l'Arena - il Magazine dell'Arena del Sole - gennaio 2012

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GENNAIO 2012

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Il numero di Gennaio 2012 del magazine del Teatro Arena del Sole.

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Info: www.arenadelsole.it

051.2910910 [email protected]

SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE

20, 21, 22 ottobre Sala Grande

Teatri Uniti SCONCERTO TEATRO DI MUSICA musica Giorgio Battistelli testo Franco Marcoaldi con Toni Servillo e la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna direttore Marco Lena con la partecipazione di Peppe Servillo

IN ESCLUSIVA REGIONALE dal 26 al 29 ottobre Teatro delle Moline

Pierfrancesco Pisani presenta ANGELICA di e con Andrea Cosentino regia Andrea Virgilio Franceschi

in collaborazione con GENDER BENDER FESTIVAL www.genderbender.it

29, 30 ottobre Sala InterAction

ONE DIXON ROAD coreografia e danza Nigel Charnock

PRIMA NAZIONALE 1, 2 novembre Sala InterAction

EQUILIBRIO coreografia Daniel Abreu con Anuska Alonso, Dácil González, Teresa Lorenzo 4, 5 novembre Sala InterAction

Lost dog IT NEEDS HORSES coreografia Ben Duke e Raquel Meseguer con Anna Finkel e Chris Evans

DUET FOR TWO DANCERS coreografia Tabea Martin in collaborazione con i performer Stefan Baier, Ryan Djojokarso PRIMA NAZIONALE 5 novembre Sala Grande

ricci/forte GRIMMLESS Anna Gualdo, Valentina Beotti, Andrea Pizzalis, Giuseppe Sartori, Anna Terio regia Stefano Ricci

Stagione 2011-2012 dal 9 al 27 novembre Sala InterAction

Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna Associaz. Arte e Salute onlus IL LINGUAGGIO DELLA MONTAGNA IL BICCHIERE DELLA STAFFA PARTY TIME tre atti unici di Harold Pinter regia Nanni Garella con gli attori di Arte e Salute dal 10 al 13 novembre Sala Grande

Teatro Stabile di Bolzano SPETTRI di Henrik Ibsen elaborazione drammaturgica Letizia Russo regia Cristina Pezzoli con Patrizia Milani, Carlo Simoni, Alvise Battain, Fausto Paravidino, Valentina Brusaferro dal 15 al 27 novembre Teatro delle Moline

Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna MORANDI testi Luigi Gozzi drammaturgia di scena e regia Marinella Manicardi con Alessandra Frabetti, Marinella Manicardi, Marina Pitta dal 17 al 20 novembre Sala Grande

Produzioni Teatrali Paolo Poli IL MARE due tempi di Paolo Poli da Anna Maria Ortese regia Paolo Poli con Paolo Poli 29 novembre Sala Grande

Bigfish Teatro Simone Cristicchi in LI ROMANI IN RUSSIA RACCONTO DI UNA GUERRA A MILLANTA MILA MIGLIA adattamento teatrale Marcello Teodonio regia Alessandro Benvenuti

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30 novembre, 1 dicembre Teatro delle Moline

Teatro Poesia ANITA GARIBALDI L'ULTIMO SOGNO DI ANITA RIBEIRO SPOSATA GARIBALDI di Maricla Boggio adattamento e regia Silvana Strocchi con Silvana Strocchi e Nicola Fabbri dall’1 al 4 dicembre Sala Grande

Emilia Romagna Teatro Fond. Teatro di Roma Teatro Metastasio FINALE DI PARTITA di Samuel Beckett traduzione Carlo Fruttero regia Massimo Castri con Vittorio Franceschi, Milutin Dapcevic, Diana Hobel, Antonio Giuseppe Peligra 2, 3 dicembre Sala InterAction

Tib Teatro GALILEO testo e regia Daniela Nicosia con Solimano Pontarollo e Piera Ardessi 9, 10 dicembre Teatro delle Moline

Compagnia Cardillo Associazione Culturale Le Belle Bandiere IL MALE OSCURO spettacolo-concerto in due puntate dal romanzo di Giuseppe Berto drammaturgia Maurizio Cardillo regia Elena Bucci e M. Cardillo con Maurizio Cardillo suono dal vivo Alessandro Saviozzi PRIMA NAZIONALE dal 14 al 17 dicembre Teatro delle Moline

Teatro della Fede & Banned Theater presentano CONFITEOR di Giovanni Testori regia Alfredo Traversa con Valerio Tambone, Antonella Fanigliulo

dal 20 dic. all’8 gennaio Sala Grande Sabato 31 dicembre Grande Soirée di San Silvestro

Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna Associaz. Arte e Salute onlus AL DUTÅUR DI MÂT di Nanni Garella da Il medico dei pazzi di Eduardo Scarpetta regia Nanni Garella con Vito, Marina Pitta e gli attori di Arte e Salute dal 10 al 14 gennaio Teatro delle Moline

Compagnia della Quarta 60 BATTITI regia e coreografie Mario Coccetti con Patrizia Proclivi, Simone Maurizzi, Emiliano Minoc-cheri, Fabrizio Molducci in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna PRIMA NAZIONALE dal 12 al 15 gennaio Sala Grande

Teatro Metastasio Stabile della Toscana Teatro Stabile della Sardegna IL GIARDINO DEI CILIEGI di Anton Pavlovič Čechov regia Paolo Magelli 14, 15 gennaio Sala InterAction

Leart’ srl Infinite o sfinite MIRACOLI DELLE DONNE D’OGGI scritto e interpretato da Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni regia Michael Margotta 20, 21, 22 gennaio Sala Grande

La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE di Eduardo De Filippo regia Luca De Filippo con Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli, Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi, Massimo De Matteo

21 gennaio Sala InterAction

Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona - GAT VIVA L’ITALIA! presentazione multimediale del libro di Aldo Cazzullo lettura e commento dell’autore al pianoforte Sabrina Reale letture di Marianna Dal Collo, Paolo Valerio, Michele Ghionna 26, 27, 28 gennaio Sala Grande

Vancouver City Dance Theatre DREAMS OF DALÌ spettacolo presentato in collaborazione con ATERDANZA dal 31 gennaio al 19 febbraio Sala InterAction 21, 22, 23 febb. Sala Grande

Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna CIVIS testi Francesco Freyrie regia Daniele Sala con Vito e con Les Triplettes de Belleville: Silvia Donati, Daniela Galli, Barbara Giorgi dall’1 al 12 febbraio Teatro delle Moline

Teatro delle Ariette MATRIMONIO D’INVERNO DIARIO INTIMO di Paola Berselli e Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini regia Stefano Pasquini 3, 4 febbraio Sala Grande

Fond. Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Musica90 VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE da Louis-Ferdinand Céline di e con Elio Germano e Teho Teardo al violoncello Martina Bertoni dal 7 al 12 febbraio Sala Grande Fond. Teatro Stabile di Torino in collaboraz. con Teatro di Dioniso SIGNORINA GIULIA di August Strindberg uno spettacolo di Valter Malosti con Valeria Solarino, Valter Malosti, Federica Fracassi

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dal 14 al 19 febbraio Teatro delle Moline

TINELLO CON SORPRESA testo e regia Marla Moffa e Matteo Soltanto con Mara Di Maio, Gabriele Tesauri, Luigi Cilli, Lia Locatelli

PRIMA NAZIONALE dal 16 al 19 febbraio Sala Grande

Teatro dell’Archivolto ERETICI E CORSARI dall’opera di Giorgio Gaber, San-dro Luporini e Pier Paolo Pasolini regia e drammaturgia Giorgio Gallione con Claudio Gioè e Neri Marcorè musiche dal vivo Gnu Quartet in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber dal 23 al 26 febbraio Teatro delle Moline

Amorevole Compagnia Pneumatica FALLOUT CIRCUS (1X01 – ERA GUERRA DAPPERTUTTO) con Salvo Quinto, Mariagrazia Bazzicalupo, Vito Equatore, Riccardo Paccosi interventi musicali Erica Scherl regia Riccardo Paccosi 24, 25 febbraio Sala Grande

Teatro di Messina Nutrimenti Terrestri BAM Teatro LAVORI IN CORSO di Claudio Fava regia Ninni Bruschetta con David Coco, Maurizio Marchetti, Faysal Taher, Antonio Alveario musiche originali eseguite dal vivo Tony Canto 29 febbraio, 1, 2 marzo Sala InterAction

Teatro della Cooperativa con il sostegno di Regione Lombardia - Progetto Next CHICAGO BOYS di Renato Sarti con la collaborazione di Bebo Storti regia Renato Sarti con Renato Sarti, Elena Novoselova

dall’1 al 4 marzo Sala Grande

Angelo Tumminelli presenta IL CATALOGO AIDE MEMOIRE di Jean-Claude Carrière traduzione e regia Valerio Binasco con Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari dall’8 all’11 marzo Sala Grande

Fabbrica srl Teatro Stabile dell’Umbria PRO PATRIA SENZA PRIGIONI, SENZA PROCESSI uno spettacolo di Ascanio Celestini 10, 11 marzo Sala InterAction

Sosta Palmizi SCARPE di Giorgio Rossi con Elena Burani‚ Fabio Nicolini‚ Francesco Sgró coreografie Giorgio Rossi e Collettivo 320Chili spettacolo presentato in collaborazione con ATERDANZA 15, 16 marzo Sala InterAction)

Compagnia Berardi-Casolari Teatro Stabile di Calabria LAND LOVER * LA TERRA DELL’AMORE testo e regia Gianfranco Berardi con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Roberto De Sarno, Eugenio Vaccaro dal 20 al 25 marzo Sala Grande

Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna in collaborazione con 63° Festival Shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese OTELLO di William Shakespeare traduzione, adattamento, regia Nanni Garella con Massimo Dapporto, Maurizio Donadoni, Lucia Lavia, Federica Fabiani, Gabriele Tesauri, Woody Neri, Matteo Alì

dal 27 marzo al 22 aprile Teatro delle Moline

Arena del Sole - Nuova Scena Teatro Stabile di Bologna LA MARIA DEI DADI DA BRODO testo Marinella Manicardi, Fe-derica Iacobelli con Marinella Manicardi musiche in scena Daniele Furlati spazio e oggetti Davide Amadei PRIMA NAZIONALE 28, 29 marzo Sala Grande

Teatro Valdoca CAINO* testo Mariangela Gualtieri regia Cesare Ronconi con Danio Manfredini, Raffael-la Giordano, Mariangela Gualtieri, Leonardo Delogu 31 marzo, 1 aprile Sala Grande

a.ArtistiAssociati presenta Milva e Walter Mramor in LA VARIANTE DI LÜNEBURG FABULA IN MUSICA adattamento dal romanzo e testi canzoni Paolo Maurensig musiche originali e direzione Valter Sivilotti 3 aprile Sala Grande

Compagnia Artemis Danza / Monica Casadei in coproduzione con Festival Verdi, Teatro Comunale di Ferrara CORPO A CORPO TRAVIATA musiche Giuseppe Verdi coreografia, regia, scene, luci, costumi Monica Casadei

spettacolo presentato in collaborazione con ATERDANZA dall’11 al 15 aprile Sala Grande

