La voce delle scuole cronache...n o raz i eg v,d cmu f s t p al et ivàquod n. Ab a mov utd ernc s l...

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Nata nel 1997, la piattaforma “Netflix” offriva, inizialmente, solo il noleggio di DVD e videogiochi: gli utenti potevano prenotare i dischi via internet, ricevendoli direttamente a casa tramite il servizio postale. Dal 2008, l'azienda ha attivato un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento, che è divenuto presto il suo campo d'attività principale rendendola famosa in tutto il mondo. Gli affari di Netflix, cresciuti enormemente nel corso degli anni, hanno portato l’azienda statunitense ad essere la più grande piattaforma di streaming online. Nelle seguenti tabelle, sono riportati i dati ufficiali (in milioni) riguardo l’andamento dell’azienda durante gli ultimi due anni: I dati sono stati rilasciati da Netflix stessa. Ogni anno (2015, 2016) è di- viso in 4 trimestri, che prendono il nome di “Quarter” (Q1, Q2, Q3, Q4). Nelle tabelle mostrate, molti sono i campi posti all’attenzione dei lettori. Tuttavia, quello che maggiormente interessa analizzare è il «revenue», cioè i ricavi dell’azienda nei due anni considerati, rispetto allo streaming. Dall’osservazione di tali tabelle, si può notare che i ricavi (revenue) dello streaming totale (la somma tra quello degli Stati Uniti e quello interna- zionale), di ogni trimestre del 2016, hanno registrato un netto aumento rispetto al 2015. L’incremento percentuale dello streaming nei due anni risulta del 35%, ed è calcolabile tramite una formula matematica. Questo dato è decisamente maggiore rispetto agli incrementi percentuali di altre piattaforme di streaming, per esempio YouTube, http, ecc. Supponendo che la crescita delle entrate segua l’andamento rilevato negli ultimi quarter degli anni 2015 e 2016, le funzioni matematiche che modellizzano il fenomeno possono considerarsi lineari e la loro espressione è la seguente: • revenue USA: f(xUS) = 297x + 1106 • revenue internazionali: f(xINT ) = 382x + 566. Come è possibile notare dal grafico mostrato, vi è un punto, in cui le due rette si intersecano, che rappresenta l’anno in cui le entrate dello strea- ming USA e quello internazionale si equivalgono, cioè hanno la stessa entrata. Tale anno sarà il 2021/22. Netflix, nel corso degli anni, ha dovuto farsi spazio tra le altre piattaforme di streaming online, arrivando, nel 2015, a rappresentare buona parte dello streaming totale nordamericano. La crescita percentuale di Netflix negli anni dal 2013 al 2015 rispetto alle altre piattaforme può essere rappresentata mediante la seguente funzione: P(t) = 2,5t + 32 0 ≤ t ≤ 2 Assumendo che il trend rimanga invariato, si può facilmente dimostrare che nell’anno 2018/19, Netflix rappresenterà il 45% dello streaming to- tale nordamericano. Erika Russo, Gabriele Angrisani, Angela Amato - Classe 4B Netflix, una crescita esponenziale Il nuovo millennio, le nuove tecnologie ci hanno aperto una finestra sul mondo, ma ci hanno anche isolati in una vita spesso “virtuale”, di relazioni distanti che fanno da con- traltare a solitudini reali. Con la professoressa di italiano abbiamo riflettuto sulle “re- lazioni” e sulla nostra percezione della diversità. Da qui è nato un progetto triennale che, attraverso l’apprendimento di linguaggi alternativi, ci ha fatto confrontare con la diversità, facendoci mettere in gioco come persone, verso la realizzazione di un’inclu- sione intesa come riconoscimento dell’altro come risorsa di valore. Le nuove esperienze realizzate si sono avvalse di linguaggi assolutamente "inediti" in questo campo". I linguaggi alternativi sono forme di comunicazione “diverse” nella modalità di espres- sione, ma non nel fine di “mettere in contatto” le persone. Un esempio concreto ne sono il