L’ISOLA PEDONALE HA ANCORA BISOGNO DI ESSERE DIFESAPERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA,...

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PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO XII N° 2/3 MARZO 2012 L’ISOLA PEDONALE HA ANCORA BISOGNO DI ESSERE DIFESA www.ilcorrieredipianura.it Un progetto dei tecnici della Legge 219 minaccia l’area pedonale ed il parco “Falcone e Borsellino” Si avvia la raccolta porta a porta? QUARTIERE pagina 3 Abbattimento di manufatti abusivi in via Torciolano QUARTIERE pagina 7 La scomparsa di Padre Castrese Baiano QUARTIERE pagina 11 di Augusto Santojanni T ogliere spazio al traffico veicolare consente al cittadino di poter usu- fruire di aree libere dall’inva- denza e dall’assordante rumore dei veicoli a motore, respirando anche aria più pulita; di risco- prire il piacere della passeggia- ta familiare, dell’incontro con amici e conoscenti, di guardare le vetrine dei negozi e fare shopping senza il patema d’animo di essere investiti, di ammirare luoghi e monumenti, che prima erano oscurati dalle auto circolanti od in sosta. Si può ben dire che ne guadagna sicuramente la qualità della vi- ta. Per limitarci alla nostra cit- tà, tutti abbiamo constatato il grande beneficio che ne è deri- vato alla cittadinanza l’avere reso pedonale Piazza Plebisci- to, via Roma, via Chiaia, Piaz- za Dante, via Luca Giordano, via Alessandro Scarlatti e tante altre zone. Anche a Pianura si era fatto qualcosa e, sfidando gli increduli e gli scettici, con tenacia e lungimiranza, fu isti- tuita l’isola pedonale proprio al centro del quartiere. Da allora sono trascorsi sette od otto an- ni. Essa è diventata la meta di elezione di cittadini, intere fa- miglie, amici e conoscenti. Non solo la domenica, ma in tutte le piacevoli serate estive e prima- verili, tanti sono i cittadini che affollano l’area, magari con i bambini e gli anziani. Per noi che siamo nati a Pianura e ci ri- cordiamo della grande socialità del nostro quartiere, quando la Piazza San Giorgio rappresen- tava una meta dove eravamo si- curi di incontrare il parente, l’amico od il conoscente, ma- gari anche solo per fare quattro chiacchiere, ritrovare un luogo che, nelle mutate condizioni storiche ed ambientali, possa avere lo stesso significato, è un grande conforto, tenuto conto anche della estrema penuria di luoghi vivibili esistenti nel no- stro quartiere. > segue a pagina 3

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  • PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT € 0,50 ANNO XII N° 2/3 MARZO 2012

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    L’ISOLA PEDONALE HA ANCORA BISOGNO DI ESSERE DIFESA

    www.ilcorrieredipianura.it

    Un progetto dei tecnici della Legge 219 minaccia l’area pedonale ed il parco “Falcone e Borsellino”

    Si avviala raccolta

    porta a porta?

    QUARTIERE pagina 3

    Abbattimentodi manufatti

    abusiviin via

    Torciolano

    QUARTIERE pagina 7

    La scomparsadi PadreCastrese

    Baiano

    QUARTIERE pagina 11

    di Augusto Santojanni

    Togliere spazio al trafficoveicolare consente alcittadino di poter usu-fruire di aree libere dall’inva-denza e dall’assordante rumoredei veicoli a motore, respirandoanche aria più pulita; di risco-prire il piacere della passeggia-ta familiare, dell’incontro conamici e conoscenti, di guardarele vetrine dei negozi e fareshopping senza il patemad’animo di essere investiti, diammirare luoghi e monumenti,che prima erano oscurati dalleauto circolanti od in sosta. Sipuò ben dire che ne guadagnasicuramente la qualità della vi-

    ta. Per limitarci alla nostra cit-tà, tutti abbiamo constatato ilgrande beneficio che ne è deri-vato alla cittadinanza l’averereso pedonale Piazza Plebisci-to, via Roma, via Chiaia, Piaz-za Dante, via Luca Giordano,via Alessandro Scarlatti e tantealtre zone. Anche a Pianura siera fatto qualcosa e, sfidandogli increduli e gli scettici, contenacia e lungimiranza, fu isti-tuita l’isola pedonale proprio alcentro del quartiere. Da allorasono trascorsi sette od otto an-ni. Essa è diventata la meta dielezione di cittadini, intere fa-miglie, amici e conoscenti. Nonsolo la domenica, ma in tutte lepiacevoli serate estive e prima-

    verili, tanti sono i cittadini cheaffollano l’area, magari con ibambini e gli anziani. Per noiche siamo nati a Pianura e ci ri-cordiamo della grande socialitàdel nostro quartiere, quando laPiazza San Giorgio rappresen-tava una meta dove eravamo si-curi di incontrare il parente,l’amico od il conoscente, ma-gari anche solo per fare quattrochiacchiere, ritrovare un luogoche, nelle mutate condizionistoriche ed ambientali, possaavere lo stesso significato, è ungrande conforto, tenuto contoanche della estrema penuria diluoghi vivibili esistenti nel no-stro quartiere.

    > segue a pagina 3

  • MARZO 201233

    > segue dalla prima

    Contro questa piccola area, proprio in questesettimane, torna minacciosamente a mate-rializzarsi un pericolo, che sembrava defi-nitivamente superato. Ci riferiamo al cosiddettoprogetto che i tecnici della L.219 prepararono perPianura più di 10 anni fa. Colpevolmente non èmai stato osteggiato dalla nostra Municipalità. Fi-nora nessuno conosceva esattamente il suo conte-nuto, per cui si è consentito che esso superassetutta la trafila burocratica senza intoppi. Sarà benericordare che tale progetto prevede l’abolizionedell’isola pedonale, lo stravolgimento di tutto ilrelativo arredo urbano, l’abbattimento delle pal-

    me, la distruzione della fontana monumentale edil ripristino della corsia per il traffico veicolare. Sidice che questa corsia sarà riservata esclusiva-mente ai mezzi pubblici. Ma chi ci crede? L’unicomezzo pubblico che vi transita è l’R6, uno ogni20-30 minuti (quando passa ). E’ pura ipocrisiapensare che il privato automobilista rispetti il di-vieto; oppure- cosa ancora più assurda ed irreale-si dovrebbe pensare ad un drappello di vigili urba-ni che 24ore su 24 sorvegli la corsia? Si pensi, an-che, ai soldi pubblici che con tanta facilità ver-ranno sperperati per cancellare un’opera realizzatasolo pochi anni fa.Sempre secondo il primitivo progetto sopraccita-to, sul lato del parco pubblico, sarebbe prevista

    una serie di palazzi per accogliere gli inquilini cheattualmente occupano le case della Ricostruzionein via Cannavino, con il conseguente arretramentodello stesso parco, completamente circondato daquesti stessi palazzi. Almeno in merito a quest’ul-timo scempio ci sarebbe una decisa avversione daparte di tutto la Municipalità, almeno a parole.Manca, però, qualsiasi documento ufficiale.E’mai possibile che la IX Municipalità, presiedutatra l’altro da un pianurese e che vede tra i suoi as-sessori proprio quel Natalino Zarra , sotto la cuipresidenza l’isola pedonale fu istituita, non si ren-da conto della pericolosità e della rovinosa roz-zezza di un tale progetto? Difendiamo il nostro quartiere da chi già ha pro-dotto tanti guasti, operando con disinvoltura edignoranza in un tessuto sociale che, con tutti isuoi problemi, ha invece sempre mostrato grandedignità ed una decorosa identità.

    Si attendevano risposte impor-tanti dalla riunione del Consi-glio di Municipalità tenutasi il27 gennaio scorso, con la situazioneriguardante l’emergenza rifiuti, inparticolare il tema della raccolta dif-ferenziata, come ordine del giorno.Ma si è trattato, ancora una volta, diun Consiglio infruttuoso, anche acausa di problematiche sorte recen-temente e riguardanti i recenti “rim-pasti” delle commissioni dovute aproblemi interni alla maggioranza; egli inevitabili rallentamenti hanno ri-guardato anche la Commissioneigiene urbana, che è stata riformatalo scorso 11 febbraio e dovrà occu-parsi del tema della differenziata.Tema delicato, dove bisogna affron-

    tare non poche problematiche e dovesi è deciso di insistere conl’amministrazione Comunale per ri-cevere risposte serie. L’entrata diPianura nel calendario prevista perfine 2011, come promesso dal Sin-daco, è ormai slittata di (almeno) unanno ed è in fase di studio da partedel Comune che sembra essere ri-uscito a sbloccare alcuni fondi, tuttociò non dovrebbe includere ancheSoccavo. Ma restando in ambito delnostro quartiere, è oramai risaputa laproblematica riguardante i cassonettiin via Montagna Spaccata, che in pe-riodo di crisi (e non solo) apparivanocome vere e proprie “mini-discari-che” e finivano spesso e volentieriper bloccare strade e marciapiedi.

    “Sono state avanzate due proposte: –spiega il consigliere Tommaso Nu-gnes – quella di spostare i contenito-ri sulla sponda opposta (quella dove

    è sita la Caserma dei Vigili del Fuo-co, ndr) al fine, così, di bloccare il“lancio del sacchetto” che spesso ve-de protagonisti gli automobilisti cheda Quarto si dirigono verso Soccavoe Fuorigrotta; mentre la seconda ipo-tesi riguardava la sostituzione deicassonetti attualmente utilizzati conalcuni di capienza superiore.” In at-tesa che si definisca in modo defini-tivo ed operativo il programma dellaraccolta differenziata, stiamo aspet-tando anche quello della “Raccoltaporta a porta” troppo spesso accen-nata e mai partita, prendendo esem-pio da quartieri come Scampia doveinvece è già qualche mese che è re-golarmente avviata.

    Salvatore Cuomo

    Raccolta differenziata e porta a porta: quando partiranno?PianuraIl Corriere di

    L’ISOLA PEDONALE HA ANCORA BISOGNO DI ESSERE DIFESA

  • MARIO ORLANDO, consiglierePDL della IX Municipalità è perso-na schiva e di poche parole, un po-litico dai toni pacati e convincenti,che, come lui stesso ama affermare“ non amo farmi strada sgomitandoo soffocando gli altri, ma, al contra-

    rio, ritengo che la sinergia di più in-dividui, possa essere il vero volanoper un decollo vincente”.La nostra conversazione andrebbepiù letta come un suo appello al Co-mune di Napoli affinchè questi pre-sti più attenzione alle periferie, af-finchè il tanto agognato decentra-mento amministrativo non restiqualche cosa di meramente teorico,ma che divenga concreto, affinchèpossa fornire al Consiglio di Muni-cipalità gli strumenti necessari (le-gislativi, economici,ecc) in modo dametterlo in condizione di esprimersiliberamente, tanto che a fine dei 5anni si possa poi misurare il propriooperato, in base a ciò che si è pro-gettato e successivamente realizza-to.Quella attuale è a suo giudizio unaMunicipalità preoccupata per i ritar-di dei finanziamenti previsti dal pas-sato Contratto di quartiere, da tempobloccati , ciò metterebbe in crisi un

    territorio che ambiva a quei fondiper riscattarsi e svestirsi da quellastereotipata e soffocante etichetta di"quartiere dormitorio".Mario Orlando in qualità di consi-gliere chiederebbe più potere per co-minciare ad incidere con nuovi pro-getti , accogliendo magari ancheistanze da parte di Associazioni ecittadini, per ideare eventi ed inizia-tive, per dare lustro e splendore aquesto quartiere, facendo decollareanche un turismo religioso.Ma queste finiscono per essere solomere utopie, perchè se al "mancatopotere locale" si aggiunge anche untaglio dei fondi, che quest'anno sonostati ridotti a 300mila euro per farfronte alla manutenzione ordinariadi tre comparti importanti, quali: fo-gne, strade e scuole (da ripartire ov-viamente tra Pianura e Socca-vo)...tutto ciò diventa ancora piùaleatorio ed improbabile...Inoltre ciò che lamenta con maggior

    veemenza il consigliere èl'incontrovertibile dato che sul terri-torio manchino del tutto punti di ag-gregazione, di ritrovo, di riferimen-to, che diano alle persone la possibi-lità di esprimersi , di stimolare i pro-pri lati positivi, e si finisce così colperdere la propria identità culturale,(l'unico tentativo avviato nel 1971fu il progetto di un enorme polifun-zionale a Soccavo, che prevedeva :palestre, teatri, ristoranti, ma che adoggi non ancora è completato). Nonostante tutti questi aspetti nega-tivi Mario Orlando conclude dicen-do che lui non tradisce il suo impe-gno, non si spersonalizza in consi-glio, continua a lottare in difesa del-la minoranza per fornire il propriocontributo politico, morale e civileperchè in questi tempi "cupi" mu-niti di coscienza occorre praticare enon semplicemente predicare.... conforza , coraggio e determinazione.

