la seconda rivoluzione industriale
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la seconda rivoluzione industriale
L’espansione dell’industrialismo PRIMA META’
DELL’800
Francia Belgio Olanda Svizzera Alcune regioni
tedesche
SECONDA META’ DELL’800
Germania Svezia Russia Italia
Stati Uniti d’America Giappone
I fattori determinanti: Liberalismo politico ed liberismo
economico
Concorrenza
Tecnologia
Rete ferroviaria
Libero scambio
fase di partenza della seconda rivoluzione industriale:
Differenze con l’Inghilterra:
o in Inghilterra l’uso delle macchine si generalizzò nel settore del cotone più che in quello della lana, negli altri Paesi del continente avvenne il contrario: difficoltà delle forniture di cotone a causa del “blocco continentale”
ESPANSIONE DEL SETTORE TESSILE: Maggiori produttori:
o Inghilterra (primato)
o L’industria della Francia
o l’industria degli stati tedeschi
o L’industria svizzera
“MODELLO INGLESE” Disponibilità di capitali Risorse naturali Diffusa mentalità imprenditoriale
L’Inghilterra aveva avuto tutto il tempo di “inventare” e sperimentare una propria tecnica di industrialismo, poiché essendo stata la prima a venire a contatto con l’industrializzazione si trovava in una condizione privilegiata e soprattutto non aveva concorrenza. Per questo mantenne una posizione di primato in molti settori.
L’industrialismo inglese e continentale
MODELLO INGLESE Modesti capitali iniziali Scarso peso delle banche
Non rilevante presenza dello Stato
Crescita sequenziale: profitti dell’industria tessile e reinvestimenti nell’industria pesante e nelle ferrovie
Scarso rilievo della ricerca scientifica
MODELLO CONTINENTALE
Rilevanti capitali iniziali Finanziamenti cospicui
delle banche Ruolo decisivo dello Stato
Intreccio fra diversi settori produttivi
Rete ferroviaria già presente
Ruolo decisivo della ricerca e dell’istruzione scientifica
Il ritardo industriale di Italia e Russia
IL CASO ITALIANOo Paese agricolo (azienda
capitalistica a Nord, poderi a mezzadria nel Centro, latifondi al Sud)
o Scarsità degli sbocchi di mercato
o Ristrettezza dei capitali e quindi degli investimenti
o Scarso dinamismo dell’agricoltura
o Basso numero di banche.
IL CASO RUSSOo Latifondi in cui
lavoravano servi della gleba sotto il dominio di un padrone
o Si temeva il nuovo: -fabbriche portatrici del “cancro del proletariato, -ferrovie in grado di rompere l’ordine secolare delle cose
o 1860/1861
L’industrializzazione sul continente - T. Kemp Modelli di industrializzazione di Francia e
Germania diversi da quello inglese e tra loro La Francia non aveva un sistema bancario, la
Germania ne aveva uno efficiente Il limite della Francia inizialmente fu l’agricoltura Processo di rivoluzione industriale:• Espansione dell’industria tessile• Ricerca di nuovi materiali• Ferrovie, tecnologie avanzate• richiesta di capitali sistema bancario Le banche iniziano a fondare società grazie alla
disponibilità di capitale
L’era dell’acciaio Ferro sostituito dall’acciaio ( ricavato dal minerale di ferro) Ferro componente decisiva dell’industrialismo per le sue
qualità:-robustezza in rapporto al peso e al volume -plasticità -durezza Costruzione di macchine industriali in ferro Tentativi di produzione di acciaio a buon mercato in grandi
quantità Bessemer mise a punto un sistema di decarburazione della ghisa che riduceva i costi.
