La valutazione delle azioni di valorizzazione dei beni ... · copertura del Colosseo rivista valori...

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Leopoldo Sdino*, Paolo Rosasco**, Fausto Novi***, parole chiave:Beni culturali immobili, Gian Luca Porcile**** criteri valutazione interventi, analisi multicriterio, confronto a coppie La valutazione delle azioni di valorizzazione dei beni culturali: il caso studio della copertura del Colosseo rivista valori e valutazioni n. 20 - 2018 95 La valutazione degli interventi sui beni immobili che appartengono al patrimonio culturale è un tema che è stato affrontato negli ultimi decenni da diversi autori. Diversamente dagli altri beni immobiliari, per quelli cul- turali non si può fare riferimento ai soli valori monetari ma comprendere anche quelli di non uso ed esistenza. Quan- do la valutazione ha come obiettivo quello di seleziona- re la soluzione progettuale o il modello gestionale da applicare sul bene (o complesso di beni), tra le tecniche di valutazione messe a disposizione dalla disciplina valu- tativa quelle che appartengono alla famiglia delle anali- si multicriterio bene si prestano alla risoluzione del pro- blema decisionale complesso. Una delle fasi più critiche in questo tipo applicazioni è la definizione dei criteri, ossia degli aspetti rilevanti rispetto ai quali sviluppare la valutazione; essi devono essere selezionati in relazione agli obiettivi della valutazione e ai valori culturali e stori- co-architettonici riconosciuti nel bene. Il presente contributo tratta dell’applicazione della tec- nica del confronto a coppie – derivata dalla metodolo- gia multicriterio dell’Analytic Hierarchy Process (AHP) ideata da Saaty – per la selezione e pesatura dei criteri rispetto ai quali valutare gli interventi sui beni culturali e storico-architettonici. Nello specifico, prendendo a riferimento uno dei beni culturali più rappresentativi – qual è l’Anfiteatro Flavio di Roma (Colosseo) – e ipotizzando la realizzazione di una sua copertura (su modello della copertura a velario presente originariamente), attraverso il coinvolgimento di un Panel di professionisti del settore e la tecnica del con- fronto a coppie sono stati selezionati i criteri rilevanti ai fini della valutazione delle possibili alternative (o solu- zioni) progettuali; questo al fine di determinare quali sono, nell’ambito della valutazione degli interventi sui beni immobili che appartengono al patrimonio cultura- le gli aspetti rilevanti rispetto ai quali scegliere le opzio- ni di intervento. Abstract 1. INTRODUZIONE Il presente lavoro nasce da una proiezione di studio svol- ta nel corso di una tesi di laurea in Architettura, immagi- nando che sia in fase di programmazione la realizzazione della copertura dell’anfiteatro Flavio di Roma, più comu- nemente chiamato Colosseo. Si tratta evidentemente di una sorta di provocazione culturale, che prende avvio dal- l’analoga questione che coinvolge al momento della ste-

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Leopoldo Sdino*, Paolo Rosasco**, Fausto Novi***,� parole chiave:Beni culturali immobili, Gian Luca Porcile**** criteri valutazione interventi, analisi multicriterio,

confronto a coppie

La valutazione delleazioni di valorizzazionedei beni culturali:il caso studio dellacopertura del Colosseo

rivista valori e valutazioni n. 20 - 2018 95

La valutazione degli interventi sui beni immobili cheappartengono al patrimonio culturale è un tema che èstato affrontato negli ultimi decenni da diversi autori.Diversamente dagli altri beni immobiliari, per quelli cul-turali non si può fare riferimento ai soli valori monetari macomprendere anche quelli di non uso ed esistenza. Quan-do la valutazione ha come obiettivo quello di seleziona-re la soluzione progettuale o il modello gestionale daapplicare sul bene (o complesso di beni), tra le tecnichedi valutazione messe a disposizione dalla disciplina valu-tativa quelle che appartengono alla famiglia delle anali-si multicriterio bene si prestano alla risoluzione del pro-blema decisionale complesso. Una delle fasi più critichein questo tipo applicazioni è la definizione dei criteri,ossia degli aspetti rilevanti rispetto ai quali sviluppare lavalutazione; essi devono essere selezionati in relazioneagli obiettivi della valutazione e ai valori culturali e stori-co-architettonici riconosciuti nel bene.Il presente contributo tratta dell’applicazione della tec-

nica del confronto a coppie – derivata dalla metodolo-gia multicriterio dell’Analytic Hierarchy Process (AHP)ideata da Saaty – per la selezione e pesatura dei criteririspetto ai quali valutare gli interventi sui beni culturali estorico-architettonici.

Nello specifico, prendendo a riferimento uno dei beniculturali più rappresentativi – qual è l’Anfiteatro Flaviodi Roma (Colosseo) – e ipotizzando la realizzazione diuna sua copertura (su modello della copertura a velariopresente originariamente), attraverso il coinvolgimento diun Panel di professionisti del settore e la tecnica del con-fronto a coppie sono stati selezionati i criteri rilevanti aifini della valutazione delle possibili alternative (o solu-zioni) progettuali; questo al fine di determinare qualisono, nell’ambito della valutazione degli interventi suibeni immobili che appartengono al patrimonio cultura-le gli aspetti rilevanti rispetto ai quali scegliere le opzio-ni di intervento.

Abstract

1. INTRODUZIONE

Il presente lavoro nasce da una proiezione di studio svol-ta nel corso di una tesi di laurea in Architettura, immagi-nando che sia in fase di programmazione la realizzazione

della copertura dell’anfiteatro Flavio di Roma, più comu-nemente chiamato Colosseo. Si tratta evidentemente diuna sorta di provocazione culturale, che prende avvio dal-l’analoga questione che coinvolge al momento della ste-

sura della stessa, l’Arena di Verona1, ma che, nelle intenzionidell’autrice della tesi (e dei suoi relatori), doveva rimanereall’interno del perimetro accademico, molto tollerante neiconfronti delle proiezioni, anche fantastiche, provenientidagli studenti.

Il caso studio del Colosseo è anche più smisurato, rispettoall’arena di Verona, per la sua centralità nel mondo, peressere affidato, nella sua cura quotidiana, ad un paese euna città che non danno la percezione dell’autorevolezzaed efficienza che una tale icona richiederebbe di fronte almondo.