    Rosa Caputo

    Il nostro quartiere versain condizioni critiche.Oltre al degrado urbano,allo scarso sviluppo econo-mico e alle poche e rare pos-sibilità di lavoro se non innero e/o illegale, mancanoper i giovani occasioni cul-turali, di svago o di sempli-ce divertimento. I giovani di

    Pianura sono costretti ad“emigrare” fuori quartiereper vedere un film, per com-prare un libro, per fare delloshopping. Pianura è purtrop-po un quartiere dormitorio.Nata e cresciuta in manieraselvaggia e incontrollata acausa del tuttora imperanteabusivismo edilizio, per Pia-nura non sono stati predi-

    sposti piani che favorisserol’aggregazione sociale el’incontro ma vediamo in-torno a noi soltanto palazzo-ni. A fare le spese sono i piùgiovani che tra l’ altro sonoanche sfavoriti dal negativostato in cui versano i mezzipubblici che rende ancorapiù grave e disagevole la si-tuazione per coloro che vo-

    gliono (o devono) spostarsifuori dal quartiere. Bastipensare che la Circumfle-grea chiude i battenti già al-le 21,30. Altrettanto negati-va è lo stato dei parchi delQuartiere. Infatti auspichia-mo per questi una maggiorecura. Constatiamo con dis-appunto la chiusura e lo sta-to di abbandono del parco

    Falcone-Borsellino di corsoDuca D’Aosta. Ci piacereb-be vedere un maggiore im-pegno delle autorità compe-tenti sul tema della mancan-za di svago e del tempo libe-ro per i giovani di Pianura.

    Valerio Bianco

    MARZO 201244 PianuraIl Corriere diLA MANCATA AGGREGAZIONE DETERMINA LA PERDITA DELLA PROPRIA IDENTITA'

    Situazione delle infrastrutture pianuresi

    il Consigliere del PDL Mario Orlando

    Intervista al Consigliere Mario Orlando del PDL

  • Durante l 'incontro conGIORGIO BIRRA, consi-gliere del PD della IX Mu-nicipalità, riceviamo una se-rie di delucidazioni in meri-to agli ultimi obiettivi di

    medio breve termine pre-fissati dal Consiglio e sucui tre Commissioni stan-no lavorando in questoultimo periodo, a partiredall'imminente consegnaall'ASL dei nuovi uffici(collocati nella sede delvecchio Municipio), con-testualmente all'affida-mento alla Polizia dellanuova struttura Commis-sariale (ex uffici del Con-siglio); la "ristrutturazio-ne" o "re-styling" del par-co Falcone- Borsellino,che secondo i progetti

    prevede la trasformazionedi questo ultimo in una

    Piazza a verde, scongiuran-do definitivamente la possi-bilità (o meglio il pericolo)di edificare in quell'areanuove case popolari (comeda un pò si vociferava) ed

    infine la riqualificazione divia Provinciale.Come tiene a precisare ilconsigliere si tratta di un la-voro bipartisan, in cui si staoperando trasversalmente inaccordo tra entrambi glischieramenti contrapposti,tutti si stanno adoperandoaffinché vengano "sblocca-ti" i fondi previsti dal "con-tratto di quartiere" al fine diriavviare tutte quelle inizia-tive previste sul territorio eche per ora risultano dor-mienti (unica eccezione lacasa della cultura).A breve si provvederà allasistemazione della segnaleti-ca stradale prevista su viaNapoli, Via Torricelli ed al-tre arterie del quartiere, sitratterà di una normale ma-nutenzione, ma che a pareredi Giorgio Birra,risultano

    comunque iniziative impor-tanti, che infondono nel cit-tadino la sensazione che ilproprio territorio seppur len-tamente venga governato enon abbandonato e ciò lo in-duce di riflesso a rispettarepiù le regole e a sentirsi piùparte di un tutto.Infine importante è stata peril consigliere l'approvazionedella delibera di questi gior-ni che prevede tra breve ilavori di ampliamento deicimiteri di Pianura, Soccavoe Barra. Terminate le opera-zioni di espropriazione dellearee su cui sono previsti talilavori, seguirà da parte del-l'ATI cooperativa costruzio-ni, entro 60gg, la fase dipredisposizione dei progettiesecutivi .Il procedimento di conces-sione per la progettazione,

    esecuzione e gestione degliampliamenti dei cimiteri diPianura, Soccavo e Barra,finanziato a totale carico diprivati (Project Financing)comprenderà in totale larealizzazione di 3910 fosse,17558 loculi e 110 cappelle(così suddivisi Pianura: 860fosse, 9462 loculi e 36 cap-pelle; mentre Soccavo :711fosse, 1464 loculi e 10 cap-pelle).Lavori urgenti perchè moltisono stati i defunti, che acausa del mancato spazionei nostri cimiteri, sono stati"parcheggiati" a Poggiorealein attesa di essere interrati oche i familiari per ovviare atanti inconvenienti si sonovisti "costretti" a crema-re...aspettiamo fiduciosi.

    Rosa Caputo

    MARZO 201255 PianuraIl Corriere diTerminate le operazioni di esproprio, tra poco partiranno i lavori

    L'AMPLIAMENTO DEL CIMITERO

    Passeggiando per iparchi del nostroquartiere, è statopossibile riscontrare situa-zioni molto diverse perogni area verde di Pianu-ra.Ad esempio, versano an-cora in una situazione cri-tica, i parchi posti a corsoDuca D’Aosta e a ViaComunale Vecchia.Di fatto, ambedue i parchiversano in condizioni ditotale degrado e abbando-no, privando i giova-ni,anziani e giovanissimidi uno spazio adeguato,anche ad una semplice

    passeggiata, un’uscita condegli amici o per lasciargiocare i propri bambiniin tutta tranquillitàSenza contare che ormai,questi parchi, sono diven-tati un ritrovo per gentepoco raccomandabileche,nel peggiore dei ca-si,sono abituali consuma-tori di sostanze stupefa-centi o venditori dellestesse.Non mancano neppure ivenditori abusivi, chespesso imperversano iquesti spazi come fosseun mercatino rionale, la-sciando quindi, un’im-

    pronta di degrado. C’è da dire che, comun-que, non mancano i se-gnali positivi per alcunearee verdi, come per iparchi come quello postoa Via Vicinale Sant’A-niello,per il Parco Ana-conda ed il Parco Attiane-se, dove sono stati inseri-ti, e vengono mantenute,giostre per i più piccoli econ una ,se pur minima,manutenzione, che per-mette una migliore vivibi-lità maggiore al luogo eduno spazio migliore pervivere.

    Giuseppe Sebastianelli

    Alti e Bassi per i “Polmoni Verdi” di Pianura

    Catenacci al parco “Falcone e Borsellino”

    il Consigliere del PD Giorgio Birra

  • MARZO 201266

    di Rosa Caputo

    Da qualche tempo i muri del quartie-re, in qualsiasi strada o piazza, so-no continuamente coperti da ne-crologi. Succede che c’è il manifesto cheannuncia l morte, poi quello dei familiariche ringraziano “quanti hanno partecipatoal dolore”, poi ancora quello annuncia lemesse a suffragio, magari dopo 30 o 60ed anche 90 giorni. Insomma per ogni de-cesso, si affiggono decine e decine di ma-

    nifesti, ripetuti almeno tre o quattro volteCon il massimo rispetto per i defunti e peril dolore di familiari ed amici, stanchi divedere i muri "imbrattati selvaggiamen-te"da necrologi, manifesti di commemo-razioni trigesimi o ringraziamenti post-morte, suggeriamo bacheche collocate inalcuni punti del quartiere per la pubblica-zione degli annunci funebri. Magari an-che un regolamento che disciplini dimen-sioni, caratteristiche e tempi di affissionedei necrologi per tutelare il decoro del ter-ritorio, sempre nel rispetto dei defunti.Occorre darsi una mossa prendendoesempio e spunto dai centri vicini (vediBacoli), che hanno ovviato al problema inmodo civile e decoroso, predisponendo inpunti specifici bacheche, dove chiunquevoglia conoscere gli ultimi “compaesanideceduti” possa recarsi.

    La nostra proposta riguarda quindi lapossibilità di istituire una “ disciplinadelle epigrafi”, incollate ora come capita,indistintamente : sui muri delle case, sullefacciate degli edifici pubblici, su chiese,su colonnine elettriche e per giunta sucassonetti dei rifiuti, spettacolo “squalli-do” alla vista e con tutte le conseguenzeche ne conseguono.Battiamoci per regolamentare al più pre-

    sto questa affissione selvaggia degli an-nunci mortuari predisponendo degli spaziadeguati, come avviene già altrove , ma-gari obbligando le imprese funebri a riti-rare gli annunci il giorno dopo le esequie.Per questo l'installazione di apposite ba-cheche, oltre a garantire ordine e pulizia,eviterebbe di imbrattare i muri e di far fi-nire sui marciapiedi i necrologi staccati dapioggia e vento.

    Ci auguriamo che la nostra istanza vengaascoltata da qualcuno della municipalità,un «difensore civico» pronto a farsi por-tavoce, occupandosi del problema perarrivare poi ad una disciplina uniforme sututto il territorio .Muoviamo piccoli passi , evolviamo, civi-lizziamoci....basta poco....

    PianuraIl Corriere diSTOOOOOOOP AI NECROLOGI SELVAGGI

    Partirà a metà marzo il 1° Torneo Città di Napoli IXMunicipalità “Giorgio Nugnes”, presentato lunedì13 febbraio presso l’aula consiliare della IX Muni-cipalità, organizzato dal presidente della Boys PianureseVincenzo Nugnes in collaborazione con il Comune diNapoli. Lodevole iniziativa che sarà composta da bendue eventi sportivi: il primo, il più interessante perchériguardante il sociale, vedrà la partecipazione delle scuo-le medie di Pianura, con ben 12 squadre Under 12 ed 8squadre Under 14, e tratterà temi di rilevanza socialefondamentale travalicando i confini dello sport, con“Sport e legalità”, “Sport ed ambiente”, “Sport ed inte-grazione” e “Sport e solidarietà”. Ogni giornata vedrà lapresenza di un ente diverso in base al tema trattato (sipensi al WWF per l’ambiente, l’AssociazioneAntiracketper la legalità, l’associazione Xenia per la solidarietà,ecc.) e sarà presieduta da addetti ai lavori interni allaBoys Pianurese. Per quanto riguarda il secondo evento,esso vedrà invece la partecipazione delle categorie Esor-

    dienti delle quattro principali Scuole Calcio della nostraMunicipalità, ovvero la Campanile, il Pasquale Foggia,la Napoli Sud ed il Pigna Calcio, impegnate in un Tor-neo di due giorni che si terrà tra il venerdì ed il sabato“pasquali”. Abbiamo chiesto al presidente VincenzoNugnes come nasce questa iniziativa e quali sono i prin-cipali obiettivi che essa si pone: “L’idea c’è venuta nonsolo per ricordare il compianto Giorgio Nugnes, ma,anche per dare una risposta alle continue lamentele digenitori che vedono i propri figli spesso coinvolti in pic-cole risse all’interno del campo da gioco, piuttosto chedi genitori di ragazzi selezionati ed ingaggiati da squa-dre del nord e rispediti a casa per motivi disciplinari, oche non vengono schierati durante le partite dal proprioMister e via dicendo. Il nostro principale obiettivo (edanche la nostra esigenza) è quella di risolvere tutti que-sti piccoli problemi per tornare a vedere il calcio e losport non solo come un business, ma valorizzando il suoaspetto civico e sociale. La mia visione di “Scuola Cal-

    cio” è diversa da quella attuale: per me le scuole do-vrebbero, e dovranno, dare un grande supporto. Parlodelle scuole vere e proprie, che per almeno un’ora a set-timana dovrebbero integrarsi con le Scuole Calcio espiegare sul campo a tutti i piccoli atleti cos’è lo sport.Una vera e propria lezione di educazione civica “prati-ca”. Anche per questo motivo, nel nostro Torneo pre-mieremo, oltre ai vincitori “sportivi”, anche la scuolavincitrice di una tesi con tema ‘Sport ed educazione ci-vica’. Le premiazioni saranno effettuate da una commis-sione formata da docenti e dirigenti scolastici e da unacommissione tecnica. La stessa commissione poi, sce-glierò i 6 ragazzi più bravi che per un anno potrannogratuitamente frequentare una Scuola Calcio, seguitiagonisticamente dalla Boys Pianurese. Ci tengo inoltrea ringraziare tutti i Consiglieri della IX municipalitàper l’entusiasmo ed il supporto ricevuto”.

