La Settimana n. 32 del 18 settembre 2011

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 18 settembre 2011 Ho visto l’empio trionfante, ergersi come cedro rigoglioso; sono passato e più non c’e- ra, l’ho cercato e più non si è trovato (Salmo 36 35-36) N ella sua vita l’uomo può accogliere il progetto di Dio, oppure rifiutarlo, agire come se Dio non fosse. In questo caso, dal punto di vista religioso, è chiamato “empio”. Ascoltando queste antiche parole ci vengono in mente i nomi di “empi trionfanti”, uomini che si sono creduti padroni del mondo, della storia, che hanno tenuto nelle loro mani le sorti della vita dei popoli e poi sono svaniti. Anche nella nostra vita abbiamo sicuramente incontrati “empi trionfanti” e ci chiediamo amareggiati perché a chi è disonesto, prepo- tente, violento e se ne infischia di Dio tutto sembra andar bene. Ma gli empi non hanno futuro, se lo stanno distruggendo in questa vita, mentre il giusto se lo sta costruendo: il successo della vita dell’uomo in questo mondo sta nel realizzare liberamente quanto il Signore ha pensato per lui. Lontani da Dio si finisce nel nulla. Domenica 25 settembre alle ore 18 il vescovo Simone, alla presenza dei parrocchiani, del clero e della autorità cittadine, consacrerà l’antica Pieve di san Jacopo in Acquaviva, al termine del lungo intervento di restauro La chiesa del mare consacrata a Dio bbiamo intervistato don Alberto Vanzi, parroco di San Jacopo dal 2006, per saperne di più sulla prossima consacrazione di una delle chiese più antiche e caratterische della città. DON ALBERTO, POSSIBILE CHE LA CHIESA DI S. JACOPO NON FOSSE ANCORA CONSACRATA? «Si. In effetti può sorprendere il fatto che l’antica Chiesa di san Jacopo debba ancora essere consacrata. Ricordo ancora lo stupore quando lo scorso giovedì santo, portando solennemente il santo olio crismale, annunciai ai parrocchiani presenti alla celebrazione che al termine dell’estate la Chiesa sarebbe stata consacrata dal nostro Vescovo: “Una chiesa antica - dissero in molti - e per di più di fondazione millenaria deve essere ancora consacrata?” Certo la meraviglia era prevedibile e comprensibile tra i parrocchiani, c’era proprio d’aspettarselo, tuttavia la Chiesa non è stata effettivamente consacrata, almeno dopo i massicci interventi di ampliamento che si sono susseguiti negli ultimi tre secoli». MA CI SONO DEI FONDAMENTI STORICI DA CUI SI EVINCE QUESTO? «Si, nella relazione che l’allora Pievano di san Jacopo, don Giovanni Maria Guiggi, parroco dal 1898 al 1936, scrisse al Vescovo nel 1906 nell’occasione della visita pastorale per il terzo centenario della fondazione della Parrocchia, tra le note negative scrisse: la Chiesa necessita di essere ancora consacrata. Del fatto della non consacrazione della Chiesa, anche il mio più prossimo predecessore, don Vittorio Vital, me ne aveva parlato. Suppongo che l’evento della consacrazione sia stato sempre rimandato a causa dei diversi interventi di ampliamento che la Chiesa ha subito dalla fine del 1700 ad oggi. Quelli più determinanti furono due. Il primo alla fine del 1761, quando la Chiesa fu ampliata e “ruotata” la facciata verso l’attuale piazza san Jacopo. Il secondo intervento, invece, fu fatto prima e dopo la seconda guerra mondiale, a Chiesa fu, invece, ampliata verso il mare. Anche alla fine del 1800 la Chiesa fu interessata da un intervento di ampliamento: fu infatti innalzata e costruita l’attuale facciata. La Chiesa di san Jacopo, dopo la costruzione dei due transetti e del presbiterio, allora inesistenti, nel 1950 assunse la forma a croce latina come anche oggi la possiamo vedere». TUTTO QUESTO HA RITARDATO E POI MAI DATO LA POSSIBILITÀ DI CONSACRARLA… «Esatto. I vari ampliamento della Chiesa, gli eventi bellici, nonché il cambiamento di diversi parroci sono stati, con molta probabilità, i motivi per i quali il ricco e suggestivo rito della consacrazione della Chiesa è stato differito nel tempo. Recentemente la Chiesa necessitava di un altro intervento di restauro per portare all’antico splendore l’antica pieve, nonché per mettere in sicurezza alcune zone dell’edifico. Se da un lato il mare rende bella e caratteristica la Chiesa di san Jacopo, tanto che i livornesi la chiamano affettuosamente la “chiesa del mare”, dall’altro costituisce un evidente problema per la conservazione dell’edificio. Il termine dei lunghi lavori di restauro iniziati nel gennaio del 2009 e conclusi all’inizio dell’estate di quest’anno ha rappresentato l’occasione propizia per pensare ad una data in cui consacrare la Chiesa al culto di Dio». QUAL È IL SIGNIFICATO DELLA CERIMONIA DI CONSACRAZIONE? «Il rito della dedicazione della Chiesa, molto ricco di segni e suggestivo, per mezzo del quale l’edifico viene “consacrato” ovvero “riservato” al culto di Dio, vuole anche ravvivare, soprattutto nella comunità parrocchiale che lo celebra, il senso di appartenenza alla Chiesa. La Chiesa edificio, infatti, è il segno della Chiesa Popolo di Dio presente in un determinato luogo. La comunità parrocchiale di san Jacopo si sta preparando a questo evento ormai da mesi ed ha in programma, dopo il 25 settembre, alcune iniziative comunitarie finalizzate a vivere ciò che è stato celebrato durante il rito di consacrazione della Chiesa». m.b. A econdo lo storico padre Nicola Magri, l’apostolo Giacomo il Maggiore, in viaggio da Giaffa verso la Spagna, si sarebbe ferma- to lungo la costa tirrenica nel luogo detto «Acquaviva», dove avreb- be dimorato. E’ probabile che tale ipotesi si leghi, non tanto ad una reale pre- senza dell’apostolo nel luogo, ma al passaggio dei pellegrini diret- ti a Santiago di Compostela. Si racconta ancora che Sant’Agostino, dopo il suo battesimo avve- nuto a Milano nel 389 per mano di Sant’Ambrogio, si dirigesse verso Ostia per imbarcarsi alla volta dell’Africa. Durante il viaggio si sarebbe fermato a Livorno nel 387. Alla notizia si aggiunge l’esistenza di un toponimo, «speco di Sant’Agostino», che vuole ricordare la possibile presenza del san- to. Anche se non possediamo una prova sicura di tale transito, possia- mo invece documentare con certezza la successiva nascita di un eremo agostiniano in epoca medioevale. (…) L’attuale chiesa di San Jacopo è opera della famiglia dei Medici che arrivarono a Livorno nel 1421; la cripta è oggi la testimone di quel- l’opera che poi nel corso dei secoli si è sviluppata. Le notizie storiche sono state tratte dal libro a cura del Comitato “il gioiello dimenticato” «Tra storia e leggenda. La cripta di San Jaco- po ed il suo territorio.» Editasca 2010 S a celebrazione della Messa di consacrazione è un rito molto suggestivo: si inizia nella chiesa poco illuminata, con la benedizione dell’acqua e l’aspersione sul popolo di Dio e sull’altare. Poi si procede con la liturgia della Parola e con l’omelia. È dopo la riflessione del parroco che inizia la cerimonia di dedicazione vera e propria: prima le litanie dei santi e poi la deposizione delle reliquie nell’altare. L’altare poi viene unto con il Crisma e con esso simbolicamente alcuni punti delle pareti della chiesa. Dopo c’è l’incensazione dell’altare, che viene ricoperto con la tovaglia, e della chiesa, dopodiché si dà illuminazione a tutto l’ambiente, le candele vengono accese. Con la chiesa tutta illuminata si continua la celebrazione eucaristica. Al termine della Messa il Vescovo si reca sul sagrato della Chiesa per scoprire la lapide ricordo della consacrazione. L CENNI DELLA STORIA DELLA chiesa di San Jacopo «I livornesi la chiamano affettuosamente la “chiesa del mare”» I l rito della consacrazione IL GRANELLO di senape di monsignor Ezio Morosi

