LA TECNOLOGIA DELLA GOMMA Le materie prime, la fabbricazione della gomma, la calandratura, la...

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LA TECNOLOGIA DELLA GOMMALA TECNOLOGIA DELLA GOMMA

Le materie prime, Le materie prime, la fabbricazione della gomma, la fabbricazione della gomma,

la calandratura, la trafilatura, la calandratura, la trafilatura, la vulcanizzazione, la vulcanizzazione,

le lavorazioni minori.le lavorazioni minori.

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LA GOMMA NATURALELA GOMMA NATURALE

La “gomma” è un elastomero naturale (isoprene) La “gomma” è un elastomero naturale (isoprene) ed è costituito da lunghe catene che ripetono un ed è costituito da lunghe catene che ripetono un idrocarburo base, composto da 5 atomi di carbonio idrocarburo base, composto da 5 atomi di carbonio e 8 di idrogeno. e 8 di idrogeno.

La fondamentale proprietà della gomma è La fondamentale proprietà della gomma è l’elasticità, ed è determinata dalla disposizione l’elasticità, ed è determinata dalla disposizione intrecciata delle catene che la costituiscono. Se intrecciata delle catene che la costituiscono. Se sottoposte a trazione, tali fibre, per un ampio sottoposte a trazione, tali fibre, per un ampio campo di valori della forzante, si distendono senza campo di valori della forzante, si distendono senza scorrimenti relativi, e quindi senza che si generino scorrimenti relativi, e quindi senza che si generino delle deformazioni permanenti.delle deformazioni permanenti.

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IL PROCESSO DI PRODUZIONE IL PROCESSO DI PRODUZIONE DELLA GOMMADELLA GOMMA

Materie Prime

Dosatura

Confezione dellamescola

Lavorazione dellamescola

Magazzino PF

MagazzinoMescola

Plastificazione

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LE MATERIE PRIMELE MATERIE PRIME

Elastomeri Elastomeri (naturali o sintetici).(naturali o sintetici). Agenti peptizzantiAgenti peptizzanti: impediscono che si riformino le : impediscono che si riformino le

catene di elastomeri che, per facilitare l’assorbimento degli catene di elastomeri che, per facilitare l’assorbimento degli ingredienti della ricetta, erano state spezzate per mezzo di ingredienti della ricetta, erano state spezzate per mezzo di una forte azione meccanica nella fase di plastificazione.una forte azione meccanica nella fase di plastificazione.

Agenti vulcanizzantiAgenti vulcanizzanti: si avrà modo in seguito di : si avrà modo in seguito di descrivere compiutamente il processo di vulcanizzazione. descrivere compiutamente il processo di vulcanizzazione. L’ingrediente principale è lo zolfo giallo, o altri composti che L’ingrediente principale è lo zolfo giallo, o altri composti che lo contengano.lo contengano.

Agenti accelerantiAgenti acceleranti: sono dei catalizzatori introdotti per : sono dei catalizzatori introdotti per ridurre il tempo di vulcanizzazione, migliorando la ridurre il tempo di vulcanizzazione, migliorando la produttività dei macchinari.produttività dei macchinari.

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LE MATERIE PRIMELE MATERIE PRIME

Le caricheLe cariche: sono delle sostanze aggiunte per : sono delle sostanze aggiunte per migliorare alcune proprietà fisiche del materiale migliorare alcune proprietà fisiche del materiale prodotto. Vengono usualmente stoccate in silos:prodotto. Vengono usualmente stoccate in silos:– cariche rinforzanticariche rinforzanti: servono a ridurre la sgretolabilità : servono a ridurre la sgretolabilità

del materiale e ad aumentarne il carico di rottura. Esse si del materiale e ad aumentarne il carico di rottura. Esse si dividono in nere (la principale è il nerofumo, dividono in nere (la principale è il nerofumo, sottoprodotto della combustione del petrolio e dei gas sottoprodotto della combustione del petrolio e dei gas naturali), e non nere (ossido di zinco, carbonato di calcio naturali), e non nere (ossido di zinco, carbonato di calcio e di magnesio, ecc.);e di magnesio, ecc.);

