La terapia in relazione alla gravità della Psoriasi · Farmaci per azione rapida e duratura, se...
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La terapia in relazione
alla gravità della Psoriasi
G. Borroni, S. Gherzi, V. Brazzelli
Unità di Dermatologia, Dipartimento di Scienze Clinico-
Chirurgiche, Pediatriche e Diagnostiche, Università di Pavia,
Fondazione IRCCS Policlinico S. Matteo
Psoriasi e Vitiligine
I pazienti con i medici: la certezza della ricerca
21 novembre 2015, Pavia
Affezione infiammatoria cronica, caratterizzata da
chiazze e placche eritemato-squamose a
coinvolgimento cutaneo e dell’annesso ungueale.
Associazione con artrite ed altre comorbidità.
Espressività clinica variabilissima.
LA MALATTIA PSORIASICA
La frequenza varia dal 2 al 5% nelle diverse
etnie: quella caucasica è quella più colpita.
7milioni di Americani (260.000 nuovi casi/anno)
ESTREMO ORIENTE e INDIA: bassa
prevalenza
FREQUENZA
Lomholt G. Psoriasis: prevalence, spontaneous course and genetics.Copenhagen
Den.: GEC GAD; 1963
Hellgren L. Psoriasis. Stockholm, Swedeen. Almqvist&Wiksell: 1967
Lebwohl M. Psoriasis The Lancet 2003;361: 1197-1204
GENETICA DELLA MALATTIA PSORIASICA
Affezione genetica multifattoriale di cui sono noti parecchi geni che agiscono a
vari livelli della sua patogenesi e che possono essere attivati da fattori esogeni
Gene 6p21.3 (HLA): 1/3 del ruolo patogenetico
Altri geni:
• alterazioni della barriera cutanea;
• alterazioni della risposta immune innata;
• Alterazioni della risposta immune adattativa
Variabilità clinica della psoriasi e
modelli immunopatogenetici
copresenti, ma prevalenti in
momenti diversi della malattia
INFILTRATO INFIAMMATORIO PREVAL. DI TIPO Th1
TH1 helperCD4+ Tc1 citotossici CD8+
INF-g, TNF-a
Complesso gioco di interazione e reciproca stimolazione tra
almeno 5 tipi cellulari:
Cheratinociti
Linfociti T quadro
Cellule di Langherans
Cellule endoteliali
PMN
Cell. dendritiche plasmocitoidi
contatto cellulare
citochine
quadro
clinico
istologico
Psoriasi lieve-moderata: correlata alla percentuale di area
corporea interessata (<10%) o a limitate specifiche topografie (retroauricolare,
sottomammaria, interglutea, genitale, ascellare, etc.)
> 60% della popolazione psoriasica è affetto da una forma lieve o moderata
Qualità della vita ne è
comunque affetta
PSORIASI:
CRONICA
LOCALMENTE
INVALIDANTE
SPESSO
VISIBILE
Farmaci per azione rapida e
duratura, se non definitiva
Richiesta
Cosa vuole il paziente:
-terapia rapidamente efficace con risultati duraturi;
-non sporcare indumenti ed ambiente con i prodotti topici;
-non utilizzare prodotti ritenuti (erroneamente) obsoleti;
-non utilizzare prodotti topici con colori ed odori sgradevoli;
-non dedicare troppo tempo alla cura della pelle;
-effettuare terapie poco costose e rimborsabili;
-non utilizzare farmaci sistemici, se possibile;
-non avere effetti collaterali;
-ricerca continua di novità terapeutiche (anche di protocolli terapeutici
non basati sulla EBM)
COME RISOLVERE LE PROBLEMATICHE
CONNESSE CON IL TRATTAMENTO DELLA
PSORIASI LIEVE-MODERATA
Realtà:•la psoriasi è una malattia genetica (poligenica) caratterizzata sia da anomalie della
cheratinizzazione, sia da una complessa risposta disimmune (immunità innata ed
acquisita) che a loro volta si influenzano a vicenda;
•la psoriasi è una malattia cronica, con acutizzazioni e miglioramenti;
•molti fattori (esogeni, traumatici, stress, farmacologici, batterici, metabolici, virali)
possono imprevedibilmente riattivare o peggiorare un processo fino a quel momento
ben controllato;
•necessità di una continuità della terapia nella psoriasi;
•nessuna altra malattia cronica (diabete, ipertensione arteriosa, dislipidemia,
cardiopatie,…) viene curata fino ad induzione del miglioramento e risoluzione
dell’obiettività e poi sospesa, perché la patologia si riaggrava rapidamente o si
complica pericolosamente;
•contrariamente alle summenzionate patologie, molte delle terapie dermatologiche per
la psoriasi possono anche essere sospese, ma momentaneamente, perché il paziente
può presentare delle recidive;
•depressione e sfiducia possono interferire negativamente sull’andamento della
patologia e sull’aderenza terapeutica
COME RISOLVERE LE PROBLEMATICHE
CONNESSE CON IL TRATTAMENTO DELLA
PSORIASI LIEVE-MODERATA
Responsabilità del medico Curante:
-scarsa conoscenza dei meccanismi patogenetici della psoriasi;
-sottovalutazione, in genere, della patologia cutanea;
-necessità di collaborazione con lo specialista Dermatologo, soprattutto
per gli aspetti internistici del paziente psoriasico.
