La traduzione dei linguaggi specialistici in e dal romeno ... · metatestuale, semantica o...

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1 La traduzione dei linguaggi specialistici in e dal romeno e italiano Otilia Doroteea Borcia Facoltà di Lingue e letterature straniere, Università Cristiana “Dimitrie Cantemir”, Bucarest (Romania), [email protected] Citation: Borcia, Otilia Doroteea (2009), “La traduzione dei linguaggi specialistici in e dal romeno e italiano”, mediAzioni 7, http://mediazioni.sitlec.unibo.it, ISSN 1974-4382. Parole chiave: variazione diafasica, “ancore di salvataggio”, polisemia, cambiamento del codice - sottocodice, traducibilità. Riassunto: Il lavoro evidenzia alcuni aspetti lessico-grammaticali specifici della traduzione dei linguaggi specialistici tra la lingua romena e la lingua italiana, legati sia al tipo di traduzione – testuale o metatestuale, semantica o comunicativa – sia al rapporto in cui i due testi a contatto si trovano con la lingua comune. La conversione linguistica operata durante la traduzione dipende dalle peculiarità del linguaggio (tecnico, scientifico, culturale-artistico, ecc.) al quale appartiene l’originale e la scelta del traduttore di uno dei termini dal lemma di un dizionario sarà determinata dal rapporto omologia / analogia che egli farà come mediatore tra le lingue e culture a contatto. Nell’articolo sono proposti alcuni esempi di traduzione relativi ai sottocodici politico, economico, medico ed elettro-meccanico, seguiti dall’analisi di testi originali e tradotti, del linguaggio specialistico e della lingua comune. Vengono accennate le soluzioni traduttive trovate dal punto di vista formale e contenutistico (l’uso delle forme verbali e non verbali, d’aggettivi o nomi preceduti da preposizioni, ed altre, nella lingua d’arrivo). Il testo di partenza è considerato dal punto di vista dell’invarianza semantica e pragmatica e del suo potenziale di “traducibilità”. Come problema epistemologico, questa spiega l’eventuale grado superiore di difficoltà di un testo la cui aderenza non è perfetta rispetto alla lingua standard, nonostante l’esistenza di dizionari di specialità. La traducibilità è condizionata anche della presenza di calchi e prestiti da lingue diverse, specialmente dall’inglese – lingua della computerizzazione. Sono presentati casi di mutamento semantico nel testo tradotto, dovuti alla presenza di sinonimi e polisemantici. Con un’ottima padronanza della lingua straniera il traduttore – che rappresenta un ponte anche tra due culture e civiltà – dovrà saper utilizzare le cosiddette “ancore di salvataggio” per esprimere nozioni a volte difficilmente trasportabili nella nuova lingua.

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La traduzione dei linguaggi specialistici in e dal romeno e

italiano

Otilia Doroteea Borcia

Facoltà di Lingue e letterature straniere, Università Cristiana “Dimitrie

Cantemir”, Bucarest (Romania), [email protected]

Citation: Borcia, Otilia Doroteea (2009), “La traduzione dei linguaggi specialistici in e dal romeno e italiano”, mediAzioni 7, http://mediazioni.sitlec.unibo.it, ISSN 1974-4382.

Parole chiave: variazione diafasica, “ancore di salvataggio”, polisemia, cambiamento del codice -

sottocodice, traducibilità.

Riassunto: Il lavoro evidenzia alcuni aspetti lessico-grammaticali specifici della traduzione dei linguaggi

specialistici tra la lingua romena e la lingua italiana, legati sia al tipo di traduzione – testuale o

metatestuale, semantica o comunicativa – sia al rapporto in cui i due testi a contatto si trovano con la

lingua comune. La conversione linguistica operata durante la traduzione dipende dalle peculiarità del

linguaggio (tecnico, scientifico, culturale-artistico, ecc.) al quale appartiene l’originale e la scelta del

traduttore di uno dei termini dal lemma di un dizionario sarà determinata dal rapporto omologia / analogia

che egli farà come mediatore tra le lingue e culture a contatto. Nell’articolo sono proposti alcuni esempi di

traduzione relativi ai sottocodici politico, economico, medico ed elettro-meccanico, seguiti dall’analisi di

testi originali e tradotti, del linguaggio specialistico e della lingua comune. Vengono accennate le soluzioni

traduttive trovate dal punto di vista formale e contenutistico (l’uso delle forme verbali e non verbali,

d’aggettivi o nomi preceduti da preposizioni, ed altre, nella lingua d’arrivo). Il testo di partenza è

considerato dal punto di vista dell’invarianza semantica e pragmatica e del suo potenziale di “traducibilità”.

Come problema epistemologico, questa spiega l’eventuale grado superiore di difficoltà di un testo la cui

aderenza non è perfetta rispetto alla lingua standard, nonostante l’esistenza di dizionari di specialità. La

traducibilità è condizionata anche della presenza di calchi e prestiti da lingue diverse, specialmente

dall’inglese – lingua della computerizzazione. Sono presentati casi di mutamento semantico nel testo

tradotto, dovuti alla presenza di sinonimi e polisemantici. Con un’ottima padronanza della lingua straniera

il traduttore – che rappresenta un ponte anche tra due culture e civiltà – dovrà saper utilizzare le

cosiddette “ancore di salvataggio” per esprimere nozioni a volte difficilmente trasportabili nella nuova

lingua.

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1. Peculiarità dei linguaggi degli “addetti del lav oro”

Definiti come “sottosistemi linguistici enumerabili caratterizzati da lessici

specialistici (nomenclature, tassonomie, tecnicismi specifici) che appartengono

a vari mestieri ed attività umane (medicina, agricoltura, edilizia, linguistica,

pesca, zoologia, sport, politica, ecc.)” (Sălişteanu 2002: 62) i linguaggi

specialistici sono adoperati in genere dagli utenti delle singole professioni, i

cosiddetti “addetti ai lavori”. Se la sintassi e la grammatica dei linguaggi

specialistici sono in genere quelle della lingua comune, i loro costrutti

prevalentemente paratattici e l’eccessivo “stile nominale” li contraddistinguono

da quest’ultima (Berruto 1993: 39). Nella morfologia si evidenzia la creazione di

parole per suffissazione, con suffissi specifici per le singole discipline:

Italiano Romeno MEDICINA -ite, -gia: rinite, nevralgia -ita, -gie: rinita, nevralgie CHIMICA -ato, -ico: nitrato, inorganico -at, -ic: nitrat, anorganic ECONOMIA -ale, -ario: commerciale, bancario -al, -ar: comercial, bancar

Tabella 1: Termini scientifici creati con suffissi specifici in italiano e in romeno

Oggi molti termini dei linguaggi settoriali penetrano nella giornalistica e nella

pubblicità – che hanno le loro peculiarità linguistiche – perché le informazioni

che queste usano provengono da tutte le attività. Variazioni diafasiche1 dei

codici nazionali, i linguaggi settoriali sono mutazioni “funzionali-contestuali”,

perché dipendono dalla situazione effettiva dell’atto di comunicazione, dal tipo

d’argomento del messaggio e dal rapporto stabilito tra gli interlocutori (Grassi et

al. 1997: 170).