– cariche diluenticariche diluenti: servono a ridurre la densità del : servono a ridurre la densità del materiale, notevolmente alterata dall’aggiunta delle materiale, notevolmente alterata dall’aggiunta delle cariche rinforzanti, senza però ridurne le caratteristiche cariche rinforzanti, senza però ridurne le caratteristiche di resistenza; le principali sono: caolino, carbonato di di resistenza; le principali sono: caolino, carbonato di calcio non attivato, talco, ecc.calcio non attivato, talco, ecc.

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LE MATERIE PRIMELE MATERIE PRIME

PlastificantiPlastificanti: sono utilizzati per facilitare la : sono utilizzati per facilitare la plastificazione e per restituire flessibilità al prodotto plastificazione e per restituire flessibilità al prodotto vulcanizzato; i principali sono acido stearico, acido vulcanizzato; i principali sono acido stearico, acido oleico e diverse resine vegetali.oleico e diverse resine vegetali.

Agenti protettiviAgenti protettivi: servono a prevenire l’ossidazione : servono a prevenire l’ossidazione del prodotto finito ed il deterioramento dovuto del prodotto finito ed il deterioramento dovuto all’attacco di agenti chimici ed atmosferici.all’attacco di agenti chimici ed atmosferici.

Additivi specialiAdditivi speciali: servono a conferire caratteristiche : servono a conferire caratteristiche morfologiche speciali al materiale: morfologiche speciali al materiale: – rigonfianti;rigonfianti;– abrasivi;abrasivi;– coloranti;coloranti;– antiappiccicanti;antiappiccicanti;– ......

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LA DOSATURALA DOSATURA

Il primo passo nel processo di confezionamento Il primo passo nel processo di confezionamento della mescola è la dosatura degli ingredienti della mescola è la dosatura degli ingredienti che andranno a costituire la gomma, secondo che andranno a costituire la gomma, secondo una “ricetta” nota al produttore. una “ricetta” nota al produttore.

Di norma, la dosatura è effettuata in modo Di norma, la dosatura è effettuata in modo semi-automatico:semi-automatico:– il polimero base (naturale o sintetico), le polveri e gli il polimero base (naturale o sintetico), le polveri e gli

additivi solidi sono dosati manualmente, ma su additivi solidi sono dosati manualmente, ma su bilance collegate al sistema informativo, così da bilance collegate al sistema informativo, così da poter controllare in tempo reale la composizione poter controllare in tempo reale la composizione risultante e il rispetto dei dosaggi; risultante e il rispetto dei dosaggi;

– gli oli e gli additivi liquidi sono pompati in automatico gli oli e gli additivi liquidi sono pompati in automatico dai silos di stoccaggio direttamente ai mescolatori.dai silos di stoccaggio direttamente ai mescolatori.

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LA PLASTIFICAZIONELA PLASTIFICAZIONE

La gomma, naturale o sintetica, è prodotta in balle La gomma, naturale o sintetica, è prodotta in balle che a temperatura ambiente risultano molto che a temperatura ambiente risultano molto rigide.rigide.

La fase di plastificazione ha lo scopo di La fase di plastificazione ha lo scopo di ammorbidire gli elastomeri da lavorare perché ammorbidire gli elastomeri da lavorare perché possano esservi aggiunti tutti gli ingredienti che possano esservi aggiunti tutti gli ingredienti che comporranno la mescola finale.comporranno la mescola finale.

Le principali soluzioni impiantistiche a cui si fa Le principali soluzioni impiantistiche a cui si fa ricorso per plastificare gli elastomeri base sono le ricorso per plastificare gli elastomeri base sono le seguenti:seguenti:– mescolatori chiusi (Bambury);mescolatori chiusi (Bambury);– mescolatori aperti;mescolatori aperti;– plastificatori a vite.plastificatori a vite.

