LA STAGIONE ESTIVA 2014 - ARPA Lombardia€¦ · In Norvegia il luglio 2014 è stato il più caldo...
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LA STAGIONE ESTIVA 2014
ArCIS Archivio Climatologico
dell’Italia Centro-Settentrionale
L’estate fresca e piovosa 2014 nel centro-nord Italia
L'estate 2014 è stata decisamente anomala, con limitati
periodi di bel tempo per la ridotta frequenza di condizioni
di alta pressione e valori termici inferiori alle medie per
circa due terzi della stagione. Le precipitazioni, viceversa,
sono state generalmente sopra la norma climatica, spesso in
maniera anche molto rilevante. In particolare si distinguono
un mese di luglio eccezionalmente piovoso e un mese di
agosto piovoso e insolitamente fresco.
ArCIS – Archivio Climatologico dell’Italia Centro
La stagione ESTIVA 2014L ’ E S T A T E F R E S C A E P I
INTRODUZIONE
Un assaggio di vera estate a giugno, piogge copiose a luglio, quasi autunnalitemperature al di sotto della norma. Più stagioni riunite in una sola, questo ci ha riservato l’estate 2014.
Valutata nel suo complesso, ovvero focaliappena trascorsa le precipitazioni cumulate sono state ben al di sopra della norma 1961fino a 4 volte il clima di riferimento. Le temperature registrate, al contrario, sono state clima 1961-‘90, ma solo grazie al contributo termico del mese di giugno, l’unico in cui l’anticiclone delle Azzorre e quello Africano si sono estesi con costanza sull’Europa centrodel Mediterraneo e causando un episodio di ondata di calore tra l’8 e il 12 giugno. E’ proprio la quasi totale assenza di questo fenomeno a rendere il 2014 diverso dagli ultimi 15 anni, caratterizzati da ripetuti e spesso lunghi periodi di caldo intenso.
Un’analisi più approfondita dell’andamento delle temperature all’interno dei tre mesi estivi infatti, rivela come sia a luglio sia ad agosto, l’anomalia termica sul nord Italia sia stata quasi costantemente negativa, anche a causa dei frequenti ed umidi sistemi frontali atlanticisul Mediterraneo.
Fig.1 Anomalia dell’altezza del geopotenziale medio a 500 hPa
(dati NCEP reanalysis). Valori espressi in da
La mappa di anomalia dell’altezza media del geopotenziale a 500 hPa, rispetto al clima 1961durante la stagione estiva (fig. 1), mostra chiaramente un nucleo positivo sulla Scandinavia, in gran parte ascrivibile alle condizioni sinottiche osservate neglobale a larga scala. In questa configurazione i sistemi umidi atlantici in moto da ovest verso est si sono diretti principalmente verso l’Europa meridionale e il Mediterraneo, determinando precipita
Archivio Climatologico dell’Italia Centro-Settentrionale
La stagione ESTIVA 2014 L ’ E S T A T E F R E S C A E P I O V O S A 2 0 1 4 N E L C E N T R O - N O R D I T A L I A
Un assaggio di vera estate a giugno, piogge copiose a luglio, quasi autunnali e frequenti ad agosto con temperature al di sotto della norma. Più stagioni riunite in una sola, questo ci ha riservato l’estate 2014.
Valutata nel suo complesso, ovvero focalizzandosi sulle medie trimestrali, si scopre che nell’estate appena trascorsa le precipitazioni cumulate sono state ben al di sopra della norma 1961
volte il clima di riferimento. Le temperature registrate, al contrario, sono state ‘90, ma solo grazie al contributo termico del mese di giugno, l’unico in cui l’anticiclone delle
Azzorre e quello Africano si sono estesi con costanza sull’Europa centro-occidentale interessando il bacino ndo un episodio di ondata di calore tra l’8 e il 12 giugno. E’ proprio la quasi
totale assenza di questo fenomeno a rendere il 2014 diverso dagli ultimi 15 anni, caratterizzati da ripetuti e spesso lunghi periodi di caldo intenso.
ita dell’andamento delle temperature all’interno dei tre mesi estivi infatti, rivela come sia a luglio sia ad agosto, l’anomalia termica sul nord Italia sia stata quasi costantemente negativa, anche a causa dei frequenti ed umidi sistemi frontali atlantici che si sono spinti nell’Europa meridionale e
Anomalia dell’altezza del geopotenziale medio a 500 hPa nell’estate 2014 rispetto alla norma 61
(dati NCEP reanalysis). Valori espressi in dam.
La mappa di anomalia dell’altezza media del geopotenziale a 500 hPa, rispetto al clima 1961durante la stagione estiva (fig. 1), mostra chiaramente un nucleo positivo sulla Scandinavia, in gran parte ascrivibile alle condizioni sinottiche osservate nel mese di luglio, che ha caratterizzato la circolazione globale a larga scala. In questa configurazione i sistemi umidi atlantici in moto da ovest verso est si sono diretti principalmente verso l’Europa meridionale e il Mediterraneo, determinando precipita
N O R D I T A L I A
e frequenti ad agosto con temperature al di sotto della norma. Più stagioni riunite in una sola, questo ci ha riservato l’estate 2014.
zzandosi sulle medie trimestrali, si scopre che nell’estate appena trascorsa le precipitazioni cumulate sono state ben al di sopra della norma 1961-‘90, con picchi
volte il clima di riferimento. Le temperature registrate, al contrario, sono state in linea con il ‘90, ma solo grazie al contributo termico del mese di giugno, l’unico in cui l’anticiclone delle
occidentale interessando il bacino ndo un episodio di ondata di calore tra l’8 e il 12 giugno. E’ proprio la quasi
totale assenza di questo fenomeno a rendere il 2014 diverso dagli ultimi 15 anni, caratterizzati da
ita dell’andamento delle temperature all’interno dei tre mesi estivi infatti, rivela come sia a luglio sia ad agosto, l’anomalia termica sul nord Italia sia stata quasi costantemente negativa,
che si sono spinti nell’Europa meridionale e
nell’estate 2014 rispetto alla norma 61-90
La mappa di anomalia dell’altezza media del geopotenziale a 500 hPa, rispetto al clima 1961-’90, durante la stagione estiva (fig. 1), mostra chiaramente un nucleo positivo sulla Scandinavia, in gran parte
l mese di luglio, che ha caratterizzato la circolazione globale a larga scala. In questa configurazione i sistemi umidi atlantici in moto da ovest verso est si sono diretti principalmente verso l’Europa meridionale e il Mediterraneo, determinando precipitazioni
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abbondanti nel mese di luglio e agosto, accompagnate da temperature ben al di sotto della norma climatica e da scarso irraggiamento.
