LA VIPERA

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio EDITORIALE V Maria Sportelli In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano. QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE NUCLEARE, 165 REATTORI MADE IN EUROPE PAG. 4 DISTRETTO DELL'IDROGENO A MONOPOLI PAG. 3 UFFICIO TURISTICO RUGGIERO NE APRE UN ALTRO PAG. 6 IPERMERCATI COMMERCIANTI INFURIATI PAG. 7 PARCO DEI TRULLI LA REGIONE HA DETTO NO PAG. 6 A PASQUA UNA CARTOLINA PER I TURISTI IDEA CNA PAG. 8 D I V I D E E T I M P E R A

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A Sud di Bari, quando l'Informazione è libera si fa notare. Pag. 2, Una bandiera Blu per due spiagge private; la Cna Polemizza con la Comandante della PM. Pag.6, La politica dei sondaggi manipolati; pag. 7 Il giardino di San Francesco, l'insegnante Teofilo ci scrive e si rimangia le dichiarazioni; pag. 8, Scec, buoni sconto per tutti; pag.15 Sport, le foto della Pro Polignano.

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio

EDITORIALE V

Maria Sportelli

In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano.

QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE

NUCLEARE, 165REATTORI MADE IN EUROPEPAG. 4

DISTRETTODELL'IDROGENOA MONOPOLIPAG. 3

UFFICIO TURISTICORUGGIERO NE APRE UN ALTROPAG. 6

IPERMERCATICOMMERCIANTI

INFURIATIPAG. 7

PARCO DEI TRULLI LA

REGIONE HA DETTO NO

PAG. 6

A PASQUAUNA CARTOLINA

PER I TURISTIIDEA CNA

PAG. 8

DIVIDE

ET

IMPERA

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Pronti? Via si parte per la stagione estiva 2011! In questo mese oltre a portare beati e ciliegie, arrivano finalmente i turisti e si aprono le danze per la bella stagione e si chiudono le strade di accesso alle spiagge. Qualcuna è pulita e molte anzi troppe sono quelle sporche. Bottiglie, lattine, rottami e tanto altro, roba da bandiera nera altro che bandiera blu! Ma le puliamo le spiagge o no? Aspettiamo la fine dell’estate?C’è chi si prepara alla prova costume, chi prepara la paletta e il secchiello e chi, detto furbetto, chiude gli accessi al mare, magari con sassi enormi. Dimenti-cando forse che l’accesso alla spiaggia, con relativo di-ritto di balneazione, spetta a tutti, in maniera libera e gratuita! Cosa fare se avete la necessità di bagna-re il vostro atletico corpo nell’Adriatico? E se il ge-store di uno stabilimento balneare non vuole farvi entrare,(nonostante il vostro corpo giunonico) gratuita-mente, per accedere alla battigia? La risposta è semplice: avete il diritto di entrare gratui-tamente, raggiungere il mare, fare il bagno, purché non intralciate il passaggio di altri bagnanti. Non sempre questo diritto viene rispettato. Bisogna quindi reagire: chi paga le tasse ha diritto ad

una spiaggia libera e gratuita e pulita,magari prima che l’estate inizi. Se, durante la vostra vacanza, riscontrate una violazio-ne dei vostri diritti non esitate a rivolgervi alla redazio-ne de “LA VIPERA”, alla Polizia Municipale, ai Carabinieri o alla Capitaneria di Porto, oppure a

contattare il numero operativo ecologico (N.O.E.) dei Carabinieri, n. verde 800-253608. Facciamo rispetta-re i nostri diritti, riprendiamoci le nostre spiagge! Buo-na estate a tutti!

Mimmo Donghia

La VIPERAQuindicinale del Sud Est barese

Direttore responsabileMaria Sportelli

FB: Polignano Cronaca

REDAZIONE Via Magna Grecia, 10 - Conversano, Bari

Tel. 392.2318950

CONTATTIE-mail: [email protected]

Ufficio pubblicità: 339.4824808 Gianfranco Ippolito: 331.9758486

Edito da Associazione [email protected] - FB: PugliaVox

Progetto grafico e impaginazione Maria Sportelli e Mimmo Donghia

Stampa -Tipografia Lieggi ConversanoGiornale chiuso il 3 maggio 2011

Denuciamo gli abusi, il mare è di tutti e difendiamo le spiagge dall'inquinamento

PUGLIAVOX VEDITORE

LIBERA SPIAGGIA IN LIBERO STATO

AVVISO: A causa del cattivo tempo la 51°edizione della Festa dell'Aquilone, organizzata dalla Pro Loco di Polignano a Mare (presidente Giovanni Colagrande) non si è svolta come da programma il 1° maggio 2011. L'evento, atteso soprattutto dai bambini delle scuole elementari, è stato rinviato al 29 maggio 2011. C'è da augurarsi che il tempo, questa volta, sia clemente, anche perchè solo con un cielo limpido si potrà gondere dei "dipinti in movimento" realizzati dagli stessi alunni. Di fatti con l'aiuto delle mamme e maestre hanno seguito un laboratorio per la costruzione di un proprio e originale aquilone. La giornata, inoltre, sarà dedicata anche ai festeggiamenti dei 150 dell'Unità d'Italia.

La vignetta della co-pertina è stata realizzata esclu-sivamente per La Vipera dall'artista barese Giseppe Del Buono.Consultate il suo porta-le molto ironico e interes-sante: www.ilpeggio.com

www.ilpeggio.com

Osama FIN Laden

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Cala Fetente e San Giovanni, sono le due spiagge private di Polignano a Mare che potranno issare la Bandiera Blu presentata alla città durante un incontro dibattito. Erano presenti, il vice-prensidente della Pro-vincia Nuccio Altieri, anche assessore provincia-le al Turismo, il sindaco Angelo Bovino, l’assessore Mimmo Ruggiero, la comandante della PM Maria Centrone e la vicecomandante, il tenende Maria Di Palma.Moderava Elio Ramunni. Un motivo di vanto per la città che raggiunge l’ambito riconoscimento per la IV volta consecuti-va, tra l’altro Polignano è anche l’unica città della Provincia di Bari. Stando a ciò che ha dichiarato la Comandante Maria Centrone , l’assegnazione viene fatta se-condo criteri procedurali ben precisi: in primo luo-go si tiene conto della qualità dell’acqua certificata sulla base di dati Arpa. E in secondo luogo della percentuale della raccolta diffe-renziata. La soglia è del 15%, ma annuncia la Centrone che dal prossimo anno il parametro sa-rà più restrittivo. “Certamente non è una cosa semplice raggiunge-re questo obiettivo – ha detto – occorre essere

