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“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010 Anno V numero 15 Anno V n°15 Il giornalino della Scuola di Offagna Giugno 2010 La scuola stampata SOMMARIO Feste pag 2 Cronaca scolastica: pag 3 Sport: pag 6 Letture: pag 8 Musica: pag 9 Interviste impossibili pag 10 Cinema -Tv pag 10 Elettronica & Videogiochi pag 12 Tempo libero & curiosità pag 12 Posta e risposta pag 15 Colpi di genio pag 16 http://www.iscgcesare.it/index.htm http://xoomer.virgilio.it/scuolaoff/index.htm 1

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“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010Anno V numero 15

Anno V n°15 Il giornalino della Scuola di Offagna Giugno 2010

La scuola stampata

SOMMARIO

Feste pag 2

Cronaca scolastica: pag 3

Sport: pag 6

Letture: pag 8

Musica: pag 9

Interviste impossibili pag 10

Cinema -Tv pag 10

Elettronica & Videogiochi pag 12

Tempo libero & curiosità pag 12

Posta e risposta pag 15

Colpi di genio pag 16

http://www.iscgcesare.it/index.htm http://xoomer.virgilio.it/scuolaoff/index.htm

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“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010Anno V numero 15

F E S T E

IL CARNEVALE

di Cristina Morresi II Aarnevale è il periodo più movimentatodell’anno, almeno per me ed i miei amici.Noi non ci mascheriamo più, però ci

vestiamo comunque in maniera un po’ buffa econ abiti colorati, ad esempio una scarpa di untipo e una di un altro… niente di che, ma è piùallegro.Ora, se ripensiamo a quando eravamo piùpiccoli che ci mettevamo in maschera, ci vieneda ridere.Ricordando momenti speciali e divertentipassati insieme sentiamo ancora nel cuorequella gioia provata, anche se nonrimpiangiamo quei giorni.Ormai è tutto cambiato, o almeno quasi tutto:ora scherzi divertenti e innocui si sonotrasformati in atteggiamenti idioti e non sempreinnocenti… certo niente di così grave, a parteschiuma negli occhi, qualche sparo quasi senzaconseguenze sul corpo, farina nei capelli,coriandoli tra i vestiti, ecc… ma ogni Carnevaletrova il modo di unirci sempre insieme e siamofelici e soddisfatti, poiché i lividi, lo sporco etutto il resto vanno via in uno o due giorni e noitorniamo spensierati e allegri. Una delle coseche preferisco del Carnevale sono i dolci…quelli sì che davvero riescono sempre a tirarmisu di morale da una giornata “no” o troppostressante: ciambelle, castagnole, limoncini,aaah… vere delizie! Prima ho detto che noi (io ei miei amici), non ci travestiamo némascheriamo più: bhè, non è proprio così. Ognigiorno indossiamo una maschera; ora, sì,proprio ora, a quest’età.Essendo più grandi, essendo ragazzi ormai, noisiamo molto più mascherati di quando eravamopiccoli. Cioè quello che voglio dire è che a volte(quasi sempre), cerco, cerchiamo di nascondereil nostro vero stato d’animo o addiritturanascondiamo noi stessi, non facciamo uscire lavera persona che è in noi. Questo non succedesolo tra noi adolescenti, ma anche tra gli adulti.E’ brutto comportarsi così, è brutto non faruscire ciò che di buono abbiamo nel cuore.Sarebbe meglio lasciarsi andare, magari con lepersone più care, scoprendoci così, pianopiano; non dire bugie agli altri, non mentire a noistessi: è solo in questa maniera che potremmoessere felici, mascherandoci solo a Carnevale,in modo da vivere sempre più veri ed autentici egoderci questo periodo, il più buffo e freneticodell’anno.

IL CARNEVALE DI FANO

di Nicholas LamarcaIl Carnevale di Fano è una festa molto ricca,bella e spettacolare, che consiste in una sfilatadi carri, piena di pupazzi meccanizzati, fatti diplastica o di gomma, ma pieni anche di personeche ballano o che cantano e che lanciano dolci,caramelle, lecca lecca e altri dolcetti del genere.Quest’ultima fase della festa prende infatti ilnome il nome di “Getto”.I carri girano per le vie del centro e lanciano,come ho detto, caramelle e cioccolatini allepersone che aspettano per raccoglierli, chi conombrelli girati a mo’ di coppa, chi con scatoloni -che possono far arrabbiare la gente che ne èsfornita - a cui viene coperta la “pioggia didolci”.Ci sono alcune persone che pagano per stare inuna delle due tribune che si trovano una difronte all’altra, per lanciare e prendere dolci .

I carri rappresentano i politici e gli sportivi piùin vista, come il presidente Silvio Berlusconi eValentino Rossi .Di solito, ogni anno, c’è un ospite d’onorefamoso dei programmi televisivi (quest’annoc’era il colonnello del meteo di Rai Uno), cheviene intervistato da un animatore su un palcoe può essere sentito tramite altoparlanti dallepersone lì presenti.La serata si conclude con i carri che sfilano dinotte con delle luci accese e con fuochid’artificio: questa sfilata notturna si chiama“Luminaria” .Secondo me il Carnevale di Fano è una festamolto ricca, festosa e tanto colorata: speroche ogni anno sia più divertente e che ioprenda più dolci.!!

UNA PASQUA DECORATA

di Meri A. & Giulia B.er trascorrere una Pasqua colorata edivertente noi abbiamo rispolverato esperimentato un antico sistema per

colorare il guscio delle uova. Per farlo si ha bisogno di un fiore che cresceproprio in questo tempo: il Muscàri.E’ un fiore simile ad una mora, solo piùallungato.Si mettono a bollire le uova intere con i fiorinell’acqua: i gusci prenderanno un coloreazzurrino-lilla, lo stesso della corolla di petali.Si possono colorare le uova anche con i coloriad acquerello per ottenere una tinta unita edomogenea, mentre per dipingerci figure sidevono usare i colori a tempera.

Un altro modo per decorare la Pasqua ètrasformare delle comuni bottiglie dell’acquain bei fiori.Ecco come si fa:-tagliare al centro una bottiglia dandole laforma di tanti petali;-dipingerla con i colori acrilici a tinta unita;-decorare con brillantini o ripassarla percreare delle sfumature; -infilare dentro la bottiglia un bastoncino chefarà da gambo al fiore e dipingerlo di verde;-il “fiore” è completato!

Buona Pasqua a tutti !!

CESTELLI DI UOVA PASQUALI

di Laura Tarquini e Giorgia Stortonidesso vi presentiamo una ricetta che siusa in Calabria a Pasqua e infatti sichiama “Cestelli di uova pasquali”; è una

tradizione mangiare questi dolcetti. Noi non liabbiamo mai provati, però pensiamo chesiano buonissimi, almeno cosi dice la nonnadi Laura, che è originaria di questa regione.

INGREDIENTI:

(dosi per quattro persone)

500gr di farina bianca 150gr di zucchero 70gr di lievito di birra 100gr di burro 9 uova latte quanto basta 2 cucchiai di acqua di fior d’arancio sale

PREPARAZIONE:

Disponete metà della farina a fontana e inmezzo versate il lievito fatto sciogliere in mezzatazza di latte, impastate lasciate riscaldare percirca un’ora in una terrina coperta.Unite poi questo impasto all’altra metà dellafarina nella quale aggiungerete tre uova intere,un etto di zucchero, oltre che qualche cucchiaiodi fior d’arancio, un pizzico di sale e un po’ dilatte sufficiente ad ammorbidire l’impasto.Lavorate il composto fino ad ottenere una pastaben amalgamata di gusta consistenza e fatelalievitare per almeno due ore.Con il burro ungete uno stampo piuttosto alto,quindi versate la pasta fino a metà altezza.Sulla base disponete cinque uova crude e conun po’ di pasta fate dei listelli, disponeteli soprale uova e fissateli bene.Spennellate con il tuorlo la superficie dellapasta, spolverate di zucchero ed infornate atemperatura moderata.Trascorsa un’ora togliete dal forno il dolce efatelo raffreddare .Portatelo a tavola e… leccatevi i baffi!!!

LA TORTA NOCCIOLINA

o (Alice) ed Aurora abbiamo sempre cucinatoinsieme, quando lei era a casa mia, o io dalei…

Ci divertiamo molto a preparare caffè,cappuccini o ricette inventate da noi .La cosa più simpatica è che ci sporchiamotutte…!!All’inizio avevamo anche pensato di andare afare l’istituto Alberghiero alle superiori, ma negliultimi tempi abbiamo un po’ frenato questanostra passione.Proprio la scorsa settimana, tuttavia, abbiamoinfornato un dolcetto di cui vi vorremmo dare laricetta (caso mai la voleste “copiare”)…!

INGREDIENTI:

2 uova1 bicchiere di zucchero2 bicchieri e mezzo di farina 2 bicchieri di latte1 bustina di lievito Granella di noccioline Pezzetti di cioccolato fondente o al latte E infine… un po’ di cereali!!!!!!

Alla fine la torta è venuta molto bene, anche sela forma era un po’ storta…Il giorno seguente l’abbiamo portata a scuola etutti la volevano assaggiare: è piaciuta molto,persino alle super critiche bidelle (ihihihihih!!).

Grazie a tutti da Alice Breccia ed AuroraDominici: alla prossima infornata…!!

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“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010Anno V numero 15

C R O N A C A S C O L A S T I C A

LETTERA A UN COMPAGNO

25 marzo 2010Caro Dmytro ,mi chiamo Dettoh Pristine Andrea, vengo dadue paesi, dalla Costa d’Avorio e dal Togo,perché mio padre è nato in Togo, e mia madrein Costa d’Avorio, e ho frequentato alcuni corsiin Togo; parlo tre lingue: l’italiano, il francese e iltogolese.Il 24 giugno avrò 14 anni.Sono arrivata in Italia il 20 giugno 2009 alle19.30.Siamo sei in famiglia: i miei genitori, i mieifratelli ed io.

Mio padre si chiama Erik, ha compiuto 40 anni il3 marzo, gli piace guardare la TV, ma non glipiace stare a casa senza fare niente.Mia madre si chiama Brigitte, il 19 luglio avrà 34anni; le piace fare la dieta, non le piace quandole persone prendono in giro gli altri.Ho un fratello maggiore che vive in Togo, sichiama Olivier e ha 19 anni.A mia sorella Sarah piace il gelato, mentre nonle piace l’inverno.Mio fratello Aarron avrà 5 anni l’11 ottobre; glipiacerebbe che lo chiamassero Ben Ten; non glipiace andare a letto presto!All’altro fratello, Harry, piace urlare contro di noi,invece non gli piace quando qualcuno sgridaun’altra persona.Il primo giorno di scuola mi sentivo un po’strana perché avevo paura. Le principali differenze sono che qui in Italia glistudenti vanno a scuola solo la mattina efiniscono alle 13.15 del pomeriggio, ma ancheche vanno a scuola il mercoledì e il sabato.Adesso, dopo alcuni mesi, mi sento meglio.Ciao, spero che tu mi scrivi una lettera dove miracconti tutto di te: magari potremo diventareamici. Andrea

IL MIO PRIMO GIORNO DI SCUOLAIN ITALIA

di Dmytro Kolodiy vevo molta paura, ma i miei compagni mihanno parlato e siamo diventati prestoamici; anche gli insegnanti mi sono

sembrati subito molto bravi.La prima lezione era musica: io amo la musica!Il mio primo amico è stato Sandro: abbiamoparlato a lungo dell’Ucraina e dell’Italiaguardando l’Atlante. La seconda ora c’eramatematica. Questa professoressa è veramentebrava secondo me, perché quando spiega escrive alla lavagna è molto chiara. Poi abbiamo avuto lezione di inglese; iostudiavo già questa lingua nel mio paese.

Ogni giorno torno a casa con il pulmino: abitoall’Aspio e così arrivo tardi, verso l’una ecinquanta.Mia madre era preoccupata per me, ma io mitrovo bene in questa scuola italiana.

GITA AD ASSISI (e alla fabbrica della Perugina!!)

di Alida e Melanial mattino del 24 Febbraio 2010 alle 7.00 inpunto eravamo tutti emozionati e “armati” dizaino davanti alla pensilina di Offagna.

All’arrivo del pullman siamo schizzati dentroper prendere i posti migliori che però, connostra grande delusione, erano stati giàoccupati dalla classe di Osimo che avrebbeviaggiato con noi.Eravamo accompagnati dai proff Vilone,Campelli, Campanardi e Dolcini.Durante il viaggio alcuni ascoltavano musica,mentre altri erano impegnati a parlare o a fare

foto.

Dopo il lungo viaggio la nostra prima meta èstata avvistata in lontananza: una grandebasilica interamente bianca in cima ad uncolle, circondata da molte altre chiese: Assisi.Appena scesi dell’autobus, passando per levie della cittadina, siamo arrivati ad unagrande chiesa di pietra rosa dedicata a SantaChiara, amica di San Francesco e fondatricedell’ordine delle Clarisse.Dopo averla visitata siamo passati ad unaspiegazione accurata delle due parti della

basilica di S. Francesco tenuta da un frate(francescano, naturalmente!!).Dopo aver comprato qualche souvenir e avervisitato la chiesa di San Francesco, siamoandati a pranzo (al sacco…).Abbiamo tirato fuori dai nostri zaini magnificipanini o perfino dei tortellini (di Meri)!!

