L’EDITORIALE POLITICA Boschi e folletti resistono alla valanga dei … · 2016-12-20 · te...

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Io ho votato "NO". Immagino, cari Colleghi, che non aveste dubbi in merito. E, come in quella bellissima canzone romana ("Lella"), "Ve lo vojo dì", proseguendo con una seconda puntata della mia persona- lissima "avvelenata" di gucciniana memoria. Dunque: io sono solo uno dei venti milioni di volti (ciascuna scheda-bomba ne ha dipinto in inco- gnito sulla testata un suo proprio, unico e irripetibile) del bombarda- mento a tappeto contro il "mon- strum" della bocciata riforma costi- tuzionale. Però, Vi giuro, ho dimen- ticato la mia "pancia" tenendo ben integro e vigile il cervello: prima di infilare la scheda nell'urna mi sono preso la briga e il tempo necessario per esaminare il draft proposto dal Governo uscente. L'ho trovato scrit- to con i piedi e articolato come una delle tante leggine che hanno reso incomprensibile buona parte della recente legislazione, da mezzo seco- lo a questa parte. E non ho potuto fare a meno di accendere una cande- lina all'altare dei defunti Padri costi- tuenti, dotati di immensa saggezza e di una precisione assoluta ed enco- miabile nell'articolazione dei princi- pi della nostra Legge fondamentale del diritto. Mi dispiace soltanto di non aver fatto in tempo a comunicar- vele quelle mie cose che, però, ho pubblicato su altre fonti di stampa. Secondo me, con quel rigetto i miei connazionali hanno salvato qualco- sa: il loro futuro. Qualcuno (troppi, in verità. Tipo: FT, la stampa e la finanza internazionale, Draghi, Obama, Merkel, etc., etc.) hanno rac- contato le favole sugli effetti dirom- penti del "No" (come sulla Brexit, su Trump e sul "post-truth"). Infatti, dal 5 dicembre le Borse se la ridono alla grande, e i problemi delle banche marcescenti italiane erano tutti là, ben prima che un protagonismo poli- tico eccessivo lanciasse la sua.. madre di tutte le riforme (ricordate Saddam Hussein?). Certo, io come negazionista fui in pessima compa- gnia, ma molti della compagine a me opposta non erano di certo meno inguardabili! Niente nomi e cogno- mi, per carità! Ma, Voi, i protagonisti li conoscete tutti. Rieccola! Chi? Ma Maria Elena Boschi, naturalmente! Assai poco etrusca e molto tardo imperiale, a quanto pare, la "Nostra Signora dei Potenti"! Incoronata da Papa-Borgia Renzi sullo scomodo trono del Segretariato Generale di Palazzo Chigi (già regno incontrastato di Gianni Letta), proprio quando i barba- ri -quasi venti milioni di "No"- bivac- cano in Campidoglio, dopo aver spen- nato le ultime oche a difesa della Città Eterna. E meno male che lei, in fondo, è mortale e deperibile come tutti noi. Ma è giovane. Come Renzi. Intramontabili ambedue, per ora, nel breve orizzonte degli anni non più verdi di quelli come me. Boschi e i suoi folletti. Portieri di notte stabil- mente insediati nei crocevia dei sus- surri, delle trame e degli affari che transitano nelle carte e nei decreti del Governo e del Consiglio dei Ministri, in modo che nulla, ma proprio nulla sfugga alla loro coscienza servile del "relata refero" a chi l'ha designati come eredi naturali, malgrado il crollo del suo regno sia sotto gli occhi di tutti, tranne che del diretto interessato. Stiamo parlando del giovane Renzi, per l'appunto. Proprio lui, il Burattinaio del potere, timoroso oltre- modo che le sue creature di legno pos- sano incontrare la Fata Turchina e divenire adulti di colpo, rinchiudendo- lo in quella gabbia dell'oblio che lo tumulerebbe tra gli sgradevoli ricordi di questa sfortunata Repubblica. Perché, paradossalmente, l'Esecutivo Gentiloni è molto più renziano di quello che lo ha preceduto. Come se a governarci fosse un corposo fantasma di Renzi. Ma, il Segretario del Pd (ancora per poco?) non può arrischia- re un governo di fine legislatura. Infatti, la scadenza naturale del 2018 è troppo lontana per le ambizioni di rivalsa e vendetta di quello che potreb- be essere "Il Rieccolo" del nuovo secolo, che farebbe impallidire i suoi predecessori Andreotti e Fanfani per la sua capacità di restare, sempre e comunque, nelle stanze del potere. Alcuni ingenui credono che le diaboli- che trame del Reuccio del Nazareno si limitino alla mezza misura di un Verdini e di Ala che fanno finta di fare il centauro politico tra maggioranza e opposizione per rendere più debole Gentiloni, nel caso che volesse andare oltre il prossimo giungo 2017. Illusi! Il Pd è un florido allevamento di gio- vani della primavera che non restereb- bero -immeritatamente, come ora accade- in prima squadra, nel caso che il loro "Mister" uscisse dai giochi di potere. In futuro, basterà solo un cenno del "maestro" per far cadere Gentiloni al momento opportuno. Quindi, exit Verdini. Ma non il sulfu- reo Angelino, dalle terga di acciaio e di amianto, capace di reggere il con- tatto rovente delle poltrone più sco- mode dei recenti Governi telecoman- dati dal Quirinale, come Interno e Esteri, nell'occhio del ciclone perma- nente di un'immigrazione incontrolla- ta e delle turbolenze di un'Europa sempre più scissa e divisa, tranne che sui soldi e sulle finanze, controllati da Francoforte e da Londra. Alfano, che ha fatto un mito personalissimo del famoso "ago della bilancia", che tanti lutti ha inflitto per mezzo secolo all'Italia ai tempi dei partitini (oggi "cespugli"), indispensabili per tenere in piedi con gli spilli i governi a guida Dc, sia di centrodestra che di centrosi- nistra. E poiché il ceto politico italiano è indubbiamente di eccellente e insu- perabile mediocrità, è chiaro che il responsabile delle feluche sia interes- sato, per la sua stretta sopravvivenza, al proporzionale (poco) temperato, in modo che le soglie di sbarramento siano inferiori al prefisso telefonico del gradimento elettorale di cui è accreditata la sua formazione: quell'Ncd che, grazie al furto di parec- chie decine di parlamentari operato a danno della defunta Casa delle Libertà, regge come Atlante la sorte degli ultimi tre governi del Presidente. Ecco. La legge elettorale. Attenzione, caro il mio centrodestra, a non fare la fine di quello che si evirò per fare dispetto alla moglie. No, perché con l'aria che tira, con il "Consultellum" (ma come vengono in mente certe sigle ai giornaloni di questo Paese?) o similaria, l'M5S potrebbe fare il pieno dei consensi validamente espressi, alleandosi poi con le restanti forma- zioni "populiste" (e state attenti a non cadere, anche voi, nella trappola del "post-truth", per cui al popolo andreb- be sottratto il suffragio universale!), condannando a lungo nelle tenebre dell'opposizione la sinistra e i conser- vatori italiani. L'unico valido rimedio elettorale non potrebbe che essere quello del premio alla coalizione vin- cente, mantenendo però collegi unino- minali di dimensioni non superiori ai centomila abitanti, in modo da rico- struire un rapporto saldo tra cittadini ed eletti. Tertium non datur. E sarebbe bene ricordarselo! Poi, per non fare la figura dei gonzi, sarebbe meglio, molto meglio, pensare a promuovere l'indizione di una nuova Assemblea Costituente, con mandato rigorosa- mente a tempo, per ammodernare, finalmente, la Costituzione del 1948! L’EDIT ’EDIT ORIALE ORIALE di Maurizio Bonanni di Maurizio Bonanni Referendum: io ho votato “No”! Boschi e folletti resistono alla valanga dei No Incoronata da Papa-Borgia Renzi rimane sul trono anche nel nuovo Governo POLITICA POLITICA Lo scrittore di Pechino Express si racconta a pagina 2 Televisione Aids: l’Italia secondo paese in Europa per contagio a pagina 2 Salute Il conte Gentiloni copia e incolla il governo Renzi a pagina 2 Politica Ernia al disco, varie tipologie e terapie a pagina 3 Salute Dermatite Seborroica una patologia cronica e recidivante a pagina 4 Salute Certo in Italia si sente l'esigenza di dover cam- biare radicalmente comportamenti vitali del pro- prio stile di vita ed è importante che ciò avvenga presto e rapidamente, bruciando sul tempo tutti gli altri paesi Europei ed extraeuropei. Progressismo, civiltà , apertura mentale, non pos- sono certamente privarsi di certe abitudini che oramai in Italia alcuni partiti della sinistra riten- gono vitali e fondamentali, e per questo è neces- sario che l'intero Parlamento intervenga con sol- lecitudine a modificare alcune leggi ritenute retrograde e incivili come l'uso della Cannabis e l'obbligo di fedeltà coniugale. Della liberalizza- zione della cannabis è da parecchio che se ne sente l'esigenza e molti Ministri della Salute non hanno certamente voluto cedere alle spinte pro- gressiste che arrivavano dal Parlamento, specie dopo che molti parlamentari confidenzialmente hanno dichiarato in gran segreto di farne uso, tanto che vi fu chi credeva di poter introdurre il test antidroga, giusto per meglio individuare gli eletti, limitandosi solo a far si che si potesse uti- lizzare esclusivamente per fini terapeutici e o far- macologici e dietro prescrizione medica. Quante battaglie svolte dal Buon Marco Pannella, oggi passato a miglior Vita, e che è stato un instanca- bile promotore della liberalizzazione di questa droga ambita. Si ricordi che sfidò pubblicamente la legge fumando in piazza una " Canna". Ma è giunto il momento di cambiare e di consi- derare la cannabis una normale droga da assu- mere nei momenti di relax o stress, o ogni qual volta se ne sente l'esigenza. Per carità cosa si vuol che sia, ne più e nemmeno come bere un bicchier di vino o fumarsi una sigaretta. Ma un' altro elemento che contraddistingue l'evoluzione della nostra società elevando la cultura bigotta e retrograda che fino ad oggi ci ha contraddistinto negativamente è l'obbligo della fedeltà coniuga- le. Una norma che ovviamente oggi deve sparire, iniziando via via a far diventare obsoleta l'istitu- to del matrimonio, come del resto già si sta attuando dando vita a variegate e colorate forme di unioni tra esseri chissà fin quando solo umani, dal momento che già vi è chi ipotizza che è giu- sto avere le unioni anche tra umani ed extraterre- stri. Ma importante abolire l'obbligo di fedeltà, del resto chi oramai sinceramente osserva questa norma? In questo modo tra l'altro risparmiamo anche sulle parole, visto che non riusciamo ad effettuare altri tipi di risparmio, poiché finalmen- te possiamo abrogare dal vocabolario la parola " Cornuto" , non avendo più senso dal momento che l'infedeltà non esiste più. Certo viene in mente un simpatico detto che dice: se tutti i cor- nuti fossero lampioni, che grande illuminazione. Ma siamo in tempo di crisi per cui è giusto spe- gnere le luci. Pensiamo poi al grande vantaggio di cui la coppia può giovarsi, non ha più bisogno di nascondersi e potrà certamente svolgere i pro- pri affari senza più ferire il coniuge, e senza che il coniuge debba infastidirsi, diventando tutto normale, anzi magari una regola. E che dire poi se dovessimo unire l'opportunità che queste due norme possono produrre valorizzandosi a vicen- da. Basta riflettere ed immaginare, ci si fa una canna e non si cornifica più il coniuge, che bello, il progresso avanza. Alla luce di tutto questo è fondamentale che il Governo in carica con solle- citudine promuova e vari queste leggi. Gli Italiani non attendono altro, che importa se si muore di fame, se manca il lavoro, se le aziende falliscono o se non ci si può curare, meno che meno se vi è il problema dell'invasione dei clan- destini o della sicurezza civile, una canna e un ex adulterio risolve i problemi. Non perdete tempo, cari Governati, siete pagati per far queste norme, discutetene a lungo tralasciando il resto ed appro- vate queste importanti leggi che fanno svoltare gli Italiani. Ettore Lembo fondato da Pasquale Merola Mensile di approfondimento culturale di ispirazione liberale Direzione, Redazione: Via Trieste, 6 81055 S.Maria C.V. (CE) Tel./Fax: 0823.890229 Testata registrata al Tribunale di S.Maria C.V. al n° 607 reg. periodici del 02/12/03 Anno 11 - Numero 11 - Dicembre 2016 nuovo Euro 1,00 Diffusione gratuita www.ilnuovopicchio.org D ALLA ALLA LIBERALIZZAZIONE LIBERALIZZAZIONE DELLA DELLA CANNABIS CANNABIS ALL ALL' ADDIO ADDIO DELL DELL' OBBLIGO OBBLIGO DI DI FEDEL FEDEL, , LEGGI LEGGI CHE CHE CAMBIANO CAMBIANO L 'I 'ITALIA ALIA E GLI GLI ITALIANI ALIANI segue a pagina 4 Società I poveri di ieri erano più ricchi dei poveri di oggi Quando si parla di poveri, vengono sempre in mente quei racconti o quel- le favole che un tempo ci raccontava- no i nostri nonni, o si cerca di imma- ginare quella povertà prodotta dalla guerra, ed in ogni caso dei tempi andati. Giammai viene l'idea di immaginare che oggi, forse molto più di ieri, la povertà è in incremento e drammaticamente presente nella nostra realtà quotidiane e nelle nostre citta, nonostante i dati prodotti da appositi ed accreditati istituti di ricer- ca lo dichiarino continuamente. Eppure la realtà Italiana, ha visto un' evolversi ed un peggioramento della povertà sia in termini numerici che in termini di qualità di vita, tanto da poter quasi asserire che i poveri di ieri erano meno poveri di quelli di oggi. Quanta dignità vi era nei poveri di ieri, non avevano scarpe e vestiti, se non quelli che qualche anima pia gli donava , magari rammendate più volte, logore e bucate, non avevano un giaciglio per dormire, ma avevano almeno la dignità. Potevano occupar- si di fare lavoretti molto umili, maga- ri sporchi e laceri, ma andare avanti con dignità. Poveri erano infatti consi- derati coloro che facendo dei lavori umili, pesanti, guadagnavano talmen- te poco da non riuscirsi quasi a sfa- mare. Ma erano produttivi, si davano da fare, sia che abitassero nelle grandi città sia che abitassero in piccoli cen- tri. Quanti lavori umili e poveri esiste- vano, dal "robivecchi" al facchino, dall'arrotino, al ciabattino o il lustra- scarpe, vorremmo poterli elencare tutti, perché erano veramente tanti, arrivando addirittura al mendicante, che era colui che per incapacità fisica o psichica non riusciva a lavorare e magari sostava davanti ad una chiesa a domandar un po' di elemosina. Quanti bambini poveri, che comun- que gioiosi e con grande coraggio, aiutavano i genitori a guadagnar qual cosa e poi appena potevano giocava- no logori e scalzi, vivendo anche se con estrema difficoltà la loro fanciul- lezza. Sapevi di esser povero magari ci nascevi, ma avevi la speranza di poterti migliorare. Logoro, sporco, ma con un pezzo di pane, donato o guadagnato e con la propria Dignità. Diverso invece al giorno d'oggi, dove l'apparire e fondamentale e dove la dignità si misura con il conto corren- te. Il povero di oggi non gode degli stessi privilegi de povero di ieri, è un condannato quasi senza speranza e senza possibilità di ripresa alcuna, senza possibilità di inventarsi un lavo- ro, il più umile, il più sporco, il più pesante che gli dia la dignità di essere e di resistere. Il povero di oggi, è abbandonato dal popolo e dallo stato. Lo troviamo nelle grandi città, meno nei paesi e nei piccoli centri, spesso ben vestito ed ordinato, con scarpe apparentemente belle e firmate, per- ché queste si trovano nei cassonetti della spazzatura, buttate anche nuove, perché passate di moda o superate da altri più costosi modelli. I Poveri di oggi Raccolgono il cibo che trovano sempre nei cassonetti, perché nessuno gli da più un tozzo di pane, nessuno li avvicina e solo quando possono vanno alla "Caritas" per un pasto caldo o un letto asciutto e caldo. Non parliamo dei bambini, che non posso- no giocare, in quanto non si gioca più al pallone nelle piazze, o con quei gio- chi dove bastava un po' di fantasia e la spensieratezza dell'infanzia. Oggi gio- chi solo se hai la "Play", se possiedi la "consolle", se ti funziona il telefonino. E di queste ore il caso di un bambino che a scuola sveniva perché da diver- si giorni che non mangiava. E non parliamo del lavoro, se non hai la par- tita IVA, come credi di lavorare? Come fai a fare il "robivecchi", come credi di poter fare il facchino, o lo spazzacamino? O peggio ancora il lustrascarpe o il ciabattino? Se ci provi, diventi solo un evasore fiscale, guai a te. Multa a volontà e se non paghi….. Povero sei e più povero devi diventa- re, e la tua dignità, totalmente annul- lare. Il povero di oggi, è più povero del povero di ieri. Ettore Lembo