    Salvatore Cuomo

    LO SPORT COME LEGALITA’, AMBIENTE,INTEGRAZIONE E SOLIDARIETA’

    Ammirevole iniziativa per ricordare il politico pianurese Giorgio Nugnes

  • MARZO 201277 PianuraIl Corriere di

    Ancora abbattimenti a Via Torciolano: dopoi tre abbattimenti nella stessa zona risalen-ti allo scorso anno, infatti, alle 2 di nottedel 14 febbraio scorso, le ruspe hanno abbattutol’abitazione abusiva di circa 120 mq di proprietàdi Ciro Carandente Coscia, mentre quella adia-cente, di proprietà del fratello di quest’ultimo,presentava una situazione diversa: il signor Anto-nio, infatti, che vive in questa villetta dal 2003,aveva inviato richiesta di condono al Comune in-sieme a 10mila euro, senza però aver mai ricevu-to risposta. Le costruzioni, edificate abusivamen-te su suolo a destinazione agricola, risultano abu-sive per vincoli di natura paesaggistica e quella di

    proprietà del signor Ciro, in particolare, era postasotto sequestro dal 2009. Al fine di permettere untranquillo svolgimento dei lavori sono intervenu-te sul posto numerose unità della Polizia Munici-pale, della Polizia di stato e dei Carabinieri. Ledue famiglie, ora, vivono l’incubo del non saperedove andare e la paura di vedere la propria vitadistrutta come le abitazioni dove vivevano. Nelfrattempo. Il Comitato Napoli per il diritto allacasa di Necessità lamenta il mancato rispetto deldiritto costituzionale del cittadino alla casa e au-spica una nuova mappatura dei vincoli.

    E.G.

    Ancora abbattimenti anti-abusivismo a Via Torciolano

    Il nostro viaggio attraverso le Contrade di Pia-nura ci porta ora alla Masseria Grande, altrazona arcinota del quartiere per il suo legameal passato rurale dei nostri avi, che qui venivanoa coltivare la terra. Posta sull’alto di una collinet-ta quasi a sorvegliare Pianura su Via MontagnaSpaccata, la Masseria Grande offre uno spettaco-lo che non ci si aspetta: non solo lo strapiombo suun polmone verde e la nitida vicinanza dell’isoladi Nisida appena si imbocca la strada di campa-gna ma, soprattutto, un vero e proprio piccolo“centro storico” dove a campeggiare è un’anti-chissima chiesa, quella di Sant’Ignazio. Dal 1577alla fine del XVIII Secolo, infatti, a MasseriaGrande vissero i Gesuiti: la contrada, venduta lo-ro da Vittoria Pugliese, fu poi ampliata conl’acquisizione di nuovi territori limitrofi e fu daloro vissuto come luogo di riposo invernale, im-merso nella tranquillità meditativa della campa-gna e collocato in una panoramicissima area (ieripiù di oggi, visto che il campo visivo era libero

    dalle costruzioni edilizie attuali). Un posto cosìospitale che, come riporta Gaetano Barbarulo inun articolo sulla rivista Societas, un poeta, mate-matico e architetto Gesuita, gli dedicò un tratta-tello apposta per descriverne la salubrità dell’aria

    e la bellezza. I Gesuiti furono poi cacciati da Na-poli e da Masseria Grande nel 1767 per volere diBernardo Tanucci, primo Ministro di Carlo III diBorbone, poiché avevano, ai suoi occhi, acquisitotroppo potere. L’edificio si divide in due aree,una in cui era collocato il “convento” dei frati,con le celle al primo piano e lo spazio riservato aldeposito e agli animali da allevamento a quellointerrato e la Chiesa dedicata a Sant’Ignazio chenell’ ‘800 fu ampliata con il contributo degli abi-tanti del posto e che ha resistito al terribile terre-moto dell’80. All’interno della Cappella, un gran-de quadro, ora riportato all’antico splendore, do-ve vediamo raffigurata la Vergine Maria e i SantiIgnazio e Francesco Saverio, all’esterno dellaCappella, invece, una targa in memoria dei cadutidella II Guerra Mondiale originari di MasseriaGrande.

    Emanuela Guarnieri

    Masseria Grande e Chiesa di Sant’Ignazio

    di Rosa Caputo

    Questa volta nonpossiamo parlaredi EMERGENZA RI-FIUTI, ma dobbiamonecessariamente defi-nirla PERMANENZAINCIVILTA'. Si, perchè seppur inquesti mesi non vivia-mo ancora in un quar-tiere del Trentino (comenoi auspichiamo da

    tempo) completamenteripulito e ordinato,è disicuro terminato il pe-riodo nero della"MONNEZZA" disse-minata ovunque. Ma c'èda denunciare o quantomeno segnalare che an-cora oggi in una situa-zione di "apparentenormalità", i soliti inci-vili continuano strenua-mente ed indisturbati adepositare sacchetti,bustoni di rifiuti, elet-trodomestici e quantoaltro all'angolo tra viaMontagna Spaccata evia Campanile, ostruen-do il transito ai pedoni,perchè questo "inappro-priato centro raccolta"èsito in prossimità di unafermata dell'autobus, adue passi dall'ASL (eda poco anche dalPronto Soccorso), tantoda costringere i moltiche si recano in questiluoghi a scendere dalmarciapiede, procedere

    su una strada a scorri-mento veloce a rischiodi essere investiti, percircumnavigare questicumuli di rifiuti.BASTA è scandalo-so...questo scempio na-sce solo perchè alcuninostri "compaesani"hanno ormai radicatal'insana abitudini di nonvoler attraversare lastrada per gettare i sac-chetti negli appositicontenitori che si trova-no giusto di fron-te??????E' la pigrizia a generarel'inciviltà????Allora stiamo più atten-ti, badiamo, magaripassando di lì, a chi ab-bandona puntualmente,o forse distrattamente,i propri rifiuti all'ango-lo della strada, denun-ciamoli o semplicemen-te mortifichiamoli...nonstiamo a guardare... nonfacciamo i pigri anchenoi...

    PERMANENZA INCIVILTA'

    La gente continua ad imbrattare con i rifiuti l’angolotra via Campanile e via Montagna Spaccata

    di Rosa Caputo

    Il Presidio di PrimoSoccorso di Pianu-ra viene ancorauna volta bistrattato epoi delocalizzato.Di male in peggio fini-sce la sua sorte...sì,perchè da qualche me-se è stato sfrattato dal-la Croce Rossa dalvecchio immobile divia Provinciale e tem-poraneamente colloca-to in una "struttura"adiacente all'ASL, allafine di via Campanile(quasi all'incrocio convia Montagna Spacca-ta).Tutto ciò è accadutoperchè in base ad unprecedente contratto laCroce Rossa ha forni-to una serie di serviziall'ASL (e tra questirientravano anche lamessa a disposizionedi autoambulanze, in-fermieri, non ché deilocali di via Provincia-le), ma di recente nonpartecipando alla garad'appalto bandita da

    questa ultima è uscitadal servizio ed imme-diatamente ha recla-mato l'urgente sgom-bro dell'immobile, daanni sede dello "stori-co" Pronto Soccorso diPianura , senza averneperò un'effettiva ne-cessità, poiché ad oggirisulta sfitto e vuoto.Così il Presidio di Pri-mo Soccorso, ormaiquasi agonizzante, do-po essersi visto ridurre"l'orario di lavoro"(poiché da qualchetempo resta apertoesclusivamente in ora-rio diurno dalle 8:00alle 20:00, dopodichèdiventa operativa l' au-toambulanza, che deveservire "solo"4 quar-tieri) in seguito ai taglialla sanità, si è visto"sbattuto" in una strut-tura fatiscente, difficil-mente accessibile, de-centrata, senza par-cheggio e per di più apagamento, nell'attesa"indeterminata" di es-sere ricollocato nellasede definitiva su Cor-

    so Duca D'Aosta (uffi-ci dell'ex Municipio).Nell'attesa che ciò av-venga nel minor tem-po possibile facciamoappello al "buon cuo-re" di chi può, di pre-stare particolare atten-zione al "destino" delPronto Soccorso diPianura...non lascia-molo lì agonizzante,non dimentichiamo unservizio urgente ed'emergenza, diamopriorità alle necessi-tà...

    IL PRONTO SOCCORSOBISTRATTATO E DELOCALIZZATO

  • MARZO 201288

    Le mani della criminalità sulle imprese ègiunto alla sua tredicesima edizione. Natocome documento di denuncia delle condi-zioni di lavoro e di impresa nel Sud Italia, nelcorso del tempo è diventato uno strumento di stu-dio e lavoro anche per importanti organismi isti-tuzionali e per altri centri di studio e ricerca. Ilraggio di osservazione sul peso dell’economiacriminale è stato esteso all’intero territorio nazio-nale e ai diversi comparti produttivi. I numeri e leanalisi contenute nel Rapporto si basano sulle te-stimonianze dirette degli associati di Sos Impresae delle associazioni operanti sul territorio e ade-renti alla RETE PER LA LEGALITA’ tra le qualil’associazione antiracket “Pianura per la Legalitàed in memoria di Gigi e Paolo”, cui si aggiungo-no le dichiarazioni delle vittime di estorsione eusura ai nostri sportelli e in sede giudiziaria. Ciòrende il Rapporto un documento unico nel suogenere. Anche questa edizione, pur presentandosicon una nuova veste editoriale, vuole salvaguar-dare la consuetudine di rimanere un valido stru-mento di approfondimento, offrendo un’ampiapanoramica di tutte le attività illegali di stampoeconomico-mafioso, allo scopo di dimostrarne la

    potenza finanziaria e la grande liquidità di denarodisponibile. Da qui la definizione di “Mafia Spa”,adottata provocatoriamente per la prima volta nelRapporto del luglio 2006 ed entrata ormai nelgergo comune. Anche in questa XIII edizione delRapporto di Sos Impresa, Le mani della crimina-lità sulle imprese, è possibile affermare che laMafia Spa si conferma come il più grande agenteeconomico del Paese. Una grande holding com-pany articolata su un network criminale, forte-mente intrecciato con la società, l’economia, lapolitica, in grado di muovere un fatturato che siaggira intorno ai 140 miliardi di euro con un utileche supera i 100 miliardi di euro al netto degli in-vestimenti e degli accantonamenti, e 65 miliardidi euro di liquidità. Il solo ramo commerciale del-la criminalità mafiosa e non, che incide diretta-mente sul mondo dell’impresa, sfiora i cento mi-liardi di euro, pari a circa il 7% del PIL naziona-le. Una massa enorme di denaro, quindi, che pas-sa quotidianamente dalle tasche dei commerciantie degli imprenditori italiani a quelle dei mafiosi.Di fatto, le imprese subiscono 1300 reati al gior-no, praticamente 50 all’ora, quasi un reato ogniminuto. A Napoli il rapporto è stato presentato il

    17 febbraio all’istitutouniversitario Suo Orsola Benincasa con la parte-cipazione dell’autore e presidente nazionale diSOS IMPRESA Lino Busà, del magistrato Anto-nello Ardituro, dal commissario regionale anti-racket Franco Malvano, dall’assessore comunaleNarducci, dai professori universitari Silvio Lu-gnano e Isaia Sales, dal portavoce dell’associa-zione antiracket di Pianura Luigi Cuomo e dalpresidente nazionale della RETE PER LA LE-GALITÀ Lorenzo Diana. L’incontro è stato mo-derato dallo storico Marcello Ravveduto. Il rap-porto è disponibile in tutte le librerie o pressoSOS IMPRESA NAPOLI telefonando al numero081.5881041.

