La teledidattica

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1 Lezioni in Videoconferenza con NetMeeting Realizzare lezioni in videoconferenza è abbastanza semplice oltre che molto economico. Gli studenti lavoratori o fuori-sede saranno in condizioni di frequentare alcune lezioni senza essere fisicamente presenti nelle aule così come i docenti non avranno necessità di recarsi in Facoltà. Tutti i PC dotati di sistema operativo Windows dispongono del programma gratuito “NetMeeting” che si può attivare cliccando su SART-ESEGUI e digitando “conf”. Al primo avvio parte una semplice procedura di configurazione per regolare audio e video e per immettere alcune semplici informazioni personali.

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Un sistema per la didattica a distanza

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Lezioni in Videoconferenza con NetMeeting Realizzare lezioni in videoconferenza è abbastanza semplice oltre che molto economico. Gli studenti

lavoratori o fuori-sede saranno in condizioni di frequentare alcune lezioni senza essere fisicamente presenti

nelle aule così come i docenti non avranno necessità di recarsi in Facoltà.

Tutti i PC dotati di sistema operativo Windows dispongono del programma gratuito “NetMeeting” che si

può attivare cliccando su SART-ESEGUI e digitando “conf”. Al primo avvio parte una semplice procedura di

configurazione per regolare audio e video e per immettere alcune semplici informazioni personali.

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Ecco come si presenta il più noto programma per le videoconferenze:

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Per avviare una video lezione il docente dovrà cliccare sul menu “chiama” e poi su “avvia meeting” e dare

un nome alla lezione es”Economi aziendale”. Può anche inserire una password per l’accesso

Fatto questo il docente dovrà comunicare agli studenti l’indirizzo IP al quale si dovranno collegare. Per

conoscerlo deve cliccare sul menu “?” e poi su “informazioni su” e vedere il numero intervallato da punti

nella parte bassa della finestra.

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L’indirizzo IP (che identifica il computer del professore) va comunicato agli studenti così come l’ora di inizio

lezione. Gli studenti all’ora concordata lanceranno il programma Netmeeting e nella barra vicino all’icona

del telefono inseriranno l’indirizzo IP e poi cliccheranno sul telefono per collegarsi.

Se si dispone di un indirizzo IP statico questo non cambierà mai ma se il docente si collega da casa, avrà

probabilmente un indirizzo IP dinamico e quindi cambierà ad ogni collegamento.

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Per fare lezione il docente avrà bisogno solo di un microfono e, se vuole, di una piccola webcam. Dovrà

però prima cliccare sul menu strumenti e quindi su Condivisione: potrà così condividere il desktop e altri

programmi: ogni cosa che mostrerà (slides, ecc) potrà essere visualizzata anche dai partecipanti. A questo

punto lo studente potrà ascoltare il docente e vedere le slides che proietta, chattare, iviare files e

contributi.

Nota: La rete universitaria di Macerata dispone di un Firewall che impedisce ad un utente esterno di

collegarsi ad un indirizzo IP di un computer all’interno dell’Ateneo: il collegamento è consentito solo tra

calcolatori all’interno dell’Università. Nessuna difficoltà per collegamenti che avvengono tra PC all’esterno

della rete (quindi tra i computer “domestici”).

Il problema è di facile soluzione chiedendo al CELFI o al CAIM un indirizzo IP statico da associare ad un PC

collocato in una piccola stanza per le video lezioni: a questo indirizzo IP sarà poi consentito l’accesso anche

dall’esterno.

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La variante SKYPE

Una variante al progetto precedente può essere l’uso del software SKYPE che però è più adatto alla chat

(che di gruppo) che alla videoconferenza vera e propria. Vediamo come funziona:

il docente si collega con SKYPE all’ora e alla data concordate così come gli altri studenti e crea una “nuova

conversazione di gruppo” dove trascinerà i contatti che fanno parte della classe

Da questo momento gli altri membri riceveranno audio e le slides che il docente avrà loro inviato tramite la

funzione “invia file”. Collegandosi invece ad un solo indirizzo SKYPE il professore cliccando con il tasto

destro del mouse sul contatto potrà attivare la funzione “condividi schermo” e da questo momento tutto

quello che farà sarà condiviso dall’altro utente (questa funzione è utile per la teledidattica nelle sedi

distaccate)

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