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Io ho votato "NO". Immagino, cariColleghi, che non aveste dubbi inmerito. E, come in quella bellissimacanzone romana ("Lella"), "Ve lovojo dì", proseguendo con unaseconda puntata della mia persona-lissima "avvelenata" di guccinianamemoria. Dunque: io sono solo unodei venti milioni di volti (ciascunascheda-bomba ne ha dipinto in inco-gnito sulla testata un suo proprio,unico e irripetibile) del bombarda-mento a tappeto contro il "mon-strum" della bocciata riforma costi-tuzionale. Però, Vi giuro, ho dimen-ticato la mia "pancia" tenendo benintegro e vigile il cervello: prima diinfilare la scheda nell'urna mi sonopreso la briga e il tempo necessarioper esaminare il draft proposto dalGoverno uscente. L'ho trovato scrit-to con i piedi e articolato come unadelle tante leggine che hanno resoincomprensibile buona parte dellarecente legislazione, da mezzo seco-lo a questa parte. E non ho potutofare a meno di accendere una cande-lina all'altare dei defunti Padri costi-tuenti, dotati di immensa saggezza edi una precisione assoluta ed enco-miabile nell'articolazione dei princi-pi della nostra Legge fondamentaledel diritto. Mi dispiace soltanto dinon aver fatto in tempo a comunicar-vele quelle mie cose che, però, hopubblicato su altre fonti di stampa.Secondo me, con quel rigetto i mieiconnazionali hanno salvato qualco-sa: il loro futuro. Qualcuno (troppi,in verità. Tipo: FT, la stampa e lafinanza internazionale, Draghi,Obama, Merkel, etc., etc.) hanno rac-contato le favole sugli effetti dirom-penti del "No" (come sulla Brexit, suTrump e sul "post-truth"). Infatti, dal5 dicembre le Borse se la ridono allagrande, e i problemi delle banchemarcescenti italiane erano tutti là,ben prima che un protagonismo poli-tico eccessivo lanciasse la sua..madre di tutte le riforme (ricordateSaddam Hussein?). Certo, io comenegazionista fui in pessima compa-gnia, ma molti della compagine a meopposta non erano di certo menoinguardabili! Niente nomi e cogno-mi, per carità! Ma, Voi, i protagonistili conoscete tutti.