Dopo il nostro delizioso pranzo consumato in ungrazioso parchetto, abbiamo passato un po’ ditempo a divertirci con i giochi a disposizione:scivoli, giostrine, ecc., poi abbiamo fatto un gironella Chiesa di Santa Maria degli Angeli.Abbiamo notato la chiesetta che era statocostruita da San Francesco, la Porziuncola, ilroseto senza spine e le due tortorelle chestanno sempre nello stesso punto, appollaiatesopra ad un cornicione.Poi, il momento più bello: la visita allaPerugina .Dopo aver assistito ad una presentazione sullastoria di quella fabbrica, siamo passati ad unavisita interna dell’edificio.Stavano preparando le uova pasquali con tantodi sorpresa!!Purtroppo le fotografie erano severamentevietate.Abbiamo passato l’ultima parte della nostraemozionante giornata a comprare di tutto alnegozio posto strategicamente all’uscita, daisemplici Baci a coppe speciali per la festa delpapà.Il ritorno è stato “faticoso”, visto che era la finedella nostra giornata speciale.Siamo tornati a casa pieni di cose daraccontare… e da mangiare!!

LA PROF BAGNULO: SCIENZIATA O PROFESSORESSA?

di Enrico Paladini e Guglielmo Ficolaiamo già al secondo quadrimestre e ancoranon abbiamo capito la vera identità dellaprof Bagnulo. Ogni venerdì, le prime due

ore, assieme alla 1° B e alla prof Severini,scendiamo al piano terra della scuola, masoltanto se la lezione precedente siamo statidegni di essere chiamati “umani”. Nonsappiamo se siamo noi a mettere il sorriso sullelabbra della prof o il laboratorio stesso. Appenascese le scale sembra che la nostra prof diventiuna vera e propria scienziata intenta a spiegarcii princìpi fondamentali della scienza.Così iniziamo a fare degli esperimenti che(diciamo la verità) raramente riescono: le forze

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di coesione e di adesione, la conduzione delcalore nei solidi, un liquido misterioso, quando ecome si rompe la tensione superficialedell’acqua e altre diavolerie del genere. Alcunevolte siamo tornati in aula “sani e salvi”, altrecon diari pieni di relazioni da stendere...

Se gli esperimenti riescono bene, a volte, la profBagnulo ci “riprende” e ci “scarica” sul sito dellascuola. I laboratori della Bagnulo sono una diquelle occasioni in cui la scuola ci appare nelsuo lato positivo: non è mica tanto male, perchéabbiamo delle prof straordinarie, piene dicreatività e che, pensiamo, tengono molto a tuttinoi.

BAGNULO TE NE VAI??!!

ara prof Bagnulo,così te ne vai? Scusi la spontaneità, oratorniamo al solito LEI!!

Quando abbiamo saputo la notizia del suopensionamento ci siamo preoccupati.Innanzi tutto perché con lei stavamo benissimo:lei ci capiva e ci aiutava.E poi lei andrà in pensione proprio l’anno deinostri esami.Come faremo senza di lei??Sicuramente ce la caveremo grazie ai suoiinsegnamenti, ma altrettanto sicuramente lei ciavrebbe preparato al meglio e con maggioretranquillità.La cosa che ci mancherà di più sono le suerisate, ma sentiamo anche la mancanza delvedere camminare per i corridoi della scuola “Laprof con la pennetta al collo”.Sicuramente, invece, non ci mancheranno lesue urla e le sue espressioni!!Ci ricorderemo sempre quando ci dettava icompiti e sembrava che non finisse mai: noi cilamentavamo e lei aumentava sempre di più,ma alla fine quando li andavamo a fare… cimettevamo tre secondi. Spero che anche noi mancheremo a lei, e senon potrà fare a meno di venirci a trovare, bhè,la porta della scuola è sempre aperta!!Buona “vacanza”, prof: se la merita!By le sue alunne Elena e Rebecca

CCR Offagna(Consiglio Comunale dei Ragazzi)

di Camilla Cardellini uest’anno ho deciso di candidarmi al CCR,il Consiglio Comunale dei Ragazzi.

E’ una esperienza molto emozionante, e tutti– prima delle elezioni - avevamo moltapaura… Il giorno in cui a scuola ci dovevamopresentare, non sapevamo cosa fare…, nonsapevamo se le cose che avevamo propostopotevano piacere… non ci ricordavamoniente: insomma eravamo presi tutti dalpanico!! Ma alla fine la paura è passata, ed è arrivatala felicità per le persone elette. Delle medie i più votati sono stati: GuglielmoFicola, Camilla Cardellini (la sottoscritta),Diego Bolognini, Giammarco Pagliarecci,Mattia Capomagi, Ignazio Fileni, GiorgiaMengoni, Jacopo Fileni, Davide Pergolesi.Per le elementari: Letizia Testoni e GretaGalelli. Noi tutti, riuniti presso il comune, pur contanta indecisione, abbiamo eletto il sindacoche rappresenterà per due anni la nostrascuola: Giammarco Pagliarecci, che haottenuto quattro voti.

Appena eletto, il nuovo sindaco ha nominatola Giunta, che per regolamento è compostoda quattro assessori, due in rappresentanzadelle scuole elementari, Greta Galelli (che èstata nominato anche vice sindaco) e LetiziaTestoni, e due in rappresentanza della scuolamedia, Guglielmo Ficola e Ignazio Fileni. Dopo, tutti quanti insieme, abbiamo parlatodelle idee da proporre per una scuola e unambiente dove vivere bene: il miglioramentodelle strutture presenti all’interno della scuolaa livello di arredo; la creazione di aule specialinella nuova ala in fase di costruzionenell’edificio scolastico, aule da dedicare alleattività artistiche, scientifiche e teatrali;l’incremento e il miglioramento del servizio discuolabus in considerazione dell’aumentodegli iscritti; una tinteggiatura esternadell’edificio scolastico; degli spazi esternidove poter realizzare un orto biologico; unservizio di aiuto per i compiti.Questi invece gli interventi extra-scolastici:realizzazione di una pista ciclabile; apertura dinuove attività sportive, come la scuola dicalcio; aumento dei controlli in fatto disicurezza nei luoghi frequentati dai ragazziall’interno del paese.In questa iniziativa abbiamo collaborato tutticome una squadra unita, dove ognuno dicevala sua opinione e veniva ascoltato, e questo èla cosa che ci è piaciuta di più.Ed ora vediamo che ne pensano alcuni deicandidati…!!Ignazio Fileni: “A me questa esperienza piacemoltissimo e sono stato anche molto contentodi essere stato nominato assessore!!”Giorgia Mengoni: “Anche se non sono nelnumero degli assessori, questo incarico mi hasoddisfatto lo stesso e spero di proseguirlanei migliori dei modi per l’intera durata delmandato.”SI’… è vero, questa esperienza è davveroentusiasmante, e per fortuna non è finita qui,perché ci saranno molti altri incontri perpensare e proporre piccole grandi idee per

una scuola migliore ed un paese più “su misura”per noi giovani.

INCONTRO CON L’AUTORE

di Cristina & Giulia Z.enerdì 5 maggio noi di 2°A, insieme alla 3°,siamo andati ad Osimo, a PalazzoCampana, per incontrare Francesco

D’Adamo, l’autore di “Storia di Iqbal”,il libro che la prof. Vilone ci aveva letto inclasse.All’inizio eravamo tutti un po’ scrupolosi all’ideasi incontrare uno scrittore di una certa fama, ditrovarci a fargli domande e persino a rivolgerglila parola; ma subito lui ci ha colpito con la suaironia e semplicità.Inizialmente ci ha parlato del suo mestiere, deimotivi per cui scrive libri e per cui scegliedeterminati argomenti: insomma si è presentatoa noi tutti e ci ha descritto il suo modo interioredi essere. Tutti pensavamo fosse un po’ piùgiovane, ma l’età in fin dei conti non importa,perché anche dall’aspetto si capisce che è unapersona comunque simpatica ed attiva. Ci ha illustrato altri suoi libri, fra di cui uno,“Storia di Ismael”, che abbiamo iniziato aleggere da poco. Quasi tutti i suoi romanziparlano di ragazzi stranieri in condizioni di vitacritiche, o anche italiani, ma sempre in difficoltàeconomiche e sociali.

D’Adamo ha detto una frase che ci ha lasciatolo stampo dentro: -Io scrivo libri per adulti, adulti che hannomomentaneamente dai 12 ai 15 anni-;questo ci ha fatto pensare che dobbiamo capire,o almeno sforzarci di farlo, che ragazzini che sitrovano in certe situazioni sono esattamentecome noi, provano emozioni e sentimenti, equindi dobbiamo anche noi dare una mano almondo, anche se piccola, per cercare di farvivere questi individui più sfortunati comeviviamo tutti, senza essere oppressi, sfruttati,ecc…DIAMO UNA MANO AL MONDO!! NONO SI èMAI TROPPO PICCOLI PER FARLO. Un grazie di cuore al signor FrancescoD’Adamo.

“MIO PAPÀ È ULISSE”: LE… PRIMEA TEATRO!

di Alice Breccia e Simone Pierantonil teatro La Nuova Fenice si trova ad Osimo ein questi giorni sta ospitando un gruppo diattori che interpretano “Il mio papà è Ulisse”,

uno spettacolo da loro ideato.Il gruppo è formato da tre attori e da altre duepersone che si occupano delle luci.Gli interpreti principali impersonano Telemaco eAmica (personaggio inventato dalla regista):Amica è una ragazza che aiuta Telemaco adaspettare il padre.La storia parla appunto del figlio di Ulisse, cioèTelemaco, che, paziente, aspetta il padre in riva

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al mare e guarda l’orizzonte in cerca della naveda lunghi anni lontana.Per fortuna ad incoraggiarlo c’è proprio la suaamica che inventando dei giochi strani lo distraedalla snervante attesa.Telemaco però non riesce a scordarsi del padree comincia a raccontare alla sua amica leavventure che l’eroico genitore ha vissuto.Ma piano piano si rattrista e comincia ad averpaura di non poter più rivederlo o di non riuscirea riconoscerlo quando dovesse tornare.All’improvviso vedono una nave attraccare almolo; da essa esce un mendicante checomincia a camminare verso di loro: Telemacoavendo paura che non sia Ulisse si volta, mapoi trova il coraggio di chiamarlo e scopre che èveramente suo padre e ritorna ad essere felice.Secondo alcuni ragazzi delle prime lo spettacoloè stato noioso, ma per molti altri è statoveramente bello e divertente.Noi pensiamo che sia stato in alcune parti piùstancante e in altre molto allegro; la parte chenon ci è piaciuta è il finale: avremmo preferitovedere l’incontro tra padre e figlio dopo tantianni di lontananza del primo dalle spiagge diItaca.All’inizio pensavamo che ci sarebbe stato ancheun attore che rappresentava Ulisse ed eravamotutti emozionati all’idea, ma quando ci siamoaccorti che non avremmo mai visto l’eroe grecosiamo rimasti tutti un po’ delusi.La parte che ci è piaciuta di più è invece quellain cui Telemaco fa l’ubriaco imitando il CiclopePolifemo, perché faceva molto ridere. Alla fine ci hanno fatto porre delle domande enoi avremmo voluto chiedere:”Dove avete presol’ispirazione di aggiungere tutti questi particolarialla storia di Ulisse?”, ma non ne abbiamo avutoil tempo, visti i tanti interventi degli altri ragazzidel pubblico.Chissà quale sarebbe stata la risposta!

STRIZZA CERVELLI…

di Diego Bolognini, Sandro Senigagliesi e MattiaMaiani

iao ragazzi, noi siamo Mattia, Sandro e Diego evorremmo far sapere a voi tutti quanto due

ragazze possono fare... Stiamo parlando dellepsicologhe con le quali abbiamo avuto bencinque incontri nel corso degli scorsi mesi.Prima che arrivassero, la nostra classe, laseconda A, era “sbandata”, con forti divisioni tramaschi e femmine e tante tensioni fra noi.

Le psicologhe hanno iniziato a farci parlare deiproblemi che abbiamo, ed ogni lezione sicancellava un punto tra quelli negativi da noiindividuati. Con le conversazioni intavolate, però, sonousciti anche degli argomenti spiacevoli perqualcuno, sino ad arrivare a dei pianti.Peggio dei talk show!

Tutti parlavano e ognuno diceva la sua, ma lepsicologhe ci lasciavano lo spazio necessarioper farci scambiare le nostre idee.Crediamo che come in tutte le classi ilproblema principale fossero le prese in giro:queste ultime oggi si limitano e la rivalità tramaschi e femmine non c’è quasi più.UN BEL RISULTATO!!!!!!!Alla fine è stato difficile dire addio allepsicologhe, ma ci hanno promesso di ritornarenegli ultimi giorni di scuola per “controllare” lasituazione, oltre che, naturalmente,proseguire lo sportello di ascolto cui molti dinoi si rivolgono volentieri.Per noi le prof hanno fatto bene a farleintervenire per portare l’ordine e la serenità franoi ragazzi.

