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1 Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista Pasqua 2015 ANNO XCIV Rassegna religiosa della Parrocchia di S. Giovanni Battista - Busto Arsizio A pochi giorni dalla Pasqua mi riprendo il tempo tra le mani. Troverò qualche ora per il Signo- re. Riscopro e rivivo nella fede la ricerca di una esperienza spiritua- le. Vorrei risalire ai pensieri e ai sentimenti di Gesù, che altrimenti potrebbero rimanere nascosti. Ri- cordo le parole di Paolo: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che fu- rono di Cristo Gesù» È un invito: in questi giorni an- drò dal Signore, con trepidazione e coraggio, con umiltà e riser- vatezza, e mentre rimetto nelle sue mani tutta la mia esistenza gli dirò: Signore, come vuoi che mi prepari alla Pasqua? Il Signo- re guardandomi con amore mi risponderà: “Il tempo, del desi- derio e del timore, è vicino. Farò la Pasqua da te! Troverò il luogo dell’anima in cui collocare la Pa- squa di quest’anno: quello che sto vivendo, qualche persona parti- colare, qualche pensiero, qualche contenuto della fede che mi ri- torna alla mente in questo pe- riodo. Dove il Signore vuol fare la Pasqua con me: mi farà capire come vuole insegnarmi a morire per amore. Al mio cuore, Betania dell’ami- cizia, il Signore farà questa con- fidenza: quest’anno la Pasqua la passerò da te, non da altri; e mi dirà: La mia anima è triste! Si- gnore voglio vegliare con te in questi giorni. Riscuotimi dal mio torpore: penso alla tua solitudine. Mi immagino il tuo sguardo sul- la città di Gerusalemme; su tutte le città del mondo che uccidono i profeti, e non sanno accogliere: anch’io Gesù non so accogliere. Anche questo mi rende triste, per- donami. Hai posto il tuo sguardo anche su di me e sui miei peccati. Parla, o Signore, aumenta la mia fede, guarisci le mie ferite. Io ascolterò, solo con Lui, in si- lenzio, davanti al silenzio di Dio: resterò fedele per raccogliere il suo dolore. Voglio esserti vicino: mi immagino cosa provavi nel cuore mentre entravi in Geru- salemme. Forse non si è accorto nessuno dei tuoi pensieri e della tua tristezza, ombra dell’esultanza profetica con cui ti accoglievano i bambini. Allora Tu, o Signore, in questa preghiera mi farai una promessa, e mi dirai: Ti rende- rò capace di vegliare con me! Per tutta la vita. Mons. Severino Pagani La vita nuova di coloro che credono in Cristo VERSO LA PASQUA CN_Pasqua-2015_D.indd 1 26/03/2015 10:11:02

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1Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

Pasqua 2015

ANNO XCIV

Rassegna religiosa della Parrocchia di S. Giovanni Battista - Busto Arsizio

A pochi giorni dalla Pasqua mi riprendo il tempo tra le mani. Troverò qualche ora per il Signo-re. Riscopro e rivivo nella fede la ricerca di una esperienza spiritua-le. Vorrei risalire ai pensieri e ai sentimenti di Gesù, che altrimenti potrebbero rimanere nascosti. Ri-cordo le parole di Paolo: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che fu-rono di Cristo Gesù»

È un invito: in questi giorni an-drò dal Signore, con trepidazione e coraggio, con umiltà e riser-vatezza, e mentre rimetto nelle sue mani tutta la mia esistenza gli dirò: Signore, come vuoi che mi prepari alla Pasqua? Il Signo-re guardandomi con amore mi risponderà: “Il tempo, del desi-derio e del timore, è vicino. Farò la Pasqua da te! Troverò il luogo dell’anima in cui collocare la Pa-

squa di quest’anno: quello che sto vivendo, qualche persona parti-colare, qualche pensiero, qualche contenuto della fede che mi ri-torna alla mente in questo pe-riodo. Dove il Signore vuol fare la Pasqua con me: mi farà capire come vuole insegnarmi a morire per amore.

