LA SICUREZZA DEL LAVORO NELL'ESECUZIONE DI SCAVI ...

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1 LA SICUREZZA DEL LAVORO NELL'ESECUZIONE DI SCAVI FONDAZIONI SOTTERRANEI GALLERIE E NELLE DEMOLIZIONI Applicazione del DLgs 81/2008

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LA SICUREZZA DEL LAVORO

NELL'ESECUZIONE DI SCAVI FONDAZIONI

SOTTERRANEI GALLERIE E NELLE

DEMOLIZIONI Applicazione del DLgs 81/2008

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La legislazione in materia di scavi e fondazioni è contenuta nel Titolo IV, capo

II, sezione III

Essa viene coordinata dal dettato generale Tit. I “ Principi Comuni” e del Tit.

IV capo I “Misure per la salute e la sicurezza nei cantieri mobili e

temporanei”

Il Tit. IV del d.lgs.81/2008 sostituisce il

d.lgs. 494/96 ed il dpr 164/56

Tit. I - Principi Comuni

Nel caso il lavoro sia svolto da un’unica impresa, il DL dovrà prevedere all’interno del proprio documento di valutazione dei rischi:

a. la valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori con particolare riguardo a:

• Scelta di attrezzature

• Sostanze e preparati chimici

• Sistemazione dei luoghi di lavoro

Tit. I - Principi Comuni

b. I rischi particolari a cui sono esposti gruppi di lavoratori

c. Le misure di prevenzione e protezione ed i DPI adottati

d. Il programma per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza

e. Le procedure di attuazione ed i ruoli nell’organizzazione aziendale della sicurezza

f. L’individuazione delle mansioni che richiedono una particolare formazione ed addestramento

In particolare il DL all’interno del DVR

dovrà

Prevedere un apposito capitolo in cui sono inserite le schede relative alle operazioni di scavo ed alle fasi di realizzazione della fondazione con le procedure da seguire in relazione alle valutazioni da effettuare secondo i criteri della scheda precedente.

In particolare il DL all’interno del DVR

dovrà

Tenere conto in modo specifico dei rischi derivanti da interferenze di lavorazioni diverse effettuate da lavoratori della propria impresa e regolamentare gli interventi in maniera da evitare il formarsi di situazioni di maggiore rischio

In particolare il DL all’interno del DVR

dovrà

Individuare chi: Fa Cosa Quando

Regolamentare le loro attività e azioni di coordinamento

Esempio: Tit. IV capo II sez. III art. 118, nei

lavori di splateamento e sbancamento

prevede che:

In relazione alle caratteristiche del terreno le pareti del fronte di attacco devono avere una inclinazione ed un tracciato tali da impedire il franamento. Se la parete ha h< m 1,50 è vietato lo scavo manuale per scalzamento alla base. Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno.

Scalzamento meccanico dal basso

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Nei lavori di escavazione con mezzi meccanici deve essere vietata la presenza degli operai nel campo di azione dell'escavatore e sul ciglio del fronte di attacco.

Il posto di manovra dell'addetto all'escavatore, quando questo non sia munito di cabina metallica, deve essere protetto con solido riparo.

Ai lavoratori deve essere fatto esplicito divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e, in quanto necessario in relazione all'altezza dello scavo o alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore di pericolo deve essere almeno delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo.

Continua esempio: capo II sez. III art. 118 –

120 , nei lavori di splateamento e

sbancamento prevede che:

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Continua esempio: in applicazione delle previsioni del

capo II sez. III art. 118 – 120, si dovranno prevedere

almeno le seguenti azioni di coordinamento

Nel corso dello scavo in terreni franosi nei quali è necessario puntellare le pareti non possono eseguirsi in contemporanea lavori di preparazione di casseforme o di getti di calcestruzzo in maniera che le lavorazioni vengano a sovrapporsi con pericolo di rimozione o spostamento intempestivo delle opere provvisorie di contenimento. In particolare per uno scavo del genere si dovrà prevedere l’uso di attrezzature meccaniche e progressivo puntellamento che procede per profondità massime di mt. 1 – 1,2. Si può prevedere anche l’utilizzo di attrezzature appositamente individuate e realizzate.

