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Codirettori scientifici L. Lupelli (Roma), N. Pescosolido (Roma)
Comitato scientifico L. Boccardo (Certaldo), M. Bovey (Palermo), R. Fletcher (London), A. Fossetti (Firenze), P. Gheller (Bologna), M. Lava (Roma), S. Lorè (Roma),A. Madesani (Forte dei Marmi), L. Mannucci (Padova), U. Merlin (Rovigo), M. Rolando (Genova), A. Rossetti (Cividale del Friuli), C. Saona (Barcelona), L. Sorbara (Toronto), A.Vinciguerra (Trieste)
Ringraziamenti Si ringrazia S.Opt.I. per la collaborazione scientifica
Comitato editoriale A. Calossi (Certaldo), O. De Bona (Marcon), M. Lava (Roma), C. Masci (Roma), F. Zeri (Roma)
Segreteria O. De BonaVia E. Mattei, 11 30020 Marcon (VE)Tel. 041.5939411E-mail: [email protected]
Nome della rivista LAC
Direttore responsabile Marco Perini
Proprietario testata BieBi Editrice
Editore BieBi Editricedi Mauro LampoVia Losana, 4 - 13900 Biella
Tiratura Quadrimestrale, 32 pagine
Tipografia True ColorVia Cave 1 - 28831 Baveno (Verbania)
Registrazione Tribunale Biella, in data 6/5/99 al n. 487
Sped. gratuita
Numeri arretrati Presso la segreteria
laclenti a contatto
contact lenses
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IndiceEditorialeLa gestione delle reazioni oculari indotte dall’uso delle lenti a contatto pag. 4L. Lupelli
Lenti a contatto: aspetti clinico-praticiA. S. Bruce e N. A. Brennan
SEZIONE 1 - PARTE PRIMA
Condizioni oculari associate all’uso delle lenti a contatto pag. 5
Come utilizzare questa guida pag. 6
Indice di consultazione rapida pag. 6
Gestione - Icone pag. 11
Dalla A alla Z (continua nel n° 2/2003) pag. 12
sommario
maggio 2003 vol. V, n. 1
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2003, vol. V, n. 1
EditorialeLa gestione delle reazioni oculari indotte
dall’uso delle lenti a contatto
L. LupelliIstituto Superiore di Scienze Optometriche, Roma
Circa 100 milioni di persone al mondo correggono il proprio difetto visivo utilizzando le lenti a contatto.La maggior parte di queste persone porta tali lenti senza problemi mentre altri, è ben noto, manifestanodelle intolleranze o, comunque, delle reazioni limitate alla superficie esterna del bulbo oculare.È possibile individuare delle costanti tra le reazioni dell’occhio all’uso delle lenti a contatto:
• l’aspetto oculare non è, molte volte, decisamente diverso dalla condizione di normalità, poiché talireazioni si manifestano generalmente in forme appena percettibili, specialmente nella fase iniziale;
• un certo numero di queste reazioni non è accompagnata da sintomi soggettivi, oppure questi sono dimodesta entità, specie nella fase iniziale;
• soltanto una complicanza, la cheratite microbica, può essere definita grave in quanto potenzialmentepuò causare una riduzione permanente della capacità visiva. La cheratite microbica è comunque unevento raro;
• una gestione appropriata della condizione permette quasi sempre di continuare l’uso confortevoledelle lenti a contatto.
Partendo da queste premesse appare evidente che nella routine della pratica contattologica è crucialela fase di controllo, tramite biomicroscopia, sia delle lenti che della superficie esterna del bulbo oculare,in modo da prevenire le reazioni oculari che portano all’intolleranza delle lenti. Inoltre, come appare evidente dall’apprezzabile lavoro elaborato da Brennan e Bruce presentato in questonumero, la stragrande maggioranza delle reazioni oculari che causano un’intolleranza alle lenti a contatto,non ha bisogno di un trattamento farmacologico, mentre è essenziale la revisione dell’ “approcciocontattologico”. In sostanza non si risolve quasi mai il problema in maniera semplicistica smettendo l’uso delle lenti eutilizzando un farmaco, ma va individuata la causa della complicanza che deve essere superata con unnuovo approccio (diverso materiale della lente, diversa geometria, diversa modalità d’uso, diversamanutenzione, ecc) permettendo di continuare ad utilizzare le lenti a contatto in maniera confortevolee… per tutta la vita.
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto
aspetti clinico-pratici
SEZIONE 1
CONDIZIONI OCULARI ASSOCIATEALL’USO DELLE LENTI A CONTATTO
PARTE PRIMA
Adrian S. Bruce Noel A.BrennanPhD, Victorian College of Optometry, Carlton Australia PhD, Brennan Cosultants Melbourne Australia
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Diventa facile individuare il trattamento adeguato quando è stata effettuatauna corretta valutazione della condizione, per cui una sua esattaidentificazione è di estrema importanza. Per esempio la cheratite infiltrativasterile e la cheratite infettiva possono apparire simili all’osservazione inlampada a fessura ma la gestione e il trattamento di queste due condizionisono molto diversi.
Per facilitarne l’identificazione, le condizioni che interessano la stessa areadi osservazione dell’occhio esterno, sono state raggruppate in sezioni.
Ogni condizione riporta il numero di pagina e quello del volume; es. 14/1,pag 14 del volume 1 della sezione “Aspetti clinico-pratici: dalla A alla Z”.
È bene ricordare che un certo tipo di colorazione, di iperemia o di infiltratidenota una certa condizione; la presenza simultanea di un certo numero disegni aumenta la probabilità di una identificazione corretta della condizione.
Congiuntiva palpebralepag 8
Distorsionepag 7
Anomalie del film lacrimalepag 10
Infiltrati e opacitàpag 10
Colorazione epiteliale eulcerazione
pag 8
Variazioni endotelialipag 7
Sintomi associati allariduzione del comfort
o disturbi visivi pag 9
Iperemia e vascolarizzazionepag 9
Indicedi consultazione rapida
In questa guida le condizioni oculari associate all’uso di lenti a contatto sono stateelencate in ordine alfabetico per consentire al lettore una rapida individuazione, unacorretta identificazione e la definizione di un idoneo programma di trattamento.
In alternativa è possibile ricorrere all’ “indice di consultazione rapida”.In questo indice le condizioni sono raggruppate sulla base del tessuto interessato euna condizione con aspetto peculiare può essere identificata e rintracciata nel numerodi pagina indicato.Per ogni condizione oculare è presente un elenco delle condizioni che hanno eziologiao manifestazioni simili, in modo da favorire una corretta identificazione dellacondizione specifica.
Le diverse informazioni sono state raggruppate come segue:
DESCRIZIONE Descrizione dei tessuti oculari interessati e identificazione delle causepiù comuni della condizione.
SEGNI Descrizione “oggettiva” della condizione osservata attraverso ilbiomicroscopio.
SINTOMI Descrizione “soggettiva” della condizione come potrebbe esserefornita dal portatore.
INCIDENZA Rara (<0.1%), poco frequente (0.1-3%), occasionale (>3-10%),comune (>10%).
IMPORTANZA Severa: normalmente induce una perdita o una riduzione visivapermanente; richiede un intervento terapeutico immediato.
Alta: determina una elevata riduzione del comfort o unabbassamento visivo e/o importanti interruzioni nella normale attivitàdel portatore (es. visite di controllo non previste o interventi urgentida parte di un oftalmologo).
Moderata: causa comfort, visione e aspetto estetico insoddisfacentie/o fastidi poco rilevanti per il portatore (es. sospensione temporaneadell’uso della lente, sostuituzione o variazione del tempo d’usodurante la visita di controllo programmata).
Bassa: non determina visione, comfort o aspetto esteticoinsoddisfacente. Non richiede nessuna interruzione dell’uso dellelenti ma variazioni delle caratteristiche delle lenti o del sistema dimanutenzione in uso.
CONFRONTO CON Una lista di condizioni strettamente relate, di grande utilità perfacilitare la corretta identificazione della condizione. Un ulteriore aiuto è fornito dall’ “indice di consultazione rapida”.
GESTIONE Le raccomandazioni raccolte sotto questa voce sono quelle chevengono considerate come “trattamento tipo” per i portatori di lentia contatto. Alle descrizioni dei trattamenti fanno seguito delle icone,come ausilio visivo e riassuntivo nell’identicazione del possibiletrattamento.
Questo manuale mira ad essere un utile sopporto in sala d’applicazione:• assiste il professionista, durante le visite di controllo, nel riconoscimento e nella
gestione delle varie condizioni• aiuta la comprensione dei requisiti fisiologici per un uso sicuro delle lenti a
contatto• favorisce l’uso delle lenti a contatto quando la loro applicazione ha un esito
positivo
Sebbene questo manuale sia principalmente focalizzato sulle cause che portanoall’intolleranza all’uso delle lenti a contatto, è necessario mantenere questi fattori nellagiusta prospettiva e tenere conto del gran numero di successi che, complessivamente,si hanno nell’uso delle lenti a contatto. Complicanze severe indotte dall’uso di lenti acontatto sono rare, meno dello 0,1%, e sono messe in risalto in letteratura, ma nonper questo dobbiamo dimenticarci che la maggior parte dei portatori le usano consuccesso.