Al mio cuore, Betania dell’ami-cizia, il Signore farà questa con-fidenza: quest’anno la Pasqua la passerò da te, non da altri; e mi

dirà: La mia anima è triste! Si-gnore voglio vegliare con te in questi giorni. Riscuotimi dal mio torpore: penso alla tua solitudine. Mi immagino il tuo sguardo sul-la città di Gerusalemme; su tutte le città del mondo che uccidono i profeti, e non sanno accogliere: anch’io Gesù non so accogliere. Anche questo mi rende triste, per-donami. Hai posto il tuo sguardo anche su di me e sui miei peccati. Parla, o Signore, aumenta la mia fede, guarisci le mie ferite.

Io ascolterò, solo con Lui, in si-lenzio, davanti al silenzio di Dio: resterò fedele per raccogliere il suo dolore. Voglio esserti vicino: mi immagino cosa provavi nel cuore mentre entravi in Geru-salemme. Forse non si è accorto nessuno dei tuoi pensieri e della tua tristezza, ombra dell’esultanza profetica con cui ti accoglievano i bambini. Allora Tu, o Signore, in questa preghiera mi farai una promessa, e mi dirai: Ti rende-rò capace di vegliare con me! Per tutta la vita.

Mons. Severino Pagani

La vita nuova di coloro che credono in CristoVERSO LA PASQUA

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PAROLA E COMUNITA’

Anche oggi come nell’ultima cena del Signore, penso all’intimità di Gesù con i suoi discepoli. Vivo l’ eucaristia sapendo che il dono di questa amante presenza di Gesù costituisce la Chiesa. L’Eucaristia raduna continuamente i discepoli del Signore con i loro slanci e con le loro povertà, nel desiderio di essere nella storia una parabola della carità di Dio. Ringrazierò il Signore per il dono della fede e il dono della Chiesa; sarò riconoscente per la gioia della vita fraterna, per la stima reciproca, per la fatica e l’aiuto della convivenza quotidiana. So che ogni ringraziamento a motivo del dono di Cristo è traccia della Eucaristia.

Ringrazio il Signore per ognuno dei miei fratelli, con la loro storia, con quello che stanno vivendo, con la loro fede, con i loro affetti e con i loro problemi. Desidero pregare per la loro e coltivo il desiderio di una sincera comunione spirituale. Prego perché ciascuno di loro trovi il proprio posto nella storia: un luogo dove amare, dove soffrire, dove lasciarsi consolare.

Ti ringrazio, o Signore, per ogni fratello e sorella che in povertà, verginità e ubbidienza ha offerto a te la sua vita. Crede alla promessa che il Regno di Dio è vicino. Ti ringrazio per coloro che vivono nel matrimonio la

parabola dell’amore che Tu hai per la Chiesa: Tu che hai dato te stesso per lei perché sia santa e immacolata al tuo cospetto nella carità. Sostienili nella loro gioia e nelle loro difficoltà.

Pensando all’ultima cena di Gesù con i suoi, mi domando: riuscirò realmente a raggiungere la profondità di questo mistero? Come i discepoli prepararono la Pasqua? Come mi sono preparato io quest’anno? Una certezza mi deve guidare: Il Signore è vivo e ogni Pasqua è sempre nuova, non si ripete mai.

Ogni Pasqua che celebro, di anno in anno nella mia vita, dirà sempre qualcosa di più, qualcosa di diverso. Dirà questo progressivo introdurmi all’amore di Dio: mi sento accolto da un progressivo benessere della fede; mi sento continuamente voluto bene, tenuto da parte, custodito, fatto crescere. Mi sento raggiunto

da una misericordia che mi consola, mi converte, a poco a poco crea in me la purezza del cuore. Non senza soffrire.