Jolefilm presenta Marco Paolini in ITIS GALILEO di Francesco Niccolini e Marco Paolini

* spettacoli presentati in collaborazione con

CENTRO LA SOFFITTA DEL DIPARTIMENTO

DI MUSICA E SPETTACOLO ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

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60 battiti ppaagg 99

Il giardino dei ciliegi ppaagg 1111

Infinite o sfinite? ppaagg 1133

Le bugie con le gambe lunghe ppaagg 1155

Dreams of Dalì ppaagg 1199

Civis ppaagg 2211

Matrimonio d’inverno ppaagg 2233

Viaggio al termine della notte ppaagg 2255

Signorina Giulia ppaagg 2277

Tinello con sorpresa ppaagg 2299

Eretici e corsari ppaagg 3311

Fallout Circus ppaagg 3322

Lavori in corso ppaagg 3333

Laboratori teatrali ppaagg 3344

Scuola & Teatro ppaagg 3366

Eventi ppaagg 3388

Concerti ppaagg 4411

Chi siamo ppaagg 4422

Informazioni biglietteria ppaagg 4466

Arena 2.0 ppaagg 4477

Staff ppaagg 4488

Ringraziamenti ppaagg 4499

Spettacoli

Formazione, eventi

Informazioni

DIRETTORE RESPONSABILE: BRUNO DAMINI IN REDAZIONE: DONATELLA FRANZONI, FRANCESCA FERRI, GIACOMO GIUGGIOLI, TOMMASO SIMILI

DIREZIONE E REDAZIONE: VIA INDIPENDENZA, 44 40121 BOLOGNA - TEL. 051.2910.911 WWW.ARENADELSOLE.IT [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI BOLOGNA N. 6393 DEL 26.01.1995

PROGETTO GRAFICO: FIGUERA MARKETING CREATIVO

AGENZIA FOTOGRAFICA: IGUANA PRESS (ROBERTO SERRA, RAFFAELLA CAVALIERI)

LE FOTO DI SCENA DEGLI SPETTACOLI PRODOTTI DALL’ARENA DEL SOLE – TEATRO STABILE DI BOLOGNA SONO DI RAFFAELLA CAVALIERI

IN COPERTINA: “SIGNORINA GIULIA”: VALTER MALOSTI E VALERIA SOLARINO (PH TOMMASO LE PERA)

GENNAIO – FEBBRAIO 2012. ANNO XVII N. 1

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dal 10 al 14 gennaio TEATRO DELLE MOLINE

60 battiti regia e coreografie Mario Coccetti - con Patrizia Proclivi, Simone Maurizzi, Emiliano Minoccheri, Fabrizio Molducci - musiche Andrea Rizzi - scenografie di luce Sara Caliumi e Paolo Bonapace costumi Cristina Gamberini • COMPAGNIA DELLA QUARTA in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna

ore 21.15 PRIMA NAZIONALE

Quattro personaggi aspettano di riappro-priarsi del loro futuro, in una sala d’attesa che preclude loro ogni possibilità di realizza-zione. Quattro personaggi non parlanti alla ricerca di un lavoro in un’epoca in cui sempre più spesso viene negato. Quattro personaggi pronti a combattersi, a sorreggersi, a sfidarsi e ad aiutarsi per di-fendere se stessi, il loro orgoglio, il loro futu-ro e le loro speranze.

Tempi Moderni note di regia di Mario Coccetti

Il cuore compie 60 battiti in un solo minuto. In un solo minuto il cervello registra un nu-mero infinito di emozioni. In un solo giorno ogni essere umano ha sorriso, sofferto, a-mato, odiato, lottato, vinto, perso, si è arre-so, è rinato. Ogni uomo cerca il proprio la-voro per salvare la propria dignità e la pro-pria libertà. Il lavoro non è soltanto un criterio per gua-dagnare e attivare la macchina economica ma è il passaggio essenziale per la presa di coscienza di se stessi e il conseguimento dell'affermazione sociale. In questo senso il concetto del lavoro invade la sfera di con-tatto tra il mondo interiore e la realtà sen-soriale. L’ambivalenza psicologica e sociale del la-voro diviene vitale, la sua funzione diviene cruciale quanto la sua mancanza. 60 battiti non si interroga solo sul precariato ma è un’analisi profonda dei pensieri umani, del-le esigenze, delle forzature che si è costretti

e disposti a compiere pur di trovare il giusto assetto nella scacchiera sociale. Uno schema coreografico-musicale per quattro attori, costantemente in bilico tra pathos e humour, una partitura fisica im-perniata sul “gioco dei ruoli” in cui ogni re-gola è consentita, ogni mezzo lecito, ogni occasione valida per il raggiungimento del proprio obiettivo. Sono personaggi non parlanti ma con molte cose da dire, con una estrema volontà di chiedere la parola ogni volta che viene con-cessa loro una opportunità. È un gioco in cui a volte ci si sorregge vi-cendevolmente e a volte ci si sfida, si cade, ci si rialza, si protegge il proprio territorio e si combatte una guerra, ma spesso, incon-sapevolmente, si condividono le stesse e-mozioni e le stesse speranze.

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dal 12 al 15 gennaio SALA GRANDE

Il giardino dei ciliegi di Anton Pavlovič Čechov - traduzione Gerardo Guerrieri, Željka Udovičić, Paolo Magelli - regia Paolo Magelli - con Valentina Banci, Francesco Borchi, Valeria Cocco, Daniel Dwerryhouse, Corrado Giannetti, Elisa Cecilia Langone, Mauro Malinverno, Fabio Mascagni, Paolo Meloni, Silvia Piovan, Maria Grazia Sughi, Luigi Tontoranelli - scene Lorenzo Banci - costumi Leo Kulas - musiche Arturo Annecchino • TEATRO METASTASIO STABILE DELLA TOSCANA, TEATRO STABILE DELLA SARDEGNA

ore 21 domenica ore 16

Il sapore della ciliegia di Paolo Magelli

(…) Ecco perché ho deciso di riaffrontare Il Giardino dei ciliegi oggi. La voglia di realiz-zare nuovamente questo testo mi è risboc-ciata dentro l'anima, proprio come il fiore della visciola. La visciola è l'albero che nella sua piena fioritura rimane intatto solo per alcuni secondi. Questo miracolo di rara bel-lezza dura poco più di mezzo minuto… Poi i petali cominciano a cadere e l'immagine della perfezione scompare, lasciando il po-sto a rami spelacchiati. Ad un cimitero di petali. Parlo della visciola perché mentre scrivo penso ad un giardino di visciole, e lo faccio per correggere nella mia memoria un’inesattezza che è ormai divenuta intoc-cabile, sia nello spazio linguistico anglosas-sone, sia in quello latino: sto parlando del titolo del testo di Čechov, ovvero Il giardino dei ciliegi. In realtà Čechov ha scritto un "giardino delle visciole" e non un "giardino dei ciliegi" e la differenza non sta solo nel fiore, fragilissimo, ma anche nel frutto, che – come spiega Firs – fu richiesto e utilizzato solo per un breve periodo: poi non lo volle più nessuno e i frutti caduti servivano solo a nutrire gli uccelli e ingrassare la terra, quasi a seguire e imitare la caduta del fiore che li aveva in qualche modo partoriti. L'allegoria della fragilità della vita, della sua inesorabi-le staticità abbarbicata in un mondo che tragicomicamente ci consente solo di avviz-zire e cadere dal ramo dal quale siamo spuntati, il viaggio dalla bellezza alla detur-pazione fisica e spirituale, la velocità con la quale le nostre "culture" - da quella "di clas-se", filosofica e artistica, a quella "pragmati-

ca" - si perdono nella storia: sono questi i temi che si ripetono senza fine ne Il Giardi-no dei ciliegi. Certo Čechov lo fa prenden-dosi in giro e utilizzando un'ironia comica e dolorosa che ci serve sulla scena, come in nessun altro testo e che ci costringe a "ri-viaggiare" con cattiveria dentro la nostra vita. La casa di Ljubov’ è il Teatro e il suo passato è “il giardino": la nostra memoria, la vita che se ne è andata irrimediabilmen-te. L'assurdità dell'inarrestabilità del tempo rende tutto tragicamente comico. Le geo-metrie che disegnano tutti gli incontri dei personaggi descrivono senza pietà una se-rie di crudeli, ridicoli fallimenti. (…) Dov'è l'amore? Perché si vive? E la bellezza non è forse solo nei ricordi? Sono le do-mande assillanti che ci riempiono la testa, trasformandosi in una sorta di ritornello mi-nimalista e ossessionante. (…)

Spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli Domenica Teatro I Classici d’Avanguardia

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Daniel Dwerryhouse, Valeria Cocco, Valentina Banci

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14 e 15 gennaio SALA INTERACTION

Infinite o sfinite? MIRACOLI DELLE DONNE D’OGGI scritto e interpretato da Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni - regia Michael Margotta costumi Emiliano Giayvia - progetto sonoro Michele Truglio - light designer Massimiliano Luciani LEART’ SRL

sabato ore 21.30 domenica doppia rappresentazione ore 16.30 e ore 21.30

Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni, at-trici con carriere divise tra teatro, televisione e cinema, mettono in scena una galleria di donne che amano troppo, mangiano troppo, parlano troppo, fanno tutto troppo. A dirigere Michael Margotta, regista, attore nominato all’Emmy Award e scrittore, mem-bro a vita dell'Actor's Studio di New York e di Los Angeles, fondatore e direttore artistico dell'Actor's Center di Roma, insegnante in-ternazionalmente riconosciuto per i suoi cor-si di preparazione per l'attore, con una pro-pria didattica che ha come base il lavoro di Stanislavskij e il metodo di Strasberg.

…e Dio creò la Donna

In questo spettacolo Dio è una donna. E neanche giovane. Contrariamente al trend del momento è una Signora di mezza età. Fa miracoli ma anche i conti con le rughe, che nel suo caso sono eterne, e come si sa all’eternità non c’è rimedio. Non è magra perché tende ad espandersi come l’universo. È terribile ma anche insicura, perché una donna anche se è Dio fa fatica

a crederci! Poi dall’Infinito si passa allo Sfi-nito ed ecco che scesa tra gli uomini la donna deve fare miracoli di ben altro tipo. Mettere assieme il marito e il mutuo, la car-riera e la diarrea dei figli, trovare un asilo nido, far salire un passeggino in metropoli-tana all’ora di punta. Questi sì che sono miracoli! E allora vai con le donne che a-mano troppo, mangiano troppo, parlano troppo, fanno tutto troppo. Un mondo popolato da manager rampanti, iperfemministe dalle improbabili campagne, povere assassine, vecchie ciniche, qualun-quiste coatte, ed eleganti snob la cui Bibbia è Vanity Fair. Nei palazzi dell’ammi-nistrazione come nelle redazioni dei giorna-li si consumano le impiegatomachie, feroci lotte tra figure mitologiche metà donna e metà sedia da ufficio, mentre nei centri commerciali e negli outlet la maggioranza cerca di sfangarla. Pregustando Il Giorno del Giudizio Universale in cui finalmente gli Ultimi saranno i primi e gli uomini partori-ranno con dolore, non ci resta che chieder-ci: «Se il Diavolo veste Prada, Dio cosa si deve mettere?»