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I MESCOLATORI CHIUSII MESCOLATORI CHIUSI

Il mescolatore chiuso (Bambury) è Il mescolatore chiuso (Bambury) è una potente macchina con 2 una potente macchina con 2 cilindri irregolari racchiusi in una cilindri irregolari racchiusi in una camera. In essa viene introdotto il camera. In essa viene introdotto il materiale da plastificare che, materiale da plastificare che, grazie all’attrito con i cilindri e le grazie all’attrito con i cilindri e le pareti della camera, si riscalda pareti della camera, si riscalda fino a temperature superiori ai fino a temperature superiori ai 140° C.140° C.

Il mescolatore chiuso è sempre Il mescolatore chiuso è sempre posto vicino ad un mescolatore posto vicino ad un mescolatore aperto, che completa il processo aperto, che completa il processo in esso iniziato. La potenzialità in esso iniziato. La potenzialità produttiva è molto variabile, e produttiva è molto variabile, e può raggiungere 1500 Kg/ora, con può raggiungere 1500 Kg/ora, con lotti unitari che possono variare lotti unitari che possono variare da 100 a 400 Kg.da 100 a 400 Kg.

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I MESCOLATORI APERTII MESCOLATORI APERTI

Il mescolatore aperto è Il mescolatore aperto è costituito da due grandi costituito da due grandi cilindri controrotanti cilindri controrotanti (lunghezza max. 220 cm, (lunghezza max. 220 cm, diametro max. 75 cm) a diametro max. 75 cm) a superficie liscia, nel quale superficie liscia, nel quale viene introdotto il carico viene introdotto il carico precedentemente lavorato nel precedentemente lavorato nel mescolatore chiuso. mescolatore chiuso.

La mescola si trasforma in un foglio, La mescola si trasforma in un foglio, continuamente ripassato nel mescolatore fino al continuamente ripassato nel mescolatore fino al raggiungimento delle condizioni volute. Per questo raggiungimento delle condizioni volute. Per questo motivo non esiste una sua potenzialità produttiva motivo non esiste una sua potenzialità produttiva standard, ma dipende dai tempi richiesti dalla standard, ma dipende dai tempi richiesti dalla specifica mescola lavorata; solitamente esso di specifica mescola lavorata; solitamente esso di rivela il collo di bottiglia di un impianto. rivela il collo di bottiglia di un impianto.

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I PLASTIFICATORI A VITEI PLASTIFICATORI A VITE

I plastificatori a vite sono macchine in cui, per I plastificatori a vite sono macchine in cui, per mezzo di una vite senza fine (diametro max. 1 m), mezzo di una vite senza fine (diametro max. 1 m), si comprimono gli elastomeri base in un cilindro. Il si comprimono gli elastomeri base in un cilindro. Il calore generato dall’attrito con le pareti del cilindro calore generato dall’attrito con le pareti del cilindro e con la matrice di uscita riscalda e modella la e con la matrice di uscita riscalda e modella la gomma, plastificandola come richiesto.gomma, plastificandola come richiesto.

Questa macchine, meno ingombranti rispetto ai Questa macchine, meno ingombranti rispetto ai mescolatori, non trovano larga diffusione e mescolatori, non trovano larga diffusione e vengono usate solo in quei casi in cui si renda vengono usate solo in quei casi in cui si renda necessaria una preventiva plastificazione delle necessaria una preventiva plastificazione delle mescole già prodotte prima di particolari mescole già prodotte prima di particolari lavorazioni, come la spalmatura o la trafilatura.lavorazioni, come la spalmatura o la trafilatura.

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PARAMETRI TECNOLOGICI DEI PARAMETRI TECNOLOGICI DEI MESCOLATORIMESCOLATORI

Il parametro fondamentale del processo di plastificazione Il parametro fondamentale del processo di plastificazione è la temperatura a cui esso viene realizzato (trend è la temperatura a cui esso viene realizzato (trend crescente plasticità – temperatura per temperature crescente plasticità – temperatura per temperature superiori ai 100° C). superiori ai 100° C).