2. Prestiti e calchi nella decodifica dei sottocodi ci settoriali

Elemento principale dell’identità nazionale e culturale, la lingua è un organismo

vivo, in continua evoluzione, che si arricchisce con acquisizioni dagli altri codici

nazionali con i quali stabilisce contatti, conservando le strutture linguistiche già

1 Dal greco diá (“attraverso”) = differenza e phásis = “voce”.

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esistenti, ma cambiandone alcuni elementi lessicali e grammaticali sotto

l’influsso di queste influenze.

Come tutte le lingue moderne, il romeno è sempre un organismo vivo, in

continua trasformazione. A differenza dell’italiano, che ha vari dialetti, il romeno

ha solo regionalismi, poco frequenti nella lingua standard, a causa della forma

letteraria diffusasi con la scuola e i mass media. La lingua comune si trova in

rapporto d’interferenza con i linguaggi settoriali, soprattutto al livello lessicale.

La traduzione di questi linguaggi è molto importante ed utile nella società

attuale, in cui le attività produttive si esprimono in più lingue, negli stessi o in

simili termini, formule ed equazioni che appartengono a nuove scienze, come la

statistica; parole coniate in una certa lingua sono totalmente o parzialmente

tradotte nella lingua d’arrivo, o assimilate come realia, per agevolare la

comunicazione tra codici diversi.

La trasposizione dei sottocodici lavorativi nelle lingue straniere diventa un

problema che supera la semplice relazione di decodifica dell’atto traduttivo,

ossia la comprensione del testo originale in vista della sua conversione nella

lingua d’arrivo (LA), perché non è facile stabilire un rapporto di parità semantica

tra le terminologie specifiche delle lingue. È il caso del sottocodice economico-

finanziario, con terminologia a volte simile in più codici nazionali, perché

proveniente dal francese o dall’inglese (per lettere commerciali, circolari, bilanci,

contratti, accrediti, corrispondenza e documenti aziendali). Eccone un esempio:

Italiano Inglese Romeno

fattura proforma proforma invoice factura pro forma bonifico bancario money transfer transfer bancar

Tabella 2: Documenti bancari italiani e rispettivi equivalenti in inglese e romeno

L’uso in romeno di certi prestiti o calchi dall’inglese come money transfer o

proforma invoice è una caratteristica nelle pratiche di alcune banche, dove si

preferisce questa nomenclatura soprattutto nei rapporti con clienti stranieri. È

come l’uso in quasi tutte le lingue di computer e file, che hanno trovato

resistenza solo nel codice francese, con ordinateur e fichier.

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Un altro aspetto importante del linguaggio di specialità è legato alla sua alta

“flessibilità semantica”, o possibilità di usare alcuni dei sinonimi e dei

polisemantici del codice comune. La forza espressiva della lingua si deve

all'esistenza di molti sinonimi per certe parole usuali, come: ingrandire,

crescere, accrescere, aumentare, ampliare, incrementare, elevare, che trovano

in romeno i corrispondenti lessicali a creşte, a (se) mări, a se amplifica, a spori,

a ridica, usati non sempre negli stessi contesti; se in romeno, “temperatura

creşte” (= “cresce”), in italiano “la temperatura sale”, mentre in romeno “salire”

appare solo nelle espressioni “a se sui pe munte, în tramvai, în maşină” (=

“salire sui monti, sul tram, in macchina”).

Quando non trova l’equivalente lessicale di un determinato termine della lingua

di partenza (LP) nella LA, il traduttore può ricorrere a delle parole di senso

generico, vere “ancore di salvataggio”, con l’aiuto delle quali potrà rendere nel

complesso l’idea del testo originale. Un esempio può essere costituito da alcuni

aggettivi qualificativi di senso largo (vedi Tab. 3), utilizzati per qualificare in

modo affermativo o negativo (it. idoneo – non idoneo – rom. corespunzător -

necorespunzător) certi elementi o processi.

Italiano Romeno atto, adatto, idoneo apt, cuvenit

appropriato, conveniente potrivit opportuno oportun

corrispondente corespunzător conforme conform

simile similar omologo omolog

Tabella 3: Aggettivi comuni, utilizzati come “ancor e di salvataggio”

L’enunciato italiano “i materiali presentano un grado alto di misurabilità” potrà

essere formulato in romeno come “materialele pot fi foarte bine măsurate” (= “i

materiali sono atti per una buona misurazione”, o “possono essere molto bene

misurati”) e l’enunciato romeno “SubstanŃele se pot polimeriza” potrà essere

espresso in italiano in più modi: “Le sostanze sono polimerizzabili”, “si possono

polimerizzare”, “sono adatte/idonee alla polimerizzazione”. La scelta del

traduttore tra essere conforme, o simile o omologo detto di un fenomeno verrà

fatta per i singoli contesti fraseologici, dimostrando le sue abilità di mediazione

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linguistica, il grado di padronanza e conoscenza delle due lingue e culture

coinvolte nell’attività che sta svolgendo.

La posizione che spetta al traduttore, nella sua qualità di essere sociale e

culturale, mentre opera per trasformare il testo di partenza (TP) in testo d’arrivo

(TA), è in una zona di frontiera non solo tra lingue e culture diverse (“in

sviluppo”, perché in continua osservazione), ma anche tra spazi, a volte pure

epoche, diversi. Questa zona viene così presentata da Bantaş e Croitoru (1998:

26):

TP CL1 in sviluppo

Zona occupata dal traduttore che aumenta con la sua esperienza

TA CL2 in sviluppo

< influenza reciproca >

Tabella 4: Il posto occupato dal traduttore tra le due lingue e culture a contatto

L’attività del traduttore rende possibile una comunicazione mediata, o di

secondo grado, perché si usa un’altra lingua. Con la sua partecipazione

linguistica e storica al compimento di questa comunicazione, egli facilita

l’accedere al patrimonio culturale universale.