Rieccola! Chi? Ma Maria ElenaBoschi, naturalmente! Assai pocoetrusca e molto tardo imperiale, aquanto pare, la "Nostra Signora deiPotenti"! Incoronata da Papa-BorgiaRenzi sullo scomodo trono delSegretariato Generale di PalazzoChigi (già regno incontrastato diGianni Letta), proprio quando i barba-ri -quasi venti milioni di "No"- bivac-cano in Campidoglio, dopo aver spen-nato le ultime oche a difesa della CittàEterna. E meno male che lei, in fondo,è mortale e deperibile come tutti noi.Ma è giovane. Come Renzi.Intramontabili ambedue, per ora, nelbreve orizzonte degli anni non piùverdi di quelli come me. Boschi e isuoi folletti. Portieri di notte stabil-mente insediati nei crocevia dei sus-surri, delle trame e degli affari chetransitano nelle carte e nei decreti delGoverno e del Consiglio dei Ministri,in modo che nulla, ma proprio nullasfugga alla loro coscienza servile del"relata refero" a chi l'ha designaticome eredi naturali, malgrado il crollodel suo regno sia sotto gli occhi ditutti, tranne che del diretto interessato.Stiamo parlando del giovane Renzi,per l'appunto. Proprio lui, ilBurattinaio del potere, timoroso oltre-modo che le sue creature di legno pos-sano incontrare la Fata Turchina edivenire adulti di colpo, rinchiudendo-

lo in quella gabbia dell'oblio che lotumulerebbe tra gli sgradevoli ricordidi questa sfortunata Repubblica.Perché, paradossalmente, l'EsecutivoGentiloni è molto più renziano diquello che lo ha preceduto. Come se agovernarci fosse un corposo fantasmadi Renzi. Ma, il Segretario del Pd(ancora per poco?) non può arrischia-re un governo di fine legislatura.Infatti, la scadenza naturale del 2018 ètroppo lontana per le ambizioni dirivalsa e vendetta di quello che potreb-be essere "Il Rieccolo" del nuovosecolo, che farebbe impallidire i suoipredecessori Andreotti e Fanfani perla sua capacità di restare, sempre ecomunque, nelle stanze del potere.Alcuni ingenui credono che le diaboli-che trame del Reuccio del Nazareno silimitino alla mezza misura di un

Verdini e di Ala che fanno finta di fareil centauro politico tra maggioranza eopposizione per rendere più deboleGentiloni, nel caso che volesse andareoltre il prossimo giungo 2017. Illusi!Il Pd è un florido allevamento di gio-vani della primavera che non restereb-bero -immeritatamente, come oraaccade- in prima squadra, nel caso cheil loro "Mister" uscisse dai giochi dipotere. In futuro, basterà solo uncenno del "maestro" per far cadereGentiloni al momento opportuno.Quindi, exit Verdini. Ma non il sulfu-reo Angelino, dalle terga di acciaio edi amianto, capace di reggere il con-tatto rovente delle poltrone più sco-mode dei recenti Governi telecoman-dati dal Quirinale, come Interno eEsteri, nell'occhio del ciclone perma-nente di un'immigrazione incontrolla-

ta e delle turbolenze di un'Europasempre più scissa e divisa, tranne chesui soldi e sulle finanze, controllati daFrancoforte e da Londra. Alfano, cheha fatto un mito personalissimo delfamoso "ago della bilancia", che tantilutti ha inflitto per mezzo secoloall'Italia ai tempi dei partitini (oggi"cespugli"), indispensabili per tenerein piedi con gli spilli i governi a guidaDc, sia di centrodestra che di centrosi-nistra. E poiché il ceto politico italianoè indubbiamente di eccellente e insu-perabile mediocrità, è chiaro che ilresponsabile delle feluche sia interes-sato, per la sua stretta sopravvivenza,al proporzionale (poco) temperato, inmodo che le soglie di sbarramentosiano inferiori al prefisso telefonicodel gradimento elettorale di cui èaccreditata la sua formazione:

quell'Ncd che, grazie al furto di parec-chie decine di parlamentari operato adanno della defunta Casa delleLibertà, regge come Atlante la sortedegli ultimi tre governi del Presidente.Ecco. La legge elettorale. Attenzione,caro il mio centrodestra, a non fare lafine di quello che si evirò per faredispetto alla moglie. No, perché conl'aria che tira, con il "Consultellum"(ma come vengono in mente certesigle ai giornaloni di questo Paese?) osimilaria, l'M5S potrebbe fare il pienodei consensi validamente espressi,alleandosi poi con le restanti forma-zioni "populiste" (e state attenti a noncadere, anche voi, nella trappola del"post-truth", per cui al popolo andreb-be sottratto il suffragio universale!),condannando a lungo nelle tenebredell'opposizione la sinistra e i conser-vatori italiani. L'unico valido rimedioelettorale non potrebbe che esserequello del premio alla coalizione vin-cente, mantenendo però collegi unino-minali di dimensioni non superiori aicentomila abitanti, in modo da rico-struire un rapporto saldo tra cittadinied eletti. Tertium non datur. E sarebbebene ricordarselo! Poi, per non fare lafigura dei gonzi, sarebbe meglio,molto meglio, pensare a promuoverel'indizione di una nuova AssembleaCostituente, con mandato rigorosa-mente a tempo, per ammodernare,finalmente, la Costituzione del 1948!

LL’EDIT’EDITORIALEORIALE

di Maurizio Bonanni di Maurizio Bonanni

Referendum:io ho votato“No”!

Boschi e folletti resistono alla valanga dei NoIncoronata da Papa-Borgia Renzi rimane sul trono anche nel nuovo Governo

POLITICAPOLITICA

Lo scrittore di Pechino Expresssi racconta a pagina 2

Televisione

Aids: l’Italia secondopaese in Europaper contagio a pagina 2

Salute

Il conte Gentilonicopia e incollail governo Renzi a pagina 2

Politica

Ernia al disco,varie tipologiee terapie a pagina 3

Salute

Dermatite Seborroicauna patologia cronicae recidivante a pagina 4

Salute

Certo in Italia si sente l'esigenza di dover cam-biare radicalmente comportamenti vitali del pro-prio stile di vita ed è importante che ciò avvengapresto e rapidamente, bruciando sul tempo tuttigli altri paesi Europei ed extraeuropei.Progressismo, civiltà , apertura mentale, non pos-sono certamente privarsi di certe abitudini cheoramai in Italia alcuni partiti della sinistra riten-gono vitali e fondamentali, e per questo è neces-sario che l'intero Parlamento intervenga con sol-lecitudine a modificare alcune leggi ritenuteretrograde e incivili come l'uso della Cannabis el'obbligo di fedeltà coniugale. Della liberalizza-zione della cannabis è da parecchio che se nesente l'esigenza e molti Ministri della Salute nonhanno certamente voluto cedere alle spinte pro-gressiste che arrivavano dal Parlamento, speciedopo che molti parlamentari confidenzialmentehanno dichiarato in gran segreto di farne uso,tanto che vi fu chi credeva di poter introdurre il

test antidroga, giusto per meglio individuare glieletti, limitandosi solo a far si che si potesse uti-lizzare esclusivamente per fini terapeutici e o far-macologici e dietro prescrizione medica. Quantebattaglie svolte dal Buon Marco Pannella, oggipassato a miglior Vita, e che è stato un instanca-bile promotore della liberalizzazione di questadroga ambita. Si ricordi che sfidò pubblicamentela legge fumando in piazza una " Canna".Ma è giunto il momento di cambiare e di consi-derare la cannabis una normale droga da assu-mere nei momenti di relax o stress, o ogni qualvolta se ne sente l'esigenza. Per carità cosa sivuol che sia, ne più e nemmeno come bere unbicchier di vino o fumarsi una sigaretta. Ma un'altro elemento che contraddistingue l'evoluzionedella nostra società elevando la cultura bigotta eretrograda che fino ad oggi ci ha contraddistintonegativamente è l'obbligo della fedeltà coniuga-le. Una norma che ovviamente oggi deve sparire,

iniziando via via a far diventare obsoleta l'istitu-to del matrimonio, come del resto già si staattuando dando vita a variegate e colorate formedi unioni tra esseri chissà fin quando solo umani,dal momento che già vi è chi ipotizza che è giu-sto avere le unioni anche tra umani ed extraterre-stri. Ma importante abolire l'obbligo di fedeltà,del resto chi oramai sinceramente osserva questanorma? In questo modo tra l'altro risparmiamoanche sulle parole, visto che non riusciamo adeffettuare altri tipi di risparmio, poiché finalmen-te possiamo abrogare dal vocabolario la parola "Cornuto" , non avendo più senso dal momentoche l'infedeltà non esiste più. Certo viene inmente un simpatico detto che dice: se tutti i cor-nuti fossero lampioni, che grande illuminazione.Ma siamo in tempo di crisi per cui è giusto spe-gnere le luci. Pensiamo poi al grande vantaggiodi cui la coppia può giovarsi, non ha più bisognodi nascondersi e potrà certamente svolgere i pro-

pri affari senza più ferire il coniuge, e senza cheil coniuge debba infastidirsi, diventando tuttonormale, anzi magari una regola. E che dire poise dovessimo unire l'opportunità che queste duenorme possono produrre valorizzandosi a vicen-da. Basta riflettere ed immaginare, ci si fa unacanna e non si cornifica più il coniuge, che bello,il progresso avanza. Alla luce di tutto questo èfondamentale che il Governo in carica con solle-citudine promuova e vari queste leggi. GliItaliani non attendono altro, che importa se simuore di fame, se manca il lavoro, se le aziendefalliscono o se non ci si può curare, meno chemeno se vi è il problema dell'invasione dei clan-destini o della sicurezza civile, una canna e un exadulterio risolve i problemi. Non perdete tempo,cari Governati, siete pagati per far queste norme,discutetene a lungo tralasciando il resto ed appro-vate queste importanti leggi che fanno svoltaregli Italiani. Ettore Lembo

fondato da Pasquale Merola

Mensile di approfondimento culturale di ispirazione liberaleDirezione, Redazione: Via Trieste, 6 81055 S.Maria C.V. (CE) Tel./Fax: 0823.890229 Testata registrata al Tribunale di S.Maria C.V. al n° 607 reg. periodici del 02/12/03

Anno 11 - Numero 11 - Dicembre 2016

nu

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Diffusione gratuitawww.ilnuovopicchio.org

DDALLAALLA LIBERALIZZAZIONELIBERALIZZAZIONE DELLADELLA CANNABISCANNABIS ALLALL''ADDIOADDIO DELLDELL''OBBLIGOOBBLIGO DIDI FEDELFEDELTÀTÀ, , LEGGILEGGI CHECHE CAMBIANOCAMBIANO LL'I'ITTALIAALIA EE GLIGLI IITTALIANIALIANI

segue a pagina 4

SocietàI poveri di ieri erano più ricchi dei poveri di oggi

Quando si parla di poveri, vengonosempre in mente quei racconti o quel-le favole che un tempo ci raccontava-no i nostri nonni, o si cerca di imma-ginare quella povertà prodotta dallaguerra, ed in ogni caso dei tempiandati. Giammai viene l'idea diimmaginare che oggi, forse molto piùdi ieri, la povertà è in incremento edrammaticamente presente nellanostra realtà quotidiane e nelle nostrecitta, nonostante i dati prodotti daappositi ed accreditati istituti di ricer-ca lo dichiarino continuamente.Eppure la realtà Italiana, ha visto un'evolversi ed un peggioramento dellapovertà sia in termini numerici che intermini di qualità di vita, tanto dapoter quasi asserire che i poveri di ierierano meno poveri di quelli di oggi.

