L’analisi Hanse 345 - SVN, la vela nel web · più verso poppa di quanto faccia quella di altri...

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Hanse 345 sotto il segno della semplicità di Maurizio Anzillotti L’analisi Articolo estratto dal n° 10 di SVN pubblicato a febbraio 2013 © riproduzione riservata www.solovela.net

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Hanse 345sotto il segno della semplicitàdi Maurizio Anzillotti

L’analisi

NVlavelanelwebSArticolo estratto dal n° 10 di SVN pubblicato a febbraio 2013

© riproduzione riservata

www.solovela.net

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Nella gamma Hanse entra in scena il nuo-vo 345 e abbandona il palcoscenico il 355. Una scelta che aiuta il mercato ita-liano perché un natante al limite dei 10 metri è una tipologia di barca che in que-

sto periodo è particolarmente richiesta.Tuttavia, rimane difficile credere che l’Hanse abbia voluto sostituire un 35 piedi con un 34 per agevola-re il mercato italiano che ormai è passato da essere uno dei maggiori mercati europei a uno dei meno in-teressanti. Il motivo di questo passaggio è quindi da ricercare altrove. Studiando a fondo l’Hanse 345 e comparandolo con la barca che ha sostituito, riteniamo che il cantiere abbia voluto creare un’imbarcazione più agile, più facile da vivere e con una misura per un posto barca più economico. La lunghezza di 9,99 metri si giustifi-ca con la legislazione presente in alcuni paesi euro-pei che prevedono assenza di tasse o tasse limitate per barche sino ai dieci metri. L’obiettivo ci sembra essere stato centrato, anche se, come in tutte le bar-che, anche qui, alcune scelte sono discutibili.

La barcaLo scafo non è particolarmente grintoso. La sua prua ha volumi importanti volti ad aumentare gli spa-zi interni, un disegno tipico per una barca realizzata

In alto, l’Hanse 345 in navigazio-ne impegnato in una bolina stretta. Sopra, un primo piano della piatta-forma da bagno

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per la crociera pura. Una barca da crociera che però porta la firma di Rolf Vrolijk, uno dei più grandi pro-gettisti del momento, un uomo amante della veloci-tà, co-titolare di uno studio di progettazione che ha nel suo DNA la regata. L’Hanse 345 è dunque una barca da crociera che mira a divertire a vela e lo fa chiedendo il minimo impegno al suo armatore. Ma è anche una barca economica, che si rivolge a un pubblico molto vasto. Com’è nella filosofia dell’Han-se, anche su questo dieci metri, l’equilibrio dei volu-mi e degli spazi è sbilanciato leggermente verso gli interni. Questi sono molto ampi e vivibili e compen-sano la minore disponibilità di spazi esterni.

La costruzioneLa laminazione degli Hanse è di tipo tradizionale. Lo scafo è in “pieno” con resine viniliche nel pri-mo strato seguite da resine ortoftaliche negli strati successivi, mentre la coperta è in sandwich di balsa con resine viniliche seguite da resine isoftaliche. Il controstampo è di tipo semi-strutturale resinato allo scafo.

La copertaIniziamo ad analizzare la barca partendo da prua. Qui troviamo un gavone ancore di buone dimensioni

con uno sportello grande che ne rende facile l’uti-lizzo. Il triangolo di prua è sufficientemente spa-

zioso e permette di manovrare con una certa comodità. Anche i passavanti sono larghi e,

soprattutto, liberi. Le lande che arrivano a bordo scafo e le rotaie del fiocco montate

sulla tuga, invece che sui corridoi late-rali, rendono il passaggio da poppa a

prua molto comodo. La tuga è piuttosto importante. In-

teressante è la parte centrale di questa. Dall’albero, i rinvii che

scendono in coperta devia-no subito verso i lati del-

la tuga e entrano in una calandra che è nascosta sotto gli originali tientibene

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...è geniale, salgo a bordo e esco in mare anche se sono solo. Portare il 345 è facilissimo...Jerry Luck, un utilizzatore dell’Hanse 345