Ad agosto, l’anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa scompare, tuttavia la circolazione globale sullo scenario europeo è caratterizzata da una vasta e persistente area depressionaria centrata sulle isole Britanniche che, di fattol’Italia di aria calda nord-africana, condizioni tipictemperature medie sotto la norma climatica e molta instabilità atmosferica anche sull’Italia centrosettentrionale.
Fig.2 Indice di Blocco giornaliero di Molteni
colorate indicano l’intensità e l’estensione longitudinale nel tempo delle condizioni di blocco atmosferico
per latitudini a nord di 30°N (alta
longitudine corrispondente al centro dell’area Arcis. Il valore dell’indice è espresso in m/gradi di
longitudine.
Il diagramma di Hovmoller giornaliero rappresenta come è cambiato l’indice di blocco nel tempo misurando la frequenza di giorno in cui il vento zonale ha avuto valoindicando venti medi da est ad ovest, per la presenza di persistenti condizioni di alta pressione più a nord, tipicamente associate a temperature superiori alla media e piovosità scarse (blocco). La figura 2 presenta appunto tale diagramma relativo alla scorsa estate per l’emisfero nord e conferma ulteriormente che per gran parte del mese di Luglio, ed in particolare nella prima e terza decade del mese, le longitudini in corrispondenza della Scandinavia sono rimaste bloccapresenza di una forte anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa (fig.1). In questa configurazione, il normale flusso verso est delle correnti umide atlantiche si “interrompe” nel nord Europa, e i sistemi perturbati provenienti dall’Atlantico sono costretti a deviare verso il sud Europa, incrementando la frequenza delle precipitazioni nelle regioni Mediterranee. Infatti, durante la stagione
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abbondanti nel mese di luglio e agosto, accompagnate da temperature ben al di sotto della norma climatica e da scarso irraggiamento.
Ad agosto, l’anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa scompare, tuttavia la circolazione scenario europeo è caratterizzata da una vasta e persistente area depressionaria centrata
sulle isole Britanniche che, di fatto, inibisce l’espansione dell’anticiclone delle Azzorre o l’afflusso verso africana, condizioni tipiche dell’estate nel Mediterraneo.
temperature medie sotto la norma climatica e molta instabilità atmosferica anche sull’Italia centro
Indice di Blocco giornaliero di Molteni-Tibaldi per l’estate 2014 (dati ECMWF rea
colorate indicano l’intensità e l’estensione longitudinale nel tempo delle condizioni di blocco atmosferico
di 30°N (alta pressione persistente extra-tropicale). La linea verde rappresenta la
te al centro dell’area Arcis. Il valore dell’indice è espresso in m/gradi di
Il diagramma di Hovmoller giornaliero rappresenta come è cambiato l’indice di blocco nel tempo misurando la frequenza di giorno in cui il vento zonale ha avuto valore negativo alle medie latitudini, indicando venti medi da est ad ovest, per la presenza di persistenti condizioni di alta pressione più a nord, tipicamente associate a temperature superiori alla media e piovosità scarse (blocco). La figura 2
nto tale diagramma relativo alla scorsa estate per l’emisfero nord e conferma ulteriormente che per gran parte del mese di Luglio, ed in particolare nella prima e terza decade del mese, le longitudini in corrispondenza della Scandinavia sono rimaste bloccate a lungo, a causa della presenza di una forte anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa (fig.1). In questa configurazione, il normale flusso verso est delle correnti umide atlantiche si “interrompe” nel nord Europa,
ovenienti dall’Atlantico sono costretti a deviare verso il sud Europa, incrementando la frequenza delle precipitazioni nelle regioni Mediterranee. Infatti, durante la stagione
abbondanti nel mese di luglio e agosto, accompagnate da temperature ben al di sotto della norma
Ad agosto, l’anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa scompare, tuttavia la circolazione scenario europeo è caratterizzata da una vasta e persistente area depressionaria centrata
inibisce l’espansione dell’anticiclone delle Azzorre o l’afflusso verso he dell’estate nel Mediterraneo. Il risultato sono
temperature medie sotto la norma climatica e molta instabilità atmosferica anche sull’Italia centro-
Tibaldi per l’estate 2014 (dati ECMWF reanalysis). Le zone
colorate indicano l’intensità e l’estensione longitudinale nel tempo delle condizioni di blocco atmosferico
tropicale). La linea verde rappresenta la
te al centro dell’area Arcis. Il valore dell’indice è espresso in m/gradi di
Il diagramma di Hovmoller giornaliero rappresenta come è cambiato l’indice di blocco nel tempo re negativo alle medie latitudini,
indicando venti medi da est ad ovest, per la presenza di persistenti condizioni di alta pressione più a nord, tipicamente associate a temperature superiori alla media e piovosità scarse (blocco). La figura 2
nto tale diagramma relativo alla scorsa estate per l’emisfero nord e conferma ulteriormente che per gran parte del mese di Luglio, ed in particolare nella prima e terza decade del
te a lungo, a causa della presenza di una forte anomalia positiva del campo di geopotenziale a 500 hPa (fig.1). In questa configurazione, il normale flusso verso est delle correnti umide atlantiche si “interrompe” nel nord Europa,
ovenienti dall’Atlantico sono costretti a deviare verso il sud Europa, incrementando la frequenza delle precipitazioni nelle regioni Mediterranee. Infatti, durante la stagione
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estiva 2014, si sono registrati numerosi episodi di ondate di caldo estremo nel conferma anche il relativo report climatico significative hanno interessato il sud Europa.