Anche quest’anno cerco di comprendere quale dono particolare mi farà il Signore. Cosa chiedo al Signore, cosa offro, come mi presento? Signore come ti sono vicino? Quale comunione mi concederai? Desidero realmente compiere verità su me stesso?Insegnami, o Signore, in questa Pasqua a camminare un po’ di più verso il soffrire della croce; non soltanto nei segni e nei simboli, ma soprattutto in quella realtà della croce che è la realtà quotidiana. Insegnami ad amare donando veramente qualcosa di me, rinunciando a qualche cosa a cui sono troppo legato, alcuni modi di pensarmi, di progettarmi, di essere riconosciuto. Insegnami qualcosa in questa Pasqua, o Signore.

I discepoli di oggi alla Cena del SignoreOGNI PASQUA È SEMPRE NUOVA

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TEMPI DELLO SPIRITO

Alzatevi e pregate per non entrare in tentazioneGETZEMANI - IL GIARDINO DEGLI ULIVI

Il dipinto del Cristo morto, della Basilica San Giovanni proviene dalla Collezione Vanzaghi Alberio. Risale agli ultimi decenni del XVII secolo, è dipinto ad olio su tela e misura cm 98x212. Il dipinto è stato segnalato dal Pacciarotti (in Bertolli-Pacciarotti 1981) che lo ritiene un’opera seicentesca. Inoltre sottolinea come le “calde tonalità rimandano all’i-nesauribile lezione lasciata da Rubens a Genova nei primi del ‘600, ed è appunto in questi ambiente, se pur in anni più tardi, che si vorrebbe collocare questo Cristo morto”. Sempre il Pacciarotti segnala che tale dipinto è stato donato nel 1878 dalla Signora Luigina Vanzaghi Alberio. Alcune caratteristiche tipologiche sembrano presentare tangenze con la produzione dell’ultimo quarto del XVII secolo, e forse la cultura dell’artista potrebbe essere spostata in ambito comasco. Le parti centrale e destra sono occupate, in primo piano dalla figura del Cristo morto, coperto unicamente da un perizo-ma. A sinistra è dipinto un personaggio anziano, con barba e capelli bianchi, vestito con un abito con collo in pelliccia. In secondo piano al centro vi sono due angioletti, che guardano il corpo del Cristo, sulla destra si scorge un altro perso-naggio anziano. Il fondo è neutro e scuro.

aiuta ad entrare nel mistero pasquale con un animo predisposto al pentimento per i nostri peccati e alla contemplazio-ne dell’amore di Dio per noi, che nella morte di Gesù Trova a sua più altra e definitiva consumazione.

Il Venerdì e il Sabato Santo nel Bat-tistero della Basilica di San Giovanni e predisposto l’altare della riposizione. La tradizione cristiana invita a vista-re il Signore Gesù pensando al Getze-mani e alla Croce e al Santo sepolcro. Un tempo di silenzio e di adorazione

Alto e glorioso Dio,illumina il core mio.Da me una fede rettasperanza certacarità perfettaumiltà profondasenno e cognoscimento e che osservi li tuoi comandamenti.Amen

Rapisca, ti prego, o Signore,l’ardente e dolce forza del tuo amore la mente miada tutte le cose che sono sotto il cielo,perché io muoia per amor dell’amor tuo,come tu ti degnasti morirper amor dell’amor mio.Amen.

PREGHIERE DI S. FRANCESCO DAVANTI AL CROCIFISSO

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TEMPI DELLO SPIRITO

LETTERADELL’ARCIVESCOVO per il Rinnovo dei Consigli Pastorali

Carissimi,Il rinnovo dei Consigli pastorali parrocchiali e degli altri organismi di partecipazione e di consiglio a livello decanale e diocesano è l’occa-sione propizia. Invito quindi tutte le comunità a preparare bene que-sti adempimenti e chiedo a tutti di domandarsi: «Io che cosa posso fare per contribuire all’edificazione di questa comunità?». Mi permetto di offrire una risposta e di formulare una proposta: tu sei pietra viva di questa comunità, tu sei chiamato a santificarti per rendere più bella tutta la Chiesa, tu sei forse chiama-to ad approfondire la comunione da cui scaturisce quel «giudizio di fede» sulla realtà che lo Spirito chiede a questa comunità, in questo momen-to, in questo luogo. Ascoltare lo Spi-rito di Gesù risorto che ti suggerisce di riconoscere i doni che hai ricevu-to e il bene che puoi condividere, ti consentirà di offrire un contributo al cammino della comunità parroc-chiale, decanale, diocesana.Servono esperienze, competenze di-versificate, capacità comunicative, ma i tratti fondamentali e indispen-