Spettacolo compreso nell’abbonamento Interazioni Contemporanee

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20, 21, 22 gennaio SALA GRANDE

Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo De Filippo - regia Luca De Filippo con Luca De Filippo, Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli, Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi, Massimo De Matteo scene Gianmaurizio Fercioni - fondali Giacomo Costa - costumi Silvia Polidori - luci Stefano Stacchini LA COMPAGNIA DI TEATRO DI LUCA DE FILIPPO

ore 21 domenica doppia rappresentazione ore 16 e ore 21

Segreti e bugie Un condominio di un quartiere popolare di Napoli fa da sfondo alla storia di Libero In-coronato, uomo modesto, onesto e fiero, la cui vita tranquilla viene sconvolta dai vicini che tentano in ogni modo di coinvolgerlo nelle loro squallide vicende, tanto da spin-gerlo ad adeguarsi in modo provocatorio al-la regola generale, amplificandola fino al paradosso.

Il nostro lavoro sulla drammaturgia di E-duardo, in particolare su quella del dopo-guerra, continua con la messa in scena de Le bugie con le gambe lunghe, commedia scritta nel dicembre 1946 – subito dopo il debutto napoletano di Filumena Marturano – che venne rappresentata solo un anno dopo: lo straordinario successo di Filumena infatti ne fece rinviare continuamente il de-butto. Come sarà poi Le voci di dentro, Le bugie con le gambe lunghe è una comme-dia sul tema della verità e della menzogna, in cui la vena amara che scorre in sottofon-do alla comicità a tratti quasi farsesca del primo atto si accentua con il procedere dell’azione, tanto da far scrivere a Gerardo Guerrieri come Eduardo «scansa gli effetti e le situazioni già fatte, accenna, colpisce di striscio con una padronanza del mezzo tec-nico impressionante», conferendo al testo un suo carattere insieme “antico” e speri-mentale. La storia vive dei reciproci intrighi che alcune coppie intrecciano intorno a Li-bero Incoronato, un uomo modesto, onesto, insieme dignitoso e fiero, la cui vita tran-quilla viene sconvolta dai vicini che tentano in ogni modo di coinvolgerlo, suo malgra-

do, nelle loro squallide storie. Prima inge-nuamente ostinato nello smascherare le clamorose menzogne spacciate per verità, di cui è testimone, Libero decide alla fine di adeguarsi in modo provocatorio alla regola generale, rilanciandola e amplificandola fino al paradosso. Ed ecco il titolo della commedia, che rovescia il proverbio popo-lare: le bugie con le gambe corte sono quelle dei bambini, quelle puerili, mentre quelle con le gambe lunghe sono quelle «che tutti noi dobbiamo aiutare a cammina-re per non far cadere l’impalcatura della società» (Eduardo nell’intervista a Sergio Romano).

Spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli Domenica Teatro

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Luca De Filippo e Carolina Rosi (ph Lia Pasqualino)

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21 gennaio SALA INTERACTION

Viva l’Italia! SPETTACOLO MULTIMEDIALE TRATTO DAL LIBRO DI ALDO CAZZULLO lettura e commento a cura dell’autore – al pianoforte Sabrina Reale letture di Marianna Dal Collo, Paolo Valerio, Michele Ghionna immagini di repertorio e montaggio video a cura di Roberto Guglielmi FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE DI VERONA - GAT

ore 21.30

Grido di libertà Chissà cosa direbbe dell’Italia di oggi Gari-baldi, che conquistò un regno ma con sé a Caprera non portò i quadri di Caravaggio e l’oro dei Borboni, bensì un sacco di fave e uno scatolone di merluzzo secco. Cosa di-rebbero i volontari della Grande Guerra, che scrivevano alle madri: «Forse tu non potrai capire come non essendo io costretto sia andato a morire sui campi di battaglia, ma credilo mi riesce le mille volte più dolce il morire in faccia al mio paese natale, per la mia Patria. Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio. Se muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi sulle labbra, davanti al nostro Carso sel-vaggio». Cosa direbbe il generale Perotti, capo del CLN piemontese, condannato a morte dal tribunale di Salò, che ai suoi uo-mini ansiosi di discolparlo e addossarsi ogni responsabilità grida: «Signori ufficiali, in piedi: viva l’Italia!»? Partendo dal suo omo-nimo libro, pubblicato nel 2010 da Monda-dori, Aldo Cazzullo, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, racconta la storia di un paese, il nostro, e di un grido che oggi è scherzoso, ma per molti italiani del Risorgi-mento e della Resistenza furono le ultime parole. E avanza un’ipotesi: che in fondo gli italiani siano legati all’Italia più di quanto loro stessi pensino. La Resistenza non è di moda. È considerata una «cosa di sinistra». Si dimentica il sangue dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che volle morire con i parrocchiani dicendo «vi accompagno io davanti al Signore», e dei militari come il colonnello Montezemolo, cui i nazifascisti cavarono i denti e le unghie, non i nomi dei compagni. Si dimentica che i partigiani non

furono tutti sanguinari vendicatori ma anzi vennero braccati, torturati, impiccati ed e-sposti per terrorizzare i civili; e che i «vinti», i«ragazzi di Salò», per venti mesi ebbero il coltello dalla parte del manico, e lo usaro-no. Neppure il Risorgimento è di moda. Lo si considera una «cosa da liberali». Si di-mentica che nel 1848 insorse l’Italia intera. Oggi è l’ora della Lega e dei neoborbonici. L’Italia la si vorrebbe divisa o ridotta a Bel-paese: non una nazione, ma un posto in cui non si vive poi così male. Invece l’Italia è una cosa seria. È molto più antica di 150 anni; è nata nei versi di Dante e Petrarca, nella pittura di Piero della Francesca e di Tiziano. Ed è diventata una nazione grazie a eroi spesso dimenticati.

Spettacolo compreso nell’abbonamento Interazioni Contemporanee

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26, 27, 28 gennaio SALA GRANDE

Dreams of Dalì regia e coreografia Roberta Baseggio testi originali Enrico Sorrentino - scene Italo Grassi progetto digital video Mauro Matteucci - costumi Carmela Lacerenza luci Franco Marri su progetto originale di Itai Erdal - acconciature e trucco Monica Baseggio VANCOUVER CITY DANCE THEATRE • spettacolo presentato in collaborazione con ATERDANZA ore 21 Prima Nazionale

Il Vancouver City Dance Theatre nasce in Canada nel 2009 per iniziativa di Roberta Baseggio e Enrico Sorrentino. Questa crea-zione ci immerge nell’universo surreale e o-nirico di Salvador Dalì, il provocatore, l’enigmatico “Divine Moustaches” che si muove tra sensualità e femminilità, religione e mitologia, guidato da Sigmund Freud e da Gala, sua musa ispiratrice. Uno spettacolo che esplora il mondo effimero dei sogni e della realtà attraverso un mix dinamico di danza, teatro, cinema, musica, canto, moda, tecnologia, immagini video virtuali che ri-specchiano e ricreano l’atmosfera propria delle opere di Dalì.

«O è semplice - o è impossibile» di Roberta Baseggio e Enrico Sorrentino

Nei mesi scorsi, ci siamo resi conto di quan-to incredibilmente attuale sia la famosa fra-se di Dalì «O è semplice – o è impossibile»! Tre anni fa abbiamo iniziato la ricerca per una nuova casa. Una nuova sede per un ambiente cosmopolita, multidisciplinare e innovativo in cui crescere una famiglia e lanciare una nuova visione di compagnia di danza. Molti ci hanno detto che eravamo ambiziosi. Alcuni ci hanno detto che forse eravamo anche troppo ambiziosi, ma nella maggior parte dei casi, durante il viaggio intrapreso per lanciare il Vancouver City Dance Theatre, abbiamo incontrato un gran numero di sostenitori, entusiasti, creativi e talentuosi tra i cittadini della nostra nuova città, Vancouver. Questa nuova Compagnia è un atto d’amore e un sogno che per noi diventa realtà. E non è un caso che il nostro primo spettacolo Dreams of Dalì analizza

come i sogni possano aiutarci a vivere ap-pieno le nostre vite. Tra i nostri desideri c’è quello di aiutare la città di Vancouver ad esprimere il proprio potenziale come capi-tale del movimento del Nuovo Rinascimen-to, dove le arti, l’educazione, le politiche di progresso sociale, nuove ed innovative partnership pubbliche e private, si possano fondere assieme per creare possibilità illi-mitate per i propri cittadini, giovani e meno giovani, vecchi e nuovi. I nostri spettacoli saranno adatti a tutti - produzioni teatrali che combinano musica, danza, cinemato-grafia, design, moda e nuovi media.

Spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli Teatro - Musica - Danza

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ph Chris Randle

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31 gen. - 19 febb. SALA INTERACTION • 21, 22, 23 febbraio SALA GRANDE

Civis testi Francesco Freyrie - regia Daniele Sala - con Vito e Les Triplettes de Belleville:

Silvia Donati, Daniela Galli, Barbara Giorgi - musiche arrangiate da Corrado Terzi - luci Paolo Mazzi scene Leonardo Scarpa - costumi Anna Vecchi - direttore di palcoscenico Massimo Abbondanza suono Giampiero Berti • ARENA DEL SOLE - NUOVA SCENA - TEATRO STABILE DI BOLOGNA

ore 21.30 - domenica ore 16.30 lunedì riposo repliche straordinarie in Sala Grande ore 21

In viaggio con Vito

Dopo il tutto esaurito dell’estate scorsa nel Chiostro dell’Arena, Vito sale nuovamente sul Civis. Ed è di nuovo tutto esaurito! Tanto che alle repliche previste in Sala InterAction sono state aggiunte tre repliche in Sala Grande, che si vanno a loro volta via via esaurendo. Durante un percorso del discusso e mezzo di trasporto, Vito mette in scena una satira sociale e di costume sulla città di Bologna. Ad affiancare il comico bolognese, fornen-do il contrappunto musicale, ci sono Les Tri-plettes de Belleville, formidabile ensemble vocale formato da Silvia Donati, Daniela Galli e Barbara Giorgi. «Il Civis – scrive Francesco Freyrie – è un mezzo di trasporto pubblico di tipo innovativo che avrebbe do-vuto collegare San Lazzaro di Savena al centro storico di Bologna. L'innovazione sta nel fatto che pare non funzioni. Ma Civis è soprattutto il cittadino. Stando alle cronache anche quello pare funzionare poco...». Par-tendo da questi due presupposti Freyrie e Daniele Sala si sono immaginati un percor-so giornaliero del Civis raccontando la gen-te che ci sale e ci scende, per capire se è più comico il Civis filobus o il suo ripieno, il Civis passeggero, insomma noi. Un viaggio comico-musicale dove, nei panni di un con-ducente del moderno autobus, Vito è il nar-ratore di uno spaccato della città, dei suoi tic, delle sue manie, interpretando al con-tempo maschere e storie che evocano una galleria di divertenti personaggi da lui stes-so interpretati: dallo chef raffinato che im-piega mezz’ora a descrivere un piatto alla casalinga che per eccitare il marito fa il

“burlesque”, dal bodyguard alla pensiona-ta, e così via. Lo fa alla sua maniera, con ironia e umanità e un filo di cattiveria. «Ab-biamo preso questo moderno mezzo di tra-sporto – afferma Freyrie – come metafora su Bologna, una città che è in viaggio… non si sa bene verso dove… ». Compagne di viaggio di Vito sono Les Triplettes de Bel-leville, con un ampio repertorio di canzoni, scelte sulla base del tema trattato e arran-giate da Corrado Terzi, che spaziano tra autori diversi – da Bacharach, ad Aznavour e Bécaud, a Cher – e in generi diversi: dal melodramma al pop passando per la dance e la canzone popolare italiana, fungendo da introduzione o da commento ai monologhi.

