La testata - n°2

9
Direttore Responsabile: Maria Teresa Rangheri Sede: via Regina Teodolinda, 17, 22100 Como Editore: Carlo Bonetti Iscrizione al Tribunale di Como n. 3/09 del 11/02/09 Stampa: Fotocopiato in proprio Partito Democratico di Como Anno 1, numero 2 Periodico di informazione 2 LA TESTATA Periodico di informazione del PD provinciale Como I prossimi 6 e 7 giugno saremo chiamati a votare per eleggere i nostri rappresentanti europei, negli stessi giorni andranno alle urne 109 comuni della provincia di Como. Nella circoscrizione Nord- Ovest (Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria) i candidati del Partito Democratico sono Sergio Cofferati, Patrizia Toia, Gianluca Susta, Antonio Panzeri, Franco Bonanini, Francesco Ferrari, Fran- cesca Balzani, Giovanni Bignami, Maria Laura Centillo, Raimondo Donzel, Milena D’Imperio, Giorgio Luca Corvi 6-7 giugno 2009: una giornata importante Ferrero, Annamaria Di Ruscio, Piero Graglia, Chiara Porro De Somenzi, Roberto Placido, Maria Luigia Simeone, Elide Stancari e Ivan Scalfarotto. Ciò che interessa al Partito Democratico in questa tornata elettorale è sfatare il mito che “Strasburgo non conti niente”. Strasburgo non è solo un alibi per dare corso a iniziative impopolari ma necessarie, le decisioni del Parlamento Europeo di fatto orien- tano circa l’80 % delle nuove leggi nazionali. Questo deve essere ben chiaro nel momento in cui si ritira S i svolgeranno a giugno le elezioni per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo: i 375 milioni di votanti apparte- nenti ai 27 Stati membri dovranno scegliere 736 deputa- ti. In Italia si voterà sabato 6 (dalle 15 alle 22) e domenica 7 (dalle 7 alle 22). All’Italia, divi- sa in cinque circoscrizioni (Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud e Isole), spetta l’elezione di 72 deputati con sistema pro- porzionale. Il voto si esprime tracciando sulla scheda un con- trassegno sulla lista prescelta, nella circoscrizione Nord-ovest si possono dare fino a tre prefe- renze, scrivendo a fianco del Europee 2009. Ma come si vota? la scheda: non si tratta di un voto di testimonianza, come vorrebbero fare intendere coloro che chiedono di esprimere preferenze per il Premier o un Ministro in carica; il voto europeo è l’unico che elegge direttamente un consiglio che non può sciogliersi prima della fine della legislatura. Votare il Partito Democratico significa avere la cer- tezza di votare persone serie, in grado di dare un contributo ai lavo- ri del Parlamento europeo, non solo occupandone un posto. simbolo il cognome, o il nome e cognome, per i casi di omoni- mia, dei candidati. Potranno essere eletti solo quei partiti che su base nazionale supere- ranno lo sbarramento del 4%. PIACERE: TESTONE. M i sa che è il caso che mi pre- senti. Mi chiamo TESTONE. Sono appena nato e già ho un lavoro: spuntare qua e là per commentare, anche solo con la mia faccia, gli articoli della Testata. Ecco svelato il segreto del nome del perio- dico provinciale (caso mai ce ne fosse ancora bisogno). La testata è quella che vorrei dare (al muro) quando vedo certe cose, oppure come un ariete vorrei sfondare porte che sono sempre troppo chiuse e risvegliare coscenze sempre troppo addormentate. Che ne dite?

description

numero 2 - giugno 2009

Transcript of La testata - n°2

Direttore Responsabile: Maria Teresa RangheriSede: via Regina Teodolinda, 17, 22100 ComoEditore: Carlo BonettiIscrizione al Tribunale di Como n. 3/09 del 11/02/09Stampa: Fotocopiato in proprio Partito Democratico di Como Anno 1, numero 2

Periodico di informazione2

LA TESTATA

Periodico di informazione del PD provinciale Como

Iprossimi 6 e 7 giugno saremochiamati a votare per eleggerei nostri rappresentanti europei,

negli stessi giorni andranno alleurne 109 comuni della provincia diComo. Nella circoscrizione Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Valled’Aosta e Liguria) i candidati delPartito Democratico sono SergioCofferati, Patrizia Toia, GianlucaSusta, Antonio Panzeri, FrancoBonanini, Francesco Ferrari, Fran-cesca Balzani, Giovanni Bignami,Maria Laura Centillo, RaimondoDonzel, Milena D’Imperio, Giorgio

Luca Corvi6-7 giugno 2009: una giornata importante

Ferrero, Annamaria Di Ruscio,Piero Graglia, Chiara Porro DeSomenzi, Roberto Placido, MariaLuigia Simeone, Elide Stancari eIvan Scalfarotto. Ciò che interessaal Partito Democratico in questatornata elettorale è sfatare il mitoche “Strasburgo non conti niente”.Strasburgo non è solo un alibi perdare corso a iniziative impopolarima necessarie, le decisioni delParlamento Europeo di fatto orien-tano circa l’80 % delle nuove legginazionali. Questo deve essere benchiaro nel momento in cui si ritira

Si svolgeranno a giugno leelezioni per il rinnovo delParlamento di Strasburgo:

i 375 milioni di votanti apparte-nenti ai 27 Stati membridovranno scegliere 736 deputa-ti. In Italia si voterà sabato 6(dalle 15 alle 22) e domenica 7(dalle 7 alle 22). All’Italia, divi-sa in cinque circoscrizioni(Nord-ovest, Nord-est, Centro,Sud e Isole), spetta l’elezione di72 deputati con sistema pro-porzionale. Il voto si esprimetracciando sulla scheda un con-trassegno sulla lista prescelta,nella circoscrizione Nord-ovestsi possono dare fino a tre prefe-renze, scrivendo a fianco del