In Norvegia il luglio 2014 è stato il più caldo a partire dal 1900 e in Danimarca il secdegli ultimi 140 anni, secondo solo al 2006fanno di luglio 2014 il secondo più piovoso degli ultimi 55 anni.
Nelle nostre regioni, la percezione di un’estate fresca e piovosa è per
1. La maggior parte delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di temperatura media giornaliera negativa rispetto alla norma: in molte zone del nord Italia le temperature sono state anche di 2°C inferiori alla
2. il mese di luglio è stato eccezionalmente piovoso e decisamente freddo, proprio nel periodo di norma più caldo dell’anno nell’Italia centro
3. le estati recenti sono risultate generalmente più calde e secche dmentre la stagione estiva 2014 è risultata confrontabile con quanto si osservava oltre 20 anni fa.
1 http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/2014/7
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estiva 2014, si sono registrati numerosi episodi di ondate di caldo estremo nel report climatico globale stilato della NOAA1, mentre piogge cumulate molto
significative hanno interessato il sud Europa.
In Norvegia il luglio 2014 è stato il più caldo a partire dal 1900 e in Danimarca il secdegli ultimi 140 anni, secondo solo al 2006. Viceversa in Francia le precipitazioni cumulate nel mese, fanno di luglio 2014 il secondo più piovoso degli ultimi 55 anni.
Nelle nostre regioni, la percezione di un’estate fresca e piovosa è perciò legata soprattutto a tre fattori:
La maggior parte delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di temperatura media giornaliera negativa rispetto alla norma: in molte zone del nord Italia le temperature sono state
norma climatica del periodo;
il mese di luglio è stato eccezionalmente piovoso e decisamente freddo, proprio nel periodo di norma più caldo dell’anno nell’Italia centro-settentrionale;
le estati recenti sono risultate generalmente più calde e secche della climatologia 1961mentre la stagione estiva 2014 è risultata confrontabile con quanto si osservava oltre 20 anni fa.
http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/2014/7
estiva 2014, si sono registrati numerosi episodi di ondate di caldo estremo nel nord Europa, come mentre piogge cumulate molto
In Norvegia il luglio 2014 è stato il più caldo a partire dal 1900 e in Danimarca il secondo più caldo Viceversa in Francia le precipitazioni cumulate nel mese,
ciò legata soprattutto a tre fattori:
La maggior parte delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di temperatura media giornaliera negativa rispetto alla norma: in molte zone del nord Italia le temperature sono state
il mese di luglio è stato eccezionalmente piovoso e decisamente freddo, proprio nel periodo di
ella climatologia 1961-‘90, mentre la stagione estiva 2014 è risultata confrontabile con quanto si osservava oltre 20 anni fa.
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LE PRECIPITAZIONI
La descrizione dettagliata degli effetti conseguenti allemappe di precipitazione cumulata sui tre mesi e dal loro confronto con i valori medi per il periodo 1961’90 (figura 3). I massimi di piovosità sono stati raggiunti orientale. In particolare, i picchi più significativi Giulia, dove la precipitazione cumulata nei tre mesi complessivi, con picchi di 1163.4 mm a Rota d’Imagna (Lombardia) e di 1067.2 mm a ChievVenezia Giulia).
Altrove la situazione è stata molto simile: se si escludono alcune zone interne della Pianura Padana e dell’Appennino toscano e marchigiano, le precipitazioni cumulate sul periodo estivo sono state ovunque superiori di una/due volte la norma climatica, con punte di oltre 3 volte nel Milanese e nel Bergamasco ed in gran parte della riviera Toscana. In Veneto l’estateo 4 più piovose degli ultimi 75/100 anni, stata la più piovosa degli ultimi 50 anni.le estati più piovose nel periodo di riferimento: ad esempio a Pieve Tesino è stata la più piovosa dal 1942, a Trento Laste e Lavarone la terza più piovosa dal 1921 e a Cavalese la quarta più piovosa dal 1921.
Il contributo principale per quanto sin qui descritto è ascrivibile alle precipitazioni registrate nel mese di Luglio. In Piemonte ad esempio, la cumulata mclimatica, facendo del Luglio 2014 il più piovoso degli ultimi 60 anni circa. Anche a Trento dove sono caduti 236 mm di pioggia, il mese centrale dell’estate è risultato il più piovoso dal 1921.
In Emilia-Romagna, Luglio è stato il più piovoso dal 1951 sull’Appennino Parmense e nella pianura Reggiana, mentre altrove le piogge sono state copiose, ma non eccezionali.
In sintesi un’estate da record in quanto a contributo pluviometrico, con un numero di giquasi ovunque ha rappresentato il 60% delle giornate estive.
Fig.3 Precipitazione nell’estate 2014 (
mm (a) e le relative anomalie percentuali rispetto alla norma
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La descrizione dettagliata degli effetti conseguenti alle anomalie climatiche dell’estate 20mappe di precipitazione cumulata sui tre mesi e dal loro confronto con i valori medi per il periodo 1961
). I massimi di piovosità sono stati raggiunti sulla fascia pedemontana alpina centropiù significativi sono stati registrati in Lombardia ed in
Giulia, dove la precipitazione cumulata nei tre mesi estivi in ampie aree ha superato i 900 mm complessivi, con picchi di 1163.4 mm a Rota d’Imagna (Lombardia) e di 1067.2 mm a Chiev
ne è stata molto simile: se si escludono alcune zone interne della Pianura Padana e toscano e marchigiano, le precipitazioni cumulate sul periodo estivo sono state ovunque
volte la norma climatica, con punte di oltre 3 volte nel Milanese e nel Bergamasco ed in gran parte della riviera Toscana. In Veneto l’estate 2014 si è collocata in generale tra le o 4 più piovose degli ultimi 75/100 anni, ma nella fascia pedemontana e su alcuni settori Prealpini
la più piovosa degli ultimi 50 anni. In Trentino nelle località prese in considerazione è risultata tra le estati più piovose nel periodo di riferimento: ad esempio a Pieve Tesino è stata la più piovosa dal
Trento Laste e Lavarone la terza più piovosa dal 1921 e a Cavalese la quarta più piovosa dal
Il contributo principale per quanto sin qui descritto è ascrivibile alle precipitazioni registrate nel mese di Luglio. In Piemonte ad esempio, la cumulata mensile è risultata di oltre una volta e mezzo la norma climatica, facendo del Luglio 2014 il più piovoso degli ultimi 60 anni circa. Anche a Trento dove sono caduti 236 mm di pioggia, il mese centrale dell’estate è risultato il più piovoso dal 1921.
