L’adolescente con Bes a scuola: sviluppo dell’identità ... · attuare la scuola, così da...

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© M. Boninelli - Convegno "Supereroi fragili. Adolescenti a scuola tra vecchi e nuovi disagi" - 24 e 25 ottobre 2014 1 Maria Luisa Boninelli [email protected] Università caFoscari Venezia L’adolescente con Bes a scuola: sviluppo dell’identità nella prospettiva del progetto di vita adulta. 1 Dr.ssa Maria Luisa Boninelli [email protected] IL CONTESTO Un sempre maggiore numero di alunni presenta: difficoltà di apprendimento, Difficolta di sviluppo di abilità e competenze. Disturbi del comportamento Conseguenze: Abbandoni Ripetenze e pluri-ripetenze------ dispersione scolastica Interventi normativi: 6 Giugno 2014 Nota Miur per gli esami di stato 2013 Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013 Chiarimenti Circolare MIUR n. 8 del 6 marzo 2013 Indicazioni operative alunni con BES 2012 Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 Strumenti d’intervento per alunni con BES 2011 Decreto MIUR n. 5669 del 12 luglio 2011 Trasmissione Linee guida DSA Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 – Norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento Circolare MIUR n. 2 dell’8 gennaio 2010 – Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni stranieri 2009 Nota MIUR del 4 agosto 2009 Linee guida sull’integrazione degli alunni con disabilità Interventi didattici: Sviluppare abilità metacognitive attraverso: Metodo Feuerstein (Circolare Regionale Emilia Romagna) Metodo Cooperative learning Dati Miur 2013: 215,000 alunni con disabilità 90,000 alunni con D.S.A. incremento del 37% 80,000 alunni con ADHD Più complesso è fare una valutazione numerica nell’area di svantaggio socio culturale. Nel caso degli alunni stranieri si prende in considerazione solo quelli neo arrivati che in Italia sono circa 800,000 circa 84% risiede in Lombardia

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Maria Luisa Boninelli [email protected] Università ca’ Foscari Venezia

L’adolescente con Bes a scuola: sviluppo dell’identità nella

prospettiva del progetto di vita

adulta.

1 Dr.ssa Maria Luisa Boninelli

[email protected]

IL CONTESTO

Un sempre maggiore numero di alunni presenta: difficoltà di apprendimento, Difficolta di sviluppo di abilità e competenze. Disturbi del comportamento Conseguenze: • Abbandoni • Ripetenze e pluri-ripetenze------ dispersione scolastica

Interventi normativi: • 6 Giugno 2014 Nota Miur per gli esami di stato • 2013 Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013 – Chiarimenti • Circolare MIUR n. 8 del 6 marzo 2013 – Indicazioni operative alunni con BES 2012 • Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni con BES • 2011 Decreto MIUR n. 5669 del 12 luglio 2011 – Trasmissione Linee guida DSA • Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 – Norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento • Circolare MIUR n. 2 dell’8 gennaio 2010 – Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni stranieri • 2009 Nota MIUR del 4 agosto 2009 – Linee guida sull’integrazione degli alunni con disabilità

Interventi didattici: Sviluppare abilità metacognitive attraverso: • Metodo Feuerstein (Circolare Regionale Emilia Romagna) • Metodo Cooperative learning

Dati Miur 2013: • 215,000 alunni con disabilità • 90,000 alunni con D.S.A. incremento del 37% • 80,000 alunni con ADHD Più complesso è fare una valutazione numerica nell’area di svantaggio socio culturale. Nel caso degli alunni stranieri si prende in considerazione solo quelli neo arrivati che in Italia sono circa 800,000 circa 84% risiede in Lombardia

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•che sviluppi nei ragazzi la curiosità per il mondo e il pensiero critico.

• che stimoli la loro creatività e li incoraggi a fare cose con le proprie mani nell’era digitale. Ci serve una buona scuola perché l’istruzione è l’unica soluzione strutturale alla disoccupazione, l’unica risposta alla nuova domanda di competenze espresse dai

mutamenti economici e sociali.

All’ Italia serve una Buona scuola ..

3 Dr.ssa Maria Luisa Boninelli

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La buona scuola secondo Franca Falcucci

“Il superamento di qualsiasi forma di emarginazione passa attraverso un nuovo modo di concepire e di attuare la scuola, così da poter veramente accogliere ogni bambino ed ogni adolescente per favorirne lo sviluppo personale.”