    Salvatore Cuomo

    “Il cravattaro tradizionale poteva appog-giarsi al camorrista per accrescere lasua capacità intimidatoria. Per opera-re doveva a volte pagare una sorta di tassaal boss del territorio in cui operava e in cam-bio poteva servirsi dellʼappoggio dei suoi affi-liati per riscuotere i suoi crediti. Oggi è diret-tamente la camorra a investire, e a investiremolto in questa attività, imponendo nuove re-gole e nuovi obiettivi”. Eʼsu questa mutazio-ne genetica del fenomeno usura che insisteLuigi Cuomo, coordinatore regionale di SosImpresa, lʼassociazione di Confesercenti na-ta a sostegno delle vittime di racket e usura.“Negli ultimi dieci anni sono sempre di più iclan che compaiono nelle cronache giudizia-rie per questo tipo di reato. Sulla base delnostro monitoraggio soltanto le operazioniusuraie scoperte che hanno coinvolto espo-nenti della criminalità organizzata sono au-mentate di oltre il 50 per cento”.Cosa è cambiato?“In passato il mafioso o il camorrista disprez-

    zavano i cravattai, li consideravano deiparassiti. Oggi, al contrario, colgono la gran-dissima utilità dellʼusura. E hanno fatto diquesta attività un ramo fondamentale dellaloro impresa. In primo luogo gli consente diriciclare gli immensi proventi del traffico didroga o del giro delle scommesse, e poi glidà la possibilità di penetrare a fondo nel tes-suto dellʼeconomia legale”In che modo?“Innanzitutto il target delle vittime è diverso.A differenza dellʼusuraio di quartiere che pre-sta denaro a famiglie e piccoli commercianti,quello mafioso prende di mira aziende chereputa redditizie: in tempo di crisi anche im-prenditori meglio strutturati possono averenecessità urgente di accedere a crediti pernon perdere commesse e essere così tagliatifuori dal mercato. E in questi casi sololʼusuraio mafioso può essere in grado di mo-vimentare e rendere disponibili ingenti som-me di denaro in breve tempo”.E come cambia il rapporto della vittima

    con questa nuova figura di usuraio?“Eʼ lʼusuraio mafioso, spesso il ragioniere delclan, quello che ne cura gli investimenti, apresentarsi dallʼimprenditore che ha saputoessere in difficoltà, e non il contrario comeaccadeva in passato. Si propone come unasorta di socio, perché se resta identico aquello del cravattaro tradizionale lʼinteresseper la moltipl icazione del denaro elʼespropriazione del patrimonio, lʼobiettivoreale diventa impossessarsi dellʼazienda. Mi-ca fanno credito a tutti, solo alle imprese cherivestono ruoli strategici, che hanno prospet-tive di crescita e stanno attraversando unmomento di crisi momentaneo.Perché se sono aziende così strutturatenon si rivolgono alle banche?“La domanda corretta sarebbe perché lebanche non concedono crediti? Eʼquesto ilvero problema. Preferiscono acquistare Titolidi Stato invece di incentivare lʼeconomia rea-le. Di fatto non assolvendo a questa funzio-ne, finiscono per svolgere un ruolo crimino-geno”.

    PianuraIl Corriere di

    IL RAPPORTO ANNUALE DI SOS IMPRESA

    Sos Impresa è una Associazione nata nel1991 a Palermo per iniziativa di un grup-po di commercianti per difendere la lorolibera iniziativa imprenditoriale, per opporsi alracket e resistere alla criminalità organizzata.Lo sviluppo ed il rafforzamento della rete na-zionale inizia già nell'anno successivo (1992)con la nascita di una serie di organizzazioni lo-cali. L'Associazione in particolare promuovel'elaborazione di strategie di difesa e di contra-sto al racket delle estorsioni, all'usura e a tuttele forme di criminalità che ostacolano la libertàd'impresa. Tutto ciò favorendo sia il diffondersidi nuove iniziative antiracket ed antiusura, siaattraverso la predisposizione di adeguate pro-poste legislative. Inoltre, si impegna a garanti-re assistenza legale e solidarietà agli imprendi-tori vittime del fenomeno mafioso ed in parti-colare a chi è colpito da attività estorsive edusurarie. Tale attività si esplica con la costitu-zione di parte civile nei procedimenti penali.www.sosimpresa.it

    Sul sito www.napolicittasociale.it/Nei giorni scorsi è stata pubblicata questa intervista a Luigi Cuomo, coordinatore regionale diSOS IMPRESA, a cura di Luca Romano e Alessandra del Giudice

    Presentato a Napoli all’Istituto Suor Orsola Benincasa.Presente anche l’associazione antiracket di Pianura

    Usura, il business della crisi

  • MARZO 201299 Il Corriere di

    Il Parco Camaldoli Sud, a pochi passidalla Chiesa San Giorgio, è stato re-centemente ripulito e ristrutturato dal-la IX Municipalità: un ampio campo do-ve i ragazzi della zona possono giocare acalcio e un’area con le giostrine dove lemamme del quartiere possono portare ipropri bambini a giocare. Uno dei 5 par-chi del quartiere, il Parco Camaldoli Sud,e, almeno al momento, uno dei più curati,considerando soprattutto lo stato di de-grado, sporcizia e abbandono in cui è sta-to lasciato, nonostante le promesse e lechiacchiere che vanno avanti da tanto,troppo tempo, il Parco Falcone e Borsel-lino. Il parco, infatti, situato nell’area pe-donale del Corso Duca d’Aosta, area ver-de fondamentale di Pianura, è stata strap-pata agli abitanti del quartiere e sigillata,per l’ennesima volta e da più di un anno,con arrugginiti catenacci. La riqualifica-zione del parco Camaldoli Sud potrebbe,certo, rappresentare una nota positiva al-l’interno del pietoso scenario in cui ver-sano i parchi di quartiere, peccato, però,che a questo come agli altri, manchinorequisiti fondamentali per un’efficace

    “durevolezza” dell’intervento: in primis,un serio presidio di sorveglianza. Ripuli-re e promuovere va bene ma “conserva-re” va ancor meglio: senza sorveglianza,senza telecamere, è dare, ancora una vol-ta, il “via libera” alla proliferazione di attivandalici, quegli stessi atti vandalici, che,come in un circolo vizioso, si sono ripe-tuti all’infinito nelle altre aree verdi del

    quartiere portando alcune, come nel casodel parco Falcone Borsellino, alla chiusu-ra definitiva. Apprezzabili gli sforzi di ri-qualificazione, dunque, ma necessari in-terventi seri, razionali, che facciano final-mente “cambiare la musica” e possanorendere davvero i cittadini pianuresi i ve-ri fruitori di queste aree.

    Emanuela Guarnieri

    di Maria Palma Gramaglia

    Come ogni 17 gennaio presso il santua-rio della Piccola Lourdes a Pianura si èrinnovata anche quest’anno l’usanza dibenedire gli animali e di celebrare una messanel giorno di Sant’Antonio, loro protettore. Aipiedi della collina dei Camaldoli sorge ancoraoggi una piccola chiesa dedicata proprio aSant’Antonio dove anticamente i pianuresierano soliti recarsi con i propri animali per labenedizione annuale. Oggi, grazie a donClaudio De Caro, parroco della Chiesa di SanGiorgio Martire, questa tradizione si ripete esi rinnova, rinvigorita ogni volta da una nu-merosa partecipazione e da una suggestiva atmosfera che ve-de sfilare cani, gatti, galline, conigli. Quest’anno ben quindi-ci cavalli erano presenti alla celebrazione, resa in questo mo-do più caratteristica, soprattutto per i bambini, naturalmente

    i più entusiasmati dalla presenza degli anima-li. La benedizione si è svolta nel piazzale anti-stante il santuario, la messa invece si è cele-brata nella chiesa, visto anche la giornata par-ticolarmente rigida che non ha scoraggiato co-munque tanti dal prendere parte a un appunta-mento diventato ormai irrinunciabile. Si tratta,senza dubbio, di un’iniziativa pregevole, chetuttavia non è l’unica di cui si pregia il nostroquartiere e la nostra parrocchia. Infatti, duran-te le festività natalizie altre iniziative hannocontraddistinto l’impegno di alcuni gruppi in-teressati nell’imbandire un pranzo per i biso-gnosi del quartiere, che sono veramente tanti enon solo extracomunitari. Il gruppo della Ca-

    ritas si è impegnato nella preparazione del pranzo di Natalealtresì il gruppo dell’Associazione San Vincenzo si è occu-pata del pranzo dell’Epifania. In parecchi, così, hanno ritro-vato il sorriso e l’appetito almeno per un giorno.

    RiqualificazioneParco Camaldoli Sud

    Piccola Lourdes: la festa degli animali

    Pianura

    Al santuario di Pianura si rinnova la benedizione del 17 gennaio

  • MARZO 20121010

    Si trasferiscono

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    Corsi e Ricorsi…a cura di Giovanni SpinaPianuraIl Corriere di

    via Campanile, 89 Tel-Fax 081/7268237EE -- mm aa ii ll :: cc oo rr rr ii ee rr ee dd ii pp ii aa nn uu rr aa @@ ee mm aa ii ll .. ii tt

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    EditoreAssociazione Il Grillo

    Coordinatore di redazioneAugusto Santojanni

    RedazioneMargherita Balestrieri, Rosa Caputo, VincenzoMaria Catuogno, Salvatore Cuomo, FabioEsposito, Rosaria Esposito, Alessandro Etzi,Maria Palma Gramaglia, Emanuela Guarnieri,Linda Iacuzio, Simona Pasquale, AngeloScarlatella, Floriana Sorvino, Giovanni Spina,Simona Testa, Giuseppe Sebastianelli, ValerioBianco, Antonio LongobardoResponsabile della privacy, legge 675/96

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  • MARZO 20121111

    di Augusto Santojanni

    Il 7 febbraio, nella chiesadi San Giorgio, gremitada parenti, conoscenti,religiosi e cittadini, donRaffaele Castiglione, già pa-dre generale dei Vocazioni-sti, suo grande amico e con-fratello, ha officiato il rito

    funebre di don CastreseBaiano, scomparso a 80 an-ni dopo lunghe sofferenze.Con semplicità e cordiali-tà, proprie del suo stile, neha ripercorso tutta la vicen-da umana ed i più di 50 annidi onorato sacerdozio nellagrande famiglia dei Voca-zionisti.

    Don Baiano aveva cono-sciuto direttamente don Giu-stino. Era uno degli ultimidiscepoli ancora viventi e,fin da quando incominciò afrequentarlo, nutriva per ilBeato devozione e venera-zione. Negli ultimi anni del-la sua vita, sentendosi veni-re meno le forze, era angu-stiato dal pensiero di nonpotere essere presente alprocesso di beatificazionedel parroco di Pianura. Quelgiorno, il 7 maggio dell’an-no scorso, quando arrivò laproclamazione dal Vaticanoe tutto il popolo di Pianura el’intera comunità cattolicapartecipò al grande evento,fu certamente fra i più felicidella sua esistenza. Parlavospesso con lui, essendo suoamico e amico della sua fa-miglia. “Dopo la beatifica-zione,- mi disse un giorno-don Giustino non solo saràpresto Santo, ma, per i suoi

    grandi meriti anche nelcampo della teologia, sarànominato Dottore dellaChiesa”.I suoi giudizi non erano mainé banali, né scontati. Sape-va vedere al di là delle ap-parenze e, sicuramente, nonera il “prete tradizionale”,perché sempre curioso, at-tento ed interessato a tuttociò che rappresentava larealtà. Nella dialettica, chespesso sfociava nella pole-mica, era veramente eccel-lente. Penso che per questo,nella sua omelia, padre Ca-stiglione lo ha definito, conun eufemismo, “ spirito vi-vace”.Don Baiano, dopo un per-corso lungo e difficile, di-ventò prete nel 1959; da al-lora l’impegno nell’Ordinedei Vocazionisti fu totale:hacontribuito, con la sua tena-cia e il suo spirito di inizia-tiva, a fondare numerosissi-

    me “Case Vocazioniste”,sparse in Italia e nel mondo.E’ stato Vicario Generale eRappresentante Legale perlungo tempo dell’Ordine;ma, sicuramente, l’incaricopiù gradito fu quello di “maestro dei novizi “, cheegli ricoprì per sei anni congrande dedizione. Finchè leforze lo hanno sorretto è sta-to un pilastro fondamentalenella vita della Congrega-zione ed un sicuro punto diriferimento ed un grandeesempio per i tanti noviziche, nel rispondere allachiamata del Signore, eranoassaliti da dubbi e perplessi-tà che ne potevano metterein forse la vocazione.Adesso finalmente riposa e,come tante volte ha detto, èandato a raggiungere il Bea-to, suo maestro adorato.