Comeutilizzare questa guida
A. ZONE DI OSSERVAZIONE
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
B. QUADRI RIASSUNTIVI DELLE DISTORSIONI CORNEALI
Astigmatismo secondo regola
Wrinkling (corrugamento)lente morbida pag 22/2
Cheratoconopag 19/1
Eccimeri PRK3,5 mm di ablazione
Sindrome da esaurimentopag 20/2
Adesione - lente RGPpag 10/2
Ortocheratologia (OrtoK)con lenti RGP
pag 15/2
46.50
46.00
45.50
45.00
44.50
44.00
43.50
43.00
42.50
42.00
Warpage pag 26/1
Mappe diottriche comparative
Endotelio normale
Blebs (edema endoteliale)pag 13/1
Pieghe endotelialipag 16/2
Guttata
Polimegatismopag 16/2
Precipitati cheraticipag 17/2
C. VARIAZIONI ENDOTELIALI
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Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Definizione
1. Iperemia La congiuntiva palpebrale è riccamente vascolarizzata; lievicompromissioni possono aumentare il flusso di sangue. Èspesso il primo segno dell’infiammazione.
2. Papille Le papille, presenti sulla congiuntiva palpebrale, sonoun’area sollevata di infiammazione che presenta un vasocentrale. La presenza di papille sulla congiuntiva tarsalesuperiore, > 1.0 mm di diametro, è indice di congiuntivitepapillare gigante.
3. Follicoli I follicoli sono accumuli di globuli bianchi nel tessutocongiuntivale, senza vasi sanguigni centrali. I follicoligeneralmente accompagnano le infezioni virali dellacongiuntiva.
4. Concrezioni Le concrezioni sono accumuli di materiale inorganico sottol’epitelio della congiuntiva palpebrale; sono di colore giallopallido e normalmente non hanno nessuna rilevanza clinica.
Papille giunzionali (normali)
Macropapille (0.3-1.0 mm)
Iperemia tarsalepag 7/2
Follicoli (palpebra inferiore)
Micropapille (<0.3 mm)
Papille giganti (>1.0 mm)pag 28/1
Inclusione della lente
Concrezioni (palpebra inferiore)
E. INFIAMMAZIONE DELLA CONGIUNTIVA PALPEBRALED. COLORAZIONE EPITELIALE CON FLUORESCEINA
Cheratite puntata superficialepag 20/1
SLK da Lacpag 20/2
Uso eccessivo
Colorazione ore 3 e 9pag 22/1
Coalescenzapag 21/1
Meccanica, tensione palpebralepag 19/2
Tossicitàpag 21/2
Graffi da corpo estraneopag 29/1
Disidratazionepag 25/1
Dimple veilingpag 25/1
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Prendere in considerazione anche glaucoma, uveite (per l’iperemiapericheratica diffusa), congiuntivite (per l’iperemia bulbare) e lavascolarizzazione (per l’iperemia limbare).
Copertura congiuntivale normale
Settorialepag 9/2
Bulbarepag 8/2
Vascolarizzazione superficialepag 22/2
Cheratocongiuntivite limbale superiore(SLK)
pag 20/2
Esposizionepag 8/2
Limbalepag 8/2
Blefarocongiuntivite
Vascolarizzazione profondapag 22/2
Pseudopterigio/cheratite vascolarelimbale (VLK)
pag 18/2
opacità
A) Cause di diminuzione del visus
Lontano ✓ ? ✓ ? ? ✓ ? ? ? ✓
Vicino ? ✓ ? ? ✓ ✓ ✓ ? ? ✓
Immediata ✓ ✓ ✓ ? ? ? ✓ ✓
Severa ? ? ? ? ? ? ?Fluttuante ? ? ✓ ✓ ✓
Senza lente ✓ ? ✓ ✓ ✓
Offuscamento ✓ ? ✓ ? ✓ ?Abbagliamento ✓ ✓ ? ? ✓
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Immediata ✓ ✓ ✓ ? ✓ ✓ ✓Severa ✓ ✓ ? ? ? ? ? ? ✓Con ammiccamento ✓ ✓ ✓ ? ✓ ? ✓ ✓ ✓Senza lente ? ? ✓ ?Graffi ✓ ✓ ? ✓ ✓ ? ?Secchezza ? ✓ ✓ ? ?
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B) Cause di diminuzione del comfort
F. SINTOMI
Sintomi
Sintomi
G. IPEREMIA E VASCOLARIZZAZIONE
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
I. ANOMALIE DEL FILM LACRIMALE
Sintomo di secchezza pag 13/1, 19/2
Blefarite / anomalia dello strato lipidicopag 14/1
Deficienza dello strato acquoso
Anomalie della superficie
Ammiccamento incompletopag 13/1
Adesione della lente morbidapag 10/2
Instabilità del film lacrimalepag 30/1
Congiuntivite allergica
Assottigliamentodel film lacrimalepost-lente (si colora con la riflessionespeculare)
Possibilecolorazionecongiuntivale Black line
sulla lente
Film lacrimalepre-lente(si colora conla riflessionespeculare)
Test filorossofenolo < 9 mm in 15 sec Altezza menisco
lacrimale <0.2 mm
Pterigio
Filamentidi muco
Ulcera centralepag 14/1
Ulcera perifericapag 20/1
Precipitati cheraticipag 17/1
Strie (edema)pag 16/2
Edema epitelialepag 27/1
Dellenpag 22/1
Cheratite infiltrativapag 30/1
Emorragiapag 28/1
Microcisti e vacuolipag 14/2
Ipersensibiltà alle soluzionipag 21/2
Considerare anche cheratocongiuntivite da inclusione (Clamidia),cheratocongiuntiva epidemica (Adenovirus).
H. INFILTRATI E OPACITÀ
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
J. ALTERAZIONI DELLA LENTE A CONTATTO
Prendere in considerazione anche variazioni rifrattive, perdita e non correttoposizionamento della lente (decentramento), inversione delle lenti (lentedestra su occhio sinistro e viceversa), flessione della lente (modificazionetemporanea della forma) e alterazione permanente della lente.
Depositi- funghipag 23/1
Depositi- proteinepag 24/1
Depositi- inorganicipag 23/1
Imperfezione dellalente pag 13/2
Lente rottapag 13/2
Lente decentrata,morbida pag 11/2
Lente decentrata,RGP pag 11/2
Lente scheggiatapag 13/2
Queste icone, che appaiono in ogni condizione, assistono l’attuazione delprogramma di gestione della condizione.Una spiegazione più dettagliata delle icone è reperibile nella sezione “principidi intervento”.
I tempi suggeriti per “interrompere temporaneamente l’uso delle lenti” e la“visita di controllo”, sono indicati a fianco dei simboli; tuttavia i tempi consigliatida questa guida sono solamente indicativi.