Quanta dignità vi era nei poveri diieri, non avevano scarpe e vestiti, senon quelli che qualche anima pia glidonava , magari rammendate piùvolte, logore e bucate, non avevanoun giaciglio per dormire, ma avevanoalmeno la dignità. Potevano occupar-si di fare lavoretti molto umili, maga-ri sporchi e laceri, ma andare avanticon dignità. Poveri erano infatti consi-derati coloro che facendo dei lavoriumili, pesanti, guadagnavano talmen-te poco da non riuscirsi quasi a sfa-mare. Ma erano produttivi, si davanoda fare, sia che abitassero nelle grandicittà sia che abitassero in piccoli cen-tri. Quanti lavori umili e poveri esiste-vano, dal "robivecchi" al facchino,dall'arrotino, al ciabattino o il lustra-scarpe, vorremmo poterli elencare

tutti, perché erano veramente tanti,arrivando addirittura al mendicante,che era colui che per incapacità fisicao psichica non riusciva a lavorare emagari sostava davanti ad una chiesaa domandar un po' di elemosina.Quanti bambini poveri, che comun-que gioiosi e con grande coraggio,aiutavano i genitori a guadagnar qualcosa e poi appena potevano giocava-no logori e scalzi, vivendo anche secon estrema difficoltà la loro fanciul-lezza. Sapevi di esser povero magarici nascevi, ma avevi la speranza dipoterti migliorare. Logoro, sporco,ma con un pezzo di pane, donato oguadagnato e con la propria Dignità.Diverso invece al giorno d'oggi, dovel'apparire e fondamentale e dove ladignità si misura con il conto corren-

te. Il povero di oggi non gode deglistessi privilegi de povero di ieri, è uncondannato quasi senza speranza esenza possibilità di ripresa alcuna,senza possibilità di inventarsi un lavo-ro, il più umile, il più sporco, il piùpesante che gli dia la dignità di esseree di resistere. Il povero di oggi, èabbandonato dal popolo e dallo stato.Lo troviamo nelle grandi città, menonei paesi e nei piccoli centri, spessoben vestito ed ordinato, con scarpeapparentemente belle e firmate, per-ché queste si trovano nei cassonettidella spazzatura, buttate anche nuove,perché passate di moda o superate daaltri più costosi modelli. I Poveri dioggi Raccolgono il cibo che trovanosempre nei cassonetti, perché nessunogli da più un tozzo di pane, nessuno li

avvicina e solo quando possonovanno alla "Caritas" per un pastocaldo o un letto asciutto e caldo. Nonparliamo dei bambini, che non posso-no giocare, in quanto non si gioca piùal pallone nelle piazze, o con quei gio-chi dove bastava un po' di fantasia e laspensieratezza dell'infanzia. Oggi gio-chi solo se hai la "Play", se possiedi la"consolle", se ti funziona il telefonino.E di queste ore il caso di un bambinoche a scuola sveniva perché da diver-si giorni che non mangiava. E nonparliamo del lavoro, se non hai la par-

tita IVA, come credi di lavorare? Come fai a fare il "robivecchi", comecredi di poter fare il facchino, o lospazzacamino? O peggio ancora illustrascarpe o il ciabattino?Se ci provi, diventi solo un evasorefiscale, guai a te.Multa a volontà e se non paghi….. Povero sei e più povero devi diventa-re, e la tua dignità, totalmente annul-lare.Il povero di oggi, è più povero delpovero di ieri.

Ettore Lembo

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2 DICEMBRE 2016

Dalla carta alla televisioneLo scrittore di Pechino Express si racconta ai lettori

TVTV

Dalle magiche e camaleontiche terredel Centro America ad una insolitaCampania ghiacciata: il giovanescrittore Marco Cubeddu approda aSanta Maria Capua Vetere (CE).Sabato 17 dicembre 2016 lo scrittoreha presentato nella Libreria Spartacoil suo romanzo "Con una bomba amano sul cuore". La serata è statapiacevolmente presentata dalla pro-prietaria di casa Tiziana Monaco,accompagnata dalla voce narrante diIvan Samuele Piscitelli che ha recita-to brevi stralci del romanzo. Dalmondo di carta e parole al mondodello spettacolo: Marco è noto algrande pubblico per aver partecipa-to, con una buona dose di simpatia eun grande spirito di avventura, all'e-dizione 2016 della nota trasmissionetelevisiva "Pechino Express". Primadi essere un viaggiatore agli ordini diCostantino della Gherardesca, però,è soprattutto uno scrittore: dall'uscitadi "Con una bomba a mano sulcuore" (Mondadori 2013), suo primoromanzo, scrive sceneggiature e col-labora con diverse testate tra cui"Panorama", "Il Secolo XIX", "IlGiornale", "il Venerdì diRepubblica", "La Lettura" del"Corriere della Sera", "Pagina 99","Flair" e "Grazia". È caporedattoredi "Nuovi Argomenti." Dopo ilrocambolesco viaggio tra i popolidel Centro America, il suo viaggio

continua tra le pagine dei suoi libri,che ha piacevolmente condiviso coni lettori, metaforici compagni diavventura per una sera. Uno scrittoreche scrive di un altro scrittore,Alessandro Spera, protagonista delromanzo. Una scrittura nella scrittu-ra raccontata con ironia, passione,sagacia e qualche retroscena, sul per-sonaggio ma soprattutto sull'autore.Con Alessandro Spera, Marco condi-vide la passione per la scrittura, pergli anni '90 e "Non è la Rai": il suototem della serata, infatti, è stato ildisco/cimelio di Ambra Angiolini"T'appartengo", sempre stretto tra lesue braccia. E no, non è follia, fatutto parte dell'intricata trama di"Con una bomba a mano sul cuore".Un romanzo pulp, condito con unabuona dose di violenza, sesso e cri-mine: il lettore si trova immerso

nella vita dissoluta di AlessandroSpera, narratore inattendibile e irre-sistibile, che racconta delle primeesperienze sessuali alla scuolamaterna, dei mesi trascorsi nelle filadella Legione Straniera, delle perfor-mance come pornoattore e gigolòfino agli anni del successo holly-woodiano. Sempre all'ombra dell'a-more maledetto e disperato per laspensierata ed esplosiva Mallory.L'amore della sua vita. La suabomba a mano sul cuore. DiAlessandro -spiega lo scrittore- noncondivide invece la breve carriera dacriminale (di cui non vi sveliamonulla, tranquilli), né quella da gigolò:le sue divertenti disavventure diinfanzia e gioventù passate a tentaredi fare fuori un compagno dell'asiloo a spiare il piccolo grande amoredei suoi 8 anni di scuole elementari e

medie lo hanno però sicuramenteaiutato a lavorare di fantasia. Eriguardo quell'amore intelligente edarguto che cercava a PechinoExpress? Bè, pare che il cervello e lafavella della sua compagna di viag-gio Silvia Farina non l'abbiano pro-prio conquistato. La ragazza, sem-mai, si è conquistata un posto nellalista nera dello scrittore. Chissà chenon possa diventare uno dei perso-naggi di un suo nuovo romanzo dalletinte noir e violente… Di sicuro, l'avventura di PechinoExpress ha però conquistato il suocuore vagabondo, alla ricerca dinuove storie da raccontare. Lui,invece, ha conquistato il cuore dimolti spettatori e lettori, vecchi enuovi, che ora lo inondano di mes-saggi d'affetto ai quali l'autore non èabituato. Ma anche di qualche criticaperché, si sa, la par condicio è sem-pre importante. Progetti futuri?Marco non si sbottona molto sull'ar-gomento: continuerà a lavorare pervarie testate e a progetti che, seppurenon lo entusiasmano completamen-te, in qualche modo lo fanno andareavanti - dice senza troppi peli sullalingua. Nel frattempo, però, ha unaltro romanzo nel cassetto, al qualesta lavorando con calma, senza frettané pressioni. Perché la scrittura è ciòche lo rende davvero vivo. E perchél'ispirazione, si sa, arriva all'improv-viso, come una bomba a mano cheesplode nel cuore.

Ogni giorno, in Italia, 11 personescoprono di essere sieropositive.Secondo l'Istituto Superiore di Sanitàle nuove diagnosi di infezione daHIV sono 4 mila l'anno. Siamo ilsecondo Paese in Europa per inciden-za di AIDS dopo il Portogallo; a metàdegli anni Novanta, si sono riscontra-ti oltre 40 mila decessi. Riportata perla prima volta in letteratura nel 1981,la Sindrome da ImmunodeficienzaAcquisita, altrimenti nota comeAIDS (Acquired Immune DeficiencySyndrome), rappresenta lo stadio cli-nico terminale dell'infezione da partedel virus dell'immunodeficienzaumana (Hiv, HumanImmunodeficiency Virus). E' unvirus a RNA appartenente alla fami-glia dei retrovirus, dotata di un mec-canismo replicativo assolutamenteunico. Grazie ad uno specifico enzi-ma, la trascrittasi inversa, i retrovirussono in grado di produrre, a partiredal proprio patrimonio genetico aRNA, un doppio filamento di DNA,contravvenendo ai fisiologici mecca-nismi replicativi. Questo va ad inse-rirsi in quello della cellula infettata(detta "cellula ospite" o "cellula ber-

saglio") e, da lì, dirige di fatto la pro-duzione di nuove particelle virali. Iprincipali bersagli dell'HIV sono par-ticolari cellule del sistema immunita-rio, i linfociti T di tipo CD4, fonda-mentali nella risposta adattativa con-tro svariati tipi di agenti patogeni edoncogeni. L'infezione provoca quindiun indebolimento progressivo delsistema immunitario (immunode-pressione), aumentando il rischio siadi tumori che di infezioni virali, bat-teriche, da protozoi e funghi, che, incondizioni fisiologiche, possonoessere curate. Entrata in contatto conl'HIV, una persona può diventare sie-ropositiva (positiva al test per HIV),cominciando cioè a produrre anticor-pi diretti specificamente contro ilvirus e rilevabili nel sangue con unsemplice prelievo ematico. La siero-positività implica che l'infezione è inatto ed il virus può dunque essere tra-smesso ad altre persone. La compar-sa degli anticorpi, però, non è imme-diata. Il tempo intercorrente fra ilcontagio e la positività al test HIV èdetto "periodo finestra" e dura pochesettimane, estendendosi anche fino a3 mesi. Durante questo lasso di

tempo, anche se la persona risultaancora sieronegativa è comunque giàin grado di trasmettere l'infezione.Dopo il contagio, che può avveniresoltanto attraverso i liquidi biologiciquali sangue, sperma, secrezionivaginali e latte materno, è possibilevivere per anni senza alcun sintomoed accorgersi dell'infezione solo almanifestarsi di alcune malattie (sot-toporsi al test HIV è, quindi, l'unicomodo per scoprire l'infezione) cosid-dette "indicative di AIDS". Fra que-ste riscontriamo infezioni opportuni-stiche provocate da agenti patogeniche normalmente non infettano lepersone sane, ma possono infettarnealtre con un sistema immunitario for-temente compromesso. Gli agentiprincipali sono:- protozoi, fra i quali lo Pneumocystiscarinii, responsabile di una particola-re forma di polmonite detta pneumo-cistosi, ed il Toxoplasma gondii, cheprovoca la toxoplasmosi, malattiache colpisce il cervello, l'occhio eraramente il polmone-batteri, soprattutto ilMycobacterium tuberculosis, respon-sabile della tubercolosi