sabili sono l’amore per la Chiesa, l’umiltà che persuade alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio, la docilità allo Spirito che comunica a ciascuno doni diversi per l’edifica-zione comune. Per questo vi scrivo, carissimi: per incoraggiare ciascuno a sentirsi lieto e fiero di poter offrire qualche dono spirituale per il bene

CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Rinnovo del Consiglio PastoraleIl Consiglio Pastorale Parrocchiale è composto dai sacerdoti e dal diaco-no della Parrocchia, da una rappresentanza delle Persone Consacrate, dai fedeli laici eletti dai fedeli della Parrocchia e da altre persone nomi-nate da Parroco in ordine ad alcuni adempimenti pastorali. Il Consiglio Pastorale anima la vita pastorale della parrocchia coordinando i diversi ambiti di impegno e di proposta, configurati secondo apposite com-missioni. Perciò è opportuno che i candidati dicano il loro orientamento verso una precisa area di impegno nella comunità.

La proposta pastorale della Parrocchia. La proposta pastorale di una parrocchia si articola in tre direzione: l’annuncio del Vangelo nella pre-dicazione, nella catechesi e nella preparazione alla iniziazione cristiana; la celebrazione dei Sacramenti che rendono viva e attuale la grazia di Cristo nel cuore dei credenti; e la pratica della carità vissuta con cuore di misericordia ad ogni livello della relazione umana.

Caratteristiche dei candidati. Le persona che sono invitate a candi-darsi per essere membri del Consiglio Pastorale devono coltivare una vita cristiana vivace e feconda, a livello personale e pubblico. Sapranno perciò rendere buona testimonianza in un sincero amore per la Chiesa, partecipando fedelmente alla vita e alle celebrazioni più significative della comunità. Agiranno con spirito di dedizione, di autentico servizio e di comunione. Condizioni dei candidati. Possono candidarsi coloro che non hanno già fatto parte al Consiglio per due mandati. Le liste di partecipazione verranno suddivise per quattro fasce di età. Per la nostra parrocchia il numero dei membri eletti è di circa venti persone.

Cronologia del Rinnovo del Consiglio

Martedì 17 marzo Consiglio Pastorale uscente: verifica e commissione elettorale Domenica 22 marzo Annuncio del Rinnovo del CPP alla comunità e proposta Domenica 12 aprile Presentazione delle liste dei candidati alla comunitàDomenica 19 aprile Elezione dei Candidati nella settimana successiva alla nomina Domenica 31 maggio Presentazione dei Consigli alla ComunitàMartedì 30 giugno Comunicazione della composizione del Consiglio alla Curia Diocesana

Chi desidera candidarsi come membro del Consiglio Pastoralelo comunichi al Parroco in un colloquio personale(Cell. 3388123488; Mail: [email protected])

della nostra amata Chiesa ambro-siana. Ne abbiamo bisogno. In un tempo come questo solo una Chiesa viva può irradiare motivi di speran-za e restituire all’umanità fiducia per il suo futuro. Nel nome del Si-gnore vi benedico tutti.