Il rapporto di trasferimento dei lessemi dal codice al sottocodice e viceversa

determina, anche all’interno di una stessa lingua, il continuo rinnovamento del

vocabolario, con la conseguenza naturale della migrazione dei termini

invecchiati verso la periferia (rapporto tra neologismi ed arcaismi). Durante

questo processo si creano nuove relazioni semantiche e un termine con senso

proprio come la parola centro, nell’accezione di “punto referenziale”, diventa per

estensione semantica (centro) di gravità, sismico, di investimento, nervoso, o

palla al (centro), molto presente nei sottocodici di fisica, geologia, economia,

medicina, sport, ecc.

Un nome polisenso è elemento, definito come ”ciascuno dei componenti

fondamentali del mondo fisico, che secondo la concezione antica erano l’aria,

l’acqua, la terra e il fuoco”, che nei linguaggi settoriali produce in vari contesti

termini specializzati, come l’equivalente dell’inglese battery cell (“elemento di

batteria”).

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Italiano Romeno Elemento - componente, ingrediente, fattore (lingua comune)

Elemento chimico, linguistico

Elemento – individuo, persona, membro

Elementi - dati, fatti

Gli elementi – i principi fondamentali di una scienza, di una tecnica, di un’arte

Element, component, ingredient, factor (limba comună)

Element chimic, lingvistic

Element – individ, persoană, membru

Elemente - date, fapte

Elementele – principiile fondamentale ale unei ştiinŃe, tehnici, arte

“Elemento di batteria o di accumulatore” o “pila” (meccanica)

Baterie, baterie de acumulator

“Elementi costitutivi di un reato” (giuridico) “faptele care constituie un delict, o infracŃiune”

“I primi elementi di geometria” (matematica) “primele noŃiuni de geometrie”

Tabella 5: Significati della parola elemento nella lingua comune e nei linguaggi di

specialità

Un altro polisemantico è il sostantivo italiano unità (in romeno unitate, in inglese

unit), che ha moltissimi significati elencati nei dizionari d’italiano: unicità,

unitarietà, numero uno (in matematica), unità di coerenza, concordia – detto di

un governo (nella politica), unità - moneta di base (in economia), unità di

rilevazione (in statistica), unità sintattica o significativa (in linguistica), unità

didattica (nell’insegnamento, in genere), e in altri campi d’attività (informatica,

sanità, esercito), con il senso di “elemento”, “parte”, “impresa”, ecc.

Se la stilistica e la retorica possono influenzare i sensi di una parola, fino a

trasformarla talvolta addirittura nel suo contrario (col passaggio dal senso

proprio a quello figurato, come nelle esclamazioni ironiche italiane “Hai fatto un

bel pasticcio!”, “Hai combinato un bel guaio” o “Sei un bel cretino!”, tradotte in

romeno come “Ai făcut o prostie. Eşti un tâmpit”), nei linguaggi specialistici

questi cambiamenti non si producono, perché una loro specificità è costituita

dalla precisione e dalla concisione.

3. La traduzione del sottocodice politico

Definita nei dizionari come “teoria e pratica che hanno per oggetto

l’organizzazione e il governo dello stato; insieme dei fini cui tende uno stato e

dei mezzi impiegati per raggiungerli”, la nozione di politica viene usata anche in

altri contesti, riferiti a diverse attività: politica economica, industriale, dei redditi,

fiscale, monetaria, ecc. di una persona o di un gruppo, di una nazione. Parte

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attiva della vita dell’uomo contemporaneo, la politica genera diversi rapporti tra i

membri delle società, indipendentemente dalla loro partecipazione minore o

maggiore all’ordinamento socio-politico dello stato.

Il linguaggio politico ha una sua specificità sia di forma, sia di contenuto, che

deve essere conservata nella LA. Eccone due esempi di traduzioni romena e

italiana:

Il Presidente della Repubblica in visita in Svizzer a

Preşedintele Republicii în vizit ă în Elve Ńia

Lingua di partenza: Italiano Lingua d’arrivo: Romen o

Il presidente della Repubblica in visita in Svizzera. Ciampi: “Le regole dell’ONU avvantaggiano tutti” “Il peso e l’autorevolezza di un Paese si basano sulla coerenza e l’affidabilità, non sulle sue dimensioni.” Berna – “Gli ideali delle Nazioni unite e le regole avvantaggiano alla lunga tutti, Paesi grandi e piccoli”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, al Palazzo Federale di Berna. “Sono gli ideali – ha aggiunto Ciampi – che sorreggono la volontà di superare gli orizzonti ristretti dei particolarismi nazionali e che alimentano la fiducia nel futuro costituzionale di un’Europa capace di riscuotere la fiducia dei Paesi e dei cittadini europei e di affermare la sua forte identità verso il mondo”.

Preşedintele Republicii în vizită în ElveŃia. Ciampi: “ Regulile ONU îi avantajează pe toŃi”. “Valoarea, autoritatea şi prestigiul unei Ńări se bazează pe coerenŃa şi pe credibilitatea (de care face dovadă) şi nu de mărimea ei.” Berna – “Idealurile Natiunilor Unite şi normele oferă avantaje, pe termen lung, tuturor Ńărilor, fie ele mari sau mici”, a declarat preşedintele Republicii, Carlo Azeglio Ciampi, la Palatul Federal din Berna. “Acestea sunt idealurile” - a adăugat Ciampi – “care susŃin voinŃa de a depăşi limitele particularităŃilor naŃionale şi care susŃin încrederea în viitorul constituŃional al unei Europe capabile să trezească din nou încrederea łărilor şi cetăŃenilor europeni şi de a-şi afirma puternica ei identitatea în lume”.

Tabella 6: La traduzione di un articolo apparso sul Corriere della Sera (14 maggio 2003)

Tratatul dintre România şi Rusia se va semna în iulie

Il trattato fra Romania e Russia verrà firmato in l uglio

Lingua di partenza: Romeno Lingua d’arrivo: Italian o

Tratatul dintre România şi Rusia se va semna în iulie. Preşedintele Ion Iliescu va face, în perioada 3-4 iulie, o vizită oficială la Moscova, la invitaŃia preşedintelui FederaŃiei Ruse, Vladimir Putin, ocazie cu care cei doi şefi de stat vor semna Tratatul politic dintre România şi FederaŃia Rusă. Conform unui comunicat al AdministraŃiei prezidenŃiale, dat ieri, presei, documentul care urmează să fie semnat “reflectă stadiul la care a ajuns dialogul oficial dintre Bucureşti şi Moscova şi hotărârea României şi a FederaŃiei Ruse de a demonstra, folosind un instrument cu valoare juridică, evoluŃia pozitivă a relaŃiei bilaterale, care se înscrie în contextul favorabil existent la nivel european şi internaŃional”.

