La vita naturale

7

description

Un racconto Singolare di Marco Lupo

Transcript of La vita naturale

singolari

LA VITA NATURALE

MARCO LUPO

© Liberaria Editrice s.r.l.Via Abate Gimma 171, 70122 Bariwww.liberaria.itP.I. 07256920724

5

Non si può vivere senza nemici. Sarebbe possibile in un posto caldo, schermati da

protezioni solari che profumano di agrumi e hanno il colore dei pastelli. Sarebbe possibile in un posto freddo, i piedi coperti da calzettoni di lana, la gola nascosta nelle pieghe di un collo alto e musica quadrifonica che vibra sulla moquette.

Diversamente no, non è possibile.

6

1944 Dopo una passeggiata durata ore e finita in un

rifugio da qualche parte sulla dorsale di una montagna. Sono le prime ore di un giorno che non prevede altro che neve, o pioggia che scioglie neve. Ha la pelle dei piedi arricciata, come se li avesse tenuti a bagno per ore. Calli grandi tre dita che bruciano quando decide di muoversi dal letto per cercare qualcosa da mangiare nell’armadio in cucina.

1951Scivola sulla lunga pista sotto le luci che seguono

l’orchestra. Aspira l’odore di colonie che incrociano sudori sulla pista da ballo. Preme le dita su una schiena di uomo che si tende sotto le arcate bianche di un hotel, nel cuore di Parigi.

7

1956Non ditele mai che assomiglia a Marlene. Il regista

ha occhi grigi che diventano gialli quando finiscono le riprese e inizia l’ora dei cocktail. Gli attrezzisti sistemano la scena facendo scricchiolare l’impiantito dell’appartamento. Non ditele mai che assomiglia alla Dietrich, dice il regista con la lingua addolcita dal liquido bruno. Non vuole sentirselo dire.

1944 Il continente non dorme e non si aspetta che

qualcuno lo faccia. Le rughe non dimostrano nulla. Bisogna portare

in pegno tutto il corpo, muovere bene le braccia, assicurarsi che il culo e i seni siano visibili dal lato sinistro come da quello destro. Mettiamo in conto che le dimensioni della stanza pretendono una certa mobilità. Assicuriamoci che gli uomini in divisa stiano guardando il corpo che devono guardare e che la stoffa del vestito copra il necessario, come nelle riviste che lasciano immaginare ciò che non si può vedere.