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MANDALA
L’attività in museo prevede una visita alla galleria dedicata alla Regione Himalayana con particolare attenzione ai dipinti religiosi su stoffa, che rappresentano diversi soggetti tra i
quali i mandala. A seguire, in laboratorio si realizzano dei “contemporanei” mandala colorati con permanent marker su acetati.
La galleria dedicata alla Regione Himalayana presenta opere di arte buddhista tibetana dal XII al XVIII
secolo: sculture in legno e in metallo, strumenti rituali riccamente decorati, numerosi dipinti a tempera
databili dal XII al XVIII secolo, due preziosi manoscritti del XV secolo insieme a una delle maggiori raccolte
europee di copertine lignee di testi sacri, intagliate e dipinte.
INTRODUZIONE ALLA GALLERIA
L’arte della Regione Himalayana presenta una caratteristica comune a diversi luoghi (Ladakh, Zanskar,
Tibet, Nepal, Sikkim, Bhutan): è arte religiosa incentrata su una particolare versione del Buddhismo, il
Buddhismo tantrico.
Il Buddhismo tantrico del Tibet è uno sviluppo del Mahayana (la Grande Via), una scuola del Buddhismo
che si era diffusa in India a partire dal I secolo a.C. come innovativa modificazione della dottrina originaria,
al quale aggiunge l’apporto della teoria e della pratica del Tantrismo.
Elementi essenziali che caratterizzano il tantra tibetano sono rappresentati dal ricorso a suoni sacri
(mantra), diagrammi sacri (mandala), gesti sacri (mudra), e dalla trasmissione segreta di specifiche
tecniche psicofisiche fondate sulla centralità del rapporto maestro-discepolo.
I dipinti: thang-ka
Il termine thang-ka indica una pittura “che si srotola”, un rotolo (più comunemente dipinto, talvolta
ricamato o ottenuto mediante patchwork) di soggetto religioso, caratterizzato di solito da una ricca
policromia.
Le thang-ka esposte in museo rappresentano…
… forme molteplici di Buddha e altre figure del Buddhismo tibetano
La scuola Mahayana, della quale in buddhismo Tantrico è un'elaborazione, aveva sviluppato la dottrina dell’esistenza di
molteplici livelli di realtà, al di là di quella fisica, in cui coesistono diversi Buddha e diversi esseri chiamati Bodhisattva. Coloro che sono sufficientemente avanzati sulla via della liberazione nella meditazione possono visualizzare forme molteplici
di Buddha. Alla rappresentazione del Buddha storico, Shakyamuni, che si è presentato al nostro mondo per diffondere la Dottrina, si aggiunge
quindi la rappresentazione di altre forme di Buddha e delle numerose figure che popolano il pantheon buddhista tibetano. Amoghasiddhi Amoghasiddhi, “Colui che conduce all’infallibile realizzazione”, è uno dei cinque Grandi Buddha Cosmici. La sua residenza è il Nord.
Tibet, XIX secolo
Tempera su cotone Proprietà Regione Piemonte
...tra le quali divinità terrifiche
Altro aspetto tipico di quest’iconografia è la presenza di divinità terrifiche, con aspetti di mostruosa violenza e ferocia. L’aspetto delle divinità terrifiche indica la sacra violenza che si deve esercitare contro gli ostacoli al progresso spirituale, che
offuscano la mente (l’ignoranza, l’odio, il desiderio). Yama dharmapala
Yama è il Dio della morte e il Sovrano dell’inferno. Nella tradizione tantrica i dharmapala sono divinità, spesso raffigurate in forme terrifiche, che difendono il Buddhismo dai
nemici della religione Tibet, XIX secolo Tempera su cotone Proprietà Regione Piemonte
... i mandala
Questi tre mandala fanno parte delle collezioni del MAO, anche se non sono esposti attualmente.
Mandala di Cakrasamvara Nepal XV secolo Tempera su cotone Proprietà Regione Piemonte
Mandala di Manjuvajra Tibet
XV-XVI secolo Tempera su cotone
Proprietà Regione Piemonte
Mandala di Vajrahumkara Tibet XV secolo Tempera su cotone Proprietà Regione Piemonte
In tutti questi mandala ci sono cerchi concentrici che racchiudono uno o più quadrati. Il mandala è un supporto fisico che guida il praticante alla concentrazione e alla meditazione. Penetrando con il pensiero nelle diverse cerchie del mandala, l’allievo rievoca le spiegazioni e gli insegnamenti che gli
sono stati trasmessi dal proprio maestro. Il cerchio isola cerchio un’area sacra. All’interno delle cerchie di protezione si trova una struttura quadrata, il palazzo delle divinità.
Il centro del mandala è il punto di contatto fra terra e cielo, il punto in cui gli dèi possono manifestarsi. L’essenza del mandala è la divinità principale, posta al centro. Tutto intorno ci sono gli esseri divini che formano il suo seguito in accordo con le descrizioni del tantra utilizzato.
Per vedere meglio questi mandala, clicca qui o copia il link:
http://93.62.170.226/foto/mao/1645_b.jpg
http://93.62.170.226/foto/mao/1651_a.jpg http://93.62.170.226/foto/mao/1650_78.jpg
... i maestri
In Tibet la pratica della trasmissione rituale degli insegnamenti da
maestro a discepolo ha generato molteplici elaborazioni della Dottrina
che hanno costituito col tempo vere tradizioni dottrinali e si sono
concretizzate in lignaggi e strutture monastiche differenziate.
Tsong-kha-pa e i Protettori della scuola dGe-lugs-pa L’ordine dei dGe-lugs-pa, “il Sistema della Virtù”, è una delle maggiori scuole del Buddhismo tibetano e fu fondata nel XIV secolo da Tsong-
kha-pa. Il potere della scuola crebbe in seguito all’istituzione del lignaggio dei Dalai Lama
Tibet, XVIII-XIX secolo Tempera su cotone Proprietà Regione Piemonte
Inoltre nella galleria dedicata alla Regione Himalayana ci sono…
Una ricca collezione di bronzi dorati che vanno dal XIII al
XVIII secolo e che riproducono un gran numero di divinità
pacifiche e terrifiche del pantheon tibetano e, accanto a
queste, grandi lama fondatori delle diverse scuole dottrinali
del Buddhismo tibetano.
Due preziosi
manoscritti del XV
secolo e una
importante raccolta di
copertine lignee di
testi sacri, intagliate e
dipinte.
Una sala dedicata al Nepal che ospita dipinti, manoscritti, sculture
in bronzo e in legno e frammenti di elementi architettonici di templi
vishnuiti o di palazzi della Valle di Kathmandu.