La violenza sulle donne: Il Centro Antiviolenza Fabiana

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La violenza sulle donne: Il Centro Antiviolenza Fabiana Come si accede al Centro Antiviolenza Fabiana - tramite invio da altri servizi - presentandosi direttamente - tramite servizio telefonico 1522 – 0983/031388

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Come si accede al Centro Antiviolenza Fabiana - tramite invio da altri servizi

- presentandosi direttamente - tramite servizio telefonico 1522 – 0983/031388

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La violenza sulle donne: Il Centro Antiviolenza FabianaValutazione del rischioI 10 fattori che valutano il rischio di escalation della violenza da parte del soggetto che la agisce I comportamenti, le caratteristiche e i precedenti che accrescono la probabilità di un aumento della

violenza da parte di chi maltratta sono:

1. Episodi pregressi di gravi violenze fisiche o sessuali (anche su altre donne: il maltrattante non è violento perché la vittima lo provoca, ma a prescinde-re: quasi sempre smette di perseguitare una donna solo perché “passa” a un’altra).

2. Minacce pesanti di violenza e morte, intimidazione nei confronti dei figli, lanci di oggetti durante i litigi. Possesso di armi.

3. Escalation: nell’arco della relazione c’è stato un crescere della frequenza e intensità della violenza (anche se inframmezzata da momenti strumentali di riappacificazione, con lui che chiede scusa e lei che perdona). Se c’è stato un aggravarsi dei maltrattamenti, è probabile che ci sarà ancora di più al momento della separazione. Per questo, se una donna decide di lasciare, è meglio farlo do nascosto.

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La violenza sulle donne:La Rete ed i Centri Antiviolenza 4. Precedente violazione di provvedimenti di polizia già emessi

(ammonimen-to, sospensione della potestà e allontanamento). Questo fattore permette di valutare se le misure sono efficaci nella gestione del rischio oppure no e quindi se ne servono di più severe.

5. Atteggiamenti che giustificano o condonano la violenza (a livello culturale o religioso): se l’uomo minimizza, è molto geloso e possessivo, dà colpa alla vittima, significa che non vuole riconoscere il disvalore giuridico o sociale della violenza.

6. Precedenti penali specifici o no (questo fattore “pesa” molto di più se ci so-no reati contro la persona, per rissa, aggressione o simili).

7. Se i due partner si sono lasciati, o si stanno lasciando. È il momento in cui il pericolo aumenta di più. Ancora più a rischio sono le situazioni in cui i partner si sono lasciati e rimessi insieme. Il “tornare indietro” indebolisce molto la donna agli occhi del maltrattante: l’uomo vede che insistendo con le varie strategie (moine o violenze) riesce ad ottenere quello che vuole.

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8. Se chi maltratta fa abuso di sostanze, alcol o droga: abbassano la soglia di controllo e fanno delegare a uno stato di alterazione la gestione delle proprie emozioni.

9. Disoccupazione o grave stato economico (non dovuto a cause di forza mag-giore), scarsa attitudine a cercare e a mantenere un lavoro, difficoltà ad ave-re a che fare con il denaro (gioco d’azzardo, vita al di sopra delle proprie possibilità).

10.Disturbi mentali, anche quelli come il disturbo di personalità o bipolare che giuridicamente non condizionano la capacità di intendere o di volere.

Nota bene: La presenza contemporanea di alcuni di questi fattori rende fortemente consigliabile rivolgersi immediatamente alle Forze dell’Ordine o a un Centro antiviolenza.

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IL PIANO DI SICUREZZAL’obiettivo di un piano di sicurezza è di migliorare la cura di se stessi, assumersi la responsabilità della propria sicurezza in situazioni in cui potrebbero potenzialmente accadere degli abusi. Sappiamo dalle ricerche e dalle esperienze che spesso la violenza si ripete e s’intensifica, un abuso emotivo o verbale spesso si trasforma in abuso fisico e sessuale. La finalità del piano di sicurezza è quindi quella di suggerire una modalità concreta per proteggere se stesse e i figli.