    LA SCOMPARSA DI PADRE CASTRESE BAIANO

    Il Corriere di

    Si è spento uno degli ultimi discepoli diretti del Beato Giustino Russolillo Pianura

    Giovedi 2 febbraio,di buon mattino o nel cuore della notte(dipende un po' dai punti di vista....erano comunque lequattro!) Insieme con mia moglie ed altre 50 persone, inpulman organizzato dalla instancabile maria luisa polverino ,miaggrego alle 25mila persone che hanno affollato il palasport diponticelli:c'e' l'incontro di preghiera con miriana, una delle veg-genti di Medjugorie.Risulta evidente che la marea umana li' presente viene attirata inparticolar modo dalla notizia che oggi ci sara' l'apparizione del-la madonna,cosi' come avviene da 30 anni ogni 2 del mese.Canti, preghiere, l'adorazione eucaristica e la recita del santo ro-sario sono il filo conduttore dell'intera mattinata,che trova il suomomento topico nell'arrivo della veggente,una normalissima edolcissima signora dai capelli biondi tinti.D'improvviso,intorno alle 8 e 45, un silenzio tombale interrom-pe le estenuanti preghiere, perche' si intuisce che la madonna e'li' davanti ma un po' piu' in alto rispetto a miriana che pregasull' inginocchiatoio.La veggente con le mani giunte annuisce a tratti, con il voltoall'inizio lievemente sorridente, ma via via piu' preoccupato edinfine rigato da evidenti lacrime.Gli otto minuti della presunta apparizione sembrano eterni,mala curiosita' lascia ben presto il posto al raccoglimento,alla pre-ghiera silenziosa, alla struggente speranza, alla umile devozio-ne. Questo e' il vero miracolo!? Emerge la richiesta lacerante diaggrapparsi a qualcosa di buono,ai valori di una vol-ta,allontanarsi davvero dal rischio della solitudine e soprattuttoal bisogno di stringere una mano tesa.E' questa l'aria che ho respirato in tutte e cinque le ore che hotrascorso in quel palasport!Usciti con una compostezza esemplare, mi imbatto in un al-tro...prodigio:il sole roteava vorticosamente, girava come unatrottola, cambiava colore, forma, non accecava.Sono stato reale testimone di un fenomeno fisico,di una sugge-stione di massa o di un evento soprannaturale?Che importa!non cerco una risposta, mi basta essere certo chelassu' qualcuno mi ama!! Ed e' su questo che veramente non hoalcun dubbio!

    Antonio Longobardo

    SACRA APPARIZIONE E PRODIGIODEL SOLE AL PALAVESUVIO:TESTIMONIANZA DIRETTA

  • MARZO 20121212“Gli schiavi felici sono i nemicipiù agguerriti della libertà.”Marie von Ebner EschenbachIl Muro di Vetro del signor Li-bero Mercato

    Quella sera, Gennaro sta-va passeggiando per ilCorso. “Emi’, lo sai che la Reginad’Inghilterra, in una sola battutadi caccia, ha portato a casa unadecina di volpi...?”.“Genna’, e tu lo sai che io, ieri,in una sola battuta di marciapie-de, ho portato a casa una decinadi porci? Poi, è venuta la Finan-za a rovinarmi la festa: adessoanche noi zoccole dobbiamofarci pagare con la Carta di Cre-

    dito…”.“Ma perché, Emi’, tunon emetti la ricevutafiscale?”.Vide al semaforo Ka-led, che discutevaanimatamente con iFinanzieri, poichévendeva i fazzoletti dicarta, senza aver pre-ventivamente apertola partita IVA, mentre i Vigilistavano sequestrando trenta eu-ro di merce a Ming-Mong.Alla Posta incontrò zia Carme-la, alle prese con l’apertura delc/c fiscale, ove depositare la suaingente pensione sociale di 450euro, da passare al vaglio dellaFinanza.Salutò poi Fernando, precario a

    vita, tutto eccitato perun contratto a termi-ne di tre mesi pressouna ditta di Caivano:svègliati alle cinquedi mattina, prendi ilpullman, poi il tramfino alla stazione, poiil treno, e poi… e poifàttela a piedi, perchéfino alla fabbrica c’è

    solo la pediculare…: il tutto perla fantastica cifra di seicento eu-ro lordi al mese.Gennaro guardò sconsolato ilsuo portafogli: è vero, il parrocodall’altare ripeteva spesso:“Beati i poveri, perché di essi èil Regno dei Cieli!”. Ma Genna-ro non pensava proprio di esserebeato, in quella povertà, che la

    sua famiglia si trascinava avantida secoli, e che si trasmetteva aiposteri, come una brutta malat-tia ereditaria.Gennaro gettò uno sguardo airistoranti, ai bar, ai teatri: è ve-ro, erano pieni di gente, comeaveva affermato il nostro ex-Ca-ro Leader. Ma, chissà perché, aGennaro quelle facce eranocompletamente sconosciute: e lasera si ritiravano tutte dall’altraparte del Muro, in ville ben ar-redate, in case in collina con vi-sta mare. E la mattina non dove-vano svegliarsi all’alba, per pro-curarsi il pane quotidiano: tanto,c’era chi lavorava per loro. E sequalcuno, come Gennaro, osavalamentarsi, subito gli venivaspiegato che la colpa non era lo-ro, ma del signor Libero Merca-to…Il signor Libero Mercato, dasempre, viaggiava con le Borsesotto gli occhi: all’alba, ficcavail naso nelle flatulenze dei Mer-cati Asiatici. Nel pomeriggio,spostava la sua attenzione aglisternuti delle borse Europee; lasera si rilassava con le urla dellachiusura di Wall Street. Lui par-lava una lingua strana, fatta diindici MIB-tel e Down-Jones,spread e Deutsche-Bund, BCE eFMI, BOT e CTT. Nel suo mon-do perfetto, il signor LiberoMercato riciclava di tutto: so-prattutto il denaro sporco, cheveniva trasformato in TitoliSpazzatura, per gonfiare il Bi-lancio degli Stati in fallimento.Grazie a Lui, lentamente, mainesorabilmente, il Progetto Fi-nale andava avanti: la costruzio-ne di un Muro di Vetro, più lun-go della Muraglia Cinese, piùalto dell’ex-Muro di Berlino,più resistente del Palazzo di Ve-tro dell’ONU: un Muro, in ap-parenza innocuo e trasparente,ma di fatto invalicabile, per di-videre gli Oppressori dagli Op-pressi. Il signor Libero Mercato com-prava vestiti, cuciti a mano dabambini indiani, scarpe assem-blate da bambine cinesi, bananeraccolte da bambini africani.Importava in Europa ragazzedell’Est, per riempire i marcia-piedi, raffinava droga, da ven-dere a tonnellate nelle città delMondo, raccoglieva pomodoritramite immigrati mal pagati,apriva ristoranti in tutto il mon-do, dove la Cucina Tipica napo-letana veniva messa in tavola daindiani e pakistani.Il signor Libero Mercato regala-va a pochi quel benessere, chein realtà era il malessere di mol-ti: e sulla sfortuna degli altri,Lui costruiva la sua fortuna. Manoi occidentali, si sa, siamo de-boli di cuore, e non vogliamovedere soffrire nessuno. E sia-mo anche tolleranti: ci basta chei deboli vadano a soffrire un po’più in là: lontano dagli occhi,lontano dal cuore. Che se nestiano buoni, a marcire nelle lo-ro terre, facendo attenzione aquei brutti tipi, che le terre glie-le rubano da sotto i piedi. E chenon si permettano di dire chequei brutti tipi siamo noi: se no,le bombe intelligenti che cistanno a fare? Quelle sì, che ca-piscono tutto e fanno capire atutti come stanno le cose.Quello che la gente comune non

    capiva era che, ormai, il signorLibero Mercato era pronto perla Mossa Finale: dietro quelMuro di Vetro, che i ricchi in-nalzano e che la gente normalenon riesce mai ad abbattere, pia-no piano Lui stava mettendo an-che noi, gente normale, che ab-biamo contribuito a renderequel Muro sempre più resistenteed invalicabile, ricevendo incambio le briciole, che Lui ci halanciato, per tenerci buoni. E così, mentre noi ci accapiglia-mo per il pane quotidiano, che ilPadre Nostro ci dà, ma ce lo fasudare, il signor Libero Mercatocompra campi di grano e brac-cia di contadini affamati e alzail prezzo delle nostre briciole. E mentre noi facciamo due filealla Posta, una per ritirare lapensione ed una per ridarglielaindietro, sotto forma di bolletteda pagare, i ricchi fanno la filaai confini della Svizzera, per an-dare a depositare quello chehanno tolto a noi gente normale,evadendo quelle tasse, che a noici tolgono in partenza dagli sti-pendi e dalle pensioni. Gennaro a scuola non era statobravo in matematica: ma non glifu difficile capire che cento mi-liardi di evasione fiscale annuacorrispondevano a 7 milioni dinuovi stipendi annui da mille-quattrocento euro al mese, allafaccia della disoccupazione…!Ma Gennaro sapeva pure che,fin dall’età della pietra, chi ave-va la clava più grossa comanda-va sugli altri. Dopo la clava, cisono stati gli archi e le frecce, epoi le spade, e poi i fucili, e poile bombe cretine, e poi le bom-be intelligenti...: fino ad arrivareoggi al signor Libero Mercato,che detiene l’arma più potentedi tutte: il Denaro. Un tempo sivalutava un uomo per quelloche era, per quello che valeva,per quello che poteva insegnareagli altri sul modo di stare cor-rettamente a questo mondo. Og-gi un uomo si valuta per quantoDenaro ha: e a chi ha più solditutto è lecito. “Non è stato così,in Italia, negli ultimi venti anni?-pensò Gennaro-. Non sarà cosìper i prossimi anni, anche colVangelo del Nuovo Caro Lea-der? …Lo chiamavano Trinitàdei Monti: 1) Tasse (più alte perchi già le paga), 2) Liberalizza-zioni dei Taxi e delle Farmacie(per non andare a comprare apiedi le medicine), 3) Tocco Fi-nale: una Spolveratina ai GrandiPatrimoni (aumento della Tassadi Circolazione dell’Aereo Pri-vato e del Grattino del Parcheg-gio del Super Yacht a Monte-carlo). E se la Finanza, per unistante, varcava il Muro di Vetroe chiedeva spiegazioni su va-canze da nababbi a Cortina o sucome fa un sedicente nullate-nente a viaggiare in “Ferrari”o acomprare un quadro di VanGogh, gli abitanti della Città diVetro si incazzavano pure, la-mentandosi che, per Bacco,l’Italia è diventato uno Stato diPolizia…

    LE STELLE…di Maga FloOROSCOPO Marzo 2012

    TORO (20/04- 19/05)

    marzo 2012 sarà per voi un me-se di relax, in cui vivere e trarre

    profitto da tutto quello che avete seminatonei mesi passati. Evitate di dare troppaconfidenza a chi conoscete da poco, siatesicuri di voi stessi.

    Dott.Giovanni Spina

    CANCRO (21/06- 21/07)

    il periodo è di quelli che vi ve-dranno assolutamente al centro

    dellʼattenzione. Cercate di non attirare sudi voi lʼinvidia del prossimo, ma siate as-secondanti qualora sappiate di avere lepossibilità di esserlo.