Europee 2009. Ma come si vota?

la scheda: non si tratta di un voto

di testimonianza, come vorrebbero

fare intendere coloro che chiedono

di esprimere preferenze per il

Premier o un Ministro in carica; il

voto europeo è l’unico che elegge

direttamente un consiglio che non

può sciogliersi prima della fine

della legislatura. Votare il Partito

Democratico significa avere la cer-

tezza di votare persone serie, in

grado di dare un contributo ai lavo-

ri del Parlamento europeo, non solo

occupandone un posto.

simbolo il cognome, o il nome ecognome, per i casi di omoni-mia, dei candidati. Potrannoessere eletti solo quei partitiche su base nazionale supere-ranno lo sbarramento del 4%.

PIACERE: TESTONE.

Mi sa che è il caso che mi pre-senti. Mi chiamo TESTONE.Sono appena nato e già ho

un lavoro: spuntare qua e là percommentare, anche solo con la miafaccia, gli articoli della Testata. Eccosvelato il segreto del nome del perio-dico provinciale (caso mai ce nefosse ancora bisogno). La testata èquella che vorrei dare (al muro)quando vedo certe cose, oppurecome un ariete vorrei sfondare porteche sono sempre troppo chiuse erisvegliare coscenze sempre troppoaddormentate. Che ne dite?

2 DAL PD EUROPA - LA TESTATA

Sono Antonio Panzeri, ho 53anni e vivo a Calusco d'Adda.Ho già trascorso 5 anni al

Parlamento Europeo, dove mi sonodistinto per l'alto tasso di presenza eper la costante attività nelleCommissioni Occupazione e AffariSociali (di cui ho ricoperto la caricadi Vicepresidente) e MercatoInterno. Fra le altre cose, ho fattoapprovare un'importante Relazionesulla lotta al lavoro sommerso ed hoaffrontato il tema della protezionedei consumatori a livello europeo enazionale. Attraverso le interroga-zioni parlamentari e la continuaazione a livello europeo, ho portatoall'attenzione delle istituzioni diBruxelles problemi e questioni rela-tive alla mia circoscrizione - dalle

ristrutturazioni industriali, all'inte-grazione multietnica - ed ho contri-buito all'attribuzione di una cospicuaparte del Fondo di Adeguamentoalla Globalizza-zione alle imprese eai lavoratori del nostro territorioMi sono sempre fatto promotoredi un'Europa sociale e solidale,che permetta l'inclusione di tutti i cit-tadini garantendone i diritti e ladignità. Contro le derive liberiste chevedono le protezioni sociali come unostacolo e non come un importanteelemento dell'Unione Europea. Serieletto, continuerò a lavorare perl'obiettivo di coniugare competitivitàed inclusione, promuovendo unsistema di welfare moderno macaratterizzato da un alto livello diprotezione sociale.

Questi 5 anni passati alParlamento europeo mihanno ancor più convinto di

quanto sia fondamentalel’Europa, perché è lì, aBruxelles e a Strasburgo,che nascono le direttive e iregolamenti da cui discendepoi il 75 % delle nostre legginazionali. In questo periododi lavoro, appassionato einteressante, ho sostenutogli interessi della Lombar-dia e dell’Italia, senza per-dere di vista la dimensioneeuropea, che è davvero fon-damentale ed è garanzia diun valore e di una forzaaggiuntivi, che da soli, comeitaliani, non avremmo.Le battaglie che ho sostenuto sonostate molte. Tra le altre voglio ricor-dare l’impegno diretto nell’ambitodella discussione sulla direttiva del-l’orario di lavoro: abbiamo bocciato

una proposta sostenuta dallaCommissione Barroso e dai conser-vatori, di estendere l’orario settima-

nale massimo a 65 ore. Ciò avrebbeportato a un’idea non di “lavoro perl’uomo”, ma piuttosto di “uomo per illavoro”. Con i miei colleghi, poi,abbiamo respinto una direttiva cheaspirava a brevettare sia nel campo

di internet, sia in quello dei software,anche le più semplici innovazioni.Per quanto riguarda la commissione

Industria, ho seguito direttamenteil Pacchetto per la riforma delletelecomunicazioni, quello suenergia e clima, il settimoProgramma quadro per la ricer-ca, lo Small Businnes Act per lePmi, per le quali ho sempre rite-nuto doveroso avere una partico-lare attenzione, in quanto rappre-sentano, soprattutto inLombardia, la linfa vitale dellanostra economia e della nostraricchezza. Mi sono inoltre occu-pata di congedi parentali, tuteladella famiglia, temi ambientali.Ho infine ottenuto di scrivere ed

ho portato all’approvazione delParlamento il mio Rapportosull’Economia sociale di mercato,un settore importante da sostenere,soprattutto in questi tempi di crisidell’economia.

UNA NUOVA PAGINA DELLA TESTATAL’EUROPA È PIÙ VICINA A NOI DI QUANTO SEMBRI.DA QUESTO NUMERO. OGNI MESE. PER SAPERNE DI PIÙ.