Il trattato fra Romania e Russia verrà firmato in luglio. Il presidente Ion Iliescu farà, nel periodo 3 - 4 luglio, una visita ufficiale a Mosca, all’invito del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, occasione nella quale i due capi di stato firmeranno il Trattato politico tra la Romania e la Russia. In conformità ad un comunicato dell’Amministrazione presidenziale, trasmesso ieri, alla stampa, il documento che segue ad essere firmato “riflette lo stadio al quale si è arrivati nel dialogo ufficiale tra Bucarest e Mosca e la decisione della Romania e della Federazione Russa di dimostrare, con uno strumento giuridico, l’evoluzione positiva della relazione bilaterale, iscrittasi nell’attuale contesto favorevole a livello europeo e internazionale”.

Tabella 7: La traduzione di un articolo apparso in Curierul Na Ńional (24 aprile 2003)

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3.1. Osservazioni sulla traduzione

Le traduzioni di questi testi di partenza sono comunicative perché riguardano di

più il lettore – rispetto a quelle semantiche, riferite più all’autore – che deve

essere correttamente informato sull’accaduto e sulle dichiarazioni del capo di

stato; dal punto di vista della loro forma oggettiva di redazione, esse presentano

anche alcuni aspetti della traduzione semantica, per l’esattezza con la quale il

testo di partenza viene riprodotto nella LA. La distinzione appartiene a

Newmark (1991: 11), che ha sostenuto ugualmente l’impossibilità di avere un

metodo unicamente comunicativo o semantico, perché questi si compenetrano

nel caso di ogni traduzione.

Lo stile giornalistico si nota dall’esattezza e dalla concisione con le quali sono

descritti gli avvenimenti. Sono due traduzioni interlinguistiche o “riformulazioni”,

perché implicano l’interpretazione dei segni verbali di un’altra lingua, secondo la

classificazione di Jakobson (1987: 429), e anche traduzioni totali, perché

operate a due livelli: lessicale e morfo-sintattico, secondo la classificazione di

Catford (1965: 19). Nella traduzione del primo testo è stato necessario

l’intervento del traduttore per chiarire due termini della LP – coerenza ed

affidabilità – che risultavano incomprensibili in romeno se tradotti con il

neologismo “coerenŃă” e con la parafrasi “grad de încredere”; per questo è stato

necessario il piccolo commento nella parentesi: “de care face dovadă” (“che ne

dimostra”).

Nel primo articolo (Tab. 6) le soluzioni traduttive sono state: per “alla lunga” del

TP si è preferita l’espressione “pe termen lung” (“a lungo termine”); per “lo ha

detto”, il romeno “a declarat” (“ha dichiarato”), senza la traduzione del pronome

indefinito “lo”, che nella LA è sottinteso; per “la volontà di “superare gli orizzonti

ristretti dei particolarismi nazionali” si è trovata la formulazione “voinŃa de a

depăşi limitele particularităŃilor nazionale”, e per la conclusione “affermare la

sua forte identità verso il mondo”, si è considerato opportuno cambiare il

transitivo attivo italiano con complemento diretto, espresso da nome preceduto

dal possessivo “sua”, con una forma riflessiva intransitiva nella formulazione

romena: “a-şi afirma puternica ei identitate în lume”.

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Nel secondo articolo (Tab. 7) le equivalenze semantiche operate in italiano

sono state: “iscrittasi nell’attuale contesto favorevole a livello europeo e

internazionale” per “care se înscrie în contextul favorabil existent la nivel

european şi internaŃional”, perché in romeno non esiste participio presente

come in italiano e per questo si usano le proposizioni attributive introdotte dal

pronome relativo “care” (che); “lo stadio al quale si è arrivati nel dialogo

ufficiale” è un’espressione impersonale, usata per l’enunciato romeno: “stadiul

la care a ajuns dialogul oficial”, con lo stesso complemento indiretto come nella

LP (“la care - “al quale”), ma aggiunto al verbo personale (“a ajuns” - “è

arrivato”).

4. La traduzione del sottocodice economico-finanziar io

Definita dal Dizionario Garzanti della lingua italiana come “insieme delle attività

relative alla produzione di ricchezza e alla distribuzione del reddito”, l’economia

è suddivisa in varie categorie: “nazionale, internazionale, capitalistica, o di

mercato, socialista, mista, sommersa” (nel linguaggio giornalistico); essa si

occupa dei rapporti che intercorrono tra la domanda e l’offerta, tra i produttori, i

venditori ed i compratori, tra le leggi di mercato ed i sistemi economici.

Le traduzioni dei testi economico-finanziari sono in genere semantiche, perché

devono esprimere con precisione ed esattezza i termini e le condizioni della

negoziazione (dati, prezzi, percentuali, ecc.), e osservando la legge. Documenti

come, ad esempio, i contratti e le lettere commerciali rispettano le clausole

previste negli atti normativi, redatti da avvocati. In questo senso, la terminologia

deve appartenere in entrambe le lingue al sottocodice economico, anche se

soprattutto nei contratti appaiono anche parole ed espressioni proprie del

linguaggio giuridico. Non è però il caso di una lettera commerciale come la

seguente, in cui le condizioni dell’offerta sono enunciate lapidariamente

(Tabella 8):

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LP: Italiano LA: Romeno ARANCETTI – ITALIA Il 3 aprile 2005 Spett. le MANUFACTURA S. A. In risposta alla vostra graditissima del 15 c.m., abbiamo il piacere di comunicarvi che contemporaneamente con la presente, vi abbiamo spedito per posta, i tre campioni richiestici ai quali abbiamo allegato il certificato di garanzia, il nostro catalogo e l’ultimo listino di prezzi. Per quanto riguarda il pagamento, è la nostra consuetudine concedere le condizioni seguenti: a pronta cassa: sconto del 3% per contanti: - a 10 giorni d.f.: sconto 2% - a 30 giorni d.f.: sconto 1% - a 60 giorni d.f.: netto Consegna pronta, franco dai nostri magazzini. Nella speranza che la qualità dei nostri prodotti, i prezzi e le condizioni di pagamento e di consegna siano di vostro gradimento, e in attesa dei vostri graditissimi ordini, vi salutiamo distintamente. Direttore Commerciale, Elio Savi