Romagna, Luglio è stato il più piovoso dal 1951 sull’Appennino Parmense e nella pianura Reggiana, mentre altrove le piogge sono state copiose, ma non eccezionali.
In sintesi un’estate da record in quanto a contributo pluviometrico, con un numero di giquasi ovunque ha rappresentato il 60% delle giornate estive.
2014 (Giugno, Luglio, Agosto) sull’Italia Centro-Settentrionale:
le relative anomalie percentuali rispetto alla norma climatica del periodo
dell’estate 2014 inizia dalle mappe di precipitazione cumulata sui tre mesi e dal loro confronto con i valori medi per il periodo 1961-
sulla fascia pedemontana alpina centro-Lombardia ed in Friuli Venezia
estivi in ampie aree ha superato i 900 mm complessivi, con picchi di 1163.4 mm a Rota d’Imagna (Lombardia) e di 1067.2 mm a Chievolis (Friuli
ne è stata molto simile: se si escludono alcune zone interne della Pianura Padana e toscano e marchigiano, le precipitazioni cumulate sul periodo estivo sono state ovunque
volte la norma climatica, con punte di oltre 3 volte nel Milanese e nel Bergamasco si è collocata in generale tra le prime 3
alcuni settori Prealpini è Trentino nelle località prese in considerazione è risultata tra
le estati più piovose nel periodo di riferimento: ad esempio a Pieve Tesino è stata la più piovosa dal Trento Laste e Lavarone la terza più piovosa dal 1921 e a Cavalese la quarta più piovosa dal
Il contributo principale per quanto sin qui descritto è ascrivibile alle precipitazioni registrate nel mese di ensile è risultata di oltre una volta e mezzo la norma
climatica, facendo del Luglio 2014 il più piovoso degli ultimi 60 anni circa. Anche a Trento dove sono caduti 236 mm di pioggia, il mese centrale dell’estate è risultato il più piovoso dal 1921.
Romagna, Luglio è stato il più piovoso dal 1951 sull’Appennino Parmense e nella pianura
In sintesi un’estate da record in quanto a contributo pluviometrico, con un numero di giorni piovosi che
Settentrionale: cumulata in
climatica del periodo 1961-‘90 (b).
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LE TEMPERATURE
L’estate estremamente piovosa, almeno in due mesi su tre, medie in linea con la norma 1961-come si può apprezzare anche dalla Figura 4 che rappresenta la serie temporale di temperature medie, mediate sul Nord Italia dal 1961 al 2010, cui è stata aggiunto il valore medio emerso dalle stazioni di monitoraggio climatico collocate nella stetemperature massime e minime giornaliere pubblicate nella Parte Prima degli Annali Idrologici dal 1961 al 2010, mentre i dati dal 2011 al 2014 sono stati ottenuti a partire dalle temperature osle stazioni di monitoraggio meteo-climatico diffuse dai Centri Funzionali in tempo reale.
Fig 4: Serie temporale della temperatura media estiva (°C), mediata sul Nord Italia, ottenuta a partire dalle
stazioni storiche (1961-2010) e dalle
Le medie trimestrali delle temperature minime (Figura norma climatica, con una media in pianura attorno ai 17°C. Il pannello b) mostra però che l’anomalia è stata leggermente positiva.
Da notare come anche l’altezza della quota dello zero termico in libera atmosfera sia risultata, di riflesso alle particolari condizioni sinottiche medie, ben al di sotto dei valori climatici stagionalultimi trent’anni: in Piemonte, mediamente, è stata inferiore dai 100 ai 300 m; in Veneto per due giorni su tre è risultata al di sotto della media 1974
Per quanto riguarda le temperature massime, i valori medi gran parte della pianura Padanopannello a).
-2
-1
0
1
2
3
4
5
1960
1965
1970
An
om
ali
a T
me
d°C
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’estate estremamente piovosa, almeno in due mesi su tre, è stata accompagnata anche da temperature -‘90 ma ben al di sotto di quanto è stato registrato negli ultimi
come si può apprezzare anche dalla Figura 4 che rappresenta la serie temporale di temperature medie, mediate sul Nord Italia dal 1961 al 2010, cui è stata aggiunto il valore medio emerso dalle stazioni di monitoraggio climatico collocate nella stessa area. I dati storici sono stati alimentati con le serie di temperature massime e minime giornaliere pubblicate nella Parte Prima degli Annali Idrologici dal 1961 al 2010, mentre i dati dal 2011 al 2014 sono stati ottenuti a partire dalle temperature os
climatico diffuse dai Centri Funzionali in tempo reale.
: Serie temporale della temperatura media estiva (°C), mediata sul Nord Italia, ottenuta a partire dalle
2010) e dalle stazioni di monitoraggio climatico in tempo reale (
Le medie trimestrali delle temperature minime (Figura 5) si sono mantenute quasi ovunque , con una media in pianura attorno ai 17°C. Il pannello b) mostra però che
l’anomalia è stata leggermente positiva.
Da notare come anche l’altezza della quota dello zero termico in libera atmosfera sia risultata, di riflesso alle particolari condizioni sinottiche medie, ben al di sotto dei valori climatici stagionalultimi trent’anni: in Piemonte, mediamente, è stata inferiore dai 100 ai 300 m; in Veneto per due giorni su tre è risultata al di sotto della media 1974-2013.