    ARIETE (20/03- 19/04)

    il periodo non è forse dei più bril-lanti, ma le occasioni per distin-

    guervi di certo non mancheranno. Abbiatecura di voi stessi e sappiate attendere ilmomento giusto per compiere le sceltegiuste.

    GEMELLI (20/05- 20/06)

    il vostro oroscopo marzo 2012sarà a voi assolutamente favo-

    revole. Non esitate a mettere in discussio-ni posizioni che tenete ferreamente dalungo tempo, potreste pentirvene: cercatedunque di essere più elastici.

    LEONE (22/07- 22/08)

    il mese è di quelli giusti per fareprogetti per il lungo periodo. La vo-stra lucidità e fermezza saranno

    utile guida nello scegliere decisioni che po-tranno senza dubbio cambiare in megliomolte circostanze.

    �VERGINE (23/08- 21/09)

    un mese di transizione che verdàconsolidare tante delle abitudini a

    cui ormai date meno peso. Sappiate nondare tutto per scontato neʼ da parte vostraneʼ da parte del prossimo, e abbiate curadella vostra immagine in pubblico.

    SCORPIONE (23/10- 21/11)

    prestate attenzione alle situazioniin cui verrete coinvolti, e cercate

    di dare il giusto peso a chi vi sta a fianco.Evitate compagnie e consigli di chi potrebbedistogliervi dai vostri solidi e giustificatissimiobiettivi.

    CAPRICORNO (23/11- 19/01)

    lʼentusiasmo che vi anima in que-sto periodo è davvero forte e

    sembra non lasciarvi in ogni occasione.Questo rappresenterà unʼindubbia circo-stanza vantaggevole rispetto ai vostri con-correnti. Non sottovalutate le vostre possi-bilità.

    PESCI (18/02- 19/03)

    il periodo è quello giusto percurare la forma fisica e i vostri passa-tempo preferiti. Non sentitevi in colpaper qualche piccola distrazione chesarà senzʼaltro ricreativa e meritevole.Non trascurate i vostri affetti e la vo-stra famiglia.

    BILANCIA (22/09- 22/10)

    il mese di marzo 2012 saràquello giusto per riflettere sul da farsi.Tante le incertezze che andrebberochiarite con razionalità e non affidan-dosi alla sorte neʼ ai consigli spessonon disinteressati degli altri.

    SAGITTARIO (22/11- 20/12)

    il periodo sembra non coinvolgerviper nulla. Sembra che bastiate a

    voi stessi, ma spesso, anzi, molto spessopotrebbe accadere che vi sbagliate. Cerca-te la vita sociale quanto è necessario edevitate la clausura.

    ACQUARIO (20/01- 17/02)

    il mese di marzo è per voi unmese di pausa, non affrettatevi. Cer-cate soddisfazione anche dalle piccolecose e non sentiate la necessità di do-ver fare per forza qualcosa per diver-tirvi e sentirvi in forma.

    PianuraIl Corriere diIl Muro di Vetro del signor Libero Mercato

  • MARZO 20121313

    La Comunità Palestinese è sta-ta riconosciuta dal Comune diNapoli come “realtà necessa-ria e indispensabile per l’attuazionedi qualsiasi progetto che riguardi laPalestina”, così come ha dichiaratoil sindaco de Magistris durante laseduta plenaria del Consiglio Comu-nale del 20 dicembre alla presenzadell’ambasciatore palestinese. Ab-biamo intervistato il dottor KurtamShafik, medico conosciutissimo daipianuresi e P residente della Comu-nità Palestinese in Campania.Dottor Shafik, da quanto tempo laComunità palestinese opera inCampania? La comunità napoletana è una delleprime in Italia, ha infatti circa 40anni di vita. Di cosa si occupa la Comunità?Si interessa soprattutto di dare soste-gno ai membri della Comunità, allaloro integrazione dal punto di vistasociale e lavorativo, di creare movi-menti di opinione verso la giustezzadella causa palestinese. Organizzate iniziative particolaridurante l’anno?Si, organizziamo attività su ogni li-vello: ogni anno c’è il concerto della

    pace, allestito insieme avarie associazioni cultu-rali e politiche napoleta-ne. Realizziamo poi con-vegni con scrittori, poli-tologi e attori per far co-noscere la cultura pale-stinese alla nostra cittadi-nanza. Siamo inoltre incollaborazione con laRegione Campania,l’Ospedale Santobono eil Monaldi per curarebambini palestinesi congravi patologie e soste-niamo amici napoletaniche vogliano recarsi inPalestina per effettuare presidi dicontrollo sulla legalità e il rispettodelle leggi. Collaboriamo, infine,anche con l’Università degli studi diNapoli l’Orientale e la facoltà di Ar-chitettura per il recupero di aree ar-cheologiche in Palestina. Contro chi si rivolgono, attual-mente, le vostre principali batta-glie?Boicottiamo i prodotti e le merciisraeliane che entrano nel territoriotrasgredendo le leggi internazionali ,siamo contro tutte quelle società che

    collaborano con Israeleper lo sfruttamento del-le risorse della Palesti-na, in particolare controPizzarotti, una societàche collabora alla co-struzione della metro-politana di Napoli eche ha vinto un appaltoin Israele per una lineaferroviaria passante perterritori palestinesi: unprogetto che toglie, inpratica, la terra ai con-tadini palestinesi.In che modo si otter-rebbe la pace?

    Israele deve riconoscere lo stato pa-lestinese nei confini del 1967, ga-rantire i confini liberi e sicuri per ilnuovo stato palestinesee trovare so-prattutto una soluzione per i tantissi-mi profughi palestinesi, privati nonsolo della loro terra, ma anche dellaloro identità, consentire inoltre lacostruzione della capitale Palestine-se a est di Gerusalemme, liberare iprigionieri politici e dare sostegnoall’economia palestinese consegnan-do le ritenute fiscali e doganali esmantellando le colonie, consenten-

    do così una continuità territorialepalestinese. Quali sono le motivazioni che im-pediscono questa pace?Innanzitutto non esiste una leaders-hip palestinese forte e Israele puòconsentirsi il lusso di trasgredire atutte le leggi internazionali, la co-munità ebraica in America è nume-rosissima, e di conseguenza agliUSA non conviene essere contro diloro e fermare la loro espansione.E qui come sono i rapporti con lacomunità ebraica?Rapporti istituzionali non ne esisto-no, ma ci sono molti ebrei che cre-dono nella giustezza della nostracausa.E a Pianura opera la comunitàPalestinese?Certo! La comunità è partner attivodi Iara, progetto patrocinato dal Co-mune di Napoli che fa parte della re-te nazionale per rifugiati richiedentiasilo politico. Io, in qualità di medi-co, presto assistenza a questi ragaz-zi, che sono ospitati in alcune strut-ture di Via Rigoletto a Pianura.

    Emanuela Guarnieri

    Lo scorso 19 gennaionel teatro denza deipadri barnabiti aposillipo e' stato rappre-sentato il musical “il beatogiustino, una vita da san-to”.La neonata compagniadella santa famiglia voca-zionista di pianura ha fattorivivere sulla scena la ce-lebre figura di don giusti-no, mettendo in risalto lasua beata esistenza e lesue meravigliose opere.daun testo di antonio espo-sito e sotto l'abile regia digiorgio pacileo,una bellapagina di storia vera e' sta-ta scritta in una seratascandita da dolcissimemusiche,appassionantidialoghi e suggestive co-reografie.Il piccolo ma accoglienteteatro era gremito comun-que da un pubblico atten-to,impegnato al massimoed entusiasta del difficilelavoro portato in scena damaturi protagonisti di tea-tro ed esordienti in erba,ma tutti ugualmente efrancamente emozionati.Che dire poi della sorpren-dente somiglianza fisicadel giustino giova-ne,interpretato magistral-

    mente da angelo fusco e diquella di me scriven-te,indegno interprete delsanto parroco pianurese.ungrazie di cuore va ovvia-mente a tutti glia ltri inter-preti,i cui nomi sarebbeoltremodo lungo elencare.Una folta rappresentanzadei padri e delle suore vo-cazioniste applaudiva concommozione i vari quadriscenici, a tal punto daproporre all'unanimita' unaseconda replica da rappre-sentarsi questa volta a pia-nura, permettendo cosi'che questa bella opera di-vulgativa possa essere ap-prezzata da un pubblicopiu' numeroso ed esigente.

    Appuntamento dunqueper il 5 maggio alle ore 20nella chiesa santa famigliadel nuovo tempio,durante ifesteggiamenti del primoanniversario della beatifi-cazione di giustino mariadella trinita'.Permettetemi infine unapiccola chiosa polemicache rivolgo a coloro chesottovalutano la funzionedel teatro, anche come te-stimone di devozione ver-so il nostro beato. Per noiil teatro e' divulgazione,c u l t u r a , a g g r e g a z i o n ee....impegno sociale! Enon finisce qui .li aspettia-mo il 5 maggio!

    Antonio Longobardo

    IL BEATO GIUSTINOMARIA DELLA TRINITA' RIVIVE...SULLA SCENA!

    Il 3 ed il 10 febbraio unfolto pubblico ha gremitole sale del ristorante villaastronia di agnano,per due se-rate di solidarieta'.il ricavato e'andato interamente e rispetti-vamente alla casa famiglia“oikos” con sede al rionetraiano,che ospita bambini ab-bandonati o privi di genitori, eall'associazione “volontariatovincenziano”, che assiste fa-miglie bisognose del quartieredi pianura.E' sempre vivo e soprattuttocostante questo impegno so-ciale di associazioni che sulterritorio e a titolo del tuttogratuito offrono parte del pro-prio tempo per l'assistenza el'accoglienza dei piu' bisogno-si: e' questa la vera carita' cri-stiana.

    Canzoni, karaoke e balli digruppo hanno fatto da cornicead una cena degna di questonome, con antipastini varii,assaggio di pasta e fagioli epenne all'arrabbiata,vitello alforno con patate,dolce e caffe',il tutto innaffiato da un buonvino della casa.Un grazie di cuore veramentedoveroso per la disponibilita' apeppe passero, anna e crescen-zo basso,miei compagni diviaggio da moltissimi anni ebene prezioso per la necessa-ria animazione musicale: miaccompagnano in queste sera-te che resteranno indelebilinella nostra memoria, persempre.

    A.L.