Card. Angelo Scola

Per una spirituale responsabilitàIL RINNOVO DEL CONSIGLIO PASTORALE

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TEMPI DELLO SPIRITO

L’anno pastorale 2014-2015 è attraversato da expo 2015, even-to internazionale che si terrà a Milano a partire dal 1° maggio 2015 per la durata complessi-va di sei mesi. A EXPO 2015 parteciperanno anche la Santa Sede, la Conferenza Episcopale Italiana e la diocesi di Milano. Negli ultimi decenni il ruo-lo delle esposizioni universali ed internazionali si è radical-mente trasformato: da luoghi di esibizione delle ultime sco-perte e innovazioni, da luoghi di celebrazione della capacità di conquista e della volontà di dominio dell’uomo sul mondo, le expo sono volute diventare luoghi di riflessione, di scoper-ta e di contemplazione della

complessità del creato e della sua storia, dando così risalto ai temi del limite e dell’armo-nia tra le diverse forme di vita, sottolineando in particolare la necessità dello sviluppo di una convivenza tra i popoli sempre più profonda e strutturata.

Unendoci alle parole del Card. Scola, pronunciate in occasione del discorso alla città cosa nu-tre la vita?, siamo convinti che expo 2015 può rappresentare un’ occasione perché la Milano del futuro trovi la sua anima. Fin da ora, tanto il tema “nu-trire il pianeta, energia per la vita”, quanto la presenza della grande maggioranza dei paesi del mondo, costituiscono una

salutare provocazione. Pongo-no tutte le componenti della società di fronte ad un invito che non può essere disertato da nessuno.

Anche la pastorale diocesana vuole lasciarsi provocare dal tema di Expo 2015. Per noi cristiani il nutrimento con cui alimentare l’esistenza è Gesù Eucaristia: il pane vivo (Gv 6, 51). Anche papa Francesco ci ha invitato a ricollocare al cen-tro della nostra vita il banchet-to della mensa eucaristica: «al centro dello spazio destinato alla celebrazione si trova l’alta-re, che è una mensa, ricoperta da una tovaglia, e questo ci fa pensare ad un banchetto. sulla mensa c’è una croce, ad indica-re che su quell’altare si offre il sacrificio di Cristo: è lui il cibo spirituale che lì si riceve, sotto i segni del pane e del vino. Il Signore Gesù, facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericor-dia e il suo amore, così da rin-novare il nostro cuore, la no-stra esistenza e il nostro modo di relazionarci con lui e con i fratelli.

La presenza della Chiesa ad Expo 2015COSA NUTRE LA VITA

Padiglione Italia

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NUOVI ORIZZONTI

Il quinto Convegno Ecclesiale Nazionale è ormai alle porte: avrà luogo a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015. La Chie-sa italiana affronterà la grande questione dell’uomo nel mon-do contemporaneo: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. All’Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana Papa Francesco ha manifestata interesse e attesa per il Conve-gno della Chiesa italiana, men-tre ha indicato un metodo e uno scopo: «Il bisogno di un nuovo umanesimo è gridato da una società priva di speranza, scos-sa in tante sue certezze fonda-mentali, impoverita da una crisi che, più che economica, è cul-turale, morale e spirituale. Con-siderando questo scenario, il discernimento comunitario sia l’anima del percorso di prepa-razione al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze nel pros-simo anno: aiuti, per favore, a non fermarsi sul piano – pur nobile – delle idee, ma infor-chi occhiali capaci di cogliere e comprendere la realtà e, quindi, strade per governarla, mirando

a rendere più giusta e fraterna la comunità degli uomini».Il metodo indicato è il discer-nimento comunitario, che for-se sulle labbra di un Gesuita ha risonanze ignaziane. Il per-corso da noi scelto lo scorso anno di ascoltare e raccogliere dati e suggerimenti dalle chiese locali è in sintonia con questa indicazione; si esige adesso che il percorso si porti avanti sino in fondo, consapevoli del ruolo di guida che il Comitato deve assolvere. Lo scopo è di aiutare la Chiesa italiana a “cogliere e compren-dere la realtà per governar-la”. La Traccia non vuole solo enunciare idee ma anche susci-tare un atteggiamento dell’ani-mo: sollecitare una dinamica di conversazioni e riflessioni, tramite le quali prendere co-scienza sia dell’atteggiamento personale e comunitario con cui volgersi alla realtà sia del-la tematica messa a fuoco, che dalla realtà emerge.Al Parlamento europeo Papa Francesco ricordava che, in origine, al centro del progetto