ARANCETTI – ITALIA 3 aprilie 2005 Către S.A. MANUFACTURA S. A. Ca răspuns la scrisoarea Dumneavoastră din 15 l.c., care ne-a bucurat mult, avem plăcerea să vă comunicăm că, odată cu prezenta, v-am expediat prin poştă şi cele trei eşantioane solicitate, la care am adăugat certificatul de garanŃie, catalogul nostru şi ultima ofertă de preŃuri. În ceea ce priveşte modalităŃile de plată, de regulă condiŃiile nostre sunt următoarele: în numerar: reducere cu 3% în numerar: - la 10 zile de la data facturii: reducere 2% - la 30 zile de la data facturii: reducere 1% - la 60 zile de la data facturii: netto. Livrarea este imediată, fară taxe, din depozitele noastre. În speranŃa că atât calitatea produselor noastre, cât şi preŃurile, condiŃiile de plată şi de livrare vă vor satisface, aşteptăm comenzile Dumneavoastră. Cu deosebită consideraŃie, Director commercial, Elio Savi

Tabella 8: Traduzione di una lettera commerciale da ll’italiano in romeno

In questa trasposizione interlinguistica totale, le scelte traduttive per il TA

romeno sono state le seguenti:

- certe azioni, espresse in italiano all’infinito, vanno redatte nella LA al

congiuntivo presente (“il piacere di comunicarvi” = “plăcerea de a vă

comunica”);

- per l’avverbio italiano contemporaneamente è stata preferita la locuzione

romena odată cu (“una volta con”);

- per il sostantivo listino è stato adoperato il termine ofertă;

- per la parola italiana consuetudine si è preferito il sintagma romeno de

obicei (“di solito”), a funzione avverbiale;

- per il termine campioni, l’equivalente lessicale romeno è un neologismo

d’origine francese, eşantioane (“échantillons”);

- “vi salutiamo distintamente” è stato espresso “Cu deosebită consideraŃie”

(“con tanta cordialità”), formula classica di chiusura di una lettera ufficiale

in romeno;

- per “consegna pronta” si è trovato l’equivalente “livrare imediată” (si

potrebbe dire anche “livrare rapidă”).

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LP: Romeno LA: Italiano Art. 1. Obiectivul contractului este vânzarea-cumpărarea echipamentelor de climatizare în conformitate cu Anexa nr. 1, care face parte integrantă din prezentul contract. Art. 2. Valoarea ofertată este 51.058 EUR +TVA din care se acordă un rabat suplimentar de 8%, rezultând o valoare de contract totală de 47 276 EURO+TVA. Art. 3. Furnizorul se obligă să transmită proprietatea mărfii, iar cumpărătorul să o primească şi plătindu-i preŃul convenit la termenele şi în condiŃiile stipulate în contract. Art. 4. Prezentul contract intră în vigoare la data semnării sale şi îşi încetează efectele când părŃile contractante şi-au onorat reciproc toate obligaŃiile contractuale. Art. 5. Cumpărătorul se obligă să achite valoarea prezentului contract în următoarele tranşe: - avans de 30% +TVA din valoarea contractului cu Ordin de Plată în termen de 5 zile de la încheierea contractului. - 60% +TVA din valoarea contractului la livrarea echipamentului din anexa 1. -10% +TVA in termen de 30 zile de la livrare. Cumpărătorul se obligă să plătească preŃul produselor contractate indiferent dacă le ridică de la furnizor sau le lasă în păstrarea acestuia pentru o perioadă de timp. Plata se va efectua în lei la cursul de vânzare a B.N.R. din ziua efectuării plăŃilor, respectiv facturile vor fi emise pe data plăŃilor şi în ziua scadenŃelor de plată.

Art. 1. L’oggetto del contratto lo rappresenta la compra-vendita delle attrezzature d'acclimatazione in conformità all’Allegato n. 1, che fa parte integrante dal presente contratto. Art. 2. Il valore dell’offerta è di 51 058 EUR +IVA, sul quale viene concesso uno sconto supplementare di 8%, il valore contrattuale totale risultato essendo di 47 276 EURO+IVA. Art. 3. Il fornitore s’impegna di trasmettere la proprietà della merce, mentre l’acquirente s’impegna d’accettare la merce e di pagarne il prezzo stabilito nei termini e nelle condizioni stipolate nel contratto. Art. 4. Il presente contratto entra in atto alla data della sua firma e si conclude quando le parti contraenti onorano reciprocamente i loro obblighi contrattuali. Art. 5. L’acquirente s’impegna di pagare il valore del presente contratto nelle seguenti trance: - anticipo di 30% +IVA dal valore del contratto con ordine di pagamento entro 5 giorni dalla conclusione del contratto. - 60% +IVA dal valore del contratto alla consegna delle attrezzature dall’allegato n. 1. -10% +IVA entro 30 giorni dalla consegna. L’acquirente s’impegna di pagare il prezzo dei prodotti contrattati, indifferentemente se prelevati dal fornitore o lasciati in custodia di questo per un determinato periodo. Il pagamento verrà fatto in lei, al corso di cambio della BNR (Banca Nazionale di Romania), del giorno dell’effettuazione dei pagamenti, e le fatture verranno emesse rispettivamente alla data dei pagamenti e nel giorno della scadenza di questi.

Tabella 9: Traduzione dal romeno in italiano dei pr imi articoli di un contratto di società

La terminologia usata nei due testi (originale e traduzione) in Tabella 9 è

evidentemente specifica del codice economico-finanziario: “Il fornitore

s’impegna di trasmettere la proprietà della merce”, “l’acquirente s’impegna

d’accettare la merce e di pagarne il prezzo stabilito” (equivalenza semantica

perfetta tra LP ed LA).

Alcune espressioni usate nel testo originale (e come tale anche nella

traduzione) sono state assimilate dal codice giuridico: articolo, “l’oggetto del

contratto”, “l’allegato fa parte integrante del presente contratto”, “il contratto

entra in atto alla data della sua firma e si conclude quando le parti contraenti

onorano reciprocamente i loro obblighi contrattuali”.

Questi “atti commerciali”, concepiti da specialisti in economia, ma con la

partecipazione di un avvocato che conosce le disposizioni di legge – perché il

più delle volte è necessaria anche la loro autenticazione da parte di un notaio –

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dovranno avere la firma ed il timbro del traduttore autorizzato dal Ministero della

Giustizia (“traduttore giurato”) del paese nella cui lingua essi sono stati redatti.

