiarasse delle par-ti.

Maschere - La mascheratura è unadelle tecniche fondamentali nel campodell'illustrazione elettronica: essa con-sente in pratica di eliminare particolariche non interessano da un'immagineper poter intervenire meglio su alcuneparti dell'immagine stessa. Chi non siricorda il classico trucco del buco dellaserratura, attuato ponendo un cartonci-no nero con un foro a forma di bucodella serratura su un'immagine per da-re l'impressione di trovarsi dietro unaporta? Il concetto è il medesimo: oranelle nuove release dei programmi di il-lustrazione hanno introdotto nuove tec-niche di mascheratura che consentonodi utilizzare più maschere contempora-neamente, magari attivandole separata-mente in base a differenti colori oppurea forme ben determinate.

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3D - La possibilità di dare un corpoalle proprie immagini è sempre statauna funzione ambita dai disegnatori«computerizzati». Le nuove versionihanno in alcuni casi introdotto la possi-bilità di creare lo spessore agli oggetti.Pensiamo che siano funzioni ancora mi-gliorabili rendendole un po' più automa-tTzzate di adesso.

Prospettiva - t una funzionalitàstrettamente legata agli oggetti 3D econsente di far assumere ai propri og-getti automaticamente posizioni diffe-renti da quella di origine. Come le fun-zioni 3D è una funzione importata daalcuni programmi di CAD.

Trasposizioni - t un po' come ilconcetto delle sfumature, ma applicatoagli oggetti. Si tratta della possibilità dipassare da una forma ad un'altra auto-maticamente. Questa funzione è moltoutile quando si deve introdurre una cer-ta spazialità alle proprie immagini e unsenso di movimento ed elasticità dellamateria. Owiamente l'applicazione op-portuna di sfumature di colore consen-te di rendere ancora più vivi gli effetti.

Gestione colore - Anche questopunto ha subito notevoli migliorie nelleultime versioni dei programmi di illu-strazione. I prodotti in questo campoconsentivano al massimo di applicaredifferenti colorazioni agli elementi ba-sandosi sulle tabelle di colori Pantone:in fase di stampa poi si ottenevano tan-ti singoli fogli (o pellicole) quanti eranoi colori utilizzati. Con l'introduzione dicaratteristiche avanzate come le sfu-mature di colore, è stato necessario ri-vedere completamente il processo digestione del colore. Ormai quasi tutti i

programmi offrono la possibilità di ge-stione del colore in differenti forme:Pantoni, separazioni, ecc. E quasi tuttioffrono poi la possibilità di ricreare que-sti colori sia attraverso stampanti a co-lori che attraverso la generazione dipellicole già adatte alla classica stampain quadricromia.

Tracing - Questa funzione è appar-sa quasi subito nei primi programmi diillustrazione, ma ha subito notevoli mi-glioramenti nelle versioni successive.In pratica si tratta di utilizzare il compu-ter come un foglio di carta trasparenteper andare a «ricopiare» un'immaginepre-esistente. Si tratta quasi sempre diun'immagine importata via scanner(una foto per esempio) per ricreare lastessa sotto forma di illustrazione. Glialgoritmi che permettono ciò sono oramolto più sofisticati che nel passato edarrivano in alcuni casi a riconoscerepassaggi da un colore ad un altro.

Import/export - Purtroppo come inmolti altri casi nel settore del personalcomputing, esistono differenti formatiutilizzati da differenti produttori: l'abilitàdi un programma di illustrazione è pro-prio quella di saper importare lavorieseguiti con un altro programma. Pen-siamo che ciò sia molto utile all'utente,che non deve preoccuparsi nel casoqualcuno debba poi utilizzare il suo la-voro per integrarlo in altri. Specie nelsettore della grafica, questo è un di-scorso molto delicato poiché tocca unsettore dove di per sé i dati da mani-polare sono molto «ingombranti»: il la-voro di rendere compatibile un'immagi-ne è piuttosto difficile, pochi se la sen-tono di affrontarlo fino in fondo.