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a fascia. Questa soluzione fa si che la parte cen-trale della tuga sia libera. Lo spazio conquistato

con lo spostamento dei rinvii, che sul 355 correvano al centro della tuga sino a poppavia del passauomo centrale, ha permesso di montare in questo punto due passauomo affiancati per dare maggiore cir-colazione d’aria agli interni. Entrambi i passauomo si aprono verso prua, crediamo che, forse, sarebbe stato meglio farne aprire uno verso prua e uno verso poppa, in modo da garantire un buon flusso d’aria anche quando la barca, in porto, riceve il vento dalla direzione della banchina. Se i doppi passauomo in coperta sono, a nostro giudizio, un’idea intelligen-te che incide in modo significativo sulla comodità di bordo, altrettanto non si può dire per gli oblò la-terali sui fianchi della tuga. Questi si aprono verso l’esterno creando dei pericolosi ostacoli al passag-gio poppa prua. La scelta di montare oblò apribili verso l’esterno, fatta anche da altri cantieri, trova la sua motivazione in parte nell’estetica della barca e, in parte, in considerazioni di tipo funzionali. Esteti-camente, questi fanno si che quando gli oblò sono chiusi, da fuori si veda solo una fascia nera che corre

In alto il pozzetto dell’Hanse 345 e il paranco di scotta senza carrello e rotaia. Si notano anche

gli oblò in tuga collocati dove solitamente si trovano i winch dei rinvii

Rolf Vrolijk, ritratto in questa foto-grafia, è uno dei titolari dello studio di progettazione Judel/ Vrolijk. Loro sono i disegni delle barche di Alinghi che hanno vinto la Coppa America per due volte. Judel/ Vrolijk è da sempre specializzato in barche performanti an-che se sono notevoli i successi che lo studio ha ottenuto nel campo dei cru-iser puri. La partnership tra il Gruppo Hanse e lo studio, rappresenta un mo-mento vincente nella storia dello stu-dio e uno dei motivi di successo delle barche del gruppo.

Judel/ Vrolijk

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Particolari da notare

La barca ha solo due winch che servono tutte le manovre. La scelta è discutibile. Tuttavia, la loro posizione è molto comoda. Il timoniere, senza girare intorno alla colonnina, ha il controllo completo della barca

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1 In molte barche i paterazzi impediscono di sedersi lateralmente, nell’Hanse 345, questi rendono scomodo sedersi a poppa, ma lasciano libera la seduta laterale che è la più utilizzata

2 Gli oblò del ponte si aprono verso l’esterno, inoltre sono rettan-golari a spigolo vivo. Questi, lasciati aperti, possono costituire un pericolo per chi cammina sui passavanti, specialmente di notte

3 I due oblò affiancati raddoppiano la bocca d’ingresso dell’aria alla dinette, aiutando molto la circolazione dell’aria all’interno

4 Il tambuccio lungo rende più comodo l’ingresso sotto coperta

5 La parte centrale della tuga è completamente sgombra e forma un’ampia zona dove è possibile sdraiarsi a prendere il sole. I passauomo sulla tuga sono a filo di coperta

8 Contrariamente all’attuale tendenza, il 345 ha ancora le sedute di poppa del timoniere. La presenza di queste rende il passag-gio verso la plancetta piuttosto piccolo, impedendo di usufrui-re a pieno della piattaforma da bagno

9 La plancetta è una delle più grandi di questa categoria di barche

1 paterazzo 2 oblò 3 passauomo 4 tambuccio

6 pozzetto corto 7 winch 8 apertura plancetta

I particolari di coperta dell’Hasne 345

1

2

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4

5

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Paterazzi

Oblò apribili verso l’esternoDoppio oblò

Tambuccio

Spazio libero

Winch ben posizionato

Apertura piccola

Plancetta grande

6 Pozzetto corto

6 Il pozzetto è uno dei più corti tra quelli delle barche di questa fascia di lunghezza. Ciò, in parte, è dovuto alla presenza delle sedute di poppa del timoniere che occupano spazio