Malossi e la Dattilologia. Il Malossi, utilizza la mano come fosse una macchina da scrivere; ogni sua parte cor- risponde ad una lettera dell’alfabeto che, toccata o pizzicata leggermente, permette di comporre parole e frasi. Questo metodo è utilizzato, generalmente, dalle persone che hanno appreso la lettura e la scrittura prima di diventare sordo cieche.La Dattilo- logia, chiamata anche alfabeto manuale, serve alle persone sorde per rappresentare, attraverso movimenti delle dita, le lettere dell’alfabeto, al fine di comunicare. Il nostro percorso si è realizzato grazie al supporto della “Lega del filo d’oro”, un’Asso- ciazione impegnata nell'assistenza, educazione e riabilitazione di bambini, giovani e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Abbiamo incontrato, a scuola, gli operatori dell’associazione, Antonio (una persona cieca divenuta sorda) e Giovanni (un ragazzo che ha perduto l’udito e progressivamente sta perdendo la vista). Sono persone davvero divertenti perché sprizzano gioia di vivere. Abbiamo comunicato con loro attraverso i “nuovi linguaggi” che avevamo imparato. L’apprendimento teorico si è fatto esperienza! Ci ha permesso un confronto diretto con il valore vero della comunicazione;: essere “In contatto”, stare dentro la relazione. Solo attraverso l’esperienza diretta, infatti, si realizza la crescita ed il cambiamento . Alla fine del secondo anno, siamo andati presso la sede territoriale di Napoli della Lega del filo d’oro: un momento formativo attraverso un percorso teorico ed esperienziale. In questa occasione abbiamo potuto sperimentare che, se è vero che la tecnologia, in parte, ci ha “isolati”, è altrettanto vero che, attraverso l’uso di supporti hardware e software, “l’handicap” derivante dalla disabilità viene, progressivamente ridotto. Du- rante la visita in sede, infatti, gli operatori ci hanno mostrato ausili informatici specifici e Switch, speciali pulsanti colorati che permettono ad adulti e bambini con plurimi- norazione grave, di comunicare, fare scelte, ricevere stimolazioni piacevoli e partecipare alle attività quotidiane. Abbiamo avuto modo di vedere dei video in cui ci sono state mostrate tutte le forme di comunicazione utilizzabili da persone con disabilità, a partire da quella comporta- mentale che prevede che la persona cerchi di farsi capire attraverso movimenti del corpo, gesti spontanei ed espressioni del viso, gesti deittici…, Purtroppo, essa può essere compresa solo da poche persone e permette di comunicare un numero ristretto di bisogni e, pertanto, viene solitamente usata come punto di partenza per l'appren- dimento di altri sistemi di comunicazione, come quello oggettuale o pittografco, che prevedono l’uso di oggetti o immagini per veicolare concetti più o meno complessi. La partecipazione ai laboratori occupazionali, la condivi- sione di momenti di quotidianità con gli utenti ha per- messo la realizzazione di un apprendimento reale: quello che da conoscenza teorica diventa crescita personale. I casi osservati sono stati numerosi e ciascuno di loro ha utiliz- zato una modalità di comunicazione, tutti quelli osservati sono stati riportati in grafici. Verso l’inclusione…oltre le parole In questo grafico si può osservare che, a seconda delle dif- ferenti disabilità, il metodo comportamentale risulta es- sere il più utilizzato. Diversa è la situazione delle persone sordocieche che pre- diligono il metodo verbale Ludovica Lamberti, Miriam Spatuzzi, Rita Laudato, Roberta Muoio (classe III G “Scuola Secondaria di I Grado A.Balzico”) E da qui ... partiremo verso la conclusione di questo per- corso, impareremo un nuovo linguaggio: il Braille. E poi “condivideremo”; alla fine dell’anno, infatti, invite- remo a scuola gli utenti della Lega, accompagnati dagli operatori e diventeremo” interpreti” per i nostri genitori. La vita a volte ci sorprende, ci insegna che una buona prassi coinvolge, allarga i confini e talvolta supera ciò che avevamo programmato ed immaginato. Come dice Lao Tzu “Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo”. 