SCANDALI E CHIACCHERE

Di Angela Rosson questi giorni nella nostra scuola, stannosuccedendo molte cose… Si sta lavorando molto nello studio per le

verifiche e per questo siamo tutti terrorizzati,ma sono sicura che con un po’ d’ impegno cela faremo!Si è verificato anche una scandalo… o permeglio dire un furto nella scuola!Infatti è sparito il portafoglio della “bidella”Loretta, che naturalmente sta indagando percercare il colpevole. Per adesso non si ètrovato niente; ma continueremo adindagare…Intanto che aspettiamo qualche prova sul furtodel portafoglio, parliamo del risultato perl’elezione del sindaco del C.C.R (CONSIGLIOCOMUNALE DEI RAGAZZI), infatti il sindacodi quest’anno frequenta la 1^B ed è…Giammarco Pagliarecci, che si sta dando dafare per mantenere tutte le promesse che ciha fatto; chissà se le manterrà tutte o cideluderà? Ma sappiamo che ce la metteràtutta perché noi contiamo su di lui!!!Parliamo anche di trailer, quest’anno a causadelle poche ore e troppe materie scolasticheper le classi prime non si farà lo spettacolo difine anno. Ma non preoccupatevi… leprofessoresse (Francesca Meschini eBarbara Vilone) hanno già pensato a tutto peri loro alunni: si realizzerà un Book Trailer di unlibro letto in classe “ L’inventore dei sogni”.Sarà una piccola presentazione, curata dallenostre due professoresse, che poi saràpassata su DVD, in modo che tutta la famigliapossa vedere questo lavoro svolto dai loro figlie dalle loro “registe”.Questo è tutto per ora, ma ritorneremo per leprossime notizie!!

UNA VISITA GUIDATA ALLAMOLE VANVITELLIANA

di Lorenzo Manuali, Ignazio Filenin questo articolo vi racconteremo dellavisita guidata alla mostra di artecontemporanea ad Ancona, precisamente

alla “Mole Vanvitelliana”.Il giorno 14 Aprile 2010 la nostra classe hatrascorso una bellissima mattinata.Dopo una noiosa mezz’ora di autobus, siamofinalmente arrivati.Qui abbiamo incontrato la nostra guida emano a mano che prendevamo il biglietto, tutticuriosi, sbirciavamo qualche opera già dalcorridoio.Entrati nel museo, pensavamo di essere incompagnia, ma non era così: quel giornoeravamo l’unica scuola in visita.La prima scultura che abbiamo ammirato èstata una montagnetta di mattoni che a molti

di noi ha provocato stupore per la sua stranezza(sembrava un piccolo cantiere, più che“arte”…!), ma subito dopo ci siamo imbattuti inalcuni ritratti fatti e colorati con la penna rossa enera da un Austriaco, molto apprezzati da noitutti per l’abilità con cui erano riprodotte leespressioni dei volti.Di seguito abbiamo visto una scultura di unartista francese che ha messo un paio di scarpeAdidas appoggiate a bastoni di legno e, all’interno di una di esse, è stata colata della colla,così da traboccare fuori. La guida ci ha spiegatoche si trattava di una parte di una installazionepiù grande, la quale doveva servire a far capirel’ossessione moderna per le marche e le firme.Dopo una serie di altre opere, è arrivata quellache ci ha colpito di più: il pittore volevarappresentare, con tanti disegni, i sogni chehanno segnato la sua vita e che gli hanno datol’ispirazione creativa.Poco dopo c’era il video più apprezzato da noiragazzi, in cui compariva una radio in bilico suldavanzale della finestra; oscillando a ritmo dimusica l’oggetto cadeva di sotto: la scena,inaspettata specialmente nel finale, ha fattoridere persino le professoresse!In seguito abbiamo fatto dei laboratori conmateriali riciclati e abbiamo costruito delle“opere” d’arte con la nostra fantasia.I lavori prodotti saranno messi in mostra a fineanno scolastico: diventeremo ricchi e famosi??

LORETO: 50° RASSEGNA DI MUSICA SACRA

di Valentina Magnarini

rima che andassimo alla rassegna diLoreto, un sacerdote è venuto a scuola aparlarci della musica sacra, ci ha spiegato

cos’è un tenore, cosa si intende per voci pari evoci dispari e molte altre cose interessanti.Giovedì 9 aprile noi alunni delle prime mediesiamo andati a Loreto per assistere alla 50°rassegna di musica sacra: c'erano coriprovenienti da tutta Europa.Si sono esibiti 7 gruppi di vari paesi europei esono stati tutti molto bravi.I componenti di ogni gruppo indossavano gliabiti tradizionali della loro nazione, tutti davveroparticolari.Gli spettatori eravamo noi ragazzi delle scuolesecondarie. Per noi è stato molto bello, ma altempo stesso un po' noioso, perché al giornod'oggi siamo abituati ad ascoltare musicateckno, afro, pop e non lirica, per di più sacra.La professoressa ci ha detto, però, che adessoforse non ci riusciamo ad appassionare aquesto genere, ma che da grandi ne avremo unbel ricordo.E' stata sicuramente un'esperienza interessanteed originale.

TROY

di Giacomo Blasi e Jonathan Barbini opo aver letto tanti brani tratti dall’Iliade, laprof. di italiano ci ha fatto vedere il filmTroy. Prima di vederlo eravamo molto

emozionati, anche se per alcuni di noi non erauna novità assoluta…L’abbiamo visto di martedì insieme alla prima B.Il film parla della guerra di Troia, in cui iprotagonisti sono Achille, il più forte dell’esercitogreco, ed Ettore il principe dell’esercito troiano.Una notte i Troiani assalgono gli accampamentidella Grecia, però Achille sta dormendo e cosìva all’attacco il cugino Patroclo, ma indossandol’armatura dell’eroe greco. Ettore, pensando discontrarsi con quest’ultimo, lo uccidecolpendolo alla gola.

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“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010Anno V numero 15

Achille, sapendo la brutta notizia, si dirige contutta la rabbia del mondo verso le mura di Troiaper sfidare Ettore, che ucciderà al termine diuno straordinario duello.I Troiani sono distrutti per la morte del loroprincipe e i Greci si preparano grazie all’idea diUlisse (il cavallo di legno), per sferrare l’ultimoattacco. Achille intanto è pensieroso perBriseide, la sua schiava prediletta, e la salva daAgamennone.La trova, l’abbraccia, ma alle sue spalle arrivaParide, che gli lancia una freccia sul tallone edaltre tre sul petto e così l’uccide.Il finale è molto doloroso perché si conclude conil funerale di Achille, e durante il suosvolgimento la frase che ci ha colpito di più èstata quella pronunciata da Ulisse che diceva:-Dite che sono vissuto nell’era in cui Greci eTroiani si scontravano, dite che sono vissutonell’era di Ettore, ma soprattutto nell’era diAchille.Il film ci è sembrato molto più toccante deltesto scritto ed abbiamo notato che nel libro cisono momenti non raccontati come inveceaccade nella rappresentazione cinematografica;comunque il libro è stato altrettanto carino edinteressante...

È IL NOSTRO MOMENTO…

I ragazzi della III A anche quest’anno è finito, ma a differenzadi tutti gli altri anni, noi ragazzi della III Avorremmo che il tempo non passasse mai,

per due motivi essenziali: 1- abbiamo pauradell’esame; 2- la nostra classe si separerà e

ognuno di noi prenderà una strada diversa.Dietro di noi lasciamo le prof., la scuola, cheormai era diventata la nostra casa, leesperienze brutte e belle, che hanno inciso ilnostro cuore con un pennarello indelebile!Tanti ricordi abbiamo di questi anni: il primogiorno di scuola, quando ci siamo ritrovati nelpiazzale, pronti per iniziare un nuovo percorsodi vita; la prof. Ferri, che ci ha lasciati dopo laprima media e che ricordiamo con affetto;l’ingresso di Alessandro, la 23a bomba dellanostra classe; l’inaspettata gita di tre giorni inseconda insieme ai ragazzi più grandi; lamegagita di quest’anno; i lavori per i variconcorsi, tra cui spicca sempre “Marinando”, ela nostra voglia di vincere; le risate, glischerzi, le urla dei prof., i rapporti.

Ma il ricordo più bello è quello che ancoradeve arrivare: sarà quello dell’ultimo giorno discuola, quando ci saluteremo e daremo inmano al destino un nostro incontro in futuro.

L’anno prossimo sarà tutto diverso per noi:niente III A, niente “noi”. Cambieremo vita,pensieri, amici, ma gli anni trascorsi alle medierimarranno. Quel famoso 15 settembre 2007 hasegnato l’inizio di una nuova era, la “nostra” era,che verrà ricordata nei secoli, nei millenni. Inpoche settimane, quei ragazzini che non siconoscevano in maniera approfondita perchéprovenivano da scuole diverse, sono diventatedei “supereroi” in grado di affrontare qualsiasipericolo! Ecco perché un legame come il nostronon può svanire un minuto dopo l’esame, èun’amicizia con potenti radici, impiantate neinostri cuori. E intanto il giorno dell’inizio degli esami si staavvicinando sempre di più, è praticamentedietro l’angolo… Per noi è stata fin dalla primamedia una meta ignota, creata dai commenti edalle leggende metropolitane raccontate dainostri amici più grandi. Ora è arrivato il nostromomento, poi anche noi potremo tramandare lenostre sensazioni ad altre persone. A questopunto ci sentiamo di dire che l’esame, più cheuna prova scolastica, è un “passo mentale”, unmomento in cui poter dimostrare la propriamaturità (se ne abbiamo). Mancano meno di due settimane e poi cidivideremo: chi andrà agli istituti tecnici, chi ailicei, chi in Osimo, chi in Ancona, e forsequalcuno…rimarrà a Offagna (speriamo di no)!!!Questo legame così forte si dovrà spezzettarein differenti strade, ma alla fine ci ritroveremotutti nello stesso posto, nel nostro cuore, uniticome ora!

S P O R T

CRONACA SPORTIVA

di Luca Freddariià all’ inizio di questa emozionantissimapartita tutti sembravano molto agguerriti ela IB sembrava già sapere la propria

vittoria per 5 a 1. Come spettatori sono accorsialcuni alunni di III A avendo un’ora buca.

Le squadre erano così composte I AJonathan Barbini (portiere)Giacomo BlasiEnrico PaladiniTommaso CarlettiGuglielmo FicolaSimone MariniJouel Richard Alexander Espinal BellidoLeonardo Daniele

I BEttore Quercetti (portiere)Jacopo FileniLorenzo SturariDavide Pergolesi

Nicolò RamazzottiGiammarco PagliarecciFrancesco StrologoAmos Pierotti Vi mostriamo la cronaca di una parte delprimo tempo fino a che le squadre non hannoraggiunto la parità. La IA, essendo in casa, ha la palla, cheTommaso passa subito ad Enrico che perpoco schiva la testa di Lorenzo per poi finirefuori campo; Tommaso la batte, la passa aGiacomo che per poco non le fa toccare latrave. Amos tenta un goal ma non riescenello scopo. A seguito di un fallo Jacoporimette la palla in gioco ed Amos la colpisce ditesta e riesce quasi a fare goal ma prendesopra alla traversa. Jonathan la rimette, passaa Tommaso, Lorenzo la intercetta, ma lamanda quasi fuori e Jonathan la ferma.Rimanda la palla di mano e fa goal. Ora lesquadre si trovano 1 a 0 per la IA. Amosprende la palla e la passa ad Ettore, che sitrova in porta, e, dopo vari e complicati giri, ladà a Lorenzo che tira non facendo goal, poi lapassa ad Amos ma va quasi fuori campo;torna a Lorenzo che la colpisce di testamentre Tommaso gli si butta sopra e mandala palla fuori. La sfera è recuperata dalla IAche la manda quasi in porta ed Ettore laferma, la passa ad Amos, Simone siintromette ma non riesce a rubarla, invece ciriesce Giacomo, che tenta il tiro, ma,purtroppo, manda la palla fuori campo. Ettorela recupera, passa a Francesco che, dopoaver tirato, con grande delusione, manda lapalla sopra alla traversa. Jonathan la rinvia eper poco non fa goal. Tommaso, piazzatosidavanti ad Ettore, non riesce ad evitare il

passaggio a Jacopo, che passa la palla adAmos, il quale a sua volta, dopo essere statofermato dall’arbitro, la passa a Francesco che,poi, si fa rubare palla da Simone addosso alquale Amos si accanisce, riuscendo a rubargli ilpallone che, dopo uno strabiliante tiro, vieneafferrato da Jonathan che lo manda fuori dalcampo. Ettore, una volta recuperatala, passa lapalla a Lorenzo che involontariamente passa aGiacomo; questi a sua volta la manda fuorirendendo obbligatorio il calcio d’angolo battutoda Francesco che per poco non fa goal. Jonathan la passa a Tommaso ma purtroppo lamanda fuori. Jacopo batte, tira addosso aJonathan, non ci riesce e il portiere la mandafuori dal campo. Francesco la rimette in giocodall’angolo indirizzandola dietro alla porta.Rimessala, il portiere la avvia verso unavversario, ma Tommaso la manda fuori.