9 plancetta

5 spazio libero

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lungo i bordi della tuga. Da un punto di vista funzio-nale, gli oblò ad apertura verso l’esterno evitano il fastidioso sgocciolamento all’interno quando ven-gono aperti dopo essere stati bagnati. Molto utili e belli, invece, i quattro oblò montati sulla tuga, due per parte, nella zona dove solitamente si trovano gli stopper dei winch di tuga che, su questa barca, sono assenti. Il pozzetto è largo e comodo, ma più corto rispetto a quello di altre barche di uguale lunghezza, que-sto perché, come detto in precedenza, l’Hanse fa-vorisce i volumi interni, quindi preferisce avere una cellula abitativa più lunga con una tuga che finisce più verso poppa di quanto faccia quella di altri mo-delli. A differenza dell‘Hanse 355, che era dotato di un solo gavone sotto la panca di sinistra, il 345, di-spone nel suo pozzetto di due grandi gavoni, uno per parte, oltre a due gavoncini più piccoli sotto le sedute laterali del timoniere. Al contrario dell’attuale tendenza progettuale che vuole la poppa delle bar-che, completamente libera dalle sedute del timonie-re, in modo da sfruttare in tutta la sua lunghezza il pozzetto, l’Hanse, per questo 34 piedi, ha previsto due piccole sedute di poppa. Queste sono piuttosto strette in modo da rubare poco spazio in lunghezza, ma forniscono comunque un punto di appoggio al timoniere. Purtroppo, la presenza delle sedute ren-

In alto, l’Hanse 345 di bolina, nella fotografia si può vedere l’ampio specchio di poppa che,

quando è aperto, forma la piattaforma da bagno. Di lato, il 345 con il gennaker

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de l’apertura di poppa che porta alla piattaforma da bagno, stretta. La tendenza attuale è di avere un’a-pertura della poppa molto grande in modo da fare della piattaforma di poppa un prolungamento del pozzetto (Dufour 335 GL e Bavaria 33 Cruiser New).La plancetta, al contrario dell’apertura che vi condu-ce, è molto grande. Questa è costituita dalla quasi totalità dello specchio di poppa che, abbattendosi, si trasforma in piattaforma da bagno.

Attrezzatura di coperta L’armo è a 9/10 con delle crocette molto acquartie-rate e le sartie che atterrano a bordo scafo. La ran-da, nel piano velico dell’Hanse 345 è la vela più im-portante. A prua si trova un fiocco autovirante molto facile da gestire. Un armo di questo tipo garantisce la massima agilità e facilità di manovra che è poi l’o-biettivo principale del cantiere.Le rotaie del fiocco autovirante sono corte e posi-zionate sulla tuga. Molto particolare è il gruppo dei winch. Questi sono solo due, posizionati a poppa, molto vicino alle ruote del timone. Davanti ai winch ci sono le batterie degli stopper che ricevono tutti i rinvii provenienti dall’albero e le scotte, sia di randa che del fiocco. Con questa diposizione si permette al timoniere di manovrare la barca in perfetta auto-nomia. Questi, muovendosi leggermente di lato alla ruota, può raggiungere con facilità il winch e decide-re, aprendo o chiudendo i vari stopper, su quale ma-novra lavorare, borose, scotta randa o scotta fiocco, piuttosto che il vang. Il sistema ha anche delle con-troindicazioni. La presenza di soli due winch fa si che non ce ne sia uno di riserva per compiere manovre diverse, come cazzare una ritenuta, ma, soprattutto, in caso di avaria di uno dei due winch, non si avrà alcuna possibilità di manovrare la barca. Una confi-gurazione di questo tipo, fu già sperimentata per un breve periodo da Beneteau che, per economizzare, la adottò su alcune barche di piccole dimensioni.Intelligente è la localizzazione dei punti di atterrag-gio del paterazzo sdoppiato. Con le poppe larghe, come si usa ora, l’angolo del braccio laterale del paterazzo con l’albero o il cavo centrale, è molto chiuso e, nel caso in cui il suo punto di atterraggio si trovi sull’angolo della poppa, la comodità della se-duta laterale del timoniere è compromessa. L’ufficio progettuale dell’Hanse, che ha il compito di studia-re, tra le altre cose, la disposizione dell’attrezzatura di coperta e delle manovre dell’albero, ha scelto di mettere il punto di atterraggio in una posizione più interna sullo specchio di poppa, nel punto in cui ini-zia lo sportello che, una volta aperto, va a creare la plancetta. In questo modo, il paterazzo penaliz-