precisi e puntuali, basti pensare che la città di Ca-stro l’ha persa proprio per questa ragione”. Al di là delle cerimonie che piacciono tanto a Bovi-no, di fatto sussiste un problema serio a Poligna-no, messo in evidenza da Roberto Frugis, presidente dell’associazione degli albergatori. Abilmente, pur facendo i complimenti all’Ammini-strazione, ha fatto notare quanto risulta difficile trattenere i clienti sul mare polignanese, poiché le spiagge non sono attrezzate, anzi non ce ne so-no. Dunque l’acqua può anche essere azzurra e pulita, ma se la godono, forse, solo i polignanesi. Altro che turisti! Ora l’idea geniale l’ha trovata Altieri, ha invitato i polignanesi a portare una bandiera nera alla Re-gione perché sblocchi il piano delle coste. Permetterebbe agli imprenditori di poter investire sulla costa e creare quelle situazioni produttive necessarie al volato del turismo. “Questa costa è rocciosa – ha detto Altieri – per cui sarebbe carino mettere le pedane, rendere funzionale l’accesso al mare. Creare attività collaterali e così via”. E poi ancora un’altra propo-sta: “Bisogna scegliere, il centro storico di Poligna-no deve essere a servizio dell’agricoltura o del turismo?” Una riflessione, la sua, che gli è sorta

dopo aver udito un signore (ha dato per scontato che fosse un contadino), affacciato alla finestra di una di quelle belle case di Lama Monachile, urlare contro i ristoratori, che passate le 24, continuavano a mantenere alto il volume della musica. Ora, al di là delle piccole scaramucce di vicinato, che accadono ovunque, la verità è che la Bandiera Blu è BUONA una copertina estiva, utilizzata dagli Amministratori per tenere buo-ni gli animi dei cittadini, soprattutto dei commercianti, che sappiamo bene rappre-sentano un bel portafoglio di voti. Segnaliamo una nota polemica del segretario della Cna, Antonio Pacelli, intervenuto durante il dibattito: “Sono particolarmente stizzito poiché sembra che a Polignano ci siano solo albergato-ri, e che il resto degli abitanti, tra cui i commercianti, non facciano nulla per il bene di questa città”. Il riferimento di Pacelli è all’atteggiamento assunto dalla Comandante, vi-sto e considerato che tra salamelecchi e inchini, ha ringraziato tutti tranne loro. Che dire, forse perché Polignano a Mare più che la città del Mare è diventata quella del Sonno.

LA CNA POLEMIZZA CON LA

COMANDANTE COMMERCIANTI

POCO VALORIZZATI

di Maria Sportelli

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I titolari di Cala Fetente e San Giovanni con il Sindaco, metre ritirano la Bandiera Blu

UNA BANDIERA BLU PER DUE SPIAGGE

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La festa di San Vito a Polignano a Mare, dal 14 al 16 giugno, è un momento molto importante per la città sia dal punto di vista religio-so che turistico. Devoti, turisti o semplicemente curiosi, vengono a guardare la reliquia del Santo, il Braccio di San Vi-to, che viene portato in processione. La ritualità è sempre la stessa, gesti di un tempo che a Poligna-no sembra essersi fermato. Quella più suggestiva è in programma il 14, alle ore 19, il Santo viene ri-posto sullo zatterone pieno di fiori e ghirlande e si procede, con a bordo le autorità, alla processione in mare. dietro di lui i fedeli nei loro piccoli gozzi, fi-no allo sbarco a Cala Paura. Intorno alla figura di San Vito, venerato in tutto il mondo, si raccontano storie e anche leggende, pare che il suo culto si sia diffuso in concomitanza del diffondersi, durante il Mediovevo, di una strana epidemia. Una sindrome motoria che portava coloro che ne erano colpiti a contorcersi e a muoversi, tanto che sembrava che ballassero. Da qui il Ballo di San Vito, nome volgare di una malattia: còrea di Sy-denham, disturbo del movimento che si presenta con la febbre reumatica. Gli storici raccontano che si trattò di una vera epide-mia. I centri più colpiti furono fiamminghi e tede-schi nel 1344, 1374 e 1518. Questa gente pur di venire liberata dal male rivolgeva le proprie preghie-re al Santo Martire, San Vito, già noto all’epoca dei fatti perché considerato il patrono dei danzatori e delle persone morsicate da serpenti velenosi dai ca-ni idrofobi (con la rabbia). Ma l’amore per questo Santo va oltre confine, pensiamo ai Polignane-si del Bràs di SanPaolo, in Brasile. Come ci ha raccontato Don Gaetano Luca, rientrando dal pellegrinaggio, la Città di Polignano ha ricevuto

grandi onori: il saluto del Vicensindaco di San Pao-lo, dell’Ambasciatore italiano sengno di una grande stima nei confronti di questo popolo. “Parla-no il polignanese stretto – ha spiegato Don Gaeta-no - hanno una viva devozione per San Vito, celebrano la nostra stessa Messa, cucinano come le mamme di Polignano, le stesse ricette tradiziona-li. Una sola ci differenzia: loro portano nel cuore il sole della nostra terra, noi il profumo del mare. Avremmo voluto portare in Brasile la reliquia del Braccio di San Vito, ma la curia per motivi di sicu-rezza, non ha voluto, è molto vistosa e difficile da proteggere in una città per antonomasia, ad alto li-vello di criminalità. Abbiamo invece portato la Reli-

quia della Rotula, che non ha meno valore della prima, ma che è custodita in un reliquiario più piccolo e meno appariscente. Dovremmo, forse, ri-scoprire il valore religioso della rotula che forse tanti polignanesi dimenticano. La reliquia è stata venerata da tutti e accolta con grande festa e commozione. Il pellegrinaggio ha avuto il suo culmine nella celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale di San Paolo, Odilo Pe-dro Scherer alla presenza di tantissimi fedeli e la successiva processione del Santo per le vie della Parrocchia fino ai grandi locali dell’Associazione di Beneficienza “San Vito Martire” che ogni giorno ospita, in nome del nostro Santo Patro-no, più di 120 bambini o abbandonati dalle fa-miglie”. Al pellegrinaggio erano presenti: Mons.Vito Bendetti, Eugenio Scagliusi e Matteo Colella in rappresentanza del Comune di Polignano a Mare che ha ufficialmente intrapreso le trattati-ve per un gemellaggio tra le due Città e altri 28 pellegrini.“

La foto ritrae una Polignano tra gli anni '7/'80, sono state concesse dal presidene del Comitato Festa Patronale di San Vito, Raffale Cosimo Pedote, che ringraziamo vivamente. Sotto un bambino affetto dal Ballo di San Vito.

