LA VIPERA

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio EDITORIALE V Maria Sportelli In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano. QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE NUCLEARE, 165 REATTORI MADE IN EUROPE PAG. 4 DISTRETTO DELL'IDROGENO A MONOPOLI PAG. 3 UFFICIO TURISTICO RUGGIERO NE APRE UN ALTRO PAG. 6 IPERMERCATI COMMERCIANTI INFURIATI PAG. 7 PARCO DEI TRULLI LA REGIONE HA DETTO NO PAG. 6 A PASQUA UNA CARTOLINA PER I TURISTI IDEA CNA PAG. 8

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Scuola, dimensionamento alla carlona, la De donato pensa solo al fratello, pag. 2-3-4; Torres: adesso vi spiego chi sono i veri traditori, pag. 7.

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ANNO I - N. 3 - Registrazione Tribunale di Bari: n. 4 del 11/02/2011 Ruolo Generale 345/2011 1 € • Copia omaggio

EDITORIALE V

Maria Sportelli

In questi giorni non si fa altro che parlare di nucleare. Abbiamo cercato di analizzare la questione in modo obiettivo intervistando personalità competenti e gente comune. L'opinione pubblica è divisa, o meglio i poteri forti stanno cercando di dividerla. Eppure la volontà degli italiani era già chiara nel 1987. Noi, come allora, le centrali nuclerai non le vogliamo, perchè si sprecano soldi (i nostri) e si perde tempo dietro a progetti megalomani che non si realizzarennao mai. Ma qual è la ragione di tutto questo? Davvero pensate che l'energia nucleare sia la soluzione energetica migliore? In realtà la storia è sempre la stessa: soldi, affari, business. Stavolta, però, non ci fregano.

QUANDO L'INFORMAZIONE E' LIBERA SI FA NOTARE

NUCLEARE, 165REATTORI MADE IN EUROPEPAG. 4

DISTRETTODELL'IDROGENOA MONOPOLIPAG. 3

UFFICIO TURISTICORUGGIERO NE APRE UN ALTROPAG. 6

IPERMERCATICOMMERCIANTI

INFURIATIPAG. 7

PARCO DEI TRULLI LA

REGIONE HA DETTO NO

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A PASQUAUNA CARTOLINA

PER I TURISTIIDEA CNA

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LA VIPERAQuindicinale del Sud Est barese

Direttore responsabileMaria SportelliFB: La ViperaREDAZIONE

Via Magna Grecia, 10 Conversano, Bari

Tel. 392.2318950

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Progetto grafico e impaginazione Maria Sportelli e Mimmo Donghia

Stampa -Tipografia Lieggi ConversanoGiornale chiuso il 22 dicembre 2011

Cara Vipy,sono Babbo Natale ed in questo momento di difficoltà finanziaria devo confessare che le risorse destinate ai doni per la felicità dei bimbi nel mondo sono ridotte al minimo e non so proprio come fare. E’ importante preservare le tradizioni, ma non vorrei che le famiglie vengano deluse da questa catastrofica situazione. Si sa, il Natale è sacro, ma urge trovare una soluzioneSanta Klaus

VVVVVVVVVVVVVVVVV

Caro Babbo Natale,le nostre conoscenze nel settore bancario hanno fatto si che la redazioneè riuscita per l’occasione ad acquisire la concessione di un fido a condizioni straordinarie. Voglia presentarsi presso i nostri uffici per ritirare l’apposita carta di credito che Le consentirà di acquisire i fondi per i regali da donare ai bimbi di tutto il mondo. I tassi di

LINGUA BIFORCUTAa cura di Giuseppe D'Elia

Parco dei Trulli (seconda puntata) - Polignano, un paese viziato e condizionato da anni di abitudine culturale e normalità agli investi-menti dei mammasantissima del contrabbando.Paesaggi trasformati e luoghi dell'infanzia sempre più irriconoscibili. Alcuni frequentatori balneari della vicina Conversano ci hanno fatto no-tare come in quindici anni, il tratto limitrofo ai terre-ni dei Valentini sia cambiato morfologicamente fra spianate, sbancamenti e accessi completa-mente scomparsi. “Continuerà”, mi dicono “già si capisce quali sono i progetti che hanno in mente, si cominciano a vedere viali fra le palme e non so-no un buon presagio. E poi tutti quei piccoli incendi estivi a danno dei piccoli boschetti salma-stri...”. C'è chi ha notato strani segni anche nel falchetto che frequenta i cieli sovrastanti.L'acqua per i campi da golf arriverà da quattro pozzi di Conversano aumentando certo la vulnerabilità idraulica del sottosuolo. In Puglia, poi, abbiamo il più alto indice di mq. di fresca erbetta per golfisti e non si capisce tanta prescia per nuovi impianti. Ma certi giochetti a carta vince carta perde non sono nuovi. Si ottengono fondi e terreni per uno scopo, così da essere poi legittimati a cambiarne destinazione d'uso per avvenute avversità. E vai col cemento. E' accaduto lo stesso col fotovoltaico in Puglia.Bisogna muoversi e far presto. Piccoli comitati spontanei stanno sollevando la questione. Abbandonati dai falsi paladini dell'ambiente tanti ri-scoprono la mobilitazione popolare e con intelli-genza si muovono a difesa dell'acqua, dell'aria, della terra e del fuoco. Lo Spirito della Grotta e lo Spirito della Capanna saranno al loro fianco. Vivia-mo tempi bui ed abbiamo bisogno di supereroi.

Dopo essere stati abbandonati dai presunti paladini dell'ambiente, molti cittadini si stanno mobilitando per difendere il territorio

Nico Giuliani AMBIENTE, COMITATI SPONTANEI A LAVORO

Le vignette sono realizzate esclusiva-mente per La Vipera dall'artista bare-se Giseppe Del Buono. Consultate il suo portale molto ironico e interes-sante: www.ilpeggio.com

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www.ilpeggio.com

VIPERALA

La continua manomissione del territorio ha effetti devastanti. La vulnerabilità idrogeologica ci prospette-rà scenari sempre più inquietanti. La natura si riappropria prima o poi del maltolto. Foto Nico Giuliani

L'OPINIONE V

BABBO NATALE ha visitato la nostra redazio-ne e ci ha portato un sacco di doni, davvero una bella sopresa; poi è andato nella parafarmacia l'Aurora a Polignano per consegnare altri regali. Ci tornerà Sabato 24 dicembre, ore 19, per consegnare a tutti i bambini un regalo, subito dopo affronterà il suo lungo e faticoso viaggio in giro per il mondo. Un sogno che diventa realtà, siamo riusciti ad avere il suo numero di cellulare interplanetare... Chiamateci magari potrebbe fare per voi, a ca-sa vostra, una consegna molto speciale. Babbo Natale a casa vostra, e il nostro è quello vero!!! Info: 392.2318950

BABBO NATALE A CASA VOSTRA

Babbo Natale nella parafarmacia L'Aurora a Polignano

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Questa volta l'ape regina ha veramente esagerato, con il suo tatticismo da guerrafonda-ia sta giocando a risico con la scuola di Poligna-no a Mare. Le preside, assessore e vicensindaco contemporaneamente, in palese e grave conflitto d'interesse ha fatto di tutto, in questi ultimi giorni, per mescolare le carte e dare l'idea della legittimità delle delibere da lei promosse e poi adottate dalla Giunta, aventi per oggetto il "Dimensionamento della rete scolastica 2012-2013" (n. 217 e n. 221). Proposte avanzate in tutta fretta, poco organiche, sviluppate senza tener conto di uno studio didatti-co dei vari accorpamenti (a pag. 4 e 5 altri appro-fondimenti). I consiglieri comunali, Mimmo Lomelo, Salvatore Colella, Domenico Vitto, Angelo Focarelli, Mario Mazzone, glielo hanno fatto notare, le hanno detto ripetutamente che forse, avrebbe dovuto aspettare prima di fare del

male alla scuola, consì senza motivo. I consiglieri di opposizione più volte le hanno ripetuto, che le sue proposte erano fragili e inconsistenti (hanno presentato osservazioni anche alla Stellacci, diri-gente dell'Ufficio Regionale Scolastico nrd.) dal punto di vista didattico ma molto ricche di artifici letterari, d'altronde un'esperta di comunicazione co-me la De Donato non poteva esimersi dall'uti-lizzarli. Non è una nostra invenzione, andate a leggere ciò che ha scritto nella delibera n. 221:"Pro-pone l'iscrizione ad una prima media (che non esi-ste), per trasformare il circolo didattico della San Giovanni Bosco in un istituto comprensivo." Ora, che lei abbia tanto potere non ci sono dubbi, visto tutte le cariche che ricopre, ma dobbiamo dire che ha anche tanta fantasia, dato che non può certo so-stituirsi agli organi costituiti per tal fine. La verità è che la De Donato in Giunta ha contato sull'igno-ranza in materia dei suoi colleghi, così facendo insieme a tutti gli altri ha fatto una plateale figu-raccia. A distanza di qualche settimana dall'adozione delle sue delibere, il Ministro della Pubblica Istruzione ha dato ragione a Vitto e ai consiglieri di opposizione. In una lettera scri-ve: "...In fase di prima attuazione della norma, sulla costituzione degli istituti comprensivi, si potrà tener conto, con un criterio di gradualità, di particolari esigenze geografiche, socioecono-miche e legate alla storia del territorio, purchè vengano rispettati i parametri numerici previsti