Francesco la rimette lateralmente ma Jonathanla para anche questa volta. Passa a Lorenzo,suo avversario, che, però, la passainvolontariamente ad Enrico e, per mano diGiacomo, non è goal. Ettore batte passandola aFrancesco che tira non riuscendo nell’impresadi fare goal. Il portiere la manda a Tommaso

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che non riesce a fare rete a causa di una paratastrabiliante. Ettore rimette passando la palla aLorenzo che la invia a Francesco ma nonsegnano il punto. Jonathan sbaglia il passaggioche va a Francesco che la manda a Jacopo chela dà a Lorenzo ma, dopo un tiro magnifico,Jonathan la manda fuori. Francesco battedall’angolo, passando a Lorenzo che tenta iltiro, che viene però parato. La rimessa vienesbagliata e la palla ora la ha in mano Francescoche la manda ad Amos che favorisce un goalper la IB.

LA PALLAVOLO

di Chiara Oleuccihè.. a qualcuno la pallavolo può sembrareun semplice sport, dove si cerca di non farcadere la palla; invece è tutto quello che voi

non vi potete immaginare!!...La pallavolo è un bellissimo sport di squadrache mi ha permesso di conoscere delle amichefantastiche che mi fanno ridere e che solo oggiho scoperto!Oltre a farmi conoscere delle fantasticheamiche con le quali mi alleno mi ha fatto, anzimi fa ancora, crescere ed imparare semprecose nuove sullo sport di squadra, ma anchesulle regole fondamentali della pallavolo.Ho cominciato ad amare la pallavolo quandoalla televisione c’era il cartone “MILA E SHIRO”.Pensavo un giorno di diventare come lei, diattaccare quei palloni rotondi e colorati e poifarli deformare e fare punto!!!... come vagava lamia mente quando ero piccola!!!Ma continua a vagare ancora pensando alfuturo della mia vita e portando sempre con mela pallavolo.LA PALLAVOLO NON è UN SEMPLICESPORT O UN PASSATEMPO.LA PALLAVOLO è TATTICA.LA PALLAVOLO è CONCENTRAZIONE.LA PALLAVOLO è INTUITO, è ISTINTO.LA PALLAVOLO è FURBIZIA.LA PALLAVOLO è DETRMINAZIONE.LA PALLAVOLO è SCALTREZZA.LA PALLAVOLO è FATICA.LA PALLAVOLO è CREDERCI.LA PALLAVOLO è SACRIFICIO. LA PALLAVOLO è VOGLIA DI METTERSI INGIOCO.LA PALLAVOLO è AMICIZIA.LA PALLAVOLO è CREDERE NEI VALORI.LA PALLAVOLO è LA MIA VITA…Per molti può rappresentare una semplice pallacolorata. Ma non è così: racchiude emozioni,gioie, paure, ansie, lacrime, fatiche, delusioni.Ogni giorno stai lì a cercare di diventarequalcuno. C’è chi ti può reputare nel folleperdere ore della tua vita a rincorrere questapalla, ma non sa cosa si perde, non SAAPPREZZARE LA BELLEZZA DI QUESTOSPORT....

CATTOLICA, CHE SPETTACOLO!

di Francesco Strologoo scorso anno, nel mese di maggio, con lanostra squadra abbiamo partecipato alTorneo delle “Simpatiche canaglie” che si è

tenuto a Cattolica dal 30 aprile al 3 maggio.Eravamo tutti eccitati perché ci aspettava unfantastico torneo, ma soprattutto dovevamosfidare squadre nuove provenienti da tutta Italia.Siamo partiti con le nostre famiglie e siamorimasti nella città quattro giorni.Il primo giorno, arrivati alle 5 del pomeriggio, cisiamo sistemati in hotel, mentre mister Elvio e il

dirigente Bracciatelli provvedevano asbrigare le pratiche per l’iscrizione al torneo.A cena prima riunione: il mister ci ha spiegatocome si svolgeva il torneo. Il campionato era riservato alla categoria“pulcini” (anni 10-11), c’erano otto gironi, ognigirone era formato da tre o quattro squadre.

La squadra che vinceva e faceva più goal,passava il turno fino ad arrivare in finale.Il primo giorno abbiamo avuto due incontri:vinti tutti e due. Il sabato 2 maggio la sfida peril 3° e 4° posto: vinta anche questa partita.Incredibile!! Eravamo arrivati in finale: lanostra squadra Dribling Osimo contro ilModena Calcio. Domenica 3 maggio ore 11 appuntamento alcampo per la prima posizione. Chi lo avrebbemai immaginato! Ci avevano detto chec’erano molte squadre fortissime chepartecipavano al torneo già da diversi anni.Per noi della Dribbling era il primo anno.Eravamo tutti molto emozionati. Citremavamo le gambe, ma eravamo pronti pervincere.I genitori sugli spalti con la bandiera italianafacevano il tifo per noi. Purtroppo il Modenaera fortissimo. Ci siamo battuti fino alla fine,ma il risultato è stato disastroso: 2 a 0 per lasquadra avversaria. Abbiamo perso, ma cisiamo classificati secondi!!!Non importa noi ci siamo divertiti moltissimo.Tutti i giorni il mister ci leggeva le pagelle edognuno di noi ha sempre raggiunto punteggialtissimi. Ci siamo impegnati tanto e tutti cihanno fatto i complimenti. Abbiamo portato acasa la coppa come secondi classificati:bellissima!Non ci dimenticheremo mai di questameravigliosa esperienza.

TAEKWONDO: ALLENARSI PER VINCERE

di Mattia Maianil taekwondo nel mondo è nato nel 1966 inCorea, ma solo nel settembre del 2009 èstato introdotto un corso qui ad Offagna.

Il taekwondo si basa su calci e parate, masoprattutto, per salire di grado, bisognaeseguire alla perfezione le forme checontengono di tutto e di più come calci, paratee pugni.Io ho provato molti sport ma non ho maitrovato quello giusto.Ma quando venendo a scuola ho visto ilmanifesto che pubblicizzava il corso di artimarziali, non ho esitato neanche un momentoad iscrivermi.Il mio maestro si chiama Vincenzo ma negliallenamenti il suo nome è “maestro”.Ci insegna tecniche semplici ma, se eseguitebene, efficaci, che servono per segnare puntie quindi per vincere combattimenti.Veramente il torneo del 14 marzo scorso ilmio gruppo è stato sfortunato e ha perso condifferenza spropositata rispetto agli avversari,

ma io, personalmente, ho vinto, anche se solocon 2 punti di differenza rispetto all’avversario.Gli allenamenti sono duri per quelli che siimpegnano, ma per altri è tutto un gioco, unpassatempo.

Io sono fra i primi, perché per me il taekwondo èvita e infatti agli allenamenti uso tutte le mieforze per migliorare e per scoprire nuovi calci eperfezionare mosse sempre diverse.Se anche voi volete scoprire la mia emozione,provate e rivolgetevi al maestro nei giorni diallenamento, cioè: lunedì, martedì e giovedì alle18:30.Provate questa disciplina: vi insegnerà ordine,disciplina, ma anche tanto divertimento.

IL TAEKWONDO

di Valentina Magnarini e Simone Pierantonil taekwondo è un'arte marziale per tutti, dai 6anni in poi.Il taekwondo è uno sport che insegna a

crescere forti e, nel caso di legittima difesa, aproteggersi.Per combattere servono delle protezioni checambiano a seconda del sesso. Esseconsistono in: corazza -un corpetto che serve aproteggere il busto, con incorporati parareni eparaseno (per le donne) -, caschetto, guanti permani e piedi, paragomiti, parastinchi eparadenti.L'allenamento consiste nel fare il saluto iniziale,correre per circa un quarto d'ora, provare leforme per passare di cintura, cioè provare calcie pugni imparati nel corso di due mesi e mezzo.Bisogna anche allenarsi dando dei calci ad uncolpitore, poi fare dei combattimenti liberi conaltri compagni, quindi fare il saluto finale.Conquistare la cintura successiva è moltodifficile, ma quando ci riesci è una grandesoddisfazione.Il taekwondo è uno sport "gerarchico": se tu haila cintura più grande puoi comandare chi vuoi equesti ti devono obbedire, ma soltanto riguardoalle attività sportive, è chiaro!Questo sport ci colpisce molto e ci affascinaprofondamente.E' uno sport che pratichiamo da settembre,nella palestra di Offagna, con il maestroVincenzo, detto Enzo, che ci insegna questaarte marziale in maniera precisa e dettagliata. E' uno sport bello, molto rilassante e, secondonoi, migliore di tanti altri: insomma, da provare!!

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L E T T U R E

DENIS DEL PANE

di Melania NardellaAutore: Roberto PiuminiTitolo: “Denis del pane”Casa editrice: Einaudi RagazziAnno di pubblicazione: 1995Numero di pagine: 220Genere: narrativo

Sintesi della trama:a storia è ambientata in una Francia deitempi passati e si svolge prevalentementeattorno al mulino di Guèche dove abitano e

lavorano Gustav e François Tabin, incompagnia del fedele Fruet, un cane dal grandecuore.Tutto inizia in una giornata di lavoro qualunque,ma ad un tratto i due fratelli si accorgono di unragazzino che scappa a cavallo a tutta velocitàinseguito da alcuni cavalieri.Il ragazzo perde i sensi; quando si risvegliadentro al loro mulino afferma di non ricordarsinulla del suo passato. Il ragazzo cresce con loro con il nome di Denis,fingendo di essere un loro nipote che avevaperso i genitori, impara a lavorare e a rendersiutile creando un legame speciale con il cane.Intanto si spargono a Saint Pierre (una cittàvicina) numerosi manifesti in cui si cerca unragazzo scomparso.Denis impara anche a fare il pane e diventabravissimo a creare strane forme.Dopo alcuni anni che il ragazzo è tra loro, Fruetmuore di vecchiaia.Si apprende poi che in realtà Denis è figlio diuna marchesa che lo credeva morto.Gustav e François vengono avvisati della veritàdal Cavaliere Morand giunto al mulino sotto laveste di un ispettore.Denis viene informato e decide di non tornare inuna casa a lui sconosciuta, ma di cominciare ainviare lettere alla madre raccontandole le suegiornate come confidandosi con un’amica.In seguito François si sposa con Nicole (figliadel panettiere di Saint Pierre da cui Denis avevaimparato tutto) e resta a vivere a Guèche.Dopo alcuni mesi un’inondazione al mulinorovina tutto il meccanismo.Il racconto si conclude con l’arrivo dimanodopera inviato dalla marchesa che volevaaiutare suo figlio.Lei stessa afferma che dalle lettere di Denisvede suo figlio cambiato radicalmente in meglio,visto che prima il suo carattere era piùdispettoso o perfino cattivo.

Giudizio globale:Mi è piaciuto molto “Denis del pane” perchéricco di belle descrizioni che mi hanno coinvoltoa tal punto che mi sembrava, durante la lettura,di sentire l’odore della farina e del pane in forno.L’autore vuole sottolineare, secondo me, che ilnostro carattere dipende in gran parte da noistessi, dalle nostre scelte e dall’ambiente che cicirconda.A mio parere questo libro rappresenta lacrescita di un ragazzo di quel tempo e ladifferenza che era presente tra la vita dei nobilie quella dei lavoratori, influenzandoimmensamente l’atteggiamento di una persona.

Passo significativo: Il punto che mi è piaciuto di più è:“-Che cosa pensa un pesce?

-Pensa: <<Ma guarda che bella palla di panee formaggio, quasi quasi mel’assaggio. Però cos’è quella cosa nera edritta che c’è sopra alla pallottola di pane eformaggio?>>...” Ho apprezzato il modo in cui il personaggioprova a mettersi nei panni di un pescestaccandosi per un momento da quello chepenserebbe abitualmente una persona ecercando di capire cosa farebbe un pescequalunque di fronte ad una scelta.

NESSUNOL’ ODISSEA RACCONTATA AI GIOVANI

D’OGGI

di Guglielmo Ficola

AUTORE Luciano de CrescenzoTITOLO: Nessuno - L’ Odissea raccontata aigiovani d’ oggiCASA EDITRICE Mondadori scuolaANNO DI PUBBLICAZIONE Gennaio 2001NUMERO DI PAGINE 93SPIEGAZIONE del TITOLO: Questo libro siintitola così perché narra l’ Odissea inversione parafrasata.PERSONAGGI PRINCIPALI: Ulisse, giovaneitacese che dopo aver combattuto i Teucri perdifendere l’onore del nobile Menelao, si perdenel Mediterraneo ed è vittima di molteplicisciagure;Atena, dea della saggezza, nata dalla testa diZeus, ha compassione di Ulisse e lo aiuteràpiù volte a ritrovare la via per tornare a Itaca.LUOGO E TEMPO: Isole del Mediterraneo,dopo la guerra di Troia .SINTESI BREVE DELLA TRAMA:

opo aver vinto la guerra, Ulisse cerca ditornare a casa dai suoi parenti, ma gli deinon sono d’accordo: faranno capitare a

Ulisse molte sciagure e permetteranno aiProci di invadere l’isola e di corteggiare lamoglie Penelope. Tuttavia, dopo aversuperato molti ostacoli, Ulisse riuscirà atornare a Itaca.