Spettacolo compreso negli abbonamenti: Interazioni Contemporanee in opzione InterAction 12, 13, 14 ,15

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ph Raffaella Cavalieri / Iguana Press

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dall’1 al 12 febbraio TEATRO DELLE MOLINE

Matrimonio d’inverno DIARIO INTIMO di Paola Berselli e Stefano Pasquini - regia Stefano Pasquini con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Pasquini TEATRO DELLE ARIETTE

ore 20 domenica ore 12 lunedì riposo

Il banchetto di nozze di Stefano Pasquini 20 spettatori attorno a un tavolo, nella no-stra cucina, e noi che prepariamo il pranzo del nostro matrimonio. Matrimonio d’inverno è il diario della nostra vita quotidiana, mia e di Paola, scritto du-rante l’inverno 2008-2009, dopo 20 anni di vita in campagna e dieci di teatro fatto in giro per l’Italia e l’Europa. Ma è anche il racconto del nostro amore e dell’amore che ci lega alle Ariette, ai nostri campi e ai no-stri animali, agli amici e ai compagni di vi-ta. Amore per il teatro, la cucina, l’agricoltura. Amore per il tempo che passa e trasforma la vita, i corpi, i pensieri e i sen-timenti. È uno spettacolo intimo e delicato, fragile e sincero. È fedele alla nostra poeti-ca e coerente con le scelte che abbiamo fat-to nel corso dei 20 anni di quella che io chiamo la nostra “seconda vita”. 20 anni di esperienza quotidiana che ci hanno portato in un territorio dove la solitudine è l’unica condizione esistenziale del nostro stare di fronte alla natura. Soli e nello stesso tempo fratelli, dei sassi, delle bestie, dei fiori e del cielo. Granelli di sabbia e parte del tutto. Sposati alla vita ogni giorno, senza via di scampo, senza possibilità di separazione. Paola e io, in questi 20 anni, non siamo riu-sciti a condividere interamente questa espe-rienza con altri. Lo abbiamo fatto per bran-delli, schegge e frammenti, un po’ con uno, un po’ con un altro, qua e là. Mi ripeto sempre che è normale, che va bene così. Attorno al tavolo di Matrimonio d’inverno, con me e Paola, c’è Ferro.

Anche lui, tutto sommato, è estraneo alla nostra esperienza di vita, ma mi sembra che in fondo sia l’unico amico che l’ha silenzio-samente accompagnata, pur non sposando-la, testimone di un matrimonio non suo. E così oggi apriamo la nostra cucina, la cu-cina della nostra memoria, perché quel de-siderio inappagabile di una condivisione impossibile si placa soltanto (e provvisoria-mente) quando arrivate e vi sedete al tavolo e ci guardate aspettando qualcosa. In quel momento comincia la cerimonia del matrimonio d’inverno.

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ph Pilar G. Manzanares

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3, 4 febbraio SALA GRANDE

Viaggio al termine della notte da Louis-Ferdinand Céline (copyright Éditions Gallimard - Paris) di e con Elio Germano e Teho Teardo - al violoncello Martina Bertoni FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA in collaborazione con MUSICA90

ore 21

Cuore di Tenebra Il capolavoro di Louis-Ferdinand Céline let-to e interpretato da uno degli attori italiani più applauditi e originali del momento, già vincitore al Festival di Cannes della Palma d’Oro come migliore attore per il film di Daniele Lucchetti La nostra vita, e con la musica di Teho Teardo, uno dei più affer-mati e pluripremiati compositori di colonne sonore del nostro cinema, autore tra gli altri de Il Divo e L’amico di famiglia di Paolo Sor-rentino, La ragazza del lago di Andrea Maioli e Denti di Gabriele Salvatores. Rivivono così musicalmente alcuni fram-menti delle disavventure di Bardamu, antie-roe protagonista del romanzo, e gli orrori della guerra, a contatto con una miseria morale prima ancora che umana e in un clima in cui il pessimismo inconsolabile sul-la natura umana, sulle istituzioni, sulla so-

società e sulla vita in generale non concede alcuna speranza. Avvalendosi della straor-dinaria sensibilità interpretativa di Elio Germano, Teardo restituisce in una partitu-ra inedita la disperazione grottesca di que-sto capolavoro di scrittura che ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di chitarra, live electronics e archi, con il vio-loncello suonato da Martina Bertoni. Una fusione di sonorità cameristiche che guardano ad un futuro tecnologico nel qua-le le immagini evocate dal testo interpretato dall’attore romano si inseriscono nelle at-mosfere cinematiche del musicista friulano, in un succedersi di eventi sonori e verbali in un succedersi di eventi sonori e verbali dove la voce esce dalla sua dimensione tradizio-nale fino a divenire suono, suggerendo nuove prospettive sul romanzo.

Spettacolo compreso nell’abbonamento Interazioni Contemporanee

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ph Tiziana Cera Rosco

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dal 7 al 12 febbraio SALA GRANDE

Signorina Giulia di August Strindberg - versione italiana di Valter Malosti uno spettacolo di Valter Malosti con Valeria Solarino, Valter Malosti, Federica Fracassi scene Margherita Palli - costumi Federica Genovesi - luci Francesco Dell’Elba - suono G.u.p. Alcaro FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO in collaborazione con TEATRO DI DIONISO

ore 21 domenica ore 16

Passioni in una notte di mezza estate Signorina Giulia segna il ritorno a teatro di Valeria Solarino, attrice nata artisticamente a Torino nella Scuola del Teatro Stabile e che si è affermata come interprete cinema-tografica lavorando con registi del calibro di Michele Placido, Mimmo Calopresti, Ales-sandro D’Alatri, Giovanni Veronesi, Wilma Labate e Roberto Andò. Scritta dal drammaturgo svedese August Strindberg nel 1888 e rifiutata dagli editori dell’epoca perché troppo scandalosa, Si-gnorina Giulia si svolge durante il Midsom-marnatten, la notte di mezza estate, o notte magica di San Giovanni, occasione rituale di scatenamenti orgiastici che spinge Julie, la padrona, e Jean, il servo, a sperimentare il superamento di maschile e femminile, ma anche la contrapposizione di classe, lo sconvolgimento dei ruoli, la sperimentazio-ne del diverso. È un mondo infero, quello che vediamo rappresentato nel testo di Strindberg, dove si scende giù per andare nella cucina, re-gno sprofondato della servitù dove gli alberi si intravedono appena e un raggio di luce del mattino è un’apparizione sacra: l’ora del sacrificio. Julie ha un sogno ricorrente, quello di voler cadere e sprofondare sem-pre più giù, giù sottoterra: e questa cucina dove si respirano fumi infernali è una sorta di anticamera dell’inferno o anche dell’inferno che può essere il “teatro della memoria”. Ma il personaggio di Julie divie-ne anche per Strindberg una di quelle attri-ci/isteriche di un esperimento di ipnosi al

cui “spettacolo” aveva assistito a Parigi presso l’ospedale della Salpêtrière per ope-ra di Charcot, e proprio con una singolare seduta di ipnosi, cui l’autore invita a parte-cipare tutta la comunità degli spettatori, si chiude tragicamente la parabola della pro-tagonista. Nella duplice veste di coprotagonista e re-gista Valter Malosti, che ha affrontato Strin-dberg dopo un Premio Ubu 2009 per la re-gia dello spettacolo Quattro atti profani di Antonio Tarantino, nonché il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro per la regia ancora per i Quattro Atti Profani e Shakespeare / Venere e Adone.

Spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli Domenica Teatro I Classici d’Avanguardia

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ph Tommaso Le Pera

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dal 14 al 19 febbraio TEATRO DELLE MOLINE

Tinello con sorpresa di Marla Moffa e Matteo Soltanto con Mara Di Maio, Gabriele Tesauri, Luigi Cilli, Lia Locatelli regia, scene, costumi Marla Moffa e Matteo Soltanto – luci e fonica Federico Cibin - assistente alla regia Antonio Salerno - foto di scena e backstage video Edoardo Lomazzi • in collaborazione con SCUOLA DI TEATRO DI BOLOGNA “ALESSANDRA GALANTE GARRONE” • consulenza organizzativa CRONOPIOS

ore 21.15 - domenica ore 17 PRIMA NAZIONALE

Quattro sotto un tetto Tra le quattro mura di un appartamento del centro di Bologna si snoda la parabola di Nives, scienziata in pensione ma tutt’altro che pacificata con la vita e col mondo. Ad agitarsi al suo fianco il burrascoso marito Eugenio, eccentrico ex accademico. L’attempata coppia, un tempo emigrata ne-gli Stati Uniti, è infine tornata in Italia spe-rando di potervi meglio godere gli anni del meritato riposo. Ad attenderli invece le esi-laranti calamità di un appartamento celante un misterioso e maleodorante enigma, ca-pace d’innescare conflitti a catena, favoriti, non bastasse, dall’inefficienza di un infin-gardo amministratore condominiale che s’insinua all’interno della matassa familiare ingarbugliandola ancor più. Nel tentativo di confortare una madre ormai vaneggiante, ecco fare ritorno dagli USA la figlia Flavia, ambiziosamente rimasta oltreoceano con l’ottimistica speranza di sbarcare il lunario calandosi nei mestieri più improbabili. Chi riuscirà, tra mille scoppiettanti colpi di scena, a svelare l'arcano?

Scritta nel 2007, l’opera prima di Marla Moffa e Matteo Soltanto, inedita e mai rap-presentata, viene affidata dagli autori-registi a un cast di attori, antichi - e meno antichi - frutti della Scuola di Teatro di Bo-logna “Alessandra Galante Garrone”. Marla Moffa. Nata e formata negli Stati U-niti, da oltre dieci anni svolge la sua attività di regista e drammaturga in Europa, soprat-tutto a Parigi dove ha collaborato come assi-stente alla regia in numerose produzioni del-la Comédie-Française. In Italia ha lavorato con Alessandro D'Alatri e, in più occasioni, con Vittorio Franceschi, del cui monologo Dialogo col sepolto vivo ha firmato la regia. Matteo Soltanto. Attivo in ambito pittorico e teatrale, ha firmato scenografie per i Teatri Stabili di Bologna, Genova e d’Abruzzo, Tea-troVivo, La Pirandelliana, Ufa Drama Theater (Russia), MTV Milano, Pitti Immagine, lavo-rando con registi come Alessandro D’Alatri, Marco Sciaccaluga, Vittorio Franceschi, Ga-briele Tesauri, Paolo Emilio Landi, Cristiano Roccamo e Marla Moffa, con la quale, in oc-casione di Tinello con sorpresa, condivide re-gia e drammaturgia.