della legge, intesi come media regionale di rife-rimento". Il criterio di gradualità è stato garantito, cosa di cui non ha tenuto conto la De Donato, oltre a tutto il resto.Ma la ragione di tutto questo manicomio qual è, ve lo siete chiesti? Perchè la De Donato si è preoccu-pata di mettere mani agli accorpamenti senza pensare al "bene della scuola", una frase che ripe-te sempre nei suoi discorsi ma che non mette in pratica? Anzi ha costretto i docenti della sua scuo-la a conferenze stampa farsa pur di vedere avvallate le sue tesi. Ma restano solo tesi, poichè c'è la legge che la smentisce. Dovete sapere, e forse lo sapete già, che Poligna-no è l'unico paese dove due fratelli sono riusciti ad essere presidi a casa propria. Eppure c'è gente che rimane a vita pendolare. La De Donato Beatrice alla San Giovanni Bosco, e Lino De Donato alla Sarenelli. Ora con il dimensiona-mento salterebbe il posto del fratello. Solo que-sto, ecco la tristezza della notizia. Per cui ci viene il dubbio che l'interesse privato sia molto mescolato a quello pubblico, si spiegherebbe così la ragione per cui un preside fa appendere nella sua scuola, luogo pubblico, le pagine di un giornale chiaramente politico per vantarsi di aver salvato la scuola. "Per fortuna la scuola è salva", ha detto l'ape regina in una delle sue innumerevoli e ultime interviste, sì ma non grazie a lei.

SCUOLA, DIMENSIONAMENTO ALLA CARLONALA DE DONATO PENSA SOLO AL FRATELLO

di Maria Sportelli

VIPERALA

Da sx la lettera del Ministero della Pubblica Istruzione e le fotocopie dei giornali appesi sotto il quadro di Sarnelli

Zia Rosa, il gusto della tradizione

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Gent.le Direttore,Le chiedo spazio per poter chiarire la mia posizio-ne al corpo docenti della Sarnelli che, stando a quanto ho appreso, ritengo abbia un’idea distorta del mio pensiero.Vorrei ribadire un principio assoluto che ha ca-ratterizzato ogni mio impegno: la salvaguardia e il rafforzamento del sistema scolastico di Poligna-no. Ho lavorato in tal senso da quando mi attivai per portare a Polignano l’Istituto Alberghiero e continuerò a farlo a difesa delle nostre istituzioni scolastiche.Sono dispiaciuto dei toni aspri con i quali si sta affrontando questo problema. Le prese di posizione ora della scuola “Rodari”, ora della “Sarnelli” me lo confermano. Come confermano anche che siamo di fronte a una materia e a deci-sioni che avrebbero richiesto maggior tempo, maggiore ponderatezza, maggior dibattito e maggior coinvolgimento della città..Invece, con una strategia di sciacallaggio che taluni pongono in essere nei miei confronti e con manovre basate su metodi diseducativi – e la cosa dovrebbe far riflettere – si pensa più a denigrare il sottoscritto, più a fare azione di volantinaggio per ledere la mia persona che a trovare valide soluzioni ai problemi scolastici della città. In questa vicenda degli accorpamenti io non ho alcun interesse personale. Lo dico con molta chiarezza: il mio unico intento è di salvare le tre autonomie. Era ed è una strada assoluta-mente possibile, non solo la più razionale, ma anche quella che ci offrirebbe in futuro la possibili-tà di strutturare diversamente le autonomie alla lu-ce degli sviluppi che tutti ci auspichiamo per

l’Alberghiero. Se si è paventata la divisione della Scuola Media, cosa che nessuno vorrebbe, è stato solo in seguito alla precipito-sa scelta presa dall’assessore Beatrice De Do-nato. Infatti, con quella delibera di Giunta non si è rispettato il criterio della formazione imposto dalla legge, che non è quello prettamente numeri-co. È dello stesso parere anche il Provveditore agli Studi Giovanni Lacoppola, quando dice che ci sono stati da parte degli Enti alcuni “interventi sbagliati, concepiti con una semplice operazione di calcolo aritmetico. Non è stata, co-me ci si augurava, un’operazione che ridisegnas-se la rete scolastica del proprio Comune in funzione dell’offerta formativa”. Le parole del Diri-gente sono fin troppo chiare. Inoltre, se si è parlato della soglia di 500-900 è solo perché è su questa che gli organi collegiali scolastici hanno ba-sato i propri pareri, ed è su questa che la Giunta ha deliberato e ha riferito in Consiglio. Poi le evo-luzioni normative hanno modificato le soglie, ma i criteri legislativi a cui ci si doveva rifare sono rima-sti tali e quali. Ma, come più volte ho avuto modo di sottolineare, a prescindere dalla questione nu-merica, la cosa più sensata sarebbe stata quella di aspettare, di prendere tempo, di non abbando-narsi alla fretta. Questo non è accaduto, purtroppo. Le motivazioni che hanno portato a decidere troppo in fretta possono essere anche di natura personale, o possono avere a che fare con interesse dei singoli. Ma non voglio abbassarmi a toni nei quali talu-ni, con i canali che hanno a disposizione e con il risentimento di cui vivono, sono precipi-tati. Ho più volte sottolineato che bisognava attendere, perché il quadro normativo potrebbe cambiare, perché ci sono mille aspetti della legge per i quali si chiedono chiarimenti al Ministero, perché c’è un nuovo governo in carica, perché gli attuali indirizzi sulla scuola potrebbero essere molto diversi dai precedenti voluti dal governo Berlusconi. Insomma, le motivazioni per attende-re c’erano tutte.Con soddisfazione personale leggo ora che anche il Ministero, con una nota del 13 dicembre, invita gli Enti ad avere molta cautela nel prende-re decisioni in merito, ma, soprattutto, racco-manda di farlo con ponderazione e senza che sia la fretta a determinare le scelte. Più esatta-mente dice “in fase di prima attuazione della norma in argomento sulla costituzione degli istituti comprensivi (fase in cui ci troviamo noi), si potrà tener conto, con un criterio di gradualità, di particolari esigenze geografi-che, socioeconomiche e legate alla storia del territorio…” In altre parole, il criterio di graduali-tà al quale si ispira il Ministero è lo stesso al qua-le mi rifacevo io quando dicevo, come continuo a dire, che non c’era alcuna fretta di prendere

una decisione sui comprensivi. Non solo, ma la mia affermazione in merito ad un quadro normativo in evoluzione, ha trovato riscontro pro-prio in questa nota del Ministero. Infatti, quelle soglie che qualcuno a Polignano ha voluto far passare per limiti assolutamente tassativi (verso i quali la Regione “raccomandava” di avvicinarsi invece che imponeva), ora il Ministero chiarisce che si tratta di parametri non così rigidi. Infatti, fa presente che si potrà tener conto di particolari esigenze di vario tipo, purché vengano co-munque rispettati i parametri numerici intesi co-me media regionale di riferimento. In sostanza, come si legge proprio dal sito ri-servato ai dirigenti scolastici, “il Ministero ha accolto i suggerimenti e le richieste avanzate dalle Regioni per attenuare l’impatto della norma sulla razionalizzazione che prevedeva limiti numerici prescrittivi che d’ora in poi invece andranno intesi come parametri medi a livello regionale”. Tra queste richieste c’è anche la nostra, con la quale, in qualità di consi-glieri di opposizione, rivolgendoci al Dirigente dell’USR, all’assessore regionale e al Presidente della Provincia di Bari, scriviamo: “I sottoscritti consiglieri chiedono un maggiore approfondi-mento della situazione scolastica didattica loca-le, una pausa di riflessione per una proposta più organica, lasciando la situazione invariata per l’anno 2012-2013.” Il Ministero, quindi, ci ha ascoltato. Sono stati attenuati i danni della scellerata legge di Berlu-sconi, una legge che qualcuno ha voluto rispetta-re troppo in fretta. Ma il Ministero, non potendo cambiare le leggi, ha aggirato l’ostacolo dando una sua interpretazione legislativa, grazie alla quale si è potuto derogare alle fonti legislativi ini-ziali. Quando dicevo di attendere, quindi, non sbagliavo. I tono pacati di questo mio intervento, nonostante il mio animo detti ben altro, sono do-vuti alla consapevolezza di come questo tema stia a cuore a tutta la città. Sta a cuore anche me, come lo è sempre stato e sempre lo sarà. Tuttavia, questo mio atteggiamento non può di-menticare le invettive personali che mi sono state rivolte in questi giorni. In tutta questa sto-ria, infine, non tollero la mancanza di rispetto che continuo a ritenere, a proposito di scuo-la, il primo canone su cui improntare l’educa-zione dei nostri ragazzi.