Altre abbreviazioni:
UC Uso Continuo (30 notti) Lac G Lente a contatto GiornalieraUP Uso Prolungato (7 notti) UG Uso Giornaliero (ore di veglia)RGP Rigida Gas-Permeabile Lac M Lente a contatto Morbida
Cambiaresoluzione
Altrotrattamento
Interromperetemporaneamentel’uso della lente
Consigliareil portatore
Migliorare latrasmissionedi ossigeno
Cambiareparametri otipo di lente
Sostituirela lente
Ridurre iltempo d’usoUC/UP/UG
InterrompereUC/UP
Considerarel’utilizzo dilenti ad altabagnabilità
Rivedere
UmettabilitàConsiderarel’uso di lentigiornaliere
Lac G
UG
Rivedere
Cambiare
Sostituire
UP/UG
cambiare
altro
Consiglio
Dk Lac M
Gestione - Icone
Depositi- jelly bump pag 24/1
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Cambiare
Descrizione • È un fenomeno visivo che si osserva, in particolaremodo, intorno alle fonti luminose
• La visione offuscata è uno tra i problemi visivilamentati più frequentemente dai portatori di lenti RGP
• Determinato comunemente dal decentramento dellalente. In questo caso i raggi di luce che passanoattraverso la zona periferica, non ottica della lente,raggiungono e attraversano la pupilla
• Gli aloni sono indice di edema epiteliale e simanifestano come anelli colorati con diametri esequenze caratteristiche (vedi immagine)
Segni • Decentramento della lente tale da non permettere ilposizionamento della zona ottica sul foro papillare
• È possibile osservare, in lampada a fessura, un edemaepiteliale
Sintomi • Visione disturbata in determinate situazioni• Più frequente di notte, quando le pupille sono in
midriasi• I fari delle auto, che si incrociano guidando di notte,
sono la fonte principale di abbagliamento• Le lacrime causate da una lente fastidiosa possono
causare aloni
Incidenza • Occasionale
Importanza • Moderata
Confronto con • Abbagliamento• Altre sintomatologie visive• Edema epiteliale
Gestione • Riapplicare le lenti per ottenere un buon centraggio (lamaggior parte delle volte si ottiene stringendo il raggiodi curvatura della lente)
• Il miglioramento del centraggio è più efficacedell’incremento del diametro della zona ottica dellalente
• Evitare film lacrimale ipotonico (lacrimazione, acquadella piscina, ecc...) che può indurre un edemaepiteliale
Aloni / Visione offuscata
Effetto dell’edema epiteliale sulla diffrazione della luce generata da una sorgentepuntiforme di luce bianca
Sorgente di luce puntiforme
Corona di luce
Alone colorato
7° apertura angolare
Descrizione • La rottura dello strato epiteliale può interessare le cellulesuperficiali o quelle dell’ intero spessore
• L’abrasione può essere causata da imperfezioni oalterazioni della lente, corpi estranei, contatto conunghie, inserimento o rimozione inadeguata della lente
• Condizioni ricorrenti possono essere dovute da unamaggior fragilità epiteliale causata da una ipossiacronica
Segni • Colorazione fluoresceinica
Sintomi • Se l’abrasione interessa le cellule superficiali, può nonessere avvertita. Abrasioni più profonde possonoprovocare fastidio, fotofobia o dolore (sensazione dicorpo estraneo)
Incidenza • Occasionale
Importanza • Moderata
Confronto con • Altri tipi di colorazione• Ulcera
Gestione • Identificare le cause ed eliminarle• Se si sospetta un’origine ipossica usare una lente con
Dk/t maggiore• Interrompere l’uso delle lenti fino alla scomparsa
dell’alterazione per almeno 24 ore; per 1 settimana, sel’abrasione interessa l’intero spessore epiteliale
Abrasione(colorazione fluoresceinica, erosione epiteliale)
Dk Lac M
Rivedere
24 ore 1 settimana
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Edema intracellulare delle cellule endoteliali• Sono causate da una diminuzione locale del pH,
associata ad ipossia e accumulo di anidride carbonica• La risposta massima si manifesta 20-30 minuti dopo
l’applicazione della lente• Si manifestano sempre nei nuovi portatori• La riduzione della risposta endoteliale avviene nell’arco
di settimane• Potrebbero essere precorritrici di polimegatismo
Segni • Macchie nere (simili a buchi) visibili sull’endotelio,osservabili in lampada a fessura con la riflessionespeculare
Sintomi • Nessuno
Incidenza • Occasionale
Importanza • Bassa
Confronto con • Guttata• Altre modificazioni endoteliali
Gestione • Non è richiesto nessun intervento• Se la manifestazione è severa (area scura superiore al
15%) potrebbe essere necessario aumentare il Dk/t dellalente
Blebs(edema endoteliale)
Descrizione • Chiusura incompleta della palpebra durantel’ammiccamento
• La presenza delle lenti a contatto può inibire il riflessoall’ammiccamento
• La lente, nella regione intrapalpebrale, può disidratarsifavorendo l’accumulo di depositi
Segni • Bagnabilità ridotta in un’area della lente• Chiusura incompleta delle palpebre durante
l’ammiccamento• Possono essere presenti depositi sulla superficie della
lente• Può essere riscontrata una colorazione fluoresceinica
dell’epitelio
Sintomi • Da nessun sintomo a quelli classici di secchezza eriduzione del comfort
Incidenza • Comune
Importanza • Bassa
Confronto con • Secchezza• Disidratazione• Altre cause di anomalia del film lacrimale
Gestione • Possono essere di qualche aiuto gli esercizi diammiccamento (far effettuare 10 ammiccamenticompleti e far ripetere l’esercizio 5 volte al giorno)
• Far ridurre le ore d’uso; applicare lenti prodotte conmateriali meno inclini alla disidratazione e all’accumulodi depositi
• Potrebbe essere necessario l’utilizzo di un trattamentoenzimatico o la sostituzione più frequente delle lenti
Ammiccamento incompleto(anomalia del film lacrimale, instabilità del film lacrimale)
Umettabilità
UP/UG
ConsiglioRivedere
CambiareDk Lac M
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Infiammazione della palpebra e/o della rima palpebrale• Comunemente causata da una infiammazione cronica
da stafilococco alla base delle ciglia• Può essere acuta, allergica o conseguente alla chiusura
degli orifizi di Meibomio• Non è insolito che ci sia una reazione corneale alle
esotossine rilasciate dagli stafilococchi
Segni • Iperemia della rima palpebrale• Superficie opaca o desquamazioni attorno alla base
delle ciglia• La cornea può presentare colorazioni o infiltrati, in
particolare alle ore 4 e 8 • Grasso e particelle in sospensione nel film lacrimale
Sintomi • Da nessuno a prurito e intolleranza alle lenti a contatto
Incidenza • Comune
Importanza • Bassa
Confronto con • Occhio secco
Gestione • Terapia specifica, inclusa la pulizia delle palpebre• Eliminare/controllare prima di iniziare l’uso delle lenti
a contatto• Se necessario ricorrere a una terapia antimicrobica
Descrizione • Escavazione corneale localizzata, spesso con infiltratisottostanti
• Causata da ipossia e susseguente rottura dell’epitelio• Il microrganismo maggiormente implicato è la
Pseudomonas aeruginosa• Incidenza elevata nell’uso prolungato con lenti in
idrogel• Generalmente monolaterale
Segni • Rottura epiteliale con interessamento dello stroma,circondata da edema e infiltrati. Presenza di secrezionimucopurulente o sierose. Spesso si riscontra unintorbidimento dell’umor acqueo
Sintomi • Dolore acuto, sensazione di corpo estraneo, occhiorosso e fotofobia
Incidenza • Rara
Importanza • Severa
Confronto con • Infiltrati corneali, CLPU (ulcera periferica indotta dalac) e altre colorazioni fluoresceiniche
Gestione • Interrompere immediatamente l’uso delle lenti• È fondamentale che venga iniziato immediatamente un
trattamento antibiotico appropriato• Un successivo utilizzo delle lenti deve essere limitato
e intrapreso con cautela; fortemente sconsigliatol’inserimento nella modalità uso continuo o prolungato
• Sostituire le lenti e il prodotto per la manutenzione,incluso il contenitore, prima di riprendere l’uso dellelenti
Blefarite - anomalia dello stratolipidico (blefarite marginale, disfunzione delle ghiandole di Meibomio, Meibomite)
Cheratite microbica(ulcera corneale, cheratite infettiva, cheratite ulcerativa,infezione corneale)
Consiglioaltro altro Rivedere
LAC IMPA N1 2003 9-07-2003 16:17 Pagina 14
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
1° CONVEGNO ASSOTTICA
Domenica 5Lunedì 6 Ottobre 2003
Perugia Centro CongressualeQuattrotorri
Sono stati richiesti i crediti formativi E.C.M. alMinistero della Salute
Il primo Convegno promosso da Assottica in collaborazione con SDA Bocconi
In collaborazione con
Contattologia & Management
Provider E.C.M.
LAC IMPA N1 2003 9-07-2003 16:17 Pagina 15
1° CONVEGNO ASSOTTICA “CONTATTOLOGIA & MANAGEMENT” - PE
aula 1 aula 2
Corso 1 SDA Bocconi - K. Zaghi Corso 3 SDA Bocconi - P. CilloDefinizione degli spazi espositivi delle Il valore delle relazioni conlenti a contatto e gestione del flusso il portatore di lenti a contattodi visita dei loro portatori
Corso 2 SDA Bocconi - K. Zaghi Corso 4 SDA Bocconi - P. CilloIl punto di vendita come luogo di Dalla soddisfazione alla fidelizzazionecomunicazione e relazione con il cliente del cliente: processi e strumenti
Corso 1 SDA Bocconi - K. Zaghi Corso 3 SDA Bocconi - P. CilloDefinizione degli spazi espositivi delle Il valore delle relazioni conlenti a contatto e gestione del flusso il portatore di lenti a contattodi visita dei loro portatori
Corso 2 SDA Bocconi - K. Zaghi Corso 4 SDA Bocconi - P. CilloIl punto di vendita come luogo di Dalla soddisfazione alla fidelizzazionecomunicazione e relazione con il cliente del cliente: processi e strumenti
CORSI SDASESSIONI IN PLENARIA
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8,30 - 10,30
13,30 - 15,30
(13,00 - 13,30 Pausa pranzo)
17,30 - 19,30
La registrazione dei Partecipantisi terrà Sabato 4 Ottobre 2003dalle ore 16,00 alle 20,00
8,00 - 9,00 Registrazione Partecipanti 9,00 - 9,30 Apertura Lavori Congressuali9,30 - 11,30 Retailing & Innovazione nel settore contattologia
C. Mauri11,30 - 12,30 Il futuro del business della contattologia
B. Holden12,30 - 13,00 “Vision of the future” - Un progetto europeo
G. Nannini - Euromcontact13,00 - 14,00 Pausa pranzo14,00 - 15,00 Sintomi, segni e gestione delle complicanze in contattologia
L. Jones
15,00 - 16,00La pratica contattologica: basi scientifiche e falsi mitiL. Lupelli
16.00 - 17,00 Drop out e refitG. Montani
17,00 - 17.30 Pausa con visita stand
17,30 - 18,30L’importanza della manutenzioneM. Stefanelli
18,30 - 19,30 Disposable, convenzionali: un unico iter applicativoD. Brambilla
8,30 - 9,30 Internet: strumento di professionalitàed aggiornamento in contattologiaA. Rossetti
9,30 - 10,30 La pratica contattologica: basi scientifiche e falsi mitiL. Lupelli
10,30 - 11,00 Pausa con visita stand11,00 - 12,00 Synoptik: un’eccezione o un possibile modello?