IL BALLO DI SAN VITO

Indemoniati, graziati o semplicemente malati?

di Mimmo [email protected]

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MARTEDÌ 14 GIUGNO 2011 -Ore 8, Chiesa Matri-ce S. Messa, ore 8,45 processione delle reliquie del Santo dalla Chiesa Matrice all'Abbazia di San Vito; Ore 8.45, processione delle reliquie del Santo dalla Chiesa Matrice all'Abbazia di S.Vito. Ore 9, Abbazia di S.Vito: accoglienza dei pellegri-ni; ore 11 dal Rione Gelso: processione delle reli-quie fino alla Chiesa Matrice. Ore 11.15 Chiesa Matrice: S. Messa del Pellegri-no, ore 19, Caratteristica Processione in mare a bordo dello zatterone; ore 21, sbarco del Santo a Cala Paura, con la partecipazione dei sommozzatori FIAS e consegna delle chiavi da parte del sindaco della Città. Processione per le vie della città e ascesa del Santo sul'Altare di Piazza dell'Orologio. Lungo Mare Domenico Mo-dugno, fuochi pirotecnici.CASSARMONICA - Associazione culturale mu-sicale P. Serripierro "Città di Polignano a Ma-re" Maestro Concertatore Pasquale Spinelli. - Concerto Bandistico con majorettes "Città di Polignano a Mare" diretto dal Maestro Concertatore Antonio Pascali. - U' Tammurr Maestro Francesco Furio - Città di Mola di Ba-ri.MERCOLEDÌ 15 GIUGNO - Ore 11.30, Chiesa Matrice S. Messa alla presenza di quanti porta-

no il nome Vito. Ore 19.00 Piazza dell'Orolo-gio: S. Messa con la partecipazione di S. E. Mons. Domenico Padovano Vescovo della Dio-cesi Conversano-Monopoli. Ore 20, processio-ne di Gala delle reliquie del Santo, con la

partecipazione del Vescovo, delle autorità ci-vili e militari, dei Cavalieri del Santo Sepolcro e delle Associazioni. Ore 24 - Lungo Mare Do-menico Modugno, fuorchi pirotecnici.CASSARMONICA - Associazione culturale musicale P. Serripierro "Città di Polignano a Mare" Maestro Concertatore Pasquale Spi-nelli. - Grande Orchestra di Fiati "G. Verdi" - Città di Giovinazzo diretta dal Direttore Concertatore Dominga Damato. - Grande Concerto Bandistico Città di Noci diretto dal Direttore Concertatore Giovanni Minafra. - U' Tammurr Maestro Francesco Furio - Mola di Bari.GIOVEDÌ 16 GIUGNO - Ore 8, Chiesa Matrice: S. Messa, ore 19 Chiesa Matrice: S.Messa; ore 20 discesa dell'immagine del Santo dall'altare in Piazza dell'Orologio e processione di chiu-sura.CASSARMONICA - Concerto Bandistico con majorettes "Città di Polignano a Mare" diretto dal Maestro Concertatore Antonio Pascali.- Piazza Aldo Moro ore 22.00 Cover Band di Zucchero Fornaciari, Sugar Sound

Il PROGRAMMA V14 - 16 GIUGNO 2011

SANTA MESSA CON TUTTII VITO DELLA COMUNITA'

Il manifesto che rende onore anche alla comunità brasiliana a San Paolo

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LA POLITICA DEI SONDAGGI V

Da sx Franco Mancini (La Primavera in Movimento) e Franco Allegro (UDC)

FRANCAMENTE!!!"CE NE INFISCHIAMO"

In amore si chiama fase di corteggiamento, in politica potremmo chiamarla fase delle propo-ste indecenti. Nel senso che durante la campa-gna elettorale si cercano alleati e si stringono allenaze, pericolose quelle trasversali: sono poco etiche e molto distruttive in caso di sconfitta. I nostri interlocutori, sulla questio-ne, sembrano avere le idee molto chiare.

Franco Mancini (La Primavera in Movimento) -"Non sono stato corteggiato da nessuno e con il 3° Polo non c'è nessuna intesa, smentisco le vo-ci che circolano. L'ho già detto e dichiarato ampia-mente, sono nel Centrosinistra e qui resto. Sono per il ricambio generazionale della politica, per questa ragione ho investito nei giovani e nel labo-ratorio politica.Oggi insieme al Centrosinistra stia-mo lavoando sui punti chiave del programma politico e sul coinvogimento dei ragazzi che devo-no diventare forza attiva". Franco Allegro, segretario UDC: “Siamo e vo-gliamo essere chiari: andiamo per conto nostro, poiché intorno a noi c’è troppa confusione. Il Centrodestra a Polignano non esiste poiché non è rappresentato da questi uomini che ci governa-no (ex uddiccini, ex An, ex FI), per non parlare

del Centrosinistra, non ho ben capito tutte que-ste correnti, quella dell’Italia dei Valori, quella Di Giorgiana. Abbiamo già un programma, che ri-calca in grandi linee quello di Bovino che però lui non ha mantenuto. Penso al PIP, fondamentale per l’economia del paese. Bovino ha dimostrato in questi anni di non aver avuto alcun interesse per l’economia della città, si è parlato solo di ma-glie: maglia 17, maglia 13, ecc. dunque ha pensato solo al suo guardaroba e a quello di qualche suo amico. Sa già di essere un perdente poiché alcuni suoi amici di cordata non gli sono vicini. Poi quali successi ha compiuto, dove sono questi successi? Io vedo, come tutti i cittadini, so-lo sprechi. Prendiamo il caso della struttura di Piazza di Martiri di via Fani, dove il Comune pa-ga un’impegnativa di circa 15 chilovat, ma l’uffi-cio è ancora chiuso. Come è uno spreco spendere 2mila euro per l’insegna della nuova Tricom, uno schiaffo a quelle famiglie che non riescono a mangiare giornalmente. Poi c’è l’as-surda idea di Piazza Aldo Moro, una piazza per i giovani dove potranno passeggiare, certo andranno allo spasso perché il lavoro non c’è".

Intervista doppia a Franco Macini de La Primavera in Movimento e Franco Allegro dell'UDC, i loro obiettivi e le loro idee sul terzo polo.

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Angelo Bovino è un Sindaco che non tro-va pace, adesso anche presunti sondaggi on-line, molto fatti in casa dalla Voce del Paese sul web (poi-ché non sono attendibili dal punto di vista statistico dunque facilmente manipolabili e non esprimono la proiezione delle diverse classi della popolazione: ses-so, età le più importanti) lo danno per spacciato. Possibile che non lo vuole più nessuno? Dov’è la sua amata Maggioranza tanto paladina del suo ope-rato solo quando conviene? E’ questa che dovrebbe farsi sentire e non soltanto farsi vedere alle confe-renze stampa. Di fatti se dovessimo dare per buoni questi dati (11,76% di preferenze) Bovino, in teoria, non raccoglierebbe nemmeno i voti di famiglia. Alla faccia del suo buon governo! Ma Bovino minimizza e precisa: “Credo che il sondaggio serva a farci delle idee e opinioni che, però, restano opinioni poiché bi-sogna tener conto che non tutta la popolazione viaggia su internet. Dunque i dati raccolti sono molto parziali”. Più che parziali diremmo marziani, come co-loro che vedono e auspicano l’ex sindaco Di Giorgio e Bovino insieme per pacare gli animi aggressivi di questa campagna elettorale appena cominciata. Magari con una bella ripulita alla propria casacca potrebbero finire, tutti e due, dritti dritti nel Terzo Polo ma non certo per mantenere la candela a qualche presunto candidato sindaco. Bovino, dal canto suo, alla domanda. Se il terzo polo le proponesse la candidatura? In modo diplomatico ha risposto confermando l’esi-stenza di questa onda anomala del 3° grado, pardon Terzo Polo: “Voglio precisare, non ho detto che mi ricandido, ma che sono ricandidabile. Nel senso che sono sempre stato scelto come candi-dato non mi sono mai imposto”. Per cui, in politi-ca, dove nulla si può escludere tutto è possibile. Lo stesso Eugenio Scagliusi, presidente del Consi-glio, ignorando l’esistenza di questo Terzo Polo (almeno così lui dice) ha dichiarato: “Io non ne so nulla, se qualcuno mi informa potremmo anche collaborare. Certo è, però, che se questi movimenti e poli si costituiscono nelle strette botteghe non è molto positivo. Per cui fino a quando non capisco chi, come e perché mette in giro certe voci, ritengo che il Terzo Polo sia una bufala. So solo che l’UDC ha uffi-cializzato il suo candidato sindaco, Franco Allegro, è sono molto contento: hanno fatto bene, sono coerenti con la propria attività politica”.