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Mara Di Maio Gabriele Tesauri Luigi Cilli Lia Locatelli

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dal 16 al 19 febbraio SALA GRANDE

Eretici e corsari dall’opera di Giorgio Gaber, Sandro Luporini e Pier Paolo Pasolini – con Claudio Gioè e Neri Marcorè regia e drammaturgia Giorgio Gallione - musiche dal vivo Gnu Quartet: Francesca Rapetti flauto, Stefano Cabrera violoncello, Raffaele Rebaudengo viola, Roberto Izzo violino TEATRO DELL’ARCHIVOLTO in collaborazione con FONDAZIONE GIORGIO GABER

ore 21 domenica ore 16

La poesia di Gaber e Pasolini Eretici e corsari è uno spettacolo che si ali-menta di monologhi, articoli, canzoni, frammenti di interviste di due artisti e intel-lettuali “non organici”, che non temono di compromettersi e di risultare anche scomo-di, come Pier Paolo Pasolini e Giorgio Ga-ber, poeti d’opposizione, diversi nella liber-tà, che con lucida preveggenza ci svelano che “il futuro è già finito” e che sarebbe ora di tornare a privilegiare il “crescere” rispetto al “consumare”. A metà degli anni ‘70 Pier Paolo Pasolini scrive e pubblica Scritti corsari, una raccolta di articoli e riflessioni sulla trasformazione dell’Italia di quegli anni, dove racconta un sistema che sta attuando un’opera di omo-logazione distruttrice di ogni autenticità, fondando il proprio potere su un’ipnotica promessa di comodità e benessere, ma che in realtà sta trasformando il cittadino in un “uomo che solo consuma”. Una radiografia impietosa del proprio tempo, dove si sotto-

lineano anche le eccezioni, le resistenze, le sopravvivenze, ma al contempo esasperan-done l’analisi per chiedere almeno una rea-zione, per provocare una sorta di captatio malevolentiæ da cui far nascere un dibattito non ipocrita. In quegli stessi anni Giorgio Gaber e il suo paroliere Sandro Luporini non solo si muovono su una lunghezza d’onda analoga, mai bonariamente autoas-solutoria, ma si nutrono e spesso condivi-dono molte delle intuizioni pasoliniane, che trasformate e personalizzate, entrano in fi-ligrana nei testi del teatro gaberiano. Monologhi e canzoni come L’appartenenza, Gli oggetti, Il grido, La festa, Il cancro e Qualcuno era comunista svelano palese-mente questa vicinanza, questo modo disin-cantato e spesso amaro di guardare il mondo, la società e il proprio paese. «Sviluppo senza progresso – commentava in un’intervista Gaber – mi sembra la sintesi più appropriata della nostra epoca».

Spettacolo compreso negli abbonamenti: InterAction 12, 13, 14, 15 spettacoli Domenica Teatro

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ph Bepi Caroli

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dal 23 al 26 febbraio TEATRO DELLE MOLINE

Fallout Circus (1X01 – ERA GUERRA DAPPERTUTTO) regia Riccardo Paccosi - con Salvo Quinto, Mariagrazia Bazzicalupo, Vito Equatore, Riccardo Paccosi interventi musicali Erica Scherl - light design Davide Caligiuri video Mario Flandoli - Studio Due Effe • AMOREVOLE COMPAGNIA PNEUMATICA

ore 21.15 domenica ore 17

Fino alla fine del mondo Fallout Circus è uno spettacolo sulla fine del mondo. O meglio: sulla presenza ossessiva della Fine nell’immaginario e nei media, analizzando il rapporto fra il proliferare di narrazioni apocalittiche e il venir meno di un’immagine collettiva e condivisa di avve-nire. Attraverso spunti e frammenti, un gruppo di attori falliti, immersi in una sorta di rifugio anti-atomico, ripercorre le tappe, i segni premonitori e i fenomeni che hanno portato alla scomparsa del futuro. Mesco-lando testimonianze e opinioni su fatti di cronaca, raccolte navigando nei forum di Internet, riusciranno questi “guitti” – nel breve tempo concesso da uno spettacolo teatrale – a capire e far capire come si sia potuti arrivare alla Fine del Mondo? Inizia così un viaggio che passa dalla “apo-calittica” vicenda della Strage di Erba del 2006 che ha visto protagonisti, in un con-nubio amore-omicidio, i coniugi Rosa e O-lindo Bazzi all’omologa situazione narrata nell’Atto V del Macbeth shakespeariano, attraversando ulteriori e meno noti lacerti letterari: il testo medievale anonimo Storia segreta dei Mongoli, una canzone dei Pink Floyd, un film sovietico sulla guerra atomica dal titolo Letters from a Dead Man e molto, molto altro ancora. Nata a Bologna nel 1994, L’Amorevole Com-pagnia Pneumatica ha al suo attivo numerosi spettacoli, tutti per la regia di Riccardo Paccosi, tra cui Macbeth (1995), Orrore nella casina di Biancaneve (1997), messo in scena al Festival di Santarcangelo, Multitudo (2000) e Le Bac-canti (2001) rappresentati all’Arena del Sole.

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Claudio Fava

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24, 25 febbraio SALA GRANDE

Lavori in corso di Claudio Fava - regia Ninni Bruschetta - con David Coco, Maurizio Marchetti, Faysal Taher, Antonio Alveario - musiche originali eseguite dal vivo Tony Canto - scene Mariella Bellantone costumi Cinzia Preitano • TEATRO DI MESSINA - NUTRIMENTI TERRESTRI - BAM TEATRO

ore 21

La Fata Morgana di Ninni Bruschetta Finalmente ho potuto mettere in scena uno spettacolo sulla mia città. Ho scelto quasi esclusivamente attori messinesi e così tutti i miei collaboratori, artisti e tecnici. Io amo questa città e ne riconosco la magia, la bellezza e le qualità spesso occultate. Ma ne conosco anche l’indolenza, l’obesità, la pigrizia. È la città della “Fata Morgana”, un fenomeno di rifrazione della luce, un mi-raggio, un’illusione. E il ponte? Da quanto dura l’illusione del ponte? Si farà? Si può fare? Si deve fare o non si deve fare? Il tea-tro non è fatto per proporre tesi scientifiche, né tantomeno per giudicare la fattibilità di un progetto così complesso. Ma può porre una questione morale, sollevare un quesito, una domanda, come quella archetipica di Amleto che, non a caso, è il simbolo del tea-tro stesso. Il testo di Claudio Fava affronta svariati argomenti di discussione intorno al ponte, mettendo in evidenza le difficoltà economiche e finanziarie, i problemi am-bientali e geologici, le opinioni controverse e anche la fragilità di un progetto in fieri da troppo tempo per poter credere che possa essere veramente realizzato. Ma, soprattut-to, si domanda come sia possibile pensare a quest’opera straordinaria e modernissima giusto per collegare due regioni del territo-rio italiano che sono accomunate dall’arretratezza, dalla povertà, dall’ab-bandono, dall’assenza di servizi e dello Sta-to stesso e soprattutto dall’eterna prepoten-za mafiosa. Per porre in essere questa do-manda, abbiamo allestito uno spettacolo

moderno che però si ispira alla struttura drammaturgica tipica della tradizione tea-trale siciliana, procedendo per situazioni spazio‐temporali in cui si inseriscono le vi-cende di personaggi fortemente simbolici. Penso soprattutto a Martoglio e natural-mente a Giuseppe Fava, grande giornalista e drammaturgo, padre del nostro autore. In questo modo il contenuto “civile” della mes-sa in scena si inserisce nel contesto tipico della commedia, usando il racconto per mostrare allo spettatore la controversa real-tà che circonda l’idea del ponte. E questa realtà, si sa, non è cambiata, è ancora quella di origine gattopardesca ma ormai, purtroppo, soltanto parassitaria e sfruttatri-ce. Il ponte proietta la sua ombra immagi-naria sulle nostre vite e assomiglia sempre di più alla Fata Morgana, l’illusione che fa specchiare sull’acqua l’ultima immagine della nostra ormai antica bellezza e della nostra speranza.

Spettacolo compreso nell’abbonamento Interazioni Contemporanee

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Claudio Fava

Claudio Fava

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Laboratori Workshop, laboratori annuali e intensivi: prenditi del tempo!

I laboratori sono corsi rivolti a tutti: come pri-ma tappa di una possibile formazione profes-sionale ma anche – e come capita più di fre-quente – come un piccolo lusso che si concede chi ama il teatro. La proposta didattica è ricca e articolata: corsi di recitazione, lettura, dizio-ne, drammaturgia, scenografia, illuminotecni-ca; lunghi tutta una stagione, un mese o un solo weekend. Sono occasioni importanti per appropriarsi del palcoscenico, per confrontarsi e capire gli elementi e i meccanismi che in-sieme costruiscono l’attività scenica. Occasioni per provare a stare all’interno di uno spazio teatrale, a sentirsi parte di un gioco che per funzionare richiede attenzione e ascolto da parte di tutti i partecipanti. Ma sono soprattut-to tempo e spazio che si dedica alla conoscen-za di sé, degli altri e di quei rituali umani che è difficile mettere a fuoco nel quotidiano.

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SCONTI ABBONATI ALL'ARENA DEL SOLE: Agli abbonati e ai titolari di Carta Arena è riservata una speciale riduzione sulla quota d'iscrizione ai laboratori. VANTAGGI PER CHI SI ISCRIVE: -Tessera MolineArte 2011-2012 gratuita -Sconti su tutti gli spettacoli in programma -Sconto del 10% sull'iscrizione al secondo laboratorio e successivi.