L. Ringmann12,00 - 13,00 Le lenti a contatto hanno raggiunto il loro potenziale?
B. Holden13,00 - 13.30 Pranzo
15.30 Chiusura Lavori
I Docenti SDA Bocconi
Paola Cillo
Ricercatrice dell’Area Marketing presso l’Università Bocconi, dove svolgeanche attività di insegnamento.I suoi studi sono rivolti al tema dell’innovazione e della creatività manageriale riferita alle attività di marketing e della gestione della customer loyalty.
Roberta De Sanctis
Svolge attività di ricerca e docenza presso l’Area Marketing della SDA Bocconi.Dopo esperienze internazionali realizzate presso aziende multinazionali,ha conseguito l’MBA presso la SDA.I suoi studi sono rivolti alla comunicazione aziendale,all’advertisement management e all’innovazione di marketing delle aziende commerciali.
Chiara Mauri
Professore associato di Marketingall’Università Bocconi dove insegna“Marketing” e “Product Management”.Coordina i corsi specialistici sul temadella distribuzione ed è responsabiledell’Osservatorio Retailing.Direttore del MIMe-C (Master inMarketing e e-Commerce).I suoi studi sono volti alle tematichedel trade marketing e category management, retailing,sales promotion, dell’influenza dei bambini negli acquisti.
Karin Zaghi
Lecturer presso l’Università Bocconi dove insegna “Marketing”,“Marketinginternazionale”,“Marketing delle piccole e medie imprese”,“Economia e Gestione delle imprese commerciali”.La sua attività di ricerca è rivolta ai temidistributivi con particolare attenzione alla gestione del canale e alle politiche del retailing mix.
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PERUGIA - CENTRO CONGRESSI QUATTROTORRI - 5/6 OTTOBRE 2003
aula 3 aula 4 aula 5 aula 6
Corso 5 SDA Bocconi - R. de Sanctis Corso 7 SDA Bocconi - C. Mauri Corso 9 Contattologia Corso 11 ContattologiaL’analisi dei costi per le decisioni L’esperienza di acquisto e consumo: A. Fossetti - P. Gheller A. Madesani - E. Maranicommerciali e la gestione delle scorte valore emozionale dell’offerta per il cliente Eziologia, segni e gestione dell’occhio Lenti a contatto morbide progressive
secco marginale in contattologia per la presbiopia
Corso 6 SDA Bocconi - C. Mauri Corso 8 SDA Bocconi - R. de Sanctis Corso 10 Contattologia A. Calossi - F. Zeri Corso 12 Contattologia - L. Jonesone Il ruolo delle categorie di prodotto Come gestire il processo Tutto ciò che avreste voluto sapere L’uso continuo con lenti a contatto in
nel processo d’acquisto del cliente di comunicazione con il cliente sulle lenti morbide toriche silicone-hydrogel, un’esplosione imminente?
Corso 5 SDA Bocconi - R. de Sanctis Corso 7 SDA Bocconi - C. Mauri Corso 10 Contattologia Corso 11 ContattologiaL’analisi dei costi per le decisioni L’esperienza di acquisto e consumo: A. Calossi - F. Zeri A. Madesani - E. Maranicommerciali e la gestione delle scorte valore emozionale dell’offerta per il cliente Tutto ciò che avreste voluto sapere Lenti a contatto morbide progressive
sulle lenti morbide toriche per la presbiopia
Corso 6 SDA Bocconi - C. Mauri Corso 8 SDA Bocconi - R. de Sanctis Corso 9 Contattologia Corso 12 Contattologia - L. Jonesone Il ruolo delle categorie di prodotto Come gestire il processo di comunicazione A. Fossetti - P. Gheller L’uso continuo con lenti a contatto in
nel processo d’acquisto del cliente con il cliente Eziologia, segni e gestione dell’occhio silicone-hydrogel, un’esplosione imminente?secco marginale in contattologia
DA BOCCONI CORSI CONTATTOLOGIA
Pausa con visita stand
Pausa con visita stand
I Relatori internazionali
Brien Holden
Ricercatore e docente di fama mondiale,è fondatore e direttore del CRCERT,Cooperative Research Centre for EyeResearch and Technology,presso la Scuola di Optometria e Scienza della Visione dell’Università di Sidney,Australia.
Lyndon Jones
È Professore Associato presso la Scuola di Optometria e Direttore Associato del Centro per la Ricerca sulle Lenti a Contatto dell’Università di Waterloo, Ontario, Canada.Ricercatore e autore di numerosi testi,è esperto di interazioni tra i materiali adottati in contattologia e i tessuti oculari.
Lene Ringmann
Lene Ringmann è Category Manager presso Synoptik Holding A/S, catenadi ottica danese presente in 6 paesieuropei con 300 punti vendita.Del suo staff fa parte anche un gruppo di ricercatori che testano i prodotti prima di inserirli nell'assortimento strategico.
I Relatori italiani
Davide BrambillaAntonio CalossiAlessandro FossettiPietro Gheller
Luigi LupelliAntonio MadesaniEdoardo MaraniGiancarlo Montani
Giuliano NanniniAnto RossettiManola StefanelliFabrizio Zeri
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I Corsi di Contattologia a iscrizione programmata
Corso 9 Contattologia
domenica 5 (15.00 - 17.00)lunedì 6 (13.30 - 15.30)Eziologia, segni e gestione dell’occhio secco marginale in contattologia.
Alessandro Fossetti - Pietro Gheller
L’occhio secco marginale sembra essereuna delle maggiori cause di abbandonodelle lenti a contatto. La capacità divalutare i sintomi e i segni secondari aproblemi legati al film lacrimale, laconoscenza delle caratteristiche bio-fisio-chimiche dei materiali usati incontattologia, l'aggiornamento sullo statodell’ar te nel trattamento dell’occhiosecco marginale, possono consentire siaun’adeguata selezione dei soggetti edelle lenti sia una migliore gestione deipazienti nel post applicazione. Il corsoè completato da una parte pratica nellaquale vengono presentati una serie ditest atti a valutare le caratteristiche delfilm lacrimale e i principali segnidell’occhio secco marginale.
Corso 10 Contattologia
domenica 5 (17.30 - 19.30)lunedì 6 (8.30 - 10.30)Tutto ciò che avreste voluto saperesulle lenti morbide toriche.
Antonio Calossi - Fabrizio Zeri
Negli ultimi anni la correzionedell’astigmatismo con lenti a contattomorbide toriche si è diffusa in manieraestremamente rapida anche grazie allacrescente varietà di materiali egeometrie disponibili.Obiettivo del corso è quello diconsentire ai partecipanti di ottimizzarei risultati applicativi e quindi lasoddisfazione del portatore, attraversola trattazione dell’abc dellacontattologia morbida torica el’approfondimento di aspetti del temapiù avanzati grazie all’esposizione di casiclinici.
Corso 11 Contattologia
domenica 5 (15.00 - 17.00) lunedì 6 (8.30 - 10.30)Lenti a contatto morbide progressive per la presbiopia.
Antonio Madesani - Edoardo Marani
La presbiopia interessa oltre 22 milionidi persone, quasi la metà degli italiani. Ilcontinuo progresso tecnologicoconsente oggi di proporre lenti acontatto sempre più efficaci in grado didare una risposta positiva allacompensazione della presbiopia oltreche dei difetti refrattivi.Le filosofie applicative rivestono un ruoloda protagonista così come le geometriedelle lenti a contatto e debbono essereattentamente valutate e selezionate infunzione delle aspettative e del risultatovisivo ottenuto.
I Corsi SDA Bocconi a iscrizione programmata
Corso 3 SDA Bocconi
domenica 5 (15.00 - 17.00)lunedì 6 (8.30 - 10.30)Il valore delle relazioni con il portatore di lenti a contatto.
Paola Cillo
La centralità del cliente è la prospettivaadottata all’interno di questo corso. Iltema dominante è la gestione e losviluppo dinamici delle relazioni con laclientela.
Corso 4 SDA Bocconi
domenica 5 (17.30 - 19.30)lunedì 6 (13.30 - 15.30)Dalla soddisfazione alla fidelizzazione del cliente: processi e strumenti.
Paola Cillo
Fidelizzare ed instaurare relazioni dilungo periodo con i portatori di lenti acontatto: questo l’obiettivo che sipropone il corso.
Corso 5 SDA Bocconi
domenica 5 (15.00 - 17.00)lunedì 6 (8.30 - 10.30)L’analisi dei costi per le decisioni commerciali e la gestione dellescorte.
Roberta De Sanctis
Come affrontare un ambientecompetitivo sempre più complessoattraverso il contenimento dei costi edil recupero dell’efficienza. Si propongonomodelli per il controllo dei costi e lagestione delle scorte attraverso indici diproduttività e redditività.
Corso 6 SDA Bocconi
domenica 5 (17.30 - 19.30)lunedì 6 (13.30 - 15.30)Il ruolo delle categorie di prodotto nel processo d’acquisto del cliente.
Chiara Mauri
Obiettivo di questo corso è presentarenuovi criteri di configurazione ecomposizione delle categorie diprodotto nella prospettiva del categorymanagement.