Domenico Vitto

VIPERALA

«Manovre di sciacallaggiosolo per interessi personali»

Dopo le polemiche sugli accorpamenti e la confusione generata da chi vuole strumentalizzare l'argomento scuola, il consigliere Domenico

Vitto scrive una lettera aperta al corpo docenti della Sarnelli

Domenico Vitto

V SCUOLA Riceviamo e pubblichiamo

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Vediamo di spiegarla un po' meglio que-sta faccenda degli accorpamenti. Il numero mi-nimo di alunni per poter mantenere l'autonomia di un istituto scolastico, secondo il D.P.R. 233/98 prevedeva un minimo di 500 alunni ed un massi-mo di 900. Con la legge di stabilità che entrerà in vigore dal primo gennaio 2012 si eleva il limite mi-nimo di cento unità. Dal 3 al 15 novembre scorso si è passati dalla pubblicazione della circolare 9057, che invitava le scuole a fornire ogni utile forma di collaborazione agli Enti locali nell'attua-zione di un piano di accorpamento condiviso; alla comunicazione di tale piano alla Provincia di Bari da parte del Consiglio comunale. Il piano della nostra Giunta ha tenuto conto “della storia del territorio, della situazione dell'edilizia scolastica, della loro ubicazione e della distinzio-ne per ordini” (almeno così si legge nella delibera adottata dalla De Donato assessore alla Pubblica Istruzione ndr.). Sulla questione, anche una conferenza stampa dei professori della Sarnelli-De Donato. Tutto il personale di questa scuola difende un'autono-mia faticosamente ottenuta. In pratica rigetta l'ipotesi di un istituto comprensivo con la Rodari. Dal 1987 al 2000 i due istituti erano separati. “La decisione è sulle nostre teste - ha spiegato il professor Poli, ironizzando sul fatto di aver cono-

sciuto nascita, morte e ora il divorzio di una scuo-la - siamo tenuti ad ottemperare a norme, delibere e circolari. Quella sugli accorpamenti aveva parere obbligatorio ma non vincolante. I risultati prodotti hanno assunto complicate connotazioni politiche. Ma è normale. L'Ammi-nistrazione è il nostro interlocutore privile-giato, i figli degli amministratori vengono a scuola da noi. Quella dei bravi e cattivi ammini-stratori è una questione globale. Noi però non vogliamo rompere l'armonia di un corpo do-cente e perdere un'autonomia tanto faticosa-mente conquistata.”Una conferenza che forse non serve davvero a nulla. Alcuni professori vedono insidie nella nasci-ta di Istituti di serie A e altri di serie B. Problemi di gestione degli insegnanti. Sparirebbero un se-gretario e un dirigente, per giunta di Poligna-no. Già, ad un tratto serpeggia nell'aria una strana forma di campanilismo del lavoro. Chis-sà perché poi, visti i tanti professori forestieri. Gli interessi personali andrebbero sostituiti con quelli della collettività. E giù con le critiche alla stampa per il presunto conflitto d'interesse attribui-to alla “dirigente Beatrice”. Normale parlarne quando qualcuno detiene più cariche. Come può non esserlo se a rischiare direttamente il posto è proprio un De Donato.

Intanto fermare gli accorpamenti significherebbe fermare la legge di stabilità. In Italia si perde-rebbero 1130 dirigenti, 298 in Puglia. Necessità di tagli che non vorremmo si traduca in un ritorno alla burocrazia del passato e alla perdita della funzione educativa del dirigente. In un'intervista rilasciata da Enrico Berlinguer a Federico Ferraù, l'ex Ministro della Pubblica Istruzione spiega co-me “l'operazione sia doverosa. In tempi di crisi bi-sogna trovare i soldi. La scuola italiana è ancora lontana dagli standard europei e necessite-remmo anche di una riforma dei cicli.”. Poi ancora prosegue:“Al Centro Nord hanno già provveduto. Al Sud ancora nulla o quasi. Per pressioni politiche, raccomandazioni e clienteli-smo hanno bloccato tutto. Al Sud il desiderio è di non farli e servono misure efficaci in caso di amministrazioni inadempienti. Se queste misure sono giuridicamente ben fatte, funzionano.”. L'ha detto Berlinguer e l'ha scritto Ferraù. Non un giornalista fazioso.... di Polignano.

ACCORPAMENTI SCOLASTICIMAMMA MIA CHE CONFUSIONE!

I professori della Sarnelli-De Donato convocano i giornalisti. Ma dove è la notizia?

VIPERALA

SCUOLA Vdi Nico Giuliani

BBuuoonnee FFeessttee aa ttuuttttii!!!!!!

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"San Nicola unisce la città di Bari a Poli-gnano a Mare". A confermarlo lo stesso sindaco di Bari, Michele Emiliano, nel corso dell'incontro organizzato dal laboratorio politico giovanile "La città che vogliamo", legato a Franco Mancini espressione de La Primavera in Movimento. Un legame turistico e soprattutto culturale del qua-le potrebbero beneficiare tutti se solo si avesse una visione più aperta delle proprie potenzialità, di fatto Polignano ha una vocazione turistica non sfruttata. "Pensate - ha aggiunto Emilano - che le ossa del Santo più amato del mondo sono state recuperate da alcuni marinai polignanesi, oggi sepolti nella Basilica, per cui c'è tanta ammirazione e ringrazimento nei loro confronti da parte della comunità di fedeli e devoti". Pensiamo ai russi, alla loro devozione, ai viaggi che questi fanno per venire a pregare sulla tomba di San Nicola. L'idea di Emiliano è buona, far veico-lare il flusso di turisti russi, anche in previsione dell'Expo 2015 (Milano), verso la città di Polignano a Mare. La domanda è: ma Polignano è pronta a tutto questo? L'attuale Amministrazione non ha fatto molti investimenti per migliorare l'accoglienza e creare servizi, i progetti e le idee di Bovino di cambiare il volto di questa città sono rimasti solo sulla carta. "So quanto è difficile fare il Sindaco - ha detto Emiliano - ma Polignano merita di più, mi

auguro che il futuro sindaco, spero sia Domenico Vitto, abbia la capacità di superare questo gap, ascoltare i giovani e aiutarli a realizzare a Poligna-no e non altrove i loro sogni e progetti". I giovani a Polignano ci sono e sono tanti, con idee e progetti ma hanno bisogno di essere gui-dati saggiamente, oggi navigano nelle paludi degli "adulti", melma nera nella quale si affonda fa-cilmente quando si è disperati e non si ha lavoro. Ci chiediamo, però, se effettivamente il problema sia l'assenza di un'occupazione stabile. Certa-mente da quando il lavoro flessibile è diventata la regola, cioè oggi lavori e domani non sappiamo, si respira tra i giovani un'aria di rassegnazione che viene aggravata da quel senso critico negativo che è rappresentato dalla crisi economica. Ciò ha innescato un circolo vizioso assolutamente non co-struttivo da quale però è possibile uscire, se lo si volesse, cominciando a cambiare l'atteggiamento. Cioè occorre trasformare il circolo vizioso in virtuo-so. C'è solo un ostacolo che si frappone al raggiungimento di tale obiettivo: noi stessi e l'idea di non essere capaci di fare qualcosa di straoridinario senza il solito sistema dei favori e delle raccomandazioni!

VIPERALA

POLIGNANO E BARI UNITI DA S. NICOLACosì Emiliano che in un incontro lancia Vitto come futuro candidato Sindaco

Politica Vdi Clelia Masi

Quasi un incontro informale quello tenutosi nella sede dell'IDV il 12 sera. Ma carico di azione e buoni propositi. L'onorevole Pierfeli-ce Zazzera, ospite primo della conferenza stampa, illustra il posizionamento del suo parti-to presso il professor Monti e puntalizza le posi-zioni su capitali scudati e da evasione fiscale; ponendo un veto al Governo, quasi esclusiva-mente dettato dall' “irripetibilità dell'opportunità di eliminare Berlusconi dalla scena politica”.Impegno a vigilare sulle risorse e maggiore equità sociale sono gli assi portanti del partito segretariato da Nico Amodio. Tuttora L'Idv sta combattendo in Parlamento anche per evitare l'azzeramento dei finanziamenti pubblici, ottimi se non mal distribuiti, all'editoria locale. Promes-se elettorali molto vicine e attente ai temi ambientali a noi mestamente cari. La linea per le prossime elezioni, dice Amodio, è quella di puntare al risparmio e agli introiti che conseguirebbero da una adeguata gestione delle risorse e del denaro pubblico. Certo le casse del Comune non esplodono e bisognerà vigilare sul lavoro svolto fin qui dalla Tecno-Service oltre che spingere per elevare la percentuale di differenziata. D'altronde la tassa sui rifiuti che tutti riceviamo rispecchia netta-mente una scarsa qualità del differenziato. Poli-gnano Comune virtuoso non sarebbe male. Gli edifici pubblici con il fotovoltaico, l'illuminazione a led; noi aggiungiamo bioedilizia ed educazio-ne al riutilizzo. Le idee ci sono e, quasi in campagna elettorale, c'è da augurarsi non sia la solita propaganda da cavalcatori dell'onda ambientalista. Staremo a vedere. N.G.