di unificazione “vi era la fiducia nell’uomo, non tanto in quanto cittadino, né in quanto sogget-to economico, ma nell’uomo in quanto persona dotata di una dignità trascendente”. Di qua-le uomo si sta oggi parlando? Quello semplicemente econo-mico o quello segnato da digni-tà e trascendenza? La perso-na, anziché in relazione con gli altri, è allora concepita come individuo sciolto da legami eti-ci e sociali, perché l’unica cosa che conta diventa la libertà in-dividuale assoluta. Si ricerca la garanzia dei diritti individuali, ma si dimentica la serie dei cor-rispettivi doveri sociali, senza dei quali una realtà comunitaria non sta in piedi. Per questo, se la famiglia è il baricentro esi-stenziale da preservare, l’impe-gno nella vita sociale è aspetto irrinunciabile della presenza dei cattolici nel nostro Paese. Il Convegno di Firenze sarà un vero laboratorio di riflessione, di esperienze, di racconto tra comunità, di messa in comune di prospettive, speranze, impe-gni.

Convegno della Chiesa ItalianaIN GESÙ CRISTO IL NUOVO UMANESIMO

Dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016 torna ad aprirsi la Porta Santa: il Papa, nel secondo anniversario della sua elezione, annuncia «un Giubileo straordinario con al centro la misericordia di Dio». «Papa Francesco ha fatto una grande sorpresa e un grande dono alla Chiesa universale» afferma il cardinale Angelo Bagnasco. Mons. Nunzio Galantino: «Sarà un benefico sforzo per le strutture che la Chiesa si è data per l’evangelizzazione e la testimonianza del messaggio di Cristo nel mondo».

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NUOVI ORIZZONTI

ELEVARE LO SGUARDO

Elevare lo sguardo oltre il proprio naso per aprire il cuore all’essen-ziale, attraverso la riscoperta di gesti semplici di amore: è que-sto lo splendido cammino verso la Pasqua che come genitori ab-biamo realizzato alla scuola dell’ Infanzia Sant’Anna, insieme ai nostri bambini e alla comunità educante.I temi dell’EXPO sono lo sfondo integratore che per l’anno scola-stico in corso accompagna l’atti-vità didattica dei bambini e la Pa-rabola del Seme che cresce è stata scelta per stimolare la riflessione nei momenti di incontro che set-timanalmente sono proposti.

Per tutti i giovedì di Quaresima, i genitori sono accolti a scuola con un po’ di anticipo rispetto all’ora-rio consueto per il ritiro dei bam-bini. L’accoglienza è veramente tangibile ed emozionante: l’in-gresso della scuola è come un tun-nel di emozioni, con le pareti rese vive da disegni grandissimi, foto, racconti che immergono noi ge-nitori totalmente nella quotidia-nità che i nostri bambini vivono e che noi solo così conosciamo. E durante il periodo della Quare-

sima all’ingresso troviamo anche una grande cesta di vimini che è lì … in attesa di un gesto di solida-rietà. Coloro che donano cibo per i bisognosi seminano in sé la ge-nerosità e sono invitati a incollare un semino nel terreno disegnato alla parete: è bello vedere bambini che depongono latte, zucchero o biscotti nel cesto che quasi è più grande di loro e con le loro picco-le mani si impegnano a incollare la figurina simbolo del loro gesto. Soffermandoci a guardarli si co-glie l’importanza che per loro ha quel gesto !E com’è bello vedere che il ter-reno disegnato sta diventando giorno dopo giorno sempre più denso di semini !