In alto, il tavolino del pozzetto dotato di due comodi tientibene che fungono anche da supporto per la scatola che ospita lo stru-mento multifunzione. Sopra, l’Hanse 345 al lasco. Di lato, il passavanti della barca e un primo pianzo degli oblo sui laterali della tuga: Sotto, il video istituzionale prodotto dall’Hanse

Il video

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L’albero del 355 è 68 cm più alto e ha 14,86 mq di tela in più

Il tambuccio del 355 è più corto

Il 355 ha 4 winch, il 345, solo 2

Il 355 ha una sola ruota del timone

Il 355 ha una plancetta molto piccola

Il 355 ha gli oblò ad apertura interna

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Hanse 355 e il nuovo 345 a confronto

Hanse 345 Hanse 355

3,50 mt 3,55 mt

lung

hezz

a sc

afo

10,5

0 m

t

lung

hezz

a sc

afo

9,99

mt

1 Il 355 ha 2 passauomo in tuga. Il 345, in tuga ha 3 passauomo e 4 oblò apri-bili. Ciò è stato possibile, perchè, grazie alla diversa traiettoria dei rinvii, al centro della tuga si è ricavato spazio per i due passauomo affiancati. Non essendoci i winch di tuga, lo spazio da loro lascia-to libero è stato utilizzato per mettere i 4 oblò al lato del tambuccio

2 Il 355 ha un solo gavone in pozzetto sul lato di dritta, il 345 ha gavoni sotto en-trambe le panche del pozzetto

3 Il 355 ha la rotaia del carrello del fiocco sui passavanti, il 345 ce l’ha in tuga

Il 355 ha minore spazio libero in tuga perché i rinvii camminano sotto una ca-landra centrale che parte a poppavia del passauomo, mentre quelli del 345, camminano sotto una calandra laterale nascosta dai tientibene della tuga

4

5 Il 355 ha un pescaggio di 1,92 mt, contro 1,87 del 345. Quest’ultimo, ha un peso leggermente minore del 355, il suo dislo-camento è di 6.200 kg contro i 6.300 kg del 355. La linea di galleggiamento, varia solo di 5 cm a favore del 355

6 Probabilmente la differenza più grande tra i due scafi è che il 355 è una barca immatricolata, mentre il 345 è un natante

L.f.t. m 10,59

L. scafo m 10,50

L. gallegg. m 9,60

Le misure dell’Hanse 355

Larghezza m 3,55

Pescaggio m 1,92

Dislocamento kg 6.360

Zavorra kg 1.845

Motore hp 18

Sup. velica mq 64,86

Carburante lt 90

Acqua lt 240

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...quando entro in questa barca non ho mai voglia di uscire... ”

un visitatore

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za la seduta di poppa del timoniere che, però, è la meno usata, mentre lascia libera quella laterale che è la più comoda e la più utilizzata.

InterniL’Hanse 345, internamente, è molto spazioso. La maggiore larghezza mantenuta verso prua, rende questa zona della barca più ampia e comoda. La vita sottocoperta si svolge intorno a una dinette ben stu-diata e composta da due divani contrapposti dove, il divano di dritta ha una forma a “L”, mentre, quello di sinistra è lineare. Tra i due divani c’è un tavolo ad ante abbattibili poggiato su di un mobile porta oggetti. A “L” è anche la cucina che dispone di una macchina del gas a due fuochi, un grande frigorife-ro e un doppio lavello asimmetrico. Diversi sono gli stipetti e gavoni per riporre quanto necessario alla vita di bordo. Sul lato di sinistra, si trova un tavolo da carteggio che guarda a poppa e utilizza il divano come seduta. Il bagno si trova tra la cabina di pop-pa di sinistra e il tavolo da carteggio. I layout offer-ti sono due, a due e tre cabine, entrambi hanno un solo bagno, ma, nella versione a due cabine, questo è più grande e, in quella a tre cabine, leggermente più piccolo.Nella versione a tre cabine, il disimpegno delle due cabine di poppa è di diversa grandezza. La cabina