I LABORATORI IN CORSO

saperlo fare: presenze e assenze pirandelliane laboratorio avanzato di recitazione condotto da Alessandra Frabetti dal 28 nov. 2011 al 12 maggio 2012 il lunedì, dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 55 - incontri: 20 (laboratorio annuale con saggio finale)

Informazioni, iscrizioni calendari dettagliati:

www.arenadelsole.it [email protected]

051.2910.911

Un’immagine del saggio della scorsa edizione del laboratorio Saperlo fare (ph Erica Di Cesa) re

Un’immagine del saggio della scorsa edizione del la-boratorio L’attore critico, con scene realizzate dagli allievi del laboratorio Fare scena (ph Davide Amadei)

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Laboratori I prossimi laboratori: recitazione, scenografia, dizione, speakeraggio, lettura espressiva, illuminotecnica

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saperlo dire laboratorio di dizione e organizzazione del discorso tenuto da Alessandra Frabetti

1ª edizione: il mercoledì, dal 22 febbraio al 28 marzo 2012

2ª edizione: il giovedì, dal 3 maggio al 7 giugno 2012 dalle h 21 alle 24

ore di lezione: 18 - incontri: 6 dar corpo alle parole laboratorio di lettura espressiva condotto da Marina Pitta dall’8 marzo al 26 aprile 2012 il giovedì, dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 20 - incontri: 8 accendi la luce! laboratorio di illuminotecnica condotto da Paolo Mazzi date da definire, aprile - maggio 2012 ore di lezione: 20 - incontri: 8

WORKSHOP

dimmelo senza parole workshop di recitazione condotto da Marinella Manicardi 20, 21, 22 gennaio 2012 ven h 21-24 - sab h 14-19 e 20-23, dom h 14-19 ore di lezione: 16 - incontri: 3 fare scena workshop di scenografia condotto da Davide Amadei date da definire, maggio - giugno 2012 ore di lezione: 15 – incontri: 5 LABORATORI ANNUALI CON SAGGIO FINALE

l’attore critico laboratorio di recitazione condotto da Marina Pitta dal 25 gennaio al 12 giugno 2012 il mercoledì, dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 55 - incontri: 20 LABORATORI INTENSIVI

mettersi in gioco laboratorio di recitazione condotto da Marinella Manicardi dal 24 gennaio al 10 marzo 2012 il martedì, dalle h 21 alle 23.30 ore di lezione: 20 - incontri: 8 il gioco della voce laboratorio di speakeraggio condotto da Marina Pitta e Gianfranco Rimondi dal 13 febbraio al 2 aprile 2012 il lunedì, dalle h 20 alle 22 ore di lezione: 16 - incontri: 8

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Scuola & Teatro

Impegno e creatività I progetti rivolti a studenti e insegnanti

L’attività di promozione culturale dell’Arena del Sole rivolta alle giovani generazioni, una realtà permanente che sempre più si consoli-da e si arricchisce di progetti e di idee, mette insieme iniziative volte a valorizzare il ruolo che l’educazione teatrale può svolgere nella scuola. Sintesi di questa attività è Il Teatro delle Scuole®, la rassegna di spettacoli messi in scena dai ragazzi delle scuole di Bo-logna e provincia che giunge quest’anno alla 26ª edizione. Il percorso di promozione della cultura e della pratica del teatro prosegue anche all’interno degli istituti scolastici con un’offerta laboratoriale rivolta sia agli alunni che agli insegnanti, al fine di utilizzare il tea-tro come strumento educativo per facilitare i processi di socializzazione, l’integrazione fra differenti culture e abilità, per conseguire una maggiore consapevolezza espressiva e una migliore capacità di fruizione degli spettacoli.

“Il Trionfo del Popolo Bolognese nell’8 Agosto 1848” Nell’ambito delle iniziative per i 150 anni dell’Unità d’Italia e del Bicentenario dell’A-rena del Sole, è in corso un laboratorio tea-trale sul testo del Trionfo del Popolo Bologne-se nell’8 Agosto 1848, tratto dall’omonimo dramma di Agamennone Zappoli, con il co-involgimento di numerosi alunni delle scuole medie e superiori, che terminerà con l’allestimento e la presentazione al pubblico dello spettacolo il prossimo 14 marzo. Progetto e regia dello spettacolo sono a cura di Gabriele Marchesini.

I mestieri del teatro Una proposta formativa dedicata alla scoper-ta delle professionalità necessarie per l’alle-stimento di uno spettacolo portando diretta-mente il teatro nelle scuole di ogni ordine e grado. Durante gli incontri nelle classi un re-gista teatrale, un tecnico di produzione e un attore si alterneranno a parlare dei segreti della messa in scena di uno spettacolo. A conclusione degli incontri i ragazzi saranno invitati a una visita al teatro ed eventualmen-te a uno spettacolo serale.

Alza la voce Un laboratorio sulla comprensione del testo e sulla lettura espressiva, un modo per avvi-cinare i giovani alla letteratura e contrastare la decadenza culturale, per accendere nuove curiosità, per confrontare le scelte e i gusti dei ragazzi. Una vera e propria “scuola di lettura ad alta voce” da fare in classe, a cura di attori professionisti, che si concluderà con la Festa della lettura in teatro dove protago-nisti saranno gli studenti stessi che leggeran-no i loro testi preferiti.

Laboratorio di lettura espressiva per insegnanti Questo laboratorio è rivolto agli insegnanti che desiderano migliorare le proprie capacità comunicative, incrementando la padronanza della propria voce anche come strumento in-dispensabile a rendere piacevole ed accatti-vante la propria proposta didattica. Questa attività si propone di offrire strumenti per tra-smettere le competenze acquisite agli stu-denti.

Visite a teatro Continuano con successo le visite guidate del teatro rivolte a gruppi di studenti, con per-corsi formativi all’interno dello spazio e dell’attività teatrale. Le visite hanno inizio nel foyer con la presentazione del teatro e della sua storia in rapporto alla città e si concludo-no in palcoscenico dove un tecnico di produ-zione presenta i mestieri del palcoscenico e illustra ciò che accade dietro le quinte.

Facebook, YouTube e Twitter Per favorire una partecipazione diretta alle iniziative da parte degli studenti saranno uti-lizzati anche strumenti di comunicazione in-novativi come Facebook, Twitter e YouTube, nella convinzione che il rapporto tra giovani e teatro passi anche per i nuovi media, parti-colarmente utilizzati e frequentati dalle nuo-ve generazioni. Info: Ufficio Scuola tel. 051.2910.950 [email protected]

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con il contributo di

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Scuola & Teatro

“All’Arena con i prof” Una selezione di spettacoli con prezzi speciali riservati agli studenti

Giovedì 12, venerdì 13, sabato 14 gennaio Sala Grande, ore 21 IL GIARDINO DEI CILIEGI di Anton Pavlovič Čechov regia Paolo Magelli prezzo speciale studenti € 8,50 giovedì 26, venerdì 27, sabato 28 gennaio Sala Grande, ore 21 DREAMS OF DALI' Vancouver City Dance Theatre prezzo speciale studenti € 10,50 martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9, venerdì 10, sabato 11 febbraio - Sala Grande, ore 21 SIGNORINA GIULIA di Strindberg - regia di Valter Malosti con Valeria Solarino, Valter Malosti, Federica Fracassi prezzo speciale studenti € 8,50

giovedì 8, venerdì 9, sabato 10 marzo Sala Grande, ore 21 PRO PATRIA SENZA PRIGIONI, SENZA PROCESSI uno spettacolo di Ascanio Celestini prezzo speciale studenti € 10,50 sab. 10 e dom. 11 marzo, Sala InterAction sab. ore 16.30 e ore 21.30; dom. ore 16.30 SCARPE Sosta Palmizi e Collettivo 320Chili prezzo speciale € 5,50 (scuola Primaria) € 7,00 (dalla scuola media inferiore) martedì 20, mercoledì 21, giovedì 22, venerdì 23, sabato 24 marzo - Sala Grande, ore 21 MATINÉE: GIOVEDÌ 22 MARZO, ORE 10 OTELLO di Shakespeare - regia Nanni Garella con Massimo Dapporto, Lucia Lavia prezzo speciale studenti € 8,50 prezzo speciale studenti MATINÉE € 8,00

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Informazioni e prenotazioni: Ufficio Scuola 051.2910.950 [email protected]

“Galileo infinitamente geniale, infinitamente umano” Molto spesso i libri scolastici tendono a esporre i meriti o le scoperte dei grandi personaggi conosciuti in tutto il mondo; la vita privata invece viene solitamente tralasciata come un dettaglio poco impor-tante. Fortunatamente esistono delle persone che sanno far emer-gere la vera natura di un uomo: i suoi sentimenti, le sue incertezze. Questo è avvenuto nell’entusiasmante lavoro teatrale propostoci dalla regista Daniela Nicosia, la quale è riuscita a incuriosirci, mo-strandoci le logiche e i pensieri che tanto opprimevano Galileo. Quest’opera si è principalmente concentrata sulle figuri femminili che interagiscono con lo scienziato, ognuna a modo proprio. Noi studenti desideriamo congratularci con l’attrice Piera Ardessi per la bravura nell’interpretare i quattro personaggi: infatti modifi-cando solo piccoli dettagli nel suo unico vestito, riesce ad interpreta-re con disinvoltura i diversi caratteri femminili. Vogliamo complimentarci anche con l’attore Solimano Pantarollo per la sua passione nell’esprimere i sentimenti di Galileo e la bra-vura nel farlo credere reale. La scenografia è molto azzeccata, so-prattutto per quanto riguarda lo sfondo bianco costituito da vari pannelli elastici da cui entra ed esce l’attrice al mutare del ruolo e delle situazioni emotive che le figure femminili esercitano su Galileo. E’ stato un piacere assistere allo spettacolo al termine del quale la regista e gli attori si sono resi disponibili ad uno scambio di opinioni con noi, giovani studenti di terza media.

In occasione delle rappresentazioni di “Galileo”, lo scorso dicembre, la Classe III Domenico dell’Istituto Sant’Alberto Magno ci ha inviato questa riflessione.

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Eventi L’Arena degli eventi: convegni, convention, manifestazioni a dicembre l’Arena ha ospitato iniziative di importanti aziende e associazioni

5 dicembre, Sala InterAction 9° Assemblea dei presidenti Legacoop Bologna

“Ricarichiamo le energie. Coesione e idee per rilanciare la città” : la 9° Assemblea dei Presidenti di Legacoop Bologna, tradizionale momento di rappresentazione dello stato dell'economia cooperativa bolognese, ha pro-posto anche un momento di riflessione pub-blica. Nella sua seconda parte si è svolto in-fatti un confronto sulla gravità del momento e sulle prospettive del cambiamento, a cui han-no partecipato Gianpiero Calzolari, Presi-dente Legacoop Bologna, Paolo Cattabiani, Presidente Legacoop Emilia-Romagna, Simo-netta Saliera, Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Virginio Merola Sindaco del Comune di Bologna. La Senatrice PD Rita Ghedini, assente per motivi istituzionali, ha fornito il proprio contributo in una video inter-vista. I lavori sono stati coordinati da Lucia Manassi, direttore di Radio Città del Capo. Al termine dell'incontro sono stati consegnati i Premi Cresciuti con Bologna, istituiti in oc-casione del 60° anniversario di Legacoop Bolo-gna per riconoscere il valore di uomini e don-ne che attraverso gli strumenti dell'economia cooperativa hanno contribuito allo sviluppo della cooperazione e del territorio bolognese. 14 dicembre, Sala Grande Toghe d'oro, 50 anni di professione

La manifestazione organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Bologna si è svolta alla presenza di molte autorità cittadine, tra le quali il Procuratore della Repubblica Roberto

Alfonso, il Giudice di pace Mario Luigi Co-co, il Presidente dente del Tribunale di Bolo-gna del Tribunale di Bologna Francesco Scu-tellari, il Presidente Consiglio dell’Ordine Fo-rense di Forlì – Cesena Emanuele Prati, il Comandante dell’Esercito Antonio De Vita, il Presidente Corte d’Appello Giuliano Lucen-tini. La serata si è aperta con un breve inter-vento dell’Avv. Lucio Strazziari, presidente dell’Ordine degli Avvocati, che ha condotto la manifestazione, nel quale ha presentato i 53 avvocati ai quali è stato assegnato il ricono-scimento per i 50 anni di iscrizione all’Albo. Sono quindi stati premiati due giovani avvoca-ti bolognesi: Premio “Mario Jacchia” a Marti-no Macchiavelli e Premio “Alberto Vighi” a Irene Rossetto. A seguire, l’Avv. Sandro Callegaro, Consigliere dell’Ordine degli Av-vocati, ha presentato l’evento a sorpresa dal titolo “Una vita per la toga“ dedicato allo stes-so Avv. Strazziari che ha ricevuto dall’Avv. Sandro Giacomelli un piatto d’argento con un’incisione. La serata si è conclusa con lo spettacolo del comico romagnolo Giuseppe Giacobazzi.