UN TEMPO PER L’ANIMALentamente, tutti insieme noi ge-nitori arriviamo in salone e sor-presa! Alla porta del salone ci attende un dono (una preghiera, una frase del vangelo su cui riflet-tere… arricchiti da un piccolo og-getto che accompagnerà la nostra settimana di Quaresima): anche questo è bello ! Le giornate sono frenetiche, la vita corre veloce-mente e questo quarto d’ora già di per sé è un regalo speciale che

la comunità educante fa a noi ge-nitori. Ci permette infatti di dedi-care alla nostra anima tempo per la riflessione, in condivisone con altri genitori ma soprattutto con i bambini che sono semplicemente gioia pura.

PER DONARE LA GIOIAI bambini sono seduti in cer-chio e l’incontro inizia col loro canto. Suor Carla introduce il tema della settimana e poi ab-bassa le luci di sala accendendo il proiettore. Ogni settimana infatti, a turno, il gruppo dei bambini grandi delle singole sezioni drammatizza una par-te della Parabola del Seme. La rappresentazione è in tutto e per tutto una scena teatrale, con tanto di costumi, sceno-grafie e voce narrante. I bambi-ni sono bravissimi e molto im-pegnati a fare bene la propria parte. Noi genitori osserviamo attentamente la scena registra-ta al mattino e al termine non può mancare un bell’applauso per i piccoli protagonisti.

Con una preghiera finale ci sa-lutiamo … tutti veramente più sereni e pronti ad aprire il no-stro cuore per donare gioia e amore !

Barbara, una mamma

Il dono della fede come quello della vitaUN CAMMINO CONDIVISOIN GESÙ CRISTO IL NUOVO UMANESIMO

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8 Sede della Direzione: Via Tettamanti 4, Busto Arsizio - Direttore responsabile: Emanuela BonecchiRegistrazione Tribunale di Busto Arsizio N. 7/67 - Fotocomposizione interna - Stampa: Grafiche Casbot - Samarate - VA

Mons. Severino Pagani: 0331/638232 - Don Giovanni Patella: 0331/631040 - Don Gabriele Milani: 0331/677121 - Don Francesco Casati: 0331/320101 Mons. Antonio Borsani: 0331/630412 - Mons. Enrico Colombo: 0331/625666 - Don Angelo Conca: 0331/625376 - Segreteria Parrocchiale: 0331/638232

ORARIO DELLE CELEBRAZIONI PASQUALI

Confessioni in Basilica San Giovanninella Settimana Santa

Lunedì - Mercoledì 07.30-10.00 e 17.00-19.00Giovedì Santo 07.30-10.00 e 16.00-19.00Venerdì Santo 07.30-11.30 e 16.00-19.00Sabato Santo 07.30-11.30 e 15.00-19.00Domenica di Pasqua prima e dopo la celebrazione delle Messe

Celebrazioni liturgiche

Domenica Orario festivo delle Messedelle Palme 09.45 Processione con gli ulivi partendo dal Santuario

Giovedì Santo 09.00 Celebrazione delle Lodi in Basilica 15.30 Messa alla “Provvidenza” 18.30 Messa in Coena Domini per i ragazzi in Basilica 21.00 Messa in Coena Domini in Basilica

Venerdì Santo 09.00 Celebrazione delle Lodi 10.30 Via Crucis per i ragazzi: ritrovo in Santa Maria 15.30 Celebrazione della Passione a “La Provvidenza” 15.00 Celebrazione della Passione in Basilica 21.00 Via Crucis in città partendo da S. Michele

Sabato Santo 09.00 Celebrazione delle Lodi in Basilica 21.00 Veglia Pasquale in Basilica

Pasqua di Orario festivo delle MesseRisurrezione 16.00 Celebrazione del Battesimo

Giorno Orario festivo delle Messedell’Angelo 20.00 Sospesa la messa in Basilica

Nei giorni del Venerdì e del Sabato Santonel Battistero è allestito il Getzemani - altare della

riposizione - In cui è possibile raccogliersi perl’Adorazione dell’Eucaristia.