    DUE SERATE DI SOLIDARIETA'ALL'INSEGNA DELLA MUSICA

    Il Corriere di

    Intervista a Kurtam Shafik, presidente della Comunità Palestinesein Campania e medico pianurese

    Pianura

  • MARZO 20121414 PianuraIl Corriere di

    Il naufragio della Costa Concordia, avvenuto pochimesi fa ha suscitato nella gente un miscuglio di senti-menti e molta emozione. Intensa è stata la commozione,innanzi tutto, per le povere vittime dell’incidente. Ognipersona scomparsa ha dietro di se una tragedia familia-re che non si colmerà, purtroppo, mai. Le vittime sonostate 32, di cui 15 ancora risultano disperse. Trentaduepersone, di diversa età e diversa nazionalità, unite da undestino atroce in quella che doveva essere una vacanzao un periodo di lavoro.Tra le tante storie figura anche quella del giovane batte-rista e bassista pugliese Giuseppe Girolamo, 30 anni. Siera imbarcato a bordo della Concordia come batteristadella band Dee Dee Smith. L’ultima volta che è statovisto era sul ponte. Alcuni testimoni hanno raccontatoche, pur avendo già preso un posto sulla scialuppa disalvataggio, l’ha lasciato a un bambino. Per il musicistasi sono mobilitati tutti i suoi amici, che hanno invaso divolantini l’Isola del Giglio e di messaggi le bacheche diFacebook. Ma risulta tuttora disperso. La più giovanevittima è stata la piccola Dayana Arlotti, di soli 6 anni.Ma per ciascuna delle 32 vittime è doveroso esprimereil più profondo cordoglio. La vicenda ha commosso ilmondo intero.Non casualmente il naufragio della nave Concordia hariportato alla mente di molti un’altra tragedia avvenutain circostanze, per certi versi simili, esattamente 100anni fa. Nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 nau-fragò, al largo delle coste statunitensi, la nave Titanic,portando con sé nelle profondità del mare oltre 1500vittime. Le analogie tra queste due storie sono tante:innanzi tutto si tratta in entrambi i casi di giganti del

    mare creduti inaffondabili. In entrambi i casi l’uomo(nelle persone dei comandanti Francesco Schettino eEdward John Smith), accecato dalla sua superbia, haosato sfidare la natura, credendosi onnipotente. Il puntoè che l’errore umano che ha accompagnato entrambe levicende è stato pagato con la vita da innocenti e ciò èterribilmente ingiusto e atroce.La storia del Titanic è stata raccontata da JamesCameron in un film del 1997. Pur trattandosi di unkolossal, con evidenti risvolti di profitto economico, illungometraggio di Cameron ha ricostruito la tragediadel Titanic con notevole attendibilità, grazie al frutto diindagini e ricerche approfondite realizzate attraverso lepiù moderne tecnologie. Non manca nel film il rispettoper la tragedia umana che è scaturita dal naufragio delcolosso marino avvenuto 100 anni fa. Il film è stato pre-miato con ben 11 premi Oscar e ha portato alla notorie-tà mondiale gli attori Kate Winslet (Rose) e LeonardoDi Caprio (Jack).Anche la cantante canadese Celine Dion giunse alla

    notorietà internazionale grazie a questo film. Era infat-ti l’interprete del brano My heart will go on, che facevaparte della colonna sonora della pellicola che narra latragica vicenda del Titanic. Ma pochi sanno che CelineDion in questo film non doveva cantare. La musica delbrano di cui vi parlo era stata scritta dal compositoreinglese James Horner. Egli è un esperto di musiche perfilm. Tra i suoi lavori musicali ricordo alcuni legati apellicole di grande successo: L’uomo senza volto eBraveheart di e con Mel Gibson, Apollo 13 con TomHanks, A beautiful mind interpretato da Russell Crowe,La tempesta perfetta con George Clooney e più recen-

    temente Avatar e il bellissimo film sull’olocausto Ilbambino col pigiama a righe. Ma James Horner è auto-re di molte altre colonne sonore e tutte di film moltoconosciuti. Tuttavia è con Titanic che raggiunse la noto-rietà planetaria, non tanto lui quanto la sua musica. Myheart will go on è senz’altro una delle canzoni più cele-bri al mondo. Il brano era nato senza parole. Dovevaessere una ballata di ispirazione popolare che riecheg-giava le atmosfere della tradizione celtica. Lo strumen-to protagonista del brano doveva essere l’Irish whistle,una specie di flauto dolce usato da irlandesi e scozzesinelle loro musiche tradizionali. Ma in seguito il brano siè arricchito della voce di Celine Dion, quando l’autoresi rese conto che, pur essendo meravigliosa, la solamelodia non bastava a rappresentare un evento cosìdrammatico e doloroso.Nella finzione Jack lascia posto a Rose su una tavola dilegno che, separandola dalle acque gelide dell’oceano,la salva dall’assideramento. Ma Jack, immerso in quel-le acque, non sopravvive. E per questo lei gli rappre-senta in questa ballata un amore eterno, che sfida iltempo, lo spazio e la morte. Wherever you are…(ovunque tu sia) you are here in my heart … (sei qui nelmio cuore).Semplici parole esprimono a volte concetti universalimeglio di tanta retorica. Vorrei che stavolta Rose can-tasse la sua ballata sentimentale per le 32 vittime dellaCosta Concordia. Ed io vorrei tanto accompagnarla conun soffio di note in sottofondo, fatte magari con un flau-to irlandese.

    di Maria Palma Gramaglia

    Grande festa a Pianura per i100 anni del Sig. BartolomeoVarchetta classe 1912 che di-

    venta il nonno più anziano del quar-tiere. Una lunga vita vissuta in un al-ternarsi di momenti difficili, di emo-zioni, di paure, di serenità, di affetti edi amicizia che il Sig. Bartolomeo hatrascorso con intensità e dedizione.Tra i passaggi più importanti la guer-ra che ha combattuto nelle fila deivigili del fuoco, i problemi di lavoro,il duro lavoro di contadino prima edi muratore dopo, le nozze con Car-mela Di Vicino nel 1941, la nascitadi 4 figli, e di un quinto, morto pocodopo la nascita. Gli hobby a cui sidedicava erano la caccia e la coltiva-zione di un po’ di terra. Rimasto ve-dovo da circa tre anni, è amabilmen-te accudito dalla figlia Giovanna,con la quale vive e dai tre figli Feli-ce, Giorgio e Giustino, che quotidia-

    namente lo assistonoanche se il Sig. Barto-lomeo è autonomo eanche fin troppo arzil-lo. Sorprende per lasua memoria nel rife-rire i tempi passati, so-prattutto quando ricor-da Don Giustino Rus-solillo, con il quale dagiovane “mangiava lepastarelle” e dal qualesi confessava. A 80anni in seguito a seriproblemi di salute, per

    i quali è stato ricovera-to e si era temuto il peg-gio, pare abbia sognatoDon Giustino che lo

    rassicurava e lo invitava a tornarsenea casa. Con gli occhi pieni di lacrimeil Sig. Bartolomeo racconta questosogno per poi ricordare ancora i tem-pi dell’infanzia, quando frequentavale scuole elementare (oggi 8° Circo-lo) e di come non ha mai conseguitola licenza che ha ottenuto, ormaiadulto, solo durante il servizio mili-tare. Ancora si commuove ricordan-do il padre e di come in seguito auna rovinosa caduta da un albero dipere sia morto a soli 67 anni. Il 7febbraio, giorno del suo compleannoi figli hanno voluto festeggiarel’evento con una festa presso il risto-rante da Bartolo a Monteoliveto aPianura. Qui i 4 figli, i 9 nipoti, i 4pronipoti, i fratelli e le sorelle (quellisopravvissuti) sono convenuti ad unacena che si è conclusa con il tagliodella torta e le foto ricordo del Sig.Bartolomeo che emozionato e stancoha ringraziato tutti. A noi non restache augurargli ogni bene e altri annipieni di serenità e di gioia.

    CANTI FLEGREI di Angelo Scarlatella

    BARTOLOMEO VARCHETTA:I MIEI PRIMI 100 ANNI

    Bartolomeo Varchetta assieme alla figliaGiovanna e al figlio Giustino

    L’Accademia Gigante,da sempre impegna-ta nella valorizza-zione dell’arte napoletanadell’800 e del primo ‘900,apre il suo spazio espositivoanche all’Arte Contempora-nea, proponendo una riccaselezione di opere di maestrinazionali ed internazionali,appartenenti a varie tendenzema tutti di elevato valore arti-stico. La mostra ha quindiuna doppia valenza: da unaparte, con circa trenta opereinedite, presenta il panoramadella pittura figurativa napo-letana della prima metà del‘900 con opere di artisti co-me Crisconio, Viti, Villani,Bresciani, Capaldo, GuidoCasciaro, Chiancone, Verdec-chia e numerosi altri. Questimaestri, pur differenziandosil’uno dall’altro per linguaggi espressivi e tec-niche esecutive, sono tutti accomunati dall’in-tento di rinnovare la pittura napoletana, attin-gendo alle innovazioni d’oltralpe per poi de-clinarle in uno stile del tutto personale, senzamai dimenticare la tradizione pittorica da cuiprovengono. Nelle opere di questi artisti la fi-guratività, pur conservando lo strettissimorapporto con la realtà da cui nasce e da cuinon può e non vuole prescindere, veste nuovipanni grazie ad una tavolozza che diventasempre più “dissacrante”, a un colore che si fapiù corposo fino a grondare, talvolta, dalle te-le ed a un modus operandi che si traduce inun gesto rapido e sintetico, ma al contempocapace di plasmare forme chiare e comprensi-bili (si veda: Antonio Bresciani, “La pausa”).Dall’altra parte, la prestigiosa rassegna propo-ne un gruppo di maestri napoletani della se-conda metà del ‘900, alcuni tuttora operanti,(De Falco, De Stefano, Pisani ed altri più gio-vani) e di maestri di fama nazionale come:

    Renato Barisani, noto espo-nente della corrente astratta,Franco Angeli, rappresentan-te del filone Pop italiano,Franz Borghese, ironico e ta-gliente pittore dei conformi-smi sociali, Bruno Donzelliche, nelle sue opere citando igrandi artisti del ‘900, rendeloro un personale omaggio,Riccardo Licata silenzioso emetodico maestro della pittu-ra segnica e Marco Lodolache si riavvicina al Pop ame-ricano accentuandonel’aspetto decorativo. Il grup-po (che comprende anche al-tri pittori) si chiude simboli-camente con Marc Kostabi(si veda: “Polimorphous Per-fection”), novello Andy

    Wharol per modalità operati-ve, Alfredo Avitabile - fon-datore dell’ Accademia G. Gi-

    gante e pittore di intensa emozionalità - e conil padre di questi, quell’Emilio Maria Avitabi-le ancora poco indagato e interessante ideato-re della pittura fusionale.

    Margherita Balestrieri

    Ballata per un naufragio

    Bresciani Antonio“La pausa”

    Kostabi Marc, “Polymorphous Perfection”

    All’ Accademia Giacinto Gigantes’inaugura la mostra

    DIALOGHI PITTORICI TRA ‘900 NAPOLETANO E MAESTRI CONTEMPORANEI

  • MARZO 20121515 PianuraIl Corriere di

    L'Associazione "NOI VITTIME DELCONSUMO", sensibilizza tutti a riflet-tere sul caro carburante che in questigiorni sta avendo ricadute impressionanti nelletasche degli automobilisti e non solo.Non se ne può davvero più, la benzina ha rag-giunto livelli ormai intollerabili, e occorre tenerpresente il fatto che ogni aumento agisce poi damoltiplicatore "micidiale" sui prezzi e sulle tarif-fe di ogni bene e servizio.Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno gliaumenti sono a dir poco impressionanti, la benzi-na è passata da 1, 46 a 1,80 euro a litro, un rinca-ro dovuto ad un inverosimile aumento della tassa-zione , ma che si traduce poi in un aggravio inso-

    stenibile e spaventoso per le famiglie già marto-riate dalla crisi.Per questo è urgente intervenire in maniera deter-minante in questo settore .Noi come associazione in difesa del consumatoreproponiamoprima di tutto di insistere con maggiore determi-nazione sul versante delle liberalizzazioni ancoramarginali e poco incisive per quanto concerne icarburanti; poi magari di aumentare la concorren-za nel settore, permettendo a tutti i gestori di ri-fornirsi da chi applica il prezzo più conveniente,in maniera tale da trasmettere il beneficio di unprezzo più contenuto al consumatore finale ( ciòche accade alle pompe bianche che praticano

    prezzi più bassi di 10-11 centesimi rispetto la me-dia).Per tanto occorre intervenire su un duplice ver-sante, disponendo una serie di controlli e verifi-che per contrastare in maniera decisa le intollera-bili speculazioni che spesso si verificano in que-sto comparto ed insistere al fine di ridimensiona-re le tassazioni ormai divenute insostenibili.Per queste ed altre battaglie l'associazione “NOIVITTIME DEL CONSUMO" ( sita in via Rug-giero il Normanno 16 Pianura tel/fax 0815887847) è al tuo fianco, lotta per difendere i tuoidiretti, consultaci anche sul sito e faremo sentireanche la tua voce.

    R.C.