Nello specifico, il lavoro si è pertanto mosso su due pianiapparentemente distanti tra loro: la valutazione scientificache vuole essere alla base di un’eventuale ipotesi che riguar-da la copertura del monumento e l’esplorazione degli aspet-ti culturali e politici, più che finanziari, che una tale ipote-si scatenerebbe e che sono da subito considerati come glielementi decisori fondamentali2.

Il lavoro, ovviamente, non fornisce soluzioni o suggeri-menti; si pone come limite dichiarato di progettare conrigore scientifico la possibile struttura del sistema di valu-tazione di un bene che non ha mercato, ben sapendo distar lavorando su un bene che non ci appartiene, di cuisiamo affidatari temporanei e di cui ci sfugge la grandez-za.

2. LA VALUTAZIONE DEI BENI IMMOBILICULTURALI

Le applicazioni valutative che hanno per oggetto i beniimmobili culturali possono essere distinte in funzione del-lo scopo della valutazione.

Quando l’obiettivo è quello di stimare il loro valore eco-

nomico, le valutazioni sono di tipo quantitativo-moneta-rio; i valori da ricercare (di uso diretto, di uso potenziale, diesistenza ecc.) e le metodologie da utilizzare sono sele-zionate in relazione alla tipologia del bene, allo scopo del-la stima nonché alla disponibilità dei dati ed informazioniche si hanno a disposizione (Mason, 2002; CHCfE, 2015;Fusco Girard e Nijkamp, 1997, 2005; Fusco Girard, 2000, 2001;Sirchia, 2000; Curto, 2003).

In assenza di domanda e offerta – quale è la condizioneche caratterizza i beni culturali immobili – le tecniche devo-no necessariamente rifarsi alla “ricostruzione” del merca-to stesso attraverso misure economiche dirette (ad esem-pio attraverso questionari rivolti agli utenti effettivi o poten-ziali) o indirette (costi viaggio, prezzi edonici, costi oppor-tunità). Le difficoltà in questo tipo di valutazioni sono ricon-ducibili essenzialmente alla raccolta dei dati utili per la rico-struzione del mercato, non sempre rappresentativi deglieffettivi valori attribuiti dagli utenti.

Le valutazioni monetarie possono anche riguardare la sele-zione di ipotesi (o alternative) progettuali di intervento ogestionali, messe a confronto – e quindi selezionate – inrelazione al miglior rapporto tra benefici e costi diretti eindiretti (Analisi Costi-Benefici). In questo caso il problemasi acuisce ancora di più perché la valutazione è sviluppataricorrendo ai “prezzi ombra” da associare agli input e out-put delle soluzioni progettuali; la conversione dei prezzi dimercato a valori economici porta facilmente a ipotesi astrat-te, non compiutamente verificabili e comprensibili da par-te della collettività (Lichfield et al., 1990, 1992). Anche i modelli economici d’ottimizzazione della scelta(o massimizzazione dell’obiettivo), quali le Analisi a MultiObiettivi - AMO, sviluppati nell’ambito delle teorie delbenessere e delle scelte collettive, non riescono a fornirestrumenti pienamente operativi al fine di attuare scelterazionali in una società complessa e, spesso, caratterizza-ta di posizioni culturali e interessi contrapposti, tanto piùse queste riguardano le diverse opzioni di utilizzo o d’in-tervento di beni di grande rilevanza culturale e iconografica(Rostirolla, 1992; Nijkamp e Rietveld, 1976). La critica mos-sa nei confronti di questi modelli è la difficoltà di tenerein considerazione l’interazione di tutti i possibili criteri edobiettivi dei diversi soggetti interessati.

Quando, invece, l’obiettivo non è quello di stimare valorieconomici ma ipotesi o scenari di intervento in ordine aun determinato obiettivo, le valutazioni sono di tipo nonmonetario. All’interno di queste ultime si distinguono leapplicazioni che hanno come finalità quelle di individuare,tra possibili opzioni o scenari alternativi d’intervento, quel-lo che meglio (o in modo “più soddisfacente”) permettedi raggiungere un prefissato obiettivo (di recupero, valo-rizzazione ecc.). Il quesito valutativo può essere affronta-to e risolto attraverso l’applicazione delle analisi multicri-terio (multicriteria analysis) una famiglia di metodologieche permettono di affrontare – e risolvere in modo razio-nale – problemi di scelta caratterizzati da una molteplicitàdi criteri ed obiettivi (Mason, 2002; Fusco Girard e Nijkamp,1997; Sirchia, 2000).

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1 Arena di Verona è stata oggetto di un concorso di progettazione,bandito nel 2016 dal Comune di Verona e concluso nel marzo 2017.Le proposte complessivamente presentate sono state 87; la vinci-trice della selezione è stata quella presentata dallo studio di inge-gneria tedesco Schlaich Bergermann and partners insieme con gliarchitetti del gruppo Gerkan Marg and partners. Il concorso siponeva l’obiettivo di individuare la migliore soluzione progettualedi copertura dell’Arena volta a potenziare la fruibilità specificata-mente per le attività di spettacolo e contestualmente conseguireil miglioramento dello stato di conservazione delle diverse com-ponenti architettoniche del bene (in particolare la cavea, i sotto-stanti voltati, gli arcovoli e i deambulatori) la cui principale criticitàè rappresentata dagli effetti di dilavamento e disgregazione mate-rica prodotti dalla percolazione delle acque meteoriche. Il pro-getto prevede una copertura removibile che permette tenere spet-tacoli in Arena anche nelle serate di maltempo.2 Nel corso della presentazione alla Commissione di laurea que-sti elementi culturali, anzi, di politica culturale, sono stati fatal-mente evidenziati in misura maggiore rispetto al contenuto scien-tifico del lavoro ed hanno altrettanto fatalmente acceso una discus-sione astutamente innescata dalla breve proiezione di tre intervi-ste: una ad un pacato e raffinato prof. Manacorda, l’altra ad unfurioso e agitato Sgarbi per concludere con un moderato inter-vento del prof. Della Torre.