COME RISOLVERE LE PROBLEMATICHE
CONNESSE CON IL TRATTAMENTO DELLA
PSORIASI LIEVE-MODERATA
Responsabilità del Dermatologo:
-scarsa disponibilità a spiegare chiaramente (e se necessario ripetutamente) al paziente
psoriasico la natura e le caratteristiche della sua patologia;
-il Dermatologo deve chiaramente dire al paziente che ci sono delle difficoltà a guarire
per sempre, ma che la psoriasi è curabilissima e mai come oggi;
-non spiegare al paziente che non solo esiste uno straordinario ventaglio terapeutico, ma
che vari approcci terapeutici possono essere utilizzati nello stesso paziente a secondo
dell’espressività clinica, della gravità, dei periodi di benessere e comorbidità;
-scarsa conoscenza ed utilizzo dello spettro delle terapie disponibili;
-incapacità di creare una solida e continuativa alleanza terapeutica con il paziente.
COME RISOLVERE LE PROBLEMATICHE
CONNESSE CON IL TRATTAMENTO DELLA
PSORIASI LIEVE-MODERATA
PROBLEMATICHE ATTUALI
CONNESSE CON LA SCELTA
TERAPEUTICA
• 30% degli psoriasici ha PASI >10 = accessibilità ad ottimi
risultati con la terapia biologica
• 70% degli psoriasici ha PASI <10 = minore indicazione
all’accesso ai farmaci biologici con una apparente immodificata
difficoltà di gestione della propria patologia
ASPETTO CLINICO
PSORIASI:
nummulare
anulare
circinata
follicolare
geografica
invertita
guttata
serpiginosa
pustolosa
eritrodermica
Topical therapy
Anthralin
Calcipotriolo
Calcitriolo
Tacalcitol
Corticosteroids
Salicylic acid
Tars
Tazarotene
Skin-directed therapies
UVB
Narrowband UVB
PUVA
Bath-PUVA
Climatotherapy
Systemic therapy
Methotrexate
Retinoids
Cyclosporine
Fumaric Acid
Target therapy
Biological agents
Molecole topiche
sperimentali
TERAPIA DELLA PSORIASI
• In uso da più di 100 anni
• marcata attività antiproliferativa sui cheratinociti
• Inibizione della proliferazione T linfocitaria indotta da mitogeni
• Si accumula nei mitocondri interferendo nella catena energetica cellulare
• Inibizione della chemiotassi neutrofilica
• Utilizzato soprattutto in pazienti ricoverati per psoriasi moderata-grave
• Efficacia: 66-81%
DITRANOLO (antralina, cignolina, 1,8 diidrossi-9-antrone)
Principali indicazioni: psoriasi cronica in placche
Uso: allo 0,05% sino allo 0,1% in pasta allossido di zinco ed
a.salicilico 1 volta al dì con aumenti progressivi nella concentrazione
oppure in concentrazione elevata dall’inizio (1-3 %) ma con terapia
short-contact (10-15 min)
Vantaggi: scarsi effetti collaterali
possibile uso prolungato
possibile terapia associativa (UVB e terapia sistemica)
Svantaggi: irritazione locale
non utilizzabile al cuoio c., volto ed in area perigenitale
sporca cute ed indelebilmente gli indumenti
DITRANOLO (antralina, cignolina, 1,8 diidrossi-9-antrone)
CATRAMIcarbone, catrame minerale
catrami vegetali (pino, betulla, faggio)
• Azione anti-infiammatoria
• Azione anti-pruriginosa
• Induce la differenziazione epidermica, riducendone il turnover
• Contrasta la compromessa funzione della barriera cutanea indotta da Th2-
citochine
Indicazioni principali: placche croniche, prurito
Vantaggi: non irritante, possibile uso prolungato, possibili associazioni (Goeckerman)
Svantaggi: carcinogenicità (solo nell’animale di laboratorio, mai comprovata
nell’uomo) per presenza di benzopireni.
TERAPIA TOPICA DI PRIMA
LINEA NELLA PSORIASI
2015: ancora pochi studi controllati disponibili.