Corso 1 SDA Bocconi
domenica 5 (15.00 - 17.00)lunedì 6 (8.30 - 10.30)Definizione degli spazi espositividelle lenti a contatto e gestionedel flusso di visita dei loroportatori.
Karin Zaghi
Il corso propone una ridefinizione dellelogiche di gestione espositiva del puntodi vendita. Modelli di lay-out delleattrezzature e merceologico, tecniche didisplay e criteri di allocazione dellasuperficie espositiva ai singoli prodottisono alcuni dei temi approfonditi.
Corso 2 SDA Bocconi
domenica 5 (17.30 - 19.30)lunedì 6 (13.30 - 15.30)Il punto di vendita come luogo di comunicazione e relazione con il cliente.
Karin Zaghi
Gestione espositiva sì, ma come fardiventare il punto di vendita un vero eproprio ambiente relazionale? L’importanza della gestione dellacomunicazione visiva nei punti di vendita.
Corso 7 SDA Bocconi
domenica 5 (15.00 - 17.00)lunedì 6 (8.30 - 10.30)L’esperienza di acquisto e consumo:valore emozionale dell’offerta peril cliente.
Chiara Mauri
Il concetto di esperienza nella fase diacquisto, il valore e le emozioni legati alconsumo sono temi di frontiera delmarketing più evoluto. Il corso suggeriscecome incrementare il valore emozionaledell’offerta per il cliente.
Corso 8 SDA Bocconi
domenica 5 (17.30 - 19.30)lunedì 6 (13.30 - 15.30)Come gestire il processo di comunicazione con il cliente.
Roberta De Sanctis
Analisi di alcuni strumenti percomunicare con il portatore di lenti acontatto in modo personalizzato ediretto.
Scheda per prenotazione a pag 31
Corso 12 Contattologia
domenica 5 (17.30 - 19.30) lunedì 6 (13.30 - 15.30)L’uso continuo con lenti a contatto in silicone-hydrogel,un’esplosione imminente?
Lyndon Jones
Con l’avvento delle lenti a contatto insilicone-hydrogel, la diffusione del portocontinuo è cresciuta. Questo corsofornisce un aggiornamento sulle nuoveproprietà di questi materiali,presentando i risultati clinici aggiornati,suggerendo quali sono i pazienti piùindicati per questo tipo di lenti.
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Il cheratocono si può manifestare durante l’uso dellelenti a contatto, sebbene non sia una complicanzaassociata all’uso delle stesse
• Degenerazione ectasica durante la quale la cornea siassottiglia e si distorce
• Irregolarità del collagene corneale• La sua comparsa può avvenire in un periodo che va
dall’adolescenza ai 20 anni• Le lenti a contatto forniscono una visione migliore
rispetto agli occhiali
Segni • Mire oftalmometriche distorte• Incremento della curvatura corneale in zona apicale
≥ 47.00 D• Decentramento dell’apice corneale verso il basso e
lateralmente• Differenze del potere corneale ≥ 1.50 D, localizzate 3
mm superiormente e inferiormente rispetto all’assevisivo
• Generalmente si evidenzia una differenza del poterecorneale centrale tra i due occhi ≥ 1.00 D
• Incremento della correzione cilindrica/ astigmatismoirregolare
• Può essere presente una cicatrice centrale (anello diKayser-Fleischer)
Sintomi • Visione sfuocata
Incidenza • Occasionale
Importanza • Alta
Confronto con • Sindrome da esaurimento corneale• Distorsione corneale
Gestione • Applicare una lente RGP per garantire una buona acuitàvisiva
• Monitorare regolarmente la progressione• Spesso è una controindicazione per la cheratoplastica
fotorefrattiva• Generalmente l’applicazione di una lente RGP fornisce
una visione sufficientemente buona da evitarel’intervento chirurgico
• Se il cheratocono è avanzato ed è presente una gravealterazione della trasparenza, si rende necessario iltrapianto della cornea
Descrizione • Reazione infiammatoria della cornea e dellacongiuntiva conseguente all’utilizzo delle lenti acontatto durante il sonno
• Piccoli infiltrati focali con diffuse infiltrazioniperiferiche
• Colorazione corneale minima o assente
Segni • Infiltrati corneali• Iperemia congiuntivale
Sintomi • Attacco acuto alla mattina presto• Occhio rosso dolorante
Incidenza • Rara nel UG, poco frequente nel UC/UP
Importanza • Alta
Confronto con • Ulcerazione (vedi PEDAL nella sezione“Raccomandazioni cliniche generali”, volume 2)
• Infiltrati- cheratite marginale, SLK, CLPU• Sindrome da lente immobile
Gestione • Considerare un trattamento farmacologico se ladiagnosi è incerta o in presenza di grandi infiltrati (> 0.5 mm)
• Rivedere lo stesso giorno per confermare la condizione• Cessare immediatamente l’utilizzo delle lenti• L’utilizzo può essere ripreso quando gli infiltrati sono
scomparsi (la risoluzione potrebbe richiedere diversesettimane)
• Dopo la risoluzione, ridurre il tempo di utilizzo oconsiderare la modalità UG
• Se si ripresenta passare alla modalità UG
Rivedere
UP/UG
UG altro
>1 settimana Stesso giorno
Cheratocono(distorsione corneale, astigmatismo irregolare, cornea conica)
CLARE - occhio rosso acutoindotto da lenti a contatto(occhio rosso acuto)
Cambiare
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Risposta infiltrativa, non infettiva, causata daesotossine batteriche
• Si osserva nei portatori di lenti a contatto morbide conmodalità UC/UP
• Risoluzione con probabile piccola cicatrice
Segni • Caratteristico infiltrato focale circolare, localizzato inzona periferica della cornea
• Infiltrato con margini chiaramente definiti; dimensionida 0.2 a 1.0 mm
• L’abrasione epiteliale è uno dei primi segni cheidentificano questa condizione
Sintomi • Generalmente sensazione di corpo estraneo, da ridottaa moderata, ma può anche essere assente
• Si riduce dopo la rimozione della lente
Incidenza • Rara nel UG, poco frequente in UC/UP
Importanza • Alta
Confronto con • Cheratite microbica. Il corretto riconoscimento dellacondizione è vitale. In caso di dubbio trattare comecheratite microbica
• Cheratite infiltrativa marginale. Sindrome da lenteimmobile; CLPU è una variazione di quest’ultimacondizione infiltrativa sterile causata da differentiesotissine
• Considerare altre condizioni non legate all’utilizzodelle lenti a contatto come Herpes simplex
Gestione • Interrompere immediatamente l’uso delle lenti acontatto; profilassi antibiotica locale
• In caso di dubbio, se infettiva o sterile, trattare comeinfettiva
• Rivedere nelle 24 ore successive• Può essere recidiva, consigliare di posticipare l’utilizzo
con modalità UC/UP• Considerare l’uso di lenti giornaliere
CLPU - ulcera periferica indottada lenti a contatto(ulcera periferica con coltura negativa)
RivedereUG
altroLac G
Colorazione - cheratite puntatasuperficiale (generalizzata, disepitelizzazione aspecifica)
Cambiare
UP/UGLac G Dk Lac M
24 ore
Descrizione • Alterazione puntiforme dell’epitelio corneale• Indice di una alterazione lieve/moderata della
superficie epiteliale• Varie cause, inclusa ipossia, uso eccessivo e depositi
sulla lente• Alta incidenza nei portatori di lenti a contatto
Segni • Colorazione fluoresceinica puntiforme• Aspetto variabile, ma spesso è interessata la zona
centrale della cornea
Sintomi • Raramente presenti, poiché sono interessate cellulesuperficiali non collegate a terminazioni nervose
Incidenza • Comune
Importanza • Bassa
Confronto con • Altri quadri fluoresceinici• Ulcera o abrasione, se è presente dolore persistente
Interventi • Rimuovere le lenti e non riapplicarle per il resto dellagiornata
• Incrementare il Dk/t, diminuire il tempo di utilizzo oapplicare lenti nuove per evitare l’accumulo di depositi
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Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Vasta area di interruzione dell'epitelio corneale• Indice di una alterazione da moderata a grave della
superficie epiteliale• Può essere causata da un'abrasione, forte risposta verso
agenti tossici o grave danno metabolico• Può portare a un'infezione
Segni • Colorazione fluoresceinica in una vasta area corneale• Le configurazioni sono variabili
Sintomi • Fastidio che può perdurare per un certo periodo dopola rimozione della lente
Incidenza • Occasionale
Importanza • Moderata
Confronto con • Altri quadri fluoresceinici• Ulcera
Interventi • Interrompere l'utilizzo delle lenti fino alla completaguarigione dell'epitelio
• Isolare la causa del problema e intervenire diconseguenza
• Può essere consigliabile una profilassi antibiotica
Colorazione - coalescente(confluente)
Rivedere altro
sino arisoluzione
Descrizione • Accumulo di fluoresceina nell’epitelio congiuntivaleo al di sotto di questo
• Indica un’alterazione superficiale della congiuntiva
Segni • Colorazione fluoresceinica nella zona interpalpebraleo al limbus
• Di norma puntiforme o coalescente• La colorazione fluoresceinica può essere osservata più
facilmente utilizzando il filtro giallo di Wratten n. 12
Sintomi • Se interpalpebrale può essere strettamente associata aduna condizione di secchezza
• Se limbare, può essere asintomatica
Incidenza • Comune
Importanza • Bassa