L'on. Zazzera ospite di Nico AmodioMONTI E IL FUTURO AMMINISTRATIVO

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Egregio direttore,chiedo spazio sulla vostra testata per chiarire ulte-riormente la nostra posizione in merito alle ultime vicende politiche che hanno portato alla revoca dell´assessorato a Paolo Montalbò. È inutile riba-dire che il nocciolo della questione è il nostro NO alle assunzioni, anzi forse è utile ricordarlo perchè si sta tentando di spostare l´asse della questione sul "sapevano o non sapevano". La questione delle assunzioni è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Noi abbiamo votato altri provvedimenti durante questi 4 anni che hanno visto un´aspra discussione. Vi assicuriamo che anche sulle piccole cose, in maggioranza non c´è stata quasi mai una convergenza d'opinioni. Si discuteva anche aspramente, le posizioni a volte si limavano e magari alla fine si convergeva sul provvedimento, ma in molti casi ognuno rimaneva sulle proprie posizioni. Ricordiamo bene tutte quelle volte che sia in Consiglio Comunale che in Giunta non ci sono stati i voti a causa delle as-senze a volte strategiche. Solo per essere più chia-ri faccio esempi concreti: abbiamo votato un bilancio, cioè uno dei provvedimenti più importanti per un Comune, in 10 e in quel caso a salvare la maggioranza fu Saverio Teofilo che fu l´undicesi-mo, poi ricordo bene le conferenze stampa dell´as-sessore De Donato su Pedone e sulle assunzioni,ricordiamo bene quel Consiglio Comu-nale sulla Grotta delle Rondinelle, dove tutta la maggioranza si alzò e rimase solo in aula la De Do-nato. Ricordiamo bene l´ex Presidente del Consi-glio Eugenio Scagliusi, quando parlò di fine del bovinismo dando vita addirittura ad un movimento cittadino (Neapolis), che non parlava certamente bene dell´operato della maggioranza. A questa

forte presa di posizione, non ricordo che seguiro-no azioni uguali a quella che è stata perpetrata ai danni dell´assessore Montalbò. Anche perché continuo a ricordare che noi abbiamo sempre detto che è giusto che il Sindaco uscente pre-tenda di ricandidarsi, a differenza di altri, all´interno della sua maggioranza, che sia palese-mente che in maniera occulta stanno tramando per mettere altri al suo posto. Da questo modo di fare noi ci dissociamo, anche perché ad un certo punto mi sono ritrovato a discutere di Di Giorgio e della sua disponibilità a schierarsi con il centrodestra, cioè mi sono trovato a discutere di colui che mi ha accusato di esse-re traditore e di non aver capito il perché l´avrei mandato a casa. Forse l'ha dimenticato o peggio l´ha rimosso, il motivo si chiama TRICOM, e proprio quel DI GIORGIO mi diceva di fidarsi di lui sulla bontà dell'operazione, perché era lui il mio garante in Giunta. Poi quando capii dove ci stava portando, feci la scelta di dissociarmi, mettendoci la faccia e la firma alla luce del sole firmando pres-so un notaio.La storia della TRICOM poi mi ha dato ragione. Piuttosto a proposito di tradimenti, ri-peto che mi sono trovato a discutere di Di Giorgio, cioè di colui che è stato per 20 anni il principale esponente del centrosinistra. I partiti delle coalizio-ni di cui era a capo lo hanno appoggiato lealmente per 4 legislature, anche nell´ultima, quando era dato come sicuro perdente. Ora, invece di mettersi lui al servizio del nuovo candidato sindaco del centrosinistra, alla prima occasio-ne preferisce TRADIRE rivolgendosi a santua-rio di San Tommaso dove, per intercessione di San Lorenzo, chiede di entrare nel centrode-stra e addirittura detta legge sul futuro candi-

dato sindaco che "non deve" essere Bovino. Questo lo lascio giudicare ai lettori se non è sto-machevole, i pellegrinaggi al santuario di San Tommaso sono così frequenti che il dottore avrà consumato già un treno di pneumatici. E allora io a tutto questo sarei dovuto rimanere zitto? Dove-vo farmi scivolare tutto come se non stesse succe-dendo nulla e soprattutto mentre il paese veniva abbandonato e messo in ultima analisi? Noi non ci stiamo e preferiamo stare all´opposizione perché rispondiamo e risponderemo sempre ai nostri lettori, non abbiamo potentati alle spalle e non abbiamo interessi da tutelare. A dimostrazio-ne di questo, prendo proprio le parole dell´ex se-gretario del Movimento Schittulli, Antonio Sardano, che fa parte dello stesso ordine a cui fa riferimento Simone Di Giorgio, che mi accusa di aver incartato prima la Presidenza del Consiglio e poi di aver rotto con la maggioranza. Bene, que-sta è la prova provata che non c´è nessun ricatto in atto e che questa mia presa di posizione sulle assunzioni è solo una questione di coscienza e non certo di cose che non ho avuto. Piuttosto sa-rebbe da chiedere al sempre ben informato Sarda-no se, se la sente di affermare che la carica di Presidente, mi era stata data per tapparmi la bocca e per farmi ingoiare quanto si decideva in altri luoghi mistici. Spiace vedere Bovino, troppo sicuro della sua candidatura, ma deve sapere che troppo spesso, chi entra Papa esce Cardinale. A Bovino consiglio di tenere sempre bene in mente questo proverbio:"Da-gli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io".

Onofrio Torres

POLITICA V

VIPERALA

TORRES: "ADESSO VI SPIEGO CHI SONO I VERI TRADITORI"

Via Basile, 99/101/117

Riceviamo e pubblichiamo

Auguri da

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Hanno posato la prima pie-tra, il Porto Turistico di Polignano a Mare sarà presto una realtà. Lo hanno garantito tutti coloro che era-no presenti al momento della messa in scena, il 30 novembre scorso a Cala Ponte. C'erano tutti, come in un film d'horror, a guardare la palameccani-ca che riponeva un grande masso in uno specchio d'acqua: il sindaco Angelo Bovino, l'imprenditore Vi-to Fusillo (l'amministratore delegato della CALA PONTE, società mista a prevalente capitale privato appaltatri-ce della grande opera che si è nel frattempo consorziata alla FIMCO, so-cietà facente capo sempre ai Fusillo ndr.), il presidente del Consiglio Re-gionale, Onofrio Introna, alcuni rappresentanti del Consiglio comu-nale e noti imprenditori della zo-na. Tutti a stringersi mani, ad abbracciarsi quasi avessero vinto al supenalotto. E forse qualcuno di loro il colpo grosso l'ha fatto. Al di là delle frasi di convenienza ("quanto è bra-va la Regione, quanto è bravo il Sindaco") degli invitati alla cerimonia di benedizione con tanto di acqua santa, noi sappiamo che la storia del Porto Turistico è un intreccio di socie-

tà matriosca, di interessi economici tra piccoli imprenditori che vogliono diventare grandi e grandi imprendito-ri che vogliono allargare, senza controllo, sempre più la propria ege-monia a Sud di Bari. Bisogna dire, infatti, che il business non è il Porto, quanto la vendita delle villette con po-sto barca garantito che Fusillo e compagni potranno costruire in locali-tà Monsignore, in linea d'aria di fronte al Porto, tra zona Compra e Ri-pagnola, a nord di San Vito. Questo aspetto è passato inosservato anche a Vendola che ha dato alla Fimco un finanziamento di quasi 7milioni di eu-ro (Fondi PO FERS - Delibera di giunta regioanale: 28 dicembre 2010, n. 3003) per avviare i lavori. Intorno a quest'area circumnaviga, è il caso di dirlo, una società che prende lo stesso nome della contra-da. Si chiama Monsignore Srl, abbiamo fatto una visura camera-le e abbiamo trovato al suo interno nomi molto noti come Francesco Divella, Vincenzo Di-vella, Modesto Scagliusi, Gio-vanni De Biase, Vincenzo Callea e figlie, ma anche la Serim e la San Tommaso di Polignano a Mare, la Fimco di Noci. Tutti uniti appassio-

natamente in un'unica grande so-cietà. Ma secondo voi cosa hanno in comune tutte queste persone fisiche e giuridiche? Lasciamo ai lettori le riflessioni, intanto nell'oggetto sociale leggiamo che la Monsignore srl potrà svolgere le seguenti attività: edili-zia in generale, compravendita di suoli, terreni, immobili di ogni ge-nere; attività di industria turistica alberghiera nonchè di ristorazio-ne, somministrazione di alimenti e bevande; la costruzione e la ge-stione di porti turistici ed attività connesse con il settore nautico; attività agraria e agrituristica... e così via. Che dire di più, la prima pietra è stata posta ma - a quanto parrebbe - non certo per interes-se pubblico. C'é da chiedersi, infine, perché mai i finanziamenti di cui ha usu-fruito il Gruppo Fusillo per il Porto non sono stati richiesti dal Comune, che ben avrebbe potu-to, ancora oggi, invalidare la svendita fatta delle sue azioni nella società mista? Forse le ri-sposte sono nelle "coincidenze" appena sopra ricordate?