ANTONIO

PANZERI

PATRIZIA

TOIA

3 LA TESTATA - DAL PD NAZIONALE

Nei mesi scorsi si sono sus-seguite notizie gravi e allar-manti circa la disparità

nella distribuzione delle risorsefinanziarie e del personaledocente tra le sedi di Como e diVarese dell'Università dell'Insubria.L'accusa è nota da tempo:l'Università dell'Insubria è semprepiù ateneo di Varese e sempremeno ateneo di Como, con il polocomasco destinato ad essere rele-gato a colonia di quello varesino.Un altro smacco insostenibile per ilnostro territorio che ha visto disat-tendere la legge istitutiva dellastessa Università Insubrica laquale prevede e prescrive l'equili-brato sviluppo delle due sedi diComo e Varese. L'evoluzione deidue poli universitari si è invececonfigurata, dalla data dell'istituzio-ne ad oggi, in maniera fortemente

squilibrata penalizzando la sedecomasca, tanto che, se nel 1998Como aveva 50 docenti in menorispetto a Varese, attualmente ladifferenza è salita oltre le 110unità. Lo squilibrio riguarda ancheaspetti di carattere organizzativo eamministrativo: il CdA non ha sedea Como, come per altro previsto;nella nostra provincia non è pre-sente la figura del vice direttoreamministrativo inoltre le altre posi-zioni organizzative apicali nonsono state ripartite in misura sim-metrica. A rendere ancora piùpesante la situazione universitariasono state una nota inviata allastampa da un gruppo di docenticomaschi che denunciava aperta-mente una serie di sceltecompiute dai verticidell'Ateneo volte a unpotenziamento della sede

di Varese e delle risorse ad essoassegnate, a scapito della sede diComo, e la notizia della domandadi trasferimento a Varese di 13docenti della facoltà di scienze diComo, richiesta quest'ultima chead oggi appare sfumata ma che sevenisse riproposta e accolta dalSenato Accademico, metterebbe arischio l'esistenza stessa dellafacoltà di scienze della nostra pro-vincia. Il PD di Como ha affrontatola questione della disparità e delladisarmonia creatasi in questi annitra i due poli universitari di Como eVarese agendo congiuntamente sudue fronti politici: a livello locale,ponendo più e più volte L. Carionidi fronte alle sue responsabilità di

presidente della Pro-vincia e di membro delCda dell'Universitàdell'Insubria, e propo-nendo anche recente-mente una mozionesu tale argomento,approvata dallo stes-so Consiglio Provin-

ciale comasco; a livello nazionale,presentando un'interrogazione inCommissione alla Camera deiDeputati e indirizzata al Ministrodell'Istruzione M.S. Gelmini.L'obiettivo è la evidente e urgentenecessità che le istituzioni territo-riali e nazionali intervengano pergarantire il rispetto della legge isti-tutiva dell'Università dell'Insubria,per tutelare lo sviluppo paritariodella sede di Como e per difendereil ruolo che il nostro ateneo rivestein termini di ricaduta sull'evoluzioneeconomica, sociale, culturale dellarealtà comasca, in cui, particolar-mente in una fase di grandi trasfor-mazioni, l'innovazione e la cono-scenza assumono un rilievo sem-pre più determinante.

SEMPRE PIÙ ATENEO DI VARESE. SEMPRE MENO ATENEO DI COMO

L’Università dell’Insubria

Chiara Braga - Maria Rita Luivio

4

Il Ministero dell’Interno haappena sbloccato la situazionedel referendum comasco sul

Sant’Anna e i cittadini il 21 giugnopotranno votare sì o no. Potrebbeessere l’ultima puntata di quel filmda me citato qualche tempo fa, ilcui titolo, perfettamente si adatta-va al caso del Sant’Anna:“Ricomincio da capo”. Un punto fermo dal momento chegli obiettivi degli attori in campo(Infrastrutture lombarde, enti, isti-tuzioni locali) non hanno maicoinciso.Dopo mesi d’insistenza anche inRegione, pare che si realizzerà lasoluzione auspicata dai Coma-schi: Formigoni s’è impegnato adare un “prestito-ponte” regionaledi 33 milioni (aspettiamo gli attiformali: comunque bisogneràripagare) e il Comune sta metten-do nero su bianco il progetto dellacittadella. Resta da chiedere conforza che l’area della Napoleonaabbia prevalenti funzioni pubbli-che (le volumetrie del progettoRallo non lo garantiscono ancora)e che la zona del G. B. Grassi siafruibile dal quartiere di Camerlata.Per questo il Partito Democrati-co comasco chiede di votare sìal referendum.

LA TESTATA - DAL PD REGIONALE

È stato fatto: in Regione. Nelcorso dell’ultimo anno, come con-sigliere regionale sono intervenu-to a più riprese sulle problemati-che connesse alla realizzazionedel nuovo ospedale e alla desti-nazione dell’area in cui il nosoco-mio attualmente si trova. Alla finedella primavera 2008Infrastrutture Lombarde (la socie-tà regionale che ha l’incarico direalizzare il nuovo Sant’Anna)aveva presentato un progetto perla riconversione del comparto divia Napoleona e una perizia sulvalore dell’area di Camerlata chemettevano in discussione i conte-nuti dell’accordo stretto nel 2005tra Regione, Provincia e i comunidi Como, Montano e San Fermoper la costruzione dell’ospedale.Con una serie d’interrogazionirivolte all’assessore regionaleBresciani e nelle audizioni tenute-si nella commissione sanità delConsiglio regionale (sono statisentiti l’assessore, i direttorid’Infrastrutture Lombarde, dellaASL, del Sant’Anna, dell’Agenziadel Territorio di Milano), abbiamoottenuto che fossero dati chiari-menti e che la Regione si facessecarico delle sue responsabilitàverso la collettività comasca.

“Condividi la necessità di un vincolo di destinazione urbanisticaall’area occupata dall’attuale San’Anna che assicuri, per il futuro,

la presenza in tale area di una cittadella della salute e che riservi una quota prevalente

comunque non inferiore al 60% del totale a Servizi alla persona?”.