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Gentilissima maestra Teofilo,qualche giorno fa ho visto quasi per caso un cartone animato dal titolo: “Zeta, la Formica”, dato che insegna ai bambini glielo consi-glio. Racconta di una formica che, contraria-mente a tutte quelle della sua “colonia”, decide di pensare con la propria testa, dunque di non seguire gli ordini del suo generale, cioè di sca-vare il formicaio e di fare la guerra alle termiti. Una formica che, nonostante le difficoltà che incontra, riesce a rompere gli schemi e a smuo-vere gli animi delle altre formiche che man ma-no prendono consapevolezza di sé e della propria forza anche come singoli individui. Tanto è vero che alla fine della storia, Zeta la formica sconfigge il generale cattivo e sposa la figlia della Regina formica. Questo per dirle, rispondendo alla sua lettera nella quale si rimangia tutto ciò che mi ha di-chiarato, che lei maestra Teofilo è stata come Zeta la Formica, ma solo per qualche giorno, poiché nella sua “colonia” il generale ha vinto. Almeno per il momento. A buon intenditor po-che parole.

Riceviamo e pubblichiamo."Spett.le redazione,in merito all’articolo sul numero 6/Maggio de “La Vipera” dal titolo “Il giardino della scuo-la San Francesco dimenticato dal Comune” vorrei poter esprimere alcune precisazionei in ordine ad affermazioni attribuite alla mia perso-na nel corso del virgolettato.Il “ Progetto orto”, sviluppato sin dal mese di no-vembre dello scorso anno, è stato possibile rea-lizzarlo anche, e soprattutto, grazie alla fattiva collaborazione dei genitori degli alunni che, bontà loro, si sono adoperati nella preparazione e gestione botanica del terreno circostante l’edifi-cio scolastico: ciò nell’ottica di una sinergia scuo-la-famiglia che il dirigente scolastico del nostro circolo, aben vedere, ha sempre auspicato nell’interesse educativo degli scolari.Per tale motivo, gli aspetti tecnici tesi alla cura e gestione del terreno sono stati curati “spontanea-mente” da alcuni genitori esperti del settore: la sottoscritta non ha mai “chiamato” o “pre-gato” per tali interventi, né personalmente, né tramite interposte persone, alcun genitore.In tale ottica collaborativa, vi è stato anche l’apporto dello zio vivaista di un bambino attualmente frequentante il plesso di San France-sco; ciò è avvenuto su indicazione dei genitori

stessi. Per il resto, preciso che le richieste all’ente pubblico riguardanti gli aspetti manu-tentivi e /o gestionali del plesso scolastico, ivi compresi gli spazi a verde pubblico di perti-nenza della scuola, avvengono, per prassi, tra-mite la Direzione didattica di Circolo su segnalazione dei docenti: è ovvio, quindi, che il passaggio riguardante “…….. …. sollecitare il Comune” risulta alquanto enfatizzato e non pro-ferito così esplicitamente dalla sottoscritta che non ha mai sollecitato, nei mesi scorsi, né la Di-rezione didattica né, tantomeno, il Comune. E’ evidente, tuttavia, (e lo dico senza alcuna vis polemica) che uno o due interventi manutentivi condotti nel corso di un intero anno scolastico da parte dell’Ente pubblico non risultano suffi-cienti per un’idonea e corretta gestione del verde pubblico circostante la scuola: ciò senza voler addebitare né colpe, né mancanze da parte di alcuno, né tantomeno promuovere mes-saggi pubblicitari” ma solo al fine di chiarire equi-voci sorti nel corso di un “colloquio-intervista” di brevissima durata, avvenuto durante le fasi concitate delle prove finali della manifestazione.Ringrazio per l’ospitalità e porgo cordiali saluti".

Ins. Rosa Teofilo

ZETA LA FORMICAE IL GENERALE

VIPERATE Vdi Maria Sportelli

Zeta la formica

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GIARDINO DI SAN FRANCESCO L'INSEGNANTE TEOFILO CI SCRIVE

Foto della scorsa settimana che illustra lo stato del giardino prima dei lavori

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“L’Arcipelago Scec, Solida-rietà che Cammina” giunge anche a Polignano a Mare. E’ un progetto di carattere nazionale presentato alla CNA da Giuseppe Labbate e Emanuele Scagliusi di Polignano R-Evolution, due giovani molto attivi nell’ambito dello sviluppo sostenibi-le. Il progetto si muove perse-guendo un principio cardine: riportare gli investimenti sull’econo-mia reale agevolando il consumo di ciò che noi stessi produciamo. E lo fa introducendo in circolazione una “moneta alternativa”, lo SCEC che rappresenta il “simbolo concre-to di un patto, stretto fra persone co-muni, imprese commerciali, artigiane ed agricole, fra professioni-sti ed Enti locali, al fine di promuo-vere localmente lo scambio di beni e servizi accettando una riduzione percentuale del prezzo rappre-sentata dagli ŠCEC”. Per motivi di praticità hanno un cambio di 1:1 con l’euro (quindi uno ŠCEC equivale ad un Euro ) ma, ovviamente, non sono convertibili, possono solo passare di mano in mano, da qui la Solidarietà che Cammina. Parlando in termini concreti, cia-scun cittadino può usufruire di SCEC, che possiamo paragonare

a buoni sconto, e per averli è sufficiente iscriversi (non costa nulla) alla piattaforma on-line di Arcipelago SCEC (www.scecservi-ce.org) e ritirare un blocchetto di 100 SCEC dal punto abilitato a distri-buirli. A Polignano occorre ri-volgersi presso l’Hotel L’Abbate, che aderisce all’iniziativa. Natu-ralmente questi dovranno essere consumati insieme agli euro nei ne-gozi e nelle attività commerciali di Polignano a Mare e dintorni che avranno aderito all’Arcipelago. L’incontro in CNA ha già ottenuto ri-sultati, la proposta è stata ritenuta interessante dal direttivo tanto da averne condiviso i presupposti. Nei prossimi giorni, saranno resi noti a

tutti i soci. Va detto, però, che al mo-mento dell’iscrizione è l’accettatore – ovvero il produttore, il commerciante, l’artigiano, il profes-sionista a pagare all’Associazione Arcipelago Scec una quota di iscri-zione annua di 20 euro. Naturalmente nel confermare l’iscrizione potrà indicare libera-mente la percentuale di accetta-zione dei Buoni Locali, valore che si aggira solitamente tra il 5 e il 30% del prezzo del prodotto o del servizio. Percentuale che potrà variare in qualsiasi momento solo con una semplice comunicazione. Per intenderci, ciascun esercente potrà decidere liberamente la percentuale di sconto.