Tit. IV – Presenza di più imprese

Nel caso il lavoro sia svolto da più imprese anche non in contemporanea, il committente, già nella fase di progettazione dell’opera:

a. Nomina il Coordinatore per la Progettazione il quale redige il PSC ed il fascicolo dei lavori

b. Prima dell’affidamento dei lavori nomina il Coordinatore per l’Esecuzione il quale:

a. Verifica e controlla l’applicazione da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi l’applicazione delle norme loro pertinenti contenute nel PSC

b. Verifica l’idoneità dei POS e le proposte di modifica da parte delle imprese esecutrici

c. Organizza la cooperazione ed il coordinamento tra le imprese e tra gli RLS

d. Segnale al committente (o in definitiva agli organi di vigilanza) le reiterate inosservanze da parte delle ditte esecutrici e sospende il lavoro in caso di pericolo grave ed immediato

Esempio Tit. IV Sez. II art. 119 – Nei lavori

di esecuzione di pozzi, scavi e cunicoli

prevede che:

1. Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di m 1,50, quando la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che procede lo scavo, alla applicazione delle necessarie armature di sostegno.

2. Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi di almeno 30 centimetri.

Sezioni di trincee

Rampe di accesso agli scavi

Rampe di accesso

Continua esempio Tit. IV Sez. II art. 119 –

Nei lavori di esecuzione di pozzi, scavi e

cunicoli prevede che:

3. Nello scavo dei cunicoli, a meno che si tratti di roccia che non presenti pericolo di distacchi, devono predisporsi idonee armature per evitare franamenti della volta e delle pareti. Dette armature devono essere applicate man mano che procede il lavoro di avanzamento; la loro rimozione può essere effettuata in relazione al progredire del rivestimento in muratura.

4. Idonee armature e precauzioni devono essere adottate nelle sottomurazioni e quando in vicinanza dei relativi scavi vi siano fabbriche o manufatti le cui fondazioni possano essere scoperte o indebolite dagli scavi.

Avanzamento in trincea con cassone

di protezione

Continua esempio Tit. IV Sez. II artt. 118 comma 5

e art.120 – Nei lavori di esecuzione di scavi in

genere prevede che:

E’ vietato avvicinarsi alla base della parete di attacco, alla zona superiore di pericolo

E’ vietato depositare materiali lungo il ciglio degli scavi. Ove necessario si deve provvedere alle puntellature

Divieto di avvicinarsi alla zona degli

scavi

Continua esempio Tit. IV Sez. II art. 119 – Nei

lavori di esecuzione di pozzi, scavi e cunicoli il

DL prevede che:

5.Nella infissione di pali di fondazione devono essere adottate misure e precauzioni per evitare che gli scuotimenti del terreno producano lesioni o danni alle opere vicine con pericolo per i lavoratori.

6. Nei lavori in pozzi di fondazione profondi oltre 3 metri deve essere disposto, a protezione degli operai addetti allo scavo ed all'asportazione del materiale scavato, un robusto impalcato con apertura per il passaggio della benna.

7. Nei pozzi e nei cunicoli deve essere prevista una adeguata assistenza all'esterno e le loro dimensioni devono essere tali da permettere il recupero di un lavoratore infortunato privo di sensi.

Scavo di pozzi: 1. Con asse di sostegno sostenuto dall’alto a

mezzo di traversine 2. Con anelli di sostegno poggiati ogni metro,

l’ultimo poggia sul terreno di fondo

Scavo di un pozzo col metodo 2 della figura

precedente e ponte superiore a 2 metri di

altezza dal piano di scavo

Sezione di cunicolo puntellato

Cunicolo ad elementi prefabbricati

forzati nel terreno

Esempio Tit. IV Sez. II artt. 121 – Nei lavori entro

pozzi, cunicoli, camini e fosse in genere il D L

prevede nel POS, anche in esecuzione del PSC,

che:

In rapporto alla natura geologica del terreno ed alla vicinanza di fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione o decompressione di gas, metanodotti e condutture del gas, non vi sia presenza di tossici, esplosivi o infiammabili nello scavo

La procedura di accertamento della presenza di gas deve essere razionalmente effettuata tramite rilevatori di gas che consentano la misura del gas di cui si teme la eventuale presenza e, fondamentalmente la misura della percentuale di 02 presente nello scavo (mai inferiore al 17% valore nromale 21%)

Esempio Tit. IV Sez. II artt. 121 – Nei lavori entro

pozzi, cunicoli, camini e fosse in genere il D L

prevede nel POS, anche in esecuzione del PSC,

che:

I lavoratori utilizzino i DPI necessari per l’accesso in zone ove è temibile la presenza di gas o di basso tenore di 02

I lavoratori indossino un idoneo sistema di salvataggio (imbracatura di sicurezza) in collegamento costante con personale di assistenza posto all’esterno in modo da sollevare prontamente il lavoratore colpito

In caso di presenza di gas infiammabili o esplosivi gli ambienti devono essere bonificati e ventilati, nonché controllati per evitare che la miscela pericolosa si formi nuovamente

I lavoratori devono essere sempre almeno in due durante il lavoro in sotterraneo

Verifiche di sicurezza

Esempio: Tit. IV capo II sez. VIII art.

150,151,152, nei lavori di demolizione il D

L provvede alla:

Redazione di un programma di demolizione da cui risulti la successione dei lavori. Il contenuto del programma fa parte del POS tenendo conto di quanto previsto nel PSC. In esso si prevede, tra l’altro che:

a. Prima dell’inizio dei lavori si proceda alla verifica delle condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da demolire ed al loro rafforzamento

b. La demolizione proceda con cautela ed ordine sotto la sorveglianza di un Preposto

Ordine delle demolizioni

Verifiche preventive

Verifiche preventive

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Esempio: Tit. IV capo II sez. VIII art. 150,151,152, nei lavori di

demolizione il D L provvede, nel caso di demolizioni manuali

di muri di altezza inferiore ai 2 metri e salvo diversa

previsione nel PSC o nel POS:

a. Ad utilizzare ponti di servizio indipendenti

dall’opera in demolizione

b. A vietare ed impedire ai lavoratori di

lavorare sui muri in demolizione

Strutture provvisionali

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Esempio: Tit. IV capo II sez. VIII art. 153,154 nei lavori di

demolizione il D L provvede a organizzare il lavoro di

evacuazione e convogliamento del materiale di demolizione

con specifica previsione nel POS:

Vietando il getto dall’alto, facendolo trasportare o convogliare in appositi canali la cui bocca inferiore non deve trovarsi ad un’altezza superiore ai 2 metri dal piano di riferimento

L’imboccatura superiore non deve permettere la caduta accidentale di

persone Gli elementi pesanti ed ingombranti devono essere convogliati a terra

con mezzi idonei Riduce il sollevamento di polvere irrorando di acqua le murature ed il

materiale di risulta Vieta il transito e la sosta nella zona di demolizione delimitandola

zona con evidenti e solidi sbarramenti Sotto i canali di scarico si consente l’accesso solo dopo che sia stato

sospeso lo scarico dall’alto

Apprestamenti di sicurezza

Apprestamenti di sicurezza

Apprestamenti di sicurezza

Apprestamenti di sicurezza

Apprestamenti di sicurezza

Esempio: Tit. IV capo II sez. VIII art. 155, nei lavori di

demolizione per rovesciamento per trazione o

spinta il D L provvede con apposita previsione nel

PSC e nel POS che:

Possono essere effettuate solo se si tratta di parti di

struttura aventi altezza dal terreno non superiore ai 5 mt.

L’operazione deve essere progettata in modo che la

sollecitazione sia esercitata solo su elementi di struttura

opportunamente scelti e rinforzati in modo da evitare crolli

intempestivi o di parti non previste

La trazione deve essere esercitata da distanza > di 1,5 h

della struttura da abbattere

Il rovesciamento per spinta tramite martinetti può essere

esercitato solo per altezze di strutture < ai 3 mt con

puntellatura della struttura per evitarne un ritorno elastico

I lavoratori devono essere opportunamente allontanati e de

ve essere previsto che la caduta di blocchi o strutture non

provochino danni o lesioni agli edifici vicini

Sicurezza e salute dei lavoratori nei

lavori in sotterraneo

Con l’entrata in vigore del TU 81/2008 il DPR 320 del 56 rimane in vigore

Esso costituisce, quindi, la norma speciale per la sicurezza del lavoro in sotterraneo che andrà integrata ed combinata non le disposizioni del TU

Il DPR costituisce, inoltre, procedura per la corretta valutazione dei rischi del lavoro nello scavo di strutture complesse, quali le gallerie, non specificamente previste al Tit. IV sez. III del TU

Il DPR 320/56

Disposizioni Generali

Sicurezza del lavoro in sotterraneo

Non trova applicazione nei lavori:

Minerari

Nello scavo di pozzi idrici

Nei pozzi, cunicoli e sotterranei costituenti accessori o complementi di edifici

Nelle opere di fondazione

Il DPR 320/56

Disposizioni Generali

Trova applicazione nei lavori in sotterraneo eseguiti al di fuori delle norme di esclusione

Per gallerie di lunghezza inferiore ai 50 mt si applicano le sole norme di cui al:

Capo II Sistemi di scavo e caratteristiche delle

armature

Capo VII Impiego degli esplosivi

Capo VIII Difesa contro le polveri

Capo X Scavi in terreni grisutosi e misure di sicurezza contro le esplosioni

Il DPR 320/56

Disposizioni Generali

Le norme di cui al: Capo XI Servizi igienico assistenziali

Capo XII Servizi sanitari

Capo XIII Servizi di salvataggio (per cantieri con più di 150 lavoratori per turno e per quelli in cui vi sia comunque rischio di esplosione o incendio)

Si applicano anche ai lavori esterni connessi ai lavori in sotterraneo

Il DPR 320/56

Disposizioni Generali

La Direzione e sorveglianza dei lavori deve essere affidata a persone la cui competenza derivi da esperienza diretta dei lavori in sotterraneo

L’art 7 del DPT 320/56

La Notifica dei Lavori

Ai sensi dell’art. 7 in combinato disposto con l’art. 99 del TU è obbligatoria la Notifica dei lavori che assumerà, pertanto, la forma della notifica preliminare che comunque deve essere presentata indipendentemente dalla presenza di più imprese o dal numero di Uomini x Giorno di entità prevista

L’art. 99 all. XII del TU e l’art. 7 del DPR 320/56

La Notifica Preliminare e la Notifica dei Lavori

Il DPR 320/56

Disposizioni Organizzative Generali

Art. 8 Lavoratori di primo impiego in combinato con gli artt. 36 informazione, 37 formazione ed addestramento del TU:

I lavoratori, prima di essere adibiti al lavoro in sotterraneo devono essere adeguatamente formati ed addestrati nonché affiancati a lavoratori esperti

Il DPR 320/56

Disposizioni Generali

Art. 9 – Ai posti di lavoro in sotterraneo devono essere adibiti almeno due lavoratori o devono essere a portata visuale l’uno dell’altro.

Questo significa che , in sotterraneo, non è possibile mai la presenza di un unico lavoratore.

Il DPR 320/56

Disposizioni Generali

Art. 10 - I lavoratori non possono permanere in sotterraneo oltre il proprio orario di servizio. Ogni eccezione deve essere giustificata da motivi di carattere eccezionale

Il DPR 320/56

Disposizioni Generali

Art. 11 – In prossimità dei posti di lavoro nelle gallerie posti a più di 300 mt. dall’imbocco od a più di trenta mt. di profondità devono essere installati dispositivi di segnalazione atti ad assicurare il collegamento con l’esterno.

Art. 12 – qualunque lavoratore acceda in galleria per qualsiasi motivo deve indossare il casco di protezione ( integrazione dell’obbligo di utilizzo dei DPI come emerge dal DVR)

Vedi anche le disposizioni tecniche (ex DPR 547/55) di cui all’all. IV punto 3.)

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Spostamento sottoservizi

Per procedere allo scavo e alla realizzazione delle strutture sotterranee è necessario spostare le reti di servizio (acqua, luce, gas, telefono etc) poste sotto la strada.

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri Spostamento sottoservizi

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Realizzazione parete di contenimento

Spostati i sottoservizi, inizia la costruzione; si inizia con l’inserimento nel terreno di micropali che, collegati tra loro, costituiscono le pareti laterali della galleria e sostengono il terreno circostante allo scavo. I lavori vengono eseguiti parallelamente allo spostamento dei sottoservizi, nella stessa area e con le stesse tempistiche.

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Realizzazione parete di contenimento

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Realizzazione della copertura

In appoggio alle pareti costruite con i micropali viene realizzata la copertura. Questo “solettone” di copertura permette il ripristino della superficie stradale e una maggiore protezione degli edifici da polveri e rumori. I lavori interessano la carreggiata centrale.