Confronto con • Accumulo di fluoresceina tra le pieghe dellacongiuntiva: si muove durante l’ammiccamento e imovimenti oculari
• Secchezza• Colorazione ore 3 ore 9 nei portatori di lenti RGP
Interventi • Potrebbe non essere necessario alcun trattamento• Colorazione limbale correlata alla ruvidità dei bordi
delle lenti a contatto morbide• Se i sintomi di secchezza sono severi, trattare come
riportato alla voce “Secchezza” (pag 19/2)• Può essere necessario far ridurre le ore d’uso o
richiedere di effettuare esercizi di ammiccamento, se lacolorazione fluorescinica è interpalpebrale
Colorazione - congiuntivale(disidratazione, indentazione del bordo della lente, colorazione ore 3 ore 9 )
Consiglio
UP/UG
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Depressione corneale focale a forma di disco• Causata da secchezza e disidratazione localizzata• La perdita di idratazione stromale provoca un
compattamento delle lamelle• Si presenta occasionalmente con lenti RGP e
colorazione ore 3 e 9
Segni • Depressione nella cornea periferica• Possono esserci cicatrizzazioni e vascolarizzazioni• Epitelio intatto
Sintomi • Da nessuno a secchezza e riduzione del comfort
Incidenza • Rara
Importanza • Moderata
Confronto con • Colorazione ore 3 e 9• Secchezza
Gestione • Eliminare la causa della colorazione a ore 3 e 9• La depressione si può risolvere nel giro di alcuni giorni;
possibile residuo cicatriziale• Dellen persistenti richiedono una riduzione del tempo
di utilizzo delle lenti o la necessità di passare a lentimorbide
Dellen(secchezza, disidratazione corneale focale)
Cambiare
UP/UG
UmettabilitàDk Lac M
Descrizione • Alterazione della superficie epiteliale dovuta ad unarottura del film lacrimale, ad un ammiccamentoincompleto o ad un appoggio eccessivo del bordo dellalente
• Comune nei portatori di lenti RGP
Segni • Colorazione fluoresceinica nelle zone nasali etemporali della cornea, adiacenti al bordo della lente
Sintomi • Nessuno
Incidenza • Comune
Importanza • Da bassa a moderata
Confronto con • Altre colorazioni fluoresceiniche• Dellen• Pseudopterigio
Interventi • Applicare lenti morbide• Migliorare il centraggio delle lente• Applicare lenti con un diametro più piccolo o bordi più
sottili• Applicare una lente RGP a toro interno se la cornea è
astigmatica
Colorazione - ore 3 e 9
Cambiare Umettabilità
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Accumulo di materiale inorganico sulla superficie diuna lente morbida. Es. depositi di ruggine (punti rossi)
• Formazione di una pellicola oppure di concrezionilocalizzate
• Possono provenire dal film lacrimale, dalla proceduradi disinfezione o dall’inquinamento ambientale
Segni • Patina o macchie visibili sulla lente con illuminazionein campo scuro
Sintomi • Il portatore può notare delle macchie sulla lente• I depositi inorganici possono essere causa di riduzione
del comfort
Incidenza • Poco frequente
Importanza • Bassa
Confronto con • Diversi per struttura, uniformità e colore, dalla pellicolaproteica
Gestione • Sostituire la lente se necessario• Rivedere il sistema di manutenzione• Cercare di identificare la fonte della contaminazione• Consigliare l’utilizzo di una soluzione salina
contenente un inibitore del calcio (agente chelante)• Per ridurre i rischi, considerare l’applicazione di lenti
che richiedono una manutenzione ridotta come le lentigiornaliere o le lenti ad alto Dk con modalità UC/UP
Depositi - inorganici(strato, patina di origine inorganica, calcoli)
SostituireLac G Dk Lac MConsiglio
Descrizione • Invasione e contaminazione della matrice della lenteda parte di funghi
• Si manifesta spesso su lenti utilizzate occasionalmentee conservate per lunghi periodi di tempo
Segni • A livello corneale può essere riscontrata una cheratiteda sostanze tossiche
Sintomi • Riduzione del comfort durante l’uso delle lenti
Incidenza • Poco frequente
Importanza • Moderata
Confronto con • Altri depositi focali visibili sulle lenti
Gestione • È indispensabile sostituire la lente• Sostituire il contenitore porta lenti• Rinforzare le conoscenze del portatore su una corretta
manutenzione• Consigliare un sistema di manutenzione che fornisca
una maggior attività antimicrobica• Per ridurre i rischi, considerare lenti che richiedono una
manutenzione ridotta come le lenti giornaliere o le lentiad alto Dk con modalità UC/UP
Depositi - funghi
Sostituire
cambiare Consiglio Lac G Dk Lac M
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Strati di proteine lacrimali denaturate sulla superficiedella lente
• Si manifestano in soggetti predisposti• Alta incidenza in caso di disinfezione termica• Molto comune• Può dare inizio a una reazione immunitaria
(per esempio: GPC)
Segni • Velatura non uniforme sulla superficie della lente
Sintomi • Riduzione del comfort durante l’uso delle lenti• Aumenta la sensazione di presenza delle lenti• Prurito
Incidenza • Comune
Importanza • Bassa
Confronto con • Altri depositi
Gestione • Trattamento enzimatico• Trattamento ossidativo (per esempio: liprofin)• Cambiare il sistema di manutenzione• Se necessario sostituire le lenti• Consigliare l’utilizzo di lenti a ricambio frequente,
giornaliere o RGP
Depositi - proteine
CambiareLac G
Sostituirecambiare
Descrizione • Deposito focale visibile sulla lente• Particolarmente frequente su lenti morbide ad alta
idrofilia• Si presenta, solitamente, dopo settimane o mesi di
utilizzo delle lenti• Può essere causato dal sistema di manutenzione
Segni • Massa amorfa gelatinosa visibile sulla superficie dellalente
Sintomi • Da nessuno a riduzione moderata del comfort
Incidenza • Occasionale
Importanza • Bassa
Confronto con • Depositi proteici• Il deposito inorganico è di natura cristallina, mentre
jelly bump ha una consistenza gelatinosa
Gestione • Applicare lenti nuove con materiale diverso(possibilmente a bassa idrofilia)
• Cambiare il sistema di manutenzione• Insistere sulla necessità di seguire le corrette procedure
di disinfezione• Per ridurre i rischi considerare lenti che richiedono una
manutenzione ridotta come le lenti giornaliere o le lentiad alto Dk con modalità UC/UP
Depositi - jelly bump
CambiareDk Lac M
cambiare Consiglio Lac G
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Indentazione dell’epitelio causata da bolle d’aria omucin balls intrappolate sotto la lente
• Più frequente con lenti RGP non applicate in manieracorretta (bolle d’aria) o lenti in silicone idrogel (mucinballs)
• Si osserva centralmente con lenti eccessivamentemobili e perifericamente con lenti che presentano unsollevamento del bordo
Segni • Numerose aree di ristagno di fluoresceina
Sintomi • Da nessuno a lieve irritazione
Incidenza • Occasionale
Importanza • Bassa
Confronto con • Confrontare con altre colorazioni fluoresceiniche
Gestione • Riapplicare le lenti RGP con un miglior allineamentorispetto alle curvature corneali
Dimple veiling(colorazione)
Cambiare
Descrizione • Disepitelizzazione localizzata della superficie cornealecausata dalla disidratazione
• Più frequente con lenti a contatto morbide sottili e adalta idrofilia
• Può essere associata ad ammiccamento incompleto• La disidratazione della lente porta all’evaporazione
dello strato lacrimale posto fra lente e cornea e, diconseguenza, alla disidratazione epiteliale
Segni • Erosione epiteliale puntata a buccia d’ arancia che sicolora con fluoresceina
• Limitata alla zona interpalpebrale (zona lasciatascoperta dalle palpebre)
• Solitamente localizzata nella parte inferiore dellacornea
Sintomi • Da nessuno a leggeri sintomi di secchezza e riduzionedel comfort
Incidenza • Comune
Importanza • Bassa
Confronto con • Altre colorazioni fluoresceiniche• Ammiccamento incompleto
Gestione • Applicare una lente con un’elevatissima bagnabilità• Consigliare l’utilizzo di lacrime artificiali
Disidratazione(colorazione da disidratazione, erosione puntiforme,cheratite, cheratite superficiale puntata inferiore)
Cambiarealtro
UmettabilitàDk Lac M
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Disturbi della visione
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Alterazione della forma della cornea• Cause multiple, incluse quelle meccaniche e
fisiologiche• Molto spesso è il risultato di un’applicazione non
ottimale
Segni • Alterazione delle mire cheratometriche e della formadella cornea (warpage), dopo la rimozione della lente
• Aree di ristagno di fluoresceina
Sintomi • Visione sfuocata con gli occhiali dopo la rimozionedelle lenti
Incidenza • Rara
Importanza • Moderata
Confronto con • Aderenza della lente RGP• Wrinkling/corrugamento - Pieghe epiteliali• Sindrome da esaurimento corneale• Cheratocono• Ortocheratologia
Gestione • Riapplicare le lenti RGP migliorando l’allineamentolente/cornea o l’apporto di ossigeno
• Considerare l’uso di lenti morbide ad alto Dk
Distorsione corneale(visione annebbiata con occhiali)