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Settimanale della Diocesi di Livorno

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Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

18 settembre 2011

Ho visto l’empio trionfante, ergersi come cedro rigoglioso; sono passato e più non c’e-ra, l’ho cercato e più non si è trovato (Salmo 36 35-36)

Nella sua vita l’uomo può accogliere il progetto di Dio, oppure rifiutarlo,agire come se Dio non fosse. In questo caso, dal punto di vista religioso,

è chiamato “empio”. Ascoltando queste antiche parole ci vengono in mente inomi di “empi trionfanti”, uomini che si sono creduti padroni del mondo,della storia, che hanno tenuto nelle loro mani le sorti della vita dei popoli epoi sono svaniti. Anche nella nostra vita abbiamo sicuramente incontrati“empi trionfanti” e ci chiediamo amareggiati perché a chi è disonesto, prepo-tente, violento e se ne infischia di Dio tutto sembra andar bene. Ma gli empinon hanno futuro, se lo stanno distruggendo in questa vita, mentre il giustose lo sta costruendo: il successo della vita dell’uomo in questo mondo sta nelrealizzare liberamente quanto il Signore ha pensato per lui. Lontani da Diosi finisce nel nulla.

Domenica 25settembre alle ore 18 il vescovo Simone, alla presenza dei parrocchiani,del clero e dellaautorità cittadine,consacrerà l’antica Pieve di san Jacopo in Acquaviva, al termine del lungointervento di restauro

La chiesa del mareconsacrata a Dio

bbiamo intervistato donAlberto Vanzi, parroco diSan Jacopo dal 2006, persaperne di più sulla

prossimaconsacrazione di unadelle chiese piùantiche e caratterischedella città.DON ALBERTO,POSSIBILE CHE LACHIESA DI S. JACOPONON FOSSE ANCORACONSACRATA?«Si. In effetti puòsorprendere il fattoche l’antica Chiesadi san Jacopo debbaancora essereconsacrata.Ricordo ancora lo stupore quandolo scorso giovedì santo, portandosolennemente il santo oliocrismale, annunciai aiparrocchiani presenti allacelebrazione che al terminedell’estate la Chiesa sarebbe stataconsacrata dal nostro Vescovo:“Una chiesa antica - dissero inmolti - e per di più di fondazionemillenaria deve essere ancoraconsacrata?”Certo la meraviglia era prevedibilee comprensibile tra i parrocchiani,c’era proprio d’aspettarselo,tuttavia la Chiesa non è stataeffettivamente consacrata, almenodopo i massicci interventi diampliamento che si sonosusseguiti negli ultimi tre secoli».

MA CI SONO DEI FONDAMENTISTORICI DA CUI SI EVINCE QUESTO?«Si, nella relazione che l’alloraPievano di san Jacopo, donGiovanni Maria Guiggi, parrocodal 1898 al 1936, scrisse alVescovo nel 1906 nell’occasionedella visita pastorale per il terzocentenario della fondazione dellaParrocchia, tra le note negativescrisse: la Chiesa necessita diessere ancora consacrata. Del fattodella non consacrazione dellaChiesa, anche il mio più prossimo

predecessore, don Vittorio Vital,me ne aveva parlato.Suppongo che l’evento dellaconsacrazione sia stato sempre

rimandato a causa deidiversi interventi diampliamento che laChiesa ha subito dallafine del 1700 ad oggi.Quelli piùdeterminanti furonodue. Il primo alla finedel 1761, quando laChiesa fu ampliata e“ruotata” la facciataverso l’attuale piazzasan Jacopo. Il secondointervento, invece, fufatto prima e dopo la

seconda guerra mondiale, aChiesa fu, invece, ampliata verso ilmare.

Anche alla fine del 1800 laChiesa fu interessata da unintervento di ampliamento: fuinfatti innalzata e costruital’attuale facciata.La Chiesa di san Jacopo, dopo lacostruzione dei due transetti edel presbiterio, allora inesistenti,nel 1950 assunse la forma a crocelatina come anche oggi lapossiamo vedere».

TUTTO QUESTO HA RITARDATO EPOI MAI DATO LA POSSIBILITÀ DICONSACRARLA…«Esatto. I vari ampliamento dellaChiesa, gli eventi bellici, nonché ilcambiamento di diversi parrocisono stati, con molta probabilità,i motivi per i quali il ricco esuggestivo rito dellaconsacrazione della Chiesa è stato

differito nel tempo.Recentemente la Chiesanecessitava di un altro interventodi restauro per portare all’anticosplendore l’antica pieve, nonchéper mettere in sicurezza alcunezone dell’edifico. Se da un lato il mare rende bella ecaratteristica la Chiesa di sanJacopo, tanto che i livornesi lachiamano affettuosamente la“chiesa del mare”, dall’altrocostituisce un evidente problemaper la conservazione dell’edificio.Il termine dei lunghi lavori direstauro iniziati nel gennaio del2009 e conclusi all’iniziodell’estate di quest’anno harappresentato l’occasione propiziaper pensare ad una data in cuiconsacrare la Chiesa al culto diDio».

QUAL È IL SIGNIFICATO DELLACERIMONIA DI CONSACRAZIONE?«Il rito della dedicazione dellaChiesa, molto ricco di segni esuggestivo, per mezzo del qualel’edifico viene “consacrato” ovvero“riservato” al culto di Dio, vuoleanche ravvivare, soprattutto nellacomunità parrocchiale che locelebra, il senso di appartenenzaalla Chiesa. La Chiesa edificio,infatti, è il segno della ChiesaPopolo di Dio presente in undeterminato luogo. La comunità parrocchiale di sanJacopo si sta preparando a questoevento ormai da mesi ed ha inprogramma, dopo il 25 settembre,alcune iniziative comunitariefinalizzate a vivere ciò che è statocelebrato durante il rito diconsacrazione della Chiesa».

m.b.

A

econdo lo storico padre Nicola Magri, l’apostolo Giacomo ilMaggiore, in viaggio da Giaffa verso la Spagna, si sarebbe ferma-

to lungo la costa tirrenica nel luogo detto «Acquaviva», dove avreb-be dimorato.E’ probabile che tale ipotesi si leghi, non tanto ad una reale pre-senza dell’apostolo nel luogo, ma al passaggio dei pellegrini diret-ti a Santiago di Compostela.Si racconta ancora che Sant’Agostino, dopo il suo battesimo avve-nuto a Milano nel 389 per mano di Sant’Ambrogio, si dirigesseverso Ostia per imbarcarsi alla volta dell’Africa. Durante il viaggiosi sarebbe fermato a Livorno nel 387.Alla notizia si aggiunge l’esistenza di un toponimo, «speco diSant’Agostino», che vuole ricordare la possibile presenza del san-to.Anche se non possediamo una prova sicura di tale transito, possia-mo invece documentare con certezza la successiva nascita di uneremo agostiniano in epoca medioevale. (…)L’attuale chiesa di San Jacopo è opera della famiglia dei Medici chearrivarono a Livorno nel 1421; la cripta è oggi la testimone di quel-l’opera che poi nel corso dei secoli si è sviluppata.Le notizie storiche sono state tratte dal libro a cura del Comitato “ilgioiello dimenticato” «Tra storia e leggenda. La cripta di San Jaco-po ed il suo territorio.» Editasca 2010

S

a celebrazione della Messadi consacrazione è un rito

molto suggestivo: si inizianella chiesa poco illuminata,con la benedizione dell’acquae l’aspersione sul popolo diDio e sull’altare. Poi si procedecon la liturgia della Parola econ l’omelia.È dopo la riflessione delparroco che inizia la cerimoniadi dedicazione vera e propria:prima le litanie dei santi e poila deposizione delle reliquienell’altare.L’altare poi viene unto con ilCrisma e con essosimbolicamente alcuni puntidelle pareti della chiesa. Dopoc’è l’incensazione dell’altare,che viene ricoperto con latovaglia, e della chiesa,dopodiché si dà illuminazionea tutto l’ambiente, le candelevengono accese.Con la chiesa tutta illuminatasi continua la celebrazioneeucaristica.