Sostanzialmente sono emessi ŠCEC del taglio di 0,50 – 1,00 – 2,00 – 5,00 – 10,00 – 20,00 – 50,00. Facciamo un esempio. Se spendiamo 20,00 euro, con 10% di accettazione da parte del commerciante, potremo pagare il bene acquistato con 18,00 euro + 2,00 ŠCEC. Questi due SCEC poi saranno reimpiegati dal commerciante per le sue spese e così via. Il presidente della CNA, Leo Be-nedetti, dando il buon esempio ha già fatto l’iscrizione per le sue attivi-tà. Dopo di lui ne seguiranno altre. A noi non resta che andare a ritirare gli SCEC.

La CNA Informa • Giornalisti&Giornalai • Film&libri Buon Appetito • Appuntamenti • Il personaggio • Sport RUBRICHE

LA CNA INFORMA V

Da sx in piedi: Lello Pace (rappresentate calzature abbigliamento), Francesco Romanazzi (vicepresidente Cna), Rocco Labbate (rappresentante ambulanti), Emanuele Scagliusi (Polignano R-Evolution), Leo Benedetti (presidente CNA), Giuseppe Labbate (Polignano R-Evolution), Marco Impalea (macellai). Seduti: Rino Ventura (articoli da regalo), Antonio Pacelli (segretario CNA).

di Annabbella Vitti

SCEC, BUONI SCONTO PER TUTTI

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Non è vero che la gente è attenta a quello che mangia, alla qualità dei prodotti che mette sulla pro-pria tavola. Non è vero che rispetta l’ambiente e pensa al futuro dei propri figli, poiché al momento giusto, quando è chiamata a decidere che ti-po di economia far girare veicola i pro-pri soldi nelle grandi distribuzioni pensando di risparmiare, anziché far

crescere l’economia a chilometro ze-ro. E’ una riflessione che abbiamo fatto dopo aver intervisto Tommaso Romanazzi, produttore di latte, titola-re dell’azienda Agriconea, esempio di imprenditorialità cresciuta nel territo-rio putignanese. Aveva a Polignano un distributore di latte crudo. Un euro per un litro di vero latte di mucca. Lo ha chiuso il 30 aprile. Abbiamo voluto approfondire la noti-zia, per questa ragione l’abbiamo raggiunto nella sua masseria. L’azienda segue un disciplinare di pro-

duzione che ha permesso a Romanazzi di entrare a far parte del consorzio Campagna Amica. Lavora con sua moglie Anna e hanno tre fliglie Irene, Maria, Giovanna.Quando andiamo a fare la spesa diamo sempre un’occhiata al prezzo. Ma a Polignano si tratta di soldi o di cultura?“L’allarmismo lanciato a livello istituzio-nale contro il latte crudo è stato sicura-mente un deterrente, di fatti nel 2009

è stato adottato un decreto legge che ha vietato l’utilizzo crudo del latte. Noi produttori siamo obbligati ad apporre una dicitura: latte da utilizzare previa bollitura. Un’operazione strumentale, volta a garantire l’interesse delle grandi distribuzioni e delle grosse aziende, quelle che stanno in TV e che lanciano fumo negli occhi ai consumatori con la pubblicità inganne-vole e falsa. Sono queste che a certi livelli premo-no poiché si sono rese conto che stanno perdendo una grossa fetta di mercato. Diversamente da me, que-ste aziende commercializzano latte ma non lo producono. È latte di raccolta che viene anche aggiustato prima di essere messo in commercio. Il mio latte, come quello di altri colle-

ghi, è oggetto di controlli con autorizza-zione Asl, c’è una rintracciabilità, ci sono garanzie eppure hanno dovuto mettere il bollino. Vi siete chiesti perché non lo fanno con carne, pe-sce e uova? La risposta è semplice: in questo caso non ci sono interessi da tutelare”.Sì, ma oggi con questa fissa della dieta, forse il latte intero non è di moda? “Il consumatore che non è attento be-

ve acqua

fresca: il latte schermato o parzialmente scremato sono una cavo-lata. In media un litro di latte normale contiene 64 calorie, se una persona ne assume 200 grammi in media, vuol dire che le calorie introdotte so-no poche. Per cui se beve il latte di mucca intero, venduto sfuso, pagato anche meno di quello che si trova nel supermercato non può che avere vantaggi: è sano, genuino e garanti-sce l’ambiente poiché usa una botti-glia di vetro”.Sul bancone del supermercato tro-viamo diversi tipi di latte anche ad alta digeribilità. Lei cosa ne pensa?“E’ un’altra fesseria. Va detto che il latte è una soluzione acquosa, se te-nuto fermo si separa dalla parte gras-sa per cui per essere

commercializzato deve essere per forza omogeneizzato. Se fatto nel modo giusto non ci sono problemi. Ma spesso alcune aziende utilizzano troppi emulsionanti, conservanti, so-no questi che producono problemi. Non si spiegherebbe come mai oggi ci sono molte persone allergiche: l’organismo non fa altro che di-fendersi da questi veleni; mentre l’intolleranza è una patologia ce l’hai dalla nascita. Il consumatore deve farsi più domande quando acquista i prodotti. Secondo voi che fine fa il latte che viene ritirato dal commercio quando è scaduto? Pensiamo alle mozzarelle: 1 kg e 100 grammi di mozzarelle buone co-stano in media 7 euro circa; c’è una ragione: il latte costa oggi 45 centesi-mi a litro, 15 centesimi il trasporto, 20 spese varie; in totale servono 80, 90 centesimi per litro di latte; si spendo-no in media 9 euro per 10 litri di latte. E’ logico dunque che il prodotto finale ha un certo costo. Se costano poco c’è una ragione. Hanno altri ingre-dienti: proteina chimica del latte, ca-gliate di produzione argentina e ucraina naturalizzate attraverso la Germania; o paste fuse e sono le peggiori. Tutta roba chimica ammes-sa per legge con una percentuale mi-nima del 10%”.