Per quanto riguarda le temperature massime, i valori medi estivi si sono mantenuti tra iianura Padano-Veneta, e tra 12 e 14 °C sul versante Tirrenico
1975
1980
1985
1990
1995
2000
è stata accompagnata anche da temperature ‘90 ma ben al di sotto di quanto è stato registrato negli ultimi decenni,
come si può apprezzare anche dalla Figura 4 che rappresenta la serie temporale di temperature medie, mediate sul Nord Italia dal 1961 al 2010, cui è stata aggiunto il valore medio emerso dalle stazioni di
ssa area. I dati storici sono stati alimentati con le serie di temperature massime e minime giornaliere pubblicate nella Parte Prima degli Annali Idrologici dal 1961 al 2010, mentre i dati dal 2011 al 2014 sono stati ottenuti a partire dalle temperature osservate presso
climatico diffuse dai Centri Funzionali in tempo reale.
: Serie temporale della temperatura media estiva (°C), mediata sul Nord Italia, ottenuta a partire dalle
stazioni di monitoraggio climatico in tempo reale (2011-‘14).
) si sono mantenute quasi ovunque intorno alla , con una media in pianura attorno ai 17°C. Il pannello b) mostra però che in alta quota
Da notare come anche l’altezza della quota dello zero termico in libera atmosfera sia risultata, di riflesso alle particolari condizioni sinottiche medie, ben al di sotto dei valori climatici stagionali degli ultimi trent’anni: in Piemonte, mediamente, è stata inferiore dai 100 ai 300 m; in Veneto per due giorni
estivi si sono mantenuti tra i 28 e i 30 °C su tra 12 e 14 °C sul versante Tirrenico-Ligure (figura 6,
2005
2010
2015
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Fig.5 Mappa della Temperatura minima estiva
delle quote (b) rispetto alla norma
Fig.6 Mappa della temperatura massima estiva
delle quote (b) rispetto alla norma
a)
a)
Archivio Climatologico dell’Italia Centro-Settentrionale
Mappa della Temperatura minima estiva 2014 nell’Italia Centro-Settentrionale (a) e grafico in funzione
rispetto alla norma 1961-90. Valori espressi in °C.
Mappa della temperatura massima estiva 2014 nell’Italia Centro-Settentrionale (a) e grafico in funzione
rispetto alla norma 1961-90. Valori espressi in °C.
0
5
10
15
20
25
0 500 1000 1500
Tm
in(°
C)
quota (m)
0
5
10
15
20
25
30
35
0 500 1000 1500
Tm
ax
(°C
)
quota (m)
b)
b)
Settentrionale (a) e grafico in funzione
Settentrionale (a) e grafico in funzione
2000 2500 3000
Estate_2014
clima_6190
2000 2500 3000quota (m)
Estate_2014
clima_6190
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Uno degli aspetti più caratteristici di questa stagione estiva, ossia la mancanza sostanziale di ondate di calore, merita un ulteriore approfondimento. Estivi” per l’estate 2014 sui capoluoghi delle regioni comprese nell’area Arcis e confrontato col valore climatologico nel periodo di riferimento 61
I giorni estivi2 sono stati definiti come il numero di giorni con temperatura massima superiore ai 30°C e risultano essere un ottimo indicatore di quanto la stagione sia stata o meno “estrema” nel suo andamento giornaliero.
Come si nota dalla tabella 1, in quasi tutte le inferiore o al più uguale a quello di riferimento 1961giornate calde è stato molto inferiore alla norma e solo in alcuni capoluoghi (Bolzano, Trieste, Ved Ancona) tale valore è risultato comparabile se non lievemente superiore.
Capoluogo
Aosta
Torino
Genova
Milano
Bologna
Bolzano
Trento
Venezia
Trieste
Firenze
Ancona
Tab. 1. Numero di giornate estive con temperatura massima superiore ai 30°C nei capoluoghi delle regioni
incluse nell’area Arcis. Valori dell’estate 2014 confrontati con la norma climatica 1961
Non va tuttavia dimenticato come nelle estati immediatamente precedenti al 2014, il numero di “giornate estive” sia stato comunque maggiore della norma climatica 1961ondate di calore che hanno interessato il nord Italia. Questo a conferma delnell’ultima stagione estiva, un trimestre più simile a quelli di 30registrati nell’ultimo decennio.
EVENTI ANOMALI
2 Il gruppo di lavoro del WMO su Climate Change Detection and Indices (http://www.wmo.int/pages/prog/wcp/ccl/opace/opace2/ETCCDI.phpnumero di giorni in un anno con Temperatura Massima maggiore di 25°. In questo lavoro, limitandosi a considerazioni sulla stagione estiva in Italia, il valore soglia è sta
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Uno degli aspetti più caratteristici di questa stagione estiva, ossia la mancanza sostanziale di ondate di eriore approfondimento. Per questa ragione, è stato calcolato l’indicatore “Giorni
Estivi” per l’estate 2014 sui capoluoghi delle regioni comprese nell’area Arcis e confrontato col valore climatologico nel periodo di riferimento 61-90.
sono stati definiti come il numero di giorni con temperatura massima superiore ai 30°C e risultano essere un ottimo indicatore di quanto la stagione sia stata o meno “estrema” nel suo andamento
Come si nota dalla tabella 1, in quasi tutte le città considerate, il valore osservato nel 2014 è stato inferiore o al più uguale a quello di riferimento 1961-‘90. A Milano, Bologna e Firenze, il numero di giornate calde è stato molto inferiore alla norma e solo in alcuni capoluoghi (Bolzano, Trieste, Ved Ancona) tale valore è risultato comparabile se non lievemente superiore.
Numero giorni estivi 2014
Clima
1961-‘90
5 7
11 19
3 7
17 27
30 41
23 23
17 26
10 11
8 8
33 45
21 17
1. Numero di giornate estive con temperatura massima superiore ai 30°C nei capoluoghi delle regioni
incluse nell’area Arcis. Valori dell’estate 2014 confrontati con la norma climatica 1961
dimenticato come nelle estati immediatamente precedenti al 2014, il numero di “giornate estive” sia stato comunque maggiore della norma climatica 1961-‘90, a causa delle frequenti ondate di calore che hanno interessato il nord Italia. Questo a conferma delnell’ultima stagione estiva, un trimestre più simile a quelli di 30-40 anni fa, piuttosto che a quelli
Il gruppo di lavoro del WMO su Climate Change Detection and Indices /prog/wcp/ccl/opace/opace2/ETCCDI.php), ha definito l’indicatore Summer Days come il
numero di giorni in un anno con Temperatura Massima maggiore di 25°. In questo lavoro, limitandosi a considerazioni sulla stagione estiva in Italia, il valore soglia è stato alzato a 30°.