In primo luogo aiuta a conoscere i segni che di solito procedono un’azione violenta del vostro partner, e secondo, vi permette di familiarizzare con le risorse personali e comunitarie disponibili. È necessario ricordare che riconoscere gli indizi di violenza da parte del partner, non implica in alcun modo che si sia responsabili delle violenze o degli abusi che vengano perpetrate.

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IL PIANO DI SICUREZZA1) A chi può parlare della sua situazione? (insegnanti,

parenti, ecc.)?2) Preparare una borsa da viaggio con dentro tutti i

suoi documenti più importanti da lasciare a qualcuno di cui si fida. Ricordatele di portare sempre con sè le chiavi di casa e dell’auto

3) Se in casa ci sono delle armi, valutate insieme un modo per toglierle

4) A chi si può rivolgere in caso d’emergenza?5) In una situazione di pericolo quale strategia

funziona meglio per lei?

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IL PIANO DI SICUREZZA6) Se dovesse ricominciare la violenza, si rivolgerebbe alla polizia? Con

un telefono in casa, oppure si può escogitare un segnale per avvertire i figli o i vicini di casa in modo che possano chiamare aiuto o la polizia?

7) Se ha necessità di allontanarsi temporaneamente, ha un posto dove andare?Aiutatela a valutare diversi posti dove andare in caso d’emergenza. Scrivete gli indirizzi e i numeri di telefono e raccomandatele di metterli in un luogo dove il partner non possa trovarli

8) Se deve scappare, quali sono le vie di fuga da casa?9) Ricordarle che durante un’aggressione violenta, la cosa migliore è

fare ciò che lei sente sia meglio in quel momento: a volte la cosa migliore è scappare, altre volte cercare di placare l’aggressore, oppure qualsiasi altra cosa funzioni in quel momento a proteggerla.

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IL PIANO DI SICUREZZA10) Se la donna sta progettando di lasciare il partner violento, considerate insieme i

seguenti punti:a) Come e quando può andarsene in modo sicuro? Ha un mezzo di trasporto? Di

quanto denaro può disporre? Ha un posto dove andare?b) Come si sente rispetto al chiamare la polizia in caso di bisogno?c) A chi dirà che se ne va, e a chi non dirà nulla?d) Cosa può fare lei e cosa possono fare gli altri perché il partner non la trovi?e) Di chi all’interno della sua rete di sostegno si fida abbastanza da rivolgersi per

ricevere protezione?f) Come potrà andare e tornare dal lavoro e/o accompagnare e prelevare le/i figli/e da

scuola senza correre pericolo?g) Quali risorse sociali/legali l’aiuteranno a sentirsi più sicura? Scrivete gli indirizzi e i

numeri di telefono e raccomandate alla donna di tenerli al sicuro dall’aggressore.h) Conosce il numero di telefono del centro antiviolenza più vicino?i) Cosa farebbe sentire lei e i/le suoi/sue figli/e più sicuri rispetto l’affido e il diritto di

visita?l) Pensa che un ordine di protezione sarebbe una soluzione per lei?

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Fabiana Cosa aver pronto da portare con sé in caso di fuga: 1) Passaporto, certificato di nascita (in originale o in copia) 2) Tesserino sanitario, eventuali sussidi /agevolazioni ricevute 3) Certificato di matrimonio, patente, libretto di circolazione 4) Numero di conto corrente, carte di credito, libretti di risparmio 5) Permesso di soggiorno 6) Medicinali e ricette 7) Certificato di separazione/divorzio o altri decreti del tribunale 8) Numeri di telefono e indirizzi di famigliari, amici, ecc. 9) Vestiti ed effetti personali suoi e delle/i figli/e 10) Chiavi di casa, dell’auto 11) Giocattoli preferiti delle/dei bambine/i, per metterli più a loro agio 12) Libri di scuola, ecc.