Al termine della Messa ilVescovo si reca sul sagratodella Chiesa per scoprire lalapide ricordo dellaconsacrazione.

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CENNI DELLA STORIA DELLAchiesa di San Jacopo

«I livornesi la chiamano

affettuosamentela “chiesa

del mare”»

Il rito dellaconsacrazione

IL GRANELLOdi senape

di monsignor Ezio Morosi

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI18 settembre 2011II

la parola alla CARITAS DIOCESANA

27 settembre 2011:la festa del volontariato

l prossimo 27 settembre, nella ricorrenza di San Vincenzo de’ Paoli saràl’occasione perfetta per riunire Volontari dei Servizi di carità e Volontaridelle Caritas Parrocchiali per presentare le diverse attività legate al mondoCaritas e iniziare insieme l’anno pastorale in un clima di festa.

Il ritrovo è alle 17.00 al Porto di Fraternità (via delle Cateratte 15) dove saràpresentata la proposta formativa Caritas, sarà consegnato il materiale formativoe informativo e verrà fatto il resoconto sui servizi e sulle loro prospettive future.Al termine della riunione il vescovo monsignor Giusti, che sarà presenteall’incontro, celebrerà la Messa (ore 18.30 circa).Dopo la Messa la festa proseguirà con la cena insieme.L’invito è rivolto a tutti i volontari della Diocesi che intendono mettersi alservizio della carità.

Chi era San Vincenzo de PaoliSan Vincenzo De Paoli nacque in Francia, a Pouy, il 24 aprile 1581 da famiglia contadina.Divenuto sacerdote nel 1600, fu prima a Tolosa e poi a Parigi. Qui conobbe il famoso teologoPierre Bérulle e san Francesco di Sales e divenne nel 1610 cappellano elemosiniere della ReginaMargherita di Valois. Fu quindi per breve tempo parroco di Clichy, nei sobborghi di Parigi e poicappellano e precettore della ricca famiglia dei Gondi.Nel 1617 è nominato parroco a Chatillon-les-Dombes, vicino a Lione, dove fondò la primaCompagnia della Carità, un gruppo di signore che si misero insieme per organizzare l’assistenza

delle famiglie povere attraverso la visita personale a domicilio. LeCompagnie della Carità sono diventate oggi i Gruppi diVolontariato Vincenziano.Vincenzo De Paoli fu nominato in seguito Cappellano generaledelle galere di Francia e in tale veste svolse un’opera continua epreziosa di assistenza per i condannati. È invece del 1625 lafondazione della Congregazione della Missione, l’opera che riunivaun gruppo di sacerdoti e che si proponeva la predicazione dellafede tra i poveri e nelle campagne. La Congregazione prendevafissa dimora a Parigi nel 1632 nel grande Priorato di San Lazzaroe si diffuse rapidamente in molte parti dell’Europa, occupandosianche della formazione del clero. Del 1633 fu ancora la creazionedelle Figlie della Carità con la collaborazione di santa Luisa deMarillac, che assunsero il compito di sostenere l’attività delleCompagnie della Carità. Erano suore non più chiuse nei conventi,

ma sparse nel mondo a servizio dei poveri ovunque si trovassero.Morì a Parigi il 27 settembre 1660, dopo aver continuato a seguire personalmente tutte le opereda lui iniziate.Venne canonizzato nel 1737. Fu merito particolare di Vincenzo De Paoli quello diaver capovolto l’atteggiamento allora prevalente nei confronti dei poveri, che era diallontanamento ed emarginazione, per andarne in cerca e soccorrerli attraverso l’aiuto e lacollaborazione di quanti più fosse possibile, ispirandosi alla carità evangelica, che vede nel poverola persona di Cristo.

I

SIMONE MARCIS

ono passati appena sei mesi daltaglio del nastro inaugurale dellaVilla del Sacro Cuore in ViaNuma Campi, sulla strada che

sale al Santuario di Montenero, daquando il Vescovo di Livorno,monsignor Simone Giusti, ha invitatol’Istituto di Cristo Re SommoSacerdote a intraprendere l’apostolatonella nostra città, offrendo ai religiosicome dimora proprio la ex residenzaestiva del seminario diocesano,donata alla Chiesa Livornese dal PapaPio IX .È infatti dal marzo scorso che lanuova comunità religiosa si èaggiunta alla vita ecclesiasticalabronica, la seconda in Toscana,dopo la sede di Gricigliano, che si vaad unire spiritualmente ai tanti altriIstituti di Cristo Re presenti in moltipaesi del mondo da alcuni anni.La nuova comunità religiosa cherisiede in via Campi, offre il suoservizio pastorale nella Chiesa diSanta Maria Assunta, nel quartierecittadino di Torretta, dove tuttipossono recarsi non solo perpartecipare alla liturgia eucaristica inrito latino, ma anche per incontrare evivere quelle che sono le attività deigiovani religiosi dell’Istituto, che tral’altro hanno dato la lorodisponibilità anche per il serviziopastorale nella chiesa di S. Caterina.L’Istituto di Cristo Re ha unacomunità in crescita e proprio lascorsa estate uno dei giovani che lacompongono, è diventato sacerdote,esattamente il 7 luglio presso la chiesadei Santi Michele e Gaetano, aFirenze.Don Federico Pozza (nella foto)trentunenne, milanese, di cuipubblicheremo un’intervista laprossima settimana, insieme ad altri 3giovani francesi, è stato ordinatosacerdote da Sua EminenzaReverendissima Monsignor RaymondLeo Burke, Prefetto del SupremoTribunale della Segnatura Apostolicadell’Istituto Di Cristo Re.Il 31 luglio don Federico ha celebratoproprio a Livorno la sua primaSolenne Messa nella chiesa dellaMadonna, festeggiato dai suoisuperiori, dalla comunità diMontenero e dai fedeli accorsinumerosi.Nelle prossime settimaneconosceremo anche gli altri ragazziche vivono in via Numa Campi e ciracconteranno come vivono questoloro cammino verso il sacerdozio ed illoro rapporto con la comunitàlivornese.

SRIFLESSIONI AL RITORNO DAL CAMPO FAMIGLIE DI AZIONE CATTOLICA

Per essere adulti più-educatiessantasei: 35 bambini e ragazzi e 31adulti. Le famiglie dell’Azione Catto-lica di Livorno hanno rinnovato an-che quest’anno una vacanza comuni-

taria. In montagna, a Macugnaga in Pie-monte, ai piedi delle 4 cime (Gnifetti,Zumstein, Dufour e Nordend) del MonteRosa, con la sua maestosa parte est, la piùalta d’Europa e l’unica dall’aspetto hima-layano.Una settimana intensa di passeggiate ecamminate intervallate da riflessioni sul-l’essere “adulti mal-educati”. Nicola San-giacomo ha presentato un articolo di Giu-seppe Savagnone sul tema dell’emergenzaeducativa che, in modo molto diretto e dalcontenuto stimolante, ha permesso di con-frontarci sul nostro essere testimoni di vitae di fede. Viviamo un tempo difficile, dicrisi soprattutto di valori. Siamo immersiin un nichilismo inquietante, fondato sulconsumismo e su un individualismo chepenetra in tutti noi giovani e adulti. Nell’abbondanza di una natura generosa,ricca di torrenti e cascate di acqua a contra-sto con un paesaggio verde e roccioso chemagnifica le vette del Rosa e maestosighiacciai, abbiamo cercato di scoprire piùa fondo il saper vedere (il guardare ilmondo e gli altri), il saper ascoltare e il sa-per parlare. Tre verbi -vedere, ascoltare eparlare- che hanno costitui-to i fondamenti di medita-zione durante le nostre gior-nate per capire l’importanzadella cura dell’anima perfronteggiare e quindi sapergovernare un vivere quoti-diano che spinge purtroppo,in modo incisivo, al nichili-smo. Per mettere al centrol’indispensabile e fertile va-lore dell’ascolto e del dialo-go.Impossibile non essere scossi dalla bellez-za dei paesaggi montani, da una naturaimponente e affascinante di colori. Unaterra che ti invita a guardare più in là deituoi passi, che ti suggerisce di sviscerarla,fino a volerla leggere dal di dentro, nellesue più nascoste interiora. Che ti fa scopri-re la fecondità dell’andare oltre ciò che sivede. Per cogliere anche quell’essenziale