-virus, fra i quali l'Herpes simplex edil Cytomegalovirus-funghi, ad esempio la Candida albi-cans, che può interessare varie partidel corpo, soprattutto bocca, esofagoe polmoni.Fra le altre patologie indicative diAIDS sono compresi anche diversitipi di tumori, in particola modo i lin-fomi, il sarcoma di Kaposi ed il car-cinoma del collo dell'utero.Nei Paesi occidentali buona parte deisuccessi ottenuti nel ridurre l'AIDSsono in gran parte dovuti ai risultatidalla ricerca scientifica che ha con-sentito di individuare farmaci dotatidi potente attività antivirale.Negli ultimi anni sono state introdot-te altre nuove classi di farmaci antire-trovirali, tra cui:-gli inibitori di fusione, che bloccanol'ingresso dell'HIV nella cellula ospi-te impedendo la penetrazione delgenoma virale;-gli inibitori della integrasi, che inibi-scono l'integrazione del genomadell'HIV nel DNA della cellula ospi-te, limitando così la replicazionevirale

Francesco Pio Piccolo

Salute

HIV, l’Italia secondo paese in Europa dopo Portogallo

E sia! Il potere logora chi non cel'ha! Ma anche no: alla Veltroni.Prendiamo Gentiloni, di nome e difatto. Gli hanno chiesto di formareun governo in 24 (ventiquattro!)ore. E lui come poteva fare, se nonraccattare quello che c'era già, conrodata e navigata esperienza mini-steriale e rimetterlo in sella comeclone del precedente? Pensate alleconseguenze per l'Italia, qualora sidovesse soccorrere con soldi pub-blici Mps, incorrendo così nelle irefuneste di Bruxelles e nella suc-cessiva invasione della Troika atrazione germanica! Senz'altro daapprezzare è la sostituzione incorsa di Angelino Alfanoall'Interno, per collocarlo surgelatoalla Farnesina, dove non potrà mainuocere al manovratore Premier, acausa della sua evidente mancanzadi "quid" per quanto riguarda sia laconoscenza delle lingue che lagestione delle relazioni internazio-nali. Gentiloni, cioè, di fatto, siterrà la delega agli Esteri oltre aquella esplicita ai Servizi. In meri-to, l'ex Sottosegretario delegatonel Governo Renzi, MarcoMinniti, è stato nominato Ministrodell'interno: l'unico a essere pro-mosso per meriti, evidentemente,avendo un'approfondita esperien-za dei rischi di infiltrazione del ter-rorismo islamico all'interno degliattuali, caotici flussi migratori cheassediano i confini italiani. E, per di più, Minniti ha il dono(giustamente) dell'assoluto silen-zio, è un vero tecnico e non ricattapoliticamente nessuno, perché nonha né correnti, né partitini dadifendere. Cosa (immagino) risultimolto gradita nelle felpate stanzedel Viminale, che ha assolutamen-te bisogno di un Ministro a tempopieno. Come si può leggere nelsuo curriculum, Minniti -parla-mentare di lungo corso e da sem-pre esperto di sicurezza interna einternazionale per il Partito- haricoperto l'attuale ruolo dellaBoschi nei due Governi D'Alemaed è stato fondatore dell'ICSA(Intelligence Culture and StrategicAnalysis), di cui FrancescoCossiga era il Presidente onorario.Per sua fortuna, Assad si è ripresola Siria con la caduta di Aleppo, el'Europa, finalmente, sta per vara-re il famoso "Migration Compact"

per l'aiuto ai Paesi esportatori nettidi profughi economici: "tot europer ogni immigrato riaccolto inpatria". E, tanto per ribadire chenon va sottovalutata l'esperienzadei capitani di lungo corso, comeGentiloni, che hanno navigato intutte le acque politiche, altro colpomagistrale è rappresentato dallastaffetta tra Boschi e Finocchiaro.Tutte e due pienamente responsa-bili di aver confezionato una pessi-ma riforma costituzionale, boccia-ta a stragrande maggioranza, edentrambi riconfermate per parcondicio: l'austera Signora diCatania ha ottenuto il posto diMaria Elena per i soli rapporti conil Parlamento, avendo l'esperienzae la presenza giusta -sul prototipodella Iotti- per tenere a freno lesparse membra dei parlamentaridel suo Pd. Al cambio chi ha gua-dagnato è stato il Premier.Soprattutto se dovesse avere i giu-sti riflessi per sistemare altri suoiSottosegretari di fiducia a PalazzoChigi, in modo da depotenziare lamina Boschi, che rappresenta,oggettivamente un.. atto subìto.Non male, non credete? La rimo-zione di Verdini, poi, è un altrocolpo da maestro. Servirà tanto percapirci, a rendere molto più "soft"i rapporti con la magistratura, perquanto riguarda la riforma del pro-cesso penale. In materia, in caso diproblemi al Senato, è garantito ilsoccorso ampio e interessato deiCinque Stelle! Tanto più che Grilloesce bene dalla questione Muraroa Roma, che si è appena dimessaperché indagata. Sarò visionario,ma ho la vaga impressione che alleprossime politiche la Raggi sloggidalla sindacatura, per essere candi-data del Movimento in qualchecollegio blindato. MetodoCasaleggio (e di Santa RomanaChiesa) docet: "Promoveatur,ut..". Il buon Denis può, così, met-tersi in congedo anticipato, perdisegnare un altro (l'ennesimo!)soggetto di centro destra di cuinessuno sente l'esigenza e che, disicuro, non avrà miglior sorte elet-torale di quello di Alfano. Ma..Attenti al proporzionale! Perchépotremmo rischiare di ritrovarcelicome immarcescibili.. aghi dellabilancia!

Maurizio Bonanni

PoliticaIl conte Gentiloni copia e incolla il governo Renzi

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di Rosa Meola

Non una dannata recensione (parte seconda)

Korn: a morsi vibranti sputano fuori il resto di "Serenity of Suffering"A morsi vibranti i Korn dopo l'uscita uffi-ciale del singolo "Rotting in vain" snoccio-lano il resto delle undici track compresenell'album "Suffering in Vain". Per nientetradisce le aspettative la terza traccia pub-blicata: il tanto atteso featuring con CoreyTaylor (degli Slipknot n.d.r.). Se ascolti in giro i pareri, questo disconemmeno dovresti pensare di ascoltarloperché ormai la cantilena petulante straci-tata della band che diventa la cover band disé stessa la fa da padrona tra gli storciatoridi naso professionisti e penso abbia già stu-fato chi come me vede in alcuni pareriforse a volte forzatamente negativi solo un

modo per uccidere l'entusiasmo di chi ilpercorso di questa band l'ha vissuto, salta-to, a chi a volte vi ha assistito con delusio-ne, ma ha sempre accompagnato le vicissi-tudini artistiche e non di questa band esalutato con un poderoso growl firmataanni '94 ( headbanging n.d.r.) ogni disco,come una fatica e un modo per esprimerequalcosa, e non certamente per ottenerepareri positivi dalla critica (soddisfazionedel marketing a parte). L'album che stiamo ascoltando e prenden-do in esame infatti non rappresenta il lavo-ro di una band che deve dare il suo bigliet-to da visita per presentarsi al grande pub-

blico, ma di una band che ha fatto la storiadel suo genere in più di un decennio di atti-vità. Di sicuro l'album prende le mosse davecchie soluzioni stilistiche già adottate inpassato della band, vedi "Twist" ma nonper questo penso siano meritati gli epitetiper niente onorevoli dati da alcuni giornalionline in merito alla faccenda "Korn: schi-fo o non schifo". Dal basso della mia affezionata visionedelle cose posso dire che loro hanno avvi-sato per quanto mi riguarda nelle paroledelle interviste che hanno anticipato l'usci-ta dell'album in questione: cibo per nostal-gici senaz'altro, ma soprattutto la serenità

della sofferenza, una sofferenza che non-ostante l'accettazione è destinata a perdura-re nei lamenti echeggianti albori dei primialbum di Jonathan che non è riuscito asuperarla. Al contempo delle mie delucidazioni chetalvolta non da live-writing, e nemmeno darecensione, ma piuttosto di una fan superaffezionata che si chiede perché non sipossa semplicemente ascoltare un nuovoalbum di una band, che per il momento hacapito qual è il suo posto. Attendiamo sicu-ramente il prossimo per vedere quale discosul piatto ci fornirà casa Davis.