SENTIMENTI PROVATI: All’inizio ero tristeper le disavventure di Ulisse, anche se ognitanto vengono usati termini divertenti; felice esperanzoso quando l’eroe riesce a tornare aItaca; lievemente disgustato quando uccide iProci, ma contento quando incontranuovamente il padre.

GIUDIZIO SUL LIBRO: Ritengo che questosia un bel libro, in cui si alternano momenti didolore e gioia, azione e riflessione; vengonoanche inserite scene divertenti ed altre piùtruculente; nonostante ciò lo ritengo adattoalla lettura dei miei amici.

SLOGAN: “Le avventure di “Nessuno”piaceran certo a qualcuno.”

L’ANIMA AL DIAVOLO

di Diego Paesani

Autore Marcello BirnagerTitolo L’anima al diavoloCasa editrice MondadoriAnno di pubblicazione Febbraio 2003N° Pagg. 92Genere Biografico

Trama: a vicenda si svolge in un quartiere ebraicodi Buenos Aires chiamato Barrio Once.Mordejai (il protagonista) è un ragazzo

ebreo di 12 anni, al quale piace molto mangiareil Kasher ed i cui genitori sono molto religiosi.Sebbene per un ragazzo di quell’età sia difficileadeguarsi a ferree regole, Mordejai si adattaperfettamente ricordandosi sempre dei milioni diebrei morti a causa della “razza eletta”. Ognigiorno si reca nella sinagoga, in particolare dalbuono e saggio Rabbino, Musnak, perprepararsi alla cerimonia che, dopo i 13 anni, lofarà diventare un adulto. Purtroppo, nonostantetutto il suo impegno, conosce Salonon eTamara, una coppia di criminali che, dopo unperiodo di carcere, sono tornati ad abitare nellaloro vecchia casa, situata proprio di fronte allastrada che Mordejai utilizza per andare dalRabbino. La bellezza di Tamara affascinaMordejai, al punto che, un poco alla volta, ilragazzo tenta di catturare la loro attenzione.Nasce così una stana amicizia fondata sullareciproca curiosità, sulla compassione e, allafine, anche sul rispetto. Questa amicizia porteràMordejai ad entrare nel mondo degli adultifacendogli capire che, a volte, il confine tra ilbene e il male è quasi indistinguibile.Giudizio personale Questo libro mi è piaciutoperché anche io, come Morderai, stoaffrontando un percorso per diventare grande.Come lui si recava dal Rabbino anche io mireco al catechismo per la Cresima.Passo significativo “Nel corso della mia vita hoimparato che l’uomo ha bisogno del misterocome del pane e dell’aria. Ha bisogno dellecose stregate, di persone innominabili, di viesenza uscita da evitare. Io lo so. Ho visto gentemorire per troppa normalità”.

IL DIARIO DI ANNA FRANK

di Noemi Borgognoni

Autore:Anna FrankTitolo: “Il diario di Anna Frank”Casa editrice:Einaudi tascabiliNumero pagine:334Genere: diario

nna Frank vive in Olanda, con i suoi genitorie sua sorella. Il giorno del suo dodicesimocompleanno le viene regalato un diario che

lei chiamerà Kitty, la sua unica vera amica.Pochi giorni dopo, lei e la sua famiglia sonocostretti a partire per sfuggire alle persecuzionicontro gli ebrei. Vanno così a vivere nascosti inun Alloggio Segreto, separato da un ufficio conuno scaffale. Insieme a loro vivranno i signoriVan Daan e il figlio Peter e, ultimo arrivato,Dussel. La protagonista assoluta è Anna Frank.Ci racconta la sua vita dai 13 ai 15 anni,costretta a studiare e passare la sua giovinezzanascosta a causa delle persecuzioni naziste inatto in quegli anni contro gli Ebrei. Margot Frank è la sorella di Anna, poco piùgrande di lei, è molto studiosa e ancheabbastanza timida. Otto Frank è la persona più importante e vicinaad Anna prima del trasferimento, anche lui peròla deluderà lasciandola sola.Edith Frank è la mamma delle ragazze,asseconda sempre Margot e con Anna non haun buon rapporto a causa del muro cheentrambe vogliono mostrare rispetto all'altra.

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“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010Anno V numero 15

Peter Van Daan sarà la persona che più capiràAnna, viene descritto come un ragazzo quasidiciottenne timido e goffo in particolar modo conle ragazze. È molto triste e solo, affiancato dadue genitori litigiosi e viziati. Iniziano così infinitilitigi fra le due famiglie, costrette a dividersi glispazi e le scorte, procurate da Bep, Kugler ealtri ai quali sta a cuore la situazione, rischiandoanche l'arresto per loro. A complicare il difficilenascondiglio, sono i continui spari e attacchisulle città, notizie un giorno positive e un giornonegative, rese note dalla radio inglese e dai loroinformatori. Anna ha continui scontri con suamadre e in diverse pagine di diario spiega allasua fedele amica Kitty il rapporto con lei. Le duenon sono mai state molto legate: Anna, infatti,aveva un ottimo rapporto con suo padre quandoancora vivevano alla luce del sole e spera cosìche anche in questa difficile situazione lui ci siaper lei. I fatti, però, la portano a capire che tuttoè cambiato e in qualche modo anche suo padrel'ha abbandonata; Otto è un uomo pacifico checostretto a vivere segregato preferisce non dareragione a nessuno per causare altri litigi. Annacresce così sola e impaurita, mostrando uncarattere forte e quasi prepotente agli altri,mentre la sera piange nel suo letto. Gli uniciragazzi della casa sono Margot e Peter.Nemmeno con la sorella si è mai stabilito unottimo feeling, se non negli ultimi tempinell'alloggio; mentre con Peter, che primareputava un ragazzo noioso, si costruisce pianoun rapporto sempre più intimo. I due ragazzi,infatti, si sentono soli e dopo diversechiacchierate capiscono di essere molto simili inun qualche modo. Peter abita nella soffitta ecosì Anna lo va a trovare spesso, quasi tutte le

sere. È così che gli adulti della casa iniziano ascherzare su questa amicizia, trasformandolain un amore. Anna nega a tutti (anche a sestessa) che qualcosa sta nascendo,soprattutto da parte di Peter, ormai circadiciottenne. Così nel diario si alternano paginedi vita quotidiana e triste nell'alloggio a pagineche raccontano della guerra, della paura diessere scoperti e dei ladri che saccheggianol'ufficio sottostante. Le ultime pagine deldiario, Anna le descrive piene di ottimismo perla guerra e parla già di tornare a scuola ilsettembre successivo. Ciò non avverrà mai,perché alla fine del 1944 i clandestini vengonoscoperti e arrestati, il papà di Anna sistemeràil suo diario e lo pubblicherà: egli è, infatti, unodei pochi clandestini sopravvissuti. Peter,Margot, le signore e la stessa Anna morirannonei campi di concentramento per causediverse. Le due sorelle si spegnerannoall'inizio del '45 per un'epidemia di tifo.Le pagine del diario più toccanti, sonosicuramente quelle che descrivono lesensazioni, le emozioni e le paure di Anna. Laragazza, infatti, descrive dettagliatamentetutto quello che prova e nonostante lacomplessità della sua situazione, in lei siriscontrano tutti i problemi di qualsiasiadolescente.

Il libro è scritto sotto forma di diario conlinguaggio comprensibile. Il racconto(realmente accaduto) è narrato in primapersona, possiamo considerare questo librouna piccola biografia alternata dai racconti diguerra e vita quotidiana.

Da questo libro si può dedurre come l’uomo sifaccia guidare dalla ferocia e non dal cuore;Anna è solo una delle tante personeperseguitate e uccise in quel periodo, e questolibro dovrebbe farci riflettere ed evitare gli erroriavvenuti nel passato.Valutazione: 10

VEGLIA

Di Ludovico Santini se Ungaretti, invece di una poesia, avessescritto una pagina di diario?

Cima 4, il 23 dicembre 1915Caro Diario,Questa notte rimarrà nella mia vita per sempre,non riuscirò mai ad escludere questo ricordostraziante dalla mia mente.Qui, affianco ad un compagno deceduto,passerò la nottata.Mi guarda, mi fissa, mi penetra il cuore con isuoi occhi sbarrati, increduli, offesi per la mortenon degna.Il suo sguardo non si arrende e non si piega allamorte.Sembra stia vivendo ancora il momento dellosparo.La luna ci guarda, si gode lo spettacolo lasignora, piena, colma delle anime dei mieipoveri compagni di massacro.Non riesco ancora a credere di essere qui, carodiario, a narrarti questa storia, a piangere.Io voglio stare con il mondo, con la famiglia, conle stelle, voglio VIVERE!Giuseppe

M U S I C A

SANREMO 2010

Di Pierotti Amos e Sturari Lorenzo

anremo è il festival della canzone italianache si svolge tutti gli anni nella magica cittàdei fiori.

È una gara canora che dura cinque giorni, ognisera si esibiscono cantanti famosi e nuove pro-poste che vengono votati ed alcuni eliminati,

fino ad arrivare all’ultima sera dove si procla-ma il vincitore. Quest’anno è stato condottoda Antonella Clerici che tra ospiti e cantanti sel’è cavata molto bene. Come sempre i cantan-ti sono stati graditi da alcuni mentre non sonopiaciuti ad altri. A noi personalmente sono pia-ciuti: Povia, Arisa, Simone Cristicchi e Noemi,ma non si sono classificati, perché il vincitoreè stato …VALERIO SCANU!!!!!!!!!! Ci sonostate molte contestazioni sul giudizio finale.

L’orchestra per protesta ha lanciato gli spartitiall’eliminazione di Malica Haian. Sicuramente ilpiù contestato è stato il principe Emanuele Fili-berto che con Pupo e Luca Canonici ha presen-tato una canzone sull’Italia, poco gradita dalpubblico in sala, ma piaciuta al pubblico a casa,infatti si sono classificati secondi. Abbiamo capi-to che a Sanremo non vince la canzone più bel-la, ma di certo è un buon palco per gli artisti ita-liani.

I N T E R V I S T E I M P O S S I B I L I

INTERVISTA IMPOSSIBILE ADELENA

Di Chiara e Angelalena, conosciuta anche come principessa diTroia, è la moglie di Menelao, re di Sparta,ma ad una festa di pace tra Sparta e Troia,

lei s’innamora perdutamente di Paride, principetroiano. Insieme scappano verso Troia,scatenando l’ira di Menelao e di tutti i Greci.La vicenda, così intrecciata, ha suscitato moltechiacchiere, perciò è stato necessariointervistare la bellissima protagonista persaperne di più.Cosa ti ha spinto a scappare con Paride? Il mio amore per lui; non mi importava nientedelle conseguenze, volevo solo essere felice e

amare qualcuno che mi amasse per quelloche ero.Come sei stata accolta a Troia?Ero come una figlia per loro e non gliimportava se ero la causa della loro guerra. Hai mai provato a fuggire per proteggereTroia?Si, ci ho provato ma Ettore mi ha convinto aresistere alla mia tentazione.Sei rimasta delusa quando Paride si è ritiratodal duello?No, perché non anche se lui non si mostracoraggioso come gli altri guerrieri di tuttaTroia, io voglio solo che mi stia vicino. Hai mai pensato di sposarti con lui?Si, e anche molto, ma con tutte lecomplicazioni non abbiamo avuto tempo.Come vedi il tuo futuro come regina di Troia?

Io vedo una terra pacifica senza guerra, dove ledonne non sono fatte schiave e gli uomini nondevono partire per lasciare le mogli per sempre.Come ti sentiresti se Paride partisse per unaguerra e non ritornasse?Io mi sentirei morire, e non credo di potersopravvivere, ma lui mi ha fatto quellapromessa “noi staremo insieme in un mondo onell’altro”.E secondo te Paride cosa proverebbe se tumorissi e che azioni compierebbe?Secondo me lui farebbe la stessa cosa chefarei io: si ucciderebbe per venire nel regno deimorti e raggiungermi.Qual è la tua divinità preferita? E quale odi?La mia divinità preferita è Atena, perché è ladea della giustizia e per me è importante. Le divinità che odio sono Ares e Artermide,

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“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010Anno V numero 15

perché sono rispettivamente la dea e il dio dellaguerra ed io odio la guerra.

E ora l’ultima domanda: hai dimenticato le tuevere origini o no?No, in fondo là nella Grecia ho il mio cuore:sono e sarò per sempre greca.Ringraziamo Elena per il tempo che ci haconcesso. Che donna!