Uno degli aspetti più caratteristici di questa stagione estiva, ossia la mancanza sostanziale di ondate di Per questa ragione, è stato calcolato l’indicatore “Giorni
Estivi” per l’estate 2014 sui capoluoghi delle regioni comprese nell’area Arcis e confrontato col valore
sono stati definiti come il numero di giorni con temperatura massima superiore ai 30°C e risultano essere un ottimo indicatore di quanto la stagione sia stata o meno “estrema” nel suo andamento
città considerate, il valore osservato nel 2014 è stato ‘90. A Milano, Bologna e Firenze, il numero di
giornate calde è stato molto inferiore alla norma e solo in alcuni capoluoghi (Bolzano, Trieste, Venezia
1. Numero di giornate estive con temperatura massima superiore ai 30°C nei capoluoghi delle regioni
incluse nell’area Arcis. Valori dell’estate 2014 confrontati con la norma climatica 1961-‘90.
dimenticato come nelle estati immediatamente precedenti al 2014, il numero di ‘90, a causa delle frequenti
ondate di calore che hanno interessato il nord Italia. Questo a conferma dell’anomalia registrata 40 anni fa, piuttosto che a quelli
), ha definito l’indicatore Summer Days come il numero di giorni in un anno con Temperatura Massima maggiore di 25°. In questo lavoro, limitandosi a considerazioni
ArCIS – Archivio Climatologico dell’Italia Centro
• in PIEMONTE Il 60% circa delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di media negativa rispetto alla norma, una situazione che non si osservava dalle estati 1996 e 1997; in particolare i 13 giorni consecutivi compresi tra il 13 ed il 26 agosto quando, mediamente, la temperatura giornaliera è stata di oltre 2.5°C inperiodo.
• In LIGURIA sono state segnalate19 e il 23 del mese di agostoall’alta umidità alimentata una notevole e persistente copertura nuvolosa che si è manifestata in particolare sul centro della regione (sia nel genovese che nel savonese) chiamata in Liguria ‘macaja’. Questo fenomsolito risulta quasi assente in estate e tende a manifestarsi nella stagione fredda, mentre nella stagione estiva 2014 la ‘macaja’ si è riproposta per un numero elevato di giorni, spesso consecutivi, in particolare sul Savonese
• In VENETO, a differenza di molte altre estati, l’instabilità non si in quanto ha interessato spesso la pianura e bersagliacon record di piovosità dalle basse colline dei LessiniConegliano. Qui tra il 2 e il 3 agosto le intensità di pioggia hanno raggiunto i 66 mm/h a Nogarolo di Tarzo, ma la cella autorigenerante osservata sul comune di Refrontolomolta più pioggia. L’evento ha causato 4 morti. Nel corso deli massimi giornalieri stagionali storici, per effetto di precipitazioni locali convettive; in 3 stazioni si sono superati i massimi su 5 giorni, localmente anche in maniera eclatante (Dolcè) a causa del ripetersi molto ravvicinato di intense e localizzate precipitazioni convettive.
• In TRENTINO spicca la frequenza delle giornate caratterizzate da precipitazioni (>1mm/giorno) che complessivamente nella stagione sono state da primato e decisamente superiori alla media:nel caso di Pieve Tesino si sono registrate ad esempio ben 55 giornate piovose pari a 21giornate in più rispetto alla media del periodo di riferimento per la climatologia 1961Se in giugno il numero di giornate piovose è stato perlopiù nella media, osservati da 15 a 20 giorni circa caratterizzati da precipitazioni.
• In provincia di BOLZANO, il 31 agosto il territorio è stato interessato da diffusi rovesci e temporali prefrontali. In occasione di questo evento, presso la staore sono piovuti 70.0 mm, il valore più alto mai registrato in un intervallo di tempo così breve dall'inizio delle misurazioni ad alta risoluzione (1980).
• In FRIULI VENEZIA GIULIA nel corso dell’estate sono stati rilevati mgiorni con piogge superiori ai 100 mm localizzati sia nella zona prealpina, sia sulla costa.più rilevanti, i forti temporali associati a vento forte del 23agosto, associati ad un sospetto tornado e a grandine eccezionalmente grossa. Nell’evento di giugno l’intensità misurata ha raggiunto i 17.3 mm in 5 minuti, registrati dalla stazione di UdineSan Osvaldo. L’evento del 20 agosto, invece, a Sgonico ha scardinato tegole e grondaie dallscuola e da alcune case ed stata davvero poco soleggiata: la percentuale di giornate con cielo sereno o poco nuvoloso in pianura è stata pari al 46% contro una media (1993luglio, contro una media del 59%, tale percentuale è stata solo del 42%, valore mai misurato nella serie di riferimento.
• In EMILIA-ROMAGNA sono state segnalate trombe d’aria (29associati a raffiche di vento e grandinate (7alle colture e, occasionalmente, allagamenti locali.
• In TOSCANA, tra il 21 e il 22 Luglio, la provincia di Lucca è stata colpita da piogge intense che nel giro di 4 ore hanno riversato sul territorio mediamente 100 mm di pioggia, con picchi di oltre
Archivio Climatologico dell’Italia Centro-Settentrionale
in PIEMONTE Il 60% circa delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di media negativa rispetto alla norma, una situazione che non si osservava dalle estati 1996 e 1997; in particolare i 13 giorni consecutivi compresi tra il 13 ed il 26 agosto quando, mediamente, la temperatura giornaliera è stata di oltre 2.5°C inferiori alle norme climatiche del
In LIGURIA sono state segnalate trombe marine (nel genovese e ad Albissola rispettivamente il di agosto), anch’esse legate all’intensità dei fenomeni temporaleschi e
dalle correnti meridionali. Inoltre la regione è stata una notevole e persistente copertura nuvolosa che si è manifestata in particolare sul centro della regione (sia nel genovese che nel savonese) chiamata in Liguria ‘macaja’. Questo fenomsolito risulta quasi assente in estate e tende a manifestarsi nella stagione fredda, mentre nella stagione estiva 2014 la ‘macaja’ si è riproposta per un numero elevato di giorni, spesso consecutivi, in particolare sul Savonese.