SANT’ANNA, IL REFERENDUMLA PAROLA AI CITTADINI

È stato fatto: in Comune diComo. Il gruppo consiliare PD haportato al voto una delibera d’indi-rizzo che vincolasse in modo pre-ciso la giunta circa il futuro del-l’area dov’è oggi il Sant’Anna.Con l’opposizione del sindacoBruni, messo in minoranza dalvoto del consiglio, sono stati rag-giunti due obiettivi: la formalizza-zione della cittadella sanitaria el’impegno di realizzare una piazzapedonale per Camerlata.È stato fatto: nel quartiere. Il cir-colo PD della Circoscrizione 3 hamobilitato la cittadinanza, primacon assemblee pubbliche (ad unaha partecipato Livia Turco, exministro della Salute), poi con unaraccolta di firme a sostegno diuna petizione che proponeva ladismissione del vecchio Sant’An-na come occasione per ridarevivibilità a Camerlata. Si chiede-vano la concretizzazione della cit-tadella sanitaria, l’insediamento dialtri servizi pubblici per i cittadini (igiovani in primis), l’individuazionedi una piazza pubblica e, nell’areaverde dell’ex sanatorio Grassi, diun parco di quartiere. La petizione è servita come puntodi partenza per il lavoro dei consi-glieri comunali.

a cura di Luca Gaffuri

5

"Le Unioni di comuni sono enti locali costitui-

ti da due o più comuni, di norma confinanti,

per l'esercizio congiunto di funzioni, in base

all'art. 32 del T.U.E.L. n. 267 del 18 agosto

2000. Alle Unioni di Comuni si applicano, in

quanto compatibili, i principi previsti per l'or-

dinamento dei comuni. Lo Statuto dell'Unione

individua gli organi (Presidente, Giunta e

Consiglio), le modalità di elezione, le funzio-

ni svolte e le risorse necessarie. (...) Alle

Unioni competono gli introiti derivanti dalle

tasse e dalle tariffe e dai contributi sui servizi

a essa affidati. Le regioni, ai sensi dell'art.33

del suddetto T.U.E.L., predispongono in

accordo con i comuni, un programma per

individuare gli ambiti della gestione associa-

ta sovra comunale di funzioni e servizi, disci-

plinando, con proprie leggi, le forme di incen-

tivazione con eventuale previsione di un

apposito fondo nel proprio bilancio."

Negli ultimi mesi abbiamo assistito alsusseguirsi di dichiarazioni di resa daparte di amministratori di piccoli

comuni nel far quadrare i propri bilanci.Focalizziamo l'attenzione solo sui comunisotto i 5000 abitanti dal momento che unragionamento su comuni più grandi preve-drebbe ulteriori incognite. Secondo gli ultimidati ANCI, risalenti del 3 marzo, oltre la metàdei comuni lombardi sarebbe nell'impossibili-tà di approvare il bilancio di previsione 2009rispettando il patto di stabilità. A gravare suibilanci di piccoli e grandi comuni sono leminori entrate ICI sulla prima casa. I trasferi-menti compensativi sono inferiori alle stimedel gettito ICI per l'anno 2009. C'è chi, comeil sindaco di Milano Letizia Moratti, annunciache non potrà fare altro che aumentare la

LA TESTATA - DAL PD PROVINCIALE

tassa rifiuti e chi, come quattro dei sindacidei piccoli comuni dell'erbese, annuncia amezzo stampa che non ha alcuna intenzionedi ricandidarsi, a fronte dell'impossibilità digovernare con risorse così ridotte. Le abbon-danti nevicate di quest'inverno hanno dissan-guato le casse dei piccoli comuni intelvesi eproprio nella Valle si sono mossi per primiverso “l'Unione dei Comuni”. Sulla scorta della necessità sono sempre piùcoloro che si chiedono perché ogni comunedebba avere un proprio ufficio tributi, un pro-prio ufficio del personale, perché debbanoesistere procedure diverse in comuni vicini eperché i cittadini non possano avere gli stes-si servizi in qualità e quantità a prescinderedalle dimensione demografiche del paese diresidenza.Partendo da queste premesse e consideran-do il territorio comasco come un sistema uni-tario sotto l'aspetto naturale e storico, socia-le e culturale, il PD provinciale ritiene sianecessaria un'azione politica più coesa e l'in-dividuazione di strategie univoche. In assen-za di una Amministrazione provinciale capa-ce di governare e programmare delle lineestrategiche, si rende necessario promuovereuna UNIONE DEI COMUNI che agisca conresponsabilità, in rappresentanza e nell'inte-resse degli enti locali minori.L'Unione è soprattutto l'unica forma istituzio-nale realisticamente in grado di far superarel'isolamento di alcune realtà montane e lacu-stri, offrendo allo stesso tempo l'ottimizzazio-ne dei servizi e un giusto decentramentodelle scelte senza calpestare l'identità e letradizioni proprie dei singoli paesi. Conl'Unione dei Comuni si potrebbero ristabiliregli equilibri tra aree meno ricche e più avan-

Èscaduto il 9 maggio, a mez-zogiorno, il tempo per pre-sentare le liste che partecipe-

ranno alle prossime elezioni ammi-nistrative del 6 e 7 giugno.Esponenti del Partito Democraticosono candidati nella quasi totalitàdei comuni che vanno al voto, parte-cipando a liste civiche. Il PD si pre-senta con una propria lista nel cen-tro di maggior peso e importanzaMariano Comense. Lo stesso èstato fatto per i comuni di Dizzasco,Val Rezzo, Bene Lario, Dosso delLiro, Cabiate e Castelnuovo

LISTE PD TERRITORIO COMUNE

Unione di ComuniSTA A NOI ANTICIPARE UNA NECESSITÀ PRIMA CHE SI TRASFORMI IN URGENZA. Ferruccio Cotta