spesso invisibile agli occhi, quel contenu-to che necessita di lettura, di comprensio-ne e fatica, di libertà del pensare, di capa-cità di amare.Costretti positivamente ad ascoltare i ru-

mori penetranti delle acque equelli più impercettibili delsilenzio dei boschi, dei laghi,delle moltitudini di pietredalle molteplici e uniche for-me. E invitati ad ascoltare lepersone a nostro fianco, apasso d’uomo, lungo i per-corsi verso l’alto, fin verso ildivino. E invitati a comuni-care, a far buon uso della pa-rola, a non sprecarla, così co-me a non rischiare di non

utilizzarla e farla sfociare in un banale edegoistico silenzio. Parlare con gusto e condesiderio per manifestare i nostri senti-menti all’altro nella bellezza di un creatodonato a noi tutti gratuitamente.Che cosa fa stare insieme gli uomini? Ibambini, i ragazzi, i padri le madri, gliadulti? E’ l’amore che fa meraviglie se ci la-sciamo guidare da Colui che è la vita! L’a-

more che tutto supera e che dona tanto,oltre i bisogni personali e anche oltre leproprie necessità. Ecco lo stare insieme chediventa un essere insieme, in un clima dirispetto, di armonia, di serenità nella sem-plicità del quotidiano, nella grandezza epotenza della natura che diviene assolutabellezza, meraviglia che stupisce. Nellostupore ti spinge perfino ad urlare a quellemontagne possenti e apparentemente si-lenziose....GRAZIE! Ecco i miracoli (il Van-gelo di Matteo è stato la nostra riflessionequotidiana nella preghiera guidata da donPio Maioli). Ed ecco il miracolo più gran-de per noi: quello di saper gustare il Signo-re nel silenzio della bellezza dei monti e ditutto ciò che racchiudono nelle loro visce-re più nascoste. Un silenzio che diventacanto e Parola “Venite a me voi tutti e io viristorerò”. Ecco una vacanza nella terra deiWalser, ai piedi del Monte Rosa, il “il mon-te dei ghiacciai” che la mattina al levar delsole prende il colore rosa. Una vacanza insessantasei più Uno (il Signore) che ha ri-dato vigore, portato ristoro e reso noi tutti“Adulti più-educati”!

Luca Lischi

S

Istituto di Cristo Re:comunità in crescita

DONFEDERICOPOZZAORDINATOSACERDOTE

«Nella naturache stupisce perandare oltre ciò

che si vede»

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI18 settembre 2011 III

IL PELLEGRINAGGIOa Montenero

SSeemmpprree ““oollttrree””ee mmaaii ““oorrmmaaii””

GIANLUCA TESTI

numeri della grandioccasioni alla Processionee alla CelebrazioneEucaristica della Natività

della Vergine Maria che si èsvolta l’8 settembre aMontenero.Alle 17, dal Piazzale GiovanniXXIII, è partita la processioneguidata dal vescovo Simoneverso il Santuario e mentreveniva recitato il SantoRosario i volontari portavanola Madonna con Bambino chel’Arma dei Carabinieri hariconsegnato ai MonaciVallombrosani dopo il furtoavvenuta venti anni fa.Ad attendere la processionec’erano tutte le autoritàpolitiche e militari arappresentare la Città diLivorno tra cui il Presidentedella Provincia Giorgio Kutufàe il Comandante Provincialedei Carabinieri che hariconsegnato ufficialmente lastorica immagine.La solenne celebrazione hasegnato, come da tradizione,l’avvio dell’anno pastorale2011/2012, che vede moltenovità sia a livello pastoraleche organizzativo. La

ICelebrazione è statal’occasione per ilconferimento del ministerodell’Accolitato al seminaristaMatteo Seu, che sto svolgendoil suo percorso di studi pressoil seminario di Padova.Nell’omelia il Vescovo harichiamato l’attenzione sullafedeltà dell’amore di Cristo eha citato le parole monsignorAblondi, visto che nella Santa

Messa la Diocesi lo haricordato a un anno dalla suamorte, insieme a donAntonio Marini, morto anchelui nell’agosto dello scorsoanno.

Monsignor Giusti haterminato la sua riflessionecon una frase rivolta aigiovani e tratta proprio dagliscritti del vescovo Alberto:«Sappiate che la peggiore delleparole è ormai". Traducetelain un’altra parola: "oltre"».Da notare la grandepartecipazione di fedeli aindicazione del forte legametra la Città di Livorno e laMadonna, in particolare lavenerazione di quella diMontenero che si mostracostante sin dall’epoca dellafondazione del Santuario.Erano presenti anche tutte leConfraternite e molteassociazioni di volontariato.

Durante la celebrazione sonostati raccolti 1241, 82 euro (€

610,00 dalle offerte durante lamessa e € 631,82 dalla venditadei libri) che andranno afinanziare il centro diaccoglienza di corea che verràintitolato a monsignorAblondi.

Il Vescovo cita le paroledi monsignorAblondiad un anno dalla sua morte

ignore, da chi andremo? Tu solohai parole di vita eterna». Così

recita il versetto scelto per il refraindell’Inno del Congresso EucaristicoNazionale di Ancona, esortandoci conla delicatezza propria della musica astringerci intorno a Cristo, Lui chesolo ha parole di Vita e Verità. Noicristiani ben sappiamo che Cristo sidona a noi con il suo Corpo e il suoSangue nell’Eucaristia. Nella solennitàdel Corpus Domini, la stupendasequenza Lauda Sion, che precede laproclamazione del Vangelo, ci ricordache il tema del canto è il pane vivo evitale (Laudis thema specialis, panisvivus et vitalis). Noi stessi -potremmo aggiungere - dovremmodivenire eucarestia vivente: conl’intera nostra vita innalzare un cantodi ringraziamento al Signore.Nella celebrazione eucaristica, tenutanel pomeriggio nella Cattedrale diSan Venanzio a Fabriano, inoccasione del Congresso Eucaristico,che era stato chiamato a presiedere, ilVescovo Giusti si è soffermato sullabellezza del mistero eucaristico,insistendo in particolar modo sulpotere che esso racchiude in sé disconfiggere la morte e superarla:l’uomo desidera ardentemente viveree l’eucaristia è a lui donata come«pane vivo»! A Monsignore, recatosi a Fabrianoinsieme ai seminaristi della Diocesi, èstata riservata una calorosaaccoglienza da parte del Vescovomonsignor Gianfranco Vecerrica.Abbiamo potuto assistere, nonostantela brevità della visita, a un vero eproprio intenso scambio fra duerealtà ecclesiali. Monsignor Vecerrica,dopo aver descritto le realtà presentiall’interno della sua diocesi, ha poiringraziato fraternamente al terminedella celebrazione il vescovo Simone,che ha presentato al suo popoloriunito in preghiera i seminaristilivornesi.

Simone Barbieri

DivenireEucaristiavivente

APPUNTI DIviaggio

In ricordodel diacono Merlo

urante una pausa di un incontro svoltosia Quercianella, nell’anno 1990, e in atte-

sa della visita del vescovo monsignor AlbertoAblondi, io eG i a n l u i g ip a r l a v a m odel più e delmeno a pro-posito dellafigura del Ve-scovo nellaChiesa. A uncerto punto,rispondendoa una mia os-se rvaz ione,Gianluigi midisse con dol-

cezza ma, sopratutto con fermezza: «I vesco-vi sono i “principi della Chiesa”.