LA MONSIGNORE SRL CON FUSILLO E DIVELLATutti uniti appassionatamente in un'unica grande società insieme a volti

noti dell'imprenditoria polignanese: San Tommaso, Serim, Callea

PORTO TURISTICO Vdi Maria Sportelli

In alto in pagina un momento della posa della prima pietra; sotto i consiglieri comunali e la gente presente; in primo piano gli assessori Scagliusi, De Donato e l'imprenditore Enzo Callea.Nella seconda pagina in alto da sx Vito Fusillo, la ditta concessiona-ria; al centro con il Sindaco Bovi-no il presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna, sotto in primo piano Giuseppe Sapona-ra dell'associazione Gli Amici del

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PORTO, MAMMA REGIONE FINANZIA I FUSILLO"I lavori di cantieristica fini-

ranno in 14 mesi e l'intervento sarà attivo già dall'estate 2013". Così Vi-to Fusillo, amministratore delegato della Cala Ponte spa - il consorzio pubblico, ma sopratutto privato che co-struirà il tanto atteso Porto Turistico. E' in carica dal 3 novembre 2006, anno in cui la Safiri, società facente capo alla nota famiglia nocese poi inglo-bata nella FIMCO con una fusione, è di-ventata titolare di 11.770 azioni del valore di 506.227,70 euro, contro le 104 azioni del Comune, del valore di 4.407,04 euro. Fusillo ha preso il posto di Carlo Luigi Chiodoni, il vecchio amministratore delegato della Cala Ponte, che nella prima società mista con il Comune era azionista minorita-rio. Un subentro avvenuto, sotto l'ammi-nistrazione Di Giorgio, senza una gara ad evidenza pubblica. Fusillo, infatti, ha semplicemente acquistato le azioni di Chiodoni, atto discutibile sul quale nessuno ha fiatato poichè il Comune avrebbe potuto e dovuto esercitare il di-ritto di prelazione obbligatorio. Una volta dentro la Cala Ponte i Fusillo hanno acquistato anche il resto delle azioni. Di seguito l'intervista. Secondo il contratto firmato con il Comune di Polignano sotto l'ammini-strazione Di Giorgio, la sua ditta avrebbe dovuto ultimare i lavori nei 18 mesi successivi?"Non è vero, quando è stato fatto il Consorzio dovevamo ancora ottenere

tutte le autorizzazini, in tutta Italia la media di realizzazione dei Porti e dai 4 ai 5 anni".Quanti posti barca ci saranno? Sa-ranno venduti singolamente o nel pacchetto residenziale?"Complessivamente sono 340 e non saranno venduti bensì saranno affittati perchè noi abbiamo la concessione demaniale, sono spazi da 6 metri a 25 metri". Dott. Fusillo, secondo ciò che ci hanno detto i due Sindaci (Di Giorgio e Bovino) che si sono sus-seguiti in questi anni, il comune di Polignano ha venduto alla sua so-cietà la maggioranza delle azioni della Cala Ponte, rinunciando ad es-sere socio maggioritario, perchè non ha i soldi per realizzare il Porto. Lei, però, a quanto pare ha atteso di ricevere i finanziamenti regionali per porre la prima pietra."Intanto gli investimenti sono due, la parte portuale e quella alberghiera, complessivamente 27milioni di euro dei quali 7 già investiti e spesi dalla mia azienda. La Regione Puglia ha messo a disposizione altri 7 milioni, praticamente il 30%, dunque diciamo grazie anche alla Regione, così con questo investimento recuperemo gli anni che abbiamo perso fino ad oggi". Per cui, a conferma di quanto sopra, se non c'era la Regione a finanziare chissà quando avrebbero cominciato. «NON TUTTI I PENSIONATI AMANO

GIOCARE A CARTE C'È CHI HA L'HOBBY DELLA PESCA»

"Siamo una cinquantina di pescatori non professionisti - ha detto Battista Chiarella parlando in rappresentanza dei molti convenuti - e non sappiamo dove andare. Adesso che cominciano i lavori al porto è finita la no-stra attività: le barche in mare non scenderanno più, ci hanno rubato una antica tradizione che si tramandava di generazione in generazione. La pe-sca hobbystica con i gozzi è una realtà che si sta perderdendo". Della stes-sa opinione Bartolomeo Stoppa: "L'Amministrazione ci ha abbandonato, avevamo costituito anche un piccolo Comitato di protesta, Gli amici del Ma-re, ma anche questo è alla deriva". "Siamo andati a parlare diverse volte con Sindaco - ha aggiunto il presidente del Comitato, Giuseppe Saponara - ci aveva promesso che ci avrebbe tutelato, ma non è stato così. Sono tre anni che l'associazione si è costituita ma a tutt'oggi nulla è cambiato. Nessu-no ci ha chiamato. Nessuno si è preso la briga di dire qualcosa o di tutelarci, di spendere una parola nei nostri confronti. Dicono che a Polignano i pensio-nati vengono tutelati, hanno fatto le associazioni dedicate ai pensionati per giocare a carte senza considerate che non siamo tutti uguali, c'è a chi piace andare a pesca". I pescatori di Polignano non hanno intenzione di demorde-re, in segno di protgesta, dicono, porteranno le loro barche davanti al Comu-ne. "Abbiamo fatto delle proposte - ha aggiunto Giuseppe Fanelli - da queste parti c'è una bella caletta da sistemare, abbiamo chiesto le autorizza-zioni necessarie, ma tutti fanno finta di nulla".

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Dice di amare molto l'estate, come non essere d'accordo con lui vi-sto che a Polignano a Mare, so-prattutto durante la bella stagione, sembra di stare sempre in vacanza. Da anni cavalca l'onda politica, ha 55 anni e da 37 anni siede sui banchi del Consiglio Comunale, alle malelingue che lo accusano di essere un matusa-lemme, risponde con sarcasmo dimo-strando con i fatti come certa esperienza politica sia indispensabile per fare della buona politica. Parliamo del consigliere Salvatore Collela, abbia-mo deciso di intervistarlo perchè di fatto conserva la memoria storica di questa piccola cittadina. Consigliere, ha vinto il biglietto per un viaggio, ma ha l'obbligo di porta-re con sè uno dei suoi colleghi del Consiglio. Con chi partirebbe? E con

chi non partirebbe mai e perchè?"L'ultimo viaggio l'ho fatto con Domeni-co Vitto, siamo andati sù al Nord, e mi so-no trovato bene; sono diversi quelli con cui non partirei mai, se proprio devo fare un nome, penso a Dino Lamanna, non saprei di cosa parlare".Cosa non deve mai mancare nella sua valigia?"La biancheria intima. Sono molto meti-coloso e fissato".Qual è l'ultimo libro che ha letto?"Non mi piace molto leggere, leggo i giornali i quotidiani, mi appassiona più conoscere ciò che serve per la quotidia-nità. L'on. Pino Pisicchio (vicesegretario nazionale e capogruppo alla Camera dei Deputati dell'API) mi regala sempre i suoi libri, ma devo essere sincero nono-stante le interessanti argomentazioni faccio fatica a leggerli".Ma da bambino cosa sognava di fa-re? "Desideravo fare le cose che face-va mio padre Modesto, era un bravo agricoltore, molto intelliegente e onesto, e mi sarebbe piaciuto seguire le sue orme. Poi per un problema alla schiena ho intrapreso un'altra strada, oggi non c'è giorno che non vado in campagna".Si dice che Polignano sia una vecchia masseria, pensa che sia ancora così? "Polignano non è mai stata una masse-ria, bensì una ridente cittadina, magari un po' pettegola, molto agricola e poco marinara. Poichè pur essendo sul mare

non ha un contatto diretto con esso, co-me Mola, Monopoli che sono nel Mare, è qui la grande differenza tra noi e loro. La svolta a Polignano l'abbiamo regi-strata negli anni '90, all'epoca nel '97 ero il presidente del Consiglio comuna-le, abbiamo sistemato il Ponte, il Lungo-mare, il centrostorico. Sono orgoglioso di aver contribuito a questo passaggio. Se oggi Polignano si definisce turistica, è anche grazie a tutto questo lavoro al quale ho contribuito. Adesso con il porto arriva la ciliegina sulla torta. Se viene completato nei tempi previsti, Polignano come città turistica non potrà invidiare nulla a nessuno."Facendo un conto a memoria d'uo-mo, ma quanti Consigli comunali ha parteciapato?"Il conto non l'ho mai fatto, ma credo che sono stato colui che ha fatto meno assenze, solo il maldischiena mi ha fermato, in qualche caso".Ci può confessare chi viene in Consi-glio a riscaldare il banco? Ci fa qualche nome di chi, da sinistra e de-stra, non fa mai interventi?"Sono un signore non rispondo, ognu-no si assume le responsabilità davanti al corpo elettorale delle cose che dice e delle cose che non dice. Ci sono alcuni consiglieri che dicono così tante stupi-daggini che farebbero più bella figura a stare zitti".La accusano di essere troppo datato, non è ora di fare spazio ai gio-