Anna Zaccariello

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3DICEMBRE 2016

Che il voto degli italiani espresso alleurne in occasione del referendumCostituzionale, è stato completamen-te ignorato, lo dimostra inequivoca-bilmente la nomina di costituire unnuovo Governo al Ministro uscenteGentiloni. Renzi in maniera irrespon-sabile ha lasciato lo Stato Italianosenza una legge elettorale, certo che ilsuo referendum fosse stato approvatoin un modo o nell'altro ed invece bloc-cato da una incredibile partecipazionepopolare che lo ha bocciato su tutti ifronti e che per di più ha impeditoogni possibilità di brogli, essendovistato uno scarto tra si e no di oltre 7milioni di voti. Ha così preferito nonabbandonare completamente la politi-ca, come aveva dichiarato, ma ha fattosi che un suo Ministro, molto fedele alui potesse riproporre un Governofotocopia, salvaguardandolo da ogniattacco e permettendo a lui di "ripulir-si" della considerazione non positiva,si potrebbe dire assolutamente negati-va che nei mille giorni del suoGoverno si è guadagnato in modo dapotersi cosi ripresentare alla prossimascadenza elettorale. Ovvio che lamancanza di una legge elettorale chepotesse eleggere i Senatori, cosa chenon sarebbe avvenuta in caso di cam-bio della Costituzione, ha fatto si chele camere non possano esser scioltedal Presidente e che quindi non sipossa andare al voto.Impossibile respingere le dimissionidel Premier Renzi nonostante ilPresidente Mattarella ci avesse prova-to e che aveva già ottenuto una "incredibile" fiducia dal Parlamento,dovendo approvare per virtù di stranaconvinzione istituzionale la legge distabilità. Sarebbe stato in netto con-trasto con il volere popolare, ciòavrebbe definitivamente screditato ilpremier che aveva promesso le suedimissioni e anche per questo avrebbeprovocato non pochi problemi avendoil popolo, bocciato e cacciato lui etutto il Governo. Si paventava l'ipote-si di una rinomina, che se avrebbe sal-vato la faccia al Premier dal fatto diessersi dimesso, certamente avrebbeavuto tutto il popolo contro, ricordia-mo che è stato BOCCIATO in manie-ra netta. Rimanevano quindi due ipo-tesi percorribili, la prima quella di unanomina ad un premier Istituzionale,che tanti chiamavano Tecnico, paven-tando tuttavia scenari apocalittici conimposizioni di tasse e balzelli, comese ciò non dovesse accadere qualun-que Premier venisse eletto, o l'elezio-ne di un Premier Legato a Renzi, chedistogliesse l'opinione pubblica daRenzi e continuasse la politica suicidainiziata dal Governo uscente e cheripetiamo ancora, il popolo con forza

ha bocciato. Le consultazioni effet-tuate dal Presidente Mattarella, segui-te da tutte le agenzia di informazionestampa e tv attraverso le dichiarazionidei vari politici rilasciate dopo l'in-contro con il Capo di Stato, convergo-no, almeno per quanto riguarda i prin-cipali partiti ad eccezione dei partiti diGoverno ormai ex, sulla fretta diandare al voto per poter risolvere queiproblemi che il Governo Renzi ha dasempre tralasciato, e cioè, occupazio-ne, lavoro, sanità immigrazione, tasse,povertà, economia, fisco e chi più neha più ne metta. Quindi un governoche formalmente faccia la riformaelettorale per la quale a breve si possaandare al voto. Ma delle consultazio-ni anomale, al di fuori da ogni serietàistituzionale, mai viste e sentite daquando esiste la Repubblica Italiana,si tengono a Palazzo Chigi tra Renzied alcuni suoi Ministri, trasformandodi fatto Palazzo Chigi in sede delPartito Democratico. E' da questeconsultazioni anomale ed irrispettoseper il popolo Italiano che viene fuori ilnome del Ministro Gentiloni comePremier, ombra fedele di Renzi, cosìcome la sua storia dimostra.Nota bene, il Ministro Padoan è esclu-so perché dovrà ricoprire il Ministeroche attualmente ricopre, al fine dipoter soddisfare non le necessità eco-nomiche e fiscali del popolo Italianoma quelle del volere dei burocratiEuropei e gestire il "fallimento?" dellaNota banca MPS a totale spesa deiCittadini. Ecco quindi che dopo averchiuso le "previste" consultazioniintorno alle 19, 30 del Sabato sera, ilPresidente Mattarella la domenicamattina ha convocato l'ex MinistroGentiloni per incaricarlo di formareun nuovo Governo, nella sostanza dicontinuità quindi non a scadenza, nondi larghe intese, non per promuoverecon urgenza una nuova legge elettora-le che possa far si che il Parlamentopossa esser sciolto ed il popolo

Italiano recarsi alle Urne e scegliere ilproprio governo, non per risolvere iproblemi che affliggono l'Italia e gliItaliani, motivo per cui hanno inesora-bilmente bocciato il governo prece-dente. Bensì ovviamente per predi-sporre una legge elettorale in modo dapoter andare al voto a fine legislatura,per far fronte a richieste internaziona-li, quale il G7 del prossimo anno, ilsalvare la banca in "difficoltà?" e aiu-tare i terremotati, dal momento chenon si sa fin quando si potrà occultarel'assoluto disinteresse del Governoprecedente al netto di annunci e pro-messe mai mantenute e come giàscritto, arrivare a fine legislatura per

permettere ad i circa 600 Parlamentaridi prendere il vitalizio.E' legittimo quindi asserire che il votoreferendario espresso dal popolo èstato completamente disatteso, igno-rato e calpestato. Augurando un buonlavoro al nuovo Premier, se dovesseintravedere la possibilità di scioglierela riserva, non si può che sperare inuna opposizione coesa e non divisache possa che vigili e soprattutto spin-ga il nuovo Governo nell'interesse enel risolvere i problemi di un popoloche certo non può più attendere,prima che il disagio sociale non sfociin disordini e sommosse, come da piùparti paventato.

VERGOGNA: Ignorato voto popolare del ReferendumGentiloni incaricato di formare un Governo fotocopia, senza Renzi e Boschi ma di continuità

L'acne è una patologia colpisce circal'80% di ragazzi. In Europa ne sof-frono oltre 17 milioni, soprattuttoragazze fra i 10 ed i 27 e ragazzi tra i14 ed i 22 anni.Causa è in particolare la sovra-pro-duzione di sebo assommata all'azio-ne di un batterio, ilPropionebacterium Acnes (P.A).Questa secrezione irregolare è pro-vocata da ormoni quali il testostero-ne, prodotto dell'ovaio specialmentein presenza della "sindrome dell'o-vaio policistico", e l'insulina, cheregola l'utilizzo degli zuccheri ed ilmetabolismo. Le macchie che per-mangono sul viso il luogo del "bru-folo" sono dovute invece ad unainfiammazione del derma che, così,si colora di bruno e marrone.La manifestazione varia in funzionedel tipo di pelle; dai sintomi (come-doni, papulo-pustolosa, nodulo cisti-ca, nodulare, conglobata, mista) sicomprende il tipo di acne e si risaleal grado di severità di ciascun tipo(lieve, moderata, severa, fulminans).Rivelano, inoltre, eventuali condi-zioni sistemiche associate (nelladonna) quali alterazione del metabo-lismo ormonale ovarico o surrenali-co, presenza di ovaio micropolicisti-co (PCO). Le zone maggiormenteinteressate sono: il volto, il collo,decoltèe, il dorso ed il cuoio capellu-to. Esistono varie forme cliniche diacne, alcune delle quali si manifesta-no in condizioni particolari; quellainfantile, che colpisce i neonati, puòinsorgere a causa dell'utilizzo diormoni progestinici durante la gesta-zione, che attivano prematuramentele ghiandole sebacee del neonato chealtrimenti rimarrebbero inattive finoalla pubertà. Si manifesta con come-doni, pustole e papule su guance emento; tende a scomparire in brevetempo e sembra più frequente neifigli maschi di genitori acneici.Un'altra forma è quella che si mani-festa nell'adulto in parti del corponon comuni, soggette a sfregamentoo variazioni di temperatura e umiditàintense. Si definisce in questo casoacne tropicale. Le donne tra i 20 ed i25 anni possono presentare acne incorrispondenza del ciclo mestruale.La formazione di comedoni e cistipuò essere favorita anche dall'assun-zione di alcuni farmaci o a seguitoall'attuazione di alcune terapie (acneiatrogena) che sembrano rendere l'e-pitelio follicolare più sensibile allesostanze contenute nel sebo.

Una tipica manifestazione acneica èla couperose; nei casi di acne rosaceasi ha un permanente arrossamentodel volto in particolare su zigomi enaso dovuto a congestione vasale,spesso determinata da variazioni ditemperatura, da esposizione ai raggisolari o da alimentazione errata. Leripetute congestioni determinano lapermanente dilatazione dei capillari.Le terapie per l'acne hanno principal-mente lo scopo di ridurre il rischio dicicatrici permanenti ed inestetismidella pelle. In commercio esistonodiversi prodotti per uso topico qualidetergenti e creme in grado di curarel'epidermide infiammata. Molto uti-lizzati sono anche i farmaci che agi-scono sul Propionibacterium acnes. Tuttavia esistono diverse altre solu-zioni in funzione del livello di gravi-tà raggiunto dalla patologia:- Laser a luce blu, in grado didistruggere il batterio responsabile eridurre i fenomeni infiammatoriassociati. Si tratta di un dispositivomedico (EMAX AC applicator)indolore e privo di complicanze.Unica accortezza, evitare l'abbronza-tura ed eventuali sostanze fotosensi-bilizzanti.- Acido salicilico con tecnologiaEnerpeel e luce al plasma rossa/bluiClear. La tecnologia Enerpeel con-sente di utilizzare un peeling all'aci-do salicilico dermo-compatibile conelevata efficacia ed ottima tollerabi-lità da parte del paziente grazie ad unassorbimento più omogeneo ed uni-forme.-Terapia Fotodinamica PDT, sicura-mente la più efficace per l'acne,approvata dalla FDA americana. Sieffettua combinando l'uso di unaproteina del nostro sangue, l'acido5?-amino levulinico (5ALA) conuna sorgente di luce intensa al pla-sma blu/rossa. In ambito dermatolo-gico l'acido aminolevulinico è for-mulato in crema o soluzione liquidaacqua/alcool, da spalmare sulla cute.