nza di molte altre estati, l’instabilità non si è limitata spesso la pianura e bersagliato in modo particolare la pedemontana
con record di piovosità dalle basse colline dei Lessini, sopra Verona, fino al MonQui tra il 2 e il 3 agosto le intensità di pioggia hanno raggiunto i 66 mm/h a
Nogarolo di Tarzo, ma la cella autorigenerante osservata sul comune di Refrontolomolta più pioggia. L’evento ha causato 4 morti. Nel corso dell’estate, in 2 stazioni si sono superati i massimi giornalieri stagionali storici, per effetto di precipitazioni locali convettive; in 3 stazioni si sono superati i massimi su 5 giorni, localmente anche in maniera eclatante (Dolcè) a causa del
lto ravvicinato di intense e localizzate precipitazioni convettive.
In TRENTINO spicca la frequenza delle giornate caratterizzate da precipitazioni (>1mm/giorno) che complessivamente nella stagione sono state da primato e decisamente superiori alla media:nel caso di Pieve Tesino si sono registrate ad esempio ben 55 giornate piovose pari a 21giornate in più rispetto alla media del periodo di riferimento per la climatologia 1961Se in giugno il numero di giornate piovose è stato perlopiù nella media, in luglio e agosto si sono osservati da 15 a 20 giorni circa caratterizzati da precipitazioni.
In provincia di BOLZANO, il 31 agosto il territorio è stato interessato da diffusi rovesci e temporali prefrontali. In occasione di questo evento, presso la stazione di Fiè allo Scillliar in 2 ore sono piovuti 70.0 mm, il valore più alto mai registrato in un intervallo di tempo così breve dall'inizio delle misurazioni ad alta risoluzione (1980).
In FRIULI VENEZIA GIULIA nel corso dell’estate sono stati rilevati molti eventi intensi tra i quali 5 giorni con piogge superiori ai 100 mm localizzati sia nella zona prealpina, sia sulla costa.più rilevanti, i forti temporali associati a vento forte del 23-25 giugno e i
petto tornado e a grandine eccezionalmente grossa. Nell’evento di giugno l’intensità misurata ha raggiunto i 17.3 mm in 5 minuti, registrati dalla stazione di UdineSan Osvaldo. L’evento del 20 agosto, invece, a Sgonico ha scardinato tegole e grondaie dall
da alcune case ed abbattuto alberi.. Interessante poi notare come l'estate 2014 sia stata davvero poco soleggiata: la percentuale di giornate con cielo sereno o poco nuvoloso in pianura è stata pari al 46% contro una media (1993-2013) del 56%. In particolare nel mese di luglio, contro una media del 59%, tale percentuale è stata solo del 42%, valore mai misurato
ROMAGNA sono state segnalate trombe d’aria (29-39 Luglio) e intensi temporali e di vento e grandinate (7-8 luglio e 3 agosto), che hanno causato gravi danni
alle colture e, occasionalmente, allagamenti locali.
In TOSCANA, tra il 21 e il 22 Luglio, la provincia di Lucca è stata colpita da piogge intense che versato sul territorio mediamente 100 mm di pioggia, con picchi di oltre
in PIEMONTE Il 60% circa delle giornate estive ha fatto registrare un’anomalia di temperatura media negativa rispetto alla norma, una situazione che non si osservava dalle estati 1996 e 1997; in particolare i 13 giorni consecutivi compresi tra il 13 ed il 26 agosto quando,
feriori alle norme climatiche del
trombe marine (nel genovese e ad Albissola rispettivamente il sità dei fenomeni temporaleschi e
. Inoltre la regione è stata interessata da una notevole e persistente copertura nuvolosa che si è manifestata in particolare sul centro della regione (sia nel genovese che nel savonese) chiamata in Liguria ‘macaja’. Questo fenomeno di solito risulta quasi assente in estate e tende a manifestarsi nella stagione fredda, mentre nella stagione estiva 2014 la ‘macaja’ si è riproposta per un numero elevato di giorni, spesso
alle aree di montagna, in modo particolare la pedemontana
fino al Montello di Qui tra il 2 e il 3 agosto le intensità di pioggia hanno raggiunto i 66 mm/h a
Nogarolo di Tarzo, ma la cella autorigenerante osservata sul comune di Refrontolo ha riversato 2 stazioni si sono superati
i massimi giornalieri stagionali storici, per effetto di precipitazioni locali convettive; in 3 stazioni si sono superati i massimi su 5 giorni, localmente anche in maniera eclatante (Dolcè) a causa del
lto ravvicinato di intense e localizzate precipitazioni convettive.
In TRENTINO spicca la frequenza delle giornate caratterizzate da precipitazioni (>1mm/giorno) che complessivamente nella stagione sono state da primato e decisamente superiori alla media: nel caso di Pieve Tesino si sono registrate ad esempio ben 55 giornate piovose pari a 21giornate in più rispetto alla media del periodo di riferimento per la climatologia 1961-1990.
in luglio e agosto si sono
In provincia di BOLZANO, il 31 agosto il territorio è stato interessato da diffusi rovesci e zione di Fiè allo Scillliar in 2
ore sono piovuti 70.0 mm, il valore più alto mai registrato in un intervallo di tempo così breve
olti eventi intensi tra i quali 5 giorni con piogge superiori ai 100 mm localizzati sia nella zona prealpina, sia sulla costa. Tra i
25 giugno e i temporali del 20 petto tornado e a grandine eccezionalmente grossa. Nell’evento di
giugno l’intensità misurata ha raggiunto i 17.3 mm in 5 minuti, registrati dalla stazione di Udine-San Osvaldo. L’evento del 20 agosto, invece, a Sgonico ha scardinato tegole e grondaie dalla
. Interessante poi notare come l'estate 2014 sia stata davvero poco soleggiata: la percentuale di giornate con cielo sereno o poco nuvoloso in
In particolare nel mese di luglio, contro una media del 59%, tale percentuale è stata solo del 42%, valore mai misurato
39 Luglio) e intensi temporali 8 luglio e 3 agosto), che hanno causato gravi danni
In TOSCANA, tra il 21 e il 22 Luglio, la provincia di Lucca è stata colpita da piogge intense che versato sul territorio mediamente 100 mm di pioggia, con picchi di oltre
ArCIS – Archivio Climatologico dell’Italia Centro
150 mm in 4 ore e oltre 130.mm in 2 ore presso la stazione di Gombitelli. Per queste intensità sono stati stimati tempi di ritorno pari a 200 anni.