Diacono Rolando Baldacci

D

Nuove nomineIl Vescovo ha nominato:

- MAURO GIOLLI, diacono, collaboratore pastoraledell’unità pastorale dei Tre Arcangeli: (parrocchieSS. Annunziata dei Greci a La Leccia, S. Martinoin Salviano e N.S. di Lourdes in Collinaia)

- i coniugi ANTONIO DOMENICI, DIACONO E RITADI CECCA co-direttori dell’Ufficio diocesano perla Pastorale Familiare

- MONSIGNOR EZIO MOROSI, delegato vescoviledel Centro Pastorale per il Territorio

- MONSIGNOR PAOLO RAZZAUTI, delegatovescovile del Centro Pastorale perl’Evangelizzazione e la Catechesi

- DON GIUSEPPE COPERCHINI direttoredell’Ufficio diocesano per la PastoraleMissionaria

Un grazie a Roberto Manera per le foto della celebrazione a Montenero

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI18 settembre 2011IV

MARTEDÌ 13 SETTEMBRE10.00 in vescovado, udienze sacerdoti21.00 incontro con i coordinatori dellecommissioni del progetto culturale, invescovado

MERCOLEDÌ 14 SETTEMBRE9.30 in vescovado incontro con i diret-tori degli uffici del centro di pastoraleper l’evangelizzazione18.00 S. Messa per l’ingresso del nuo-vo parroco di Santa Croce a Rosigna-no Solvay, don Pio Maioli e del diaco-no Luigi Diddi

GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE9.30 in vescovado, consiglio presbite-rale18.00 S. Messa per la festa della beatavergine addolorata alla chiesa parroc-chiale di S. Pietro in Palazzi

SABATO 17 SETTEMBREIl Vescovo interviene al convegno pa-storale della diocesi di Melfi, a Poten-za

DOMENICA 18 SETTEMBRE11.00 Alla chiesa di San Jacopo,S.Messa per gli studenti in occasionedella festa di S. Giuseppe da Coperti-no e visita alla comunità eucaristica18.00 S. Messa del coordinamentomariano regionale al Santuario diMontenero

MARTEDÌ 20 SETTEMBRENella mattina, udienze presbiteri invescovado17.00 a Roma per il comitato CEI per iprogetti dei beni culturali

MERCOLEDÌ 21 SETTEMBREIl Vescovo è a Roma per il comitatoCEI per i progetti culturali

GIOVEDÌ 22 SETTEMBRE9.30 all’istituto teologico interdiocesa-no a Camaiore, incontro con i vescovi

VENERDÌ 23 SETTEMBRE9.30 in vescovado, assemblea del clero17.30 incontro con i cresimandi di set-tembre delle scuole medie18.45 incontro con i cresimandi di set-tembre delle scuole superiori

DOMENICA 25 SETTEMBRE9.30 S. Messa di chiusura di Amichia-moci a Sant’Agostino11.00 a San Matteo, S. Messa e cresime18.00 Consacrazione della chiesa diSan Jacopo

Agenda del VESCOVO

Diocesiinforma

Martedì 27 settembre alle 18.00

artedì 27 settembre ore 18 presso la Sala Consiliare della pro-vincia di Livorno, presso Piazza del Municipio 4, si terrà una

conferenza sul tema ; “La sicurezza, bene collettivo al servizio del-l’uomo;il contributo dei Carabinieri a Livorno”. Interverrà il Co-lonnello dei carabinieri Giampiero Nuzzi, Comandante provin-ciale dei Carabinieri. L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza eper tale occasione sarà presente il neopresidente del Serra Club diLivorno Marco Creatini.

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BREVI DALLA DIOCESIConsulta della pastoraledella famigliaSABATO 17 SETTEMBRE ALLE 16,00 Nel salone del Vescovado, sarà presente don Eugenio Za-netti responsabile del gruppo “La Casa” della Diocesi diBergamo

Festa di San MatteoMERCOLEDÌ 21 SETTEMBRE ALLE 18.00presso la chiesa di San Matteo, il vicario celebrerà la S. Mes-sa per il Santo patrono

Chiesa di San JacopoDOMENICA 25 SETTEMBRE ALLE 18.00Dopo i lavori di ristrutturazione, mons. Simone Giusti cele-brerà la Messa inaugurale per la dedicazione della chiesa

Incontrodel Serra Club

Libri da LEGGEREdi M.C.

Centurelli A.- L’Eucarestia nel pensiero di JosephRatzinger Benedetto XVII.- Ed. ELLEDICIpp.128. € 7,00

L’Eucarestia ha costituito per i teologi di ogniepoca un difficile argomento da presentare eda far comprendere. L’autore, prendendo inconsiderazione il percorso teologico di Bene-detto XVI, la sua naturale predisposizione al-lo studio della teologia dogmatica, la sualunga esperienza di insegnamento nelle uni-versità, ci presenta il suo magistero partendodall’esame dell’Esortazione Apostolica Sacra-mentum Caritatis che è stato uno dei primiscritti di Ratzinger da Pontefice. Caturelli nelpresentare questo importante documento, nefa un’analisi molto accurata e la completacon una ampia documentazione bibliografi-ca. In ogni capitolo non solo viene presenta-to è un attento esame sulla realtà del misteroeucaristico e di ogni verità dogmatica che faad esso riferimento, ma vi è pure un esamesull’esegesi dei termini che sono normalmen-te usati dalla teologia come dalla filosofia,con riferimento alle parole di Cristo nell’isti-tuzione dell’ Eucarestia e alla presenza realedi Cristo sotto le apparenze del pane e del vi-no.

MESSE:ore 7.30 tutti i giorni feriali efestiviore 10.30 S. Messa solenne neigiorni festivi

SACERDOTI PER CONFESSIONI:dal lunedì al sabato: 9.00 -12.00 e 16.30 - 18.00domenica: 9.00 - 10.00

I NUOVI ORARIDELLA CATTEDRALE

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI18 settembre 2011 V

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Che dire è difficilepensare a quanto ègrande questa realtà.Ogni domenica

insomma nella nostra città sipensa di essere da soli e pochipoi in una sola giornatascopri che ci sono persone ditutto il mondo come te checredono tutte nella stessacosa. È stato molto bellovedere quante persone,giovani di ogni cultura cisono. A parte le difficoltà checi sono per disguidi vari, èdavvero bellissimo.La cosa che mi rende piùfelice è conoscere facce nuovesenza vergogna e liberamente.

Mediante la fede noi siamofondati in Cristo come unacasa è costruita sullefondamenta.“Chiunque viene a me eascolta la mia parola e lamette in pratica, è simile a unuomo che, costruendo unacasa, ha scavato moltoprofondo e ha posto lefondamenta sulla roccia.”

La vita vera è una relazione,non è avere 20 anni, non èessere in buona salute, ma èavere una relazione con Cristoche continuerà anche quandola vecchiaia sopraggiunge,anche quando saremo inpresenza di situazionispiacevoli, la vita veracontinua, la vita insieme aCristo continua.Perché la viadella croce?Dio sceglie la viadell’amore ma lavia della croceera necessariaperché volevaamare i suoiuomini delmondo sino allafine.

Radicati efondati inCristo, l’uomoha assolutobisogno diradicarsi inqualcosa ed ilfatto cheabbiamo sceltodi essere quadimostra cheabbiamo sceltoil “qualcosa” incui essere radicati.Siamo qui per mostrare atutto il mondo che siamo fieridi questo, siamo qui perurlare a tutto il mondo:”Iocredo e non me ne vergogno”.Spesso è più facile rispondereche non siamo credenti nellasocietà in cui siamo oggi, manoi abbiamo SCELTO diessere qui, abbiamo scelto difare la fila per mangiare, perandare in bagno, e di dormireper terra, ma lo abbiamo fattoper dimostrare a tutti quantopuò essere forte l’amore perun padre, un padre per tuttinoi, un padre che ci ha dato la

vita, un padreche si chiamaDio.