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Assemblea Legacoop Bologna: Giampiero Calzolari e Lucia Manassi

Toghe d’oro

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Lo scorso 16 dicembre si è celebrato in Sala Grande il 40° Anniversario di Assicoop Bo-logna, Agenzia Generale Unipol Assicu-razioni. Una celebrazione fuori dagli schemi classici, un format dinamico con un pizzico di ironia che ha creato un rapporto stretto tra la platea – composta da coloro che la storia di Assicoop l’hanno fatta e da chi oggi ci lavora – e gli interlocutori; interviste condotte da Andrea Cabrini, Direttore ClassCnbc di Sky, incursioni in platea di Dario Vergassola e brevi inchieste video che hanno contribuito a inserire nel dibattito contenuti specifici. La prima parte della serata è stata dedicata a interventi istituzionali: Giordano Gar-denghi, Presidente Assicoop Bologna, ha parlato dell’identità e dei valori di Assicoop Bologna, ripercorrendo i momenti più signifi-cativi della storia dell’azienda. Insieme a Virginio Merola, Sindaco di Bologna, Pier Luigi Stefanini, Presidente Gruppo Unipol e Gianpiero Calzolari, Presidente Legacoop Bologna hanno approfondito tematiche quali la crescita di Assicoop sul territorio, la fun-zione sociale dei suoi servizi, il rapporto che intrattiene con le Organizzazioni socie e la Comunità bolognese nel suo complesso. Nella seconda parte Stefano Scavo, Ammi-nistratore Delegato Assicoop Bologna, e Car-lo Cimbri - Amministratore Delegato Gruppo Unipol hanno analizzato la situazione attuale della Società anche grazie a testimonianze raccolte sul campo, e presentato i progetti e le priorità per affrontare le sfide future, in coerenza al piano industriale e di sostenibili-tà del Gruppo Unipol. A Dario Vergassola è stato affidato il ruolo di un controcampo irriverente con incursioni in platea e sul pal-co, e la chiusura della serata. Assicoop Bologna nasce il 20 luglio 1970 su iniziativa della Federcoop di Bologna e il 1° aprile 1971 apre la sua prima agenzia in via Indipendenza n. 42 a due passi dall’Arena del Sole. La sua storia mostra che l’azienda non si è sviluppata attraverso grandi progetti di riorganizzazione, ma gra-zie ad interventi successivi di miglioramento.

Uno sviluppo basato sulla progressiva esten-sione della presenza territoriale e sul rappor-to con le organizzazioni socie, che garanti-scono il 50% di portafoglio grazie alle con-venzioni in essere con Sindacati (CGIL-CISL-UIL), Artigiani (CNA), Esercenti (Confesercen-ti), Agricoltori (CIA), e con il sistema di im-prese aderente a Legacoop. Uno sviluppo costruito in questi quattro decenni con l’impegno di centinaia di persone e con Uni-pol, il cui piano industriale rappresenta oggi l’avvio di una nuova fase anche per Assicoop Bologna. 250 persone, 34 punti vendita, 65mila clienti - di cui 6.000 anche correntisti presso Unipol Banca - una raccolta premi di 135 milioni di euro: con questi numeri Assicoop Bologna sintetizza i suoi primi 40 anni di vita. Storia, identità e valori con i quali l’azienda guarda al futuro puntando sullo sviluppo, grazie a prodotti assicurativi innovativi e vantaggiosi per il cliente, all’integrazione tra assicurazio-ne e banca, al miglioramento continuo del servizio alla clientela e soprattutto per mezzo della presenza territoriale, cioè della capaci-tà di essere l’assicurazione del territorio e sul territorio, con agenzie accessibili e vicine alle persone.

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Eventi Il 40 ° Anniversario di Assicoop Bologna In Sala Grande il 16 dicembre, una celebrazione fuori dagli schemi classici

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Eventi All’Arena la festa per i 50 anni del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Bologna

Lo scorso 10 dicembre si è svolta in Sala Grande 50… Fermi in movimento, festa-spettacolo per celebrare i 50 anni del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Bologna, organiz-zata con passione dalla prof.ssa Paola Poluzzi, dalle vicepresidi Cristina Vinci e Paola Beghelli e dal dirigente scolastico Maurizio Lazzarini, con l’aiuto e la collaborazione della società For Events, della prof.ssa Paola Piretti, Zani-chelli Editore e del Comitato Genitori del Fermi. La scelta dell’Arena non è stata casuale: da sempre il liceo ha avuto un rapporto privile-giato con il Teatro Stabile di Bologna, che o-gni anno ospita gli spettacoli del gruppo tea-trale del Fermi all’interno della rassegna Il Teatro delle Scuole®. La serata, con la regia di Riccardo Marchesini e condotta dagli ex-alunni Gabriele Baldoni, Lorenzo D’Amato, Carlo Magistretti e Tomma-so Simili, ha visto una grande affluenza di pubblico, costituito da alunni, docenti, presidi, genitori e personale di ieri e di oggi. A introdurre l’evento è stato lo spettacolo tea-trale La Fiera del Tempo e della Scuola, ideato e diretto da Licia Navarrini su testi di Simone Tarud, con il contributo di numerosi ex-alunni che hanno risposto a un questionario online, fornendo materiale per la scrittura. Hanno partecipato sul palcoscenico cinquanta vecchi

e nuovi studenti-attori del liceo bolognese. La serata è proseguita con l’esibizione del co-ro della scuola, Gli Isotopi Malfermi, diretto dal maestro Marco Cavazza, che hanno ese-guito brani dal loro repertorio. Ma il culmine emotivo è stato raggiunto con l’intervista-spettacolo realizzata con più di venti ex-studenti che hanno frequentato il Fermi dal 1961, anno della sua nascita, fino al giorno d’oggi. Aneddoti e ricordi sono così stati raccontati dalla voce di chi li ha vissuti, quelli che si sono diplomati il primo anno, quelli che si sono conosciuti sui banchi e poi sposati, quelli che hanno avuto una carriera particolarmente rimarchevole tanto da portarli a lavorare all’estero. Tra di essi era presente anche l’assessore alla Scuola del Comune di Bologna Marilena Pillati, che ha sottolineato come aver frequentato il liceo bolognese l’abbia accompagnata e aiutata gli anni suc-cessivi, anche nel suo ruolo istituzionale. Questo momento dedicato sì alla rievocazio-ne, ma non nostalgica, si è concluso con una breve esibizione musicale dell’ex alunno e ora docente universitario Giorgio Aicardi, che ha interpretato, accompagnandosi con la chitar-ra, la canzone I’m easy di Keith Carradine, dalla colonna sonora del film Nashville di Ro-bert Altman.

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Concerti Roberto Cacciapaglia, “Live 2012” Rinviato al 5 marzo il concerto previsto in Sala Grande il 18 gennaio

“Live 2012”: un nuovo tour che fa seguito alla pubblicazione del primo live di Roberto Cacciapaglia. Rispettoso della magia della comunicazione reciproca, nasce il primo lavo-ro dal vivo dell’artista: ‘Live From Milan’ (e-tichetta Glance/Sony) un dvd ed un doppio cd dal 15 novembre nei negozi. Fotografia di tut-ti i percorsi effettuati da Cacciapaglia, sino alla chicca di un inedito piano solo attorniato da coreografie. Il tutto senza tradire la conce-zione musicale dell’artista. Un lavoro così concepito spiega nella pratica quanto il potere del suono da lui studiato da anni non sia me-ra astrazione, bensì dato dei sensi cui giunge-re con lavoro e rispetto. Un concerto in cui sarà possibile ripercorrere la trama dei suoi lavori più acclamati: da Ten Directions a Quarto Tempo fino a Canone degli Spazi.

Sul palco: Roberto Cacciapaglia, piano Gianpiero Dionigi, postazione elettronica Yuriko Mikami, violoncello

www.robertocacciapaglia.com www.facebook.com/RobertoCacciapaglia

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Roberto Cacciapaglia è nato a Milano, dove si è diplomato in composizione presso il Conser-vatorio “Giuseppe Verdi”, studiando anche di-rezione d’orchestra e musica elettronica. Ha lavorato allo studio di Fonologia della Rai ed ha collaborato con il CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) di Pisa studiando le applicazioni del computer in campo musicale. Pianista e compositore, ha condotto per lungo tempo una ricerca sui poteri del suono in Italia e all’estero, nella direzione di una musica sen-za confini, al di là delle divisioni. La sua musica trae ispirazione da queste esperienze e passa attraverso l’emozione più che da regole e strut-ture.Sue opere sono state rappresentate: Tea-tro Metastasio di Prato, Teatro Comunale di Bologna, Conservatorio di Milano, Accademia di Santa Cecilia in Roma, Aterforum di Ferrara, Berliner Festspiele di Berlino, Festival di Tel A-viv, Festival di Campinas-Brasile, Passatge de la Pau-Barcellona, Congresso Internazionale di Antipsichiatria-Parigi, Cantiere Internazionale d’Arti di Montepulciano, Festival di Spoleto, Lingotto-Torino, Teatro Camploy di Verona, Festival Il Violino e la Selce, La Milanesiana, Festival Sconfinando, Musica nei cieli, Duomo di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro degli Arcimboldi e Auditorium Fondazione Ca-riplo di Milano, Tetro Puccini e Teatro Comuna-le di Firenze.

Le prime due date del tour ‘Live 2012’ di Ro-berto Cacciapaglia sono state rinviate per un impedimento della violoncellista Yuriko Mi-kami che non le permetterà di arrivare dal Giappone in Italia per i primi due concerti. E' stato quindi rinviato a lunedì 5 marzo il concerto di Roberto Cacciapaglia previsto all'Arena del Sole mercoledì 18 gennaio. I BIGLIETTI GIA’ ACQUISTATI RESTANO VALIDI PER LA REPLICA DEL 5 MARZO. Le richieste di rimborso per i biglietti acquistati presso il Teatro Arena del Sole devono essere effettuate entro sabato 21 gennaio alla bi-glietteria del teatro. Per i biglietti acquistati in Internet gli acqui-renti verranno contattati dal servizio clienti delle biglietterie on line.