vani? "Di persone datate in Consiglio ce ne sono diverse, a destra e sinistra, ma devo ammettere che sono le uni-che che riescono a fare ragionamenti sensati. I nuovi non esistono, quando parlano fanno danni a se stessi e alla città. Parlano giusto per dire che hanno parlato. La lunga militanza, invece, è un valore aggiunto non è un fatto negativo, bisogna essere nuovi nelle idee. Se fos-se per me, programmerei dei corsi di formazione per gli amministratori, la maggioranza dei consiglieri non sa co-sa vota, è ciò è molto grave. Conside-rata questa mancanza chi ha la conoscenza riesce a far approvare di tutto". Qual è il peggior difetto di un uomo? E di una donna?"Non credo ci sia una differenza tra un uomo e una donna, i difetti sono soggettivi. Uno dei peggiori lo possia-mo leggere nei comandamenti....".Sotto l'albero cosa le piacerebbe tro-vare."Mi manca il rapporto di amicizia con le persone, quando la gente era più pove-ra e umile stavo meglio, non so come spiegare. Vorrei un po' di umanità". Ma un bel pacco l'ha mai fatto a qualcuno?"Sì, ma solo in politica ed era molto me-ritato".

V l'intervista

QUANDO I PACCHI SI FANNO IN POLITICA

« Non lasciate che vi rubino i sogni. Seguite il vostro cuore, accada quel

che accada» J. Canfield

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Sotto l'albero

Salvatore Colella

[email protected]

Intervista al consigliere Salvatore Colella, un escursus fuori e dentro il Consiglio

Dolce Natale è una guida alle ri-cette natalizie della tradizione a Sud di Bari, una idea regalo se-plice ed economica, costa solo due euro, realizzata dall'Asso-ciazione PugliaVox. Chiunque può riceverla gratuita-mente facendo la spesa natali-zia presso le attività comerciali sotto elencate, ritagliare e pre-sentare il presente coupon.

• Pasticceria Pedote

• Leoteca

• Zia Rosa

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60 gr di farina di grano saraceno; 35 gr di farina bianca; 1 uovo; 1 albume; 1.5 l di latte; burro; pe-peroncino; 150 gr di prosciutto cotto affumicato; 150 gr di fontina; 300 gr di porcini; 4 cucchiai d’olio; 1 spicchio d’aglio; 1cucchiaio di prezzemo-lo tritato; 2dl di besciamella; 3 cucchiai di Grana Padano grattugiato; sale; pepe.

Per le crespelle: mescolate le 2 farine. Unite il peperonci-no, l’uovo, l’albume, il latte, 2/3 cucchiai di acqua e il sa-le. Lasciate riposare il tutto per un’ora. Con il composto ottenuto, preparate le crespelle, cuocendole in un pa-dellino antiaderente imburrato. Fate trifolare i funghi affettati per 20 minuti nell'olio, con uno spicchio d'aglio, sale, pepe e il prezzemolo. Disponete le crespelle sul ta-gliere. Farcitele con il prosciutto, la fontina a fette e i funghi. Ripiegate ogni crespella in 4 e disponetela in una teglia sul cui fondo avrete distribuito un velo di bescia-mella. Nappate le crespelle con la besciamella rimasta e cospargetele di Grana e fiocchetti di burro. Cuocete in forno già caldo a 180° per 25 minuti.

Chi ha detto che un piatto vegetariano non possa essere gustoso e ricco di proteine e calcio? La risposta viene dall’Estremo Oriente e si chiama tofu. Questo alimento deriva dalla ca-gliata del latte di soia ed è considerato dai nutri-zionisti un ottimo sostituto della carne. Ecco un esempio appetitoso: riso, orzo e farro in salsa di peperoni e tofu. Grigliate i peperoni, spellateli e tagliateli a quadretti. Mondate e tri-tate lo scalogno, adagiatelo in una casseruola con 2 cucchiai di olio d’oliva, fatelo appassire e

aggiungete i 3 cereali. Fateli tostare per qualche minuto. Aggiungete del brodo vegetale, la busti-na di zafferano, il sale e il pepe. Lasciate che i cereali terminino la cottura. Tagliate il tofu a cu-betti e ponetelo in una padella antiaderente con due cucchiai di olio d’oliva e i peperoni. Fateli rosolare e aggiungete un mestolo di bro-do. Quando la salsa si sarà ristretta, aggiungete il prezzemolo tritato, sale, pepe e incorporatela con i 3 cereali, facendo saltare il tutto qualche secondo. Servite guarnendo i piatti con dei ciuffi di prezzemolo.

• Ingredienti: brodo vegetale; 100 gr di farro; 4 cucchiai di olio d’oliva; 100 gr di orzo perlato; pepe; 1 peperone giallo o rosso; prezzemolo; 100 gr di riso; sale; 1 scalogno; 180 gr di tofu; 1 bustina di zafferano.

Buon appetito

Profumo d'Oriente

INGREDIENTI

Il sapore della tradizione e della innovazione

Soffice, profumato, morbido e inebriante. E' ciò che abbiamo pensato quando, abbiamo assaggiato il panettone artigianale de La Crêpe di Vito Bovino, a Conversano in Via Florenzo Iaia, n.7. Lievitato naturalmente secondo il metodo tradizionale, ci ha lasciato senza parole, anche perchè eravamo troppo impegnati a mangiarlo. Una bontà è dire poco. Accanto ai gusti tradizionali, Vito Bovino riesce ogni volta a stupirci: il panettone alla melacotogna è davvero qualcosa di speciale. Dovete provare a degustarlo appena riscaldato. Oppure quello ai fichi secchi e vincotto, o ancora per gli amanti del cioccolato, quello con le gocce di cioccolato fuso... . La Crêpe ci ha conquistato, così siamo andati via carichi di panettoni da regalare ad amici e parenti, certamente a Natale faremo una

bella figura perchè la qualità vince sempre. La Crêpe per tutti i gusti e tutte le occasioni, a Conversano in via Florenzo Iaia, 7. Tel: 0804951336

CRESPELLE AI PORCINI

di Lucrezia Sportelli

Il panettone artigianale de La Crepe

V «Non c'è amore più sincero di quello per il Cibo» G. B. Shaw

Mess

aggio

pubb

licita

rio

[email protected]

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Riso orzo e farro in salsa di peperoni e tofu

Nella foto a sinistra i cornettini salati

Ciliegie candite, Grand Marnier, 1 Pandoro, ribes ros-si, zucchero a velo. Per la crema: Farina 50 gr, latte 500 ml; uova 6 tuorli; vaniglia 1 baccello; zucchero 150 gr. Per la crema: fate bollire il latte (tranne mezzo bicchie-re) con la vaniglia. A parte lavorate i tuorli con lo zucche-ro fino a ottenere una crema spumosa. Togliete la vaniglia, versate un terzo del latte tiepido e incorporate la farina setacciata. Mescolate energicamente. Aggiungete nella casseruola, poco alla volta, il compo-sto di uova, farina, zucchero e latte. Fate addensare me-scolando continuamente. Decorazione del pandoro. Lavate i ribes, togliendo ogni singolo frutto dal grappolo. Tagliate a fette il pandoro, in modo da ottenere delle se-zioni a forma di stella. Bagnate le varie fette con il Grand Marnier e ponete la fetta più larga su un piatto da portata: mettete al centro un cucchiaino colmo di crema pasticcera, poi coprite con un’altra fetta, facendo attenzione ad intersecare le punte delle stelle. Ripetete la stessa operazione con le altre fette. In cima all’albe-rello ponete mezza ciliegia candita e sopra una pallina di ribes intinta nella crema pasticcera. Adagiate i ribes su tutto l’alberello. Cospargetelo di zucchero al velo.

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Medimex è la Fiera delle Musiche del Medi-terraneo, organizzata da Puglia Sounds - programma della Regione Puglia per lo svi-luppo del sistema musicale - con l’obiettivo di favorire la relazione tra mercato musicale regio-nale, italiano ed europeo e di sostenere lo svi-luppo dell’intero comparto. Una borsa mercato musicale che si svilupperà in oltre 8.000 mq di spazio espositivo, ospiterà 150 stand e 1000 operatori nazionali e interna-zionali. Previsti 4 spazi dedicati a showcase e concerti selezionati che coinvolgeranno artisti pugliesi, italiani e internazionali e 4 aree dedi-cate a convegni internazionali, presentazioni, workshop e incontri d’autore.