La valutazione delle azioni di valorizzazione dei beni culturali:il caso studio della copertura del Colosseo

Queste tecniche, pur rinunciando al paradigmadell’”ottimo” verso quello del “compromesso accetta-bile” (o della “soluzione più soddisfacente”), possonoportare a risultati utili a orientare la scelta del deciso-re. Inoltre, quando la scelta riguarda beni di particolarerilievo, la presenza di una molteplicità di livelli decisio-nali, ciascuno con i propri obiettivi e posizioni talvoltapreconcette o conflittuali, rende difficile la possibilità difissare obiettivi e target in grado di contemperare tuttii fattori della scelta, se non attraverso l’utilizzo di tec-niche multicriterio in grado di valutare le diverse alter-native con lo stesso parametro di riferimento in modooggettivo attraverso la scomposizione degli obiettividella decisione (Nijkamp, 1977, 1979; Nijkamp, e Voogd,1979).

L’approccio valutativo di tipo multicriteriale è peraltro inlinea con le indicazioni del Ministero dei Beni e delle Atti-vità Culturali e del Turismo italiano - MIBAC (MIBAC, 2004)che, nel fissare le linee guida per la gestione di un beneculturale, propone di andare oltre la peculiarità del beneevolvendo verso il concetto di “sistema culturale”, attualeo potenziale, individuato all’interno di un contesto piùampio, e come tale, da definire ed analizzare da diversipunti di vista.

Nel caso di beni culturali fortemente iconografici, esiste,infatti, il rischio di sottostimare i valori di non uso che carat-terizzano tali beni e definire, a priori, regole di gestione ointervento conservative. Il progetto riguardante un beneculturale deve, per questo, garantire un sufficiente livellodi protezione dello stesso ma anche promuovere la suaintegrazione nei piani e programmi finalizzati alla sua valo-rizzazione e allo sviluppo del sistema economico, socialee culturale locale (Della Torre, 2010; Smith, 2006; Musso,2017; Ventura, 2016; Manacorda, 2016).

L’equilibrio tra conservazione e utilizzo deve essere in gra-do di ridurre l’eventuale rischio di deterioramento del beneculturale; secondo la metodologia del LAC (Limits of Accep-table Change), questo dipende da tre fattori: il valore delbene culturale; la pericolosità delle azioni umane che lointeressano; la vulnerabilità dell’ambiente in cui il bene sitrova:

Rischio = f (valore bene, pericolosità, vulnerabilità)

Tale metodologia, applicata perlopiù ai beni e alle risorseambientali caratterizzate da significativi flussi turistici, per-mette di stimare il numero massimo di visitatori che il beneè in grado di accogliere senza che questi determinino situa-zioni di rischio per lo stesso (quali, ad esempio, usura delbene ambientale ecc.) (Pedersen, 2002; Rogers et al. 2013;Frauman e Banks, 2011; Roman et al., 2007; Ahn e Shafer,2002; Cole et al., 1997).

3. LE ANALISI MULTICRITERIO PER LAVALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI SULPATRIMONIO CULTURALE

L’obiettivo di una analisi multicriterio non è quello di

determinare un valore espresso in termini monetari (d’u-so, di non uso, di esistenza ecc.) ma, in ordine ad un pre-fissato obiettivo (di conservazione del bene, di valoriz-zazione ecc.), individuare quale è la soluzione (proget-tuale, gestionale ecc.) più soddisfacente tra le diverse pos-sibili. Queste metodologie sono, inoltre, in grado di con-siderare i diversi aspetti del problema nella forma di cri-teri.

Rispetto alle tradizionali valutazioni economiche, quellemulticriterio sono quindi di natura multidimensionale,dove la scelta di una determinata opzione progettuale ogestionale non dipende da un’unica variabile (quale, adesempio, il costo di realizzazione dell’intervento), ma dadiversi fattori selezionati e introdotti nel processo valuta-tivo sotto forma di criteri.

Senza entrare nella descrizione delle diverse metodologiemulticriterio, per cui di rimanda ai lavori di Rietveld (1980),Nijkamp e Voogd (1981), Nijkamp (1989) e Voogd (1981,1983), gli elementi che entrano in gioco in questo tipo divalutazioni sono così schematizzabili:

• i decisori (stakeholders), che sono i soggetti interessatialla valutazione;

• i criteri, ovvero gli elementi di giudizio rispetto ai qualisono confrontate le soluzioni (o ipotesi) alternative ogget-to di valutazione;

• le preferenze, ossia il peso (importanza) attribuito a cia-scun criterio selezionato;

• le alternative, ovvero gli elementi (soluzioni progettuali,ipotesi gestionali ecc.) sottoposti a valutazione.

Dall’analisi dei principali casi studio rintracciabili nellaletteratura specializzata nazionale ed internazionale rela-tivi ad applicazioni delle metodologie multicriterio per lavalutazione di piani o la selezione di scenari (o ipotesi)d’intervento relativi a beni culturali e storico-architetto-nici (Tab. 1) emerge che una delle tecniche più frequen-temente utilizzata è l’Analytic Hierarchy Process (AHP)ideata alla fine degli anni ’70 del secolo scorso da Tho-mas Saaty (1980) o la sua evoluzione, l’Analytic NetworkProcess (ANP) (Saaty, 2005, 2016). L’AHP bene si presta,per la facilità che presenta nella strutturazione del pro-blema decisionale e nello sviluppo del calcolo matricia-le, a questo tipo di applicazioni. I criteri – rispetto ai qua-li sono valutate le alternative di intervento o gestionali –sono selezionati in relazione alla scala di applicazione(territoriale, urbana, edilizia), alle finalità della valuta-zione (selezione di scenari di valorizzazione, di destina-zioni d’uso ecc.) e, non ultimo, alla disponibilità dei datinecessari.

La pesatura dei criteri e la misura dell’impatto delle alter-native su ciascuno di essi si basa sullo strumento del con-fronto a coppie ideato da Saaty. Esso è sviluppato per mez-zo di una matrice quadrata di ordine n • n (dove n è il nume-ro degli elementi confrontati fra loro), detta “matrice delconfronto a coppie” (Fig. 1); prendendo a riferimento lapesatura dei criteri, il confronto prevede l’attribuzione diun punteggio tratto da una scala a nove punti secondo la

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prevalenza (o meno) di un criterio sull’altro rispetto all’e-lemento sovraordinato3. Una volta compilata la matrice quadrata del confronto acoppie il peso di ciascun criterio è dato dalla corrispon-dente componente normalizzata dell’autovettore princi-pale estratto dalla matrice.