Elisa Mariani

zate, le prime beneficerebbero delle nuoveeconomie di scala prodotte, mentre le piùprogredite vedrebbero diminuire i rischi diimplosione.In termini politici poi, tutto ciò significhe-rebbe applicare finalmente le norme perl'autodeterminazione degli Enti Locali,attuando concretamente le basi per unfederalismo fiscale e imboccando la sospi-rata e agognata strada della semplificazioneistituzionale e della macchina pubblica. I vantaggi di questa scelta possono esserequindi riassunti in una riduzione degli spre-chi causati dalla duplicazione delle strutture,nel miglioramento della qualità della vitagrazie al maggior numero di servizi alla per-sona che si possono rendere disponibili eancora nell'incremento dell'autonomia opera-tiva e funzionale, raggiungibile con alte pro-fessionalità e strutture adeguate. Inoltre,aumenterebbero automaticamente i livelli dirappresentanza elettiva dei territori, facendoproporzionalmente lievitare anche le disponi-bilità economiche e strumentali in considera-zione di una maggior "forza contrattuale"verso gli organi istituzionali superiori (es.Regione Lombardia).Per tutto questo, l'attuazione dell'Unione deiComuni si configura come una esigenzaimprorogabile e impellente e non solo comeuna manovra elettoralistica. La sua sistema-tica applicazione potrà diventare il perno sucui organizzare la strategia amministrativa. Inostri candidati e le nostre liste hanno affron-tato nel loro programma questo tema ed èuna nostra priorità organizzativa il mettere ingioco, la dove non già presenti, liste e candi-dati ad hoc, per promuovere l'impegno a con-cretizzare una intesa in questa direzione.

Bozzente, dove sono candidatirispettivamente Romolo Vivarelli,Roberto Gallo, Antonio Nocera,Mirella Nalin, Maria Pia Tagliabue eLucia Gallo: il Partito Democratico sipresenta con un proprio simboloriconoscibile in questi piccoli centridove molto spesso in passato si èpresentata una sola lista locale,senza che ci fosse alcuna effettivacompetizione elettorale. Lo scopo diqueste liste del PD è innanzituttoquello di dar voce a quanti nonhanno avuto rappresentanza incomune e in alcuni casi a far uscire

questi stessi comuni dall'isolamentoterritoriale. Nei programmi di granparte delle liste il denominatorecomune è la prospettiva di formareun'Unione dei Comuni, per abbatterei costi e allo stesso tempo averemaggiori servizi.

TERRITORIO COMUNE CASTELNUOVO BOZZENTE

Minopoli MarcoBroggi FedericoMele GiuseppeLongo RosinaCotta GraziellaLuraschi AngeloConconi NoraGuarnerio AnnaLodi AnnitaCartoceti GretaDi Giuseppe PatriziaPusterla Alessandra

TERRITORIO COMUNE DIZZASCO

Grieco RaffaeleTodeschini CarloDi Fiore ChristianLironi DanieleMonti GiuseppeLuraschi JleniaPusterla AlessandraArrighi ClaudioBattarino LorenzoClerici Angelo

6 LA TESTATA SPECIALE TERRITORIO COMUNE

TERRITORIO COMUNE BENE LARIO

Isola FedericaPalermo AntonioLuraghi JleniaMonti GiuseppeGrieco RaffaeleDe Luca AntoniaDi Giuseppe PatriziaBraga TizianaMacaluso TizianoGallo Luca

TUTTE LE LISTE PD TERRITORIO COMUNEUNA PRESENZA IMPORTANTE

Paolo Ortelli

candidato sindacoNocera Antonio

candidato sindacoVivarelli Romolo

candidato sindacoGallo Lucia

TERRITORIO COMUNE - DOSSO DEL LIRO

Macaluso TizianoTosetti StefanoBroggi FedericoLironi DanieleMontorfano ChiaraCotta RenatoBraga TizianaClerici AngeloConconi NoraLuraschi Massimo

candidato sindacoNalin Mirella

TERRITORIO COMUNE - VAL REZZO

Todeschini CarloMinopoli MarcoLongo RosinaBattarino LorenzoMele GiuseppeTosetti StefanoBiraghi MarcoCartoceti GretaGuarnerio AnnaArrighi ClaudioLuraschi Massimo candidato sindaco

Gallo Roberto

TERRITORIO COMUNE - CABIATE

Davide BellottiGiulio BizzozzeroDario BolognesiFilippo BorellaSilvia CalderaSergio CeratiGiampiero CesariPiergiorgio ColombiniMoreno ColomboAlberto ContiFranco FloreaniCarla LonghiEnrica LongoniElisabetta PozzoliGiorgio RivaViviana Seveso

candidato sindacoMaria Pia Tagliabue

7 LA TESTA DEI CIRCOLI - MARIANO COMENSE

Il 6 e 7 giugno si voterà per le ele-zioni amministrative e per ilParlamento Europeo.Ringrazio tutti coloro che sirecheranno a votare. Troppospesso diamo per scontata lademocrazia, dimenticando che èstata una lunga e faticosa conqui-sta che va continuamente confer-mata.