La vit.D3 ed il Tazarotene hanno avuto negli ultimi 20 anni più studi
controllati degli steroidi topici in circa 60 anni.
Combinazione di Vit.D analoghi e potenti corticosteroidi hanno
costituito un dominante banco di prova nella psoriasi negli ultimi anni.
L’utilizzo della combinazione calcipotriolo + betametasone
dipropionato proposto dall’azienda produttrice (con autorizzazione
AIFA) per 4/8 settimane consecutive (periodo entro il quale si osserva
un netto miglioramento delle lesioni psoriasiche) non risolve il
problema della gestione della psoriasi sul medio-lungo termine.
STEROIDI TOPICI
Formulazioni: creme, pomate, unguenti, geli, schiume, shampoo, lacche ungueali
Vantaggi: rapidità d’azione, possibili associazioni con catrami/analoghi vit.
D3/ac.salicilico, maneggevoli, ben accetti dal punto di vista cosmetico
Svantaggi: rebound, atrofia, reazione pustolose rosaceiformi ed acneiformi,
assorbimento sistemico, strie cutis distensae, limite di impiego temporale (potenti),
Limiti: scarse notizie sugli effetti nocivi a lungo termine; tachifilassi; recidiva;
rebound in pochi giorni o poche settimane
Prospettive realistiche: trattamento intermittente ogni 2-3 giorni o weekend-
therapy.
Mito e realtà: tutti ne parlano male ma tutti lo usano
• Bassa/moderata/alta potenza
• Azione antiinfiammatoria, migliorata negli ultimi anni dalla
creazione di molecole lipofiliche (fluticasone propionato)
• Azione immunosoppressiva
• Azione vasocostrittiva
• Molto efficaci se associati a Vit.D3 e utilizzati per 8 settimane
consecutive e poi intermittentemente fino a 52 settimane
ANALOGHI DELLA VITAMINA D3Calcipotriolo, tacalcitolo, calcitriolo
• Primi anni ’90
• Attività antiproliferativa sui cheratinociti
• Miglioramento della membrana del corneocito
• Induzione della differenziazione dei cheratinociti
• Attività antiinfiammatoria (neutrofilo)
Principali indicazioni: psoriasi cronica in placche
Uso: 1-2 volte al dì
Vantaggi: possibile terapia associativa (+++ UVB-nB)
riduzione del PASI di circa il 60% ad 8 settimane (calcipotriolo)
Svantaggi: irritazione locale (5%), no volto e genitali
limitazione quantitativa (3 tubetti/sett) per possibile assorbimento
Indicazione: psoriasi moderata in placche e del complesso
ungueale
Efficacia: 50% di miglioramento rispetto al basale nel 45% dei
pazienti (2 volte/die per periodi prolungati)
Limitazioni: irritante, max 10-20% di superficie corporea; meglio
se associato a steroidi; no volte, pieghe ed aree genitali
RETINOIDI TOPICITAZAROTENE gel 0,05%
(acetilene retinoide, terza generazione)
Meccanismo d’azione:
•efficace e selettivo legame con i recettori β e γ dell’acido retinoico;
•riduce la proliferazione epidermica
•inibisce la differenziazione patologica psoriasica (transglutaminasi e
cheratina 16)
FOTOTERAPIA
PUVA: psoraleni (8-MOP) + UVA
UVB-NB : fototerapia narrowband (banda stretta, 311 nm)
Psoralene + DNA
Fotoinibizione sintesi di DNA
Inibizione della proliferazione cellulare
•Diminuzione cellule di Langerhans
•Diminuzione linfociti T
•Attività antiinfiammatoria
Indicazioni principali:psoriasi grave ed estesa
Uso: 0,6 mg/Kg di 8-MOP 2 ore prima della esposizione agli UVA a dosi crescenti 2-3
volte/settimana
Vantaggi:rapidità d’azione
Svantaggi: nausea fotosensibilità nelle 8 ore successive l’assunzione di 8-MOP,
cancerogenicità, terapia non domiciliare
Indicazioni principali: psoriasi estesa, in placche, guttata
Vantaggi: rapidità d’azione, scarsi effetti collaterali, poss. terapia associativa
Svantaggi: terapia non domiciliare
METOTREXATE
-Inibisce sintesi DNA meccanismo
competitivo con diidrofolato-
reduttasi
-Diminuisce turn over cheratinociti
basali
-Effetto antiinfiammatorio sui
neutrofili
-Apoptosi linfociti T attivati
-Metabolismo epatico con escrezione
renale
Dose 10-25mg./1 volt sett.