Criterio 1 Criterio 2 Criterio 3 Criterio …. Criterio n

Criterio 1 1 a12 a13 a1… a1nCriterio 2 a21 1 a23 a2… a2nCriterio 3 a31 a31 1 a3… a3nCriterio … a…1 a…2 a…3 1 a…nCriterio n an1 an1 an1 an1 1

Figura 1 - Matrice del confronto a coppie per la pesatura deicriteri

4. IL CASO STUDIO

Il presente caso studio è stato sviluppato prendendo a rife-rimento uno dei più rappresentativi e visitati monumenti ita-liani, il Colosseo di Roma. La scelta del Colosseo è stata fat-ta per dare un riferimento al Panel di esperti coinvolti4rispetto al quale sviluppare le analisi. Inoltre, ai fini dellaselezione e ponderazione dei criteri rispetto ai quali valu-tare gli interventi su questa tipologia di beni, si è preso adesempio un intervento che potrebbe interessare il beneculturale quale la realizzazione di una nuova struttura acopertura dell’anfiteatro – che riprendesse l’originale ”vela-rium” – in modo da proteggerlo dagli agenti atmosferici epermetta la visita o la realizzazione di eventi culturali (qua-li mostre, spettacoli ecc.) anche in caso di condizioni meteo-rologiche avverse5.

Il tema è più che mai attuale anche in relazione al concor-so internazionale di progettazione – recentemente con-clusosi – per la selezione della migliore proposta proget-tuale inerente la copertura dell’Arena di Verona (Fig. 2).

4.1 Colosseo e coperture

Il Colosseo di Roma fu edificato in un’ampia area devasta-ta a seguito dell’incendio del 64 a.C. proprio dove sorgevala casa di Nerone a partire dal 72 d.C. per volere dell’im-peratore Vespasiano della dinastia dei Flavi (da qui il nomedi Anfiteatro Flavio) (Colagrossi, 1913; Tan et al., 2014; Guz-zo, 1986; Gabucci e Coarell, 1999; Luciani, 2000; Coarelli,2001; Rea, 2001; Alfano et al., 2015; Campioli et al., 2008).Inaugurato nell’80 d.C. sotto il governo di Tito (figlio diVespasiano) il Colosseo riunisce nella sua costruzione alcu-ne raffinatezze tecniche mai raggiunte prima, in particolarmodo il dispositivo impiegato per distendere il grande velo(velum), presente in quasi tutti gli Anfiteatri. Esso è statoper secoli oggetto di imitazione da parte di generazioni diarchitetti. L’Anfiteatro Flavio costituiva, in particolare, unrepertorio di ordini architettonici e di indicazioni per illoro utilizzo. Ancor più importante è stata l’influenza diun’altra caratteristica dell’edificio: la sovrapposizione degliordini ha infatti costituito un elemento ricorrente neglischemi compositivi delle facciate dei palazzi rinascimentali. Se l’esterno del Colosseo è una delle immagini che più hainfluenzato lo sviluppo dell’architettura a partire dal XVsecolo, la pianta ed il velario di copertura non troverannoun moderno corrispettivo fino all’età contemporanea.Anche nelle società di antico regime vi era la necessità diraccogliere in uno spazio coperto grandi folle di persone,tuttavia, più che in un edificio specifico, i cittadini si radu-navano in pubbliche piazze che non contemplavano la pos-sibilità di una copertura complessiva restando, di fatto, spa-zi urbani aperti.A partire dal XIX secolo, nel contesto della seconda rivo-luzione industriale e della crescita delle grandi metropoli,si sviluppa un nuovo bisogno di grandi superfici coperte siaper funzioni espositive che per proteggere gli spettatoridurante eventi teatrali o sportivi. I palazzi delle esposizio-ni e gli stadi costituiscono una casistica interessante riguar-

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3 A punteggio crescente corrisponde una crescente prevalenzadi un elemento rispetto all’altro in ordine all’elemento sovraor-dinato (per la pesatura dei criteri è l’obiettivo della valutazione);confrontando, ad esempio, il criterio 1 rispetto al criterio 2, se 1 pre-vale su 2 in ordine all’obiettivo, il punteggio attribuito al confrontoa coppie sarà un punteggio numerico intero compreso tra 2 e 9: se,viceversa, è il criterio 2 che prevale sul criterio 1, il punteggio attri-buito al confronto a coppie sarà un punteggio numerico frazionatocompreso tra 1/2 e 1/9); il punteggio 1 della scala di Saaty è inveceattribuito quando è riconosciuta una perfetta eguaglianza tra idue criteri confrontati ossia quando entrambi hanno la stessaimportanza ai fini del raggiungimento dell’obiettivo prefissato.Prendendo a riferimento il criterio 1, il suo peso sarà dato dallaprima componente dell’autovettore principale estratto dalla matri-ce del confronto a coppie, che si ottiene attraverso la formula: (1 • a12 • a12 • a1… • a1n)

1/n; una volta calcolati i pesi di tutti i cri-teri, si procede alla normalizzazione dividendo ciascuno per lasomma dei valori. Secondo questa procedimento di normalizza-zione, la somma dei pesi di tutti i criteri corrisponde all’unità (1). 4 Il Panel coinvolto è costituito da 62 tra studenti del 3° anno delCorso di Laurea triennale in Ingegneria Civile del Politecnico diMilano e 24 professionisti (architetti e ingegneri) che operano nelcampo della progettazione e direzione lavori sui beni architetto-nici e culturali.5 Si è quindi fatto riferimento ad una struttura che ripropone unnuovo velario con funzioni di protezione degli spazi aperti delColosseo e delle strutture murarie.