CambiareDk Lac M
Caratteristiche Tipo Manifestazione Comparsa Gravitàdel fenomeno
Alternative Riduzione AV Costante Improvviso Lieve
Alone Intermittente Graduale Moderato
Abbagliamento Notturno Fluttuante Severo
Non specificato Vicino
Lontano
Senza lente
Descrizione • La ragione più comune per cui i portatori richiedono unvisita di controllo
• Possono essere fenomeni rifrattivi o legati adun’anomala diffusione della luce
• Le cause che provocano un’anomala diffusione dellaluce (esempio: edema epiteliale, depositi sulla lente)possono non influire su AV
• Il disturbo indotto da un errore refrattivo può essereamplificato dalla midriasi pupillare
• Una diminuzione monolaterale della AV può non essererilevata dal portatore
Segni • Riduzione della AV, di 2 linee o più, rispetto alla miglioracuità visiva
• Le mire cheratometriche riflesse dalla superficieanteriore della lente possono presentare una “rottura” ouna distorsione, in un tempo inferiore a 5 sec. dopol’ammiccamento
• L’acuità visiva a basso contrasto può essere peggiorerispetto a quella ad alto contrasto quando è presente unamaggior diffusione della luce all’interno dell’occhio
Sintomi • Registrare il tipo di disturbo, la modalità di comparsae la gravità, come indicato nella tabella
Incidenza • Comune
Importanza • Da moderata ad alta
Confronto con • I sintomi permettono spesso di identificare la causa.Vedi tabella di controllo in “Indice di consultazionerapida” (pag. 9/1)
Gestione • Dipende dalla causa del disturbo
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Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Accumulo intracellulare di fluido nello strato epiteliale• Si manifesta con l’esposizione a soluzioni ipotoniche,
in caso di lacrimazione riflessa o durante il periodo diadattamento alle lenti RGP
• Tossicità, edema stromale cronico e uveite possonocausare un edema epiteliale
Segni • All’esame in lampada a fessura la cornea appare velatasia in diffusione sclerale che in retro-illuminazione(vedi immagine)
• Possibile presenza di colorazione fluoresceinica
Sintomi • Possibili effetti debilitanti sulla visione• Aloni colorati attorno alle luci• Fotofobia
Incidenza • Rara
Importanza • Alta
Confronto con • Edema stromale, dimple veiling, microcisti e vacuoli
Gestione • Controllare i componenti delle soluzioni per lamanutenzione
• Per i nuovi portatori: raggiungere gradualmente ilnumero di ore d’utilizzo delle lenti consigliato
• Attendere un’ora dopo il risveglio prima di indossarele lenti a contatto
• Controllare le lenti RGP per identificare eventualiproblemi o difetti al bordo
Edema - epiteliale(velo di Sattler, edema microcistico)
ConsiglioCambiare
Dk Lac M
Descrizione • Aumento del contenuto d’acqua nello stroma• Causato da ipossia, film lacrimale ipotonico o dalla
chiusura delle palpebre• Le lenti ad uso giornaliero possono provocare un
edema che può variare dal 2% al 7%• L’uso prolungato con lenti tradizionali può provocare
un edema che può variare dal 7% al 14%• Lenti ad alto Dk provocano un edema tra il 2% e il
4%• Un edema > 8%, al risveglio, è da considerarsi
eccessivo nel caso di lenti usate con modalità UC/UP
Segni • Le strie sono visibili con un edema del 5%• Le pieghe endoteliali sono visibili con un edema del
10%• Un edema stromale localizzato apparirà come una
regione corneale velata e grigia (vedi immagine)
Sintomi • Sensibilità alla luce intensa• Visione ridotta, leggera riduzione del comfort se
l’edema supera il 10%
Incidenza • Occasionale
Importanza • Moderata
Confronto con • Differenziazione dalle reazioni edematoseinfiammatorie
Gestione • Ridurre il tempo di utilizzo o interrompere UC/UP• Utilizzare le lenti con Dk/t >24 nella modalità UG o
Dk/t >125 nella modalità UC/UP• Prendere in considerazione la possibilità di applicare
lenti giornaliere o ad alto Dk
Edema - stromale(rigonfiamento corneale)
UP/UG
CambiareDk Lac M UG
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Descrizione • Reazione allergica della congiuntiva tarsale superiorecaratterizzata da papille con diametro >1 mm
• Le papille contengono linfociti e plasma• Più comune nei portatori di lenti morbide piuttosto che
in quelli di lenti RGP
Segni • Papille sulla congiuntiva palpebrale, in modoparticolare sulla lamina tarsale superiore. Questoaspetto viene accentuato dalla colorazione con lafluoresceina
• Iperemia della congiuntiva palpebrale• Eccessivo movimento della lente• Presenza di muco nella lacrima• Presenza di depositi proteici sulla lente a contatto
Sintomi • Prurito, eccesso di muco, accentuata percezione dellapresenza della lente
Incidenza • Poco frequente
Importanza • Da moderata ad alta
Confronto con • Congiuntivite primaverile• È da considerarsi normale la presenza di alcune papille
attorno al bordo della lamina tarsale (congiuntiva digiunzione)
• Congiuntivite follicolare o virale
Gestione • Intensificare la pulizia enzimatica periodica• Applicare una lente disposable o RGP• Applicare una lente con lo stesso materiale della
precedente riducendo i tempi d’uso
GPC - congiuntivite papillaregigante(CLPC, congiuntivite papillare indotta da lenti a contatto)
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Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Complicanza molto rara ma grave, legata allavascolarizzazione della cornea
• L’emorragia può essere superficiale o dello stromaprofondo
• Dopo la guarigione possono rimanere aree diopacizzazione
• Più comune nei portatori di lenti per afachia
Segni • Emorragia localizzata in prossimità di una zonavascolarizzata della cornea
Sintomi • Il portatore può notare un punto rosso sulla cornea• Può lamentare visione annebbiata o fotofobia
Incidenza • Rara
Importanza • Alta
Confronto con • Vascolarizzazione• Ipoemia
Gestione • Dopo la rimozione delle lenti, se l’emorragia èsuperficiale, si risolve in circa 2 settimane conconseguenze minime sulla visione o sull’uso futurodelle lenti
• Consigliare l’uso di lenti morbide ad alto Dk/t o lentiRGP
• Cessare l’uso delle lenti quando si osserva un’emorragianello stroma profondo
Emorragia(emorragia intracorneale)
CambiareDk Lac M
Cambiare Umettabilità
UP/UG
altroUG
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Abrasione epiteliale causata dalla presenza di un corpoestraneo sotto la lente
• Più comune con le lenti RGP• Normalmente è monolaterale
Segni • Caratteristica lacerazione lineare dell’epitelio corneale
Sintomi • Dolore che scompare dopo l’eliminazione del corpoestraneo
Incidenza • Occasionale
Importanza • Bassa
Confronto con • Altre colorazioni fluoresceiniche• Ulcera, abrasione se il dolore persiste
Gestione • Evitare i fattori ambientali predisponenti• Se necessario usare gli occhiali da sole quando si
indossano lenti RGP in ambiente esterno• Togliere le lenti e non indossarle per il resto della
giornata
Graffi da corpo estraneo(colorazione da corpo estraneo)
Consiglio24 ore
Descrizione • Complicanza rara ma grave, associata all’uso disoluzioni non preservate, acqua del rubinetto o scarsaigiene
• Condizione infettiva aggressiva della cornea• L’Acantameba è un protozoo ubiquitario che si
presenta in due forme: trofozoidi mobili e cisti nonmobili
• La trasformazione in forma cistica la rende resistenteai trattamenti
Segni • Opacizzazione, inizialmente centrale e para-centrale• Comparsa di un infiltrato di forma anulare al
progredire dell’infezione
Sintomi • Dolore acuto, sproporzionato rispetto ai segni• Fotofobia• Decorso lungo e complicato, di intensità variabile
Incidenza • Rara
Importanza • Severa
Confronto con • Cheratite erpetica (Herpex simplex)• Altre infezioni corneali
Gestione • Diagnosi e trattamenti tempestivi sono determinanti• Per prevenirne l’insorgenza evitare e sconsigliare l’uso
di soluzioni saline non preservate, acqua del rubinettoo altre soluzioni non preservate
• Raccomandare la pulizia delle superfici delle lenti e lasostituzione periodica del contenitore per evitare laformazione del biofilm
• Il trattamento spesso non assicura la ristabilizzazionedi una buona visione
• Un risoluzione positiva è legata alla tempestività delladiagnosi
• Per ridurre i rischi, considerare l’uso di lenti che nonrichiedono manutenzione come le lenti giornaliere ole lenti ad alto Dk
Infezione da Acantameba(infezione)
Consiglioaltro Lac G Dk Lac M
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2003, vol. V, n. 1
Lenti a contatto: aspetti clinico-pratici
Descrizione • Accumulo di leucociti nella cornea• Può riguardare una o più zone, in uno o in entrambi gli
occhi• Non rara con lenti a contatto, ma in misura lieve e in
un’area periferica della cornea• Risposta infiammatoria: tossicità chimica, frammenti
cellulari, proteine denaturate, esotossine batteriche oallergeni come i conservanti