10 giorni assortinella novitàspagnola masoprattutto nelcammino versoCristo,sicuramentehanno lasciatodei segni in noi.Ci hannoaiutato a viverel’esserecomunità insenso moltospirituale,superandol’egoismoindividuale e spingendociverso una comunione fra noie con Dio.“Radicati in Cristo e saldi

nella fede” questa fraseriporta la necessità di unacomunione quotidiana conDio e ci radica in lui e ci salda

nella sua parola. Un altro aspetto molto forte èl’abbandono a dio, noipartecipanti lo abbiamosperimentato in modo totale:stanchezza, disagi che cihanno fatto abbandonare aDio. Cristo non impone lasua presenza, ci chiede diesserci e di camminare conlui. Noi giovani custodi diun’ardente fede.

Ho sempre pensato chefossimo tutti uguali, ma nonl’ho mai vissuto. La GMG èun’esperienza che ci unisce aprescindere dallaprovenienza, dalle usanze. Inquesti giorni ho vistotantissimo entusiasmo daparte di tutti i partecipanti avivere questa esperienza, hovisto che siamo tutti fieri edorgogliosi di sventolare lapropria bandiera. Ecco,adesso ho capito che dentrosiamo tutti uguali, che lenostre radici sono radicate incielo e che sono il nostroessere incorporati in Dio cosìche l’agire del Signore diventiil nostro. Spero che questaesperienza mi faccia crescere emigliorare.

Il cardinal Bagnasco oggi haparlato del “dinamismocristiano”: quando noiapriamo il cuore a Cristo, loospitiamo, ma quando luiinizia a vivere in noi siamonoi a diventare suoi ospiti. Miha colpito questa frase perchémi rassicura e mi fa credere diessere sempre accoltanonostante i difetti e i peccati.

«Io credo e nonme ne vergogno»

LE TESTIMONIANZE DEI RAGAZZI .........

Alcuni pensieri dei nostri giovani,raccolti durantel’esperienza dellaGiornata Mondialedella Gioventùdi Madrid

ra le catechesi dei vescovi italiani tenute alle migliaia digiovani italiani presenti a Madrid c’erano anche quelle

preparate dal vescovo Simone. I suoi incontri con i ragazzihanno ricevuto un grande consenso e sono molti i giovaniche hanno scritto alla segreteria per avere i testi dei suoiinterventi; alcuni spezzoni sono anche sul canale youtube.Chiunque volesse leggerli può farlo anche tramite internet:si possono infatti scaricare direttamente dal sito dellaChiesa Cattolica, alla sezione GMG 2011 (sulla destra delloschermo nella sezione “Catechesi”). Ecco l’indirizzo:http://www.gmg2011.it

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Le catechesi di Monsignor GIUSTI

Fotografie di Giovanni Pirollo

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI18 settembre 2011VI

Divertirsi e pregare INSIEME

Non solo sport!Alcuni momenti di Amichiamoci

nche quest’anno ha avuto inizio inquesti giorni il “Settembre

Pedagogico” che si prolungherà fino allafine di ottobre. Grazie al contributo dellaFondazione Cassa di Risparmi -ha dettol’assessore comunale all’Istruzione CarlaRoncaglia nel corso della conferenzastampa- abbiamo potuto allestire, per ilsettimo anno consecutivo, unprogramma molto ricco di iniziative.La scuola -ha detto- ha avuto e continuaad avere molti problemi, ma anchequesta volta ci proponiamo di sostenerlanella gestione quotidiana delle difficoltàche deve affrontare. Nel 150°anniversario dell’Unità d’Italia il temadel Settembre Pedagogico 2011 saràdedicato ai “150 anni di Scuola eComuni” che sarà approfondito adottobre con un particolare Convegnoche, attraverso l’esposizione diselezionati documenti d’epoca, metteràin evidenza il rapporto costruttivo traComune di Livorno e Scuola a partire giàdalla seconda metà del ’700.Il programma di quest’anno -hacontinuato l’assessore- si articola inalcune tradizionali sezioni: dalla ScuolaAperta ai Laboratori, dai Corsi diformazione agli Eventi culturali. Tra leattività di laboratorio ricordiamo“Musica in fasce” rivolta alle mamme inattesa e ai bimbi neonati, è infattiprovato che la musica aiuta la serenitàdel futuro nascituro. Tra i Corsi diformazione sarà interessante quellodedicato agli insegnanti (se ne prevede lapartecipazione di un centinaio) dellescuole medie inferiori e superioriprovenienti anche dalla Provincia, in cuiverranno trattati i problemidell’apprendimento, come quello delladislessia, proponendo agli insegnantidegli strumenti da utilizzare peraffrontare così, con cognizione di causa,il problema sempre rilevante della“dispersione scolastica”.Ci saranno poi una serie di eventiculturali come la presentazione di alcunilibri, presso la Libreria Gaia Scienza, chesi proporranno di sviluppare quelle“competenze genitoriali” atte adaccompagnare la crescita dei loro figli.Tra le mostre indubbiamenteinteressante sarà quella del pittoreFranco Bonsignori ai Bottini dell’olio dal24 settembre al 29 ottobre che avràcome tema “Pinocchio nel terzomillennio”, le vicende del famosoburattino saranno illustrate con bulloni,viti, marmitte, dunque un Pinocchiotecnologico ma stemperato dai tonidelicati dei colori.Ma il fatto più importante -ha aggiuntoCarla Roncaglia- è che l’aperturadell’anno scolastico sarà festeggiato conl’inaugurazione di una nuova sedescolastica: la scuola materna “Pestalozzi”nel quartiere di Coteto con la presenzadel Sindaco e del Provveditore. IlSindaco il 12 ottobre nella Sala delleCerimonie del Comune incontrerà glistudenti che hanno conseguito lamaturità con risultati di “eccellenza” econsegnerà loro gli attestati di merito.Dalle statistiche sulla scuola italiana si èscoperto -ha detto ancora l’assessore- cheLivorno è una delle città in cui glistudenti sono soggetti più di frequentealle bocciature in matematica, perquesto a novembre svolgeremo unConvegno sul tema: “L’insegnamentodella matematica, asse fondamentale peruna scuola formativa rinnovata” alloscopo di capire il perché di questasituazione incresciosa. Inoltre alcuniprestigiosi docenti si incontreranno sullostudio della filosofia, il tema sarà: “Unmodello per crescere: la formazioneattraverso la riflessività filosofica fin dallascuola dell’infanzia (26 settembre a VillaLetizia).Con questi incontri ed iniziative -haconcluso Carla Roncaglia- vogliamodimostrare la vitalità della nostra scuolaa tutti i livelli, una scuola che dobbiamomantenere e qualificare sempre di più.Al termine della conferenza stampa ilprofessor Franco Venturini hasottolineato il ruolo della FondazioneCassa di Risparmi nella collaborazionecon gli enti locali per lo sviluppo delterritorio dove la scuola costituiscel’elemento più importante.

Gianni Giovangiacomo

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Iniziative SCUOLA

All’insegnadel 150°dell’ItaliaAi nastri di partenza il«Settembre pedagogico»

Al Creatore della natura e dell’uo-mo, della verità e della bellezza,

levo una preghiera:Ascolta la mia voce perché è la vocedelle vittime di tutte le guerre e dellaviolenza tra gli individui e le nazioni;Ascolta la mia voce, perché è la voce ditutti i bambini che soffrono e soffri-ranno ogni qualvolta i popoli ripongo-no la loro fiducia nelle armi e nellaguerra;Ascolta la mia voce, quando Ti pregodi infondere nei cuori di tutti gli esseriumani la saggezza della pace, la forzadella giustizia e la gioia dell’amicizia;Ascolta la mia voce, perché parlo per lemoltitudini di ogni Paese e di ogni pe-riodo della storia che non vogliono laguerra e sono pronte a percorrere ilcammino della pace;Ascolta la mia voce e donaci la capacitàe la forza per poter sempre rispondereall’odio con l’amore, all’ingiustiziacon una completa dedizione alla giu-stizia, al bisogno con la nostra stessapartecipazione, alla guerra con la pace.O Dio, ascolta la mia voce e concedi almondo per sempre la Tua pace.