Agli elettori di Mariano e diPerticato chiedo di votarmi per tremotivi:perché le liste che mi sosten-

La lista di Progetto Mariano Brianzapone al centro l’esigenza di costrui-re per la Città di Mariano una pro-gettualità che superi i confini territo-riali e che veda le nostre comunitàlegate alla Brianza ed all’Europa,con queste specifiche proposte:Una politica limpida: nella nostralista nessuno ha conflitti di interessi.Contenimento delle costruzioni.Stop al consumo di suolo. Recuperodel centro storico con incentivi per iproprietariRecupero a museo e valorizzazionedella Villa Sormani. Una nuovabiblioteca e nessuna costruzione

IL PROGRAMMA DELLA COALIZIONEUN NUOVO FUTURO PER MARIANO

Francesca Tonnarelli Grassetti

privata nell'area adiacente.Una “consulta dell’economia”:luogo di confronto ed elaborazioneper le realtà produttive Rigorosa tutela dei boschi e dellecolline. Valorizzazione del Parcodella Brughiera.Sistemare i “pericolosi pasticci” cau-sati dalla nuova viabilità. In P.zzaRoma: togliere un po’ di ruggine edare più sicurezza ai ciclisti.Una vera tangenziale, per portare iltraffico fuori dell’abitato.Più attenzione ai mezzi pubblici:una linea diretta da Mariano a Comoe da Mariano a Seregno (FS) .

Sostegno ai nuovi disoccupati ed allavoro produttivo. Una rete di servi-zi per le fasce più deboli.Un Assessore per Perticato, per-ché la frazione non diventi periferia.L’istruzione, la cultura e la solidarietàsono veri valori per tutti: sostegnoalle Scuole ed alle Associazioni divolontariato.Uno sport per tutti: dagli “atleti inerba” ai campioni di domani.Riduzione delle spese della politi-ca: meno assessori e meno consu-lenze.Per la lettura completa del program-

ma www.pdmariano.com.

APPELLO DI RENATO MAURI AGLI ELETTORI MARIANESI

Renato Mauri

gono sono le uniche innovati-ve, con moltissime donne presen-tate e con moltissimi giovani chehanno scelto di avvicinarsi allapolitica;perché abbiamo scelto di com-battere il “partito del mattone”non candidando alcun immobilia-rista;perché le tre liste che misostengono rappresentano tredifferenti prospettive di pro-gresso: il Partito Democratico;una lista civica di centro (progettoMariano Brianza); una lista civica

delle sinistre (Sinistra Maria-nese).

Mariano è il terzo comune dellaProvincia di Como. Ha bisogno dicostruire nuove prospettive: laBrianza e l’Europa saranno inostri orizzonti.Il centrodestra è tutto rivolto alpassato e a difendere vecchi pri-vilegi.Votando me e le liste che misostengono alzeremo lo sguardoe costruiremo insieme un bellissi-mo futuro.

8 LA TESTATA DEI CIRCOLI - CIRCOLO TRENTASETTE ALBAVILLA

problema si fa ancora più grossoe le scelte diventano sempre piùcruciali. Non sempre si può, o sideve, dire semplicemente sìCredetemi, non sono molte lesoddisfazioni che puoi ricavareda un esperienza come questa.Anche se le tue intenzioni sonobuone c’è sempre qualcuno chevede in quello che fai chissaquali strane dietrologie o secondi

Ormai ci siamo. Cinqueeterni anni sono volati inun attimo. E’ stato bellis-

simo e faticoso; affascinante espaventoso. A volte pieno di sod-disfazioni, il più delle volte senzanemmeno quelle, questo periodoha rappresentato per me, macredo anche per tutti i miei com-pagni di viaggio, un’esperienzacontraddittoria e altalenante.

Non è retorica se dico che quelloche sempre e comunque è rima-sto davanti al nostro operare, miocome assessore uscente maanche di tutti i miei compagni diavventura, è stato il bene comu-ne, è stato il nostro paese, èstata Albavilla. Quello che ci haunito in questi anni è la condivi-sione di un progetto. Sappiamoche oggi, sempre più spesso, leazioni di governo sono dettatedai sondaggi. Così comeun’azienda decide se mettere inproduzione un determinato pro-dotto in base alle ricerche di mer-cato, sempre più spesso anchela politica fa quello che la gentechiede. Eppure non è semprecosì che un paese cresce. A voltela visione del futuro, il progettoper il proprio paese richiedonoscelte coraggiose, magari nonsempre popolari. Il nostro proget-to si può riassumere in pocheparole: Albavilla, un paese davivere. Un paese in cui nessunodeve essere lasciato indietro. Unpaese in cui ognuno possa trova-re spazi e luoghi di aggregazionecon uguali diritti e doveri per tutti.Se ha questo ambizioso progettoaggiungiamo la situazione folle incui si trovano ad amministrare legiunte dei paesi grandi e piccoli il

DIFFICILE, MA NON IMPOSSIBILE...

ANZI PROBABILE Carla Cazzaniga

MINO PONTIGGIAMINO PONTIGGIA

SINDACO A TEMPO PIENOSINDACO A TEMPO PIENO

ILIL PPAESE CHE VORREIAESE CHE VORREI

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 6-7 GIUGNO 09

“Dopo 5 anni di amministrazione la LISTA CIVICA ALBAVILLA

si ripresenta agli elettori col suo gruppo compatto e con l’apporto di nuove

forze. A unirci la stessa visione del passato, del presente e del futuro del

nostro paese: un Albavilla dove crescere, studiare, lavorare, divertirsi.

Un paese da vivere.”

Mino Pontiggia

com

mitt

ente

resp

onsa

bile

Gia

com

o P

ontig

gia

MINO PONTIGGIAMINO PONTIGGIA

SINDACO A TEMPO PIENOSINDACO A TEMPO PIENO

ILIL PPAESE CHE VORREIAESE CHE VORREI

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 6-7 GIUGNO 09

com

mitt

ente

resp

onsa

bile

Gia

com

o P

ontig

gia

ILIL PPAESE CHE VORREIAESE CHE VORREI

Alfredo Frigerio, detto DedoNato ad Albavilla nel ‘50, sposato

con Wanda, ho due figli e due

nipotini. Vissuto a Erba dal 52, nel

98 sono tornato nel paese che amo.