In queste tre fotografie, la cucina dell’Hanse 345 vista da diverse angolazioni

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di dritta, che non confina con il bagno, ha un disim-pegno più grande, mentre, quella di sinistra ha il di-simpegno limitato dalla presenza del bagno. In en-trambe c’è un armadio. Le finiture della barca sono di tipo industriale. La caratteristica dell’Hanse è di avere i mobili modulari uguali per buona parte della gamma, il che significa che gli stipetti montati sul 345 sono uguali a quelli del 445.La possibilità di personalizzazione della barca è am-pia, l’armatore può scegliere tra diverse essenze di legno e diverse tappezzerie.

ConclusioniL’Hanse 345 è una barca innovativa con un carattere ben determinato. Indicata per l’armatore che non si vuole impegnare in una manutenzione complessa e che cerca una barca facile da portare. Il rapporto tra qualità-prezzo è interessante. In confronto alla sua concorrenza, ha, forse, una facilità di gestione su-periore. Lo skipper può compiere tutte le manovre senza lasciare il pozzetto anche se è proprio il modo in cui si raggiunge questo obiettivo che lascia per-plessi. La presenza di soli due winch è poco con-vincente. Molto convincente, invece, è il sistema di rimando dei rinvii sotto coperta e lo spazio libero che questi lasciano al centro della tuga.

Sotto il bagno nella versione a tre cabine. In basso, una vista

della cabina di prua

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Bavaria 33 Cruiser

L.f.t. 9,99 m

Larg. 3,42 m

Disl. 5.200 kg

Sup.v. 51,00 mq

Motore 18 hp

Pesc. 1,95 m

Prezzo 67.600 E

Sun Odyssey 33i

L.f.t. 9,96 m

Larg. 3,34 m

Disl. 4.645 kg

Sup.v. 51,5 mq

Motore 21 hp

Pesc. 1,9 m

Prezzo 73.260 E

Dufour 335 GL

L.f.t. 10,28 m

Larg. 3,49 m

Disl. 5.450 kg

Sup.v. 54,10 mq

Motore 29 hp

Pesc. 1,90 m

Prezzo - E

Più grandi e più piccole

La concorrenza

ContattiHanseYachts AGwww.hanseyachts.com

Tel. +49 (0)3834 / 5792-0Fax.+49 (0)3834 / 5792-81Scheda tecnica

L.f.t. m 10,40Lunghezza scafo m 9,99Lunghezza gall. m 9,55Larghezza m 3,50Pescaggio m 1,87/1,55Dislocamento kg 6.200Cabine 2/3Bagni 1Acqua lt 230Carburante lt 160Motore hp 18Superficie Velica mq 55,00Progettista Judel/

VrolijkPrezzo (escl. iva)

E -

Hanse 325

l.f.t. m 9,63

larg. m 3,30

pesc. mq 1,84

disl. kg 5.200

Hanse 385

l.f.t. m 11,40

larg. m 3,88

pesc. mq 1,99

disl. kg 7.600

Hanse 415

l.f.t. m 12,40

larg. m 4,17

pesc. mq 2,10

disl. kg 8.900

Hanse 445

l.f.t. m 18,97

larg. m 5,11

pesc. mq 2,85

disl. kg 24.000

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Speciale Patente NauticaLa Guida alla patente nautica, è uno strumento indispensabi-le per orientarsi nel complesso mondo della burocrazia statale e capire cosa bisogna fare per prendere la patente nautica. La Guida da anch eindicaizoni sul-le scuole, i tipi di corsi, i quiz di esame e problemi del carteggio.

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