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Le nuove funzioni di Envelope di CorelDraw! 2 in grado di deformare a pia-cimento qualsiasi oggetto: nello stesso menu troviamo i comandi per crearele prospettive agli oggetti.

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Un'altra nuova possibilità di CorelDraw! 2: la possibilità di creare lo spessoreagli oggetti.

Uno sguardo ai prodotti

Come è nostra tradizione vogliamoportare il discorso sul pratico e quindiabbiamo voluto effettuare qualche pro-va su due prodotti di illustrazione deiquali sono da poco uscite nuove edizio-ni. La scelta è ricaduta su un prodottoper l'ambiente Macintosh, Aldus Free-Hand 3, e su un prodotto per l'ambienteMicrosoft Windows, CorelDraw! 2.0.

Queste prove sono state eseguiteper scoprire le novità offerte dalle nuo-ve versioni e non certo per offrire unadettagliata descrizione del prodotto: infondo abbiamo aggiunto anche alcunenostre considerazioni su altri interessan-ti prodotti di illustrazione presenti sulmen~ato. Dobbiamo ammettere che ilnostro lavoro su Aldus FreeHand e Co-relDraw è stato agevolato dal fatto cheentrambi i prodotti dedicano parte dellaloro documentazione ad illustrare le no-vità della nuova versione: con questeinformazioni è stato ovviamente piùsemplice installare i due prodotti e te-stare subito le nuove funzionalità.

Abbiamo voluto citare questo partico-lare per un semplice motivo: sia Free-Hand, sia CorelDraw desiderano che laloro clientela affezionata, e cioè tutti co-loro che già utilizzano una versione pre-cedente del programma, non debba im-pegnarsi a ricercare le novità con il ri-schio di dover rifare tutti i vari esercizi diautoapprendimento nella speranza pri-ma o poi di imbattersi in una nuova fun-zione. Ci tenevamo a dirlo poiché pen-siamo che ciò faccia parte della serietàcon cui il produttore di software si pre-senta sul mercato.

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Aldus FreeHand 3.0

Nessuna meraviglia quando ci siamovisti recapitare la confezione di AldusFreeHand: la solita confezione di coloreblu/violetto è andata a consolidare lamacchia di questo colore sulla nostra li-breria dedicata ai pacchetti software. Al-l'interno della scatola si trovano benquattro manuali, una scheda di riferi-mento rapido e una per la calibrazionedei colori, documentazione relativa allalicenza e alla registrazione del prodotto,una busta contenente quattro dischi.

Molto ben fatti i vari manuali: trovia-mo infatti il manuale per chi inizia ad uti-lizzare FreeHand, una guida di riferimen-to a tutte le fUn2:ioni del programma, unmanuale per la stampa professionaledelle immagini ed infine il manuale pergli utenti avanzati delle precedenti ver-sioni con tutte le indicazioni sulle nuovefunzionalità di questa versione 3. Esa-miniamo quindi queste novità.

Semplicità d'utilizzo - Prima di tut-to Aldus ha pensato di aggiornare l'aiutoin linea e gli esercizi per i neofiti: que-sto evidentemente consente di utilizza-re meglio e più semplicemente il pro-dotto.

Struttura semplificata - Sono statecreate nuove «tavolozze» che consen-tono di gestire i colori, i livelli e gli stili.In pratica con un solo c1ick del mousenoi potremo ora applicare un colore, po-sizionarci su un determinato livello deldisegno (ricordiamo che FreeHand puòlavorare su più «fogli» sovrapposti). ap-plicare uno stile all'oggetto selezionato.Ora infatti FreeHand consente di salva-re gli attributi degli oggetti come stili:

dobbiamo dire che sentivamo proprio lamancanza di una funzione così elemen-tare, ma in grado di velocizzare i lavoriripetitivi.lnfine i menu sono diminuiti ei comandi sono stati accorpati con unmiglior senso logico.