Presidente della proloco di Albavilla

per 8 anni e con la mia quaranten-

nale esperienza cantieristica ,

faccio ora la mia prima esperienza

politica con l’obiettivo di dare il mio

disinterassato contributo.

Andrea CiceriClasse '78, Albavillese da sempre,diplomato Geometra, esercito la libe-ra professione dal 2000; membro delconsiglio pastorale di Albavilla, colla-boro con Polisportiva e Oratorio. È lamia prima esperienza politica, micandido con entusiasmo per dare il mio contributo al paese. Ho scelto la Lista Civica perché necondivido valori, progetti e metodolo-gie, indipendentemente dagli orientamenti politici

Franca AnzaniNata ad Albavilla nel '55, mi occupodi restauro conservativo di pitturemurali, sono presente nel direttivoCNA di Erba cercando di risolvere iproblemi delle Imprese artigiane.Coordino il “Gruppo di ProtezioneSociale Comunale”, sono Consiglieracon delega all'Ambiente, rappresentoAlbavilla in vari organismi sovracco-munali. Ritengo che il lavoro per ladifesa di territorio e ambiente sia unimpegno per le future generazioni.

Stefano BindaNato il 27 ottobre 1981, figlio diErcole e Anna, ho un fratello maggio-re, Roberto. Ho trascorso l’infanzianella pasticceria Cis di Albavilla.Dopo la maturità classica al liceoVolta di Como, mi sono laureato infilosofia all’Università Cattolica.Dopo un master, dal 2007 sonoresponsabile per le relazioni istituzionali in materia di politica indu-striale presso ConfindustriaLombardia.

Carla CazzanigaNata a Como ma Albavillese di origini, negli ultimi 5 anni mi sonodedicata alla Cultura e alla Scuola inqualità di assessore. Oltre alle moltemanifestazioni, tra cui il “Festivaldella Parola”, “Albavilla in Tavola” e“Albavilla in Mostra”, nel settoreIstruzione ho curato gli aspetti pratici,creando nuovi servizi grazie a unrapporto di collaborazione costruttivacon la scuola. Nei prossimi annivoglio ampliare i servizi extrascolastici pomeridiani.

Alberto CigardiNato ad Albavilla nel '53, sposatocon Nati, ho due figlie: Chiara eSimona. In questi cinque anni ho ricoperto i ruoli di Presidente delConsiglio Comunale e Consiglierecon Delega per le Associazioni e loSport. Da trent'anni sono impegnatonel sociale con il Gruppo Amici diLoreto (Molena) per promuovere manifestazioni destinate a raccogliere fondi da devolvere in beneficenza.

Patrizio Cigardi detto TittiVivo ad Albavilla da quando sononato, sono papà di due bimbi e marito di Cristina. Come Assessoreai Servizi Sociali mi sono rapportatocon la situazione del nostro paesecurando principalmente l’aspettoumano, ascoltando e quindi proponendo soluzioni mirate.Membro effettivo della commissioneAffari Economici della Parrocchia, homantenuto, alla soglia dei 40 annila passione per il calcio, che mi porta ancora a calpestare icampi da gioco.

Giovanni FerrucciHo 63 anni, da 38 abito a Carcano esono sposato con Carla Veronelli.Sono consigliere in ComunitàMontana e in ambito comunale curo i rapporti con le frazioni diCarcano e Corogna. Sono anchedelegato al turismo e responsabiledel sito internet istituzionale. In questi anni mi sono occupato dell'organizzazione di diversi eventiculturali tra cui Sinfolario, l'80° diFondazione del Comune e Percorsi in Brianza

MINO PONTIGGIAMINO PONTIGGIASINDACOSINDACO AA TEMPO PIENOTEMPO PIENO

Erminia GariboldiAssessore al Bilancio, rappresento ilComune nel Consiglio dell'Opera PiaRoscio e lavoro a Erba come avvocato comunale, convinta che unimpegno leale nelle Istituzioni tutelii diritti dei Cittadini. Come Assessore ho curato la legalitàe la trasparenza del bilancio, assicu-rando solidità ed equità: nessunaumento delle tasse, più servizi eagevolazioni per chi ne ha bisogno.

Tommaso LatisNato a Milano nel 1958, vivo ad

Albavilla da oltre 20 anni con la

moglie e le figlie.

Funzionario della Provincia di

Como, mi occupo di agricoltura con

una particolare attenzione alla

“gestione sostenibile” del territorio.

Negli ultimi anni ho fatto parte della

commissione edilizia del

Comune di Albavilla.

Gianluigi Molteni Nato ad Albavilla nel 1952 sposatocon una figlia e ConsigliereComunale uscente.In questi anni ho cercato, nell’ambitodelle mie deleghe, di migliorare laqualità della vita della cittadinanzacon particolare attenzione allaPubblica Illuminazione, alla gestionee sistemazione dei cimiteri, alla riqualifica dei giardini pubblici eall’arredo urbano.

Marcello Molteni30 anni, sposato da un anno conDebora e titolare di un’agenziaimmobiliare. Forte dell’esperienza diConsigliere Comunale e di vice-pre-sidente e Assessore all’Ambiente edEcologia della Comunità Montanadel Triangolo Lariano, mi candido perla seconda volta, con l’ intenzione diimpegnarmi ancora più a fondo. Unimpegno concreto e visibile, a dispo-sizione di chi ha bisogno e di chi haidee per un Albavilla ancora migliore.

Pierluigi PonzoniSono presidente della LEMA, una

delle aziende più dinamiche della

zona, eppure in questi anni ho voluto

conciliare i miei impegni di lavoro

con quelli amministrativi. È quello

che continuerò a fare mettendo a

disposizione del mio paese la mia

esprienza e le conoscenze nel

settore imprenditoriale e produttivo.