Figura 2 - Vista prospettica della soluzione progettuale di coper-tura dell’Arena di Verona selezionata (Studio Schlaich Berger-mann e partners)

La valutazione delle azioni di valorizzazione dei beni culturali:il caso studio della copertura del Colosseo

rivista valori e valutazioni n. 20 - 2018 99

Tabella 1 -Alcuni casi studio relativi ad applicazioni delle metodologie multicriterio a beni culturali

segue

Autore/i Anno Livello divalutazione

Obiettivivalutazione

Metodomulticriterio

Categoria deicriteri/indicatori Criteri

Bithas eNijkamp(1997)

1997 Territoriale

Piano di svilupposostenibile del patri-monio culturale diOlimpia (Grecia)

Matricidi impatto

AmbientaliEconomiciSociali

Qualità ambientaleReddito e occupazioneDistribuzione del reddito;Costi della politica ambientale

De Toro(1997)

1997 UrbanoRecupero e valoriz-zazione area Coro-glio (Napoli - Italia)

AnalyticHierarchyProcess(AHP)

Efficienza econo-micaEquità sociale

Tutela ambientale

Autofinanziamento; RicchezzaeconomicaPosti di lavoro; Dotazioneinfrastrutture;Domanda residenzialeValorizzazione paesaggistica;Aree verdi; Consumo di suolo

Ferretti eBizzarro(1997)

1997 UrbanoScelta destinazioned’uso insula CentroStorico di Napoli

AnalyticHierarchyProcess(AHP)

Economici

Socio-culturali

Ambientali

Costo intervento; Rapportoricavi/costi;Incidenza sullo sviluppo localeOccupazione; Tutela del valo-re storico;Utilità socialeImpatto sul terreno;Inquinamento

Giordano(1997)

1997 Urbano

Piano di RecuperoBorgo medioevale

di Maratea(Potenza Italia)

CommunityImpactEvaluation(CIE)

Storico-architetto-nici-ambientali

Economici

Sociali

Tutela dei valori architettonicie ambientaliSistemazione aree verdi; Tutela dell’immagine e delletradizioni;Miglioramento dell’accessibi-litàIncremento dei livelli occupa-zionali;Incremento valori immobiliMassimizzazione redditivitàinvestimentoAumento dell’offerta abitativa;Incremento del numero dioccupati;Eliminazione barriere architet-toniche

van Herwijnenet al.,(1997)

1997 TerritorialePiano di sviluppoisole Sporadi (Gre-

cia)

MCA+GIS

Sviluppo socio-economicoSviluppo ecologico

Uso del suolo

Ambiente marino

PIL; Crescita reddito; DisoccupazioneEmissioni; Rifiuti; Congestio-ne; Smaltimento acqueUso del suolo; Diversificazio-ne uso del suolo;Vegetazione naturaleProtezione fauna marina;Pesca sostenibile;Qualità del mare

Massimo D.E.(1997)

1997 Urbano

Progetto di restauromonumentale

Castello di Nicastro(Lamezia Terme

Italia)

Metodo diRegime

Culturali-storico-architettonici

Economici

Incremento della fruizione;Integrazione con un itinerariotematico; Conservazione del-l’integrità storico-artisticaCapacità di autofinanziamen-to; Rischio

rivista valori e valutazioni n. 20 - 2018100

segue

Autore/i Anno Livello divalutazione

Obiettivivalutazione

Metodomulticriterio

Categoria deicriteri/indicatori Criteri

Nijkamp eArtuso(1997)

1997 Urbano

Selezione del pianodi sviluppo delcentro Storico diBassano del Grappa(Vicenza - Italia)

Metodo diRegime

Riqualificazionefunzionale area

Valorizzazioneeconomica area

Miglioramentolivello di urbaniz-zazione

Valorizzazioneambientale

Funzione residenziale; Fun-zione terziaria;Funzione culturaleValorizzazione immobiliare;Valorizzazione commerciale;Valorizzazione socio-econo-micaServizi pubblici ricreativi; Ser-vizi pubblici di sostegnoConservazione e restauroimmobili con valore storico;Conservazione valori esteticidell’ambito urbano;Integrazione con il CentroStorico della città

Fusco Girard eDe Toro(2007)

2007 Urbano

Masterplan per ilComune di

S. Marco dei Cavoti(Benevento - Italia)

AnalyticHierarchyProcess

(AHP) + GIS

GeomorfologiaRisorse naturali epaesaggioTerritorio urbaniz-zato

Geologia; MorfologiaRisorse naturali; Paesaggio

Sistemi a rete; Consumo disuolo

Dutta e Husain(2009)

2009 UrbanoValutazione di 69siti culturali

a Calcutta (India)

Multi-CriteriaDecisionAnalysis(MCDM)

Culturali/storici

Architettonici

Sociali

Valore storico; Valore sociale-culturaleValore architettonico; Segni dideterioramento beneAccessibilità; Integrità; Utiliz-zabilitàOpinione pubblica locale;Risposta locale

Giove e Rosato(2010)

2010337 dimore storiche

presnti nellaRegione Veneto

MCDMMetodo diChoquet

Posizionali

EdiliziEconomici

Qualità del conteso; localizza-zioneFlessibilità edificioSviluppo economico

Wang e Zeng(2010)

2010 Edilizio

Progetto direcupero edificiostorico a Taipei

(Cina)

ANP+

Delphi

Culturali

Economici

Architettonici

AmbientaliSocialiContinuità degliaspetti

Valore storico; Valore artistico;Integrità e/o autenticitàPotenziale mercato; Risorsefinanziarie; Investimento ini-ziale e futuro; Profitto; Esen-zioni fiscaliCondizioni fisiche dell’edifi-cio; Caratteri architettoniciCaratteristiche del sito; Valoredel contesto; Uso del suoloValore sociale; Incrementodella consapevolezza pubblicaAdeguata protezione e gestio-ne del sistema; Sostenibilitàculturale

Fuentes(2011)

2011 Edilizio

Selezione del piùrappresentativoedificio dell’archi-tettura tradizionalelocale nella Provin-cia di Soria (Spagna)

MCDM

Contesto

Economici-sociali-legali

Localizzazione; Accessibilità;Valore del paesaggio; Servizi; Spazio circostante;Tipologia insediamentoInteresse sociale; Proprietà;Condizioni legali edificio

La valutazione delle azioni di valorizzazione dei beni culturali:il caso studio della copertura del Colosseo

rivista valori e valutazioni n. 20 - 2018 101

Autore/i Anno Livello divalutazione

Obiettivivalutazione

Metodomulticriterio

Categoria deicriteri/indicatori Criteri

Valori edificio

Caratteristichemorfologiche

Condizioni gene-rali dell’edificio

Valore architettonico; Valorestorico; Altri valoriDimensione; Forma; Numeropiani; Aperture; Spazi specia-liz.Condizioni strutturali e statomanutentivo