Prestazioni migliorate - Abbiamotrovato almeno cinque miglioramenti si-gnificativi. Con sufficiente memoria a di-sposizione, la visualizzazione degli ele-menti durante il loro spostamento a vi-deo è decisamente migliore rispetto alpassato senza strani saltelli e tremolii(con poca memoria il difetto però per-siste): inoltre quando le figure o tutto ildisegno vengono ridisegnati (es.: utiliz-zo dello zoom) il tempo impiegato è dicirca il 30% inferiore. Anche la stampaè stata migliorata nella velocità anchese non siamo riusciti a calcolare conprecisione di quanto (varia in base allacomplessità del disegno). Gli elementipossono supporta re dimensionamenti espostamenti con una precisione fino a0,0001 punti tipografici: un bel miglio-ramento rispetto al valore di 0,1 pt dellepassate versioni. Infine lo strumentoche consente di ricalcare la traccia diun'immagine utilizzata come sfondo èpiù preciso.

Testo - Troviamo finalmente inFreeHand la possibilità di trasformareun carattere di sistema in un oggettoche può quindi essere modificato, de-formato e ridimensionato a piacere. Im-postando un testo su due righe e as-sociandolo ad un cerchio o ad un'ellis-se, il programma farà seguire alla primariga il contorno superiore della curva ealla seconda quello inferiore. Gli stili so-no ora applicabili anche in situazioni di

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Possono essere create con CorelDraw' 2 punte personalizzate alle frecce eanche terminazioni particolari.

Per ogni colore e/o oggetto con CorelDraw' 2 è possibile creare specifici pa-rametri in Post5cript.

raggruppamenti o su testi che seguonouna certa linea. Un nuovo effetto con-sente di inclinare una riga di caratteri epoi allinearli ad una riga perfettamenteorizzontale: l'effetto sarà quello di otte-nere una riga orizzontale di caratteri in-clinati con la percentuale di inclinazioneprimaria della riga di caratteri. Infine oraè più semplice modificare i colori deiparticolari delle lettere (come l'occhio ol'asta di un carattere) direttamente at-traverso la tavolozza dei colori: esisteanche un nuovo effetto Neon per daremaggior risalto ai titoli.

Visualizzazione - Il programma oraè compatibile con Adobe Type Mana-ger, consentendo così una migliore rap-presentazione dei caratteri a video. An-che gli effetti speciali sono visualizzatidando così subito un'idea effettiva dellavoro finale. Migliorata anche la visua-lizzazione delle sfumature di colore equella delle immagini di tipo TIFF. Ognicurva ora può possedere le due leve dicurva che consentono di modificare piùfacilmente le curve: essendo una pre-ferenza può essere disabilitata per con-tinuare a lavorare come nelle versioniprecedenti.

Modifica delle immagini - Gli og-getti possono essere trasparenti: inquesto modo abbiamo potuto realizzaredegli oggetti in grado di lasciar traspa-rire il fondo. La posizione degli oggettipuò ora essere modificata con precisio-ne attraverso l'utilizzo delle frecce conincrementi minimi a proprio piacimento(si può modificare questo parametro at-traverso il menu preferenze). In una cur-va composta da più elementi è possibileagire sulle maniglie di un singolo ele-

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mento più velocemente: per esempio èpossibile richiudere automaticamenteentrambe le maniglie interne di una cur-va in modo da ottenere un collegamen-to diretto tra due punti (segmento dirit-to). Le nostre prove sono proseguite an-che su altre funzioni secondarie comeper esempio la possibilità di incollare unelemento dietro ad uno già selezionato:in pratica si tratta di piccole migliorie delprogramma che consentono tuttavia unpiù veloce utilizzo dello stesso.

Elementi raggruppati - Nel caso dimodifica di un gruppo di elementi, saràpossibile applicare la modifica stessa adun solo elemento senza dover divideree poi nuovamente accorpare i vari ele-menti del gruppo. Nel caso si voglia uni-formare gli elementi di un gruppo, il pro-gramma consente di applicare contem-poraneamente a tutti lo stesso stile: senel gruppo troviamo testo e oggetti,questa applicazione sarà relativa all'unoo all'altro tipo a seconda se lo stile scel-to sarà per il testo o per gli oggetti.