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LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO “Il paesaggio educativo è diventato estremamente

complesso”

alunno

Molteplicità delle occasioni di apprendimento

Frammentazione, episodicità

Attenuazione dei riferimenti autorevoli

Eterogeneità di culture

Diffusione delle tecnologie

5 Dr.ssa Maria Luisa Boninelli

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PERCHE’ CAMBIARE?

LA PRESSIONE DELLE NUOVE RICHIESTE DELL’ECONOMIA

LA PRESSIONE DELLA RICERCA SULL’APPRENDIMENTO

LA COMPARSA DI ‘NUOVI’ GENITORI E ‘NUOVI’ FIGLI

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-La persona è al centro degli ambienti di apprendimento -L’apprendimento ha una natura sociale -La motivazione e le emozioni ricoprono un ruolo fondamentale -Vanno riconosciute e valorizzate le differenze individuali -Va incentivata la capacità di realizzare connessioni trasversali -La valutazione deve essere formativa

The Nature of Learning, OCSE 2012

7 Dr.ssa Maria Luisa Boninelli

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Che cosa vogliono gli studenti? • non tollerano più lezioni cattedratiche; • vogliono essere rispettati, vogliono che si abbia fiducia in loro,

vogliono che si tenga conto delle loro opinioni e che li si apprezzi;

• vogliono coltivare le proprie passioni e i propri interessi; • vogliono creare, utilizzando gli strumenti del loro tempo; • vogliono lavorare con i loro coetanei, in gruppi di lavoro, per

realizzare progetti, • vogliono prendere decisioni ed essere coinvolti nel controllo

dell’esecuzione; • vogliono essere collegati con i loro coetanei per esprimere e

condividere le loro opinioni, in classe ed al di fuori della scuola;

• vogliono cooperare e competere con gli altri; • vogliono che l’educazione sia anche legata alla realtà.

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"I nostri studenti che vanno male (studenti ritenuti senza avvenire) non vengono mai soli a scuola.

In classe entra una cipolla: svariati strati di magone, paura, preoccupazione, rancore, rabbia, desideri insoddisfatti,

rinunce furibonde accumulati su un substrato di passato disonorevole, di presente minaccioso, di futuro precluso.

Guardateli, ecco che arrivano, il corpo in divenire e la famiglia nello zaino. La lezione può cominciare solo dopo che hanno posato il fardello e pelato la

cipolla. Difficile spiegarlo, ma spesso basta uno sguardo,

una frase benevola, la parola di un adulto, fiduciosa, chiara ed equilibrata per dissolvere quei magoni, alleviare quegli animi, collocarli in un presente rigorosamente indicativo.

Naturalmente il beneficio sarà provvisorio, la cipolla si ricomporrà all'uscita e forse domani bisognerà ricominciare daccapo. Ma insegnare è proprio questo: ricominciare fino a scomparire come professori“

( D. PENNAC) 9

Dr.ssa Maria Luisa Boninelli [email protected]

Rendere significativa l’esperienza scolastica

1. Promuovere nelle ragazze e nei ragazzi l’assunzione di un ruolo più attivo

2. Favorire una nuova tipologia di apprendimento che consenta lo sviluppo e l’utilizzo di modalità espressive e creative

3. Promuovere una modalità di apprendimento che passi attraverso una maggiore possibilità di fare, muoevrsi, decidere, essere originali

4. Far scaturure il sapere e le competenze attraverso la produzione, da parte degli studenti, di materiale, di presentazioni, di ‘lezioni’

5. Agganciare i contenuti di apprendimento alla realtà quotidiana, a ciò che accade agli studenti nella loro giornata extrascolastica, a quanto avviene nella società

6. Agganciare i contenuti della materia all’universo culturale e agli interessi degli adolescenti della classe

(M. Lancini, Ascolto a scuola)

10 Dr.ssa Maria Luisa Boninelli

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Dr.ssa Maria Luisa Boninelli [email protected]

FACCIAMO UN PATTO?

eccetera ….

Che cosa possono mettere in comune i ragazzi e la scuola? Su quale nuovo patto costruire la relazione?