Dose cumulativa 1.5gr. biopsia
epatica, follow up ecografico e
fibroscan
Controindicazione assoluta:
• Gravidanza
• Epatopatie gravi
Effetti Collaterali
•Cirrosi epatica
•Polmonite interstiziale acuta
•Leuco-trombocitopenia
•Anemia megaloblastica
•Teratogeno
Psoriasi pustolosa
Artropatia psoriasica
Psoriasi volgare
-Agisce a livello nucleare sul recettore dell’acido retinoico
-Regola la crescita e differenziazione terminale dei cheratinociti
-Normalizza lo stato iperproliferativo
-Effetto antiinfiammatorio sui neutrofili
DOSE: 0.3-0.5mg/kg
RETINOIDI SISTEMICI
ACITRETINA (metabolita ad emivita più corta dell’etretinato)
CICLOSPORINA-A•Blocca la trascrizione dei geni nei
linf.T previa interazione con
Ciclofillina A inibisce
calcineurina inibisce NF-AT
•<< trascrizione gene IL-2
•Inibisce capacità presentare l’Ag a
cell. Langherans
•Inibisce degranulazione e
produzione citochine Mast cell
•Effetto immunosoppressivo
•Psoriasi cronica severa
•Eritrodermia
•P. pustolosa generalizzata Dose: 2.5-5mg/kg
Effetti collaterali:
Alterazione funz. Renale
Ipertensione arteriosa
Ipercolesterolemia
Ipertricosi
Iperplasia gengivale
TERAPIA ROTAZIONALE alternanza di terapie per
ridurre gli effetti cumulativi e gli effetti tossici di ciascun
farmaco (monoterapie sistemiche per periodi prolungati)
TERAPIA COMBINATA aggiungere efficacia sinergica o
complementare di 2 o + farmaci riducendo gli effetti collaterali
ed il dosaggio di ogni singolo farmaco (retinoidi sistemici +
fototerapia)
TERAPIA SEQUENZIALE sequenza ben precisa di farmaci
con attività farmacologiche diverse, per periodi più brevi di
quelli utilizzati nella terapia rotazionale:
1)rapidità d’azione con scarsi effetti collaterali (CyA UVB)
2)capacità di mantenere il risultato
VARIAZIONE DI PROTOCOLLI TERAPEUTICI
IL FUTURO DELLE
PICCOLE MOLECOLE
La permeabilizzazione cornea ad una molecola è inversamente proporzionale al suo peso molecolare (Legge dei 500 Da). Molecole < 500 Da passano facilmente.
WBI-10012-isopropyl-5[(E)-2-phenylethenyl]benzene-1,3-diol
Crema 1%
• Nuova molecola antiinfiammatoria non
steroidea ricavata dai metaboliti di un
gruppo di batteri simbionti a nematodi
entomopatogenici.
• Inibizione di molte citochine
proinfiammatorie, tra cui TNF-α.
• Inibizione della mobilità e della
funzionalità linfocitaria.
2 volte/die per 12 settimane: “quasi
guarito/molto migliorato” nel 67-80%
E804Composto ad azione simile allo STA-21 (inibitore STAT3-Th17-Treg)
Derivato dell’indirubina, blocca il segnale STAT3.
Sperimentalmente controlla la comparsa di lesioni psoriasiformi
indotte da TPA nel ratto k5.Stat3C.
INIBITORI PDE4AN2728 (topico), Apremilast (sistemico)
AN2728:
Topico contenente boro (B) ad azione antiinfiammatoria inibente
l’attività di PDE4 (fosfodiesterasi-4) la quale inibisce TNFα, IL-12,
IL-23 e altre citochine.
Ben tollerato topicamente e significativi effetti sui parametri
infiammatori esaminati.
30% di efficacia nella psoriasi, 70% nella DA.
JAK INIBITORI (Janus associated kinase)
Inibitori del segnale di trasduzione di IL-12, IL-23 e INFγ
TOFACITINIB:
Piccola molecola che inibisce JAK 1-3 con un miglioramento intorno al
50% della psoriasi trattata.
Scarsi effetti collaterali registrati.
Esiguità numerica del campione.
INCB018424:
Inibitore JAK 1-2.
Crema 0,5-1% (una volta/die), 1,5% (due volte/die) per 28 giorni.
Concentrazione maggiore maggiore efficacia.
Ben tollerato senza effetti collaterali.
CURCUMACurcumina complessata con fitosoma orale
Linneus, 1753
Famiglia Zinziberaceae
Utilizzo a scopo culinario e teraputico della radice di C. longa
EOSINA(tetrabromofluorecina)
• Colorante citoplasmatico utilizzato in istologia.• In soluzione al 2% utilizzato tradizionalmente in
Dermatologia come antisettico, specialmente alle pieghe.