11 Venerdì 20 ottobre 2017 www.cronachesalerno.it SPAZIO AUTOGESTITO La voce delle scuole progetto a cura di NICOLA CASTORINO La città di Cava De’ Tirreni, sin dalle origini, è stata teatro dell’incontro (in alcuni casi anche SCONTRO) di popoli, culture e tradizioni differenti. Dall’agguerrito scontro tra Angioini e Aragonesi, risalente al 1400, passando per la rivalità tra Germania e Anglo-Americani durante la Seconda Guerra Mondiale, sino all’epoca contemporanea, con l’arrivo in città di alcuni stranieri, (nell’ ambito del programma di accoglienza promosso dallo Stato italiano, finalizzato al soccorso degli immigrati) la città è sempre stata caratterizzata da un atteggiamento aperto e cul- turalmente versatile. Secondo le stime dell’ISTAT, relative all’anno corrente, 2017, gli stranieri presenti sul ter- ritorio Cavese sono 1.153 e rappresentano circa il 2,2 % dell’effettiva popolazione residente. Per quanto concerne, invece, la provenienza di questi nostri nuovi concittadini, notiamo come la comunità av- ventizia più numerosa sia quella ucraina che rappresenta il 32,4 % di tutti gli stranieri dell’area Cavese, seguita da immigrati rumeni (24,6 %). In concentrazioni decisamente minori ritroviamo la Bulgaria (5,1 %), il Marocco (3,6 %), la Polonia (3,2 %), l’India (2,7 %) e il Senegal (2,4 %) Esaminando,ora, nello specifico la situazione cosmopolita degli ultimi anni, si può notare che: nella tabella, sono riportati i dati riguardanti la residenza in città dal 2005 al 2015, diversificata tra stranieri e italiani, sempre però in correlazione al numero totale di abitanti. Per quanto concerne gli stranieri, le stime pro- poste indicano soltanto gli immigrati regolari giunti in Italia per motivi di lavoro, di studio o personali , omet- tendo, dunque, la percentuale di clandestini (quasi impossibile da determinare data la mancanza di documenti cui riferirsi) . Prendendo in considerazione l’arco temporale 2005-2015 (indicati nel grafico rispettivamente come anno 0 e 12) desumiamo come il fenomeno dello ‘stanziamento’ di stranieri a Cava, possa essere rappre- sentato mediante il modello matematico: Stranieri a Cava Analizzando, dunque, tali dati, notiamo come, durante i primi anni del ‘nuovo millennio’, il tasso di immigrazione e trasferimento a Cava abbia fatto registrare un aumento abbastanza costante, fatto di leggeri incrementi sin quasi proprio al 2015, coincidendo con l’aumento degli immigrati su suolo nazionale di circa il 127 % rispetto al 2005, traducendosi, nella nostra città, in un aumento decisamente simile a quello dei residenti stranieri, pari proprio al 122 % .Tale incremento è da considerarsi figlio in gran parte della fuga delle popolazioni africane dalle varie guerre che dilaniavano e dilaniano ancora oggi i loro paesi d’origine. Purtroppo, questo trend di morte e devastazione sembra inarrestabile. Ne consegue, dunque, per forza di cose, un deciso aumento degli ‘sbarchi’ di immigrati in Italia, che rappresenta il porto di salvezza più vicino al continente africano e, quindi, scelto come meta di questi viaggi di difficile riuscita, date le condizioni precarie dei mezzi utilizzati. La conse- guenza immediata? Ovviamente, la crescita, a livelli esponenziali del numero di stranieri sul suolo italiano, in- cremento che coinvolge ogni realtà territoriale, dalle grandi città ai piccoli borghi; tra questi, anche la nostra città che ha visto, nell’anno corrente salire, costantemente, il numero di stranieri. Vincenzo Di Serio, Carmine Loria, Ferdinando Cuomo, Amalia Scala - Classe 4B