Giove et al.(2011)

2011 Edilizio

Valutazione dellasostenibilità delprogetto di

restauro e riusodell’arsenale diVenezia (Italia)

Metodo diChoquet

SostenibilitàintrinsecaSostenibilità delcontesto

Fattibilità economi-ca-finanziaria

Reversibilità; Versatilità;InvasivitàQualità del paesaggio; Perce-zione del recupero; Impattisul traffico; Economia localeRicavi attesi

Cerreta et al.(2012)

2012 Territoriale

Scelta scenario direcupero lineaferroviaria storicaBenevento -Rocchetta

S. Antonio (Italia)

AnalyticHierarchyProcess

(AHP) + GIS

Sociali

Economici

Ambientali

Popolazione; Occupazione;Patrimonio intangibileRete ferroviaria; Mobilità loca-le; Economia e produzioneIdrosfera; Geosfera; Patrimo-nio culturale

Ferretti et al.(2014)

2014 Edilizio

Progetto riusoedificio storicoa Caselle

(Torino - Italia)

Modelloadditivo

(sommatoriapesata)

Ambientali/paesag-gisticiEconomiciUrbanisticiEdilizi/architettoni-ci

Qualità del contesto; Accessi-bilitàAttività economiche insediateAccessibilitàFlessibilità edificio; Conserva-zione edificio

Napoli eSchilleci(2014)

2014 Urbano

Scelta pianointervento areaurbana a Palermo

(Italia)

CostiBenefici-Analisi delrischio(BOCR)+ AnalyticNetworkProcess(ANP)

Servizi culturaliPaesaggio urbano

Sociali

Servizi culturali; Aree verdiInterventi di restauro delpatrimonio culturale; Qualitàdegli spazi pubbliciSocial housing; Partecipazio-ne sociale a progetti di rinno-vamento

Oppio et. al.(2015)

2015Territorialee edilizio

Selezione distrategie per ilrecupero e la

valorizzazione deicastelli della Valled’Aosta (Italia)

AnalyticNetworkProcess(ANP)

Sociali

CulturaliTerritoriali

Paesaggistici

EconomiciSociali-culturali

Iniziative, Vitalità; Orgogliodella popolazione; Dinamicademografica; Tasso di ricam-bio; Basso interesse verso glieventi; Relazioni tra turismo eresidenti localiDistribuzione eventi; Pro-grammazione degli eventiCaratteristiche territoriali del-la regione (accessibilità ecc.)Percorsi pedonali, Presenza dizone di interesse naturalisticoRicavi da biglietti, Redditoritraibile ecc.Residenti danneggiati/ nondanneggiati, Valore culturale

do alla copertura di grandi spazi, tuttavia le differenze tec-nologiche dovute all’utilizzo preferenziale di strutturemetalliche o in cemento armato rendono il velario delColosseo una fonte d’ispirazione piuttosto incerta. D’altraparte le moderne tensostrutture verranno generalmenteelaborate in un contesto distante da un’impostazione cul-turale di matrice storicista.Tra le grandi coperture di edifici a pianta circolare si tro-vano poi alcuni dei capolavori architettonici e ingegneristicidel XX secolo. La realizzazione di una simile struttura acoronamento del Colosseo si troverebbe quindi tra dueordini di riferimenti: la riproposizione dell’originale velarioe il richiamo ad opere fondamentali per lo sviluppo del-l’architettura contemporanea quali, giusto per citare alcu-ni esempi romani, le coperture del Palazzo e del Palazzet-to dello Sport di Roma di Pier Luigi Nervi. Vi sarebbe poi una terza fonte di ispirazione costituita daimigliori esempi di strutture analoghe progettate o realizzatein tempi recenti. Queste tre opzioni troverebbero certa-mente una diversa accoglienza a seconda delle sensibilitàindividuali e degli ambiti culturali delle singole personeintervistate. Un’indagine storica preliminare ad un’analisimulticriteria si troverebbe quindi di fronte alla sfida di dovertenere in conto la storia del monumento nel suo complesso,senza trascurare le relazioni complesse con i diversi concettidi modernità e con i bisogni e le richieste della società con-temporanea.Analizzando la situazione attuale, ed in particolare le strut-ture realizzate negli ultimi decenni, è possibile infatti nota-re come la realizzazione di grandi coperture risponda anecessità che trovano, nella società contemporanea, unospazio crescente. Oltre alla costruzione di nuovi edificivengono, quindi, avanzate proposte di trasformazione dicomplessi edilizi già esistenti. Nei decenni passati questanecessità ha fatto percepire come legittima una profondaalterazione di strutture, come ad esempio di stati dedicatial gioco del calcio, che pure presentavano qualità, anchenotevoli, dal punto di vista architettonico e compositivo.Una lunga tradizione culturale ha abituato la nostra sensibilitàa mettere in relazione il valore di un bene culturale con la suaantichità. Se uno stadio costruito nella prima metà del nove-cento può, quindi, essere alterato o ricostruito senza che sivenga ad alimentare un dibattito particolarmente acceso,un edificio ‘antico’ pone indubbiamente maggiori proble-mi. Tuttavia, nel caso venisse rispettata un’assoluta reversi-bilità dell’intervento l’eventuale copertura dovrebbe confi-gurarsi come una ‘teca’ a protezione dell’edificio più checome una trasformazione dello stesso; ad esserne alteratasarebbe, quindi, più l’immagine che la costruzione stessa. La copertura verrebbe soprattutto a configurare una nuo-va immagine del Colosseo che andrebbe inevitabilmentea ridefinire la riconoscibilità del monumento.È, a questo punto, interessante notare che l’attuale ‘valoreiconico’ del Colosseo è legato ad una configurazione checomprende lo ‘sperone’ realizzato nel XIX secolo da Giu-seppe Valadier. Il taglio inclinato che definisce l’alternanzatra gli anelli interni ed esterni dell’edificio è diventato un ele-

mento grafico che contraddistingue pressoché la totalità deinumerosissimi casi in cui l’edificio è utilizzato come simboloo come logo.