• Nelle MARCHE l’evento più rilevanteevento si sono verificati temporali e rovesci molto intensi, che hanno causato allagamenti, piccoli smottamenti e frane in varie zone del territorio. Le cumulate di precipitazione sull’evento hraggiunto medie areali su vari bacini intorno ai 70 mm e picchi intorno a 80 mm. Si é inoltre verificata una tromba d’aria nel comune di Jesi.
• Vale la pena infine menzionare che nei giorni intorno a ferragosto in varie stazioni meteorologiche e rifugi dell’arco alpino è stato osservato un accumulo nevoso, assolutamente insolito rispetto alle osservazioni degli ultimi anni.
IN COPERTINA
Trombe d’aria nei pressi del litorale di RiminiUTC
Il Gcentroregioni del Centroclimatologico di dati giornalieri di precipitazione e temperatura massima e minima dal 1961 ad oggi. A partire dalla sua fondazione, il gruppo di lavoro ha permesso e favorito la creaziolavori di digitalizzazione, validazione e analisi degli stessi presso i Servizi Meteorologici Regionali. E’ stato inoltre creato un sito che rappresenta la vetrina delle attività del gruppo di lavo(www.arcis.it
all’accordo e che hanno contribuito alla stesura del presente articolo sono: ARPA EmiliaARPA Liguria, ARPA Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Veneto, centro Funzionale Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Val d’Aosta. Arcis ringrazia Meteo France e il Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG)messo a disposiziprossime al confine italiano per il periodo 1961
Archivio Climatologico dell’Italia Centro-Settentrionale
150 mm in 4 ore e oltre 130.mm in 2 ore presso la stazione di Gombitelli. Per queste intensità sono stati stimati tempi di ritorno pari a 200 anni.
Nelle MARCHE l’evento più rilevante si è verificato tra il 26 e il 31 Luglio. Nel corso di questo evento si sono verificati temporali e rovesci molto intensi, che hanno causato allagamenti, piccoli smottamenti e frane in varie zone del territorio. Le cumulate di precipitazione sull’evento hraggiunto medie areali su vari bacini intorno ai 70 mm e picchi intorno a 80 mm. Si é inoltre verificata una tromba d’aria nel comune di Jesi.
Vale la pena infine menzionare che nei giorni intorno a ferragosto in varie stazioni dell’arco alpino è stato osservato un accumulo nevoso, assolutamente
insolito rispetto alle osservazioni degli ultimi anni.
Trombe d’aria nei pressi del litorale di Rimini fotogramma da YouReporter.it del 30/7/2014 alle 16.00
Il Gruppo di Lavoro ArCIS (Archivio Climatologico per l’Italia centro-settentrionale) è il frutto dell’accordo firmato nel 2008 regioni del Centro-Nord Italia al fine di creare di un archivio climatologico di dati giornalieri di precipitazione e temperatura massima e minima dal 1961 ad oggi. A partire dalla sua fondazione, il gruppo di lavoro ha permesso e favorito la creazione di un archivio centrale dei dati e il coordinamento dei lavori di digitalizzazione, validazione e analisi degli stessi presso i Servizi Meteorologici Regionali. E’ stato inoltre creato un sito che rappresenta la vetrina delle attività del gruppo di lavowww.arcis.it). I Servizio Meteorologici Regionali che partecipano all’accordo e che hanno contribuito alla stesura del presente articolo sono: ARPA Emilia-Romagna, ARPA Friuli Venezia Giulia, ARPA Liguria, ARPA Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Veneto, centro Funzionale – regione Marche, LAMMA Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Val d’Aosta. Arcis ringrazia Meteo France e il Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG)messo a disposizione i dati giornalieri meteorologici di stazioni prossime al confine italiano per il periodo 1961-2010.
150 mm in 4 ore e oltre 130.mm in 2 ore presso la stazione di Gombitelli. Per queste intensità
si è verificato tra il 26 e il 31 Luglio. Nel corso di questo evento si sono verificati temporali e rovesci molto intensi, che hanno causato allagamenti, piccoli smottamenti e frane in varie zone del territorio. Le cumulate di precipitazione sull’evento hanno raggiunto medie areali su vari bacini intorno ai 70 mm e picchi intorno a 80 mm. Si é inoltre
Vale la pena infine menzionare che nei giorni intorno a ferragosto in varie stazioni dell’arco alpino è stato osservato un accumulo nevoso, assolutamente
fotogramma da YouReporter.it del 30/7/2014 alle 16.00
(Archivio Climatologico per l’Italia settentrionale) è il frutto dell’accordo firmato nel 2008 dalle
Nord Italia al fine di creare di un archivio climatologico di dati giornalieri di precipitazione e temperatura massima e minima dal 1961 ad oggi. A partire dalla sua fondazione, il gruppo di lavoro ha permesso e favorito la
ne di un archivio centrale dei dati e il coordinamento dei lavori di digitalizzazione, validazione e analisi degli stessi presso i Servizi Meteorologici Regionali. E’ stato inoltre creato un sito che rappresenta la vetrina delle attività del gruppo di lavoro
I Servizio Meteorologici Regionali che partecipano all’accordo e che hanno contribuito alla stesura del presente
Romagna, ARPA Friuli Venezia Giulia, ARPA Liguria, ARPA Lombardia, ARPA Piemonte, ARPA Veneto,
regione Marche, LAMMA Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Val d’Aosta. Arcis ringrazia Meteo France e il Zentralanstalt für Meteorologie und Geodynamik (ZAMG) per aver
one i dati giornalieri meteorologici di stazioni 2010.