    L’ASSOCIAZIONE CONSUMATORI CONTRO il CARO BENZINA

    La crisi si fa sentire e la contra-zione dei prestiti delle banchea famiglie e imprese rappre-senta un segnale preoccupante per-ché vuol dire che c’è sempre menolinfa per alimentare l’economiamentre si sta viaggiando verso unanno di recessione. Le cifre diffusein questi giorni dalla Banca d’Italiahanno segnalato il fenomeno che leimprese, soprattutto le più piccole,stanno denunciando da tempo e cioèla restrizione delle condizioni delcredito con rischio di “creditcrunch” (stretta creditizia). Ebbene,in novembre i prestiti bancari allefamiglie, essenzialmente mutui, so-no scesi su base annua al 3,9% dal4,3% di ottobre; questo rappresentail dato più basso degli ultimi dodicimesi e denuncia una decisa frenata

    insolita in questo settore. Diminui-scono anche i finanziamenti alle im-prese, calati al 4,4% dal 5,3%. Sonorimaste invariate invece le sofferen-

    ze, vale a dire i prestiti mai rimbor-sati con un tasso di crescita annuoaltissimo del 22,1%. Il rallentamen-to dei prestiti è stato accompagnatoda un rialzo dei tassi a confermadella restrizione delle condizioni deifinanziamenti bancari all’economia.I dati della Banca d’Italia conferma-no dunque l’allarme sul credito de-nunciato alla fine dello scorso annonon solo in Italia ma in tutta Europa,determinato dalle tensioni sulla li-quidità causate a loro volta dal rial-zo dei costi della raccolta. Le crisidei debiti sovrani hanno cioè deter-minato una generale sfiducia tra lestesse banche che hanno smesso diprestarsi soldi l’un l’altra sull’inter-bancario e hanno fatto salire i tassid’interesse dei finanziamenti sulmercato, in particolare per le banche

    italiane penalizzate dai forti rialzidei titoli pubblici del Paese. Da quil’intervento della Bce che a fine di-cembre ha elargito prestiti in quanti-tà illimitata agli istituti di Eurolan-dia, eliminando quindi le preoccupa-zioni per la raccolta e fornendo li-quidità per non far mancare i prestitia famiglie e imprese. Bisogneràaspettare i dati di Bankitalia di gen-naio per sapere se quantomenol’obiettivo di evitare il credit crunchsia riuscito, anche perché c’è il fortesospetto che prese dall’incertezza lebanche europee, italiane comprese,stiano parcheggiando la liquidità ot-tenuta presso la stessa Bce che gior-no dopo giorno segnala record nel-l’ammontare dei suoi depositi over-night.

    Dr. Roberto Musella

    Prestiti e Mutui in calo ad imprese e famiglie: risalgono i tassi

  • MARZO 20121616 PianuraIl Corriere di

    di Alessandro Etzi

    L

    o staff della ASD Santiago

    dopo i riusciti tornei che si

    sono svolti nel mese di di-

    cembre proporrà presto altre

    attività, per i propri iscritti e

    non. “A Febbraio si è svolto sui

    nostri campi il Torneo di Carne-

    vale, a cui hanno partecipato

    sei società campane con giova-

    ni delle categorie 2004-2005.

    E’ stato chiaramente un torneo

    non agonistico per far divertire,

    conoscere e giocare tanti ra-

    gazzin i che amano questo

    sport ed hanno iniziato a prati-

    carlo” commenta il tecnico Ni-

    coloro. “Inoltre stiamo ultiman-

    do l’organizzazione per portare

    i nostri atleti a visitare il Centro

    tecnico di Coverciano ed il Mu-

    seo del Calcio. Siamo stati invi-

    tati dal dott. Fini e siamo feli-

    cissimi che i nostri ragazzi pos-

    sano vedere questo centro

    sportivo ancora oggi all’avan-

    guardia e dove si allena la na-

    zionale azzurra. L’ultima attività

    che stiamo preparando invece

    è il Torneo di Pasqua, per cui

    sono state invitate, ed hanno

    confermato la loro presenza,

    diverse società campane impe-

    gnate nel le categorie 2001-

    2002-2003. Invece lo staff so-

    ciale si è arricchito di un altro

    elemento, con l’ ingresso nel

    team del Medico socia le

    Dott.ssa Luisa Gioia, che met-

    terà la sua esperienza a dispo-

    sizione dei nostri atleti ”

    In fermento per le nuove attività: in programma anche una visita a Coverciano ed il Torneo di Pasqua

    di Alessandro Etzi

    S

    ale in classifica il Napoli

    Futsal, e lo fa in maniera

    eclatante, maltrattando gli

    avversari. La squadra allenata da

    Mister Tarantino ha prima distrutto

    la penultima Ferramati Fasano

    fuori casa per 0-14, poi è toccato

    al Frosinone Futsal subire

    l’agonismo dei partenopei e per-

    dere per 6-1. La squadra ha an-

    che pareggiato due partite impor-

    tantissime contro il Napoli Ma.Ma.

    ed il Meco Potenza, dirette avver-

    sarie nella lotta per le posizione a

    ridosso della capolista. Una sola

    sconfitta nelle ultime nove partite,

    il team di Tarantino sembra aver

    dato una svolta alla stagione in

    corso,ed il tecnico è riuscito an-

    che a dare, e a far assumere, un

    ruolo primario a Bico Pelentir, in

    grande crescita insieme al classe

    ’94 Nunzio Frosolone, autore an-

    che di una rete contro il Frosino-

    ne. Ottime notizie anche dall’Un-

    der 21, terza in classifica a tre

    punti dal Napoli Ma.Ma. I giovani,

    allenati sempre da Tarantino, han-

    no battuto nell’ordine il Realcalvi

    Simaldone per 6-0, l’Orange Pas-

    sion per 5-1 ed il Monte di Proci-

    da con un pesante 2-13, rimanen-

    do attaccati alla capolista ed allo

    Scafati Santa Maria.

    Napoli Futsal, che goleade

    B

    uon momento

    per la Spio

    Russo II in Se-

    rie D, che grazie ad

    una serie di vittorie

    ha recuperato punti

    riducendo il gap che

    la separava dalle pri-

    me posizioni, e ades-

    so occupa una tran-

    quil la posizione di

    metà classifica. Parte

    del merito è sicura-

    mente da attribuire al

    coach Raffaele Si-

    monte, che ha dato

    la scossa giusta alla

    squadra e tutti spe-

    riamo che i l buon

    momento delle ra-

    gazze possa prose-

    guire. Stabile, inve-

    ce, la situazione dei

    Boys, che in Prima

    Divisione mantengo-

    no la seconda posi-

    zione e lavorano so-

    do per cercare di

    scavalcare l ’unica

    squadra che li prece-

    de. Seconde in clas-

    sifica anche le ragaz-

    ze della Juniores

    femminile e le Allie-

    ve, guidate rispettiva-

    mente da Francesco

    Melcarne e Giuseppe

    Raffaele che stanno

    svolgendo un ottimo

    lavoro nonostante la

    giovane età. Da se-

    gnalare i l posit ivo

    esordio dell ’Open

    machile D-Duck e

    dell’Open B, che cer-

    cheranno di seguire

    (e proseguire) la tra-

    dizione vincente che

    oramai è un marchio

    di fabbrica per la so-

    cietà del presidente

    Grazia Mammalella.

    Salvatore Cuomo

    BUON MOMENTO PER LE RAGAZZE DELLA SPIO RUSSO

    La squadra di Tarantino è il terrore dei portieri

    ASD Santiago, quanti tornei

  • MARZO 20121717 PianuraIl Corriere di

    di Alessandro Etzi

    L

    a Boys Pianure-

    se non molla,

    nonostante di-

    versi episodi arbitrali

    sfavorevoli le siano

    costati qualche punto

    nei confronti della ca-

    polista, la Virtus Porti-

    ci. I pianuresi hanno

    accumulato sei punti

    di svantaggio ed ora

    sono quinti con 31

    punti. Il campionato è

    ancora apertissimo,

    come hanno dimostra-

    to proprio i pianuresi

    che hanno battuto la

    capolista, fuori casa,

    con un 0-3 che non ha

    bisogno di ulteriori

    commenti. Dopo aver

    patito la squalifica del-

    l’allenatore, prepara-

    tore atletico e pre-

    sidente nella parti-

    ta persa per 2-0

    contro il Cimitile,

    attualmente terzo

    in classifica, i fle-

    grei hanno vinto

    due partite, e per-

    sa una, dimostran-

    do di essere più

    forti dei torti arbi-

    tral i . Inoltre la

    Boys festeggia

    non solo per il ren-

    dimento in cam-

    pionato ma anche

    per un traguardo mol-

    to importante che è

    stato raggiunto: ben

    tre giocatori nel mese

    di Gennaio hanno su-

    perato le 100 presen-

    ze con la maglia pia-

    nurese. L’esterno de-

    stro Pasquale Luon-

    go, il capitano e attac-

    cante Massimo Morra

    e il fantasista Giusep-

    pe Passaro hanno ag-

    giunto alle loro carrie-

    re un’altra medaglia,

    di affetto e costanza,

    per essere sempre

    stati dei perni fonda-

    mentali in campo e

    fuori.

    nella foto a sinistra:Passaro e Luongo.

    a destra: Massimo Morrain azione

    di Alessandro Etzi

    Il freddo di fine gennaionon rallenta le attivitàdella Scuola CalcioCampanile, mentrei gironidela varie categorie calci-stiche iniziano ad offrire iprimi responsi. I Giova-nissimi provinciali, allena-ti dal tecnico Buglione,sono primi nel loro giro-ne, seguiti da Sibilla Cu-ma e Bagnolese, mentre iMiniallievi sono secondialle spalle dellʼInternapolie gli Allievi e i Minigiova-nissimi sono stabilmentenelle prime cinque posi-zioni. “Stiamo ottenendodegli ottimi risultati” con-ferma i l CoordinatoreGianni Pirone, “a breveorganizzeremo uno stageed un raduno col Padovaproprio per permettere ai

    ragazzi di mettersi in lu-ce, come sta facendoScielzo, che sta giocandoil Torneo di Viareggio colNapoli, oppure Di Co-stanzo e Iengo, entrambidel ʼ95, che sono staticonvocati nella Rapre-sentativa Campania. An-che gli altri ragazzi, comeScognamillo con lʼAscolie Di Costanzo conlʼAvellino, stanno dispu-tando delle buone stagio-ni, un motivo di orgoglioin più per noi. Dal 18 feb-braio inizierà il nostro XIVTorneo Champions Leua-gue, riservato alla cate-goria dei Pulcini, con inostri 80 atleti di quellafascia dʼetà che avrannola possibilità di giocaretutti insieme” conclude ilCoordinatore Pirone.

    Campanile, il freddo non li fermaI Giovanissimi provinciali primi in classifica

    Boys, non mollare maiQualche distrazione, ma i pianuresi ci sono

  • MARZO 20121818 PianuraIl Corriere di

    Sono ormai anni che i teenagersdel quartiere scelgono di trascor-rere il sabato sera (e tutte le altresere prefestive) in locali o discotechevarie. E senza dubbio uno dei gruppipiù in voga nel quartiere e dintorni èThe Series, che da anni si impegnanellʼoffrire a migliaia di ragazzi svago edivertimento, accompagnando le loroserate a tema con ospiti di caratura in-ternazionale. È senza dubbio uno deipiù apprezzati dai ragazzi, che conti-nuano assiduamente a riempire i localidove mensilmente il gruppo fa tappa.Abbiamo incontrato due dei più pre-senti frequentatori delle serate targateThe Series, che entusiasti ci hannodescritto il cliché degli eventi: “Graziea questi eventi ho trovato tanti amici,mi diverto sempre un sacco e ho co-nosciuto tante belle ragazze, che nonguasta mai! È tutto così fantastico!”spiega Federico F., alla luce dellʼultimoparty tenutosi lunedì 20 febbraio, in te-ma carnevalizio. “A termine di ogni

    evento il divertimento è tanto che duraanche nei giorni a seguire e si protraefino alla serata successiva. Viverequeste feste è bellissimo!”, anche Lu-ca D. I. si accoda alle tante voci cheosannano il gruppo. Parlando con ilpromoter Alessandro Cerrito, ci sia-mo fatti unʼidea più chiara di cosa cʼèdietro ogni evento: “È difficile spiegarequanta fatica cʼè dietro ogni evento;molto spesso si valuta una festa dafattori esterni, senza sapere chelʼ impegno che richiedelʼorganizzazione di eventi è veramenteassiduo. Ma ogni volta che ci si accor-ge di quanto gli amici e le amiche cheli presenziano si divertono, la soddi-sfazione è doppia!”. In un quartiereche è troppo spesso oggetto di critichee pregiudizi, la presenza di questerealtà rappresenta una sana e genuinavalvola di sfogo contro la monotoniadella settimana feriale.

    Salvatore Cuomo

    Tanto divertimento alle serate targate "The Series"