Ambiente personalizzato - Si lavo-ra meglio se i vari elementi a video han-no un aspetto a noi gradito: così Free-Hand consente di personalizzare il pro-prio ambiente di lavoro con la possibilitàper esempio di scegliere i colori dellegriglie, dei righelli, ecc.

Importazione/esportazione - È ildiscorso dei formati prima accennato.Ora FreeHand consente di importare leimmagini ricalcate utilizzando il pro-gramma Adobe Streamline: la conver-sione è automatica e il nuovo documen-to è pienamente utilizzabile con Free-Hand. Il programma ora consente di sal-vare il documento oltre che con il for-

mato PostScript (EPS) per Mac e perPC MS-DOS, anche come EPS generi-co. Inoltre tutti i file salvati contengonogli elementi in grado di essere ripresi edelaborati dai programmi di separazionecolore per la generazione di pellicole perla stampa in quadricromia (formatoOPI). Infine FreeHand consente di lavo-rare meglio anche con le immagini im-portate da scanner e quindi normalmen-te in formato TIFF, oltre che supportareil formato PICT a colori (che viene au-tomaticamente trasformato in TI FF almomento dell'importazione). Tuttosommato possiamo dire che le possibi-lità di manipolazione dei file di Free-Hand sono buone e consentono di la-vorare bene in differenti ambienti senzaproblemi, se non quello di tempi un po'lunghi di elaborazione.

Opzioni di stampa - Una delle fun-zioni più interessanti è quella della pos-sibilità di ottenere direttamente diapo-sitive da strumenti come Polaroid Palet-te. Sempre molto interessante è la pos-sibilità di sfruttare il formato OPI per ot-tenere direttamente le pellicole di qua-dricromia. In effetti il programma riesceanche a stampare in proprio le separa-zioni di quadricromia facendo quindi ri-sparmiare tempo: le nuove retinatureapplicate consentono una leggera ridu-zione di eventuali effetti Moiré. Inoltre ildocumento viene semplificato a livellodi codice PostScript in caso di stampadi disegni molto complessi consenten-do così la stampa di illustrazioni com-piesse che con le precedenti versionicausavano errori di « limitcheck)).

L'attuale versione di FreeHand ci èsembrata molto ben congegnata e suf-

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Le sfumature di CorelOraw' 2 possono essere anche da un colore ad un altroe radiali.

In CorelOraw' 2 gli oggetti possono essere utilizzati per creare sfondi perso-nalizzati.

ficientemente coerente con le prece-denti da consentire agli utenti delle ver-sioni precedenti un immediato utilizzo. Ineofiti vengono guidati da una serie diesercizi, tuttavia diciamQ subito che civuole un po' di tempo per familiarizzarecon tutte le funzioni di questo program-ma. Interessante per tutti una sezionedel manuale che riporta le novità dellanuova versione: sono stati raccolti gli in-teressanti consigli e trucchi di alcuni de-signer che utilizzano regolarmente Free-Hand da anni. Se vogliamo per forza tro-vare dei punti da migliorare, diremmoche essi sono identifica bili nella velocitàdi alcune funzioni e forse si potrebbeanche avere qualcosa di meglio dallafunzione che consente di ricopiare dise-gni o file TIFF.

CorelDraw! 2.0Appena aperta, la confezione di Co-

relDraw! 2.0 può sgomentare l'utente.Infatti l'enorme numero di cose variecontenute disorienta per qualche minu-to. Ci si può trovare di tutto: sei ma-nuali, schede varie, un righello tipogra-fico, dischetti di installazione del pro-gramma e dischetti di librerie di imma-gini, persino una videocassetta. La ver-sione da noi provata è in inglese, tutta-via la videocassetta era in italiano(rifatta completamente qui in Italia dal-l'importatore J.Soft).