AMBIENTE&LAVORO V

Ema nuele Scagliusi, Giuseppe L'Abbate, Leo Benedetti, Antonio Pacelli

LATTE SCADUTO,

MA CHE FINE FA?Intervista a Tommaso Romanazzi produttore

Da sx Tommaso Romanazzi e Anna Romanazzi

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Imparare a vivere l'oriente, e i teatri di scontri fra popoli e ge-nerazioni, da uomini liberi, pieni di rispetto e tolleranza di fronte alle umane misere.Una sintesi del nostro pensiero, nel momento in cui ci approcciamo a Francesca Borri, giovane e talentuo-sa autrice del libro “Qualcuno con cui parlare.Israeliani e palestinesi” (Manifestolibri, ed. 2010). L’abbiamo incontrata a Conversano nell’ambito di:“Aspettando il Festi-val”, prima tappa di presentazione di un importante evento che si svolgerà nella Città d’Arte dal 30 giugno al 3 luglio 2011: “Caratteri Mobili – Festival Internazionale di Giornalismo”, organizzato dall'ass Demos.Figlia del 1980, laureata in Politica Europea e Filosofia del Diritto, con master in Human Rights and Conflict Management, specializzata nel guardare a ciò che gli altri chia-mano “guerra” con un occhio di-verso, che nessuna università potrà mai conferire.Francesca, vivi l'esperienza

giornalistica in luoghi molto diffi-cili. Cosa c'è dietro al sistema dell'informazione orientale e quanto è più o meno libero del no-stro?“Non c'è solo la 'censura', ma anche un più complesso tentativo di repressione della libertà di pensiero e di conoscenza. In Palestina, le au-torità hanno vietato persino l'importa-zione di libri, per paura di far sviluppare idee differenti da quelle 'centrali'. Comunque, non penso si possa riassumere la questione con la contrapposizione 'nostra libertà/lo-ro oppressione'. È questo anche il senso del mio libro, raccontare che per certi versi, a volte, mi sento più li-bera di esprimere il mio pensiero là, rispetto a quanto non lo sia ad Occi-dente”.Molto spesso abusiamo della parola “guerra” senza capirne il significato.“Hai ragione: vivo in guerre 'vere', combattute con il sangue, e ti pos-so garantire che sono esperienze davvero particolari. Anche la televi-sione fraintende spesso il senso

delle parole, di quello che succede veramente. E, se ci pensiamo, anche i vocaboli guerra e pace so-no un inganno”.In che senso?“Penso ad esempio alla parola pa-ce. Molto spesso si parla di pace, ma bisogna guardarla anche dal lato dei vinti. E potrebbe significare anche oppressione, oppure uno status quo deciso a tavolino”.Considerazione che non fa una piega. Sulla scorta della tua espe-rienza, raccontaci una scena di pace e una di guerra (nel signifi-cato 'standard' del termine, però) che ti hanno profondamente colpi-to.“Senz'altro, per quanto riguarda la prima, una 'intervista doppia' da cui prendo il titolo del mio libro. Nurit Pe-led e Bassam Aramin, lei israeliana e lui palestinese, una cosa in comu-ne: una figlia persa per ciascuno, a causa della 'guerra'. Alla fine nell'intervista emerge un racconto in cui progressivamente le due voci diventano indistinguibili”.Se il sistema informativo occi-

dentale (anche nel suo utilizzo spregiudicato dei mass media) fosse stato appannaggio delle popolazioni orientali già da molti anni, per esempio venti o trenta, quali sarebbero stati, secondo te, i cambiamenti nel panorama politico mondiale?“Vivremmo certamente in un mondo più giusto ed equilibrato. Perché con maggiore, e so-prattutto, migliore informazione, non avremmo mai creduto a questa storia dello scontro di civiltà: dei barbari alle porte. Ed è proprio la paura dei barbari, come avverte Tvetan Todorov, a renderci barbari. Ma attenzione adesso a non passa-re dalla demonizzazione alla santifi-cazione. Al Jazeera, per intenderci, ha avuto un ruolo importante nella Primavera Araba, ma è anche uno strumento della politica estera del Qatar. Quella di Al Jazeera, come della CNN o di un blogger, è sempre solo una parte della verità”.

L.R

V

[email protected]

Giornalisti&Giornalai

Via Martiri di Dogali, n. 79 Polignano a Mare (Bari)Tel/Fax: 080.4248769

Francesca Borri

Borri,"Qualcuno con cui parlare"

«La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la

gente non vorrebbe sentirsi dire» George Orwell

Dal 30 giugno al 3 luglio 2011 a Conversano “Caratteri Mobili – Festival Internazionale di Giornalismo”

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Chichibio, rinomato ristornate polignanese, balza agli onori della cronaca nella trasmissio-ne televisiva "A prescindere", condotta da Mi-chele Mirabella ed in onda su Rai 3. Dopo la presenza su note riviste internazionali Golf&Turismo, Femme Actuelle, magazine dell'Air France e altro ancora, i titolari Giaco-mo e Vito Bianchi, sono stati conttatti per un'intervista speciale trasmessa nell'ambito della rubrica NORD/SUD. Secondo quanto ci ha raccontato Giacomo, la redazione del pro-gramma ha selezionato loro tenendo conto di due aspetti: il cognome Bianchi e perchè risto-ratori. I fratelli Bianchi, difatti, hanno una lunga tradizione nel settore. Il bisnonno, Michele Carbonara, gestiva nel lontano 1934 il risto-rante del Teatro Petruzzelli a Bari. Oggi la tradizione continua a Polignano a Mare, città che risplende di luce riflessa.

Crostata di ciliegie e panna. Una ricetta speciale senza glutine che propone l'Enoteca-Nonsolovino di Polignano a Mare (via Roma, 59), che il 22 giugno 2011 vi aspetta per una serata degustazione di prodotti senza glutine (gradita la prenotazione). La crostata possiamo prepararla in casa utilizzando ingredienti di qualità: indispensabile la farina senza glutine per pasta frolla dell’Azienda Alimenta 2000, un prodotto garantito e distribuito da l'Enoteca-Nonsolovino.

Procedimento: Dopo aver preparato la pasta frolla, stendetela in un tegame tondo di medie di-mensioni unto con del burro. Preoccupatevi di fare dei bordini intorno. Prendete della carta da forno, ri-tagliatela dello stesso diametro del tegame, riponete-la sulla pasta coprendola interamente, appoggiatevi

sopra dei ceci sparsi nella parte centrale e poi infi-late in forno riscaldato a 180° per 15, 20 minuti (di-pende dal forno se è a gas o elettrico). I ceci servono a non far gonfiare la pasta, a creare quel vuoto che riempiremo una volta cotta. Una volta pronta fatela raffreddare, poi riponetela su un piatto da portata: montate la panna fresca con zucchero a piacere, riempite il fondo della crostata con la panna, snocciolate le ciliegie fresche e riponetele sulla crostata.

Pasta frolla senza glutine, 200 grammi di ciliegie, ¼ di panna fresca, gelatina di frutta.

Pasta Frolla: 250 gr di farina senza glutine mix di Alimenta 2000, 125 g. di burro, 100 g. zucchero, 1 uovo e un tuorlo, ½ bustina di lievito, buccia grattugiata di un limone.