Nell’attuale immagine del Colosseo non prevale, quindi,il lato in cui l’edificio è maggiormente conservato ma, para-dossalmente, quello in cui i restauri ottocenteschi ne han-no determinato una forma più articolata e riconoscibile. Sipuò affermare, in sintesi, che nelle rappresentazioni popo-lari e commerciali l’immagine attualmente più rappresen-tativa è quella del Colosseo del Valadier più che quella del-l’edificio di Vespasiano e Tito.

In conclusione, il Colosseo presenta caratteristiche uni-che, tali da renderlo particolarmente interessante comecaso di studio in riferimento al panel di esperti coinvolti.L’indagine, in particolare, può fornire un panorama del-l’atteggiamento di diverse categorie di professionisti neiconfronti del tema trattato. Infatti, il rapporto con la storiadei settori professionali legati alla costruzione e della cul-tura architettonica nel suo complesso può mutare profon-damente nel corso del tempo.

Lo storicismo ottocentesco, ad esempio, appariva supera-to ad un esponente del movimento moderno quanto laprassi degli ‘sventramenti’ dei centri storici appare oggialiena al nostro modo di concepire le trasformazioni urba-ne.

Questo tipo di analisi possono quindi costituire un nuovotipo di fonti per la storia culturale della disciplina. Infatti, difronte ad una sensibilità che può mutare anche piuttostorapidamente, le informazioni raccolte con un’analisi mul-ticriteria potranno fornire, soprattutto se ripetute nel tem-po, uno spaccato interessante per comprendere la rela-zione tra la società, i professionisti e il tema dell’utilizzo edella tutela degli edifici storici in un dato periodo.

4.2 La selezione dei criteri di valutazione e la loroponderazione

Per essere applicata in modo significativo, la tecnica delconfronto a coppie deve essere strutturata secondo unpreciso obiettivo: nella fattispecie, la selezione dei criteri ela loro successiva pesatura è stata sviluppata indicando, aciascun componente del Panel, un preciso quesito-obiet-tivo e precisamente: “prendendo a riferimento un bene cul-turale immobile e un’ipotesi di un intervento che ha comeobiettivo la valorizzazione funzionale, culturale ed econo-mica ecc. - ad esempio la realizzazione di un nuovo velariumdi copertura al Colosseo di Roma - quali sono i criteri chedovrebbero essere considerati ai fini della selezione dellemigliori soluzioni progettuali e gestionali?”. La valutazione si è articolata secondo due livelli, ciascunocaratterizzato da una successiva fase di ponderazione:

1. il primo livello della valutazione ha avuto come obietti-vo quello di individuare le categorie (o gruppi) di criterie di valutare l’importanza (peso) che le stesse hanno nel-l’individuazione della soluzione progettuale più soddi-sfacente;

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La valutazione delle azioni di valorizzazione dei beni culturali:il caso studio della copertura del Colosseo

2. il secondo, invece, di individuare, all’interno di ciascungruppo, i singoli criteri rispetto ai quali valutare gli inter-venti sui beni culturali immobili.

Ciascun gruppo di criteri - così come ciascun criterio - èstato quindi ponderato attraverso la tecnica del confrontoa coppie derivato dall’AHP.

Diversamente dalla scala utilizzata da Saaty che prevedepunteggi da 1 a 9, nel caso studio in oggetto è stata utilizzatauna variante del procedimento attribuendo – ai confrontia coppie - punteggi da 1 a 4, rimodulando pertanto i giudi-zi attribuiti da Saaty6. In particolare, attraverso l’utilizzo delsoftware di calcolo Excel, si sono compilate le matrici delconfronto a coppie ed estratti gli autovettori successiva-mente standardizzati.

L’individuazione prima dei gruppi e poi dei singoli criteri èavvenuta attraverso la tecnica del braistorming7 guidatadagli autori relativamente alla definizione di possibili sce-nari di intervento sui beni culturali e storico-architettoni-ci e facendo riferimento, come esempio di intervento, allacopertura del Colosseo. In particolare – sulla base dellaconfigurazione di possibili tipologie di intervento (con-servazione, valorizzazione economica ecc.) e prendendo ariferimento l’esempio della copertura del Colosseo – inuna prima fase si sono individuati i gruppi (o categorie) dicriteri significativi8.

Relativamente invece ai singoli criteri, questi sono statiindividuati a partire dai gruppi individuati nella preceden-te fase e facendo sempre riferimento, come esempio ditipologia d’intervento, alla copertura del Colosseo.

All’interno di ciascuna categoria, ciascuno componentedel Panel ha quindi individuato una serie di criteri variabi-li da 4 a 6. A partire da questi, in una successiva fase, sonostati quindi confrontati fra loro in ordine al significato ealle finalità definendo quindi 12 criteri definitivi9.

5. RISULTATI

Nella prima fase di selezione delle categorie di criteri rispet-to ai quali valutare gli interventi, il Panel ha individuato iseguenti quattro gruppi:

1. Storico-architettonici, relativi ai valori storici, architetto-nici, culturali che caratterizzano il bene (o complesso dibeni);

2. Ambientali, relativi ai valori ambientali e paesaggisticidell’ambiente circostante il bene culturale (immobile),sia esso naturale (es.: parco) che costruito (es.: centrostorico);

3. Sociali, inteso come insieme dei valori e caratteri dellapopolazione (o comunità) che vive o risiede nell’am-biente circostante al bene in oggetto;

4. Economici, relativi ai valori economici associati al beneculturale, sia diretti (valore economico del bene e ricavidalle visite e/o dalle attività che possono essere ospitatenel bene) che indiretti, in termini di ricadute generatedalla presenza del bene sul territorio (spesa turisticaecc.).

Attraverso la tecnica del confronto a coppie, i componen-ti del Panel hanno quindi ponderato l’importanza di cia-scun gruppo, attribuendo maggior peso a quello degli “Sto-rico-architettonici” (30,7%) quindi a quello degli “Ambien-tali” (24,8%) ed “Economici” (24,6%); il gruppo dei criteri“Sociali” risulta, invece, quello con minore importanza nel-la valutazione degli interventi sui beni culturali (19,9%) (Fig. 3).

Relativamente invece ai singoli criteri, quelli selezionati all’in-terno dei 4 gruppi risultano complessivamente 12 (Fig. 4).