UNA MOURINTERVISTA

di Ignazio Filenialla redazione del giornalino della scuola diOffagna “Oggi Parlo Io!” abbiamo inviato aSan Siro il nostro giornalista Ignazio Fileni

per intervistare uno degli allenatori migliori delmondo, in Italia chiamato “The Special One”: Josè Mourinho!

Diamo la linea a San Siro… Salve Ignazio!“Sì, buongiorno a tutti, sono Ignazio Fileni, esono qua, come già avete detto, perintervistare Josè Mourinho!Ora siamo davanti all’albergo dove si trovanolui e la squadra e fra un po’ uscirà Mourinhoper l’intervista.Mentre aspettiamo dico soltanto che qui aSan Siro la gente è ansiosa di vederel’allenatore dell’Internazionale!Ma… Eccolo, è appena uscito Josè Mourinhoe siamo pronti ad intervistarlo.Salve mister, sono il giornalista inviato dallaredazione di “Oggi Parlo Io!” per porle alcunedomande; ci possiamo accomodare einiziamo subito:Allora, lei si chiama?”“Buongiorno, un saluto alla redazione, io michiamo Josè Màrio Mourinho.”“In che giorno è nato?””Il 26 gennaio del ‘63””Noi sappiamo già che lei attualmente allenal’Inter, ma ha allenato altre squadre inpassato?””Sì, certo, ho allenato il Chelsea, il UniaoLeiria, il Benfica e dal ‘96 al 2000 sono statovice allenatore del Barcellona.””Sappiamo anche che nel 2009 lei è statoeletto al 3° posto come allenatore migliore delmondo dietro a Josep Guardiola e a Sir AlexFerguson: cosa ha da dire a questoproposito?””Non posso dire niente, sono soddisfatto del3° posto e secondo me è giusto perché i mieicolleghi ha fatto meglio di me, per esempioGuardiola ha vinto 2 tituli e Inter ha vinto 1

tituli e questo conta. (scusate per l’inflessioneportoghese…)””A proposito del titolo dell’Inter, come si èsentito vincendo il 17° campionato di questasquadra, perciò sapendo di essere il migliored’Italia?””Mi sono sentito felice perché ho saputo che lamia squadra ha vinto 1 titolo e Milan, Juve ealtre squadre 0 titoli e perciò di aver fatto un bellavoro, ma la felicità e il lavoro più grande cel’hanno avuta i ragazzi.””Tornando alla Champions Leuague, quest’annoavete sofferto molto ma lei e la sua squadrasiete passati arrivando in semifinale contro ilBarcellona, cosa ha da dire di questa partita?””Dico che è un’importantissima partita, visto cheè da quattro anni che l’Inter non passa e vorreialmeno arrivare in finale anche se il Barcellonasarà una squadra forte e l’abbiamo già verificatoa inizio Champions e non sarà facile anche senoi ce la metteremo tutta.””Un’ultima domanda e le lascio libera lagiornata: il campionato ormai è quasi finito e lasua squadra è seconda in classifica, di un puntosotto la Roma: ce la farete?””Secondo me il campionato è “iniziato” egiocheremo tutte le partite fino all’ultima pervincere lo scudetto: credo di farcela.””OK, l’intervista è finita, arrivederci misterMourinho.”“Arrivederci.”“Bene, restituisco la linea alla redazione; buonaserata a tutti.” -“Sì, eccoci in redazione, questo era l’ultimoargomento della serata!Arrivederci e buona notte a tutti.”

C I N E M A - T V

AMICI 2010

Di Cariddi Noemi ed Erica Polinoriuest’anno nella scuola di “Amici” è statomolto difficile scegliere gli alunni damandare alla finale, ma comunque i due

gruppi si sono formati: la squadra biancaformata da Stefano, Emma, Pierdavide, Grazia,Stefanino, Anna, Michele e la squadra bluformata da Loredana, Matteo, Elena, Enrico,Borana, Angelo, Rodrigo. Noi sin dall’inizioabbiamo tifato per la squadra bianca,soprattutto per Pierdavide, Emma e Stefano.Abbiamo sempre creduto in loro, anche quandoi posti in classifica non erano dei migliori. Da quando è iniziato il programma il primoposto è stato occupato da Matteo, l’unico innove edizioni di “Amici“ a portare e farconoscere a tutti la lirica. Il secondo postovariava da settimana in settimana, mentre gliultimi posti sono stati sempre contesi traBorana, Grazia e Rodrigo, i ballerini di danzaclassica. Per quanto riguarda i professori li possiamodividere in due categorie: ottimi e pessimi;ognuno di loro ha sia un pregio sia un difetto.Ma analizziamoli uno ad uno: Garrison,simpatico (anche perché tifava Stefano edEmma), ma non molto obiettivo; Garofalo ottimoper le sue coreografie anche se molto sensuali,pessimo perché accusava ingiustamente laballerina Elena di non saper ballare; Grazia,un’ottima insegnante, anche se in questaedizione non è stata molto in primo piano,tranne quando discuteva con la collega LorettaMartinez; Rapino, l’insegnante che preparavaEmma e per questo ottimo. Passiamo adesso ai

pessimi: la Cementano, anche se moltoobiettiva, non era delle migliori, perchéinsultava l’allieva Grazia; Steve, fin tropposilenzioso, anche se inventava bellecoreografie; Loretta Martinez, troppo di parte,odiava i nostri preferiti. Adesso arriva il momento del nostro giudiziopersonale: vi elencheremo gli alunni cheproprio non ci sono andati a genio.BORANA: troppo sicura di sé!LOREDANA: a volte falsa e quando canta…loconoscete l’esorcista??...è lei!!!MATTEO: sembra nonno!!!E adesso… Vi riveleremo come si sonoconcluse le competizioni. Perché siamofelici??... HA VINTO EMMAAAAAAAAAAAAAAAAAAA Era la nostra preferita da sempre…Anchequando era agli ultimi posti in classifica, noi lastimavamo e forse è stato proprio il nostro tifoad averla resa vincitrice!!!QUESTA EDIZIONE CI HA RESO MOLTOPARTECIPI; SEMBRAVA CHE NOI E LASQUADRA BIANCA FOSSIMO FATTI GLIUNI PER L’ALTRA. STEP, EMMA, E PIER 4EVER

AVATAR

Di Ettore e Giammarcovatar è un film uscito nel gennaio del2010. Esso ha incassato più di unmiliardo di dollari ed è stato ideato da

James Cameron. È una storia di tipofantastico, che narra di un uomo che con ungruppo di scienziati sbarca in un pianetaimmaginario, PANDORA. Questa terra è

popolata da Avatar, ovvero esseri estranei dicolore blu scuro che cercano in tutti i modi difermare i cosiddetti scienziati, perché essi con iloro esperimenti rovinano e disturbano gli Avatarprivandoli della loro vita quotidiana.La maggior parte delle immagini è caratterizzatada grandiosi effetti speciali come esplosioni dielicotteri, bombardamenti ecc…Secondo noi questo film conquistatore di piùpremi oscar è stato il migliore in assoluto e perconfrontarci e avere altre opinioni abbiamointervistato alcuni dei nostri compagni di classe,vediamo…LUCA:questo film è stato fantastico,credo dinon aver mai visto una cosa del genere.AMOS: anche per me questo film è statobellissimo e non contraddico le parole di Luca.FRANCESCO: fichissimo, no comment.Avete visto, i fatti parlano da soli !!!!!!!!E con questo ETTORE e GIAMMARCO visalutano.Ciaooooo alla prossima edizioneee!!!!

IL MISSIONARIO

di Diego Paesani Il Missionario è un film di Roger Delattre,ambientato in una modernissima Francia.E’ una commedia basata sulle bugie di MarioDiccara (il protagonista) che, dopo sette anni dicarcere, esce di prigione per buona condotta.Avendo ancora qualche conto in sospeso con lamalavita locale, chiede all’unica persona di cuisi fida veramente, suo fratello Patrick, disuggerirgli un luogo dove nascondersi fino aquando non si saranno “calmate le acque”.

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Il fratello gli suggerisce di travestirsi da prete edi andare da Padre Etienne il quale si trova, con

la sua comunità, in un villaggio sulle Alpifrancesi. Appena arrivato al villaggio, Marioscopre che Padre Etienne è morto proprio ilgiorno prima e che gli abitanti del villaggio loscambiano per il nuovo parroco. Dopo unaserie di tentativi di fuga utilizzando l’autobus,dato che nel paese gli abitanti non avevanonemmeno una macchina, arriva un vero preteche, dopo qualche ora, viene massacrato dibotte da Mario. La storia si conclude con la celebrazione delmatrimonio di un ragazzo musulmano con unaragazza ebrea, matrimonio presenziatoproprio da Mario.I protagonisti sono tutti molto strani:Mario è appena uscito di prigione per buonacondotta, ma rompe il naso a tutti quelli chegli danno fastidio; Padre Etienne, ora morto,in vita era un ubriacone e celebrava tutte lemesse da sbronzo;Patrick era un sacerdote bravissimo, ma allaprima occasione di arricchirsi non ci pensòdue volte a lasciarsi alle spalle la vita dareligioso, per poi riabbracciarla poco dopo;infine c’è la polizia del villaggio i cui agenti digiorno non facevano nulla, mentre di nottebevevano sempre.

Rispetto agli altri film usciti dall’inizio dell’anno,che ho avuto modo di vedere tutti, come Avatar,Piovono Polpette o Percy Jackson e gli Deidell’Olimpo, secondo me questo è il migliore edil più simpatico. Consigliandovi vivamente divederlo, vi ricordo che anche il cinema ècultura!

I FILM PIÙ VISTI DELL’INVERNO2009-2010

di Erica Cesaretti e Arianna QuercettiAbbiamo chiesto agli alunni della scuola mediadi Offagna quale film visto al cinema è piaciutodi più!!Vediamo i risultati Al primo posto è arrivato “Avatar” con 24 voti, alsecondo “Sherlock Holmes” con 12 e al terzo“Alice in Wonderland” con 7 voti.Grazie a tutti per aver votato!! ^^Anche per i più famosi critici cinematografici,Avatar è stato il miglior film dell’anno: ha vintodiversi oscar come quello per la Miglior Regia,per Miglior Effetti Speciali, e MiglioreScenografia.

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E L E T T R O N I C A & V I D E O G I O C H I

XBOX 360

di Luca Freddari e Tommaso Carletti’è chi sostiene che i videogiochi faccianomale ai neuroni, ma secondo noi non èvero, anzi, migliora l’attività muscolare…

dei pollici!!Ma parliamo seriamente.Fra le consolle più vendute in Italia c’è l’XBOX360. È disponibile sia bianca che nera, è moltodivertente giocarci, ha i joystick senza fili e cisono moltissimi giochi compatibili con essa, ma

quelli più conosciuti dai ragazzi sono: ”HALO3” e “MODERN WARFARE 2”.

Ormai costa solo €159,99 e non è la primaedizione, visto che in precedenza esisteva laversione XBOX 2.20, parecchio più cara, masecondo noi molto brutta, perché i joystickerano grandi e con giochi senz’altro inferiori aquelli usciti più di recente.Per capire se i nostri compagni sonoappassionati come noi di questo tipo dipassatempo, abbiamo domandato loro: ”Cosapensi dell’ XBOX?”Ecco alcune delle risposte:

“Non mi piace”.“È un gioco “fighissimo” ”.“È un bel gioco”.“È un bel gioco, ma, a volte, un po’ troppocoinvolgente”.

MOTOR STORM

di Luca Gentiliotor Storm è un gioco come pochi, perchéè ambientato in posti reali dell’Australia.È un gioco molto bello, perché reali non

sono solo i luoghi, ma anche le auto, le moto e icamion, insomma qui tutto è reale.Il gioco consiste nel vincere gare per sbloccarenuovi veicoli, tutti fantastici, come moto cross,quad, buggy, auto da rally, pick-up, fuoristrada etir.Ci sono diverse modalità in cui giocare, adesempio il Festival Motor Storm, dove trovereteavversari sempre più forti e circuiti sempre piùdifficili.

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Non vi consiglierei di usare troppo il turbo,perché o farete una brutta fine o rimarrete moltoindietro e perderete, né di andare a sbatterecontro qualcosa sopra i 120 km/hpotreste esplodere.Se guidate una moto o un quad non fate aspintoni con i tir e non fate acrobazie in aria,altrimenti l’uomo sul veicolo cadrà e quandotoccherà terra il mezzo di trasporto esploderàautomaticamente.I mezzi di trasporto possono avere diversiadesivi e ogni uomo cambierà vestito peradattarsi alla moto o al veicolo che usate.Appena iniziate il gioco avete due veicoli percategoria con tre adesivi diversi per mezzo.La prima gara è la più semplice, il difficile èschivare le rocce e non urtate gli altri veicoli,perché se sono più grossi del tuo, sei eliminatoe vedi esplodere il tuo mezzo!Siate coraggiosi, ma anche MOLTO MOLTO prudenti!