Buon appetito

CROSTATA DI CILIEGIE

90 gr. di spaghettoni freschi5 olive, 4 pomodori verdi, olio extravergine d'oliva

capperi, pangrattato e sale

INGREDIENTI

Lo chef dell'Osteria Leone consiglia

Visto che l’estate è alle porte, abbiamo pensato, questa volta, di proporvi un piatto estivo: spaghettone trafilato al bronzo alla poveraccia. Procedimento: in una padella fare rosolare i capperi e le olive con olio d’extravergine di oliva, aggiungere i pomodorini. Dopo averli fatti appassire, versare in padella gli spaghettoni già cotti ma al dente. Amalgamiamo il tutto perché prendano sapore. Servire in un piatto con una bella spolverata di pangrattato, decorare con prezzemolo. Consigliamo di degustare que-sto gustoso piatto, con un buon bicchiere di Versante Negroamaro. E’ un rosso salentino IGT dell’azienda Agricole Vallone ottenuto con uve negroamaro, va servito a 16°/18° C.

CHICHIBIO SU RAI 3

di Lucrezia Sportelli

SPAGHETTONE ALLA POVERACCIA

V «La cucina è l'arte più antica, perché Adamo è nato

a digiuno» Anthelme Brillat-Savarin

Crostata di ciliegie per celiaci

Mess

aggio

pubb

licita

rio

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Giacomo Bianchi

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Musiche: Vincenzo Abbracciante, suono: Mi-chele Tota, produttore: Gianni Torres, Grafi-ca: Giuseppe Laselva; anno di produzione: 2010, durata: 65, produzione: Altre ProduzioniSito web: http://www.lemammedisanvito.com

“Dio quanto ti amo”, in queste quattro parole si racchiude l’essenza e la forza della Fe-sta di San Vito nel Bràs, quartiere di San Pao-lo del Brasile. Sono le parole di Modesto Gravina Netto, presidente dell’associazione Be-neficente San Vito Martire, quelle che più ci hanno colpito mentre si racconta nel documenta-rio “Le Mamme di San Vito”, girato e diretto dal regista Gianni Torres. Un film-documentario che tutti i polignanesi do-vrebbero avere in casa e ogni tanto, quando so-no afflitti e sconsolati, dovrebbero rivedere per prendere un po’ di quella energia positiva, quello spirito di collaborazione e grande entusiasmo che regna il quel pezzo di mondo così lontano ma così vicino, per i profumi della cucina di Poli-

gnano, per quel parlare tra italiano, portoghese e polignanese. Le Mamme di San Vito, non sono un'invenzione cinematografica, esistono davvero. Fanno la Fe-sta di San Vito per sostenere i bambini del Crech, un asilo che ospita i figli di polignane-si e non.“Nell’arco degli ultimi 13anni – racconta nel video Francesca Raffaele - abbiamo assistito oltre 18mila bambini”. Noi ci auguriamo che la loro opera possa conti-nuare, ma c’è incertezza nello sguardo dei prota-gonisti di questo cameo cinematografico. Le Mamme di San Vito sono tutte ultra settantenni, chi ci sarà dopo di loro? I giovani sembrano non essere interessati a questa tradizione. Sarebbe bello creare un ponte con il Brasile, do-ve Polignano c’è davvero nello sguardo di uomi-ni e donne che seppur partiti con un grande rimorso nel cuore – non riuscire a creare il pro-prio futuro nella propria terra – oggi sono parte integrante di una società nuova e matura grazie anche ai polignanesi.

Artista: Francesco BovinoQuando: 5 giugno 2011 a Polignano a Mare Dove: Chiesa MatriceGenere: lirica

Un ponte tra Polignano a Mare e Skali-ca grazie alla musica. E' l'evento organizzato dall'associazione culturale-musicale, "Lirico Leggero" di Polignano per favorire un inters-cambio culturale tra Italia e Slovacchia. In pro-gramma due importati appuntamenti: il primo a Polignano a Mare domenica 5 giugno 2011, nella Chiesa Matrice. Concerto inserito nella serie di eventi previsti per l’inaugurazione, dopo i restauri, del Cappellone di San Vito; e il se-condo in Slovacchia, nella città di Skalica, domenica 14 agosto 2011, nel corso del Fe-stival Internazionale di musica sacra “Musi-ca Sacra Skalica”.

La cultura conta tra le sue componenti anche la musica che vanta caratteristiche come presa immediata e percezione universale perché coinvolge, unisce; per questo è la musica l’ele-mento da cui parte il progetto. Rappresenteranno i due Paesi: Francesco Bo-vino (www.francescobovino.com), nato a Poli-gnano, diplomato al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, specializzatosi a Roma, interprete di mu-sica lirica e leggera, tenore primo nel coro del Teatro dell’Opera di Roma, e Stanislav Surin (www.bachsociety.sk/surin/en/biogra-ph.htm), maestro compositore organista, nato a Trnava, diplomatosi al Conservatorio di stato di Bratislava, specializzato in musica sacra, vanta partecipazioni e esibizioni in campo internazio-nale. Il progetto vuole permetterà la conoscenza di autori compositori pugliesi e slovacchi, la pro-mozione turistica, l’instaurazione di rapporti commerciali, in vista anche del programma euro-peo che farà della città di Kosice (Slovacchia) la Capitale europea della cultura nel 2013.

NEL RACCONTO CINEMATOGRAFICO DI GIANNI TORRES LA LORO STORIA TUTTA POLIGNANESE

sul Comodino

«Caro Papa, ti scrivo»

Autore: Odifreddi PiergiorgioEditore: Mondadori Pagine : 196Prezzo: € 17,50

Nell'autunno del 1959 Piergiorgio Odi-freddi varcò la soglia del Seminario di Cuneo. La sua intenzione era quella di diventare un giorno papa, e benedire da una finestra di Piazza San Pietro la folla estasiata. Presto imparò che "il cammi-no che porta al soglio pontificio è più accidentato e tortuoso di quanto un bambino avesse potuto immaginare".

«Il mio infinito. Dio, la vita e l'universo nelle riflessioni di

una scienziata atea»

Autore: Hack MargheritaEditore: DalaiPagine : 207Prezzo: € 17,50

Racconta come si è evoluta la nostra capa-cità di leggere il cielo e con essa la visione scientifica del mondo, dagli astronomi della Grecia classica alla nascita della scienza moderna con Galileo e Keplero alle scoperte di Newton,- per arrivare alla fisica quantistica dopo le rivoluzioni del '900.

«Tutti santi me compreso»

Autore: De Crescenzo LucianoEditore: Mondadori Pagine : 164Prezzo: € 17,00

Le vite dei Santi scritte con ironia e legge-rezza, come solo De Crescenzo sa fare, tanto da renderli un po' più simili e vicini a noi. San Gennaro (e il vero significato del suo miracolo), Sant'Agostino ("il mio preferito perché ha inventato il Purgato-rio, il pressappoco del Paradiso").