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Nata nel 1997, la piattaforma “Netflix” offriva, inizialmente, solo il noleggio di DVD e videogiochi:gli utenti potevano prenotare i dischi via internet, ricevendoli direttamente a casa tramite il serviziopostale.Dal 2008, l'azienda ha attivato un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite unapposito abbonamento, che è divenuto presto il suo campo d'attività principale rendendola famosain tutto il mondo.Gli affari di Netflix, cresciuti enormemente nel corso degli anni, hanno portato l’azienda statunitensead essere la più grande piattaforma di streaming online. Nelle seguenti tabelle, sono riportati i dati ufficiali (in milioni) riguardo l’andamento dell’aziendadurante gli ultimi due anni:

I dati sono stati rilasciati da Netflix stessa. Ogni anno (2015, 2016) è di-viso in 4 trimestri, che prendono il nome di “Quarter” (Q1, Q2, Q3, Q4).Nelle tabelle mostrate, molti sono i campi posti all’attenzione dei lettori.Tuttavia, quello che maggiormente interessa analizzare è il «revenue»,cioè i ricavi dell’azienda nei due anni considerati, rispetto allo streaming.Dall’osservazione di tali tabelle, si può notare che i ricavi (revenue) dellostreaming totale (la somma tra quello degli Stati Uniti e quello interna-zionale), di ogni trimestre del 2016, hanno registrato un netto aumentorispetto al 2015. L’incremento percentuale dello streaming nei due annirisulta del 35%, ed è calcolabile tramite una formula matematica. Questodato è decisamente maggiore rispetto agli incrementi percentuali di altrepiattaforme di streaming, per esempio YouTube, http, ecc.

Supponendo che la crescita delle entrate segua l’andamento rilevatonegli ultimi quarter degli anni 2015 e 2016, le funzioni matematicheche modellizzano il fenomeno possono considerarsi lineari e la loroespressione è la seguente:• revenue USA: f(xUS) = 297x + 1106• revenue internazionali: f(xINT) = 382x + 566.

Come è possibile notare dal grafico mostrato, vi è un punto, in cui le duerette si intersecano, che rappresenta l’anno in cui le entrate dello strea-ming USA e quello internazionale si equivalgono, cioè hanno la stessaentrata. Tale anno sarà il 2021/22.Netflix, nel corso degli anni, ha dovuto farsi spazio tra le altre piattaformedi streaming online, arrivando, nel 2015, a rappresentare buona partedello streaming totale nordamericano. La crescita percentuale di Netflixnegli anni dal 2013 al 2015 rispetto alle altre piattaforme può essererappresentata mediante la seguente funzione: P(t) = 2,5t + 32 0 ≤ t ≤ 2Assumendo che il trend rimanga invariato, si può facilmente dimostrareche nell’anno 2018/19, Netflix rappresenterà il 45% dello streaming to-tale nordamericano.

Erika Russo, Gabriele Angrisani, Angela Amato - Classe 4B

Netflix, una crescita esponenziale

Il nuovo millennio, le nuove tecnologie ci hanno aperto una finestra sul mondo, ma cihanno anche isolati in una vita spesso “virtuale”, di relazioni distanti che fanno da con-traltare a solitudini reali. Con la professoressa di italiano abbiamo riflettuto sulle “re-lazioni” e sulla nostra percezione della diversità. Da qui è nato un progetto triennaleche, attraverso l’apprendimento di linguaggi alternativi, ci ha fatto confrontare con ladiversità, facendoci mettere in gioco come persone, verso la realizzazione di un’inclu-sione intesa come riconoscimento dell’altro come risorsa di valore. Le nuove esperienzerealizzate si sono avvalse di linguaggi assolutamente "inediti" in questo campo".I linguaggi alternativi sono forme di comunicazione “diverse” nella modalità di espres-sione, ma non nel fine di “mettere in contatto” le persone.Un esempio concreto ne sono il Malossi e la Dattilologia. Il Malossi, utilizza la mano come fosse una macchina da scrivere; ogni sua parte cor-risponde ad una lettera dell’alfabeto che, toccata o pizzicata leggermente, permettedi comporre parole e frasi. Questo metodo è utilizzato, generalmente, dalle personeche hanno appreso la lettura e la scrittura prima di diventare sordo cieche.La Dattilo-logia, chiamata anche alfabeto manuale, serve alle persone sorde per rappresentare,attraverso movimenti delle dita, le lettere dell’alfabeto, al fine di comunicare.Il nostro percorso si è realizzato grazie al supporto della “Lega del filo d’oro”, un’Asso-ciazione impegnata nell'assistenza, educazione e riabilitazione di bambini, giovani eadulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali. Abbiamo incontrato, a scuola, glioperatori dell’associazione, Antonio (una persona cieca divenuta sorda) e Giovanni(un ragazzo che ha perduto l’udito e progressivamente sta perdendo la vista). Sono