FORZA 2 MOTORSPORT

di Diego Bolognini & Robert Oanceaorza 2 è un gioco di macchine da granturismo, ambientato nelle migliori piste delmondo: Mugello, Laguna Seca, Nissan

SpeedWay e una pista creata a New York.Le macchine a disposizione sono più diquattrocento: partono dalla classe D sino adarrivare alla classe U, che è quella checomprende le auto che superano i 360Km/h esono più facili da guidare.Poi ci sono altre 4 classi per le auto da corsa :R4-R3-R2-R1.La classe R4 è quella delle macchine da rally.La classe R1 comprende le macchine piùcostose e veloci (come la R8).Abbiamo scelto questo gioco perché è uno deimigliori mai creati, anche per la graficarealistica; recentemente però è uscito Forza 3Motorsport per XBOX & PS3 dove compaiono la

mitica Bugatti e la nuova Audi R8 Le Mans...non c'è che l'imbarazzo della scelta!

LA STORIA DI PES

di Alessandro Anderlucci & SandroSenigagliesi

es è un videogioco del calcio dovepartecipano tutte le squadre del mondo. Anoi piace molto perché ci divertiamo a

passare il tempo giocando partite in due,sbizzarrendoci con i goal più belli e facendocompiere acrobazie ai giocatori sul campo.La nostra squadra preferita è l’Inghilterra,perché ci piacciono i suoi giocatori, inparticolare Rooney: l’attaccante più forte delmondo! .

Pes è stato creato dalla Konami in Giappone nel1999, mentre in Italia il primo Pes è uscito nel2000 e oggi, nel 2010, ne esistono già ben 9edizioni: Pes 2007 infatti non è stato fabbricatoper motivi commerciali.L’inventore di questo gioco è sicuramentericchissimo!!Il gioco ha avuto molto successo, soprattuttotra i giovani. In America però c’è la concorrenza di Fifa eFootball manager.Noi speriamo che Pes 2011 esca con tutta laserie B, compresa la nostra squadra preferita:l’A.C. Ancoma.Tutti i Pes sono belli , ma il migliore in assolutoè Pes 2006 che ha avuto un successo maggioredei precedenti, per via della grafica e dei voltidei giocatori, davvero ben realizzati .

T E M P O L I B E R O & C U R I O S I T À

LA PROF PIÙ ANTIPATICA

di Lorenzo Manuali e Federico D’AversaCiao a tutti, siamo Federico e Lorenzo della 2° eci siamo chiesti: chissà quale sarà la prof piùantipatica ai nostri compagni della Caio diOffagna ?Allora siamo andati nelle varie classi a chiederloa tutti quelli che incontravamo.Secondo noi i due insegnanti maschi (profCamilletti e Campelli) sono proprio simpatici,mentre ci sono professoresse che sono siaantipatiche che severe.Al primo posto c’è la Vici , la prof di francese.Ma ce ne sono molte altre con “buoni”piazzamenti.Dopo i sondaggi è emerso che avevamoragione!Le “peggiori” sono la professoressa Viviana Vicicon ben 31 voti, seguita dalla professoressaCecilia Borghetti con 21 voti, e in terzaposizione troviamo il professore di sostegnoFrancesco Vallario con 15 “preferenze”.Poi ci sono la professoressa Corallini con 10voti, la Ferrante con 6 voti, la Del Brutto con 3 ela Bagnulo e la Meschini in fondo con soli 2 voti.

Alle insegnanti particolarmenteraccomandiamo di non preoccuparsi,perché… è soltanto una nostra opinione!!Il nostro sondaggio è finito; grazie di averpartecipato.

SONDAGGIO SUL PIU’“secchione” E SULLA PIU’

“secchiona”

By Fra e LoriCiao a tutti, siamo Lorenzo e Francesco dellaI B. Visto che il giornalino è pieno di diversisondaggi, abbiamo pensato di farne unoanche noi. Si tratta del più “secchione” e dellapiù “secchiona” della scuola. Non vogliamooffendere nessuno, anzi è un modo perdivertirsi!Siamo andati in tutte le classi e questo è ilrisultato:

MASCHI FEMMINE1* POSTO Guglielmo

Ficola30

EricaCesaretti27

2* POSTO Juoel Espinal19

MelaniaNardella25

3* POSTO Elia Manzotti10

Chiara Zoppi9

Purtroppo però ci siamo accorti che nella classeII A il nostro lavoro è stato preso un po’ in giro.Non vogliamo accusare nessuno, ma i risultatidella tabella possono far riflettere tutti. Quindi cichiediamo: perché si deve mancare di rispettoalle persone, solo perché si crede di essere più“forti”?

SONDAGGIO SUI PROFESSORI PIÙ SIMPATICI E LE MATERIE

PIÙ BELLE

Di Ludovico, Samuele, Edoardo ed AlessandroEcco a voi i sondaggi fatti dalla classe 3°A:quello dei prof più simpatici e quello dellematerie preferite.Il primo sondaggio che vi mostriamo è quellosulle materie preferite. In questa scuola lamateria più gettonata è ginnastica, la seconda èmusica e la terza è matematica. Questo è il podio delle materie, le altre ve lepresenteremo nel grafico.

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Ed ora vi parliamo del secondo sondaggio:quello dei prof più amati.

La prof preferita è la Bagnulo, la seconda è laFerrante e al terzo posto la prof Meschini.

Grazie per aver contribuito al sondaggio…civediamo al prossimo grafico!!!

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SONO NONNA!

di Erica Cesarettiigeva il 6 Marzo 2010.Era una tranquilla giornata di sole, passatadavanti allo schermo noioso e monotono di

un computer ormai fisso sulla Home Page diFacebook, quando un irrompente rumore dipassi si sentì salire per le scale.Mi venne comunicata l’aspettata notizia: queipiccoli tesserini erano venuti al mondo.Corsi anch’io, come aveva fatto mia sorellapochi istanti prima, di sotto, dove, adaspettarmi, c’erano i due nuovi arrivati.Erano uguali alla mamma, stessi occhi, stesseunghiette, stesse manine.Facevano parte della famiglia, era ormai chiaro.Ci mettemmo un po’ a far dire a mia madrequel “Sì” tanto desiderato.Non si può dire che vada contenta dei piccolini,ma lei sta loro lontana, li evita, e il gioco è fatto.Quelle meraviglie mangiano tre volte al giorno,colazione, pranzo e cena, e vannoletteralmente GHiOTTi di verdura e frutta.

Poverini, però.Fin dalla nascita hanno avuto un piccoloproblemino d’identità.Erano femmine, da come aveva detto ilveterinario, femmine in ottima salute.Sì, ma femmine non lo sono mai stati!Ci siamo accorti della loro “ambiguità” soloquando, per caso, siamo capitati davanti la lorocasetta.Il più grande, stava letteralmente SOPRA lamadre.L’abbiamo subito ricontrollati, e avevano unastrana somiglianza con il padre, più che con lamadre.L’abbiamo subito divisi dalla madre, ancheperché, il latte non lo prendevano più datempo!Ma, secondo noi, il guaio è fatto.I nostri piccolini saranno affidati ad una miaamica, Silvia, che, dopo le insistenti e continueavvertenze di mia sorella, ora conosce tutti iperfetti comportamenti da usare nei loroconfronti.

Ancora non riesco a pensare che quel Sabatoarriverà, che Silvia verrà da noi e me li porteràvia.“Potete venirli a trovare quando volete, tanto,stiamo vicine!!!”Le mie care caviotte, dovranno andare via, queipiccoli pezzi di sole saranno separati da me,quei gioiellini di cuccioli saranno lontani.

L’ANGOLO PREFERITO DELLACASA

di Enrico Paladini l mio angolo preferito della casa è la stanzadei giochi. In questo luogo ho trascorso quasitutta la mia infanzia a giocare e sognare, ma

è anche il posto dove mi rifugiavo quandofacevo qualche marachella. La stanza dei giochi è rivestita tutta di legno dibetulla e, quando ci entri, sembra di staredentro un albero, tanto per il calore chetrasmette quanto per l’odore che emana. Lepareti di questa stanza sono tappezzate condiverse fotografie che rappresentavano me e

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mio fratello, quando eravamo piccoli: ciassomigliavamo molto ed eravamo proprio buffi!A volte rimango impressionato nel vedermiquanto sono cresciuto e quante cose nuove hoimparato. Nella stanza dei giochi c’è un letto e, nei giornicui non ho niente da fare, mi metto sotto le suecoperte ed immagino quando sarò grande,chiedendomi se mi ricorderò delle tante oretrascorse a giocare in questa stanza. Altre volte,mentre sono rifugiato sotto il piumone, miaddormento e mi immergo nel mondo deisogni…In questa stanza ci sono molti giochi e lamaggior parte sono di mio fratello Giovanni, diquando era più piccolo, che poi sono passati ame. Ricordo che Giovanni me li nascondevaperché temeva che io potessi romperglieli. La caratteristica principale della stanza deigiochi è una grande finestra a tetto. Da lì sivedono gli uccelli volare tranquilli e, se chiudogli occhi e ascolto i loro versi, mi sembra diplanare nell’aria con loro. Quando piove è una“goduria”! La pioggia batte a ritmo sul vetrodell’abbaino: sembra proprio una melodia senzafine. Ma anche di notte è bello, soprattuttoquando il cielo è sereno e pieno di stelle: allorala finestra diventa un quadro dipinto di bluintenso illuminato dalla luce chiara della lunapiena. Sembra di sognare. Nella stanza dei giochi ci sono inoltre variescatole di legno che contengono giocattoli diogni tipo: costruzioni, macchinine, pupazzi,libriccini, puzzle… e anche adesso, quando hotempo libero e non so che fare, apro una delletante scatole”magiche”e mi diverto con i mieivecchi e cari giocattoli. In questa mia stanzapreferita c’è anche un luogo sicuro per i mieisegreti. Lì, infatti, si trovano delle piccole preseper l’aria dove ho nascosto oggetti per mepreziosi come monete, giochi speciali, foto, perevitare che andassero persi nel tempo. Ancoratengo nascosto un piccolo cacciavite, “ la chiavedel tesoro”, perché nessuno possa aprire la mia“cassaforte”. I miei genitori dicono di sistemare quella stanzae di adibirla ad un uso diverso, perché nonserve più una camera dei giochi. …MA STIAMO SCHERZANDO?!?? Dove andrò a lavorare con la miaimmaginazione, a ricordarmi di quando erobambino e a continuare a sognare?! È il mioangolo di pace e nessuno può privarmene!

LA CRESCITA

di Meri Andreucci ra, come sono ora? Ora credo di essereancora una bambina, che non capiscealcune cose importanti della vita, ma altre

già abbastanza bene. Vorrei essere grande, mavorrei anche rimanere piccola, perché da grandile intenzioni che avevi da piccola svaniscono,non le ritrovi più. Se cresci, un po’ cambi e io non vogliocambiare. Poi incontri mille difficoltà e se haipoca esperienza non puoi superarle.È di questo che ho paura: se ci pensi così bastache dici di stare calma e di non impazzire, ma

poi quando sei lì è cento voltepiù complicato. Io odio le persone chevogliono crescere prima del tempo e non sigodono l’essere ragazzi. Giocare e divertirsi èl’ideale per capire che è bello essere piccoli(non troppo, però!).Alcune volte immagino di essere già grande;immagino come potrei essere, chi e in chemodo potrei incontrare come uomo dei mieipensieri. Quando sei grande puoi anche avere unacasa tutta tua; tutto ciò che vuoi messo dovevuoi, una bella casa dove riposarti senza darefastidio a nessuno. È qui che nascel’indipendenza totale dai genitori, ma nasconoanche le responsabilità di una casa e di unafamiglia e anche la perfetta autonomia (mi ciritrovo un po’ in questi tre aspetti perché hoavuto un po’ di esperienza).Poi credo sia una bella sensazione avere unacasa tua, frutto del tuo lavoro e dei tuoisacrifici. Alcune volte sogno anche di avere dei figli, ditenere in braccio il più piccolo e incito gli altriaffinché si sbrighino perché è ora di andare ascuola (sono dei bei pensieri, ma subitosvaniscono perché vengo distratta da altri più tipici forse della miaetà). Per me crescere significa non solo aumentaredi peso e altezza, maanche raggiungere con serietà, oltre chepiaceri e divertimento,delle soddisfazioni sia personali che dei mieigenitori e di chi mi vuol bene, seguendo criteri logici e saggiricavati dall’esperienza mia e di coloro che sono venuti prima di me.