I criteri che hanno maggior peso sono il “Contenimentodei fenomeni di degrado” (11,8%), il “Contenimento del-l’inquinamento ambientale” (10,5%) e il “Rispetto dei carat-teri storico-architettonici del bene” (10,1%); il criterio che,invece, ha minor importanza è quello relativo alla ”Costru-

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6 In particolare: al punteggio 1 corrisponde uguale importanza; alpunteggio 2 corrisponde una moderata prevalenza; al punteggio3 una forte prevalenza; al punteggio 4 una estrema prevalenza.7 Il metodo usato nel campo della pubblicità, dell’analisi del valo-re ecc., permette la ricerca della soluzione di un dato problemaattraverso sedute intensive di dibattito e confronto delle idee e del-le proposte espresse liberamente dai partecipanti.8 In particolare, ai membri del Panel è stato chiesto di pensare eindicare quali sono gli aspetti che devono essere considerati quan-do si intende intervenire su di un bene (immobile) culturale inuno scenario di conservazione/valorizzazione/rifunzionalizza-zione. 9Questa fase di “omogeneizzazione” si è resa necessaria in quan-to alcuni criteri erano stati definiti diversamente dai componen-ti del Panel ma indicavano un aspetto già selezionato preceden-temente.

Figura 3 - Gruppi di criteri e peso % medio

zione del partenariato pubblico-privato” (5,0%) apparte-nente al gruppo dei criteri “Sociali”.I risultati confermano quanto emerso per i singoli gruppi:nella valutazione degli interventi che interessano i beniculturali immobili, secondo i componenti del Panel la mag-giore attenzione deve essere posta verso gli aspetti legatialla conservazione del bene e dei suoi valori storico-archi-tettonici.

6. CONCLUSIONI

Il tema della valutazione nell’ambito dei programmi di uti-lizzo e conservazione dei beni culturali immobili e degliinterventi volti a una loro valorizzazione è un tema più chemai attuale anche in relazione alle nuove politiche di gestio-nali attuate dal MIBAC e dalle pubbliche amministrazionilocali.I risultati ottenuti, sebbene necessitino di ulterioriapprofondimenti connessi soprattutto alla consistenza ealla composizione del Panel, evidenziano l’importanza diquesto tipo di analisi volte alla individuazione degli aspet-ti rilevanti rispetto ai quali sviluppare la valutazione degliinterventi.Diversamente dagli altri beni immobiliari “ordinari”, quel-li culturali, infatti, sono caratterizzati da utilità che vannooltre il mero valore d’uso diretto quantificabile in terminimonetari. Si deve, per questo, fare riferimento a valori dinon uso, di esistenza, correlati ai valori storici e culturaliriconoscibili.Quando l’obiettivo è quello di selezionare la migliore solu-zione progettuale volta alla conservazione e valorizzazio-

ne, diventa fondamentale poter definire gli aspetti rilevantirispetto ai quali sviluppare la valutazione. Essi permettono di definire una “griglia” oggettiva rispettoal quale sviluppare le analisi e definire gli impatti e gli effet-ti delle soluzioni progettuali e/o gestionali; essa costitui-sce un valido strumento in grado di supportare il decisorenella risoluzione del problema decisionale.Ovviamente, i criteri potranno essere ponderati diversa-mente a seconda degli obiettivi della valutazione, even-tualmente costituendo specifici panel di portatori di inte-resse, anche per verificare la varianza dei risultati in base aidiversi obiettivi perseguibili.Secondo il Panel di esperti preso a riferimento per l’inda-gine, gli aspetti - nella forma di criteri - che devono essereconsiderati per la valutazione degli interventi sono innan-zitutto quelli legati alla conservazione dei valori storico-architettonici e quelli ambientali; gli aspetti economici lega-ti alla sostenibilità dell’intervento sono “solo” al terzo postoa dimostrazione della maggiore attenzione verso gli aspet-ti legati alla conservazione dei valori del bene culturale. Relativamente invece ai singoli criteri, il contenimento deifenomeni di degrado e dell’inquinamento ambientale sonoquelli che risultano di maggior peso; il primo fa riferimen-to al bene, il secondo all’impatto della soluzione progettualesull’ambiente circostante.Il caso studio del Colosseo presenta caratteristiche uni-che, tali da renderlo particolarmente interessante comecaso di studio in riferimento al Panel di esperti coinvolti.L’indagine ha altresì fornito un panorama dell’atteggia-mento di diverse categorie di soggetti (professionisti ecc.)nei confronti del tema trattato.

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Figura 4 -Criteri e peso percentuale (%) medio

La valutazione delle azioni di valorizzazione dei beni culturali:il caso studio della copertura del Colosseo

Questo tipo di analisi forniscono altresì interessanti indi-cazioni per la storia culturale della disciplina. Infatti, difronte ad una sensibilità che può mutare anche piuttostorapidamente, le informazioni raccolte potranno fornire,soprattutto se ripetute nel tempo, uno spaccato interes-sante per comprendere la relazione tra la società, i profes-sionisti e il tema dell’utilizzo e della tutela degli edifici sto-rici in un dato periodo.

Si segnala che i quattro gruppi di criteri individuati dal Panel

sono allineati alla ricerca Cultural Heritage Counts for Euro-pe (CHCfE, 2015) che pone il patrimonio culturale al centrodell’attivazione di politiche virtuose nei diversi ambiti eco-nomici, sociali, culturali e ambientali (Fig. 5).

Si tratta della rivisitazione della nota schematizzazione del-la sostenibilità, alla quale è aggiunto, per la peculiarità deibeni in oggetto di valutazione, il criterio “culturale” e doveil sistema della cultura rappresenta una efficace politica disviluppo sostenibile.

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Figura 5 -Azioni di valorizzazione del patrimonio culturale e ambiti di impatto (CHCE)

* Sdino Leopoldo, Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (ABC), Politecnico di Milano,Milano.

E-mail: [email protected]

** Rosasco Paolo, Dipartimento Architettura e Design (dAD), Scuola Politecnica, Università di Genova, Genova.E-mail: [email protected]

*** Novi Fausto, Dipartimento Architettura e Design (dAD), Scuola Politecnica, Università di Genova, Genova.E-mail: [email protected]�**** Porcile Gian Luca, Dipartimento Architettura e Design (dAD), Scuola Politecnica, Università di Genova, Genova.E-mail: [email protected].

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