persone davvero divertenti perché sprizzano gioia di vivere. Abbiamo comunicato conloro attraverso i “nuovi linguaggi” che avevamo imparato.L’apprendimento teorico si è fatto esperienza! Ci ha permesso un confronto direttocon il valore vero della comunicazione;: essere “In contatto”, stare dentro la relazione.Solo attraverso l’esperienza diretta, infatti, si realizza la crescita ed il cambiamento .Alla fine del secondo anno, siamo andati presso la sede territoriale di Napoli della Legadel filo d’oro: un momento formativo attraverso un percorso teorico ed esperienziale. In questa occasione abbiamo potuto sperimentare che, se è vero che la tecnologia,in parte, ci ha “isolati”, è altrettanto vero che, attraverso l’uso di supporti hardware esoftware, “l’handicap” derivante dalla disabilità viene, progressivamente ridotto. Du-rante la visita in sede, infatti, gli operatori ci hanno mostrato ausili informatici specificie Switch, speciali pulsanti colorati che permettono ad adulti e bambini con plurimi-norazione grave, di comunicare, fare scelte, ricevere stimolazioni piacevoli e parteciparealle attività quotidiane.Abbiamo avuto modo di vedere dei video in cui ci sono state mostrate tutte le formedi comunicazione utilizzabili da persone con disabilità, a partire da quella comporta-mentale che prevede che la persona cerchi di farsi capire attraverso movimenti delcorpo, gesti spontanei ed espressioni del viso, gesti deittici…, Purtroppo, essa puòessere compresa solo da poche persone e permette di comunicare un numero ristrettodi bisogni e, pertanto, viene solitamente usata come punto di partenza per l'appren-dimento di altri sistemi di comunicazione, come quello oggettuale o pittografco, cheprevedono l’uso di oggetti o immagini per veicolare concetti più o meno complessi.

La partecipazione ai laboratori occupazionali, la condivi-sione di momenti di quotidianità con gli utenti ha per-messo la realizzazione di un apprendimento reale: quelloche da conoscenza teorica diventa crescita personale. I casiosservati sono stati numerosi e ciascuno di loro ha utiliz-zato una modalità di comunicazione, tutti quelli osservatisono stati riportati in grafici.

Verso l’inclusione…oltre le parole

In questo grafico si può osservare che, a seconda delle dif-ferenti disabilità, il metodo comportamentale risulta es-sere il più utilizzato.Diversa è la situazione delle persone sordocieche che pre-diligono il metodo verbale

Ludovica Lamberti, Miriam Spatuzzi, Rita Laudato, Roberta Muoio (classe III G “Scuola Secondaria di I Grado A.Balzico”)

E da qui ... partiremo verso la conclusione di questo per-corso, impareremo un nuovo linguaggio: il Braille.E poi “condivideremo”; alla fine dell’anno, infatti, invite-remo a scuola gli utenti della Lega, accompagnati daglioperatori e diventeremo” interpreti” per i nostri genitori. La vita a volte ci sorprende, ci insegna che una buonaprassi coinvolge, allarga i confini e talvolta supera ciò cheavevamo programmato ed immaginato. Come dice Lao Tzu“Anche un viaggio di mille miglia inizia con un primopasso”.