La temperatura di plastificazione dipende essenzialmente La temperatura di plastificazione dipende essenzialmente dal rapporto di frizione, definito come:dal rapporto di frizione, definito come:

Un ulteriore parametro distintivo tra i due tipi di Un ulteriore parametro distintivo tra i due tipi di mescolatori è il range di temperature di esercizio, più mescolatori è il range di temperature di esercizio, più basso sull’aperto in virtù degli scambi termici con l’aria. In basso sull’aperto in virtù degli scambi termici con l’aria. In questo modo esso richiede più tempo, ma evita il rischio questo modo esso richiede più tempo, ma evita il rischio di “scottare” la gomma in lavorazione, cosa che potrebbe di “scottare” la gomma in lavorazione, cosa che potrebbe accadere nel mescolatore chiuso. accadere nel mescolatore chiuso.

inferiore cilindroVelocità superiore cilindroVelocità frizione di Rapporto

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ATTREZZATURE AUSILIARIE NEI ATTREZZATURE AUSILIARIE NEI MESCOLATORIMESCOLATORI

Grembiule, che rimpiazza il cassone del mescolatore e Grembiule, che rimpiazza il cassone del mescolatore e consiste in un nastro che corre sotto l’apertura del consiste in un nastro che corre sotto l’apertura del mescolatore e raggiunge la sommità del cilindro mescolatore e raggiunge la sommità del cilindro posteriore; il naastro riconduce al mescolatore polveri posteriore; il naastro riconduce al mescolatore polveri e altri materiali che cadono attraverso il traferro.e altri materiali che cadono attraverso il traferro.

Rialimentatore: apparecchiatura per la mescolazione Rialimentatore: apparecchiatura per la mescolazione meccanica della gomma che evita l’intervento meccanica della gomma che evita l’intervento dell’operatore.dell’operatore.

Coltelli, montati sul cilindro per tagliare strisce con cui Coltelli, montati sul cilindro per tagliare strisce con cui alimentare altre apparecchiature o più semplicemente alimentare altre apparecchiature o più semplicemente per facilitare la rimozione della gomma dal per facilitare la rimozione della gomma dal mescolatore.mescolatore.

Raschiatori con lama, per asportare mescole molli. Raschiatori con lama, per asportare mescole molli.

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LA CONFEZIONE DELLA LA CONFEZIONE DELLA MESCOLAMESCOLA

Il processo di confezione della mescola avviene in Il processo di confezione della mescola avviene in rapida sequenza rispetto al processo di rapida sequenza rispetto al processo di plastificazione, e viene svolto sugli stessi impianti (in plastificazione, e viene svolto sugli stessi impianti (in serie mescolatore chiuso e aperto). serie mescolatore chiuso e aperto).

A distanza di pochi secondi da quando le balle di A distanza di pochi secondi da quando le balle di gomma sono state introdotte nel mescolatore e sono gomma sono state introdotte nel mescolatore e sono state plastificate, vengono aggiunti secondo una state plastificate, vengono aggiunti secondo una sequenza predefinita gli ingredienti che costituiranno sequenza predefinita gli ingredienti che costituiranno la mescola. la mescola.

I tempi, i rapporti di frizione e le temperature sono I tempi, i rapporti di frizione e le temperature sono distintivi di ogni mescola e costituiscono i parametri distintivi di ogni mescola e costituiscono i parametri tecnologici del processo di confezione.tecnologici del processo di confezione.

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LO STOCCAGGIO DELLA LO STOCCAGGIO DELLA MESCOLAMESCOLA

Usualmente dopo la fase di confezione, la mescola Usualmente dopo la fase di confezione, la mescola viene tagliata in strisce e stoccata per qualche viene tagliata in strisce e stoccata per qualche giorno, perché possano uniformarsi le sue proprietà giorno, perché possano uniformarsi le sue proprietà e possano affiorare eventuali difetti, come e possano affiorare eventuali difetti, come scottature, efflorescenze di ingredienti non ben scottature, efflorescenze di ingredienti non ben mescolati, ecc.mescolati, ecc.