Preghiera di Giovanni Paolo II in visita al"Peace Memorial" di Hiroshima (Giappo-ne) il 25 febbraio 1981

Sabato 17 SettembreCACCIA AL TESORO Alle ore 15 davanti alla Parrocchia dei 7 Santi.La caccia sarà per tutta la città, è dunque consi-gliabile non venire a piedi!

Domenica 18 SettembreINCONTRO DI PREGHIERAAlle ore 21.00 alla parrocchia dei Santi Pietro ePaolo

Sabato 24 SettembreFESTA FINALEAlle ore 21.00 in piazza XX settembre, premia-zioni e giochi

Domenica 25 SettembreMESSA CONCLUSIVAAlle ore 9.30 il Vescovo celebrerà la messa con-clusiva di Amichiamoci alla chiesa di Sant’Ago-stino

I prossimi APPUNTAMENTI

La preghiera del PAPA

Ascoltala mia voce

Le immagini dei tornei e degli incontri di questiprimi quindici giornidella manifestazione

Si ringrazianoper lefotografie:

Silvia CostaChiara SianiGiulia Neri eIrene Lauretti

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI18 settembre 2011 VII

Conosciamo L’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

ubito entrando nel vivo dell’incon-tro monsignor Giusti ha informato

la Consulta della riforma dei Centripastorali diocesani che saranno “de-dicati” principalmente alla formazio-ne e all’incontro. In questo quadrosono da sviluppare le iniziative per icatecumeni e per il battesimo e su co-me avvicinare gli adulti non battezza-ti. Per fare evangelizzazione -ha ag-giunto il Vescovo- bisogna dare un“annuncio esplicito” del vangelo eper questo c’è la necessità di crearedelle strutture che offrano questo ser-vizio in modo costante.Facendo il punto delle idee e delleiniziative che ogni gruppo di laici in-tende organizzare per il prossimo an-no pastorale è emerso un quadro ve-ramente variegato: Comunione e Li-berazione (conferenze di Andrea Tor-nielli, di Calchi Novati, del professorBersanelli); Apostolato della preghie-ra (aiuto in tutte le parrocchie alla ca-techesi degli adulti); Acli (progettoper una biblioteca aperta ai bambinidelle comunità straniere e loro fami-glie); Comunità di S. Egidio (fare co-munione a tutti i livelli con propostedi preghiera, manifestazioni e proble-matiche sulla pace); Unione ex allieviDon Bosco (la programmazione degliinterventi è in itinere); Rinnovamen-to dello Spirito (attenzione particola-re alle carceri e agli ospedali). E poiancora: Movimento dei focolari (ren-dere note le esperienze che si stannofacendo in questi giorni a Loppiano.Economia di comunione. Realizza-zione a Natale di tante statuine ingesso di Gesù Bambino); Pang’onoPang’ono (ritiro per i volontari del-l’associazione e attività consuete); As-sociazione Italia-Israele (aiuto ai pro-fughi di Villa Morazzana); CentroMondialità (Tenda dei popoli, Vegliamissionaria, commercio equo e soli-dale, aiuto alla Tanzania-Dodoma);Confraternita di S. Giulia (Rinnovodel Magistrato, Festa del Voto e di S.Giulia).Sono ancora intervenuti: C.I.F. (Labo-ratorio per le donne sugli antichi me-stieri, Cooperativa sociale per i servizisul territorio); Azione Cattolica (Ri-presa della festa del ciao, animatoriper la catechesi, Assemblea diocesa-na); Serra Club (inizio attività il 17settembre a Cecina, incontri culturalisu vari temi già inseriti nel “Calenda-rio pastorale”); Movimento per la vi-ta (nuovo statuto, assistenza allemamme, invito a formare una com-missione bioetica); Aiart (nomina diuna giovane responsabile); Collabo-ratori Paolini (interazione con i pro-getti del CIF e dei Maestri cattolici,incontri sulla comunicazione); Mae-stri Cattolici (inizio anno scolastico il1° ottobre con messa al Rosario, par-tecipazione a molte iniziative del Set-tembre Pedagogico); Ordo Virginum(avvenuta partecipazione al Conve-gno nazionale di Bergamo, prossima-mente: tre incontri in Toscana, a Li-vorno, Pescia e Arezzo sul tema: Tiringrazio Signore e Ti incontro nellaeucarestia).Monsignor Giusti nel trarre le conclu-sioni degli interventi ha detto che“tante iniziative costituiscono tantericchezze”, è perciò necessario chetutto questo si sappia a livello dioce-sano, è quindi opportuno stampareun piccolo prontuario di tutte le pro-poste e darne pubblicità anche attra-verso il giornale e il sito diocesano.Nel prossimo novembre Livorno po-trebbe essere la diocesi che ospita laConsulta regionale dei laici: l’assem-blea regionale si è proposta di incen-tivare maggiormente la partecipazio-ne delle consulte delle varie diocesitoscane, ancora però sono al vagliodegli organizzatori il tema e gli ospitidi questo appuntamento.In preparazione a questa iniziativa re-gionale le associazioni della Consultalivornese sono chiamate intanto a ri-spondere a tre domande relative al te-ma “Educare alla vita buona del Van-gelo” secondo gli Orientamenti pa-storali dell’Episcopato italiano per ildecennio 2010-2020, lo schema delledomande perverrà alle aggregazionivia e-mail.

Gi. Gi.

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Le gioie e le sofferenzedi ogni giorno offerte a Dio

La Consulta delleAggregazioni laicali

UN ANNOPIENO DI“RICCHEZZA”

Margherita Maria, nei suoi scritti, assicura cheGesù ci fa molte promesse, tra le quali le

seguenti dodici, a un patto però: che lo facciamoconoscere, amare e onorare.1) Darà a tutti gli aiuti necessari al loro stato (Lett.141)2) Attraverso la devozione al suo Cuore porterà ilsuo soccorso alle famiglie, che versano in qualchenecessità, e riunirà le famiglie divise (Lett. 35, 131).3) Li consolerà in tutte le loro afflizioni (Lett. 141).4) Sarà il loro sicuro asilo in vita e specialmente inpunto di morte (Lett. 141).5) Spanderà le più abbondanti benedizioni sopra leloro imprese (Lett. 141).6) I peccatori troveranno nel suo Cuore la fonte el’oceano della misericordia (Lett. 132).7) Attraverso la devozione al suo Cuore riporterà lecomunità religiose e i singoli fedeli al loro primofervore (cf. Lett.141, 132).8) Le anime fervorose giungeranno, in breve tempo,

a grande perfezione (Lett. 132).9) Benedirà tutti i luoghi dove l’immagine del suoCuore sarà esposta (cf. Lett. 35)10) A tutti coloro che lavoreranno per la salvezzadelle anime darà il dono di commuovere i cuori piùinduriti ( Lett. 141).11) Tutti coloro che propagheranno la devozione alsuo Cuore, finché dureranno in questo impegno,avranno i loro nomi scritti nel suo Cuore (cf. Lett.41, 89, 39).12) "Un venerdì, durante la santa comunione, Eglimi rivolse queste parole: «Nell’eccessivamisericordia del mio Cuore,TI PROMETTO che ilsuo onnipotente amore accorderà la grazia dellapenitenza finale a tutti coloro che faranno lacomunione per nove primi venerdì del meseconsecutivi. Non morranno [perciò] in mia disgrazia,né senza ricevere i loro sacramenti. Il mio Cuore sirenderà asilo sicuro in quel supremo momento»(Lett. 86).