«Il venditore di reliquie»

Autore: Fait Claudio Editore: Robin Pagine : 186Prezzo: € 13,00

Operetta morale dove si dimostra come talvolta le cattive azioni facciano il bene della scienza. Anno 1736, in un campo non lontano da un minuscolo borgo istriano un contadino dissotterra un osso di straordina-rie dimensioni che, per caratteristiche e altri inspiegabili fenomeni, è giudicato miracolo-so, e perciò catalogato come "vero femore" di San Cristoforo.

I CONSIGLI DI PUGLIAVOX

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POLIGNANO - SKALICAUN PONTE

CON LA MUSICA

LE MAMME DI SAN VITO ESISTONO DAVVERO

Fracesco Bovino

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Foto tratta dal film Le Mamme di San Vito

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L'Universo torna in diverse canzoni, come nel video del suo ultimo lavoro discigrafico: Ora, con la partico-lare rappresentazione del big bang. Una proiezione delle sue immagini di bambino tra scienza e fanta-scienza che trovano espressione nella musica, proiettata in un album e un tour che valorizza il rap di Jovanotti e l’impegno di Lorenzo Cherubini: due no-mi, un artista.

CONCERTI MOSTRE

Appuntamenti di Mimmo Donghia

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Dove: Arena della Vittoria - BariQuando: 29 Giugno 2011, ore 21:30Costo: Tribuna numerata 57,50 € , prato posto in piedi 39,67 €, gradinata posto unico 34,50 €Info: www.soleluna.com

Dove: Bari, Palazzo Simi, strada LambertiQuando: fino al 20 novembre 2011 Ore: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.00Costo: ingresso liberoInfo: [email protected], tel 080.5275451

La narrazione si sviluppa con diverse sezioni te-matiche, illustrate dai reperti (ceramiche figurate di importazione corinzia, attica a figure nere e a figure rosse, ceramiche figurate di produzione italiota, ceramica a vernice nera, ceramica indi-gena; armature e contenitori in bronzo, monete, votivi in terracotta) provenienti dai principali siti archeologici del territorio regionale, in particolare da Taranto, Rutigliano, Ceglie del Campo, Ca-vallino. L'intera esposizione è supportata da un ricco apparato illustrativo e didattico.

«Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni

volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza e leggo un libro»

Groucho Marx

VIAGGIO NELL'UNIVERSODI JOVANOTTI IN TOUR

L’evento, organizzato dall’associazione polignanese Giovanni Paolo II, sarà moderato dal giornalista Ro-berto Centrone (Radio Incontro), introdotto da Don Gaetano Luca, relazionerà Saverio Gaeta, giornali-sta, scrittore, vaticanista e caporedattore di Famiglia Cri-stiana. Interverrà sulle storie giunte alla Postulazione da tutto il mondo su tumori scomparsi, gravidanze inspiega-bili, grazie spirituali e conversioni prodigiose. Già nell’omelia dei funerali, l’allora cardinale Joseph Ratzinger aveva pronunciato parole inequivocabili: “Pos-siamo essere sicuri che il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della casa, del Padre, ci vede e ci benedice”

CONVEGNOIL MIRACOLO

DI KAROL

Quando: Venerdì 3 giugno 2011, ore: 20,00Dove: nell’aula magna del Circolo Didattico San Gio-vanni Bosco – Polignano a MareIngresso libero

LA VIGNA DI DIONISO... IN MAGNA GRECIA

[email protected]

Vaso Greco

Jovanotti

45 alunni, V classi, del 1°circolo S.G. Bosco di Polignano in visita a Palazzo Madama a Roma. Un viaggio alla scoperta dei luoghi istituzionali italiani, come il Senato, ma anche un viaggio nella Città eterna alla scoperta della storia. Importante dal punto di vista culturale la visita al Museo Storico delle Poste e Te-lecomunicazioni. Ha permesso ai bambini di comprendere l’evoluzione della co-municazione: le prime radio, i primi telefoni,i primi modi di corrispondenza e il primo computer. Tappe imperdibili anche Colosseo, Fori Imperiali, Altare della Patria,Piazza Navona, e infine Castel Gandolfo con il Lago Albano. A questo piccolo viaggio, coinciso con la gita di fine anno scolastico dei piccoli studenti di quinta, hanno partecipato: la dirigente scolastica reggente Beatrice De Donato, la D.S.G.A. Ma-ria Carone, le insegnanti Marilena Antonicelli, Marilù Di Palma, Maria Maria, Rosa Pepe, Paola Rodio Paola, Rosa Talenti, Anna Messa; il presidente del Consiglio di circolo Marilù Martellotta, e alcuni membri Mara Giannoccaro, Anna Putzolu, Francesco La Volpe, il prof. Pasquale Benedetto e alcuni genitori dei ragazzi. “E' stata un'esperienza davvero indimenticabile – hanno raccontato i partecipanti - ricca di emozioni”.

LA DON BOSCO ALLA SCOPERTA DI ROMA, LA CITTÀ ETERNA

In alto foto gruppo di insegnanti e accompagnatori, in basso i bambini. Ringraziamo Marilù Martellotta per le foto

Papa Giovanni Paolo II

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V Sun Bay

Beach Club Monopoli

MOVIDA A SUD ESTscrivici

[email protected]

PR: Nome e Cognome, cell.

Costa dei TrulliZona Capitolo

Monopoli - Italy

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La Pro Polignano ha chiuso in bellezza il campionato di 2°Categoria. Dopo la vittoria (2-0) fuori casa, nella partita di andata dei Playoff a Palagiano (Ta), con una doppietta del bomber Michele Bux, i rossoverdi, guidati dal mister Mirko Muserra, si sono imposti in casa, sancendo (2-1) la promozione in 1° Categoria. Numerosi i tifosi presenti nello stadio “Madonna D’Altomare” durante l’ultima partita, un’aria di fe-sta che non abbiamo voluto perdere tra bandie-re, palloncini rossoverde, e la musica della Banda di Polignano a Mare diretta da Vito e

Aldo Pascali con le Majorettes. Immancabili le mascotte: Alessandro e Fabio Be-nedetti. Il primo gol è stato segnato da Grandol-fo. Bux ha raddoppiato nella ripresa di gioco. Grande prestazione per il portiere Colagrande che ha salvato il risultato dei rossoverdi con nu-merose parate. Solo nel finale, su punizione concessa dall’arbi-tro Vittore, dal limite dell’area del Polignano, Narcotino l’attaccante del Palagiano ha siglato il gol del 2 a 1, ma la vittoria è stata della Pro Poli-gnano che ha festeggiato in grande stile.

La società ha ringraziato tutti, tifosi e simpatizzanti, per questa bella stagione appena conclusa. Presidente: Umberto Silvestri, vice pres.: Lo-renzo Natoli; direttore generale: Angelo Carrieri, direttore tecnico: Mino Potente, amministratore generale: Massimo Muserra; mister: Mirko Muserra.

SPORT V

LA PRO POLIGNANO IN 1°CATEGORIA

di Giuseppe Rotolo

L'arbitro

I tifosi sugli spalti Tecnici audio

La dirigenza con l'assessore allo Sport

Le Majorettes

La Banda di Polignano a Mare

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