Segni • Accumuli bianchi, circoscritti, singoli o multiplinell’epitelio o nello stroma anteriore
Sintomi • Solitamente si manifesta con intolleranza o doloreacuto durante l’uso delle lenti
• Gli infiltrati più piccoli possono essere asintomatici
Incidenza • Non frequente
Importanza • Da moderata ad alta
Confronto con • Ulcerazione (vedi “PEDAL” in “Raccomandazionicliniche generali”, volume 2)
• Differenziarli dagli infiltrati epiteliali e sub epitelialiosservati in seguito infezioni da adenovirus
Gestione • Eliminare le cause della risposta infiammatoria• Nei casi gravi, interrompere l’utilizzo delle lenti fino
a quanto gli infiltrati non sono totalmente risolti. Puòessere necessario intraprendere una profilassiantibiotica
• I tempi di guarigione possono essere superiori alle 2settimane
• Gli infiltrati sub-epiteliali hanno un tempo diguarigione più lungo
• Se presente, curare la blefarite• Nei casi meno gravi, rivedere il portatore dopo una
settimana. Considerare la riduzione del tempo d’uso sein modalità UC/UP
Infiltrati - cheratite infiltrativa(cheratite marginale, cheratite infiltrativa asintomatica, infiltrato marginale, infiltrato sterile)
altro Rivedere
UP/UG
fino alla risoluzione 1 settimana
Descrizione • Secchezza della superficie della lente e mancatalubrificazione durante l’ammiccamento
• Può dipendere da depositi o contaminazioni dellesuperfici della lente
• Può dipendere dal materiale della lente o dalla qualitàdella lavorazione
• Può essere dovuta alla scarsa qualità o quantità del filmlacrimale
Segni • Esame del film lacrimale pre-lente mediante riflessionespeculare con luce bianca
• Ridotti tempi di rottura del film lacrimale pre-lente(B.U.T.), dopo l’ammiccamento (es. 6 secondi)
• La superficie della lente presenta irregolarità all’esamecon lampada a fessura
• Possono essere presenti depositi sulla superficie dellalente
Sintomi • Il portatore può non riportare alcun sintomo• Le lenti possono essere disidratate o non confortevoli
Incidenza • Comune
Importanza • Bassa
Confronto con • Occhio secco• Ammiccamento incompleto• Depositi proteici• Blefarite - anomalia dello strato lipidico
Gestione • Se la lente è vecchia, o presenta depositi, è necessariosostituirla
• Se la lente è nuova, sostituirla selezionando unmateriale più bagnabile, oppure migliorare la qualitàdel film lacrimale chiedendo di pulire regolarmente imargini delle palpebre, di effettuare massaggi palpebralie di utilizzare lacrime artificiali
Instabilità del film lacrimale - lentenon umettabile(tempo di rottura del film lacrimale, depositi)
UP/UG
Cambiare Umettabilità
continua sul prossimo numero
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Cognome*
Nome*
Nato a*
il*
Cod. Fiscale*
Indirizzo*
Cap *
Città* Prov.*
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SCHEDA DI ISCRIZIONE - CONTATTOLOGIA & MANAGEMENT - 1° CONVEGNO ASSOTTICA PERUGIA, 5/6 OTTOBRE 2003
Da inviare entro e non oltre il 1 Ottobre 2003 a:EMMEVI Servizio Congressi,Viale dei Mille 140,43100 Parma - Fax 0521 291314e-mail: [email protected] Prenotazione on line: www.mvcongressi.it
Modulo Base
Il Modulo Base comprende: partecipazione allerelazioni in plenaria, attestato di partecipazione,documentazione congressuale, kit congressuale,badge.
Entro il 30/07/2003 € 125 ❑
Oltre il 30/07/2003 € 155 ❑
Lunch ticket € 10 cad. dom. lun.❑ ❑
Oltre all’iscrizione al Modulo Base viene offerta lapossibilità di iscrizione fino a 4 corsi monotematici.Il costo di ogni corso è di € 40 cad.
Barrare la casella dei n°… corsi presceltidom. lun.
Corso 1 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 2 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 3 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 4 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 5 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 6 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 7 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 8 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 9 Contattologia ❑ ❑Corso 10 Contattologia ❑ ❑Corso 11 Contattologia ❑ ❑Corso 12 Contattologia ❑ ❑
Modulo Preferenziale
Il Modulo Preferenziale comprende: iscrizione alModulo Base + 2 corsi monotematici (a scelta delpartecipante, salvo verifica di disponibilità da partedella segreteria), n° 2 lunch ticket
Entro il 30/07/2003 € 200 ❑
Oltre il 30/07/2003 € 240 ❑
Barrare la casella dei 2 corsi prescelti e deglieventuali altri corsi scelti in supplemento.
dom. lun.Corso 1 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 2 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 3 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 4 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 5 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 6 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 7 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 8 SDA Bocconi ❑ ❑Corso 9 Contattologia ❑ ❑Corso 10 Contattologia ❑ ❑Corso 11 Contattologia ❑ ❑Corso 12 Contattologia ❑ ❑
N.B. Tutti i campi con l’asterisco (*) sono obbligatori. Lamancanza o l’inesattezza di uno solo di questicomprometterà l’invio dell’attestato di partecipazione el’accredito E.C.M.
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Cena di Gala
La Cena di Gala si svolge Domenica 5 Ottobre2003 alle ore 21.00, presso il Castello dell’Oscano.A persona € 65Indicare il numero di partecipanti [……..]N.B.Tutti i costi devono intendersi al netto di IVA 20%
Riassumendo:
- Scelta del modulo Base €
- Scelta del modulo Preferenziale€
- N. Lunch €
- N. Corsi Domenica €
- N. Corsi Lunedì €
- N. Cena di Gala €
- Totale netto €
+ IVA 20% €
- Totale da inviare € tramite:
❑ Assegno bancario o vaglia postale, intestato e spedito aEMMEVI Servizio Congressi,Viale dei Mille 140, 43100 Parma.
❑ Bonifico bancario su Cassa di Risparmio di Parma &Piacenza Ag.1 di Parma c/c 82117331 ABI 6230 CAB 12701,intestato a EMMEVI Servizio Congressi.Il pagamento deve includere la seguente dicitura: “Assottica2003 - Cognome e nome del richiedente”
Dati per la fatturazione(da compilare solo se diversi dall’intestatario)
Ragione Sociale
Indirizzo
Cap
Città
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Ai sensi dell’ar t. 13 legge 675/96 in ogni momento potròconsultare o far modificare i miei dati, chiedere notizie orevocare l’autorizzazione al loro utilizzo scrivendo a EMMEVIServizio Congressi,Viale dei Mille 140, 43100 Parma
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Compilare il coupon in ogni sua parte.Tagliare lungo il bordo tratteggiato e inviare via fax al n. 0521 291314 o per posta a EMMEVI ServizioCongressi.
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SCHEDA DI PRENOTAZIONE ALBERGHIERA - CONTATTOLOGIA & MANAGEMENT - 1° CONVEGNO ASSOTTICA PERUGIA, 5/6 OTTOBRE 2003
Da inviare a: EMMEVI Servizio Congressi,Viale dei Mille 140, 43100 Parma - Fax 0521 291314e-mail: [email protected] - Prenotazione on line: www.mvcongressi.it
Cognome
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Cap Città Prov.
Tel.
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Azienda
Cod. Fisc.
Sistemazione Alberghiera
Prego riservare a mio nome presso
Hotel doppia doppia uso singola
❑ Hotel quattro stelle € 120 € 95
❑ Hotel tre stelle € 110 € 85
I prezzi si intendono per camera a notte, trattamento di pernottamento e prima colazione,comprensivi di tasse e IVA.
n doppia n doppia uso singola
data di arrivo
data di partenza
Modalità di prenotazione
È possibile effettuare la prenotazione direttamente on line collegandosi al sito www.mvcongressi.itall’interno del Calendario Manifestazioni. In alternativa, si può inviare la scheda compilata, unitamenteal pagamento di tutte le notti prenotate, compreso le spese di prenotazione pari a € 10 per ognicamera prenotata.Non saranno accettate prenotazioni telefoniche o prive dell’importo richiesto.A ricevimento della scheda con relativo importo, EMMEVI Servizio Congressi provvederà ad inviareconferma della avvenuta prenotazione via email e ad inviare relativa fattura.
Modalità di cancellazione
Per gli annullamenti pervenuti per iscritto alla segreteria entro il 15 Settembre 2003 è previsto ilrimborso dell’80% del totale versato. Nessun rimborso è previsto dopo tale data.
Dati per la fatturazione (se diversi dall’intestatario)
Ragione Sociale
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Legge privacyAi sensi dell’art. 13 legge 675/96 in ogni momento potrò consultare o far modificare i miei dati,chiedere notizie o revocare l’autorizzazione al loro utilizzo scrivendo a EMMEVI ServizioCongressi,Viale dei Mille 140, 43100 - Parma
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Il pagamento deve includere la seguente dicitura:“Assottica 2003 - Cognome e nome del richiedente”
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