FIERA CONCERTI

Appuntamenti di Mimmo Donghia

V

Quando: 24/27 novembre Dove: Bari, Fiera del LevanteInfo: MEDIMEX c/o PUGLIASOUNDS, via Imbriani, 67Bari: Tel 080.5243000; http://www.pugliasounds.it/medimex

Quando: 25 novembre 2011Dove: masseria Spina, MonopoliOre: 20.30Info 080/930.36.07

Prosegue sino al 17 dicembre al conservato-rio “Nino Rota” di Monopoli la seria di iniziative per i 100 anni della nascita del maestro Nino Ro-ta e i 40 della fondazione del conservatorio. Ve-nerdì 25 novembre 2011, è in programma un appuntamento unico per gli amanti del jazz, che potranno gustare le note del grande sassofoni-sta Steve Potts in «(Re)Compositions». Steve Potts & Gianni Lenoci Hocus Pocus 4. Altro evento venerdì 2 dicembre, alle 20.30, nella sala convegni della masseria Spina: il concerto «Un amore di contrabbasso» a cura di Michele Cellaro.

«Il vero modo di essere felici è quello di procurare

la felicità agli altri»

Robert Baden-Powel

SUONI MEDIMEX

Il 25 novembre ricorre la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A Polignano, l’associazione “Safiya” ricorderà questa data con la visione del film di Iciar Bollain “Ti do i miei occhi”. Dopo la proiezione, avrà luogo un dibattito sul film e sul problema della vio-lenza di genere. Il Centro Antiviolenza “Safiya”, atti-vo da sette anni, invita le amministrazioni locali, il governo regionale e quello italiano ad investire sui Centri Antiviolenza quali risorse per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, e chiede al governo italiano di sottoscrivere la Convenzione Europea per la prevenzione e lotta contro la violenza alle donne, già firmata da 16 Paesi.

CINEMA

Quando: 25 novembre 2011Dove: Multisala Vignola, PolignanoOre: 20.30Costo: 4 euro

STEVE POTTS INTOUR A MONOPOLI

[email protected]

VIPERALA

Idea MAS - Musica Arte SpettacoloVia San Lorenzo, n. 47 - Conversano (Bari)Info: 080495.5219, cell. 334.9940074

STOP ALLA VIOLENZACONTRO LE DONNE

libro. identità.

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"Bovino mente sapendo di mentire". Così Mode-sto Degirardis replica al Sindaco di Polignano che sulle pagine dei giornali si vanta di aver portato a Polignano il Festival del "Libro Possibi-le". "Un festival che è arrivato qui a Polignano - ri-corda Degirardis - nel 2005 con la IV edizione, grazie al rapporto personale che avevo con l'asso-ciazione ARTES e con Gianluca Loliva e Michele Campanella. Le precedenti edizioni si erano svolte a Castellana Grotte. L'unica stelletta che Bovino può mettersi in petto, parlando di ciò che ha fatto nell'ambito delle opere pubbliche, è la piazzetta di via Mazzini, per il resto il buio completo in ogni settore. Parlo dell'oscu-rantismo in cui è caduta la Cultura, di come nel corso di questi anni sia stato frantumato il rapporto con il territorio, ed in modo particola-re con le associazioni che sono sempre state parte attiva e operativa della città. Eppure la cultura è il nostro futuro, questa può creare occa-sioni di lavoro per i giovani. Nulla di tutto questo è arrivato dall'attuale assessore, la De Donato, che vediamo molto impegnata, invece, a tutelare il po-sto di qualcuno della sua famiglia. L'ultima volta che le associazioni sono state coinvolte fattivamente risale al periodo in cui io ero assessore alla Cultura, Spettacolo, Istruzione,Turi-smo. Mi ricordo di una delibera che adottai, la n. 214/1-12-2005, con la quale, coinvolgendo tutte le associazioni del territorio, sviluppammo una pro-grammazione della stagione teatrale d'eccellenza. Ci consentì di aumentare il pubblico presente, di va-

lorizzare gli artisti locali e di ridurre i costi a carico dell'Ente. Avevamo la possibilità di scegliere auto-nomamente gli spettacoli (con grandi nomi come Endel, Rossi...), senza essere vincolati al Teatro Pubblico Pugliese, invitando le associazioni locali a collaborare. A carico dell'Ente, c'era il nolo del teatro, service, audio-luci, SIAE, le associazioni si accollavano il costo degli artisti. Un sistema che fu molto apprezzato anche perchè avevamo la possibilità di affrontare tematiche co-me la migrazione, a me molto cara. A testimo-nianza di ciò ci sono i documenti, diverse le associazioni coinvolte: Artes, P. Galluzzi, Insoli-suoni, Marajà, Musicainsieme, Icona, U Casta-rill, Rete Radieresc, Zelig, Circolo Filatelico Neapolis, Unitalsi, Ass. Catt. Santissimo Medi-ci, Confraternina del Purgatorio, Aido, l'Appro-do, Circolo Didattico San Giovanni Bosco, Circolo Didattico Rodari. Lo stesso presidente del Teatro Pubblico venne a complimentarsi con noi, e con l'idea di non perde-re Polignano a Mare quale centro di grande fermento culturale, propose al Comune di rientrare nel TTP con l'obiettivo di sostituirsi all'Ente nel supportare le associazioni e valorizzare gli artisti lo-cali. Quando siamo andati via, purtroppo, tutto è tornato come prima... Pensando al futuro, invito le associazioni a non desistere, se saranno vicine al centrosinistra non finiranno certamente nel dimenti-catoio, costruiremo insieme un percorso di valo-rizzazione della nostra amata cittadina".

LA CULTURA DELL'OSCURANTISMO

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BONGIOVANNITRA MISTERI

E DUBBI

Degirardis: "Le associazioni di Polignano sono finite nel dimenticatoio"

Ha sollevato un vero polverone la visita, il 10 dicembre scorso, dello stigmatizzato Giorgio Bongiovanni. Contattato da esseri di altri mondi e coinvolto nella storia sul tanto discusso segreto di Fatima. Misteri. Tanti sve-lati e documentati con dovizia dal professor Pier Giorgio Caria. Molte le domande che ci siamo fatti sull'argomento, alcune sono ri-portate di seguito, che non è stato possibile fa-re e alle quali attendiamo una risposta telematica.Torneremo sugli affascinanti misteri discussi nell'incontro di Villa Anthos a Poligna-no. Le commistioni fra religione e scienza ai li-miti del fanta e dell'imperscrutabile che tanto appassionano le generazioni, come la mia, cre-sciute con Lucas e Spielberg. Qualche do-manda al signor Bongiovanni: Chi sarebbero i figli di Satana di cui lei parla? Quali Vangeli preferisce? Quelli della chiesa burocratizzata che contesta o anche gli apocrifi? Esiste la ne-cessità, secondo lei, di adattare il mistero degli ufo attorno a qualcosa di più conosciuto e po-polare come le religioni? Conosce contattisti di altre confessioni religiose? Lei è davvero entrato in contatto con forme di vita extraterre-stri? Nel prossimo numero le risposte. N.G.

V CULTURA l'opinione

Diana, una tradizione italiana

Via Anemone, n.40 (centro storico)Polignano a Mare (Bari)

Cell.3407256518

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Mirando Story, Editore “Il Galiota”. Pagine 150, foto Nico Nardomarino. Supplemento trimestra-le del periodico “Il Galio-ta”. Raccontare è un mestiere difficile. Creare un personaggio è impresa ardua e il grado di difficoltà aumenta in alcuni generi letterari.

Pensiamo alla biografia. Come si può raccontare, ad esempio, la vita di un artista del Seicento senza resta-re intrappolati in una fitta trama di dati storici, biografici ed artistici?Questa riflessione sorge spontanea iniziando la lettu-ra di “Mirando Story”, ultima fatica dello scrittore conversanese: un racconto della vita e delle opere del grande pittore Paolo Finoglio, soprannominato “Mi-rando”, da cui il titolo dell’opera, anglofono e accatti-vante. Il libro si snoda in 22 capitoli scanditi da un

ingente apparato iconografico che riproduce le principali opere del pittore. Una figura che l’autore ama e che per questo tratta familiarmente, quasi dia-logandovi a distanza. Giannini, in sole 150 pagine, scritte in uno stile piano ed elegante, riesce a racchiu-dere la storia di Mirando. Partendo dagli anni della formazione, descrive l’approdo del Finoglio alla corte del Guercio delle Puglie, non trascurando una conci-sa ed efficace descrizione delle suggestioni pittoriche e del clima culturale e politico dell’epoca, esemplifi-cato dalla storia della famiglia Acquaviva. Passando per la meraviglia delle opere principali del Finoglio, il viaggio di Giannini si conclude con il capo-lavoro di Mirando: le 10 tele ispirate alla “Gerusa-lemme Liberata”, summa della sua esperienza artistica e della sua vicenda umana. Un libro consi-gliato a tutti, grazie alla facilità di lettura e alla comple-tezza delle informazioni, che ci introducono alla conoscenza dell’immensa eredità artistica del “no-stro” Mirando. Wu. Mei

Autrice: Gladis Alicia Pereyra. Piero Manni Editore, 2011, 18 euro. Il romanzo è ambientato sullo scorcio del Duecento, periodo di profonda crisi e di trasformazione per Fi-renze, allora Fiorenza, città industriosa ma anche sconvolta da violente lotte intestine. Qui si svolge la vita di quattro adolescenti, che intraprendono la rischiosa avventura di diventa-re adulti tra mille difficoltà. Forze ineluttabili stravolgeranno i loro destini che i padri aveva-no tracciato fin dalla loro nascita e la vita dei quattro giovani percorrerà sentieri insospettati, nella città dilaniata dalle lotte tra i guelfi Bianchi e Neri. Il romanzo, insieme a un’accu-rata quanto godibile ricostruzione di scenari e abitudini della Firenze basso-medievale, propo-ne riflessioni che non conoscono tempo, sui meandri, a volte molto contorti, dei sentimenti, sulle oscure fonti della violenza e della creativi-tà e sull’impossibile possesso della verità.