In effetti forse varrebbe la pena chela confezione contenesse un primo fo-glio soprattutto per consentire all'utentedi capire subito cosa leggere prima ecosa dopo. Comunque veniamo all'esa-me delle nuove caratteristiche della ver-

sione 2.0 del programma. Esiste unaparte del manuale di riferimento tecni-co, che oltre a dare indicazioni sul com-portamento del programma in relazioneall'utilizzo in altri programmi (come Pa-geMaker, Ventura, ecc.) delle illustrazio-ni create, fa una storia del programmadalla versione 1 alla attuale con tutte lemodifiche, aggiunte e correzioni appor-tate da un passaggio all'altro.

La descrizione delle principali nuovefunzioni awiene in questo caso in ordi-ne di menu e di funzionalità legate aglistrumenti.

File - Si possono ora importare filebitmapped a colori nei formati PCX,TIFF e BM P. La funzione di Export con-sente attraverso il formato WFN di uti-lizzare il programma come un font edi-toro Possono essere esportati effetti disfumature sia lineari che radiali. In fasedi stampa è possibile inserire i dati deldocumento; inoltre lo stato della stam-pa viene visualizzato e il numero di co-pie può essere scelto direttamente daCorelDraw! La stampa su dispositivi Po-stScript è ora del 25-30% più veloce ri-spetto al passato; inoltre è stata miglio-rata la stampa anche su dispositivi nonPostScript come stampanti Hewlett-Pa-ckard o compatibili. È anche possibileinviare file a sistemi di stampa basati supiattaforma Macintosh. Se si stampa sucarta colorata si può chiedere al pro-gramma di visualizzare già a video l'ef-fetto.

Transform - Ora esiste la possibilitàdi indicare uno spostamento di un og-getto numericamente sia in maniera re-lativa (cioè in base alla posizione attualedell'oggetto) sia in maniera assoluta

(nuova posizione). Le rotazioni possonoessere attuate con incrementi di l/lOdigrado. La funzione di Clear Transforma-tion è applicabile a gruppi di oggetti perriportarli alle condizioni pre-modifica.

Effects - Questo menu è completa-mente nuovo e consente un notevolenumero di funzioni. Envelope consentedi creare un contenitore deformabile incui poter inserire un oggetto: le defor-mazioni all'Envelope saranno riportatesull'oggetto stesso. Sono possibili treeffetti di distorsione che consentono ditrasformare a piacimento gli oggetti edare loro qualsiasi forma, molto facil-mente: è anche possibile applicare unanuova Envelope ad un oggetto già mo-dificato (consigliamo l'uso di Envelopemultiple solo dopo un po' di allenamen-to ... ). Un'altra funzione interessante èquella della True Perspective, che con-sente di dare agli oggetti una presenzaprospettica: una prospettiva applicataad un oggetto può essere duplicata poiad altri oggetti per evitare brutti effettivisivi. La funzione Blend crea automati-camente N elementi di passaggio da unoggetto ad un altro: in pratica potremotrasformare un cerchio in quadrato in 20passaggi intermedi e ottenere così 18elementi intermedi. Infine Extrude creaun effetto di tridimensionalità con pos-sibilità di selezione della percentuale dieffetto applicata.

Display - Le griglie possono ora es-sere differenziate sui due assi X e Y.Questo menu consente anche nuoveopportunità di visualizzazione sulloschermo come per esempio la possibi-lità di avere il preview a pieno schermo.In questa versione del programma la ta-

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•Una bella immagine diAldus FreeHand 3: sinotano le nuove tavo-lozze dei colori e deglistili.

Un'altra novità: ~l'effetto Zoom

volozza dei colori e dei grigi viene visua-lizzata direttamente sul bordo inferioredello schermo.

Special - Create Pattern consentedi creare sfondi a due colori (bit-map-ped) o con tutti i colori desiderati (ve-ctor): gli sfondi possono essere ancheimportati da altri programmi di disegno.Create Arrow permette all'utente di per-sona lizzare l'inizio e la fine dei propri se-gmenti con qualsiasi tipo di fregio. Lafunzione di Preference è stata migliora-ta con l'aggiunta di ben 10 nuovi para-metri che consentono quindi una miglio-re personalizzazione del proprio ambien-te di lavoro.