In questo modo viene garantita l’esattezza della traduzione rispetto al testo

originale davanti alle autorità competenti dei due paesi. È uno dei motivi che

spiega il perché dei numerosi tentativi di allineare la terminologia di questo

linguaggio specialistico nei paesi della Comunità Europea alle attuali norme

standard, e delle tantissime indagini condotte su quest’argomento nella

linguistica e nella traduttologia.

5. La traduzione del sottocodice di medicina

“Disciplina che studia le malattie e i mezzi per riconoscerle, curarle e prevenirle

e che può, in contrapposizione alla chirurgia, curarle senza ricorrere ad

interventi cruenti”2, la medicina è una delle più antiche pratiche, legata alla

religione, alle tradizioni, alle abitudini, insomma, alla vita e alla storia dell’uomo.

Conosciuta fin dall’antichità come “summum dei rimedi” per diverse disfunzioni,

essa è strettamente legata all’igiene, al comportamento e agli stili di vita

(alimentazione, stati di riposo o di fatica, tranquillità o stress); viene diversificata

in medicina curativa e preventiva (o profilassi).

Con il progresso di tutte le scienze nell’ultimo secolo, la medicina ha conosciuto

importanti salti qualitativi: la guarigione di tante malattie infettive, di sangue o di

sistema (la rabbia, la tubercolosi) tramite gli antibiotici ha salvato moltissime vite

umane minacciate da virus prima incurabili.

Collegata alle scienze naturali e dell’ambiente – genetica, microbiologia, ecc. –

e alle scienze tradizionali – biologia, chimica, fisica, farmacologia – essa è una

disciplina plurivalente, con diverse specialità subordinate (chirurgia,

stomatologia, neurologia, medicina generale, ecc.). Il linguaggio medico è un

sottocodice autonomo, d’importanza vitale. Esso comprende vari nomi d’organi

2 Il Grande Dizionario Garzanti della lingua italiana.

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vitali, di mezzi curativi, di prove ed analisi ricorrenti, farmaci, con una

terminologia specifica assai lontana dalla lingua comune. I vocaboli, spesso

“coniati” per non dar adito ad equivoci, sono molto formali, rigidi, chiusi ad ogni

possibile uso di sinonimi.

Dal punto di vista della retorica e stilistica, la traduzione dei testi di medicina,

come in genere di tutti i linguaggi tecnico-scientifici, non presenta difficoltà

come la traduzione dei testi letterari, perché le espressioni ed immagini

artistiche – figure logiche (allegorie), semantiche (anàfore), morfologiche

(allitterazioni) o sintattiche (anacoluti) – sono inesistenti. Le parole hanno solo il

senso proprio (“L’apparato circolatorio è formato da un complesso di vasi,

suddivisi in arterie, vene e capillari, per i quali scorre il sangue” – “Aparatul

cardiovascular este format dintr-un complex de vase, împărŃite în artere, vene şi

vase capilare, prin care curge sângele”). La costruzione fraseologica è assai

semplice, con periodi non molto lunghi con una sola proposizione (“Il sistema

nervoso centrale è formato dall’encefalo e dal midollo spinale” – “Sistemul

nervos central este format din encefal şi din măduva spinării”) o con due-tre

principali coordinate (“La respirazione è una funzione fondamentale

dell’organismo umano e dipende dall’espansione e dallo svuotamento dei

polmoni” – “RespiraŃia este o funcŃie fundamentală a organismului uman şi

depinde de dilatarea şi golirea plămânilor”).

Le subordinate più frequenti sono attributive, completive oggettive, causali,

circostanziali: “Gli ormoni sono dei veri messaggeri chimici che sono prodotti

dalle ghiandole endocrine” – “Hormonii sunt nişte adevăraŃi mesageri chimici

care sunt produşi ai glandelor endocrine”; “Gli organi di senso sono chiamati

esterocettori, perché portano al cervello informazioni sul mondo esterno” –

“Organele sensitive sunt numite “receptori esteriori”, pentru că transmit creerului

informaŃii destre lumea exterioară” (esempi tratti da Presură 1998).

Come accennato in precedenza, in medicina la nomenclatura relativa alle

malattie si serve spesso di suffissi di origine greca: -ite artrite, dermatite (artrită,

dermatită); -osi artrosi, cirrosi (artroză, ciroză); -oma fibroma, carcinoma

(fibrom, carcenom) (Sălişteanu 2002: 63). Parole della lingua comune

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acquistano, se accompagnate da un determinativo specialistico, un nuovo

significato (esempi tratti da Dardano e Trifone 2003: 47):

canale (canale atrio-ventricolare)

vaso (vaso sanguigno, vaso arterioso)

vena (cefalica, femorale, giugulare)

Dato l’alto grado di specificità di questo sottocodice, pochi sono i traduttori in

grado di fare una corretta conversione linguistica del testo di partenza e lo

devono fare consultando i dizionari di specialità e i medici.

Per esprimere certi stati fisiologici, i nomi adoperati, ripresi dalla lingua comune,

acquistano significati ben determinati:

- Sensazione di profondità e tridimensionalità degli oggetti (“SenzaŃie de profunzime şi tridimensionalitate a obiectelor”)

- Aumento della pressione o ipertensione (“Creşterea tensiunii sau hipertensiunea”)

I verbi presenti nei testi di medicina sono espressi in genere all’infinito,

all’indicativo riflessivo o al congiuntivo:

- Utilizzare il contenuto del flacone entro tre mesi dall’apertura del flacone. (“A se utiliza (De utilizat3) conŃinutul într-o periodă de trei luni de la deschiderea flaconului”)

- Non lasciare la medicina alla portata dei bambini. (“A nu lăsa (Nu lăsaŃi) medicamentul la îndemâna copiilor.”)

- Si verifichino la temperatura e la pressione del sangue (“VerificaŃi-vă temperatura şi tensiunea arterială”)

3 “da utilizzare” – forma di “supin”, modo indefinito in romeno, formato dal participio passato, preceduto dalla preposizione de (“da”).

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Testo originale in lingua comune Variante A

Testo originale in linguaggio scientifico Variante B

Il morbo di Alzheimer Che cos’è il morbo di Alzheimer? Il morbo di Alzheimer fa parte di un gruppo di disordini del cervello che causano demenza. Nella demenza si osserva una progressiva diminuzione delle capacità mentali a cui generalmente si accompagna un deterioramento nelle funzioni generali, di modo che si manifesta un’incapacità di svolgere le attività quotidiane, con comparsa anche di disturbi del comportamento. Quanto è frequente? Si stima che il morbo di Alzheimer affligga almeno 15 milioni di persone nel mondo. La presenza della malattia nella popolazione aumenta significativamente con l’aumentare dell'età. È una forma molto comune della cosiddetta demenza senile.