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LA CALANDRATURALA CALANDRATURA

La La calandracalandra è una macchina costituita da due o è una macchina costituita da due o più cilindri lisci e riscaldati; essa può essere più cilindri lisci e riscaldati; essa può essere utilizzata come un mescolatore di precisione, utilizzata come un mescolatore di precisione, anche se il suo scopo principale è quello di anche se il suo scopo principale è quello di trasformare le strisce grossolane che derivano trasformare le strisce grossolane che derivano della fase di confezionamento in sottili fogli di della fase di confezionamento in sottili fogli di gomma. gomma.

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LA CALANDRATURALA CALANDRATURA

Così come nelle lavorazioni per deformazione Così come nelle lavorazioni per deformazione plastica dei metalli, anche nella lavorazione della plastica dei metalli, anche nella lavorazione della gomma l’inflessione dei cilindri pregiudica la gomma l’inflessione dei cilindri pregiudica la qualità del prodotto. In basso è riportato lo schema qualità del prodotto. In basso è riportato lo schema di una calandra modificata con cui si può risolvere di una calandra modificata con cui si può risolvere questo problema.questo problema.

Calandra scaricaCalandra scarica Calandra caricaCalandra carica

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LA TRAFILATURALA TRAFILATURA

La trafilatura consiste nel forzare del materiale La trafilatura consiste nel forzare del materiale caldo e preventivamente plastificato in un tubo, caldo e preventivamente plastificato in un tubo, che termina con una matrice che conferisce al che termina con una matrice che conferisce al prodotto la forma voluta. I tipici prodotti in gomma prodotto la forma voluta. I tipici prodotti in gomma ottenuti per trafilatura sono tubi, camere d’aria (in ottenuti per trafilatura sono tubi, camere d’aria (in disuso), battistrada dei pneumatici...disuso), battistrada dei pneumatici...

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LA SPALMATURALA SPALMATURA

Viene utilizzata per la produzione di tessuti Viene utilizzata per la produzione di tessuti impermeabilizzati, e consiste nella disposizione di impermeabilizzati, e consiste nella disposizione di un sottile strato di mescola (35 millesimi di mm) su un sottile strato di mescola (35 millesimi di mm) su di un tessuto. di un tessuto.

Quindi si effettua una vulcanizzazione a freddo.Quindi si effettua una vulcanizzazione a freddo.

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L’IMMERSIONEL’IMMERSIONE

Alcuni prodotti in gomma sono ottenuti per Alcuni prodotti in gomma sono ottenuti per

immersione di un modello in mescola liquida, con immersione di un modello in mescola liquida, con

successiva solidificazione. Tipico esempio è la successiva solidificazione. Tipico esempio è la

produzione di guanti.produzione di guanti.

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LA VULCANIZZAZIONELA VULCANIZZAZIONE

La gomma grezza non viene usata quasi mai in prodotti La gomma grezza non viene usata quasi mai in prodotti finiti (a meno di alcune suole per scarpe), e questo perché:finiti (a meno di alcune suole per scarpe), e questo perché:– è appiccicosa;è appiccicosa;– è sgretolabile (Carico a rottura: 17Kg/cm2);è sgretolabile (Carico a rottura: 17Kg/cm2);– è fortemente sensibile al caldo e al freddo.è fortemente sensibile al caldo e al freddo.

Nel 1843 Goodyear scoprì che il trattamento della gomma Nel 1843 Goodyear scoprì che il trattamento della gomma ad elevate temperature in presenza di zolfo eliminava ad elevate temperature in presenza di zolfo eliminava tutte queste criticità, inducendo moderate tutte queste criticità, inducendo moderate controindicazioni (es. aumento di densità). Egli chiamò controindicazioni (es. aumento di densità). Egli chiamò questo procedimento vulcanizzazione.questo procedimento vulcanizzazione.