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Chi siamo

L’Arena del Sole Lo storico teatro Arena del Sole, le cui ori-gini risalgono al 1810, è stato restituito alla città di Bologna nel 1995 dopo otto anni di radicale ristrutturazione. Si presenta come uno dei più bei teatri italiani, con le più mo-derne attrezzature tecnologiche, senza per-dere in alcun modo l’attrattiva e il prestigio della sua storia. La sua gestione è affidata, in convenzione con il Comune di Bologna, alla cooperativa Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna che vi svolge un’intensa attività di produzione di spettacoli di prosa e di ospi-talità non solo di teatro ma anche di danza e musica. In questi anni Nuova Scena ha svi-luppato il progetto InterAction secondo una linea artistica caratterizzata dall’interazione di teatro, musica e danza, drammaturgia contemporanea nazionale europea ed extra-europea, rilettura della drammaturgia classi-ca, coniugando ricerca teatrale e teatro po-polare. I risultati raggiunti sul piano qualita-tivo, dell’innovazione del linguaggio teatrale e del rapporto con pubblici diversi hanno permesso all’Arena del Sole, sin dalle prime stagioni, di diventare un punto di riferimento culturale della città e del sistema teatrale na-zionale oltre che del circuito europeo dei tea-tri di produzione.

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Cooperativa Nuova Scena 43 anni di attività La cooperativa Nuova Scena è stata fondata nel 1968 da Dario Fo, Franca Rame e Vittorio Franceschi. Nella chiesa sconsacrata di San Leonardo, rinnovata e trasformata in teatro, la compagnia ha sviluppato la sua linea arti-stica di interazione tra le diverse discipline dello spettacolo. Nel 1981/82, in convenzione con il Comune di Bologna, Nuova Scena comincia a gestire il Teatro Testoni/interAction dove ogni sta-gione sono ospitati importanti artisti, attori, musicisti, danzatori italiani e provenienti dall’estero, assieme a interpreti delle nuove espressioni teatrali. Dal 1995 gestisce l’Arena del Sole. Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bo-logna è un teatro stabile finanziato dallo Sta-to, dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna. A partire dal gennaio 2006, Nuova Scena gestisce anche uno dei teatri di sperimenta-zione più noti della città, lo storico Teatro delle Moline, spazio vocato alla promozione di nuova drammaturgia italiana, alla valoriz-zazioni di compagnie emergenti e all’attività laboratoriale.

20 febbraio 1995 Inaugurazione dell’Arena del Sole con Dario Fo

Foto di Giovanni Bortolani

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Chi siamo

Alcuni degli artisti che hanno lavorato con Nuova Scena

attori: Dario Fo e Franca Rame, Delia Boccar-do, Franco Branciaroli, Giorgio Comaschi, Laura Curino, Massimo Dapporto, Maurizio Donadoni, Marisa Fabbri, Vittorio Franceschi, Virginio Gazzolo, Alessandro Haber, Lucia La-via, Manuela Mandracchia, Marinella Mani-cardi, Susanna Marcomeni, Ivano Marescotti, Marco Messeri, Mascia Musy, Franca Nuti, Umberto Orsini, Rocco Papaleo, Alida Valli, Vito, Patrizia Zappa Mulas, Shel Shapiro.

registi: Roberto Andò, Marco Baliani, Massimo Castri, Giancarlo Cobelli, Cherif, Alessandro D’Alatri, Leo De Berardinis, Luca De Fusco, Alvis Hermanis, Nanni Garella, Bill T. Jones, Nanni Loy, Moni Ovadia, Carlo Mazzacurati, Memè Perlini, Michele Placido, Silviu Purcare-te, Daniele Sala, Lorenzo Salveti, Janusz Wi-śniewski.

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sidenza della compagnia di pazienti psichia-trici all’Arena del Sole realizzato in collabo-razione con la Regione Emilia-Romagna e il Servizio Sanitario Regionale - Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna. La condivisione di questo percorso iniziato nel 1999 e che ha già riscosso notevoli suc-cessi e riconoscimenti tra cui il Premio Ubu e il Premio Hystrio, si è consolidata in un lungo percorso di sperimentazione di un modello operativo inconsueto e innovativo, che mette a confronto un importante teatro nazionale con una realtà artistica nata nell’ambito del disagio e dell’esclusione sociale. Ormai professionisti, dopo un lungo periodo di formazione e lavoro teatrale gli attori di Ar-te e Salute hanno affrontato, sotto la guida del regista Nanni Garella, opere di Pirandello, Pinter, Brecht, Pasolini, Scarpetta.

Foto di Raffaella Cavalieri

Bill T. Jones Fo

Progetto Arte e Salute La collaborazione tra Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna e Arte e Salute onlus, as-sociazione nata con lo scopo di coniugare il lavoro artistico con il lavoro nel campo della salute mentale, si svolge nel quadro di “Arte e Salute nell’Arena del Sole”, progetto di re-

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Chi siamo

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Arena del Sole: gli spazi

1. Sala Grande • capienza: 900 posti È dotata di platea mobile e poltrone removibili con la possibilità di estendere lo spazio scenico.

2. Sala InterAction • capienza: 180-220 posti (a seconda dell’estensione dello spazio scenico) Nata come teatro studio, è in grado di ospitare, oltre agli spettacoli teatrali, convegni, conferen-ze e seminari.

3. Sala degli Archi • capienza: 65 posti Sala per conferenze stampa, corsi, incontri e dibattiti.

4. Chiostro • capienza: circa 150 posti (varia-bile a seconda della disposizione dello spazio) L’antico Chiostro cinquecentesco dell’Arena del Sole, ampia area all’aperto di oltre 320 mq, è una delle parti originarie del Convento delle Monache Domenicane, dove viene allestito un palcoscenico per la programmazione estiva.

5. Sede distaccata: Teatro delle Moline capienza: 60 posti Attività Annuale L’attività annuale si sviluppa in 480 giornate tra Sala Grande, Sala InterAction, Chiostro e Tea-tro delle Moline: spettacoli, manifestazioni pubbliche, laboratori, prove; attività di produ-zione: oltre 100 giorni di tournée dei propri spettacoli. In totale Nuova Scena impiega più di 100 persone tra artisti, tecnici, personale orga-nizzativo e amministrativo. L’attività è sviluppata in stretta collaborazione con la Scuola e l’Università. L’Arena è un luogo di aggregazione sociale così come un luogo di cultura e di solidarietà in costante collabora-zione con le associazioni benefiche e del vo-lontariato. Intensa l’attività editoriale. Oltre all’omonimo periodico l’Arena del Sole pub-blica testi di spettacoli prodotti e ospitati nel-la collana LibriArena.

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Chi siamo

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Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna

dal 1995 a dicembre 2011

diciassette stagioni all’Arena del Sole

1 milione e 631mila spettatori dal 1977 a oggi (Teatro Sanleonardo, Teatro Testoni, Arena del Sole)

2 milioni e 351mila spettatori

74 spettacoli prodotti all’Arena 113 spettacoli prodotti da Nuova Scena dal 1977 a oggi

1.139 spettacoli ospitati all’Arena 1.318 spettacoli ospitati da Nuova Scena dal 1977 a oggi

bilancio annuale: 5,575 milioni di euro * n. addetti a tempo indeterminato: 72 * • n. addetti a tempo determinato: 80 *

(*dati bilancio 2010)

Istituzioni che sostengono l’attività di Nuova Scena-Teatro Stabile di Bologna

Ministero per i Beni e le Attività Culturali Comune di Bologna • Regione Emilia-Romagna

Collaborazioni istituzionali Provincia di Bologna – Assessorato alla Cultura

Università degli Studi di Bologna – Dipartimento di Musica e Spettacolo

Sostenitori istituzionali Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

NUOVA SCENA società cooperativa

presidente: Massimo Terranova vice-presidente/direttore di produzione: Natalino Mingrone

direttore artistico: Paolo Cacchioli direttore amministrativo e del personale: Carla Magri direttore comunicazione e marketing: Bruno Damini

I soci sovventori Fi.Bo Finanziaria Bolognese spa - Coop Adriatica scrl - Camst scrl

Coopfond spa - Cooperare spa - Granarolo spa - Assicoop Bologna spa - Co.Ind sc Coop Costruzioni sc - Coop Reno sc - L’Operosa scrl - Ansaloni Cooperativa Edificatrice sc

Cosepuri scpa - Manutencoop sc - NCV Cooperativa Autotrasporti scrl Francesco Amante & Finalma srl - Eurocolumbus spa - Ottica Garagnani sas

STS Servizi Tecnologie Sistemi spa - Avola sc - Cronopios sas

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Informazioni

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Staff NUOVA SCENA società cooperativa - ARENA DEL SOLE TEATRO STABILE DI BOLOGNA - TEATRO DELLE MOLINE

presidente Massimo Terranova vice presidente/direttore di produzione Natalino Mingrone

direttore amministrativo e del personale Carla Magri direttore comunicazione e marketing Bruno Damini

direttore artistico Paolo Cacchioli

amministrazione del personale Rossana Cacchioli segreteria amministrativa, elaborazione dati e contabilità

Tania Turrini, Stefania Covili, Antonino Gattuso

responsabile ufficio stampa Donatella Franzoni ufficio marketing Francesca Ferri

addetti ufficio stampa e marketing Giacomo Giuggioli, Tommaso Simili

organizzazione ospitalità e eventi responsabile Viviana Gardi

coordinamento Elena Zanesi segreteria Federica Ghedini

coordinamento produzione e responsabile manutenzione Roberto Carletti assistente ufficio produzione Lucia Zanfi

responsabile tecnico Marco Carletti tecnici del teatro e di produzione:

Francesca Zarpellon (capo elettricista), Davide Capponcelli (capo macchinista) Pierluigi Calzolari, Massimo Abbondanza, Marco Belli, Luca Bernardi, Giampiero Berti,

Vincenzo Bonaffini, Elena Dal Pozzo, Luca Diani, Luciano Falcucci (manutentore), Paolo Mazzi, Tiziano Ruggia, Sebastiano Sorbetti, Anna Vecchi

segreteria Anna Caso

direzione di sala, servizi al pubblico, coordinamento laboratori, ospitalità compagnie Eleonora Cristiani, Luca Grosso, Davide Martini

ufficio promozione e scuola Elena Castellari, Emanuela Dogliotti

biglietteria e informazioni Veronica Bolelli (coordinamento) Vera Mingozzi, Irena Radmanovic, Caterina Zarelli

coordinamento personale di sala Fabiola Sammartano

personale di sala Carlotta Bolelli, Chiara Caccia, Celeste Calzolari, Pauline Cittadini, Lorenzo De Lellis,

Ernesto Giusti, Giulio Gotti, Nader Haghshenas, Federica Mingrone, Luigi Piotti, Antonino Principato, Giulia Spisni, Cinzia Unguendoli, Saverio Vita

vigilanza Michele Moscarelli, Gaetano Sorbetti

cleaning Galyna Shepelina, L’Operosa (un particolare ringraziamento a Luciana Massa)

i soci sovventori

Fi.Bo Finanziaria Bolognese spa Coop Adriatica scrl

CAMST scrl Coopfond spa Cooperare spa Granarolo spa

Assicoop Bologna spa Co.Ind sc

Coop Costruzioni sc Coop Reno sc L’operosa scrl

Cooperativa Edificatrice Ansaloni sc Cosepuri scpa

Manutencoop sc NCV Cooperativa Autotrasporti scrl

Francesco Amante & Finalma srl Eurocolumbus spa

Ottica Garagnani sas STS Servizi Tecnologie Sistemi spa

Avola sc Cronopios sas

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