Il morbo di Alzheimer Epidemiologia e fattori di rischio Il morbo di Alzheimer fa parte di un gruppo di disordini neurodegenerativi che causano demenza. L' Alzheimer è caratterizzato da un progressivo declino delle capacità cognitive, dal deterioramento nelle funzioni generali e nella capacità di svolgere le attività quotidiane e dalla comparsa di disturbi comportamentali. Descritto per la prima volta nel 1907 da Alois Alzheimer, questa malattia affligge 15 milioni di persone nel mondo; l’incidenza aumenta stabilmente dallo 0.5% annuo all’età di 65 anni, all’8% annuo dopo gli 85 anni. La prevalenza aumenta dal 3% all’età di 65 anni, al 47% dopo gli 85 anni.

Tabella 10: Due modi di esprimere un testo di parte nza di medicina in italiano

I due testi a confronto in Tab. 10 evidenziano alcune differenze di contenuto. Il

primo, più accessibile al non specialista, presenta gli aspetti generali della

malattia, come risposte alle domande formulate: Che cos’è il morbo di

Alzheimer? – invece di parlare di “epidemiologia” e di “fattori di rischio” (come

nella Variante B) e Quanto è frequente? – invece di parlare di “incidenza” (come

nella Variante B). Queste domande danno al discorso una certa oralità,

trasformandolo in un dialogo virtuale tra medico e paziente. Nella variante A

mancano i dettagli riguardanti le percentuali verificate sull’incidenza della

malattia, dati che interessano solo gli specialisti.

In realtà questi non sono due testi diversi, ma due varianti di uno solo, riportato

nella letteratura di specialità ma sfortunatamente non più disponibile su web,

appartenente al sottocodice o alla varietà diafasica di medicina.

Le poche differenze riscontrate consistono nella formulazione della storia della

malattia; mentre nella variante A sono presenti anche espressioni della lingua

comune (disordini del cervello, capacità mentali, la presenza della malattia), che

rendono più accessibile il messaggio per il non specialista, nella Variante B essi

sono più scientifici, perché destinati ai medici (disordini neurodegenerativi,

capacità cognitive, l’incidenza dei casi). Per comprendere un tale testo in vista

della sua traduzione, occorreranno conoscenze minime d’anatomia, psichiatria

e medicina generale. Il medico specialista non spiega al paziente la storia della

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malattia come farebbe parlando con un suo collega. Ecco le traduzioni proposte

per i due testi di partenza (Tab. 11):

Variante A Variante B

Boala Alzheimer Ce înseamnă boala Alzheimer? Boala Alzheimer face parte dintr-un grup de tulburări ale creierului care duc la demenŃă. La demenŃă se observă o reducere progresivă a capacităŃilor mintale urmată de obicei de o deteriorare a funcŃiilor generale, astfel încât bolnavul nu mai poate desfăşura activităŃile zilnice, având chiar tulburări de comportament. Cât este de frecventă boala? Se apreciază că cel puŃin 15 milioane de persone din lume suferă de boala Alzheimer. PrezenŃa acestei boli în rândul populaŃiei creşte semnificativ odată cu vârsta. Este o formă comună a aşa numitei demenŃe senile.

Sindromul Alzheimer Epidemiologie şi factori de risc Sindromul Alzheimer face parte dintr-o categorie de tulburări de ordin neurodegenerativ care cauzează demenŃa. Alzheimer se manifestă printr-un declin progresiv al capacităŃilor cognitive, printr-o deteriorare a funcŃiilor generale, a capacităŃii de a desfăşura activităŃi zilnice şi prin apariŃia tulburărilor comportamentale. Descris pentru prima dată în anul 1907 de Alois Alzheimer, acest sindrom atacă 15 milioane de persoane din populaŃia globului; incidenŃa creşte stabil, cu 0,5% în fiecare an, începând cu vârsta de 65 de ani, până la 8% pe an, după vârsta de 85 de ani. Nivelul creşte cu 3% în jurul vârstei de 65 de ani, şi cu 47 % după 85 de ani.

Tabella 11: La traduzione delle due varianti di tes to di medicina in romeno

5.1. Analisi testuale

Lavorando su questi testi, il traduttore conserverà le stesse differenze di

formulazione delle due varianti originali italiane, essendo un “lettore modello” o

“implicito” sia dei testi di partenza sia di quelli da lui creati. Questo perché il

testo tradotto appartiene al sottocodice di medicina, che come tutti i linguaggi

tecnico-scientifici è “chiuso” e non permette “ipotesi interpretative”, ma solo la

riproduzione delle informazioni contenute nella LP. Il traduttore di un “testo

aperto” (letterario, poetico) è invece un “lettore empirico”, se vogliamo citare le

parole di Umberto Eco in Lector in fabula (cfr. Osimo 1998: 14, 35).

Nelle traduzioni in romeno dei testi italiani di partenza, la variante B è più lunga,

perché esaustiva nell’analisi della malattia. La terminologia specialistica offre a

volte anche sinonimi: sindrome - malattia, morbo; terapia - trattamento. Le

percentuali si possono evitare nella versione in lingua comune, che diventa una

modulazione linguistica, e questo per rendere più accessibile la storia della

malattia per il paziente che non detiene conoscenze in questo campo.

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6. La traduzione del sottocodice tecnico-scientific o

Il linguaggio tecnico-scientifico è altrettanto specializzato. Oltre ai termini propri

usa, come tutti i sottocodici, elementi lessicali della lingua comune:

- verbi ausiliari: avere, essere;

- verbi servili: potere, dovere;

- verbi usuali: fare, mettere/porre, aprire, chiudere, accendere, spegnere,

premere;

- verbi di necessità: occorrere, essere necessario;

- espressioni verbali impersonali e verbi causativi in regime impersonale:

essere importante, fare/prestare attenzione, lasciare passare, ecc.

Molto spesso appare il verbo mettere in espressioni proprie del linguaggio

tecnico: mettere in funzione, mettere in moto, mettere in condizione di. Gli altri

verbi sono già del lessico speciale, a volte sostituendo le espressioni comuni:

avviare per “dare l’avvio”, compattare per “rendere compatto”, impiantare per

“fare l’impianto”.