Esaminiamo ora alcune miglioratefunzionalità negli strumenti utilizzati daCorelDraw! 2.0.

Freccia indicatrice - Ora può inter-venire direttamente per modificare le di-mensioni degli oggetti, deformarli e ruo-tarli.

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Freccia di divisione - t quella checonsente di separare un segmento checompone una curva complessa. Agisceora anche sul testo consentendo lo spo-stamento di una singola lettera all'inter-no di una parola. Agisce anche sugli ele-menti creati con Envelope e Perspecti-ve.

Lente di Zoom - Consente ora di vi-sualizzare il foglio in modo che tutti glielementi disegnati siano visibili.

Matita di Bezier - Consente di di-segnare curve con l'identificazione tipi-ca delle curve di Bezier.

Strumento di scrittura - Il previewdel carattere ora è di due lettere, men-tre l'altezza del carattere può essere in-dicata in punti, piea, mm, pollici. Il pa-ragraph text mode include ora: limite di4000 caratteri per gruppo, impaginazio-ne fino a 8 colonne, incolla dalla clip-board e importazione di testo in forma-to ASCII, giustificazione a destra e sini-

•L'effetto Neon, una delle novità di Aldus Free-Hand 3.

stra. t anche possibile per l'utente de-finire una propria spaziatura standardper il testo che verrà poi utilizzata perdefault. Il programma ora consente an-che un accesso rapido alla libreria deisimboli.

Strumento Penna - Con la nuovaversione è ora possibile selezionare ve-locemente spessori di linea di 12, 16,20 e 24 punti. Inoltre è possibile per-sonalizzare la penna con oltre 40 tipi dipunti o linee, scegliere in una vasta li-breria eventuali inizi e terminazioni par-ticolari come punte delle frecce, ecc.(c'è anche la possibilità di crearne dipersonali). scegliere colori in una granvarietà anche direttamente con caratte-ristiche per la separazione in quadricro-mia.

Barattolo di vernice - La funziona-lità di questo strumento rimane invaria-ta, ma sono aumentati gli effetti possi-bili, come l'inserimento di retini e sfu-mature (con possibilità di controllo del-l'effetto prima della sua applicazione).

Linea di Stato - Sono ora disponibilipiù informazioni come posizione e di-mensioni degli oggetti, carattere, stile,formato e allineamento per i testi, no-me del colore ed effetto applicato (sfu-matura, ecc.).

Righello - Ora l'utente può spostareil punto di partenza delle misurazioni asuo piacimento.

Altre novità - CorelDraw! 2.0 con-tiene una libreria di ben 3.000 simboli,153 font e oltre 750 immagini precon-fezionate. L'interfaccia è ora in linea conla versione 3 di Microsoft Windows.Inoltre CorelDraw! viene fornito con treprogrammi di utility: CorelTrace, WFN

MCmicrocomputer n. 111 - ottobre 1991

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La scelta relativa a linee e riempimenti è molto vasta e articolata: le possibilitàdi personalizzazione sono in FreeHand molto vaste.

DESK TOP PUBLlSHING

Partendo da un testo di base possono essere realizzate deformazioni di qual-siasi genere: FreeHand consente infatti di trasformare il testo in semplici cur-ve.

BOSS, e Mosaic. Il primo consente diutilizzare un disegno come sfondo e diricopiarlo come documento CorelDraw:era già presente dalla versione 1.20 diCorelDraw, ma in questa nuova versio-ne troviamo la possibilità di definire apriori l'area di intervento, la possibilità diricopiare documenti originariamente acolori e visualizzazione dei dati relativiall'oggetto realizzato ricopiando l'origi-nale. WNF BOSS utility consente di ge-nerare da CorelDraw! nuove famiglie dicaratteri personalizzati in formato Ado-be Type 1: in pratica viene generato uncodice che può essere utilizzato conqualsiasi altro programma e che con-sente la stampa dello stesso su stam-panti PostScript. Infine, Mosaic è un'u-tility che consente di creare un proprioarchivio di immagini utilizzate comune-mente nel proprio lavoro e richiamarlequindi velocemente per importarle inCorelDraw!