11Venerdì 20 ottobre 2017www.cronachesalerno.it SPAZIO AUTOGESTITOLa voce delle scuole

progetto a cura diNICOLA CASTORINO

La città di Cava De’ Tirreni, sin dalle origini, è stata teatro dell’incontro (in alcuni casi anche SCONTRO) di popoli,culture e tradizioni differenti. Dall’agguerrito scontro tra Angioini e Aragonesi, risalente al 1400, passando perla rivalità tra Germania e Anglo-Americani durante la Seconda Guerra Mondiale, sino all’epoca contemporanea,con l’arrivo in città di alcuni stranieri, (nell’ ambito del programma di accoglienza promosso dallo Stato italiano,finalizzato al soccorso degli immigrati) la città è sempre stata caratterizzata da un atteggiamento aperto e cul-turalmente versatile. Secondo le stime dell’ISTAT, relative all’anno corrente, 2017, gli stranieri presenti sul ter-ritorio Cavese sono 1.153 e rappresentano circa il 2,2 % dell’effettiva popolazione residente.

Per quanto concerne, invece, la provenienza di questi nostri nuovi concittadini, notiamo come la comunità av-ventizia più numerosa sia quella ucraina che rappresenta il 32,4 % di tutti gli stranieri dell’area Cavese, seguitada immigrati rumeni (24,6 %). In concentrazioni decisamente minori ritroviamo la Bulgaria (5,1 %), il Marocco(3,6 %), la Polonia (3,2 %), l’India (2,7 %) e il Senegal (2,4 %)

Esaminando,ora, nello specifico la situazione cosmopolita degli ultimi anni, si può notare che: nella tabella, sono riportati i dati riguardanti la residenza in città dal 2005 al 2015, diversificata tra stranieri eitaliani, sempre però in correlazione al numero totale di abitanti. Per quanto concerne gli stranieri, le stime pro-poste indicano soltanto gli immigrati regolari giunti in Italia per motivi di lavoro, di studio o personali , omet-tendo, dunque, la percentuale di clandestini (quasi impossibile da determinare data la mancanza di documenticui riferirsi) . Prendendo in considerazione l’arco temporale 2005-2015 (indicati nel grafico rispettivamentecome anno 0 e 12) desumiamo come il fenomeno dello ‘stanziamento’ di stranieri a Cava, possa essere rappre-sentato mediante il modello matematico:

Stranieri a Cava

Analizzando, dunque, tali dati, notiamo come, durante i primi anni del ‘nuovo millennio’, il tasso di immigrazionee trasferimento a Cava abbia fatto registrare un aumento abbastanza costante, fatto di leggeri incrementi sinquasi proprio al 2015, coincidendo con l’aumento degli immigrati su suolo nazionale di circa il 127 % rispettoal 2005, traducendosi, nella nostra città, in un aumento decisamente simile a quello dei residenti stranieri,pari proprio al 122 % .Tale incremento è da considerarsi figlio in gran parte della fuga delle popolazioni africanedalle varie guerre che dilaniavano e dilaniano ancora oggi i loro paesi d’origine. Purtroppo, questo trend dimorte e devastazione sembra inarrestabile. Ne consegue, dunque, per forza di cose, un deciso aumento degli‘sbarchi’ di immigrati in Italia, che rappresenta il porto di salvezza più vicino al continente africano e, quindi,scelto come meta di questi viaggi di difficile riuscita, date le condizioni precarie dei mezzi utilizzati. La conse-guenza immediata? Ovviamente, la crescita, a livelli esponenziali del numero di stranieri sul suolo italiano, in-cremento che coinvolge ogni realtà territoriale, dalle grandi città ai piccoli borghi; tra questi, anche la nostracittà che ha visto, nell’anno corrente salire, costantemente, il numero di stranieri.

Vincenzo Di Serio, Carmine Loria,Ferdinando Cuomo, Amalia Scala - Classe 4B