I nomi, presi dalla lingua comune – acqua, liquido, aria, circuito, controllo,

massa, macchina, evaporazione, servizio, compatibilità, ecc. – assumono, se

accompagnati da determinanti tecnico-scientifici, un senso diverso, diventando

autonomi: la massa con il senso di base di “quantità di materia che si presenta

o si considera come un insieme più o meno compatto” (cfr. Il Grande Dizionario

Garzanti della lingua italiana), oppure: massa elettrica (nell’elettricità); massa

inerziale, specifica, gravitazionale (nella fisica), massa di un edificio (in

architettura), massa ereditaria (nel diritto), massa circolante (in economia) – i

cui corrispondenti semantici in romeno sono molto simili: masă electrică, masă

inerŃială, specifică, gravitaŃională, material izolant al clădirii, capital circulant.

Molti termini tecnici hanno significati diversi per ognuna delle attività industriali.

Per esempio ugello in metallurgia si traduce per “condotta del forno, tubo di

ventilazione” (gură de cuptor, gură de vânt, de ventilaŃie); in mineralogia per

“condotta di aerazione tecnica” (conductă de aeraj tehnic), per certi macchinari

rappresentando un “raccordo o collegamento ad una condotta, un’imboccatura

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del soffione” (racord de Ńeavă, duză, ajutaj); in meccanica ugello del carburatore

significa in romeno jiclorul carburatorului.

Parole come manutenzione, sollevamento, pompa, batteria, scambio

(întreŃinere, ridicare, pompă, schimbare), coniate con le attività produttive sono

entrate nel lessico della lingua comune. Nella morfologia dei testi tecnici, dopo i

nomi, sono presenti anche pronomi, numerali, congiunzioni, preposizioni,

avverbi, ecc., presi dalla lingua comune. Più frequenti sono la congiunzione

coordinante copulativa e e le preposizioni a, su, in. Scarsa presenza hanno

invece gli aggettivi, perché si usano quelli assolutamente necessari nella

descrizione delle attrezzature: grande, piccolo, nuovo, vecchio, alto, basso,

rilevante (mare, mic, nou, vechi, înalt, coborât, important), molto diffusi nel

lessico fondamentale. Accanto a questi appaiono aggettivi indicanti qualità

specifiche della chimica: sostanza acida, idrolitica (substanŃă acidă, hidrolitică),

della fisica: dinamica, aerostatica, atomica (dinamică, aerostatică, atomică),

della matematica: segmento sferico, angolo acuto, matematica attuariale,

equazione algebrica (segment sferic, unghi ascuŃit, matematică actuarială,

ecuaŃie algebrică), della tecnica (idraulico, operaio qualificato, costruttore,

geometra (instalator, muncitor calificat, constructor, topograf). La loro

traduzione in romeno è facile, perché di solito si tratta di neologismi d’origine

latina (apparato - aparat; antracite - antracit; tossina - toxină; organo auditivo -

organ auditiv, liberalismo - liberalism; dimostrazione - demonstraŃie, ecc.).

Al livello sintattico, non si notano caratteristiche speciali, perché il linguaggio

tecnico-scientifico, essendo molto preciso ed esatto, richiede formulazioni

semplici, enumerazioni o proposizioni indipendenti, come illustrato nella Tabella

12:

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Raffreddatori evaporativi serie REF – Racitoare cu evaporare seria REF

LP - Italiano LA- Romeno

Manuale di servizio MS 11 99 REF/I INDICE Importanti informazioni di sicurezza Descrizione della macchina Localizzazione Spedizione Sollevamento Rimontaggio Installazione Avviamento Funzionamento Manutenzione Messa fuori servizio e smantellamento DESCRIZIONE DELLA MACCHINA I raffreddatori evaporativi serie REF hanno lo scopo di raffreddare acqua od altri liquidi mediante il principio evaporativo, all’interno di un circuito che ne impedisce il contatto con altre sostanze. La compatibilità del liquido raffreddato con il fascio tubiero (batteria), posto all’interno dell’apparecchio, deve essere preventivamente considerata; gli apparecchi normali hanno le batterie in acciaio al carbonio, compatibile con acqua pura, miscelata con glicole etilenico, o con varie altre sostanze. Qualora fosse necessario raffreddare liquidi incompatibili con l’acciaio al carbonio, sarà necessario ricorrere ad acciai inossidabili.

Manual de utilizare MS 11 99 REF/I CUPRINS InformaŃii importante privind siguranŃa aparatului Descrierea aparatului Amplasarea Expedierea Ridicarea Remontarea Instalarea Punerea în funcŃiune FuncŃionarea ÎntreŃinerea Scoaterea din funcŃiune şi demontarea DESCRIEREA APARATULUI Răcitoarele cu evaporare seria REF sunt destinate răcirii apei sau a altor lichide, pe baza principiului evaporării în interiorul unui circuit, care nu permite contactul cu alte substanŃe. Compatibilitatea lichidului răcit cu bateria din interiorul aparatului, trebuie controlată în mod preventiv; aparatele obişnuite sunt dotate, de obicei, cu baterii din oŃel cu carbon, compatibil cu apa pură, amestecată cu glicol etilenic, sau cu diferite alte substanŃe. În cazul în care ar fi necesar să se răcească lichidele incompatibile cu oŃelul cu carbon, va trebui să se folosească oŃeluri inoxidabile.

Tabella 12: La traduzione italo-romena di un testo di elettromeccanica (Borcia 2003: 126)

7. Conclusioni

L’analisi delle particolarità linguistiche della traduzione dei testi tecnico-

scientifici è molto utile in un momento storico in cui la disciplina del tradurre ha

importanza fondamentale per lo sviluppo di tutte le teorie e pratiche apparentate

con l’ermeneutica. I traduttori, che hanno reso possibile la trasmissione di tante

informazioni sulle società in epoche e spazi diversi, continuano a compiere la

loro nobile missione di fornitori di dati di cultura e civiltà anche in questo

millennio, aiutati dalle nuove tecniche e metodologie, da enciclopedie, dizionari

di specialità, dal computer e da Internet. La diversificazione delle scienze e

delle discipline, delle attività umane in genere, richiede il trasferimento di

un’enorme quantità d’informazioni, che sarebbe impossibile senza le attuali

tecnologie di redazione.

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Scegliere, all’interno del codice in cui verrà trasposto il testo di partenza,

l’elemento lessicale o morfologico più idoneo per un determinato contesto, a

seconda del linguaggio al quale questo appartiene (artistico o tecnico-

scientifico) e il metodo di fare la traduzione (orale o scritta, semantica o

comunicativa, in lingua comune o di specialità), dimostra ancora di più

l’importanza attuale dell’attività traduttiva e della disciplina che se ne occupa, in

una società che non solo si chiama, ma già lo è, della globalizzazione e

dell’internazionalizzazione.

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