Come ulteriore vantaggio, la gomma vulcanizzata ha Come ulteriore vantaggio, la gomma vulcanizzata ha eccellenti caratteristiche di elasticità, migliorando eccellenti caratteristiche di elasticità, migliorando ulteriormente la sua principale proprietà.ulteriormente la sua principale proprietà.

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LA VULCANIZZAZIONELA VULCANIZZAZIONE

La vulcanizazzione può essere diretta o indiretta:La vulcanizazzione può essere diretta o indiretta:– direttadiretta: in questo caso lo zolfo viene aggiunto direttamente : in questo caso lo zolfo viene aggiunto direttamente

nella fase di lavorazione;nella fase di lavorazione;– indirettaindiretta: in questo caso lo zolfo si libera da elementi che lo : in questo caso lo zolfo si libera da elementi che lo

contengono i quali vengono aggiunti durante la lavorazione.contengono i quali vengono aggiunti durante la lavorazione.

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TECNICHE DI VULCANIZZAZIONETECNICHE DI VULCANIZZAZIONE

Ci si serve di apposite autoclavi in cui i prodotti, in Ci si serve di apposite autoclavi in cui i prodotti, in presenza di zolfo, vengono riscaldati secondo un presenza di zolfo, vengono riscaldati secondo un preciso ciclo termico.preciso ciclo termico.

Un primo tipo di Un primo tipo di vulcanizzazione è vulcanizzazione è detta detta in vapore in vapore liberolibero. Questa . Questa tipologia di tipologia di vulcanizzazione si vulcanizzazione si usa per tubi, piccoli usa per tubi, piccoli cavi, camere d’aria cavi, camere d’aria ed altri oggetti che ed altri oggetti che non hanno bisogno non hanno bisogno di un sostegno come di un sostegno come in uno stampo.in uno stampo.

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TECNICHE DI VULCANIZZAZIONETECNICHE DI VULCANIZZAZIONE

Di gran lunga più importante è la vulcanizzazione Di gran lunga più importante è la vulcanizzazione in stampoin stampo; le condizioni di temperatura e ; le condizioni di temperatura e pressione vengono create attraverso presse pressione vengono create attraverso presse idrauliche e riscaldando gli stampi.idrauliche e riscaldando gli stampi.

Le tecniche principali sono:Le tecniche principali sono:– stampaggio a compressionestampaggio a compressione;;

– stampaggio per trasferimentostampaggio per trasferimento: particolarmente : particolarmente indicato per la produzione di pezzi che contengano indicato per la produzione di pezzi che contengano inserzioni in metallo;inserzioni in metallo;

– stampaggio ad iniezionestampaggio ad iniezione, mutuato dalla produzione , mutuato dalla produzione delle plastiche, ha elevate caratteristiche di produttività.delle plastiche, ha elevate caratteristiche di produttività.

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TECNICHE DI VULCANIZZAZIONETECNICHE DI VULCANIZZAZIONE

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TECNICHE DI VULCANIZZAZIONETECNICHE DI VULCANIZZAZIONE

Gli stampi sono realizzati in acciaio, e nel loro progetto Gli stampi sono realizzati in acciaio, e nel loro progetto si deve tener conto di tutte le problematiche (canali di si deve tener conto di tutte le problematiche (canali di bava, sottosquadri, sovradimensionamento, angoli di bava, sottosquadri, sovradimensionamento, angoli di sformo, ecc.) che usualmente guidano il progetto di sformo, ecc.) che usualmente guidano il progetto di stampi per la deformazione plastica dei metalli.stampi per la deformazione plastica dei metalli.

Un caso particolare della vulcanizzazione in stampo è Un caso particolare della vulcanizzazione in stampo è la vulcanizzazione in stampi in autoclave, in cui più la vulcanizzazione in stampi in autoclave, in cui più stampi sono impilati e, pressati da un pistone, sono stampi sono impilati e, pressati da un pistone, sono posti in un autoclave per compiere il ciclo termico di posti in un autoclave per compiere il ciclo termico di vulcanizzazione. Questa tecnologia è usata nella vulcanizzazione. Questa tecnologia è usata nella produzione dei pneumatici.produzione dei pneumatici.