INSEGNANTI STUDENTI

Accettazione e Rispetto

Autonomia, Responsabilità

Curiosità e ricerca

Socialità, Cooperazione

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Esporre

ascoltare

La piramide didattica più diffusa

Fare-dimostrare

Suggerire- fornire consulenza

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ascoltare

esporre

La piramide didattica ‘rovesciata’

Fare-dimostrare

Suggerire-fornire consulenza

13 Dr.ssa Maria Luisa Boninelli

[email protected]

ALFREDO GIUNTI La scuola centro di ricerca

La conoscenza umana, tutta la conoscenza umana, è nata da uno stupore iniziale (…) che prima ha incatenato l’attenzione e poi ha messo in moto le energie intellettuali: dall’emozione, alla curiosità, alla problematizzazione, all’indagine … Sarebbe una scuola impossibile quella che si servisse dello stupore degli alunni per insegnare a pensare?

LA SCUOLA.. UNA SFIDA IMPOSSIBILE?

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“Il PAS è… un importante intervento strategico per rafforzare le capacità di apprendimento dell’individuo e per metterlo in grado di confrontarsi con successo ed efficacia

con i problemi della vita: il bisogno di adattarsi ai rapidi cambiamenti del nostro ambiente e di far fronte alle richieste specifiche nella sfera cognitiva, emozionale,

comportamentale, professionale e sociale.”

Reuven Feuerstein, Il Programma di Arricchimento Strumentale, Erickson, 2008

Maria Luisa Boninelli: [email protected] 15

Creazione di Ambienti Modificanti

• E’ importante l’esistenza di un ambiente che permetta all’individuo di cambiare e che concorra alla realizzazione della modificabilità cognitiva.

• Un ambiente che deve sapere accogliere e accompagnare il cambiamento positivo del ragazzo nel fargli credere nelle sue potenzialità e tirare fuori il meglio dalle sue conoscenze.

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Carta d’Identità dell’Ambiente Modificante

• Aperto, senza pregiudizi, capace di garantire a tutte le persone anche a quelle con carenze funzionali, l’accesso all’intera serie di opportunità della vita

• Saper creare condizioni positive verso il nuovo, diventando maggiormente flessibili e adattabili

• Essere esigenti: porre richieste agli individui

17 Dr.ssa M.Luisa Boninelli:

[email protected]

Maria Luisa Boninelli: [email protected]

Metodo Feuerstein a scuola...PERCHE’?

Obiettivo principe:

lavorare sulle COMPETENZE(tra cui quelle sociali) e non sui contenuti.

• INTENZIONALITA’ E RECIPROCITA’

• TRASCENDENZA

• MEDIAZIONE DI REGOLE E CONTROLLO DEL COMPORTAMENTO

• MEDIAZIONE DEL SENSO DI CONDIVISIONE

• MEDIAZIONE DELLA SFIDA E DELLA RICERCA COSTRUZIONE ATTIVA DI SIGNIFICATO

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Metodo Feuerstein & B.E.S.

Il Metodo permette di:

- lavorare per una didattica LEARNER-CENTRED;

- lavorare sull’ambiente di apprendimento;

- variare la modalità di VALUTAZIONE per testare non solo conoscenze, ma acquisizione di abilità e competenze.

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Metodo Feuerstein & BES UTILIZZARE I CRITERI PER UN APPRENDIMENTO EFFICACE:

• Intenzionalità e reciprocità:

rendere lo stimolo funzionale a chi sta apprendendo; modificare la didattica per trovare le modalità migliori per entrare in relazione all’altro.

• Trascendenza:

la didattica deve andare oltre gli obiettivi a breve termine dell’esercizio per orientarsi verso competenze generali che trascendono il «qui ed ora».

• Significato:

esplicitare il perché e a che scopo(vd. fasi webquest), cercare un significato allargato o personale a ciò che si sta apprendendo.

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Ricordiamo che non sempre UGUAGLIANZA = EQUITA’

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Vantaggi sull’utilizzo del Metodo Feuerstein a scuola :

• Tempo scuola interamente utilizzato per l’applicazione e il

perfezionamento delle competenze. • Stimola l'indipendenza dei ragazzi e la creatività • Possibilità di dedicare più tempo agli studenti in difficoltà

mentre il resto della classe lavora su problemi e progetti più complessi.

• Possibilità di fare esercitare gli alunni più dotati su attività diversificate e complesse.

• Soddisfazione per i docenti nel momento in cui ci si accorge di poter lavorare con risultati di apprendimento molto superiori alla norma.

• Soddisfazione immediata di studenti e famiglie 22

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Grazie a tutti per l’attenzione

Maria Luisa Boninelli

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www.unmomentostopensando.blogspot.com

Dr.ssa Maria Luisa Boninelli [email protected]

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