Antonella PileggiNata a Erba nel 1979, dopo la laureain Scienze della FormazionePrimaria, ho conseguito il Master inGestione dei Beni Culturali. Oggilavoro come consulente presso gliIstituti Milanesi Martinitt, Stelline ePio Albergo Trivulzio. Durante i cin-que anni di amministrazione hocercato di dare il mio contributo allavita amministrativa di Albavilla.nell’ambito della Cultura.

Luca Grammatica

Ho 42 anni, sono sposato con Laurae ho due figlie, Alice e Sofia. Da quando mi sono diplomato inragioneria lavoro come contabile inun affermato studio legale di Como.Sono convinto che i nostri problemiprincipali siano quelli quotidiani evoglio impegnarmi nel cercare dirisolverli passo dopo passo, con l’entusiasmo di chi affronta unanuova esperienza.

Massimo RizziNato a Erba nel ‘57, sono sposato,

ho 3 figli e sono imprenditore.

Da sempre interessato al mondo

della scuola, non mi piace elogiarmi

con panegirici del tipo

“faccio, faccio”... Per il mio paese ci

metto la faccia, e anche la firma.

Chi mi conosce sa cosa faccio,

chi non mi conosce CHIEDA

a chi mi conosce.

fini. Però, evidentemente, sedopo 5 anni siamo ancora tutti quiè perché crediamo in quello cheabbiamo fatto e sappiamo dipoter fare ancora di più. Credoche i nostri concittadini, molti diloro almeno, sappiano tutto que-sto.Quindi ripeto DIFFICILE MA NONIMPOSSIBILE, ANZI PROBABI-LE.

9

13 Marzo 1990: ilConsiglio Comunale diCantu' approva il pro-getto esecutivo del 1°lotto del nuovo

Palazzetto dello Sport per un impor-to complessivo di € 5.474.443,13,finanziati da un mutuo della CassaDepositi e Prestiti (€ 1.859.244,84,che stiamo ancora pagando) e da unmutuo a totale carico dello Stato equindi di noi cittadini, per €.3.615.198,29.25 Marzo 2009: Il destino del cantie-re del Palazzetto rimane nelle manidei giudici del TAR della Lombardia ,che decidono di bocciare l'ennesimoricorso giuridico amministrativo cheha contraddistinto la storia infinita diquesta opera pubblica incompiuta.Ora si resta in trepida attesa perconoscere se nei prossimi mesi sarào meno presentato un nuovo ricorsoal Consiglio di Stato da parte deimedesimi ricorrenti.Pertanto non sono bastati 19 anni diattesa, di cui ben 15 contraddistintida Giunte presiedute da Sindacidella Lega Nord, il partito che il 16Marzo 1994 sospese totalmente ilavori del cantiere, al solo scopo divoler creare un simbolo della PrimaRepubblica che di lì a poco il suo

LA TESTATA DEI CIRCOLI - CANTÙ

futuro "grande amico e alleato"Berlusconi si sarebbe preparato asfidare con la sua "discesa incampo".A distanza di tutti questi anni la situa-zione non è sostanzialmente cam-biata, governa sempre la Lega epure Berlusconi, se non per dueaspetti non certamente trascurabili: ilprimo è che il cantiere è rimasto talee ben 18 miliardi di vecchie lire sisono letteralmente volatilizzati o permeglio dire sono state buttati alvento; il secondo è che la GiuntaSala ha deciso di abbattere quantocostruito, approvando però un pro-getto che comporterà il sacrificio didue aree di proprietà pubbliche(valore pari ad almeno 8 miliardi divecchie lire) che dovranno esserecedute ai privati che si aggiudiche-ranno il diritto di costruire e di gesti-re l'impianto per i prossimi 30 anni,parallelamente ad un nuovo centrocommerciale (puro e di servizio) peruna superficie molto vicina a quelladel confinante Bennet.Al di là del contenzioso legale incorso tra due ditte per accaparrarsil'affare (per loro, non per i cittadini), ildramma di tutta questa vicenda risie-de nella spregiudicatezza con laquale la Giunta Sala sta cercando di

coprire i decennali errori e responsa-bilità delle maggioranze di destrache governano Cantu', spacciandocome panacea di tutti i mali una solu-zione come quella del Project-Financing che nasconde costi per lacomunità già facilmente constatabili(le aree di via Spluga e di Via Como)e rischi elevati per la fattibilità delpiano economico-finanziario a soste-gno dell'intervento.

Non a caso il piano viene tenutosegreto e nessuno conosce nè i par-ticolari, nè i contorni.

Come Partito Democra-tico, a partire dal 2002abbiamo sempre propo-sto soluzioni alternative

concrete e fattibili dal punto di vistatecnico-amministrativo, ma la mag-gioranza ha sempre risposto "pic-che", assumendosi la dolorosaresponsabilità politica di far dipende-re il futuro del Palazzetto da un giu-dice amministrativo.

La nostra speranza è che, nell'inte-resse della cittadinanza canturina, sichiuda al più presto questa dolorosae costosa vicenda, senza che perònessuno degli attuali amministratorialzi troppo la testa a rivendicarechissà quale premio o riconoscimen-to, in quanto concludere questo can-tiere aperto è il minimo che si può esi deve fare nel momento in cui siaccetta una carica pubblica.Se, al contrario, il Consiglio di Stato(sempre che il privato decida di ricor-rervi) ribaltasse la decisione del TARe dovesse dar torto al Comune lanostra speranza è quella che nessu-no sollevi il fantasma di presunte"toghe rosse": non sarebbe più iltempo delle barzellette, ma quellodelle dimissioni.

PALAZZETTO: STORIA FINITA?

LA POSIZIONE DEL PD DOPO LA SENTENZA DEL TAR

Ivano Brambilla

?!