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Realizzazione della copertura

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Scavo

Mentre in superficie l’area, liberata dal cantiere, può essere destinata alla sosta delle auto, in sotterraneo le ruspe, calate attraverso uno spazio non completato della copertura, scavano la galleria. Il cantiere occupa la carreggiata centrale in questo spazio. Per garantire stabilità e resistenza alle pareti viene realizzato un ulteriore solettone, a circa 6 metri di profondità per il tunnel, a circa 20 metri per le stazioni.

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Scavo

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Struttura

Terminato lo scavo e realizzato il fondo, hanno inizio i lavori di finitura (dispositivi di sicurezza, impianti di illuminazione, binari, scale mobili, etc.).

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo Taglia e Copri

Struttura

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo a foro cieco

Spostamento sottoservizi

Per procedere allo scavo e alla realizzazione della galleria è necessario spostare solo le reti di servizio che interferiscono con lo scavo. I lavori interesseranno la metà carreggiata di via Nizza in prossimità delle abitazioni. I lavori interesseranno anche i passaggi pedonali.

Tecniche di costruzione di gallerie Scavo a foro cieco

Spostamento sottoservizi

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo a foro cieco

Consolidamento del terreno

Per garantire l’assoluta sicurezza, il terreno interessato dallo scavo viene consolidato artificialmente dalla superficie con iniezioni di cemento, che andranno a formare la calotta di protezione direttamente alla profondità della futura galleria. I lavori interessano la carreggiata centrale e vedranno l’utilizzo di perforatrici e di silos per il contenimento del materiale da iniettare.

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo a foro cieco

Consolidamento del terreno

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo a foro cieco

Scavo della galleria

Mentre in superficie l’area, liberata dal cantiere, può essere destinata a parcheggio, sotto si procedere con lo scavo di ruspe che entrano in sotterranea da due pozzi di collegamento con la superficie; i pozzi consentono l’uscita del materiale di scavo e il calaggio del materiale di rivestimento della galleria. Il cantiere interessa la carreggiata centrale.

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo a foro cieco

Scavo della galleria

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo a foro cieco

Completamento della galleria

Terminato lo scavo e realizzato il fondo della stazione, la galleria è pronta per la posa dei binari, degli impianti tecnologici, delle dotazioni di sicurezza e dei dispositivi di collegamento con il Posto di Comando e Controllo necessari al funzionamento del treno. In questo tratto di galleria sono previste due vie di corsa su cui correranno i treni.

Tecniche di costruzione di gallerie

Scavo a foro cieco

Completamento della galleria

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Il DM 11 marzo 1988 e la CMLP

n° 30843 del 24/09/88

Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione

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Il DM 11 marzo 1988 e la CMLP n°

30843 del 24/09/88

Il DM 11.3.88 prevede l’obbligatorietà dello studio geologico e geotecnico per la realizzazione delle opere e degli interventi di cui alla norma stessa

In particolare

Le scelte di progetto, i calcoli e le verifiche devono essere sempre basati sulla caratterizzazione del sottosuolo ottenuta per mezzo di rilievi, indagini e prove

Il comportamento dell’opera di sostegno, inteso come complesso struttura – terreno, deve essere esaminato tenendo conto della successione e delle caratteristiche fisico-meccaniche dei terreni di fondazione e di eventuali materiali di riporto interessati all’opera, delle falde idriche, del profilo della superficie topografica del terreno prima e dopo l’inserimento dell’opera

Deve essere effettuata la verifica di

stabilità del complesso opera -terreno

La verifica deve essere eseguita per scavi in trincea di profondità > 2 metri, nei quali sia prevista la permanenza di operai negli scavi che ricadano in prossimità dei manufatti esistenti.

Le ipotesi di calcolo delle azioni del terreno sull’armatura devono essere giustificate con considerazioni sulla deformabilità relativa del terreno e dell’armatura, sulla modalità esecutiva dell’armatura e dello scavo e sulle caratteristiche meccaniche del terreno e sul tempo di permanenza dello scavo

Fronti di scavo

Le specifiche indagini da svolgere devono riguardare: A. i rilievi topografici e lo studio geologico

esteso ad un area sufficientemente più ampia di quella direttamente interessa ai lavori

B. le indagini geotecniche saranno volte a riconoscere la costituzione del sottosuolo ed a determinare i valori della pressione dell’acqua interstiziale e nelle discontinuità. La profondità delle esplorazioni sarà stabilita in relazione a quella dello scavo, avendo cura di estendere l’indagine a monte del previsto ciglio ed al di sotto della quota di scavo