L’autrice

Gladis Alicia Pereyra è nata in Argentina, a Cruz del Eje, una cittadina della provincia di Cordoba. È figlia di un’italiana e di un giornali-sta argentino di origine basca. Dopo la morte del padre, l’autrice si trasferisce a Cordoba, do-ve vive con la madre, due sorelle e la nonna materna. Quest’ultima le insegna ad amare l’Italia e, da allora, l’autrice coltiva il sogno di tornare nel Bel Paese. Nel 1973 si trasferisce a Roma, dove ancora oggi vive e lavora. Pubblica articoli e brevi saggi di storia medieva-le sulla rivista on-line dell’associazione cultura-le “Clara Maffei”. “Il cammino e il pellegrino” è il suo secondo romanzo.

MIRANDO STORY: VITA E OPERE DEL FINOGLIO

sul Comodino

«Confini violati»

Autore: Nicola D’AgostinoEditore: AddaPagine: 256Prezzo: 15 euro

Chiara Secci è una studentessa, figlia di un antiquario e di una insegnante di liceo. La sua vita si consuma tranquilla, finché qualcuno imprime agli eventi una direzione forzata e tutto cambia in modo irreversibile. I contorni delle cose sfumano, insieme a quelli dell'io. Saranno altri equilibri, più instabili, a prendere il posto delle antiche certezze illuminando i dubbi. Violando defi-nitivamente i confini.

«E intanto Vasco Rossi non sbaglia un disco»

Autore: Eva ClesisEditore: Newton ComptonCollana: AnagrammaPagine 183Prezzo: 9,90 euro

Manuel è un adolescente eccentrico, Vale-ria è emarginata da tutti perché obesa. I due sono i facili bersagli delle angherie dei bulli della scuola. Le loro vite si muovono e si intrecciano con quelle degli altri protago-nisti. Ognuno di loro è a un passo dalla re-sa dei conti, che giungerà un sabato mattina, durante la manifestazione contro la riforma scolastica. Sarà il giorno del ri-scatto?

«Sulla strada per Corleone»

Autore: Petra ReskiEditore: AmbienteCollana: VerdeNeroPagine 304Prezzo: 17 euro

“Avevo 20anni quando mi infilai in una vecchia Renault 4 e andai da Kamen a Corleone. Solo perché avevo letto Il Padri-no”. Così ha inizio il racconto di Petra Re-ski, affermata giornalista tedesca. Un tour contemporaneo dove, alla spensieratezza, subentra la coscienza di un dato drammatico: l’interferenza della mafia nell’economia italiana ed europea.

I CONSIGLI DI PUGLIAVOX

Focus“IL CAMMINO E

IL PELLEGRINO”

VIPERALA

Mario Giannini

CULTURALMENTE V

La storia del grande pittore raccontata da Mario Giannini

«Lo sbaglio»

Autore: Flavia PiccinniEditore: RizzoliCollana: La Scala Pagine: 312Prezzo: 18,50 euro

L’autrice, nata a Taranto nell’86, raggiunge con que-st’opera la maturità espressiva. Il libro racconta di Caterina, studentessa di Farmacia e giocatrice di scacchi. La sua vita procede incasellata secondo le regole consuete, fino a quando una variabile non sconvolge tutto. A volte la vita stessa è una crudele partita a scacchi in cui anche la mossa più insignifi-cante può essere fatale…

«E' in te l'illusione di un giorno.Giungi come rugiada sulle corolle.

Scavi l'orizzonte con la tua assenza,Eternamente in fuga come l'onda»

Pablo Neruda

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«Il successo racchiude in sé i semi del proprio declino, e anche lo sport non viene

risparmiato da questa legge.»

Pierre de Coubertin

Sport è vitadi Annabbella Vitti

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CALCIO A 5 - Volendo utilizzare un termine borsistico, ormai tanto frequente nel voca-bolario odierno, potremmo definire in forte rialzo le quotazioni dell’U.S. Polignano. Il team di Mastrocesare, dopo lo sciagurato me-se di novembre in cui ha collezionato ben 3sconfitte ed 1 pareggio, sembra finalmente fuori dalla crisi, e gli ultimi due risultati lo testi-moniano palesemente; ma guardiamoli nello specifico: dopo il patatrac sul campo dell’Andria C5 (4-3) con il quale ci eravamo congedati nello scorso numero, il club rosso-verde è tornato a macinare punti, prima contro la Virtus Castellana abbattuta per 6 reti a 3 al Pala Gino d’Aprile di Polignano, match almeno sulla carta agevole e facilmente pronosticabile visto l’ultima posizione occupata dagli avversa-ri, poi pareggiando per 0-0 sull’insidioso campo dell’Atletico Ruvo.Nel complesso la prestazione fornita dall’orga-nico rossoverde è stata finalmente all’altezza delle aspettative, compattezza, ottimo gioco, tanto movimento e soprattutto molti meno erro-ri e cali di concentrazione.Attualmente l’U.S. Polignano occupa la 9° posizione in classifica a 20 punti, un ottimo piazzamento anche se già a partire dal pros-simo turno gli uessini saranno chiamati ad un nuovo durissimo esame, sabato prossi-mo infatti al Pala Gino d’Aprile arriva l’Alberto C5, quinta forza del campionato distanziata di sole due lunghezze.

U.S. BENE CONTRO V. CASTELLANA E RUVO, CRISI SCONGIURATA?

POLIMNIA - Passo falso per la Polimnia calcio abbattuta a suon di gol nel suo ultimo incontro di campionato, colpo della Pro Polignano che s’impone un po’ a sorpresa contro la capolista.Partiamo proprio dalla Polimnia calcio, la squadra rossoverde che durante la settimana aveva annunciato tramite il proprio portale multimediale “Polimniacalcio1981.it” i nuovi acquisti (tra cui figura-no Domenico Ancona classe 1992, ed il polignanese Giovanni Antonicelli ex Castellana Grotte), si fa superare per 4 reti a 0 dal San Severo; una durissima sbandata per la squadra del duo Mancini-Anco-na, giunta probabilmene in uno dei miglior momenti stagionali dei rossoverdi, la scorsa domenica infatti, la Polimnia Calcio era riuscita a disfarsi del Castellana dell’ex capitano Biasi, per 2 reti a 0. Malgrado questo stop improvviso, i rossoverdi si godono l’attuale 4° posizione, che tradotto in termini meramente calcistici vuol dire piena zona play-off. PRO POLIGNANO - Ottime notizie giungono inoltre anche dalla Pro Polignano, il club di Muserra, do-po aver fallito il match-salvezza contro il Pro gioia (impostosi per 2-1) era sull’orlo del baratro, l’aria si era fatta davvero tesa, e in molti già temevano il peggio, e invece contro ogni pronostico i rossoverdi sono riusciti ad imporsi per 2 reti ad 1 contro la capolista Nuova Montalbano Calcio. Sebbene la Pro Polignano occupi ancora l’ultima posizione in classifica, la vittoria contro la prima della classe ha sicu-ramente galvanizzato l’ambiente e restituito un po’ di fiducia nei propri mezzi a tutta la squadra. Intanto domenica prossima, si va sul campo del Gravina, in un match che si profila determinante per le sorti della classifica, inutile ripetere che i 3 punti sarebbero fondamentali per Muserra & Co., noi d’altronde siamo convinti che alla luce dell’ottima prova fornita, centrare la vittoria sia più che possibile.

CROLLA LA SQUADRA DI MANCINI, LA PRO S’IMPONE CONTRO LA CAPOLISTA!

Grande risultato per l'Atletica Polignano anche alla Ma-ratona di Firenze, dove gli atleti hanno fatto una gara intensa e difficile. Ecco i risulati: Domenico Baccaro 3h33m06s, Giuseppe Teofilo 3h49m39s, Vincenzo De Gi-rardis 4h19m03s (foto in pagina). Mentre nel Corripuglia, il 3° posto su circa 1400 partecipanti è andato a Francesco Milella. Si conferma l'impegno e il sacrificio che ciascuno di loro mette negli allenamenti e nella preparazione. L'Atletica vorrebbe aprire anche una sezione femminile, chi fosse interessato può contattare la redazione de la Vipera: [email protected].

ATLETICA POLIGNANOMILELLA 3° AL CORRIPUGLIA

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