Invenzione del forno per la fusione risparmio di combustibile e facilitazione del processo di decarburazione
LE FERROVIE Grandiosa opera di ingegneria civile
Ferro e carbone materie prime
Misero in moto un circolo produttivo virtuoso
Allargamento del mercato aumento della produzione e della ricchezza
Necessità di reperire capitali per la costruzione di ferrovie sviluppo del sistema bancario
Ferrovie e industrialismo La costruzione delle ferrovie:o In Inghilterra fu intrapresa in una fase di
industrializzazione avanzatao Nei Paesi secondi fu una componente dello
sviluppo industrialeo Nei Paesi ultimi fu un punto di partenzao Negli Stati Uniti e nell’Europa orientale furono
costruite linee transcontinentali
Nella seconda metà dell’800 innovazioni: rotaie d’acciaio, segnaletica elettrica, freni ad aria compressa, manutenzione idraulica
Politiche doganali
Logica dell’industrialismo: abbattere frontiere e dogane per consentire il libero scambio di materie prime e di merci
Mercato mondiale: scambio sia di materie prime sia di prodotti
Mercati nazionali: esigenze ed interessi differenti, politiche protezioniste in Europa continentale
Regno Unito attuò una politica di libero scambio
Seconda metà dell’800: tendenze liberoscambiste (abolizione delle leggi sul grano in Inghilterra e spinta di interessi organizzati)
L’agricoltura Ancora un ruolo primario (anche in Inghilterra) Grandi unità produttive, con manodopera
costituita da braccianti salariati Sfruttamento intensivo Nuovo assetto proprietario Estensione delle superfici coltivate Miglioramento delle tecniche/ Meccanizzazione Mietitrici meccanica Macchine agricole a vapore Primi fertilizzanti artificiali
Cause dell’agricoltura: estensioni delle superfici & spinte alla modernizzazione Occupazione napoleonica:o Confisca e vendita di proprietà ecclesiasticheo Abolizione dei vincoli di origine feudale
Emancipazione degli ebrei:o Capitali utilizzati per l’acquisto e la
valorizzazione di proprietà terriere
Abolizione della servitù (1861 in Russia)
Emancipazione degli schiavi neri (1863)
Gli effetti dell’agricoltura Aumento della produzione agricola Aumento delle risorse alimentari disponibili Popolazione in costante crescita Rilevante produzione cerealicola Maggiore spazio per l’allevamento del
bestiame Riduzione delle malattie
Popolazione Aumento demografico Non c’era possibilità di lavoro per tutti emigrazione Emigrazione interna: spostamento massiccio di
abitanti dalle campagne alle città Espandersi delle fabbriche formazione di grandi città Nascita delle metropoli Creazione di infrastrutture Costruzione di opere pubbliche Attività minerarie, opere di bonifica impianto di centrali
idroelettriche
Le condizioni del proletariato Industrialismo e inurbamento problemi sociali -Sfruttamento operaio impiego di bambini e ragazzi, malattie
professionali, malformazioni, disturbi psicofisici determinati dalle pessime condizioni di lavoro, miseria quotidiana, crescita selvaggia delle città.
-Mortalità infantile-Famiglie disgregate -Prostituzione Giudizio diverso sugli esiti dell’industrializzazione: • Entusiasti elogiarono il modello industriale, cogliendone solo
gli aspetti positivi.• Critici pur accettando il modello industriale, ne denunciarono
gli effetti più insostenibili per la società; introduzione di correttivi.
• Studiosi scopo primario doveva essere la regolamentazione della giornata lavorativa.
Legislazione sociale in Inghilterra
Legislazione del lavoro progresso della classe operaia
Timore di rivolte operaie intrecciate con insurrezioni politiche
Ideali del socialismo
Riconoscimento legale delle proprie associazioni
Previdenza sociale necessità di intervenire legislativamente per assicurare gli operai contro i rischi
Concentrazione industriale Libertà di iniziativa e di impresa motore dello
sviluppo industriale Progresso tecnologico cospicui investimenti iniziali Meccanismo della concorrenza ogni produttore
offriva sul mercato dei prodotti a prezzi competitivi Affermazione di colossi produttivi scomparsa di
piccole industrie Società per azioni richiesta di capitali di
investimento diversi soggetti contribuivano a mettere a disposizione una quota di capitale in cambio di azioni.
Peso del capitale
Modello borghese Ruolo propulsivo della borghesia all’interno della
società :- Laboriosità- Competenza - Iniziativa individuale - Coraggio nell’accettare i rischi dell’impresa e il
confronto con i concorrenti Self-made man individuo artefice delle proprie
fortune Società dinamica chiunque può salire da posizioni
più infime ai gradi più alti Mobilità sociale
Nuova gerarchia sociale Differenze economiche e mobili della società Maggioranza della società rimane confinata ai
gradi bassi Carattere gerarchico Posizioni acquistate temporanee dovevano
essere difese con impegno
Valori della borghesiaimprenditoriale diventaronosempre più i valori di riferimento dell’interasocietà-I ceti nobiliari mantenneroil proprio ruolo politicoed economico
Padrone
della fabbrica, capitalista
Operai
Dietro la crescita demografica del secolo XIX – Massimo Livi Bacci Il regime di transizione passaggio da modello demografico
tipico delle civiltà agricole preindustriali a quello che prevale oggi nei paesi più sviluppati
Paesi sviluppati:• Bassa mortalità, alta natalità, alta sopravvivenza,
orientamento alla stazionarietà, bassa riproduttività• Emigrazionefenomeno di massa• Scomparsa della peste• Aumento produttività agricola e migliore organizzazione del
mercato• Attenuazione della crisi di sussistenza• Crescente flusso di risorse, miglioramento dell’alimentazione• Impatto della medicina
Bibliografia:• Tom Kemp, L’industrializzazione del continente, da
L’industrializzazione in Europa nell’800, trad. di C. Vitali, il Mulino, Bologna1975
• Massimo Livi Bacci, Dietro la crescita demografica del secolo XIX, da La popolazione nella storia d’Europa, Laterza editore, Roma - Bari 1998
IV B Eleonora de Santis, Francesco Minotti, Giulia Molino