Francesco Pio Piccolo

SaluteAcne, una patologia cutanea

che colpisce l’80% dei ragazzi

di Ettore Lembo

Ernia al disco, le diverse tipologie e le terapie più comuni per combatterlaLa spina dorsale è essenzialmente costituitada ossa, vertebre, impilate una sopra l'altrache, per rimanere mobili, sono unite fra lorocon interposizione di un disco intervertebra-le. Questo, che si frappone fra una vertebra el'altra e di natura elastica, funge non solo daconnessione fra le vertebre, permettendonereciproca mobilità, ma anche da ammortiz-zatore. La colonna vertebrale regge infattitutto il peso della metà superiore del corposia in posizione eretta che da seduti. Ciòimplica che siamo costantemente soggetti aforze di rotazione e compressione che agi-scono dall'alto verso il basso e che quindi sitrasmettono alle vertebre ed ai dischi, venen-do attutite da quest'ultimi. La struttura deldisco è costituita fondamentalmente da unanello duro ed elastico esternamente nonchèda un nucleo interno morbido. Si verifica un'ernia del disco quando l'anelloduro elastico, si lacera in un punto con fuo-riuscita del materiale morbido verso il cana-

le spinale o comunque in vicinanza dei nervispinali. Non tutte le ernie sono però di egual tipolo-gia in quanto gli effetti, dipenderanno anchedal grado di fuoriuscita del nucleo dallasede:-Ernia contenuta: la fuoriuscita è solo allivello del canale vertebrale;-Ernia protusa: il nucleo arriva a toccare lefibre dell'anulus, ma rimane comunque pergran parte al centro del disco d'appartenenza;

-Ernia espulsa: il nucleo polposo fuoriescenel canale vertebrale per la completa rotturadell'anello di contenzione.Sintomi e dolore variano e, nei casi più

gravi, si manifesta anche una perdita di forzaalle braccia o alle gambe sempre in relazio-ne alla quantità di materiale fuoriuscito daldisco e all'eventuale compressione che que-sto causa sui nervi.Classicamente il paziente affetto da erniadiscale lombare può lamentare:

-Una lombo-cruralgia (ernia in L2-L3, L3-L4) ovvero un dolore irradiato alla cosciaanteriore o antero-mediale fino al ginocchioche non arriva al piede;-Una lombo-sciatalgia (ernia in L4-L5, L5-S1) ovvero un dolore irradiato all'arto infe-riore lungo il decorso sensitivo del nervosciatico.Definire una causa univoca per l'ernia deldisco non è possibile, poiché sono molte lecondizioni di vita che possono favorirne l'in-sorgenza quali:- Età: sono più comuni nella mezza età,soprattutto tra i 35 ed i 45 anni, a causa delladegenerazione legata all'invecchiamento deidischi;- Fumo: fumare tabacco aumenta il rischioperché diminuisce i livelli di ossigeno nelsangue, privando i tessuti del corpo dinutrienti vitali;- Peso: il peso corporeo in eccesso è causa distress ulteriore sui dischi nella regione lom-

bare; Quali sono dunque le metodiche tera-peutiche più adatte a questa condizione?La prima proposta è un trattamento di tipoconservativo. Si ricorre per questo all'uso diantinfiammatori ed antidolorifici, compreso icortisonici. Particolare rilievo assume il riposo a lettoper qualche giorno in modo da evitare solle-citazioni meccaniche sulla colonna. Allostesso scopo, specie per quei pazienti condifficoltà nel riposo per via del dolore acuto,può essere consigliabile per qualche giorno,un busto ortopedico. Superata la fase algica,nelle persone anziane ed in quelle iposteni-che, è opportuno un periodo di terapia.Anche le infiltrazioni possono attenuare lasintomatologia algica. Va da sé che, in pre-senza di un'ernia voluminosa, anche in rap-porto alle dimensioni del canale le probabili-tà di successo della terapia conservativa sonomolto limitate.

Francesco Pio Piccolo

L'antislogan"Sfatiamo il mito delle più diffuse

leggende sulla migrazione"Quando si è persone che in uncerto modo pensano che la veritàsia sempre in moltissimi casi esempre più spesso "filtrata" daorganizzazioni governative e non,informazioni non scaturite dallalegittima fonte o dal fatto, mani-polate dalle testate giornalistichee conseguenti operatori del setto-re, ebbene, quando si è personeche guardano oltre ad una certadimensione di fatti così ben spie-gata al povero popolino ingoia-news, si cerca sempre di leggerealtro, andare oltre, e visto che avolte verificare di conseguenzanon interessa o non si è pagatiabbastanza o non si è insicurezzaper farlo, si va in cerca su internetdei siti e delle cose più disparatecercando in qualche modo di farfunzionare gli ingranaggi ormaiovattati nella testa, nella ricercaci siamo imbattuti in alcune cose

che abbiamo fin da subito ritenu-to degne di nota comeL'antislogan, una pagina onlinedove vengono sfatate alcune dellepiù diffuse leggende sulla migra-zione e non solo. Consigliamo avoi lettori di dare un'occhiatina,ne vale veramente la pena. Giustoper vedere anche un po' cosadicono i numeri, e voci di altrigiornalisti.

Anna Zaccariello

Page 4: L’EDITORIALE POLITICA Boschi e folletti resistono alla valanga dei … · 2016-12-20 · te possiamo abrogare dal vocabolario la parola "Cornuto" , non avendo più senso dal momento

La dermatite seborroica è unapatologia cronico recidivante, chesi localizza generalmente al visoed al cuoio capelluto, ma può inte-ressare anche l'area presternale, leascelle, l'inguine ed i genitaliesterni. Già ai tempi di Galeno(circa 150 d.C.) si parlava di stea-torrea (flusso di sebo); fu poimirabilmente descritta nel 1870dal dermatologo austriacoFerdinand Ritter von Hebra qualeseborrea oleosa e, nel 1886, daldermatologo tedesco Paul GersonUnna, che pubblicò importantiriguardo malattia sulla prestigiosarivista dermatologica Monatsheftefür praktische Dermatologie(eczema seborroico di Unna omalattia di Unna). Origina nelle aree cosiddette"seborroiche" e può interessarequalsiasi fascia di età. La classicacrosta lattea del neonato è unaforma lieve. La tipologia infantilesi presenta in maniera analoga aquella adulta, con squame giallountuose, su cute eritematosa. Ilprurito al viso non sempre è pre-sente, mentre al cuoio capelluto,forfora e cute pruriginosa rappre-sentano le modalità più frequentidi esordio.Nell'adulto, interessa prevalente-mente viso (sopracciglia, glabella,pieghe naso labiali, basette, padi-glione auricolare, regione retroau-ricolare, zona baffi) cuoio capel-luto (attaccatura dei capelli). Inalcuni casi si manifesta a livellodelle mucose dei genitali esterni(es. balanite seborroica, vulviteseborroica), con rossore evidentee desquamazione minima o assen-te. Persino la comune forfora(pitiriasi simplex) può essere con-siderata come una forma lieve.Viene spesso confusa con la pso-riasi e viceversa. In taluni casi, lasintomatologia può trarre ininganno gli stessi specialisti. Puòinoltre accadere che entrambe lepatologie si manifestino contem-poraneamente.Quali sono le principali differenzetra le due? Generalmente le squa-me della psoriasi sono più seccherispetto a quelle della dermatiteseborroica. Sul cuoio capelluto,ad esempio, quest'ultima presentadesquamazioni più grasse e gialla-stre, mentre l'altra di colore bian-co. Un'ulteriore differenza riguar-da le aree colpite. La psoriasi,oltre che la testa, può interessareanche zone in cui la dermatiteseborroica non compare, come leginocchia e i gomiti. Le regioniaffette da questa, inoltre, general-mente non danno prurito.Quali sono i fattori scatenanti?Si pensa essere dovuta alla combi-nazione di iperproduzione di sebodella pelle e di un'irritazione cau-sata da un lievito chiamato males-sizia; sembra avere carattere ere-ditario sebbene alcuni ulteriorifattori possono aumentarne ilrischio:stress, affaticamento, condizioniclimatiche estreme, pelle lucida;,scarsa igiene, uso di lozioni conte-nenti alcool, disordini epidermici(come l'acne), obesità, condizionineurologiche, come il morbo diParkinson, traumi cerebrali edictus, sindrome da immunodefi-cienza acquisita (HIV).Come curarla?La forfora e la secchezza possonoessere trattate con shampoo anti-forfora o medicali. E' necessariolavare i capelli con forza e fre-quentemente, preferibilmenteogni giorno. Dopo aver allentatole squame con le dita, grattare peralmeno 5 minuti, quindi sciacqua-re abbondantemente. I principiattivi contenuti in questi shampooincludono: acido salicilico, catra-me di carbone, zinco, ketoconazo-lo, selenio.

Francesco Pio Piccolo

4 DICEMBRE 2016

Referendum: Io ho votato “No”! La vittoria del popolo nonostante i funesti presagi del governo

Grande opportunità per Il GovernoGentiloni, fotocopia del GovernoRenzi bocciato inesorabilmente dalvoto plebiscitario del referendum,infatti si potrà nascondere, continuan-do il suo percorso contro il voleredegli Italiani e contro gli Italiani, gra-zie al Terremoto politico avvenutonelle due più importanti metropoliItaliane, Roma e Milano. Roma: terremoto nella Capitale per ilSindaco Virginia Raggi, In carcere ilsuo braccio destro oltre l'ennesimoavviso di garanzia per membro dellaGiunta Pentastellare.Milano: indagato il Sindaco Sala siautosospende .Che venerdì 16 Dicembre 2016diventasse un venerdì nero per lapolitica italiana, non era certo imma-ginabile, infatti a Roma, dopo l'avvi-so di garanzia di un membro dellaGiunta del sindaco Virgina Raggiavvenuto alcuni giorni prima, è ecla-tante l'arresto del suo braccio destro,Raffaele Marra insieme all'imprendi-tore Scarpellini, da lei fortementevoluto e difeso, così a Milano ilSindaco Sala indagato per fatti ine-renti l'EXPO, si autosospende.Due gravissimi fatti che avvengonocontemporaneamente nelle due piùimportanti città Italiane, la prima laCapitale Roma, la seconda, Milano inquella che è considerata la Capitaleeconomica. Da evidenziare che appena sei mesihanno eletto i loro sindaci e oggi sonofortemente messe in crisi istituziona-le.Tutto questo avviene in un momentoin cui in Italia si vive un delicatissimo

scollamento politico- istituzionale-antipopolare, infatti gli Italiani chehanno con grande serietà e determi-nazione bocciato la politica e le rifor-me che il Governo Renzi ha attuato eproposto fino al referendum, devonosubire la nomina di un Governo foto-copia, guidato da un Presidente delConsiglio assolutamente vicino e per-fettamente allineato alla politica cheè stata bocciata, e per di più coadiu-vato da Ministri e Sottosegretari cheappartengono interamente al prece-dente Governo. Tralasciamo quindi il commento suifatti che hanno coinvolto contempo-raneamente i Sindaci di Roma eMilano, attendendo rispettosamentelo svolgimento delle indagini da partedella Magistratura, per soffermarciinvece a gli eventuali risvolti chequesti fatti possono creare, distraendol'opinione pubblica da quello che