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TECNICHE DI VULCANIZZAZIONETECNICHE DI VULCANIZZAZIONE

Un ultimo tipo di vulcanizzazione è quella Un ultimo tipo di vulcanizzazione è quella a a freddofreddo, usata per articoli ottenuti per immersione , usata per articoli ottenuti per immersione in mescola (es. guanti). I questo caso la in mescola (es. guanti). I questo caso la vulcanizzazione avviene per immersione in una vulcanizzazione avviene per immersione in una soluzione di monocloruro di zolfo, con grandi soluzione di monocloruro di zolfo, con grandi problemi di sicurezza a causa dell’estrema problemi di sicurezza a causa dell’estrema pericolosità di questa sostanza.pericolosità di questa sostanza.

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LO PNEUMATICOLO PNEUMATICO

Lo pneumatico moderno nacque nel 1888 ad opera Lo pneumatico moderno nacque nel 1888 ad opera di J. B. Dunlop. Nonostante fosse un settore dotato di J. B. Dunlop. Nonostante fosse un settore dotato di un enorme potenziale, l’industria dello di un enorme potenziale, l’industria dello pneumatico non si affermò fino al 1913, quando pneumatico non si affermò fino al 1913, quando venne standardizzata la tipologia di attacco al venne standardizzata la tipologia di attacco al cerchio. cerchio.

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LO PNEUMATICOLO PNEUMATICO

Un moderno pneumatico è costituito da più di 75 Un moderno pneumatico è costituito da più di 75 componenti, ma i sottoassiemi principali sono tre:componenti, ma i sottoassiemi principali sono tre:– il battistrada: è la parte a contatto con l’asfalto, ed è disegnato il battistrada: è la parte a contatto con l’asfalto, ed è disegnato

in funzione della tipologia di prodotto; deve presentare ottime in funzione della tipologia di prodotto; deve presentare ottime caratteristiche di rigidità e di resistenza all’usura;caratteristiche di rigidità e di resistenza all’usura;

– la carcassa: è la struttura dello pneumatico, e deve presentare la carcassa: è la struttura dello pneumatico, e deve presentare caratteristiche di grande flessibilità e robustezza; nella sua caratteristiche di grande flessibilità e robustezza; nella sua parte a vista essa ne costituisce i fianchi, ma ovviamente si parte a vista essa ne costituisce i fianchi, ma ovviamente si estende anche sotto al battistrada; è costituita da tessuti di estende anche sotto al battistrada; è costituita da tessuti di tele rivestite di mescola;tele rivestite di mescola;

– il tallone: è l’elemento che unisce lo pneumatico al cerchio, e il tallone: è l’elemento che unisce lo pneumatico al cerchio, e deve avere caratteristiche di grande tenacia poiché attraverso deve avere caratteristiche di grande tenacia poiché attraverso di esso si scambiano tutte le forze di tenuta e di contatto; è di esso si scambiano tutte le forze di tenuta e di contatto; è costituito da cerchietti di acciaio rivestiti di mescola, che costituito da cerchietti di acciaio rivestiti di mescola, che sostengono anche i tessuti che costituiscono la carcassa.sostengono anche i tessuti che costituiscono la carcassa.

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LO PNEUMATICOLO PNEUMATICO

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LO PNEUMATICOLO PNEUMATICO

Preparazionedella mescola

per il battistrada

Preparazionedella mescolaper la carcassa

Preparazionedella mescolaper il tallone

Trafilatura delbattistrada

Rivestimento sucalandra del

tessuto del cord

Trafilatura deifili del tallone su

matrice a T

Posizionamento delle tele, deicerchietti, dei talloni e del battistrada

nello stampo vulcanizzatore

Vulcanizzazione in autoclave instampo

Apertura dello stampo, sbavatura econtrollo qualità

Stoccaggio