LA FELICITA’!

di Giorgia MengoniELICITA’ … cosa ti fa venire in mentequesta parola?? Tanti pensieri mi “passano” per la testa

ma l’elemento che predomina è un SORRISOSINCERO, sincero come la tua miglioreamica, sincero come la tua famiglia, sincerocome lo sguardo di due innamorati! Adesso ci si può considerare felici se tipermettono di stare al computer, se puoiguardare la TV fino a tardi, se ti comprano ilcellulare nuovo … e non riusciamo più acomprendere il vero senso della felicità! Felicità … nel vocabolario questa parola vienericonosciuta come “un successo nel lavoro oin altre attività”, ma la felicità, la vera felicità,si trova nelle azioni che fai e in quanto amoreci metti. Io ho ricevuto la Cresima l’11 Ottobre 2009.Tutti i soldi che mi sono stati regalati li homessi da parte perché avevo un sogno damolto tempo e finalmente l’ho realizzato: hoadottato un bimbo di quattro anni del Kenia, sichiama Belson e purtroppo vive nella povertàpiù assoluta. Poco dopo mi è arrivata la suacartellina: l’ho aperta … conteneva la foto diBelson. Ho sentito l’emozione salire dai piedi

alla testa. Avevo chiuso gli occhi per aumentarela suspance, la estraevo lentamente, sentivo ilcuore a “mille”, appena ho visto l’immagine mi èscesa una lacrima di felicità ... La immaginavocome la sua carezza. Nella foto Belson mifaceva la linguaccia, con le sue guance “ciccecicce”, con i suoi occhioni che “sprizzavano”gioia!Con dei piccoli gesti puoi regalare felicità aglialtri e a te stessa. Ho imparato che se serbirancore e tristezza … la felicità va da un’altraparte! La felicità è dentro ognuno di noi, bastasolo guadagnarsela! La felicità non è una metada raggiungere ma si trova in quello che semininel percorso. “L’IMPORTANTE NON è QUELLO CHE TROVIALLA FINE DELLA CORSA …MA è QUELLO

CHE PROVI MENTRE CORRI!” LA FAMIGLIA

di Camilla Cardellini a famiglia, ritenuta da sempre il nucleo dellasocietà, viene considerata spesso unarealtà superata ed altrettante volte viene

contestata.I motivi di questo sono tanti, ma non li trovonella mia famiglia, in quanto unita e piena diamore.Il mio nucleo familiare è composto da quattropersone: i miei genitori, me e mia sorellaMatilde.Il rapporto con i miei genitori è stato semprerispettoso e pieno di fiducia, anche se,crescendo, ammetto di aver avuto confronti diidee un po’ forti.Mi innervosisco - è vero - ma dopo capisco chesto solo esagerando: si può parlaretranquillamente arrivando ad una soluzione.Ho un rapporto sincero con i miei genitori,soprattutto con mia madre, alla quale raccontoogni cosa potendole fare domande di ognigenere.Lei infatti desidera avere con me un rapportocome non ha mai avuto con la sua mamma…molto aperto e sincero .Mi capita di pensare alla mia famiglia e così miemoziono: quanto sono fortunata ad essere cosìtanto amata e coccolata!!Forse, dalla nascita di mia sorella Matilde, horicevuto un po’ meno coccole, ma ne capisco imotivi: i piccoli hanno bisogno di più carezze!!Mi RIFARO’!!!A volte , osservando i miei genitori, comprendoperché la nostra famiglia è vera e forse ancherara: loro si amano e si stimano, dimostrandocisolo tanto affetto… Nella realtà in cui vivo non mi capita spesso ditrovare altri nuclei familiari simili al mio, infattiho riscontrato a volte poco rispetto e senso diresponsabilità tra genitori e figli.Mi piacerebbe dare consigli ma di questi tempi èmeglio farsi i propri affari.Io credo nella mia famiglia e mi auguro che ungiorno anche io riesca a crearmene una vera,con l’affetto e la sincerità che in questo mondoservono davvero molto!

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P O S T A & R I S P O S T A

cco i messaggi che abbiamo raccolto dallacassetta rossa della posta del giornalino:anonimi, firmatissimi, romantici, o

disperati… tutti ci sono sembrati “degni” diessere pubblicati (che fa pure la rima!!)._____________________________________________________________

Problemi di cuore… e memoria!!

Io e il mio ragazzo ci siamo lasciati. Comefaccio a dimenticarlo?? Ciao by me.

Cara “BY ME”, da veri consiglieri ti possiamosuggerire che un rimedio per dimenticare il tuoex ci sarebbe: frequenta di più i tuoi amici e vadove ti porta il cuore!_____________________________________________________________

Come faccio a capire se mi ama? Me lo dicesempre ma non me lo ha mai dimostrato.

Carissima innamorata, certamente le parole nonbastano… chiedigli di suggerirti tutta la verificadi geografia (sempre se è bravo)!!_____________________________________________________________

Quella mattina l’alba era rosa,ma mi mancava qualcosa; qualcosadi indescrivibilequalcosa di irreparabilee quella cosasi chiamavaAMORE. Per Chiara della 3°, by O.Z.

Caro poeta, questa poesia da te composta èmolto bella, ed è evidente che Chiara ti piaceveramente; il consiglio che ti possiamo dare è dicontinuare a scrivere bellissimi componimenticome questo per rivelare piano piano chi sei; e,chissà, forse questa storia continuerà._____________________________________________________________

Questioni di timidezza…

Ciao, sono Lorenzo della classe II A e mi vogliofidanzare con Laura, però non ho il coraggio didirglielo. Aiutatemi!

Tranquillo, no problem: ora lo sa moltochiaramente che ti piace!!!_____________________________________________________________

Mi piace una più grande, ma non so comedirglielo…

Se è più grande di te avrà certamente capito ituoi sentimenti, altrimenti… non ti merita (e tucambia obbiettivo!)._____________________________________________________________

Cara redazione,i miei amici hanno un grande problema!Molti di loro fumano, ed io essendoassolutamente contraria, cerco di farli smettere,ma con scarsi risultati!

Non so cosa fare! E piano piano si porterannodietro anche altra gente!coma posso convincere a smettere?PS: vorrei che a questa lettera rispondesseAlessandro! By "una che vi vuole bene"

Cara "ragazza che ci vuole bene",sei molto premurosa a preoccuparti dei tuoiamici.ma questa è una cosa che devono decidereloro, non ci si può fare niente. Alessandro

Cara "ragazza che ci vuole bene",noi NON la pensiamo come Ale.Fai bene a preoccuparti.queste cose le fanno solo per credersi miglioridegli altri, ma se qualcuno facesse loro notareche si tratta di una grande “cretinanata”,potrebbero capire e smettere.E poi... il peggio è per loro, tu ci hai provato!!un bacione Giò Lucy & Micci

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Cara redazione,mi sto innamorando della mia migliore amica,ma non voglio che questa amicizia si roviniperché è stupendacome posso fare?? HELP ME!!

Caro innamorato,questa è una cosa complicata, riflettici, perché potesti rovinareun'amicizia così profonda. un abbraccio La Redazione_______________________________________________________________

Cari redattori di botta e risposta, vi volevamo porre una domanda:ci sarebbe un ragazzo che a noi piacemoltissimo.Daremmo la vita per lui, però è come se perlui non esistessimo.Siamo in due e litighiamo per fargli la corte,questo ragazzo si chiama Federico.Già il nome fa pensare ad un ragazzostupendo, di animo gentile e che ama lamusica.[come noi!!] La domanda è: come facciamo aconquistarlo?? By *anonime the best*

Care "anonime the best"abbiamo letto la vostra lettera e secondo noidovreste farvelo amico e capire se prova ivostristessi sentimenti.Ma ragazze... l'amicizia è la cosa piùimportante cercate di non rovinarla per un ragazzo!!Fateci sapere come finisce ;)un bacio La Redazione_____________________________________________________________

Carissimi ragazzi che ci state leggendo, abbiamo un problema...Il prossimo anno prenderemo strade diverse...le nostre vite si separeranno...una classe fantastica come la nostra non cisarà più!!

Sicuramente ci rimarrà impressa nei nostri cuorima l'emozione di andare a scuola per incontrareinostri "pazzi" amici svanirà!!Come saranno le nostre mattinate senza lebattute "sceme” dei nostri compagni?Senza le nostre chiacchierate durante lelezioni??Come faremo senza tutto questo??? :(...RAGA CE MANKERETE TANTIXIMOOO!! un bacio alla nostra 3A By Gio, LucY, Ale & Micci

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Cari ragazzi,ebbene sì devo lasciarvi e facendo un po’ diconti questa è per me una svolta epocale…datoche sento odore di aule, respiro polvere digesso, sfoglio diari, consumo penne rosse eblu, sento risate e pianti di adolescentigeneralmente scossi, da più di 50 anni, sevogliamo considerare anche il periodo in cuicome voi ora stavo seduta dietro un banco(generalmente l’ultimo) e non dietro unacattedra.Ho incontrato tanti ragazzi, ho corretto migliaiadi compiti, ho potenziato le mie corde vocali, hocercato di ascoltare tutti e spero anche di averaiutato qualcuno, almeno quanto voi aveteaiutato me e per questo voglio ringraziarvi. Resterete nel mio cuore e nella mia mente finoa quando questa funzionerà (speriamo permolto ancora…) e vi verrò a trovare, perchéresto qua in zona, non torno a Bologna ora chesono in pensione, non seguirò il consiglio di unodi voi (prof, come i salmoni che tornano amorire dove sono nati…). Abbraccio tutti: iciambotti, quelli che avevano le visioni durantele mie lezioni, quelli che hanno retto il muro perun anno intero, quelli perennemente innamorati,quelli che hanno sempre copiato senza saperlofare bene, quelli che hanno falsificato le firmedel padre, della madre e anche dei nonnifacendosi scoprire immediatamente, quelli chesono andati al bagno dieci volte al giorno, quelliche ancora non sanno una definizione, quelliche non sono riusciti a tenere a mente nullatranne che il nome dei calciatori, quelli chehanno sputato palline di carta sui muri e tra icapelli delle compagne, quelli che hannogiocato con le sorpresine dell’ovetto kinder,quelli che hanno pianto per un brutto voto, quelliche ne hanno riso, quelli che hanno sparatocavolate a raffica, i DORMIGLIORSI, quelli checollezionavano note, quelli che spedivanobigliettini, quelli che scrivevano sui banchi,quelli che incidevano i banchi, quelli chemasticavano sette gomme in una volta solaevitando per un soffio il soffocamento, quelliche si ricoprivano le braccia e le mani di scritterischiando l’avvelenamento, quelli chemangiavano caramelle dai colori più orrendi etossici, quelli che alla terza parola già non micapivano più, quelli…”mi può ripetere ladomanda?...”, quello… “prof del cerchio hocapito tutto tranne il pi greco…”, quelle chepiangevano l’ultimo giorno di scuola, ecc. ecc.Quando non mi sentirò in forma verrò trovarvi ealcune delle vostre facce mi risolleveranno ilmorale!Auguri a tutti e per ora buone vacanze.Arrivederci dalla prof Bagnulo

E

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Page 16: La scuola stampata - iscgcesare.it · Ora, se ripensiamo a quando eravamo più piccoli che ci mettevamo in maschera, ci viene ... Il primo giorno di scuola mi sentivo un po’ strana

“OGGI PARLO IO!” Giugno 2010Anno V numero 15

C O L P I D I G E N I O

COLPI DI GENIO DELLA TERZA MEDIA -assossigni ( assassini)

-era talmente freddo che sentivano caldo

-il sorgente ( sergente)

-l’arcipelago delle isole SALMONE ( salomone)

-second me

-Rosso Malpelo lavorava in una ghiaglieria

-la CAPATALE ( capitale)

-alunno: “BEETHOVEN NON VIVEVA IN POVERTA’???” prof: “NO”

alunno: “ MA COME… SI PISCIAVA ADDOSSO???!!!!”

-negli ANIMALI CHE SI COLTIVANO….

-PORCO ZEUS…. NON PROCCUPARTI MIO POSAIDONE………………..

-TE VESTI PIU’ PIANO

-CARIDDI PARE CHE HA VISTO LA MADONNA ( by la prof Bagnulo)

-PATTO MOLOTOV RIBEMTROSCH ( RIBBENTROP)

-prof se po’ CHIUDE LA LUCE CHE NON CE VEDO??????????????

-prof NON ANDIA indietro…

-PIU’ A NORD DEL CENTRO…..

- 3° persona SINGOLARE PLURALE

- PASSATO REMOTO DEL VERBO FINGERE : “ IO HO FINSO”!!!!!!!!

-…in Australia ci sono SCARSAMENTI d’acqua…

-…l’Australia è bagnata a est dal MAR ADRIATICO…

-la capitale del Brasile: BRASILIA

la capitale del Messico: CITTA’ DEL MESSICO

e… la capitale dell’Australia????? AUSTRALIA!!!!...

è stato bellissimo passare tre anni ricchi di emozioni con voi sono incisi nel mio cuore con un pennarello indelebile che nessuno riuscirà mai a

cancellare… vi ho voluto troppo bene… E ADESSO è DIFFICILE ALLONTANARMI DA VOI…:’(

….RAGA VE AMOOOOOO…. ME MANCHERETE IN BOCCA AL LUPO PER L’ESAME!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!........ :’(

CHIARA OLEUCCI

COLPI DI GENIO DELLA PRIMA:

- dopo l’anno Mille la navigazione divenne più sicura grazie alle…carte natiche!

- Nel 1469 il regno di Spagna si unificò a seguito del matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinandiňo D’Aragona!

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