invece risulta essere un problema benpiù grosso, e cioè la continuità delleriforme e della volontà politica che ilgoverno persegue, contravvenendocompletamente a quello che è statoespresso dall'esito del referendum.Di sicuro dobbiamo notare che l'Italiasta attraversando un periodo politicoamministrativo complesso e negativoper di più contemporaneo ad unperiodo politico istituzionale ancorpiù negativo.Gravissimo lo scontro tra politica emagistratura, dove sembra che adispetto del dettame previsto dallacostituzione l'un potere voglia preva-lere sull'altro.In tutto questo caos, bisogna stareattenti a ciò che avviene nel GovernoNazionale guidato dal PresidenteGentiloni e, come sembra potrebbeperpetrare la linea governativa prece-dente in soluzione di continuità, pro-

fittando magari del basso interessedei media che sembrano interessarsiin maniera prioritaria delle questionigiudiziarie dei sindaci o dei loro piùstretti collaboratori delle due città. Ricordiamo che il Governo Gentilonidovrebbe varare al più presto unalegge elettorale che possa garantireun normale svolgimento elettoraleper entrambe le due camere Deputatie senato, oltre che garantire normalifunzioni e permettere al popolo diandare al voto con massima celerità.Invece sembrerebbe voglia governareapportando ulteriori modifiche anorme , riforme e leggi che gliItaliani non hanno ne voluto ne accet-tato.Riforme e leggi che vanno a totalediscapito dei cittadini, spesso vessa-torie ed anticostituzionali.Ad esempio è vessatoria il jobs act,che non solo non ha prodotto nessuno

dei vantaggi sperati in termini dioccupazione ma addirittura haaumentato la disoccupazione e per dipiù ha di molto ridotto la qualità divita, togliendo di fatto alcune conqui-ste civili frutto di lunghe lotte emediazioni tra lavoratori ed imprese.Tanto che si paventa il ricorso al refe-rendum abrogativo per questa rifor-ma, e che invece questo Governointende sviluppare, come ha dichiara-to il Presidente del Consiglio in unincontro tra i massimi vari Capi diStato Europei non più tardi diGiovedì 15 Dicembre.Il continuare quindi una politica con-traria al mandato dato a gli Italiani, eper di più tralasciando i reali proble-mi che affliggono l'intero paese,come disoccupazione , fiscalitàeccessiva, sicurezza , sanità, immi-grazione e così via, rischia di suscita-re sempre più negativamente glianimi popolari magari con impreve-dibili risvolti non sempre democrati-ci, come proprio ieri è avvenutodavanti a Montecitorio dove l'Ex par-lamentare Osvaldo Napoli è stato"aggredito" da alcuni facinorosi., perfortuna poi fermati dai Carabinieri.Insomma, un colpo di fortuna per ilGoverno voluto dai poteri forti, madelegittimato e assolutamente nonvoluto dal popolo che in ogni angolodi questa Italia oramai in attesa solodi poter ritornare alle urne per potereleggere un Governo legittimo che larappresenti.Ma che non ne approfitti più di tanto,gli Italiani non sono al limite dellasaturazione.

Ettore lembo

SaluteDermatite Seborroica,patologia cronica

...continua dalla primaPersonalmente, avrei voluto che ilpubblico dibattito televisivo, mediati-co e gutemberghiano avesse lo stile ela nobiltà dialettica dei tempi passati,quando l'Italia era ancora un Paesebellissimo che seppe guardare conlucidità, determinazione, creatività,intelligenza e ironia alla sua ricostru-zione, dopo il devastante terremotonazionale della guerra civile postfascista che fu la coda avvelenata delSecondo Conflitto Mondiale. Ciò cheda troppo, moltissimo tempo (e quimi arrabbio come e più di Gaber conil suo "Io non mi sento italiano"), cirende lo zimbello del mondo sonoproprio le nostre classi dirigenti epolitiche che da mezzo secolo a que-sta parte hanno letteralmente divoratoil futuro delle vecchie e nuove gene-razioni, a causa di un immenso debi-to pubblico, della corruzione e crimi-nalità dilaganti, della demeritocraziasistemica e dell'assistenzialismo, fon-dati sull'identità clientelare e servile,che hanno brutalmente azzerato edistrutto la nostra fragile identitàpost-unitaria, rendendoci ridicoli agliocchi della comunità internazionale edell'Europa sul piano della serietà edell'affidabilità. Da tutto ciò escludo(arbitrariamente? E così sia!) noi stes-si e le Forze dell'Ordine, per il sensodello Stato da sempre dimostrato!Proprio Noi italiani che primadell'Euro facevamo paura allaGermania per capacità produttiva ecreatività. Noi che potevamo acqui-stare fino al 2001 una casa alla metàesatta del prezzo poi praticato nel2002 a soli pochi mesi dall'entrata invigore della moneta unica. Noi chepagavamo in £ un kg di nostri ottimiagrumi (ormai distrutti dalla Pac, oPolitica Agricola Comune!) a 1/3 del-l'odierno prezzo in euro. Noi che...Riempite un po' voi i puntini e fate, sepotete, un bilancio, mettendo sul piat-to quanto abbiamo perduto e ciò che

abbiamo guadagnato. Ora, viriamoun po' e puntiamo al bersaglio grosso.Sapete quale è la differenza tra "inno-vatore o novellatore", in cui il secon-do prende più semplicemente, nellavulgata popolare, il nome diCantastorie? Colui, cioè, che conver-te in romanzo nazionalpopolare glieventi storici effettivamente accaduti,illustrandoli attraverso semplici dise-gni e pitture a un pubblico ristretto,turbolento e rissoso del teatro dalvivo. Oggi, grazie alla spropositatagalassia gutemberghiana, alla tecno-logia digitale, ai social dilaganti eonnipresenti, ai media di ogni tipo, lastessa strategia passa attraverso "sli-des" e altre magie multimediali peressere comunicata a decine di milionidi spettatori che, al contrario di ieri,sono passivi, non interagenti e solomolto raramente chiamati a esprimer-si con un voto popolare. Tuttavia,cambiano radicalmente i mezzi manon gli scopi della comunicazioneaddomesticata, che rimangono sem-pre gli stessi, nel passato come nelpresente: la falsa narrazione "ad usumdelphini". Non importa che sia vera,ma soltanto che l'ascoltatore ignaro lacreda tale. Così, il mantra recitato dae per l'establishment di "Tout-va-bien-Madame-la-Marquise", di cui la

casta e i proponenti della riformaappena cassata ci hanno inondato aperdifiato, fino a toglierci ogni mini-mo spazio di riflessione e meditatosilenzio, è stato miseramente cancel-lato alla prima piena elettorale.Infatti, chi non la conta giusta, primao poi, finisce simbolicamente al rogo,quando la stragrande maggioranzadei cittadini elettori soffre i morsidella crisi e della disoccupazionedilagante. Né hanno aiutato iFunamboli della Parola le statisticheammaestrate che non danno contodelle persistenti, pessime prospettivedi lavoro per giovani e fuoriusciti cin-quantenni, espulsi dalle attività pro-duttive per delocalizzazioni, falli-menti, strozzinaggio da parte dellemafie criminali e della fiscalità gene-rale. Il castello di carte della GrandeAffabulazione non ha retto, infine, latempesta dello scontento del cittadinocomune che, a causa di una tassazio-ne da record mondiale, paga a pesod'oro servizi pubblici da terzo mondo,confrontandosi quotidianamente conun welfare inesorabilmente declinan-te e con realtà urbane sempre piùdegradate, immiserite e violente,devastate da un'immigrazione incon-trollata e disperata. Così, per tutti isuddetti motivi, l'Imperador di turno

ha subito l'onta di un "No" oceanicoche lo ha spinto a chiedersi come maifosse tanto odiato dagli italiani.Semplice: hanno capito il suo gioco.Perfido e perverso. Sottile, ma deltutto trasparente, intellegibile anche aun bambino. Non si cavalca impune-mente, infatti, il dragone fiammantedella "post-verità" accusando gli altridi "populismo", pur praticandolo finoin fondo con "mancette" preelettoralidi ogni tipo, elargite ai diciottenni,agli impiegati pubblici, ai pensionatie a tutte le altre categorie che costitui-scono gli azionisti privilegiati di unasinistra storica statalista e antimerito-cratica. Pessimi imitatori delMachiavelli, nostro famoso avo,hanno creduto di rompere l'accerchia-mento populista dell'odio anti esta-blishment, tentando di autoriferirsi unauspicato successo oceanico di un"Sì" che si voleva anticasta. Cosa cheavrebbe accreditato i vincitori comeleader di caratura mondiale, alla stre-gua della Merkel di cui aspiravano acandidarsi come successori, grandiriformatori e ricostruttori di una Uerinnovata (di cui ci sarebbe pur tutta-via un gran bisogno!). Il gioco dimagia è stato di voler disputare unafinta partita anti establishment percreare dal nulla una nuova casta pri-

vilegiata di rottamatori-normalizzato-ri. Infatti, il laboratorio politico oradismesso intendeva dare vita al proto-tipo di una nuova classe di mediatori"illuminati", cerniera esclusiva trapotere e popolo, privando contestual-mente quest'ultimo degli strumentidemocratici di selezione delle élitedal basso, con la fondata convinzioneche tutto ciò non servisse più: bastavaaffidare anima e matita copiativanelle mani dei nuovi "eletti"! Il pianoera ben congegnato, in fondo, daquelle menti fini che stanno nei san-tuari finanziari che governano ilmondo: una volta approvata la cassa-ta riforma costituzionale maritataall'Italicum e a un Senato telecoman-dato dagli eletti locali della sinistramaggioritaria, il controllo sull'interosistema politico-economico italianosarebbe stato totale. Grazie a unParlamento limitato a una solaCamera, una volta ottenuta la fiducia,il Governo avrebbe preso possesso ditutte le leve del potere, nominandopropri fiduciari nei posti di comandodello Stato, come degli Enti economi-ci più importanti e delle banche. Ilnuovo Capo del Partito della Nazioneavrebbe così potuto far eleggere aproprio piacimento i Presidenti dellaRepubblica, riformando a maggioran-za semplice la Costituzione laddoveritenuto opportuno e politicamenteconveniente, facendosi poi approvarele modifiche con campagne referen-darie demagogiche e populiste.Questo e molto altro avrebbe potutofare il nuovo Leader Maximo, se lasaggezza popolare non lo avesse fer-mato per tempo, ostacolando forseper sempre le oligarchie che preten-dono di governare il mondo con laforza del denaro. Sono un perdente,complottista da bar dello sport, fobicoe visionario? Boh.. Non spetta a megiudicarmi. Io, con altri 20 milioni dicittadini, ho vinto. Fine partita. Perora..

Il Governo Gentiloni si nasconderà dietro al Terremoto politico di Roma e Milano?Politica