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Gesù Cristo è l’apostoloper eccellenza, egli è ilVerbo, l’inviato delPadre per compiere laredenzione del genereumano. Conl’annuncio del Vangeloe il sacrificio pasqualedi Gesù, la redenzionesi è compiuta nellastoria, ma deve essereaccolta nella fede daogni essere umano. Perquesto Gesù Risortotrasmise il compitodell’apostolato ai suoidiscepoli: ” Come ilPadre ha mandato me,così io mando voi” (GV20,21). Ogni cristiano èin qualche modoapostolo, inviato delSignore.La Preghiera è ildialogo dell’uomo conDio, che può assumereforme diverse, come ladomanda, lameditazione, lacontemplazione, ilringraziamento e lalode. Secondo laspiritualità dell’AdP lapreghiera è soprattuttouno strumentoapostolico percollaborare allasalvezza di tutti gliuomini.La Consacrazione al S.Cuore può esserevissuta da singolepersone, dalle famigliee dalle coppie, daibambini, dallecomunità e perfino daintere nazioni. Laconsacrazionefondamentale delcristiano è il Battesimo.Consacrandosi alCuore di Gesù, icristiani si impegnano a

Apostolatodella Preghiera(AdP) è unservizio alla

Chiesa Cattolica diffusoin tutto il mondo,compatibile con tutti itipi di associazioni emovimenti, chepropone la spiritualitàdel Cuore di Gesù peraiutare tutti i membridella Chiesa a viverepienamente ilBattesimo e l’Eucaristianello spirito delsacerdozio comune. Il“programma “ e lospirito dell’offertaquotidiana sonopienamente espressinella preghiera che gliiscritti all’AdP recitanoe – con l’aiuto di Dio –applicanoquotidianamente:«Cuore divino di Gesù,io ti offro, per mezzodel Cuore immacolatodi Maria, Madre dellaChiesa, in unione alSacrificio eucaristico, lepreghiere e le azioni, legioie e le sofferenze diquesto giorno, inriparazione dei peccati,per la salvezza di tuttigli uomini, nella graziadello Spirito Santo, agloria del Divin Padre».L’iscritto AdP consegnaal Cuore di Gesùl’offerta della giornatain vista delle intenzionimensili che vengonoaffidate ogni annoall’AdP dal Santo Padree dalle Conferenzeepiscopali delle singolenazioni.Sin dalle origini, nel1844, la nostramissione è stata semprequella di aiutare tutti imembri della Chiesa aservire Dio mediante lapreghiera, è quindi unservizio universale pertutta la Chiesa, poichétutti i fedeli sonoinvitati a pregare per leintenzioni del SantoPare e della Chiesa. Le cinque parole chiaveche indicano gli aspettiessenziali dell’identitàdell’AdP sono:Apostolato; Preghiera;Consacrazione;Riparazione;Spiritualità.Apostolato deriva dalverbo greco apostèllo che significa inviare.Nel Nuovo Testamentol’apostolato è vistocome l’attuazione delpiano di salvezza diDio per gli uomini.

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vivere in modo piùconsapevole eresponsabile ciò che siè già realizzato almomento delBattesimo.La Riparazione è “lapartecipazione delfedele all’operaredentrice di Cristo”. Intermini semplici sitratta di restaurarel’opera di Dio in noistessi ed in tutte lecreature.La Spiritualità è unmodus vivendi,sentiendi et agendi. Èuna maniera di vederela vita, noi stessi, glialtri fino a Dio. È anchesensibilità che derivadallo sguardo sulle coseper valutarle,comprenderle eapprezzarle. E, perfinire, è uno stile divita, ossia una manieradi agire. La spiritualità èl’urgenza maggiore del

mondo di oggi, ed èanche la missionedell’AdP. Inoltre,attraverso l’invito apregare e a rifletteremensilmente sulleintenzioni del Papa edei Vescovi, offre uncollegamento tra la vitaspirituale di ciascuno ela realtà delle “gioie edelle speranze, delletristezze e delle angoscedegli uomini d’oggi, deipoveri soprattutto e ditutti coloro chesoffrono...”.Attraverso l’intensaattività degli animatorialla diffusione capillaredei Biglietti Mensili,l’AdP rappresenta unostrumento valido per laNuovaEvangelizzazione e peril rinnovamentoprofondo delleparrocchie secondo leprospettive delConcilio Vaticano II.

Dal punto di vistagiuridico l’Apostolatodella Preghiera èun’associazionepubblica di fedeli(canoni 312 - 320 delCodice di DirittoCanonico). Come scuola dipreghiera così intesal’AdP acquista unavalenza catechetica espirituale: attraversouna testimonianza divita si esprime tuttoquello che, nellacustodia del magisterodella Chiesa, dal Cuoredi Gesù passa nel cuoredegli uomini.I santi sono nostri"amici" perché amanocome ha amato Gesù;essi fanno ciò che Luicomanda e compionola volontà di Dio –come già in terra, cosìadesso in cielo – dandoancora per noi la lorovita che è Gesù che vivein loro. Un’"amica" pernoi è Santa MargheritaMaria Alacoque,apostola del SS. Cuoredi Gesù. A lei Gesù hafatto conoscere conintensità estrema isegreti del Suo Cuore,con i suoi doni e leilluminazioni misticheGesù le insegnapersonalmente "lascienza dell’amore"chiedendole diricambiarlo facendoamare e conoscere almondo l’amoretraboccante del SuoCuore trafitto.Grazie all’impegno deipromotori parrocchiali,allo zelo del direttoreDiocesanodell’Apostolato dellaPreghiera don WillyBianco e ai parroci chepromuovono in tutte lesue espressioni:apostolato, formazione,consacrazione, neglianni scorsi si sonosusseguite varieoccasioni in cui si èrinsaldato lo spiritodell’AdP ed è iniziatauna fraternacollaborazione di varigruppi dell’Apostolato.I Responsabiliparrocchiali dellanostra diocesi sono ingran parte impegnaticome: Catechisti,Ministri straordinari,Caritas, animatori diincontri di preghiera.

Ottavia Margotta,responsabile diocesana

dell’AdP

IL CALENDARIO 2011-2012er il prossimo anno pastorale l’AdP di Livorno incentrerà gli incontri e la riflessione sultema:«Ricordiamo la Grande Promessa».

Questo il calendario degli incontri:- Centro Diocesano dell’AdP: Parrocchia Sacro Cuore. Incontri mensili - ultimo lunedì delmese.-Apertura Anno - 26 Settembre Chiesa Sacro Cuore. Ore 16 -Convegno Regionale per la Toscana, quest’anno a Fiesole il 20 Ottobre; Conferenza delDirettore Nazionale A.d.P, Padre Tommaso Guadagno S.J.. ul tema: “PREGATEINCESSANTEMENTE”.-Ritiro Avvento il 28 Novembre: Chiesa San Matteo: Lodi mattutine, Meditazioneguidata dal monaco benedettino Don Luca Giustarini , S. Messa celebrata dal Vescovo ,Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù dei nuovi simpatizzanti AdP , Mandato del Vescovo perl’anno in corso , pausa pranzo, Adorazione Eucaristica e santo Rosario per la Chiesauniversale e per la santificazione dei sacerdoti. Anche quest’anno sarà confermata laproposta “ adozione spirituale del sacerdote “.-Ritiro Quaresima il 26 Marzo Chiesa S. E. Seton : Lodi, Meditazione, S. Messa, pausapranzo,Via Crucis con meditazione spontanea dei partecipanti.-Pellegrinaggio annuale AdP al Santuario di Montenero 31 Maggio, da tre anni

divenuto Pellegrinaggio Regionale, in quanto si sono uniti iscritti e simpatizzanti AdP di altrediocesi della Toscana.-In Giugno Chiusura anno - Viaggio con data e luogo da programmare, in collaborazionecon l’Agenzia Viaggi Pharus della diocesi.

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Il cuore divino di Gesù e le sue promesse

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI18 settembre 2011VIII