In conclusione ci sembra che i miglio-ramenti apportati a questa nuova versio-ne di CorelDraw siano sostanziali: nonper altro Corel ha deciso, dopo tanteversioni 1.X, di passare ad una vera epropria versione 2.

Operativamente il programma puòdare delle ottime soddisfazioni a pattoche si abbia molta pazienza e non si vo-glia subito pensare di poter realizzarecapolavori come quelli che illustrano ilnostro articolo.

Il resto del mondoSia nel mondo Macintosh che nel

mondo MS-DOS ci sono altri prodottivalidi per l'illustrazione che per ragioni

MCmicrocomputer n. 111 - ottobre 1991

di spazio non possiamo esaminare afondo in questo articolo.

In specifico per Macintosh segnalia-mo i seguenti:

Adobe lIIustrator 3 - t stato forseil primo programma di illustrazione perMacintosh ed ora nella sua versione 3 èinsieme a FreeHand il preferito dai gra-fici di tutto il mondo. Esiste anche inversione per Windows, ma non ha maiavuto un gran successo.

MacDraw Pro - AI momento in cuiscriviamo in Italia non è stato ancora re-so disponibile ufficialmente. Deriva dal-l'ormai famosissimo MacDraw di anticamemoria: le caratteristiche presenti inquesta versione fanno pensare che saràun prodotto posizionato tra l'illustrazio-ne e il disegno tecnico tradizionale.

Canvas 3 - Anche questo prodottonon è ancora disponibile, ma la stampaamericana già ne ha recensito le versio-ni beta ed in Italia se ne sono viste al-cune dimostrazioni riservate in occasio-ne della presentazione del System 7.0Apple Macintosh. Il suo posiziona mentoè fondamentalmente legato alla dotazio-ne delle caratteristiche funzionali per ilpieno utilizzo del nuovo System 7.0;probabilmente si posizionerà più verso ilprogramma di illustrazione vero e pro-prio che sul tradizionale disegno tecnico(come è stato fino ad ora, pur essendotra i più sofisticati). Il prezzo di circa200$ più basso di Illustrator e FreeHandpotrebbe essere un fattore determinan-te.

Anche per il mondo MS-DOS la sceltapuò ricadere su altri tre nomi.

Artline - Lavora in ambiente GEMDigital Research consentendo di realiz-

zare illustrazioni di buona fattura. Otti-ma la velocità operativa.

Arts & Letters Graphics Editor - tun prodotto molto equilibrato che con-sente di lavorare bene in ogni occasionee che è stato recensito su MCmicro-computer sul numero 98 (luglio/agosto1990). Offre numerose funzionalità trale quali la possibilità di creare grafici conun elementare foglio elettronico incor-porato.

Micrografx Designer - Senza dub-bio un prodotto da tenere in considera-zione prima di acquistare un programmadi illustrazione. Ha una buona velocitàoperativa e consente di ottenere la ri-copiatura di immagini (tracing) conun'ottima qualità.

ConclusioniAlla fine di questa carrellata di prodot-

ti e funzioni, possiamo senza dubbio di-re che il vecchio caro aerografo è quasiin età di pensione. Anche nel campodell'illustrazione il desktop publishing èmaturo. Ormai in pratica non esiste piùnulla che non si possa fare su un PC:l'unica incognita è sempre il tempo diesecuzione. La gestione di immagini acolori è molto complessa, richiede unagran quantità di memoria e non si ac-contenta di un PC a 12 MHz. Se da unaparte questi programmi possono dareottime soddisfazioni, dall'altra bisognadotarsi di una piattaforma hardware ingrado di reggere al peso di elaborazionicomplesse di immagini a colori, pena ungrande dispendio di energie, di tempoed alla fine risultati poco soddisfacenti.

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