VITA PARROCCHIALE

Telefono 0331.638 232 - Fax 0331.638 145Mattino: ore 09.00-11.30 da lunedì a sabato - Pomeriggio: ore 15.00-18.00 mercoledì e sabato

Mons. Prevosto riceve il Martedì e il Venerdì dalle 17.00 - 19.00 E-mail: [email protected]; Sito Internet: www.bustosgb.it

Feriali S.Maria: 07.00; Basilica: 08.00; 09.00; 18.30Mercoledì S.Maria 07.00; 08.00; 09.00; 18.30

Sabato Santa Maria: 07.00; 08:00; 09.00 Basilica: 18.30 (Messa Vigiliare)

Festive Basilica: 08.30 – 10.00 – 11.30– 18.00 – 20.00; La Provvidenza: 09.30 Santa Maria 11.00

ORARIO SANTE MESSE SERVIZIO DELLA CARITÀ

SEGRETERIA PARROCCHIALE

Centro di ascolto Caritas: Merc h.17-19Tel.: 0331 627797 Sab h.10-12

Centro di ascolto S.Vincenzo: Lun h.16-18Guardaroba S.Vincenzo: Lun h.16-18.30Tel.:0331 670626Alimenti S.Vincenzo: Merc h.15-18Tel.:0331 670626

Via Pozzi 7

IL NOSTRO RICORDOIl 25 gennaio, al Pìme di Rancio di Lec-co, è morto, per scompenso cardiaco, padre Carlo Colombo. A 99 anni, padre Carlo era il decano dell’Istituto. Nato a Busto Arsizio (Varese) il 30 maggio 1915 ed entrato nel Pimenel 1932 a Treviso, viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1940 nel duomo di Milano. Nello stesso anno padre Colombo ottiene la licenza

in Teologia dogmatica magna cum laude all’Angelicum di Roma. In Italia è professore di Teologia nel seminario del Pime a Milano e, in seguito, direttore spirituale nel liceo Pime a Monza. Eletto membro della Direzione generale, ricopre la carica di assistente generale dal 1957 al 1965 e poi è eletto vicario generale (1965-1971 ). Dopo una breve permanenza negli Usa, parte per il Brasi-le nell’agosto del 1973, dapprima in Amazonas fino al 1986, poi in Brasile Sud come padre spirituale nel seminario di Brusque e poi in quello di Florianópolis. In seguito alla chiusura del seminario, è trasferito nella Casa regionale di S. Paulo, dove presta servizio presso comunità ecclesiali e religiose. Nel 2012 era rientrato de-finitivamente in Italia. Padre Carlo è stato tumulato nel cimitero Pime di Villa Grugana di Calco (Lecco).

LA PASQUA DEI RAGAZZI SABATO 28 MARZO: CONFESSIONIore 15.00 Confessioni in Basilica per i ragazzi di 4-5 elementare e i ragazzi di 1-2-3 media DOMENICA 29 MARZO: FESTA DELLE PALMEore 9.30 Ritrovo in Piazza Santa Maria e processione degli uliviore 10.00 Inizio della Messa in Basilica GIOVEDÌ 2 APRILE: GIOVEDÌ SANTOore 18.30 Messa IN COENA DOMINI e celebrazione della lavanda dei piedi VENERDÌ 3 APRILE: VENERDÌ SANTOore 10.30 Ritrovo nella chiesa di s. Maria e via Crucis ore 12.30 Pranzo povero in oratorio (offerta Libera)ore 15.00 Celebrazione della Passione del Signore in Basilicaore 19.00 Cena povera in oratorio fino alle 21.00 (offerta libera)ore 21.00 Via Crucis per le vie del centro SABATO 4 APRILE: SABATO SANTOore 9.30 Ritrovo in oratorio in bicicletta per giro dei sepolcri e partenza per alcune chiese della città. Rientro previsto in oratorio alle 11.30. DOMENICA 5 APRILE: PASQUA DI RISURREZIONEore 10.00 S. Messa di Risurrezione per bambini e famiglie Per tutta la settimana i catechismi saranno sospesi.

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